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n.182 <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 21013 distribuzione gratuita il mensile del vivere naturale<br />
governo monti rimandato / sentore d'incenso a centrosinistra<br />
le luci di grom / green economy / paolo rossi ha un cane blu<br />
fuoco e fiamme / gli appuntamenti di <strong>dicembre</strong> e <strong>gennaio</strong>
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di QUALITÀ<br />
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alga marina biologica<br />
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e iodio, che contribuisce a sostenere:<br />
• La normale funzione tiroidea<br />
e la produzione di ormoni tiroidei<br />
• La concentrazione<br />
• Il metabolismo energetico<br />
• Le diete ipocaloriche e i processi<br />
depurativi dell’organismo<br />
nutritivo<br />
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Green Plus è a base di Ascophyllum nodosum Seagreens ®<br />
un’alga marina biologica che cresce in prossimità delle<br />
coste dell’oceano Atlantico e dell’Europa del nord.<br />
Rientra nel gruppo di alghe note con il nome Kelp e<br />
rappresenta un’ottima sorgente naturale di iodio, che<br />
contribuisce a sostenere le funzioni tiroidee, il metabolismo<br />
energetico e la concentrazione.<br />
L’elevato valore nutrizionale di questa alga (contiene<br />
vitamine del gruppo B, vitamine A, C, D, E, K, minerali,<br />
omega 3, aminoacidi essenziali e no) la rendono utile<br />
come supporto in regimi dietetici volti alla perdita e<br />
all’equilibrio del peso corporeo.<br />
Niente viene aggiunto o tolto dalle alghe raccolte; sono<br />
solo alghe vive, non alghe alla deriva spiaggiate o<br />
marcite. Vengono tagliate in acque cristalline, raccolte<br />
e tritate sul posto per preservarne la freschezza.<br />
Si tratta di pure alghe non trattate, la cui polvere viene<br />
racchiusa in capsule vegetali.<br />
Green Plus è in vendita nelle erboristerie, farmacie e<br />
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3 <strong>Konrad</strong> <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />
Malala Yousafzai, quattordicenne e attivista da quando aveva undici anni, teneva un blog<br />
in urdu, prima sotto uno pseudonimo poi col suo nome vero, nel quale raccontava le<br />
condizioni di vita sotto i talebani in una regione del Pakistan al confine con l’Afganistan<br />
(lo Swat), invitando le donne “ad alzare lo sguardo” per l’istruzione, contro il servaggio e<br />
l’assenza dei loro diritti. Per questo motivo ha ricevuto due spari in testa (9 ottobre) da<br />
un talebano mentre stava seduta in autobus, e dopo che era stata indicata da una sua<br />
compagna. Il 12 ottobre 50 religiosi islamici hanno emesso una fatwa contro quelli che la volevano uccidere. Il<br />
13 ottobre, 9 milioni e mezzo di studenti nelle scuole del Pakistan hanno pregato per lei. L’8 novembre è stata<br />
fotografata alzata sul letto con i suoi parenti. Queste righe sono per la speranza che<br />
nessuno uccida lei né il suo messaggio di donna.<br />
konrad 182 - <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />
https://www.facebook.com/konradnews<br />
SOMMARIO<br />
In copertina: particolare dell'opera di Bogdan Grom, Native<br />
Americans, 1984. Per gentile concessione di Aleksandra Pangerc<br />
4 Governo Monti rimandato<br />
5 Sentore d'incenso a centrosinistra<br />
6 Green economy<br />
7 Le luci di Grom<br />
8 Quattro ponti in quattro anni<br />
9 Fuoco e fiamme<br />
10 L'approdo<br />
10 50 mm<br />
11 Libri: Venivamo tutte per mare<br />
12 Siamo tutti intelligenti: Quadrati facili<br />
13 Isole scomparse<br />
14 Trasporti e ambiente: Il tram di Opcina<br />
14 Ottantacinquesimo anniversario di Pavel Merkù<br />
15 Arte: Tranquillo Marangoni, una vita in bianco e nero<br />
18 Cinema: Dagli USA due film d'animazione simpatici<br />
e divertenti<br />
19 Teatri di confine:<br />
Un cane blu e altri animali<br />
19 Paolo Rossi ha un cane blu<br />
20 Alimentazione: Una spremuta di salute<br />
21 Il filo di paglia:<br />
Il pane d'antan di Marino Cerni<br />
22 Cacciato dalla Siria<br />
23 L'avvento a Caldier nel montonese<br />
24 Colonna vertebrale<br />
26 Brevi<br />
27 Gli appuntamenti di <strong>dicembre</strong> e <strong>gennaio</strong><br />
Questo giornale è stato realizzato da un gruppo di esseri umani non infallibili, che cercano di scoprire<br />
cosa è successo nel mondo, spesso interrogando altre persone che a volte sono riluttanti a parlare, a<br />
volte oppongono un deciso ostruzionismo e in altre occasioni parlano troppo. I costi di KONRAD sono<br />
interamente ricoperti dagli annunci e dalle inserzioni esplicitamente pubblicitarie. Ma la sua uscita<br />
sarebbe impossibile se tutta la redazione, direttore compreso, non collaborasse gratuitamente.<br />
<strong>Konrad</strong><br />
Mensile di informazione<br />
di Naturalcubo s.n.c.<br />
Redatto dall’Associazione <strong>Konrad</strong><br />
via Corti 2a - 34123 Trieste<br />
Fax 1782090961<br />
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del 5/9/80 Aut. fil. di Trieste<br />
Direttore editoriale:<br />
Roberto Valerio<br />
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Dario Predonzan<br />
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Hanno collaborato:<br />
Beatrice Achille, Maria Grazia Beinat, Nadia e<br />
Giacomo Bo, Giulia Canziani, Michele Colucci,<br />
Stefano Crisafulli, Giorgio Dendi, Agnese<br />
Ermacora, Giorgia Facis, Sergio Franco,<br />
Francesco Gizdic, Miriam Kornfeind, Simonetta<br />
Lorigliola, Simonetta Marenzi, Felice Mill<br />
Colorni, Luisella Pacco, Laura Paris, Giuliano<br />
Prandini, Livio Prodan, Riccardo Ravalli,<br />
Riccardo Redivo, Lino Santoro, Tanja Seganti,<br />
Marco Segina, Marco Segulin, Gianni Ursini,<br />
Francesca Versienti, Andrea Wehrenfennig<br />
Barbara Žetko<br />
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e impaginazione:<br />
Erratacorrige, Trieste<br />
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Stampa:<br />
Tip. Villaggio del Fanciullo - Opicina Trieste<br />
<strong>Konrad</strong> non è responsabile della mancata<br />
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dei contenuti degli annunci e degli spazi<br />
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In conformità della legge 675/96 sarà nostra<br />
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dell’art. 13 della legge 675/96 i dati potranno<br />
essere cancellati dietro semplice richiesta da<br />
inviare alla redazione.
Governo Monti rimandato<br />
la "pagella" del WWF al Governo in materia ambientale<br />
4 <strong>Konrad</strong> <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />
Poco spazio ha sui media la politica ambientale del Governo guidato da<br />
Mario Monti. Men che meno, come quasi sempre accade, si sono viste<br />
sui principali quotidiani e TV valutazioni complessive di quanto fatto ad un<br />
anno dall’insediamento del Governo “tecnico”.<br />
Ci ha pensato il WWF Italia a stilare una “pagella” ambientale. Il giudizio<br />
dell’associazione è articolato e poco positivo: vale la pena di esaminare i<br />
“voti” nelle materie principali.<br />
Tutela ambientale: bocciato. I finanziamenti dedicati alla difesa del<br />
mare, alle aree protette, all’ISPRA, ecc. sono stati pari allo 0,9% e lo<br />
0,2% dell’ammontare complessivo degli stanziamenti delle Leggi di Stabilità<br />
2012 e 2013. Risultato: un Ministero dell’Ambiente ridotto al lumicino,<br />
con un bilancio di 450 milioni di euro nel 2013 (erano 1,6 miliardi nel 2008<br />
e 1,2 miliardi nel 2009). Da ciò la sottovalutazione della cronica ‘emergenza<br />
dissesto idrogeologico’: la Legge di Stabilità 2013 ha stanziato,<br />
come unica cifra certa, 73 milioni di euro alla Protezione Civile, mentre si<br />
vagheggia di piani pluriennali di messa in sicurezza del territorio per 40<br />
miliardi di euro, che a questo ritmo sarebbero realizzati in 54 anni. ..<br />
Per le ‘infrastrutture strategiche’, di elevatissimo impatto sul territorio e di<br />
aleatoria fattibilità economico-finanziaria, sono stanziati invece 1,5 miliardi<br />
di euro nel 2012 e 2,7 miliardi nel 2013 (il 23% delle risorse complessive<br />
della Legge di Stabilità 2013). Quanto al Ponte sullo Stretto di Messina,<br />
anziché cestinare definitivamente un progetto irrealizzabile da un punto di<br />
vista tecnico e insostenibile da un punto di vista ambientale e finanziario,<br />
il Governo lo ha messo in stand-by, dilazionando di due anni le verifiche<br />
tecniche sul progetto definitivo e sulla sua fattibilità.<br />
Clima ed energia: alti e bassi. In sede UE il Governo italiano ha finalmente,<br />
in parte, allineato le proprie posizioni con quelle dei maggiori<br />
Stati europei, riconoscendo l’emergenza climatica, ma ciò non ha ancora<br />
prodotto chiare prese di posizione, per esempio, di supporto all’aumento<br />
del target (-20% rispetto al 1990) di taglio delle emissioni di gas ad effetto<br />
serra al 2020. Germania, Francia e Gran Bretagna, invece, si sono espresse<br />
a favore di un innalzamento del target al -30%. Inoltre, il Governo ha<br />
portato all’esaurimento gli incentivi al fotovoltaico, senza una seria revisione<br />
del conto energia per modulare il sostegno economico sull’esigenza di<br />
mantenere una forte spinta al settore; positiva, invece, l’approvazione di un<br />
conto energia per incentivare le fonti rinnovabili termiche.<br />
Positivo che si sia definita una bozza di Strategia Energetica Nazionale,<br />
annunciata ma mai stilata dai precedenti Governi: il testo, però, mette<br />
insieme obiettivi eterogenei in un arco di tempo limitato (8 anni), senza una<br />
seria scelta a favore delle rinnovabili, senza definire un percorso di chiusura<br />
delle centrali elettriche più inquinanti (la capacità di produzione elettrica<br />
è enormemente superiore alla domanda) e senza definire strumenti seri<br />
per la riduzione dei consumi e l’efficienza energetica; si afferma poi che<br />
l’Italia deve diventare un hub del gas senza una seria analisi dell’effettiva<br />
necessità e compatibilità ambientale di tale scelta e si rilancia la ricerca<br />
di idrocarburi nel territorio nazionale, laddove tali (eventuali) riserve sono<br />
ben poca cosa rispetto alla domanda.<br />
Inquinamento industriale: bocciato. Con una riforma delle norme, è<br />
stata fatta passare come bonifica dei siti inquinati una semplice ‘messa in<br />
sicurezza operativa’. Si tratta di un vero e proprio condono, poiché consente<br />
di rinviare la vera propria bonifica e quindi il risanamento ambientale e<br />
sanitario sine die. Sull’ILVA di Taranto, in particolare, il Governo è apparso<br />
titubante e non ha preso decisioni determinanti per la tutela della salute<br />
pubblica e dell’ambiente. Ingiustificabile e imperdonabile la sottovalutazione<br />
dei dati scientifici dell’Istituto Superiore di Sanità, che documentano i<br />
danni sulla salute nelle aree più colpite dall’inquinamento.<br />
Aree protette: luci e ombre. Dopo anni di gestioni commissariali sono<br />
stati nominati i presidenti di 8 Parchi Nazionali, eliminando le logiche di<br />
spartizione delle poltrone tra i partiti, ma in altri Parchi la situazione resta<br />
bloccata per la mancata intesa con le Regioni. Sono continuati invece<br />
i tagli delle risorse finanziarie per gli investimenti ed il personale. Confermata<br />
la copertura per le spese obbligatorie per la gestione dei Parchi<br />
Nazionali, ma è peggiorata la situazione della gestione delle aree protette<br />
marine. Avviata, per la prima volta, un’analisi della contabilità ambientale<br />
dei Parchi Nazionali, che dovrebbe evidenziare l’entità e funzionalità del<br />
patrimonio naturale conservato dal sistema delle aree protette nazionali.<br />
Biodiversità: mediocre. È stata avviata l’attuazione della Strategia Nazionale<br />
per la Biodiversità on la prima riunione del tavolo di consultazione<br />
delle associazioni e degli attori sociali ed economici. Continua a mancare<br />
invece un piano di azione che identifichi priorità e responsabilità dei diversi<br />
soggetti istituzionali nell’implementazione della Strategia Nazionale.<br />
Consumo del suolo: promosso. Positivo nei suoi punti essenziali il disegno<br />
di legge sul contenimento del consumo di suolo proposto dal Ministro<br />
delle Politiche Agricole, Mario Catania: 1. fissa un tetto all’ ‘estensione’<br />
massima di superficie agricola edificabile; 2. esclude l’utilizzabilità degli<br />
oneri di urbanizzazione per finanziare la spesa corrente dei Comuni; 3.<br />
vincola la destinazione d’uso per i terreni agricoli che abbiano ricevuto<br />
aiuti di Stato o comunitari. Apprezzabile anche il parere negativo del Governo<br />
al disegno di legge del Senatore Palma e altri, per la riapertura dei<br />
termini del condono edilizio.<br />
Dario Predonzan<br />
Il testo integrale della “pagella” del WWF alla politica ambientale del<br />
Governo Monti è disponibile nel sito: www.wwf.it<br />
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Sentore d'incenso a centrosinistra<br />
La deriva clericale della classe politica<br />
di centro-sinistra (e sinistra) in Italia<br />
5 <strong>Konrad</strong> <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />
Come ha rilevato, fra gli altri, Massimo Gramellini su LA STAMPA:<br />
"Alla domanda del conduttore di Sky su quale fosse la loro figura<br />
storica di riferimento, i candidati alle primarie del centrosinistra hanno<br />
risposto: De Gasperi, Papa Giovanni, Tina<br />
Anselmi, Carlo Maria Martini e Nelson Mandela.<br />
Tutti democristiani tranne forse Mandela".<br />
Toglierei senza esitazioni quest’ultimo avverbio.<br />
Ma, specie in uno schieramento diviso su tutto<br />
il resto, è davvero strepitoso un tale unanime e<br />
spontaneo entusiasmo per il mondo cattolico e<br />
una così totalitaria esclusione di ogni riferimento<br />
anche vagamente laico da parte di tutti candidati<br />
alle primarie del Pd e/o del centrosinistra.<br />
A proposito: non ci hanno ancora spiegato<br />
se si tratta della prima cosa o della seconda;<br />
certamente queste non sono “primarie” per<br />
l’elezione diretta o plebiscitaria di un capo di<br />
Stato o di governo, visto che la cosa non è – per<br />
nostra fortuna, a parere di chi scrive – prevista<br />
dalla Costituzione e visto che i nostri eroi non hanno preliminarmente<br />
deciso se candidarsi alla guida del governo da soli o con l’Udc: nel<br />
qual caso, ovviamente, sarà almeno con quest’ultima che alla fine<br />
dovranno concordare anche l’organigramma. Quindi, al massimo, si<br />
eleggerà un capo di partito, o di una parte dell’auspicata maggioranza<br />
parlamentare.<br />
Udc o meno, la bulimia filocattolica dei nostri non si appaga<br />
dell’eventuale alleanza con il partito dei clericali estremisti. Questa<br />
bulimia poteva forse avere qualche giustificazione nell’Italia contadina<br />
e largamente preindustriale del 1947, quando la sinistra scopriva e<br />
si reinventava Gramsci e votava l’articolo 7 della Costituzione che<br />
rilegittimava il Concordato fascista. Non ne aveva già più negli anni<br />
Settanta, quando solo costretto, recalcitrante e a malincuore il Pci si<br />
decideva a sostenere le leggi sul divorzio e sull’aborto.<br />
Eppure media e classe politica italiana restano ancor oggi convinti,<br />
per atavica e inestirpabile credenza - e dal 1974 in poi sono anche<br />
indifferenti a ogni smentita empirica - che l’elettorato strategico<br />
da conquistare per vincere le elezioni sia quello “cattolico”, che<br />
ottusamente continuano a identificare con un loro immaginario<br />
baricentro mentale del sistema politico (quando invece, nella<br />
cosiddetta “Prima Repubblica”, la Dc poteva definirsi “centro” pur<br />
avendo alla sua destra solo il 5-6 % del Msi e alla sua sinistra circa<br />
il 60 %, solo perché in quegli anni “destra” in Italia era sinonimo di<br />
neofascismo). Non conta che da anni ogni seria indagine, anche<br />
di sociologi o politologi cattolici, dimostri come gli elettori cattolici,<br />
anche praticanti, siano spalmati quasi uniformemente sull’intero arco<br />
del continuum destra / sinistra, con qualche maggiore accentuazione autoritaria e<br />
tradizionalista a destra e con qualche maggiore preoccupazione per la sorte degli<br />
“ultimi” e una marcata sensibilità ecopacifista a sinistra. Non conta la constatazione<br />
empirica che la presa della gerarchia<br />
sui comportamenti elettorali degli stessi<br />
praticanti assidui sia modesta e riguardi<br />
comunque una percentuale ormai quasi<br />
insignificante del corpo elettorale. È<br />
convinzione conficcata nell’immaginario<br />
della classe politica e dei media che sia<br />
vero il contrario. Da quando è scomparsa<br />
la Dc, la lotta per la “conquista degli<br />
incerti” o del “centro”, per una classe<br />
politica di semianalfabeti, ha quindi per<br />
posta la chimera del “voto cattolico”, con<br />
una conseguente, ormai perfino ridicola,<br />
clericalizzazione senza fine della politica<br />
italiana.<br />
Di qui l’impalpabile “cortina d’incenso” calata sulle Alpi, che ormai separa l’Italia<br />
dal resto dell’Europa occidentale, accomunandola stabilmente alla Turchia in una<br />
zona grigia, compresa fra la democrazia laica e liberale dell’Occidente europeo e<br />
il fondamentalismo religioso della costa Sud del Mediterraneo. Ne segue il totale<br />
isolamento dell’Italia in Europa in materia di libertà e diritti legati alla laicità – fine<br />
vita, divorzio breve, boicottaggio della legge sull’aborto, RU386, inseminazione<br />
artificiale, ricerca sulle staminali, matrimonio gay, hate crimes, coppie di fatto,<br />
politiche antidiscriminatorie, ora alternativa all’Irc, finanziamenti sardanapalici<br />
alle scuole confessionali anche in tempo di crisi e di tagli draconiani, scandalosa<br />
gestione dell’otto per mille cattolico e statale, regalie smisurate a carico dei<br />
contribuenti, welfare appaltato alla Chiesa cattolica, politiche di integrazione<br />
relegate al “dialogo interreligioso”, imposizione del cattolicesimo come obbligatoria<br />
identità collettiva, denegazione della pari dignità sociale dei non credenti, ecc. ecc.<br />
E purtroppo non sembra trattarsi solo di opportunismo. A una sinistra ancora<br />
sinistrata dall’inglorioso crollo della sua variante totalitaria e un tempo egemone,<br />
ormai inservibile anche nei suoi miti (e dall’ancor più ingloriosa fine della minoritaria<br />
variante socialista), l’”ordine romano”, gerarchico e tradizionalista, sembra l’unico<br />
adatto a rimpiazzare le “guide” di un tempo. Non vengono proprio in mente,<br />
limitandosi agli autoctoni del nostro passato prossimo, Spinelli, Sylos Labini,<br />
Bobbio, Ruffolo, Pertini, Parri, Rossi, Bauer, Giovanni Amendola, i fratelli Rosselli,<br />
Gobetti, Salvemini …<br />
E fra i politici viventi ancora (un po’) fascinosi, spingendo il naso fuori dal cortile,<br />
possibile che a nessuno sia neppure venuto in mente l’esempio recentissimo, e<br />
vincente, di Barack Obama<br />
Di fronte alla marea montante dell’astensionismo, possibile che l’elettorato laico<br />
questi signori pensino di averlo in tasca a prescindere<br />
Felice Mill Colorni<br />
L’associazione Le Buone Pratiche onlus organizza a Trieste dal 2010 la Scuola per<br />
Genitori, ciclo annuale di conferenze sul rapporto genitori-figli, sotto la direzione<br />
scientifica del prof. Paolo Crepet.<br />
I contributi degli esperti puntano ad offrire una chiave di lettura meno superficiale dei<br />
fenomeni che interessano i ragazzi di oggi, con l’obiettivo di supportare i genitori nel<br />
loro cruciale impegno educativo.<br />
La Scuola offre la possibilità anche a insegnanti ed educatori di frequentare lo stesso<br />
percorso formativo dei genitori, nella speranza di migliorare la comunicazione tra<br />
scuola, famiglia e altre istituzioni deputate all’educazione dei ragazzi.<br />
L’edizione del 2013 è stata arricchita con un ciclo di Laboratori di approfondimento<br />
che, la settimana successiva all’incontro serale di Scuola per Genitori, costituirà<br />
lo spazio per lo scambio di esperienze e opinioni personali, per un confronto tra i<br />
partecipanti sul tema trattato dal relatore.<br />
La Scuola per Genitori è in partenza con il primo incontro ad ingresso gratuito, senza<br />
obbligo di prenotazione, Lunedì 3 <strong>dicembre</strong> 2012 alle ore 20.30 nella Sala Tergeste<br />
dello Starhotel Savoia Excelsior di Trieste. La dottoressa Rossana Schiralli parlerà<br />
sul tema “Come preparare ai figli la valigia della sicurezza”.<br />
Scuola per Genitori 040 3498975, 329 6371535, lebuonepraticheonlus@yahoo.it
green economy<br />
6 <strong>Konrad</strong> <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />
Opinioni diverse a confronto<br />
Green economy: economia dell’energia, dei processi e dei prodotti puliti<br />
ma anche paradigma che collega lo sviluppo con le tre E (environment,<br />
economy, equity), o ancora economia dell’energia rinnovabile, dell’edilizia<br />
verde e dell’efficienza energetica, di infrastrutture e trasporti efficienti, del<br />
riciclaggio e del recupero energetico dei rifiuti, dell’innovazione tecnologica<br />
verde, economia dello sviluppo sostenibile. Più che cercare la giusta definizione<br />
è forse utile capire se nell’attuale contesto socio-economico ha senso<br />
ragionare in termini di economia verde e di sviluppo sostenibile ma anche<br />
individuare l’esistenza di contraddizioni concettuali fra economia, verde,<br />
sviluppo, sostenibile.<br />
Il 22 marzo scorso in un incontro promosso dalla Fondazione per lo sviluppo<br />
sostenibile, di cui è presidente Edo Ronchi, il ministro Clini ha proposto<br />
la realizzazione degli Stati generali della green economy. Il convegno si è<br />
effettivamente svolto a Rimini il 7 e 8 novembre in occasione di Ecomondo,<br />
con 39 organizzazioni di imprese promotrici diviso in 8 gruppi di lavoro.<br />
8 temi che iniziavano tutti con il termine sviluppo: s. dell’ecoinnovazione;<br />
s.dell’ecoefficienza,della rinnovabilità dei materiali e del riciclo dei rifiuti;<br />
s.dell’efficienza e del risparmio energetico; s. delle fonti energetiche<br />
rinnovabili; s. dei servizi ambientali; sviluppo di una mobilità sostenibile; s.<br />
delle filiere agricole di qualità ecologica; s. di una finanza e di un credito<br />
sostenibile per la green economy. In ottobre gli 8 gruppi tematici avevano<br />
elaborato, in preparazione delle 2 giornate di Rimini, 70 proposte per lo<br />
sviluppo della Green economy per contribuire ad uscire dalla crisi italiana.<br />
Giuseppe De Marzo, attivista, economista, giornalista e scrittore, tra i<br />
fondatori dell’Associazione A Sud, scrive sul convegno di Rimini: si affidano<br />
ai mercati e agli investitori privati scelte di politica industriale ed energetica,<br />
senza curarsi delle proposte e della cultura dei movimenti che, in Italia e nel<br />
mondo, difendono l’ambiente. Secondo De Marzo l’evento ha generato più<br />
inquietudini e preoccupazioni che speranze perché le 70 proposte sono<br />
pensate esclusivamente dal punto di vista delle imprese e delle banche,<br />
mentre cittadini, lavoratori, comunità, cioè i soggetti della democrazia, i detentori<br />
della sovranità sono cancellati insieme alle loro necessità e proposte,<br />
perché esiste un nesso scientifico tra l’aumento delle disuguaglianze e la<br />
distruzione dell’ambiente.<br />
Nel numero monografico dedicato alla green economy di Equlibri, di <strong>gennaio</strong>-marzo<br />
2011, pubblicato dal Consorzio oli usati, Paolo Tomasi nel suo<br />
editoriale dal titolo Green economy: fatti e misfatti esprime delle perplessità<br />
sulle possibilità salvifiche della G.E., inserita nell’apparato dogmatico della<br />
nuova religione della modernità, mentre è importante analizzare le vere<br />
potenzialità della G.E. sulla base dell’esperienza e delle prospettive reali per<br />
non illudersi che sia semplice coniugare meno inquinamento, più energie<br />
alternative, più posti di lavoro, maggiore ricchezza, e crescita sostenibile sia<br />
delle economie avanzate che di quelle in via di sviluppo.<br />
Meno dubbi sulla G.E. ha Ermete Realacci, deputato del PD, presidente della<br />
Fondazione Symbola. Sia nel suo saggio Green Italy, perché ce la possiamo<br />
fare, sia nell’ultimo quaderno di Symbola Green Italy 2012, l’economia<br />
verde sfida la crisi esprime una visione ottimista: ci aspettano tempi difficili,<br />
ma anche sfide affascinanti che ci obbligheranno a scommettere di più sul<br />
futuro e a pensare a una nuova ipotesi di sviluppo. I dati riportati su Symbola<br />
2012 dicono che la green economy può essere considerata come uno dei<br />
più potenti fattori di competitività per la maggiore presenza sui mercati delle<br />
imprese che puntano sulla sostenibilità ambientale rispetto alle altre e che in<br />
Italia quasi il 30% delle assunzioni programmate dalle imprese industriali e<br />
dei servizi nel 2012 riguarda professioni legate alla green economy.<br />
Edgardo Lander docente di Scienze sociali, presso l’Università di Venezuela,<br />
membro del Latin American Social Science Council, esprime nel suo<br />
breve saggio dal titolo emblematico Green economy: il lupo travestito da<br />
pecora i suoi dubbi sulla G.E., perché prodotto del capitalismo che è completamente<br />
amorale, per il liberismo dominante è la stessa cosa investire<br />
sulle tecnologie verdi o sulle tecnologie distruttive, il solo fattore d’interesse<br />
è il tasso di rendita atteso.<br />
La decostruzione del concetto di sviluppo è l’obiettivo di Wolfgang<br />
Sachs, direttore della sede di Berlino del Wuppertal Institut. Sviluppo può<br />
significare qualsiasi cosa..dalla creazione di vivai alle trivellazioni per le<br />
ricerche petrolifere in mare..la globalizzazione economica è sviluppo senza<br />
regole. Per W.S. la stessa ambivalenza caratterizza la storia del concetto<br />
di ambiente: se in origine era utilizzato per porre sotto accusa le politiche<br />
di sviluppo, oggi viene sventolato per annunciare una nuova era dello<br />
sviluppo. Il concetto di sviluppo sostenibile presente ne Rapporto Bruntland<br />
è una copertura concettuale sia sulla violazione che sulla cura dell’ambiente.<br />
Una critica allo stesso rapporto proviene da Pietro Greco (project leader<br />
del gruppo di ricerca Innovazioni nella comunicazione della scienza, SISSA<br />
Trieste) nel suo saggio Lo sviluppo insostenibile, perché vi si afferma che lo<br />
sviluppo economico è necessario per eliminare la povertà e per aumentare<br />
l’equità sociale anche se ha generato guasti ambientali di portata planetaria<br />
e impatti pesanti nel Sud del mondo. Nello stesso filone si inserisce un<br />
recente saggio (2012) di Ulrich Brand, dell’Università di Vienna, dal titolo<br />
Green Economy- the Next Oxyimoron. U.B. richiama il libro di Wolfang<br />
