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Diapositiva 1 - Associazione Nazionale Ex Allievi Teulié

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Il Rapportino<br />

… e in principio fu il verbo…<br />

Cari lettori,<br />

cosa succede in un noioso pomeriggio universitario quando due ex si incontrano per caso e rievocano immagini di<br />

un lontano passato da allievi della Scuola Militare Teuliè? Succede che, come l’araba fenice, torna in vita il<br />

giornalino degli <strong>Ex</strong> <strong>Allievi</strong>. Nonostante qualche scettico, il travolgente entusiasmo ha fatto sì che le penne degli ex<br />

allievi cominciassero a macchiare i fogli prima ancora che il giornale stesso vedesse l’alba del suo primo dì. Come<br />

mille Caps dal pié rapido, le mail schizzavano verso la nostra casella postale; chi voleva sapere quando avrebbe<br />

preso vita l’arduo progetto, chi proponeva argomenti , chi semplicemente ci stimolava ad un “celere progredire”.<br />

Dalla polvere di un basso scaffale nell’<strong>Associazione</strong>, un consunto giornale di tempi che furono fa la sua comparsa:<br />

“Il Primo Tricolore”, figlio della penna di La Penna (scusateci il gioco di parole) e di Tanzarella. Come Cappelloni<br />

desiderosi di seguire le orme impresse dai propri Anziani, decidiamo di continuare il lavoro da Loro sapientemente<br />

iniziato. Nasce così Il Rapportino. Come si può intuire dal titolo e dalla denominazione delle varie rubriche,<br />

abbiamo deciso di creare uno strumento veloce, divertente e pungente per fare da collante tra Passato, Presente e<br />

Futuro.<br />

Approfittiamo di questo piccolo spazio per esprimere enorme gratitudine a tutti coloro che hanno collaborato e<br />

collaboreranno alla realizzazione di questo “pezzo di carta” che si pone il difficile obiettivo di rappresentare tutti<br />

Noi, Noi che siamo e saremo sempre la Scuola Militare “Teuliè”. Sperando che questo giornale risulti di vostro<br />

gradimento, sono ben accette tutti i consigli e le critiche che possono contribuire alla crescita de Il Rapportino.<br />

1<br />

I redattori<br />

M&M


il Rapportino<br />

Cari Amici,<br />

Una Rete di Relazioni…<br />

dopo tanti sforzi siamo finalmente riusciti a pubblicare nuovamente il nostro notiziario. Vorrei<br />

pertanto dire grazie a Mirko e Marco per il loro prezioso contributo. Mi auguro che questo sia solo<br />

l’inizio di una lunga serie di articoli che hanno il principale scopo di tenere informati tutti, allievi<br />

ed ex, professori, ufficiali e simpatizzanti dell’<strong>Associazione</strong>. Siamo ormai giunti al termine<br />

dell’anno scolastico. Il Corso Ruocco ha celebrato il suo mak pi e presto le ragazze faranno il loro<br />

ingresso nella Teuliè. Prepariamoci ad accoglierle fra noi <strong>Ex</strong> <strong>Allievi</strong>. In questo anno e mezzo di<br />

presidenza tanti sono stati gli eventi che mi hanno reso felice e fiero di essere presidente di<br />

un’<strong>Associazione</strong> che ha spiccato il volo con le sue ali ormai robuste. Continuiamo così cari <strong>Ex</strong>.<br />

Enzo Beltrami osava definire l’<strong>Associazione</strong> come una RETE DI RELAZIONI. Avendo fatte mie<br />

queste parole, spero di poter contare sulla nostra unione. Dobbiamo dimostrare a tutti di essere i<br />

migliori.<br />

Buona lettura,<br />

il vostro Presidente<br />

2<br />

Antonio Zaccheo, Turinetto I 1996-99


L’<strong>Ex</strong> Allievo di Servizio<br />

Il ruolo delle Scuole Militari nello sviluppo sociale e istituzionale dell’Italia<br />

Cari ex,<br />

il 28 Aprile 2009 si è tenuto a Roma nella Sala della Regina a Montecitorio il convegno organizzato dall’ On.<br />

Edmondo Cirielli (Presidente della Commissione Difesa Camera dei Deputati, ex allievo Nunziatella) sul tema “Il<br />

ruolo delle Scuole Militari nello sviluppo sociale e istituzionale dell’Italia”. Il convegno che ha riunito tanti ex allievi<br />

provenienti da tutte e quattro le scuole militari ha sottolineato i valori ideali che sono da sempre alla base degli<br />

istituti militari.I relatori alla presenza del ministro La Russa hanno esposto i propri punti di vista e le proprie<br />

esperienze personali contribuendo a creare un tavola rotonda di lavoro volta a migliorare gli istituti militari, visto e<br />

riconosciuto il loro indubbio valore come istituti di eccellenza. Tra gli intervenuti il generale Vincenzo Camporini,<br />

Capo di stato maggiore della Difesa, secondo cui “il prodotto delle scuole militari può essere di straordinaria utilità<br />

per la società nel suo complesso” in termini di “cultura profonda di senso dello Stato, spirito di sacrificio,<br />

solidarietà, consapevolezza di far parte di una comunità che è alla base di un pieno contributo allo sviluppo della<br />

società”. Le scuole militari costituiscono quindi “un prezioso vivaio per la società nel suo complesso” e non solo per<br />

le forze armate. Per il senatore del Pdl Francesco Gamba, ex allievo dell'Istituto navale Morosini, “il risultato di<br />

quanto offerto dalle scuole militari non va valutato soltanto in termini di alimentazione delle accademie, ma<br />

certamente nella possibilità di infondere in tanti cittadini italiani valori come la responsabilità, la cultura della difesa<br />

e l'amor di Patria”. Prima ancora che futuri ufficiali, dalle scuole militari escono ''cittadini ai massimi livelli''.<br />

