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da questo numero<br />
Il <strong>Konrad</strong> dei piccoli<br />
Muggia cambierà davvero <strong>in</strong> meglio?<br />
Una nuova agricoltura<br />
Cittàvecchia tra "se vol" e "no se pol"<br />
Meet a good meat!<br />
Gli appuntamenti di maggio<br />
Il mensile del vivere naturale<br />
distribuzione gratuita<br />
N.187<br />
GIUGNO 2013
‘<br />
QUALCHE SEGNO DI DISCONTINUITà, PLEASE<br />
Quando cambia un’amm<strong>in</strong>istrazione, comunale o regionale, è<br />
logico attendersi dei cambiamenti - anche solo simbolici - che<br />
diano il segno delle novità portate dai nuovi amm<strong>in</strong>istratori nella gestione<br />
della città o della Regione. Cambiamenti che, anche, correggano scelte<br />
sbagliate degli amm<strong>in</strong>istratori precedenti. A Trieste, ad oltre due anni dalla<br />
vittoria del centro-s<strong>in</strong>istra alle comunali, ci permetteremmo di suggerire<br />
al s<strong>in</strong>daco Cosol<strong>in</strong>i due <strong>in</strong>iziative, al tempo stesso di forte significato<br />
simbolico e di impatto concreto.<br />
La prima: rimettere <strong>in</strong> piazza Venezia le panch<strong>in</strong>e, scomparse qualche<br />
anno fa per una stupida decisione della Giunta Dipiazza. Motivo: impedire<br />
ad un (uno solo!) clochard di usarle per dormirci sopra. Pare che ciò<br />
creasse disagio a qualche esercente della zona e qu<strong>in</strong>di, non sapendo<br />
che altro fare, l’allora assessore Bandelli a colpi di “Flex” le elim<strong>in</strong>ò, per<br />
sostituirle con <strong>in</strong>congrui e pressoché <strong>in</strong>utilizzabili cubi di marmo.<br />
Alte e vibrate si levarono allora le proteste di molti esponenti della cultura,<br />
dell’associazionismo e delle forze politiche di centro-s<strong>in</strong>istra, contro<br />
una decisione giudicata – come <strong>in</strong> effetti era - frutto di <strong>in</strong>sensibilità per le<br />
marg<strong>in</strong>alità sociali, mentalità ristretta e bottegaia, latente razzismo, ecc.<br />
Proteste che era lecito attendersi si trasformassero <strong>in</strong> sollecitazioni al<br />
nuovo s<strong>in</strong>daco, dopo la vittoria elettorale, aff<strong>in</strong>ché rimediasse al misfatto.<br />
Invece no. Lo facciamo qu<strong>in</strong>di noi di <strong>Konrad</strong>.<br />
La seconda: riportare “Bioest” <strong>in</strong> piazza S. Antonio. La festa-fiera dei<br />
prodotti naturali, dell’associazionismo e della sostenibilità dei consumi,<br />
‘<br />
ARIECCO I NUCLEARISTI!<br />
Molte sono le perplessità sul Governo Letta e sulla strana (a dir<br />
poco) maggioranza che lo sostiene.<br />
Una tra le tante colpisce ed è emblematica di ciò che passa per la mente<br />
di tanta parte della classe politica tradizionale. Pochi giorni dopo il voto<br />
di fiducia che ha reso operativo il Governo, il neo-m<strong>in</strong>istro dello Sviluppo<br />
Economico, Flavio Zanonato, ha rilasciato un’<strong>in</strong>tervista sui temi energetici,<br />
di competenza del suo m<strong>in</strong>istero, tessendo le lodi del nucleare e<br />
rammaricandosi del fatto che <strong>in</strong> Italia non si possano costruire centrali<br />
atomiche dopo l’esito del referendum di due anni fa, sicché l’ENEL è stato<br />
“costretto” ad <strong>in</strong>vestire <strong>in</strong> centrali nucleari all’estero (Romania, Slovacchia,<br />
forse un domani <strong>in</strong> Slovenia…). Dopo di che ha anche aggiunto che, se si<br />
trovassero dei siti idonei <strong>in</strong> Italia, sarebbe favorevolissimo a farne anche<br />
qui. Che Zanonato fosse un nuclearista conv<strong>in</strong>to si sapeva, come pure<br />
che fosse – su questo argomento – <strong>in</strong> m<strong>in</strong>oranza nel suo<br />
partito (il PD). Del resto era noto che nuclearista è anche<br />
lo stesso Enrico Letta, il che forse spiega perché sia stato<br />
scelto proprio Zanonato per il m<strong>in</strong>istero dello Sviluppo Economico<br />
e qu<strong>in</strong>di per le politiche energetiche.<br />
Sorprende semmai che ben poche voci – il solo Ermete<br />
Realacci, <strong>in</strong> pratica, unico superstite dei cosiddetti “ecodem”<br />
<strong>in</strong> Parlamento – si siano levate nel PD per ribattere<br />
al m<strong>in</strong>istro. Eppure la sua esternazione era clamorosa,<br />
<strong>in</strong> spregio totale alla valanga di “SI” che nel giugno 2011<br />
aveva abrogato, <strong>in</strong>sieme alle norme sulla privatizzazione<br />
dell’acqua ed a quella sul “legittimo impedimento”, anche<br />
la legge nuclearista del 2009 voluta da Berlusconi e dai<br />
suoi alleati.<br />
Inutile ricordare a Letta, Zanonato & co – che da questo<br />
orecchio non ci sentono proprio - le motivazioni tecniche,<br />
economiche ed ambientali, che hanno conv<strong>in</strong>to anche<br />
Paesi dotati di molte centrali nucleari (Germania, Svizze-<br />
<strong>in</strong>ventata nei primi anni ’90 da un gruppo di persone entusiaste, si era<br />
rapidamente affermata ed <strong>in</strong>grandita nel sito di piazza S. Antonio Nuovo.<br />
Questo f<strong>in</strong>o al 2003, quando il Comune di Trieste (s<strong>in</strong>daco Dipiazza, ma<br />
soprattutto assessore Bucci) prese a pretesto l’esposizione di alcune<br />
bandiere della pace – era appena f<strong>in</strong>ita la seconda guerra del Golfo - per<br />
negare l’uso della piazza, con la motivazione che la fiera si era trasformata<br />
<strong>in</strong> un evento politico. Pare però che anche alcuni commercianti del<br />
centro si fossero lamentati per la “concorrenza” di tanti espositori venuti<br />
da tutta Italia. Anche se i prodotti offerti non erano certo gli stessi dei<br />
negozi tradizionali…<br />
Bioest traslocò qu<strong>in</strong>di per qualche anno a Monfalcone, per poi trovare<br />
ospitalità – grazie alla Prov<strong>in</strong>cia di Trieste – nel parco dell’ex Ospedale<br />
Psichiatrico del capoluogo. Sito senz’altro piacevole, ma alquanto decentrato<br />
e scomodo da raggiungere.<br />
Perché allora non tornare “all’antico” e riportare Bioest <strong>in</strong> piazza S. Antonio?<br />
In fondo non si chiede al s<strong>in</strong>daco Cosol<strong>in</strong>i di “fare qualcosa di s<strong>in</strong>istra”<br />
(o anche sì), ma solo di rimettere <strong>in</strong>sieme i cocci – almeno alcuni<br />
– delle cose sfasciate, per motivazioni grette e ottuse, dai predecessori.<br />
Anche il s<strong>in</strong>daco di un centro-destra <strong>in</strong>telligente lo farebbe…<br />
Di quello che potrebbe e dovrebbe fare la nuova Giunta regionale<br />
parleremo la prossima volta.<br />
Dario Predonzan<br />
Editoriale<br />
‘<br />
ra, Giappone) a varare piani per il progressivo abbandono di<br />
questa fonte di energia.<br />
Però una riflessione servirebbe, su ciò si sarebbe dovuto<br />
fare – dopo il risultato referendario del 2011 – da parte delle pr<strong>in</strong>cipali<br />
forze politiche “progressiste” (o sedicenti tali), e <strong>in</strong>vece non è stato fatto.<br />
Subito dopo l’esito del voto, il prof. Stefano Rodotà – uno degli estensori<br />
dei quesiti referendari – aveva sollecitato i dirigenti del PD a confrontarsi<br />
seriamente con i comitati promotori delle consultazioni, per riallacciare<br />
i legami con la parte migliore della società civile ed impostare un<br />
programma elettorale che fosse <strong>in</strong> grado di sfruttare la grande (e per la<br />
“Casta” <strong>in</strong>attesa) vittoria dei “SI”, mandando all’opposizione Berlusconi<br />
e consorti. Non se ne fece nulla e il centro-destra rimase al<br />
potere. Poi arrivò Monti, sostenuto dall’UDC dell’ipernuclearista<br />
Pierferd<strong>in</strong>ando Cas<strong>in</strong>i, e ora ci ritroviamo i nuclearisti del PD al<br />
Governo…<br />
D.P.<br />
LA vIGNettA DI cOLUccI<br />
‘<br />
KONRAD GIUGNO 2013<br />
3
6<br />
KONRAD GIUGNO 2013<br />
‘<br />
MUGGIA CAMBIERà DAVVERO IN MEGLIO?<br />
Il faticoso camm<strong>in</strong>o verso il nuovo piano regolatore<br />
Che Muggia avesse bisogno di un<br />
nuovo piano regolatore era evidente<br />
a tutti da tempo, come dimostrano<br />
alcune presenze cresciute<br />
qua e là anche di recente. Si pensi<br />
al mega-complesso residenziale<br />
Costa Alta, immortalato <strong>in</strong> questa<br />
pag<strong>in</strong>a, oppure al falansterio di Freetime.<br />
Interventi fuori scala, senza<br />
alcun rapporto con il contesto ed<br />
<strong>in</strong>seriti con brutalità <strong>in</strong> un ambiente<br />
costiero o agricolo, che meriterebbe<br />
ben altra attenzione.<br />
Va detto che l’<strong>in</strong>curia urbanistica è<br />
purtroppo un tratto costitutivo delle amm<strong>in</strong>istrazioni succedutesi alla<br />
guida del Comune nel dopoguerra, senza differenze di rilievo tra<br />
quelle di s<strong>in</strong>istra o di destra (Freetime fu approvato, s<strong>in</strong>daco Lorenzo<br />
Gasper<strong>in</strong>i del PDL, quasi all’unanimità <strong>in</strong> Consiglio comunale…).<br />
Dalla f<strong>in</strong>e degli anni ‘90 le associazioni ambientaliste e settori importanti<br />
della popolazione, denunciavano il malgoverno del territorio<br />
chiedendo una svolta <strong>in</strong> campo urbanistico.<br />
Solo nell’agosto 2009, però, tre anni dopo l’elezione del s<strong>in</strong>daco<br />
Nerio Nesladek, il Consiglio comunale votava f<strong>in</strong>almente le direttive<br />
per un nuovo piano regolatore, che sostituisca quello approvato<br />
nel 2000 all’epoca del s<strong>in</strong>daco Dipiazza (assessore all’urbanistica<br />
Gasper<strong>in</strong>i). La speranza di molti era che, f<strong>in</strong>almente, f<strong>in</strong>isse il<br />
consumo di suolo naturale e agricolo, considerato che la popolazione<br />
residente è stabilizzata ormai da anni sui 13 mila abitanti. Si<br />
auspicava anche una giusta considerazione per le aree di pregio<br />
paesaggistico e naturalistico che ancora (r)esistono sul territorio<br />
comunale. Ambientalisti e comitati di cittad<strong>in</strong>i chiedevano poi che<br />
la costruzione del piano fosse partecipata, co<strong>in</strong>volgendo f<strong>in</strong> dalla<br />
prima stesura la popolazione, per ascoltarne e valutarne esigenze<br />
e suggerimenti, senza comprimerli nella camicia di forza delle osservazioni<br />
previste per legge con tempistiche troppo limitate.<br />
Gli ambientalisti raccomandavano, stante la pesante eredità (<strong>in</strong><br />
term<strong>in</strong>i di metri cubi edificabili anche <strong>in</strong> aree di pregio paesaggistico<br />
e ambientale) del piano Dipiazza-Gasper<strong>in</strong>i, di accompagnare le<br />
direttive con norme di salvaguardia, per congelare le trasformazioni<br />
Il complesso “Costa Alta” sul lungomare di Muggia<br />
del territorio <strong>in</strong> attesa del nuovo piano.<br />
Condivisibili nelle <strong>in</strong>dicazioni di fondo, le<br />
direttive - oltre che tardive - sono però alquanto<br />
generiche e non contengono alcuna<br />
salvaguardia. Sicché gli <strong>in</strong>terventi previsti<br />
dal piano del 2000 hanno cont<strong>in</strong>uato ad<br />
essere realizzati senza ostacoli.<br />
Un po’ come a Trieste, dove il s<strong>in</strong>daco<br />
Dipiazza (nel frattempo passato da Muggia<br />
al capoluogo regionale) da un lato <strong>in</strong>veiva<br />
contro la cementificazione selvaggia prevista<br />
nel piano regolatore ereditato dal predecessore<br />
Illy, ma dall’altro nulla faceva – per<br />
lo meno dal 2001 al 2008 – per modificare<br />
quelle previsioni e anzi le gestiva rilasciando concessioni edilizie,<br />
approvando piani particolareggiati, ecc.<br />
Soltanto alla f<strong>in</strong>e del 2012, oltre tre anni dopo l’approvazione delle<br />
direttive, il Comune di Muggia faceva f<strong>in</strong>almente partire il “processo<br />
partecipativo” per il nuovo piano regolatore.<br />
Processo aperto da una mostra di alcuni elaborati prelim<strong>in</strong>ari, prodotti<br />
dai professionisti <strong>in</strong>caricati di redigere il piano, cui facevano<br />
seguito agli <strong>in</strong>izi del 2013 una serie di <strong>in</strong>contri con la popolazione.<br />
Incontri strutturati però <strong>in</strong> modo alquanto curioso: dopo una prima<br />
riunione plenaria per l’illustrazione del metodo partecipativo,<br />
venivano organizzate tre riunioni separate, una dest<strong>in</strong>ata alle<br />
associazioni, una alle categorie economiche e una ai “cittad<strong>in</strong>i” non<br />
altrimenti identificati. Per parteciparvi era necessario iscriversi e le<br />
riunioni erano convocate sì al pomeriggio (si nota una differenza<br />
con quanto fatto l’anno prima dal Comune di Trieste nell’analogo<br />
processo partecipativo per il nuovo piano regolatore – cfr. <strong>Konrad</strong><br />
n. 186 del maggio 2013), ma <strong>in</strong> alcuni casi contemporaneamente,<br />
costr<strong>in</strong>gendo così le persone a scegliere l’una o l’altra.<br />
Le riunioni si svolgevano nel modo seguente: uno o più “facilitatori”<br />
<strong>in</strong>vitavano i presenti a scrivere su dei post-it le proprie op<strong>in</strong>ioni e/o<br />
proposte, <strong>in</strong> merito ai vari contenuti degli elaborati prelim<strong>in</strong>ari prodotti<br />
dai professionisti. I post-it venivano attaccati sui tabelloni nei<br />
quali erano esposti gli elaborati. Dopo di che, <strong>in</strong> un’altra riunione<br />
plenaria, i facilitatori hanno s<strong>in</strong>tetizzato alla meglio quanto emerso<br />
dalla raccolta dei post-it… Un po’ come nella trasmissione televisiva<br />
(per bamb<strong>in</strong>i) “Art Attack” di qualche anno fa.<br />
C’è chi, come Legambiente, si è rifiutato di partecipare al gioco ed<br />
ha consegnato al Comune un documento s<strong>in</strong>tetico di proposte e<br />
richieste, <strong>in</strong>centrato soprattutto sull’esigenza di elim<strong>in</strong>are def<strong>in</strong>itivamente<br />
sia le nuove edificazioni “turistiche” previste nel piano del<br />
2000, sia la previsione di un nuovo mega-centro commerciale nella<br />
valle delle Noghere (a poche cent<strong>in</strong>aia di metri da Freetime…).<br />
Vaghe le risposte, <strong>in</strong> merito, degli amm<strong>in</strong>istratori comunali nelle<br />
riunioni del processo partecipativo: si ridurrà il consumo di suolo,<br />
ma senza puntare all’”opzione zero”. Qualche altra colata di cemento<br />
ci sarà, <strong>in</strong>somma, magari ridotta rispetto al piano Dipiazza.<br />
Quanto al centro commerciale, lo prevede un accordo di programma<br />
voluto dalla Regione e dall’EZIT (ma sottoscritto anche<br />
dal Comune…).<br />
Dario Predonzan<br />
Lucia Sirocco<br />
‘
‘<br />
Storia<br />
Quando un’attività può causare danni alla salute, all’ambiente, alla sicurezza<br />
di una collettività, devono essere prese misure precauzionali<br />
anche se alcune relazioni causa/effetto non sono state stabilite scientificamente<br />
(Rio 1992). Le prime riflessioni sul pr<strong>in</strong>cipio di precauzione<br />
(PP) nascono su basi bioetiche. Hans Jonas pubblica nel 1979 Il<br />
pr<strong>in</strong>cipio di responsabilità. Il pensiero del filosofo tedesco è alla base<br />
del PP, <strong>in</strong>vocato nel 1972 nella Conferenza dell’ONU sull’ambiente a<br />
Stoccolma, nella Carta Mondiale della Natura adottata dall’Assemblea<br />
generale dell’ONU del 1982 e nella dichiarazione f<strong>in</strong>ale del 1985 della<br />
Convenzione di Vienna. Pr<strong>in</strong>cipio sancito nella Conferenza<br />
dell’ ONU sull’Ambiente e Sviluppo di Rio de<br />
Janeiro del 1992 e nella formulazione del Protocollo<br />
di Kyoto del 1997. Il pr<strong>in</strong>cipio di responsabilità per<br />
Jonas è una sorta di risveglio forzato dal sogno positivistico<br />
di un progresso illimitato e sostanzialmente<br />
esente da rischi davanti alle dimensioni potenzialmente<br />
catastrofiche di un <strong>in</strong>cauto abuso tecnologico che il<br />
potere economico delle mult<strong>in</strong>azionali vuole sfruttare<br />
f<strong>in</strong>o all’osso (vedi il frack<strong>in</strong>g per lo sfruttamento di<br />
giacimenti di shale oil&gas).<br />
Teoria<br />
Il PP viene <strong>in</strong>izialmente elaborato a livello europeo nei paesi nordici<br />
e <strong>in</strong> Germania (Vorsorgerpr<strong>in</strong>zip, pr<strong>in</strong>cipio di previsione, tradotto<br />
<strong>in</strong> <strong>in</strong>glese come Precautionary pr<strong>in</strong>ciple) negli anni 90, e diventa<br />
pr<strong>in</strong>cipio della Unione Europea nel 2000 con la Comunicazione della<br />
Commissione delle Comunità Europee: la Commissione ritiene che<br />
la Comunità ha il diritto di stabilire il livello di protezione …per quanto<br />
riguarda l’ambiente e la salute…che ritiene appropriato. Il ricorso<br />
al PP costituisce una parte fondamentale della sua politica… Il PP<br />
dovrebbe essere considerato nell’ambito di una strategia strutturata<br />
di analisi dei rischi, comprendente tre elementi: valutazione, gestione<br />
e comunicazione del rischio. Il PP è particolarmente importante<br />
nella fase di gestione del rischio (ma la sua prevenzione è meno<br />
importante?)…L’attuazione di una strategia basata sul PP dovrebbe<br />
<strong>in</strong>iziare con una valutazione scientifica quanto più completa possibile,<br />
identificando <strong>in</strong> ciascuna fase il grado di <strong>in</strong>certezza scientifica. Ma<br />
giudicare quale sia il rischio”accettabile” per la società costituisce una<br />
responsabilità em<strong>in</strong>entemente politica. I responsabili, posti di fronte a<br />
un rischio <strong>in</strong>accettabile, all’<strong>in</strong>certezza scientifica e alle preoccupazioni<br />
della popolazione hanno il dovere di trovare risposte. E l’onere della<br />
prova sull’assenza di rischio è compito esclusivo di chi propone un<br />
<strong>in</strong>tervento sul territorio. Il PP nella sua essenza va oltre anche alla<br />
Errori di valutazione<br />
PRINCIPIO DI PRECAUZIONE<br />
Storia, teoria, prassi e… Cl<strong>in</strong>i.<br />
Energia pulita...<br />
politica della prevenzione perché<br />
mira non solo a prevenire rischi<br />
prevedibili, calcolabili e sicuri, ma<br />
soprattutto a evitare anche i rischi<br />
poco probabili ma comunque possibili<br />
e caratterizzati da conseguenze drammatiche e catastrofiche. Il PP<br />
va <strong>in</strong>vocato quando le <strong>in</strong>formazioni scientifiche sono <strong>in</strong>sufficienti, non<br />
conclusive o <strong>in</strong>certe, mentre vi sono evidenti <strong>in</strong>dicazioni di possibili<br />
effetti negativi sulla popolazione.<br />
Prassi<br />
La comunicazione del rischio è uno degli snodi del PP, poiché la<br />
disponibilità di <strong>in</strong>formazione permette all’op<strong>in</strong>ione pubblica di valutare<br />
correttamente il rischio di eventi negativi derivanti da tecnologie e<br />
processi caratterizzati da potenzialità devastanti nel caso di <strong>in</strong>cidenti<br />
o di attacchi terroristici. Gli eventi nucleari catastrofici che hanno<br />
caratterizzato i due ultimi secoli rappresentano bene come il controllo<br />
dei sistemi di controllo, che i sofisticati livelli tecnologici dovrebbero<br />
garantire, sono <strong>in</strong> realtà una pericolosa presunzione delle lobby<br />
scientifico/economiche. Come puntualizza Ulrich Beck <strong>in</strong> La società<br />
globale del rischio nella modernità avanzata, la produzione sociale di<br />
ricchezza è sistematicamente accompagnata dalla produzione sociale<br />
dei rischi. Tickner e Kriebel dell’Università del Massachusetts, che si<br />
occupano da anni di rischio e PP, <strong>in</strong>dividuano quattro l<strong>in</strong>ee guida per<br />
le decisioni politiche: attuare azioni preventive di fronte all’<strong>in</strong>certezza,<br />
attribuire l’onere della prova ai proponenti un’attività, esplorare un<br />
ampio spettro di alternative per possibili attività pericolose, co<strong>in</strong>volgere<br />
al massimo grado la partecipazione pubblica nelle decisioni.<br />
…Cl<strong>in</strong>i<br />
Nel decreto del 18/03/2013 con cui l’ex m<strong>in</strong>istro Cl<strong>in</strong>i ha sospeso per<br />
180 giorni l’efficacia del provvedimento di compatibilità ambientale<br />
del progetto dell’impianto di rigassificazione di Zaule si considera<br />
che è prem<strong>in</strong>ente la tutela dell’<strong>in</strong>teresse pubblico, perché il pr<strong>in</strong>cipio<br />
di precauzione fa obbligo alle autorità competenti di adottare provvedimenti<br />
appropriati al f<strong>in</strong>e di prevenire taluni rischi potenziali per<br />
la sanità pubblica, per la sicurezza e l’ambiente poiché tale pr<strong>in</strong>cipio<br />
trova attuazione facendo prevalere le esigenze connesse<br />
alla protezione di tali valori sugli <strong>in</strong>teressi anche economici.<br />
Eppure <strong>in</strong> base alla non valutazione del rischio associato al<br />
peggiore evento possibile da parte del proponente, pur essendo<br />
disponibili sofisticati modelli determ<strong>in</strong>istici per valutare<br />
le possibili conseguenze di un <strong>in</strong>cidente rilevante, Cl<strong>in</strong>i,<br />
<strong>in</strong>vece di sospendere il decreto di compatibilità ambientale,<br />
avrebbe dovuto revocarlo o annullarlo, proprio <strong>in</strong><br />
virtù del pr<strong>in</strong>cipio di precauzione.<br />
L<strong>in</strong>o Santoro<br />
(l<strong>in</strong>osantoro@alice.it)<br />
‘<br />
7<br />
KONRAD GIUGNO 2013
‘<br />
VENZONE, GEMONA E PORTIS<br />
Ho passato una settimana accampato <strong>in</strong> tenda a Racchiuso,<br />
vic<strong>in</strong>o ad Attimis, nel cortile di una scuola, dopo<br />
il terremoto del 6 maggio del ’76, partecipando da volontario ad un<br />
campo di lavoro per la ricostruzione di un tetto. Non so se sia stato<br />
un lavoro utile, se la casa abbia poi avuto ulteriori danni a causa della<br />
scossa del 9 settembre.<br />
Il terremoto e tutto quel che comporta è un’esperienza che purtroppo,<br />
possiamo vivere, ancor oggi, sia realmente sia <strong>in</strong> modo più o meno<br />
virtuale. Vivendo <strong>in</strong> Italia, prima o poi, può capitare, con le tragiche<br />
conseguenze che conosciamo, nonostante le soluzioni che il mondo<br />
della ricerca ha proposto e che sono rimaste, per lo più, lettera morta.<br />
Possiamo anche rivivere<br />
quei momenti, facendo<br />
una sorta di un viaggio nel<br />
tempo, nei luoghi dove tale<br />
evento e quel attimo si sono<br />
conservati.<br />
Andiamo <strong>in</strong> quel che resta<br />
di Portis, un paes<strong>in</strong>o vic<strong>in</strong>o<br />
a Venzone, forzatamente<br />
abbandonato anche a causa<br />
di probabili frane, anche<br />
<strong>in</strong>dotte da un’eventuale<br />