Sachs La dialettica del pianeta, in cui l’autore definì il concetto di sviluppo<br />
sostenibile un ossimoro. U.B. afferma che la green economy sembra avere<br />
lo stesso potenziale per diventare il nuovo ossimoro. La nuova crisi del<br />
liberismo finanziario ha permesso l’accumulazioni di capitali enormi nelle<br />
mani di pochi, il capitale finanziario ha scoperto l’agricoltura, il suolo, le<br />
infrastrutture e la protezione dell’ambiente come un nuovo campo d’investimento<br />
(UNEP 2011), ma per U.B. la green economy non sarà in grado di<br />
affrontare i problemi del degrado ambientale e della povertà.<br />
Nell’ultimo numero de La nuova ecologia, mensile di Legambiente, è<br />
inserito un dossier su Ecomondo, la fiera internazionale della sostenibilità<br />
(7-10 novembre). Il dossier, pur nel riconoscimento che se non cambia<br />
l’economia non vi è reale possibilità di sostenibilità ecologica… l’efficienza<br />
energetica, la mobilità sostenibile, il biologico, l’innovazione hanno generato<br />
un nuovo sistema d’industrie e di servizi. Il greening dell’economia, degli<br />
ambienti sociali e urbani è irreversibilmente avviato.<br />
Lino Santoro<br />
linosantoro@alice.it
7 <strong>Konrad</strong> <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />
LE LUCI DI GROM<br />
Intervista all'artista<br />
Trieste sta per ospitare un mostra che resterà<br />
nella sua storia: il percorso artistico del nostro<br />
Bogdan Grom (già intervistato nel n°163 di<br />
<strong>Konrad</strong>) sarà racchiuso in LUCI 2012: BOG-<br />
DAN GROM, artista internazionale e uomo<br />
del Carso. La rassegna, che verrà allestita al<br />
Magazzino delle idee, sarà inaugurata il 15 <strong>dicembre</strong><br />
e terminerà il 28 <strong>gennaio</strong> 2013. Noto<br />
all’estero, non solo negli Stati Uniti, dove abita<br />
dal 1957, in città tende a essere conosciuto<br />
più fra gli esperti del settore che fuori: un’altra<br />
mancanza di Trieste, che però con questa mostra<br />
si accinge a colmare. Qui di seguito, uno<br />
stralcio del colloquio telefonico avuto con lui (il<br />
15 novembre).<br />
Come sta<br />
Well, vado come va l’America.<br />
Eh, eh… Com’è la situazione a New York dopo Sandy<br />
Le grosse conseguenze ci danno ancora problemi perché siamo circondati<br />
da porti, alberi vecchi che non hanno radici in profondità; ci sono ancora<br />
acquazzoni e il terreno è soffice. Inoltre l’elettricità è un problema, e l’America<br />
funziona con l’elettricità…<br />
Lei è nato sul Carso (il sottotitolo della mostra la definisce, non a caso, “uomo<br />
del Carso”): com’è cambiato il suo rapporto con esso<br />
Il Carso è cambiato come tutti noi cambiamo, non sempre gradevolmente.<br />
Però in generale, finché ci saranno le case, i tetti, ci sarà sempre qualche<br />
cosa da vedere, da godere; almeno fin a quando vedo i coppi sul tetto. Per<br />
questo mi è piaciuto il Messico, e anche il Nuovo Messico, perché c’è una<br />
somiglianza evidente nei tetti, quasi ci fosse un legame tra loro.<br />
Qual è l’opera che la lega maggiormente a Trieste<br />
Mah, sono forse i primi lavoro che ho fatto qui [Grom ha cominciato ad esporre<br />
a in città da dopo la seconda guerra mondiale al 1957, anno in cui emigrò<br />
negli Usa], però a legarmi è piuttosto quello sguardo panoramico della strada<br />
Napoleonica, perché si può vedere sia a destra che a sinistra del Golfo,<br />
e l’impressione che si ha del Golfo di Trieste è completa. Questa mostra,<br />
veramente, fa emergere il mio sviluppo artistico, e quello che è importante<br />
è che ci sono parecchi lavori inediti, presi dal mio archivio, come le prime<br />
impressioni dopo l’arrivo negli USA, specialmente a New York, città straordinaria.<br />
In questa città ero ogni giorno sbalordito, vedevo delle cose che non<br />
avevo mai visto prima, ma mi stupiva anche il comportamento della gente, e<br />
poi dal punto di vista del lavoro era – ed è – una città molto intensa: avevo<br />
un ufficio che dava su una strada dove vedevo la gente che puliva i vetri sui<br />
grattacieli, e mi sbalordivo come un pianoforte potesse andare dal pianoterra<br />
al 50° piano…<br />
Come sono stati i suoi inizi da pittore negli Sati Uniti<br />
In generale, dovevo adattarmi al modo di<br />
guardare che aveva l’americano, ma non ci<br />
riuscivo facilmente, perché il mio modo di<br />
disegnare era in contrasto con il suo. Per<br />
esempio, avevo illustrato un libro che alla<br />
fine qualcun altro, prendendo spunto dal<br />
mio lavoro, aveva modificato.<br />
Americanizzandolo<br />
Sì, eh eh, esatto.<br />
Ha una tecnica o un materiale che preferisce<br />
usare rispetto ad altri<br />
Beh, su più di cinquant’anni di lavoro è<br />
difficile dirlo: ero conosciuto per essere<br />
un artista molto tecnico ed ero proprio un<br />
interessato della tecnica. Adoperavo maggiormente<br />
la litografia, ma il mio lavoro era<br />
sempre abbastanza originale: usavo le lastre,<br />
ci lavoravo sopra con molti colori, ad esempio stavo dietro ai blu, non<br />
a uno solo, c’erano varie sfumature, e così il giallo… Le tecniche mi interessavano<br />
sempre e all’inizio alcune di esse mi dettero molta difficoltà, ma poi,<br />
insistendo, superavo l’abilità di quelli che me le insegnavano.<br />
Qual è il suo soggetto preferito<br />
In questo momento, tutti questi passeri fuori dalle mie finestre che godono le<br />
semenze; vedo poi tutti i giorni altri uccelli che noi non abbiamo, sono simili ma<br />
non come i nostri, questi hanno più colore. Il mio soggetto è tutto: natura, uomini…<br />
Io non mi limito: annoto i luoghi se provo interesse (ad esempio le nubi o<br />
qualunque altra cosa), faccio un accenno su un pezzetto di carta, di qualunque<br />
tipo in quel momento disponga, e alla mostra se ne potranno vedere alcuni…<br />
Sarà interessante vederli… Com’è il suo rapporto con la lettura Qual è il suo<br />
ultimo libro letto<br />
Ja, ho sempre qualcosa da leggere, specialmente soggetti politici, soprattutto<br />
di politica estera. Ad esempio ho appena letto il Diario di Ciano. È interessante<br />
perché scrive anche di quand’era a Ljubljana e mi ricordo a quel tempo di aver<br />
visto la bandiera italiana vicino a quella Jugoslava, ma una cosa simile non poteva<br />
essere e difatti guardai meglio e vidi, al centro della bandiera, una piccola<br />
U di Ustascia: Ciano stava accogliendo una piccola delegazione di ustascia,<br />
quei…<br />
Ma leggo anche altri libri, ad esempio ho appena letto The tiger’s wife [L’amante<br />
della tigre, di Téa Obreht, in Italia pubblicato da Rizzoli nel 2011], un libro<br />
tradotto dal serbo all’inglese per la casa editrice Random House. [e ne fa il<br />
riassunto]<br />
Che progetti ha nell’imminente Ha qualche desiderio particolare per la mostra<br />
triestina<br />
Quando arrivo sarò io a impostarla: nelle mie mostre seguo certe regole, vado<br />
dal passato al presente ed evito il futuro.<br />
Riccardo Redivo<br />
Foto di gruppo durante l’Onorificenza per merito alla carriera (2011);<br />
vicino all’artista, la moglie Nina e il Presidente della Repubblica Slovena<br />
Danilo Türk
Quattro ponti in quattro anni<br />
Lubiana può insegnarci qualcosa<br />
Il rapporto che le città hanno con l’acqua è sempre diverso. Ognuna di esse<br />
instaura un colloquio con questo elemento che rispecchia in parte il carattere<br />
degli abitanti, in parte le condizioni geomorfologiche e climatiche del sito,<br />
sul quale la città si sviluppa. Le città bagnate dal<br />
mare sono diverse dalle città attraversate da un<br />
fiume, ma anche in questo caso ci sono delle<br />
differenze. In certi casi le città non dialogano<br />
realmente con il corso d’acqua, ma semplicemente<br />
convivono con esso o lo considerano<br />
come un elemento da tenere sotto controllo e<br />
da temere. In altri casi le città instaurano un<br />
rapporto completamente diverso con il proprio<br />
fiume, trattandolo come un compagno fidato e<br />
coltivando tale relazione con tutta la cura e il<br />
rispetto possibili.<br />
Uno splendido esempio di come si possa<br />
instaurare un dialogo con il proprio fiume, il<br />
quale non viene percepito come una minaccia<br />
ma come una ricchezza, è certamente Lubiana.<br />
Già Jože Plečnik, il maggior architetto<br />
sloveno, che ha lavorato nella capitale sopratutto<br />
fra le due guerre, cercò di creare un forte<br />
collegamento fra l'acqua e la città. Fra le sue<br />
opere più importanti ricordiamo la sistemazione<br />
delle rive, con il colonnato delle Pokrite<br />
tržnice (mercato coperto) che si affaccia sul<br />
mercato all’aperto, i tre ponti che formano il<br />
celebre Tromostovje, il Čevljarski most (ponte<br />
del calzolaio) e le chiuse sulla Ljubljanica. Il Due vedute del Mesarski most<br />
valore aggiunto che è stato dato a Lubiana<br />
da queste opere è innegabile, ma da allora per più di mezzo secolo non si<br />
è realizzato nulla di significativo e non si è in nessun modo riqualificato il<br />
centro, modificandolo in base alle nuove esigenze, dovute a cambiamenti<br />
politici, sociali e economici.<br />
Negli ultimi anni invece l'amministrazione cittadina si è impegnata molto per<br />
migliorare l'immagine della capitale slovena, non solo con l'intento di attirare<br />
i turisti, ma soprattutto per invogliare i residenti a restare in città nei week<br />
end, invece di fuggire al mare o in montagna. Il progetto di riqualificazione<br />
urbana si è sviluppato di pari passo con il piano del traffico, il quale ha imposto<br />
notevoli cambiamenti, necessari per cambiare il volto alla città.<br />
La maggior parte dei parcheggi nel centro storico sono stati eliminati per far<br />
spazio ad aree pedonali ed è stato costruito un grande parcheggio interrato<br />
sotto il centralissimo Kongresni trg (piazza del Congresso). Un contributo<br />
alla crescente domanda di mobilità è stato dato dal bike-sharing, che ha<br />
riscosso un incredibile successo, tant’è che ben 40.000 lubianesi si sono<br />
iscritti al servizio. Ma la vera novità per cercar di dare una risposta alternativa<br />
al problema del traffico, risiede nel progetto di un sistema di trasporto<br />
pubblico fluviale che dovrebbe partire entro breve e per il quale sono stati<br />
già costruiti gli approdi sul fiume. La realizzazione di quest’ultimi rappresenta<br />
però solo una minima parte del progetto complessivo di sistemazione<br />
delle rive, che si estende per alcuni chilometri dal giardino botanico fino<br />
all’ospedale cittadino. Un progetto ambizioso e importante, ma che ha sa-<br />
8 <strong>Konrad</strong> <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />
puto far dialogare armoniosamente gli elementi nuovi con quelli esistenti.<br />
Alcuni interventi sono di lieve entità, per esempio il posizionamento delle<br />
panchine e dei cestini per i rifiuti. Altri invece sono un po’ più importanti,<br />
come la sistemazione dei marciapiedi e della passeggiata lungo il fiume, o<br />
la pavimentazione a nuovo delle zone pedonali.<br />
L’intervento più interessante sono i nuovi collegamenti fra le rive della<br />
Ljubljanica: quattro i nuovi ponti costruiti, mentre uno, il Hradeckega<br />
most (ponte Hradecky) è stato recuperato dopo essere stato restaurato.<br />
Quest’ultimo, originariamente situato al posto del Čevljarski most e successivamente<br />
rimosso, perché considerato troppo<br />
stretto, venne spostato altrove negli anni ‘30 del<br />
secolo scorso. Oggi ha finalmente trovato una<br />
nuova collocazione, che ne esalta la bellezza e ne<br />
valorizza la funzione.<br />
Ciascuno dei nuovi ponti ha un suo carattere particolare:<br />
due sono passerelle pedonali e ciclabili,<br />
uno è la concretizzazione di una idea già avuta da<br />
Plečnik ed è, più che un ponte, una piazza che si<br />
estende sul fiume e rappresenta il proseguimento<br />
ideale dello spazio ora occupato dal mercato,<br />
mentre l'ultimo è un intervento importante, un ponte<br />
su due livelli, di cui quello inferiore è pedonale<br />
e ciclabile, mentre quello superiore è destinato al<br />
traffico veicolare.<br />
Quattro nuovi ponti in quattro anni, dunque,<br />
sistemati in posti non solo strategici, ma anche<br />
molto delicati da un punto di vista architettonico<br />
e paesaggistico. C’è voluto quindi molto coraggio<br />
a proporre una rivoluzione simile, ma il risultato<br />
raggiunto è senza dubbio degno di nota, tant'è<br />
che il progetto di risistemazione delle rive ha vinto<br />
quest'anno il primo premio del concorso internazionale<br />
European Prize for Urban Public Space per<br />
la miglior riqualificazione urbana, sbaragliando più<br />
di trecentoquaranta concorrenti.<br />
La municipalità di Lubiana, grazie anche alla forza<br />
e determinazione dell’architetto Janez Koželj, vicesindaco di Lubiana, e al<br />
lavoro di alcuni fra i migliori progettisti sloveni, è riuscita in pochissimi anni<br />
a migliorare il rapporto della città con il fiume. Koželj ha avuto certamente<br />
i suoi oppositori, ma alla fine è riuscito a realizzare un progetto talmente<br />
ambizioso soprattutto grazie alla sua passione e alla sua tenacia.<br />
Chissà se le nostre città da questa parte del confine potranno prendere<br />
qualche spunto da Lubiana e se anche da noi prevarranno il coraggio, la<br />
determinazione e la voglia di andare avanti. Andare avanti e guardare al<br />
futuro non vuol dire costruire indiscriminatamente o non preoccuparsi del<br />
contesto nel quale si va a intervenire, ma significa valutare con attenzione<br />
e grande sensibilità cosa si può realizzare e dove farlo. Come Lubiana<br />
insegna, il nuovo non è sempre sinonimo di scarsa qualità e sarebbe<br />
auspicabile che anche da noi si potesse dimostrare di saper costruire con<br />
equilibrio ed eleganza. C’è da augurarsi che il tanto contestato e chiacchierato<br />
ponte sul Canal Grande a Trieste possa dimostrare di essere un’opera<br />
di valore e possa contribuire a migliorare ulteriormente l’immagine del Borgo<br />
Teresiano, così come i nuovi ponti a Lubiana sono riusciti a migliorare la<br />
qualità dello spazio pubblico attorno al fiume.<br />
Se ci sono le capacità, le competenze e la passione, i risultati non possono che<br />
essere positivi. E per averne la conferma, non occorre andare molto lontano...<br />
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Fuoco e fiamme<br />
Di solito ci viene insegnato che la materia può essere solida, liquida o gassosa.<br />
In realtà il 99% dell’universo è formato da plasma, un vero e proprio quarto stato<br />
della materia, costituito da gas incandescenti dove gli atomi hanno perso alcuni<br />
elettroni (ovvero sono ionizzati) e vagano liberi insieme ad essi. Questo avviene<br />
di solito a temperature oltre i 3000°C.<br />
Le normali fiamme, pur costituite da gas<br />
incandescenti, avendo temperature più<br />
basse non contengono plasma. In ogni<br />
caso esse rappresentano una presenza<br />
fondamentale nella nostra vita. Apparentemente<br />
non sono altro che fantasmi, spettri<br />
danzanti nelle nostre stufe, sui nostri focolari<br />
o guizzanti dagli accendini. Eppure la loro<br />
forza è inaudita, il loro potere su di noi è<br />
totale. Senza la combustione il mondo che<br />
ci circonda avrebbe un altro volto, o meglio,<br />
non ne avrebbe nessuno, poiché anche il<br />
metabolismo che ci sostenta non è altro che<br />
un fuoco senza fiamma che arde dentro di<br />
noi bruciando zuccheri e grassi. Anche le<br />
nostre automobili con il motore a scoppio<br />
hanno un cuore di fuoco, un fuoco controllato<br />
e altrettanto invisibile.<br />
Il Sole, invece, al di là dell’osservazione intuitiva<br />
che “brucia”, in realtà non brucia affatto:<br />
Nelle immagini dall'alto:<br />
– colori generati bruciando i seguenti elementi: 1: litio; 2: calcio; 3:<br />
sodio; 4: bario; 5: boro; 6: rame; 7: selenio; 8: potassio; 9: piombo<br />
– “Il drago Smaug” (1977), di Greg e Tim Hildebrandt. Smaug è il<br />
drago che rubò il tesoro dei Nani, fra i personaggi del romanzo “Lo<br />
Hobbit” di J.R.R. Tolkien<br />
il suo calore è di origine nucleare. La sua<br />
massa infatti è composta per i tre quarti da<br />
idrogeno, mentre l’ossigeno, necessario per<br />
qualunque forma di combustione, è presente<br />
solo in tracce. Se il motore del Sole fosse<br />
la combustione, la luce della nostra stella<br />
sarebbe durata mille anni o giù di lì.<br />
Il fuoco può essere molto violento e diventare<br />
un’esplosione, che avviene quando le sostanze bruciano molto rapidamente,<br />
producendo molti gas e fumi. Inoltre molti esplosivi per avere effetto devono trovarsi<br />
in un contenitore rigido e sigillato. Per questo sarebbe impossibile evadere<br />
di prigione come facevano i personaggi delle vecchie storie di Topolino, realizzando<br />
una bomba improvvisata con polvere pirica messa in una palla di carta di<br />
giornale: si otterrebbe solo una bella fiammata. Per i palati fini c’è una delle più<br />
improbabili scene della storia del cinema (visibile al link: https://www.youtube.<br />
com/watchv=NLXwA3bYkno), in cui il capitano Kirk di Star Trek inseguito da un<br />
goffissimo e stupido alieno riesce in due minuti scarsi a costruire un cannone di<br />
fortuna con una canna di bambù, triturare dei minerali per produrre l’esplosivo e a<br />
sparare un colpo.<br />
La combustione può essere anche estremamente pigra e indolente. Stiamo qui<br />
parlando dell’ossidazione, come quella che avviene nei metalli. La stessa respirazione<br />
che ci sostenta funziona facendo ossidare il ferro contenuto nell’emoglobina,<br />
grazie all’ossigeno che entra nei polmoni. Forse non tutti sanno che il ferro si<br />
può anche bruciare: basta prendere una paglietta metallica a grana fine, di quelle<br />
che si utilizzano per levigare il legno, e darle fuoco. Mettendo poi insieme ossido<br />
di ferro e polvere di alluminio si ottiene una sostanza micidiale, la termìte (con<br />
l’accento sulla “i”: l’omonimo insetto si dice invece tèrmite), che bruciando produce<br />
temperature sull’ordine dei 2500°C. Secondo una nota teoria complottista il<br />
9 <strong>Konrad</strong> <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />
crollo delle Torri Gemelle non sarebbe dovuto agli aerei schiantati bensì a<br />
cariche di termìte poste all’interno degli edifici.<br />
Meglio utilizzare il fuoco per applicazioni più civili e fondamentali per<br />
la sopravvivenza umana: la fusione dei metalli, il riscaldamento delle<br />
case, la preparazione di banane flambé e dei sapienti “tagli alla fiamma”<br />
dei parrucchieri. Una delle reazioni più bizzarre che abbia mai visto<br />
è quella che avviene bruciando il tiocianato di mercurio, che produce<br />
grandi serpenti giallastri che si contorcono. Digitate su YouTube “pharaoh<br />
snake” (serpente del faraone). Altrettanto<br />
suggestivo è il “tubo di Rubens”, un semplice<br />
tubo di metallo con dei fori a intervalli regolari,<br />
dai quali viene fatto uscire del gas incendiato.<br />
Ponendo il dispositivo vicino a un altoparlante<br />
le fiammelle danzano a ritmo di musica.<br />
Il fuoco produce ogni anno danni ingenti alle<br />
foreste. Nonostante ciò molti organismi vegetali<br />
traggono beneficio anche dalla distruzione,<br />
grazie alla rinnovata disponibilità di terreno<br />
e di luce. Varie specie di piante, denominate<br />
pirofite, si sono adattate a sopravvivere al<br />
fuoco, grazie alle spesse cortecce e a simili<br />
espedienti. Nei casi più estremi troviamo piante<br />
che hanno addirittura bisogno del fuoco per<br />
germinare o propagarsi, come avviene nel pino<br />
marittimo e nel pino di Aleppo, che possiedono<br />
dei coni in grado di aprirsi solo con le alte temperature<br />
sviluppate dagli incendi. Kevin Kelly<br />
nel suo saggio Out of control racconta del caso<br />
di un progetto ecologico in Illinois con lo scopo<br />
di ricreare la landa locale originaria. Dopo anni<br />
di sperimentazioni fallite il responsabile del<br />
progetto scoprì che l’ingrediente che mancava<br />
era proprio qualche occasionale incendio.<br />
Animali che vivono nel fuoco, no, non ne esistono,<br />
in compenso possiamo trovare organismi<br />
adattati a vivere nel calore estremo: è così ad<br />
esempio per l’Alvinella pompejana, un verme<br />
che vive presso i vulcani sottomarini e resiste a 105°C. Ma il record<br />
assoluto appartiene all’archeobatterio Strain 121, così chiamato appunto<br />
perché prospera attorno ai 121°C.<br />
Nell’immaginario medievale troviamo le “salamandre”, spiriti del fuoco<br />
che si presentavano come lingue di fuoco o globi incandescenti. Vi erano<br />
persino furbacchioni che vendevano “pelli di salamandra” impossibili da<br />
bruciare, che non erano altro che brandelli di tessuto di amianto. Anche<br />
i draghi spesso sono legati con l’elemento fuoco, ed amano sputare<br />
fiamme per arrostire i malcapitati. Ma se ormai i draghi nessuno li prende<br />
sul serio, ancora oggi lo spauracchio delle fiamme dell’inferno fa paura<br />
a molti. In compenso — come avviene nella realtà — oltre a significare<br />
morte e distruzione, il fuoco può rappresentare anche la vita e il bene, ed<br />
ecco che le fiamme diventano simbolo dello Spirito Santo, della divinità in<br />
mezzo a noi e dentro di noi.<br />
“Chi ama brucia”, diceva saggiamente una vecchia pubblicità di biscotti.<br />
Francesco Gizdic<br />
bizzarro@bazardelbizzarro.net<br />
www.bazardelbizzarro.net
L'APPRODO<br />
Poiché siamo in prossimità delle feste natalizie, ho pensato<br />
che sarebbe carino fare la recensione di un libro per ragazzi,<br />
o almeno di uno che viene presentato come tale. In realtà il<br />
romanzo grafico “L’Approdo” di Shaun Tan è assolutamente<br />
inclassificabile, ed è uno dei libri più curiosi che mi siano<br />
stati regalati in occasione del mio 65° compleanno lo scorso<br />
agosto. Quello che è sicuro è che parla di un argomento<br />
assai serio, il problema dell’emigrazione, che appassiona<br />
e coinvolge il mondo intero. Però lo fa in maniera del tutto<br />
originale, con un piglio surreale ed onirico molto personale.<br />
Originariamente pubblicata nel 2006 in Australia da Lothian Children’s Books,<br />
l’opera è arrivata da noi grazie alla mediazione di Piergiorgio Nicolazzini, uno<br />
dei maggiori esperti mondiali di fantascienza, ed è uscita in Italia nel 2008<br />
presso le edizioni Elliot di Roma. Si tratta di un volume cartonato di grande<br />
formato, con oltre cento pagine di carta patinata sulle quali sono impressi dei<br />
disegni di una bellezza stupefacente. Sulla quarta di copertina campeggiano<br />
i commenti ammirati di altri autori di famosi romanzi grafici, come Marjane<br />
Satrapi e Art Spiegelmann. Shaun Tan è nato a Perth da genitori malesi immigrati<br />
in Australia, quindi l’argomento deve conoscerlo molto bene. Nessuna<br />
parola scritta ingombra le sue tavole, niente nuvolette o commenti a piè di<br />
pagina, ma i lettori capiscono tutto lo stesso grazie all’impressionante espressività<br />
dei personaggi. Shaun Tan unisce un disegno di tipo tradizionale, quasi<br />
manieristico, ad una meravigliosa capacità inventiva. L’ossessiva attenzione<br />
per i particolari più minuti si stempera nell’originalità di certe invenzioni grafiche<br />
che lasciano esterrefatti per la loro audacia. L’autore riesce a coinvolgere<br />
il lettore nella storia di un uomo che abbandona la propria città infestata da<br />
Shaun Tan<br />
L'approdo<br />
Elliot Edizioni, 2008<br />
pp.128, € 22,00<br />
10 <strong>Konrad</strong> <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />
entità oscure e maligne, e dopo un lungo viaggio per mare<br />
approda in un posto che all’apparenza sembra New York City,<br />
ma non lo è assolutamente, anzi, la lingua, gli usi ed i costumi<br />
sono talmente alieni da risultare incomprensibili non solo per<br />
lui, ma anche per i poveri lettori. L’unica via di salvezza per il<br />
poveraccio sarà quella di trovare altri immigrati come lui con i<br />
quali fraternizzare e farsi spiegare le arcane usanze del posto.<br />
Da notare che ciò è esattamente quello che succede alla<br />
maggior parte degli immigrati nella realtà . È a questo punto che inizia la<br />
parte più bella del libro. Ogni nuovo personaggio che il protagonista incontra<br />
racconta la propria storia, e ce ne sono certe da far rizzare i capelli sulla<br />
testa. Vale la pena di ricordare che in commento riportato alla fine del libro<br />
l’autore dichiara di essersi ispirato tra l’altro ad alcune inquadrature del film<br />
“Ladri di biciclette” di Vittorio De Sica, e devo dire che codesto omaggio al<br />
cinema neorealista italiano mi ha veramente commosso. Alla fine nonostante<br />
le strane abitudini degli abitanti del posto, l’uomo si convincerà di avere<br />
trovato una nuova patria, e riuscirà pure con uno stratagemma a ricongiungersi<br />
con la propria famiglia. Un libro all’apparenza un po’ criptico, che<br />
però dopo le prime pagine risulta essere di una comprensibilità esemplare,<br />
e spezza una lancia a favore degli immigrati che alle volte vengono trattati<br />
proprio come degli “stranieri in terra straniera”. Insomma un’opera didattica<br />
ed immaginifica che dovrebbe essere mostrata nelle scuole.<br />
Gianni Ursini<br />
50 mm<br />
racconti brevissimi pensati come scatti fotografici,<br />
ritratti di un momento rubato...<br />
Fissa da alcuni minuti il foro nella roccia. Pieno d’acqua, giallo nei contorni.<br />
È malinconica, abbastanza da fare quello sciocco gioco che fanno i bambini. “Se entro dieci secondi una fogliolina ci<br />
cadrà dentro, allora il mio desiderio si avvererà”.<br />
Ma mentre conta, già le sovvengono le tante cose che dovrebbe fare, invece di starsene qui a perdere tempo. Uno -<br />
dice a se stessa, mentalmente alzando il primo pollice vigoroso - nelle domeniche di pioggia puoi risolvere cruciverba,<br />
studiare il giapponese, vedere la trilogia di film che la fretta della settimana non ti consente di vedere. Due – e su<br />
l’indice - nelle domeniche di pioggia puoi scolpire il legno, dipingere una tela, o modellare l’argilla che hai comprato<br />
ieri e abbozzare una testa che vagamente ti somigli. Tre, nelle domeniche di pioggia puoi cucinare un pentolone di<br />
zuppa e sistemarla nelle dosi giuste nel congelatore, per avere la cena pronta e buona quando sarai troppo stanca.<br />
Quattro, nelle domeniche di pioggia puoi pulire casa cantina e box, e soppesare senza pietà le vecchie cose che<br />
reclamano una scelta. Cinque, nelle domeniche di pioggia puoi anche uscire, non è vietato, bastano un cappuccio<br />
e un cappellino ben calcati. Oppure puoi aprire l’ombrello e con quel braccio alzato sentirti come una ballerina nella<br />
città lucida e sgombra. Sei – e mentalmente alza anche l’altra mano - puoi comprare del gelato e tornare a casa a gustartelo,<br />
