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dicembre-gennaio '12 - Konrad

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n.182 <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 21013 distribuzione gratuita il mensile del vivere naturale<br />

governo monti rimandato / sentore d'incenso a centrosinistra<br />

le luci di grom / green economy / paolo rossi ha un cane blu<br />

fuoco e fiamme / gli appuntamenti di <strong>dicembre</strong> e <strong>gennaio</strong>


Solo prodotti<br />

di QUALITÀ<br />

GreenPlus<br />

alga marina biologica<br />

Elevato valore<br />

Azione combinata di nutrienti bilanciati<br />

e iodio, che contribuisce a sostenere:<br />

• La normale funzione tiroidea<br />

e la produzione di ormoni tiroidei<br />

• La concentrazione<br />

• Il metabolismo energetico<br />

• Le diete ipocaloriche e i processi<br />

depurativi dell’organismo<br />

nutritivo<br />

IT-BIO-007<br />

Agricoltura UE<br />

Ascophyllum nodosum<br />

ortolande<br />

sign.net<br />

Green Plus è a base di Ascophyllum nodosum Seagreens ®<br />

un’alga marina biologica che cresce in prossimità delle<br />

coste dell’oceano Atlantico e dell’Europa del nord.<br />

Rientra nel gruppo di alghe note con il nome Kelp e<br />

rappresenta un’ottima sorgente naturale di iodio, che<br />

contribuisce a sostenere le funzioni tiroidee, il metabolismo<br />

energetico e la concentrazione.<br />

L’elevato valore nutrizionale di questa alga (contiene<br />

vitamine del gruppo B, vitamine A, C, D, E, K, minerali,<br />

omega 3, aminoacidi essenziali e no) la rendono utile<br />

come supporto in regimi dietetici volti alla perdita e<br />

all’equilibrio del peso corporeo.<br />

Niente viene aggiunto o tolto dalle alghe raccolte; sono<br />

solo alghe vive, non alghe alla deriva spiaggiate o<br />

marcite. Vengono tagliate in acque cristalline, raccolte<br />

e tritate sul posto per preservarne la freschezza.<br />

Si tratta di pure alghe non trattate, la cui polvere viene<br />

racchiusa in capsule vegetali.<br />

Green Plus è in vendita nelle erboristerie, farmacie e<br />

negozi di alimentazione naturale.<br />

Natural Point srl - via Pompeo Mariani, 4 - 20128 Milano<br />

tel. 02.27007247 - www. naturalpoint.it


3 <strong>Konrad</strong> <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />

Malala Yousafzai, quattordicenne e attivista da quando aveva undici anni, teneva un blog<br />

in urdu, prima sotto uno pseudonimo poi col suo nome vero, nel quale raccontava le<br />

condizioni di vita sotto i talebani in una regione del Pakistan al confine con l’Afganistan<br />

(lo Swat), invitando le donne “ad alzare lo sguardo” per l’istruzione, contro il servaggio e<br />

l’assenza dei loro diritti. Per questo motivo ha ricevuto due spari in testa (9 ottobre) da<br />

un talebano mentre stava seduta in autobus, e dopo che era stata indicata da una sua<br />

compagna. Il 12 ottobre 50 religiosi islamici hanno emesso una fatwa contro quelli che la volevano uccidere. Il<br />

13 ottobre, 9 milioni e mezzo di studenti nelle scuole del Pakistan hanno pregato per lei. L’8 novembre è stata<br />

fotografata alzata sul letto con i suoi parenti. Queste righe sono per la speranza che<br />

nessuno uccida lei né il suo messaggio di donna.<br />

konrad 182 - <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />

https://www.facebook.com/konradnews<br />

SOMMARIO<br />

In copertina: particolare dell'opera di Bogdan Grom, Native<br />

Americans, 1984. Per gentile concessione di Aleksandra Pangerc<br />

4 Governo Monti rimandato<br />

5 Sentore d'incenso a centrosinistra<br />

6 Green economy<br />

7 Le luci di Grom<br />

8 Quattro ponti in quattro anni<br />

9 Fuoco e fiamme<br />

10 L'approdo<br />

10 50 mm<br />

11 Libri: Venivamo tutte per mare<br />

12 Siamo tutti intelligenti: Quadrati facili<br />

13 Isole scomparse<br />

14 Trasporti e ambiente: Il tram di Opcina<br />

14 Ottantacinquesimo anniversario di Pavel Merkù<br />

15 Arte: Tranquillo Marangoni, una vita in bianco e nero<br />

18 Cinema: Dagli USA due film d'animazione simpatici<br />

e divertenti<br />

19 Teatri di confine:<br />

Un cane blu e altri animali<br />

19 Paolo Rossi ha un cane blu<br />

20 Alimentazione: Una spremuta di salute<br />

21 Il filo di paglia:<br />

Il pane d'antan di Marino Cerni<br />

22 Cacciato dalla Siria<br />

23 L'avvento a Caldier nel montonese<br />

24 Colonna vertebrale<br />

26 Brevi<br />

27 Gli appuntamenti di <strong>dicembre</strong> e <strong>gennaio</strong><br />

Questo giornale è stato realizzato da un gruppo di esseri umani non infallibili, che cercano di scoprire<br />

cosa è successo nel mondo, spesso interrogando altre persone che a volte sono riluttanti a parlare, a<br />

volte oppongono un deciso ostruzionismo e in altre occasioni parlano troppo. I costi di KONRAD sono<br />

interamente ricoperti dagli annunci e dalle inserzioni esplicitamente pubblicitarie. Ma la sua uscita<br />

sarebbe impossibile se tutta la redazione, direttore compreso, non collaborasse gratuitamente.<br />

<strong>Konrad</strong><br />

Mensile di informazione<br />

di Naturalcubo s.n.c.<br />

Redatto dall’Associazione <strong>Konrad</strong><br />

via Corti 2a - 34123 Trieste<br />

Fax 1782090961<br />

info@konradnews.it<br />

www.konradnews.it<br />

Aut. Trib. di Udine n. 485<br />

del 5/9/80 Aut. fil. di Trieste<br />

Direttore editoriale:<br />

Roberto Valerio<br />

Direttore responsabile:<br />

Dario Predonzan<br />

Pubblicità:<br />

Alex Cibin<br />

cell. 340 4000934<br />

advertising@konradnews.it<br />

Hanno collaborato:<br />

Beatrice Achille, Maria Grazia Beinat, Nadia e<br />

Giacomo Bo, Giulia Canziani, Michele Colucci,<br />

Stefano Crisafulli, Giorgio Dendi, Agnese<br />

Ermacora, Giorgia Facis, Sergio Franco,<br />

Francesco Gizdic, Miriam Kornfeind, Simonetta<br />

Lorigliola, Simonetta Marenzi, Felice Mill<br />

Colorni, Luisella Pacco, Laura Paris, Giuliano<br />

Prandini, Livio Prodan, Riccardo Ravalli,<br />

Riccardo Redivo, Lino Santoro, Tanja Seganti,<br />

Marco Segina, Marco Segulin, Gianni Ursini,<br />

Francesca Versienti, Andrea Wehrenfennig<br />

Barbara Žetko<br />

Progetto grafico<br />

e impaginazione:<br />

Erratacorrige, Trieste<br />

www.erratacorrige.org<br />

Stampa:<br />

Tip. Villaggio del Fanciullo - Opicina Trieste<br />

<strong>Konrad</strong> non è responsabile della mancata<br />

pubblicazione degli annunci o di eventuali<br />

inesattezze.<br />

<strong>Konrad</strong> inoltre non si assume la responsabilità<br />

dei contenuti degli annunci e degli spazi<br />

pubblicitari. Il rinvenimento del giornale in<br />

luoghi non autorizzati non è di responsabilità<br />

dell’editore.<br />

è vietata la riproduzione e l’utilizzazione<br />

esterna del materiale qui pubblicato, salvo<br />

espressa autorizzazione scritta dell’Editore.<br />

Informativa sulla legge che tutela la privacy.<br />

In conformità della legge 675/96 sarà nostra<br />

cura inserire nell’archivio informatico della<br />

redazione i dati personali forniti, garantendone<br />

la massima riservatezza e utilizzandoli<br />

unicamente per l’invio del giornale. Ai sensi<br />

dell’art. 13 della legge 675/96 i dati potranno<br />

essere cancellati dietro semplice richiesta da<br />

inviare alla redazione.


Governo Monti rimandato<br />

la "pagella" del WWF al Governo in materia ambientale<br />

4 <strong>Konrad</strong> <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />

Poco spazio ha sui media la politica ambientale del Governo guidato da<br />

Mario Monti. Men che meno, come quasi sempre accade, si sono viste<br />

sui principali quotidiani e TV valutazioni complessive di quanto fatto ad un<br />

anno dall’insediamento del Governo “tecnico”.<br />

Ci ha pensato il WWF Italia a stilare una “pagella” ambientale. Il giudizio<br />

dell’associazione è articolato e poco positivo: vale la pena di esaminare i<br />

“voti” nelle materie principali.<br />

Tutela ambientale: bocciato. I finanziamenti dedicati alla difesa del<br />

mare, alle aree protette, all’ISPRA, ecc. sono stati pari allo 0,9% e lo<br />

0,2% dell’ammontare complessivo degli stanziamenti delle Leggi di Stabilità<br />

2012 e 2013. Risultato: un Ministero dell’Ambiente ridotto al lumicino,<br />

con un bilancio di 450 milioni di euro nel 2013 (erano 1,6 miliardi nel 2008<br />

e 1,2 miliardi nel 2009). Da ciò la sottovalutazione della cronica ‘emergenza<br />

dissesto idrogeologico’: la Legge di Stabilità 2013 ha stanziato,<br />

come unica cifra certa, 73 milioni di euro alla Protezione Civile, mentre si<br />

vagheggia di piani pluriennali di messa in sicurezza del territorio per 40<br />

miliardi di euro, che a questo ritmo sarebbero realizzati in 54 anni. ..<br />

Per le ‘infrastrutture strategiche’, di elevatissimo impatto sul territorio e di<br />

aleatoria fattibilità economico-finanziaria, sono stanziati invece 1,5 miliardi<br />

di euro nel 2012 e 2,7 miliardi nel 2013 (il 23% delle risorse complessive<br />

della Legge di Stabilità 2013). Quanto al Ponte sullo Stretto di Messina,<br />

anziché cestinare definitivamente un progetto irrealizzabile da un punto di<br />

vista tecnico e insostenibile da un punto di vista ambientale e finanziario,<br />

il Governo lo ha messo in stand-by, dilazionando di due anni le verifiche<br />

tecniche sul progetto definitivo e sulla sua fattibilità.<br />

Clima ed energia: alti e bassi. In sede UE il Governo italiano ha finalmente,<br />

in parte, allineato le proprie posizioni con quelle dei maggiori<br />

Stati europei, riconoscendo l’emergenza climatica, ma ciò non ha ancora<br />

prodotto chiare prese di posizione, per esempio, di supporto all’aumento<br />

del target (-20% rispetto al 1990) di taglio delle emissioni di gas ad effetto<br />

serra al 2020. Germania, Francia e Gran Bretagna, invece, si sono espresse<br />

a favore di un innalzamento del target al -30%. Inoltre, il Governo ha<br />

portato all’esaurimento gli incentivi al fotovoltaico, senza una seria revisione<br />

del conto energia per modulare il sostegno economico sull’esigenza di<br />

mantenere una forte spinta al settore; positiva, invece, l’approvazione di un<br />

conto energia per incentivare le fonti rinnovabili termiche.<br />

Positivo che si sia definita una bozza di Strategia Energetica Nazionale,<br />

annunciata ma mai stilata dai precedenti Governi: il testo, però, mette<br />

insieme obiettivi eterogenei in un arco di tempo limitato (8 anni), senza una<br />

seria scelta a favore delle rinnovabili, senza definire un percorso di chiusura<br />

delle centrali elettriche più inquinanti (la capacità di produzione elettrica<br />

è enormemente superiore alla domanda) e senza definire strumenti seri<br />

per la riduzione dei consumi e l’efficienza energetica; si afferma poi che<br />

l’Italia deve diventare un hub del gas senza una seria analisi dell’effettiva<br />

necessità e compatibilità ambientale di tale scelta e si rilancia la ricerca<br />

di idrocarburi nel territorio nazionale, laddove tali (eventuali) riserve sono<br />

ben poca cosa rispetto alla domanda.<br />

Inquinamento industriale: bocciato. Con una riforma delle norme, è<br />

stata fatta passare come bonifica dei siti inquinati una semplice ‘messa in<br />

sicurezza operativa’. Si tratta di un vero e proprio condono, poiché consente<br />

di rinviare la vera propria bonifica e quindi il risanamento ambientale e<br />

sanitario sine die. Sull’ILVA di Taranto, in particolare, il Governo è apparso<br />

titubante e non ha preso decisioni determinanti per la tutela della salute<br />

pubblica e dell’ambiente. Ingiustificabile e imperdonabile la sottovalutazione<br />

dei dati scientifici dell’Istituto Superiore di Sanità, che documentano i<br />

danni sulla salute nelle aree più colpite dall’inquinamento.<br />

Aree protette: luci e ombre. Dopo anni di gestioni commissariali sono<br />

stati nominati i presidenti di 8 Parchi Nazionali, eliminando le logiche di<br />

spartizione delle poltrone tra i partiti, ma in altri Parchi la situazione resta<br />

bloccata per la mancata intesa con le Regioni. Sono continuati invece<br />

i tagli delle risorse finanziarie per gli investimenti ed il personale. Confermata<br />

la copertura per le spese obbligatorie per la gestione dei Parchi<br />

Nazionali, ma è peggiorata la situazione della gestione delle aree protette<br />

marine. Avviata, per la prima volta, un’analisi della contabilità ambientale<br />

dei Parchi Nazionali, che dovrebbe evidenziare l’entità e funzionalità del<br />

patrimonio naturale conservato dal sistema delle aree protette nazionali.<br />

Biodiversità: mediocre. È stata avviata l’attuazione della Strategia Nazionale<br />

per la Biodiversità on la prima riunione del tavolo di consultazione<br />

delle associazioni e degli attori sociali ed economici. Continua a mancare<br />

invece un piano di azione che identifichi priorità e responsabilità dei diversi<br />

soggetti istituzionali nell’implementazione della Strategia Nazionale.<br />

Consumo del suolo: promosso. Positivo nei suoi punti essenziali il disegno<br />

di legge sul contenimento del consumo di suolo proposto dal Ministro<br />

delle Politiche Agricole, Mario Catania: 1. fissa un tetto all’ ‘estensione’<br />

massima di superficie agricola edificabile; 2. esclude l’utilizzabilità degli<br />

oneri di urbanizzazione per finanziare la spesa corrente dei Comuni; 3.<br />

vincola la destinazione d’uso per i terreni agricoli che abbiano ricevuto<br />

aiuti di Stato o comunitari. Apprezzabile anche il parere negativo del Governo<br />

al disegno di legge del Senatore Palma e altri, per la riapertura dei<br />

termini del condono edilizio.<br />

Dario Predonzan<br />

Il testo integrale della “pagella” del WWF alla politica ambientale del<br />

Governo Monti è disponibile nel sito: www.wwf.it<br />

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Sentore d'incenso a centrosinistra<br />

La deriva clericale della classe politica<br />

di centro-sinistra (e sinistra) in Italia<br />

5 <strong>Konrad</strong> <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />

Come ha rilevato, fra gli altri, Massimo Gramellini su LA STAMPA:<br />

"Alla domanda del conduttore di Sky su quale fosse la loro figura<br />

storica di riferimento, i candidati alle primarie del centrosinistra hanno<br />

risposto: De Gasperi, Papa Giovanni, Tina<br />

Anselmi, Carlo Maria Martini e Nelson Mandela.<br />

Tutti democristiani tranne forse Mandela".<br />

Toglierei senza esitazioni quest’ultimo avverbio.<br />

Ma, specie in uno schieramento diviso su tutto<br />

il resto, è davvero strepitoso un tale unanime e<br />

spontaneo entusiasmo per il mondo cattolico e<br />

una così totalitaria esclusione di ogni riferimento<br />

anche vagamente laico da parte di tutti candidati<br />

alle primarie del Pd e/o del centrosinistra.<br />

A proposito: non ci hanno ancora spiegato<br />

se si tratta della prima cosa o della seconda;<br />

certamente queste non sono “primarie” per<br />

l’elezione diretta o plebiscitaria di un capo di<br />

Stato o di governo, visto che la cosa non è – per<br />

nostra fortuna, a parere di chi scrive – prevista<br />

dalla Costituzione e visto che i nostri eroi non hanno preliminarmente<br />

deciso se candidarsi alla guida del governo da soli o con l’Udc: nel<br />

qual caso, ovviamente, sarà almeno con quest’ultima che alla fine<br />

dovranno concordare anche l’organigramma. Quindi, al massimo, si<br />

eleggerà un capo di partito, o di una parte dell’auspicata maggioranza<br />

parlamentare.<br />

Udc o meno, la bulimia filocattolica dei nostri non si appaga<br />

dell’eventuale alleanza con il partito dei clericali estremisti. Questa<br />

bulimia poteva forse avere qualche giustificazione nell’Italia contadina<br />

e largamente preindustriale del 1947, quando la sinistra scopriva e<br />

si reinventava Gramsci e votava l’articolo 7 della Costituzione che<br />

rilegittimava il Concordato fascista. Non ne aveva già più negli anni<br />

Settanta, quando solo costretto, recalcitrante e a malincuore il Pci si<br />

decideva a sostenere le leggi sul divorzio e sull’aborto.<br />

Eppure media e classe politica italiana restano ancor oggi convinti,<br />

per atavica e inestirpabile credenza - e dal 1974 in poi sono anche<br />

indifferenti a ogni smentita empirica - che l’elettorato strategico<br />

da conquistare per vincere le elezioni sia quello “cattolico”, che<br />

ottusamente continuano a identificare con un loro immaginario<br />

baricentro mentale del sistema politico (quando invece, nella<br />

cosiddetta “Prima Repubblica”, la Dc poteva definirsi “centro” pur<br />

avendo alla sua destra solo il 5-6 % del Msi e alla sua sinistra circa<br />

il 60 %, solo perché in quegli anni “destra” in Italia era sinonimo di<br />

neofascismo). Non conta che da anni ogni seria indagine, anche<br />

di sociologi o politologi cattolici, dimostri come gli elettori cattolici,<br />

anche praticanti, siano spalmati quasi uniformemente sull’intero arco<br />

del continuum destra / sinistra, con qualche maggiore accentuazione autoritaria e<br />

tradizionalista a destra e con qualche maggiore preoccupazione per la sorte degli<br />

“ultimi” e una marcata sensibilità ecopacifista a sinistra. Non conta la constatazione<br />

empirica che la presa della gerarchia<br />

sui comportamenti elettorali degli stessi<br />

praticanti assidui sia modesta e riguardi<br />

comunque una percentuale ormai quasi<br />

insignificante del corpo elettorale. È<br />

convinzione conficcata nell’immaginario<br />

della classe politica e dei media che sia<br />

vero il contrario. Da quando è scomparsa<br />

la Dc, la lotta per la “conquista degli<br />

incerti” o del “centro”, per una classe<br />

politica di semianalfabeti, ha quindi per<br />

posta la chimera del “voto cattolico”, con<br />

una conseguente, ormai perfino ridicola,<br />

clericalizzazione senza fine della politica<br />

italiana.<br />

Di qui l’impalpabile “cortina d’incenso” calata sulle Alpi, che ormai separa l’Italia<br />

dal resto dell’Europa occidentale, accomunandola stabilmente alla Turchia in una<br />

zona grigia, compresa fra la democrazia laica e liberale dell’Occidente europeo e<br />

il fondamentalismo religioso della costa Sud del Mediterraneo. Ne segue il totale<br />

isolamento dell’Italia in Europa in materia di libertà e diritti legati alla laicità – fine<br />

vita, divorzio breve, boicottaggio della legge sull’aborto, RU386, inseminazione<br />

artificiale, ricerca sulle staminali, matrimonio gay, hate crimes, coppie di fatto,<br />

politiche antidiscriminatorie, ora alternativa all’Irc, finanziamenti sardanapalici<br />

alle scuole confessionali anche in tempo di crisi e di tagli draconiani, scandalosa<br />

gestione dell’otto per mille cattolico e statale, regalie smisurate a carico dei<br />

contribuenti, welfare appaltato alla Chiesa cattolica, politiche di integrazione<br />

relegate al “dialogo interreligioso”, imposizione del cattolicesimo come obbligatoria<br />

identità collettiva, denegazione della pari dignità sociale dei non credenti, ecc. ecc.<br />

E purtroppo non sembra trattarsi solo di opportunismo. A una sinistra ancora<br />

sinistrata dall’inglorioso crollo della sua variante totalitaria e un tempo egemone,<br />

ormai inservibile anche nei suoi miti (e dall’ancor più ingloriosa fine della minoritaria<br />

variante socialista), l’”ordine romano”, gerarchico e tradizionalista, sembra l’unico<br />

adatto a rimpiazzare le “guide” di un tempo. Non vengono proprio in mente,<br />

limitandosi agli autoctoni del nostro passato prossimo, Spinelli, Sylos Labini,<br />

Bobbio, Ruffolo, Pertini, Parri, Rossi, Bauer, Giovanni Amendola, i fratelli Rosselli,<br />

Gobetti, Salvemini …<br />

E fra i politici viventi ancora (un po’) fascinosi, spingendo il naso fuori dal cortile,<br />

possibile che a nessuno sia neppure venuto in mente l’esempio recentissimo, e<br />

vincente, di Barack Obama<br />

Di fronte alla marea montante dell’astensionismo, possibile che l’elettorato laico<br />

questi signori pensino di averlo in tasca a prescindere<br />

Felice Mill Colorni<br />

L’associazione Le Buone Pratiche onlus organizza a Trieste dal 2010 la Scuola per<br />

Genitori, ciclo annuale di conferenze sul rapporto genitori-figli, sotto la direzione<br />

scientifica del prof. Paolo Crepet.<br />

I contributi degli esperti puntano ad offrire una chiave di lettura meno superficiale dei<br />

fenomeni che interessano i ragazzi di oggi, con l’obiettivo di supportare i genitori nel<br />

loro cruciale impegno educativo.<br />

La Scuola offre la possibilità anche a insegnanti ed educatori di frequentare lo stesso<br />

percorso formativo dei genitori, nella speranza di migliorare la comunicazione tra<br />

scuola, famiglia e altre istituzioni deputate all’educazione dei ragazzi.<br />

L’edizione del 2013 è stata arricchita con un ciclo di Laboratori di approfondimento<br />

che, la settimana successiva all’incontro serale di Scuola per Genitori, costituirà<br />

lo spazio per lo scambio di esperienze e opinioni personali, per un confronto tra i<br />

partecipanti sul tema trattato dal relatore.<br />

La Scuola per Genitori è in partenza con il primo incontro ad ingresso gratuito, senza<br />

obbligo di prenotazione, Lunedì 3 <strong>dicembre</strong> 2012 alle ore 20.30 nella Sala Tergeste<br />

dello Starhotel Savoia Excelsior di Trieste. La dottoressa Rossana Schiralli parlerà<br />

sul tema “Come preparare ai figli la valigia della sicurezza”.<br />

Scuola per Genitori 040 3498975, 329 6371535, lebuonepraticheonlus@yahoo.it


green economy<br />

6 <strong>Konrad</strong> <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />

Opinioni diverse a confronto<br />

Green economy: economia dell’energia, dei processi e dei prodotti puliti<br />

ma anche paradigma che collega lo sviluppo con le tre E (environment,<br />

economy, equity), o ancora economia dell’energia rinnovabile, dell’edilizia<br />

verde e dell’efficienza energetica, di infrastrutture e trasporti efficienti, del<br />

riciclaggio e del recupero energetico dei rifiuti, dell’innovazione tecnologica<br />

verde, economia dello sviluppo sostenibile. Più che cercare la giusta definizione<br />

è forse utile capire se nell’attuale contesto socio-economico ha senso<br />

ragionare in termini di economia verde e di sviluppo sostenibile ma anche<br />

individuare l’esistenza di contraddizioni concettuali fra economia, verde,<br />

sviluppo, sostenibile.<br />

Il 22 marzo scorso in un incontro promosso dalla Fondazione per lo sviluppo<br />

sostenibile, di cui è presidente Edo Ronchi, il ministro Clini ha proposto<br />

la realizzazione degli Stati generali della green economy. Il convegno si è<br />

effettivamente svolto a Rimini il 7 e 8 novembre in occasione di Ecomondo,<br />

con 39 organizzazioni di imprese promotrici diviso in 8 gruppi di lavoro.<br />

8 temi che iniziavano tutti con il termine sviluppo: s. dell’ecoinnovazione;<br />

s.dell’ecoefficienza,della rinnovabilità dei materiali e del riciclo dei rifiuti;<br />

s.dell’efficienza e del risparmio energetico; s. delle fonti energetiche<br />

rinnovabili; s. dei servizi ambientali; sviluppo di una mobilità sostenibile; s.<br />

delle filiere agricole di qualità ecologica; s. di una finanza e di un credito<br />

sostenibile per la green economy. In ottobre gli 8 gruppi tematici avevano<br />

elaborato, in preparazione delle 2 giornate di Rimini, 70 proposte per lo<br />

sviluppo della Green economy per contribuire ad uscire dalla crisi italiana.<br />

Giuseppe De Marzo, attivista, economista, giornalista e scrittore, tra i<br />

fondatori dell’Associazione A Sud, scrive sul convegno di Rimini: si affidano<br />

ai mercati e agli investitori privati scelte di politica industriale ed energetica,<br />

senza curarsi delle proposte e della cultura dei movimenti che, in Italia e nel<br />

mondo, difendono l’ambiente. Secondo De Marzo l’evento ha generato più<br />

inquietudini e preoccupazioni che speranze perché le 70 proposte sono<br />

pensate esclusivamente dal punto di vista delle imprese e delle banche,<br />

mentre cittadini, lavoratori, comunità, cioè i soggetti della democrazia, i detentori<br />

della sovranità sono cancellati insieme alle loro necessità e proposte,<br />

perché esiste un nesso scientifico tra l’aumento delle disuguaglianze e la<br />

distruzione dell’ambiente.<br />

Nel numero monografico dedicato alla green economy di Equlibri, di <strong>gennaio</strong>-marzo<br />

2011, pubblicato dal Consorzio oli usati, Paolo Tomasi nel suo<br />

editoriale dal titolo Green economy: fatti e misfatti esprime delle perplessità<br />

sulle possibilità salvifiche della G.E., inserita nell’apparato dogmatico della<br />

nuova religione della modernità, mentre è importante analizzare le vere<br />

potenzialità della G.E. sulla base dell’esperienza e delle prospettive reali per<br />

non illudersi che sia semplice coniugare meno inquinamento, più energie<br />

alternative, più posti di lavoro, maggiore ricchezza, e crescita sostenibile sia<br />

delle economie avanzate che di quelle in via di sviluppo.<br />

Meno dubbi sulla G.E. ha Ermete Realacci, deputato del PD, presidente della<br />

Fondazione Symbola. Sia nel suo saggio Green Italy, perché ce la possiamo<br />

fare, sia nell’ultimo quaderno di Symbola Green Italy 2012, l’economia<br />

verde sfida la crisi esprime una visione ottimista: ci aspettano tempi difficili,<br />

ma anche sfide affascinanti che ci obbligheranno a scommettere di più sul<br />

futuro e a pensare a una nuova ipotesi di sviluppo. I dati riportati su Symbola<br />

2012 dicono che la green economy può essere considerata come uno dei<br />

più potenti fattori di competitività per la maggiore presenza sui mercati delle<br />

imprese che puntano sulla sostenibilità ambientale rispetto alle altre e che in<br />

Italia quasi il 30% delle assunzioni programmate dalle imprese industriali e<br />

dei servizi nel 2012 riguarda professioni legate alla green economy.<br />

Edgardo Lander docente di Scienze sociali, presso l’Università di Venezuela,<br />

membro del Latin American Social Science Council, esprime nel suo<br />

breve saggio dal titolo emblematico Green economy: il lupo travestito da<br />

pecora i suoi dubbi sulla G.E., perché prodotto del capitalismo che è completamente<br />

amorale, per il liberismo dominante è la stessa cosa investire<br />

sulle tecnologie verdi o sulle tecnologie distruttive, il solo fattore d’interesse<br />

è il tasso di rendita atteso.<br />

La decostruzione del concetto di sviluppo è l’obiettivo di Wolfgang<br />

Sachs, direttore della sede di Berlino del Wuppertal Institut. Sviluppo può<br />

significare qualsiasi cosa..dalla creazione di vivai alle trivellazioni per le<br />

ricerche petrolifere in mare..la globalizzazione economica è sviluppo senza<br />

regole. Per W.S. la stessa ambivalenza caratterizza la storia del concetto<br />

di ambiente: se in origine era utilizzato per porre sotto accusa le politiche<br />

di sviluppo, oggi viene sventolato per annunciare una nuova era dello<br />

sviluppo. Il concetto di sviluppo sostenibile presente ne Rapporto Bruntland<br />

è una copertura concettuale sia sulla violazione che sulla cura dell’ambiente.<br />