nuova scossa. Vivere <strong>in</strong><br />
quelle case era stato valutato<br />
un rischio non sostenibile<br />
ed il paese ed i suoi abitanti<br />
sono stati trasferiti nella<br />
“nuova” Portis, creata a pochi<br />
km dal precedente. Una<br />
vicenda analoga, quasi di<br />
deportazione per forza maggiore,<br />
la racconta lo stesso<br />
Corona, scrivendo di Vajont<br />
che ritroviamo <strong>in</strong> pianura e<br />
non vic<strong>in</strong>o ad Erto e Casso,<br />
borghi sfiorati dall’acqua<br />
dovuta alla frana del Monte<br />
Toc, di cui ad ottobre ricorre<br />
già il 50° anniversario.<br />
Ma Portis vecchia non è<br />
completamente morta: dopo<br />
la tragedia e il successivo<br />
sradicamento, i superstiti ed<br />
i discendenti cont<strong>in</strong>uano il<br />
pellegr<strong>in</strong>aggio al vecchio cimitero.<br />
Merita segnalare anche<br />
un altro fatto: un edificio<br />
lesionato e non abbattuto<br />
all’epoca, presenta chiari segni di crepe ed altri danni e funge da palestra<br />
per la formazione di esperti che possono imparare sul campo a<br />
leggere e rilevare lo stato degli edifici, grazie a specifici corsi, organizzati<br />
proprio a Venzone dall’Università di Ud<strong>in</strong>e, per stabilire immediatamente<br />
se una casa è recuperabile o meno. In alternativa, l’esperienza<br />
bisogna farla altrove <strong>in</strong> un contesto di vera emergenza. Purtroppo<br />
le <strong>in</strong>iziative di prevenzione non sono molto diffuse e nonostante tante<br />
belle parole, f<strong>in</strong>ora si sono privilegiati<br />
gli <strong>in</strong>terventi a posteriori…Certo è<br />
meglio che niente e vale l’affermazione<br />
che ad uccidere gli <strong>in</strong>quil<strong>in</strong>i non sono i terremoti ma le case. Va da<br />
se allora che bisognerebbe renderle sicure come si dovrebbe fare per<br />
l’impianto elettrico o altri aspetti della sicurezza, privilegiando magari<br />
scuola ed ospedali. Ma non ci sono abbastanza soldi. Perché allora<br />
non attivare un sistema virtuoso: un progetto f<strong>in</strong>alizzato a rendere<br />
sicuri gli edifici <strong>in</strong>centivando la ricerca applicata, i lavori d’<strong>in</strong>gegneria<br />
d’alta qualità e dando poi spazio alle imprese che operano nel settore<br />
edile con nuovi posti di lavoro. I proprietari potrebbero vivere <strong>in</strong> case<br />
più sicure, anche godendo di qualche beneficio fiscale.<br />
Anni fa, ho vissuto l’esperienza di “vero f<strong>in</strong>to terremoto”, nell’ambito<br />
di una mostra, grazie all’impiego di una tavola vibrante su cui era<br />
stata allestita una stanza di un normale<br />
appartamento. Dosando opportunamente<br />
le forze, gli esperti mi hanno fatto<br />
sperimentare gli effetti di un terremoto<br />
<strong>in</strong>tenso come quello dell’Irp<strong>in</strong>ia, con il ribaltamento<br />
di mobili e suppellettili, però<br />
senza danni reali, grazie a libri di polistirolo<br />
ed altri accorgimenti. Rimesso tutto<br />
<strong>in</strong> ord<strong>in</strong>e, mi hanno fatto vivere una<br />
seconda botta, della stessa <strong>in</strong>tensità.<br />
Un’unica differenza <strong>in</strong> questa seconda<br />
simulazione: la stanza era protetta da<br />
sistemi di isolamento sismico, che hanno<br />
smorzato i movimenti, evitando così<br />
ogni conseguenza. Se volete rivivere il<br />
nostro terremoto potete visitare <strong>in</strong> Friuli<br />
le dec<strong>in</strong>e di paesi ricostruiti dove chiese<br />
e campanili ne conservano le tracce,<br />
<strong>in</strong>globando parti di precedenti costruzioni,<br />
ma quella emotivamente più forte è<br />
la visita di Venzone dove tutto il borgo<br />
medioevale, è stato ricostruito come<br />
si diceva, “dov’era e com’era,” e dove<br />
alcune ferite sono state lasciate volutamente<br />
aperte, come una chiesa non<br />
ricostruita. Assieme ad un Museo sono<br />
state rese eterne le testimonianze dirette<br />
di quell’istante e di tutta l’attività che<br />
ne è derivata, e la forza della gente e<br />
il valore del contributo dei molti, hanno<br />
dato nuova prova del volontariato spontaneo<br />
italiano, come quella degli “Angeli<br />
del fango” nel ’66 a Firenze.<br />
Ancora diverse esperienze significative<br />
a Gemona, grazie ad una c<strong>in</strong>eteca che<br />
immag<strong>in</strong>i, dall'alto:<br />
conserva altre forme di memoria: diari ‘Nelle<br />
– Il Duomo di Venzone distrutto dal sisma del 6 maggio 1976<br />
e documenti filmati dell’epoca. Testimo-<br />
– Il Duomo ricostruito<br />
nianze di ragazzi ed adulti, lette anche<br />
alla radio, raccontano la tragedia e le<br />
esperienze di vita collettiva che hanno vissuto nelle tendopoli: ecco<br />
il diario di un ragazzo che teneva il giornal<strong>in</strong>o del campo e quello di<br />
una signora che ricordava con rimpianto di quando, dopo<br />
la demolizione, la sua casa e con essa una vita, era f<strong>in</strong>ita<br />
nel fiume.<br />
Riccardo Ravalli<br />
9<br />
KONRAD GIUGNO 2013
10<br />
‘<br />
Il caso di cui ora parlerò non è frutto di fantasia, ma di realtà.<br />
è già capitato, poteva capitare e sicuramente capiterà<br />
ancora a donna, uomo o bamb<strong>in</strong>o. Dire è l’<strong>in</strong>izio di un fare e qu<strong>in</strong>di dico,<br />
ma racchiudere <strong>in</strong> poche migliaia di battute una vita, un dest<strong>in</strong>o che ha<br />
sofferto, è sempre un’azione arbitraria e riduttiva. Però premeva farlo.<br />
Devo omettere il nome del protagonista e della località <strong>in</strong> cui si sono<br />
svolti i fatti, per evitare sfilze di dati e spiacevoli querele. Per circoscrivere<br />
la zona posso dire che è vic<strong>in</strong>a a una città di mare del Nord Adriatico.<br />
Ma la miglior cosa sarebbe pensare che è la tua città, o lettore.<br />
In tutto c’è stato c<strong>in</strong>que anni, quattro di lavoro<br />
e uno di abitazione. L’ufficio di lavoro, isolato,<br />
era sul mare, ai piedi di una coll<strong>in</strong>etta.<br />
Alle volte doveva presenziare scavi e cantieri<br />
aperti. Era uno sportivo e nelle pause pranzo<br />
nuotava nella spiaggia vic<strong>in</strong>a, per almeno<br />
trenta m<strong>in</strong>uti. Quando non nuotava, correva,<br />
sempre nei d<strong>in</strong>torni. F<strong>in</strong>e. Ma una condotta<br />
sportiva, <strong>in</strong> un ambiente malato, è probabilmente<br />
più nociva di una vita sedentaria. La<br />
società dovrebbe impedire che un ambiente<br />
rov<strong>in</strong>i la salute, e qu<strong>in</strong>di la vita, alle persone<br />
(come anche agli animali, ai vegetali, e al<br />
circostante tout court). È facile pensare ai molti fiumi avvelenati dell’India,<br />
alle <strong>in</strong>qu<strong>in</strong>ate terre africane, all’aria di Černobyl’, e immag<strong>in</strong>arsi<br />
l’effetto lampante che questi ambienti lontani procurano all’uomo. Ma<br />
sono molto più difficile da concepire, e qu<strong>in</strong>di da scoprire e ammettere,<br />
le nefandezze che <strong>in</strong>vece ci circondano quotidianamente a nostra<br />
parziale <strong>in</strong>saputa. “Parziale” perché l’ignoranza non co<strong>in</strong>volge tutti: chi<br />
ha <strong>in</strong>qu<strong>in</strong>ato sapeva, ma come poteva sapere il nostro testimone che la<br />
terra che vedeva smuovere era contam<strong>in</strong>ata, che la coll<strong>in</strong>etta da riporto<br />
creata dai lavori, altamente tossica e già oggetto di <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i, riversava<br />
con calma ma <strong>in</strong>esorabilmente i suoi residui velenosi sul mare, proprio<br />
dove lui nuotava, dove lui respirava? Ovvio, non poteva.<br />
Incom<strong>in</strong>ciò a star male nel 20.. e i s<strong>in</strong>tomi vari e aspecifici non agevolavano<br />
gli specialisti a trovare una diagnosi giusta (c<strong>in</strong>que gli ospedali<br />
del Nord Italia toccati, più parecchie consulenze specialistiche e visite<br />
all’estero). Il problema erano i valori sballati e ciascun medico <strong>in</strong>dividuava<br />
una causa diversa. L’agonia del nostro durò sette anni, con un<br />
elenco di diagnosi che va dalla depressione mascherata (con tanto<br />
di psicofarmaci) alle malattie rare o autoimmuni, da una dieta ricca di<br />
pesce (che lui non aveva) alle amalgame dentarie. Da un punto di vista<br />
psicologico, fisico ed economico era una vita pesante che lo ha portato<br />
alla disperazione e all’avvilimento.<br />
Un giorno, su di un blog, trovò una persona che aveva subìto più o<br />
meno lo stesso iter e aveva gli stessi valori e una s<strong>in</strong>tomatologia simile.<br />
Questa persona, la cui causa esatta era stata diagnosticata <strong>in</strong> Tailandia<br />
(sic), chiedeva aiuti economici perché lo stato non gli passava la<br />
cura: aveva scoperto che l’unico aiuto proveniva dalla terapia chelante<br />
KONRAD GIUGNO 2013<br />
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(EDTA, un acido carbossilico che attira ed<br />
elim<strong>in</strong>a i metalli pesanti) che costava e costa<br />
parecchio (taccio dell’uso monopolistico che<br />
se ne fa <strong>in</strong> Italia e <strong>in</strong> molta parte dell’Europa). Beh, il mio testimone<br />
decise di farsi gli esami implicitamente suggeriti: scoprì – si badi bene,<br />
da solo – che il suo problema era un’<strong>in</strong>tossicazione da metalli pesanti<br />
(cadmio, bromio, arsenico, uranio, piombo e soprattutto mercurio, presenti<br />
nel sangue, nei capelli e nelle ur<strong>in</strong>e). Insomma, tra il 20.. e il 20..,<br />
il nostro scoprì che cosa aveva ed era, paradossalmente, contento.<br />
Il giovamento, <strong>in</strong>tegrato con sostanze usate nella chemioterapia per<br />
detossificare il corpo, fu quasi immediato e nel 20.. poteva già condurre<br />
una vita normale.<br />
Se non avesse avuto quella costanza e quella<br />
forza di ost<strong>in</strong>azione che l’ha mantenuto <strong>in</strong> vita,<br />
l’<strong>in</strong>tervistato non avrebbe trovato la causa dei<br />
suoi s<strong>in</strong>tomi, che potevano essere scambiati<br />
per tante altre cose: stordimento, <strong>in</strong>torpidimento,<br />
funzioni cognitive compromesse (difficoltà<br />
a parlare, perdita della memoria – girava<br />
con un block-notes per non dimenticarsi le<br />
<strong>in</strong>formazioni), debolezza muscolare agli arti<br />
<strong>in</strong>feriori (fare un piano di scale era grave, a<br />
lui che era sempre stato sportivissimo!); poi i<br />
polmoni, che gli creavano un affanno <strong>in</strong>sopportabile<br />
(bradicardia molto accentuata, con<br />
37 di battito).<br />
Questo il danno. La beffa <strong>in</strong>vece è che nessuno gli credeva. Che stava<br />
male, quello era evidente anche se non s’<strong>in</strong>dividuava la causa. No, la<br />
beffa era ed è ancora che nessuno, tra medici, <strong>in</strong>fermieri e figure amm<strong>in</strong>istrative<br />
varie, voleva ammettere una correlazione fra i materiali tossici<br />
di quella zona e le sue condizioni di salute. L’<strong>in</strong>tervistato parla di omertà<br />
medico-amm<strong>in</strong>istrativa, pur riconoscendo che non essendo stato male<br />
subito, la cosa aveva difficoltà a dimostrarsi scientificamente (ci vuole<br />
la correlazione autenticata!). Insomma, il gap temporale tra il lavoro<br />
e i s<strong>in</strong>tomi ha impedito di dichiarare la correlazione fra i due, perché<br />
nessuno – di accreditato, statale, rilevante – l’ha voluta fare. Questo è<br />
stato il problema vero: l’assenza, colpevole, di responsabilità. Non starò<br />
a parlare delle derive morali di un medico che non firma, ma se questi<br />
Pilato esistono, siamo veramente <strong>in</strong> mani che possono uccidere.<br />
Il nostro aveva contattato istituzioni e associazioni, anche piuttosto<br />
importanti, che avevano già <strong>in</strong>tentato cause, ma <strong>in</strong>utilmente. Aveva<br />
anche provato ad <strong>in</strong>dagare da solo, come Er<strong>in</strong> Brockovich (cercando<br />
dichiarazioni e documenti – che il sottoscritto ha veduto), ma il muro era<br />
sempre troppo spesso.<br />
Ora al nostro testimone non resta che voler esternare il problema aff<strong>in</strong>ché<br />
la popolazione sia almeno avvisata dell’esistenza di questi pericoli<br />
e prenda consapevolezza che i maggiori colpevoli – e mi<br />
trattengo – non hanno sempre un coltello, ma possono avere<br />
un camice o, più facilmente, un doppio petto.<br />
Riccardo Redivo<br />
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‘CARCERE, DROGHE E DELITTI VARI<br />
Tre proposte di legge<br />
Il sovraffollamento della popolazione carceraria presente nei c<strong>in</strong>que<br />
istituti di detenzione della nostra Regione, pari attualmente a poco più<br />
di 800 detenuti, è essenzialmente <strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea con la media di sovrappopolamento<br />
carcerario di cui soffre l’Italia, paese <strong>in</strong> cui per ogni 100 posti<br />
sono presenti ben 140 detenuti: un po’ troppo. Nell’anno 2012 nelle<br />
nostre patrie galere sono stati registrati 93 decessi <strong>in</strong> carcere,<br />
di cui 50 per suicidio; gli altri detenuti sono morti per overdose,<br />
omicidio, sciopero della fame, malattia o per cause ancora da<br />
accertare. Tali dati non tengono <strong>in</strong> considerazione i suicidi del<br />
personale che lavora nelle carceri, parimenti a rischio. L’età<br />
media dei detenuti deceduti è di poco meno di 40 anni; il più<br />
giovane suicida aveva 19 anni e il più anziano, con problemi<br />
respiratori, ne aveva 71.<br />
La Camera Penale di Trieste «Prof. Sergio Kostoris» si è fatta<br />
promotrice di una campagna di raccolta firme per tre dist<strong>in</strong>te<br />
proposte di legge di carattere giuridico e processuale <strong>in</strong> tema di<br />
carceri, tortura e stupefacenti. L’<strong>in</strong>iziativa ha portata nazionale<br />
ed è stata voluta e sostenuta da un «cartello» di associazioni<br />
che si battono nel campo della giustizia, dei diritti del detenuto e<br />
della tossicodipendenza.<br />
In tema di carceri la proposta di legge mira ad <strong>in</strong>tervenire <strong>in</strong> materia<br />
di diritti dei detenuti, anche mediante l’istituzione della figura<br />
del Garante Nazionale per i diritti dei detenuti, che avrebbe<br />
poteri di controllo all’<strong>in</strong>terno degli istituti carcerari senza preavviso<br />
alcuno, di colloquio senza testimoni con i carcerati e la possibilità<br />
di assumere <strong>in</strong>formazioni con chiunque per l’espletamento del proprio<br />
<strong>in</strong>carico di garante. Va da sè che i detenuti hanno spesso terrore di<br />
denunciare le fattispecie, a dir poco deliranti, che capita accadano<br />
nelle loro celle e ciò per paura di ulteriori ritorsioni.<br />
Scopo di detta proposta di legge è anche quella di ridurre il sovraffollamento<br />
delle carceri, di rafforzare il concetto di misura cautelare<br />
<strong>in</strong>tramuraria come extrema ratio, di revisionare i criteri di scelta delle<br />
misure cautelari, <strong>in</strong>tegrando la normativa dell’esecuzione penale con<br />
la possibilità di applicazione della liberazione anticipata contestuale<br />
rispetto all’emissione dell’ord<strong>in</strong>e di carcerazione, onde evitare appunto<br />
l’<strong>in</strong>gresso <strong>in</strong> carcere anche se per brevi periodi e per reati così detti<br />
«di povertà», <strong>in</strong>tervenendo qu<strong>in</strong>di sull’istituto della recidiva: perchè<br />
altro è ritrovarsi <strong>in</strong> carcere per una serie di furti di elemos<strong>in</strong>e <strong>in</strong> Chiesa,<br />
altro per violenze o peggio. L’<strong>in</strong>troduzione di una sorta di “numero<br />
chiuso” negli istituti penitenziari <strong>in</strong> modo da impedire la carcerazione di<br />
persona proveniente dallo stato di libertà, qualora non vi sia adeguato<br />
spazio all’<strong>in</strong>terno del carcere ed un posto letto regolare disponibile,<br />
l’abrogazione del reato di clandest<strong>in</strong>ità e la territorializzazione della<br />
pena, onde evitare che il detenuto perda contatti con i propri familiari,<br />
completano la proposta di legge.<br />
Una seconda proposta riguarda l’<strong>in</strong>troduzione del reato di tortura nel<br />
codice penale, fattispecie ad oggi <strong>in</strong>esistente, nonostante l’obbligo<br />
<strong>in</strong>ternazionale assunto<br />
<strong>in</strong> tal senso con la ratifica<br />
della Convenzione<br />
dell’ONU, <strong>in</strong>tesa come<br />
qualsiasi atto posto <strong>in</strong> essere dal pubblico ufficiale od <strong>in</strong>caricato di<br />
pubblico servizio che <strong>in</strong>fligga ad una persona sofferenze fisiche o psichiche<br />
al f<strong>in</strong>e di ottenere <strong>in</strong>formazioni o confessioni o di <strong>in</strong>timorirla.<br />
Una terza proposta di legge riguarda la depenalizzazione del consumo<br />
di sostanze stupefacenti e riduzione dell’impatto sulle carceri,<br />
onde evitare una carcerazione «<strong>in</strong>utile», prevedendo l’esenzione da<br />
qualsivoglia sanzione penale ed amm<strong>in</strong>istrativa per il mero consumo<br />
e detenzione a f<strong>in</strong>i di mero consumo personale, con riduzione delle<br />
pene e depenalizzazione della coltivazione della cannabis per uso<br />
personale.<br />
Spiega l’avv. Andrea Frass<strong>in</strong>i, Presidente della Camera Penale triest<strong>in</strong>a:<br />
«Queste tre proposte di legge rappresentano un primo passo<br />
per cercare di risolvere le problematiche carcerarie. L’iter legislativo,<br />
come si sa, è lungo, percio’ per risolvere l’ “emergenza carcere” sono<br />
<strong>in</strong>eludibili da un lato un’amnistia ed un <strong>in</strong>dulto che hanno il pregio<br />
di dim<strong>in</strong>uire i ruoli dei processi e di far uscire dagli istituti di pena i<br />
detenuti così detti di scarsa pericolosita’ sociale, condannati per reati<br />
di m<strong>in</strong>or gravita’, e dall’altro un maggior ricorso alle misure alternative<br />
alla detenzione anche nella fase delle <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i prelim<strong>in</strong>ari.”<br />
La raccolta delle firme si effettua presso le cancellerie del Tribunale<br />
e della Corte d’Appello di Trieste nei seguenti orari: presso la Corte<br />
d’Appello di Trieste dal lunedì al venerdì, dalle ore 09.00 alle ore 13.00<br />
presso la stanza n. 189 (cancelliere Fabio Stradi) oppure presso la<br />
stanza 184 (cancelliere Giulia Lanza); presso il Tribunale di<br />
Trieste-sezione penale- dal lunedì al venerdì dalle ore 12.30 alle<br />
ore 13.10 presso la stanza n. 270 (cancelliere Migliardi).<br />
Giovanna A. de’Manzano<br />
‘<br />
11<br />
KONRAD GIUGNO 2013
12<br />
KONRAD GIUGNO 2013<br />
‘<br />
Lo ha ricordato il vices<strong>in</strong>daco di Trieste Fabiana Mart<strong>in</strong>i<br />
<strong>in</strong>tervenuta a una conferenza, Siria: il Filo Rosso dei Diritti<br />
Umani, organizzata dal gruppo locale di Amnesty International al<br />
Bar libreria Knulp. “Questo dramma si sta consumando pressoché<br />
nel silenzio, han dovuto rapire alcuni dei nostri giornalisti perché si<br />
accendessero anche se momentaneamente dei riflettori su questa<br />
situazione”.<br />
70.000 vittime dall’<strong>in</strong>izio della protesta nel febbraio/marzo 2011,<br />
oltre 700.000 i rifugiati fuggiti nei<br />
paesi della regione, più di due<br />
milioni le persone sfollate dalle<br />
loro case. Giorgio Galli, referente<br />
Siria di Amnesty International<br />
Italia, denuncia: “In nessun altro<br />
paese toccato dalla Primavera<br />
Araba vi è stato un costo umano<br />
così alto”.<br />
Le forze armate governative<br />
hanno bombardato <strong>in</strong>discrim<strong>in</strong>atamente<br />
centri abitati, impiegato<br />
armi vietate a livello <strong>in</strong>ternazionale,<br />
come le bombe a grappolo,<br />
ucciso bamb<strong>in</strong>i <strong>in</strong> fila per comprare<br />
il pane con lo scopo di terrorizzare<br />
la popolazione. La tortura è pratica quotidiana, migliaia di<br />
sospetti oppositori del governo sono stati arrestati arbitrariamente,<br />
di molti non si sa nulla. “Le forze di sicurezza hanno fatto irruzione<br />
anche negli ospedali catturando i manifestanti feriti e costr<strong>in</strong>gendo<br />
i medici a non curare, a <strong>in</strong>fierire su di loro e i medici che si rifiutavano<br />
di torturare i feriti rischiavano a loro volta l’arresto, la tortura,<br />
la morte”.<br />
Anche prima dell’<strong>in</strong>izio della protesta il dissenso era punito con<br />
estrema violenza; con lo stato di emergenza <strong>in</strong> atto dal 1963<br />
si sono moltiplicate le esecuzioni extragiudiziarie, le sparizioni<br />
forzate, gli arresti arbitrari, i casi di tortura, le condanne a morte.<br />
La m<strong>in</strong>oranza curda è stata discrim<strong>in</strong>ata e la legge ha relegato le<br />
donne <strong>in</strong> una condizione di <strong>in</strong>feriorità. “Chiunque faceva qualcosa,<br />
anche di piccolo, rischiava di sparire” (Cil<strong>in</strong>a Nasser, ricercatrice di<br />
Amnesty International sulla Siria).<br />
Negli ultimi due anni molti giornalisti che hanno denunciato le violenze<br />
sono stati arrestati, torturati, uccisi; chi manifestava all’estero<br />
contro il regime è stato m<strong>in</strong>acciato di ritorsioni contro i parenti <strong>in</strong><br />
patria; tra i rifugiati molti, come i palest<strong>in</strong>esi e gli iracheni, lo erano<br />
per la seconda volta, e l’occidente ha ignorato la loro tragedia, la<br />
Grecia su 214 richieste di asilo politico ne ha accolta una sola, Cipro<br />
nessuna.<br />
Sul f<strong>in</strong>ire del 2011 nasce l’Esercito Siria Libera affiancato da altri<br />
gruppi armati, alcuni completamente autonomi. La situazione che<br />
si è venuta a determ<strong>in</strong>are è di un conflitto armato <strong>in</strong>terno tra forze<br />
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molto diseguali, che non<br />
allenta la preoccupazione<br />
per le violazioni commesse,<br />
seppure <strong>in</strong> misura molto m<strong>in</strong>ore, dall’opposizione. Sequestro di<br />
ostaggi., tortura, uccisione di presunti sostenitori del governo, membri<br />
dell’esercito o delle milizie shabiha. “è evidente che <strong>in</strong> una situazione<br />
di sospetto generalizzato, paura generalizzata, terrore e dittatura si<br />
crea una sorta di l<strong>in</strong>guaggio comune... anche se, ripeto, la disparità<br />
dei crim<strong>in</strong>i commessi dalle due parti è enorme”.<br />
E la prima richiesta di Amnesty International è il deferimento della<br />
situazione siriana alla Corte Penale Internazionale.<br />