le gambe piacevolmente sotto il plaid. Sette, nelle domeniche di pioggia puoi iniziare a leggere quei romanzi<br />
da paura, in tre volumi, una selva di personaggi, le pagine sottili, le righe fitte. Otto, puoi finire il puzzle di novemila<br />
pezzi, d’altronde manca solo un pezzo d’ala dell’angelo. Nove, puoi andare nei musei e comprendere a fondo ciò che<br />
lunedì avrai già dimenticato. Dieci, puoi...<br />
Basta. Vòltati subito, stupida che non sei altro. Corri, zampetta nel fango, ridi. Scappa. Fermarsi ad aspettare, seduta<br />
da qualche parte, culo fradicio, a desiderare l’impossibile – è l’unica cosa che non devi fare.<br />
E mentre si gira, imponendosi di tornare alla vita, ecco che una foglia cade dritta dritta dentro la pietra. Ma lei non lo saprà.<br />
Undici (e mentalmente le mani ricadono, non ci sono dita per enumerare ciò che è vero), puoi alzare al cielo occhi ed occhiali, e tra le goccioline tonde, intravvedere<br />
come sarebbe il mondo se la pioggia cadesse soltanto, e sempre, dentro di te.<br />
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libri<br />
Venivamo tutte per mare<br />
Sulla nave eravamo quasi tutte vergini.<br />
Questa è la prima frase. A leggerla con attenzione, contiene in sé tutti gli<br />
elementi della storia che il libro ci racconterà.<br />
Sulla nave. Dunque c’è un viaggio per mare, con tutto quello che comporta.<br />
Gli enigmi, le incertezze, le notti e i giorni, qualcosa che resta alle spalle e<br />
qualcos’altro che s’intravvede all’orizzonte. Due paesi, due sponde, due vite.<br />
Eravamo . E c’è questa prima persona plurale, che ci accompagnerà lungo<br />
tutto il romanzo. Eravamo. Ci chiedevamo. Dormivamo. Soffrivamo. Ci<br />
lamentavamo. Mangiavamo... Un plurale struggente, poetico, ipnotico,<br />
che pur creando l’idea di un gruppo, riesce a comunicare una solitudine<br />
angosciosa, come se di un torrente riuscissimo a sentire la corsa disperata<br />
di ogni singola goccia, di un bosco il tremito sottile di ogni foglia. Un plurale<br />
che ci tirerà la mano in ogni pagina, come in una preghiera. Ascoltaci. Non<br />
ascoltare solo me. Ascoltaci tutte.<br />
Quasi tutte vergini. Come dev’essere lo stato d’animo di donne,<br />
giovanissime ma anche quasi quarantenni, che non hanno conosciuto<br />
nulla, né il corpo di un uomo né qualsiasi esperienza del mondo Come<br />
dev’essere, stare lì, sul ponte di una nave a guardare i passeggeri bizzarri,<br />
dal volto nuovo e diverso dal loro, a chiedersi come sarà, lì, laggiù, in un<br />
continente pieno di misteri, con lui... Come dev’essere immaginare l’amore,<br />
nel terrore dell’onda che le strappa da ogni cosa nota per consegnarle alle<br />
mani di un uomo mai visto, un marito conosciuto solo in fotografia...<br />
Una prima frase e già siamo dentro queste donne, nel loro cuore smarrito.<br />
Venivamo tutte dal mare , romanzo di Julie Otsuka, racconta l’odissea di<br />
queste donne giapponesi che a migliaia, all’inizio del Novecento, lasciarono<br />
la patria per raggiungere in California uomini emigrati tempo prima, visti solo<br />
in fotografia, sposati per procura.<br />
Ma la fotografia era vecchia di decenni e le lettere (in cui i mariti<br />
raccontavano di essersi ben sistemati) erano scritte da altri, da professionisti<br />
della bella calligrafia e delle parole dolci e menzognere.<br />
Quando sbarcano – strette nel kimono logoro, con l’instabilità del mare<br />
ancora nei zoccoletti di legno –, queste donne scoprono la verità. La verità<br />
brutale di una prima notte d’amore che non è d’amore, di un lavoro che<br />
spezzerà loro la schiena o la dignità o entrambe, di un ambiente ostile che<br />
le considererà via via buffe, gentili ma strambe, laboriose ma diverse...<br />
Infine pericolose. Nemiche.<br />
Saranno anni di sofferenza, di pazienza, di fatica, di sopportazione.<br />
Impareranno nuove parole, partoriranno i loro figli, cercheranno di farsi<br />
accettare, e di accettarsi loro stesse, rammendando ogni giorno un’anima<br />
bucata da spilli di nostalgia e di infiniti rimpianti.<br />
Sono vittime di quel razzismo che anche noi italiani in America abbiamo<br />
sofferto (e che oggi, popolo di smemorate carogne quali siamo, risputiamo<br />
addosso ad altri). Ma dopo Pearl Harbour, per i giapponesi è peggio. Cala<br />
su di loro la scure del provvedimento di Roosevelt: la detenzione in campi di<br />
concentramento.<br />
Additate come complici del nemico, anche queste piccole donne, i loro<br />
mariti, le loro famiglie operose che nulla c’entrano con la guerra, cominciano<br />
a temere ogni sguardo. Arrivano a vergognarsi delle tradizioni fino ad allora<br />
rispettate, dei più teneri ricordi custoditi.<br />
Di sera, bruciano tutto ciò che può farli considerare legati al Giappone:<br />
altari di famiglia buddisti, bacchette di legno, lanterne di carta, foto... Ho<br />
guardato il volto di mio fratello incenerirsi e librarsi nel cielo. Ma non serve<br />
11 <strong>Konrad</strong> <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />
Julie Otsuka<br />
Venivamo tutte per mare<br />
Traduzione di Silvia Pareschi<br />
Bollati Boringhieri, 2012<br />
142 pp., € 13,00<br />
a niente. Si finisce comunque sulla<br />
lista nera di quelli che verranno portati<br />
via nella notte, o all’alba, domani o<br />
dopodomani…<br />
Nell’ultimo capitolo del libro, il “noi”<br />
non è più quello delle donne, ma degli<br />
americani che si sorprendono della<br />
loro scomparsa. Dove sono andati i<br />
giapponesi Dov’è il gentile signor<br />
Harada della Harada Grocery che nel suo grembiule verde ci offriva la<br />
menta fresca e la fragola perfetta<br />
Ci sono vari modi per raccontare le pagine peggiori della Storia.<br />
Julie Otsuka racconta così, con la geniale trovata di questo noi corale<br />
e incantatorio, e di immagini modeste e vividissime, tanto più potenti<br />
quanto più sono umili. Case sprangate e vuote, cassette postali<br />
traboccanti, verande sbilenche, erbacce che spuntano nei giardini.<br />
Gli ultimi carichi di bucato ancora stesi ad asciugare, che più nessuna<br />
signora giapponese ritirerà…<br />
Parlare di questo romanzo è anche pretesto per sollevare la questione<br />
della traduzione, arte nobilissima che necessita non solo della<br />
conoscenza delle due lingue da e verso le quali si traduce, ma anche di<br />
intuito, di sensibilità e di una raffinata cultura. Lavoro difficile e spesso<br />
ingrato. Quante recensioni citano degnamente il traduttore Quanti lettori<br />
sono consapevoli del lavoro sfiancante che è stato fatto per loro E se<br />
talvolta anch’io ho peccato in questo senso, prometto che d’ora in poi<br />
non lo farò più.<br />
Questo libro è stato tradotto da Silvia Pareschi di cui ho recentemente<br />
scoperto il blog ninehoursofseparation.blogspot.it, che vi invito a visitare.<br />
In un riquadrino a destra, c’è la frase che d’ora in poi voglio tenere<br />
a mente: “I libri non si traducono da soli. Citate il traduttore nelle<br />
recensioni”. E c’è una sezione dedicata alle più belle parole sul tradurre.<br />
Ad esempio quelle di Gesualdo Bufalino: “Il traduttore è l’unico autentico<br />
lettore d’un testo. Non dico i critici, che non hanno voglia né tempo di<br />
cimentarsi in un corpo a corpo altrettanto carnale, ma nemmeno l’autore<br />
ne sa, su ciò che ha scritto, più di quanto un traduttore innamorato<br />
indovini”.<br />
O quelle di Carlo Fruttero: “Al traduttore [...] si chiede di essere insieme,<br />
e a freddo, Napoleone e il suo più infimo furiere, di avere lo sguardo<br />
d’aquila dell’uno e la maniacale pignoleria dell’altro. Gli si chiede di<br />
dominare non una lingua, ma tutto ciò che sta dietro una lingua, vale<br />
a dire un’intera cultura, un intero mondo, un intero modo di vedere il<br />
mondo. E di sapere annettere imperialisticamente questo mondo a un<br />
altro del tutto diverso, trasferendo ogni sfumatura, registro, accento,<br />
allusione, tonalità entro i nuovi confini. Gli si chiede infine di condurre<br />
a termine questa improba e tuttavia appassionata operazione senza<br />
farsi notare, senza mai salire sul podio o a cavallo. Gli si chiede di<br />
considerare suo massimo trionfo il fatto che il lettore neppure si accorga<br />
di lui. ... Il traduttore è l’ultimo, vero cavaliere errante della letteratura.”<br />
Luisella Pacco<br />
luisellapacco.wordpress.com
siamo tutti intelligenti<br />
Quadrati facili<br />
12 <strong>Konrad</strong> <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />
La matematica è costellata di regole che si possono<br />
studiare, e anche senza troppe conoscenze, ma con<br />
un po’ di pazienza, riusciamo a scoprire anche noi<br />
delle curiosità impensabili, che con i teoremi dei primi<br />
anni delle superiori si possono anche dimostrare.<br />
Con una piccola calcolatrice, oppure con la tavola dei<br />
quadrati, possiamo scoprire quanto fa 666667x666667,<br />
anche se il risultato non sta nel visore della calcolatrice.<br />
Lo facciamo<br />
Intanto 7x7 = 49, poi 67x67 = 4489, poi 667x667 =<br />
444889, e ancora 6667x6667 = 44448889. Allora, qual<br />
è la regola Che se aggiungo ancora un 6 nel numero<br />
che viene moltiplicato per se stesso, il risultato sarà<br />
analogo all’ultimo scritto, ma con ancora un 4 e un 8.<br />
Quindi 66667x66667 = 4444488889, e 666667x666667<br />
= 444444888889, ecc…<br />
Non sempre va così bene, e qualche volta dobbiamo<br />
fare tutti i conti, ma possiamo divertirci a cercare<br />
queste simpatiche circostanze, magari con numeri più piccoli del 666667, che difficilmente<br />
ci capiterà nei nostri calcoli.<br />
Proviamo a fare il quadrato dei numeri compresi fra 50 e 60, cioè ad eseguire le moltiplicazioni<br />
51x51, 52x52, e così via. Ecco i risultati.<br />
Basta osservare le cifre dei risultati a due a due, e si<br />
può capire il meccanismo: se moltiplico per se stesso un<br />
numero compreso fra 50 e 60, per trovare le prime due<br />
cifre del risultato, basta fare 25 più la cifra delle unità;<br />
per trovare le ultime due cifre, basta fare il quadrato della<br />
cifra delle unità. Ad esempio, per fare 57x57, basta fare<br />
25+7=32, e poi 7x7=49, e si ottiene 3249. Ecco che ora<br />
possiamo in un attimo scrivere subito il quadrato di tutti i<br />
numeri da 50 a 60. Ma ci sono anche tante altre regole…<br />
Alla prossima puntata!<br />
©Giorgio Dendi<br />
Redazionale a cura dell'inserzionista<br />
Michele Crismani: Ciao, mi manda <strong>Konrad</strong> per<br />
un’intervista!<br />
Francesca Comida: Ah, così giovane<br />
MC: cominciamo subito a buttarla in polemica<br />
Come ti chiami<br />
FC: Francesca Comida.<br />
MC: Ecco, te pareva: avevo già una sensazione<br />
di sinistra familiarità…<br />
FC: Come dici<br />
MC: Niente, lascia stare. Dimmi piuttosto, com’è che ti viene in mente di aprire un<br />
negozio quando quasi tutti quelli che ce l’hanno stanno pensando di chiudere<br />
FC: Perché si tratta di commercializzare prodotti che sono di non facile reperibilità,<br />
almeno qui a Trieste.<br />
MC: Sarebbe a dire che non si possono trovare facilmente<br />
FC: Proprio così e secondo me se ne sente la mancanza.<br />
MC: Un nuovo negozio di videogiochi Ottima idea!<br />
FC: Ma no! Intendo aprire qui, in Via Ginnastica 31, un negozio di prodotti per l’igiene<br />
personale e per la casa…<br />
MC: Ma Francesca! Siamo pieni di negozi così… Ogni volta che annuncio trionfante di<br />
non potermi lavare perché è finito lo shampoo la mamma ne tira fuori un’altra bottiglia.<br />
Siamo tutti pieni di prodotti così…<br />
FC: Se non mi lasci finire! I prodotti di cui parli, nella maggior parte dei casi, sono il<br />
risultato di lavorazioni chimiche,molto spesso elaborati del petrolio che non partono da<br />
prodotti naturali e inoltre sono stati testati su animali, innocenti vittime di un sistema<br />
produttivo poco rispettoso della natura, dell’ambiente e della stessa salute dei consumatori.<br />
Pensa soltanto, ad esempio, alla più elevata possibilità di procurare allergie<br />
quando il prodotto non è a base vegetale, naturale, ma è invece frutto di manipolazioni<br />
con sostanze sintetiche. Io intendo proporre ai miei clienti prodotti rispettosi dell’ambiente,<br />
della tradizione, della qualità tanto nella composizione che nella lavorazione.<br />
MC: Detta così mi convince di più. E avrai l’esclusiva per questi prodotti<br />
FC: No, macchè… molti di essi sono già presenti nelle erboristerie, soprattutto quelli di<br />
cosmesi, mentre io intendo operare una selezione di tutto quanto di meglio è offerto per<br />
l’igiene sia personale che domestica, limitandomi a quell’ambito.<br />
MC: Sono in effetti prodotti che vanno di moda…<br />
FC: Forse, in certo senso, se pensiamo alla maggiore attenzione che negli ultimi anni<br />
si è concentrata sui temi del naturismo, della difesa ambientale, della protezione degli<br />
animali, dell’opposizione al loro sfruttamento nell’industria, particolarmente in quella<br />
chimico-farmaceutica, dove ne vengono sacrificati a decine di migliaia senza che peraltro<br />
le torture cui vengono sottoposti diano risultati certi a garanzia del consumatore. Ma<br />
invece pensare a prodotti per l’igiene basati sui vegetali, sulla conoscenza di erbe e fiori,<br />
sull’uso di essenze naturali, sul recupero anche di tecniche di lavorazione e modalità<br />
d’uso mutuate da tradizioni popolari millenarie è il contrario della “moda”: è il recupero<br />
di una cultura artigianale che troppo frettolosamente rischiava di essere buttata via a<br />
vantaggio delle grandi multinazionali sulla cui correttezza di scelte politiche e industriali<br />
non sarei proprio disponibile a scommettere un centesimo.<br />
MC: Ma non costerà di più un prodotto creato in questa maniera rispetto a uno messo<br />
sul mercato in milioni di confezioni tutte uguali tra loro e<br />
spesso ben confezionate, secondo le norme più aggiornate<br />
del marketing<br />
FC: Può essere vero soltanto in parte. In apparenza il prodotto<br />
può sembrare più caro, ma poi facendo attenzione<br />
si nota che ne si deve usare molto di meno per avere lo<br />
stesso risultato, se non addirittura migliore, di quello che<br />
si ottiene con un prodotto della grande distribuzione. Poi<br />
pensa alla quantità di investimenti pubblicitari che deve<br />
mettere in campo un produttore di detersivi per convincere il consumatore a comperare<br />
il suo tra decine di altri perfettamente identici, sia nello scopo che nella composizione<br />
chimica. E poi ci sono degli altri costi, quelli più salati che siamo obbligati a pagare tutti<br />
in termini di lotta all’inquinamento, di difesa del suolo, di tutti gli aspetti negativi collegati<br />
alla produzione industriale, soprattutto a quella chimica. Inoltre, ti dirò, che mettermi<br />
sul viso una crema che sono certo non è costata a nessun coniglietto una ingiustificata<br />
sofferenza è una cosa che non ha prezzo, soprattutto perché nello spalmarmi la crema<br />
devo proprio guardarmi in faccia, davanti allo specchio.<br />
MC: Brava Francesca! Quest’ultima cosa che mi hai detto mi piace davvero. Però,<br />
come farai a essere sicura che non ti freghinocome farai a sapere che rispettano<br />
davvero quello che dicono<br />
FC: Esiste una lista, che non è altro che un elenco delle aziende che aderiscono allo<br />
standar senza crudeltà, certificato da ICEA per la LAV, oppure tramite l’associazione<br />
inglese Naturewatch, o ancora attraverso autocertificazione. Questi enti garantiscono<br />
che né il prodotto finito né i suoi singoli ingredienti sono stati testati sugli animali<br />
dall’azienda e che non sono nemmeno stati commissionati a terzi.<br />
Esistono poi altre certificazioni come quello Vegan ok, rilasciato dalla Vegan Society<br />
che oltre a questo certifica l’assenza di ingredienti di origine animale all’interno del<br />
prodotto. Assicurano quindi al cliente finale circa la possibilità di individuare di chi se ne<br />
è fatto garante, in ciascun anello della catena distributiva, dal produttore a me, che di<br />
tale catena sono l’ultimo anello.<br />
MC: Il penultimo, a dire il vero: l’ultimo è sempre il consumatore.<br />
FC: Sì, certo. Anche se a me non piace quel termine. La persona che compra i prodotti<br />
da me è mio cliente, una persona, appunto, con la sua individualità, le sue esigenze,<br />
le sue piccole idiosincrasie, le sue convinzioni e le sue curiosità. Non precisamente un<br />
amico, ma qualcosa che in qualche modo gli assomiglia. Comunque non è un numero,<br />
come il termine “consumatore” sembra considerarlo.<br />
MC: Mi pare un ottimo punto di partenza, questo tuo modo di immaginarti chi varcherà<br />
la soglia del tuo negozio. Ti auguro buona fortuna, Francesca.<br />
FC: Grazie, passa a trovarmi, qualche volta.<br />
MC: Sai, non è che me freghi più di tanto dei prodotti per l’igiene… comunque grazie!<br />
LIFE RESPECT<br />
via Ginnastica 31 - Trieste<br />
Il primo negozio dedicato a chi ama e rispetta gli animali e la Natura.<br />
Prodotti naturali per il corpo, detergenti e accessori per prendersi cura della casa in<br />
modo naturale.
isole scomparse<br />
13 <strong>Konrad</strong> <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />
Avevo lavorato là vicino e all’epoca non ne sapevo niente. Un’area<br />
dove oggi sfrecciano fiumi d’auto ed un vero fiume, il Timavo, termina<br />
la parte più nota del suo viaggio sotterraneo nelle viscere della Carsia<br />
ed alimenta, assieme ad altre acque, cicli produttivi e la stessa Trieste,<br />
grazie al vecchio acquedotto Randaccio. Proprio all’interno di questo<br />
comprensorio, tra vegetazione lussureggiante e zanzare assatanate,<br />
affiorano mosaici e resti di edifici romani, quali una stazione di posta<br />
ed una specie d’albergo per i turisti dell’epoca che arrivavano in zona,<br />
seguendo forse gli scritti di Strabone, di Livio e di Plinio che riferivano, il<br />
primo, di un bosco sacro a Diomede e di un allevamento di cavalli, gli altri<br />
di ville, isole e terme.<br />
Cosa spingeva questi nostri antenati in queste contrade Commerci e<br />
guerre ma anche ricerca di pace, tranquillità ed esperienze mistiche,<br />
legate anche alla presenza dell’acqua che scaturisce da refrattarie rocce<br />
calcaree, tanto che avevano individuato anche una specifica divinità il<br />
dio Timavo e aveva fatto collocare proprio qui un punto di contatto con<br />
l’Ade, il Paradiso degli antichi. La sacralità dei luoghi permane anche in<br />
epoca cristiana e si manifesta con la chiesa gotica di S.Giovanni in Tuba,<br />
così diversa dalle chiesette carsoline. Edificata anche con elementi di<br />
preesistenti edifici romani, ridotta a rudere durante la I guerra mondiale,<br />
spesso è invasa delle acque della falda.<br />
Qualche km verso occidente, ne vengono a giorno altre: ancora Timavo<br />
ma anche Isonzo e lo stesso Vipacco che mescolandosi generano una<br />
serie di aree umide: i laghi di Doberdò e Pietrarossa ed infine le Mucille.<br />
Ad est un altro tassello di un mondo quasi scomparso è quello di Sablici,<br />
vicino al casello del Lisert, legato alla temperatura costante di circa 12<br />
-13° di acque profonde che emergono dalle rocce e che generano un<br />
biotopo raro per la nostra zona dove prosperano specie igrofile, come il<br />
frassino ossifillo e altre specie che possiamo trovare di solito molto più a<br />
nord, nella lontana pianura pannonica.<br />
D’estate, turisti diretti al mare dalmato o ancora più lontano, ignari di<br />
quest’oasi, in passato molto più estesa, pazientemente boccheggiano<br />
al sole solo 10 metri più in alto. Infatti, dopo gli effetti demolitori della I<br />
guerra, un canale scolmatore, realizzato negli anni ’60, invia al mare tutta<br />
l’acqua che vi regnava. Tutto per far spazio a qualche campo di pannocchie!<br />
Motivazioni forse banali hanno quasi cancellato un ecosistema<br />
umido, anno dopo anno, sempre più assorbito dall’omogenea boscaglia<br />
carsica e che, forse peggio, un domani dovrà lasciar spazio ad altro asfalto<br />
o altre infrastrutture.<br />
E le sorprese non sono ancora finite. Un rebus geologico: a piccola<br />
distanza verso Monfalcone,<br />
sgorgano acque a circa<br />
40°. Le infiltrazioni idriche<br />
che percolano nel sottosuolo,<br />
si riscaldano ma faglie,<br />
fratture o rocce impermeabili<br />
ne causano la risalita<br />
lungo un percorso diverso<br />
più breve dell’andata.<br />
Tornano così in superficie<br />
conservando una parte<br />
del calore accumulato. Per<br />
un certo periodo, queste<br />
acque hanno alimentato<br />
una struttura termale, per<br />
decenni caduta nell’oblio.<br />
Era un classico tema da<br />
dibattito elettorale a Monfalcone. Ora, non so per quale miracolo, stanno<br />
riemergendo dall’abbandono. Meglio tardi che mai. Ma nulla si può più fare<br />
per alcune isole calcaree chiamate dai romani “insulae clarae“ che abbellivano<br />
una piccola baia, il cosiddetto Lacus Timavii. Un tratto di mare basso<br />
e chiuso da isolotti che si è progressivamente interrato, anche per opera<br />
dell’uomo. Alcune collinette calcaree sono state sbriciolate e ne resta solo<br />
qualche mozzicone. Vittime in epoca fascista ed industriale della stessa<br />
logica che altrove ha progressivamente rimosso aree umide, in quanto<br />
ambienti considerati improduttivi, anche per veri problemi di malaria.<br />
In quest’ampia porzione di territorio, è prevista l’istituzione di un ipotetico<br />
parco naturalistico multi tematico, comprensivo dell’affioramento del<br />
giacimento paleontologico che ha restituito il dinosauro Antonio e del vicino<br />
bosco della Cernizza, estremo avamposto settentrionale della macchia<br />
mediterranea a leccio. La difficoltà di questo parto rende stridente ed<br />
immediato il confronto con altre realtà ove pure sono stati trovati fossili<br />
di dinosauro o solo le loro orme e dove quel poco è stato valorizzato con<br />
musei e percorsi tematici.<br />
Mancano forse strategie d’aria vasta. Per la salvaguardia e la valorizzazione<br />
di ciò che è rimasto e per un’opportuna razionalizzazione delle spese,<br />
le prossime iniziative in ricordo dei tragici fatti della I guerra mondiale potrebbero<br />
essere un’occasione per avviare forme di coordinamento tra Enti<br />
territoriali che superino i limiti della programmazione territoriale applicata ad<br />
orticelli troppo piccoli.<br />
Riccardo Ravalli<br />
I sabati di <strong>dicembre</strong> tutti in festa all’Associazione Il Giardino del Biologico<br />
Una giostra di degustazioni<br />
seminari e workshop a tema<br />
Quello che proponiamo noi dell’Associazione Il Giardino del Biologico nel mese di <strong>dicembre</strong> è un incontro tra<br />
amici che condividono l’amore per il bio, la natura e gli animali.<br />
Un’esperienza fatta di sapori, odori, per conoscere nuovi modi di cucinare, creazioni di artisti artigiani, ma anche<br />
di una maniera di partecipare, stare insieme e ritrovarsi, aprendo le porte anche a chi ancora non ci conosce.<br />
Tutti i sabati di <strong>dicembre</strong> a rotazione saranno create delle degustazioni o workshop a tema con il contributo<br />
dei soci collaboratori attivi e i soci produttori, per il periodo festivo, desiderosi di aprirci all'esterno, lanciando<br />
un messaggio "naturale" e allo stesso tempo capace di parlare alle complicazioni della modernità…con i<br />
sapori e l’aggregazione di altri tempi;<br />
Un tempo da concepire come relax dalla vita incalzante e stressante di oggi con eventi “ eco–bio”<br />
Un viaggio affascinante in un mondo biologico in cui i cinque sensi (e forse qualcuno in più) sono coinvolti insieme.<br />
Vi aspettiamo alla rotonda del mercato coperto, in via Carducci 36 a Trieste<br />
Buone feste
trasporti e ambiente<br />
tram di opicina:<br />
un "memento" per i cittadini<br />
È quasi incredibile che un’attrazione turistica a Trieste possa rappresentare<br />
un pericolo pubblico.<br />
È questo il caso del tram di Opicina che nel settembre scorso, come tutti<br />
ricordano, è deragliato, per fortuna con un solo passeggero a bordo rimasto<br />
miracolosamente incolume. Poteva provocare una strage, tant’è vero<br />
che la Procura della Repubblica di Trieste, giustamente intervenuta, ha<br />
ipotizzato il reato di “disastro ferroviario colposo”. Ma si è trattato soltanto<br />
dell’ultimo di una lunga serie di incidenti, iniziata ben 12 anni fa. Il sindacato<br />
di base, USB di Trieste, ha rilevato un aumento definito “vertiginoso”<br />
degli incidenti dopo l'avvenuta privatizzazione di<br />
Trieste Trasporti (ignota alla maggior parte dei cittadini).<br />
E non ha mancato di consegnare alla Procura<br />
un “corposo fascicolo”, che contiene, tra l’altro, le<br />
richieste dei conducenti in tema di turni e orari e le<br />
segnalazioni dei rappresentanti del personale della<br />
trenovia in materia di sicurezza del lavoro.<br />
Qui di seguito mi limito ad elencare alcuni incidenti<br />
(non tutti) segnalati dalla cronaca della stampa<br />
locale (Il Piccolo del 26.10.2006, anno particolarmente<br />
calamitoso per la trenovia);<br />
13 <strong>dicembre</strong> 2000: frontale tra due vetture in località<br />
Conconello con 18 feriti lievi<br />
10 novembre 2004: guasto di una puleggia nella sala macchine della<br />
stazione di Vetta Scorcola<br />
31 luglio 2006: deragliamento del tram all’inizio della prima rampa di<br />
Scorcola<br />
14 <strong>Konrad</strong> <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />
15 agosto 2006: blocco al carro scudo della funicolare<br />
7 ottobre 2006: uscita del cavo della funicolare dai rulli<br />
24 ottobre 2006: deragliamento del tram nei pressi della fermata di Campo<br />
Cologna<br />
E nel 2008: quarto (!) incidente dell’anno con il deragliamento di un<br />
carrello.<br />
Tra guasti elettrici, deragliamenti, intoppi tecnici di ogni genere, mentre la<br />
direzione di Trieste Trasporti non sente nemmeno il dovere di scusarsi con<br />
la cittadinanza e di adottare provvedimenti contro i responsabili (ci sarà pure<br />
un responsabile, che non sia “l’ultima ruota del carro”, cioè il conducente del<br />
tram!), il sindacato di base, rappresentato da Willy Puglia, e siamo ancora<br />
nell’agosto del 2006, denuncia il malessere del personale, fra il quale si<br />
registra una crescente e ben comprensibile avversione a lavorare sulla trenovia.<br />
In tutti questi anni di disagio e di pericolo vero e proprio per gli utenti<br />
del tram di Opicina, soltanto da parte sindacale<br />
si sono levate richieste e proteste , che hanno<br />
coinvolto non solo la Trieste Trasporti, ma tutte<br />
le Autorità preposte alla salute e alla sicurezza<br />
dei cittadini. Gli interventi sindacali risalgono<br />
al 2002 e si sviluppano attraverso gli anni sino<br />
all’ultima conferenza stampa del 28 settembre<br />
2012, in cui si porta a conoscenza di tutti l’attività<br />
svolta a tutela del pubblico e dei lavoratori<br />
dell’azienda.<br />
Mi piacerebbe trovare traccia delle risposte<br />