Una critica allo stesso rapporto proviene da Pietro Greco (project leader<br />

del gruppo di ricerca Innovazioni nella comunicazione della scienza, SISSA<br />

Trieste) nel suo saggio Lo sviluppo insostenibile, perché vi si afferma che lo<br />

sviluppo economico è necessario per eliminare la povertà e per aumentare<br />

l’equità sociale anche se ha generato guasti ambientali di portata planetaria<br />

e impatti pesanti nel Sud del mondo. Nello stesso filone si inserisce un<br />

recente saggio (2012) di Ulrich Brand, dell’Università di Vienna, dal titolo<br />

Green Economy- the Next Oxyimoron. U.B. richiama il libro di Wolfang<br />

Sachs La dialettica del pianeta, in cui l’autore definì il concetto di sviluppo<br />

sostenibile un ossimoro. U.B. afferma che la green economy sembra avere<br />

lo stesso potenziale per diventare il nuovo ossimoro. La nuova crisi del<br />

liberismo finanziario ha permesso l’accumulazioni di capitali enormi nelle<br />

mani di pochi, il capitale finanziario ha scoperto l’agricoltura, il suolo, le<br />

infrastrutture e la protezione dell’ambiente come un nuovo campo d’investimento<br />

(UNEP 2011), ma per U.B. la green economy non sarà in grado di<br />

affrontare i problemi del degrado ambientale e della povertà.<br />

Nell’ultimo numero de La nuova ecologia, mensile di Legambiente, è<br />

inserito un dossier su Ecomondo, la fiera internazionale della sostenibilità<br />

(7-10 novembre). Il dossier, pur nel riconoscimento che se non cambia<br />

l’economia non vi è reale possibilità di sostenibilità ecologica… l’efficienza<br />

energetica, la mobilità sostenibile, il biologico, l’innovazione hanno generato<br />

un nuovo sistema d’industrie e di servizi. Il greening dell’economia, degli<br />

ambienti sociali e urbani è irreversibilmente avviato.<br />

Lino Santoro<br />

linosantoro@alice.it


7 <strong>Konrad</strong> <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />

LE LUCI DI GROM<br />

Intervista all'artista<br />

Trieste sta per ospitare un mostra che resterà<br />

nella sua storia: il percorso artistico del nostro<br />

Bogdan Grom (già intervistato nel n°163 di<br />

<strong>Konrad</strong>) sarà racchiuso in LUCI 2012: BOG-<br />

DAN GROM, artista internazionale e uomo<br />

del Carso. La rassegna, che verrà allestita al<br />

Magazzino delle idee, sarà inaugurata il 15 <strong>dicembre</strong><br />

e terminerà il 28 <strong>gennaio</strong> 2013. Noto<br />

all’estero, non solo negli Stati Uniti, dove abita<br />

dal 1957, in città tende a essere conosciuto<br />

più fra gli esperti del settore che fuori: un’altra<br />

mancanza di Trieste, che però con questa mostra<br />

si accinge a colmare. Qui di seguito, uno<br />

stralcio del colloquio telefonico avuto con lui (il<br />

15 novembre).<br />

Come sta<br />

Well, vado come va l’America.<br />

Eh, eh… Com’è la situazione a New York dopo Sandy<br />

Le grosse conseguenze ci danno ancora problemi perché siamo circondati<br />

da porti, alberi vecchi che non hanno radici in profondità; ci sono ancora<br />

acquazzoni e il terreno è soffice. Inoltre l’elettricità è un problema, e l’America<br />

funziona con l’elettricità…<br />

Lei è nato sul Carso (il sottotitolo della mostra la definisce, non a caso, “uomo<br />

del Carso”): com’è cambiato il suo rapporto con esso<br />

Il Carso è cambiato come tutti noi cambiamo, non sempre gradevolmente.<br />

Però in generale, finché ci saranno le case, i tetti, ci sarà sempre qualche<br />

cosa da vedere, da godere; almeno fin a quando vedo i coppi sul tetto. Per<br />

questo mi è piaciuto il Messico, e anche il Nuovo Messico, perché c’è una<br />

somiglianza evidente nei tetti, quasi ci fosse un legame tra loro.<br />

Qual è l’opera che la lega maggiormente a Trieste<br />

Mah, sono forse i primi lavoro che ho fatto qui [Grom ha cominciato ad esporre<br />

a in città da dopo la seconda guerra mondiale al 1957, anno in cui emigrò<br />

negli Usa], però a legarmi è piuttosto quello sguardo panoramico della strada<br />

Napoleonica, perché si può vedere sia a destra che a sinistra del Golfo,<br />

e l’impressione che si ha del Golfo di Trieste è completa. Questa mostra,<br />

veramente, fa emergere il mio sviluppo artistico, e quello che è importante<br />

è che ci sono parecchi lavori inediti, presi dal mio archivio, come le prime<br />

impressioni dopo l’arrivo negli USA, specialmente a New York, città straordinaria.<br />

In questa città ero ogni giorno sbalordito, vedevo delle cose che non<br />

avevo mai visto prima, ma mi stupiva anche il comportamento della gente, e<br />

poi dal punto di vista del lavoro era – ed è – una città molto intensa: avevo<br />

un ufficio che dava su una strada dove vedevo la gente che puliva i vetri sui<br />

grattacieli, e mi sbalordivo come un pianoforte potesse andare dal pianoterra<br />

al 50° piano…<br />

Come sono stati i suoi inizi da pittore negli Sati Uniti<br />

In generale, dovevo adattarmi al modo di<br />

guardare che aveva l’americano, ma non ci<br />

riuscivo facilmente, perché il mio modo di<br />

disegnare era in contrasto con il suo. Per<br />

esempio, avevo illustrato un libro che alla<br />

fine qualcun altro, prendendo spunto dal<br />

mio lavoro, aveva modificato.<br />

Americanizzandolo<br />

Sì, eh eh, esatto.<br />

Ha una tecnica o un materiale che preferisce<br />

usare rispetto ad altri<br />

Beh, su più di cinquant’anni di lavoro è<br />

difficile dirlo: ero conosciuto per essere<br />

un artista molto tecnico ed ero proprio un<br />

interessato della tecnica. Adoperavo maggiormente<br />

la litografia, ma il mio lavoro era<br />

sempre abbastanza originale: usavo le lastre,<br />

ci lavoravo sopra con molti colori, ad esempio stavo dietro ai blu, non<br />

a uno solo, c’erano varie sfumature, e così il giallo… Le tecniche mi interessavano<br />

sempre e all’inizio alcune di esse mi dettero molta difficoltà, ma poi,<br />

insistendo, superavo l’abilità di quelli che me le insegnavano.<br />

Qual è il suo soggetto preferito<br />

In questo momento, tutti questi passeri fuori dalle mie finestre che godono le<br />

semenze; vedo poi tutti i giorni altri uccelli che noi non abbiamo, sono simili ma<br />

non come i nostri, questi hanno più colore. Il mio soggetto è tutto: natura, uomini…<br />

Io non mi limito: annoto i luoghi se provo interesse (ad esempio le nubi o<br />

qualunque altra cosa), faccio un accenno su un pezzetto di carta, di qualunque<br />

tipo in quel momento disponga, e alla mostra se ne potranno vedere alcuni…<br />

Sarà interessante vederli… Com’è il suo rapporto con la lettura Qual è il suo<br />

ultimo libro letto<br />

Ja, ho sempre qualcosa da leggere, specialmente soggetti politici, soprattutto<br />

di politica estera. Ad esempio ho appena letto il Diario di Ciano. È interessante<br />

perché scrive anche di quand’era a Ljubljana e mi ricordo a quel tempo di aver<br />

visto la bandiera italiana vicino a quella Jugoslava, ma una cosa simile non poteva<br />

essere e difatti guardai meglio e vidi, al centro della bandiera, una piccola<br />

U di Ustascia: Ciano stava accogliendo una piccola delegazione di ustascia,<br />

quei…<br />

Ma leggo anche altri libri, ad esempio ho appena letto The tiger’s wife [L’amante<br />

della tigre, di Téa Obreht, in Italia pubblicato da Rizzoli nel 2011], un libro<br />

tradotto dal serbo all’inglese per la casa editrice Random House. [e ne fa il<br />

riassunto]<br />

Che progetti ha nell’imminente Ha qualche desiderio particolare per la mostra<br />

triestina<br />

Quando arrivo sarò io a impostarla: nelle mie mostre seguo certe regole, vado<br />

dal passato al presente ed evito il futuro.<br />

Riccardo Redivo<br />

Foto di gruppo durante l’Onorificenza per merito alla carriera (2011);<br />

vicino all’artista, la moglie Nina e il Presidente della Repubblica Slovena<br />

Danilo Türk


Quattro ponti in quattro anni<br />

Lubiana può insegnarci qualcosa<br />

Il rapporto che le città hanno con l’acqua è sempre diverso. Ognuna di esse<br />

instaura un colloquio con questo elemento che rispecchia in parte il carattere<br />

degli abitanti, in parte le condizioni geomorfologiche e climatiche del sito,<br />

sul quale la città si sviluppa. Le città bagnate dal<br />

mare sono diverse dalle città attraversate da un<br />

fiume, ma anche in questo caso ci sono delle<br />

differenze. In certi casi le città non dialogano<br />

realmente con il corso d’acqua, ma semplicemente<br />

convivono con esso o lo considerano<br />

come un elemento da tenere sotto controllo e<br />

da temere. In altri casi le città instaurano un<br />

rapporto completamente diverso con il proprio<br />

fiume, trattandolo come un compagno fidato e<br />

coltivando tale relazione con tutta la cura e il<br />

rispetto possibili.<br />

Uno splendido esempio di come si possa<br />

instaurare un dialogo con il proprio fiume, il<br />

quale non viene percepito come una minaccia<br />

ma come una ricchezza, è certamente Lubiana.<br />

Già Jože Plečnik, il maggior architetto<br />

sloveno, che ha lavorato nella capitale sopratutto<br />

fra le due guerre, cercò di creare un forte<br />

collegamento fra l'acqua e la città. Fra le sue<br />

opere più importanti ricordiamo la sistemazione<br />

delle rive, con il colonnato delle Pokrite<br />

tržnice (mercato coperto) che si affaccia sul<br />

mercato all’aperto, i tre ponti che formano il<br />

celebre Tromostovje, il Čevljarski most (ponte<br />

del calzolaio) e le chiuse sulla Ljubljanica. Il Due vedute del Mesarski most<br />

valore aggiunto che è stato dato a Lubiana<br />

da queste opere è innegabile, ma da allora per più di mezzo secolo non si<br />

è realizzato nulla di significativo e non si è in nessun modo riqualificato il<br />

centro, modificandolo in base alle nuove esigenze, dovute a cambiamenti<br />

politici, sociali e economici.<br />

Negli ultimi anni invece l'amministrazione cittadina si è impegnata molto per<br />

migliorare l'immagine della capitale slovena, non solo con l'intento di attirare<br />

i turisti, ma soprattutto per invogliare i residenti a restare in città nei week<br />

end, invece di fuggire al mare o in montagna. Il progetto di riqualificazione<br />

urbana si è sviluppato di pari passo con il piano del traffico, il quale ha imposto<br />

notevoli cambiamenti, necessari per cambiare il volto alla città.<br />

La maggior parte dei parcheggi nel centro storico sono stati eliminati per far<br />

spazio ad aree pedonali ed è stato costruito un grande parcheggio interrato<br />

sotto il centralissimo Kongresni trg (piazza del Congresso). Un contributo<br />

alla crescente domanda di mobilità è stato dato dal bike-sharing, che ha<br />

riscosso un incredibile successo, tant’è che ben 40.000 lubianesi si sono<br />

iscritti al servizio. Ma la vera novità per cercar di dare una risposta alternativa<br />

al problema del traffico, risiede nel progetto di un sistema di trasporto<br />

pubblico fluviale che dovrebbe partire entro breve e per il quale sono stati<br />

già costruiti gli approdi sul fiume. La realizzazione di quest’ultimi rappresenta<br />

però solo una minima parte del progetto complessivo di sistemazione<br />

delle rive, che si estende per alcuni chilometri dal giardino botanico fino<br />

all’ospedale cittadino. Un progetto ambizioso e importante, ma che ha sa-<br />

8 <strong>Konrad</strong> <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />

puto far dialogare armoniosamente gli elementi nuovi con quelli esistenti.<br />

Alcuni interventi sono di lieve entità, per esempio il posizionamento delle<br />

panchine e dei cestini per i rifiuti. Altri invece sono un po’ più importanti,<br />

come la sistemazione dei marciapiedi e della passeggiata lungo il fiume, o<br />

la pavimentazione a nuovo delle zone pedonali.<br />

L’intervento più interessante sono i nuovi collegamenti fra le rive della<br />

Ljubljanica: quattro i nuovi ponti costruiti, mentre uno, il Hradeckega<br />

most (ponte Hradecky) è stato recuperato dopo essere stato restaurato.<br />

Quest’ultimo, originariamente situato al posto del Čevljarski most e successivamente<br />

rimosso, perché considerato troppo<br />

stretto, venne spostato altrove negli anni ‘30 del<br />

secolo scorso. Oggi ha finalmente trovato una<br />

nuova collocazione, che ne esalta la bellezza e ne<br />

valorizza la funzione.<br />

Ciascuno dei nuovi ponti ha un suo carattere particolare:<br />

due sono passerelle pedonali e ciclabili,<br />

uno è la concretizzazione di una idea già avuta da<br />

Plečnik ed è, più che un ponte, una piazza che si<br />

estende sul fiume e rappresenta il proseguimento<br />

ideale dello spazio ora occupato dal mercato,<br />

mentre l'ultimo è un intervento importante, un ponte<br />

su due livelli, di cui quello inferiore è pedonale<br />

e ciclabile, mentre quello superiore è destinato al<br />

traffico veicolare.<br />

Quattro nuovi ponti in quattro anni, dunque,<br />

sistemati in posti non solo strategici, ma anche<br />

molto delicati da un punto di vista architettonico<br />

e paesaggistico. C’è voluto quindi molto coraggio<br />

a proporre una rivoluzione simile, ma il risultato<br />

raggiunto è senza dubbio degno di nota, tant'è<br />

che il progetto di risistemazione delle rive ha vinto<br />

quest'anno il primo premio del concorso internazionale<br />

European Prize for Urban Public Space per<br />

la miglior riqualificazione urbana, sbaragliando più<br />

di trecentoquaranta concorrenti.<br />

La municipalità di Lubiana, grazie anche alla forza<br />

e determinazione dell’architetto Janez Koželj, vicesindaco di Lubiana, e al<br />

lavoro di alcuni fra i migliori progettisti sloveni, è riuscita in pochissimi anni<br />

a migliorare il rapporto della città con il fiume. Koželj ha avuto certamente<br />

i suoi oppositori, ma alla fine è riuscito a realizzare un progetto talmente<br />

ambizioso soprattutto grazie alla sua passione e alla sua tenacia.<br />

Chissà se le nostre città da questa parte del confine potranno prendere<br />

qualche spunto da Lubiana e se anche da noi prevarranno il coraggio, la<br />

determinazione e la voglia di andare avanti. Andare avanti e guardare al<br />

futuro non vuol dire costruire indiscriminatamente o non preoccuparsi del<br />

contesto nel quale si va a intervenire, ma significa valutare con attenzione<br />

e grande sensibilità cosa si può realizzare e dove farlo. Come Lubiana<br />

insegna, il nuovo non è sempre sinonimo di scarsa qualità e sarebbe<br />

auspicabile che anche da noi si potesse dimostrare di saper costruire con<br />

equilibrio ed eleganza. C’è da augurarsi che il tanto contestato e chiacchierato<br />

ponte sul Canal Grande a Trieste possa dimostrare di essere un’opera<br />

di valore e possa contribuire a migliorare ulteriormente l’immagine del Borgo<br />

Teresiano, così come i nuovi ponti a Lubiana sono riusciti a migliorare la<br />

qualità dello spazio pubblico attorno al fiume.<br />

Se ci sono le capacità, le competenze e la passione, i risultati non possono che<br />

essere positivi. E per averne la conferma, non occorre andare molto lontano...<br />

Barbara Žetko<br />

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Fuoco e fiamme<br />

Di solito ci viene insegnato che la materia può essere solida, liquida o gassosa.<br />

In realtà il 99% dell’universo è formato da plasma, un vero e proprio quarto stato<br />

della materia, costituito da gas incandescenti dove gli atomi hanno perso alcuni<br />

elettroni (ovvero sono ionizzati) e vagano liberi insieme ad essi. Questo avviene<br />

di solito a temperature oltre i 3000°C.<br />

Le normali fiamme, pur costituite da gas<br />

incandescenti, avendo temperature più<br />

basse non contengono plasma. In ogni<br />

caso esse rappresentano una presenza<br />

fondamentale nella nostra vita. Apparentemente<br />

non sono altro che fantasmi, spettri<br />

danzanti nelle nostre stufe, sui nostri focolari<br />

o guizzanti dagli accendini. Eppure la loro<br />

forza è inaudita, il loro potere su di noi è<br />

totale. Senza la combustione il mondo che<br />

ci circonda avrebbe un altro volto, o meglio,<br />

non ne avrebbe nessuno, poiché anche il<br />

metabolismo che ci sostenta non è altro che<br />

un fuoco senza fiamma che arde dentro di<br />

noi bruciando zuccheri e grassi. Anche le<br />

nostre automobili con il motore a scoppio<br />

hanno un cuore di fuoco, un fuoco controllato<br />

e altrettanto invisibile.<br />

Il Sole, invece, al di là dell’osservazione intuitiva<br />

che “brucia”, in realtà non brucia affatto:<br />

Nelle immagini dall'alto:<br />

– colori generati bruciando i seguenti elementi: 1: litio; 2: calcio; 3:<br />

sodio; 4: bario; 5: boro; 6: rame; 7: selenio; 8: potassio; 9: piombo<br />

– “Il drago Smaug” (1977), di Greg e Tim Hildebrandt. Smaug è il<br />

drago che rubò il tesoro dei Nani, fra i personaggi del romanzo “Lo<br />

Hobbit” di J.R.R. Tolkien<br />

il suo calore è di origine nucleare. La sua<br />

massa infatti è composta per i tre quarti da<br />

idrogeno, mentre l’ossigeno, necessario per<br />

qualunque forma di combustione, è presente<br />

solo in tracce. Se il motore del Sole fosse<br />

la combustione, la luce della nostra stella<br />

sarebbe durata mille anni o giù di lì.<br />

Il fuoco può essere molto violento e diventare<br />

un’esplosione, che avviene quando le sostanze bruciano molto rapidamente,<br />

producendo molti gas e fumi. Inoltre molti esplosivi per avere effetto devono trovarsi<br />

in un contenitore rigido e sigillato. Per questo sarebbe impossibile evadere<br />

di prigione come facevano i personaggi delle vecchie storie di Topolino, realizzando<br />

una bomba improvvisata con polvere pirica messa in una palla di carta di<br />

giornale: si otterrebbe solo una bella fiammata. Per i palati fini c’è una delle più<br />

improbabili scene della storia del cinema (visibile al link: https://www.youtube.<br />

com/watchv=NLXwA3bYkno), in cui il capitano Kirk di Star Trek inseguito da un<br />

goffissimo e stupido alieno riesce in due minuti scarsi a costruire un cannone di<br />

fortuna con una canna di bambù, triturare dei minerali per produrre l’esplosivo e a<br />

sparare un colpo.<br />

La combustione può essere anche estremamente pigra e indolente. Stiamo qui<br />

parlando dell’ossidazione, come quella che avviene nei metalli. La stessa respirazione<br />

che ci sostenta funziona facendo ossidare il ferro contenuto nell’emoglobina,<br />

grazie all’ossigeno che entra nei polmoni. Forse non tutti sanno che il ferro si<br />

può anche bruciare: basta prendere una paglietta metallica a grana fine, di quelle<br />

che si utilizzano per levigare il legno, e darle fuoco. Mettendo poi insieme ossido<br />

di ferro e polvere di alluminio si ottiene una sostanza micidiale, la termìte (con<br />

l’accento sulla “i”: l’omonimo insetto si dice invece tèrmite), che bruciando produce<br />

temperature sull’ordine dei 2500°C. Secondo una nota teoria complottista il<br />

9 <strong>Konrad</strong> <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />

crollo delle Torri Gemelle non sarebbe dovuto agli aerei schiantati bensì a<br />

cariche di termìte poste all’interno degli edifici.<br />

Meglio utilizzare il fuoco per applicazioni più civili e fondamentali per<br />

la sopravvivenza umana: la fusione dei metalli, il riscaldamento delle<br />

case, la preparazione di banane flambé e dei sapienti “tagli alla fiamma”<br />

dei parrucchieri. Una delle reazioni più bizzarre che abbia mai visto<br />

è quella che avviene bruciando il tiocianato di mercurio, che produce<br />

grandi serpenti giallastri che si contorcono. Digitate su YouTube “pharaoh<br />

snake” (serpente del faraone). Altrettanto<br />

suggestivo è il “tubo di Rubens”, un semplice<br />

tubo di metallo con dei fori a intervalli regolari,<br />

dai quali viene fatto uscire del gas incendiato.<br />

Ponendo il dispositivo vicino a un altoparlante<br />

le fiammelle danzano a ritmo di musica.<br />

Il fuoco produce ogni anno danni ingenti alle<br />

foreste. Nonostante ciò molti organismi vegetali<br />

traggono beneficio anche dalla distruzione,<br />

grazie alla rinnovata disponibilità di terreno<br />

e di luce. Varie specie di piante, denominate<br />

pirofite, si sono adattate a sopravvivere al<br />

fuoco, grazie alle spesse cortecce e a simili<br />

espedienti. Nei casi più estremi troviamo piante<br />

che hanno addirittura bisogno del fuoco per<br />

germinare o propagarsi, come avviene nel pino<br />

marittimo e nel pino di Aleppo, che possiedono<br />

dei coni in grado di aprirsi solo con le alte temperature<br />

sviluppate dagli incendi. Kevin Kelly<br />

nel suo saggio Out of control racconta del caso<br />

di un progetto ecologico in Illinois con lo scopo<br />

di ricreare la landa locale originaria. Dopo anni<br />

di sperimentazioni fallite il responsabile del<br />

progetto scoprì che l’ingrediente che mancava<br />

era proprio qualche occasionale incendio.<br />

Animali che vivono nel fuoco, no, non ne esistono,<br />

in compenso possiamo trovare organismi<br />

adattati a vivere nel calore estremo: è così ad<br />

esempio per l’Alvinella pompejana, un verme<br />

che vive presso i vulcani sottomarini e resiste a 105°C. Ma il record<br />

assoluto appartiene all’archeobatterio Strain 121, così chiamato appunto<br />

perché prospera attorno ai 121°C.<br />

Nell’immaginario medievale troviamo le “salamandre”, spiriti del fuoco<br />

che si presentavano come lingue di fuoco o globi incandescenti. Vi erano<br />

persino furbacchioni che vendevano “pelli di salamandra” impossibili da<br />

bruciare, che non erano altro che brandelli di tessuto di amianto. Anche<br />

i draghi spesso sono legati con l’elemento fuoco, ed amano sputare<br />

fiamme per arrostire i malcapitati. Ma se ormai i draghi nessuno li prende<br />

sul serio, ancora oggi lo spauracchio delle fiamme dell’inferno fa paura<br />

a molti. In compenso — come avviene nella realtà — oltre a significare<br />

morte e distruzione, il fuoco può rappresentare anche la vita e il bene, ed<br />

ecco che le fiamme diventano simbolo dello Spirito Santo, della divinità in<br />

mezzo a noi e dentro di noi.<br />

“Chi ama brucia”, diceva saggiamente una vecchia pubblicità di biscotti.<br />

Francesco Gizdic<br />

bizzarro@bazardelbizzarro.net<br />

www.bazardelbizzarro.net


L'APPRODO<br />

Poiché siamo in prossimità delle feste natalizie, ho pensato<br />

che sarebbe carino fare la recensione di un libro per ragazzi,<br />

o almeno di uno che viene presentato come tale. In realtà il<br />

romanzo grafico “L’Approdo” di Shaun Tan è assolutamente<br />

inclassificabile, ed è uno dei libri più curiosi che mi siano<br />

stati regalati in occasione del mio 65° compleanno lo scorso<br />

agosto. Quello che è sicuro è che parla di un argomento<br />

assai serio, il problema dell’emigrazione, che appassiona<br />

e coinvolge il mondo intero. Però lo fa in maniera del tutto<br />

originale, con un piglio surreale ed onirico molto personale.<br />

Originariamente pubblicata nel 2006 in Australia da Lothian Children’s Books,<br />

l’opera è arrivata da noi grazie alla mediazione di Piergiorgio Nicolazzini, uno<br />

dei maggiori esperti mondiali di fantascienza, ed è uscita in Italia nel 2008<br />

presso le edizioni Elliot di Roma. Si tratta di un volume cartonato di grande<br />

formato, con oltre cento pagine di carta patinata sulle quali sono impressi dei<br />

disegni di una bellezza stupefacente. Sulla quarta di copertina campeggiano<br />

i commenti ammirati di altri autori di famosi romanzi grafici, come Marjane<br />

Satrapi e Art Spiegelmann. Shaun Tan è nato a Perth da genitori malesi immigrati<br />

in Australia, quindi l’argomento deve conoscerlo molto bene. Nessuna<br />

parola scritta ingombra le sue tavole, niente nuvolette o commenti a piè di<br />

pagina, ma i lettori capiscono tutto lo stesso grazie all’impressionante espressività<br />

dei personaggi. Shaun Tan unisce un disegno di tipo tradizionale, quasi<br />

manieristico, ad una meravigliosa capacità inventiva. L’ossessiva attenzione<br />

per i particolari più minuti si stempera nell’originalità di certe invenzioni grafiche<br />

che lasciano esterrefatti per la loro audacia. L’autore riesce a coinvolgere<br />

il lettore nella storia di un uomo che abbandona la propria città infestata da<br />

Shaun Tan<br />

L'approdo<br />

Elliot Edizioni, 2008<br />

pp.128, € 22,00<br />

10 <strong>Konrad</strong> <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />

entità oscure e maligne, e dopo un lungo viaggio per mare<br />

approda in un posto che all’apparenza sembra New York City,<br />

ma non lo è assolutamente, anzi, la lingua, gli usi ed i costumi<br />

sono talmente alieni da risultare incomprensibili non solo per<br />

lui, ma anche per i poveri lettori. L’unica via di salvezza per il<br />

poveraccio sarà quella di trovare altri immigrati come lui con i<br />

quali fraternizzare e farsi spiegare le arcane usanze del posto.<br />

Da notare che ciò è esattamente quello che succede alla<br />

maggior parte degli immigrati nella realtà . È a questo punto che inizia la<br />

parte più bella del libro. Ogni nuovo personaggio che il protagonista incontra<br />

racconta la propria storia, e ce ne sono certe da far rizzare i capelli sulla<br />

testa. Vale la pena di ricordare che in commento riportato alla fine del libro<br />

l’autore dichiara di essersi ispirato tra l’altro ad alcune inquadrature del film<br />

“Ladri di biciclette” di Vittorio De Sica, e devo dire che codesto omaggio al<br />

cinema neorealista italiano mi ha veramente commosso. Alla fine nonostante<br />

le strane abitudini degli abitanti del posto, l’uomo si convincerà di avere<br />

trovato una nuova patria, e riuscirà pure con uno stratagemma a ricongiungersi<br />

con la propria famiglia. Un libro all’apparenza un po’ criptico, che<br />

però dopo le prime pagine risulta essere di una comprensibilità esemplare,<br />

e spezza una lancia a favore degli immigrati che alle volte vengono trattati<br />

proprio come degli “stranieri in terra straniera”. Insomma un’opera didattica<br />

ed immaginifica che dovrebbe essere mostrata nelle scuole.<br />

Gianni Ursini<br />

50 mm<br />

racconti brevissimi pensati come scatti fotografici,<br />

ritratti di un momento rubato...<br />

Fissa da alcuni minuti il foro nella roccia. Pieno d’acqua, giallo nei contorni.<br />

È malinconica, abbastanza da fare quello sciocco gioco che fanno i bambini. “Se entro dieci secondi una fogliolina ci<br />

cadrà dentro, allora il mio desiderio si avvererà”.<br />

Ma mentre conta, già le sovvengono le tante cose che dovrebbe fare, invece di starsene qui a perdere tempo. Uno -<br />

dice a se stessa, mentalmente alzando il primo pollice vigoroso - nelle domeniche di pioggia puoi risolvere cruciverba,<br />

studiare il giapponese, vedere la trilogia di film che la fretta della settimana non ti consente di vedere. Due – e su<br />

l’indice - nelle domeniche di pioggia puoi scolpire il legno, dipingere una tela, o modellare l’argilla che hai comprato<br />

ieri e abbozzare una testa che vagamente ti somigli. Tre, nelle domeniche di pioggia puoi cucinare un pentolone di<br />

zuppa e sistemarla nelle dosi giuste nel congelatore, per avere la cena pronta e buona quando sarai troppo stanca.<br />