Drammatico e doloroso l’<strong>in</strong>tervento<br />
del rappresentante della comunità<br />
siriana. “Non è semplice parlare<br />
del proprio paese, specialmente<br />
quando uno è emotivamente co<strong>in</strong>volto...<br />
Io non posso non essere di<br />
parte, non posso non essere dalla<br />
parte delle vittime e del popolo<br />
che non chiede altro se non la<br />
sua liberazione... Ma il prezzo che<br />
stiamo pagando è troppo alto...<br />
La situazione siriana ha subito<br />
purtroppo da parte della comunità<br />
<strong>in</strong>ternazionale un abbandono totale”.<br />
Sono oltre settanta i paesi che<br />
si sono dichiarati amici del popolo<br />
siriano, ma solo uno, non nom<strong>in</strong>a esplicitamente l’Iran, è <strong>in</strong>tervenuto,<br />
ma a sostegno del regime.<br />
Ricorda anche lui le violazioni del passato, gli eventi del 1982 quando<br />
le forze governative massacrarono migliaia di persone a Hama, le<br />
violenze e le uccisioni nella famigerata prigione di Tadmor, nei pressi<br />
del sito archeologico di Palmira. E dà la sua appassionata spiegazione<br />
degli scontri <strong>in</strong> atto. “I vostri fratelli siriani con la loro guerra per la<br />
liberazione, e vi ricordo non è una guerra civile, ma è una guerra fra<br />
opposizione e forze del regime, una guerra di liberazione, non ce la<br />
fanno da soli... ma non vogliono un <strong>in</strong>tervento militare da parte delle<br />
forze <strong>in</strong>ternazionali, vogliono un <strong>in</strong>tervento umanitario, una zona dove<br />
gli aerei non possano andare a bombardare i civili”.<br />
Marta Vuch dell’associazione Auxilia ha organizzato una convoglio<br />
umanitario con beni di prima necessità per il campo profughi di Atma<br />
nel nord della Siria dove hanno trovato rifugio 22.500 persone, di cui<br />
4.000 bamb<strong>in</strong>i. “Non c’è acqua corrente, arriva con le autobotti, la cuc<strong>in</strong>a<br />
da campo provvede a un solo pasto al giorno (patate lesse o riso<br />
bollito), i bamb<strong>in</strong>i soffrono di grosse difficoltà respiratorie, gastroenteriti,<br />
non c’è un ospedale da campo, solo una tenda di primo soccorso”.<br />
In una sala affollata e commossa, durante il dibattito, <strong>in</strong>tenso ma<br />
rispettoso, si confrontano le posizioni dei movimenti per la pace che<br />
chiedono non vengano fornite armi a entrambe le parti, quella di chi,<br />
ricordando Srebrenica, ritiene che le forze di opposizione debbano<br />
essere aiutate.<br />
Risuona ancora l’<strong>in</strong>vocazione del rappresentante siriano: “Nell’altra<br />
‘La<br />
sponda del Mediterraneo un massacro sta distruggendo i vostri<br />
Bottega delle Spezie<br />
fratelli. Non è possibile! La Siria è un paese meraviglioso, è la<br />
madre di tutti noi, il posto da cui è partita tutta la civiltà. Non è possibile!<br />
Bisogna agire!”.<br />
Per <strong>in</strong>formazioni su Auxilia si veda:<br />
http://www.auxiliachildren.org/<br />
Giuliano Prand<strong>in</strong>i
14<br />
‘Limonov, per i russi, è una bomba a mano.<br />
Quella a forma di limone. Limonov è il<br />
soprannome di una persona, che si chiama Eduard<br />
Savenko, e che al momento, per quanto si sa, vive<br />
<strong>in</strong> Russia. Limonov è <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e un libro che parla di<br />
quest’uomo (di Emmanuel Carrère, Adelphi, 2012, €<br />
19) e del suo mondo che, per quanto abbia viaggiato,<br />
è la Russia. Un altro mondo.<br />
Nel numero precedente di <strong>Konrad</strong> avevo descritto il<br />
viaggio letterario fatto nell’URSS tramite tre capolavori<br />
(Angeli sulla punta di uno spillo, Vita e Dest<strong>in</strong>o e I<br />
racconti di Koljma), con cui cercar di capire come la<br />
umanistica idea socialista abbia potuto trasformarsi<br />
nell’<strong>in</strong>cubo stal<strong>in</strong>ista. Questo libro è la cont<strong>in</strong>uazione<br />
di quel viaggio nello stesso Paese dopo il tonfo del<br />
vecchio regime. E l’impressione è che, pur lontani gli<br />
orrori degli anni più bui, si sia comunque di fronte ad<br />
un panorama immutato.<br />
Il libro descrive l’avventurosa vita di questo Eduard Savenko detto<br />
Limonov, ma def<strong>in</strong>irlo una biografia sarebbe <strong>in</strong>esatto. Viene da pensare<br />
che l’autore, un francese, cerchi, attraverso un personaggio, di<br />
capire la Russia.<br />
Certo che Limonov è un bel tipo. Figlio di un gendarme del NKDV<br />
(leggi enkavedè) che accompagnava condannati alle fucilazioni ancora<br />
nei primi anni ‘50, ha sempre vantato il mestiere del padre. Capace<br />
di scrivere con stile anticonformista, cerca <strong>in</strong>vano di mantenersi con la<br />
scrittura <strong>in</strong> Russia. Non voglio anticipare molto perché il libro è molto<br />
leggibile, comunque Limonov si sposta a New York e poi a Parigi<br />
dove si fa conoscere come autore <strong>in</strong>teressante (anche se qualcuno lo<br />
trova pornografico) narrando di se stesso. Ma comunque con la scrittura,<br />
e le traduzioni, non riesce a mantenersi. Alla f<strong>in</strong>e torna <strong>in</strong> Russia.<br />
Ma non è tipo da star fermo, per cui, nel ‘91 e ‘92, lo ritroviamo <strong>in</strong> Bosnia<br />
accanto a Radovan Karasič che sparacchia tutto felice con una<br />
mitragliatrice. In aria, a onor del vero, ma le fotografie che fanno il giro<br />
del mondo titolano che tira su Sarajevo. Quando torna <strong>in</strong> Russia non<br />
trova di meglio che fondare e dirigere il partito nazionalbolscevico, il<br />
KONRAD GIUGNO 2013<br />
LIMONOV (VIAGGIO IN RUSSIA OGGI)<br />
SALVARE I SEMI<br />
Eduard Savenko, detto Limonov<br />
I fondatori della rete australiana Seed Savers, Michel e<br />
Jude Fanton ci mostrano come proteggere il patrimonio<br />
alimentare mondiale attraverso la raccolta e salvaguardia dei semi del<br />
nostro orto e giard<strong>in</strong>o.<br />
“Salvare i semi è un’azione importante come imparare a leggere e<br />
scrivere. Recuperare semi antichi, sem<strong>in</strong>arli, riprodurli e condividerli<br />
con altri agricoltori rappresenta un grande gesto educativo”.<br />
- Come decidere quali semi mantenere?<br />
- Quali criteri adottare per la loro selezione e raccolta?<br />
- Cosa fare per conservarli correttamente?<br />
- Come ripiantarli nel giusto periodo?<br />
Jude e Michel Fanton, rispondono a tutte queste domande dopo aver<br />
dedicato tutta la loro vita alla salvaguardia, localizzazione e scambio<br />
di semi antichi: quelli che possono essere conservati fedeli all’orig<strong>in</strong>ale<br />
<strong>in</strong> condizioni locali e, soprattutto, quei semi a impoll<strong>in</strong>atura aperta<br />
quale come simbolo ha una bandiera uguale a quella<br />
del partito nazista, ma con la falce martello a posto<br />
della croce unc<strong>in</strong>ata, e i cui militanti amano rasarsi la<br />
capoccia e vestire di nero. I loro riferimenti storici sono<br />
i bolscevichi, i fascisti ed i nazisti. Una specie di riedizione<br />
del patto Ribbentrop-Molotov.<br />
Ora si potrebbe liquidare la narrazione di Carrère come<br />
il ritratto di un avventuriero, se non fosse che entra <strong>in</strong><br />
ballo la Politovskaja. Che di Limonov e dei nazionalbolscevichi<br />
dice, f<strong>in</strong>ché non le mozzano il fiato, un gran<br />
bene. Tanto bene che alla f<strong>in</strong>e il partito viene messo<br />
fuori legge, dopo una serie di dure condanne, per<br />
alcuni militanti rei di protestare, senza violenze, contro<br />
il nuovo zar Put<strong>in</strong>.<br />
Ed è qui che si capisce che della Russia non è facile<br />
capire qualcosa.<br />
Il libro, che bada a descrivere l’ambiente <strong>in</strong> cui si muove<br />
Limonov, è una sorta di ricerca di un filo logico. Ma la logica, <strong>in</strong> quel<br />
paese, non risponde ai canoni occidentali. Ricordiamo, nel presente, la<br />
gestione della guerra <strong>in</strong> Cecenia e dei casi del teatro Dubrovka a Mosca<br />
(2002) e della scuola di Beslan (2004). Massacri. Noncuranza per la vita<br />
umana. Un potere che non cambia anche se si ridip<strong>in</strong>ge. E certamente<br />
non è meglio se guardiamo al passato, e non soltanto a quello del ‘900.<br />
Ivan il Terribile (per l’esattezza Ivan Groznji, traducibile piuttosto con<br />
Ivan il Tempestoso) non si chiamava così per piccoli difetti di carattere.<br />
è stato, grossolanamente, il padre fondatore della Russia, ed era l’idolo<br />
di riferimento di Stal<strong>in</strong>, che ha superato il maestro.<br />
Anche guardando al buio qui <strong>in</strong> Italia, da molti spiegato con la nostra<br />
storia dove la frammentazione politica e culturale cont<strong>in</strong>ua dalla caduta<br />
dell’Impero Romano, forse c’è un’<strong>in</strong>erzia a cui non ci si può sottrarre.<br />
Un’<strong>in</strong>erzia che non viene spezzata, se non per brevi momenti,<br />
dalle rivoluzioni o dalle nuove idee che via via si presentano<br />
come speranze di cambiamento.<br />
Provate a leggere Limonov.<br />
Claudio Pettirosso<br />
‘<br />
che mantengono la vitalità di produzione, anno dopo anno, senza<br />
l’utilizzo di pesanti fertilizzanti artificiali.<br />
Gli autori, esperti Seed Savers, ci descrivono come raccogliere <strong>in</strong><br />
maniera corretta i semi, quali cicli di crescita, propagazione e coltivazione<br />
seguire, la cuc<strong>in</strong>a tradizionale e gli usi medic<strong>in</strong>ali di oltre un<br />
cent<strong>in</strong>aio di verdure, erbe aromatiche e fiori commestibili.<br />
Il Manuale per Salvare i Semi dell’Orto e la Biodiversità ci <strong>in</strong>segna<br />
a ritornare alla pura e semplice capacità, oggi ormai perduta, di<br />
raccogliere i semi dalle stesse piante che sem<strong>in</strong>iamo nell’orto o nel<br />
giard<strong>in</strong>o, ricom<strong>in</strong>ciando da dove si erano fermati i nostri genitori o<br />
nonni che selezionavano e conservavano le semenze delle piante<br />
alimentari di anno <strong>in</strong> anno.<br />
In mancanza di coltivatori appassionati e <strong>in</strong> mano solo delle mult<strong>in</strong>azionali,<br />
i semi dei nostri pr<strong>in</strong>cipali alimenti non potrebbero esistere:<br />
sono sicuri solo nelle mani di persone che li salvano, li coltivano e ne<br />
mangiano i frutti.<br />
Un manuale utilissimo per tutti noi che coltiviamo buon cibo nei nostri<br />
orti o nelle nostre aziende agricole. Un’opera essenziale per tutti gli
‘<br />
CON TUTTI I POSTI CHE CI SONO...<br />
Paolo Cagnan<br />
Con tutti i posti che ci sono…<br />
Cronache semiserie lungo la Transiberiana<br />
Vallecchi 2009<br />
pp.207, Euro 10.00<br />
Ho molto apprezzato l’articolo di Claudio Pettirosso dedicato<br />
all’ex Unione Sovietica, e vorrei dare anch’io il mio piccolo<br />
contributo. Da tempo nella collana “Off the road” la casa editrice Vallecchi<br />
pubblica cronache scritte da viaggiatori occasionali che hanno<br />
scorrazzato per puro piacere della scoperta <strong>in</strong> tutte le parti del mondo. Mi<br />
è recentemente capitato fra le mani un libro scritto dal giornalista Paolo<br />
Cagnan, caporedattore del quotidiano “IL Trent<strong>in</strong>o” che si presenta con<br />
un titolo alquanto curioso: Con tutti i posti che ci sono… è il commento<br />
che hanno espresso i suoi amici quando hanno saputo che voleva<br />
effettuare un viaggio <strong>in</strong> treno sulla mitica ferrovia Transiberiana: In realtà<br />
l’autore dopo aver saputo che si trattava di percorrere 9298 km. <strong>in</strong> 5<br />
giorni, da Mosca a Vladivostok senza mai scendere dal treno se non per<br />
sgranchirsi le gambe, ha cambiato idea ed ha optato per la Transmongolica<br />
con il percorso Mosca-Ekater<strong>in</strong>burg-Novosibirsk-Irkutsk.Listvyanka-<br />
Ulan Bator-Pech<strong>in</strong>o. In questo caso si tratta “ solo” di 7865 km., ma il<br />
tempo di percorrenza si allunga oltre i sei giorni di viaggio. A questo<br />
punto se si hanno a disposizione tre settimane di ferie ed un bel pò di<br />
denaro è possibile rivolgersi ad un’agenzia specializzata optando per un<br />
viaggio a tappe con fermate <strong>in</strong> varie località dove si pernotterà a casa di<br />
gente del posto. è questo il caso dell’autore del libro il quale ha potuto<br />
così compiere il viaggio con una certa comodità. In estate, naturalmente,<br />
perché <strong>in</strong> pieno <strong>in</strong>verno la temperatura scende a meno 40° e girare da<br />
quelle parti diventa un suicidio. Certo che la maggior parte del libro è<br />
dedicata alla Mongolia e non alla Siberia, per cui il sottotitolo “Cronache<br />
semiserie lungo la Transiberiana” risulta abbastanza fuorviante. Le impressioni<br />
del viaggio sono scritte tra i serio ed il faceto con molti spunti<br />
divertenti e tanta ironia, ma grattando la superficie si nota una sottile<br />
<strong>in</strong>quietud<strong>in</strong>e e preoccupazione per la situazione disagiata <strong>in</strong> cui versano<br />
gli abitanti di quelle plaghe desolate, orfani dell’Unione Sovietica che<br />
vivono ai marg<strong>in</strong>i del capitalismo e della globalizzazione senza usufruire<br />
dei benefici economici e del benessere della civiltà occidentale. Inqu<strong>in</strong>amento<br />
galoppante e fabbriche <strong>in</strong> rov<strong>in</strong>a sono lo spettacolo abituale che<br />
appare agli occhi del viaggiatore . La gente si arrangia come può con<br />
il piccolo contrabbando e con il lavoro nero, <strong>in</strong> luoghi preda della crim<strong>in</strong>alità<br />
dove la sicurezza del lavoro ed il rispetto dell’ambiente sono pura<br />
fantascienza. Mi ha molto colpito la figura della guida turistica di Novo-<br />
orticoltori, agricoltori, cuochi e genitori<br />
che desiderano una vita sana con un’alimentazione<br />
naturale, per far crescere i<br />
propri bamb<strong>in</strong>i con gusti variegati e un<br />
cibo genu<strong>in</strong>o.<br />
Per l’edizione italiana, il libro è curato da<br />
Civiltà Contad<strong>in</strong>a, un’Associazione nazionale<br />
senza f<strong>in</strong>i di lucro, di seed savers,<br />
appassionati contad<strong>in</strong>i e coltivatori urbani,<br />
che dal 1996 salva, coltivandoli e condividendoli,<br />
i semi delle vecchie ed antiche<br />
varietà italiane ed estere, di ortaggi,<br />
cereali e alberi da frutto, formando così<br />
un patrimonio genetico che potrà essere<br />
tramandato alle future generazioni. I<br />
gruppi locali di Civiltà Contad<strong>in</strong>a, formati<br />
da soci residenti <strong>in</strong> una stessa zona o <strong>in</strong><br />
zone contigue, si riuniscono per lavora-<br />
sibirsk, una bella ragazza che conosce<br />
perfettamente l’<strong>in</strong>glese per averlo imparato<br />
durante tre anni di permanenza a<br />
Cipro dove esiste una fiorente comunità<br />
russa (e dove, come sappiamo, viene<br />
riciclato il denaro sporco della mafia di<br />
Mosca). Le città satelliti dove vengono<br />
recuperate le scorie nucleari come Chelyab<strong>in</strong>sk-40 e Sverdlovsk-19<br />
sono <strong>in</strong>numerevoli, ma pochi ne conoscono l’esistenza. Tutti i più anziani<br />
si ricordano <strong>in</strong>vece di Akademgorodok, la città della scienza costruita ai<br />
tempi di Nikita Kruscev nei pressi di Novosibirsk ed oggi ridotta a squallido<br />
quartiere dormitorio. Le periferie cittad<strong>in</strong>e sono quasi tutte degradate<br />
e sporche perchè nessuno fa più i lavori di manutenzione. In compenso<br />
i cimiteri monumentali sono curatissimi. Come avrete capito, l’autore ha<br />
dedicato la maggior parte del libro alle descrizioni degli usi e costumi<br />
locali piuttosto che alle bellezze del paesaggio. Ne esce un quadro desolante<br />
nel quale spiccano alcune situazioni particolarmente allarmanti<br />
come quella della m<strong>in</strong>iera di Nailakh, nei pressi di Ulan Bator, la capitale<br />
della Mongolia, uno dei più grandi giacimenti di carbone di tutto il mondo,<br />
lasciata andare <strong>in</strong> rov<strong>in</strong>a dopo la privatizzazione, con una serie di crolli<br />
ed <strong>in</strong>cidenti che hanno provocato cent<strong>in</strong>aia di morti. Nessuno ne ha saputo<br />
mai nulla, perché è stato tutto messo a tacere. Ancora oggi gruppi<br />
di abitanti della zona scavano clandest<strong>in</strong>amente tra le macerie alla ricerca<br />
di pezzi di carbon fossile da rivendere al mercato nero. L’impressione<br />
generale è quella di un enorme Paese abbandonato dalla risacca della<br />
Storia tra i rottami dell’impero sovietico e maldestri tentativi di<br />
privatizzazione. Per ora all’orizzonte non si vedono miglioramenti,<br />
ma come si usa dire, la speranza è l’ultima a morire.<br />
Gianni Urs<strong>in</strong>i<br />
‘<br />
Manuale per Salvare i Semi dell’Orto<br />
e la Biodiversità<br />
Autori: Michel Fanton, Jude Fanton,<br />
edizione italiana a cura di Civiltà Contad<strong>in</strong>a<br />
Prezzo: € 11,50<br />
Pag<strong>in</strong>e: 200<br />
Formato: 23,4x23,4<br />
ISBN 13: 9788865880326<br />
re <strong>in</strong>sieme nella ricerca di vecchie<br />
varietà del posto, per organizzare<br />
eventi, scambiare <strong>in</strong>formazioni, semi,<br />
<strong>in</strong>teragire con gli enti locali al<br />
f<strong>in</strong>e di avvic<strong>in</strong>are la popolazione<br />
della zona agli obiettivi<br />
dell’Associazione.<br />
15<br />
KONRAD GIUGNO 2013
18<br />
KONRAD GIUGNO 2013<br />
‘<br />
Siamo tutti <strong>in</strong>telligenti<br />
AFFARI TUOI!<br />
Chissà se a qualcuno dei telespettatori di “Affari tuoi” è mai venuto<br />
<strong>in</strong> mente di fare un’analisi matematica del programma. Sì, ci sono i<br />
pacchi, ed il gioco assomiglia ad una lotteria: v<strong>in</strong>co quello che rimane<br />
nell’ultimo pacco che apro. Ma ogni tanto c’è l’<strong>in</strong>tervento di una telefonata,<br />
che offre al concorrente un premio, a patto che lui lasci il gioco.<br />
Facciamo degli esempi.<br />
Se mi rimangono due premi, uno di 50.000 e uno di 70.000 euro, io<br />
penso che proseguirei, dal momento che è probabile che v<strong>in</strong>cere l’uno<br />
o l’altro premio non cambierà<br />
di molto la mia vita:<br />
la media è 60.000 euro, ed<br />
i due premi sono vic<strong>in</strong>i a<br />
questa media: la varianza<br />
è bassa, direbbe un matematico.<br />
Se mi rimangono due premi,<br />
uno di pochi centesimi<br />
e uno di 100.000 euro, la<br />
media è di 50.000, ma la<br />
varianza è altissima (e con<br />
questo esempio penso che<br />
tutti abbiamo capito cosa<br />
sia la varianza), e forse<br />
qualche concorrente ac-<br />
‘<br />
TERRAFEST 2013<br />
Da venerdì 7 a domenica 9 giugno<br />
a Bagnoli della Rosandra (TS)<br />
Tra smog, fretta, traffico e rumori sovrani della settimana lavorativa; la<br />
gita fuori porta, tra la quiete e la pace della natura, diventa un respiro,<br />
un’oasi. Naturalisti o sportivi, <strong>in</strong> famiglia o da soli, tra sentieri <strong>in</strong>contam<strong>in</strong>ati<br />
e ricchi di storia e effluvi di fieno appena tagliato, gli uom<strong>in</strong>i<br />
possono ritrovare, nel silenzio <strong>in</strong>tercalato da c<strong>in</strong>guettii, il proprio antico<br />
rapporto con il mondo naturale.<br />
È per la voglia di condividere e creare, una sempre più fitta rete<br />
culturale eco sostenibile e consapevole, che è nato nel 2010, il<br />
festival Terrafest.<br />
Giunto alla quarta edizione, Terrafest 2013, con l’associazione<br />
The Circle e la sua rete CESnet (cross-border eco-susta<strong>in</strong>able<br />
network), da venerdi 7 giugno propone <strong>in</strong>contri, laboratori pratici<br />
e approfondimenti, su benessere, energia, artigianato, cultura<br />
del verde e alimentazione auto-sufficiente.<br />
Sabato 8 giugno, alle ore 11, si apre l’<strong>in</strong>contro “Transition Day<br />
Trieste”. Un forum aperto a tutti, <strong>in</strong> cui si cerca di dare una panoramica<br />
completa sul movimento di Transizione, i suoi scopi e i<br />
suoi metodi.<br />
Salvaguardare l’ambiente, condividere percorsi e conoscenze,<br />
promuovere un’<strong>in</strong>terazione con le realtà produttive locali, rappresentano<br />
<strong>in</strong> realtà, modi di pensare sia Sociali che Ecologici.<br />
Sviluppando relazioni culturali, trasformando le strutture sociali<br />
e stimolando il cambiamento personale, organizzativo e comu-<br />
cetterebbe anche un’offerta di 20.000 euro sicuri, piuttosto che 100.000<br />
non sicuri, con il rischio di perdere tutto.<br />
Qualche giorno fa mi è capitato di vedere che dopo alcune fasi di<br />
gioco erano rimasti il premio di 100.000, quello da 1.000.000, e otto<br />
premi piccoli, con media abbondantemente sopra i 100.000 euro. Al<br />
concorrente è stata offerta la cifra di 50.000 per abbandonare il gioco.<br />
Il concorrente ha così ragionato: ci sono otto casi nei quali v<strong>in</strong>cerei<br />
meno di 50.000, e solo due nei quali v<strong>in</strong>cerei di più di 50.000,<br />
qu<strong>in</strong>di mi conviene accettare, anche se 50.000 è <strong>in</strong>feriore alla media<br />
dei soldi ancora <strong>in</strong> gioco.<br />
Qu<strong>in</strong>di abbiamo visto che <strong>in</strong> matematica giocano un ruolo importante<br />
la media, la varianza, ma anche la moda.<br />
La moda è un term<strong>in</strong>e matematico che significa proprio quello che il<br />
senso comune ci dice: l’usanza, la cosa più<br />
frequente. La moda ci dice che ad Arcore,<br />
il paese di Berlusconi, anche se la media<br />
di guadagni mensili è molto alta, purtroppo<br />
la moda si aggira attorno ai 1.000 euro,<br />
perché tutti (tranne uno) sono costretti a<br />
vivere con 1.000 euro al mese. Purtroppo<br />
quell’unico che guadagna molto, riesce ad<br />
alzare la media, ma non la moda… E chi<br />
compila tabelle per dirci se viviamo bene<br />
o male, guarda la media, e non la moda:<br />
ovviamente i dati non corrisponderanno alla<br />
realtà, e noi ora sappiamo il perché.<br />
© Giorgio Dendi<br />
giorgiodendi@virgilio.it<br />
‘<br />
nitario. Lo scopo è quello di scoprire come praticare<br />
l’ecologica sociale, e come impegnare esperienze di<br />
s<strong>in</strong>goli <strong>in</strong>dividui proiettandoli verso un’unità più grande<br />
di analisi e <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e usarli negli ambienti circostanti, nei<br />
contesti sociali della propria comunità cittad<strong>in</strong>a, per<br />
riavvic<strong>in</strong>are alla natura e ritornare ad esserne parte.<br />
Questa bella festa sarà animata da famiglie, bamb<strong>in</strong>i e animali della<br />
fattoria, tra passeggiate nei campi, laboratori e confronti su energia,<br />
abitare, cibo e piante.<br />
Info: 3271233889, <strong>in</strong>fo@cesnet.it, Facebook: Cesnet-Italy Slovenia.
