Pirellone, è già toto-nomine - DNews

D N E WS d n ews m i l a n o @ d n ews q u o t i d i a n o. i t 11
GIOVEDÌ 28_FEBBRAIO_2 01 3 SMS 3 3 1 78 07 75 4
Suo pamphlet caso editoriale al tempo della crisi
MORTO LO SCRITTORE HESSEL
ISPIRO' GLI INDIGNADOS
DNMondo
Dopo il voto Il leader 5 stelle fuga ogni dubbio: niente inciuci. Pronta la replica del segretario Pd: «In parlamento ciascuno si assumerà le sue responsabilità»
Grillo dice no a Bersani. E la base insorge
Monti apre a Grillo-Bersani:
«Meglio del governissimo».
Berlusconi: «Bisogna dare
un segnale di stabilità».
>>
Paola Pentimella Testa
Ro m a
«Bersani è uno stalker politico.
Da giorni sta importunando il
M5S con proposte indecenti invece
di dimettersi, come al suo
posto farebbe chiunque altro. È
riuscito persino a perdere vincendo.
Ha superato la buonanima
di Waterloo Veltroni». È un
attacco senza mezzi termini
quello di Grillo, che attraverso il
blog sbatte la porta in faccia a
Pier Luigi Bersani, azzerando
qualsiasi possibilità di apertura:
nessuna fiducia al Pd. Nel post,
Grillo elenca tutte le dichiarazioni
fatte da Bersani sui 5 Stelle.
“Fascisti del web, venite qui a
dirci zombie”, “Con Grillo finiamo
come in Grecia”, “Lenin a
Grillo gli fa un baffo”, sono solo
alcune. Il leader del M5S, insomma,
non dimentica e avvisa
il segretario Pd: «Ora questo
smacchiatore fallito ha l’arro -
ganza di chiedere il nostro sostegno».
«Negli ultimi venti anni -
conclude - il Pd ha governato per
ben 10 anni e nell’ultimo anno e
mezzo ha fatto addirittura il governissimo
con il Pdl, votando
qualunque porcata di Rigor
Montis». Pronta la replica di
Bersani, che risponde direttamente
sul blog: «Quel che Grillo
ha da dirmi, insulti compresi, lo
voglio sentire in parlamento. E lì
ciascuno si assumerà le proprie
responsabilità». Sul nodo interviene
anche Nichi Vendola, dopo
un incontro con il segretario
del Pd. «Mi auguro sinceramente
che si riuscirà a dare una risposta
forte al vento di cambiamento
che soffia impetuoso nel
Con il suo libro, ha il nome al movimento degli
indignati. È morto a Parigi lo scrittore Stephane
Hessel, 95 anni. Diventò celebre in tutto il mondo
proprio per il pamphlet “I n d i g n a tev i ! ” tradot -
to e venduto ovunque. Ma Hessel aveva una
lunga vita da protagonista da raccontare. Da
combattente per la libertà e per i diritti. Il presidente
del parlamento europeo Schulz, lo ha ricordato
ieri come «grande europeista».
paese». «Niente governissimo -
aggiunge -, spero che non sia
questo l’auspicio di Grillo». Intanto
in rete i grillini si dividono
sul niet del loro leader a Bersani.
Ed è boom di firme per una petizione
che gli chiede di cambiare
idea. Immancabile il commento
di Berlusconi, che pubblica
un video-messaggio sulla
sua pagina Facebook. «Nessuna
forza politica responsabile può
ignorare il valore della governabilità»,
dice. E ancora: «Non si
deve partire dalle alleanze ma
dalle cose da fare. Solo dopo che
dal 15 marzo in poi saranno insediati
i gruppi parlamentari e
scelti i presidenti delle Camere,
il capo dello Stato può avviare le
Borsa Italiana
Cambi
Spd: hanno vinto 2 clown
L’ira del Colle:
«Esigiamo rispetto
dalla Germania»
Le dichiarazioni di Peer Steinbruck,
politico Spd, possibile candidato
alla successione di Angela
Merkel, sul risultato delle elezioni
italiane - «Sono stati eletti due
clown», riferito a Berlusconi e Grillo
- aprono un caso politico-diplomatico
durante la visita di Napolitano
in Germania. Il presidente
della Repubblica avrebbe dovuto
incontrare il candidato Spd alla
cancelleria. Ma l’incontro è stato
annullato: «Il presidente della Repubblica
ha per Costituzione il
mandato di rappresentare l’unità
nazionale - ha detto Napolitano -.
