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Studio di incidenza del PIF di Bardello, Caravate, Sangiano

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ZPS IT2010501 “LAGO DI VARESE” (superficie 1.732 ha)<br />

Aspetti ambientali e vegetazionali<br />

La ZPS interessa tutto lo specchio d’acqua e una fascia compresa tra 0 e 600 m circa dalla linea <strong>di</strong><br />

costa. Ricopre una superficie <strong>di</strong> 1732 ha, compresi i 1480 ha <strong>del</strong> lago. Tutti i comuni rivieraschi (Varese,<br />

Buguggiate, Azzate, Galliate Lombardo, Bo<strong>di</strong>o Lomnago, Cazzago Brabbia, Biandronno, Bar<strong>del</strong>lo e Gavirate)<br />

sono interessati dalla ZPS; il confine <strong>del</strong> sito è sempre compreso entro il limite rappresentato dalla strada<br />

provinciale circumlacuale.<br />

Il sito in oggetto è strettamente connesso con le seguenti altre aree naturali protette:<br />

- SIC IT2010007 “Palude Brabbia” e SIC IT2010008 “Lago <strong>di</strong> Comabbio” a Sud;<br />

- SIC IT2010006 “Lago <strong>di</strong> Biandronno” a Ovest;<br />

- SIC IT2010004 “Grotte <strong>del</strong> Campo dei Fiori” a Nord.<br />

Fisionomicamente l'area è improntata in misura determinante dalla presenza <strong>del</strong> bacino lacustre, che<br />

occupa la maggior parte <strong>del</strong>la superficie complessiva <strong>del</strong>l’area considerata, e da ampie zone paludose e/o<br />

ripariali caratterizzate, seppure talvolta in modo non continuo e frammentario, la tipica serie vegetazionale<br />

perilacuale. Procedendo dal corpo d’acqua verso le rive le vegetazioni riscontrate nei tratti meglio conservati,<br />

risultano essere le seguenti:<br />

- acque aperte, con popolamenti algali e/o vegetazione macrofitica sparsa;<br />

- formazioni a idrofite sommerse (es. Potamogeton spp., Myriophyllum spp.);<br />

- formazioni a idrofite ra<strong>di</strong>canti con foglie galleggianti (es. Nuphar luteum, Nymphaea alba, Trapa<br />

natans);<br />

- formazioni a idrofite emergenti <strong>di</strong> grande taglia ("canneti" s.l.), per lo più a dominanza <strong>di</strong> Phragmites<br />

australis e Typha angustifolia;<br />

- praterie a elofite <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a e grande taglia (cariceti s.l.);<br />

- boscaglie ripariali a Salix cinerea, <strong>di</strong> transizione verso i boschi igrofili a dominanza <strong>di</strong> Alnus glutinosa<br />

e/o <strong>di</strong> Salix alba, spesso ad esse intercalate;<br />

- boschi igrofili a dominanza <strong>di</strong> Alnus glutinosa e/o <strong>di</strong> Salix alba, contrad<strong>di</strong>stinti da un elevato grado <strong>di</strong><br />

bio<strong>di</strong>versità e <strong>di</strong> <strong>di</strong>versificazione strutturale (formano localmente, ad esempio lungo il perimetro <strong>del</strong><br />

Lago <strong>di</strong> Varese, una cintura relativamente continua e ben strutturata);<br />

- formazioni <strong>di</strong> latifoglie mesofile e meso-igrofile, dominate da farnia (Quercus robur) e frassino<br />

maggiore (Fraxinus excelsior) su suoli relativamente umi<strong>di</strong> e caratterizzate anche da robinia (Robinia<br />

pseudoacacia) dominante nelle situazioni <strong>di</strong> maggior degrado e interferenza antropica.<br />

Nelle zone marginali, così come nelle aree contrad<strong>di</strong>stinte da maggiore antropizzazione, il mosaico<br />

vegetazionale appare più <strong>di</strong>versificato e frammentato: si assiste ad una alternanza e vicarianza <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi<br />

elementi quali tratti <strong>di</strong> prateria igrofila, piccoli boschi <strong>di</strong> <strong>di</strong> varia struttura e composizione, a turno dominati da<br />

ontano nero (Alnus glutinosa) e/o salice bianco (Salix alba) e/o robinia (Robinia pseudoacacia), prati da<br />

sfalcio e incolti (a impronta igrofilo-ruderale). Le aree antropiche comprendono infine gli impianti floro-<br />

vivaistici, i parchi e/o aree a verde pubblico e le zone residenziali e/o urbanizzate s.l. (inclusi i campeggi).<br />

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