Quattro, nelle domeniche di pioggia puoi pulire casa cantina e box, e soppesare senza pietà le vecchie cose che<br />

reclamano una scelta. Cinque, nelle domeniche di pioggia puoi anche uscire, non è vietato, bastano un cappuccio<br />

e un cappellino ben calcati. Oppure puoi aprire l’ombrello e con quel braccio alzato sentirti come una ballerina nella<br />

città lucida e sgombra. Sei – e mentalmente alza anche l’altra mano - puoi comprare del gelato e tornare a casa a gustartelo,<br />

le gambe piacevolmente sotto il plaid. Sette, nelle domeniche di pioggia puoi iniziare a leggere quei romanzi<br />

da paura, in tre volumi, una selva di personaggi, le pagine sottili, le righe fitte. Otto, puoi finire il puzzle di novemila<br />

pezzi, d’altronde manca solo un pezzo d’ala dell’angelo. Nove, puoi andare nei musei e comprendere a fondo ciò che<br />

lunedì avrai già dimenticato. Dieci, puoi...<br />

Basta. Vòltati subito, stupida che non sei altro. Corri, zampetta nel fango, ridi. Scappa. Fermarsi ad aspettare, seduta<br />

da qualche parte, culo fradicio, a desiderare l’impossibile – è l’unica cosa che non devi fare.<br />

E mentre si gira, imponendosi di tornare alla vita, ecco che una foglia cade dritta dritta dentro la pietra. Ma lei non lo saprà.<br />

Undici (e mentalmente le mani ricadono, non ci sono dita per enumerare ciò che è vero), puoi alzare al cielo occhi ed occhiali, e tra le goccioline tonde, intravvedere<br />

come sarebbe il mondo se la pioggia cadesse soltanto, e sempre, dentro di te.<br />

elle.pi<br />

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#gioco sereno, protetto, creativo, intelligente, divertente<br />

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libri<br />

Venivamo tutte per mare<br />

Sulla nave eravamo quasi tutte vergini.<br />

Questa è la prima frase. A leggerla con attenzione, contiene in sé tutti gli<br />

elementi della storia che il libro ci racconterà.<br />

Sulla nave. Dunque c’è un viaggio per mare, con tutto quello che comporta.<br />

Gli enigmi, le incertezze, le notti e i giorni, qualcosa che resta alle spalle e<br />

qualcos’altro che s’intravvede all’orizzonte. Due paesi, due sponde, due vite.<br />

Eravamo . E c’è questa prima persona plurale, che ci accompagnerà lungo<br />

tutto il romanzo. Eravamo. Ci chiedevamo. Dormivamo. Soffrivamo. Ci<br />

lamentavamo. Mangiavamo... Un plurale struggente, poetico, ipnotico,<br />

che pur creando l’idea di un gruppo, riesce a comunicare una solitudine<br />

angosciosa, come se di un torrente riuscissimo a sentire la corsa disperata<br />

di ogni singola goccia, di un bosco il tremito sottile di ogni foglia. Un plurale<br />

che ci tirerà la mano in ogni pagina, come in una preghiera. Ascoltaci. Non<br />

ascoltare solo me. Ascoltaci tutte.<br />

Quasi tutte vergini. Come dev’essere lo stato d’animo di donne,<br />

giovanissime ma anche quasi quarantenni, che non hanno conosciuto<br />

nulla, né il corpo di un uomo né qualsiasi esperienza del mondo Come<br />

dev’essere, stare lì, sul ponte di una nave a guardare i passeggeri bizzarri,<br />

dal volto nuovo e diverso dal loro, a chiedersi come sarà, lì, laggiù, in un<br />

continente pieno di misteri, con lui... Come dev’essere immaginare l’amore,<br />

nel terrore dell’onda che le strappa da ogni cosa nota per consegnarle alle<br />

mani di un uomo mai visto, un marito conosciuto solo in fotografia...<br />

Una prima frase e già siamo dentro queste donne, nel loro cuore smarrito.<br />

Venivamo tutte dal mare , romanzo di Julie Otsuka, racconta l’odissea di<br />

queste donne giapponesi che a migliaia, all’inizio del Novecento, lasciarono<br />

la patria per raggiungere in California uomini emigrati tempo prima, visti solo<br />

in fotografia, sposati per procura.<br />

Ma la fotografia era vecchia di decenni e le lettere (in cui i mariti<br />

raccontavano di essersi ben sistemati) erano scritte da altri, da professionisti<br />

della bella calligrafia e delle parole dolci e menzognere.<br />

Quando sbarcano – strette nel kimono logoro, con l’instabilità del mare<br />

ancora nei zoccoletti di legno –, queste donne scoprono la verità. La verità<br />

brutale di una prima notte d’amore che non è d’amore, di un lavoro che<br />

spezzerà loro la schiena o la dignità o entrambe, di un ambiente ostile che<br />

le considererà via via buffe, gentili ma strambe, laboriose ma diverse...<br />

Infine pericolose. Nemiche.<br />

Saranno anni di sofferenza, di pazienza, di fatica, di sopportazione.<br />

Impareranno nuove parole, partoriranno i loro figli, cercheranno di farsi<br />

accettare, e di accettarsi loro stesse, rammendando ogni giorno un’anima<br />

bucata da spilli di nostalgia e di infiniti rimpianti.<br />

Sono vittime di quel razzismo che anche noi italiani in America abbiamo<br />

sofferto (e che oggi, popolo di smemorate carogne quali siamo, risputiamo<br />

addosso ad altri). Ma dopo Pearl Harbour, per i giapponesi è peggio. Cala<br />

su di loro la scure del provvedimento di Roosevelt: la detenzione in campi di<br />

concentramento.<br />

Additate come complici del nemico, anche queste piccole donne, i loro<br />

mariti, le loro famiglie operose che nulla c’entrano con la guerra, cominciano<br />

a temere ogni sguardo. Arrivano a vergognarsi delle tradizioni fino ad allora<br />

rispettate, dei più teneri ricordi custoditi.<br />

Di sera, bruciano tutto ciò che può farli considerare legati al Giappone:<br />

altari di famiglia buddisti, bacchette di legno, lanterne di carta, foto... Ho<br />

guardato il volto di mio fratello incenerirsi e librarsi nel cielo. Ma non serve<br />

11 <strong>Konrad</strong> <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />

Julie Otsuka<br />

Venivamo tutte per mare<br />

Traduzione di Silvia Pareschi<br />

Bollati Boringhieri, 2012<br />

142 pp., € 13,00<br />

a niente. Si finisce comunque sulla<br />

lista nera di quelli che verranno portati<br />

via nella notte, o all’alba, domani o<br />

dopodomani…<br />

Nell’ultimo capitolo del libro, il “noi”<br />

non è più quello delle donne, ma degli<br />

americani che si sorprendono della<br />

loro scomparsa. Dove sono andati i<br />

giapponesi Dov’è il gentile signor<br />

Harada della Harada Grocery che nel suo grembiule verde ci offriva la<br />

menta fresca e la fragola perfetta<br />

Ci sono vari modi per raccontare le pagine peggiori della Storia.<br />

Julie Otsuka racconta così, con la geniale trovata di questo noi corale<br />

e incantatorio, e di immagini modeste e vividissime, tanto più potenti<br />

quanto più sono umili. Case sprangate e vuote, cassette postali<br />

traboccanti, verande sbilenche, erbacce che spuntano nei giardini.<br />

Gli ultimi carichi di bucato ancora stesi ad asciugare, che più nessuna<br />

signora giapponese ritirerà…<br />

Parlare di questo romanzo è anche pretesto per sollevare la questione<br />

della traduzione, arte nobilissima che necessita non solo della<br />

conoscenza delle due lingue da e verso le quali si traduce, ma anche di<br />

intuito, di sensibilità e di una raffinata cultura. Lavoro difficile e spesso<br />

ingrato. Quante recensioni citano degnamente il traduttore Quanti lettori<br />

sono consapevoli del lavoro sfiancante che è stato fatto per loro E se<br />

talvolta anch’io ho peccato in questo senso, prometto che d’ora in poi<br />

non lo farò più.<br />

Questo libro è stato tradotto da Silvia Pareschi di cui ho recentemente<br />

scoperto il blog ninehoursofseparation.blogspot.it, che vi invito a visitare.<br />

In un riquadrino a destra, c’è la frase che d’ora in poi voglio tenere<br />

a mente: “I libri non si traducono da soli. Citate il traduttore nelle<br />

recensioni”. E c’è una sezione dedicata alle più belle parole sul tradurre.<br />

Ad esempio quelle di Gesualdo Bufalino: “Il traduttore è l’unico autentico<br />

lettore d’un testo. Non dico i critici, che non hanno voglia né tempo di<br />

cimentarsi in un corpo a corpo altrettanto carnale, ma nemmeno l’autore<br />

ne sa, su ciò che ha scritto, più di quanto un traduttore innamorato<br />

indovini”.<br />

O quelle di Carlo Fruttero: “Al traduttore [...] si chiede di essere insieme,<br />

e a freddo, Napoleone e il suo più infimo furiere, di avere lo sguardo<br />

d’aquila dell’uno e la maniacale pignoleria dell’altro. Gli si chiede di<br />

dominare non una lingua, ma tutto ciò che sta dietro una lingua, vale<br />

a dire un’intera cultura, un intero mondo, un intero modo di vedere il<br />

mondo. E di sapere annettere imperialisticamente questo mondo a un<br />

altro del tutto diverso, trasferendo ogni sfumatura, registro, accento,<br />

allusione, tonalità entro i nuovi confini. Gli si chiede infine di condurre<br />

a termine questa improba e tuttavia appassionata operazione senza<br />

farsi notare, senza mai salire sul podio o a cavallo. Gli si chiede di<br />

considerare suo massimo trionfo il fatto che il lettore neppure si accorga<br />

di lui. ... Il traduttore è l’ultimo, vero cavaliere errante della letteratura.”<br />

Luisella Pacco<br />

luisellapacco.wordpress.com


siamo tutti intelligenti<br />

Quadrati facili<br />

12 <strong>Konrad</strong> <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />

La matematica è costellata di regole che si possono<br />

studiare, e anche senza troppe conoscenze, ma con<br />

un po’ di pazienza, riusciamo a scoprire anche noi<br />

delle curiosità impensabili, che con i teoremi dei primi<br />

anni delle superiori si possono anche dimostrare.<br />

Con una piccola calcolatrice, oppure con la tavola dei<br />

quadrati, possiamo scoprire quanto fa 666667x666667,<br />

anche se il risultato non sta nel visore della calcolatrice.<br />

Lo facciamo<br />

Intanto 7x7 = 49, poi 67x67 = 4489, poi 667x667 =<br />

444889, e ancora 6667x6667 = 44448889. Allora, qual<br />

è la regola Che se aggiungo ancora un 6 nel numero<br />

che viene moltiplicato per se stesso, il risultato sarà<br />

analogo all’ultimo scritto, ma con ancora un 4 e un 8.<br />

Quindi 66667x66667 = 4444488889, e 666667x666667<br />

= 444444888889, ecc…<br />

Non sempre va così bene, e qualche volta dobbiamo<br />

fare tutti i conti, ma possiamo divertirci a cercare<br />

queste simpatiche circostanze, magari con numeri più piccoli del 666667, che difficilmente<br />

ci capiterà nei nostri calcoli.<br />

Proviamo a fare il quadrato dei numeri compresi fra 50 e 60, cioè ad eseguire le moltiplicazioni<br />

51x51, 52x52, e così via. Ecco i risultati.<br />

Basta osservare le cifre dei risultati a due a due, e si<br />

può capire il meccanismo: se moltiplico per se stesso un<br />

numero compreso fra 50 e 60, per trovare le prime due<br />

cifre del risultato, basta fare 25 più la cifra delle unità;<br />

per trovare le ultime due cifre, basta fare il quadrato della<br />

cifra delle unità. Ad esempio, per fare 57x57, basta fare<br />

25+7=32, e poi 7x7=49, e si ottiene 3249. Ecco che ora<br />

possiamo in un attimo scrivere subito il quadrato di tutti i<br />

numeri da 50 a 60. Ma ci sono anche tante altre regole…<br />

Alla prossima puntata!<br />

©Giorgio Dendi<br />

Redazionale a cura dell'inserzionista<br />

Michele Crismani: Ciao, mi manda <strong>Konrad</strong> per<br />

un’intervista!<br />

Francesca Comida: Ah, così giovane<br />

MC: cominciamo subito a buttarla in polemica<br />

Come ti chiami<br />

FC: Francesca Comida.<br />

MC: Ecco, te pareva: avevo già una sensazione<br />

di sinistra familiarità…<br />

FC: Come dici<br />

MC: Niente, lascia stare. Dimmi piuttosto, com’è che ti viene in mente di aprire un<br />

negozio quando quasi tutti quelli che ce l’hanno stanno pensando di chiudere<br />

FC: Perché si tratta di commercializzare prodotti che sono di non facile reperibilità,<br />

almeno qui a Trieste.<br />

MC: Sarebbe a dire che non si possono trovare facilmente<br />

FC: Proprio così e secondo me se ne sente la mancanza.<br />

MC: Un nuovo negozio di videogiochi Ottima idea!<br />

FC: Ma no! Intendo aprire qui, in Via Ginnastica 31, un negozio di prodotti per l’igiene<br />

personale e per la casa…<br />

MC: Ma Francesca! Siamo pieni di negozi così… Ogni volta che annuncio trionfante di<br />

non potermi lavare perché è finito lo shampoo la mamma ne tira fuori un’altra bottiglia.<br />

Siamo tutti pieni di prodotti così…<br />

FC: Se non mi lasci finire! I prodotti di cui parli, nella maggior parte dei casi, sono il<br />

risultato di lavorazioni chimiche,molto spesso elaborati del petrolio che non partono da<br />

prodotti naturali e inoltre sono stati testati su animali, innocenti vittime di un sistema<br />

produttivo poco rispettoso della natura, dell’ambiente e della stessa salute dei consumatori.<br />

Pensa soltanto, ad esempio, alla più elevata possibilità di procurare allergie<br />

quando il prodotto non è a base vegetale, naturale, ma è invece frutto di manipolazioni<br />

con sostanze sintetiche. Io intendo proporre ai miei clienti prodotti rispettosi dell’ambiente,<br />

della tradizione, della qualità tanto nella composizione che nella lavorazione.<br />

MC: Detta così mi convince di più. E avrai l’esclusiva per questi prodotti<br />

FC: No, macchè… molti di essi sono già presenti nelle erboristerie, soprattutto quelli di<br />

cosmesi, mentre io intendo operare una selezione di tutto quanto di meglio è offerto per<br />

l’igiene sia personale che domestica, limitandomi a quell’ambito.<br />

MC: Sono in effetti prodotti che vanno di moda…<br />

FC: Forse, in certo senso, se pensiamo alla maggiore attenzione che negli ultimi anni<br />

si è concentrata sui temi del naturismo, della difesa ambientale, della protezione degli<br />

animali, dell’opposizione al loro sfruttamento nell’industria, particolarmente in quella<br />

chimico-farmaceutica, dove ne vengono sacrificati a decine di migliaia senza che peraltro<br />

le torture cui vengono sottoposti diano risultati certi a garanzia del consumatore. Ma<br />

invece pensare a prodotti per l’igiene basati sui vegetali, sulla conoscenza di erbe e fiori,<br />

sull’uso di essenze naturali, sul recupero anche di tecniche di lavorazione e modalità<br />

d’uso mutuate da tradizioni popolari millenarie è il contrario della “moda”: è il recupero<br />

di una cultura artigianale che troppo frettolosamente rischiava di essere buttata via a<br />

vantaggio delle grandi multinazionali sulla cui correttezza di scelte politiche e industriali<br />

non sarei proprio disponibile a scommettere un centesimo.<br />

MC: Ma non costerà di più un prodotto creato in questa maniera rispetto a uno messo<br />

sul mercato in milioni di confezioni tutte uguali tra loro e<br />

spesso ben confezionate, secondo le norme più aggiornate<br />

del marketing<br />

FC: Può essere vero soltanto in parte. In apparenza il prodotto<br />

può sembrare più caro, ma poi facendo attenzione<br />

si nota che ne si deve usare molto di meno per avere lo<br />

stesso risultato, se non addirittura migliore, di quello che<br />

si ottiene con un prodotto della grande distribuzione. Poi<br />

pensa alla quantità di investimenti pubblicitari che deve<br />

mettere in campo un produttore di detersivi per convincere il consumatore a comperare<br />

il suo tra decine di altri perfettamente identici, sia nello scopo che nella composizione<br />

chimica. E poi ci sono degli altri costi, quelli più salati che siamo obbligati a pagare tutti<br />

in termini di lotta all’inquinamento, di difesa del suolo, di tutti gli aspetti negativi collegati<br />

alla produzione industriale, soprattutto a quella chimica. Inoltre, ti dirò, che mettermi<br />

sul viso una crema che sono certo non è costata a nessun coniglietto una ingiustificata<br />

sofferenza è una cosa che non ha prezzo, soprattutto perché nello spalmarmi la crema<br />

devo proprio guardarmi in faccia, davanti allo specchio.<br />

MC: Brava Francesca! Quest’ultima cosa che mi hai detto mi piace davvero. Però,<br />

come farai a essere sicura che non ti freghinocome farai a sapere che rispettano<br />

davvero quello che dicono<br />

FC: Esiste una lista, che non è altro che un elenco delle aziende che aderiscono allo<br />

standar senza crudeltà, certificato da ICEA per la LAV, oppure tramite l’associazione<br />

inglese Naturewatch, o ancora attraverso autocertificazione. Questi enti garantiscono<br />

che né il prodotto finito né i suoi singoli ingredienti sono stati testati sugli animali<br />

dall’azienda e che non sono nemmeno stati commissionati a terzi.<br />

Esistono poi altre certificazioni come quello Vegan ok, rilasciato dalla Vegan Society<br />

che oltre a questo certifica l’assenza di ingredienti di origine animale all’interno del<br />

prodotto. Assicurano quindi al cliente finale circa la possibilità di individuare di chi se ne<br />

è fatto garante, in ciascun anello della catena distributiva, dal produttore a me, che di<br />

tale catena sono l’ultimo anello.<br />

MC: Il penultimo, a dire il vero: l’ultimo è sempre il consumatore.<br />

FC: Sì, certo. Anche se a me non piace quel termine. La persona che compra i prodotti<br />

da me è mio cliente, una persona, appunto, con la sua individualità, le sue esigenze,<br />

le sue piccole idiosincrasie, le sue convinzioni e le sue curiosità. Non precisamente un<br />

amico, ma qualcosa che in qualche modo gli assomiglia. Comunque non è un numero,<br />

come il termine “consumatore” sembra considerarlo.<br />

MC: Mi pare un ottimo punto di partenza, questo tuo modo di immaginarti chi varcherà<br />

la soglia del tuo negozio. Ti auguro buona fortuna, Francesca.<br />

FC: Grazie, passa a trovarmi, qualche volta.<br />

MC: Sai, non è che me freghi più di tanto dei prodotti per l’igiene… comunque grazie!<br />

LIFE RESPECT<br />

via Ginnastica 31 - Trieste<br />

Il primo negozio dedicato a chi ama e rispetta gli animali e la Natura.<br />

Prodotti naturali per il corpo, detergenti e accessori per prendersi cura della casa in<br />

modo naturale.


isole scomparse<br />

13 <strong>Konrad</strong> <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />

Avevo lavorato là vicino e all’epoca non ne sapevo niente. Un’area<br />

dove oggi sfrecciano fiumi d’auto ed un vero fiume, il Timavo, termina<br />

la parte più nota del suo viaggio sotterraneo nelle viscere della Carsia<br />

ed alimenta, assieme ad altre acque, cicli produttivi e la stessa Trieste,<br />

grazie al vecchio acquedotto Randaccio. Proprio all’interno di questo<br />

comprensorio, tra vegetazione lussureggiante e zanzare assatanate,<br />

affiorano mosaici e resti di edifici romani, quali una stazione di posta<br />

ed una specie d’albergo per i turisti dell’epoca che arrivavano in zona,<br />

seguendo forse gli scritti di Strabone, di Livio e di Plinio che riferivano, il<br />

primo, di un bosco sacro a Diomede e di un allevamento di cavalli, gli altri<br />

di ville, isole e terme.<br />

Cosa spingeva questi nostri antenati in queste contrade Commerci e<br />

guerre ma anche ricerca di pace, tranquillità ed esperienze mistiche,<br />

legate anche alla presenza dell’acqua che scaturisce da refrattarie rocce<br />

calcaree, tanto che avevano individuato anche una specifica divinità il<br />

dio Timavo e aveva fatto collocare proprio qui un punto di contatto con<br />

l’Ade, il Paradiso degli antichi. La sacralità dei luoghi permane anche in<br />

epoca cristiana e si manifesta con la chiesa gotica di S.Giovanni in Tuba,<br />

così diversa dalle chiesette carsoline. Edificata anche con elementi di<br />

preesistenti edifici romani, ridotta a rudere durante la I guerra mondiale,<br />

spesso è invasa delle acque della falda.<br />

Qualche km verso occidente, ne vengono a giorno altre: ancora Timavo<br />

ma anche Isonzo e lo stesso Vipacco che mescolandosi generano una<br />

serie di aree umide: i laghi di Doberdò e Pietrarossa ed infine le Mucille.<br />

Ad est un altro tassello di un mondo quasi scomparso è quello di Sablici,<br />

vicino al casello del Lisert, legato alla temperatura costante di circa 12<br />

-13° di acque profonde che emergono dalle rocce e che generano un<br />

biotopo raro per la nostra zona dove prosperano specie igrofile, come il<br />

frassino ossifillo e altre specie che possiamo trovare di solito molto più a<br />

nord, nella lontana pianura pannonica.<br />

D’estate, turisti diretti al mare dalmato o ancora più lontano, ignari di<br />

quest’oasi, in passato molto più estesa, pazientemente boccheggiano<br />

al sole solo 10 metri più in alto. Infatti, dopo gli effetti demolitori della I<br />

guerra, un canale scolmatore, realizzato negli anni ’60, invia al mare tutta<br />

l’acqua che vi regnava. Tutto per far spazio a qualche campo di pannocchie!<br />

Motivazioni forse banali hanno quasi cancellato un ecosistema<br />

umido, anno dopo anno, sempre più assorbito dall’omogenea boscaglia<br />

carsica e che, forse peggio, un domani dovrà lasciar spazio ad altro asfalto<br />

o altre infrastrutture.<br />

E le sorprese non sono ancora finite. Un rebus geologico: a piccola<br />

distanza verso Monfalcone,<br />

sgorgano acque a circa<br />

40°. Le infiltrazioni idriche<br />

che percolano nel sottosuolo,<br />

si riscaldano ma faglie,<br />

fratture o rocce impermeabili<br />

ne causano la risalita<br />

lungo un percorso diverso<br />

più breve dell’andata.<br />

Tornano così in superficie<br />

conservando una parte<br />

del calore accumulato. Per<br />

un certo periodo, queste<br />

acque hanno alimentato<br />

una struttura termale, per<br />

decenni caduta nell’oblio.<br />

Era un classico tema da<br />

dibattito elettorale a Monfalcone. Ora, non so per quale miracolo, stanno<br />

riemergendo dall’abbandono. Meglio tardi che mai. Ma nulla si può più fare<br />

per alcune isole calcaree chiamate dai romani “insulae clarae“ che abbellivano<br />

una piccola baia, il cosiddetto Lacus Timavii. Un tratto di mare basso<br />

e chiuso da isolotti che si è progressivamente interrato, anche per opera<br />

dell’uomo. Alcune collinette calcaree sono state sbriciolate e ne resta solo<br />

qualche mozzicone. Vittime in epoca fascista ed industriale della stessa<br />

logica che altrove ha progressivamente rimosso aree umide, in quanto<br />

ambienti considerati improduttivi, anche per veri problemi di malaria.<br />

In quest’ampia porzione di territorio, è prevista l’istituzione di un ipotetico<br />

parco naturalistico multi tematico, comprensivo dell’affioramento del<br />

giacimento paleontologico che ha restituito il dinosauro Antonio e del vicino<br />

bosco della Cernizza, estremo avamposto settentrionale della macchia<br />

mediterranea a leccio. La difficoltà di questo parto rende stridente ed<br />

immediato il confronto con altre realtà ove pure sono stati trovati fossili<br />

di dinosauro o solo le loro orme e dove quel poco è stato valorizzato con<br />

musei e percorsi tematici.<br />

Mancano forse strategie d’aria vasta. Per la salvaguardia e la valorizzazione<br />

di ciò che è rimasto e per un’opportuna razionalizzazione delle spese,<br />

le prossime iniziative in ricordo dei tragici fatti della I guerra mondiale potrebbero<br />

essere un’occasione per avviare forme di coordinamento tra Enti<br />

territoriali che superino i limiti della programmazione territoriale applicata ad<br />

orticelli troppo piccoli.<br />

Riccardo Ravalli<br />

I sabati di <strong>dicembre</strong> tutti in festa all’Associazione Il Giardino del Biologico<br />

Una giostra di degustazioni<br />

seminari e workshop a tema<br />

Quello che proponiamo noi dell’Associazione Il Giardino del Biologico nel mese di <strong>dicembre</strong> è un incontro tra<br />

amici che condividono l’amore per il bio, la natura e gli animali.<br />

Un’esperienza fatta di sapori, odori, per conoscere nuovi modi di cucinare, creazioni di artisti artigiani, ma anche<br />

di una maniera di partecipare, stare insieme e ritrovarsi, aprendo le porte anche a chi ancora non ci conosce.<br />

Tutti i sabati di <strong>dicembre</strong> a rotazione saranno create delle degustazioni o workshop a tema con il contributo<br />

dei soci collaboratori attivi e i soci produttori, per il periodo festivo, desiderosi di aprirci all'esterno, lanciando<br />

un messaggio "naturale" e allo stesso tempo capace di parlare alle complicazioni della modernità…con i<br />

sapori e l’aggregazione di altri tempi;<br />

Un tempo da concepire come relax dalla vita incalzante e stressante di oggi con eventi “ eco–bio”<br />

Un viaggio affascinante in un mondo biologico in cui i cinque sensi (e forse qualcuno in più) sono coinvolti insieme.<br />

Vi aspettiamo alla rotonda del mercato coperto, in via Carducci 36 a Trieste<br />

Buone feste


trasporti e ambiente<br />

tram di opicina:<br />

un "memento" per i cittadini<br />

È quasi incredibile che un’attrazione turistica a Trieste possa rappresentare<br />

un pericolo pubblico.<br />

È questo il caso del tram di Opicina che nel settembre scorso, come tutti<br />

ricordano, è deragliato, per fortuna con un solo passeggero a bordo rimasto<br />

miracolosamente incolume. Poteva provocare una strage, tant’è vero<br />

che la Procura della Repubblica di Trieste, giustamente intervenuta, ha<br />

ipotizzato il reato di “disastro ferroviario colposo”. Ma si è trattato soltanto<br />

dell’ultimo di una lunga serie di incidenti, iniziata ben 12 anni fa. Il sindacato<br />

di base, USB di Trieste, ha rilevato un aumento definito “vertiginoso”<br />

degli incidenti dopo l'avvenuta privatizzazione di<br />

Trieste Trasporti (ignota alla maggior parte dei cittadini).<br />

E non ha mancato di consegnare alla Procura<br />

un “corposo fascicolo”, che contiene, tra l’altro, le<br />

richieste dei conducenti in tema di turni e orari e le<br />

segnalazioni dei rappresentanti del personale della<br />

trenovia in materia di sicurezza del lavoro.<br />

Qui di seguito mi limito ad elencare alcuni incidenti<br />

(non tutti) segnalati dalla cronaca della stampa<br />

locale (Il Piccolo del 26.10.2006, anno particolarmente<br />

calamitoso per la trenovia);<br />

13 <strong>dicembre</strong> 2000: frontale tra due vetture in località<br />

Conconello con 18 feriti lievi<br />

10 novembre 2004: guasto di una puleggia nella sala macchine della<br />

stazione di Vetta Scorcola<br />

31 luglio 2006: deragliamento del tram all’inizio della prima rampa di<br />

Scorcola<br />

14 <strong>Konrad</strong> <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />

15 agosto 2006: blocco al carro scudo della funicolare<br />

7 ottobre 2006: uscita del cavo della funicolare dai rulli<br />

24 ottobre 2006: deragliamento del tram nei pressi della fermata di Campo<br />

Cologna<br />

E nel 2008: quarto (!) incidente dell’anno con il deragliamento di un<br />

carrello.<br />

Tra guasti elettrici, deragliamenti, intoppi tecnici di ogni genere, mentre la<br />

direzione di Trieste Trasporti non sente nemmeno il dovere di scusarsi con<br />

la cittadinanza e di adottare provvedimenti contro i responsabili (ci sarà pure<br />

un responsabile, che non sia “l’ultima ruota del carro”, cioè il conducente del<br />

tram!), il sindacato di base, rappresentato da Willy Puglia, e siamo ancora<br />

nell’agosto del 2006, denuncia il malessere del personale, fra il quale si<br />

registra una crescente e ben comprensibile avversione a lavorare sulla trenovia.<br />

In tutti questi anni di disagio e di pericolo vero e proprio per gli utenti<br />

del tram di Opicina, soltanto da parte sindacale<br />

si sono levate richieste e proteste , che hanno<br />

coinvolto non solo la Trieste Trasporti, ma tutte<br />

le Autorità preposte alla salute e alla sicurezza<br />

dei cittadini. Gli interventi sindacali risalgono<br />

al 2002 e si sviluppano attraverso gli anni sino<br />

all’ultima conferenza stampa del 28 settembre<br />

2012, in cui si porta a conoscenza di tutti l’attività<br />

svolta a tutela del pubblico e dei lavoratori<br />

dell’azienda.<br />

Mi piacerebbe trovare traccia delle risposte<br />

dell’azienda e della varie Autorità, ma, a quanto<br />

pare,a parte le puntuali notizie date dalla<br />

stampa, si potrà confidare ancora una volta<br />

soltanto nell’operato della magistratura, che, lasciatemelo dire, malgrado tutti<br />

i suoi difetti, rimane l’unico efficace presidio della libertà e della dignità di noi<br />

cittadini.<br />

Sergio Franco<br />

ottantacinquesimo anniversario di pavel merkù<br />

Pavle Merkù, compositore, etnomusicista e linguista triestino di lingua slovena<br />