“Educazione, solidarietà e tolleranza, rispetto della libertà di se stessi e degli altri” sono, a giudizio del generale<br />

Rolando Mosca Moschini, Consigliere per gli Affari militari e del Consiglio supremo di Difesa del presidente della<br />

Repubblica (oltre che ex allievo della scuola militare Nunziatella di Napoli), alcuni dei valori che vengono trasmessi<br />

agli studenti degli istituti militari. L'attuale direttore dell'Aisi Giorgio Piccirillo ha manifestato l'esigenza di “un<br />

dibattito positivo, un confronto sereno e serio sul futuro delle scuole militari, che si confrontano con un mondo<br />

esterno della formazione altrettanto valido e di eccellenza. Bisogna fare in modo che le scuole militari si presentino<br />

in modo competitivo nella società”. Anche Alessandro Ortis, presidente dell'Autorità Energia Elettrica e Gas, ha<br />

esortato a considerare il mondo delle scuole militari in un'ottica di rinnovamento, con istituti che potrebbero<br />

assumere una fisionomia interforze e soprattutto aperti all'Europa, “riposizionando così in modo moderno<br />

l'istituzione e aumentando la qualità della selezione degli allievi”.Infine il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha<br />

disposto uno studio “per verificare se in alcune scuole non si possa immaginare anche un'apertura” a studenti civili<br />

che potrebbero “condividere la formazione” pur non pernottando nelle strutture come gli allievi militari. A questo<br />

fine la scuola prescelta potrebbe essere la nostra scuola, la Scuola Militare Teuliè di Milano. Si tratterebbe, ha<br />

spiegato lo stesso La Russa di nuovi studenti “selezionati in base al merito” e tenuti al pagamento di “una retta,<br />

come nelle scuole private”. In questo modo si otterrebbe l'effetto di “allargare al massimo” il numero dei<br />

frequentatori. “Non avrei difficoltà a mandare mio figlio in una scuola militare”, ha sottolineato La Russa. Prima di<br />

estendere la frequenza dei corsi di studio sarà necessario valutare se la commistione riduca la capacità formativa<br />

delle scuole o la mantenga invece inalterata. Qualcosa di più bisogna fare per avvicinare i giovani, soprattutto in<br />

un momento in cui non c'è più il servizio militare di leva”. Allo stesso tempo, il ministro La Russa ha rilevato che<br />

“si può anche immaginare di aumentare il numero delle scuole militari”, oltre che di “trasformare uno degli istituti<br />

in una scuola interforze”.<br />

Tutti gli interventi hanno sviluppato quindi punti di vista mai banali e sono stati tenuti con gran padronanza della<br />

scena. Questa considerazione ne introduce un’altra e cioè che dobbiamo lavorare e tanto. La nostra associazione è<br />

davvero esile, tranne l’On. Gamba gli altri relatori erano tutti ex Nunziatella, noi dobbiamo fare ancora tanta<br />

strada. La direzione la conosciamo e dobbiamo perseguirla con forza e determinazione. Possiamo appoggiarci ai<br />

“cugini” della Nunziatella, ma a pedalare dobbiamo essere noi se vogliamo tra qualche anno riuscire a proporre<br />

anche solo un rappresentante su questi “palcoscenici”.<br />

3<br />

Emilio Parente (Turinetto I 1996 – 99)


L’eco di Giulio Cesare<br />

Donne in caserma: l’omertà del “moderno”<br />

Quando ero una Cappella una nota rivista lombarda voleva scrivere un articolo sulla <strong>Teulié</strong> e per questo aveva<br />

chiesto di intervistarmi. Il giorno prima dell’intervista venne a trovarmi un signore con le spalle addobbate da una<br />

torretta e un paio di stelle consumate sul campo di battaglia di qualche ufficio con l’aria condizionata. Cotale<br />

bipede, allora tra i responsabili delle comunicazioni con la stampa, si era scomodato per “insegnarmi a parlare” :<br />

«Cosa dirai domani se i giornalisti ti chiederanno una tua opinione sull’arrivo delle donne alla Teuilé?» -mi chiese-<br />

«Gli risponderò che sono assolutamente contrario.» - «Ah ah!! Si vede che sei ancora troppo giovane per poter<br />

capire…»<br />

Già, ammettere di non gradire le donne in caserma è una posizione scomoda, poco diplomatica e difficile da<br />

sostenere perché in serio conflitto con il cordiale clima di par condicio dominante il mondo di oggi. Andare contro<br />

l’inserimento delle donne in una qualsiasi categoria di lavoro vuol dire marcarsi come maschilista o uomo d’altri<br />

tempi che vorrebbe ancora la donna lavastiraecucina. Ma non volere le donne nelle Scuole Militari non ha niente a<br />

che vedere con tutto ciò! Non centra nulla con il maschilismo e non vi è alla base alcuna concezione misogina. Se<br />

provassimo a mettere dei doppi infissi sulle finestre del Colosseo di sicuro un visitatore lo troverebbe più<br />

confortevole e più al passo con i tempi, peccato che così il Colosseo sarebbe a dir poco abominevole. Ma non<br />

perché si disprezzano per linea di principio i doppi infissi, che anzi sono notevoli per le loro qualità, ma perché il<br />