il<strong>Konrad</strong>deipiccoli<br />
———————————————————————————————<br />
“Il <strong>Konrad</strong> dei piccoli” vuole essere uno spazio di <strong>in</strong>formazione ed aggregazione<br />
per mamme e papà curiosi di sapere cosa succede a Trieste e nei d<strong>in</strong>torni per i loro<br />
bamb<strong>in</strong>i. Da questo germe auspichiamo prenda avvio uno spazio virtuale e reale di<br />
dialogo, confronto e crescita, <strong>in</strong> un’ottica di solidarietà e attenzione alla qualità<br />
,<br />
IN BUS A TRIESTE CON IL... PASSEGGINO APERTO!<br />
Ero a Trieste da pochi mesi quando sono rimasta <strong>in</strong>c<strong>in</strong>ta<br />
del mio primo bimbo. Quando è nato mi sono da subito<br />
scontrata con la difficoltà di muovermi <strong>in</strong> autobus con un neonato <strong>in</strong><br />
carrozz<strong>in</strong>a. Al secondo figlio, l’esperienza di prendere l’autobus con<br />
due bimbi piccoli si è fatta tragicomica, e il desiderio di provare a cambiare<br />
le cose si è impossessato di me.<br />
L’articolo 2 del regolamento di vettura <strong>in</strong>fatti impone di chiudere il<br />
passegg<strong>in</strong>o prima di accedere sugli autobus cittad<strong>in</strong>i, per presupposti<br />
motivi di sicurezza. Tendenzialmente una<br />
mamma con carrozz<strong>in</strong>a r<strong>in</strong>uncerà f<strong>in</strong> da subito. La<br />
coraggiosa (o folle) mamma con passegg<strong>in</strong>o<br />
che decide <strong>in</strong>vece di imbarcarsi nell’impresa,<br />
per prima cosa dovrà chiuderlo ricorrendo<br />
all’aiuto di qualche anima pia, consegnandogli<br />
il bimbo magari non ancora <strong>in</strong> grado<br />
di camm<strong>in</strong>are, e pregando che l’altro<br />
eventuale figlioletto sia nel suo momento<br />
buono. Successivamente, la malcapitata<br />
mamm<strong>in</strong>a salirà <strong>in</strong> autobus con passegg<strong>in</strong>o<br />
chiuso <strong>in</strong> una mano (e fanno una), pargolo non<br />
deambulante <strong>in</strong> braccio (e fanno due) e uno o<br />
più figlioletti di diverse età dall’altra parte (e<br />
fanno tre mani). Una volta nel bus dovrà ancora<br />
una volta fare affidamento ai presenti, che dovrebbero<br />
prontamente alzarsi e lasciare spazio a mamma-neonatopassegg<strong>in</strong>o-uno-due-tre-altri-figli.<br />
Poiché questo non sempre avviene,<br />
la mamma <strong>in</strong> questione, rimasta <strong>in</strong> piedi, dovrà pensare all’<strong>in</strong>columità<br />
propria e dei propri figli, tra frenate, scossoni, e passaggio cont<strong>in</strong>uo di<br />
persone.<br />
Scherzi a parte, la questione “passegg<strong>in</strong>i <strong>in</strong> autobus” è molto sentita<br />
tra le mamme triest<strong>in</strong>e. Le mamme con carrozz<strong>in</strong>e e passegg<strong>in</strong>i non<br />
hanno di fatto libero ed agevole accesso ad un servizio che dovrebbe<br />
essere pubblico. Prendere un autobus per mamme con uno o più figli<br />
è un’impresa titanica, tanto che esse f<strong>in</strong>iscono con lo scoraggiarsi dal<br />
farlo. Impossibile è poi l’uso dell’autobus per mamme con neonati <strong>in</strong><br />
carrozz<strong>in</strong>a che, nei primissimi mesi di vita, rappresenta l’unico modo<br />
per portare <strong>in</strong> giro adeguatamente i nostri piccoli. Da mamma con<br />
esperienza di maternità consolidata so quanto sia importante per una<br />
mamma magari sola per molte ore al giorno la possibilità di non isolarsi,<br />
di muoversi liberamente, <strong>in</strong> autonomia, e di raggiungere dei luoghi<br />
di socializzazione, nel contesto di un’esperienza straord<strong>in</strong>aria ma totalizzante<br />
qual è la maternità.<br />
Negli ultimi quattro anni sono state portate avanti almeno due petizioni<br />
con la richiesta di cambiare le regole concernenti il trasporto dei<br />
passegg<strong>in</strong>i <strong>in</strong> autobus, un gruppo su Facebook (“In bus a Trieste col<br />
passegg<strong>in</strong>o aperto”) e varie <strong>in</strong>iziative <strong>in</strong>dividuali. Personalmente, ho<br />
avuto modo di esporre il problema <strong>in</strong> occasione di diversi <strong>in</strong>contri tra<br />
cittad<strong>in</strong>i ed istituzioni, e durante uno di questi l’allora segretario prov<strong>in</strong>ciale<br />
del PD, Francesco Russo, ha dimostrato <strong>in</strong>teresse alla questione<br />
e ha offerto il suo sostegno. La questione dei passegg<strong>in</strong>i aperti <strong>in</strong> autobus<br />
ha fondamentalmente due <strong>in</strong>terlocutori: la Prov<strong>in</strong>cia di Trieste<br />
che fa capo al regolamento di vettura e la Trieste Trasporti, che ha<br />
l’appalto per il trasporto pubblico cittad<strong>in</strong>o, e che deve recepire le <strong>in</strong>dicazioni<br />
ricevute dalla Prov<strong>in</strong>cia. Mentre io ho <strong>in</strong>trapreso<br />
un dialogo direttamente con l’azienda dei trasporti,<br />
parallelamente le mamme del gruppo su<br />
Facebook hanno aperto un canale di comunicazione<br />
con la Prov<strong>in</strong>cia. Solo <strong>in</strong> un<br />
secondo momento, attraverso la rete ed<br />
il passaparola, abbiamo avuto modo di<br />
<strong>in</strong>contrarci ed unire le forze, portando<br />
avanti <strong>in</strong>sieme alcune <strong>in</strong>iziative tra cui<br />
un <strong>in</strong>contro col s<strong>in</strong>daco Cosol<strong>in</strong>i durante<br />
il quale abbiamo <strong>in</strong>dossato delle magliette,<br />
da noi stesse create, <strong>in</strong>neggianti<br />
alla possibilità di salire sull’autobus con i<br />
passegg<strong>in</strong>i aperti.<br />
Tanto la Prov<strong>in</strong>cia quanto la Trieste Trasporti<br />
hanno promesso che il regolamento sarebbe<br />
stato cambiato. In effetti una modifica da<br />
parte della Prov<strong>in</strong>cia c’è stata, ma posta <strong>in</strong> modo tale da non<br />
essere accolta favorevolmente dall’azienda dei trasporti. Il nuovo regolamento<br />
<strong>in</strong>seriva, tra le varie novità, anche la possibilità di portare <strong>in</strong><br />
autobus cani di taglia media. La Trieste Trasporti si è dimostrata assolutamente<br />
contraria a questa possibilità, per motivazioni condivisibili,<br />
ma nel merito delle quali ritengo non abbia senso entrare. Rifiutando<br />
di pensare che le esigenze di mamme con bamb<strong>in</strong>i e quelle di persone<br />
con cani possano essere messe sullo stesso piano di discussione, noi<br />
mamme abbiamo caldeggiato più volte che Prov<strong>in</strong>cia e Trieste Trasporti<br />
si accord<strong>in</strong>o per quel che riguarda i passegg<strong>in</strong>i, punto su<br />
,<br />
cui<br />
sono entrambe d’accordo, senza co<strong>in</strong>volgerci <strong>in</strong> questioni che di fatto<br />
non ci riguardano e che riteniamo <strong>in</strong>giusto mettere allo stesso livello. è<br />
notizia dell’ultima ora che questa nostra richiesta pare sia stata accolta;<br />
speriamo di aver presto un comunicato ufficiale e poter f<strong>in</strong>almente<br />
salire <strong>in</strong> autobus con carrozz<strong>in</strong>e e passegg<strong>in</strong>i aperti.<br />
I miei bamb<strong>in</strong>i ormai sono grandi, non saranno loro a beneficiare del<br />
tanto sospirato nuovo regolamento. Potrei quasi quasi pensare di fare<br />
un terzo figlio per togliermi la soddisfazione di entrare <strong>in</strong> autobus<br />
con un neonato che dorme pacifico <strong>in</strong> carrozz<strong>in</strong>a e godermi<br />
il tragitto senza ansie!<br />
Daria Nordio<br />
KONRAD GIUGNO 2013
20 ilkonraddeipiccoli<br />
<strong>in</strong> viaggio con papà<br />
è ora di proseguire a<br />
‘<br />
COPENAGHEN, LA CITTà DELLE FIABE piedi. Ci dirigiamo a<br />
piedi verso lo Str?get,<br />
“La prossima volta ci porti con te!”. è stato così che i miei “il Corso” di Copenaghen, la zona pedonale su cui si affacciano i<br />
figli, Nicolò e Andrea, rispettivamente di 5 e 3 anni, mi migliori negozi della città e le firme più prestigiose della Danimarca.<br />
hanno conv<strong>in</strong>to a programmare un viaggio da condividere con tutta Vogliamo andare a visitare la Sømods Bolcher, una famosissima<br />
la famiglia. Vista l’età, all’<strong>in</strong>izio dubbi e perplessità erano molti e ve li fabbrica di caramelle, fondata oltre 100 anni or sono, cui spetta l’onore<br />
lascio immag<strong>in</strong>are, poi è prevalsa l’idea che un bel viaggio è <strong>in</strong> grado di rifornire di bon-bon anche la famiglia reale danese. All’<strong>in</strong>terno non<br />
di aprire la mente e gli orizzonti di chiunque, è un’esperienza che solo si possono assaggiare e acquistare le coloratissime specialità<br />
arricchisce ed aiuta a crescere tutti.<br />
della casa, ma si può addirittura assistere dal vivo alle varie fasi di<br />
Così ci siamo confrontati e abbiamo scelto come mèta del nostro primo lavorazione necessarie per la realizzazione delle dolcissime caramelle<br />
viaggio Copenaghen, la capitale della Danimarca, il Paese delle fiabe, (www.soemods-bolcher.dk).<br />
dei castelli, dei Vich<strong>in</strong>ghi... una delle nazioni più “family friendly” al<br />
mondo, <strong>in</strong> grado di soddisfare le esigenze di tutti i membri della famiglia, La tappa successiva è all’Experimentarium, un museo e centro attività<br />
garantendo una vacanza <strong>in</strong>dimenticabile<br />
assolutamente da non perdere se si<br />
a prezzi tutto sommato contenuti, a<br />
visita Copenaghen coi bamb<strong>in</strong>i, dove la<br />
partire dal volo, rigorosamente low-cost<br />
scienza e la tecnologia sono proposte<br />
(www.visitdenmark.com).<br />
sotto forma di gioco e curiosità.<br />
Per dormire abbiamo prenotato via <strong>in</strong>ternet<br />
All’<strong>in</strong>terno delle numerose sale i bamb<strong>in</strong>i<br />
una stanza al Danhostel Copenhagen<br />
di ogni età possono trascorrere un’<strong>in</strong>tera<br />
City, il primo ostello a c<strong>in</strong>que stelle nel<br />
giornata costruendo e provando di<br />
cuore della città. Interamente arredato<br />
tutto. Il concetto di base è quello di<br />
con mobili di design è la base ideale<br />
co<strong>in</strong>volgere il visitatore, attraverso<br />
per una vacanza <strong>in</strong> famiglia a due<br />
l’esperienza diretta e l’utilizzo di tutti i<br />
passi da tutto (www.danhostel.dk).<br />
sensi per soddisfare la propria curiosità<br />
Per visitare la capitale conviene<br />
<strong>in</strong>dividuale, utilizzando le d<strong>in</strong>amiche<br />
acquistare subito la “Copenaghen<br />
del gioco, le sorprese, il divertimento<br />
Card”, una tessera valida per 24 o 72<br />
<strong>in</strong>telligente, al f<strong>in</strong>e di creare le basi<br />
ore, che consente viaggi illimitati su tutti<br />
per un nuovo modello di rapporto tra<br />
i mezzi di trasporto e l’<strong>in</strong>gresso ad oltre 60 tra musei ed attrazioni, oltre<br />
a sconti <strong>in</strong> ristoranti e negozi selezionati. Il prezzo è conveniente e i<br />
l’essere umano, la tecnologia e l’ambiente (www.experimentarium.dk).<br />
bamb<strong>in</strong>i f<strong>in</strong>o a 9 anni non pagano ( www.visitcopenhagen.com). La sera ci rimangono ancora da visitare i Giard<strong>in</strong>i di Tivoli, il<br />
famosissimo parco dei divertimenti nel cuore di Copenaghen: un<br />
La nostra prima tappa è a Nyhavn, il porto-canale, che grazie alle vero paradiso per grandi e picc<strong>in</strong>i! Giard<strong>in</strong>i fioriti e fontane, concerti e<br />
sue caratteristiche case colorate e alle numerose barche d’epoca spettacoli teatrali, cui si aggiungono attrazioni e giochi di tutti i tipi: dalle<br />
ormeggiate di fronte rappresenta senza dubbio uno dei luoghi più montagne russe alla giostra più alta d’Europa, dai parco giochi per i più<br />
affasc<strong>in</strong>anti di Copenaghen. Anche il famoso scrittore Hans Christian piccoli alle attrazioni ispirate alle favole di Hans Christian Andersen,<br />
Andersen visse per un lungo periodo <strong>in</strong> una di queste casette affacciate Tivoli è senz’altro il luogo più amato da tutti i danesi. Aperto il 15 agosto<br />
sul canale.<br />
1843 è <strong>in</strong> assoluto il più antico parco di divertimenti sopravvissuto <strong>in</strong>tatto<br />
Per avere una visione generale della città senza camm<strong>in</strong>are troppo, f<strong>in</strong>o ad oggi. Si dice che il suo fondatore, Georg Carstensen, ottenne<br />
decidiamo di effettuare un divertente ed istruttivo giro dei canali a bordo un permesso di c<strong>in</strong>que anni per crearlo, raccontando al re Cristiano VIII<br />
di una comoda imbarcazione con tanto di guida poliglotta. I bamb<strong>in</strong>i che “quando la gente si diverte, non pensa alla politica”. Nel corso degli<br />
felici si sentono già un po’ vich<strong>in</strong>ghi e noi ci godiamo il panorama anni i Giard<strong>in</strong>i di Tivoli si sono ampliati ed arricchiti di nuove attrazioni<br />
che scorre davanti ai nostri occhi, sottol<strong>in</strong>eando loro quelli che sono i senza tuttavia abbandonare le tradizioni e la loro particolare atmosfera<br />
quartieri più caratteristici o le nuove opere architettoniche che attirano perchè, come disse lo stesso Carstensen: “F<strong>in</strong>ché ci sarà<br />
il nostro sguardo. La nostra imbarcazione adesso punta decisa verso ancora fantasia nel mondo Tivoli non sarà mai term<strong>in</strong>ato”<br />
un piccolo scoglio circondato dai turisti su cui sorge la Sirenetta, la<br />
statua bronzea che raffigura la protagonista di una delle più celebri<br />
(www.tivoli.dk).<br />
fiabe di H.C. Andersen.<br />
Stefano De Franceschi<br />
KONRAD GIUGNO 2013<br />
QUALITÀ<br />
E' la nostra<br />
parola preferita<br />
...ed è la natura che<br />
sceglie i nostri gusti.<br />
Il gelato come si deve Via Genova, 11/C - Tel 040 7600858<br />
Gelateria Bellamia Trieste:<br />
‘<br />
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,<br />
Inaugurata lo scorso 18 maggio e visitabile s<strong>in</strong>o al 16 giugno,<br />
la mostra “INTARSI DI COLORE” ospitata al M<strong>in</strong>i Mu è un occasione<br />
perfetta per avvic<strong>in</strong>are i più piccoli al mondo del colore e dell’arte<br />
contemporanea.<br />
Le 18 caleidoscopiche opere dell’artista Carlo Fontana (Napoli 1951)<br />
sono <strong>in</strong>fatti composte da elementi semplici -ma non semplicistici!- e di<br />
immediata comprensione.<br />
Il l<strong>in</strong>guaggio è primigenio, l’elemento predom<strong>in</strong>ante è un colore brillante<br />
che, disponendosi <strong>in</strong> omogenee campiture, compone sc<strong>in</strong>tillanti<br />
mosaici: degli “<strong>in</strong>tarsi di colore, appunto.<br />
Nelle tessere di questi <strong>in</strong>tarsi si collocano case, alberi, tavol<strong>in</strong>i, campanili<br />
dalle volumetrie concrete, ma naïves.<br />
L’evento, realizzato grazie al sostegno della Prov<strong>in</strong>cia di Trieste, si<br />
<strong>in</strong>serisce nella V a edizione del Maggio del M<strong>in</strong>i Mu, promosso da<br />
Gruppo Immag<strong>in</strong>e, associazione culturale che da 25 anni è impegnata<br />
nello sviluppo della creatività, specie dei più giovani, guardando<br />
al pensiero e all’attività di Bruno Munari.<br />
,<br />
INTARSI DI COLORE<br />
E tra le più <strong>in</strong>teressanti<br />
attività del museo, vi sono<br />
specifici laboratori artistici<br />
progettati per accrescere<br />
l’immag<strong>in</strong>azione e la creatività<br />
tanto degli adulti, quanto<br />
dei bamb<strong>in</strong>i con l’uso di<br />
diverse tecniche: ceramica,<br />
colore, frottage e timbri,<br />
architettura, tessitura, percorsi<br />
sensoriali…<br />
CENTRI ESTIVI AL MUSEO<br />
La nuova <strong>in</strong>iziativa per i bamb<strong>in</strong>i<br />
lanciata dal Comune di Trieste<br />
ilkonraddeipiccoli<br />
L’estate si avvic<strong>in</strong>a e forse state già pianificando le attività da fare con i vostri figli dopo<br />
la chiusura delle scuole. Indecisi tra un centro estivo al mare o sul Carso? Perché non<br />
al museo <strong>in</strong>vece. Sì proprio così: “Centri estivi al Museo”. è la novità che il Comune di<br />
Trieste ha appena lanciato per i bamb<strong>in</strong>i tra i 6 ed i 10 anni che nei mesi di giugno e luglio,<br />
potranno scoprire e conoscere da vic<strong>in</strong>o per l’arco un’<strong>in</strong>tera settimana, il Museo teatrale<br />
Carlo Schmidl ed il Museo Sartorio. I percorsi didattici che verranno proposti ai piccoli<br />
partecipanti attraverso giochi e laboratori, sono stati espressamente pensati per avvic<strong>in</strong>arli<br />
<strong>in</strong> modo divertente e <strong>in</strong>terattivo alla Trieste dell’Ottocento. Un vero e proprio viaggio nel<br />
tempo permetterà ai bamb<strong>in</strong>i di sperimentare come <strong>in</strong> quel lontano passato si ascoltava<br />
la musica, cosa si mangiava, come si scriveva, si passava il tempo e si viaggiava, quali<br />
giochi si facevano e molto altro ancora.<br />
Foto di Marco Covi<br />
“In quella che fu la dimora della nobile famiglia Sartorio, tra accoglienti salotti e opere d’arte,<br />
sale da ballo e da pranzo, libri polverosi, percorsi segreti, un’<strong>in</strong>credibile cuc<strong>in</strong>a e un fresco e ombroso giard<strong>in</strong>o - <strong>in</strong>formano Marta F<strong>in</strong>zi e Anna<br />
Krekic, le operatrici didattiche dei Musei Civici che hanno curato l’<strong>in</strong>iziativa - si scoprirà come si accoglievano gli ospiti, si parlava d’affari, si davano<br />
grandi feste, ci si spostava <strong>in</strong> carrozza, ci si circondava di cose belle e si immag<strong>in</strong>avano mondi lontani e sconosciuti. Al Museo Teatrale <strong>in</strong>vece, e <strong>in</strong><br />
una speciale visita al Teatro Verdi, – concludono le due curatrici – si farà conoscenza con i tanti mestieri del teatro e della vita teatrale dell’epoca,<br />
alquanto vivace. Si entrerà nel vero laboratorio di un liutaio, si conosceranno tanti strumenti musicali, si giocherà con i magici teatr<strong>in</strong>i di marionette”.<br />
Prenotate <strong>in</strong> fretta e passate parola, specie tra le mamme che lamentano l’assenza di <strong>in</strong>iziative <strong>in</strong> città rivolte ai più piccoli. Ed una volta concluso<br />
il centro estivo proponete ai vostri figli di rivivere la bella esperienza<br />
facendovi da guida. Saranno entusiasti di ribaltare i ruoli,<br />
conducendovi con mano esperta <strong>in</strong> dimore e palazzi <strong>in</strong> cui ormai<br />
si sentiranno quasi a casa, per raccontarvi aneddoti e storie che<br />
forse non conoscevate o avevate dimenticato.<br />
C.V<br />
,<br />
Età: 6-10 anni<br />
Iscrizioni: e-mail centroestivomusei@gmail.com | mob.<br />
320.0459.262 (lun-ven 9-13)<br />
Dove: Museo Sartorio e Museo teatrale Carlo Schmidl<br />
Periodo: una o più settimane a scelta tra 17-21 giugno<br />
/ 24-28 giugno / 1-5 luglio / 8-12 luglio<br />
Orario: matt<strong>in</strong>o<br />
Costi d’iscrizione a settimana: 100 € + 15 (<strong>in</strong>gresso<br />
al museo). Nel costo sono <strong>in</strong>cluse la merenda, i materiali,<br />
e la copertura assicurativa.<br />
L.P<br />
Per ulteriori <strong>in</strong>formazioni: www.m<strong>in</strong>i-mu.it<br />
Luogo: M<strong>in</strong>i Mu (Parco di San Giovanni, Via Weiss 15)<br />
Periodo: 18 maggio-16 giugno 2013<br />
Orario: martedì e giovedì 10-12, mercoledì e venerdì 16-19<br />
Ingresso: gratuito<br />
,<br />
21<br />
KONRAD GIUGNO 2013
22‘ilkonraddeipiccoli<br />
KONRAD GIUGNO 2013<br />
MAMME IN RETE: UN UNIVERSO DI BLOG<br />
Educazione dei figli, esperienze di viaggio, consigli di lettura,<br />
maglioni fatti a mano, ricette di cuc<strong>in</strong>a, compiti scolastici, esperimenti<br />
scientifici casal<strong>in</strong>ghi, autoproduzione, risparmio.<br />
L’elenco potrebbe cont<strong>in</strong>uare.. se qualcuno di questi temi ha solleticato<br />
la vostra attenzione allora provate a digitare sul vostro pc <strong>in</strong> un comune<br />
motore di ricerca le due seguenti parole: “mamme”, “blog”. Vi si aprirà<br />
un mondo variegato e ricco di esperienze, emozioni, condivisione: il<br />
mondo delle mamme blogger.<br />
Un blog, nel gergo di Internet, è un tipo di sito web <strong>in</strong> cui vengono<br />
visualizzati <strong>in</strong> ord<strong>in</strong>e temporale contenuti simili ad articoli di giornale<br />
(chiamati “post”). Chi scrive sul blog<br />
(il “blogger”), parla delle proprie esperienze<br />
personali o di argomenti che<br />
ritiene <strong>in</strong>teressanti. Il blog rappresenta<br />
qu<strong>in</strong>di una forma “digitale” del diario<br />
personale, nel quale un tempo (ma<br />
anche oggi) si affidavano alla carta le<br />
proprie esperienze ed emozioni quotidiane:<br />
ciascuno a modo suo.<br />
Le blogger scelgono di narrare non<br />
solo a se stesse ma a chiunque voglia<br />
leggere, la propria vita quotidiana con<br />
le emozioni, la tenerezza, ma anche le difficoltà, i dubbi e le contraddizioni<br />
delle mamme di oggi, i sensi di colpa di madri “imperfette” che<br />
fanno i salti mortali per coniugare famiglia e lavoro o che hanno scelto<br />
di dedicarsi al cento per cento alla famiglia. Scritti con ironia, freschezza<br />
e autenticità, spesso arricchiti di bellissime foto, i post possono essere<br />
utili per riconoscersi nelle esperienze delle altre donne e forse per affrontare<br />
con più leggerezza la vita di tutti i giorni.<br />
Molti blog sono dedicati a un preciso tema o sono lo specchio di una<br />
ben def<strong>in</strong>ita scelta culturale dell’autrice e possono essere l’occasione<br />
per stimolare la discussione <strong>in</strong> rete. Non lettura passiva qu<strong>in</strong>di: c’è quasi<br />
sempre uno spazio per <strong>in</strong>serire i propri commenti e prendere parte<br />
alla discussione.<br />
Uno tra i personaggi più famosi di questo mondo <strong>in</strong> rete è Elasti (Elastigirl<br />
è una conosciuta superero<strong>in</strong>a che ricorderete anche come prota-<br />
CENTRI ESTIVI TRIESTE<br />
GIOCO SCIENZA DI FINE ESTATE<br />
PER BAMBINI DA 7 A 12 ANNI<br />
SETTIMANE 26 > 30 AGOSTO - 02 > 06 SETTEMBRE<br />
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gonista del film di Walt<br />
Disney “Gli <strong>in</strong>credibili”).<br />
Elasti ha una sua rubrica<br />
sull’<strong>in</strong>serto di Repubblica “D” che esce tutti i sabati; il suo successo<br />
sulla carta nasce però dall’esperienza del blog “nonsolomamma”, la<br />