(intervistato da <strong>Konrad</strong> nel novembre del 2010, vd. K161), ha compiuto<br />

il 12 luglio 85 anni. Apprezzato in Italia e all’estero, è stato festeggiato nella<br />

sua città, e in due serate.<br />

La prima serata si è svolta il 16 ottobre, allo Slovensko Stalno Gledališče (Teatro<br />

Stabile Sloveno) assieme alla Glasbena Matica e al Prosvetno Društvo<br />

Soča (Circolo Culturale Isontino), con un concerto delle sue composizioni:<br />

il meraviglioso coro Slovenski komorni zbor (Coro<br />

sloveno da camera) è stato diretto da Martina Batič,<br />

mentre i cantanti Anamarija Lazarevič (soprano),<br />

Matija Bizjan (basso) e Martin Logar (tenore) sono<br />

stati accompagnati al piano da Tatjana Kauičič, che<br />

ha dato una prova di sé nell’intenso e unico brano<br />

per pianoforte della serata (Epistola a Lojze Lebič).<br />

Purtroppo il compositore, per cause di forza maggiore,<br />

non era presente in sala. La conoscenza delle<br />

lingue di Merkù, che nell’arco della sua storia artistica<br />

ha utilizzato varie espressioni linguistiche (friulano,<br />

italiano, inglese, latino, sardo, sloveno, triestino…), ha fatto sì che i brani<br />

scelti comprendessero 3 lingue: sloveno (da Kosovel, Kuntner, Rebula), italiano<br />

(Bressan e Piumini) e latino (salmi, preghiere). In Italia non sono molti i<br />

musicisti, corali, lirici e pop, a musicare poesie, ma il nostro concittadino ne<br />

ha musicate più di 70. L’assenza fisica e intellettuale del Maestro si sentiva,<br />

almeno inizialmente, perché poi la musica, al solito modo dell’Arte, lo ha reso<br />

presente.<br />

Il secondo festeggiamento si è svolto il 23 ottobre, alla Scuola della Musica,<br />

anche questa volta in assenza del Maestro. A condurre l’evento è stato il<br />

figlio del Maestro, Andro, e il professore e poeta Roberto De Denaro, che<br />

hanno presentato il video Alba di Boris Zulian, un filmato che entra nel colore<br />

dei quadri da lui dedicati a Pavle Merkù, o forse è meglio dire ispirati da<br />

Pavle Merkù, e che si possono vedere esposti. Sia i presentatori che<br />

il pittore hanno cercato di rispondere alla domanda Si può dipingere la<br />

musica, parzialmente retorica visto che Zulian ha risposto di sì semplicemente<br />

facendoli. La musica del filmato, ovviamente, era di Merkù, come<br />

anche il brano eseguito dal flautista Tommaso Bisiak, dal titolo Charis (del<br />

2000). Il pubblico era fatto di amici e colleghi (tra i più noti dei quali c’era<br />

Pressburger, regista dell’unica opera lirica di<br />

Merkù, La libellula, del 1976) e l’assenza, se era<br />

resa più leggera dal loro calore, era però ben percepita.<br />

De Denaro ha iniziato ricordando il valore<br />

del saggio di Merkù Le tradizioni popolari degli<br />

sloveni in Italia (del 1976, ristampato nel 2003),<br />

un libro che dovrebbe essere in ogni biblioteca.<br />

Ma presto Andro è intervenuto, e così ha fatto per<br />

tutta la serata, provocandolo e cercando di fargli<br />

perdere il filo, con risultati volutamente comici,<br />

e lasciando incompleti o appena abbozzati i<br />

parallelismi con Musorsgkij, Schönberg, Skrjabin, Čiurlionis, e un confronto<br />

con la matematica e le sue regole. Zulian ha ricordato la genesi del suo<br />

lavoro sul compositore: quando, nel 1975, chiese – sorpreso – a Merkù<br />

perché gli avesse comprato un suo quadro, il Maestro rispose perché ne<br />

vedeva i colori; anni dopo ricevette da Merkù degli spartiti con correzioni e<br />

ripensamenti, che gli suscitarono una forte emozione. Dopo circa 15 anni<br />

di attesa il pittore dipinse la sua musica.<br />

Chi scrive confida che la opere di Pavel Merkù siano eseguite per molto<br />

tempo ancora, e indipendentemente dagli anniversari.<br />

Riccardo Redivo


ARTE<br />

15 <strong>Konrad</strong> <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />

Tranquillo Marangoni, una vita in bianco e nero<br />

E così anche il 2012 volge al termine… Quest’anno, all’insaputa di molti,<br />

si è celebrato il primo centenario della nascita di colui che, senza esagerare,<br />

possiamo definire il più grande xilografo italiano.<br />

Chi era costui Un nostro corregionale: Tranquillo Marangoni, nato a<br />

Pozzuolo del Friuli il I° aprile 1912. Fin da piccolo fu attratto dal disegno<br />

e dagli attrezzi da lavoro del padre Maurilio, un falegname. Questo<br />

interesse e le necessità familiari lo portarono a lavorare, sin dai 15 anni,<br />

presso un mobiliere di S. Osvaldo prima e presso la fabbrica di Sci<br />

Lamborghini di Tolmezzo poi.<br />

“Se dalla terra trassi quel carattere che è peculiare ai friulani, fermi se<br />

non cocciuti nelle loro idee e nei loro propositi, da essa non potei trarre<br />

quei mezzi che mi sarebbero stati necessari per proseguire gli studi:<br />

essa fu molto avara con me! Già a quindici anni ho dovuto pensare al<br />

sostentamento del babbo e della mamma…”<br />

Importante per la sua carriera si rivelò l’incontro con lo scultore Antonio<br />

Franzolini (allievo di Adolfo Wildt) e la frequentazione del suo studio<br />

Udinese. Le sue abilità artistiche finirono a servizio dell’Esercito Italiano<br />

per il quale svolse (tra il 1933 e il 1934) le mansioni di disegnatore<br />

topografo. Nel frattempo sposò Caterina Nascimbeni da cui ebbe tre figli e<br />

venne assunto come disegnatore edile ed arredatore dai Cantieri Navali di<br />

Monfalcone, per i quali lavorò fino al 1962.<br />

In parallelo sin dal 1942, iniziò la sua attività di xilografo (ovvero realizzatore<br />

di opere stampate la cui matrice grafica è eseguita intagliando il legno<br />

ed inchiostrandone la parte superficiale) per la quale autonomamente<br />

costruì la strumentazione necessaria: matrici, sgorbie, bulini e persino il<br />

torchio a stella.<br />

Negli anni della Resistenza realizzò i timbri per le brigate partigiane operanti<br />

in Friuli e riprodusse quelli tedeschi con cui vidimare i lasciapassare<br />

degli Italiani provenienti dal fronte orientale.<br />

Nel 1953 fu tra i fondatori dell’Associazione Incisori veneti di cui venne<br />

nominato presidente e con la quale organizzò mostre in Italia e all’estero.<br />

Partecipò a manifestazioni del calibro della Biennale di Venezia o della<br />

Quadriennale di Roma, ricevette svariati premi e riconoscimenti quali l’affiliazione<br />

alla “Society of Wood Engravers” di Londra (1953), all’Accademia<br />

delle Arti del Disegno di Firenze, all’Accademia di Scienze Lettere ed Arti<br />

di Udine (1970), alla “Reale Accademia Albertina” del Belgio (1973) e alla<br />

“Royal Society of Painters, Etchers and Engravers” di Londra (1974).<br />

In seguito alla morte della moglie Caterina (1958) lasciò la nostra regione<br />

per trasferirsi a Genova, dove si dedicò alla decorazione navale in colla-<br />

Oblò (1953) - Opera presente nelle collezioni del Sistema<br />

Museale di Ateneo dell’Università di Trieste<br />

borazione con l’architetto<br />

Nino Zoncada, si<br />

risposò con la goriziana<br />

Silvia Comel e diventò<br />

preside e docente del<br />

Liceo Artistico Paul<br />

Klee.<br />

Nel 1986 fondò, su<br />

richiesta di “Xylon<br />

Internazionale”, l’Associazione<br />

degli xilografi<br />

italiani di cui venne<br />

eletto presidente. Si<br />

spense improvvisamente<br />

a Ronco Scrivia il<br />

26 marzo 1992, cinque<br />

giorni dopo avrebbe<br />

compiuto novant’anni.<br />

Tra le sue opere, oltre a svariati ex-libris e biglietti di auguri per conoscenti e<br />

committenti privati, si ricordano alcune serie di francobolli emesse in occasione<br />

dei Giochi Olimpici svoltisi a Roma nel 1960, per il primo centenario dell’Unità<br />

d’Italia (1961) e per il cinquantenario della vittoria della Prima Guerra Mondiale<br />

(1968), le cartelle di xilografie “Trieste romana e medievale” (1946), “Gorizia”<br />

(1947), “Friuli” (1951), svariate copertine per la rivista “Pagine Istriane” (1949-<br />

1957) ed innumerevoli illustrazioni per libri e singole pubblicazioni.<br />

Sino allo scorso anno anche l’Università di Trieste sfoggiava come logo un<br />

opera di Marangoni, commissionata nel 1950 dall’allora Rettore Cammarata;<br />

in essa comparivano il Faro della Vittoria e la Cattedrale di San Giusto,<br />

accompagnati dal motto “Ricorda e splendi”. Esso voleva essere augurio<br />

e monito per il nostro Ateneo e dispiace rimarcare come tale logo sia stato<br />

sostituito dal trecentesco sigillo cittadino.<br />

Uno dei più grandi studiosi ed ammiratori di Marangoni, nonché coordinatore<br />

dal 2003 del centro culturale monfalconese a lui dedicato, fu Furio de Denaro<br />

a sua volta grande incisore, storico dell’arte e docente di tecniche artistiche. E<br />

a lui, spentosi a soli 56 anni a <strong>gennaio</strong> scorso, che vanno queste mie poche<br />

righe e l’auspicio che non manchino mai personalità come lui in grado di far<br />

apprezzare alla gente tecniche artistiche tanto antiche, quanto difficili; tanto<br />

trascurate, quanto affascinanti.<br />

Laura Paris


26 OTTOBRE 2012<br />

Con il cuore colmo di dolore vi scriviamo per farvi sapere che il Dott. John Upledger è morto questa mattina.<br />

Con queste parole l’Upledger Institute INC - USA - ed i famigliari del Dott. John E. Upledger, hanno annunciato, a tutti gli Istituti Upledger del<br />

mondo, la morte del padre della Cranio Sacral Therapy.<br />

Già da più di 2 anni il Dott. Upledger versava in cattive condizioni di salute e l’Upledger Institute INC veniva amministrato dal figlio John Matthew<br />

Upledger, mentre la CranioSacral Therapy veniva monitorata dai membri del comitato scientifico e didattico dell’Upledger Institute INC<br />

e dei suoi “satelliti”, che si sono assunti ormai da tempo il compito di preservare ed evolvere la Cranio Sacral Therapy in tutto il mondo, come<br />

dal volere del Dott. John Upledger stesso, tutelando, garantendo e potenziando i fondamentali principi tecnici, scientifici ed etici del metodo<br />

Upledger.<br />

Noi dell’Istituto Upledger Italia con tutti i suoi docenti ed i suoi Partner e principalmente con la voce del Dott. Diego Maggio, amico e allievo<br />

del Dott. John Upledger, assieme a tutti i “satelliti” internazionali Upledger ed a tutti gli operatori e terapisti che applicano la Tecnica e Terapia<br />

Cranio-Sacrale in Italia e nel mondo, ci uniamo al dolore dei famigliari e degli amici del Dott. John E. Upledger e continuando quotidianamente<br />

il nostro lavoro onoreremo sempre il Terapista, lo Scienziato e l’Uomo.<br />

Ringraziamo a nome dell’Upledger Institute INC e dei famigliari del Dott. John E. Upledger, tutti coloro che in questi anni, con il loro lavoro,<br />

hanno rispettato, applicato e diffuso la metodica del Dott. John Upledger, nell’intento di (come lui stesso ha detto): - “aiutare il mondo ad avere<br />

un tocco migliore” - e continueranno a farlo nel futuro.<br />

Istituto Upledger Italia Srl unitamente a<br />

Accademia Cranio-Sacrale Metodo Upledger e Associazione Cranio-Sacrale FVG<br />

REALIZZAZIONI E MERITI<br />

IL 26 Ottobre si è spento il Dott. John E. Upledger: il fondatore della<br />

CranioSacral Therapy (Tecnica e Terapia Cranio-Sacrale)<br />

Qui desideriamo darvi solo alcuni cenni in rispetto alla sua vita<br />

nell’ambito della ricerca e dell’evoluzione delle “medicine manuali”.<br />

- Nella Medicina alternativa il dott. Upledger era membro attivo del<br />

Consiglio Direttivo e della Commissione per l’Ufficio della Medicina<br />

Alternativa presso il National Institutes of Health di Washington, DC<br />

Il TIME Magazine, lo ha scelto come uno degli Americani “Next<br />

Wave- Innovator” (della Nuova Ondata di Medicina) per aver dimostrato<br />

l’efficacia delle sue applicazioni cliniche di Terapia Cranio-<br />

Sacrale.<br />

Riportiamo qui la traduzione dell’articolo del TIME MAGAZINE (scritto<br />

nel 2001)<br />

John Upledger<br />

Il suo trattamento affronta una sorprendente gamma di disturbi utilizzando<br />

una palpazione delicata per ripristinare la normale circolazione del<br />

liquido cerebrospinale che irrora e nutre il cervello e il midollo spinale.<br />

Un nuovo tipo di “Battito” di John Greenwald<br />

John Upledger non ha mai evitato di affrontare dei rischi. Come medico<br />

della Guardia Costiera negli anni attorno al 1950, una volta ha eseguito un<br />

appendicectomia nell’occhio di un uragano, con l’aiuto di un chirurgo che<br />

da terra lo ha guidato via radio. “Per quanto ne so,” – ha detto – “Nessuno<br />

l’ha mai fatto ne prima, ne dopo.”<br />

Oggi Upledger, 69, continua riproporre innovazioni. É un osteopata di<br />

formazione ed è il fondatore di una terapia non convenzionale chiamata<br />

terapia cranio-sacrale che sta rapidamente acquisendo accoliti.<br />

Mentre assisteva ad intervento chirurgico alla colonna vertebrale, negli<br />

anni ‘70, Upledger trasal“ nel notare un forte impulso nelle membrane che<br />

circondano il midollo spinale del paziente. Ha stabilito che il “polso” (movimento<br />

ritmico della membrana che avvolge il midollo spinale) – che non<br />

figura nei libri di medicina – era causato dal liquido cerebrospinale che<br />

irrora il cervello e il midollo spinale. Egli ne dedusse, che tutto ciò che può<br />

bloccare il flusso di questo fluido, potrebbe allo stesso tempo provocare


disfunzioni <br />

fisiche e mentali. “Tutte queste membrane (che avvolgono il<br />

midollo spinale) influenzano le funzioni cerebrali” – dice – “e quando non Dedicato ad un metodo naturale di miglioramento <br />

della salute, l’Istituto è<br />

si muovono <br />

correttamente, possono crearsi dei danni”.<br />

riconosciuto in tutto il mondo per i suoi programmi innovativi di formazione<br />

Per liberare le restrizioni, Upledger applica una leggera resistenza alle continua, per la ricerca clinica e per i servizi terapeutici.<br />

parti del corpo che sembrano essere bloccate. “Queste parti interessano Nel corso della sua carriera di medico chirurgo specializzato in osteopata,<br />

spesso le ossa del cranio che”, Upledger dice, “rimangono mobili per tutta il dottor Upledger è stato<br />

la vita” questo è un punto controverso per molti medici.<br />

riconosciuto come un innovatore<br />

Durante una sessione cranio-sacrale, il terapeuta mobilizza delicatamente<br />

e come principale pro-<br />

le ossa del cranio del paziente, per permettere che il fluido possa motore nella ricerca di nuove<br />

riprendere uno scorrimento normale.<br />

terapie. Il suo sviluppo della<br />

Quanto è efficace Upledger dice che “i trattamenti hanno alleviato le Terapia Cranio-Sacrale, in<br />

problematiche che vanno dal: mal di testa, al mal di schiena cronico, particolare, gli ha dato fama<br />

all’autismo e difficoltà di apprendimento nei bambini” e non vi è alcuna internazionale.<br />

carenza di testimonianze.<br />

Anche se gran parte della<br />

Attualmente sta lavorando con i veterani del Vietnam che soffrono di disturbi<br />

sua esperienza è stata otte-<br />

post-traumatici da stress, nella sua clinica a Palm Beach Gardens, nuta attraverso la pratica cli-<br />

in Florida, una struttura che ha formato circa 60.000 terapisti craniosacrali.<br />

nica privata, il dottor Upled-<br />

E mentre molti medici rimangono scettici rispetto alla terapia, ger ha lavorato dal 1975 al<br />

altri hanno seguito l’esempio dei centri di riabilitazione fisica e di cliniche 1983 come ricercatore clinico<br />

del controllo del dolore, inviando i loro pazienti dal Dott. Upledger. e docente di Biomeccanica <br />

“Quello <br />

che facciamo è togliere gli ostacoli”, dice Upledger, <br />

“come togliere<br />

presso la Facoltà di Medicina <br />

le pietre da una strada.” <br />

E che questo, si potrebbe aggiungere, si Osteopatica presso la Michi-<br />

è rivelato molto più facile <br />

che un’appendicectomia eseguita nel centro di gan State University. Fu in<br />

<br />

<br />

un uragano. quegli anni che il suo team di <br />

anatomisti, fisiologi, biofisici <br />

ALLA MEMORIA e bioingegneri aveva il compito <br />

di eseguire gli esperimenti a prova dell’esistenza<br />

<br />

e l’influenza del sistema <br />

cranio-sacrale.<br />

<br />

Il Dr. <br />

John E. Upledger è il co-fondatore del Upledger Institute, Inc. e l’ex I risultati di tali studi scientifici hanno spiegato il funzionamento del sistema<br />

direttore <br />

medico della clinica Upledger. Nato il 10 febbraio 1932 a Detroit, cranio-sacrale e il suo uso nella valutazione e nel trattamento di disfunzioni<br />

e <br />

problematiche poco comprese, del cervello e del midollo spinale.<br />

Michigan, il dottor Upledger è morto il 26 ottobre 2012 a casa sua a Palm<br />

Beach Gardens, Florida. <br />

Il dottor Upledger ha continuato a sviluppare la Terapia <br />

Cranio-Sacrale e<br />

La <br />

sua eredità è:<br />

<br />

altre modalità complementari, che ora sono insegnate in tutto il mondo per<br />

- per <br />

i terapisti manuali e gli altri professionisti sanitari di <br />

tutto il mondo, la gli operatori sanitari, attraverso <br />

i programmi educativi dell’Upledger Institute<br />

International. Oltre 100.000<br />

sua eredità è: la sua generosità di spirito nel condividere <br />

le sue scoperte e<br />

<br />

professionisti<br />

le sue conoscenze e poter garantire il diritto a praticarle,<br />

<br />

per i suoi pazienti addestrati in più di 100 paesi hanno<br />

<br />

seguito<br />

<br />

corsi Upledger.<br />

<br />

e per i pazienti dei suoi studenti; <br />

<br />

- la sua eredità è una mente aperta e un cuore aperto alla validità degli I PROGRESSI E LE SCOPERTE EVOLUTIVE FATTE DAL DOTT. JOHN<br />

<br />

approcci medici non tradizionali;<br />

UPLEDGER E DAI SUOI COLLABORATORI E RICERCATORI, VENGO-<br />

<br />

- per la sua famiglia e gli amici, in tutto il mondo, la sua eredità è di rimanere<br />

nel loro percorso, nonostante gli ostacoli.<br />

SACRAL THERAPY (CST) NEL MONDO.<br />

NO TRASMESSE ATTRAVERSO L’INSEGNAMENTO DELLA CRANIO<br />

<br />

Egli ha orgogliosamente passato il “testimone” dalle sue alle nostre mani.<br />

L’UPLEDGER INSTITUTE INTERNATIONAL


cinema<br />

18 <strong>Konrad</strong> <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />

DAGLI USA DUE FILM DI ANIMAZIONE SIMPATICI E DIVERTENTI<br />

Visto che sta per arrivare la festa di<br />

San Nicolò, mi sembra giusto questa<br />

volta occuparmi del cinema per ragazzi,<br />

lasciando perdere i vari sequel come<br />

L’ Era Glaciale 4 oppure Madagascar<br />

N°3. Proviamo a cercare qualcosa di più<br />

originale, come il simpatico ParaNorman,<br />

un film di animazione diretto dal duo<br />

Sam Fell e Chris Butler, e prodotto dalla<br />

“Laika Entertainment”, la stessa casa di<br />

produzione de La sposa cadavere (Tim<br />

Burton, 2005) e Coraline e la porta magica<br />

(Henry Selick, 2009), due pellicole di<br />

pupazzi animati con altrettante atmosfere<br />

dark-horror. Norman apparentemente è<br />

un ragazzino come tutti gli altri, che vive<br />

in una banale cittadina americana della costa atlantica come ce ne sono<br />

tante. Il problema è che Norman può vedere i morti, anzi, conversa con<br />

le anime dei defunti come se fosse la cosa più naturale del mondo. Inevitabile<br />

il riferimento al film di Peter Jackson Sospesi nel Tempo (1996),<br />

ed ancora di più a Cole Sear, il bambino veggente protagonista de Il<br />

Sesto Senso (1999) di M. Nigh Shalmayan. Solo che questa volta non<br />

si tratta di aiutare i fantasmi a concludere le loro questioni irrisolte, bensì<br />

di fermare la maledizione di una vecchia strega che ad ogni anniversario<br />

dalla propria uccisione riporta in vita coloro che ne hanno procurato la<br />

morte. Norman deve quindi cercare di sopravvivere e combattere in una<br />

realtà quotidiana fatta di genitori che non lo capiscono e di bulli che lo<br />

prendono in giro, e parallelamente deve fare i conti con un universo fatto<br />

di fantasmi, zombi e stregoneria per portare a termine una missione che<br />

solo lui ha il potere di compiere. Per fortuna la terribile strega si rivelerà<br />

essere stata solo una povera bambina con gli stessi poteri soprannaturali<br />

di Norman, nata però in un’epoca molto meno tollerante, e perciò accusata<br />

di essere una serva del demonio, e condannata ad essere impiccata e poi<br />

bruciata. Trattandosi di un film per ragazzi, non vengono mostrate le parti<br />

più cruente dell’esecuzione, ma viene fatto capire che l’ira ed il desiderio<br />

di vendetta dell’anima della vittima sono ampiamente giustificati, tanto che<br />

Norman dovrà sudare le proverbiali sette camicie per pacificarla. ParaNorman<br />

mi è piaciuto soprattutto perché dietro l’aspetto comico della parodia di<br />

certi film horror, si nasconde un appello civile al rispetto per coloro che sono<br />

“diversi” rispetto a quella che viene considerata la normalità quotidiana,<br />

e che spesso invece è solo grigio conformismo. Le stesse tematiche, ma<br />

spinte alle estreme conseguenze, si possono ritrovare in Hotel Transylvania<br />

di Gennady Tartakovsky. Per festeggiare il 118° compleanno della<br />

figlia Mavis, Dracula ha invitato nel suo hotel di lusso gli amici di sempre,<br />

da Frankenstein al lupo mannaro, e tanti altri mostri ancora, con famiglia al<br />

seguito, per un party indimenticabile. Dentro la fortezza inespugnabile ogni<br />

sorta di creatura pelosa o gelatinosa, gigantesca o piena di teste, è sicura<br />

di poter trascorrere un weekend pacifico, lontano dal pericolo dei pericoli:<br />

l’incontro con un umano. Così, quando il ventunenne Jonathan, zaino in<br />

spalla, varca inaspettatamente la porta girevole della hall, per evitare il<br />

panico tra i suoi ospiti, Dracula non può far altro che mascherarlo da mostro<br />

e cercare di cacciarlo via il prima possibile. Peccato che Mavis provi per<br />

lui una simpatia istantanea e ricambiata.<br />

Come mai Probabilmente in un mondo<br />

popolato da esseri assurdi e grotteschi,<br />

l’arrivo di un ragazzotto che rappresenta<br />

il perfetto esemplare del giovane umano<br />

medio, può essere una novità stuzzicante,<br />

ma lasciatemi dire che secondo me la<br />

piccola Mavis non capisce niente, perché<br />

i mostri che popolano il film sono mooolto<br />

più interessanti. Come nella vecchia serie<br />

TV La famiglia Addams, anche qui le<br />

creature mostruose sprizzano simpatia da<br />

tutti i pori, mentre la storia mantiene un<br />

ritmo gaio e vivace accompagnato da una<br />

marea inarrestabile di citazioni cinematografiche.<br />

Ah, dimenticavo: una volta tanto<br />

un applauso se lo meritano pure i nostri doppiatori, specialmente Claudio<br />

Bisio (Dracula) e Cristiana Capotondi (Mavis) che sono riusciti ad essere<br />

all’altezza degli attori famosi come Adam Sandler e Steve Buscami, che<br />

nell’edizione originale hanno dato la loro voce ai personaggi del film.<br />

Gianni Ursini<br />

SUPERMOSTRI E GUERRE APOCALITTICHE<br />

DAL 5 AL 9 DICEMBRE A TRIESTE AL FESTIVAL DI SCIENCE PLUS FICTION<br />

Giunto alla XII edizione, per la seconda volta nella sua storia il Festival di<br />

Science plus Fiction cambia sede. Non più Cinecity ma la sala Tripcovich.<br />

Effettivamente le prime rassegne si erano svolte al cinema Excelsior,che non<br />

esiste più, ma quasi subito il Festival si era trasferito nelle modernissime sale<br />

del multiplex Cinecity dove era rimasto per parecchi anni. Purtroppo il cambio<br />

di proprietà del multiplex avvenuto l’anno scorso ed il conseguente aumento<br />

degli affitti avevano messo in serie difficoltà il centro ricerche La Cappella<br />

Underground organizzatore del Festival, visti anche i tagli dei finanziamenti alla<br />

cultura avvenuti negli ultimi anni. Per fortuna, grazie alla collaborazione con il<br />

Comune di Trieste e con la Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi, il Festival<br />

potrà avere luogo dal 5 al 9 <strong>dicembre</strong> nella centralissima Sala Tripcovich in<br />

piazza Libertà, mentre il quartier generale e gli uffici operativi saranno collocati<br />

presso la vicina Casa del Cinema (ex “Casa del lavoratore portuale“), che già<br />

ospita il teatro Miela ed ora sarà le sede di numerose importanti associazioni cinematografiche<br />

triestine. Un progetto attivato grazie alla collaborazione ed alla<br />

disponibilità della Provincia di Trieste. Il cinema sarà come sempre il cuore della<br />

kermesse, con prestigiose anteprime nazionali e internazionali delle migliori<br />

produzioni nel genere science fiction, fantasy e horror. La selezione ufficiale<br />

di Trieste Science+Fiction esplorerà il territorio con tre concorsi internazionali.<br />

Filmakers indipendenti da tutto il mondo si contenderanno il Premio Asteroide<br />

per il miglior lungometraggio di fantascienza; la competizione europea per il<br />

Premio Méliès d’Argento al miglior film fantastico e al miglior cortometraggio è<br />

organizzata in collaborazione con la European Fantastic Film Festivals Federation;<br />

gli spettatori del festival saranno inoltre coinvolti nell’ormai tradizionale<br />

assegnazione del Premio del pubblico. Tra i primi titoli della selezione ufficiale:<br />

True Love di Enrico Clerico Nasino, sci-fi drama scritto e prodotto dal duo di<br />

“Afterville” Fabio&Fabio (Fabio Guaglione e Fabio Resinaro); il post-apocalittico<br />

The Divide del francese Xavier Gens; l’esilarante monster movie irlandese<br />

Grabbers di Jon Wright; Resolution, opera prima degli indipendenti americani<br />

Justin Benson e Aaron Scott Moorhead; la zombie comedy di ambientazione<br />

londinese Cockneys vs. Zombies del regista di videoclip Matthias Hoene; il<br />

film a episodi The Fourth Dimension di Jan Kwiecinski, Alexey Fedorchenko<br />

e Harmony Korine. Si vocifera pure della presenza di altri piccoli ma gagliardi<br />

film magari già doppiati in italiano, ma che finora non ha visto nessuno, come il<br />

robotico Eva diretto dallo spagnolo Kike Maillo ed il lovecraftiano Quella casa<br />

nel bosco di Drew Goddard. Immancabili gli incontri, suggellati dal Premio<br />

Nocturno Nuove Visioni per registi emergenti, dal tradizionale Premio alla Carriera<br />