Colosseo piace così com’è e, se modificato, perderebbe la sua bellezza!! Non gradire le donne in <strong>Teulié</strong> non vuol<br />

dire disprezzare le donne!! Le donne sono dotate di indiscusse capacità e in certi casi riescono a superare l’uomo<br />

sia in termini di intelligenza che in espressione fisica. È una questione di Tradizione, qualcosa che non ha<br />

fondamenta razionali e non può essere distrutto. Centinaia di <strong>Allievi</strong> hanno vissuto i loro anni più belli in quella<br />

caserma, hanno condiviso ideali comuni lottando duramente per mantenerli intatti. Per un Allievo anche afferrare il<br />

manico di una rampa di scale ha la sua importanza, si fatica tre anni per conquistarlo e acquista un significato che<br />

risulterebbe incomprensibile per chi vive al di fuori del nostro contesto. E purtroppo a volte chi si trova a decidere<br />

il futuro di casa è qualcuno che la casa non l’ha mai visitata. I migliori economisti sono quelli che percorrono<br />

l’intera scala gerarchica e una volta arrivati in vetta non dimenticano cosa significhi trovarsi ai gradini più bassi,<br />

ma anzi chiedono loro confronti e consigli su come agire. È contro chi ha deciso di trascurare tutti questi aspetti<br />

che intendo schierarmi, no di certo contro le neoarrivate, che anzi godono della mia stima più profonda per il loro<br />

coraggio.<br />

Ormai che il dado è stato tratto non rimane altra scelta che accoglierle ed essere tutti uniti come fratelli (e sorelle)<br />

sperando che un giorno qualcuno capirà e ci restituirà la Nostra Scuola, quella per cui abbiamo pianto e sofferto,<br />

quella che abbiamo amato, quella che ci piace così com’è… senza doppi infissi…<br />

Mi dispiace remare contro le decisioni prese dalla tanto amata mamma Esercito ma, ahimé, non sono d’accordo.<br />

O forse sono ancora troppo giovane per poter capire…<br />

4<br />

Mirko Catucci, Platone II 2004-07


L’Eco di Giulio Cesare<br />

Trofeo Enzo Beltrami<br />

A fine Aprile 2009 è terminato il primo corso di tiro di C10/P10 - Carabina e Pistola a 10 metri – discipline molto<br />

tecniche e specialità olimpiche, organizzato dal Tiro a Segno <strong>Nazionale</strong> di Milano per gli allievi della Scuola<br />

Militare Teuliè..<br />

Il corso, articolato su 20 lezioni di tiro di 1 ora ciascuna il giovedì pomeriggio, è stato frequentato in questo prima<br />

esperienza pilota da 10 allievi del “Ruocco”.<br />

A conclusione, gli allievi hanno festosamente partecipato alla gara finale, tenutasi il 5 maggio e articolata in 2<br />

prove: 20 colpi di carabina e 20 colpi di pistola.<br />

Il vincitore della classifica combinata, Antonio Abagnale, ha vinto il Trofeo Enzo Beltrami, una coppa messa in<br />

palio da Alberto Nicolis, istruttore federale di tiro con pistola che, per l’occasione, ha scelto il premio ottenuto 20<br />

anni prima per la vittoria dell’ UNUCI di Reggio Emilia nella disciplina di Pistola Automatica.<br />

La cerimonia di premiazione è avvenuta dopo un rinfresco nello stesso stand di tiro.<br />

I tiratori sul podio sono stati premiati dal Presidente del TSN Milano, Fabio Sacchetti, dal comandante del<br />

Battaglione <strong>Allievi</strong>, Ten.Col. Ramundo, e dalla Segretaria dell’ <strong>Associazione</strong> <strong>Ex</strong> <strong>Allievi</strong>, la signora Marina Scotti.<br />

La speranza è che questo corso rappresenti il punto di partenza di una esperienza continuativa in questa disciplina,<br />

avente come obiettivo l’inserimento del Tiro a Segno nelle competizioni Interscuole, o almeno la creazione di un<br />

challenge con la Nunziatella, che già da tempo ha questa disciplina tra gli sport praticati dagli allievi della scuola<br />

napoletana.<br />

Nr. Cognome Nome Tot<br />

1 Abagnale Antonio 302<br />

2 Santamaria Flavio 277<br />

3 Di Monaco Marco 266<br />

4 La Bianca Francesco 255<br />

5 Alaia Paolino 251<br />

6 Urbani Massimo 240<br />

7 Pagano Ciro 237<br />

8 Laghi Alessandro 224<br />

9 Peduto Virgilio 182<br />

10 Gagliardi Antonio n.p.<br />

5


L’Eco di Giulio Cesare<br />

51° Pellegrinaggio Militare Internazionale<br />

“Più nazioni, un solo popolo di Dio” è il tema scelto per<br />

quest’edizione;P. Blaise Rebotier, cappellano militare e direttore del<br />

Pellegrinaggio che ha visto la partecipazione di oltre 13.000 esponenti di<br />

differenti corpi militari, ha affermato: “Lourdes ha un ruolo importante<br />

nella storia di pace dell’Europa contemporanea: tra i segni concreti della<br />

pace e dell’unità che qui si costruiscono, la presenza fianco a fianco di<br />

eserciti che si trovavano, soltanto in tempi recenti, su opposti fronti, come<br />

quello croato e quello bosniaco.Lo scorso anno i bosniaci non avevano una<br />

loro struttura – spiega P. Rebotier – così i croati hanno ospitato i loro<br />

«nemici di ieri» e sono venuti insieme a pregare, segno di una pace<br />

radicata nella fede e in Maria: presenza di amore e tenerezza”. Ancora una<br />

volta, Lourdes ha risposto con calore all’ “invasione” di militari. Difatti,<br />

precisa il sacerdote, “questo pellegrinaggio è differente dagli altri, i quali<br />