Noi rispettiamo la Germania, ma
esigiamo rispetto per il nostro
paese». Poi tra i due c’è stata una
telefonata chiarificatrice.
Crisi Ministro finanze tedesco: «Subito un governo»
Moody's boccia il voto italiano
«Un rischio per l’E u rozo n a »
L’agenzia di rating Moody’s fa sapere che il risultato delle elezioni politiche è
negativo per il rating italiano, e aumenta la possibilità che si torni al voto,
prolungando, di conseguenza, l’incertezza del paese. Un allarme condiviso anche
dal ministro delle Finanze tedesco. Per Wolfgang Schaeuble, infatti, equilibri così
incerti rischiano di minare i mercati dell’Eurozona, per questo ha chiesto ieri che
le forze politiche del Belpaese si affrettino a formare un governo stabile. «Quando
sui mercati nascono dubbi sulla formazione di un governo stabile c’è pericolo di
contagio - ha spiegato -. Lo abbiamo visto un anno fa, quando le elezioni in Grecia
hanno determinato insicurezza politica. Altri paesi sono stati infettati». Intanto
ieri piazza Affari ha fatto tirare un sospiro di sollievo, chiudendo in positivo. Lo
spread è rimasto alto (336), ma è sceso rispetto a martedì. _
INDICI ieri
ALL SHARE 1 67 93 , 7 3 1 , 74
FTSE MIB 1 5 8 2 7, 02 1,77
FTSE STAR 1 67 93 , 7 3 0 , 74
EUR /USD 1 . 3 0 97 0 ,1 5
EUR /GBP 0.864 0,09
consultazioni per la formazione
del nuovo governo. Se un messaggio
di stabilità non verrà lanciato
prima rischiamo di pagare
un prezzo troppo alto».
Dopo gli “s c h i a f fi ” di Grillo a
Bersani, tocca a Monti aprire a
Bersani e Grillo, perché anche
per il Professore è sempre meglio
che avere un governissimo.
«Non si può lasciare un paese
senza governo». O meglio: «La
governabilità prima di tutto». Il
premier ha riunito un nucleo ristretto
di esponenti di Scelta civica
e il ragionamento che regala
ai suoi uomini è stato chiaro: l’Italia
non può permettersi di non
essere governata, di regalare
dubbi e incertezze ai mercati e
agli investitori. Monti, racconta
chi era presente, ha pure invitato
i presenti a non sottovalutare
il risultato elettorale di Scelta civica:
in un contesto così indefinito
anche una pattuglia di venti
senatori può spostare l’ago della
bilancia. Il ragionamento è che
per votare la fiducia a un governo
è necessario per Scelta civica
che siano «chiare le cose da fare».
Non tutti i governi, però, sarebbero
uguali: meglio un esecutivo
Bersani-Grillo - avrebbe
spiegato Monti ai presenti - che
un governissimo del Pd con Berlusconi.
«Votando un governo
Pd-Pdl andremmo di nuovo al
voto tra un anno, un anno e mezzo,
con Grillo che rischierebbe di
prendere il 90%». Su temi, poi,
come il rinnovamento della politica,
la sobrietà, la trasparenza,
Monti non ha mai nascosto di
nutrire lo stesso sgomento che
nei comizi di Grillo diventa rabbia.
Ora, si tratterebbe di unire la
proposta alla protesta, e la piattaforma
annunciata ora da Bersani,
seppur in termini ancora
generici, potrebbe andare in
questa direzione.