Urania d’Argento a un grande artista nel panorama del fantastico, e dalle<br />

Masterclass organizzate con l’Università di Trieste. Anche nella sua dodicesima<br />

edizione il festival conserverà la sua vocazione interdisciplinare, accostando al<br />

cinema altri eventi dedicati al fumetto, alla letteratura e alla televisione. Tra le<br />

iniziative in programma, una tavola rotonda per il 60esimo anniversario della<br />

rivista Urania e un panel dedicato a Philip K. Dick e il cinema a trent’anni della<br />

scomparsa del celebre romanziere statunitense.<br />

G. U.


teatri di confine<br />

Un cane blu e altri animali<br />

Il titolo del film sarà A qualcuno piace Carso o forse Vieni a<br />

prendere un Pelinkovec da noi. Per ora il nuovo spettacolo<br />

teatrale di e con Paolo Rossi, scritto con Stefano Dongetti e<br />

Alessandro Mizzi e prodotto dalla Corte Ospitale in collaborazione<br />

con Bonawentura, si chiama L’amore è un cane blu<br />

- La conquista dell’Est e si tratta, volendo proprio cercare<br />

una definizione, di un ‘western carsico balcanico’. Il comico<br />

monfalconese è ormai sempre più legato alle sue radici e<br />

per questo ha voluto costruire, assieme agli storici fondatori<br />

del Pupkin Kabarett e a una band ‘domacia’, I virtuosi del<br />

Carso, guidata dal pugliese (!) Emanuele Dell’Aquila (storico<br />

collaboratore di Paolo Rossi), un ‘concerto visionario umoristico<br />

popolare’ da testare in loco. La prima nazionale, infatti, è<br />

andata in scena proprio qui a Trieste, a due passi dal Carso,<br />

tra le mura amiche del Teatro Miela e i prodromi per un lancio<br />

a breve ci sono tutti. A partire proprio dalla versatile band<br />

formata da Alex Orciari, Dennis Beganovic, Stefano Bembi e Mariaberta<br />

Blaskovic. Quest’ultima, oltre a suonare il violoncello, ha dimostrato ottime<br />

virtù canore, ma tutto il complesso è parte integrante dello spettacolo e non<br />

un mero sottofondo musicale.<br />

Centro e fulcro di tutta l’operazione rimane, ad ogni modo, il vulcanico Paolo<br />

Rossi, che, nella replica di venerdì 16 novembre, si presenta in sala vestito<br />

da cowboy, con fondina d’ordinanza. Dopo aver precisato che questi sono<br />

appunti per un film di là da venire e che l’ispirazione è giunta grazie a un<br />

fungo allucinogeno carsolino, ha dato il via al racconto. La storia è quella di<br />

19 <strong>Konrad</strong> <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />

19 <strong>Konrad</strong> febbraio 2012<br />

un uomo che si perde sul<br />

Carso e, di fronte al caos<br />

affettivo e politico dei nostri<br />

tempi, non riesce a ritrovare<br />

la strada di casa. Del<br />

resto, assomiglia molto a<br />

un altro uomo, tale Ulisse,<br />

che forse Omero è stato<br />

costretto a inventarsi per<br />

giustificare il suo ritardo<br />

alla moglie. Molti gli animali<br />

che appaiono via via:<br />

piccioni e gabbiani fanno<br />

da testimoni alla vicenda<br />

della Dama Bianca, che<br />

diventa un clamoroso blues, poi ci sono orsi, caprioli e tutta la fauna selvatica<br />

carsolina, compreso il proteo, mitico abitatore delle grotte, oltre a<br />

due vacche piuttosto disgraziate. E c’è anche, naturalmente, il cane del<br />

titolo, che appartiene a Fulvio Falzarano, come spiega lui stesso in un<br />

divertente siparietto tra il primo e secondo tempo: sembra sia l’unico caso<br />

di un uomo abbandonato dal suo cane. La conquista dell’Est è compiuta,<br />

ora tocca all’Ovest.<br />

Stefano Crisafulli<br />

Fotografie di Gioia Casale<br />

Paolo Rossi ha un cane blu<br />

Dopo le repliche al Teatro Miela, Paolo<br />

Rossi si prepara a portare l’Amore è<br />

un cane blu a Reggio Emilia, Parma<br />

e Genova. Lo abbiamo incontrato in<br />

teatro, poco prima della partenza.<br />

Come hai scelto il titolo<br />

Il titolo è arrivato da un sogno e i sogni<br />

non hanno una sola interpretazione.<br />

L’amore è un cane blu Forse mi sono<br />

sbagliato: è un elefantino rosa. È comunque<br />

qualcosa di raro. È una frase<br />

che rappresenta il cercare di vedere<br />

le cose al di là del muro che ci hanno costruito, per decifrare la realtà. Il<br />

cane blu è qualcosa di surreale, stralunato, forse simbolico. Poi ognuno<br />

da l’interpretazione che vuole.<br />

In questo spettacolo parli del Carso, hai con te i Virtuosi del Carso. È un<br />

vero ritorno alle terre d’origine. Sei nato a Monfalcone, ma sei cresciuto<br />

tra Ferrara e Milano. Quando torni nel nord-est cosa senti<br />

Sono venuto via all’età di sei anni: ho vissuto prima a Ferrara, poi a<br />

Milano, ma fino a diciassette/diciotto tornavo almeno tre o quattro mesi<br />

all’anno. Stavo a Monfalcone, Sistiana, nell’ex Jugoslavia, dove andavamo<br />

in vacanza. Lavorando con il Teatro Stabile, poi, ho vissuto a Trieste<br />

un anno e mezzo. Da un po’ faccio il pendolare, tra Milano e Trieste.<br />

Probabilmente seguo il destino racchiuso nel nome degli abitanti della<br />

città in cui sono nato: Secondo un’interpretazione che amo, bisiacco significa<br />

profugo, esule, uomo in fuga. Insomma, pur non avendo una casa,<br />

qui ritrovo molte cose che sento appartenermi... dagli odori alle persone.<br />

Incontro molti amici della mia famiglia, che, come tutti gli abitanti di queste<br />

terre, sono grandi raccontatori di storie. Tutto questo mi ispira. Diciamo<br />

che ho finito il bancomat della creatività e vengo qui per ricaricarlo.<br />

Sul palco, con te, i Virtuosi del Carso, una<br />

band di sei elementi. Hai avuto esperienze<br />

teatrali in cui il numero dei musicisti era<br />

ridotto. Cosa vuol dire per te tornare ad avere<br />

sul palco tanti musici<br />

Sì, ho ridotto il numero di musicisti per un<br />

periodo. Con Emanuele Dell’Aquila, il capoorchestra,<br />

ho fatto due opere liriche: lì ce<br />

n’erano talmente tanti che mi è venuta voglia<br />

di aumentare l’organico.<br />

Dopo Trieste, porterai lo spettacolo in altre<br />

città italiane. Che impressione vorresti lasciare a chi non ha mai visto il<br />

Carso<br />

Questa è una terra poco conosciuta. Tutti quelli che arrivano dicono: “Non<br />

pensavo fosse così bella”. È ai margini. Questo è un’altro motivo per cui<br />

l’ho scelta, al di là del ritorno alle origini e del voler alimentare la creatività:<br />

le città ai margini, come Torino o Trieste, oggi sono molto più al centro,<br />

secondo me, di altre città apparentemente più importanti. Senti l’Europa; a<br />

Milano no. Tutto qui.<br />

Le tue esperienze sono state tante in tutti i settori dello spettacolo. Oggi<br />

stai facendo televisione (Che Tempo che Fa del lunedì) e iniziando la<br />

sceneggiatura di un film: ma il teatro, rispetto a tutto il resto, cosa rappresenta<br />

per te<br />

È la madre di tutte le battaglie. Tutto quello che faccio in televisione, in<br />

radio, al cinema viene dal teatro perché “dal vivo è meglio che dal morto”.<br />

Non si tratta di legarsi a quello che hai sperimentato, è questione di capire<br />

da dove vieni per sapere chi sei, se non altro per essere coerenti con un<br />

discorso di stile.<br />

Agnese Ermacora


alimentazione<br />

gli agrumi: una spremuta di salute<br />

20 <strong>Konrad</strong> <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />

Gli agrumi sono i frutti invernali per antonomasia; arance, limoni,<br />

pompelmi, clementine, cedri, mandarini, bergamotto… veri e propri<br />

concentrati di salute perché ricchi di acqua, vitamina C, sali minerali,<br />

antiossidanti e fibra. Studi scientifici recenti hanno evidenziato<br />

numerose proprietà salutistiche per quanto riguarda i disturbi da<br />

raffreddamento, insonnia, gengiviti e stomatiti, fragilità capillare,<br />

alcune malattie degenerative e cardiovascolari, malattie legate<br />

all’invecchiamento come la demenza, rischi di ictus, abbassamento<br />

del colesterolo cattivo (LDL) e aumento di quello buono (HDL), calcoli<br />

renali, coliche. Il merito principale va alla vitamina C, antiossidante<br />

e antinfiammatorio naturale straordinario del quale sempre più studi<br />

scientifici ne confermano le proprietà, ma anche i sali organici presenti<br />

– soprattutto il calcio – rivestono un ruolo importante come prevenzione di<br />

determinate malattie e disturbi. Le fibre favoriscono il movimento intestinale, e<br />

anche la semplice acqua, contenuta in abbondanza, ha potere disintossicante<br />

e depurativo per tutto l’organismo.<br />

Vediamoli allora insieme questi agrumi così straordinari.<br />

Arancio: è l’agrume più conosciuto e più consumato; di sapore dolce si<br />

distinguono diverse qualità, dalle ‘bionde’ alle ‘rosse’. 40kcal per 100g.<br />

contengono numerosi sali minerali e vitamine C (45mg), B1, B2, A, P ed<br />

antiossidanti in abbondanza.<br />

Mandarino: altro agrume molto conosciuto e apprezzato sulla tavola, ha<br />

74kcal per 100g e contiene numerose vitamine, sali minerali e fibre. È<br />

dissetante e rilassante perché contiene bromo.<br />

Limone: è il più straordinario tra gli agrumi anche se meno consumato per via<br />

del suo sapore fortemente acidulo che non piace a tutti. È ricco di vitamina<br />

C ed ha le proprietà straordinarie di far diminuire il glucosio nel sangue e<br />

di rafforzare il sistema immunitario. Inoltre, studi recenti hanno messo in<br />

luce le sue capacità inibenti nei confronti delle coliche renali grazie al suo<br />

alto contenuto di citrati (42,9mg) che sciolgono i calcoli renali composti da<br />

ossalato di calcio.<br />

Pompelmo: leggermente amaro per cui non piace a tutti, è ricco di fibre,<br />

potassio, magnesio e vitamine del gruppo A, B e C. È antinfiammatorio e<br />

depurativo.<br />

Mandarancio: in Italia il più popolare è la clementina che dopo l’arancio è<br />

l’agrume più consumato. Contiene 47kcal per 100g, è ricco di vitamina C, sali<br />

minerali, acidi organici e fibre. È rinfrescante ed ha proprietà diuretiche.<br />

Pomelo: poco conosciuto, i suoi frutti possono raggiungere i 10kg di peso!<br />

Ricco di vitamine del gruppo B e C, sali minerali e fibre, contribuisce a<br />

regolare la pressione arteriosa.<br />

Cedro: ha una buccia molto spessa che può prendere fino al 70% del frutto.<br />

Ha solo 32kcal. per 100g, ha proprietà dissetanti, disinfettanti e depurative.<br />

Bergamotto: raramente consumato direttamente, viene invece utilizzato<br />

nell’industria cosmetica e in profumeria, ma anche nell’industria alimentare<br />

per aromatizzare dolci e altri cibi. Recenti studi suggeriscono che questo<br />

agrume sarebbe capace di ridurre i livelli di colesterolo cattivo (LDL) e<br />

contemporaneamente di alzare quelli del colesterolo buono (HDL).<br />

A partire da novembre e fino a maggio è possibile trovare freschi tutti gli<br />

agrumi descritti. Come consumarli L’ideale è alla mattina per colazione,<br />

il frutto intero piuttosto che la spremuta perché molta vitamina C va persa<br />

durante la trasformazione. Mai a fine pasto perché come tutta la frutta<br />

fermentano e rovinano la digestione. A merenda a metà mattina o nel<br />

pomeriggio.<br />

Un consumo regolare giornaliero di 2-3 agrumi si traduce in un beneficio<br />

per la salute straordinario. Mal di gola, tosse, influenza, e in generale i<br />

problemi delle vie respiratorie tipici dell’inverno diverranno sempre meno<br />

frequenti e meno pesanti da sostenere. La vitamina C infatti è anche un<br />

antivirale e un antibatterico straordinario, in grado di disinfettare il nostro<br />

corpo dalla bocca alla fine dell’intestino, garantendo un ambiente sano per<br />

i batteri del nostro sistema immunitario.<br />

Solo un’avvertenza: per avere questi benefici bisogna consumare il frutto<br />

intero (escluso ovviamente la buccia, anche se ci sono persone che la<br />

consumano e ciò non è un male ma un bene perché la buccia contiene<br />

più vitamina C della polpa). Evitate i succhi industriali già pronti perché<br />

contengono modeste quantità di succo d’arancia (circa il 12%) e soprattutto<br />

hanno perso le vitamine così preziose per la salute. Come già anticipato, le<br />

spremute fatte in casa possono essere una soluzione veloce ma bisogna<br />

tener conto che hanno perso buona parte della vitamina C per cui non<br />

dovrebbero sostituire i frutti interi.<br />

Infine, preferite i frutti biologici perché purtroppo gli agrumi vengono spesso<br />

trattati con pesticidi e prodotti chimici.<br />

Provate quindi a consumare per tutto l’inverno 2-3 agrumi al giorno e in<br />

primavera ci risentiamo per valutare i benefici!<br />

Nadia e Giacomo Bo<br />

www.ricerchedivita.it<br />

Via San Giuliano, 35 - Pordenone<br />

tel./fax: 0434 28043 - gaiapn@libero.it


il filo di paglia<br />

il pane d'antan di marino cerni<br />

A due passi dal Viale, un piccolo e prezioso archivio<br />

in azione di sapori e profumi da salvare.<br />

21 <strong>Konrad</strong> <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />

Esperienza di memoria del futuro. Raggiungi il Viale. Cammina questa<br />

rambla triestina. Sognala ad occhi aperti tutta liberata dalle auto,<br />

restituita ai camminanti e ai ciclisti, fino all’ahimè horribilis Giulia.<br />

Si vocifera che il progetto esista e giaccia in qualche cassetto delle<br />

pubbliche amministrazioni. Sarà Fermiamoci prima. Al civico 35<br />

vola in alto lo sguardo, sulle donne-immensità dell’imponente facciata liberty<br />

di palazzo Sommaruga. Sospiro, rivolto ad una città più sostenibile e meno<br />

“smoggata”. Procedi qualche metro e fai una piccolissima deviazione, prendi a<br />

destra la salita di via Gatteri. Tra il secondo ed il terzo isolato, due imperdibili<br />

luoghi triestini. Al 17 lo studio del maestro Ugo Borsatti, e i suoi unici sguardi fotografici<br />

sulla città. Un inchino a lui è doveroso. Al 39 c’è la panetteria di Marino<br />

Cerni. Due luoghi della memoria e del futuro, testimoni diversi e complementari<br />

della cultura di questa città.<br />

Mio padre era fornaio. La prima volta che mi ha portato con lui al lavoro era il<br />

1953. Mi ricordo l’odore del pane. Mi è rimasto dentro, quel profumo. Avevo due<br />

anni. Si può dire che mi sento figlio d’arte. Nel panificio di Marino Cerni si diffonde<br />

oggi probabilmente quello stesso profumo, che entrando cattura l’attenzione. Il<br />

laboratorio dalla luce calda, è pulito ed ordinato. Comunica con il piccolo panificio,<br />

curato con l’amore che si ha per una casa. Qui aleggia uno spirito d’antan. Parola<br />

francese, ormai entrata nei dizionari italiani, che indica perfettamente lo stile<br />

di questo luogo e di questo pane. Quello di un tempo. Non una cosa vecchia<br />

(sarebbe agèe) e trapassata. Non ciò che fu, ma il presente e anche il futuro. Uno<br />

stile in cui contano semplicità, autenticità e trasparenza.<br />

La mia famiglia era di Capodistria, mio padre era fornaio là. Poi ci siamo<br />

trasferiti a Muggia.<br />

Anche io e mio fratello facevamo lo stesso mestiere, prima da apprendisti e<br />

da lavoranti. Nel 1973 siamo venuti in via Crispi, tutti tre. (auguri! Nel 2013<br />

è il 40°!) Lavoravamo molto, sui 350 kg di farina al giorno, circa 500 kg di<br />

pane. Per le navi. E poi avevamo un gran giro di clienti. Piano piano le navi<br />

sono andate, ed è cambiato il sistema di fare la spesa. Si è diffusa la Grande<br />

Distribuzione. I piccoli negozi qui intorno hanno chiuso. E il giro si è ridotto.<br />

Oggi facciamo sui 90 chili di pane al giorno. Marino, cosa dice del pane dei<br />

supermercati Io non lo mangio. I miglioratori, roba chimica, danno un bel pan<br />

leggero. Ma mangialo alla sera, e vedi. È di cartone. E poi non va bene per<br />

tirare su il sugo. Non è per i miei gusti. Ma ognuno è libero di fare quello che<br />

vuole.E il suo invece La cosa di base è la farina buona. Buona, per me, significa<br />

senza additivi. E poi che non sia umida. Che abbia la giusta “forza”. Cerco,<br />

quindi, molini affidabili. I miei fornitori sono Lendinara e Molini Pordenone. Da<br />

parecchi anni aggiungo una piccola quantità di farina manitoba, che viene dal<br />

Canada. Non è un po’ troppo lontano E la produzione italiana Negli ultimi 40<br />

anni in Italia sono diminuiti i produttori ma chi produce ha selezionato varietà<br />

sempre più produttive; il risultato è un grano con maggior contenuto di glutine<br />

che dà farine deboli, poco adatte alla panificazione. Questo resta un aspetto<br />

che ci impegniamo ad approfondire.<br />

Marino, ci descrive come fa il pane Verso le 10 del mattino con la farina e<br />

l’acqua preparo la mia pasta madre che lievita fino alle 2-3 di notte. Arrivo<br />

e aggiungo un po’ di lievito secco, il malto liquido, il sale (3%), pochissimo<br />

zucchero. Poi aggiungo eventuali altri ingredienti (olio extravergine di oliva,<br />

zucca, semi etc.). Riposa per 20 minuti. Si fanno le forme. Quando sono<br />

lievitate del doppio, vanno in forno. Il mio è a gas e non lo cambierei con uno<br />

elettrico perché il pane muterebbe gusto. C’è da aggiungere che qui si fa quasi<br />

tutto a mano. Le bighe, classiche, morbide, tonde. Carciofi, a forma di fiore. Gli<br />

splendidi ferraresi, annodati minuziosamente uno ad uno. E ancora le rosette,<br />

uniche: vengono spezzate a mano e modellate una per una con un vecchissimo<br />

stampo, oggetto cult-vintage. Sono le vere rosette asburgiche, dice Marino.<br />

È bellissimo rigirarsele tra le mani e osservare che ognuna è un pezzo unico.<br />

Puro lavoro artigianale. L’assaggio di questa morbida e saporosa rosetta, che è<br />

fatta solo con olio extravergine di oliva, completa la sua bellezza. E poi ci sono,<br />

a proposito di stile d’antan, gli stampi di legno, arrotondati dall’uso, piccoli per<br />

far lievitare le bighe, più grandi per le struzze – li chiamano “cimbarle” (probabilmente<br />

da zimber, legno in tedesco), pezzi più unici che rari. Come la sua putizza.<br />

Raramente se ne<br />

assaggiano così buone.<br />

Morbida, dal gusto non<br />

eccessivamente dolce,<br />

in cui dominano le noci<br />

e una nota agrumata<br />

sfumata. Una putizza<br />

come dev’essere.<br />

Gianna, un papà di origine<br />

pugliese, ha sposato<br />

Marino e l’ha affiancato<br />

da subito. Non mangiavo<br />

pane, non mi andava.<br />

E ho spostato un panettiere. Avete figli, Marino Tre. Ma non li abbiamo<br />

coinvolti. Io alle 3 del mattino sono qui, ogni giorno, sabato compreso. Noi<br />

abitiamo a Muggia, e quando vengo a lavorare qualche volta mi ferma la<br />

polizia o i carabinieri e mi tocca fare il palloncino. La sorella Annamaria ha<br />

cominciato nel 1980 Lavoravo in laboratorio. Ero una fornaia. L’ho fatto per<br />

qualche anno. Ma ho due figlie. Non era compatibile. C’è anche la nipote<br />

Monica, che aiuta lo zio da 10 anni, viene qui alle 4 del mattino. Dó una<br />

mano, faccio quello che mi dice lo zio. Un bell’aiuto, signor Marino, no Un<br />

aiuto e una compagnia. Pensiamo alle nere notti di inverno, con l’alba ancora<br />

lontana, magari con la bora che tira e capiamo come anche la compagnia<br />

sia davvero importante in questo difficile mestiere.<br />

Oggi il lavoro è molto calato, il guadagno anche, gli anni passano ma voi<br />

siete qua. Perché continuate in modo quasi ostinato A Gianna, scappa<br />

una lacrima. Poi dice Qui c’è una storia. Questo posto fa parte di noi. Il fatto<br />

di fare le cose solo in un certo modo. Tutte le cose. Anche questo piccolo<br />

restauro non tecnologico, genuino, fatto da noi. Questo è il nostro stile. E poi<br />

dobbiamo anche lavorare per la pensione. Marino, risponde per ultimo, con<br />

il suo stare in disparte, il suo parlare a voce bassa. Colpisce la grande semplicità<br />

di questo vero panettiere che ha tanta esperienza, tanto da dire, tanto<br />

sapere da trasmettere ma non sbandiera nulla. Perché siamo ancora qui<br />

Beh, c’è la baracca da tenere su. Pausa, poi riprende Ma la baracca senza<br />

passione non sta in piedi. Non sta. Ho dato la vita qui. La cosa più importante<br />

è la passione. Con la passione si crea, si fa. Senza non si va da nessuna<br />

parte. Gianna chiede se può aggiungere una cosa La voglio dire perché per<br />

me è importante. Per noi qui conta molto la relazione. Ci piace parlare con le<br />

persone. Ci conosciamo. Se un anziano ha l’influenza e chiama, il pane glielo<br />

portiamo a casa, anche se è solo una s’ciopeta. E magari già che ci siamo<br />

gli buttiamo l’immondizia. Il loro mestiere è anche questo, vivere le relazioni.<br />

E quale simbolo millenario di relazione può essere migliore del pane<br />

Simonetta Lorigliola<br />

filodipaglia@autistici.org<br />

La scheda trasparente di BUONO COME IL PANE<br />

LA PUTIZZA<br />

Panetteria Marino Cerni<br />

Via Crispi 39 angolo via Gatteri (laterale Viale xx settembre)<br />

aperto da lun. a sab. ore 7-14 / tel. 333 8192322<br />

Una ricetta originale delle rive e dell’entroterra carsico dell’Istria,<br />

che Marino utilizza immutata da 40 anni e a cui non vuole a nessun<br />

costo rinunciare.<br />

Ingredienti pasta Farina tipo 00 Burro Zucchero Uova fresche Lievito<br />

di birra<br />

Ingredienti ripieno noci fresche, mandorle, noccioline, miele, zucchero,<br />

cacao, cioccolato, pinoli, uvetta, arancini canditi, marsala all’uovo,<br />

buccia di limone (non trattato), pochissima marmellata di albicocca,<br />

“fregole” di pane dolce<br />

Tempo di impasto, reimpasti e lievitazione 3 giorni (pasta base<br />

uguale alla pinza)<br />

Composizione forma e ripieno completamente manuale<br />

Cottura: forno a gas<br />

Pezzature 250gr - 500 gr - 750 gr - 1000 gr<br />

Prezzo al kg 19 euro


Cacciato dalla siria<br />

Conferenza del gesuita Padre Dall´Oglio<br />

a Trieste sulla situazione in Siria<br />

In una fredda serata con pioggia e bora, alla fine di ottobre, è intervenuto<br />

al Centro Veritas di Trieste sul tema “La rivoluzione siriana ci<br />

intepella” il gesuita Padre Paolo Dall’Oglio, fondatore<br />

della comunità monastica di Deir Mar Musa nel<br />

deserto a nord di Damasco.<br />

Nel 2011 il religioso ha proposto una transizione<br />

pacifica per por fine al conflitto in Siria, basata sul<br />

rispetto dei principi democratici e il consenso delle<br />

diverse componenti della società. Nel giugno di<br />

quest’anno, in seguito alla lettera aperta scritta a<br />

Kofi Annan, inviato speciale delle Nazioni Unite e<br />

della Lega Araba per la crisi siriana, viene cacciato<br />

dal paese.<br />

Apre la conferenza con gli auguri, in arabo, ai<br />

musulmani in sala, in occasione della festa dell’ Eid<br />

al-Adha, del Sacrificio Abramitico. Ricorda la Siria<br />

sorgente della civiltà mediterranea, la dominazione<br />

coloniale, la Siria degli Assad da più di quant’anni al potere, postcoloniale,<br />

postottomana, nazionalista, che vuole essere moderna, i conflitti con<br />

i Fratelli Musulmani.<br />

Sui gravi casi di tortura, detenzioni illegali, manipolazione e censura<br />

sistematica dell’informazione richiama la dominazione ottomana che non<br />

ha lasciato memoria del rispetto dei diritti umani, la schizofrenia mentale<br />

della colonizzazione occidentale con lo stato di diritto in patria e lo stato<br />

di sopruso nella colonia e poi il contributo di alcuni gerarchi nazisti dopo<br />

la guerra, nell’elaborazione dei sistemi di repressione, e dei servizi sovietici<br />

nell’attivazione di un sistema capillare di controllo della popolazione.<br />

“Una somma di esperienze tutte molto abilmente messe al servizio<br />

della cristallizzazione di un potere personalizzato... che dopo la caduta<br />

del Muro di Berlino va sempre più verso un liberismo economico guidato,<br />

infeudato, garantito da una mafia famigliare... Il potere si costituisce<br />

come stato fantoccio che fa riferimento in tutte le decisioni significative a<br />

una costellazione differenziata di sistemi di sicurezza... attraverso i quali<br />

la cupola oscura del sistema mafioso clanico detta i comandamenti.”<br />

Padre Dall’Oglio con i suoi collaboratori ha operato per la crescita civile<br />

22 <strong>Konrad</strong> <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />

del paese attraverso il dialogo islamico-cristiano, la<br />

lotta alla desertificazione, lo sviluppo sostenibile, per le nuove fonti di energia<br />

rinnovabile, per l’Accordo di Associazione con la Comunità Europea<br />

“sperando che i grandi vantaggi che sarebbero venuti da questo Accordo<br />

avrebbero convinto a cambiar rotta se non altro per i propri figli...<br />

perché la moglie di un mafioso può sperare che suo figlio sia un buon<br />

prete che non sappia nemmeno di che cosa viveva suo padre.”<br />

Per Assad il popolo siriano era il primo popolo libero del mondo arabo, si<br />

presentava come modello per gli altri. Ma anche<br />

qui, a seguito della Primavera Araba, la<br />

globalizzazione, i grandi mezzi di comunicazione<br />

di massa hanno diffuso un sentimento<br />

generalizzato di insopportabilità e irriformabilità<br />

del regime. E la risposta è stata brutale,<br />

violenta e con una efficacissima manipolazione<br />

dell’informazione, per cui a ribellarsi sono<br />

mercenari in gran parte stranieri, terroristi. È<br />

una tesi passata in occidente nel movimento<br />

pacifista di estrema sinistra, tra gli identitari<br />

di estrema destra e nello stesso mondo<br />

ecclesiastico.<br />

Tre le fasi per uscire dalla crisi: 1) Dopo il<br />

fallimento della missione del rappresentante<br />

delle Nazioni Unite, l’interruzione della guerra civile e rivoluzione armata è<br />

comunque possibile a patto che venga riconosciuto dal mondo il principio<br />

del diritto alla piena democrazia e si ammetta il diritto-dovere di difesa. 2) I<br />

non violenti non siano inefficaci, inattivi, oggettivamente alleati dei torturatori<br />

negando il diritto all’autodifesa e non intervenendo per interrompere la brutalità<br />

della repressione. 3) Di fronte al rischio di massacri settari al momento<br />

della caduta del regime è richiesta la presenza di caschi blu e l’intervento di<br />

operatori pacifisti che controllino la trasparenza delle elezioni, si preoccupino<br />

degli aspetti umanitari, favoriscano il processo di democratizzazione.<br />

È un prete coraggioso e combattivo che non risparmia le immagini forti:<br />

Ban Ki-Moon è una “mammoletta”. “È un bel giorno per morire quello in cui<br />

dichiariamo che non c’è riconciliazione possibile senza rispetto della libertà<br />

di opinione e della libertà di espressione”. “Io adesso sono stato dichiarato<br />

dal governo siriano un prezzolato dei terroristi islamisti e un membro di<br />

al-Qaida. Ma questa è una condanna a morte, voi state vedendo un morto<br />

che cammina.” Qualcuno tra i presenti deve aver pensato all’apparizione<br />

dell’arcangelo Michele.<br />

Giuliano Prandini<br />

Da 15 a 25 euro bevande escluse<br />

Antico Buffet da Giovanni<br />

via Revoltella, 2 Trieste – Tel. 340 1948601<br />

Ampio spazio per i vostro pranzo con amici e colleghi,<br />

il menù lo decidiamo assieme. Venite a prenotare!<br />

Nisuna coga xe meio de mama... a parte nona Marta<br />

La merenda dei mesi freddi – Schnite<br />

Ingredienti:<br />

1 uovo<br />

latte<br />

pane raffermo<br />

zucchero<br />

Sbattere l’uovo con il latte,<br />

bagnare le fette di pane da<br />

ambo i lati. Friggere nell’olio<br />

e poi zuccherare.