cui autrice è Claudia de Lillo. Claudia è una giornalista f<strong>in</strong>anziaria che<br />
racconta, già dal settembre 2006, le avventure e disavventure della sua<br />
famiglia: “tre figli maschi e un marito part-time che lavora lontano”. Per<br />
questo suo ruolo di comunicatrice l’8 marzo 2012 è stata addirittura<br />
nom<strong>in</strong>ata Ufficiale al Merito della Repubblica.<br />
Il tema dell’allevamento dei figli è molto caro alle mamme blogger, che<br />
amano discutere delle proprie scelte educative, ponendosi spesso<br />
l’obiettivo di stimolare i pargoli alla curiosità e alla creatività (www.homemademamma.com).<br />
Esse stesse sono spesso<br />
grandi creative e mettono a disposizione un’<strong>in</strong>f<strong>in</strong>ità<br />
di idee da realizzare con il “fai da te”: costruire<br />
giocattoli con materiale di riciclo, realizzare lavori<br />
di cucito o decorazioni per una festa, cuc<strong>in</strong>are<br />
dolci, ma anche <strong>in</strong>ventare giochi e trucchi per<br />
aiutare i propri figli nell’apprendimento delle<br />
materie scolastiche (scuola<strong>in</strong>soffitta.com). Anche<br />
la proposta di temi come “la fuga dalla città” o<br />
l’approccio a modelli di vita <strong>in</strong>consueti può essere<br />
molto stimolante (www.lacasanellaprateria.com).<br />
Ci sono blog dedicati a temi specifici legati<br />
all’educazione di bamb<strong>in</strong>i un po’ speciali, come quelli che devono<br />
affrontare problematiche come la dislessia (www.toctocdisturbo.com),<br />
ma anche patologie più gravi come l’autismo (www.wisteriablue.it ) o la<br />
s<strong>in</strong>drome di Down (www.mammafattacosi.com).<br />
Sono mamme che scelgono di raccontare e raccontarsi, confrontarsi e<br />
discutere, ma anche che cercano nuove possibilità di lavoro, attraverso<br />
la vendita di prodotti fatti con le loro mani, o di pubblicità <strong>in</strong> rete. Molti di<br />
questi blog <strong>in</strong>fatti, da quando le grandi aziende si sono accorte di loro,<br />
sono anche diventati uno strumento per veicolare campagne promozionali<br />
dirette alle mamme.<br />
E i papà ? Cont<strong>in</strong>uate a seguirci, magari ne parleremo la prossima<br />
volta.<br />
Annelore Bezzi<br />
Per pubblicare la vostra comunicazione pubblicitaria sul <strong>Konrad</strong> dei piccoli chiamare il 338 5002574. Potete anche<br />
segnalare le vostre <strong>in</strong>iziative dedicate ai più piccoli sul sito www.konradnews.it nella sezione Annunci.<br />
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I CENTRI ESTIVI<br />
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ORARIO<br />
8.00/8.30 > 16.30/17.00<br />
COSTO<br />
165,00 € A SETTIMANA<br />
145,00 € RIDOTTO<br />
(II o FIGLIO o II a SETTIMANA)<br />
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I centri estivi sono anche a Pordenone e Tavagnacco!<br />
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MUOVERE SENZA DOLORI ALLA SCHIENA<br />
Anche voi siete tra coloro che nella vita hanno dovuto<br />
affrontare il mal di schiena? Sapete che la maggior parte di<br />
queste patologie sono dovute a uno stile di vita errato?<br />
DNS – FINALMENTE LA GIUSTA VIA PER POTERSI<br />
Una vita senza dolori alla schiena – utopia o reale possibilità?<br />
Sapevate che:<br />
Il 90% delle persone adulte ha<br />
sperimentato almeno una volta<br />
nella vita il mal di schiena?<br />
Il 50% della popolazione attiva<br />
avrà quest’anno sgradevoli<br />
esperienze con il mal di<br />
schiena?<br />
I dolori di schiena sono la causa<br />
pr<strong>in</strong>cipale di disabilità fisica<br />
per gli <strong>in</strong>dividui al di sotto dei<br />
45 anni?<br />
Ad un’età di circa di 15 anni<br />
circa il 60% degli adolescenti<br />
americani sperimenta dolori al collo o nella regione lombare?<br />
DNS – una nuova concezione di terapia<br />
La stabilizzazione d<strong>in</strong>amica neuromuscolare (DNS) è un<br />
concetto relativamente nuovo per il trattamento def<strong>in</strong>itivo dei<br />
dolori alla sp<strong>in</strong>a dorsale. Il metodo è stato sviluppato nella<br />
seconda metà del XX secolo a Praga dal prof. Kolar, e si basa<br />
su decenni di esperienza di specialisti di fama <strong>in</strong>ternazionale nel<br />
campo della riabilitazione (prof. Lewita e prof. Vojte).<br />
La DNS offre un nuovo approccio per il trattamento dei difetti<br />
associati alla degenerazione dei dischi <strong>in</strong>tervertebrali e per il<br />
trattamento dei disturbi che provocano un mal di schiena non<br />
specifico – senza variazioni nelle radiografie o nelle immag<strong>in</strong>i di<br />
risonanza magnetica. Il metodo si basa sull’elim<strong>in</strong>azione degli<br />
schemi motori errati che si verificano frequentemente a causa di<br />
postura forzata, stress, (non)movimento e traumi. Per le ragioni<br />
di cui sopra gli adulti perdono gli schemi motori corretti e con i<br />
loro stili di vita sedentari aggravano ancora di più lo squilibrio<br />
tra i muscoli di stabilizzazione, il che causa ben presto dolore<br />
nei tessuti molli (muscoli, gua<strong>in</strong>e tend<strong>in</strong>ee, legamenti) a causa<br />
del loro sovraccarico, e <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e si può giungere ad ulteriori danni<br />
PROGRAMMA SELFNESS<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
alle strutture della colonna vertebrale (dischi <strong>in</strong>tervertebrali,<br />
articolazioni piccole/superficiali, ecc).<br />
Qual è lo scopo della DNS?<br />
Lo scopo della DNS è quello di raggiungere la migliore postura,<br />
un modello di respirazione e di<br />
risistemazione funzionale delle<br />
articolazioni, qu<strong>in</strong>di prima di tutto è<br />
necessaria una valutazione precisa<br />
della situazione.<br />
Seguono poi delle tecniche<br />
terapeutiche volte a una distribuzione<br />
ottimale della pressione nella cavità<br />
addom<strong>in</strong>ale, che, una volta attivati i<br />
muscoli, funziona anche sui s<strong>in</strong>goli<br />
segmenti della colonna vertebrale e<br />
sulle altre articolazioni.<br />
Quanto tempo occorre per un miglioramento?<br />
Lo scopo del trattamento con il metodo DNS non è lo<br />
svolgimento regolare per un lungo periodo degli esercizi appresi.<br />
In base all’esperienza dell’autore della concezione DNS si<br />
giunge ad un miglioramento, nel corso di un programma di<br />
riabilitazione correttamente progettato, dopo 5-6 settimane di<br />
esercizio fisico, spesso anche prima. Lo scopo della terapia<br />
è <strong>in</strong>segnare a ciascuno nuovi e corretti schemi di movimento<br />
che non carich<strong>in</strong>o (troppo) la colonna vertebrale, e<br />
trasformare questi metodi di movimento <strong>in</strong> normali attività<br />
quotidiane e sportive.<br />
Tutti possiamo di nuovo imparare ciò che un tempo già<br />
conoscevamo. A questo scopo alle Terme Olimia vogliamo<br />
seguirvi passo dopo passo. Pertanto sviluppiamo tecniche<br />
terapeutiche per la prevenzione, l’<strong>in</strong>dividuazione e la<br />
cura efficace dei problemi di movimento nel modo più<br />
naturale!<br />
È ora che facciate qualcosa per voi stessi!<br />
Prezzo: € 180,80<br />
(per persona al giorno <strong>in</strong> camera doppia, hotel<br />
Breza il risparmio del 20% è compreso)<br />
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23<br />
KONRAD GIUGNO 2013<br />
REDAZIONALE A CURA DELL’INSERZIONISTA
24<br />
KONRAD GIUGNO 2013<br />
Arte<br />
CITTàVECCHIA TRA "SE VOL" E "NO SE POL"<br />
‘Cittàvecchia: quartiere amato da molti triest<strong>in</strong>i, quartiere<br />
dove si stanno radicando local<strong>in</strong>i e bottegucce, quartiere<br />
dove si respira aria d’altri tempi e dove con l’immag<strong>in</strong>azione<br />
possiamo scorgere Joyce andare a farsi un calicetto all’osteria<br />
o Svevo r<strong>in</strong>chiudersi <strong>in</strong> Biblioteca Civica dopo una matt<strong>in</strong>ata di<br />
Via Madonna del Mare: Le Notte<br />
dei Musei del “no se pol” …entrar!<br />
Sabato 18 maggio si celebrava <strong>in</strong> tutta Europa “La notte dei Musei”,<br />
manifestazione nata <strong>in</strong> Francia nel 2005 ed “esportata” <strong>in</strong> Italia da<br />
c<strong>in</strong>que anni.<br />
Per l’occasione 1800 musei o siti culturali <strong>in</strong> 20 Paesi hanno aperto le<br />
loro porte <strong>in</strong> orario serale attirando un numero di persone sorprendente:<br />
3940 visitatori al Prado, ben 12.267 al Museo Nazionale di Belle<br />
Arti di Riga, etc.<br />
Essendo <strong>in</strong>teressata a trascorrere anch’io un sabato sera all’<strong>in</strong>segna<br />
dell’arte, mi sono <strong>in</strong>formata su quali fossero i luoghi aperti <strong>in</strong> Regione.<br />
Ho appreso con dispiacere dal sito del M<strong>in</strong>istero per i Beni e le attività<br />
culturali che erano solo 4, di cui 3 concentrati <strong>in</strong> Prov<strong>in</strong>cia di Ud<strong>in</strong>e<br />
(Museo Archeologico di Cividale, Museo Archeologico e Museo Paleocristiano,<br />
entrambi di Aquileia) ed uno, la Basilica Paleocristiana di<br />
Via Madonna del Mare, a Trieste.<br />
Ho pertanto conv<strong>in</strong>to alcuni amici a recarci alla scoperta dei pavimenti<br />
musivi di questo luogo quasi sconosciuto, ma con nostra grande sorpresa<br />
e mia enorme delusione, alle ore 22 circa il luogo si presentava non<br />
solo chiuso, ma privo di qualsiasi <strong>in</strong>formazione <strong>in</strong> merito ad un presunto<br />
cambio di programma o impedimento.<br />
L’<strong>in</strong>domani, curiosando nel web, ho appreso che fortunatamente altre<br />
‘<br />
Piazza Barbacan e LIBERARTI:<br />
Ecco cosa nasce dal “se vol”<br />
Liberarti è un poliedrico e polifunzionale spazio sito <strong>in</strong><br />
Piazza Barbacan 1, dove tempo fa chiuse i<br />
battenti una storica fumettoteca, lasciando<br />
spazio all’estro di Maria Sanchez Puyade,<br />
Argent<strong>in</strong>a di nascita e Triest<strong>in</strong>a di adozione,<br />
da più di 15 anni (nonostante la giovane<br />
età) dedita alla scrittura e alle performances<br />
artistiche.<br />
Siamo andati a trovarla all’<strong>in</strong>augurazione<br />
della mostra Forever Young (visitabile s<strong>in</strong>o<br />
al 21 settembre 2013) e lei, solare e sorridente,<br />
ha gentilmente risposto alle nostre<br />
domande.<br />
Che cos’è LIBERARTI?<br />
Di solito preferisco def<strong>in</strong>ire LIBERARTI per<br />
quello che non è: LIBERARTI non è una<br />
galleria, un negozio, una bottega, oppure<br />
è tutto questo e qualcosa <strong>in</strong> più. In questo<br />
senso, aveva ragione Montale quando diceva:<br />
“Codesto solo oggi possiamo dirti: ciò<br />
che non siamo, ciò che non vogliamo”.<br />
foto di Giada Genzo<br />
lavoro <strong>in</strong> banca.<br />
Proprio <strong>in</strong> questo quartiere, a pochi metri di distanza, si ambientano<br />
due vicende diametralmente opposte; vicende che danno un’idea di<br />
quel panorama culturale cittad<strong>in</strong>o che dallo scorso mese, forse con<br />
presunzione, ci siamo proposti di raccontarvi.<br />
aperture straord<strong>in</strong>arie erano previste al<br />
Castello di Miramare e al Museo dell’Immag<strong>in</strong>ario<br />
Scientifico, tuttavia sorgono<br />
spontanee alcune domande: “Perché<br />
anche queste aperture, pubblicizzate <strong>in</strong><br />
siti di <strong>in</strong>teresse locale, non hanno trovato<br />
il loro spazio di promozione ed <strong>in</strong>formazione<br />
<strong>in</strong> quello che dovrebbe essere il<br />
sito più accreditato a fornire <strong>in</strong>formazioni<br />
sulla manifestazione?”; ma soprattutto<br />
“Perché ieri sera ho trovato chiusa una<br />
porta, silenzioso e deserto un luogo che<br />
sembrava dover essere l’unico visitabile<br />
di tutta la città?”.<br />
Sono questi i piccoli, fondamentali momenti culturali di cui vive, con<br />
costanza e partecipazione, il territorio; non i grandi, costosi e blasonati<br />
“eventi una tantum” che vengono sbandierati come programma culturale<br />
di una città e di cui la stessa città non avverte probabilmente l’esigenza;<br />
quand’è che lo capirà chi di dovere?<br />
P.S.: Che ne è stato del gruppetto di amici da me <strong>in</strong>utilmente<br />
radunato? Non ci è restato che dissetarci e saziarci<br />
di qualcosa di più “reperibile” della Cultura…<br />
Laura Paris<br />
‘<br />
Ma se proprio <strong>in</strong>sisti perché ti dica una parola che descriva questa<br />
folle avventura, allora preferisco dire che è un emporio, un luogo di<br />
scambio e di varietà.<br />
Chi c’è dietro lo spazio LIBERARTI?<br />
Dietro a LIBERARTI ci sono diverse persone: ci<br />
sono io, curatrice e proprietaria; mio marito, che fa<br />
tutto un altro mestiere, ma che mi aiuta e crede al<br />
progetto; e poi il gruppo di artisti che partecipano<br />
con le loro opere, gli articoli, le critiche...<br />
Alla f<strong>in</strong>e, o forse all’<strong>in</strong>izio, ci sono i clienti che ci<br />
danno la forza e la fiducia per andare avanti; <strong>in</strong>somma,<br />
dietro c’è gente che ama l’arte.<br />
Come/Dove/Quando è nato LIBERARTI?<br />
LIBERARTI nasce il giorno <strong>in</strong> cui ho deciso di dedicarmi<br />
alla letteratura, diviene però reale nel 2012, il 14<br />
luglio, giorno della Presa della Bastiglia. In quella data<br />
si è svolta l’<strong>in</strong>augurazione, ovvero la Presa di Piazza<br />
Barbacan, bellissimo angolo cittad<strong>in</strong>o che ci ospita.<br />
Perché è nato LIBERARTI?<br />
La filosofia di Liberarti cresce ogni giorno, ma ha le<br />
sue fondamenta soprattutto nel lavoro degli artisti<br />
<strong>in</strong> squadra, senza differenza di arte, nazionalità o<br />
religione.
26<br />
KONRAD GIUGNO 2013<br />
‘<br />
C<strong>in</strong>ema<br />
FILM POLIZIESCHI, LEGAL<br />
THRILLER E WESTERN ANOMALI<br />
La frode di Nicholas Jarecki è un “legal thriller”<br />
sul potere del denaro, e sull’ambiguità della<br />
giustizia. Un uomo ha un <strong>in</strong>cidente mentre<br />
viaggia <strong>in</strong> automobile con l’amante. La donna<br />
muore, e lui scappa lasciando il cadavere<br />
bruciare nella macch<strong>in</strong>a. Poi tenta goffamente<br />
di costruirsi un alibi, ma lascia <strong>in</strong> giro tanti di<br />
quegli <strong>in</strong>dizi che la polizia non ha difficoltà di<br />
risalire a lui nel giro di poche ore. A questo<br />
punto il capitano del distretto chiede al detective<br />
<strong>in</strong>caricato delle <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i: “Perché non lo hai<br />
già messo dentro?” La risposta è: “Perché si<br />
tratta di un miliardario”. Nel film questo succede<br />
negli USA, ma potrebbe avvenire <strong>in</strong> qualsiasi<br />
parte del mondo. È molto difficile <strong>in</strong>castrare un<br />
uomo potente, amato, carismatico e stimato,<br />
con il suo aereo privato e con i suoi fedelissimi<br />
avvocati, anche se tutte le prove <strong>in</strong>diziarie sono<br />
contro di lui. Il Miller del film di Jarecki, splendidamente<br />
<strong>in</strong>terpretato da un <strong>in</strong>vecchiato Richard<br />
Gere , è un magnate della f<strong>in</strong>anza che si è<br />
fatto da solo partendo dal niente con le mani<br />
<strong>in</strong> pasta <strong>in</strong> numerose fondazioni filantropiche.<br />
Tutto molto americano. Ma l’<strong>in</strong>cidente d’auto è<br />
solo l’ultimo dei suoi problemi, visto che si trova<br />
sull’orlo della bancarotta fraudolenta, e solo<br />
un’azzardata speculazione f<strong>in</strong>anziaria potrebbe<br />
salvarlo. Alla f<strong>in</strong>e riuscirà a cavarsela <strong>in</strong> qualche<br />
modo, ma il prezzo da pagare a livello personale<br />
sarà altissimo, perché perderà l’affetto<br />
e la stima della moglie e della figlia prediletta.<br />
La frode è un buon film <strong>in</strong>dipendente che svela<br />
le ombre del capitalismo e dei valori di questi<br />
anni. Non un capolavoro, ma un film di genere<br />
che si guarda con <strong>in</strong>teresse. Dal “legal thriller”<br />
al poliziesco il passo è breve. Consiglio a tutti<br />
gli appassionati delle corse <strong>in</strong> velocipede il film<br />
Senza freni di David Koepp, uscito nel 2012 ed<br />
ora disponibile <strong>in</strong> DVD. Un poliziotto corrotto<br />
con il vizio del gioco deve impedire a tutti i<br />
costi che un certo pacchetto venga consegnato<br />
a Ch<strong>in</strong>atown da un pony express <strong>in</strong> bicicletta.<br />
Indov<strong>in</strong>ato il contrasto fra il giovane eroe<br />
ciclista che sfoga la propria energia giovanile<br />
con l’ebbrezza della velocità ed il più anziano<br />
funzionario di polizia marcio e c<strong>in</strong>ico, pronto a<br />
tutto, anche ad uccidere pur di cont<strong>in</strong>uare con<br />
i giochi d’azzardo. Mi sono divertito molto a<br />
vedere le acrobazie del protagonista Joseph<br />
Gordon-Levitt mentre a cavallo di una bici<br />
ultraleggera, monomarcia e senza freni effettua<br />
dei rischiosissimi slalom tra le automobili <strong>in</strong><br />
corsa nelle strade di New York City. Niente di<br />
speciale ma simpatico. Nulla da ridere <strong>in</strong>vece<br />
<strong>in</strong> Parker di Taylor Hackford.. Uscito negli USA<br />
nel gennaio 2013, il film è tratto da uno dei<br />
numerosi romanzi di Donald Westlake (1933-<br />
2008) scritti sotto lo pseudonimo di Richard<br />
Stark.. Parker un rap<strong>in</strong>atore professionista che<br />
non esista ad uccidere <strong>in</strong> caso di bisogno, ma<br />
possiede un codice etico tutto suo particolare:<br />
<strong>in</strong> pratica, egli non può sopportare i cosiddetti “<br />
danni collaterali”, cioè l’uccisione delle persone<br />
<strong>in</strong>nocenti, ed è pronto ad elim<strong>in</strong>are fisicamente<br />
tutti quelli che non la pensano come lui. Nel<br />
corso degli anni il personaggio di Parker è stato<br />
<strong>in</strong>terpretato da numerosi attori, sia al c<strong>in</strong>ema<br />
che nella televisione, e questa volta è stato<br />
scelto il granitico Jason Statham, ormai consacrato<br />
al ruolo di ammazzasette. Tutto <strong>in</strong>izia con<br />
una rap<strong>in</strong>a ad una fiera di prov<strong>in</strong>cia che <strong>in</strong> teoria<br />
dovrebbe essere un gioco da bamb<strong>in</strong>i, ma<br />
f<strong>in</strong> dal pr<strong>in</strong>cipio qualcosa com<strong>in</strong>cia ad andare<br />
storto e ci scappa il morto. Inoltre al momento<br />
della spartizione del bott<strong>in</strong>o i complici nicchiano<br />
e rifiutano di consegnare a Parker la sua parte<br />
perché vorrebbero utilizzarla per organizzare<br />
un altro furto <strong>in</strong> grande stile. Quando Parker<br />
<strong>in</strong>siste, loro gli sparano e poi lo abbandonano<br />
<strong>in</strong> un fossato credendolo morto. Ma Parker è<br />
ancora ben vivo e trova una famiglia di buoni<br />
samaritani che lo aiutano a rimettersi <strong>in</strong> sesto,<br />
dopodichè si mette a preparare la sua vendetta.<br />
Seguirà una vera ecatombe, nel corso<br />
della quale i cattivi saranno uccisi ed i buoni<br />
premiati, come <strong>in</strong> un film di Rob<strong>in</strong> Hood. Una<br />
morale un po’ troppo semplicistica per i miei<br />
gusti, ma Taylor Hackford, uno dei tanti registi<br />
australiani trasmigrati ad Hollywood, se la cava<br />
bene nelle scene di azione, ed il film ha un suo<br />
ritmo s<strong>in</strong>copato che non dispiace. Concludo<br />
velocemente con il western anomalo L’uomo<br />
con i pugni di ferro, regista il “rapper” newyorkese<br />
RZA, al secolo Robert Diggs. Quando un<br />
musicista afro americano con la passione per<br />
la “hip hop music” si mette <strong>in</strong> testa di fare un<br />
film di kung fu, è facile che comb<strong>in</strong>i un grosso<br />
pasticcio. E non posso def<strong>in</strong>ire <strong>in</strong> altro modo<br />
questo pseudo western prodotto dagli USA e da<br />
Hong Kong, ambientato <strong>in</strong> un’immag<strong>in</strong>aria C<strong>in</strong>a<br />
settecentesca dom<strong>in</strong>ata dalle arti marziali, dove<br />
coesistono magia nera e bianca, armi da fuoco<br />
assieme a sciabole e pugnali, <strong>in</strong>trighi di palazzo<br />
ed improbabili agenti segreti provenienti dall’Inghilterra.<br />
Il tutto con un ritmo ed una trama che<br />
ricordano i peggiori western all’italiana piuttosto<br />
che i film di Bruce Lee. Insomma, il film <strong>in</strong> questione<br />
è come un gigantesco parco dei<br />
divertimenti : si esce dal c<strong>in</strong>ema tutti<br />
r<strong>in</strong>tronati ma nella testa non è rimasto<br />
niente.<br />
Gianni Urs<strong>in</strong>i<br />
‘
28<br />
KONRAD GIUGNO 2013<br />
‘<br />
L'ARISTON... CI RIPROVA<br />
In un periodo dove “osare” è diventato s<strong>in</strong>onimo di utopia ci<br />
pensa Isidoro Brizzi (gestore del c<strong>in</strong>ema Ariston) a lanciare<br />
un salvagente ai più esigenti appassionati di c<strong>in</strong>ema. Arriva l’Ariston dei<br />
Fabbri (via dei Fabbri 2/A), <strong>in</strong>augurato il 2 maggio scorso, per offrire alla<br />
città una vera e propria sala “vecchia maniera” (un cent<strong>in</strong>aio di posti) a<br />
due passi dal centro, dove assistere ad un caleidoscopico programma<br />
di pellicole <strong>in</strong>dipendenti alternate a classici <strong>in</strong> l<strong>in</strong>gua orig<strong>in</strong>ale e serate<br />
a tema. Nasce, così, un polo dedicato unicamente al c<strong>in</strong>ema di qualità,<br />
dove assaporare un rapporto personale ed <strong>in</strong>tenso con pellicole provenienti<br />
da Cannes f<strong>in</strong>o al Trieste film Festival ed al GLBT di Tor<strong>in</strong>o. Il lungometraggio<br />
di apertura, Blue Valent<strong>in</strong>e di Derek Cianfrance, presentato<br />
nel 2010 nella sezione Un Certa<strong>in</strong> Regard del Festival di Cannes, traccia<br />
la strada della nuova sala e colpisce lo spettatore come un pugno nello<br />
stomaco trattando un tema che anche nella vita reale è spesso un tabù<br />
che produce solo silenzi e rassegnazione: la f<strong>in</strong>e di un amore. La storia<br />
fra Dean (Ryan Gosl<strong>in</strong>g) e C<strong>in</strong>dy (Michelle Williams) viene raccontata <strong>in</strong><br />
maniera cruda e, con il sapiente uso di cont<strong>in</strong>ui flash back e la mirabile la<br />
prova dei due attori protagonisti (già dimostrata <strong>in</strong> ruoli difficilissimi come<br />