vivono soprattutto all’interno dell’area sacra; questo, invece, coinvolge<br />

tutta la città ed è particolarmente amato da chi vive qui, anche dai non<br />

credenti”. “È un’occasione” - prosegue il cappellano - “in cui si sperimenta<br />

una vitalità e una vivacità uniche, con tanti giovani che affollano le strade,<br />

in qualche modo paragonabile alle Giornate Mondiali della Gioventù: si fa<br />

esperienza di una porzione di Chiesa, quella militare, che è dinamica e<br />

vitale”. Una testimonianza di fede che si accompagna “ad un impegno<br />

quotidiano fatto di servizio e disponibilità nei confronti della gente”.<br />

La S. Messa celebrata all'interno di quella grotta è senza dubbio il momento più emozionante del pellegrinaggio<br />

quando si sente più forte il richiamo della Madre. È un momento da vivere con la massima concentrazione<br />

spirituale per non perdere l’opportunità di un incontro come singoli e come “Chiesa di Militari”. E cosa dire della S.<br />

Messa nella basilica sotterranea di San Pio X: la sontuosità dalla Cerimonia, la sensazione palpabile della<br />

multinazionalità. Quando così tanti individui si radunano e tendono spiritualmente verso un'unica aspirazione, si<br />

crea una atmosfera che ha del magnetico, che ti vibra dentro: dalla pelle, al cervello, al cuore, all’anima.Un<br />

momento più “privato” di intimo raccoglimento: la Messa “solo italiana” nella Basilica Superiore la mattina prima di<br />

ripartire, dove già ti nasce la voglia di tornare.Altro momento molto coinvolgente è la processione dei “flambeau”<br />

con tutti noi inquadrati e vicini ai nostri compagni, “luce per il futuro”. Si ha poi l’occasione di conoscere compagni<br />

stranieri che diventano fratelli e sorelle con i quali scambiare indirizzi per futuri contatti, che potranno portare un<br />

incontro a trasformarsi in amicizia, basata su comuni sentimenti di fede. Alcuni di noi hanno avuto addirittura la<br />

possibilità di bagnarsi nelle vasche dell’acqua di Lourdes: un’emozione difficilmente descrivibile per chi la viva nella<br />

fede, qualcosa che ricorda l’Eucarestia, una profonda comunione con lo Spirito della Madonna: un qualcosa che ti<br />

resta dentro e che ti spinge a desiderare di fare del bene al prossimo. Nel contesto di questa profondità di<br />

sentimenti, è decisivo per noi giovani allievi, che ci accingiamo ad immergerci nella realtà della “vita militare”,<br />

partecipare ad un evento di questa importanza. Ci aiuta a capire quello che deve essere il “primus movens” del<br />

nostro impegno: comprensione dei problemi, aiuto al prossimo, difesa della pace, combattimento solo ove<br />

inevitabile.<br />

…e che la Madonna di Lourdes ci guardi sempre con affetto e guidi le nostre scelte.<br />

6<br />

Scaglia Carlo (Serafino 2009-12)


L’Eco di Giulio Cesare<br />

Mak 100 corso “Ruocco”<br />

Come da tradizione anche quest’anno, in occasione della fine dell’anno scolastico, per<br />

festeggiare la conclusione del ciclo di studi del corso “Ruocco”, si è tenuto il consueto Makp<br />

100. Anche in questa occasione la cerimonia è stata scandita dal Ballo di fine corso, dalla cena<br />

di Gala, dal Taglio della torta e dall’emozionante epilogo dell’ammaina gagliardetto.<br />

La prima novità saltata all’occhio è stata la “scomparsa” del tendone bianco che nel corso degli<br />

anni ha fatto da palcoscenico a questa manifestazione. In un cortile ventoso ma riscaldato<br />

dalla presenza di amici e familiari si è svolto sotto una volta di stelle e nuvoloni minacciosi il<br />

ballo, sapientemente accompagnato dall’orchestra del Maestro Tempera e brillantemente<br />

“coreografato” dalla nostra insegnante Aniko. Il momento più bello della serata è stato senza<br />

dubbio l’ammaina gagliardetto che, per quest’anno, è stato compiuto in maniera singolare, ma<br />

molto suggestiva: infatti al posto del tricolore, sul pennone più alto dell’alzabandiera è stato<br />

posta la drappella del corso “Ruocco”, drappella che al termine della serata, accompagnata dal<br />

consueto Silenzio fuori ordinanza, è stata ammainata davanti agli occhi velati dalle lacrime<br />

degli allievi, e ai cuori gonfi di orgoglio di genitori e parenti.<br />

I nostri inviati hanno approfittato della serata per fare qualche domanda agli ospiti presenti per<br />

tale serata.<br />

(Generale Maggi): Signor Generale, Lei che di Makp ne ha visti tanti, c’è qualcosa che<br />

ha reso speciale quello di quest’anno?<br />

Trovo che l’idea di far ballare gli <strong>Allievi</strong> nel cortile anziché in tendone come gli anni precedenti abbia reso<br />

il tutto più coinvolgente; ho avuto la sensazione che le famiglie fossero più vicine ai propri ragazzi.<br />

Come ben sa dall’anno prossimo anche le donne potranno accedere alle Scuole<br />

Militari. Cosa pensa a riguardo?<br />

Nonostante la riforma prenderà atto a partire dall’anno prossimo, l’idea di includere le donne era stata<br />

partorita già da tempo; il ritardo è dovuto solo alla volontà di aspettare che tutte le città sedi di Scuole<br />