L’AVVENTO A CALDIER NEL MONTONESE<br />

Certamente <strong>dicembre</strong> ricco di antiche tradizioni folcloristiche e di numerose<br />

festività, era il mese più lungamente atteso da adulti e bambini. Secondo<br />

un'antichissima tradizione nel periodo dell'Avvento si soleva andare<br />

a messa alle sei, prima delle luci dell'alba, per non perdere la giornata<br />

lavorativa. Dai villaggi della parrocchia dei punti luminosi procedevano<br />

nel buio gelido per le strade fangose, dapprima quasi impercettibili e poi<br />

sempre più evidenti: erano uomini e donne che facendosi luce con dei<br />

fanali si avviavano verso la chiesa, mentre giovani e ragazzi si illuminavano<br />

la strada con delle fiaccole improvvisate, fabbricate con fasci di rovi, fatti<br />

seccare dieci giorni prima. Durante il rito religioso veniva immancabilmente<br />

intonata un'antica lauda religiosa di 25 strofe incentrata sull'annunciazione<br />

dell'angelo Gabriele.<br />

Nello stesso periodo secondo il proverbio Da Santa Lucia (13.XII.) a<br />

Epifania (6.I) el porco cria (grida) si effettuava la macellazione dei suini, che<br />

avveniva col bel tempo e dopo il primo quarto di luna, perchè altrimenti si<br />

rischiava che la carne andasse male, una voce essenziale nell’economia<br />

contadina, perchè la carne suina ed i suoi rinomati derivati: il prosciutto,<br />

l’ombolo, le salsicce costituivano la base della cucina e venivano consumati<br />

con parsimonia dato che dovevano durare tutto l’anno.<br />

Nel periodo prenatalizio secondo un’antica usanza avveniva anche la<br />

benedizione delle case, in occasione delle quali il parroco – in cambio della<br />

tradizionale offerta di 10 uova e un piatto di fagioli per lui e un piatto di mais<br />

per il sacrestano – lasciava ad ogni famiglia una bustina di incenso da<br />

bruciare in occasione dei pranzi di Natale, Capodanno ed Epifania.<br />

I giorni che precedevano la vigilia di Natale si usava acquistare il baccalà,<br />

compito assegnato al capofamiglia. Nell’acquisto si seguivano delle «regole»<br />

non scritte: per vedere se era buono bisognava guardarlo in controluce:<br />

se era abbastanza trasparente con delle venature era ritenuto buono, se,<br />

invece era opaco, no, oppure secondo altri: doveva avere il ventre chiaro e<br />

il dorso scuro, o anche le pinne anteriori dritte.<br />

La vigilia di Natale, giorno di digiuno e penitenza, era dedicato alle pulizie<br />

ed ai preparativi<br />

per la cena e per il giorno seguente. Il padrone doveva tagliare la legna,<br />

inoltre accendere il ceppo di Natale (el zoco de Nadal) sul focolare, che<br />

avrebbe dovuto durare fino a Capodanno ed Epifania.(Coll’arivo negli anni<br />

23 <strong>Konrad</strong> <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />

Trenta<br />

dello sparcher,<br />

ritenuto più<br />

comodo, sparì anche<br />

questa tradizione in molte<br />

case). Nel pomeriggio<br />

doveva battere il baccalà<br />

(come raccomanda un<br />

noto proverbio: Donna,<br />

muss e bacalà, no i xe<br />

boni, se no i xe bastonà),<br />

di solito con il dorso<br />

dell’accetta su un ceppo<br />

e poi metterlo a bagno<br />

un’ora prima di cucinarlo.<br />

“Per Nadal e parla tutti gli animal” - recita il proverbio.<br />

Infatti, prima di andare a cena bisognava pensare anche agli animali<br />

dando loro il migliore foraggio e in abbondanza. Si andava a prenderlo in<br />

una grande cesta togliendone da ogni meda un po’ e mettendolo poi nella<br />

mangiatoia: si riteneva che se il ladro ne avesse rubato, i suoi animali lo<br />

avrebbero rifiutato. Sistemati gli animali si chiudeva la porta a chiave ed<br />

era severamente vietato entrare in stalla da quel momento, pena la morte,<br />

perchè si credeva che parlassero tra loro e commentassero criticamente il<br />

comportamento del padrone nei loro confronti.<br />

Di solito il pranzo era frugale, mentre il cenone di magro comprendeva<br />

un brodo di riso preparato coll’acqua di cottura del baccalà, la pasta fatta<br />

in casa condita con la sardella, seguita da un secondo piatto a base di<br />

baccalà in bianco all’istriana con contorno di verze. Si concludeva con i tipici<br />

dolci fritole e crostoli. Naturalmente non mancava il profumato vino nuovo<br />

che proprio in quei giorni subiva il secondo travaso. In attesa che l’allegro<br />

scampanio annunziasse la messa di mezzanotte si stava raccolti intorno al<br />

focolare in un’atmosfera intima, familiare, mangiucchiando noci, mandorle,<br />

dedicandosi a vari giochi. Dopo la solenne messa della mezzanotte,<br />

allietata da canti natalizi, di ritorno si friggevano le luganighe, che erano già<br />

stagionate, accompagnate da abbondanti sorsate di terrano dal colore “del<br />

sangue della lepre”.<br />

I bambini andavano a dormire sognando i regali che il buon Gesù Bambino<br />

avrebbe portato loro durante la notte e, al risveglio, li avrebbero trovati sotto<br />

il cuscino con la loro grande sorpresa.<br />

Livio Prodan<br />

Io amo viaggiare in libertà<br />

Redazionale a cura dell'inserzionista<br />

Stiamo entrando nel cuore dell’inverno. Natale, tempo di<br />

viaggi, vacanze e sogni da realizzare! Non tutti possono<br />

muoversi dove e quando vogliono: molti restano prigionieri,<br />

impigliati nei luoghi d’origine nell’impossibilità di<br />

affrontare lunghi spostamenti in aereo. È l’aviofobia, letteralmente,<br />

la ‘paura di volare in aereo’. Vi sono persone<br />

terrorizzate all’idea di entrare in aereo tanto da preferire<br />

rimandare i propri sogni a casa piuttosto che rischiare l’infarto<br />

nel varcare la porta della carlinga. Esiste una tecnica,<br />

ideata dallo psichiatra triestino Roberto Pagnanelli, creata<br />

appositamente per superare i disagi relativi agli spostamenti<br />

in aereo. È la ‘musicoterapia cinematografica’, tecnica<br />

mentale realizzata mediante l’ascolto di un CD-audio<br />

(Musicoterapia cinematografica per la paura di volare,<br />

Edizioni il Punto d’Incontro, € 14,5, nelle migliori librerie)<br />

che consente all’ascoltatore di immergersi mentalmente<br />

in un volo a carattere simbolico. Egli può immedesimarsi,<br />

seduto sul divano di casa, nelle tappe del viaggio che<br />

andrà ad intraprendere. Sessanta minuti di musica, corredata<br />

dalle parole del medico che invitano a visualizzare<br />

l’aereo, sedersi, allacciare le cinture di sicurezza e partire!<br />

Che gioia! Si può udire il rombo dei motori alla partenza,<br />

ascoltare la voce dei piloti e vivere, sul piano simbolico, tutto ciò<br />

che avverrà davvero, una volta entrati a bordo.<br />

La musica come una colonna sonora, pronta a tradire momenti<br />

d’emozione e pathos (quelli della partenza) mescolandoli con<br />

quelli soavi e dolci del volo ad alta quota, durante i quali il viaggiatore,<br />

mentre l’aereo procede spedito, s’immerge nei suoi pensieri<br />

e sogna… ad occhi aperti, luoghi di vacanza bellissimi e riposanti.<br />

Oltre alla tecnica mentale, il dottor Pagnanelli ha pubblicato anche<br />

un volume (193 pagine, La paura di volare, 14,5 €, Armenia)<br />

con consigli e ricette attinte dal mondo dei rimedi naturali. Tutti<br />

quelli che consentono di trasformare il trauma del viaggio in un<br />

piacere da vivere in assoluto relax! Cristalli da tenere in mano,<br />

aromi dall’effetto inebriante, farmaci omeopatici da portare con sé<br />

durante il volo, per prevenire crisi di panico e paure, fitoterapici<br />

dall’effetto tranquillante, tutto ciò che serve per affrontare il volo<br />

in assoluta serenità. Perché, da oggi, le vacanze sono dietro<br />

l’angolo… a portata di musica e terapie dolci! Senza dimenticare,<br />

naturalmente, l’augurio di un buon viaggio!<br />

Info: www.laforzadellamente.it


colonna vertebrale<br />

24 <strong>Konrad</strong> settembre 2012<br />

Domande e risposte sull'ernia del disco<br />

operazione si o no<br />

Redazionale a cura dell'inserzionista<br />

Ecco le risposte alla domande che più spesso ci vengono poste dai nostri<br />

pazienti.<br />

Quali sintomi rendono certa la diagnosi<br />

L’ernia del disco lombare si manifesta con un quadro clinico caratterizzato<br />

da mal di schiena (non sempre presente), radicolopatia compressiva sciatica<br />

o crurale, limitazione o impotenza funzionale e sintomi quali dolore,<br />

formicolii e/o debolezza ai muscoli ed ai territori innervati dalla radice nervosa<br />

compressa dellarto inferiore. Il dolore crurale o cruralgia è un dolore<br />

che corre lungo la coscia sul davanti, mentre quello sciatico è un dolore<br />

posteriore lungo tutta la gamba, fino al polpaccio o al piede.<br />

Come si arriva alla diagnosi<br />

I cardini su cui si deve basare il processo diagnostico sono tre: Anamnesi,<br />

Esame obiettivo con test clinici di coinvolgimento radicolare (irritativo,<br />

deficitario, paretico); Diagnostica per immagini e strumentale. Al riguardo,<br />

la tomografia computerizzata (TAC) e la Risonanza Magnetica (RM) sono<br />

pressoché sovrapponibili in termini di sensibilità diagnostica. È però da sottolineare<br />

che la RM non eroga radiazioni<br />

ionizzanti, visualizza meglio i tessuti molli<br />

(disco ed eventuale ernia)e le alterazioni<br />

del tessuto osseo spongioso.<br />

Quali sono i fattori di rischio per l’ernia<br />

del disco lombare<br />

i principali fattori di rischio sono: Le occupazioni<br />

sedentarie e lassenza di attività<br />

fisica. il sovrappeso, l’alta statura, la guida<br />

di veicoli a motore prolungata e costante, le<br />

vibrazioni, i lavori a elevato impegno fisico<br />

soprattutto se comportano abitualmente<br />

il sollevamento manuale di carichi, e le<br />

gravidanze.<br />

Ma quanti pazienti con sciatalgia ed ernia<br />

si operano E quali tipi di intervento<br />

chirurgico sono i più utilizzati<br />

La risposta è piuttosto articolata; va<br />

premesso che la necessità o meno<br />

dellintervento chirurgico variano a seconda<br />

del caso e vanno valutate singolarmente.<br />

Detto ciò, i tassi regionali standardizzati<br />

per età e sesso oscillano ampiamente:<br />

da 6,87in Lombardia a 2,52 per 10.000<br />

in Calabria. Solo nel 2001, sul totale<br />

delle operazioni, queste consistevano in<br />

interventi di discectomia (88%), discectomia<br />

per cutanea o laser (7%), chemonucleolisi (2%), o decompressione<br />

(2%). La scelta sul tipo di intervento adottato e sulla necessita o meno del<br />

medesimo, variano spesso di regione in regione, quasi ad indicare una<br />

scelta basata sulle usanze piuttosto che sulle evidenze scientifiche come<br />

invece sarebbe auspicato.<br />

Quando si raccomanda il trattamento chirurgico<br />

Fortunatamente le situazioni in cui l’intervento chirurgico sia veramente da<br />

eseguire in urgenza sono rare. Una di queste può essere rappresentata<br />

dalla sindrome della cauda equina: comparsa di anestesia in zona pubica<br />

Il Centro "C.R.C.V" Vi da la possibilità, presentando questo<br />

articolo, di prenotare una Consulenza Pre-Visita gratuita<br />

con un Fisioterapista Esperto del Centro.<br />

e peri-anale con perdita del controllo degli sfinteri.<br />

Mentre invece la comparsa di deficit motorio (perdita di forza) in un paziente<br />

con diagnosi accertata di ernia del disco rende il paziente un potenziale candidato<br />

all’intervento chirurgico, pur non rappresentando sempre un’indicazione<br />

assoluta. In caso di ernia del disco, che provochi solo formicolii o dolore<br />

(la maggior parte di esse) l’intervento non rappresenta necessariamente la<br />

prima scelta ma vanno incoraggiati tentativi terapeutici alternativi all’intervento<br />

quali le terapie mediche farmacologiche e la fisioterapia specialistica.<br />

Quali le possibili complicanze dell’intervento<br />

Le complicanze più frequenti risultano la lacerazione della dura madre,<br />

il danno alle radici nervose, le infezioni della ferita chirurgica e la discite,<br />

che consiste nell’infiammazione del disco e delle vertebre adiacenti, talora<br />

estesa anche ai tessuti molli circostanti. Ovviamente tra le complicanze c’è<br />

quella di dover reintervenire nuovamente. Alcuni studi condotti in Finlandia<br />

hanno stimato rischi cumulativi di reintervento a nove anni pari al 18,9%<br />

e di interventi successivi dopo il primo reintervento a dieci anni pari al<br />

25,1%. Altre fonti riportano che i tassi di reintervento dopo chirurgia del<br />

disco lombare variano ampiamente dal 3% al<br />

15%. I tassi di reintervento a uno e dieci anni,<br />

calcolati dal Registro nazionale svedese per<br />

la chirurgia della colonna lombare, dove sono<br />

state registrate 27.500 operazioni tra il 1987 e il<br />

1999, sono risultati pari rispettivamente al 5% e<br />

al 10%. Sempre nel Registro nazionale svedese<br />

il tasso di mortalità a 30 giorni è stimato pari a<br />

0,5 per 1.000 e l’incidenza delle complicanze<br />

pari a 2,7% per la discectomia convenzionale e<br />

a 5,8% per la microdiscectomia.<br />

Ma si può evitare lintevento<br />

Molte ernie del disco che danno sciatalgia e<br />

dolori anche da molto tempo possono trovare<br />

sollievo da specifici trattamenti fisioterapici e<br />

terapie mediche non chirurgiche. La fisioterapia<br />

specialistica può far migliorare la propria funzionalità<br />

e la qualità della vita oltre che ridurre il<br />

dolore, contemporaneamente educare e giocare<br />

danticipo sulle eventuali possibilità di recidiva.<br />

Lo stesso Istituto superiore della Sanità<br />

suggerisce nelle proprie linee guida di tentare,<br />

quando non si è in presenza di sintomi gravi,<br />

un approccio fisioterapico basato su esercizi e<br />

specifici e terapie manuali mirate.<br />

Quali sono le alternative alla chirurgia<br />

I trattamenti conservativi possono essere di<br />

tipo farmacologico (analgesici, miorilassanti ed antinfiammatori) e di tipo fisioterapico<br />

non strumentale (manipolazioni della colonna, trazioni manuali,<br />

programma di esercizi, terapie manuali, rinforzo progressivo della muscolatura<br />

della colonna). Vi è forte prova scientifica che un programma intensivo<br />

di esercizi, effettuato dopo il primo intervento chirurgico per il trattamento<br />

dell’ernia del disco lombare, iniziato entro 4-6 settimane dall’intervento,<br />

faciliti il recupero funzionale e il rientro al lavoro, diminuendo molto anche il<br />

rischio di re-intervento.<br />

Marco Segina


Radio Magica, molto più di una radio!<br />

Debutterà il 10 <strong>dicembre</strong> sul web Radio Magica, una piattaforma<br />

online, dedicata a bambini e ragazzi da 0 a 13 anni,<br />

alle famiglie e alle scuole, con storie, musica, video, testi<br />

e programmi di arte, scienze, cucina, natura. Un progetto<br />

realizzato da Fondazione Radio Magica Onlus proprio a Trieste,<br />

in una piccola sede a San Giovanni (via de Pastrovich, 1) che<br />

verrà inaugurata – non a caso – il giorno di San Nicolò, giovedì<br />

6 <strong>dicembre</strong> alle ore 11.00. Per l’occasione, alle 17.00 alla Libreria Lovat, le<br />

principali voci dell’emittente (tutte a km 0) leggeranno ai bambini favole e<br />

fiabe, accompagnati dalla fisarmonica di Stefano Bembi.<br />

Il progetto nasce nel 2010 dall’idea di Elena Rocco, ricercatrice del Dipartimento<br />

di Management dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Nel 2002<br />

Elena è diventata mamma di un bambino affetto da una sindrome genetica<br />

rara: da quel momento ha avuto modo di conoscere la storia di tanti genitori<br />

che, come lei, hanno dovuto fare i conti con la scarsità di contenuti per<br />

bambini e in particolare per bambini con bisogni speciali. Da qui l’idea di<br />

utilizzare le proprie conoscenze per creare un bene collettivo, qualcosa che<br />

potesse permettere a tutti di accedere a strumenti gratuiti, grazie alla rete e<br />

alle tecnologie digitali.<br />

Un luogo dove linguaggi nati per favorire l’accessibilità (come la lingua dei<br />

segni, il linguaggio dei simboli o la font ad alta leggibilità) non venissero presentati<br />

solo come la soluzione per chi non potrebbe altrimenti godere di una<br />

Sapere di cibo<br />

Foodly è una nuova applicazione per iPhone ed iPad elaborata grazie<br />

alla collaborazione tra SISSA, Università degli Studi di Milano, Università<br />

Alma Mater Studiorum di Bologna ed Università degli Studi di Perugia.<br />

Ha la struttura di un quiz e pone domande sul cibo in rapporto ai<br />

temi quali economia, società, biologia, agricoltura e molti altri. Da “Trivial<br />

Pursuit” a “Chi vuol essere milionario” il meccanismo di questo tipo di<br />

giochi è sempre lo stesso, immediato e semplice con la comodità di un<br />

dispositivo mobile come supporto nel caso delle applicazioni. La caratteristica<br />

peculiare di Foodly è il tema che viene affrontato: ogni aspetto di<br />

come il cibo arriva sulla nostra tavola. Oltre alla conoscenza nozionistica<br />

su temi del tipo “Di quanto si prevede aumenterà la richiesta mondiale<br />

26 <strong>Konrad</strong> <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />

favola, ma come qualcosa di prezioso quanto qualsiasi<br />

altra lingua o linguaggio. La mission è, quindi,<br />

quella di realizzare il principio di inclusività in tutte le<br />

sue sfumature, proponendo, per esempio, video con<br />

la lingua dei segni così accattivanti da attrarre anche<br />

chi non ne ha necessità. “Quanto sarebbe bello se<br />

un bambino sordo potesse vedere lo stesso video<br />

con un amico udente semplicemente perché piace<br />

ad entrambi” spiega Elena Rocco. “In più, secondo<br />

alcune recenti ricerche, lingue e linguaggi nati in<br />

risposta a disabilità sono di supporto a tutti i bambini in età prescolare, per<br />

avvicinarsi ad esempio alla letto-scrittura, diffondendo in maniera silenziosa<br />

la cultura dell’inclusione.”<br />

Da <strong>dicembre</strong> il sito www.radiomagica.org ospiterà una web radio e contenuti<br />

on-demand (audio, testi e video), realizzati da una redazione di giovani professionisti<br />

del settore e da un’equipe di esperti dell’età evolutiva di diverse<br />

regioni italiane. Dal 2013, poi, realizzerà percorsi tematici con la collaborazione<br />

di musei e parchi naturali (Fondazione Musei Civici Veneziani, Peggy<br />

Guggenheim Collection, Parco Natura Viva di Bussolengo...).<br />

Radio Magica collabora con l’ A.S.S.1 triestina, ha sostegno di Fondazione<br />

Vodafone Italia e il patrocino dell’Associazione Culturale Pediatri, del Centro<br />

Salute del Bambino, dell’Associazione Italiana Biblioteche, della Società<br />

Italiana per l’Educazione Musicale, di Nati per Leggere e Nati per la Musica,<br />

Peggy Guggenheim Collection, dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.<br />

A. E.<br />

di cibo nel 2030 rispetto al 2011” questa applicazione può<br />

portare ad interessanti spunti di riflessione sul nostro modo<br />

di mangiare e su cosa sta dietro alla bistecca che troviamo<br />

sul piatto. È strano rendersi conto di quante poche cose<br />

sappiamo su un’attività quotidiana come il mangiare. Farsi<br />

delle domande ed informarsi sul modo in cui il cibo viene<br />

prodotto e sulla sua provenienza può essere un primo<br />

passo per raggiungere una maggiore consapevolezza<br />

nelle nostre scelte in fatto di alimentazione. Per inciso, si<br />

prevede che la richiesta mondiale di cibo nel 2030 rispetto<br />

al 2011 aumenterà del 50%.<br />

Giorgia Facis<br />

i diritti dei popoli e l'ambiente<br />

“I diritti dei popoli e l’ambiente: l’esperienza del Tribunale Permanente dei Popoli”.<br />

Con questo titolo Legambiente Trieste e il Comitato Pace Convivenza e<br />

Solidarietà “Danilo Dolci”, in occasione della Giornata Mondiale dei Diritti Umani,<br />

invitano a un incontro con Gianni Tognoni, Segretario Generale del TPP, che<br />

si terrà a Trieste il 10 <strong>dicembre</strong> alle ore 17, presso l’Aula magna di Androna<br />

Baciocchi 4 (laterale di via Lazzaretto Vecchio, all’altezza di via dei Burlo).<br />

Il Tribunale Permanente dei Popoli (TPP) è un organo della Fondazione Basso-<br />

Sezione internazionale. Nato nel giugno 1979, esso rappresenta la diretta<br />

prosecuzione dell’esperienza dei tribunali di opinione Russell I e II.<br />

Il TPP è un tribunale di opinione, la cui opera è rivolta a identificare e rendere<br />

pubblici i casi di sistematica violazione dei diritti fondamentali, in particolar<br />

modo per tutti quei casi in cui la legislazione nazionale e internazionale risultino<br />

fallimentari nel difendere il diritto dei popoli.<br />

Nei suoi trent’anni di storia il Tribunale Permanente dei Popoli ha accompagnato,<br />

anticipato e supportato le lotte dei popoli contro le violazioni dei loro<br />

diritti fondamentali, come la negazione del principio di autodeterminazione, le<br />

invasioni straniere, la distruzione ambientale e tutti quei casi di nuove forme di<br />

dittatura economica e di schiavitù.<br />

L’azione del TPP si basa sui principi espressi dalla Dichiarazione Universale dei<br />

Diritti dei Popoli ed è volta all’esame della realtà e allo studio del complesso di<br />

cause storiche, politiche ed economiche che portano alla violazione<br />

del Diritto dei Popoli, al fine di emettere delle “sentenze” che<br />

colpiscano, sotto forma giuridica, i responsabili delle violazioni di<br />

tali diritti.<br />

Il TPP è permanente ed è caratterizzato dal pluralismo ideologico<br />

dei membri della giuria, scelti in base alle qualità morali, scientifiche, letterarie:<br />

tra essi vi sono anche alcuni vincitori di premi Nobel. Dalla sua nascita il TPP<br />

ha organizzato 36 sessioni, tutte incentrate sulle violazioni del diritto all’autodeterminazione<br />

interna ed esterna dei popoli. Tra le questioni trattate negli ultimi<br />

anni, il problema delle radici della legittimità, e dell’illegittimità, del diritto internazionale<br />

è stato affrontato in diverse sessioni come: “L’impunità in America<br />

Latina” del 1991; “La Conquista e il diritto internazionale” del 1992; “Le politiche<br />

del Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale” del 1989 e del 1994;<br />

“Il diritto internazionale e le nuove guerre” del 2002.<br />

Un altro importante filone di analisi ha riguardato i crimini economici intesi come<br />

categorie strutturali delle violazioni dei diritti umani. In questa direzione sono andate<br />

le sessioni sui “disastri industriali”, come Bhopal (1992) e Chernobyl (1996),<br />

e quelle su “Le imprese transnazionali e diritti dei popoli in Colombia” del 2008<br />

e su “L’Unione Europea e le imprese transnazionali in America Latina” del 2010.<br />

Tutte le sentenze vengono inviate alle principali istanze internazionali e molte<br />

sono state discusse dalla Commissione per i diritti umani dell’ONU a Ginevra.<br />

Andrea Wehrenfennig<br />

Sul sito http://www.internazionaleleliobasso.it/ si possono leggere le sentenze<br />

del TPP e trovare ampie informazioni sulle sue attività.