<strong>in</strong> Lars ed una ragazza tutta sua, 2007), scandisce la nascita e la f<strong>in</strong>e di<br />
un sentimento con un f<strong>in</strong>ale che non può non scuotere coscienze e cuori.<br />
Alla domanda sulla prossima programmazione Isidoro Brizzi risponde<br />
volentieri: “<strong>in</strong> giugno partiamo con il drammatico Take shelter (selezione<br />
ufficiale del Sundance Film Festival e presentato a Cannes nel 2011), a<br />
‘<br />
Si è conclusa con successo la 15° edizione del Far East Film<br />
Festival, svoltasi nelle consueti sedi di Ud<strong>in</strong>e (teatro Nuovo Giovanni<br />
da Ud<strong>in</strong>e e Visionario) dal19 al 27 aprile scorsi.<br />
Edizione gravata dai tagli ma che comunque ha subito il consueto<br />
assalto da parte di c<strong>in</strong>efili e curiosi (circa 50.000 spettatori) del c<strong>in</strong>ema<br />
orientale ed ha offerto un ricco calendario di eventi ed <strong>in</strong>contri di qualità.<br />
Fra i premiati, il pregiato Gelso d’Oro 2013 va alla commedia How To<br />
Use Guys With Secret Tips! del stravagante regista sud coreano Lee<br />
Won-suk (che tutti ricordano per gli “occhialoni” ed il look assolutamente<br />
<strong>in</strong>formale) che diverte il pubblico del FEFF<br />
nonostante non sia certo una pellicola<br />
all’<strong>in</strong>segna dell’orig<strong>in</strong>alità, cadendo spesso<br />
e volentieri nei cliché di genere. Il thailandese<br />
Countdown, dell’esordiente Nattawut<br />
Poonpiriya si aggiudica il secondo posto,<br />
mentre Ip Man – The F<strong>in</strong>al Fight (Hong<br />
Kong) raggiunge il terzo grad<strong>in</strong>o del podio.<br />
Mi soffermo su quest’ultimo <strong>in</strong> quanto<br />
uno dei film più attesi di questa edizione<br />
che però delude una parte del pubblico <strong>in</strong><br />
sala.. .me compreso. Abituato ai meravigliosi<br />
primi due capitoli dedicati alla vita<br />
romanzata del noto maestro di arti marziali di Bruce Lee, Ip man (2008)<br />
ed Ip man 2 (2010) del regista c<strong>in</strong>ese Wilson Yip, sono rimasto piuttosto<br />
<strong>in</strong>differente a quest’ultimo capitolo della “saga”. Il regista Herman Yau<br />
(che aveva già diretto The legend is born-Ip man) mette <strong>in</strong> scena una<br />
storia poco co<strong>in</strong>volgente e piuttosto prevedibile ma è soprattutto l’attore<br />
pr<strong>in</strong>cipale (il super divo angloc<strong>in</strong>ese Anthony Wong Chau-Sang) a non<br />
conv<strong>in</strong>cere pienamente. L’attivissimo e premiato attore (che ha dato prove<br />
di <strong>in</strong>negabili qualità <strong>in</strong> film come The sun also rises) non riesce visibilmente<br />
ad entrare nel personaggio ed a conv<strong>in</strong>cere gli spettatori nell’<strong>in</strong>-<br />
cui segue Holy motors (2012) che ritarda la sua uscita per esigenze<br />
di programmazione. Prosegue la rassegna dei classici <strong>in</strong><br />
l<strong>in</strong>gua orig<strong>in</strong>ale e ci saranno anche delle belle sorprese come il<br />
documentario Fedeli alla l<strong>in</strong>ea (dedicato al poeta del contemporaneo<br />
e cantante dei CCCP G. L. Ferretti) ed il film<br />
La leggenda di kaspar hauser”.<br />
Gianfranco Paliaga<br />
BUONE PROPOSTE ALLA 15° EDIZIONE DEL FEFF<br />
terpretazione del maestro di W<strong>in</strong>g chun (non certo molto approfondito<br />
psicologicamente nel film) lasciandoci una certa nostalgia per Donnie<br />
Yen (protagonista dei primi due film su Ip man). La giuria di qualità (accreditati<br />
Black Dragon) ha optato per l’assegnazione del Gelso nero al<br />
dramma Touch of the Light di Chang Jung-chi, che commuove la platea<br />
raccontando la vita del pianista cieco Huang Yu-hsiang (che,nella<br />
pellicola, <strong>in</strong>terpreta se stesso) e dell’amicizia col venditore ambulante<br />
Chu risultando, a volte, un po’ prolisso nell’esposizione delle problematiche<br />
del protagonista. Per f<strong>in</strong>ire, l’armata del c<strong>in</strong>ema nipponico, che<br />
prevedeva diversi titoli <strong>in</strong>teressanti quali A<br />
Story of Yonosuke di Okita Shuichi (spaccato<br />
sul Giappone degli anni ‘80 che apre<br />
a profonde riflessioni sulle differenze sociali<br />
accentuate dal boom economico del paese<br />
di quegli anni, attraverso la storia, carica di<br />
equilibrati flash forward, dei suoi due giovani<br />
protagonisti), deve accontentarsi del premio<br />
del sito Mymovies.it con It’s Me, It’s Me<br />
del popolare regista Satoshi Miki (<strong>in</strong> verità<br />
un po’ troppo <strong>in</strong>centrato sulla popolarità<br />
dell’idol Kamenashi Kazuya). Gelso d’oro<br />
alla carriera a Kim Dong-ho, storico direttore<br />
- fondatore del Busan International Film Festival e divulgatore del<br />
c<strong>in</strong>ema coreano che deve a lui l’attuale notorietà e fama (basti citare<br />
registi oramai leggendari quali Kim Ki-Duk e Chan-wook Park). Menzione<br />
speciale per il divertentissimo Lost <strong>in</strong> Thailand (regia:Xu Zheng),<br />
assolutamente consigliato per la sua carica di esileranti trovate e per i<br />
simpatici protagonisti co<strong>in</strong>volti <strong>in</strong> una rocambolesca caccia<br />
all’uomo ai quattro angoli della Thailandia.<br />
Gianfranco Paliaga<br />
‘<br />
‘Un’imamg<strong>in</strong>e di Blue Valent<strong>in</strong>e di Derek Cianfrace
‘<br />
GENIUS LOCI<br />
Spirito del luogo o<br />
semplice buon senso?<br />
Con l’affermarsi dello sviluppo sostenibile<br />
e una crescente attenzione all’ambiente si stanno<br />
mettendo <strong>in</strong> discussione tutta una serie di politiche e<br />
comportamenti sbagliati che negli ultimi decenni hanno<br />
portato alla distruzione di buona parte del territorio e del<br />
paesaggio italiano. Sicuramente si sta riscoprendo la<br />
necessità di considerare l’ambiente come un elemento<br />
fortemente condizionante l’<strong>in</strong>tero processo progettuale,<br />
anche se a tutt’oggi si costruiscono ancora troppi<br />
edifici che non riescono a colloquiare con ciò che li<br />
circonda. Alcuni di essi appartengono a quella categoria<br />
di costruzioni che potrebbero stare bene dappertutto,<br />
espressioni di quel l<strong>in</strong>guaggio globalizzato che modella<br />
l’edificio non <strong>in</strong> base dalle caratteristiche dell’ambiente,<br />
siano esse morfologiche, climatiche, paesaggistiche<br />
o storiche, ma partendo da un’ispirazione puramente<br />
soggettiva e spesso alquanto discutibile del progettista.<br />
è doveroso sottol<strong>in</strong>eare che non si sta criticando il l<strong>in</strong>guaggio <strong>in</strong>novativo<br />
di certe architetture che, trattandosi appunto di novità, sono<br />
spesso difficilmente comprese e accettate da una grossa fetta della<br />
popolazione. Il problema è un altro e riguarda quegli edifici che non<br />
possono neppure venire considerati architettura, ma unicamente<br />
edilizia, mancando quest’ultima di quello spirito e di quella armonia<br />
che caratterizza le opere degne di far parte del patrimonio culturale<br />
dell’umanità.<br />
Purtroppo l’architettura al giorno d’oggi è diventata un elemento raro,<br />
condizionata, come ormai ogni altra cosa, da quel fattore determ<strong>in</strong>ante<br />
che è il denaro. Il valore del costruito non viene più valutato come<br />
un tempo <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di bellezza e armonia, ma prendendo come riferimento<br />
i metri quadri da immettere sul mercato. Costruire sfruttando al<br />
massimo tutto il volume edificabile a disposizione è l’unica vera legge<br />
che obbligatoriamente bisogna rispettare se si vuole sopravvivere nel<br />
mercato delle costruzioni. Sacrificare una parte del volume disponibile<br />
per cederlo al verde è un’eresia che nessuno mai si sognerebbe di<br />
commettere. E gli architetti <strong>in</strong> questo hanno spesso le mani legate,<br />
condizionati come sono dalle esigenze dei committenti.<br />
Ma questo modo di fare che ha funzionato, almeno apparentemente,<br />
per decenni, si sta <strong>in</strong>esorabilmente sgretolando. La regola dello sfruttamento<br />
al limite del volume edificabile si sta dimostrando un’arma a<br />
doppio taglio. Non basta saturare un terreno costruibile per garantirsi<br />
il ritorno economico dell’<strong>in</strong>vestimento. Se manca la qualità, anche il<br />
più grosso affare può trasformarsi <strong>in</strong> un flop. Qualità che non significa<br />
solamente attenzione nella scelta dei materiali e perfetta esecuzione<br />
dei lavori, ma anche attenta progettazione dell’edificio che deve essere<br />
considerato come parte <strong>in</strong>tegrante dell’ambiente <strong>in</strong> cui andrà ad<br />
<strong>in</strong>serirsi.<br />
Innumerevoli sono gli esempi di<br />
speculazioni edilizie o <strong>in</strong>terventi<br />
sbagliati che dopo anni dalla f<strong>in</strong>e<br />
dei lavori attendono ancora un<br />
acquirente. Non è colpa solamente<br />
della crisi se moltissimi edifici<br />
restano ancora <strong>in</strong>venduti. Anzi, <strong>in</strong><br />
periodi come questo la qualità è<br />
quanto mai ricercata. E non occorre<br />
essere un addetto ai lavori per<br />
capire se una costruzione è funzionalmente<br />
ed esteticamente valida<br />
e se riesce a <strong>in</strong>tegrarsi con l’ambiente<br />
circostante, armonizzandosi<br />
con ciascuno dei suoi elementi<br />
caratterizzanti.<br />
Esempi di edifici che non sembrano<br />
aver riscosso troppo successo,<br />
ma al contrario hanno provocato<br />
notevoli malumori e critiche a volte<br />
severe, ne esistono f<strong>in</strong> troppi. Uno<br />
fra i tanti è un complesso residenziale situato <strong>in</strong> una delle più belle<br />
zone della periferia triest<strong>in</strong>a. Costruito su un terreno verg<strong>in</strong>e f<strong>in</strong>o a<br />
pochi decenni fa fa dest<strong>in</strong>ato a pascolo, avrebbe potuto sfruttare<br />
appieno la bellezza del posto, ma contemporaneamente avrebbe<br />
dovuto <strong>in</strong>serirsi nel contesto ponendo l’attenzione su certe caratteristiche<br />
ambientali assolutamente non trascurabili. I progettisti le hanno<br />
sottovalutate, ma i potenziali acquirenti probabilmente no, se è vero<br />
che molti degli edifici, f<strong>in</strong>iti di costruire più di sei anni fa, sono rimasti<br />
<strong>in</strong>venduti. Evidentemente <strong>in</strong> tanti si sono resi conto che una facciata<br />
rivolta a nordest <strong>in</strong> una delle zone più esposte alla bora non può<br />
avere sette f<strong>in</strong>estre chiuse da oscuri <strong>in</strong> legno. Nessuno mai si sognerebbe<br />
di aprirle <strong>in</strong> certe giornate di forte pioggia, quando le raffiche<br />
di vento superano i cento chilometri all’ora. Come del resto nessuno<br />
gradirebbe la curiosità dei passanti mentre guardano attraverso le<br />
grandi vetrate orientate verso la strada tutto quello che succede all’<strong>in</strong>terno<br />
dell’abitazione.<br />
Questi sono solamente due esempi degli errori che i progettisti a volte<br />
commettono e che <strong>in</strong>evitabilmente vanno a condizionare le scelte<br />
dei potenziali acquirenti. Purtroppo le conseguenze di tali errori ricadono<br />
su tutti i cittad<strong>in</strong>i e non solamente su chi vive <strong>in</strong> questi edifici.<br />
L’ambiente naturale o quel che ne rimane viene violentato <strong>in</strong> maniera<br />
irrimediabile e tornare <strong>in</strong>dietro non è possibile.<br />
Forse dovremmo riscoprire il genius loci o lo spirito del luogo e prestare<br />
più attenzione a quello che ha da dirci. O più semplicemente<br />
dovremmo avvic<strong>in</strong>arci all’ambiente che ci circonda con un po’ più di<br />
buon senso e considerare ogni luogo come un puzzle, <strong>in</strong> cui<br />
ogni pezzo è importante per comporre un’immag<strong>in</strong>e unitaria<br />
ed equilibrata che <strong>in</strong>fluisce <strong>in</strong>evitabilmente sulla qualità della<br />
nostra vita.<br />
Barbara Žetko<br />
‘<br />
29<br />
KONRAD GIUGNO 2013
‘<br />
MEET A GOOD MEAT!<br />
In un mondo che parla solo di crisi-economia-lavoro lasciando<br />
sempre da parte la terra e l’agricoltura, c’è chi dice no. E<br />
ci offre qualcosa fuori dal circo globale di sapori (e dolori) standardizzati.<br />
Dicevamo. Il v<strong>in</strong>o della terra. Autentico, non modaiolo, che ti obbliga<br />
a spostare lo sguardo verso la terra che l’ha prodotto. Perché, come<br />
diceva G<strong>in</strong>o Veronelli, il v<strong>in</strong>o buono si fa prima di tutto <strong>in</strong> vigna. Vignal.<br />
Cjamps. La campagna di El Clap a Villanova del Judrio.<br />
Piccoli appezzamenti (di proprietà e <strong>in</strong> affitto) per un totale<br />
di 45 ettari a sem<strong>in</strong>ativo e 8 di vitato. Anche visivamente, il<br />
contrario del deserto agri-<strong>in</strong>dustriale padano (e anche friulano),<br />
dove non esistono più alberi, siepi e nulla che possa<br />
ostacolare il passaggio dei grandi macch<strong>in</strong>ari agricoli. I<br />
Mocchiutti hanno ereditato terra e passione dal padre e<br />
ora, 3 fratelli ed una cognata, guardano avanti. Biologico<br />
dal 2000. Senza <strong>in</strong>dulgenze all’età dell’oro: affittano una<br />
mietitrebbia per una parte del raccolto, il resto lo fanno con<br />
il trattore e i loro mezzi. La tecnologia può aiutare il campo,<br />
senza stravolgere il paesaggio. In azienda si arriva entrando<br />
nel cortile di una classica casa friulana con il portico,<br />
casa e cant<strong>in</strong>a unite tra di loro <strong>in</strong> legame <strong>in</strong>dissolubile. Da<br />
lì una strada sterrata, tra i campi, porta alla stalla. Parliamo con Daniele<br />
Mocchiutti. Quante mucche avete? Dal capo per eccellenza che è il toro,<br />
alla mucca più vecchia f<strong>in</strong>o all’ultimo vitello nato, siamo <strong>in</strong> cento. E non<br />
ci si può non accorgere di quel “siamo”. Gli allevamenti <strong>in</strong>dustriali sono<br />
lontani anni luce. Qui le mucche sono a stabulazione libera. È impossibile<br />
pensare ad una limous<strong>in</strong>e legata! dice Daniele. La limous<strong>in</strong>e è orig<strong>in</strong>aria<br />
dell’omonima regione francese <strong>in</strong> cui Gilles Deleuze soggiornava<br />
l’estate: mucche ruspiose dal pelo rosso nei pascoli verdi su <strong>in</strong>f<strong>in</strong>ite,<br />
verdi, dolci coll<strong>in</strong>e. Mille piani. Mille plateaux. Qui siamo <strong>in</strong> pianura, ma<br />
le mucche sono ugualmente libere, <strong>in</strong> una stalla aperta, <strong>in</strong>tegrata al<br />
campo o <strong>in</strong> un piccolo pascolo sul davanti. Il nostro progetto è di arrivare<br />
ad un utilizzo del pascolo molto più consistente. Forzate lo svezzamento<br />
dei vitelli? No. F<strong>in</strong>o agli 8 mesi i vitelli ciucciano il latte della madre.<br />
Niente separazioni imposte e niente latte artificiale. Farmaci? Solo se un<br />
vitell<strong>in</strong>o appena nato prende un’<strong>in</strong>fezione; a volte succede ed è quello<br />
l’unico caso <strong>in</strong> cui sotto stretto controllo veter<strong>in</strong>ario per qualche giorno<br />
si somm<strong>in</strong>istrano antibiotici. Unico caso. E tanto di cappello alla piena<br />
trasparenza. Ricordate la mucca pazza? Mangimi di orig<strong>in</strong>e animale dati<br />
ai bov<strong>in</strong>i. Far<strong>in</strong>e di pesce. Killer meat. La carne non si può più mangiare.<br />
Mucca pazza, cavallo (malato e/o dopato?) nel ripieno dei tortell<strong>in</strong>i<br />
Buitoni (Nestlè) e nelle polpette Ikea. è solo la punta di un iceberg. La<br />
carne non si può più mangiare. Tutti vegetariani, prima soluzione. Se,<br />
nel rispetto delle libertà <strong>in</strong>dividuali, non si volesse diventarlo non pare<br />
Il filo di paglia<br />
esistere la possibilità di vedere chiara e trasparente la filiera produttiva,<br />
unico modo per essere tutelati sulla sicurezza alimentare e sui sapori<br />
ed il vero piacere del cibo. I codici di tracciabilità sono specchietti per le<br />
allodole. La filiera della carne è sempre spezzata: mucca allevata alla<br />
catena <strong>in</strong> prov<strong>in</strong>cia di Parma che mangia cereali dell’Ucra<strong>in</strong>a e far<strong>in</strong>e<br />
animali c<strong>in</strong>esi, prende farmaci prodotti <strong>in</strong> Svizzera da mult<strong>in</strong>azionali<br />
americane, viene macellata senza mai aver toccato un prato d’erba. Un<br />
classico. E noi mettiamo nel piatto questa truffa globale di sapori modificati<br />
e nocivi. È <strong>in</strong>tollerabile. Dobbiamo rifiutarci. Per la salute nostra e<br />
del pianeta. Siete d’accordo? Allora emozionatevi anche voi, come me,<br />
scoprendo che le mucche<br />
dei Mocchiutti nascono<br />
sulla loro terra, mangiano<br />
quello che si coltiva a<br />
El Clap e la carne viene<br />
venduta direttamente <strong>in</strong><br />
azienda. Potete regalarvi<br />
un sorriso. E, <strong>in</strong> giusta<br />
quantità, il piacere della<br />
carne. Cosa sem<strong>in</strong>ate per<br />
le mucche? Pisello, azuki,<br />
vigna s<strong>in</strong>ensis, fagiol<strong>in</strong>o<br />
dell’occhio, lab-lab, veccia.<br />
E poi orzo, frumento,<br />
triticale, avena, segale, sorgo e mais. Nella prossima primavera<br />
pensiamo di sem<strong>in</strong>are il l<strong>in</strong>o, ottima fonte di olio e molto adatta per l’alimentazione<br />
dei bov<strong>in</strong>i poiché ricco di omega 3. Il cibo per le mucche è<br />
dato da un’accoppiata tra legum<strong>in</strong>ose e cereali, vi si aggiunge sempre<br />
anche foraggio (erba medica). Tutto biologico, naturalmente. Più bilanciato<br />
e sano di così! Ma non ci accontentiamo, la filiera la vogliamo<br />
vedere tutta. Trattamenti, concimazioni? L’unico concime che usiamo<br />
è il letame. Abbiamo provato dei concimi bio ma non ho visto molti<br />
risultati e considerando che il loro costo è notevole, penso che la vera<br />
alternativa sia il sovescio, che pratichiamo. Le colture sono effettuate <strong>in</strong><br />
rotazione. Un altro obiettivo, molto importante per noi, è autoprodurre<br />
le sementi per l’anno successivo; quelle acquistate, pur biologiche,<br />
non sono adatte ai nostri terreni e spesso capita che le piante facciano<br />
fatica a crescere. Gestione totale della filiera. E piena trasparenza nel<br />
raccontarla. Ultima domanda. Voi mangiate la vostra carne?<br />
Daniele mi risponde senza esitazioni e chiude un felice cerchio<br />
evolutivo: Con mucho gusto!<br />
Stalla El Clap ( foto Lorenzo Monasta)<br />
la salsa di mandorle frullandole con l’aglio, un poco di sale e 2 cucchiai di olio d’oliva, i<br />
funghi, e l’acqua di ammollo dei funghi, cercando di non versarne gli eventuali sedimenti.<br />
Strizzare le zucch<strong>in</strong>e dall’acqua <strong>in</strong> eccesso che avranno prodotto, e condirle con una<br />
salsa preparata sciogliendo la curcuma (o zafferano) nel succo di limone e 1 cucchiaio di<br />
olio d’oliva, e pochissima acqua se necessario. Colorare per bene le zucch<strong>in</strong>e e servirle<br />
con la crema di mandorle, l’olio di oliva una spolverata di pepe e foglie di timo fresco per<br />
profumare e decorare.<br />
Claudio Petracco<br />
Cuoco professionista – Insegnante di Cuc<strong>in</strong>a Naturale<br />
www.cuc<strong>in</strong>arebio.it<br />
‘<br />
Simonetta Lorigliola<br />
Azienda Agricola biologica El Clap<br />
Via Conchione 7 Villanova del Judrio UD<br />
www.elclap.it <strong>in</strong>fo@elclap.it tel. 0432 758066<br />
vedi anche Il buon v<strong>in</strong>o della terra <strong>Konrad</strong>, aprile 2013, pag. 23<br />
31<br />
KONRAD GIUGNO 2013
32 Giovani<br />
‘ Il piacere del giornalismo si costruisce f<strong>in</strong> dal liceo. Ho<br />
parlato con due giovani redattori di due giornal<strong>in</strong>i scolastici<br />
diversi, proprio per mettere <strong>in</strong> luce quanta passione possa esserci dietro<br />
all’arte dello scrivere, f<strong>in</strong> dalla scuola. In onore poi del centenario del<br />
liceo Petrarca e del c<strong>in</strong>quantenario del giornal<strong>in</strong>o 5+, ho dunque<br />
deciso di mettere il Canzoniere ed il 5+ a confronto.<br />
La prima a cui ho parlato è Chiara Perrone, giovane redattrice del<br />
Canzoniere, e da subito mi ha voluto chiarire che il redattore del<br />
giornal<strong>in</strong>o scolastico può sembrare un personaggio di poca importanza.<br />
È semplicemente a capo di una piccola redazione che lavora<br />
per offrire ogni due mesi una copia del nuovo numero ai propri compagni<br />
di scuola. Può sembrare semplicemente questo, ma sarebbe<br />
riduttivo. Il redattore deve mediare le discussioni, deve decidere<br />
quali idee debbano essere accolte e quali rifiutate, deve impag<strong>in</strong>are<br />
l’<strong>in</strong>tero giornale e deve creare un clima di armonia all’<strong>in</strong>terno<br />
della Redazione. Quando poi vedo tutto il nostro lavoro pubblicato<br />
mi sento orgogliosa e soddisfatta perché la preparazione di ogni<br />
numero è molto faticosa e tutti nostri “giornalisti” possono sentirsi<br />
parte di un vero e proprio gruppo che si impegna duramente per<br />
garantire una piacevole lettura agli studenti.<br />
Peccato che io non riesca a riportare <strong>in</strong> questo articolo la luce che<br />
aveva negli occhi parlandomi del Canzoniere, era la passione<br />
racchiusa <strong>in</strong> uno sguardo. La stavo osservando mentre la mia penna<br />
prendeva nota delle sue parole, quando all’improvviso il suo viso si<br />
riempie di una strana mal<strong>in</strong>conia: mi piacerebbe vedere ogni alunno<br />
della nostra scuola con una copia del Canzoniere! Sarebbe meraviglioso<br />
se venissero stanziati più fondi per il nostro progetto, purtroppo però la<br />
KONRAD GIUGNO 2013<br />
DUE GIORNALI A CONFRONTO<br />
quantità di soldi dedicata all’istruzione <strong>in</strong><br />
questo paese è davvero misera e si sta<br />
perdendo la voglia di f<strong>in</strong>anziare queste<br />
attività. È davvero un peccato.<br />
Mi rapiva il modo <strong>in</strong> cui mi parlava del Canzoniere, volevo sapere quali<br />
fossero le esperienze più significative che avessero vissuto durante il<br />
lavoro di pubblicazione e decisa mi risponde che ogni momento speso<br />
<strong>in</strong>sieme alla realizzazione del Canzoniere è significante e porta con sè<br />
un enorme valore.<br />