dell’azienda e della varie Autorità, ma, a quanto<br />
pare,a parte le puntuali notizie date dalla<br />
stampa, si potrà confidare ancora una volta<br />
soltanto nell’operato della magistratura, che, lasciatemelo dire, malgrado tutti<br />
i suoi difetti, rimane l’unico efficace presidio della libertà e della dignità di noi<br />
cittadini.<br />
Sergio Franco<br />
ottantacinquesimo anniversario di pavel merkù<br />
Pavle Merkù, compositore, etnomusicista e linguista triestino di lingua slovena<br />
(intervistato da <strong>Konrad</strong> nel novembre del 2010, vd. K161), ha compiuto<br />
il 12 luglio 85 anni. Apprezzato in Italia e all’estero, è stato festeggiato nella<br />
sua città, e in due serate.<br />
La prima serata si è svolta il 16 ottobre, allo Slovensko Stalno Gledališče (Teatro<br />
Stabile Sloveno) assieme alla Glasbena Matica e al Prosvetno Društvo<br />
Soča (Circolo Culturale Isontino), con un concerto delle sue composizioni:<br />
il meraviglioso coro Slovenski komorni zbor (Coro<br />
sloveno da camera) è stato diretto da Martina Batič,<br />
mentre i cantanti Anamarija Lazarevič (soprano),<br />
Matija Bizjan (basso) e Martin Logar (tenore) sono<br />
stati accompagnati al piano da Tatjana Kauičič, che<br />
ha dato una prova di sé nell’intenso e unico brano<br />
per pianoforte della serata (Epistola a Lojze Lebič).<br />
Purtroppo il compositore, per cause di forza maggiore,<br />
non era presente in sala. La conoscenza delle<br />
lingue di Merkù, che nell’arco della sua storia artistica<br />
ha utilizzato varie espressioni linguistiche (friulano,<br />
italiano, inglese, latino, sardo, sloveno, triestino…), ha fatto sì che i brani<br />
scelti comprendessero 3 lingue: sloveno (da Kosovel, Kuntner, Rebula), italiano<br />
(Bressan e Piumini) e latino (salmi, preghiere). In Italia non sono molti i<br />
musicisti, corali, lirici e pop, a musicare poesie, ma il nostro concittadino ne<br />
ha musicate più di 70. L’assenza fisica e intellettuale del Maestro si sentiva,<br />
almeno inizialmente, perché poi la musica, al solito modo dell’Arte, lo ha reso<br />
presente.<br />
Il secondo festeggiamento si è svolto il 23 ottobre, alla Scuola della Musica,<br />
anche questa volta in assenza del Maestro. A condurre l’evento è stato il<br />
figlio del Maestro, Andro, e il professore e poeta Roberto De Denaro, che<br />
hanno presentato il video Alba di Boris Zulian, un filmato che entra nel colore<br />
dei quadri da lui dedicati a Pavle Merkù, o forse è meglio dire ispirati da<br />
Pavle Merkù, e che si possono vedere esposti. Sia i presentatori che<br />
il pittore hanno cercato di rispondere alla domanda Si può dipingere la<br />
musica, parzialmente retorica visto che Zulian ha risposto di sì semplicemente<br />
facendoli. La musica del filmato, ovviamente, era di Merkù, come<br />
anche il brano eseguito dal flautista Tommaso Bisiak, dal titolo Charis (del<br />
2000). Il pubblico era fatto di amici e colleghi (tra i più noti dei quali c’era<br />
Pressburger, regista dell’unica opera lirica di<br />
Merkù, La libellula, del 1976) e l’assenza, se era<br />
resa più leggera dal loro calore, era però ben percepita.<br />
De Denaro ha iniziato ricordando il valore<br />
del saggio di Merkù Le tradizioni popolari degli<br />
sloveni in Italia (del 1976, ristampato nel 2003),<br />
un libro che dovrebbe essere in ogni biblioteca.<br />
Ma presto Andro è intervenuto, e così ha fatto per<br />
tutta la serata, provocandolo e cercando di fargli<br />
perdere il filo, con risultati volutamente comici,<br />
e lasciando incompleti o appena abbozzati i<br />
parallelismi con Musorsgkij, Schönberg, Skrjabin, Čiurlionis, e un confronto<br />
con la matematica e le sue regole. Zulian ha ricordato la genesi del suo<br />
lavoro sul compositore: quando, nel 1975, chiese – sorpreso – a Merkù<br />
perché gli avesse comprato un suo quadro, il Maestro rispose perché ne<br />
vedeva i colori; anni dopo ricevette da Merkù degli spartiti con correzioni e<br />
ripensamenti, che gli suscitarono una forte emozione. Dopo circa 15 anni<br />
di attesa il pittore dipinse la sua musica.<br />
Chi scrive confida che la opere di Pavel Merkù siano eseguite per molto<br />
tempo ancora, e indipendentemente dagli anniversari.<br />
Riccardo Redivo
ARTE<br />
15 <strong>Konrad</strong> <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />
Tranquillo Marangoni, una vita in bianco e nero<br />
E così anche il 2012 volge al termine… Quest’anno, all’insaputa di molti,<br />
si è celebrato il primo centenario della nascita di colui che, senza esagerare,<br />
possiamo definire il più grande xilografo italiano.<br />
Chi era costui Un nostro corregionale: Tranquillo Marangoni, nato a<br />
Pozzuolo del Friuli il I° aprile 1912. Fin da piccolo fu attratto dal disegno<br />
e dagli attrezzi da lavoro del padre Maurilio, un falegname. Questo<br />
interesse e le necessità familiari lo portarono a lavorare, sin dai 15 anni,<br />
presso un mobiliere di S. Osvaldo prima e presso la fabbrica di Sci<br />
Lamborghini di Tolmezzo poi.<br />
“Se dalla terra trassi quel carattere che è peculiare ai friulani, fermi se<br />
non cocciuti nelle loro idee e nei loro propositi, da essa non potei trarre<br />
quei mezzi che mi sarebbero stati necessari per proseguire gli studi:<br />
essa fu molto avara con me! Già a quindici anni ho dovuto pensare al<br />
sostentamento del babbo e della mamma…”<br />
Importante per la sua carriera si rivelò l’incontro con lo scultore Antonio<br />
Franzolini (allievo di Adolfo Wildt) e la frequentazione del suo studio<br />
Udinese. Le sue abilità artistiche finirono a servizio dell’Esercito Italiano<br />
per il quale svolse (tra il 1933 e il 1934) le mansioni di disegnatore<br />
topografo. Nel frattempo sposò Caterina Nascimbeni da cui ebbe tre figli e<br />
venne assunto come disegnatore edile ed arredatore dai Cantieri Navali di<br />
Monfalcone, per i quali lavorò fino al 1962.<br />
In parallelo sin dal 1942, iniziò la sua attività di xilografo (ovvero realizzatore<br />
di opere stampate la cui matrice grafica è eseguita intagliando il legno<br />
ed inchiostrandone la parte superficiale) per la quale autonomamente<br />
costruì la strumentazione necessaria: matrici, sgorbie, bulini e persino il<br />
torchio a stella.<br />
Negli anni della Resistenza realizzò i timbri per le brigate partigiane operanti<br />
in Friuli e riprodusse quelli tedeschi con cui vidimare i lasciapassare<br />
degli Italiani provenienti dal fronte orientale.<br />
Nel 1953 fu tra i fondatori dell’Associazione Incisori veneti di cui venne<br />
nominato presidente e con la quale organizzò mostre in Italia e all’estero.<br />
Partecipò a manifestazioni del calibro della Biennale di Venezia o della<br />
Quadriennale di Roma, ricevette svariati premi e riconoscimenti quali l’affiliazione<br />
alla “Society of Wood Engravers” di Londra (1953), all’Accademia<br />
delle Arti del Disegno di Firenze, all’Accademia di Scienze Lettere ed Arti<br />
di Udine (1970), alla “Reale Accademia Albertina” del Belgio (1973) e alla<br />
“Royal Society of Painters, Etchers and Engravers” di Londra (1974).<br />
In seguito alla morte della moglie Caterina (1958) lasciò la nostra regione<br />
per trasferirsi a Genova, dove si dedicò alla decorazione navale in colla-<br />
Oblò (1953) - Opera presente nelle collezioni del Sistema<br />
Museale di Ateneo dell’Università di Trieste<br />
borazione con l’architetto<br />
Nino Zoncada, si<br />
risposò con la goriziana<br />
Silvia Comel e diventò<br />
preside e docente del<br />
Liceo Artistico Paul<br />
Klee.<br />
Nel 1986 fondò, su<br />
richiesta di “Xylon<br />
Internazionale”, l’Associazione<br />
degli xilografi<br />
italiani di cui venne<br />
eletto presidente. Si<br />
spense improvvisamente<br />
a Ronco Scrivia il<br />
26 marzo 1992, cinque<br />
giorni dopo avrebbe<br />
compiuto novant’anni.<br />
Tra le sue opere, oltre a svariati ex-libris e biglietti di auguri per conoscenti e<br />
committenti privati, si ricordano alcune serie di francobolli emesse in occasione<br />
dei Giochi Olimpici svoltisi a Roma nel 1960, per il primo centenario dell’Unità<br />
d’Italia (1961) e per il cinquantenario della vittoria della Prima Guerra Mondiale<br />
(1968), le cartelle di xilografie “Trieste romana e medievale” (1946), “Gorizia”<br />
(1947), “Friuli” (1951), svariate copertine per la rivista “Pagine Istriane” (1949-<br />
1957) ed innumerevoli illustrazioni per libri e singole pubblicazioni.<br />
Sino allo scorso anno anche l’Università di Trieste sfoggiava come logo un<br />
opera di Marangoni, commissionata nel 1950 dall’allora Rettore Cammarata;<br />
in essa comparivano il Faro della Vittoria e la Cattedrale di San Giusto,<br />
accompagnati dal motto “Ricorda e splendi”. Esso voleva essere augurio<br />
e monito per il nostro Ateneo e dispiace rimarcare come tale logo sia stato<br />
sostituito dal trecentesco sigillo cittadino.<br />
Uno dei più grandi studiosi ed ammiratori di Marangoni, nonché coordinatore<br />
dal 2003 del centro culturale monfalconese a lui dedicato, fu Furio de Denaro<br />
a sua volta grande incisore, storico dell’arte e docente di tecniche artistiche. E<br />
a lui, spentosi a soli 56 anni a <strong>gennaio</strong> scorso, che vanno queste mie poche<br />
righe e l’auspicio che non manchino mai personalità come lui in grado di far<br />
apprezzare alla gente tecniche artistiche tanto antiche, quanto difficili; tanto<br />
trascurate, quanto affascinanti.<br />
Laura Paris
26 OTTOBRE 2012<br />
Con il cuore colmo di dolore vi scriviamo per farvi sapere che il Dott. John Upledger è morto questa mattina.<br />
Con queste parole l’Upledger Institute INC - USA - ed i famigliari del Dott. John E. Upledger, hanno annunciato, a tutti gli Istituti Upledger del<br />
mondo, la morte del padre della Cranio Sacral Therapy.<br />
Già da più di 2 anni il Dott. Upledger versava in cattive condizioni di salute e l’Upledger Institute INC veniva amministrato dal figlio John Matthew<br />
Upledger, mentre la CranioSacral Therapy veniva monitorata dai membri del comitato scientifico e didattico dell’Upledger Institute INC<br />
e dei suoi “satelliti”, che si sono assunti ormai da tempo il compito di preservare ed evolvere la Cranio Sacral Therapy in tutto il mondo, come<br />
dal volere del Dott. John Upledger stesso, tutelando, garantendo e potenziando i fondamentali principi tecnici, scientifici ed etici del metodo<br />
Upledger.<br />
Noi dell’Istituto Upledger Italia con tutti i suoi docenti ed i suoi Partner e principalmente con la voce del Dott. Diego Maggio, amico e allievo<br />
del Dott. John Upledger, assieme a tutti i “satelliti” internazionali Upledger ed a tutti gli operatori e terapisti che applicano la Tecnica e Terapia<br />
Cranio-Sacrale in Italia e nel mondo, ci uniamo al dolore dei famigliari e degli amici del Dott. John E. Upledger e continuando quotidianamente<br />
il nostro lavoro onoreremo sempre il Terapista, lo Scienziato e l’Uomo.<br />
Ringraziamo a nome dell’Upledger Institute INC e dei famigliari del Dott. John E. Upledger, tutti coloro che in questi anni, con il loro lavoro,<br />
hanno rispettato, applicato e diffuso la metodica del Dott. John Upledger, nell’intento di (come lui stesso ha detto): - “aiutare il mondo ad avere<br />
un tocco migliore” - e continueranno a farlo nel futuro.<br />
Istituto Upledger Italia Srl unitamente a<br />
Accademia Cranio-Sacrale Metodo Upledger e Associazione Cranio-Sacrale FVG<br />
REALIZZAZIONI E MERITI<br />
IL 26 Ottobre si è spento il Dott. John E. Upledger: il fondatore della<br />
CranioSacral Therapy (Tecnica e Terapia Cranio-Sacrale)<br />
Qui desideriamo darvi solo alcuni cenni in rispetto alla sua vita<br />
nell’ambito della ricerca e dell’evoluzione delle “medicine manuali”.<br />
- Nella Medicina alternativa il dott. Upledger era membro attivo del<br />
Consiglio Direttivo e della Commissione per l’Ufficio della Medicina<br />
Alternativa presso il National Institutes of Health di Washington, DC<br />
Il TIME Magazine, lo ha scelto come uno degli Americani “Next<br />
Wave- Innovator” (della Nuova Ondata di Medicina) per aver dimostrato<br />
l’efficacia delle sue applicazioni cliniche di Terapia Cranio-<br />
Sacrale.<br />
Riportiamo qui la traduzione dell’articolo del TIME MAGAZINE (scritto<br />
nel 2001)<br />
John Upledger<br />
Il suo trattamento affronta una sorprendente gamma di disturbi utilizzando<br />
una palpazione delicata per ripristinare la normale circolazione del<br />
liquido cerebrospinale che irrora e nutre il cervello e il midollo spinale.<br />
Un nuovo tipo di “Battito” di John Greenwald<br />
John Upledger non ha mai evitato di affrontare dei rischi. Come medico<br />
della Guardia Costiera negli anni attorno al 1950, una volta ha eseguito un<br />
appendicectomia nell’occhio di un uragano, con l’aiuto di un chirurgo che<br />
da terra lo ha guidato via radio. “Per quanto ne so,” – ha detto – “Nessuno<br />
l’ha mai fatto ne prima, ne dopo.”<br />
Oggi Upledger, 69, continua riproporre innovazioni. É un osteopata di<br />
formazione ed è il fondatore di una terapia non convenzionale chiamata<br />
terapia cranio-sacrale che sta rapidamente acquisendo accoliti.<br />
Mentre assisteva ad intervento chirurgico alla colonna vertebrale, negli<br />
anni ‘70, Upledger trasal“ nel notare un forte impulso nelle membrane che<br />
circondano il midollo spinale del paziente. Ha stabilito che il “polso” (movimento<br />
ritmico della membrana che avvolge il midollo spinale) – che non<br />
figura nei libri di medicina – era causato dal liquido cerebrospinale che<br />
irrora il cervello e il midollo spinale. Egli ne dedusse, che tutto ciò che può<br />
bloccare il flusso di questo fluido, potrebbe allo stesso tempo provocare
disfunzioni <br />
fisiche e mentali. “Tutte queste membrane (che avvolgono il<br />
midollo spinale) influenzano le funzioni cerebrali” – dice – “e quando non Dedicato ad un metodo naturale di miglioramento <br />
della salute, l’Istituto è<br />
si muovono <br />
correttamente, possono crearsi dei danni”.<br />
riconosciuto in tutto il mondo per i suoi programmi innovativi di formazione<br />
Per liberare le restrizioni, Upledger applica una leggera resistenza alle continua, per la ricerca clinica e per i servizi terapeutici.<br />
parti del corpo che sembrano essere bloccate. “Queste parti interessano Nel corso della sua carriera di medico chirurgo specializzato in osteopata,<br />
spesso le ossa del cranio che”, Upledger dice, “rimangono mobili per tutta il dottor Upledger è stato<br />
la vita” questo è un punto controverso per molti medici.<br />
riconosciuto come un innovatore<br />
Durante una sessione cranio-sacrale, il terapeuta mobilizza delicatamente<br />
e come principale pro-<br />
le ossa del cranio del paziente, per permettere che il fluido possa motore nella ricerca di nuove<br />
riprendere uno scorrimento normale.<br />
terapie. Il suo sviluppo della<br />
Quanto è efficace Upledger dice che “i trattamenti hanno alleviato le Terapia Cranio-Sacrale, in<br />
problematiche che vanno dal: mal di testa, al mal di schiena cronico, particolare, gli ha dato fama<br />
all’autismo e difficoltà di apprendimento nei bambini” e non vi è alcuna internazionale.<br />
carenza di testimonianze.<br />
Anche se gran parte della<br />
Attualmente sta lavorando con i veterani del Vietnam che soffrono di disturbi<br />
sua esperienza è stata otte-<br />
post-traumatici da stress, nella sua clinica a Palm Beach Gardens, nuta attraverso la pratica cli-<br />
in Florida, una struttura che ha formato circa 60.000 terapisti craniosacrali.<br />
nica privata, il dottor Upled-<br />
E mentre molti medici rimangono scettici rispetto alla terapia, ger ha lavorato dal 1975 al<br />
altri hanno seguito l’esempio dei centri di riabilitazione fisica e di cliniche 1983 come ricercatore clinico<br />
del controllo del dolore, inviando i loro pazienti dal Dott. Upledger. e docente di Biomeccanica <br />
“Quello <br />
che facciamo è togliere gli ostacoli”, dice Upledger, <br />
“come togliere<br />
presso la Facoltà di Medicina <br />
le pietre da una strada.” <br />
E che questo, si potrebbe aggiungere, si Osteopatica presso la Michi-<br />
è rivelato molto più facile <br />
che un’appendicectomia eseguita nel centro di gan State University. Fu in<br />
<br />
<br />
un uragano. quegli anni che il suo team di <br />
anatomisti, fisiologi, biofisici <br />
ALLA MEMORIA e bioingegneri aveva il compito <br />
di eseguire gli esperimenti a prova dell’esistenza<br />
<br />
e l’influenza del sistema <br />
cranio-sacrale.<br />
<br />
Il Dr. <br />
John E. Upledger è il co-fondatore del Upledger Institute, Inc. e l’ex I risultati di tali studi scientifici hanno spiegato il funzionamento del sistema<br />
direttore <br />
medico della clinica Upledger. Nato il 10 febbraio 1932 a Detroit, cranio-sacrale e il suo uso nella valutazione e nel trattamento di disfunzioni<br />
e <br />
problematiche poco comprese, del cervello e del midollo spinale.<br />
Michigan, il dottor Upledger è morto il 26 ottobre 2012 a casa sua a Palm<br />
Beach Gardens, Florida. <br />
Il dottor Upledger ha continuato a sviluppare la Terapia <br />
Cranio-Sacrale e<br />
La <br />
sua eredità è:<br />
<br />
altre modalità complementari, che ora sono insegnate in tutto il mondo per<br />
- per <br />
i terapisti manuali e gli altri professionisti sanitari di <br />
tutto il mondo, la gli operatori sanitari, attraverso <br />
i programmi educativi dell’Upledger Institute<br />
International. Oltre 100.000<br />
sua eredità è: la sua generosità di spirito nel condividere <br />
le sue scoperte e<br />
<br />
professionisti<br />
le sue conoscenze e poter garantire il diritto a praticarle,<br />
<br />
per i suoi pazienti addestrati in più di 100 paesi hanno<br />
<br />
seguito<br />
<br />
corsi Upledger.<br />
<br />
e per i pazienti dei suoi studenti; <br />
<br />
- la sua eredità è una mente aperta e un cuore aperto alla validità degli I PROGRESSI E LE SCOPERTE EVOLUTIVE FATTE DAL DOTT. JOHN<br />
<br />
approcci medici non tradizionali;<br />
UPLEDGER E DAI SUOI COLLABORATORI E RICERCATORI, VENGO-<br />
<br />
- per la sua famiglia e gli amici, in tutto il mondo, la sua eredità è di rimanere<br />
nel loro percorso, nonostante gli ostacoli.<br />
SACRAL THERAPY (CST) NEL MONDO.<br />
NO TRASMESSE ATTRAVERSO L’INSEGNAMENTO DELLA CRANIO<br />
<br />
Egli ha orgogliosamente passato il “testimone” dalle sue alle nostre mani.<br />
L’UPLEDGER INSTITUTE INTERNATIONAL
cinema<br />
18 <strong>Konrad</strong> <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />
DAGLI USA DUE FILM DI ANIMAZIONE SIMPATICI E DIVERTENTI<br />
Visto che sta per arrivare la festa di<br />
San Nicolò, mi sembra giusto questa<br />
volta occuparmi del cinema per ragazzi,<br />
lasciando perdere i vari sequel come<br />
L’ Era Glaciale 4 oppure Madagascar<br />
N°3. Proviamo a cercare qualcosa di più<br />
originale, come il simpatico ParaNorman,<br />
un film di animazione diretto dal duo<br />
Sam Fell e Chris Butler, e prodotto dalla<br />
“Laika Entertainment”, la stessa casa di<br />
produzione de La sposa cadavere (Tim<br />
Burton, 2005) e Coraline e la porta magica<br />
(Henry Selick, 2009), due pellicole di<br />
pupazzi animati con altrettante atmosfere<br />
dark-horror. Norman apparentemente è<br />
un ragazzino come tutti gli altri, che vive<br />
in una banale cittadina americana della costa atlantica come ce ne sono<br />
tante. Il problema è che Norman può vedere i morti, anzi, conversa con<br />
le anime dei defunti come se fosse la cosa più naturale del mondo. Inevitabile<br />
il riferimento al film di Peter Jackson Sospesi nel Tempo (1996),<br />
ed ancora di più a Cole Sear, il bambino veggente protagonista de Il<br />
Sesto Senso (1999) di M. Nigh Shalmayan. Solo che questa volta non<br />
si tratta di aiutare i fantasmi a concludere le loro questioni irrisolte, bensì<br />
di fermare la maledizione di una vecchia strega che ad ogni anniversario<br />
dalla propria uccisione riporta in vita coloro che ne hanno procurato la<br />
morte. Norman deve quindi cercare di sopravvivere e combattere in una<br />
realtà quotidiana fatta di genitori che non lo capiscono e di bulli che lo<br />
prendono in giro, e parallelamente deve fare i conti con un universo fatto<br />
di fantasmi, zombi e stregoneria per portare a termine una missione che<br />
solo lui ha il potere di compiere. Per fortuna la terribile strega si rivelerà<br />
essere stata solo una povera bambina con gli stessi poteri soprannaturali<br />
di Norman, nata però in un’epoca molto meno tollerante, e perciò accusata<br />
di essere una serva del demonio, e condannata ad essere impiccata e poi<br />
bruciata. Trattandosi di un film per ragazzi, non vengono mostrate le parti<br />
più cruente dell’esecuzione, ma viene fatto capire che l’ira ed il desiderio<br />
di vendetta dell’anima della vittima sono ampiamente giustificati, tanto che<br />
Norman dovrà sudare le proverbiali sette camicie per pacificarla. ParaNorman<br />
mi è piaciuto soprattutto perché dietro l’aspetto comico della parodia di<br />
certi film horror, si nasconde un appello civile al rispetto per coloro che sono<br />
“diversi” rispetto a quella che viene considerata la normalità quotidiana,<br />
e che spesso invece è solo grigio conformismo. Le stesse tematiche, ma<br />
spinte alle estreme conseguenze, si possono ritrovare in Hotel Transylvania<br />
di Gennady Tartakovsky. Per festeggiare il 118° compleanno della<br />
figlia Mavis, Dracula ha invitato nel suo hotel di lusso gli amici di sempre,<br />
da Frankenstein al lupo mannaro, e tanti altri mostri ancora, con famiglia al<br />
seguito, per un party indimenticabile. Dentro la fortezza inespugnabile ogni<br />
sorta di creatura pelosa o gelatinosa, gigantesca o piena di teste, è sicura<br />
di poter trascorrere un weekend pacifico, lontano dal pericolo dei pericoli:<br />
l’incontro con un umano. Così, quando il ventunenne Jonathan, zaino in<br />
spalla, varca inaspettatamente la porta girevole della hall, per evitare il<br />
panico tra i suoi ospiti, Dracula non può far altro che mascherarlo da mostro<br />
e cercare di cacciarlo via il prima possibile. Peccato che Mavis provi per<br />
lui una simpatia istantanea e ricambiata.<br />
Come mai Probabilmente in un mondo<br />
popolato da esseri assurdi e grotteschi,<br />
l’arrivo di un ragazzotto che rappresenta<br />
il perfetto esemplare del giovane umano<br />
medio, può essere una novità stuzzicante,<br />
ma lasciatemi dire che secondo me la<br />
piccola Mavis non capisce niente, perché<br />
i mostri che popolano il film sono mooolto<br />
più interessanti. Come nella vecchia serie<br />
TV La famiglia Addams, anche qui le<br />
creature mostruose sprizzano simpatia da<br />
tutti i pori, mentre la storia mantiene un<br />
ritmo gaio e vivace accompagnato da una<br />
marea inarrestabile di citazioni cinematografiche.<br />
Ah, dimenticavo: una volta tanto<br />
un applauso se lo meritano pure i nostri doppiatori, specialmente Claudio<br />
Bisio (Dracula) e Cristiana Capotondi (Mavis) che sono riusciti ad essere<br />
all’altezza degli attori famosi come Adam Sandler e Steve Buscami, che<br />
nell’edizione originale hanno dato la loro voce ai personaggi del film.<br />
Gianni Ursini<br />
SUPERMOSTRI E GUERRE APOCALITTICHE<br />
DAL 5 AL 9 DICEMBRE A TRIESTE AL FESTIVAL DI SCIENCE PLUS FICTION<br />
Giunto alla XII edizione, per la seconda volta nella sua storia il Festival di<br />
Science plus Fiction cambia sede. Non più Cinecity ma la sala Tripcovich.<br />
Effettivamente le prime rassegne si erano svolte al cinema Excelsior,che non<br />
esiste più, ma quasi subito il Festival si era trasferito nelle modernissime sale<br />
del multiplex Cinecity dove era rimasto per parecchi anni. Purtroppo il cambio<br />
di proprietà del multiplex avvenuto l’anno scorso ed il conseguente aumento<br />
degli affitti avevano messo in serie difficoltà il centro ricerche La Cappella<br />
Underground organizzatore del Festival, visti anche i tagli dei finanziamenti alla<br />
cultura avvenuti negli ultimi anni. Per fortuna, grazie alla collaborazione con il<br />
Comune di Trieste e con la Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi, il Festival<br />
potrà avere luogo dal 5 al 9 <strong>dicembre</strong> nella centralissima Sala Tripcovich in<br />
piazza Libertà, mentre il quartier generale e gli uffici operativi saranno collocati<br />
presso la vicina Casa del Cinema (ex “Casa del lavoratore portuale“), che già<br />
ospita il teatro Miela ed ora sarà le sede di numerose importanti associazioni cinematografiche<br />
triestine. Un progetto attivato grazie alla collaborazione ed alla<br />
disponibilità della Provincia di Trieste. Il cinema sarà come sempre il cuore della<br />
kermesse, con prestigiose anteprime nazionali e internazionali delle migliori<br />
produzioni nel genere science fiction, fantasy e horror. La selezione ufficiale<br />
di Trieste Science+Fiction esplorerà il territorio con tre concorsi internazionali.<br />
Filmakers indipendenti da tutto il mondo si contenderanno il Premio Asteroide<br />
per il miglior lungometraggio di fantascienza; la competizione europea per il<br />
Premio Méliès d’Argento al miglior film fantastico e al miglior cortometraggio è<br />
organizzata in collaborazione con la European Fantastic Film Festivals Federation;<br />
gli spettatori del festival saranno inoltre coinvolti nell’ormai tradizionale<br />
assegnazione del Premio del pubblico. Tra i primi titoli della selezione ufficiale:<br />
True Love di Enrico Clerico Nasino, sci-fi drama scritto e prodotto dal duo di<br />
“Afterville” Fabio&Fabio (Fabio Guaglione e Fabio Resinaro); il post-apocalittico<br />
The Divide del francese Xavier Gens; l’esilarante monster movie irlandese<br />
Grabbers di Jon Wright; Resolution, opera prima degli indipendenti americani<br />
Justin Benson e Aaron Scott Moorhead; la zombie comedy di ambientazione<br />
londinese Cockneys vs. Zombies del regista di videoclip Matthias Hoene; il<br />
film a episodi The Fourth Dimension di Jan Kwiecinski, Alexey Fedorchenko<br />
e Harmony Korine. Si vocifera pure della presenza di altri piccoli ma gagliardi<br />
film magari già doppiati in italiano, ma che finora non ha visto nessuno, come il<br />
robotico Eva diretto dallo spagnolo Kike Maillo ed il lovecraftiano Quella casa<br />
nel bosco di Drew Goddard. Immancabili gli incontri, suggellati dal Premio<br />
Nocturno Nuove Visioni per registi emergenti, dal tradizionale Premio alla Carriera<br />
Urania d’Argento a un grande artista nel panorama del fantastico, e dalle<br />
Masterclass organizzate con l’Università di Trieste. Anche nella sua dodicesima<br />
edizione il festival conserverà la sua vocazione interdisciplinare, accostando al<br />
cinema altri eventi dedicati al fumetto, alla letteratura e alla televisione. Tra le<br />
iniziative in programma, una tavola rotonda per il 60esimo anniversario della<br />
rivista Urania e un panel dedicato a Philip K. Dick e il cinema a trent’anni della<br />