APPUNTAMENTI DI <strong>dicembre</strong> e <strong>gennaio</strong><br />

27 <strong>Konrad</strong> <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />

su www.konradnews.it gli annunci di febbraio entro il 20 <strong>gennaio</strong><br />

Trieste <strong>dicembre</strong><br />

1 sabato ingresso libero<br />

Pomeriggio di nuova ascensione<br />

Voce di Luce - meditazione/rilassamento<br />

mediante la voce e le musiche della cantante<br />

lirica Krisztina Nemeth, insieme ai<br />

suoni di tamburi con Alberto Severi. Segue<br />

il dibattito in collaborazione con il P.A.G. di<br />

Trieste. Ore 18, Quinta Dimensione, Via<br />

Strabone 13, Trieste, prenotazione obbligatoria.<br />

Info 347 9382478.<br />

1-2 sabato e domenica ingresso libero<br />

Mercoledì veg<br />

La sede LAV (Lega Anti Vivisezione) di<br />

Trieste, organizza un tavolo informativo<br />

sull’alimentazione Vegetariana-Vegana.<br />

Scelta Etica-Ambientale-Sociale per un<br />

mondo migliore. Via Ponchielli 9.30-19.30.<br />

3 lunedì ingresso libero<br />

Consulenza genitoriale psicologica<br />

Il giorno lunedì 3 <strong>dicembre</strong> il “Progetto<br />

Rosa”, al sesto anno di attività, mette a<br />

disposizione gratuita delle donne iscritte<br />

gruppi di sostegno, consulenza genitoriale<br />

e psicologica, laboratori a tema. Prossimo<br />

appuntamento 3 <strong>dicembre</strong> dalle ore 16<br />

alle ore 18 per il gruppo di elaborazione<br />

condotto dal dr. Bagatin, psicoterapeuta.<br />

Info e iscrizioni 338 8040215 - M.D.T. Via<br />

Filzi 8 V° piano.<br />

3 lunedì ingresso libero<br />

Incontri di meditazione<br />

Continuano anche in <strong>dicembre</strong> di lunedì<br />

dalle ore 19.15 le serate di meditazione<br />

gratuite, aperte sia agli esperti che ai neofiti,<br />

presso il Centro di Promozione Sociale<br />

in Via Filzi 8, V piano. Info e iscrizioni Segreteria<br />

via Filzi 8, lun-ven ore 10-12 , 040<br />

761040, lifecare07.ml@gmail.com<br />

da lunedì 3 a lunedì 17 ingresso libero<br />

Yoga nelle scuole<br />

tre incontri rivolti ad insegnanti ed educatori,<br />

per spiegare e per sperimentare<br />

come portare nelle classi il GiocaYoga.<br />

Docente Krisztina Nemeth, ore 18-20,<br />

Quinta Dimensione, Via Strabone 13. Info<br />

347 9382478, prenotazione obbligatoria.<br />

3-17 ogni lunedì ingresso libero<br />

Meditazione di Luce per la Terra<br />

Co-creare la Nuova Terra, facilitare il<br />

Cambiamento in atto e il Salto quantico;<br />

meditazione di Luce per la Terra e l’Umanità,<br />

guidata da Arleen Sidhe, in connessione<br />

con i regni della natura, il cuore di Gaia<br />

e la Fratellanza di Luce; l’incontro sarà<br />

introdotto da una breve spiegazione a titolo<br />

informativo, e dopo la meditazione seguirà<br />

un aggiornamento sull’Ascensione, la situazione<br />

attuale del passaggio di frequenza e<br />

cambiamento di coscienza della Terra. Ogni<br />

lunedì alle 20.30 presso Assoc. Lam-Il Sentiero,<br />

in piazza Benco 4. Info 347 2154583,<br />

arleensoundlight@libero.it<br />

4 martedì ingresso libero<br />

Elaborazione del lutto<br />

La Società Antroposofica organizza<br />

l’incontro mensile con il gruppo di<br />

sostegno per l’elaborazione del lutto,<br />

seguendo il testo “Confrontarsi con la<br />

morte” Ed. Novalis in via Mazzini 30, I<br />

p - ore 18.15-19.45. Info 339 7809778,<br />

s.antroposoficagruppopavisi@gmail.com,<br />

www.rudolfsteiner.it<br />

5 mercoledì ingresso libero<br />

San Nicolò bio al Giardino Pubblico<br />

Reduce dai progetti di Legambiente “Orti<br />

e Boschetto” S. Nicolò porta doni ai bambini<br />

in v. Giulia 2 nella sala dell’A.r.a.c.,<br />

inizio ore 16, ingresso libero. Info 338<br />

2118453, prolocosgc@libero.it<br />

6 giovedì ingresso libero<br />

San Nicolò bio a San Giovanni<br />

Reduce dai progetti di Legambiente Orti e<br />

Boschetto, S. Nicolò porta doni ai bambini<br />

al Centro di Aggregazione rionale, via S.<br />

Cilino 40/2, ore 16, ingresso libero. Info<br />

338 2118453, prolocosgc@libero.it<br />

6-27 ogni giovedì ingresso libero<br />

Mamme & Papà separati<br />

Associazione per la tutela dei diritti dei<br />

figli nella separazione, rivolge i propri<br />

servizi a chiunque sia coinvolto direttamente<br />

o indirettamente nelle problematiche<br />

inerenti le separazioni coniugali<br />

in presenza di figli, offre gratuitamente<br />

sostegno psicologico e legale servendosi<br />

del volontariato di professionisti quali<br />

psicologi, avvocati e pedagogisti, nonché<br />

della presenza di Soci che già hanno<br />

vissuto in prima persona le esperienze<br />

della separazione. Incontri ogni giovedì<br />

alle ore 20.30 nella sede di Banca Etica<br />

in via Donizetti 5/a. Info 040 9896736,<br />

trieste@mammepapaseparati.org,<br />

www.mammepapaseparati.org<br />

7-28 ogni lunedì ingresso libero<br />

Meditazione di Luce per la Terra<br />

Co-creare la Nuova Terra, facilitare il<br />

Cambiamento in atto e il Salto quantico;<br />

meditazione di Luce per la Terra e<br />

l’Umanità, guidata da Arleen Sidhe, in<br />

connessione con i regni della natura, il<br />

cuore di Gaia e la Fratellanza di Luce;<br />

l’incontro sarà introdotto da una breve<br />

spiegazione a titolo informativo, e dopo<br />

la meditazione seguirà un aggiornamento<br />

sull’Ascensione, la situazione attuale del<br />

passaggio di frequenza e cambiamento<br />

di coscienza della Terra. Ogni lunedì alle<br />

20.30 presso Assoc. Lam-Il Sentiero,<br />

in piazza Benco 4. Info 347 2154583,<br />

arleensoundlight@libero.it<br />

7 venerdì ingresso libero<br />

Domande-risposte su Ernia del disco<br />

Un Esperto del Centro Rieducazione<br />

Colonna Vertebrale a disposizione per<br />

rispondere alle domande più frequenti<br />

sull’ernia del disco ed i suoi sintomi. Cenni<br />

di anatomia ed indicazioni alle terapie<br />

utili per risolverla. Questa sera a partire<br />

dalle 18:15 presso il Poliambulatorio<br />

Fisiosan di Via Genova 21. Posti limitati,<br />

utile la prenotazione. Info 040 3478678.<br />

8-9 sabato e domenica ingresso libero<br />

Feeling sound-overtone music<br />

Concerto e workshop con Igor Ezendam,<br />

Libera la tua voce! concerto ore 21 l’8<br />

<strong>dicembre</strong>, workshop dalle 10-16 il 9 <strong>dicembre</strong>,<br />

nella sede della Quinta Dimensione, Via<br />

Strabone 13, Trieste, Prenotazione obbligatoria.<br />

Info 347 9382478.<br />

10 -17 lunedì ingresso libero<br />

Dipendenza emotiva<br />

Talvolta un rapporto affettivo o la sua<br />

assenza diventano sofferenza che domina<br />

sentimenti e azioni e dalla quale non si è<br />

capaci di liberarsi. L’associazione Centro<br />

Studi I.Fa.S., propone una serata di confronto<br />

su questa tematica il 10 <strong>dicembre</strong><br />

ore 20 in via XXX ottobre 4. Info 040<br />

634247, 040 9881297, 348 3993430.<br />

11 martedì ingresso libero<br />

La famiglia in trasformazione<br />

La Società Antroposofica organizza<br />

l’incontro mensile per una possibile<br />

comprensione delle tematiche familiari,<br />

seguendo il testo “La famiglia in trasformazione”<br />

Ed. Novalis in v.Mazzini 30,<br />

I p ore 18.15-19.45 Info 339 7809778,<br />

s.antroposoficagruppopavisi@gmail.com,<br />

www.rudolfsteiner.it<br />

11 martedì ingresso libero<br />

Sciogliere il corpo, liberare energia<br />

Serata pratica di bioenergetica con<br />

esercizi per il corpo, il respiro e con movimenti<br />

di scarica e carica energetica. Ass.<br />

Espande, ore 20.15, v. Coroneo 15. Info<br />

380 7385996, www.trieste.espande.it<br />

12 mercoledì ingresso libero<br />

Sintomi e chakra<br />

Ogni sintomo, anche il più banale, comunica<br />

un disagio interiore. Introduzione alla<br />

psicosomatica e al linguaggio dei Chakra<br />

Conferenza introduttiva al corso con Patrizia<br />

e Sandro alle ore 20.30 all’Ass. Mericlere<br />

in via Mazzini 30. Info 334 6728109.<br />

12 mercoledì ingresso libero<br />

Respirare consapevolmente<br />

Serata di riflessione con esperienza<br />

pratica sul respiro consapevole quale<br />

potente strumento per governare il flusso<br />

dell’energia tra il sé ed il mondo. Ass.<br />

Espande, ore 20.30, v. Coroneo 15. Info<br />

335 8459003, www.trieste.espande.it<br />

12 mercoledì ingresso libero<br />

Essere un’operatore olistico<br />

Come esercitare la professione con<br />

serenità, qualità e riconoscimento. S. B.<br />

Chiarion, Counselor, ref. albo categoria<br />

SICOOL, farà chiarezza su: normativa<br />

vigente e futura; formazione qualificante;<br />

riconoscimento degli studi, etc. Alle ore<br />

18,30 presso l’Ass.Gendai Reiki Italia,<br />

V.Beccaria, 7. Info 334 9161209.<br />

12 mercoledì ingresso libero<br />

L’arte e il Natale Universale<br />

Conferenza di L. Calvo e A. Deklic alle ore<br />

19 alla Scuola Superiore d’Arte, Magna<br />

Fraternitas Universalis in via Mazzini 30 5°<br />

p. Info 333 4236902, 040 2602395.<br />

13 giovedì<br />

Corso di pittura<br />

L’Ass.Agricoltura Biodinamica organizza<br />

un corso guidato dalla pittrice Nerella<br />

Venier sul tema “Dalla festività di Michele<br />

al Natale”-presso la sede di v.Mazzini 30<br />

Ip ore 18-19.30. Info 333 7864810,<br />

www.rudolfsteiner.it<br />

13 giovedì ingresso libero<br />

L’arca di Noè<br />

La costruzione della soddisfazione e del<br />

successo in tempo di crisi. Conduce il Dr.<br />

Giandomenico Bagatin, psicologo psicoterapeuta,<br />

alle ore 17.30 presso M.D.T.<br />

Via Filzi 8 V° piano. Info<br />

040 761040, 338 8040215.<br />

13 giovedì ingresso libero<br />

Punto vegetariani<br />

Incontro mensile dal titolo “La gentile scelta<br />

vegetariana per l’equilibrio psicoemozionale<br />

ed energetico” con Susanna Beira e<br />

Marco Bertali medici delegati Ass. Vegetariana<br />

Italiana-ore 17.15-18.30. Banca Etica,<br />

via Donizetti 5/a.<br />

13 giovedì ingresso libero<br />

Sos cervello<br />

Campagna sociale di psicofarmaco-vigilanza,<br />

incontro dal titolo “ Far fiorire il nostro<br />

cervello” con lo psichiatra Marco Bertali-ore<br />

18.45-20.30. Banca Etica, via Donizetti 5/a.<br />

13 giovedì ingresso libero<br />

Sloveno per tutti<br />

Incontro informativo gratuito sui nuovi<br />

corsi, adulti e ragazzi, ore 18 alla Scuola<br />

di sloveno, v. Valdirivo 30. Info 040 761470<br />

ore 17-19, altri orari 338 2118453,<br />

centroitalosloveno@libero.it<br />

14 venerdì<br />

Viaggio attraverso le emozioni<br />

Uno straordinario viaggio attraverso le<br />

emozioni che sono dentro di noi, come<br />

riconoscerle e viverle al meglio. Ascoltiamo<br />

la musica e trasformiamo il nostro sentire in<br />

movimento. Un percorso rivolto a chiunque<br />

voglia approfondire la conoscenza di sé<br />

e voglia trovare strumenti per gestire e<br />

risolvere i piccoli problemi quotidiani. Conduce<br />

Patrizia Mazzuchin Counsellor socio<br />

professionista AICo FVG alle ore 20 presso<br />

Opera Figli del Popolo Trieste. Necessaria<br />

prenotazione richiesti abiti comodi. Info 345<br />

7652654, patriziamazzuchin@libero.it<br />

14 venerdì ingresso libero<br />

Carazo, un David nel XX secolo<br />

Il Presidente di un piccolo paese che non<br />

si è mai piegato agli interessi dei potenti.<br />

Conferenza di Guido Marotta e Leonardo<br />

Calvo alle ore 19 alla Magna Fraternitas<br />

Universalis in via Mazzini 30 3° p. Info<br />

333 4236902, 040 2602395.<br />

14 venerdì ingresso libero<br />

Il transito 2012 della Nuova Terra<br />

42° incontro: a che punto siamo ora,<br />

facilitarsi il Salto quantico. I grossi cambiamenti<br />

a livello individuale, sociale<br />

e planetario, segnali del risveglio di<br />

coscienza e spirituale, del passaggio di<br />

frequenza già in atto; questa meravigliosa<br />

opportunità di ascensione in 5° dimensione<br />

per la Terra e l’Umanità, attesa con<br />

gioia in seno alla Fratellanza Galattica di<br />

Luce; Messaggi di condivisione per vivere<br />

al meglio questi momenti di trasformazione<br />

interiore e nel quotidiano. Conferenza di<br />

Arleen Sidhe alle ore 20.15 presso assoc.<br />

LAM-Il Sentiero in piazza Benco 4. Info<br />

347 2154583, arleensoundlight@libero.it<br />

14 venerdì ingresso libero<br />

Vivere l’Ascensione Planetaria<br />

43° incontro: a che punto siamo ora, facilitarsi<br />

il Salto quantico. I grossi cambiamenti<br />

a livello individuale, sociale e planetario,


APPUNTAMENTI DI <strong>dicembre</strong> e <strong>gennaio</strong><br />

28 <strong>Konrad</strong> <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />

su www.konradnews.it gli annunci di febbraio entro il 20 <strong>gennaio</strong><br />

Trieste <strong>dicembre</strong><br />

segnali del risveglio di coscienza e<br />

spirituale, del passaggio di frequenza in<br />

atto; questa meravigliosa opportunità di<br />

ascensione in 5° dimensione per la Terra<br />

e l’Umanità, attesa con gioia in seno alla<br />

Fratellanza Galattica di Luce; Messaggi<br />

di condivisione per vivere al meglio questi<br />

momenti di trasformazione interiore e nel<br />

quotidiano. Conferenza di Arleen Sidhe<br />

alle ore 20.15 presso assoc. LAM-Il Sentiero<br />

in piazza Benco 4. Info 347 2154583,<br />

arleensoundlight@libero.it<br />

15 sabato<br />

Corso di Euritmia<br />

L’insegnante Giusi Lafranconi guiderà il<br />

corso di Euritmia presso la Casa-Dom Brdina<br />

Opicina via di Prosecco 109, ore 10-11.30.<br />

Organizza l’Ass.Agricoltura Biodinamica. Info<br />

333 7864810, www.rudolfsteiner.it<br />

15 sabato<br />

La straordinaria storia della tua vita<br />

Ogni vita contiene elementi unici che ne<br />

fanno una incredibile ricchezza ma molti<br />

preferiscono guardare altrove attratti da<br />

immagini illusorie di vite vissute da altri.<br />

Seminario condotto da Sauro Tronconi<br />

per possedere strumenti e modalità di osservazione<br />

dove comprendere che anche<br />

l’incontro che sperimenteremo fa parte<br />

della straordinaria storia della nostra vita!<br />

Info 380 7385996, www.trieste.espande.it<br />

15 sabato ingresso libero<br />

Divertiamoci disegnando fumetti<br />

Laboratorio gratuito per bamini e ragazzi<br />

dalle ore 16.30 alle 18 alla Scuola d’Arte<br />

sintesi Fondazione ELIC in via Mazzini<br />

30 5° p. Info 333 4236902, 040 2602395.<br />

16-24 da dom. a lun. ingresso libero<br />

Tavolo LAV (lega anti vivisezione)<br />

La sede di Trieste della LAV organizza un<br />

tavolo informativo il 16-21-22-23-24 <strong>dicembre</strong><br />

presso il C.C. “Le Torri d’Europa”<br />

dalle 13 alle 20 con raccolta fondi per gli<br />

animali meno fortunati.<br />

21 venerdì<br />

Natale 2012<br />

“Il solstizio d’inverno risorge nel cuore<br />

dello zodiaco per rivificare il cosmo” rel.<br />

Dario Anderle. Organizza la Società Antroposofica<br />

presso la sede di via Mazzini,<br />

30 1p. Prenotazione consigliata max 60<br />

posti. Info 040 280533, 339 7809778,<br />

s.antroposoficagruppopavisi@gmail.com,<br />

www.rudolfsteiner.it<br />

21 venerdì ingresso libero<br />

Festa della luce<br />

Un giorno particolare, un incontro speciale<br />

per stare insieme: meditazione,<br />

conferenza, voce di luce, nella Quinta<br />

Dimensione, ore 11.45-23 in via Strabone<br />

13. Info e prenotazione 347 9382478.<br />

22 sabato<br />

Festa del Solstizio e la Nuova Terra<br />

Seminario di attivazione del nuovo Corpo<br />

Cristallino nell’ascensione e Meditazione<br />

di luce per la Nuova Terra, seguita dalla<br />

Festa del Solstizio con gioia condivisa di<br />

canti sacri delle culture del mondo e della<br />

tradizione celtica. Dalle ore 18, luogo in via<br />

di definizione, conduce Arleen Sidhe. info<br />

347 2154583, arleensoundlight@libero.it<br />

29 sabato ingresso libero<br />

Cinema e Shoah<br />

Per non dimenticare, proiezione film<br />

“FKL” ore 20.30 al Multicultura Center.<br />

Iniziativa Circolo cinema Charlie Chaplin,<br />

V. Valdirivo 30. Info 338 2118453, comitatodanilodolci@libero.it<br />

29 sabato<br />

Linguaggio del corpo<br />

Percorso esperienziale per riconoscere<br />

i bisogni da soddisfare e migliorare la<br />

qualità della vita con Leonarda Majaron<br />

9.30-13 ad Aurisina Casa Igo Gruden.<br />

Info e prenotazioni 338 3623744.<br />

Trieste <strong>gennaio</strong><br />

1 martedì ingresso libero<br />

Marcia della pace<br />

Marcia dei cittadini di buona volontà per la<br />

pace e la giustizia nel mondo. Ritrovo ore<br />

15.30 P.le Giotti. Info e adesioni<br />

338 2118453, comitatodanilodolci@libero.it<br />

7 lunedì ingresso libero<br />

Yogadonna: per il benessere<br />

Yoga Kundalini e Pratiche specifiche per<br />

la donna, Mantra yoga e meditazioni.<br />

Le iscrizioni sono aperte per i Corsi che<br />

iniziano il 7 <strong>gennaio</strong>. Nuova Sala Yoga<br />

via Carducci 30. Info 349 3534896, www.<br />

yogadonna.it... e qualunque cosa tu faccia,<br />

la farai meglio...<br />

7 lunedì ingresso libero<br />

Yogayoga: per la serenità<br />

Nuovi Corsi di yoga per tutti, yoga Kundalini,<br />

Mantra e Meditazioni ad iniziare da <strong>gennaio</strong><br />

nella Nuova Sala Yoga via Carducci 30. Le<br />

iscrizioni sono aperte, prove gratuite. Info<br />

333 9957271, www.yogayoga.it<br />

7-28 ogni lunedì ingresso libero<br />

Meditazione di Luce per la Terra<br />

Co-creare la Nuova Terra, facilitare il Cambiamento<br />

in atto e il Salto quantico; meditazione<br />

di Luce per la Terra e l’Umanità,<br />

guidata da Arleen Sidhe, in connessione<br />

con i regni della natura, il cuore di Gaia<br />

e la Fratellanza di Luce; l’incontro sarà<br />

introdotto da una breve spiegazione a<br />

titolo informativo, e dopo la meditazione<br />

seguirà un aggiornamento sull’Ascensione,<br />

la situazione attuale del passaggio di frequenza<br />

e cambiamento di coscienza della<br />

Terra. Ogni lunedì alle 20.30 presso Assoc.<br />

Lam-Il Sentiero, in piazza Benco 4. Info<br />

347 2154583, arleensoundlight@libero.it<br />

8 martedì ingresso libero<br />

Elaborazione del lutto<br />

La Società Antroposofica organizza<br />

l’incontro mensile con il gruppo di<br />

sostegno per l’elaborazione del lutto,<br />

seguendo il testo “Confrontarsi con la<br />

morte” Ed. Novalis in via Mazzini 30, I<br />

p - ore 18.15-19.45. Info 339 7809778,<br />

s.antroposoficagruppopavisi@gmail.com,<br />

www.rudolfsteiner.it<br />

8-22 ogni martedì ingresso libero<br />

Yoga nelle scuole<br />

rivolti ad insegnanti ed educatori, per<br />

spiegare e per sperimentare come portare<br />

nelle classi il GiocaYoga. Docente:<br />

Krisztina Nemeth. Ore 18-20, Quinta Dimensione,<br />

Via Strabone 13, Trieste. Info<br />

347 9382478, prenotazione obbligatoria.<br />

10 giovedì ingresso libero<br />

Punto vegetariani<br />

Incontro mensile dal titolo “Ma che<br />

ambientalisti siamo, se non diventiamo<br />

vegetariani” con Susanna Beira e Marco<br />

Bertali medici delegati Ass.Vegetariana<br />

Italiana, ore 17.15-18.30-Banca Etica, via<br />

Donizetti 5/a.<br />

10 giovedì ingresso libero<br />

Sos cervello<br />

Campagna sociale di psicofarmacovigilanza,<br />

incontro dal titolo “Il dono prezioso<br />

della depressione” con lo psichiatra<br />

Marco Bertali - ore 18.45-20.30. Banca<br />

Etica, via Donizetti 5/a.<br />

10 giovedì ingresso libero<br />

Ortho-bionomy: la trasformazione...<br />

Ortho-Bionomy: la trasformazione<br />

dell’Osteopatia. Relatore Alex Lattanzi<br />

- Ore 20 - Via Cumano, 5 Trieste. L’Ortho-<br />

Bionomy® è un metodo di lavoro dolce di<br />

riequilibrio corporeo ed energetico basato<br />

sulla stimolazione di riflessi autocorrettivi,<br />

utile per liberarsi da tensioni muscolari e da<br />

blocchi fisici e mentali. Info 328 1570691,<br />

ortho-bionomy.fvg@libero.it<br />

10 giovedì ingresso libero<br />

Sloveno per tutti<br />

Incontro informativo gratuito sui nuovi<br />

corsi, adulti e ragazzi, ore18 alla Scuola di<br />

sloveno, v. Valdirivo 30. Info 040 761470<br />

ore 17-19, altri orari 338 2118453, centroitalosloveno@libero.it<br />

11 venerdì ingresso libero<br />

Associazione Shanti<br />

Ashtanga, Sivananda e Yoga Nidra, teoria<br />

e pratica per la vita di tutti i giorni, serata<br />

colloquiale con Dario Buratto. Alle ore 20.30<br />

presso l’ass. Shanti Trieste, via Carducci<br />

12, segreteria 17-19. Info 040 3478445,<br />

shanticenter@libero.it, www.shanticenterts.<br />

it, www.darioburatto.com/it<br />

11-13 da venerdì a domenica<br />

Seminario del ven. Khenchen Sherab<br />

Venerdi 11 ore 20,30 -sabato 12 e domenica<br />

13 <strong>gennaio</strong> 2013 ore 9,30/11,30 - 15/17<br />

presso la Sala Actis di via Corti 3/A, Il Ven.<br />

Khenchen Sherab Gyaltsen Rinpoche<br />

terrà l’insegnamento di Buddha Sakyamuni<br />

“La Lampada di Gioielli” elogio del Bodhicitta<br />

redatto da Khunu Rinpoche Tenzin<br />

Gyaltsen (1895-1977) Insegnante di S.S.<br />

il XIV Dalai Lama. A seguire la domenica<br />

l’iniziazione di Buddha Sakyamuni. Info e<br />

iscrizioni 040 571048.<br />

13 domenica ingresso libero<br />

Il secondo chakra<br />

Seminario pratico, condotto da Krisztina<br />

Nemeth, ore 14,30 - 18,30, nella sede della<br />

Quinta Dimensione, Via Strabone 13.<br />

Info e prenotazione obbligatoria 347<br />

9382478.<br />

14 lunedì<br />

Associazione Shanti<br />

A partire da lunedì 14 Gennaio 2013 - ogni lunedì<br />

e mercoledì - fino a fine Febbraio, hatha<br />

yoga mattina, pomeriggio e sera! Con Clara<br />

Dessenibus: yoga-antistress, per liberarsi<br />

dalle tensioni e ritrovare la calma interiore,<br />

dalle13.30 alle 15, e yoga-benessere, per<br />

mantenere corpo e mente in equilibrio, dalle<br />

15.30 alle17; con Monica Però: yoga-vitalità,<br />

viaggio attraverso i chakra per risvegliare<br />

l’energia interiore, nei seguenti orari: 9-10.30,<br />

17-18.30, 18.30-20. Con Dario Buratto:<br />

yoga nidra (rilassamento guidato), dalle 20<br />

alle 20.45, e ashtanga yoga dalle 20.45 alle<br />

22.15. Con Sonia Aurora: ginnastica cinese<br />

dei cento giorni, antiche tecniche cinesi per<br />

la salute ed il benessere psicofisico; orari:<br />

13.30-15, 15.30-17, 17.30-19. Vieni a fare<br />

una prova gratuita! Info 040 3478445 ass.<br />

Shanti Trieste, via Carducci 12, segreteria<br />

17-19, shanticenter@libero.it, www.shanticenterts.it,<br />

www.darioburatto.com/it<br />

14-28 ogni lunedì<br />

Verso una donna nuova!<br />

10 incontri dalle 20 alle 21.30 tutti al<br />

femminile a cura di Luisa Negrini (www.<br />

luisanegrini.eu) al Twins Club, via Economo<br />

5. Radicamento, ciclicità, accoglienza,<br />

sessualità e amore ... per esplorare e approfondire<br />

il Mistero dell’esser Donna.<br />

15 martedì<br />

I bambini vogliono parlare<br />

Impariamo ad ascoltarli e a parlare con loro.<br />

Ciclo d’incontri sull’arte dell’Ascolto Attivo<br />

e la Comunicazione Efficace per relazioni<br />

amorevoli. Info e iscrizioni 320 4332011.<br />

15 martedì ingresso libero<br />

Dichiariamogli pace alla terra<br />

Conferenza del Dr Guido Marotta del<br />

Centro Studi Generali Dr David Ferriz<br />

Olivares, alle ore 17.30 alla Libreria del<br />

Centro (Borsatti) in via Ponchielli 3. Info<br />

333 4236902, 040 2602395.<br />

16 mercoledì ingresso libero<br />

Tiepolo: la forza percettiva...<br />

...dello sguardo attraverso la luce e il colore.<br />

Conferenza di Leonardo Calvo alle<br />

ore 19 alla Scuola Superiore d’Arte, Magna<br />

Fraternitas Universalis in via Mazzini<br />

30 5° p. Info 333 4784293, 040 2602395.<br />

17 giovedì<br />

Sloveno per ragazzi ingresso libero<br />

Incontro informativo sui nuovi corsi per ragazzi,<br />

ore 18 alla Scuola di sloveno, via Valdirivo<br />

30. Info 040 761470 ore 17-19, 338 2118453,<br />

centroitalosloveno@libero.it<br />

18 venerdì ingresso libero<br />

Come essere felici senza...<br />

... avere soldi, lavoro, amore... incontro con<br />

il operatore olistico Fulvio Kavrecic alle ore<br />

20,30 presso la Quinta Dimensione, Via<br />

Strabone 13, prenotazione obbligatoria.<br />

Info 347 9382478.<br />

18 venerdì ingresso libero<br />

Il dr Serge Raynaud de la Ferrière:<br />

il suo apporto al cambio di paradigmi nella<br />

scienza e nella mistica. Conferenza del Dr<br />

Guido Marotta alle ore 19 alla Magna Fraternitas<br />

Universalis in via Mazzini 30, 3° p.<br />

Info 333 4236902, 040 2602395.


APPUNTAMENTI DI <strong>dicembre</strong> e <strong>gennaio</strong><br />

29 <strong>Konrad</strong> <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />

su www.konradnews.it gli annunci di febbraio entro il 20 <strong>gennaio</strong><br />