Militari avessero le strutture idonee ad ospitare le ragazze, al fine di poter partire tutti insieme. Mentre ai<br />

miei tempi vedere una donna nelle Forze Armate costituiva una rarità, adesso l’altro sesso è più che<br />

affermato, si fa apprezzare per le sue indiscusse qualità e ha inoltre dato vita ad una sana competizione<br />

che stimola noi maschietti a dare il meglio per dimostrarci superiori. Non nascondo di aver conosciuto<br />

alcune soldatesse che spero vivamente di non trovarle mai come nemico! Ormai le donne sono affermate<br />

ovunque: bisogna accettarlo.<br />

(Colonnello Serto): Quest’anno ha preso parte e<br />

contribuito all’organizzazione del suo primo Makp di fine<br />

corso qui alla Scuola Militare Teuliè. Può darci la sua<br />

prima impressione a caldo?<br />

Io e i miei collaboratori ci siamo posti come obiettivo la realizzazione<br />

della Festa degli <strong>Allievi</strong> del corso “Ruocco” in maniera tale da renderla<br />

esclusivamente per gli allievi. Per questo motivo abbiamo cercato di<br />

tagliare il più possibile gli interventi e la partecipazione di “personaggi”<br />

al di fuori del nostro contesto che è la Scuola stessa.<br />

Quali emozioni e sentimenti ha generato in lei il vedere<br />

come dei ragazzi appena diciottenni vivono così intensamente un momento che<br />

unisce alla gioia e alla soddisfazione di un cammino che ormai si sta per concludere,<br />

la malinconia di tre anni vissuti insieme?<br />

Oltre alla bellezza in sé della cerimonia e all’atmosfera che si crea, credo che tramite le sincere lacrime di<br />

commozione di questi ragazzi si possa capire il significato dell’amicizia che li accomuna; un sentimento<br />

naturale che rimarrà vivo nonostante lo scorrere del tempo. Spero che gli allievi del corso “Ruocco”<br />

serbino nella loro memoria questo momento come uno dei tanti bei ricordi di vita qui alla Teuliè.<br />

(Antonio Zaccheo pres. <strong>Associazione</strong> ex allievi): Ormai possiamo dire che hai passato<br />

la soglia del decimo makp. Cosa accomuna l’odierna festa alle precedenti? In cosa<br />

differisce?<br />

Ciò che rende magico ogni mak pi è l’anacronistico ballo delle debuttanti, le quali devo<br />

ammettere, nel tempo sempre più carine.L’attuale situazione economica del Paese (nonché del<br />

mondo intero) ha sicuramente inciso sullo sfarzo della cerimonia, anche se credo che tutto<br />

sommato non sia venuta meno l’originalità e non sia stata inficiata la gioia che gli allievi hanno<br />

provato nel celebrare questa festa. A mio parere bisognerebbe però enfatizzare maggiormente<br />

la figura dell’allievo, cercando di trasmettere agli ospiti presenti il vero significato di questo<br />

momento. Ricordo quando da allievo del secondo anno (giugno 1998) partecipai al Mak pi della<br />

7


Nunziatella. Rimasi folgorato dall’atmosfera del cortile piccolo illuminato dalle candele che gli<br />

allievi tenevano in mano inneggiando il malinconico canto del Mak. Le parole di quel canto<br />

dicevano e dicono: “o mak pi noi ce ne andrem fra 100 dì, sarem dottori o ufficiali un dì ma noi<br />

torneremo qui…”. Questo è il vero significato del mak pi, un saluto alla Scuola che ci ha<br />

educato per riversi tutti un giorno da professionisti affermati o<br />

da ufficiali in carriera. Tutti accomunati dall’essere ex allievi.<br />

Gli ex allievi per poter partecipare a questo makp, come<br />

già successo l’anno scorso, hanno dovuto pagare il prezzo<br />

pieno del biglietto di ingresso. Tenendo conto che molti<br />

ex non esercitano ancora una professione e che sono<br />

proprio loro a costituire il bacino in cui sfoceranno gli<br />

allievi terminato il loro corso di studi, non credi che la<br />

Scuola non tenga sufficiente conto del valore che ha e<br />

potrà avere l’<strong>Associazione</strong> anche nei confronti della<br />

Scuola e degli allievi stessi?<br />

Premetto che i rapporti tra <strong>Associazione</strong> e Scuola sono ottimi, la<br />

collaborazione reciproca di certo non manca. A mio parere, però, anche quest’anno,<br />

nonostante le pressioni esercitate, l’argomento è stato gestito in maniera grossolana. Forse<br />

nessuno si è posto il problema di cosa potessero pensare gli <strong>Ex</strong> <strong>Allievi</strong> al riguardo. La giovane<br />

età della nostra <strong>Associazione</strong> porta in alcuni casi a sottovalutare la nostra importanza. Sarà<br />

mio compito per l’anno prossimo convincere il Comando della Scuola a garantirci un<br />

trattamento migliore. Sull’argomento ex allievi e associazione si è espresso anche il<br />

vice Presidente Giancarlo Soavi: gli ufficiali e in generale gli organi di comando ritengono<br />

che gli ex allievi non facciano più parte della Scuola e quindi spesso veniamo messi in<br />

disparte. Credo che la giovane età della nostra <strong>Associazione</strong> non debba essere una scusa dietro<br />

cui ripararci, ma ognuno di noi deve fare in modo di affermare la propria individualità per<br />

contribuire alla causa dell’associazione e di tutti gli ex allievi. Ora come ora il compito di<br />

ognuno di noi deve essere quello di impegnarsi personalmente nel far sì che la visibilità della<br />

nostra <strong>Associazione</strong> cresca, e non pretendere che siano gli altri a fare ciò al posto nostro e a<br />

servirci la tavola imbandita.<br />

Osare e Durare<br />

S. Ten. Corrado SPAGNOLO, M.O.V.M. (Camozzini I 1936-40)<br />

Il prossimo Corso (2009-12) sarà dedicato all’ex Allievo Corrado SPAGNOLO. Entrato<br />

giovanissimo a Scuola, ottimo negli studi, veniva giudicato meno portato alla vita militare.<br />