scomparsa del celebre romanziere statunitense.<br />
G. U.
teatri di confine<br />
Un cane blu e altri animali<br />
Il titolo del film sarà A qualcuno piace Carso o forse Vieni a<br />
prendere un Pelinkovec da noi. Per ora il nuovo spettacolo<br />
teatrale di e con Paolo Rossi, scritto con Stefano Dongetti e<br />
Alessandro Mizzi e prodotto dalla Corte Ospitale in collaborazione<br />
con Bonawentura, si chiama L’amore è un cane blu<br />
- La conquista dell’Est e si tratta, volendo proprio cercare<br />
una definizione, di un ‘western carsico balcanico’. Il comico<br />
monfalconese è ormai sempre più legato alle sue radici e<br />
per questo ha voluto costruire, assieme agli storici fondatori<br />
del Pupkin Kabarett e a una band ‘domacia’, I virtuosi del<br />
Carso, guidata dal pugliese (!) Emanuele Dell’Aquila (storico<br />
collaboratore di Paolo Rossi), un ‘concerto visionario umoristico<br />
popolare’ da testare in loco. La prima nazionale, infatti, è<br />
andata in scena proprio qui a Trieste, a due passi dal Carso,<br />
tra le mura amiche del Teatro Miela e i prodromi per un lancio<br />
a breve ci sono tutti. A partire proprio dalla versatile band<br />
formata da Alex Orciari, Dennis Beganovic, Stefano Bembi e Mariaberta<br />
Blaskovic. Quest’ultima, oltre a suonare il violoncello, ha dimostrato ottime<br />
virtù canore, ma tutto il complesso è parte integrante dello spettacolo e non<br />
un mero sottofondo musicale.<br />
Centro e fulcro di tutta l’operazione rimane, ad ogni modo, il vulcanico Paolo<br />
Rossi, che, nella replica di venerdì 16 novembre, si presenta in sala vestito<br />
da cowboy, con fondina d’ordinanza. Dopo aver precisato che questi sono<br />
appunti per un film di là da venire e che l’ispirazione è giunta grazie a un<br />
fungo allucinogeno carsolino, ha dato il via al racconto. La storia è quella di<br />
19 <strong>Konrad</strong> <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />
19 <strong>Konrad</strong> febbraio 2012<br />
un uomo che si perde sul<br />
Carso e, di fronte al caos<br />
affettivo e politico dei nostri<br />
tempi, non riesce a ritrovare<br />
la strada di casa. Del<br />
resto, assomiglia molto a<br />
un altro uomo, tale Ulisse,<br />
che forse Omero è stato<br />
costretto a inventarsi per<br />
giustificare il suo ritardo<br />
alla moglie. Molti gli animali<br />
che appaiono via via:<br />
piccioni e gabbiani fanno<br />
da testimoni alla vicenda<br />
della Dama Bianca, che<br />
diventa un clamoroso blues, poi ci sono orsi, caprioli e tutta la fauna selvatica<br />
carsolina, compreso il proteo, mitico abitatore delle grotte, oltre a<br />
due vacche piuttosto disgraziate. E c’è anche, naturalmente, il cane del<br />
titolo, che appartiene a Fulvio Falzarano, come spiega lui stesso in un<br />
divertente siparietto tra il primo e secondo tempo: sembra sia l’unico caso<br />
di un uomo abbandonato dal suo cane. La conquista dell’Est è compiuta,<br />
ora tocca all’Ovest.<br />
Stefano Crisafulli<br />
Fotografie di Gioia Casale<br />
Paolo Rossi ha un cane blu<br />
Dopo le repliche al Teatro Miela, Paolo<br />
Rossi si prepara a portare l’Amore è<br />
un cane blu a Reggio Emilia, Parma<br />
e Genova. Lo abbiamo incontrato in<br />
teatro, poco prima della partenza.<br />
Come hai scelto il titolo<br />
Il titolo è arrivato da un sogno e i sogni<br />
non hanno una sola interpretazione.<br />
L’amore è un cane blu Forse mi sono<br />
sbagliato: è un elefantino rosa. È comunque<br />
qualcosa di raro. È una frase<br />
che rappresenta il cercare di vedere<br />
le cose al di là del muro che ci hanno costruito, per decifrare la realtà. Il<br />
cane blu è qualcosa di surreale, stralunato, forse simbolico. Poi ognuno<br />
da l’interpretazione che vuole.<br />
In questo spettacolo parli del Carso, hai con te i Virtuosi del Carso. È un<br />
vero ritorno alle terre d’origine. Sei nato a Monfalcone, ma sei cresciuto<br />
tra Ferrara e Milano. Quando torni nel nord-est cosa senti<br />
Sono venuto via all’età di sei anni: ho vissuto prima a Ferrara, poi a<br />
Milano, ma fino a diciassette/diciotto tornavo almeno tre o quattro mesi<br />
all’anno. Stavo a Monfalcone, Sistiana, nell’ex Jugoslavia, dove andavamo<br />
in vacanza. Lavorando con il Teatro Stabile, poi, ho vissuto a Trieste<br />
un anno e mezzo. Da un po’ faccio il pendolare, tra Milano e Trieste.<br />
Probabilmente seguo il destino racchiuso nel nome degli abitanti della<br />
città in cui sono nato: Secondo un’interpretazione che amo, bisiacco significa<br />
profugo, esule, uomo in fuga. Insomma, pur non avendo una casa,<br />
qui ritrovo molte cose che sento appartenermi... dagli odori alle persone.<br />
Incontro molti amici della mia famiglia, che, come tutti gli abitanti di queste<br />
terre, sono grandi raccontatori di storie. Tutto questo mi ispira. Diciamo<br />
che ho finito il bancomat della creatività e vengo qui per ricaricarlo.<br />
Sul palco, con te, i Virtuosi del Carso, una<br />
band di sei elementi. Hai avuto esperienze<br />
teatrali in cui il numero dei musicisti era<br />
ridotto. Cosa vuol dire per te tornare ad avere<br />
sul palco tanti musici<br />
Sì, ho ridotto il numero di musicisti per un<br />
periodo. Con Emanuele Dell’Aquila, il capoorchestra,<br />
ho fatto due opere liriche: lì ce<br />
n’erano talmente tanti che mi è venuta voglia<br />
di aumentare l’organico.<br />
Dopo Trieste, porterai lo spettacolo in altre<br />
città italiane. Che impressione vorresti lasciare a chi non ha mai visto il<br />
Carso<br />
Questa è una terra poco conosciuta. Tutti quelli che arrivano dicono: “Non<br />
pensavo fosse così bella”. È ai margini. Questo è un’altro motivo per cui<br />
l’ho scelta, al di là del ritorno alle origini e del voler alimentare la creatività:<br />
le città ai margini, come Torino o Trieste, oggi sono molto più al centro,<br />
secondo me, di altre città apparentemente più importanti. Senti l’Europa; a<br />
Milano no. Tutto qui.<br />
Le tue esperienze sono state tante in tutti i settori dello spettacolo. Oggi<br />
stai facendo televisione (Che Tempo che Fa del lunedì) e iniziando la<br />
sceneggiatura di un film: ma il teatro, rispetto a tutto il resto, cosa rappresenta<br />
per te<br />
È la madre di tutte le battaglie. Tutto quello che faccio in televisione, in<br />
radio, al cinema viene dal teatro perché “dal vivo è meglio che dal morto”.<br />
Non si tratta di legarsi a quello che hai sperimentato, è questione di capire<br />
da dove vieni per sapere chi sei, se non altro per essere coerenti con un<br />
discorso di stile.<br />
Agnese Ermacora
alimentazione<br />
gli agrumi: una spremuta di salute<br />
20 <strong>Konrad</strong> <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />
Gli agrumi sono i frutti invernali per antonomasia; arance, limoni,<br />
pompelmi, clementine, cedri, mandarini, bergamotto… veri e propri<br />
concentrati di salute perché ricchi di acqua, vitamina C, sali minerali,<br />
antiossidanti e fibra. Studi scientifici recenti hanno evidenziato<br />
numerose proprietà salutistiche per quanto riguarda i disturbi da<br />
raffreddamento, insonnia, gengiviti e stomatiti, fragilità capillare,<br />
alcune malattie degenerative e cardiovascolari, malattie legate<br />
all’invecchiamento come la demenza, rischi di ictus, abbassamento<br />
del colesterolo cattivo (LDL) e aumento di quello buono (HDL), calcoli<br />
renali, coliche. Il merito principale va alla vitamina C, antiossidante<br />
e antinfiammatorio naturale straordinario del quale sempre più studi<br />
scientifici ne confermano le proprietà, ma anche i sali organici presenti<br />
– soprattutto il calcio – rivestono un ruolo importante come prevenzione di<br />
determinate malattie e disturbi. Le fibre favoriscono il movimento intestinale, e<br />
anche la semplice acqua, contenuta in abbondanza, ha potere disintossicante<br />
e depurativo per tutto l’organismo.<br />
Vediamoli allora insieme questi agrumi così straordinari.<br />
Arancio: è l’agrume più conosciuto e più consumato; di sapore dolce si<br />
distinguono diverse qualità, dalle ‘bionde’ alle ‘rosse’. 40kcal per 100g.<br />
contengono numerosi sali minerali e vitamine C (45mg), B1, B2, A, P ed<br />
antiossidanti in abbondanza.<br />
Mandarino: altro agrume molto conosciuto e apprezzato sulla tavola, ha<br />
74kcal per 100g e contiene numerose vitamine, sali minerali e fibre. È<br />
dissetante e rilassante perché contiene bromo.<br />
Limone: è il più straordinario tra gli agrumi anche se meno consumato per via<br />
del suo sapore fortemente acidulo che non piace a tutti. È ricco di vitamina<br />
C ed ha le proprietà straordinarie di far diminuire il glucosio nel sangue e<br />
di rafforzare il sistema immunitario. Inoltre, studi recenti hanno messo in<br />
luce le sue capacità inibenti nei confronti delle coliche renali grazie al suo<br />
alto contenuto di citrati (42,9mg) che sciolgono i calcoli renali composti da<br />
ossalato di calcio.<br />
Pompelmo: leggermente amaro per cui non piace a tutti, è ricco di fibre,<br />
potassio, magnesio e vitamine del gruppo A, B e C. È antinfiammatorio e<br />
depurativo.<br />
Mandarancio: in Italia il più popolare è la clementina che dopo l’arancio è<br />
l’agrume più consumato. Contiene 47kcal per 100g, è ricco di vitamina C, sali<br />
minerali, acidi organici e fibre. È rinfrescante ed ha proprietà diuretiche.<br />
Pomelo: poco conosciuto, i suoi frutti possono raggiungere i 10kg di peso!<br />
Ricco di vitamine del gruppo B e C, sali minerali e fibre, contribuisce a<br />
regolare la pressione arteriosa.<br />
Cedro: ha una buccia molto spessa che può prendere fino al 70% del frutto.<br />
Ha solo 32kcal. per 100g, ha proprietà dissetanti, disinfettanti e depurative.<br />
Bergamotto: raramente consumato direttamente, viene invece utilizzato<br />
nell’industria cosmetica e in profumeria, ma anche nell’industria alimentare<br />
per aromatizzare dolci e altri cibi. Recenti studi suggeriscono che questo<br />
agrume sarebbe capace di ridurre i livelli di colesterolo cattivo (LDL) e<br />
contemporaneamente di alzare quelli del colesterolo buono (HDL).<br />
A partire da novembre e fino a maggio è possibile trovare freschi tutti gli<br />
agrumi descritti. Come consumarli L’ideale è alla mattina per colazione,<br />
il frutto intero piuttosto che la spremuta perché molta vitamina C va persa<br />
durante la trasformazione. Mai a fine pasto perché come tutta la frutta<br />
fermentano e rovinano la digestione. A merenda a metà mattina o nel<br />
pomeriggio.<br />
Un consumo regolare giornaliero di 2-3 agrumi si traduce in un beneficio<br />
per la salute straordinario. Mal di gola, tosse, influenza, e in generale i<br />
problemi delle vie respiratorie tipici dell’inverno diverranno sempre meno<br />
frequenti e meno pesanti da sostenere. La vitamina C infatti è anche un<br />
antivirale e un antibatterico straordinario, in grado di disinfettare il nostro<br />
corpo dalla bocca alla fine dell’intestino, garantendo un ambiente sano per<br />
i batteri del nostro sistema immunitario.<br />
Solo un’avvertenza: per avere questi benefici bisogna consumare il frutto<br />
intero (escluso ovviamente la buccia, anche se ci sono persone che la<br />
consumano e ciò non è un male ma un bene perché la buccia contiene<br />
più vitamina C della polpa). Evitate i succhi industriali già pronti perché<br />
contengono modeste quantità di succo d’arancia (circa il 12%) e soprattutto<br />
hanno perso le vitamine così preziose per la salute. Come già anticipato, le<br />
spremute fatte in casa possono essere una soluzione veloce ma bisogna<br />
tener conto che hanno perso buona parte della vitamina C per cui non<br />
dovrebbero sostituire i frutti interi.<br />
Infine, preferite i frutti biologici perché purtroppo gli agrumi vengono spesso<br />
trattati con pesticidi e prodotti chimici.<br />
Provate quindi a consumare per tutto l’inverno 2-3 agrumi al giorno e in<br />
primavera ci risentiamo per valutare i benefici!<br />
Nadia e Giacomo Bo<br />
www.ricerchedivita.it<br />
Via San Giuliano, 35 - Pordenone<br />
tel./fax: 0434 28043 - gaiapn@libero.it
il filo di paglia<br />
il pane d'antan di marino cerni<br />
A due passi dal Viale, un piccolo e prezioso archivio<br />
in azione di sapori e profumi da salvare.<br />
21 <strong>Konrad</strong> <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />
Esperienza di memoria del futuro. Raggiungi il Viale. Cammina questa<br />
rambla triestina. Sognala ad occhi aperti tutta liberata dalle auto,<br />
restituita ai camminanti e ai ciclisti, fino all’ahimè horribilis Giulia.<br />
Si vocifera che il progetto esista e giaccia in qualche cassetto delle<br />
pubbliche amministrazioni. Sarà Fermiamoci prima. Al civico 35<br />
vola in alto lo sguardo, sulle donne-immensità dell’imponente facciata liberty<br />
di palazzo Sommaruga. Sospiro, rivolto ad una città più sostenibile e meno<br />
“smoggata”. Procedi qualche metro e fai una piccolissima deviazione, prendi a<br />
destra la salita di via Gatteri. Tra il secondo ed il terzo isolato, due imperdibili<br />
luoghi triestini. Al 17 lo studio del maestro Ugo Borsatti, e i suoi unici sguardi fotografici<br />
sulla città. Un inchino a lui è doveroso. Al 39 c’è la panetteria di Marino<br />
Cerni. Due luoghi della memoria e del futuro, testimoni diversi e complementari<br />
della cultura di questa città.<br />
Mio padre era fornaio. La prima volta che mi ha portato con lui al lavoro era il<br />
1953. Mi ricordo l’odore del pane. Mi è rimasto dentro, quel profumo. Avevo due<br />
anni. Si può dire che mi sento figlio d’arte. Nel panificio di Marino Cerni si diffonde<br />
oggi probabilmente quello stesso profumo, che entrando cattura l’attenzione. Il<br />
laboratorio dalla luce calda, è pulito ed ordinato. Comunica con il piccolo panificio,<br />
curato con l’amore che si ha per una casa. Qui aleggia uno spirito d’antan. Parola<br />
francese, ormai entrata nei dizionari italiani, che indica perfettamente lo stile<br />
di questo luogo e di questo pane. Quello di un tempo. Non una cosa vecchia<br />
(sarebbe agèe) e trapassata. Non ciò che fu, ma il presente e anche il futuro. Uno<br />
stile in cui contano semplicità, autenticità e trasparenza.<br />
La mia famiglia era di Capodistria, mio padre era fornaio là. Poi ci siamo<br />
trasferiti a Muggia.<br />
Anche io e mio fratello facevamo lo stesso mestiere, prima da apprendisti e<br />
da lavoranti. Nel 1973 siamo venuti in via Crispi, tutti tre. (auguri! Nel 2013<br />
è il 40°!) Lavoravamo molto, sui 350 kg di farina al giorno, circa 500 kg di<br />
pane. Per le navi. E poi avevamo un gran giro di clienti. Piano piano le navi<br />
sono andate, ed è cambiato il sistema di fare la spesa. Si è diffusa la Grande<br />
Distribuzione. I piccoli negozi qui intorno hanno chiuso. E il giro si è ridotto.<br />
Oggi facciamo sui 90 chili di pane al giorno. Marino, cosa dice del pane dei<br />
supermercati Io non lo mangio. I miglioratori, roba chimica, danno un bel pan<br />
leggero. Ma mangialo alla sera, e vedi. È di cartone. E poi non va bene per<br />
tirare su il sugo. Non è per i miei gusti. Ma ognuno è libero di fare quello che<br />
vuole.E il suo invece La cosa di base è la farina buona. Buona, per me, significa<br />
senza additivi. E poi che non sia umida. Che abbia la giusta “forza”. Cerco,<br />
quindi, molini affidabili. I miei fornitori sono Lendinara e Molini Pordenone. Da<br />
parecchi anni aggiungo una piccola quantità di farina manitoba, che viene dal<br />
Canada. Non è un po’ troppo lontano E la produzione italiana Negli ultimi 40<br />
anni in Italia sono diminuiti i produttori ma chi produce ha selezionato varietà<br />
sempre più produttive; il risultato è un grano con maggior contenuto di glutine<br />
che dà farine deboli, poco adatte alla panificazione. Questo resta un aspetto<br />
che ci impegniamo ad approfondire.<br />
Marino, ci descrive come fa il pane Verso le 10 del mattino con la farina e<br />
l’acqua preparo la mia pasta madre che lievita fino alle 2-3 di notte. Arrivo<br />
e aggiungo un po’ di lievito secco, il malto liquido, il sale (3%), pochissimo<br />
zucchero. Poi aggiungo eventuali altri ingredienti (olio extravergine di oliva,<br />
zucca, semi etc.). Riposa per 20 minuti. Si fanno le forme. Quando sono<br />
lievitate del doppio, vanno in forno. Il mio è a gas e non lo cambierei con uno<br />
elettrico perché il pane muterebbe gusto. C’è da aggiungere che qui si fa quasi<br />
tutto a mano. Le bighe, classiche, morbide, tonde. Carciofi, a forma di fiore. Gli<br />
splendidi ferraresi, annodati minuziosamente uno ad uno. E ancora le rosette,<br />
uniche: vengono spezzate a mano e modellate una per una con un vecchissimo<br />
stampo, oggetto cult-vintage. Sono le vere rosette asburgiche, dice Marino.<br />
È bellissimo rigirarsele tra le mani e osservare che ognuna è un pezzo unico.<br />
Puro lavoro artigianale. L’assaggio di questa morbida e saporosa rosetta, che è<br />
fatta solo con olio extravergine di oliva, completa la sua bellezza. E poi ci sono,<br />
a proposito di stile d’antan, gli stampi di legno, arrotondati dall’uso, piccoli per<br />
far lievitare le bighe, più grandi per le struzze – li chiamano “cimbarle” (probabilmente<br />
da zimber, legno in tedesco), pezzi più unici che rari. Come la sua putizza.<br />
Raramente se ne<br />
assaggiano così buone.<br />
Morbida, dal gusto non<br />
eccessivamente dolce,<br />
in cui dominano le noci<br />
e una nota agrumata<br />
sfumata. Una putizza<br />
come dev’essere.<br />
Gianna, un papà di origine<br />
pugliese, ha sposato<br />
Marino e l’ha affiancato<br />
da subito. Non mangiavo<br />
pane, non mi andava.<br />
E ho spostato un panettiere. Avete figli, Marino Tre. Ma non li abbiamo<br />
coinvolti. Io alle 3 del mattino sono qui, ogni giorno, sabato compreso. Noi<br />
abitiamo a Muggia, e quando vengo a lavorare qualche volta mi ferma la<br />
polizia o i carabinieri e mi tocca fare il palloncino. La sorella Annamaria ha<br />
cominciato nel 1980 Lavoravo in laboratorio. Ero una fornaia. L’ho fatto per<br />
qualche anno. Ma ho due figlie. Non era compatibile. C’è anche la nipote<br />
Monica, che aiuta lo zio da 10 anni, viene qui alle 4 del mattino. Dó una<br />
mano, faccio quello che mi dice lo zio. Un bell’aiuto, signor Marino, no Un<br />
aiuto e una compagnia. Pensiamo alle nere notti di inverno, con l’alba ancora<br />
lontana, magari con la bora che tira e capiamo come anche la compagnia<br />
sia davvero importante in questo difficile mestiere.<br />
Oggi il lavoro è molto calato, il guadagno anche, gli anni passano ma voi<br />
siete qua. Perché continuate in modo quasi ostinato A Gianna, scappa<br />
una lacrima. Poi dice Qui c’è una storia. Questo posto fa parte di noi. Il fatto<br />
di fare le cose solo in un certo modo. Tutte le cose. Anche questo piccolo<br />
restauro non tecnologico, genuino, fatto da noi. Questo è il nostro stile. E poi<br />
dobbiamo anche lavorare per la pensione. Marino, risponde per ultimo, con<br />
il suo stare in disparte, il suo parlare a voce bassa. Colpisce la grande semplicità<br />
di questo vero panettiere che ha tanta esperienza, tanto da dire, tanto<br />
sapere da trasmettere ma non sbandiera nulla. Perché siamo ancora qui<br />
Beh, c’è la baracca da tenere su. Pausa, poi riprende Ma la baracca senza<br />
passione non sta in piedi. Non sta. Ho dato la vita qui. La cosa più importante<br />
è la passione. Con la passione si crea, si fa. Senza non si va da nessuna<br />
parte. Gianna chiede se può aggiungere una cosa La voglio dire perché per<br />
me è importante. Per noi qui conta molto la relazione. Ci piace parlare con le<br />
persone. Ci conosciamo. Se un anziano ha l’influenza e chiama, il pane glielo<br />
portiamo a casa, anche se è solo una s’ciopeta. E magari già che ci siamo<br />
gli buttiamo l’immondizia. Il loro mestiere è anche questo, vivere le relazioni.<br />
E quale simbolo millenario di relazione può essere migliore del pane<br />
Simonetta Lorigliola<br />
filodipaglia@autistici.org<br />
La scheda trasparente di BUONO COME IL PANE<br />
LA PUTIZZA<br />
Panetteria Marino Cerni<br />
Via Crispi 39 angolo via Gatteri (laterale Viale xx settembre)<br />
aperto da lun. a sab. ore 7-14 / tel. 333 8192322<br />
Una ricetta originale delle rive e dell’entroterra carsico dell’Istria,<br />
che Marino utilizza immutata da 40 anni e a cui non vuole a nessun<br />
costo rinunciare.<br />
Ingredienti pasta Farina tipo 00 Burro Zucchero Uova fresche Lievito<br />
di birra<br />
Ingredienti ripieno noci fresche, mandorle, noccioline, miele, zucchero,<br />
cacao, cioccolato, pinoli, uvetta, arancini canditi, marsala all’uovo,<br />
buccia di limone (non trattato), pochissima marmellata di albicocca,<br />
“fregole” di pane dolce<br />
Tempo di impasto, reimpasti e lievitazione 3 giorni (pasta base<br />
uguale alla pinza)<br />
Composizione forma e ripieno completamente manuale<br />
Cottura: forno a gas<br />
Pezzature 250gr - 500 gr - 750 gr - 1000 gr<br />
Prezzo al kg 19 euro
Cacciato dalla siria<br />
Conferenza del gesuita Padre Dall´Oglio<br />
a Trieste sulla situazione in Siria<br />
In una fredda serata con pioggia e bora, alla fine di ottobre, è intervenuto<br />
al Centro Veritas di Trieste sul tema “La rivoluzione siriana ci<br />
intepella” il gesuita Padre Paolo Dall’Oglio, fondatore<br />
della comunità monastica di Deir Mar Musa nel<br />
deserto a nord di Damasco.<br />
Nel 2011 il religioso ha proposto una transizione<br />
pacifica per por fine al conflitto in Siria, basata sul<br />
rispetto dei principi democratici e il consenso delle<br />
diverse componenti della società. Nel giugno di<br />
quest’anno, in seguito alla lettera aperta scritta a<br />
Kofi Annan, inviato speciale delle Nazioni Unite e<br />
della Lega Araba per la crisi siriana, viene cacciato<br />
dal paese.<br />
Apre la conferenza con gli auguri, in arabo, ai<br />
musulmani in sala, in occasione della festa dell’ Eid<br />
al-Adha, del Sacrificio Abramitico. Ricorda la Siria<br />
sorgente della civiltà mediterranea, la dominazione<br />
coloniale, la Siria degli Assad da più di quant’anni al potere, postcoloniale,<br />
postottomana, nazionalista, che vuole essere moderna, i conflitti con<br />
i Fratelli Musulmani.<br />
Sui gravi casi di tortura, detenzioni illegali, manipolazione e censura<br />
sistematica dell’informazione richiama la dominazione ottomana che non<br />
ha lasciato memoria del rispetto dei diritti umani, la schizofrenia mentale<br />
della colonizzazione occidentale con lo stato di diritto in patria e lo stato<br />
di sopruso nella colonia e poi il contributo di alcuni gerarchi nazisti dopo<br />
la guerra, nell’elaborazione dei sistemi di repressione, e dei servizi sovietici<br />
nell’attivazione di un sistema capillare di controllo della popolazione.<br />
“Una somma di esperienze tutte molto abilmente messe al servizio<br />
della cristallizzazione di un potere personalizzato... che dopo la caduta<br />
del Muro di Berlino va sempre più verso un liberismo economico guidato,<br />
infeudato, garantito da una mafia famigliare... Il potere si costituisce<br />
come stato fantoccio che fa riferimento in tutte le decisioni significative a<br />
una costellazione differenziata di sistemi di sicurezza... attraverso i quali<br />
la cupola oscura del sistema mafioso clanico detta i comandamenti.”<br />
Padre Dall’Oglio con i suoi collaboratori ha operato per la crescita civile<br />
22 <strong>Konrad</strong> <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />
del paese attraverso il dialogo islamico-cristiano, la<br />
lotta alla desertificazione, lo sviluppo sostenibile, per le nuove fonti di energia<br />
rinnovabile, per l’Accordo di Associazione con la Comunità Europea<br />
“sperando che i grandi vantaggi che sarebbero venuti da questo Accordo<br />
avrebbero convinto a cambiar rotta se non altro per i propri figli...<br />
perché la moglie di un mafioso può sperare che suo figlio sia un buon<br />
prete che non sappia nemmeno di che cosa viveva suo padre.”<br />
Per Assad il popolo siriano era il primo popolo libero del mondo arabo, si<br />
presentava come modello per gli altri. Ma anche<br />
qui, a seguito della Primavera Araba, la<br />
globalizzazione, i grandi mezzi di comunicazione<br />
di massa hanno diffuso un sentimento<br />
generalizzato di insopportabilità e irriformabilità<br />
del regime. E la risposta è stata brutale,<br />
violenta e con una efficacissima manipolazione<br />
dell’informazione, per cui a ribellarsi sono<br />
mercenari in gran parte stranieri, terroristi. È<br />
una tesi passata in occidente nel movimento<br />
pacifista di estrema sinistra, tra gli identitari<br />
di estrema destra e nello stesso mondo<br />
ecclesiastico.<br />
Tre le fasi per uscire dalla crisi: 1) Dopo il<br />
fallimento della missione del rappresentante<br />
delle Nazioni Unite, l’interruzione della guerra civile e rivoluzione armata è<br />
comunque possibile a patto che venga riconosciuto dal mondo il principio<br />
del diritto alla piena democrazia e si ammetta il diritto-dovere di difesa. 2) I<br />
non violenti non siano inefficaci, inattivi, oggettivamente alleati dei torturatori<br />
negando il diritto all’autodifesa e non intervenendo per interrompere la brutalità<br />
della repressione. 3) Di fronte al rischio di massacri settari al momento<br />
della caduta del regime è richiesta la presenza di caschi blu e l’intervento di<br />
operatori pacifisti che controllino la trasparenza delle elezioni, si preoccupino<br />
degli aspetti umanitari, favoriscano il processo di democratizzazione.<br />
È un prete coraggioso e combattivo che non risparmia le immagini forti:<br />
Ban Ki-Moon è una “mammoletta”. “È un bel giorno per morire quello in cui<br />
dichiariamo che non c’è riconciliazione possibile senza rispetto della libertà<br />
di opinione e della libertà di espressione”. “Io adesso sono stato dichiarato<br />
dal governo siriano un prezzolato dei terroristi islamisti e un membro di<br />
al-Qaida. Ma questa è una condanna a morte, voi state vedendo un morto<br />
che cammina.” Qualcuno tra i presenti deve aver pensato all’apparizione<br />
dell’arcangelo Michele.<br />
Giuliano Prandini<br />
Da 15 a 25 euro bevande escluse<br />
Antico Buffet da Giovanni<br />
via Revoltella, 2 Trieste – Tel. 340 1948601<br />
Ampio spazio per i vostro pranzo con amici e colleghi,<br />
il menù lo decidiamo assieme. Venite a prenotare!<br />
Nisuna coga xe meio de mama... a parte nona Marta<br />
La merenda dei mesi freddi – Schnite<br />
Ingredienti:<br />
1 uovo<br />
latte<br />
pane raffermo<br />
zucchero<br />
Sbattere l’uovo con il latte,<br />
bagnare le fette di pane da<br />
ambo i lati. Friggere nell’olio<br />
e poi zuccherare.