Subito ho voluto dunque metterla a confronto con Marco Busetto, vice<br />
direttore di 5+ ed ho ritrovato <strong>in</strong> lui lo stesso entusiasmo: è divertentissimo<br />
lavorare per 5+, siamo <strong>in</strong> venti <strong>in</strong> redazione e stando così tante ore<br />
<strong>in</strong>sieme per stampare ed organizzare la pubblicazione abbiamo legato<br />
moltissimo. E poi è meraviglioso vedere gli studenti leggere il nostro lavoro.<br />
Il nostro giornal<strong>in</strong>o non è un semplice plico di fogli, è la vera voce<br />
della scuola!<br />
Ma come mi aveva detto Chiara, non è sempre facile lavorare <strong>in</strong><br />
redazione: a volte è dura, soprattutto perchè pochi studenti ci <strong>in</strong>viano<br />
effettivamente dei loro testi da pubblicare e dunque dobbiamo scrivere<br />
molti articoli di nostro pugno. È un po’ stressante trovarsi il girono<br />
prima davanti al computer a pensare a cosa scrivere! Per fortuna però<br />
la nostra scuola ci dà tutti i mezzi fondamentali per la stampa: la carta<br />
ed Artura. Artura? Pensavo a cosa potesse significare Artura e leggendo<br />
il mio sgaurdo d’<strong>in</strong>comprensione, divertito, mi spiega chi fosse, o<br />
meglio cosa fosse, Artura: Artura è la nostra fotocopiatrice, tempo fa<br />
avevamo Arturo, il ciclostile, seguito da Arturo II. Ora <strong>in</strong>vece abbiamo la<br />
nostra Artura. Amiamo ed odiamo Artura: fa molto rumore e soprattutto<br />
emana una preoccupante nuvola nera d’<strong>in</strong>chiostro, ma cosa faremmo<br />
senza di lei!<br />
Dopo aver parlato con entrambi mi sentivo soddisfatta, tuttavia con un<br />
sorriso malizioso ho posto loro la domanda che più mi premeva chiedergli:<br />
Canzoniere o 5+, qual’è il migliore?<br />
Penso sia importante precisare che ogni giornal<strong>in</strong>o è stupendo perchè<br />
è diverso ed è fatto con passione dagli studenti. Tuttavia, essendo al<br />
Petrarca, non posso che spezzare una lancia a favore del nostro Canzoniere:<br />
è organizzato <strong>in</strong> sezioni, ha i giochi ed ha perf<strong>in</strong>o una rubrica<br />
dedicata agli <strong>in</strong>namorati! Sarebbe mai possibile non amarlo?<br />
Invece il nostro 5+ è nato con l’idea di essere un giornal<strong>in</strong>o libero; ha<br />
le papere, i giochi, il pensierando, l’agorà, ha <strong>in</strong>somma <strong>in</strong>f<strong>in</strong>iti spazi,<br />
alcuni spiritosi altri più seri. Il nostro f<strong>in</strong>e è proprio questo:<br />
creare una lettura piacevole, che sia divertente ed impegnata<br />
al tempo stesso.<br />
Beatrice Achille<br />
‘
L'AGGRESSIVITà<br />
‘L’aggressività è una delle tante doti che formano il carattere<br />
del cane, anch’essa qu<strong>in</strong>di ereditata geneticamente. è’ un<br />
argomento scientificamente trattato e molto complesso, oggetto di studio<br />
di etologi e premi Nobel. <strong>Konrad</strong> Lorenz ad esempio<br />
ha dedicato un <strong>in</strong>tero volume di circa 370 pag<strong>in</strong>e, dal<br />
titolo L’aggressività. Il suo primo saggio sull’argomento<br />
venne pubblicato nel 1966 e il titolo orig<strong>in</strong>ale era “Il<br />
cosiddetto male”.<br />
Vediamo di comprendere meglio questa qualità naturale<br />
del cane: essa si potrebbe descrivere come l’arma a<br />
sua disposizione per far <strong>in</strong>tendere al potenziale nemico<br />
di starsene alla larga da lui stesso o dal territorio di<br />
proprietà, all’<strong>in</strong>terno del quale ci sono delle “cose” che<br />
l’animale difende. I “beni” da proteggere possono essere<br />
la casa, il giard<strong>in</strong>o, la cuccia, il gioco preferito, il cibo<br />
a disposizione, il divano e ovviamente il padrone e la<br />
famiglia.<br />
L’<strong>in</strong>sieme degli atteggiamenti che il cane manifesta per proteggere le<br />
cose, da lui identificate di sua proprietà, è aggressività. La postura del<br />
corpo, il pelo irto, la posizione delle orecchie e della coda, il digrignare i<br />
denti, il r<strong>in</strong>ghio, sono tutte espressioni della dote. Il morso non fa parte<br />
dell’aggressività ma è un atteggiamento di lotta che <strong>in</strong>terviene successivamente,<br />
determ<strong>in</strong>ato dalla combattività, altra qualità naturale del cane.<br />
L’aggressività è orig<strong>in</strong>ata da c<strong>in</strong>que fattori: dalla genetica, dallo sviluppo<br />
ormonale, dall’alimentazione, da problemi di salute, dall’atteggiamento<br />
del proprietario. L’aggressività è una dote del cane ereditata geneticamente<br />
che <strong>in</strong> fase di maturazione sessuale può raggiungere il suo<br />
apice. Essa può essere alimentata da una serie di fattori esterni quali la<br />
somm<strong>in</strong>istrazione di carni rosse crude, dall’<strong>in</strong>citamento all’aggressività<br />
da parte del proprietario e da maltrattamenti. L’aggressività scatenata<br />
da patologie fisiche è la conseguenza di uno scorretto rapporto cane<br />
padrone, <strong>in</strong> quanto il nostro amico dovrebbe sempre essere disponibile<br />
al contatto fisico e alle manipolazioni.<br />
Possiamo classificare l’aggressività <strong>in</strong> c<strong>in</strong>que tipi: da dom<strong>in</strong>anza, da<br />
paura, territoriale, materna, ideopatica. La prima è scatenata dalla pos-<br />
Senza gu<strong>in</strong>zaglio<br />
sessività e dalla competizione per cose ritenute dall’animale di valore o<br />
da atteggiamenti di sfida assunti dal proprietario, da persone estranee,<br />
da un altro cane. La seconda è causata da situazioni ritenute stressanti,<br />
rumori, temporali, m<strong>in</strong>acce o semplicemente da eventi sconosciuti al<br />
cane. La terza è determ<strong>in</strong>ata dalla protezione del territorio. L’aggressività<br />
materna avviene per proteggere i propri cuccioli mentre l’ideopatica è<br />
scatenata da vere fobie ed è molto rara.<br />
I livelli che la dote può assumere sono: naturale,<br />
presente e marcata. Il valore corretto per poter<br />
avere un buon rapporto con il cane è quello naturale.<br />
L’aggressività presente è un valore medio<br />
da identificare e gestire mentre l’aggressività<br />
marcata è sempre da tenere sotto controllo,<br />
gestire, far dim<strong>in</strong>uire. Il gioco del tira e molla,<br />
demonizzato senza motivo, risulta essere un<br />
ottimo supporto per ridurre l’eccesso di potenza<br />
immagazz<strong>in</strong>ata. Gli effetti dell’accumulo di energia<br />
sono, a titolo di esempio, i danni <strong>in</strong> casa e<br />
nell’autoveicolo, le aggressioni nei confronti degli<br />
altri cani, degli estranei e del proprietario. Pensiamo ad un bicchiere<br />
che <strong>in</strong> breve tempo (qualche giorno) si riempie f<strong>in</strong>o all’orlo e tracima, il<br />
liquido è l’aggressività e il proprietario deve trovare il modo di ridurre il<br />
livello del liquido <strong>in</strong> eccesso.<br />
A volte il proprietario è vittima del re-<strong>in</strong>dirizzamento dell’aggressività. Il<br />
cane, trattenuto al gu<strong>in</strong>zaglio, sfoga la sovrabbondanza di energia che<br />
non è riuscito a scaricare sulla reale fonte di stress, r<strong>in</strong>ghiando e anche<br />
mordendo il conduttore. Il premio nobel <strong>Konrad</strong> Lorenz <strong>in</strong>dividua l’aggressività<br />
esclusivamente come <strong>in</strong>tra-specifica, tra <strong>in</strong>dividui della medesima<br />
specie. Secondo i suoi scritti, se il cane assume atteggiamenti<br />
aggressivi nei confronti dell’uomo lo considera evidentemente come un<br />
conspecifico acquisito. Inf<strong>in</strong>e lo stesso studioso smentisce la possibilità<br />
di un’aggressività “predatoria”, <strong>in</strong> quanto <strong>in</strong> fase di <strong>in</strong>seguimento della<br />
preda il cane esibisce ist<strong>in</strong>to predatorio e combattività per l’eventuale<br />
uccisione ma non aggressività.<br />
Massimo Vis<strong>in</strong>t<strong>in</strong><br />
Addestratore riconosciuto Enci e Siac<br />
www.senzagu<strong>in</strong>zaglio.eu - TRIESTE<br />
‘<br />
33<br />
KONRAD GIUGNO 2013
Su www.konradnews.it gli annunci di luglio entro il 21 giugno<br />
trieste<br />
1 -22 ogni sabato <strong>in</strong>gresso libero<br />
Teatroterapia<br />
Ogni sabato alle 20.30 presso la sala<br />
dello Studio fisioterapico Com<strong>in</strong> <strong>in</strong> via<br />
Franca 18, si tengono gli <strong>in</strong>contri di Teatroterapia<br />
a cura dello psicoterapeuta<br />
Emmanuele De Filippo e dell’attore<br />
Alessandro Predonzan. Per chi fosse<br />
<strong>in</strong>teressato ad un’eventuale partecipazione,<br />
c’è la possibilità di assistere<br />
gratuitamente ad un sessione, previo<br />
appuntamento. Info 349 6470293 E. De<br />
Filippo, 329 3794329 A. Predonzan.<br />
3 lunedì <strong>in</strong>gresso libero<br />
Incontri di meditazione<br />
Cont<strong>in</strong>uano anche <strong>in</strong> giugno da<br />
lunedì 3 dalle ore 19.15 le serate di<br />
meditazione gratuite, aperte sia agli<br />
esperti che ai neofiti, presso il Centro<br />
di Promozione Sociale <strong>in</strong> Via Filzi 8,<br />
V piano. Info e iscrizioni Segreteria<br />
via Filzi 8, lun-ven ore 10-12 - 040<br />
761040, lifecare07.ml@gmail.com<br />
3 lunedì <strong>in</strong>gresso libero<br />
Sloveno: corsi estivi gratuiti<br />
Inizio iscrizioni ai corsi di Sloveno,<br />
l<strong>in</strong>gua e cultura d’ambiente, <strong>in</strong> via Valdirivo<br />
30, orario lun-ven 17-19.<br />
Info 040 761470, 338 2118453,<br />
centroitalosloveno@libero.it<br />
3-24 ogni lunedì <strong>in</strong>gresso libero<br />
Meditazione di luce per la terra<br />
Co-creare la Nuova Terra, facilitare la<br />
Transizione <strong>in</strong> atto e il Salto quantico;<br />
meditazione di Luce per la Terra e<br />
l’Umanità, guidata da Arleen Sidhe, <strong>in</strong><br />
connessione con i regni della natura, il<br />
cuore di Gaia e la Fratellanza di Luce;<br />
l’<strong>in</strong>contro sarà <strong>in</strong>trodotto da una breve<br />
spiegazione a titolo <strong>in</strong>formativo, e dopo<br />
la meditazione seguirà un aggiornamento<br />
sull’Ascensione, la situazione attuale<br />
del passaggio di frequenza e cambiamento<br />
di coscienza della Terra. Ogni<br />
lunedì alle 20.30 presso Assoc. Lam-Il<br />
Sentiero, <strong>in</strong> piazza Benco 4. Info 347<br />
2154583, arleensoundlight@libero.it<br />
4 martedì <strong>in</strong>gresso libero<br />
L<strong>in</strong>gua slovena: approccio pratico<br />
Sloveno come l<strong>in</strong>gua d’ambiente:<br />
lezioni gratuite afferenti a situazioni<br />
specifiche. Inizio alle ore 18.15 allo<br />
Sportello della Scuola di Sloveno<br />
presso il Multicultura Center <strong>in</strong> via XXX<br />
Ottobre 8/a. Gradita prenotazione. Non<br />
è richiesta alcuna quota associativa.<br />
Segreteria il martedì dalle 16 alle 18.<br />
Sono aperte le iscrizioni ai corsi estivi<br />
gratuiti per adulti e ragazzi. Info 338<br />
2118453, centroitaloslovenoibero.it<br />
4 martedì <strong>in</strong>gresso libero<br />
Acqua pubblica: facciamo il punto<br />
Dopo i referendum del 2011 quali sono<br />
gli imbrogli che ci stanno prop<strong>in</strong>ando?<br />
Discutiamone <strong>in</strong>sieme per decidere il da<br />
farsi a Trieste. Portate le vostre op<strong>in</strong>ioni.<br />
Incontro pubblico presso lo Sportello<br />
ambiente del Multiculturacenter di via<br />
XXX Ottobre 8/a ore 19.30. Info 338<br />
2118453. Multiculturacenter@libero.it<br />
4 martedì <strong>in</strong>gresso libero<br />
Ritroviamoci <strong>in</strong> p.zza Volontari<br />
Giuliani<br />
ogni martedì dalle 18.30 alle 19.30. Una<br />
piazza che non è una piazza, ma dovrebbe<br />
essere un giard<strong>in</strong>o di prossimità<br />
dell’alto Viale e via Giulia. Cittad<strong>in</strong>i e<br />
associazioni del rione con il volontariato<br />
potrebbero adottarlo rimettendolo <strong>in</strong><br />
fiore per essere usufruito <strong>in</strong>telligentemente<br />
da tutti. Se vi farà piacere<br />
recuperiamo <strong>in</strong>sieme materiali, foto e<br />
articoli sulla piazza. Il Viale è adiacente<br />
al boschetto. Scambiamoci e regaliamo<br />
un libro adatto ad adulti e bamb<strong>in</strong>i. Info<br />
338 2118453, prolocosgc@libero.it<br />
4-6 martedì e giovedì<br />
Corso tao tai-ji good morn<strong>in</strong>g<br />
Con noi puoi <strong>in</strong>iziare la giornata <strong>in</strong> un<br />
modo diverso dal solito. Come tutti<br />
sanno, semplici tecniche energetiche<br />
<strong>in</strong> movimento ricaricano e abbassano<br />
lo stress quotidiano donandoti forza<br />
vitale e buonumore. Prime due lezioni<br />
gratuite. Ogni mar e gio dalle 8.30 alle<br />
9.30 presso l’Ass Tao <strong>in</strong> via del Vento<br />
6/b (S.Giacomo).<br />
Info Carmen 393 2327949.<br />
5-26 ogni mercoledì <strong>in</strong>gresso libero<br />
Orti comuni a San Giovanni<br />
Vuoi un orto? Hai un orto da condividere?<br />
Ti piace il verde? Ti <strong>in</strong>teressa<br />
mangiare sano? Ti piacciono i prodotti<br />
naturali? Vuoi coltivare da te le verdure<br />
da portare a tavola? Rivolgiti al Piccolo<br />
centro di Aggregazione rionale <strong>in</strong> via<br />
San Cil<strong>in</strong>o 40/2. Sportello del mercoledì<br />
a cura del C.I.F. dalle 10 alle 12. Info<br />
338 2118453, prolocosgc@libero.it<br />
5-26 ogni mercoledì <strong>in</strong>gresso libero<br />
San Giovanni Cologna scambia libri<br />
allo scopo di sviluppare la già esistente<br />
piccola biblioteca rionale si <strong>in</strong>vitano i<br />
cittad<strong>in</strong>i amanti della lettura a portare un<br />
libro e ritirarne due a piacimento. Rivolgiti<br />
al Piccolo centro di Aggregazione<br />
rionale <strong>in</strong> via San Cil<strong>in</strong>o 40/2. Sportello a<br />
cura del C.I.F. dalle 10 alle 12. Info 338<br />
2118453, prolocosgc@libero.it<br />
6 giovedì <strong>in</strong>gresso libero<br />
Orti urbani<br />
Vuoi un orto? Hai un orto da condividere?<br />
Ti piace il verde? Ti <strong>in</strong>teressa<br />
mangiare sano? Ti piacciono i prodotti<br />
naturali? Vuoi coltivare da te le verdure<br />
da portare a tavola? Incontro pubblico a<br />
tema presso lo Sportello ambiente del<br />
Multiculturacenter di via XXX Ottobre<br />
8/a ore 18.30<br />
6 giovedì <strong>in</strong>gresso libero<br />
Tai chi<br />
sulla terrazza del Bagno Ausonia dalle<br />
ore 19.30 alle 20.30 dimostrazione e<br />
pratica di Tai Chi -stile Yang- per pr<strong>in</strong>cipianti<br />
e non. Il corso cont<strong>in</strong>uerà tutti i<br />
giovedì di giugno e luglio. Provare per...<br />
stare meglio. Info 347 9574723.<br />
7-9 da ven. a dom. <strong>in</strong>gresso libero<br />
Terrafest quarta edizione<br />
Laboratori sull’energia, abitazione, alimentazione<br />
auto-sufficiente, artigianato,<br />
piante, “Transition Day Trieste”. Info 327<br />
1233889, <strong>in</strong>fo@cesnet.it, Facebook:<br />
Cesnet-Italy Slovenia.<br />
7-28 ogni venerdì <strong>in</strong>gresso libero<br />
Orti comuni a San Giovanni<br />
Vuoi un orto? Hai un orto da condividere?<br />
Ti piace il verde? Ti <strong>in</strong>teressa<br />
mangiare sano? Ti piacciono i prodotti<br />
naturali? Vuoi coltivare da te le verdure<br />
da portare a tavola? Rivolgiti al Piccolo<br />
centro di Aggregazione rionale <strong>in</strong> via<br />
San Cil<strong>in</strong>o 40/2. Sportello a cura di Trieste<br />
Altruista dalle 15 alle 17. Info 338<br />
2118453, prolocosgc@libero.it<br />
7-28 ogni venerdì <strong>in</strong>gresso libero<br />
San Giovanni Cologna scambia libri<br />
allo scopo di sviluppare la già esistente<br />
piccola biblioteca rionale si <strong>in</strong>vitano i<br />
cittad<strong>in</strong>i amanti della lettura a portare un<br />
libro e ritirarne due a piacimento. Rivolgiti<br />
al Piccolo centro di Aggregazione<br />
rionale <strong>in</strong> via San Cil<strong>in</strong>o 40/2. Sportello<br />
del venerdì a cura di Trieste Altruista<br />
dalle 15 alle 17. Info 338 2118453,<br />
prolocosgc@libero.it<br />
11 martedì <strong>in</strong>gresso libero<br />
L<strong>in</strong>gua slovena: approccio pratico<br />
Sloveno come l<strong>in</strong>gua d’ambiente:<br />
lezioni gratuite afferenti a situazioni<br />
specifiche. Inizio ore 18.15 allo Sportello<br />
della Scuola di Sloveno presso il<br />
Multicultura Center Via XXX Ottobre<br />
8/a. Gradita prenotazione. Non è<br />
richiesta alcuna quota associativa.<br />
Segreteria il martedì dalle 16 alle 18.<br />
Sono aperte le iscrizioni ai corsi estivi<br />
gratuiti per adulti e ragazzi. Info 338<br />
2118453, centroitalosloveno@libero.it<br />
12 mercoledì <strong>in</strong>gresso libero<br />
Dr David Juan Ferriz Olivares<br />
la sua vita e le sue opere. Conferenza<br />
con la Dr. Elena Rad<strong>in</strong> del CEGEN<br />
- Centro Studi Generali della Magna<br />
Fraternitas Universalis, alle ore 17.30<br />
nella Libreria Borsatti <strong>in</strong> via Ponchielli 3.<br />
Info 040 2602395, 349 6522514.<br />
12 mercoledì<br />
Concerto per la tua anima<br />
60 m<strong>in</strong>uti <strong>in</strong>tensi di musica live, durante i<br />
quali potrai compiere un viaggio <strong>in</strong>tenso,<br />
catartico, unico. Lasciati trasportare dalla<br />
voce medianica di Kriszt<strong>in</strong>a Nemeth e<br />
dalle straord<strong>in</strong>arie percussioni di Gabor<br />
APPUNTAMENTI DI GIUGNO<br />
Olvedi per una esperienza che fonde<br />
Musica, Meditazione, Suono e Spiritualità.<br />
Ingresso: 20-25 Euro. Casa della<br />
Musica 55, ore 21. Info 347 9382478,<br />
www.kriszt<strong>in</strong>anemeth.it<br />
13 giovedì <strong>in</strong>gresso libero<br />
L’arte della seduzione<br />
Cosa cerca un uomo, cosa cerca una<br />
donna. Conferenza con la Dr.ssa Federica<br />
Parri, psicologa psicoterapeuta.<br />
Progetto R.O.S.A. alle ore 17.30 al<br />
Centro di Promozione Sociale di via Filzi<br />
8, V p. Info e iscrizioni segreteria: via<br />
Filzi 8, lun-ven ore 10-12, 040 761040,<br />
lifecare07.ml@gmail.com<br />
13 giovedì <strong>in</strong>gresso libero<br />
Piano regolatore <strong>in</strong>combe<br />
Cosa sappiamo e cosa vorremmo avere<br />
dal nuovo piano regolatore attualmente<br />
<strong>in</strong> elaborazione presso il Comune di<br />
Trieste. Auspicati apporti <strong>in</strong>formatici<br />
e suggerimenti <strong>in</strong> materia. Incontro<br />
pubblico alle ore 18.30 allo Sportello<br />
ambiente del Multiculturacenter <strong>in</strong> via<br />
XXX Ottobre 8/a. Info 338 2118453,<br />
piùverdemenocemento@ibero.it<br />
14-15 venerdì e sabato<br />
In nome del Padre<br />
Venerdì “Figura sentimentale o fondamento<br />
per la direzione della vita?”.<br />
Sabato “Bisogno di paternità” relatore<br />
S.M.Francardo. La Soc. Antroposofica<br />
di Trieste organizza due conferenze<br />
presso la sede di via Mazz<strong>in</strong>i 30, Ip ore<br />
20. Prenotazione obbligatoria. Info 339<br />
7809778, s.antroposoficagruppopavisi@<br />
gmail.com, www.rudolfste<strong>in</strong>er.it<br />
16 domenica <strong>in</strong>gresso libero<br />
Passeggiata consapevole<br />
Passeggiata con esercizi di Bioenergetica,<br />
di respiro e di meditazione per entrare<br />
<strong>in</strong> contatto col proprio corpo e con la<br />
natura. Partenza a Banne alle 9.30. Info<br />
3807385996, www.trieste.espande.it<br />
18 martedì <strong>in</strong>gresso libero<br />
L<strong>in</strong>gua slovena: approccio pratico<br />
Sloveno come l<strong>in</strong>gua d’ambiente: lezioni<br />
gratuite afferenti a situazioni specifiche.<br />
Inizio ore 18.15 allo Sportello della<br />
Scuola di Sloveno presso il Multicultura<br />
Center Via XXX Ottobre 8/a. Gradita prenotazione.<br />
Non è richiesta alcuna quota<br />
associativa. Segreteria il martedì dalle 16<br />
alle 18. Sono aperte le iscrizioni ai corsi<br />
estivi gratuiti per adulti e ragazzi. Info 338<br />
2118453, centroitalosloveno@libero.it<br />
19 mercoledì <strong>in</strong>gresso libero<br />
Incontro spazio donna<br />
Fermarsi a prendere tempo per se<br />
stesse, senza tanti perchè. Incontro<br />
Progetto R.O.S.A. rivolto a donne sole,<br />
separate, divorziate con o senza figli al<br />
M.D.T. <strong>in</strong> via Filzi 8, V p. Info e iscrizioni<br />
Segreteria via Filzi 8, lun-ven ore 10-12,<br />
040 761040, lifecare07.ml@gmail.com<br />
35<br />
KONRAD GIUGNO 2013
36<br />
KONRAD GIUGNO 2013<br />
APPUNTAMENTI DI GIUGNO Su www.konradnews.it gli annunci di luglio entro il 21 giugno<br />
trieste<br />
19 mercoledì <strong>in</strong>gresso libero<br />
Le avanguardie del primo ‘900<br />
gli artisti che hanno cambiato il mondo.<br />
Conferenza co Leonardo Calvo ed<br />
Alenka Deklic alle ore 19 nella sede<br />
della Scuola d’arte UNINT della Magna<br />
Fraternitas Universalis <strong>in</strong> via Mazz<strong>in</strong>i 30,<br />
5° p. Info 333 4787293.<br />
20 giovedì <strong>in</strong>gresso libero<br />
Rigassificatore: non è f<strong>in</strong>ita<br />
Incontro pubblico e confronto sulle <strong>in</strong>iziative<br />
da <strong>in</strong>traprendere <strong>in</strong> opposizione<br />
al progetto di costruzione del rigassificatore<br />
nel golfo di Trieste <strong>in</strong> seguito allo<br />
stallo delle procedure amm<strong>in</strong>istrative<br />
deciso dal m<strong>in</strong>istro dell’ambiente Cl<strong>in</strong>i.<br />
Incontro alle ore 18.30 allo Sportello<br />
ambiente del Multiculturacenter di via<br />
XXX Ottobre 8/a. Info 338 2118453,<br />
triestedicenoalrigassifictore@hotmail.it<br />
21 venerdì <strong>in</strong>gresso libero<br />
Fuoco dell’essenza<br />
In occasione del solstizio d’estate si<br />
propone un’antica meditazione che<br />
richiama l’unione delle energie umane.<br />
Partecipazione gratuita. Ass. Espande,<br />
ore 20.30, v. Coroneo 15. Info 380<br />
7385996, www.trieste.espande.it<br />
21 venerdì <strong>in</strong>gresso libero<br />
Il sacro maschile e sacro femm<strong>in</strong>ile<br />
La Riunificazione, guarigione e nuova<br />
armonizzazione umana e div<strong>in</strong>a dell’<br />
Amore-Luce Maschile e Femm<strong>in</strong>ile nella<br />
Transizione della Nuova Terra, nella<br />
struttura fisico ed energetica sottile del<br />
pianeta, nella società, nelle relazioni..;<br />
le Energie del Solstizio e i nuovi portali<br />
Terra-Sole-Cosmo. Messaggi di luce<br />
per vivere al meglio la Transizione, aiuti<br />
te stesso, gli altri, il mondo. Con Arleen<br />
Sidhe, alle ore 20.15 presso assoc.<br />
LAM-Il Sentiero, <strong>in</strong> piazza Benco 4. Info<br />