Così, a metà del secondo anno, si ritirava e si presentava alla Maturità, brillantemente<br />

conseguita. Superava il biennio di Ingegneria e otteneva il grado di Sottotenente di Artiglieria<br />

di Complemento. Scoppiata la guerra, chiedeva di essere destinato in zona di operazioni e<br />

veniva inviato a Lero (Egeo) come Ufficiale distaccato della Marina.<br />

Dopo l’armistizio, i tedeschi assalirono l’isola, incontrando una seria resistenza e Spagnolo<br />

comandava egregiamente le sue truppe. Esaurite le munizioni, continuava con le armi portatili.<br />

Ferito, rifiutava i soccorsi ed anzi tentava di riprendere un cannone perduto. A causa delle<br />

gravi lesioni, decedeva dopo lunga agonia.<br />

16 novembre 1943.<br />

8<br />

M&M


Osare e Durare<br />

Il Maturando<br />

Questa poesia è stata scritta da Ficai Veltroni Giuseppe durante la preparazione all’esame di Maturità. Passano gli<br />

anni, cambiano i secoli, ma gli studenti sono uniti dagli stessi sentmenti..<br />

Se mai continga che il limite sacro<br />

della Maturutà possa varcare<br />

mercè lo studio ch’ora mi fa macro<br />

a tutti I libri di latin con festa<br />

e con letizia mai provata avanti,<br />

darò subito foco e per protesta<br />

Intonerò sul rogo questi canti:<br />

Eccomi libero dai vostri impacci<br />

amati classici carta da stracci!<br />

Al fin col giubilo vi getto al foco<br />

Ove dileguasi a poco a poco<br />

L’importantissima vostra presenza,<br />

Amati Classici siete in partenza!<br />

Addio di Cicero bel parodiare<br />

e barbosissimo filosofare!<br />

A nostra giovan etade gaia<br />

narrar gli incomidi della vecchiaia!<br />

È concepibile tanta scemenza?<br />

Amati classici siete in partenza!<br />

Coi lepidissimi incontri tuoi,<br />

di Livio e Tacito tronfi di glorie<br />

Bruciam lietissimi le lunghe istorie,<br />

Non è gran perdita restarne senza<br />

Amati classici siete in partenza!<br />

Mentre la man tendevo un poco avante<br />

per stracciare quei libri ad uno ad uno,<br />

una voce gridò: perché mi schiante?<br />

Forse a queste carte tornerai<br />

a trarne fuori qualche citazione<br />

ch’entro gli scritti tuoi riporterai.<br />

(Latina etenim<br />

docua citazio<br />

Vel es philosophis vel ex Oratio<br />

demonstrat omnibus<br />

tuam cultam mentem<br />

teque admirabilem<br />

facit in gentem)<br />

E allora spinto dall’occasione<br />

a riaprir queste pagine ingiallite,<br />

forse al cuor sentirai nuove emozione:<br />

torneran le memorie mai sopite<br />

memorie care di tempi lontani,<br />

di gioie e di speranze ahimè fuggite<br />

e dileguate come sogni vani.<br />

9<br />

Il Maturando,<br />

Fumi I 1941-43


Bacheca<br />

Chi l’ha dura lo vince<br />

Milano, …2009 QUINTOSOLE STADIUM<br />

Altro che Mondiale…altro che Champions League…il torneo d’Aquino è ben altro che una semplice scampagnata tra<br />

cugini. Per chi non lo sapesse il suddetto torneo è rivolto agli ex allievi delle tre (dal prossimo anno 4) scuole<br />

militari che annualmente se ne contendono la vittoria e con essa il prestigio e l’onore tra le file degli ex allievi. Il<br />

triangolare si svolge con gare di andata e ritorno e la finale si disputa tra le due squadre con il punteggio più alto<br />

alla fine di tutti gli incontri.<br />

Detto fatto le gare del mattino (girone di andata) non iniziano sotto una buona stella per gli ex-teuliè: due<br />

sconfitte consecutive contro Nunziatella prima e Morosini poi, complicano di molto le ambizioni di bissare la vittoria<br />

nel torneo precedente. Al giro di boa la classifica era la seguente: Morosini 6, Nunziatella 3, Teuliè 0.<br />

Nel pomeriggio la compagine veneziana batte i cugini di Napoli concedendo un’ultima flebile speranza di<br />

raggiungere la finale.<br />

Lo scontro decisivo, la gara del “dentro o fuori”, è il match di ritorno contro la Nunziatella…e quando il gioco si fa<br />

duro solo “8 tosti” possono giocare: entrano in capo agguerritissimi, con l’obiettivo di vincere con almeno 2 gol di<br />

scarto (a causa della differenza reti) e rifilano una cinquina tonda tonda, senza “se” e senza “ma”. Sarà stata la<br />

voglia di crederci, la buona disposizione in campo con il mitico Di Natale in porta, il divino Leone Perrone (che<br />

non ha mai perso un contrasto aereo..chissà perché!) al centro della difesa con a destra il sempre verde baluardo<br />

di ogni torneo Emilio Parente e a sinistra il “duo alterno” presidente Zaccheo-eterno numero 7 Castagnini. Il<br />

centrocampo tatticamente predisposto all’offensiva era composto da Ciccio Marra al centro mentre sulle ali<br />

prendevano il volo i 3 polmoni di Maurizio Gatto e la classe del Pinturicchio (anche se di fede milanista…non tutti<br />

sono perfetti) Alex Astore; avamposto offensivo lo statuario Zio Antonio, per gli amici Damiano detto il lucano.<br />