L’AVVENTO A CALDIER NEL MONTONESE<br />
Certamente <strong>dicembre</strong> ricco di antiche tradizioni folcloristiche e di numerose<br />
festività, era il mese più lungamente atteso da adulti e bambini. Secondo<br />
un'antichissima tradizione nel periodo dell'Avvento si soleva andare<br />
a messa alle sei, prima delle luci dell'alba, per non perdere la giornata<br />
lavorativa. Dai villaggi della parrocchia dei punti luminosi procedevano<br />
nel buio gelido per le strade fangose, dapprima quasi impercettibili e poi<br />
sempre più evidenti: erano uomini e donne che facendosi luce con dei<br />
fanali si avviavano verso la chiesa, mentre giovani e ragazzi si illuminavano<br />
la strada con delle fiaccole improvvisate, fabbricate con fasci di rovi, fatti<br />
seccare dieci giorni prima. Durante il rito religioso veniva immancabilmente<br />
intonata un'antica lauda religiosa di 25 strofe incentrata sull'annunciazione<br />
dell'angelo Gabriele.<br />
Nello stesso periodo secondo il proverbio Da Santa Lucia (13.XII.) a<br />
Epifania (6.I) el porco cria (grida) si effettuava la macellazione dei suini, che<br />
avveniva col bel tempo e dopo il primo quarto di luna, perchè altrimenti si<br />
rischiava che la carne andasse male, una voce essenziale nell’economia<br />
contadina, perchè la carne suina ed i suoi rinomati derivati: il prosciutto,<br />
l’ombolo, le salsicce costituivano la base della cucina e venivano consumati<br />
con parsimonia dato che dovevano durare tutto l’anno.<br />
Nel periodo prenatalizio secondo un’antica usanza avveniva anche la<br />
benedizione delle case, in occasione delle quali il parroco – in cambio della<br />
tradizionale offerta di 10 uova e un piatto di fagioli per lui e un piatto di mais<br />
per il sacrestano – lasciava ad ogni famiglia una bustina di incenso da<br />
bruciare in occasione dei pranzi di Natale, Capodanno ed Epifania.<br />
I giorni che precedevano la vigilia di Natale si usava acquistare il baccalà,<br />
compito assegnato al capofamiglia. Nell’acquisto si seguivano delle «regole»<br />
non scritte: per vedere se era buono bisognava guardarlo in controluce:<br />
se era abbastanza trasparente con delle venature era ritenuto buono, se,<br />
invece era opaco, no, oppure secondo altri: doveva avere il ventre chiaro e<br />
il dorso scuro, o anche le pinne anteriori dritte.<br />
La vigilia di Natale, giorno di digiuno e penitenza, era dedicato alle pulizie<br />
ed ai preparativi<br />
per la cena e per il giorno seguente. Il padrone doveva tagliare la legna,<br />
inoltre accendere il ceppo di Natale (el zoco de Nadal) sul focolare, che<br />
avrebbe dovuto durare fino a Capodanno ed Epifania.(Coll’arivo negli anni<br />
23 <strong>Konrad</strong> <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />
Trenta<br />
dello sparcher,<br />
ritenuto più<br />
comodo, sparì anche<br />
questa tradizione in molte<br />
case). Nel pomeriggio<br />
doveva battere il baccalà<br />
(come raccomanda un<br />
noto proverbio: Donna,<br />
muss e bacalà, no i xe<br />
boni, se no i xe bastonà),<br />
di solito con il dorso<br />
dell’accetta su un ceppo<br />
e poi metterlo a bagno<br />
un’ora prima di cucinarlo.<br />
“Per Nadal e parla tutti gli animal” - recita il proverbio.<br />
Infatti, prima di andare a cena bisognava pensare anche agli animali<br />
dando loro il migliore foraggio e in abbondanza. Si andava a prenderlo in<br />
una grande cesta togliendone da ogni meda un po’ e mettendolo poi nella<br />
mangiatoia: si riteneva che se il ladro ne avesse rubato, i suoi animali lo<br />
avrebbero rifiutato. Sistemati gli animali si chiudeva la porta a chiave ed<br />
era severamente vietato entrare in stalla da quel momento, pena la morte,<br />
perchè si credeva che parlassero tra loro e commentassero criticamente il<br />
comportamento del padrone nei loro confronti.<br />
Di solito il pranzo era frugale, mentre il cenone di magro comprendeva<br />
un brodo di riso preparato coll’acqua di cottura del baccalà, la pasta fatta<br />
in casa condita con la sardella, seguita da un secondo piatto a base di<br />
baccalà in bianco all’istriana con contorno di verze. Si concludeva con i tipici<br />
dolci fritole e crostoli. Naturalmente non mancava il profumato vino nuovo<br />
che proprio in quei giorni subiva il secondo travaso. In attesa che l’allegro<br />
scampanio annunziasse la messa di mezzanotte si stava raccolti intorno al<br />
focolare in un’atmosfera intima, familiare, mangiucchiando noci, mandorle,<br />
dedicandosi a vari giochi. Dopo la solenne messa della mezzanotte,<br />
allietata da canti natalizi, di ritorno si friggevano le luganighe, che erano già<br />
stagionate, accompagnate da abbondanti sorsate di terrano dal colore “del<br />
sangue della lepre”.<br />
I bambini andavano a dormire sognando i regali che il buon Gesù Bambino<br />
avrebbe portato loro durante la notte e, al risveglio, li avrebbero trovati sotto<br />
il cuscino con la loro grande sorpresa.<br />
Livio Prodan<br />
Io amo viaggiare in libertà<br />
Redazionale a cura dell'inserzionista<br />
Stiamo entrando nel cuore dell’inverno. Natale, tempo di<br />
viaggi, vacanze e sogni da realizzare! Non tutti possono<br />
muoversi dove e quando vogliono: molti restano prigionieri,<br />
impigliati nei luoghi d’origine nell’impossibilità di<br />
affrontare lunghi spostamenti in aereo. È l’aviofobia, letteralmente,<br />
la ‘paura di volare in aereo’. Vi sono persone<br />
terrorizzate all’idea di entrare in aereo tanto da preferire<br />
rimandare i propri sogni a casa piuttosto che rischiare l’infarto<br />
nel varcare la porta della carlinga. Esiste una tecnica,<br />
ideata dallo psichiatra triestino Roberto Pagnanelli, creata<br />
appositamente per superare i disagi relativi agli spostamenti<br />
in aereo. È la ‘musicoterapia cinematografica’, tecnica<br />
mentale realizzata mediante l’ascolto di un CD-audio<br />
(Musicoterapia cinematografica per la paura di volare,<br />
Edizioni il Punto d’Incontro, € 14,5, nelle migliori librerie)<br />
che consente all’ascoltatore di immergersi mentalmente<br />
in un volo a carattere simbolico. Egli può immedesimarsi,<br />
seduto sul divano di casa, nelle tappe del viaggio che<br />
andrà ad intraprendere. Sessanta minuti di musica, corredata<br />
dalle parole del medico che invitano a visualizzare<br />
l’aereo, sedersi, allacciare le cinture di sicurezza e partire!<br />
Che gioia! Si può udire il rombo dei motori alla partenza,<br />
ascoltare la voce dei piloti e vivere, sul piano simbolico, tutto ciò<br />
che avverrà davvero, una volta entrati a bordo.<br />
La musica come una colonna sonora, pronta a tradire momenti<br />
d’emozione e pathos (quelli della partenza) mescolandoli con<br />
quelli soavi e dolci del volo ad alta quota, durante i quali il viaggiatore,<br />
mentre l’aereo procede spedito, s’immerge nei suoi pensieri<br />
e sogna… ad occhi aperti, luoghi di vacanza bellissimi e riposanti.<br />
Oltre alla tecnica mentale, il dottor Pagnanelli ha pubblicato anche<br />
un volume (193 pagine, La paura di volare, 14,5 €, Armenia)<br />
con consigli e ricette attinte dal mondo dei rimedi naturali. Tutti<br />
quelli che consentono di trasformare il trauma del viaggio in un<br />
piacere da vivere in assoluto relax! Cristalli da tenere in mano,<br />
aromi dall’effetto inebriante, farmaci omeopatici da portare con sé<br />
durante il volo, per prevenire crisi di panico e paure, fitoterapici<br />
dall’effetto tranquillante, tutto ciò che serve per affrontare il volo<br />
in assoluta serenità. Perché, da oggi, le vacanze sono dietro<br />
l’angolo… a portata di musica e terapie dolci! Senza dimenticare,<br />
naturalmente, l’augurio di un buon viaggio!<br />
Info: www.laforzadellamente.it
colonna vertebrale<br />
24 <strong>Konrad</strong> settembre 2012<br />
Domande e risposte sull'ernia del disco<br />
operazione si o no<br />
Redazionale a cura dell'inserzionista<br />
Ecco le risposte alla domande che più spesso ci vengono poste dai nostri<br />
pazienti.<br />
Quali sintomi rendono certa la diagnosi<br />
L’ernia del disco lombare si manifesta con un quadro clinico caratterizzato<br />
da mal di schiena (non sempre presente), radicolopatia compressiva sciatica<br />
o crurale, limitazione o impotenza funzionale e sintomi quali dolore,<br />
formicolii e/o debolezza ai muscoli ed ai territori innervati dalla radice nervosa<br />
compressa dellarto inferiore. Il dolore crurale o cruralgia è un dolore<br />
che corre lungo la coscia sul davanti, mentre quello sciatico è un dolore<br />
posteriore lungo tutta la gamba, fino al polpaccio o al piede.<br />
Come si arriva alla diagnosi<br />
I cardini su cui si deve basare il processo diagnostico sono tre: Anamnesi,<br />
Esame obiettivo con test clinici di coinvolgimento radicolare (irritativo,<br />
deficitario, paretico); Diagnostica per immagini e strumentale. Al riguardo,<br />
la tomografia computerizzata (TAC) e la Risonanza Magnetica (RM) sono<br />
pressoché sovrapponibili in termini di sensibilità diagnostica. È però da sottolineare<br />
che la RM non eroga radiazioni<br />
ionizzanti, visualizza meglio i tessuti molli<br />
(disco ed eventuale ernia)e le alterazioni<br />
del tessuto osseo spongioso.<br />
Quali sono i fattori di rischio per l’ernia<br />
del disco lombare<br />
i principali fattori di rischio sono: Le occupazioni<br />
sedentarie e lassenza di attività<br />
fisica. il sovrappeso, l’alta statura, la guida<br />
di veicoli a motore prolungata e costante, le<br />
vibrazioni, i lavori a elevato impegno fisico<br />
soprattutto se comportano abitualmente<br />
il sollevamento manuale di carichi, e le<br />
gravidanze.<br />
Ma quanti pazienti con sciatalgia ed ernia<br />
si operano E quali tipi di intervento<br />
chirurgico sono i più utilizzati<br />
La risposta è piuttosto articolata; va<br />
premesso che la necessità o meno<br />
dellintervento chirurgico variano a seconda<br />
del caso e vanno valutate singolarmente.<br />
Detto ciò, i tassi regionali standardizzati<br />
per età e sesso oscillano ampiamente:<br />
da 6,87in Lombardia a 2,52 per 10.000<br />
in Calabria. Solo nel 2001, sul totale<br />
delle operazioni, queste consistevano in<br />
interventi di discectomia (88%), discectomia<br />
per cutanea o laser (7%), chemonucleolisi (2%), o decompressione<br />
(2%). La scelta sul tipo di intervento adottato e sulla necessita o meno del<br />
medesimo, variano spesso di regione in regione, quasi ad indicare una<br />
scelta basata sulle usanze piuttosto che sulle evidenze scientifiche come<br />
invece sarebbe auspicato.<br />
Quando si raccomanda il trattamento chirurgico<br />
Fortunatamente le situazioni in cui l’intervento chirurgico sia veramente da<br />
eseguire in urgenza sono rare. Una di queste può essere rappresentata<br />
dalla sindrome della cauda equina: comparsa di anestesia in zona pubica<br />
Il Centro "C.R.C.V" Vi da la possibilità, presentando questo<br />
articolo, di prenotare una Consulenza Pre-Visita gratuita<br />
con un Fisioterapista Esperto del Centro.<br />
e peri-anale con perdita del controllo degli sfinteri.<br />
Mentre invece la comparsa di deficit motorio (perdita di forza) in un paziente<br />
con diagnosi accertata di ernia del disco rende il paziente un potenziale candidato<br />
all’intervento chirurgico, pur non rappresentando sempre un’indicazione<br />
assoluta. In caso di ernia del disco, che provochi solo formicolii o dolore<br />
(la maggior parte di esse) l’intervento non rappresenta necessariamente la<br />
prima scelta ma vanno incoraggiati tentativi terapeutici alternativi all’intervento<br />
quali le terapie mediche farmacologiche e la fisioterapia specialistica.<br />
Quali le possibili complicanze dell’intervento<br />
Le complicanze più frequenti risultano la lacerazione della dura madre,<br />
il danno alle radici nervose, le infezioni della ferita chirurgica e la discite,<br />
che consiste nell’infiammazione del disco e delle vertebre adiacenti, talora<br />
estesa anche ai tessuti molli circostanti. Ovviamente tra le complicanze c’è<br />
quella di dover reintervenire nuovamente. Alcuni studi condotti in Finlandia<br />
hanno stimato rischi cumulativi di reintervento a nove anni pari al 18,9%<br />
e di interventi successivi dopo il primo reintervento a dieci anni pari al<br />
25,1%. Altre fonti riportano che i tassi di reintervento dopo chirurgia del<br />
disco lombare variano ampiamente dal 3% al<br />
15%. I tassi di reintervento a uno e dieci anni,<br />
calcolati dal Registro nazionale svedese per<br />
la chirurgia della colonna lombare, dove sono<br />
state registrate 27.500 operazioni tra il 1987 e il<br />
1999, sono risultati pari rispettivamente al 5% e<br />
al 10%. Sempre nel Registro nazionale svedese<br />
il tasso di mortalità a 30 giorni è stimato pari a<br />
0,5 per 1.000 e l’incidenza delle complicanze<br />
pari a 2,7% per la discectomia convenzionale e<br />
a 5,8% per la microdiscectomia.<br />
Ma si può evitare lintevento<br />
Molte ernie del disco che danno sciatalgia e<br />
dolori anche da molto tempo possono trovare<br />
sollievo da specifici trattamenti fisioterapici e<br />
terapie mediche non chirurgiche. La fisioterapia<br />
specialistica può far migliorare la propria funzionalità<br />
e la qualità della vita oltre che ridurre il<br />
dolore, contemporaneamente educare e giocare<br />
danticipo sulle eventuali possibilità di recidiva.<br />
Lo stesso Istituto superiore della Sanità<br />
suggerisce nelle proprie linee guida di tentare,<br />
quando non si è in presenza di sintomi gravi,<br />
un approccio fisioterapico basato su esercizi e<br />
specifici e terapie manuali mirate.<br />
Quali sono le alternative alla chirurgia<br />
I trattamenti conservativi possono essere di<br />
tipo farmacologico (analgesici, miorilassanti ed antinfiammatori) e di tipo fisioterapico<br />
non strumentale (manipolazioni della colonna, trazioni manuali,<br />
programma di esercizi, terapie manuali, rinforzo progressivo della muscolatura<br />
della colonna). Vi è forte prova scientifica che un programma intensivo<br />
di esercizi, effettuato dopo il primo intervento chirurgico per il trattamento<br />
dell’ernia del disco lombare, iniziato entro 4-6 settimane dall’intervento,<br />
faciliti il recupero funzionale e il rientro al lavoro, diminuendo molto anche il<br />
rischio di re-intervento.<br />
Marco Segina
Radio Magica, molto più di una radio!<br />
Debutterà il 10 <strong>dicembre</strong> sul web Radio Magica, una piattaforma<br />
online, dedicata a bambini e ragazzi da 0 a 13 anni,<br />
alle famiglie e alle scuole, con storie, musica, video, testi<br />
e programmi di arte, scienze, cucina, natura. Un progetto<br />
realizzato da Fondazione Radio Magica Onlus proprio a Trieste,<br />
in una piccola sede a San Giovanni (via de Pastrovich, 1) che<br />
verrà inaugurata – non a caso – il giorno di San Nicolò, giovedì<br />
6 <strong>dicembre</strong> alle ore 11.00. Per l’occasione, alle 17.00 alla Libreria Lovat, le<br />
principali voci dell’emittente (tutte a km 0) leggeranno ai bambini favole e<br />
fiabe, accompagnati dalla fisarmonica di Stefano Bembi.<br />
Il progetto nasce nel 2010 dall’idea di Elena Rocco, ricercatrice del Dipartimento<br />
di Management dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Nel 2002<br />
Elena è diventata mamma di un bambino affetto da una sindrome genetica<br />
rara: da quel momento ha avuto modo di conoscere la storia di tanti genitori<br />
che, come lei, hanno dovuto fare i conti con la scarsità di contenuti per<br />
bambini e in particolare per bambini con bisogni speciali. Da qui l’idea di<br />
utilizzare le proprie conoscenze per creare un bene collettivo, qualcosa che<br />
potesse permettere a tutti di accedere a strumenti gratuiti, grazie alla rete e<br />
alle tecnologie digitali.<br />
Un luogo dove linguaggi nati per favorire l’accessibilità (come la lingua dei<br />
segni, il linguaggio dei simboli o la font ad alta leggibilità) non venissero presentati<br />
solo come la soluzione per chi non potrebbe altrimenti godere di una<br />
Sapere di cibo<br />
Foodly è una nuova applicazione per iPhone ed iPad elaborata grazie<br />
alla collaborazione tra SISSA, Università degli Studi di Milano, Università<br />
Alma Mater Studiorum di Bologna ed Università degli Studi di Perugia.<br />
Ha la struttura di un quiz e pone domande sul cibo in rapporto ai<br />
temi quali economia, società, biologia, agricoltura e molti altri. Da “Trivial<br />
Pursuit” a “Chi vuol essere milionario” il meccanismo di questo tipo di<br />
giochi è sempre lo stesso, immediato e semplice con la comodità di un<br />
dispositivo mobile come supporto nel caso delle applicazioni. La caratteristica<br />
peculiare di Foodly è il tema che viene affrontato: ogni aspetto di<br />
come il cibo arriva sulla nostra tavola. Oltre alla conoscenza nozionistica<br />
su temi del tipo “Di quanto si prevede aumenterà la richiesta mondiale<br />
26 <strong>Konrad</strong> <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />
favola, ma come qualcosa di prezioso quanto qualsiasi<br />
altra lingua o linguaggio. La mission è, quindi,<br />
quella di realizzare il principio di inclusività in tutte le<br />
sue sfumature, proponendo, per esempio, video con<br />
la lingua dei segni così accattivanti da attrarre anche<br />
chi non ne ha necessità. “Quanto sarebbe bello se<br />
un bambino sordo potesse vedere lo stesso video<br />
con un amico udente semplicemente perché piace<br />
ad entrambi” spiega Elena Rocco. “In più, secondo<br />
alcune recenti ricerche, lingue e linguaggi nati in<br />
risposta a disabilità sono di supporto a tutti i bambini in età prescolare, per<br />
avvicinarsi ad esempio alla letto-scrittura, diffondendo in maniera silenziosa<br />
la cultura dell’inclusione.”<br />
Da <strong>dicembre</strong> il sito www.radiomagica.org ospiterà una web radio e contenuti<br />
on-demand (audio, testi e video), realizzati da una redazione di giovani professionisti<br />
del settore e da un’equipe di esperti dell’età evolutiva di diverse<br />
regioni italiane. Dal 2013, poi, realizzerà percorsi tematici con la collaborazione<br />
di musei e parchi naturali (Fondazione Musei Civici Veneziani, Peggy<br />
Guggenheim Collection, Parco Natura Viva di Bussolengo...).<br />
Radio Magica collabora con l’ A.S.S.1 triestina, ha sostegno di Fondazione<br />
Vodafone Italia e il patrocino dell’Associazione Culturale Pediatri, del Centro<br />
Salute del Bambino, dell’Associazione Italiana Biblioteche, della Società<br />
Italiana per l’Educazione Musicale, di Nati per Leggere e Nati per la Musica,<br />
Peggy Guggenheim Collection, dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.<br />
A. E.<br />
di cibo nel 2030 rispetto al 2011” questa applicazione può<br />
portare ad interessanti spunti di riflessione sul nostro modo<br />
di mangiare e su cosa sta dietro alla bistecca che troviamo<br />
sul piatto. È strano rendersi conto di quante poche cose<br />
sappiamo su un’attività quotidiana come il mangiare. Farsi<br />
delle domande ed informarsi sul modo in cui il cibo viene<br />
prodotto e sulla sua provenienza può essere un primo<br />
passo per raggiungere una maggiore consapevolezza<br />
nelle nostre scelte in fatto di alimentazione. Per inciso, si<br />
prevede che la richiesta mondiale di cibo nel 2030 rispetto<br />
al 2011 aumenterà del 50%.<br />
Giorgia Facis<br />
i diritti dei popoli e l'ambiente<br />
“I diritti dei popoli e l’ambiente: l’esperienza del Tribunale Permanente dei Popoli”.<br />
Con questo titolo Legambiente Trieste e il Comitato Pace Convivenza e<br />
Solidarietà “Danilo Dolci”, in occasione della Giornata Mondiale dei Diritti Umani,<br />
invitano a un incontro con Gianni Tognoni, Segretario Generale del TPP, che<br />
si terrà a Trieste il 10 <strong>dicembre</strong> alle ore 17, presso l’Aula magna di Androna<br />
Baciocchi 4 (laterale di via Lazzaretto Vecchio, all’altezza di via dei Burlo).<br />
Il Tribunale Permanente dei Popoli (TPP) è un organo della Fondazione Basso-<br />
Sezione internazionale. Nato nel giugno 1979, esso rappresenta la diretta<br />
prosecuzione dell’esperienza dei tribunali di opinione Russell I e II.<br />
Il TPP è un tribunale di opinione, la cui opera è rivolta a identificare e rendere<br />
pubblici i casi di sistematica violazione dei diritti fondamentali, in particolar<br />
modo per tutti quei casi in cui la legislazione nazionale e internazionale risultino<br />
fallimentari nel difendere il diritto dei popoli.<br />
Nei suoi trent’anni di storia il Tribunale Permanente dei Popoli ha accompagnato,<br />
anticipato e supportato le lotte dei popoli contro le violazioni dei loro<br />
diritti fondamentali, come la negazione del principio di autodeterminazione, le<br />
invasioni straniere, la distruzione ambientale e tutti quei casi di nuove forme di<br />
dittatura economica e di schiavitù.<br />
L’azione del TPP si basa sui principi espressi dalla Dichiarazione Universale dei<br />
Diritti dei Popoli ed è volta all’esame della realtà e allo studio del complesso di<br />
cause storiche, politiche ed economiche che portano alla violazione<br />
del Diritto dei Popoli, al fine di emettere delle “sentenze” che<br />
colpiscano, sotto forma giuridica, i responsabili delle violazioni di<br />
tali diritti.<br />
Il TPP è permanente ed è caratterizzato dal pluralismo ideologico<br />
dei membri della giuria, scelti in base alle qualità morali, scientifiche, letterarie:<br />
tra essi vi sono anche alcuni vincitori di premi Nobel. Dalla sua nascita il TPP<br />
ha organizzato 36 sessioni, tutte incentrate sulle violazioni del diritto all’autodeterminazione<br />
interna ed esterna dei popoli. Tra le questioni trattate negli ultimi<br />
anni, il problema delle radici della legittimità, e dell’illegittimità, del diritto internazionale<br />
è stato affrontato in diverse sessioni come: “L’impunità in America<br />
Latina” del 1991; “La Conquista e il diritto internazionale” del 1992; “Le politiche<br />
del Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale” del 1989 e del 1994;<br />
“Il diritto internazionale e le nuove guerre” del 2002.<br />
Un altro importante filone di analisi ha riguardato i crimini economici intesi come<br />
categorie strutturali delle violazioni dei diritti umani. In questa direzione sono andate<br />
le sessioni sui “disastri industriali”, come Bhopal (1992) e Chernobyl (1996),<br />
e quelle su “Le imprese transnazionali e diritti dei popoli in Colombia” del 2008<br />
e su “L’Unione Europea e le imprese transnazionali in America Latina” del 2010.<br />
Tutte le sentenze vengono inviate alle principali istanze internazionali e molte<br />
sono state discusse dalla Commissione per i diritti umani dell’ONU a Ginevra.<br />
Andrea Wehrenfennig<br />
Sul sito http://www.internazionaleleliobasso.it/ si possono leggere le sentenze<br />
del TPP e trovare ampie informazioni sulle sue attività.