347 2154583, arleensoundlight@libero.it<br />
23 domenica <strong>in</strong>gresso libero<br />
Festa e fuochi di San Giovanni<br />
Dalle 17 <strong>in</strong> poi, <strong>in</strong> Piazza Volontari<br />
Giuliani (alto Viale, serata <strong>in</strong>torno al<br />
fuoco nel segno delle tradizioni popolari<br />
del territorio. Cibi e bevande prodotti<br />
con metodi naturali. Laboratori per la<br />
creazione delle caratteristiche coronc<strong>in</strong>e<br />
di fiori di San Giovanni. Musica e canti.<br />
Info 338 2118453, prolocosgc@libero.it<br />
25 martedì <strong>in</strong>gresso libero<br />
L<strong>in</strong>gua slovena: approccio pratico<br />
Sloveno come l<strong>in</strong>gua d’ambiente: lezioni<br />
gratuite afferenti a situazioni specifiche.<br />
Inizio ore 18.15 allo Sportello della<br />
Scuola di Sloveno presso il Multicultura<br />
Center Via XXX Ottobre 8/a. Gradita<br />
prenotazione. Non è richiesta alcuna<br />
quota associativa. Segreteria il martedì<br />
dalle 16 alle 18. Sono aperte le iscrizioni<br />
ai corsi estivi gratuiti per adulti e ragazzi.<br />
Info 338 2118453, centroitalosloveno@<br />
libero.it<br />
27 giovedì <strong>in</strong>gresso libero<br />
Fiori, giard<strong>in</strong>i e boschi<br />
Esigenze e proposte da esam<strong>in</strong>are<br />
<strong>in</strong>sieme alle realtà che si occupano e<br />
hanno pert<strong>in</strong>enza <strong>in</strong> materia. Importanza<br />
e ruolo dei cittad<strong>in</strong>i nel favorire una<br />
migliore consapevolezza per valorizzare<br />
il patrimonio esistente. Incontro pubblico<br />
alle ore 18.30 allo Sportello ambiente di<br />
via XXX Ottobre 8/a. Info 338 2118453,<br />
multiculturacenter@libero.it<br />
28 venerdì<br />
Meditazione per la notte che viene<br />
Ogni giorno <strong>in</strong>evitabilmente porta con sé<br />
una notte... proponiamo una serata di 3<br />
ore di meditazioni d<strong>in</strong>amiche e statiche<br />
per imparare ad illum<strong>in</strong>are consapevolmente<br />
il buio. Ass. Espande, ore 21-24,<br />
v. Coroneo 15. Info 328 6358931,<br />
www.trieste.espande.it<br />
Massaggi e trattamenti<br />
Tutta l’estate massaggi e trattamenti,<br />
shiatsu, l<strong>in</strong>fodrenaggio olistico, vibrazionale<br />
sonoro, thai foot massage, presso<br />
Ass.Culturale Shianti via Carducci<br />
12. Info e appuntamenti Crist<strong>in</strong>a 338<br />
4473363.<br />
Incontri con Legambiente<br />
Puoi trovarci ogni mercoledì dalle 18<br />
alle 20 nella sede di via Donizetti, 5/a<br />
(presso il punto <strong>in</strong>formativo dei soci di<br />
Trieste della Banca Popolare Etica).<br />
Circolo Verdeazzurro di Legambiente<br />
Trieste. Info 366 3430369, 366 5239111,<br />
fax 040 9890553, <strong>in</strong>fo@legambientetrieste.it<br />
- Segui le nostre <strong>in</strong>iziative su<br />
www.legambientetrieste.it<br />
Heal<strong>in</strong>g Voices<br />
La prima volta <strong>in</strong> assoluto due voci e<br />
le loro energie si <strong>in</strong>contrano a Trieste.<br />
Voce di Luce di Kriszt<strong>in</strong>a Nemeth e<br />
Canto Armonico di Igor Ezendam. Il<br />
26 Luglio ore 21 Vivi il Suono - “Equilibrium”<br />
energia femm<strong>in</strong>ile e maschile si<br />
fondono nella Grotta sul Carso sopra<br />
Trieste. 27 Luglio ore 9.30- 17.30<br />
Workshop “Instant Sound” e “Libera la<br />
tua voce” sul Carso a Basovizza. 28<br />
Luglio ore 9.30-17.30 Il canto per te - Il<br />
canto per noi. Giornata di armonizzazione<br />
s<strong>in</strong>golarmente e con il gruppo,<br />
nelle pause Yoga con Arianna Artioli<br />
e meditazione sul Carso a Basovizza.<br />
Info e prenotazioni 347 9382478. Costo<br />
180 Euro per tutto l´evento, 150 euro<br />
pagando entro il 10 Luglio. Costo di 110<br />
Euro partecipando a un solo evento e<br />
al concerto, 90 Euro pagando entro il<br />
10 luglio. Costo 15 euro per il concerto,<br />
10 Euro pagando entro il 10 Luglio. Info<br />
www.kriszt<strong>in</strong>anemeth.it<br />
Corsi estivi di yoga e nada yoga<br />
Corsi estivi di yoga, yoga del suono e<br />
kirtan, all’aperto (campo Cologna) e<br />
<strong>in</strong> sala climatizzata, con Kaalamurti-<br />
Vanna Viezzoli asd Yoga Jay Ma dal 10<br />
giugno all’8 agosto. Info 347 8461831,<br />
www.yogajayma.it<br />
Gruppo di autoaiuto e consulenze<br />
Progetto R.O.S.A. - Progetto rivolto a<br />
donne sole separate e divorziate - Gruppo<br />
di autoaiuto - Spazio sostegno genitoriale<br />
- Consulenza psicologica presso<br />
il Movimento Donne Trieste <strong>in</strong> Via Filzi<br />
8, V piano-Info e iscrizioni-segreteria:<br />
via Filzi 8, lun-ven ore 10-12 - 040<br />
761040, lifecare07.ml@gmail.com<br />
Gioia e natura con lo yoga<br />
Institute of Yogic Culture organizza dal<br />
21 al 23 giugno un sem<strong>in</strong>ario <strong>in</strong> montagna,<br />
per imparare a vivere... gioiosamente<br />
secondo lo Yoga. Info segreteria<br />
040 635718, <strong>in</strong>fo@yogawaytrieste.org<br />
Cure essene l’aura e forme pensiero<br />
Le terapie essene e la lettura dell’Aura;<br />
Un <strong>in</strong>contro con sè stessi, di guarigione<br />
e armonia <strong>in</strong>teriore, fisica e sottile; il<br />
sistema dei chakra e relativi organi, la<br />
circolazione pranica e sottile dei nadi, il<br />
Suono, gli oli essenziali, i campi aurici e<br />
i corpi di luce; il legame e orig<strong>in</strong>e delle<br />
malattie e le Forme Pensiero, trasmutarle<br />
<strong>in</strong> luce; Un aiuto alle problematiche,<br />
le disarmonie, i disagi del corpo<br />
e dell’anima. Incontri, conferenze e<br />
trattamenti <strong>in</strong>dividuali con Arleen Sidhe,<br />
terapeuta essena certificata alla scuola<br />
di formazione di Anne Givaudan e del<br />
dott. Anto<strong>in</strong>e Achram. Info 347 2154583,<br />
arleensoundlight@libero.it<br />
Yoga della musica e canto armonico<br />
L’uso del suono e della voce quale mezzo<br />
terapeutico, artistico e del benessere<br />
psicofisico; Nada e MantraYoga; Rilevamento<br />
del proprio Suono fondamentale,<br />
note e s<strong>in</strong>fonia <strong>in</strong>dividuale; Effetti e uso<br />
consapevole delle scale e <strong>in</strong>tervalli musicali;<br />
Risonanza corporea, cellulare e<br />
organi <strong>in</strong>terni; Gestualità, voce e corpo;<br />
Canti delle Tradizioni, stili, espressione;<br />
Armonizzazione, i suoni dei chakra e<br />
dei corpi sottili; Il Canto Armonico e<br />
Overtones. Lezioni <strong>in</strong>dividuali, frequenza<br />
e orari personalizzati; a richiesta si<br />
organizzano corsi, laboratori e sem<strong>in</strong>ari<br />
di gruppo; con Arleen Sidhe. Info 347<br />
2154583, arleensoundlight@libero.it<br />
Musica e canto celtico<br />
Corsi di Canto tradizionale (stile,<br />
espressione e l<strong>in</strong>gue delle aree celtiche)<br />
e degli strumenti <strong>in</strong> uso nella<br />
tradizione: feadog (flauto irlandese),<br />
bodhran (tamburo celtico), chitarra per<br />
accompagnamento. A cura di Arleen Sidhe,<br />
cantante, musicista e <strong>in</strong>segnante<br />
formatrice del settore. Info Arleen 347<br />
2154583, arleensoundlight@libero.it<br />
Canti e danze sacre dal mondo<br />
Si organizzano a richiesta di gruppi ed<br />
associazioni, corsi e sem<strong>in</strong>ari di Canti<br />
e Danze sacre <strong>in</strong> cerchio delle culture<br />
dei popoli, di guarigione, di meditazione,<br />
ritualità e cicli della Natura, gli Elementi,<br />
la Terra e il Cosmo, la celebrazione alla<br />
Vita; per i Canti, lezioni <strong>in</strong>dividuali o<br />
di gruppo sono sempre attive durante<br />
tutto l’anno con giornate e orari personalizzati.<br />
Con Arleen Sidhe, esperta e<br />
<strong>in</strong>segnante di canti e danze sacre e popolari,<br />
tradizioni e spiritualità, musicista,<br />
cantante e musicodanzaterapeuta. Info<br />
347 2154583, arleensoundlight@libero.it<br />
Canti di luce per il solstizio<br />
Un offerta sacra, perle di luce, canti<br />
dall’ anima e dal cuore, dalla musica e<br />
note d’ <strong>in</strong>canto tramite la voce di Arleen<br />
Sidhe, sonorità profonde e cristall<strong>in</strong>e,<br />
di elevazione, armonia e guarigione,<br />
con parti dedicate anche al co<strong>in</strong>volgimento<br />
e partecipazione d’ <strong>in</strong>sieme<br />
dei presenti. Dalle ore 15 alle 19, a<br />
contatto con i regni della natura, al<br />
chiuso se maltempo. Info 3472154583,<br />
arleensoundlight@libero.it<br />
SCUOLA TRIENNALE DI COUNSELING “IL MUTAMENTO”<br />
Accreditata F.A.I.P. e S.I.A.F. direttore: dr Mario Franchi<br />
Presentazione a TRIESTE: mercoledì 19 giugno<br />
Ore 20,30 <strong>in</strong> Via Beccaria, 7 (c/o ass. gendai reiki) - Ingresso libero<br />
Info su www.ilmutamento.it – cell 335/5977306
Su www.konradnews.it gli annunci di luglio entro il 21 giugno<br />
Gorizia<br />
3 lunedì <strong>in</strong>gresso libero<br />
La malattia, l<strong>in</strong>guaggio dell’anima<br />
Conferenza con il Dr. Giorgio Berdon<br />
consulente <strong>in</strong> Psicosomatica e Discipl<strong>in</strong>e<br />
Bioenergetiche, alle ore 18.30<br />
all’Hotel Villa d’Este a Grado. Info 393<br />
4242113, albero-dom<strong>in</strong>i@tiscali.it<br />
4 martedì <strong>in</strong>gresso libero<br />
Evoluzione spirituale<br />
Incontro con il Dr. Marco Bertali, medico<br />
psichiatra, psicoterapeuta, referente di<br />
S.O.S. Cervello, alle ore 18.30 nell’hotel<br />
Villa d’Este a Grado. Info 393 4242113<br />
albero-dom<strong>in</strong>i@tiscali.it<br />
5 mercoledì <strong>in</strong>gresso libero<br />
Umorismo e d<strong>in</strong>torni<br />
Se sei di buon umore, non ti preoccupare,<br />
prima o poi passerà. Conferenza<br />
con il Dr. Franco D’Odorico, laureato<br />
<strong>in</strong> pedagogia, alle ore 18.30 <strong>in</strong> viale<br />
Kennedy 38 a Grado. Info 393 4242113,<br />
albero-dom<strong>in</strong>i@tiscali.it<br />
6 giovedì <strong>in</strong>gresso libero<br />
Chiropratica<br />
La ricerca dell’equilibrio attraverso<br />
l’aspetto fisico, chimico/metabolico,<br />
mentale/emozionale. Conferenza con<br />
il Dr. Howard W. Dwaight, alle ore 19<br />
<strong>in</strong> viale Kennedy 38 a Grado. Info 393<br />
4242113, albero-dom<strong>in</strong>i@tiscali.it<br />
7 venerdì <strong>in</strong>gresso libero<br />
Benessere o malessere?<br />
Una scelta responsabile. Conferenza<br />
con il Dr. Mario Franchi architetto fondatore<br />
dell’Associazione il Mutamento, alle<br />
ore 20 <strong>in</strong> viale Kennedy 38 a Grado. Info<br />
393 4242113, albero-dom<strong>in</strong>i@tiscali.it<br />
7 venerdì <strong>in</strong>gresso libero<br />
Alla scoperta di sé<br />
Ciclo di <strong>in</strong>contri di rilassamento corporeo<br />
e meditazione, organizzati da AISM<br />
Gorizia a partire da venerdì 7/6 alle ore<br />
17.30 presso l’Ospedale San Polo di<br />
Monfalcone. Info 0481 550585.<br />
8 sabato <strong>in</strong>gresso libero<br />
K<strong>in</strong>esiologia<br />
Conferenza con il Dr. Stefano Usai, psicologo<br />
dell’età evolutiva, alle ore 18.30<br />
<strong>in</strong> viale Kennedy 38 a Grado. Info 393<br />
4242113, albero-dom<strong>in</strong>i@tiscali.it<br />
15-16 sabato e domenica<br />
Benessere <strong>in</strong> azienda ed <strong>in</strong> famiglia<br />
Studio di counsel<strong>in</strong>g propone <strong>in</strong>contri<br />
per aziende e privati. Prossimo<br />
appuntamento:”Dalla conoscenza di sè<br />
alla relazione con gli altri” per migliorare<br />
<strong>in</strong> modo efficace le relazioni e gestire le<br />
emozioni anche <strong>in</strong> situazioni di stress.<br />
Condotto da counselor olistico Simonetta<br />
Marenzi e da Maestro di arti marziali<br />
Gianluca Frisan. Info 331 9728174,<br />
simonetta.marenzi@libero.it<br />
Associazione Spazio organizza:<br />
<strong>in</strong>contri di Yoga Hatha-Raja per condividere<br />
esperienze di Yoga e Meditazione,<br />
apprendere nuove modalità per favorire<br />
l’elim<strong>in</strong>azione di blocchi e tensioni,<br />
nonché ristabilire un corretto equilibrio<br />
mente-corpo, ogni mercoledì di luglio<br />
ed agosto, dalle ore 20.15 alle ore 22 a<br />
Gorizia nella palestra dell’Associazione<br />
Spazio <strong>in</strong> via Marega 26 Luc<strong>in</strong>ico, con<br />
<strong>in</strong>izio mercoledì 3 luglio 2013. Gli <strong>in</strong>contri<br />
sono aperti a tutti (abiti comodi). Info:<br />
0481 32990 Anna, 339 4716748 Licia.<br />
Ud<strong>in</strong>e<br />
3 mercoledì<br />
Chakra workshop<br />
Primo <strong>in</strong>contro: Muladhara, il chakra<br />
radice. Incontro esperienziale. Tecniche<br />
di Yoga & Ayurveda: riarmonizzazione,<br />
rilassamento, meditazione, visualizzazione.<br />
Dalle ore 16 alle 20. Info Gianna<br />
340 2233994, giannashanti@libero.it,<br />
www.sanghaud<strong>in</strong>e.com<br />
4 martedì <strong>in</strong>gresso libero<br />
Prova le costellazioni familiari<br />
Un <strong>in</strong>contro dimostrativo molto particolare<br />
dove avrai modo di assistere e di partecipare<br />
a questo straord<strong>in</strong>ario metodo che<br />
risolve le d<strong>in</strong>amiche dei problemi di vita.<br />
Ore 20.30, via S. Rocco 142. Giacomo Bo<br />
5 mercoledì <strong>in</strong>gresso libero<br />
Le 5 leggi biologiche della natura<br />
Uno strumento diagnostico fondamentale<br />
totalmente <strong>in</strong>centrato sulla<br />
persona. Conferenza con il Dott. Marco<br />
Furlan alle ore 20 alla Libreria Perlanima<br />
<strong>in</strong> via Pordenone 58. Info 073<br />
21710321, www.libreriaperlanima.it,<br />
Libreriaperlanima@libero.it<br />
6 giovedì <strong>in</strong>gresso libero<br />
Nlp emotional <strong>in</strong>telligence heal<strong>in</strong>g<br />
Un’autentica farmacia dentro di te per<br />
prenderti cura della tua salute e vivere <strong>in</strong><br />
serenità. Conferenza con Anna Calvia,<br />
alle ore 20 alla Libreria Perlanima <strong>in</strong><br />
via Pordenone 58. Info 0432 1710321,<br />
www.libreriaperlanima.it,<br />
libreriaperlanima@libero.it<br />
6 sabato<br />
Bellezza naturale <strong>in</strong> Ayurveda<br />
Laboratorio femm<strong>in</strong>ile di tecniche di<br />
bellezza ayurvediche. Tempo d’estate:<br />
Nutrire e purificare la pelle. Dalle<br />
14.30 alle 19 presso Sangha Ud<strong>in</strong>e,<br />
viale Tricesimo 103. Info Gianna 340<br />
2233994, giannashanti@libero.it,<br />
www.sanghaud<strong>in</strong>e.com<br />
7 venerdì <strong>in</strong>gresso libero<br />
Eft serata <strong>in</strong>formativa<br />
In questa serata vogliamo presentarti<br />
questa tecnica di auto aiuto. Ci troviamo<br />
alle ore 20.30 a Ud<strong>in</strong>e presso la Bioteca<br />
<strong>in</strong> via Villa Glori 41. Domenica 16 si<br />
terrà il corso base. Info 335 8445140<br />
Franco, www.eft-friuli.it<br />
7 venerdì <strong>in</strong>gresso libero<br />
Presentazione libro<br />
MO.V di Luciane Dos Santos. Muoversi<br />
oltre il visibile. MO.V sta per Modificazione<br />
Vibrazionale del DNA, una delle più<br />
moderne tecniche di crescita personale<br />
che riprogramma il modo di vedere la<br />
realtà. Conferenza con Giulia Mart<strong>in</strong>o e<br />
Patrizia Chiabai alle ore 19 alla Libreria<br />
Perlanima <strong>in</strong> via Pordenone 58. Info<br />
0432 1710321, www.libreriaperlanima.it,<br />
libreriaperlanima@libero.it<br />
8 sabato <strong>in</strong>gresso libero<br />
Dialoghi di guarigione<br />
Una conferenza sull’importanza del<br />
contatto empatico tra terapeuta e<br />
paziente. Conduce Roberta Schembri.<br />
Alle 18.30 presso Libreria Perlanima a<br />
Ud<strong>in</strong>e <strong>in</strong> via Pordenone 58. Info 0432<br />
1710321 www.libreriaperlanima.it<br />
libreriaperlanima@libero.it<br />
8 -9 sabato e domenica<br />
Costellazioni spirituali<br />
Corso molto avanzato di Costellazioni<br />
Familiari che approfondisce il tema<br />
del nostro futuro - quelle d<strong>in</strong>amiche<br />
<strong>in</strong>consce che condizionano la nostra vita<br />
futura e ci costr<strong>in</strong>gono a vivere sempre<br />
gli stessi eventi. Info Giacomo Bo -<br />
www.lecostellazionifamiliari.net<br />
APPUNTAMENTI DI GIUGNO<br />
9 domenica<br />
Sem<strong>in</strong>ario di Kirtan<br />
La pratica di Kirtan calma la mente,<br />
sblocca le tensioni emozionali, armonizza<br />
i vari sistemi del corpo. Il sem<strong>in</strong>ario<br />
si svolgerà dalle 9 alle 13 presso la<br />
palestr<strong>in</strong>a di Colugna (UD). Info 327<br />
1213807, www.satyanandaitalia.net/<br />
corsiyoga_ud<strong>in</strong>e<br />
9 domenica<br />
Costellazioni con Silvia Miclavez<br />
Giornata esperienziale e formativa con<br />
le costellazioni familiari sistemiche e<br />
autopoietiche. Prezzo: € 100. Ud<strong>in</strong>e, via<br />
Monte S. Marco, 60 dalle 9.30-18.30.<br />
Info 0432 470551, www.alcicostellazioni.it<br />
11 martedì <strong>in</strong>gresso libero<br />
Conosci le costellazioni familiari<br />
Vieni a provare <strong>in</strong> prima persona come<br />
funziona questo particolare metodo che<br />
affronta e risolve i problemi della vita. Ore<br />
20.30, via S. Rocco 142. Info Giacomo<br />
Bo - www.lecostellazionifamiliari.net<br />
13 giovedì <strong>in</strong>gresso libero<br />
Giochi e <strong>in</strong>ganni della persuasione<br />
Conferenza con Albano Zucco, psicologo<br />
e psicoterapeuta, alle ore 20.30 alla<br />
Bioteca <strong>in</strong> via Villa Glori 41.<br />
15 sabato <strong>in</strong>gresso libero<br />
Presentazione libro “chi 6?”<br />
La nostra data di nascita, il nostro<br />
nome e cognome non sono una casualità<br />
ma una meravigliosa chiave di<br />
lettura per scoprirsi dentro e dispiegare<br />
le ali della nostra anima. Conferenza<br />
con l’autrice Susanna Berg<strong>in</strong>g alle ore<br />
18.30 alla Libreria Perlanima <strong>in</strong> via<br />
Pordenone 58. Info 0432 1710321,<br />
wwwlibreriaperlanima.it<br />
libreriaperlanima@libero.it<br />
20 giovedì <strong>in</strong>gresso libero<br />
Il superamento dei limiti<br />
Conferenza con Albano Zucco, psicologo<br />
e psicoterapeuta, alle ore 20.30 alla<br />
Bioteca <strong>in</strong> via Villa Glori 41.<br />
22 sabato <strong>in</strong>gresso libero<br />
La dimensione mistica dei templari<br />
Incontro rosacrociano sulla mistica<br />
della cavalleria templare, con Giuseppe<br />
Carollo e Maria Bossa rappresentanti<br />
A.M.O.R.C. alle 18.30 alla Libreria Perlanima<br />
<strong>in</strong> via Pordenone 58. Info 0432<br />
1710321, www.libreriaperlanima.it,<br />
libreriaperlanima@libero.it<br />
SCUOLA TRIENNALE DI COUNSELING “IL MUTAMENTO”<br />
Accreditata F.A.I.P. e S.I.A.F. direttore: dr Mario Franchi<br />
Presentazione a UDINE: venerdì 21 giugno<br />
Ore 20,30 a Feletto U. (UD) – Via Canova 13 - Ingresso libero<br />
Info su www.ilmutamento.it – cell 335/5977306<br />
37<br />
KONRAD GIUGNO 2013
38 APPUNTAMENTI DI GIUGNO<br />
KONRAD GIUGNO 2013<br />
Ud<strong>in</strong>e<br />
27 giovedì <strong>in</strong>gresso libero<br />
Medic<strong>in</strong>a quantistica<br />
Presentazione del sem<strong>in</strong>ario sulla Medic<strong>in</strong>a<br />
Quantistica con il dott. Michelangelo<br />
Catalano. La medic<strong>in</strong>a quantistica<br />
esplora profondamente l’anatomia<br />
energetica del corpo umano: studia<br />
l’energia vitale, elemento essenziale<br />
di trasmissione e coesione dal quale<br />
dipende la vita. Alle ore 21 alla Libreria<br />
Perlanima <strong>in</strong> via Pordenone 58. Info<br />
0432 1710321, www.libreriaperlanima.it,<br />
libreriaperlanima@libero.it<br />
30 domenica<br />
Meditare al suono dei Gong<br />
Praticheremo tante forme di meditazione<br />
tra cui la danza e l’ascolto del suono<br />
ancestrale dei Gong. Ore 9,30-17,00 <strong>in</strong><br />
via Perugia a Feletto Umberto. Info e<br />
costi 335 5977306, www.ilmutamento.it<br />
Penne e Spaghetti<br />
FARRO<br />
INTEGRALE € 2,50<br />
GIROLOMONI<br />
500 gr (€ 4,20 al kg)<br />
dal 3 al 29 giugno 2013 € 2,10<br />
Yoga therapy<br />
Estate 2013: lo Yoga <strong>in</strong>contra le esigenze/esperienze<br />
<strong>in</strong>dividuali: sessioni<br />
tematiche <strong>in</strong>dividuali o di piccoli gruppi<br />
su prenotazione. Lezioni di approfondimento<br />
od approccio al sistema di conoscenza<br />
yogica dei Chakra. Info Gianna<br />
340 2233994, giannashanti@libero.it,<br />
www.sanghaud<strong>in</strong>e.com<br />
Yoga kids-mama’s & papa’s<br />
Sangha Ud<strong>in</strong>e propone <strong>in</strong>contri di avvic<strong>in</strong>amento<br />
allo Yoga per bimbi, durante<br />
il periodo estivo. Agli <strong>in</strong>contri potranno<br />
partecipare assieme i bimbi anche i<br />
genitori! Info Gianna 340 2233994,<br />
giannashanti@libero.it,<br />
www.sanghaud<strong>in</strong>e.com<br />
Incontrare il massaggio Ayurvedico<br />
Sangha Ud<strong>in</strong>e organizza, durante il periodo<br />
estivo, piccoli gruppi di approccio<br />
al massaggio Ayurvedico, f<strong>in</strong>alizzati<br />
a fornire una prima conoscenza della<br />
Su www.konradnews.it gli annunci di luglio entro il 21 giugno<br />
tematica, praticare esperienze propedeutiche<br />
di esperienza delle tecniche<br />
corporee. Primo <strong>in</strong>contro: Pitabyangam:<br />
il massaggio rilassante, r<strong>in</strong>frescante,<br />
adatto all’estate. Info Gianna 340<br />
2233994, giannashanti@libero.it,<br />
www.sanghaud<strong>in</strong>e.com<br />
Fuori regione<br />
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NERVOSISMO<br />
Il magnesio è un m<strong>in</strong>erale essenziale, responsabile di molti<br />
processi metabolici, tra i quali la produzione di energia, la<br />
s<strong>in</strong>tesi delle prote<strong>in</strong>e, la trasmissione nervosa e degli impulsi<br />
ai muscoli.<br />
Il magnesio stimola l’assorbimento e il metabolismo di<br />
m<strong>in</strong>erali quali il calcio, il fosforo, il sodio e il potassio, oltre<br />
a facilitare l’assimilazione delle vitam<strong>in</strong>e del complesso B,<br />
la vitam<strong>in</strong>a C e la vitam<strong>in</strong>a E.<br />
Contrastando l’effetto stimolante del calcio, il magnesio<br />
svolge un ruolo importante per le decontrazioni neuromuscolari.<br />
È d’aiuto durante la crescita ossea ed è necessario<br />
per un buon funzionamento dei nervi e dei muscoli,<br />
compreso quello cardiaco. Aiuta <strong>in</strong>oltre a regolare<br />
l’equilibrio acido-alcal<strong>in</strong>o dell’organismo.<br />
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