La finale con il Morosini si disputa immediatamente dopo il match con la Nunziatella.<br />

Nonostante il sole cocente, nonostante l’afa milanese che toglie il fiato la finalissima è un’altra partita da<br />

raccontare ai nipoti, che entrerà negli annali della storia del torneo, perché, quando c’è in ballo la vittoria,<br />

l’adrenalina prende il sopravvento, la stanchezza di tre match consecutivi nelle gambe svanisce…<br />

Si capisce da subito che sarà un’impresa difficile ma nonostante tutto i nostri ex passano in vantaggio 2-0 nei<br />

primi 15 minuti con la rabbia e con i denti.<br />

Gli ex del Morosini, non paghi incassano e reagiscono portandosi sul 2-1 a fine primo tempo.<br />

Nella ripresa le squadre si allungano, gli ex teuliè respingono ogni assedio, conquistano e ripartono. Il finale di<br />

partita è al cardiopalmo con i cugini veneziani che agguantano il pareggio e con la Teuliè che vanamente cerca il<br />

gol partita.<br />

I tempi regolamentari ricchissimi di emozioni si chiudono in pareggio 2-2… si va alla lotteria dei rigori: il grande Di<br />

Natale eletto a furor populi eroe di giornata neutralizza due penalty consecutivi permettendo di andare sul 2-0.<br />

Il quarto rigore, il primo dei due match-ball a disposizione (essendo sul 3-1) è sui piedi di Emilio Parente che<br />

nonostante quattro incontri encomiabili, forse a causa della stanchezza o perché no per dare ulteriore suspence<br />

alla sfida, sbaglia il tiro dal dischetto permettendo di conseguenza agli avversari di portarsi sul 3-2.<br />

Il quinto rigore, ultima chance per chiudere i conti ed entrare nella storia è nei piedi di Ciccio Marra: la tensione è<br />

palpabile, tutto lo stadio trattiene il fiato, posiziona la palla sul dischetto e senza rincorsa piazza un tiro secco e<br />

preciso nell’angolino basso, palla da una parte portiere dall’altra.<br />

Il campo da gioco diventa una bolgia, finisce 4-3 ai rigori, e la Teuliè, contro tutti i pronostici, vola sul gradino più<br />

alto del podio per il secondo anno consecutivo (mai più propizio fu il motto “iterum alte volat”).<br />

L’invito per il prossimo anno è esteso a tutti gli ex, di tutte le province e regioni; è un’occasione divertente di<br />

ritrovarsi insieme, di fare sport e di dare onore alla nostra associazione e alla nostra scuola. E poi quello che verrà<br />

sarà il primo torneo quadrangolare nella storia dei Tornei d’Aquino, e noi vogliam vincerlo con lo stesso spirito e la<br />

stessa tenacia che ci ha distinto nelle ultime due edizioni.<br />

Francesco Marra, Fadini II 2002-05<br />

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Bacheca<br />

Sopravvivere alla matematica<br />

Se la terra non è seminata non si può pretendere che da questa crescano frutti, se un palazzo non è ben costruito<br />

sin dalle fondamenta viene giù come un castello di carte. E’ fuor di dubbio che in ogni campo è necessario il<br />

talento per raggiungere l’eccellenza, ma sicuramente non c’è talento che tenga senza volontà, grinta e<br />

determinazione. Gattuso gioca in serie A e guadagna milioni d’euro l’anno non di certo grazie al suo piede a<br />

banana!<br />

Tu che leggi quest’articolo domandati quanta volontà sia necessaria per raggiungere almeno il fatidico 6 in<br />

matematica. Un po’ di buona volontà, un pizzico di determinazione, qualche buon consiglio e l’obiettivo sarà<br />

raggiunto!<br />

METODO<br />

Il metodo è fondamentale per poter assimilare quelle maledette “arcane” teorie spiegate in classe che prendono<br />

forma negli incubi dell’allievo generico medio. Le armi da usare contro questi mostri non sono tecniche di wrestling<br />

di sottomissione del povero quaderno degli appunti o epici lanci dello stesso fuori da porte o finestre. Basta<br />

semplicemente prendere un foglio, ricopiarci sopra i concetti di teoria essenziali spiegati in classe e metterlo di<br />

fianco. Poi si deve prendere il libro degli esercizi iniziando a fare i primi (le “fondamenta” del nostro palazzo)<br />

sull’argomento proseguendo man mano fino ai più complessi. Le prime volte il foglio con la teoria sarà guardato<br />

spesso, ma dopo un po’, volenti o nolenti, i concetti si stamperanno in testa e saranno applicati automaticamente.<br />

COSTANZA<br />

Nel nostro caso il medico prescrive: “Trenta minuti al giorno tutti i giorni e lontano dai pasti, ad eccezione di<br />

week-end e festivi. Si consiglia di aumentare la dose in prossimità di un compito in classe, in caso di sonnolenza<br />

cronica assumere contestualmente caffeina in forma liquida con zucchero a piacere. Non abusare di caffé in<br />

prossimità di un compito, il mix con lo stress può far scaturire la “sindrome del matematico pazzo” caratterizzata<br />

da repentini cambi d’umore ed istinto omicida. Questa cura è adatta a tutti e non ha controindicazioni aggiuntive<br />

rispetto a quelle menzionate.”.<br />

Avere costanza è molto importante, un maratoneta può allenarsi il giorno prima della gara pretendendo la vittoria<br />

il giorno seguente? Per la matematica vale lo stesso discorso. Non è un problema saltare un giorno per la solita<br />

