INDICE IL QUADRO NORMATIVO 3 ANALISI DEI S.I.C./Z.P.S. E DEI POSSIBILI EFFETTI SU DI ESSI DELLE PREVISIONI DI PIANO 14 COMMENTO DI SINTESI 30 pag. 2
Il quadro normativo (art. 6 <strong>di</strong>rettiva “Habitat”) Premessa A partire dagli anni ’80 <strong>del</strong> secolo scorso il concetto <strong>di</strong> bio<strong>di</strong>versità e le problematiche relative alla progressiva per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> <strong>di</strong>versità biologica connesse alle attività umane sono <strong>di</strong>ventati oggetto <strong>di</strong> numerose convenzioni internazionali. Nel 1992, con la sottoscrizione <strong>del</strong>la Convenzione <strong>di</strong> Rio sulla Bio<strong>di</strong>versità, tutti gli stati Membri <strong>del</strong>la Comunità Europea hanno riconosciuto la conservazione degli ecosistemi e degli habitat naturali come priorità da perseguire, ponendosi come obiettivo quello <strong>di</strong> "anticipare, prevenire e attaccare alla fonte le cause <strong>di</strong> significativa riduzione o per<strong>di</strong>ta <strong>del</strong>la <strong>di</strong>versità biologica in considerazione <strong>del</strong> suo valore intrinseco e dei suoi valori ecologici, genetici, sociali, economici, scientifici, educativi, culturali, ricreativi ed estetici". Tale visione, già anticipata dalla Convenzione internazionale sulle zone umide <strong>del</strong> 1971 1 , viene recepita a livello legislativo europeo nelle due <strong>di</strong>rettive comunitarie "Uccelli" 2 e "Habitat" 3 che rappresentano i principali strumenti innovatori <strong>del</strong>la legislazione in materia <strong>di</strong> conservazione <strong>del</strong>la natura e <strong>del</strong>la bio<strong>di</strong>versità. L'approccio conservazionistico rivolto alle singole specie minacciate è superato ed è affiancato ad azioni volte alla tutela <strong>di</strong> tutta la <strong>di</strong>versità biologica (genetica, specifica ed ecosistemica). In particolare l’articolo 3 <strong>del</strong>la Direttiva "Habitat", prevede la costituzione <strong>di</strong> una rete ecologica europea denominata Natura 2000, cioè un sistema <strong>di</strong> aree strettamente relazionato dal punto <strong>di</strong> vista funzionale. Rete Natura 2000 attribuisce importanza non solo alle aree ad alta naturalità ma anche a quei territori contigui, in<strong>di</strong>spensabili per connettere aree frammentate, ma dall’elevata funzionalità ecologica. Questa impostazione sistemica si integra con altre forme <strong>di</strong> gestione <strong>del</strong> territorio che ha portato, ad esempio, in tempi recenti alla adozione <strong>del</strong>la Convenzione Europea sul Paesaggio 4 . L'in<strong>di</strong>viduazione dei siti da proporre per l’inserimento nella Rete Natura 2000 è stata realizzata in Italia dalle singole Regioni e Province autonome in un processo coor<strong>di</strong>nato a livello centrale dal Ministero <strong>del</strong>l'Ambiente e <strong>del</strong>la Tutela <strong>del</strong> Territorio. Il lavoro <strong>di</strong> identificazione dei Siti <strong>di</strong> Importanza Comunitaria proposti è stato attuato tramite i dati <strong>del</strong> progetto Bioitaly. 1. La Direttiva europea 92/43/CEE La Direttiva 92/43/CEE sinteticamente definita <strong>di</strong>rettiva "Habitat" rappresenta lo strumento caratterizzante un approccio innovativo per in<strong>di</strong>viduare azioni coerenti che consentano l’uso <strong>del</strong> territorio e lo sfruttamento <strong>del</strong>le risorse in una logica <strong>di</strong> sviluppo sostenibile per il mantenimento vitale degli ecosistemi. Lo scopo è quello <strong>di</strong> contribuire a salvaguardare, tenuto conto <strong>del</strong>le esigenze economiche, sociali e culturali locali, la bio<strong>di</strong>versità me<strong>di</strong>ante la conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché <strong>del</strong>la flora e <strong>del</strong>la fauna selvatiche nel territorio comunitario. La Direttiva fornisce in<strong>di</strong>rizzi concreti per le azioni e per la costituzione <strong>di</strong> una rete europea NATURA 2000, <strong>di</strong> siti rappresentativi per la conservazione <strong>del</strong> patrimonio naturale <strong>di</strong> interesse comunitario. L'attuazione <strong>del</strong>le 1 CONVENZIONE INTERNAZIONALE <strong>del</strong> 2 febbraio 1971 (Ramsaar) relativa alle zone umide d’importanza internazionale, soprattutto come habitat degli uccelli acquatici. 2 DIRETTIVA 79/409/CEE <strong>del</strong> 2 aprile 1979 concernente la conservazione degli uccelli selvatici 3 DIRETTIVA 92/43/CEE <strong>del</strong> 21 maggio 1992 relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e <strong>del</strong>la flora e <strong>del</strong>la fauna selvatiche. 4 CONVENZIONE EUROPEA <strong>del</strong> PAESAGGIO <strong>del</strong> 20 ottobre 2000 (Firenze) 3