APPUNTAMENTI DI <strong>dicembre</strong> e <strong>gennaio</strong><br />
27 <strong>Konrad</strong> <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />
su www.konradnews.it gli annunci di febbraio entro il 20 <strong>gennaio</strong><br />
Trieste <strong>dicembre</strong><br />
1 sabato ingresso libero<br />
Pomeriggio di nuova ascensione<br />
Voce di Luce - meditazione/rilassamento<br />
mediante la voce e le musiche della cantante<br />
lirica Krisztina Nemeth, insieme ai<br />
suoni di tamburi con Alberto Severi. Segue<br />
il dibattito in collaborazione con il P.A.G. di<br />
Trieste. Ore 18, Quinta Dimensione, Via<br />
Strabone 13, Trieste, prenotazione obbligatoria.<br />
Info 347 9382478.<br />
1-2 sabato e domenica ingresso libero<br />
Mercoledì veg<br />
La sede LAV (Lega Anti Vivisezione) di<br />
Trieste, organizza un tavolo informativo<br />
sull’alimentazione Vegetariana-Vegana.<br />
Scelta Etica-Ambientale-Sociale per un<br />
mondo migliore. Via Ponchielli 9.30-19.30.<br />
3 lunedì ingresso libero<br />
Consulenza genitoriale psicologica<br />
Il giorno lunedì 3 <strong>dicembre</strong> il “Progetto<br />
Rosa”, al sesto anno di attività, mette a<br />
disposizione gratuita delle donne iscritte<br />
gruppi di sostegno, consulenza genitoriale<br />
e psicologica, laboratori a tema. Prossimo<br />
appuntamento 3 <strong>dicembre</strong> dalle ore 16<br />
alle ore 18 per il gruppo di elaborazione<br />
condotto dal dr. Bagatin, psicoterapeuta.<br />
Info e iscrizioni 338 8040215 - M.D.T. Via<br />
Filzi 8 V° piano.<br />
3 lunedì ingresso libero<br />
Incontri di meditazione<br />
Continuano anche in <strong>dicembre</strong> di lunedì<br />
dalle ore 19.15 le serate di meditazione<br />
gratuite, aperte sia agli esperti che ai neofiti,<br />
presso il Centro di Promozione Sociale<br />
in Via Filzi 8, V piano. Info e iscrizioni Segreteria<br />
via Filzi 8, lun-ven ore 10-12 , 040<br />
761040, lifecare07.ml@gmail.com<br />
da lunedì 3 a lunedì 17 ingresso libero<br />
Yoga nelle scuole<br />
tre incontri rivolti ad insegnanti ed educatori,<br />
per spiegare e per sperimentare<br />
come portare nelle classi il GiocaYoga.<br />
Docente Krisztina Nemeth, ore 18-20,<br />
Quinta Dimensione, Via Strabone 13. Info<br />
347 9382478, prenotazione obbligatoria.<br />
3-17 ogni lunedì ingresso libero<br />
Meditazione di Luce per la Terra<br />
Co-creare la Nuova Terra, facilitare il<br />
Cambiamento in atto e il Salto quantico;<br />
meditazione di Luce per la Terra e l’Umanità,<br />
guidata da Arleen Sidhe, in connessione<br />
con i regni della natura, il cuore di Gaia<br />
e la Fratellanza di Luce; l’incontro sarà<br />
introdotto da una breve spiegazione a titolo<br />
informativo, e dopo la meditazione seguirà<br />
un aggiornamento sull’Ascensione, la situazione<br />
attuale del passaggio di frequenza e<br />
cambiamento di coscienza della Terra. Ogni<br />
lunedì alle 20.30 presso Assoc. Lam-Il Sentiero,<br />
in piazza Benco 4. Info 347 2154583,<br />
arleensoundlight@libero.it<br />
4 martedì ingresso libero<br />
Elaborazione del lutto<br />
La Società Antroposofica organizza<br />
l’incontro mensile con il gruppo di<br />
sostegno per l’elaborazione del lutto,<br />
seguendo il testo “Confrontarsi con la<br />
morte” Ed. Novalis in via Mazzini 30, I<br />
p - ore 18.15-19.45. Info 339 7809778,<br />
s.antroposoficagruppopavisi@gmail.com,<br />
www.rudolfsteiner.it<br />
5 mercoledì ingresso libero<br />
San Nicolò bio al Giardino Pubblico<br />
Reduce dai progetti di Legambiente “Orti<br />
e Boschetto” S. Nicolò porta doni ai bambini<br />
in v. Giulia 2 nella sala dell’A.r.a.c.,<br />
inizio ore 16, ingresso libero. Info 338<br />
2118453, prolocosgc@libero.it<br />
6 giovedì ingresso libero<br />
San Nicolò bio a San Giovanni<br />
Reduce dai progetti di Legambiente Orti e<br />
Boschetto, S. Nicolò porta doni ai bambini<br />
al Centro di Aggregazione rionale, via S.<br />
Cilino 40/2, ore 16, ingresso libero. Info<br />
338 2118453, prolocosgc@libero.it<br />
6-27 ogni giovedì ingresso libero<br />
Mamme & Papà separati<br />
Associazione per la tutela dei diritti dei<br />
figli nella separazione, rivolge i propri<br />
servizi a chiunque sia coinvolto direttamente<br />
o indirettamente nelle problematiche<br />
inerenti le separazioni coniugali<br />
in presenza di figli, offre gratuitamente<br />
sostegno psicologico e legale servendosi<br />
del volontariato di professionisti quali<br />
psicologi, avvocati e pedagogisti, nonché<br />
della presenza di Soci che già hanno<br />
vissuto in prima persona le esperienze<br />
della separazione. Incontri ogni giovedì<br />
alle ore 20.30 nella sede di Banca Etica<br />
in via Donizetti 5/a. Info 040 9896736,<br />
trieste@mammepapaseparati.org,<br />
www.mammepapaseparati.org<br />
7-28 ogni lunedì ingresso libero<br />
Meditazione di Luce per la Terra<br />
Co-creare la Nuova Terra, facilitare il<br />
Cambiamento in atto e il Salto quantico;<br />
meditazione di Luce per la Terra e<br />
l’Umanità, guidata da Arleen Sidhe, in<br />
connessione con i regni della natura, il<br />
cuore di Gaia e la Fratellanza di Luce;<br />
l’incontro sarà introdotto da una breve<br />
spiegazione a titolo informativo, e dopo<br />
la meditazione seguirà un aggiornamento<br />
sull’Ascensione, la situazione attuale del<br />
passaggio di frequenza e cambiamento<br />
di coscienza della Terra. Ogni lunedì alle<br />
20.30 presso Assoc. Lam-Il Sentiero,<br />
in piazza Benco 4. Info 347 2154583,<br />
arleensoundlight@libero.it<br />
7 venerdì ingresso libero<br />
Domande-risposte su Ernia del disco<br />
Un Esperto del Centro Rieducazione<br />
Colonna Vertebrale a disposizione per<br />
rispondere alle domande più frequenti<br />
sull’ernia del disco ed i suoi sintomi. Cenni<br />
di anatomia ed indicazioni alle terapie<br />
utili per risolverla. Questa sera a partire<br />
dalle 18:15 presso il Poliambulatorio<br />
Fisiosan di Via Genova 21. Posti limitati,<br />
utile la prenotazione. Info 040 3478678.<br />
8-9 sabato e domenica ingresso libero<br />
Feeling sound-overtone music<br />
Concerto e workshop con Igor Ezendam,<br />
Libera la tua voce! concerto ore 21 l’8<br />
<strong>dicembre</strong>, workshop dalle 10-16 il 9 <strong>dicembre</strong>,<br />
nella sede della Quinta Dimensione, Via<br />
Strabone 13, Trieste, Prenotazione obbligatoria.<br />
Info 347 9382478.<br />
10 -17 lunedì ingresso libero<br />
Dipendenza emotiva<br />
Talvolta un rapporto affettivo o la sua<br />
assenza diventano sofferenza che domina<br />
sentimenti e azioni e dalla quale non si è<br />
capaci di liberarsi. L’associazione Centro<br />
Studi I.Fa.S., propone una serata di confronto<br />
su questa tematica il 10 <strong>dicembre</strong><br />
ore 20 in via XXX ottobre 4. Info 040<br />
634247, 040 9881297, 348 3993430.<br />
11 martedì ingresso libero<br />
La famiglia in trasformazione<br />
La Società Antroposofica organizza<br />
l’incontro mensile per una possibile<br />
comprensione delle tematiche familiari,<br />
seguendo il testo “La famiglia in trasformazione”<br />
Ed. Novalis in v.Mazzini 30,<br />
I p ore 18.15-19.45 Info 339 7809778,<br />
s.antroposoficagruppopavisi@gmail.com,<br />
www.rudolfsteiner.it<br />
11 martedì ingresso libero<br />
Sciogliere il corpo, liberare energia<br />
Serata pratica di bioenergetica con<br />
esercizi per il corpo, il respiro e con movimenti<br />
di scarica e carica energetica. Ass.<br />
Espande, ore 20.15, v. Coroneo 15. Info<br />
380 7385996, www.trieste.espande.it<br />
12 mercoledì ingresso libero<br />
Sintomi e chakra<br />
Ogni sintomo, anche il più banale, comunica<br />
un disagio interiore. Introduzione alla<br />
psicosomatica e al linguaggio dei Chakra<br />
Conferenza introduttiva al corso con Patrizia<br />
e Sandro alle ore 20.30 all’Ass. Mericlere<br />
in via Mazzini 30. Info 334 6728109.<br />
12 mercoledì ingresso libero<br />
Respirare consapevolmente<br />
Serata di riflessione con esperienza<br />
pratica sul respiro consapevole quale<br />
potente strumento per governare il flusso<br />
dell’energia tra il sé ed il mondo. Ass.<br />
Espande, ore 20.30, v. Coroneo 15. Info<br />
335 8459003, www.trieste.espande.it<br />
12 mercoledì ingresso libero<br />
Essere un’operatore olistico<br />
Come esercitare la professione con<br />
serenità, qualità e riconoscimento. S. B.<br />
Chiarion, Counselor, ref. albo categoria<br />
SICOOL, farà chiarezza su: normativa<br />
vigente e futura; formazione qualificante;<br />
riconoscimento degli studi, etc. Alle ore<br />
18,30 presso l’Ass.Gendai Reiki Italia,<br />
V.Beccaria, 7. Info 334 9161209.<br />
12 mercoledì ingresso libero<br />
L’arte e il Natale Universale<br />
Conferenza di L. Calvo e A. Deklic alle ore<br />
19 alla Scuola Superiore d’Arte, Magna<br />
Fraternitas Universalis in via Mazzini 30 5°<br />
p. Info 333 4236902, 040 2602395.<br />
13 giovedì<br />
Corso di pittura<br />
L’Ass.Agricoltura Biodinamica organizza<br />
un corso guidato dalla pittrice Nerella<br />
Venier sul tema “Dalla festività di Michele<br />
al Natale”-presso la sede di v.Mazzini 30<br />
Ip ore 18-19.30. Info 333 7864810,<br />
www.rudolfsteiner.it<br />
13 giovedì ingresso libero<br />
L’arca di Noè<br />
La costruzione della soddisfazione e del<br />
successo in tempo di crisi. Conduce il Dr.<br />
Giandomenico Bagatin, psicologo psicoterapeuta,<br />
alle ore 17.30 presso M.D.T.<br />
Via Filzi 8 V° piano. Info<br />
040 761040, 338 8040215.<br />
13 giovedì ingresso libero<br />
Punto vegetariani<br />
Incontro mensile dal titolo “La gentile scelta<br />
vegetariana per l’equilibrio psicoemozionale<br />
ed energetico” con Susanna Beira e<br />
Marco Bertali medici delegati Ass. Vegetariana<br />
Italiana-ore 17.15-18.30. Banca Etica,<br />
via Donizetti 5/a.<br />
13 giovedì ingresso libero<br />
Sos cervello<br />
Campagna sociale di psicofarmaco-vigilanza,<br />
incontro dal titolo “ Far fiorire il nostro<br />
cervello” con lo psichiatra Marco Bertali-ore<br />
18.45-20.30. Banca Etica, via Donizetti 5/a.<br />
13 giovedì ingresso libero<br />
Sloveno per tutti<br />
Incontro informativo gratuito sui nuovi<br />
corsi, adulti e ragazzi, ore 18 alla Scuola<br />
di sloveno, v. Valdirivo 30. Info 040 761470<br />
ore 17-19, altri orari 338 2118453,<br />
centroitalosloveno@libero.it<br />
14 venerdì<br />
Viaggio attraverso le emozioni<br />
Uno straordinario viaggio attraverso le<br />
emozioni che sono dentro di noi, come<br />
riconoscerle e viverle al meglio. Ascoltiamo<br />
la musica e trasformiamo il nostro sentire in<br />
movimento. Un percorso rivolto a chiunque<br />
voglia approfondire la conoscenza di sé<br />
e voglia trovare strumenti per gestire e<br />
risolvere i piccoli problemi quotidiani. Conduce<br />
Patrizia Mazzuchin Counsellor socio<br />
professionista AICo FVG alle ore 20 presso<br />
Opera Figli del Popolo Trieste. Necessaria<br />
prenotazione richiesti abiti comodi. Info 345<br />
7652654, patriziamazzuchin@libero.it<br />
14 venerdì ingresso libero<br />
Carazo, un David nel XX secolo<br />
Il Presidente di un piccolo paese che non<br />
si è mai piegato agli interessi dei potenti.<br />
Conferenza di Guido Marotta e Leonardo<br />
Calvo alle ore 19 alla Magna Fraternitas<br />
Universalis in via Mazzini 30 3° p. Info<br />
333 4236902, 040 2602395.<br />
14 venerdì ingresso libero<br />
Il transito 2012 della Nuova Terra<br />
42° incontro: a che punto siamo ora,<br />
facilitarsi il Salto quantico. I grossi cambiamenti<br />
a livello individuale, sociale<br />
e planetario, segnali del risveglio di<br />
coscienza e spirituale, del passaggio di<br />
frequenza già in atto; questa meravigliosa<br />
opportunità di ascensione in 5° dimensione<br />
per la Terra e l’Umanità, attesa con<br />
gioia in seno alla Fratellanza Galattica di<br />
Luce; Messaggi di condivisione per vivere<br />
al meglio questi momenti di trasformazione<br />
interiore e nel quotidiano. Conferenza di<br />
Arleen Sidhe alle ore 20.15 presso assoc.<br />
LAM-Il Sentiero in piazza Benco 4. Info<br />
347 2154583, arleensoundlight@libero.it<br />
14 venerdì ingresso libero<br />
Vivere l’Ascensione Planetaria<br />
43° incontro: a che punto siamo ora, facilitarsi<br />
il Salto quantico. I grossi cambiamenti<br />
a livello individuale, sociale e planetario,
APPUNTAMENTI DI <strong>dicembre</strong> e <strong>gennaio</strong><br />
28 <strong>Konrad</strong> <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />
su www.konradnews.it gli annunci di febbraio entro il 20 <strong>gennaio</strong><br />
Trieste <strong>dicembre</strong><br />
segnali del risveglio di coscienza e<br />
spirituale, del passaggio di frequenza in<br />
atto; questa meravigliosa opportunità di<br />
ascensione in 5° dimensione per la Terra<br />
e l’Umanità, attesa con gioia in seno alla<br />
Fratellanza Galattica di Luce; Messaggi<br />
di condivisione per vivere al meglio questi<br />
momenti di trasformazione interiore e nel<br />
quotidiano. Conferenza di Arleen Sidhe<br />
alle ore 20.15 presso assoc. LAM-Il Sentiero<br />
in piazza Benco 4. Info 347 2154583,<br />
arleensoundlight@libero.it<br />
15 sabato<br />
Corso di Euritmia<br />
L’insegnante Giusi Lafranconi guiderà il<br />
corso di Euritmia presso la Casa-Dom Brdina<br />
Opicina via di Prosecco 109, ore 10-11.30.<br />
Organizza l’Ass.Agricoltura Biodinamica. Info<br />
333 7864810, www.rudolfsteiner.it<br />
15 sabato<br />
La straordinaria storia della tua vita<br />
Ogni vita contiene elementi unici che ne<br />
fanno una incredibile ricchezza ma molti<br />
preferiscono guardare altrove attratti da<br />
immagini illusorie di vite vissute da altri.<br />
Seminario condotto da Sauro Tronconi<br />
per possedere strumenti e modalità di osservazione<br />
dove comprendere che anche<br />
l’incontro che sperimenteremo fa parte<br />
della straordinaria storia della nostra vita!<br />
Info 380 7385996, www.trieste.espande.it<br />
15 sabato ingresso libero<br />
Divertiamoci disegnando fumetti<br />
Laboratorio gratuito per bamini e ragazzi<br />
dalle ore 16.30 alle 18 alla Scuola d’Arte<br />
sintesi Fondazione ELIC in via Mazzini<br />
30 5° p. Info 333 4236902, 040 2602395.<br />
16-24 da dom. a lun. ingresso libero<br />
Tavolo LAV (lega anti vivisezione)<br />
La sede di Trieste della LAV organizza un<br />
tavolo informativo il 16-21-22-23-24 <strong>dicembre</strong><br />
presso il C.C. “Le Torri d’Europa”<br />
dalle 13 alle 20 con raccolta fondi per gli<br />
animali meno fortunati.<br />
21 venerdì<br />
Natale 2012<br />
“Il solstizio d’inverno risorge nel cuore<br />
dello zodiaco per rivificare il cosmo” rel.<br />
Dario Anderle. Organizza la Società Antroposofica<br />
presso la sede di via Mazzini,<br />
30 1p. Prenotazione consigliata max 60<br />
posti. Info 040 280533, 339 7809778,<br />
s.antroposoficagruppopavisi@gmail.com,<br />
www.rudolfsteiner.it<br />
21 venerdì ingresso libero<br />
Festa della luce<br />
Un giorno particolare, un incontro speciale<br />
per stare insieme: meditazione,<br />
conferenza, voce di luce, nella Quinta<br />
Dimensione, ore 11.45-23 in via Strabone<br />
13. Info e prenotazione 347 9382478.<br />
22 sabato<br />
Festa del Solstizio e la Nuova Terra<br />
Seminario di attivazione del nuovo Corpo<br />
Cristallino nell’ascensione e Meditazione<br />
di luce per la Nuova Terra, seguita dalla<br />
Festa del Solstizio con gioia condivisa di<br />
canti sacri delle culture del mondo e della<br />
tradizione celtica. Dalle ore 18, luogo in via<br />
di definizione, conduce Arleen Sidhe. info<br />
347 2154583, arleensoundlight@libero.it<br />
29 sabato ingresso libero<br />
Cinema e Shoah<br />
Per non dimenticare, proiezione film<br />
“FKL” ore 20.30 al Multicultura Center.<br />
Iniziativa Circolo cinema Charlie Chaplin,<br />
V. Valdirivo 30. Info 338 2118453, comitatodanilodolci@libero.it<br />
29 sabato<br />
Linguaggio del corpo<br />
Percorso esperienziale per riconoscere<br />
i bisogni da soddisfare e migliorare la<br />
qualità della vita con Leonarda Majaron<br />
9.30-13 ad Aurisina Casa Igo Gruden.<br />
Info e prenotazioni 338 3623744.<br />
Trieste <strong>gennaio</strong><br />
1 martedì ingresso libero<br />
Marcia della pace<br />
Marcia dei cittadini di buona volontà per la<br />
pace e la giustizia nel mondo. Ritrovo ore<br />
15.30 P.le Giotti. Info e adesioni<br />
338 2118453, comitatodanilodolci@libero.it<br />
7 lunedì ingresso libero<br />
Yogadonna: per il benessere<br />
Yoga Kundalini e Pratiche specifiche per<br />
la donna, Mantra yoga e meditazioni.<br />
Le iscrizioni sono aperte per i Corsi che<br />
iniziano il 7 <strong>gennaio</strong>. Nuova Sala Yoga<br />
via Carducci 30. Info 349 3534896, www.<br />
yogadonna.it... e qualunque cosa tu faccia,<br />
la farai meglio...<br />
7 lunedì ingresso libero<br />
Yogayoga: per la serenità<br />
Nuovi Corsi di yoga per tutti, yoga Kundalini,<br />
Mantra e Meditazioni ad iniziare da <strong>gennaio</strong><br />
nella Nuova Sala Yoga via Carducci 30. Le<br />
iscrizioni sono aperte, prove gratuite. Info<br />
333 9957271, www.yogayoga.it<br />
7-28 ogni lunedì ingresso libero<br />
Meditazione di Luce per la Terra<br />
Co-creare la Nuova Terra, facilitare il Cambiamento<br />
in atto e il Salto quantico; meditazione<br />
di Luce per la Terra e l’Umanità,<br />
guidata da Arleen Sidhe, in connessione<br />
con i regni della natura, il cuore di Gaia<br />
e la Fratellanza di Luce; l’incontro sarà<br />
introdotto da una breve spiegazione a<br />
titolo informativo, e dopo la meditazione<br />
seguirà un aggiornamento sull’Ascensione,<br />
la situazione attuale del passaggio di frequenza<br />
e cambiamento di coscienza della<br />
Terra. Ogni lunedì alle 20.30 presso Assoc.<br />
Lam-Il Sentiero, in piazza Benco 4. Info<br />
347 2154583, arleensoundlight@libero.it<br />
8 martedì ingresso libero<br />
Elaborazione del lutto<br />
La Società Antroposofica organizza<br />
l’incontro mensile con il gruppo di<br />
sostegno per l’elaborazione del lutto,<br />
seguendo il testo “Confrontarsi con la<br />
morte” Ed. Novalis in via Mazzini 30, I<br />
p - ore 18.15-19.45. Info 339 7809778,<br />
s.antroposoficagruppopavisi@gmail.com,<br />
www.rudolfsteiner.it<br />
8-22 ogni martedì ingresso libero<br />
Yoga nelle scuole<br />
rivolti ad insegnanti ed educatori, per<br />
spiegare e per sperimentare come portare<br />
nelle classi il GiocaYoga. Docente:<br />
Krisztina Nemeth. Ore 18-20, Quinta Dimensione,<br />
Via Strabone 13, Trieste. Info<br />
347 9382478, prenotazione obbligatoria.<br />
10 giovedì ingresso libero<br />
Punto vegetariani<br />
Incontro mensile dal titolo “Ma che<br />
ambientalisti siamo, se non diventiamo<br />
vegetariani” con Susanna Beira e Marco<br />
Bertali medici delegati Ass.Vegetariana<br />
Italiana, ore 17.15-18.30-Banca Etica, via<br />
Donizetti 5/a.<br />
10 giovedì ingresso libero<br />
Sos cervello<br />
Campagna sociale di psicofarmacovigilanza,<br />
incontro dal titolo “Il dono prezioso<br />
della depressione” con lo psichiatra<br />
Marco Bertali - ore 18.45-20.30. Banca<br />
Etica, via Donizetti 5/a.<br />
10 giovedì ingresso libero<br />
Ortho-bionomy: la trasformazione...<br />
Ortho-Bionomy: la trasformazione<br />
dell’Osteopatia. Relatore Alex Lattanzi<br />
- Ore 20 - Via Cumano, 5 Trieste. L’Ortho-<br />
Bionomy® è un metodo di lavoro dolce di<br />
riequilibrio corporeo ed energetico basato<br />
sulla stimolazione di riflessi autocorrettivi,<br />
utile per liberarsi da tensioni muscolari e da<br />
blocchi fisici e mentali. Info 328 1570691,<br />
ortho-bionomy.fvg@libero.it<br />
10 giovedì ingresso libero<br />
Sloveno per tutti<br />
Incontro informativo gratuito sui nuovi<br />
corsi, adulti e ragazzi, ore18 alla Scuola di<br />
sloveno, v. Valdirivo 30. Info 040 761470<br />
ore 17-19, altri orari 338 2118453, centroitalosloveno@libero.it<br />
11 venerdì ingresso libero<br />
Associazione Shanti<br />
Ashtanga, Sivananda e Yoga Nidra, teoria<br />
e pratica per la vita di tutti i giorni, serata<br />
colloquiale con Dario Buratto. Alle ore 20.30<br />
presso l’ass. Shanti Trieste, via Carducci<br />
12, segreteria 17-19. Info 040 3478445,<br />
shanticenter@libero.it, www.shanticenterts.<br />
it, www.darioburatto.com/it<br />
11-13 da venerdì a domenica<br />
Seminario del ven. Khenchen Sherab<br />
Venerdi 11 ore 20,30 -sabato 12 e domenica<br />
13 <strong>gennaio</strong> 2013 ore 9,30/11,30 - 15/17<br />
presso la Sala Actis di via Corti 3/A, Il Ven.<br />
Khenchen Sherab Gyaltsen Rinpoche<br />
terrà l’insegnamento di Buddha Sakyamuni<br />
“La Lampada di Gioielli” elogio del Bodhicitta<br />
redatto da Khunu Rinpoche Tenzin<br />
Gyaltsen (1895-1977) Insegnante di S.S.<br />
il XIV Dalai Lama. A seguire la domenica<br />
l’iniziazione di Buddha Sakyamuni. Info e<br />
iscrizioni 040 571048.<br />
13 domenica ingresso libero<br />
Il secondo chakra<br />
Seminario pratico, condotto da Krisztina<br />
Nemeth, ore 14,30 - 18,30, nella sede della<br />
Quinta Dimensione, Via Strabone 13.<br />
Info e prenotazione obbligatoria 347<br />
9382478.<br />
14 lunedì<br />
Associazione Shanti<br />
A partire da lunedì 14 Gennaio 2013 - ogni lunedì<br />
e mercoledì - fino a fine Febbraio, hatha<br />
yoga mattina, pomeriggio e sera! Con Clara<br />
Dessenibus: yoga-antistress, per liberarsi<br />
dalle tensioni e ritrovare la calma interiore,<br />
dalle13.30 alle 15, e yoga-benessere, per<br />
mantenere corpo e mente in equilibrio, dalle<br />
15.30 alle17; con Monica Però: yoga-vitalità,<br />
viaggio attraverso i chakra per risvegliare<br />
l’energia interiore, nei seguenti orari: 9-10.30,<br />
17-18.30, 18.30-20. Con Dario Buratto:<br />
yoga nidra (rilassamento guidato), dalle 20<br />
alle 20.45, e ashtanga yoga dalle 20.45 alle<br />
22.15. Con Sonia Aurora: ginnastica cinese<br />
dei cento giorni, antiche tecniche cinesi per<br />
la salute ed il benessere psicofisico; orari:<br />
13.30-15, 15.30-17, 17.30-19. Vieni a fare<br />
una prova gratuita! Info 040 3478445 ass.<br />
Shanti Trieste, via Carducci 12, segreteria<br />
17-19, shanticenter@libero.it, www.shanticenterts.it,<br />
www.darioburatto.com/it<br />
14-28 ogni lunedì<br />
Verso una donna nuova!<br />
10 incontri dalle 20 alle 21.30 tutti al<br />
femminile a cura di Luisa Negrini (www.<br />
luisanegrini.eu) al Twins Club, via Economo<br />
5. Radicamento, ciclicità, accoglienza,<br />
sessualità e amore ... per esplorare e approfondire<br />
il Mistero dell’esser Donna.<br />
15 martedì<br />
I bambini vogliono parlare<br />
Impariamo ad ascoltarli e a parlare con loro.<br />
Ciclo d’incontri sull’arte dell’Ascolto Attivo<br />
e la Comunicazione Efficace per relazioni<br />
amorevoli. Info e iscrizioni 320 4332011.<br />
15 martedì ingresso libero<br />
Dichiariamogli pace alla terra<br />
Conferenza del Dr Guido Marotta del<br />
Centro Studi Generali Dr David Ferriz<br />
Olivares, alle ore 17.30 alla Libreria del<br />
Centro (Borsatti) in via Ponchielli 3. Info<br />
333 4236902, 040 2602395.<br />
16 mercoledì ingresso libero<br />
Tiepolo: la forza percettiva...<br />
...dello sguardo attraverso la luce e il colore.<br />
Conferenza di Leonardo Calvo alle<br />
ore 19 alla Scuola Superiore d’Arte, Magna<br />
Fraternitas Universalis in via Mazzini<br />
30 5° p. Info 333 4784293, 040 2602395.<br />
17 giovedì<br />
Sloveno per ragazzi ingresso libero<br />
Incontro informativo sui nuovi corsi per ragazzi,<br />
ore 18 alla Scuola di sloveno, via Valdirivo<br />
30. Info 040 761470 ore 17-19, 338 2118453,<br />
centroitalosloveno@libero.it<br />
18 venerdì ingresso libero<br />
Come essere felici senza...<br />
... avere soldi, lavoro, amore... incontro con<br />
il operatore olistico Fulvio Kavrecic alle ore<br />
20,30 presso la Quinta Dimensione, Via<br />
Strabone 13, prenotazione obbligatoria.<br />
Info 347 9382478.<br />
18 venerdì ingresso libero<br />
Il dr Serge Raynaud de la Ferrière:<br />
il suo apporto al cambio di paradigmi nella<br />
scienza e nella mistica. Conferenza del Dr<br />
Guido Marotta alle ore 19 alla Magna Fraternitas<br />
Universalis in via Mazzini 30, 3° p.<br />
Info 333 4236902, 040 2602395.