inattesa rappresentanza, ma mettere da parte ripetutamente la materia invece lo è. E’ questione di “allenamento”<br />

e padronanza dei mezzi, infatti, bravi si diventa solo dopo tanto, tanto, ma tanto esercizio. La matematica è come<br />

un boomerang, più la si allontana più torna indietro con forza fino ad impattare sulla schiena (per non essere<br />

volgari) dell’allievo generico.<br />

LAVORO DI SQUADRA<br />

Affermare che “l’unione fa la forza” non vale solo in guerra o nello sport, ma è valido in ogni situazione in cui è<br />

possibile coalizzarsi, sostenendosi a vicenda, per raggiungere un obiettivo comune. Studiare matematica in gruppi<br />

eterogenei di 3-4 persone è la condizione ideale, fra questi almeno una deve essere preparata, disponibile e<br />

soprattutto paziente verso gli altri. Nell’affrontare un problema singolarmente e nel farlo in gruppo c’è una gran<br />

differenza: nel primo caso anche una piccola lacuna può mandare nel panico, invece nel secondo caso l’unione di<br />

più idee ed intuizioni diverse porta alla risoluzione del problema. Il principio si può ben capire con un esempio:<br />

s’immagini una busta bucata, questa non potrà mai essere usata da sola per trasportare acqua, se invece al suo<br />

interno se ne inserisce un'altra (con un buco in un punto diverso) l’acqua può essere trasportata e si risolve il<br />

problema.<br />

Il tono ironico in molti punti è stato usato per rendere più piacevole la lettura dell’argomento, ma non bisogna mai<br />

dimenticare la serietà e soprattutto l’importanza di quanto trattato. Tutti e tre i consigli andrebbero applicati<br />

contemporaneamente, ma nel caso ciò non fosse possibile è più che sufficiente limitarsi ai primi due con la<br />

consapevolezza che sarà necessario molto più tempo e molta più determinazione per ottenere risultati.<br />

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Dario Capodici (Platone II), dario.capodici@studbocconi.it


Bacheca<br />

Rubrica dei contatti<br />

Ci hanno lasciato recentemente:<br />

• MASOTTO I (1935-38):<br />

Prof. Mario Azzarone, Gen. Guglielmo Guarenti di Brenzone, Gen. Aurelio Panzavolta, Ing. Sergio Tona.<br />

• MUSSO I (1936-39):<br />

Dott. Claudio Chelli, Gen. Dino Pasquali, Sig. Mario Prez Oltramonti.<br />

• CAMOZZINI I (1937-340):<br />

Gen. Dino Panzera, Gen. Sandro Azais.<br />

• BUFFA DI PERRERO I (1938-41):<br />

Sig. Giorgio Albano, Dott. Enzo Feltrami.<br />

• FERRARI I (1939-42):<br />

Dott. Gino Feroci, Ing. Guido Giuseppetti, Sig Stefano Parrocchetti, Ing. Vittorio Rocco Viscontini.<br />

• FADINI I (1940-43):<br />

Ing. Giorgio Brach Papa, Ing. Carlo Cherchi, Avv. Paolo Stiz.<br />

• FUMI I (1941-43):<br />

Gen. Alberto Giovannini, Sig. Francesco Poto, Dott. Alberto Rubini, Gen. Giorgio Saitto Bernucci.<br />

• PLATONE I (1942-43):<br />

Prof. Giancarlo Cuttitta, Gen. Fabrizio Del Carretto, Dott. Aldo Di Natale.<br />

Promozioni a Tenente (già operative o imminenti):<br />

• CARABINIERI:<br />

Avenia, Bortone, Manzo, Volpe, Cantarella.<br />

• ESERCITO:<br />

Boggia, Di Biagio, Di Rella, Italo, Nigro, Palombo, Rofani, Santillo, Tunno, Frollo.<br />

• FINANZA:<br />

D’Oriano, Iero, Lo Faro, Mannara, Melucci, Soavi.<br />

• MARINA:<br />

Busanero, Piccheri.<br />

• AEREONAUTICA:<br />

Schifano, Leone Perrone.<br />

Promozioni a Capitano (già operative o imminenti):<br />

• CARABINIERI:<br />

Chicchi, De Leporini, Lardo, Pontassuglia.<br />

• ESERCITO:<br />

Carletti, Conflitti, Deiana, De Ruggirei, Del Nevo, Di Gregorio, D’Ercole, Fermentino, Lanciani, Lancioli, Piacentini,<br />

Marino.<br />

• MARINA:<br />

Dell’Aquila, Epifanio, Gigante.<br />

• AEREONAUTICA:<br />

Felappi.<br />

• FINANZA:<br />

Bizzoco.<br />

Mangilli Giulio, Platone I (1942-43)<br />

Botta e risposta<br />

Presentazione<br />

Una delle novità proposte dal Rapportino è la rubrica “Botta e Risposta”.<br />

Tale rubrica dà la possibilità agli <strong>Allievi</strong> che frequentano la Scuola di soddisfare la propria curiosità e ricevere aiuto<br />

da noi ex che abbiamo già fatto la Botta.<br />

Tutti gli <strong>Allievi</strong> possono scrivere alla Redazione del Rapportino all’indirizzo email il_rapportino@live.it o contattarci<br />

visitando l’<strong>Associazione</strong>. Ci facciamo carico di indirizzare le domande pervenuteci a tutti gli ex e riportare le<br />

risposte sul successivo Numero del Giornale o sulla pagina Facebook del Rapportino.<br />

Bando alla timidezza! Questo è un mezzo per tener unita la famiglia Teuliè fatta da tutti Gli <strong>Allievi</strong> (<strong>Ex</strong> e Non).<br />

M&M<br />

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