22 martedì<br />

Scuola di Eft e Transurfing<br />

Tecniche semplici per il benessere e la<br />

gestione della vita alla portata di tutti. Sono<br />

aperte le iscrizioni per i corsi e gruppi di pratica<br />

guidati. Info e iscrizioni 320 4332011.<br />

22 martedì ingresso libero<br />

La formazione all’osservazione...<br />

...nel bambino e nell’adulto. Conferenza del<br />

Dr Guido Marotta del Centro Studi Generali<br />

Dr David Ferriz Olivares, alle ore 17.30 alla<br />

Libreria del Centro (Borsatti) in via Ponchielli<br />

3 Info 333 4236902, 040 2602395.<br />

24 giovedì ingresso libero<br />

Cinema e Shoah<br />

Per non dimenticare, proiezione film La<br />

scelta di Sophie ore 20.30 al Multicultura<br />

Center iniziativa del Circolo cinema Charlie<br />

Chaplin, V. Valdirivo 30. Info 338 2118453,<br />

comitatodanilodolci@libero.it<br />

26 sabato ingresso libero<br />

Pomeriggio di nuova ascensione<br />

“Voce di Luce” meditazione/rilassamento<br />

mediante la voce e le musiche della cantante<br />

lirica di Krisztina Nemeth, segue il<br />

dibattito in collaborazione con il P.A.G. di<br />

Trieste. Ore 18 nella Quinta Dimensione,<br />

Via Strabone 13 a Trieste, prenotazione<br />

obbligatoria. Info 347 9382478.<br />

26 sabato ingresso libero<br />

Cinema e shoah<br />

Per non dimenticare, proiezione film<br />

“Europa, Europa” ore 20.30 al Multicultura<br />

Center. Iniziativa Circolo cinema Charlie<br />

Chaplin, V. Valdirivo 30. Info 338 2118453,<br />

comitatodanilodolci@libero.it<br />

26-27 sabato e domenica<br />

Introduttivo al Craniosacrale<br />

Il Cranio-Sacrale nel quotidiano: esperienze<br />

e confini per facilitare le forze<br />

espressive della Salute. B.C.S. Scuola<br />

di Formazione C-S Biodinamico 9,30-13<br />

14,30-18 ad Aurisina Casa Igo Gruden.<br />

Info e prenotazioni 345 9226622 Claudio.<br />

26-27 sabato e domenica<br />

Meditazioni taoiste di lunga vita<br />

Due giorni intensi di pratiche in cui<br />

scopriremo come portare riequilibrio al<br />

nostro corpo ed emozioni fondendoci con<br />

l’universo per Vivere una Lunga e Sana<br />

Vita. Info Giacomo 347 2637990.<br />

29 martedì ingresso libero<br />

La famiglia in trasformazione<br />

La Società Antroposofica organizza<br />

l’incontro mensile per una possibile<br />

comprensione delle tematiche familiari,<br />

seguendo il testo “La famiglia in trasformazione”<br />

Ed. Novalis in v.Mazzini 30,<br />

I p ore 18.15-19.45 Info 339 7809778,<br />

s.antroposoficagruppopavisi@gmail.com,<br />

www.rudolfsteiner.it<br />

29 martedì ingresso libero<br />

Cinema e shoah<br />

Per non dimenticare, proiezione film<br />

“FKL” ore 20.30 al Multicultura Center.<br />

Iniziativa Circolo cinema Charlie Chaplin,<br />

V. Valdirivo 30. Info 338 2118453, comitatodanilodolci@libero.it<br />

29 martedì ingresso libero<br />

La spirulina: l’alimento più antico...<br />

...del futuro. CEGEN Centro Studi Generali<br />

Dr David Ferriz Olivares Conferenza con<br />

Guido Marotta alle ore 17.30 alla Libreria<br />

del Centro (Borsatti) in via Ponchielli 3.<br />

Info 333 4236902, 040 2602395.<br />

31 giovedì ingresso libero<br />

Cinema e Shoah<br />

Per non dimenticare, proiezione film “La<br />

settima stanza” ore 20.30 al Multicultura<br />

Center. Iniziativa Circolo cinema Charlie<br />

Chaplin, V.Valdirivo 30. Info 338 2118453,<br />

comitatodanilodolci@libero.it<br />

Meditazioni di Osho<br />

Si praticano tutte le settimane presso<br />

l’associazione Hara Yoshi di via Palestrina<br />

3. Info Alessandro 347 8266710, harayoshiassociazione@gmail.com<br />

Corsi di Restauro Ligneo<br />

Il Laboratorio D’Eliso & Tomè organizza,<br />

presso la propria sede, corsi amatoriali di<br />

restauro del mobile e dei manufatti lignei.<br />

Potete visitarci in via Alfieri 10\a, a Trieste.<br />

Info 040 763116, www.restaurodelisotome.it<br />

Associazione Enosis: corsi di Yoga<br />

Lezioni di Yoga a Trieste, presso Bio & Fun<br />

in via Economo 12/9: lunedì alle ore 20,<br />

mercoledì alle ore 13 e giovedì alle ore 19.<br />

A Muggia presso il Circolo ACLI in viale<br />

Frausin 9 il mercoledì alle ore 20. Lezione<br />

di prova gratuita. Info 340 2768293, 328<br />

4717996, www.associazione-enosis.it<br />

Società Antroposofica di Trieste<br />

Ogni martedì 20-21.30 studio sul testo di<br />

R. Steiner “Massime antroposofiche”. Ogni<br />

sabato 17.30-19 studio sul testo “L’uomo<br />

come corpo, anima e spirito” di F. Pavisi.<br />

Le attività sono gratuite presso la sede<br />

via Mazzini 30, I p. Info 339 7809778,<br />

s.antroposoficagruppopavisi@gmail.com,<br />

www.rudolfsteiner.it<br />

Ass. Agricoltura Biodinamica<br />

Ogni primo e terzo mercoledì studio con<br />

la Sezione di Biodinamica Venezia-Giulia<br />

sul testo di R. Steiner “Le api” i rimanenti<br />

mercoledì incontro sulla nascita e storia<br />

dell’agricoltura biodinamica. Ore 20-21.30<br />

presso la sede v.Mazzini 30, I p. Info<br />

333 7864810, www.rudolfsteiner.it<br />

Incontri con Legambiente<br />

Puoi trovarci ogni mercoledì dalle 18 alle<br />

20 nella sede di via Donizetti, 5/a (presso<br />

il punto informativo dei soci di Trieste<br />

della Banca Popolare Etica). Circolo<br />

Verdeazzurro di Legambiente Trieste.<br />

Info 366 3430369, 366 5239111, fax 040<br />

9890553, info@legambientetrieste.it.<br />

Segui le nostre iniziative su www.legambientetrieste.it<br />

Movimento consapevole<br />

Incontro intensivo di danza contemporanea<br />

con Daša Grgi&#269;, danzatrice,<br />

coreografa, insegnante di danza<br />

contemporanea e danzeducatore®. Il 3<br />

febbraio 2013 dalle 14 alle 17, presso Ass.<br />

Shanti Trieste, via Carducci 12, Info 333<br />

8139018, dasagrgic@gmail.com, adesioni<br />

entro il 25 <strong>gennaio</strong>.<br />

Meno-pausa più saggezza<br />

4 incontri mensili per comprendere ed<br />

elaborare le tematiche legate alla menopausa<br />

e ri-conoscere il proprio corpo con<br />

l’utilizzo della naturopatia dello yoga e<br />

dei rimedi floreali. Da febbraio a maggio<br />

2013. Info Claudia 339 6547898, Rita 334<br />

7520208 e Vanna 347 8461831.<br />

Dai una svolta alla tua vita!<br />

Tecnico ed Operatore Olistico. Corsi di<br />

massaggio e crescita personale. Operatività<br />

immediata, già dopo 4 mesi. Certificazioni<br />

riconosciute. Frequenza week-end o individuale.<br />

Info 334 9161209, www.centrolos.it<br />

Cure Essene l’Aura e Forme Pensiero<br />

Le terapie essene e la lettura dell’Aura;<br />

Un incontro con sè stessi, di guarigione e<br />

armonia interiore, fisica e sottile; il sistema<br />

dei chakra e relativi organi, la circolazione<br />

pranica e sottile dei nadi, il Suono, gli oli<br />

essenziali, i campi aurici e i corpi di luce; il<br />

legame e origine delle malattie e le Forme<br />

Pensiero, trasmutarle in luce; Un aiuto alle<br />

problematiche, le disarmonie, i disagi del<br />

corpo e dell’anima. Incontri, conferenze e<br />

trattamenti individuali con Arleen Sidhe,<br />

terapeuta certificata alla scuola di formazione<br />

di terapeuti di Anne Givaudan e del<br />

dott. Antoine Achram. Info 347 2154583,<br />

arleensoundlight@libero.it<br />

Yoga della musica e Canto Armonico<br />

L’uso del suono e della voce quale mezzo<br />

riequilibrante del benessere psicofisico;<br />

Nada e MantraYoga; Rilevamento del<br />

proprio Suono fondamentale o tonica individuale;<br />

Effetti e uso consapevole delle scale<br />

e intervalli musicali; Risonanza corporea<br />

e organi interni; Gestualità, voce e corpo;<br />

Canti delle Tradizioni, stili, espressione;<br />

Armonizzazione dei chakra e dei corpi<br />

sottili; I Suoni creatori di luce, forme e colori;<br />

Il Canto Armonico e Overtones. Lezioni<br />

individuali, frequenza e orari personalizzati;<br />

a richiesta si organizzano corsi, laboratori e<br />

seminari di gruppo; con Arleen Sidhe. Info<br />

347 2154583, arleensoundlight@libero.it<br />

Musica e Canto celtico<br />

Corsi di Canto tradizionale (stile, espressione<br />

e lingue delle aree celtiche) e degli<br />

strumenti in uso nella tradizione: feadog<br />

(flauto irlandese), bodhran (tamburo celtico),<br />

chitarra per accompagnamento. A cura di<br />

Arleen Sidhe, cantante, musicista e insegnante<br />

formatrice del settore. Info Arleen<br />

347 2154583, arleensoundlight@libero.it<br />

Meditazione della sera<br />

ogni giovedi ore 21, presso la sede della<br />

Quinta Dimensione, Via Strabone 13, Trieste.<br />

Info 347 9382478, prenotazione obbligatoria.<br />

Canti e Danze sacre dal mondo<br />

Si organizzano a richiesta di gruppi ed<br />

associazioni, corsi e seminari di Canti e<br />

Danze sacre in cerchio delle culture dei<br />

popoli, di guarigione, di meditazione, ritualità<br />

e cicli della Natura, gli Elementi, la Terra<br />

e il Cosmo, la celebrazione alla Vita; per i<br />

Canti, lezioni individuali o di gruppo sono<br />

attive durante tutto l’anno con giornate e<br />

orari personalizzati. Con Arleen Sidhe,<br />

esperta e insegnante di canti e danze sacre<br />

e popolari, tradizioni e spiritualità, musicista,<br />

cantante e musicodanzaterapeuta. Info 347<br />

2154583, arleensoundlight@libero.it<br />

Shiatsu l’arte dell’ascolto<br />

Un percorso di 8 incontri... Alla scoperta<br />

della semplicità e del benessere attraverso<br />

la pratica dello shiatsu. Mercoledi<br />

16 <strong>gennaio</strong> 2013 ore 20 prova gratuita.<br />

Associazione Culturale LeVieDelBlu, via<br />

S.Francesco, 15 III° piano. Info Jan 366<br />

3029789, Ingrid 347 1637692.<br />

Comunicazione analogica (Emotiva)<br />

spiega come interpretare un segno, un<br />

gesto, un comportamento, Pordenone una parola per<br />

capire le nostre e altrui esigenze e relazionarci<br />

positivamente con il mondo. Contattaci<br />

per partecipare alla presentazione<br />

delle “Discipline Analogiche” (TS, UD e Go<br />

con ingresso gratuito). Info 335 7029917,<br />

040 54848, ipnosi.tel, furio@psych-k.it<br />

Quinta dimensione<br />

Corsi di Yoga a Modo Mio, Yoga bambinigenitore,<br />

percorsi personalizzati. L’incontro,<br />

La via della Voce di Luce, Seminari,<br />

Concerti, Eventi. Info 347 9382478, Via<br />

Strabone 13 a Trieste, www.quintadimensionedikrisztinanemeth.blogspot.it<br />

Gorizia <strong>dicembre</strong><br />

2 domenica ingresso libero<br />

Festa d’Avvento<br />

... buio sulla Terra, luce nei cuori. Con<br />

i bambini si vive un intenso sentimento<br />

d’attesa, preparando i doni per il Natale.<br />

Inizio ore 11: teatrino delle pupette, laboratori<br />

di corone d’Avvento, candele di<br />

cera d’api ad immersione, lana infeltrita<br />

e arance profumate. Bazar di giocattoli,<br />

oggetti in lana. Ricco buffet e caffetteria!<br />

Scuola Waldorf Piazza della Repubblica,<br />

33 Borgnano di Cormons (GO)


APPUNTAMENTI DI <strong>dicembre</strong> e <strong>gennaio</strong><br />

30 <strong>Konrad</strong> aprile 2012<br />

30 <strong>Konrad</strong> <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />

su www.konradnews.it gli annunci di febbraio entro il 20 <strong>gennaio</strong><br />

Gorizia <strong>dicembre</strong><br />

15 sabato<br />

Komyo Reiki: seminario primo livello<br />

IL Komyo Reiki nasce dalla volontà del<br />

suo fondatore, il Rev. Hyakuten Inamoto,<br />

di riportare la disciplina Reiki verso la tradizionale<br />

spiritualità del metodo originario di<br />

Mikao Usui. Info Giacomo 347 2637990.<br />

15 sabato - 16 domenica<br />

Longevity Energetic a Monfalcone<br />

I movimenti che ringiovaniscono. Energia<br />

sottile per equilibrio, forza, creatività. Due<br />

giorni intensivi per imparare il metodo del<br />

libro Longevity di Howard Lee (Mondadori).<br />

Info Marco Casale 333 2084377.<br />

Gorizia <strong>gennaio</strong><br />

7 lunedì<br />

Esercizi di bioenergetica<br />

Presso lo Studio Ercoli di Viale Ledra<br />

64 a Udine, inizio delle Classi d’esercizi<br />

bioenergetici a cura di Claudia Marega<br />

diplomata SIAB Società italiana di analisi<br />

bioenergetica. Info 346 4717858.<br />

19 sabato ingresso libero<br />

Asilo e scuola aperti<br />

La pedagogia Steiner-Waldorf, il corso di<br />

studi, la visita della scuola, il teatrino delle<br />

pupette alla scuola dell’Infanzia. Sarà<br />

effettuato un servizio di intrattenimento<br />

dei bambini. Alle ore 15 presso la Scuola<br />

Waldorf - Borgnano di Cormons piazza<br />

della Repubblica, 33. Info 0481 67496.<br />

26 sabato<br />

La triarticolazione sociale<br />

“La nuova economia: primi passi verso la<br />

triarticolazione sociale”. In un contesto caratterizzato<br />

dal crollo delle economie e del<br />

tradizionale modo di concepire la politica e<br />

le istituzioni, è possibile trovare un modo del<br />

vivere sociale che sia adatto all’uomo d’oggi<br />

per evitare che le riforme auspicate continuino<br />

a perpetuare gli stessi errori. A cura di<br />

Sabino Pavone, maestro nella Scuola Waldorf<br />

di Conegliano, attivo a livello nazionale<br />

all’interno dell’organizzazione delle Scuole<br />

Waldorf in Italia. Ore 20.30 presso Scuola<br />

Waldorf p.zza della Repubblica,33 Borgano<br />

di Cormons (GO). Info 0481 67496.<br />

Associazione Spazio organizza<br />

- corsi di Yoga Hatha-Raja il lunedì dalle<br />

ore 9 alle ore 10.30 e il martedì dalle<br />

ore 17.30 alle ore 19, con inizio lunedì<br />

14 <strong>gennaio</strong> 2013; - corso di Qi Gong<br />

(ginnastica tradizionale cinese) il giovedì<br />

dalle ore 17.15 alle ore 18.15, con inizio<br />

giovedì 17 <strong>gennaio</strong> 2013, presso la Palestra<br />

Spazio via Marega 26 Lucinico. Info<br />

0481 32990.<br />

Associazione Corpo Libero<br />

Organizza Corsi di Yoga Hatha-Raja ogni<br />

lunedì e mercoledi dalle ore 18 alle ore<br />

19.30 e dalle ore 20 alle ore 21.30 ed ogni<br />

giovedì mattina dalle ore 9.30 alle ore 11,<br />

con inizio lunedì 14 <strong>gennaio</strong> 2013, a Ronchi<br />

dei Legionari presso la Palestra Corpo Libero<br />

via Roma 15. Info 0481 777737,<br />

Anna 0481 32990.<br />

Pordenone <strong>dicembre</strong><br />

6 giovedì ingresso libero<br />

Serate gratuite del BenEssere<br />

Un paio d’ore per praticare esercizi corporei<br />

e di meditazione per rilassarci e stare bene.<br />

Ogni serata entreremo in contatto con una<br />

nuova tecnica utile per ri-conoscere la forza<br />

guaritrice che è in noi. Aps Centro Olos, via<br />

Oberdan 3. Info 334 9161209.<br />

Pordenone <strong>gennaio</strong><br />

10-29 giovedì e martedì ingresso libero<br />

Serate gratuite del BenEssere<br />

Un paio d’ore per praticare esercizi corporei<br />

e di meditazione per rilassarci e stare bene.<br />

Ogni serata entreremo in contatto con una<br />

nuova tecnica utile per ri-conoscere la forza<br />

guaritrice che è in noi. Aps Centro Olos, via<br />

Oberdan 3. Info 334 9161209.<br />

19-27 sabato e domenica<br />

Massaggio base e su persona seduta<br />

BenEssere per te e per gli altri. Corsi per<br />

imparare ed essere subito operativi! 19-20<br />

e 26-27 <strong>gennaio</strong> a Pordenone. Certificazioni<br />

qualificanti. Info 334 9161209,<br />

www.centrolos.it<br />

Guarigione a tutto tondo<br />

Viaggi spirituali, Reiki, Alfa-Healing,<br />

Terapia Regressiva, Terapia del Suono,<br />

Astrologia, Integratori. Info 331 7692442,<br />

www.reikispiritmondo.wordpress.com,<br />

www.merkabaviaggi.altervista.it<br />

Udine <strong>dicembre</strong><br />

1 sabato ingresso libero<br />

Ayurveda: il film<br />

Proiezione del bellissimo filmato di Pan<br />

Nalin: Ayurveda, arte di vivere, arte di<br />

guarire. Viaggio appassionato nel cuore<br />

dell’Ayurveda, nei luoghi dove la disciplina<br />

è nata. Con un’intervista a Swami Joythimayananda.<br />

Sala Yoga Sangha, ore 19.<br />

Info Gianna 340 2233994, giannashanti@<br />

libero.it, www.sanghaudine.com<br />

6 giovedì ingresso libero<br />

Professione Benessere<br />

Come esercitare la professione con<br />

serenità, qualità e riconoscimento. S.B.<br />

Chiarion, Counselor, ref.registro categoria<br />

SICOOL, farà chiarezza su: normativa<br />

vigente e futura; formazione qualificante;<br />

riconoscimento degli studi, etc. Alle ore<br />

20.30, sala consiglio 5^ circoscriz. Udine<br />

Cussignacco, via Veneto 164. Info 334<br />

9161209.<br />

6-9 da giovedì a domenica<br />

Seminario su Spazio e Tempo<br />

Spazio e Tempo: le due forme che ingabbiano<br />

il nostro essere divino. Come<br />

comprenderle e superarle. Seminario con<br />

Enzo Nastati all’Ecovillaggio “La Nuova<br />

Terra” di Codroipo (Ud). Info e prenotazioni<br />

0432 905724, segreteria@albios.it<br />

7 venerdì ingresso libero<br />

Incontro con Swami Joythimayananda<br />

Serata esperienziale con uno dei massimi<br />

esponenti a livello mondiale del settore.<br />

Alle ore 19, sala Yoga Sangha. È gradito<br />

segnalare la propria presenza; si tratta di<br />

un’opportunità di incommensurabile valore,<br />

che il Maestro offre alle persone che<br />

desiderano incontrarlo. Info Gianna 340<br />

2233994, giannashanti@libero.it, www.<br />

sanghaudine.com<br />

7 venerdì ingresso libero<br />

Lo yoga per i disturbi alimentari<br />

Presso la libreria Perlanima via Pordenone<br />

58 a Udine, conserenza della dott.ssa<br />

Bellen: lo yoga per gli squilibri metabolici<br />

e psicologici alimentari. Ore 20.30. Info<br />

393 7960546.<br />

7 venerdì ingresso libero<br />

Il mal di schiena...<br />

Il mal di schiena affrontato col metodo<br />

chiropratico. Conferenza con il dr. Gary<br />

Barbaro, chiropratico USA, alle ore 20.30<br />

alla Bioteca in via Villa Glori 41.<br />

9 domenica<br />

Costellazioni con Silvia Miclavez<br />

Giornata esperienziale e formativa con<br />

le costellazioni familiari sistemiche e autopoietiche.<br />

Prezzo:€ 100,00. Udine, via<br />

Monte S.Marco, 60 dalle 9.30-18.30. Info<br />

0432 470551, www.alcicostellazioni.it<br />

9-16 domenica<br />

Sperimenta la forza della vita!<br />

Il corpo, le relazioni, la sessualità... Consapevolezza<br />

corporea, Tantra, Meditazione,<br />

Sana alimentazione, etc. Laboratorio<br />

esperienziale di condivisione a Udine e/o<br />

Cercivento. Info 334 9161209,<br />

www.centrolos.it<br />

14 venerdì ingresso libero<br />

Prova le Costellazioni familiari!<br />

Vieni a sperimentare questo straordinario<br />

metodo che risolve le dinamiche psicologiche<br />

nascoste che causano i problemi di<br />

vita. Ore 20.30 - via S. Rocco 142. Info<br />

Giacomo Bo<br />

www.lecostellazionifamiliari.net<br />

14 venerdì ingresso libero<br />

La musica, il linguaggio dei cieli<br />

Conferenza con la dott.ssa Teresa De<br />

Monte, medico alle ore 20.30 alla Bioteca<br />

in via Villa Glori 41.<br />

15-16 sabato e domenica<br />

NLP-Emotional Intelligence Healing<br />

Straordinaria occasione per imparare in<br />

modo semplice ed efficace come ritrovare<br />

la via della salute e mantenere lo stato di<br />

benessere a vita. Dr.(Ph.d) Anna Calvia.<br />

Seminario intensivo presso l’associazione<br />

culturale Nest, Città Fiera. Info 333<br />

2308950, studiocalvia3@gmail.com<br />

16 domenica<br />

Lo sguardo del cuore<br />

Svelando, tramite le Costellazioni Familiari,<br />

ciò che agisce nel profondo, veniamo<br />

accompagnati in una nuova visione, sciogliendo<br />

i legami al disagio. Info e adesioni<br />

347 5555802, nicoletta_campisi@libero.it<br />

16 domenica<br />

Sanare le relazioni<br />

Laboratorio esperienziale con la prof.<br />

Nadia Miniussi. Conoscere ed acquisire<br />

gli strumenti per migliorare e sanare le<br />

relazioni. Alle ore 9.30 - 18.30 presso<br />

Healing Center in via Colloredo 148,<br />

Pasian di Prato (UD). Info 0432 691448,<br />

Nadia 339 3185960, iphitalia@libero.it,<br />

www.iphitalia.com<br />

19 mercoledì ingresso libero<br />

Scopri le Costellazioni familiari...<br />

e rimarrai stupito di come questo metodo<br />

fa emergere le dinamiche profonde che<br />

sono la causa del problemi nella vita. Ore<br />

20.30 - via S. Rocco 142. Info Giacomo<br />

Bo, www.lecostellazionifamiliari.net<br />

Conosci i migliori prodotti bio<br />

erboristeria Il Fiore dell’arte di sanare<br />

del dott. Dario Blasich<br />

Ronchi dei Legionari (GO) - Via Carducci 21 - Tel. 0481 475545<br />

Essenze,<br />

fiori di Bach,<br />

aura-soma, incensi,<br />

cristalli,<br />

fitocosmesi, miele,<br />

alimenti biologici,<br />

libri...


APPUNTAMENTI DI <strong>dicembre</strong> e <strong>gennaio</strong><br />

31 <strong>Konrad</strong> <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />

su www.konradnews.it gli annunci di febbraio entro il 20 <strong>gennaio</strong><br />

21 venerdì ingresso libero<br />

L’uomo dopo l’uomo...<br />

L’uomo dopo l’uomo, vivere in un mondo<br />

che cambia. Conferenza con Pierrette<br />

Bovisi, yoga teaching, alle ore 20.30 alla<br />

Bioteca in via Villa Glori 41.<br />

Udine <strong>gennaio</strong><br />

8 martedì ingresso libero<br />

Il potere del respiro<br />

Presentazione del Rebirthing, antica e<br />

potente tecnica di respirazione che scioglie<br />

i blocchi emotivi e i traumi dell’infanzia,<br />

purificando il corpo e la mente. Ore<br />

20.30, via S. Rocco 142. Info Giacomo<br />

Bo 0432 728071.<br />

10 giovedì<br />

Guarire le ferite del destino<br />

Dal condizionamento dell’albero genealogico<br />

alla riparazione dei vissuti<br />

dolorosi e dei legami disfunzionali tramite<br />

la forza trasformatrice evolutiva delle<br />

Costellazioni Familiari. Ore 20.30. Gradita<br />

prenotazione. Info 347 5555802, nicoletta_campisi@libero.it<br />

11 venerdì ingresso libero<br />

Conosci le Costellazioni familiari<br />

Vieni a sperimentarle in prima persona<br />

per renderti conto della loro efficacia nel<br />

risolvere i problemi della vita. Ore 20.30 -<br />

via S. Rocco 142. Info Giacomo Bo<br />

www.lecostellazionifamiliari.net<br />

12-13 sabato e domenica<br />

NLP-Emotional Intelligence Healing<br />

Straordinaria occasione per imparare in<br />

modo semplice ed efficace come ritrovare<br />

la via della salute e mantenere lo stato di<br />

benessere a vita. Dr.(Ph.d) Anna Calvia.<br />

Seminario intensivo presso l’associazione<br />

culturale Nest, Città Fiera. Info 333<br />

2308950, studiocalvia3@gmail.com<br />

13 domenica<br />

Sperimenta la forza della vita!<br />

Il corpo, le relazioni, la sessualità... Consapevolezza<br />

corporea, Tantra, Meditazione,<br />

Sana alimentazione, etc. Laboratorio<br />

esperienziale di condivisione a Udine e/o<br />

Cercivento. Info 334 9161209,<br />

www.centrolos.it<br />

16 mercoledì ingresso libero<br />

Prova le Costellazioni familiari<br />

Straordinario metodo per risolvere<br />

problemi di vita che hanno radici nella<br />

propria linea genetica e nella propria<br />

famiglia di origine. Via S. Rocco 142,<br />

ore 20.30. Info Giacomo Bo,<br />

www.lecostellazionifamiliari.net<br />

20 domenica<br />

Bellezza naturale in Ayurveda<br />

Viso & corpo: accettarsi, apprezzarsi,<br />

valorizzarsi. Laboratorio femminile condotto<br />

da Gianna Gorza. Semplici tecniche<br />

per la cura del corpo, secondo i principi<br />

dell’Ayurveda. Sala Yoga Sangha dalle<br />

9.30 alle 16. Info Gianna 340 2233994,<br />

www.sanghaudine.com<br />

26 sabato ingresso libero<br />

Porte aperte all’ecovillaggio<br />

Agricoltura omeodinamica, bioedilizia,<br />

possibilità di pranzo biologico e conferenza<br />

pomeridiana all’Ecovillaggio “La<br />

Nuova Terra” di Codroipo (Ud). Info 0432<br />

905724, segreteria@albios.it.<br />

Crisi Difficoltà Dai una svolta!<br />

Se vuoi essere un operatore olistico e hai<br />

già fatto corsi e seminari, puoi veder riconosciute<br />

e qualificate le tue conoscenze<br />

diventando subito operativo. Informati al<br />

334 9161209, www.centrolos.it<br />

Yoga con il metodo Satyananda!<br />

Proseguono i corsi organizzati dal Centro<br />

Satyananda Yoga Udine. Per informazioni<br />

sulle attività dell’associazione visita il sito<br />

www.satyanandaitalia.net/corsiyoga_udine.<br />

Info 327 1213807.<br />

nat_design<br />

Trieste, via Mazzini 5 – tel. 040 2418585<br />

www.natdesign.it<br />

orario 10-13 16-19<br />

chiuso il lunedì<br />

arredare<br />

con la natura<br />

A <strong>dicembre</strong> saremo aperti anche la domenica il 16 e il 23 e il lunedì 17 e 24


APPUNTAMENTI DI <strong>dicembre</strong> e <strong>gennaio</strong><br />

31 <strong>Konrad</strong> <strong>dicembre</strong> 2012/<strong>gennaio</strong> 2013<br />

su www.konradnews.it gli annunci di febbraio entro il 20 <strong>gennaio</strong><br />

21 venerdì ingresso libero<br />

L’uomo dopo l’uomo...<br />

L’uomo dopo l’uomo, vivere in un mondo<br />

che cambia. Conferenza con Pierrette<br />

Bovisi, yoga teaching, alle ore 20.30 alla<br />

Bioteca in via Villa Glori 41.<br />

Udine <strong>gennaio</strong><br />

8 martedì ingresso libero<br />

Il potere del respiro<br />

Presentazione del Rebirthing, antica e<br />

potente tecnica di respirazione che scioglie<br />

i blocchi emotivi e i traumi dell’infanzia,<br />

purificando il corpo e la mente. Ore<br />

20.30, via S. Rocco 142. Info Giacomo<br />

Bo 0432 728071.<br />

10 giovedì<br />

Guarire le ferite del destino<br />

Dal condizionamento dell’albero genealogico<br />

alla riparazione dei vissuti<br />

dolorosi e dei legami disfunzionali tramite<br />

la forza trasformatrice evolutiva delle<br />

Costellazioni Familiari. Ore 20.30. Gradita<br />

prenotazione. Info 347 5555802, nicoletta_campisi@libero.it<br />

11 venerdì ingresso libero<br />

Conosci le Costellazioni familiari<br />

Vieni a sperimentarle in prima persona<br />

per renderti conto della loro efficacia nel<br />

risolvere i problemi della vita. Ore 20.30 -<br />

via S. Rocco 142. Info Giacomo Bo<br />

www.lecostellazionifamiliari.net<br />

12-13 sabato e domenica<br />

NLP-Emotional Intelligence Healing<br />

Straordinaria occasione per imparare in<br />

modo semplice ed efficace come ritrovare<br />

la via della salute e mantenere lo stato di<br />

benessere a vita. Dr.(Ph.d) Anna Calvia.<br />

Seminario intensivo presso l’associazione<br />

culturale Nest, Città Fiera. Info 333<br />

2308950, studiocalvia3@gmail.com<br />

13 domenica<br />

Sperimenta la forza della vita!<br />

Il corpo, le relazioni, la sessualità... Consapevolezza<br />

corporea, Tantra, Meditazione,<br />

Sana alimentazione, etc. Laboratorio<br />

esperienziale di condivisione a Udine e/o<br />

Cercivento. Info 334 9161209,<br />

www.centrolos.it<br />

16 mercoledì ingresso libero<br />

Prova le Costellazioni familiari<br />

Straordinario metodo per risolvere<br />

problemi di vita che hanno radici nella<br />

propria linea genetica e nella propria<br />

famiglia di origine. Via S. Rocco 142,<br />

ore 20.30. Info Giacomo Bo,<br />

www.lecostellazionifamiliari.net<br />

20 domenica<br />

Bellezza naturale in Ayurveda<br />

Viso & corpo: accettarsi, apprezzarsi,<br />

valorizzarsi. Laboratorio femminile condotto<br />

da Gianna Gorza. Semplici tecniche<br />

per la cura del corpo, secondo i principi<br />

dell’Ayurveda. Sala Yoga Sangha dalle<br />

9.30 alle 16. Info Gianna 340 2233994,<br />

www.sanghaudine.com<br />

26 sabato ingresso libero<br />

Porte aperte all’ecovillaggio<br />

Agricoltura omeodinamica, bioedilizia,<br />

possibilità di pranzo biologico e conferenza<br />

pomeridiana all’Ecovillaggio “La<br />

Nuova Terra” di Codroipo (Ud). Info 0432<br />

905724, segreteria@albios.it.<br />

Crisi Difficoltà Dai una svolta!<br />

Se vuoi essere un operatore olistico e hai<br />

già fatto corsi e seminari, puoi veder riconosciute<br />

e qualificate le tue conoscenze<br />

diventando subito operativo. Informati al<br />

334 9161209, www.centrolos.it<br />

Yoga con il metodo Satyananda!<br />

Proseguono i corsi organizzati dal Centro<br />

Satyananda Yoga Udine. Per informazioni<br />

sulle attività dell’associazione visita il sito<br />

www.satyanandaitalia.net/corsiyoga_udine.<br />

Info 327 1213807.<br />

nat_design<br />

Trieste, via Mazzini 5 – tel. 040 2418585<br />

www.natdesign.it<br />

orario 10-13 16-19<br />

chiuso il lunedì<br />

arredare<br />

con la natura<br />

A <strong>dicembre</strong> saremo aperti anche la domenica il 16 e il 23 e il lunedì 17 e 24

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