APPUNTAMENTI DI <strong>dicembre</strong> e <strong>gennaio</strong><br />
29 <strong>Konrad</strong> <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />
su www.konradnews.it gli annunci di febbraio entro il 20 <strong>gennaio</strong><br />
22 martedì<br />
Scuola di Eft e Transurfing<br />
Tecniche semplici per il benessere e la<br />
gestione della vita alla portata di tutti. Sono<br />
aperte le iscrizioni per i corsi e gruppi di pratica<br />
guidati. Info e iscrizioni 320 4332011.<br />
22 martedì ingresso libero<br />
La formazione all’osservazione...<br />
...nel bambino e nell’adulto. Conferenza del<br />
Dr Guido Marotta del Centro Studi Generali<br />
Dr David Ferriz Olivares, alle ore 17.30 alla<br />
Libreria del Centro (Borsatti) in via Ponchielli<br />
3 Info 333 4236902, 040 2602395.<br />
24 giovedì ingresso libero<br />
Cinema e Shoah<br />
Per non dimenticare, proiezione film La<br />
scelta di Sophie ore 20.30 al Multicultura<br />
Center iniziativa del Circolo cinema Charlie<br />
Chaplin, V. Valdirivo 30. Info 338 2118453,<br />
comitatodanilodolci@libero.it<br />
26 sabato ingresso libero<br />
Pomeriggio di nuova ascensione<br />
“Voce di Luce” meditazione/rilassamento<br />
mediante la voce e le musiche della cantante<br />
lirica di Krisztina Nemeth, segue il<br />
dibattito in collaborazione con il P.A.G. di<br />
Trieste. Ore 18 nella Quinta Dimensione,<br />
Via Strabone 13 a Trieste, prenotazione<br />
obbligatoria. Info 347 9382478.<br />
26 sabato ingresso libero<br />
Cinema e shoah<br />
Per non dimenticare, proiezione film<br />
“Europa, Europa” ore 20.30 al Multicultura<br />
Center. Iniziativa Circolo cinema Charlie<br />
Chaplin, V. Valdirivo 30. Info 338 2118453,<br />
comitatodanilodolci@libero.it<br />
26-27 sabato e domenica<br />
Introduttivo al Craniosacrale<br />
Il Cranio-Sacrale nel quotidiano: esperienze<br />
e confini per facilitare le forze<br />
espressive della Salute. B.C.S. Scuola<br />
di Formazione C-S Biodinamico 9,30-13<br />
14,30-18 ad Aurisina Casa Igo Gruden.<br />
Info e prenotazioni 345 9226622 Claudio.<br />
26-27 sabato e domenica<br />
Meditazioni taoiste di lunga vita<br />
Due giorni intensi di pratiche in cui<br />
scopriremo come portare riequilibrio al<br />
nostro corpo ed emozioni fondendoci con<br />
l’universo per Vivere una Lunga e Sana<br />
Vita. Info Giacomo 347 2637990.<br />
29 martedì ingresso libero<br />
La famiglia in trasformazione<br />
La Società Antroposofica organizza<br />
l’incontro mensile per una possibile<br />
comprensione delle tematiche familiari,<br />
seguendo il testo “La famiglia in trasformazione”<br />
Ed. Novalis in v.Mazzini 30,<br />
I p ore 18.15-19.45 Info 339 7809778,<br />
s.antroposoficagruppopavisi@gmail.com,<br />
www.rudolfsteiner.it<br />
29 martedì ingresso libero<br />
Cinema e shoah<br />
Per non dimenticare, proiezione film<br />
“FKL” ore 20.30 al Multicultura Center.<br />
Iniziativa Circolo cinema Charlie Chaplin,<br />
V. Valdirivo 30. Info 338 2118453, comitatodanilodolci@libero.it<br />
29 martedì ingresso libero<br />
La spirulina: l’alimento più antico...<br />
...del futuro. CEGEN Centro Studi Generali<br />
Dr David Ferriz Olivares Conferenza con<br />
Guido Marotta alle ore 17.30 alla Libreria<br />
del Centro (Borsatti) in via Ponchielli 3.<br />
Info 333 4236902, 040 2602395.<br />
31 giovedì ingresso libero<br />
Cinema e Shoah<br />
Per non dimenticare, proiezione film “La<br />
settima stanza” ore 20.30 al Multicultura<br />
Center. Iniziativa Circolo cinema Charlie<br />
Chaplin, V.Valdirivo 30. Info 338 2118453,<br />
comitatodanilodolci@libero.it<br />
Meditazioni di Osho<br />
Si praticano tutte le settimane presso<br />
l’associazione Hara Yoshi di via Palestrina<br />
3. Info Alessandro 347 8266710, harayoshiassociazione@gmail.com<br />
Corsi di Restauro Ligneo<br />
Il Laboratorio D’Eliso & Tomè organizza,<br />
presso la propria sede, corsi amatoriali di<br />
restauro del mobile e dei manufatti lignei.<br />
Potete visitarci in via Alfieri 10\a, a Trieste.<br />
Info 040 763116, www.restaurodelisotome.it<br />
Associazione Enosis: corsi di Yoga<br />
Lezioni di Yoga a Trieste, presso Bio & Fun<br />
in via Economo 12/9: lunedì alle ore 20,<br />
mercoledì alle ore 13 e giovedì alle ore 19.<br />
A Muggia presso il Circolo ACLI in viale<br />
Frausin 9 il mercoledì alle ore 20. Lezione<br />
di prova gratuita. Info 340 2768293, 328<br />
4717996, www.associazione-enosis.it<br />
Società Antroposofica di Trieste<br />
Ogni martedì 20-21.30 studio sul testo di<br />
R. Steiner “Massime antroposofiche”. Ogni<br />
sabato 17.30-19 studio sul testo “L’uomo<br />
come corpo, anima e spirito” di F. Pavisi.<br />
Le attività sono gratuite presso la sede<br />
via Mazzini 30, I p. Info 339 7809778,<br />
s.antroposoficagruppopavisi@gmail.com,<br />
www.rudolfsteiner.it<br />
Ass. Agricoltura Biodinamica<br />
Ogni primo e terzo mercoledì studio con<br />
la Sezione di Biodinamica Venezia-Giulia<br />
sul testo di R. Steiner “Le api” i rimanenti<br />
mercoledì incontro sulla nascita e storia<br />
dell’agricoltura biodinamica. Ore 20-21.30<br />
presso la sede v.Mazzini 30, I p. Info<br />
333 7864810, www.rudolfsteiner.it<br />
Incontri con Legambiente<br />
Puoi trovarci ogni mercoledì dalle 18 alle<br />
20 nella sede di via Donizetti, 5/a (presso<br />
il punto informativo dei soci di Trieste<br />
della Banca Popolare Etica). Circolo<br />
Verdeazzurro di Legambiente Trieste.<br />
Info 366 3430369, 366 5239111, fax 040<br />
9890553, info@legambientetrieste.it.<br />
Segui le nostre iniziative su www.legambientetrieste.it<br />
Movimento consapevole<br />
Incontro intensivo di danza contemporanea<br />
con Daša Grgič, danzatrice,<br />
coreografa, insegnante di danza<br />
contemporanea e danzeducatore®. Il 3<br />
febbraio 2013 dalle 14 alle 17, presso Ass.<br />
Shanti Trieste, via Carducci 12, Info 333<br />
8139018, dasagrgic@gmail.com, adesioni<br />
entro il 25 <strong>gennaio</strong>.<br />
Meno-pausa più saggezza<br />
4 incontri mensili per comprendere ed<br />
elaborare le tematiche legate alla menopausa<br />
e ri-conoscere il proprio corpo con<br />
l’utilizzo della naturopatia dello yoga e<br />
dei rimedi floreali. Da febbraio a maggio<br />
2013. Info Claudia 339 6547898, Rita 334<br />
7520208 e Vanna 347 8461831.<br />
Dai una svolta alla tua vita!<br />
Tecnico ed Operatore Olistico. Corsi di<br />
massaggio e crescita personale. Operatività<br />
immediata, già dopo 4 mesi. Certificazioni<br />
riconosciute. Frequenza week-end o individuale.<br />
Info 334 9161209, www.centrolos.it<br />
Cure Essene l’Aura e Forme Pensiero<br />
Le terapie essene e la lettura dell’Aura;<br />
Un incontro con sè stessi, di guarigione e<br />
armonia interiore, fisica e sottile; il sistema<br />
dei chakra e relativi organi, la circolazione<br />
pranica e sottile dei nadi, il Suono, gli oli<br />
essenziali, i campi aurici e i corpi di luce; il<br />
legame e origine delle malattie e le Forme<br />
Pensiero, trasmutarle in luce; Un aiuto alle<br />
problematiche, le disarmonie, i disagi del<br />
corpo e dell’anima. Incontri, conferenze e<br />
trattamenti individuali con Arleen Sidhe,<br />
terapeuta certificata alla scuola di formazione<br />
di terapeuti di Anne Givaudan e del<br />
dott. Antoine Achram. Info 347 2154583,<br />
arleensoundlight@libero.it<br />
Yoga della musica e Canto Armonico<br />
L’uso del suono e della voce quale mezzo<br />
riequilibrante del benessere psicofisico;<br />
Nada e MantraYoga; Rilevamento del<br />
proprio Suono fondamentale o tonica individuale;<br />
Effetti e uso consapevole delle scale<br />
e intervalli musicali; Risonanza corporea<br />
e organi interni; Gestualità, voce e corpo;<br />
Canti delle Tradizioni, stili, espressione;<br />
Armonizzazione dei chakra e dei corpi<br />
sottili; I Suoni creatori di luce, forme e colori;<br />
Il Canto Armonico e Overtones. Lezioni<br />
individuali, frequenza e orari personalizzati;<br />
a richiesta si organizzano corsi, laboratori e<br />
seminari di gruppo; con Arleen Sidhe. Info<br />
347 2154583, arleensoundlight@libero.it<br />
Musica e Canto celtico<br />
Corsi di Canto tradizionale (stile, espressione<br />
e lingue delle aree celtiche) e degli<br />
strumenti in uso nella tradizione: feadog<br />
(flauto irlandese), bodhran (tamburo celtico),<br />
chitarra per accompagnamento. A cura di<br />
Arleen Sidhe, cantante, musicista e insegnante<br />
formatrice del settore. Info Arleen<br />
347 2154583, arleensoundlight@libero.it<br />
Meditazione della sera<br />
ogni giovedi ore 21, presso la sede della<br />
Quinta Dimensione, Via Strabone 13, Trieste.<br />
Info 347 9382478, prenotazione obbligatoria.<br />
Canti e Danze sacre dal mondo<br />
Si organizzano a richiesta di gruppi ed<br />
associazioni, corsi e seminari di Canti e<br />
Danze sacre in cerchio delle culture dei<br />
popoli, di guarigione, di meditazione, ritualità<br />
e cicli della Natura, gli Elementi, la Terra<br />
e il Cosmo, la celebrazione alla Vita; per i<br />
Canti, lezioni individuali o di gruppo sono<br />
attive durante tutto l’anno con giornate e<br />
orari personalizzati. Con Arleen Sidhe,<br />
esperta e insegnante di canti e danze sacre<br />
e popolari, tradizioni e spiritualità, musicista,<br />
cantante e musicodanzaterapeuta. Info 347<br />
2154583, arleensoundlight@libero.it<br />
Shiatsu l’arte dell’ascolto<br />
Un percorso di 8 incontri... Alla scoperta<br />
della semplicità e del benessere attraverso<br />
la pratica dello shiatsu. Mercoledi<br />
16 <strong>gennaio</strong> 2013 ore 20 prova gratuita.<br />
Associazione Culturale LeVieDelBlu, via<br />
S.Francesco, 15 III° piano. Info Jan 366<br />
3029789, Ingrid 347 1637692.<br />
Comunicazione analogica (Emotiva)<br />
spiega come interpretare un segno, un<br />
gesto, un comportamento, Pordenone una parola per<br />
capire le nostre e altrui esigenze e relazionarci<br />
positivamente con il mondo. Contattaci<br />
per partecipare alla presentazione<br />
delle “Discipline Analogiche” (TS, UD e Go<br />
con ingresso gratuito). Info 335 7029917,<br />
040 54848, ipnosi.tel, furio@psych-k.it<br />
Quinta dimensione<br />
Corsi di Yoga a Modo Mio, Yoga bambinigenitore,<br />
percorsi personalizzati. L’incontro,<br />
La via della Voce di Luce, Seminari,<br />
Concerti, Eventi. Info 347 9382478, Via<br />
Strabone 13 a Trieste, www.quintadimensionedikrisztinanemeth.blogspot.it<br />
Gorizia <strong>dicembre</strong><br />
2 domenica ingresso libero<br />
Festa d’Avvento<br />
... buio sulla Terra, luce nei cuori. Con<br />
i bambini si vive un intenso sentimento<br />
d’attesa, preparando i doni per il Natale.<br />
Inizio ore 11: teatrino delle pupette, laboratori<br />
di corone d’Avvento, candele di<br />
cera d’api ad immersione, lana infeltrita<br />
e arance profumate. Bazar di giocattoli,<br />
oggetti in lana. Ricco buffet e caffetteria!<br />
Scuola Waldorf Piazza della Repubblica,<br />
33 Borgnano di Cormons (GO)
APPUNTAMENTI DI <strong>dicembre</strong> e <strong>gennaio</strong><br />
30 <strong>Konrad</strong> aprile 2012<br />
30 <strong>Konrad</strong> <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />
su www.konradnews.it gli annunci di febbraio entro il 20 <strong>gennaio</strong><br />
Gorizia <strong>dicembre</strong><br />
15 sabato<br />
Komyo Reiki: seminario primo livello<br />
IL Komyo Reiki nasce dalla volontà del<br />
suo fondatore, il Rev. Hyakuten Inamoto,<br />
di riportare la disciplina Reiki verso la tradizionale<br />
spiritualità del metodo originario di<br />
Mikao Usui. Info Giacomo 347 2637990.<br />
15 sabato - 16 domenica<br />
Longevity Energetic a Monfalcone<br />
I movimenti che ringiovaniscono. Energia<br />
sottile per equilibrio, forza, creatività. Due<br />
giorni intensivi per imparare il metodo del<br />
libro Longevity di Howard Lee (Mondadori).<br />
Info Marco Casale 333 2084377.<br />
Gorizia <strong>gennaio</strong><br />
7 lunedì<br />
Esercizi di bioenergetica<br />
Presso lo Studio Ercoli di Viale Ledra<br />
64 a Udine, inizio delle Classi d’esercizi<br />
bioenergetici a cura di Claudia Marega<br />
diplomata SIAB Società italiana di analisi<br />
bioenergetica. Info 346 4717858.<br />
19 sabato ingresso libero<br />
Asilo e scuola aperti<br />
La pedagogia Steiner-Waldorf, il corso di<br />
studi, la visita della scuola, il teatrino delle<br />
pupette alla scuola dell’Infanzia. Sarà<br />
effettuato un servizio di intrattenimento<br />
dei bambini. Alle ore 15 presso la Scuola<br />
Waldorf - Borgnano di Cormons piazza<br />
della Repubblica, 33. Info 0481 67496.<br />
26 sabato<br />
La triarticolazione sociale<br />
“La nuova economia: primi passi verso la<br />
triarticolazione sociale”. In un contesto caratterizzato<br />
dal crollo delle economie e del<br />
tradizionale modo di concepire la politica e<br />
le istituzioni, è possibile trovare un modo del<br />
vivere sociale che sia adatto all’uomo d’oggi<br />
per evitare che le riforme auspicate continuino<br />
a perpetuare gli stessi errori. A cura di<br />
Sabino Pavone, maestro nella Scuola Waldorf<br />
di Conegliano, attivo a livello nazionale<br />
all’interno dell’organizzazione delle Scuole<br />
Waldorf in Italia. Ore 20.30 presso Scuola<br />
Waldorf p.zza della Repubblica,33 Borgano<br />
di Cormons (GO). Info 0481 67496.<br />
Associazione Spazio organizza<br />
- corsi di Yoga Hatha-Raja il lunedì dalle<br />
ore 9 alle ore 10.30 e il martedì dalle<br />
ore 17.30 alle ore 19, con inizio lunedì<br />
14 <strong>gennaio</strong> 2013; - corso di Qi Gong<br />
(ginnastica tradizionale cinese) il giovedì<br />
dalle ore 17.15 alle ore 18.15, con inizio<br />
giovedì 17 <strong>gennaio</strong> 2013, presso la Palestra<br />
Spazio via Marega 26 Lucinico. Info<br />
0481 32990.<br />
Associazione Corpo Libero<br />
Organizza Corsi di Yoga Hatha-Raja ogni<br />
lunedì e mercoledi dalle ore 18 alle ore<br />
19.30 e dalle ore 20 alle ore 21.30 ed ogni<br />
giovedì mattina dalle ore 9.30 alle ore 11,<br />
con inizio lunedì 14 <strong>gennaio</strong> 2013, a Ronchi<br />
dei Legionari presso la Palestra Corpo Libero<br />
via Roma 15. Info 0481 777737,<br />
Anna 0481 32990.<br />
Pordenone <strong>dicembre</strong><br />
6 giovedì ingresso libero<br />
Serate gratuite del BenEssere<br />
Un paio d’ore per praticare esercizi corporei<br />
e di meditazione per rilassarci e stare bene.<br />
Ogni serata entreremo in contatto con una<br />
nuova tecnica utile per ri-conoscere la forza<br />
guaritrice che è in noi. Aps Centro Olos, via<br />
Oberdan 3. Info 334 9161209.<br />
Pordenone <strong>gennaio</strong><br />
10-29 giovedì e martedì ingresso libero<br />
Serate gratuite del BenEssere<br />
Un paio d’ore per praticare esercizi corporei<br />
e di meditazione per rilassarci e stare bene.<br />
Ogni serata entreremo in contatto con una<br />
nuova tecnica utile per ri-conoscere la forza<br />
guaritrice che è in noi. Aps Centro Olos, via<br />
Oberdan 3. Info 334 9161209.<br />
19-27 sabato e domenica<br />
Massaggio base e su persona seduta<br />
BenEssere per te e per gli altri. Corsi per<br />
imparare ed essere subito operativi! 19-20<br />
e 26-27 <strong>gennaio</strong> a Pordenone. Certificazioni<br />
qualificanti. Info 334 9161209,<br />
www.centrolos.it<br />
Guarigione a tutto tondo<br />
Viaggi spirituali, Reiki, Alfa-Healing,<br />
Terapia Regressiva, Terapia del Suono,<br />
Astrologia, Integratori. Info 331 7692442,<br />
www.reikispiritmondo.wordpress.com,<br />
www.merkabaviaggi.altervista.it<br />
Udine <strong>dicembre</strong><br />
1 sabato ingresso libero<br />
Ayurveda: il film<br />
Proiezione del bellissimo filmato di Pan<br />
Nalin: Ayurveda, arte di vivere, arte di<br />
guarire. Viaggio appassionato nel cuore<br />
dell’Ayurveda, nei luoghi dove la disciplina<br />
è nata. Con un’intervista a Swami Joythimayananda.<br />
Sala Yoga Sangha, ore 19.<br />
Info Gianna 340 2233994, giannashanti@<br />
libero.it, www.sanghaudine.com<br />
6 giovedì ingresso libero<br />
Professione Benessere<br />
Come esercitare la professione con<br />
serenità, qualità e riconoscimento. S.B.<br />
Chiarion, Counselor, ref.registro categoria<br />
SICOOL, farà chiarezza su: normativa<br />
vigente e futura; formazione qualificante;<br />
riconoscimento degli studi, etc. Alle ore<br />
20.30, sala consiglio 5^ circoscriz. Udine<br />
Cussignacco, via Veneto 164. Info 334<br />
9161209.<br />
6-9 da giovedì a domenica<br />
Seminario su Spazio e Tempo<br />
Spazio e Tempo: le due forme che ingabbiano<br />
il nostro essere divino. Come<br />
comprenderle e superarle. Seminario con<br />
Enzo Nastati all’Ecovillaggio “La Nuova<br />
Terra” di Codroipo (Ud). Info e prenotazioni<br />
0432 905724, segreteria@albios.it<br />
7 venerdì ingresso libero<br />
Incontro con Swami Joythimayananda<br />
Serata esperienziale con uno dei massimi<br />
esponenti a livello mondiale del settore.<br />
Alle ore 19, sala Yoga Sangha. È gradito<br />
segnalare la propria presenza; si tratta di<br />
un’opportunità di incommensurabile valore,<br />
che il Maestro offre alle persone che<br />
desiderano incontrarlo. Info Gianna 340<br />
2233994, giannashanti@libero.it, www.<br />
sanghaudine.com<br />
7 venerdì ingresso libero<br />
Lo yoga per i disturbi alimentari<br />
Presso la libreria Perlanima via Pordenone<br />
58 a Udine, conserenza della dott.ssa<br />
Bellen: lo yoga per gli squilibri metabolici<br />
e psicologici alimentari. Ore 20.30. Info<br />
393 7960546.<br />
7 venerdì ingresso libero<br />
Il mal di schiena...<br />
Il mal di schiena affrontato col metodo<br />
chiropratico. Conferenza con il dr. Gary<br />
Barbaro, chiropratico USA, alle ore 20.30<br />
alla Bioteca in via Villa Glori 41.<br />
9 domenica<br />
Costellazioni con Silvia Miclavez<br />
Giornata esperienziale e formativa con<br />
le costellazioni familiari sistemiche e autopoietiche.<br />
Prezzo:€ 100,00. Udine, via<br />
Monte S.Marco, 60 dalle 9.30-18.30. Info<br />
0432 470551, www.alcicostellazioni.it<br />
9-16 domenica<br />
Sperimenta la forza della vita!<br />
Il corpo, le relazioni, la sessualità... Consapevolezza<br />
corporea, Tantra, Meditazione,<br />
Sana alimentazione, etc. Laboratorio<br />
esperienziale di condivisione a Udine e/o<br />
Cercivento. Info 334 9161209,<br />
www.centrolos.it<br />
14 venerdì ingresso libero<br />
Prova le Costellazioni familiari!<br />
Vieni a sperimentare questo straordinario<br />
metodo che risolve le dinamiche psicologiche<br />
nascoste che causano i problemi di<br />
vita. Ore 20.30 - via S. Rocco 142. Info<br />
Giacomo Bo<br />
www.lecostellazionifamiliari.net<br />
14 venerdì ingresso libero<br />
La musica, il linguaggio dei cieli<br />
Conferenza con la dott.ssa Teresa De<br />
Monte, medico alle ore 20.30 alla Bioteca<br />
in via Villa Glori 41.<br />
15-16 sabato e domenica<br />
NLP-Emotional Intelligence Healing<br />
Straordinaria occasione per imparare in<br />
modo semplice ed efficace come ritrovare<br />
la via della salute e mantenere lo stato di<br />
benessere a vita. Dr.(Ph.d) Anna Calvia.<br />
Seminario intensivo presso l’associazione<br />
culturale Nest, Città Fiera. Info 333<br />
2308950, studiocalvia3@gmail.com<br />
16 domenica<br />
Lo sguardo del cuore<br />
Svelando, tramite le Costellazioni Familiari,<br />
ciò che agisce nel profondo, veniamo<br />
accompagnati in una nuova visione, sciogliendo<br />
i legami al disagio. Info e adesioni<br />
347 5555802, nicoletta_campisi@libero.it<br />
16 domenica<br />
Sanare le relazioni<br />
Laboratorio esperienziale con la prof.<br />
Nadia Miniussi. Conoscere ed acquisire<br />
gli strumenti per migliorare e sanare le<br />
relazioni. Alle ore 9.30 - 18.30 presso<br />
Healing Center in via Colloredo 148,<br />
Pasian di Prato (UD). Info 0432 691448,<br />
Nadia 339 3185960, iphitalia@libero.it,<br />
www.iphitalia.com<br />
19 mercoledì ingresso libero<br />
Scopri le Costellazioni familiari...<br />
e rimarrai stupito di come questo metodo<br />
fa emergere le dinamiche profonde che<br />
sono la causa del problemi nella vita. Ore<br />
20.30 - via S. Rocco 142. Info Giacomo<br />
Bo, www.lecostellazionifamiliari.net<br />
Conosci i migliori prodotti bio<br />
erboristeria Il Fiore dell’arte di sanare<br />
del dott. Dario Blasich<br />
Ronchi dei Legionari (GO) - Via Carducci 21 - Tel. 0481 475545<br />
Essenze,<br />
fiori di Bach,<br />
aura-soma, incensi,<br />
cristalli,<br />
fitocosmesi, miele,<br />
alimenti biologici,<br />
libri...
APPUNTAMENTI DI <strong>dicembre</strong> e <strong>gennaio</strong><br />
31 <strong>Konrad</strong> <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />
su www.konradnews.it gli annunci di febbraio entro il 20 <strong>gennaio</strong><br />
21 venerdì ingresso libero<br />
L’uomo dopo l’uomo...<br />
L’uomo dopo l’uomo, vivere in un mondo<br />
che cambia. Conferenza con Pierrette<br />
Bovisi, yoga teaching, alle ore 20.30 alla<br />
Bioteca in via Villa Glori 41.<br />
Udine <strong>gennaio</strong><br />
8 martedì ingresso libero<br />
Il potere del respiro<br />
Presentazione del Rebirthing, antica e<br />
potente tecnica di respirazione che scioglie<br />
i blocchi emotivi e i traumi dell’infanzia,<br />
purificando il corpo e la mente. Ore<br />
20.30, via S. Rocco 142. Info Giacomo<br />
Bo 0432 728071.<br />
10 giovedì<br />
Guarire le ferite del destino<br />
Dal condizionamento dell’albero genealogico<br />
alla riparazione dei vissuti<br />
dolorosi e dei legami disfunzionali tramite<br />
la forza trasformatrice evolutiva delle<br />
Costellazioni Familiari. Ore 20.30. Gradita<br />
prenotazione. Info 347 5555802, nicoletta_campisi@libero.it<br />
11 venerdì ingresso libero<br />
Conosci le Costellazioni familiari<br />
Vieni a sperimentarle in prima persona<br />
per renderti conto della loro efficacia nel<br />
risolvere i problemi della vita. Ore 20.30 -<br />
via S. Rocco 142. Info Giacomo Bo<br />
www.lecostellazionifamiliari.net<br />
12-13 sabato e domenica<br />
NLP-Emotional Intelligence Healing<br />
Straordinaria occasione per imparare in<br />
modo semplice ed efficace come ritrovare<br />
la via della salute e mantenere lo stato di<br />
benessere a vita. Dr.(Ph.d) Anna Calvia.<br />
Seminario intensivo presso l’associazione<br />
culturale Nest, Città Fiera. Info 333<br />
2308950, studiocalvia3@gmail.com<br />
13 domenica<br />
Sperimenta la forza della vita!<br />
Il corpo, le relazioni, la sessualità... Consapevolezza<br />
corporea, Tantra, Meditazione,<br />
Sana alimentazione, etc. Laboratorio<br />
esperienziale di condivisione a Udine e/o<br />
Cercivento. Info 334 9161209,<br />
www.centrolos.it<br />
16 mercoledì ingresso libero<br />
Prova le Costellazioni familiari<br />
Straordinario metodo per risolvere<br />
problemi di vita che hanno radici nella<br />
propria linea genetica e nella propria<br />
famiglia di origine. Via S. Rocco 142,<br />
ore 20.30. Info Giacomo Bo,<br />
www.lecostellazionifamiliari.net<br />
20 domenica<br />
Bellezza naturale in Ayurveda<br />
Viso & corpo: accettarsi, apprezzarsi,<br />
valorizzarsi. Laboratorio femminile condotto<br />
da Gianna Gorza. Semplici tecniche<br />
per la cura del corpo, secondo i principi<br />
dell’Ayurveda. Sala Yoga Sangha dalle<br />
9.30 alle 16. Info Gianna 340 2233994,<br />
www.sanghaudine.com<br />
26 sabato ingresso libero<br />
Porte aperte all’ecovillaggio<br />
Agricoltura omeodinamica, bioedilizia,<br />
possibilità di pranzo biologico e conferenza<br />
pomeridiana all’Ecovillaggio “La<br />
Nuova Terra” di Codroipo (Ud). Info 0432<br />
905724, segreteria@albios.it.<br />
Crisi Difficoltà Dai una svolta!<br />
Se vuoi essere un operatore olistico e hai<br />
già fatto corsi e seminari, puoi veder riconosciute<br />
e qualificate le tue conoscenze<br />
diventando subito operativo. Informati al<br />
334 9161209, www.centrolos.it<br />
Yoga con il metodo Satyananda!<br />
Proseguono i corsi organizzati dal Centro<br />
Satyananda Yoga Udine. Per informazioni<br />
sulle attività dell’associazione visita il sito<br />
www.satyanandaitalia.net/corsiyoga_udine.<br />
Info 327 1213807.<br />
nat_design<br />
Trieste, via Mazzini 5 – tel. 040 2418585<br />
www.natdesign.it<br />
orario 10-13 16-19<br />
chiuso il lunedì<br />
arredare<br />
con la natura<br />
A <strong>dicembre</strong> saremo aperti anche la domenica il 16 e il 23 e il lunedì 17 e 24
APPUNTAMENTI DI <strong>dicembre</strong> e <strong>gennaio</strong><br />
31 <strong>Konrad</strong> <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />
su www.konradnews.it gli annunci di febbraio entro il 20 <strong>gennaio</strong><br />
21 venerdì ingresso libero<br />
L’uomo dopo l’uomo...<br />
L’uomo dopo l’uomo, vivere in un mondo<br />
che cambia. Conferenza con Pierrette<br />
Bovisi, yoga teaching, alle ore 20.30 alla<br />
Bioteca in via Villa Glori 41.<br />
Udine <strong>gennaio</strong><br />
8 martedì ingresso libero<br />
Il potere del respiro<br />
Presentazione del Rebirthing, antica e<br />
potente tecnica di respirazione che scioglie<br />
i blocchi emotivi e i traumi dell’infanzia,<br />
purificando il corpo e la mente. Ore<br />
20.30, via S. Rocco 142. Info Giacomo<br />
Bo 0432 728071.<br />
10 giovedì<br />
Guarire le ferite del destino<br />
Dal condizionamento dell’albero genealogico<br />
alla riparazione dei vissuti<br />
dolorosi e dei legami disfunzionali tramite<br />
la forza trasformatrice evolutiva delle<br />
Costellazioni Familiari. Ore 20.30. Gradita<br />
prenotazione. Info 347 5555802, nicoletta_campisi@libero.it<br />
11 venerdì ingresso libero<br />
Conosci le Costellazioni familiari<br />
Vieni a sperimentarle in prima persona<br />
per renderti conto della loro efficacia nel<br />
risolvere i problemi della vita. Ore 20.30 -<br />
via S. Rocco 142. Info Giacomo Bo<br />
www.lecostellazionifamiliari.net<br />
12-13 sabato e domenica<br />
NLP-Emotional Intelligence Healing<br />
Straordinaria occasione per imparare in<br />
modo semplice ed efficace come ritrovare<br />
la via della salute e mantenere lo stato di<br />
benessere a vita. Dr.(Ph.d) Anna Calvia.<br />
Seminario intensivo presso l’associazione<br />
culturale Nest, Città Fiera. Info 333<br />
2308950, studiocalvia3@gmail.com<br />
13 domenica<br />
Sperimenta la forza della vita!<br />
Il corpo, le relazioni, la sessualità... Consapevolezza<br />
corporea, Tantra, Meditazione,<br />
Sana alimentazione, etc. Laboratorio<br />
esperienziale di condivisione a Udine e/o<br />
Cercivento. Info 334 9161209,<br />
www.centrolos.it<br />
16 mercoledì ingresso libero<br />
Prova le Costellazioni familiari<br />
Straordinario metodo per risolvere<br />
problemi di vita che hanno radici nella<br />
propria linea genetica e nella propria<br />
famiglia di origine. Via S. Rocco 142,<br />
ore 20.30. Info Giacomo Bo,<br />
www.lecostellazionifamiliari.net<br />
20 domenica<br />
Bellezza naturale in Ayurveda<br />
Viso & corpo: accettarsi, apprezzarsi,<br />
valorizzarsi. Laboratorio femminile condotto<br />
da Gianna Gorza. Semplici tecniche<br />
per la cura del corpo, secondo i principi<br />
dell’Ayurveda. Sala Yoga Sangha dalle<br />
9.30 alle 16. Info Gianna 340 2233994,<br />
www.sanghaudine.com<br />
26 sabato ingresso libero<br />
Porte aperte all’ecovillaggio<br />
Agricoltura omeodinamica, bioedilizia,<br />
possibilità di pranzo biologico e conferenza<br />
pomeridiana all’Ecovillaggio “La<br />
Nuova Terra” di Codroipo (Ud). Info 0432<br />
905724, segreteria@albios.it.<br />
Crisi Difficoltà Dai una svolta!<br />
Se vuoi essere un operatore olistico e hai<br />
già fatto corsi e seminari, puoi veder riconosciute<br />
e qualificate le tue conoscenze<br />
diventando subito operativo. Informati al<br />
334 9161209, www.centrolos.it<br />
Yoga con il metodo Satyananda!<br />
Proseguono i corsi organizzati dal Centro<br />
Satyananda Yoga Udine. Per informazioni<br />
sulle attività dell’associazione visita il sito<br />
www.satyanandaitalia.net/corsiyoga_udine.<br />
Info 327 1213807.<br />
nat_design<br />
Trieste, via Mazzini 5 – tel. 040 2418585<br />
www.natdesign.it<br />
orario 10-13 16-19<br />
chiuso il lunedì<br />
arredare<br />
con la natura<br />
A <strong>dicembre</strong> saremo aperti anche la domenica il 16 e il 23 e il lunedì 17 e 24