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Anno XIV - N. 1/2004 - Ordine degli Avvocati di Lecco

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Circolare per i praticanti avvocati<br />

Regolamento della pratica forense (D.P.R. 10.04.1990 n. 101)<br />

In applicazione del provve<strong>di</strong>mento normativo<br />

<strong>di</strong> cui all’oggetto ed ai fini dello svolgimento<br />

della pratica forense, all’atto dell’iscrizione<br />

viene <strong>di</strong>stribuito ai praticanti avvocati un<br />

libretto <strong>di</strong> pratica professionale.<br />

Tale libretto è <strong>di</strong>viso per perio<strong>di</strong> semestrali<br />

<strong>di</strong> pratica, ed ogni semestre comprende le<br />

seguenti sezioni:<br />

- U<strong>di</strong>enze: dovranno esserne in<strong>di</strong>cate almeno<br />

venti e non più <strong>di</strong> tre per ogni giorno, precisando<br />

l’Ufficio giu<strong>di</strong>ziario, il nome del<br />

Giu<strong>di</strong>ce, il numero <strong>di</strong> R.G. e le parti. Dovrà<br />

inoltre essere specificata l’attività svolta nell’u<strong>di</strong>enza<br />

(e non l’incombente per cui viene<br />

<strong>di</strong>sposto il rinvio ad altra data); non sono<br />

considerate valide le u<strong>di</strong>enze in cui è stato<br />

<strong>di</strong>sposto un mero rinvio della causa; potranno<br />

essere annotate tutte le u<strong>di</strong>enze avanti<br />

qualsivoglia organo giuris<strong>di</strong>zionale (ivi comprese<br />

le Commissioni Tributarie);<br />

- Atti giu<strong>di</strong>ziali o attività stragiu<strong>di</strong>ziali: dovranno<br />

essere riportati almeno <strong>di</strong>eci atti, precisando<br />

l’oggetto della causa o dell’attività a<br />

cui lo stesso inerisce e il tipo <strong>di</strong> atto giu<strong>di</strong>ziale<br />

o stragiu<strong>di</strong>ziale redatto dal praticante; a<br />

<strong>di</strong>fferenza della parte riservata alle u<strong>di</strong>enze,<br />

non è necessario in<strong>di</strong>care i nomi delle parti<br />

in causa.<br />

- Questione giuri<strong>di</strong>ca: dovrà essere trattata<br />

illustrando brevemente il fatto preso in<br />

esame e le problematiche giuri<strong>di</strong>che sottese<br />

alla fattispecie, con possibili riferimenti alla<br />

giurisprudenza in materia.<br />

(Tale esercizio potrà essere d’aiuto al praticante<br />

anche in vista della redazione delle<br />

prove d’esame, quin<strong>di</strong> si consiglia <strong>di</strong> scriverlo<br />

<strong>di</strong> proprio pugno, cercando <strong>di</strong> renderlo leggibile<br />

anche per quanto riguarda la grafia, che<br />

risulterà in quella sede non meno importante<br />

dei contenuti).<br />

Il libretto, compilato e completato con la<br />

certificazione <strong>di</strong> veri<strong>di</strong>cità delle sue risultanze<br />

da parte dell’avvocato, presso lo stu<strong>di</strong>o del<br />

quale è svolta la pratica, dovrà poi essere<br />

depositato presso il Consiglio al termine <strong>di</strong><br />

ogni semestre.<br />

Il Consiglio ha la facoltà, che si riserva <strong>di</strong><br />

esercitare in sede <strong>di</strong> verifica semestrale, <strong>di</strong><br />

procedere con ogni mezzo all’accertamento<br />

della veri<strong>di</strong>cità <strong>di</strong> quanto risultante dal libretto,<br />

per cui preme far osservare la responsabilità<br />

per attestazioni non veritiere, sia del praticante<br />

che dell’avvocato, il quale abbia rilasciato<br />

l’attestazione <strong>di</strong> cui al precedente capoverso.<br />

Compiuta la verifica e gli eventuali accertamenti,<br />

il Consiglio restituirà il libretto, dopo<br />

avervi apposto il proprio visto.<br />

Per opportuno controllo dell’esercizio<br />

della pratica professionale, la certificazione<br />

della partecipazione all’u<strong>di</strong>enza richiederà<br />

due formalità:<br />

a) la regolare tenuta del libretto con l’in<strong>di</strong>cazione<br />

delle u<strong>di</strong>enze cui il praticante ha partecipato;<br />

b) l’in<strong>di</strong>cazione, nel verbale dell’u<strong>di</strong>enza, della<br />

partecipazione del praticante unitamente<br />

all’in<strong>di</strong>cazione del nominativo del dominus<br />

o del sostituto <strong>di</strong> questi; la produzione, in<br />

allegato al libretto, <strong>di</strong> copia semplice del<br />

relativo verbale è richiesta solo per le<br />

u<strong>di</strong>enze effettuate fuori dal circondario del<br />

Tribunale. L’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> effettuerà verifiche a<br />

campione circa la corrispondenza tra quanto<br />

risultante dal libretto e quanto risultante<br />

dai verbali <strong>di</strong> u<strong>di</strong>enza. Tale controllo non<br />

verrà effettuato qualora si alleghi al libretto<br />

fotocopia semplice del verbale <strong>di</strong> u<strong>di</strong>enza o<br />

venga apposto sullo stesso libretto un visto<br />

attestante la presenza all’u<strong>di</strong>enza da parte<br />

<strong>di</strong> un Consigliere.<br />

Al termine del primo anno <strong>di</strong> pratica il praticante<br />

avvocato dovrà depositare, in allegato<br />

al libretto, una separata relazione che illustri<br />

le attività prevalenti svolte e le questioni,<br />

anche <strong>di</strong> natura deontologica, affrontate nel<br />

relativo periodo.<br />

Di concerto con gli altri Or<strong>di</strong>ni della<br />

Lombar<strong>di</strong>a, il nostro Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> ha<br />

fatto proprio l’intento volto ad un controllo<br />

effettivo e più rigoroso dello svolgimento della<br />

pratica forense. A tal fine, al compimento del<br />

primo e del secondo anno <strong>di</strong> pratica, il praticante<br />

verrà convocato dal Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong><br />

per un colloquio atto a verificare l’effettività<br />

e la proficuità della pratica svolta.<br />

Nel caso in tale sede emergessero dubbi<br />

sull’effettività o sulla proficuità della pratica<br />

certificata, il praticante, unitamente al proprio<br />

dominus, verranno convocati avanti al Consiglio<br />

dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong>, per un ulteriore colloquio.<br />

Al termine del periodo <strong>di</strong> due anni dall’iscrizione<br />

nel Registro dei Praticanti, dopo il<br />

predetto colloquio, il Praticante potrà richiedere<br />

il certificato <strong>di</strong> compiuta pratica, che verrà<br />

rilasciato dall’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong>, la cui territorialità determinerà<br />

la Corte d’Appello ove dovrà essere<br />

sostenuto l’esame <strong>di</strong> Stato per l’accesso alla<br />

professione <strong>di</strong> avvocato.<br />

I praticanti avvocati i quali, una volta abilitati<br />

all’esercizio del patrocinio, intendano<br />

svolgere o continuare a svolgere la pratica al<br />

<strong>di</strong> fuori dello stu<strong>di</strong>o dell’avvocato, dovranno:<br />

a) comunicare al Consiglio tale loro intenzione;<br />

b) tenere e compilare come sopra il libretto,<br />

omessa la certificazione dell’avvocato, ed<br />

esibirlo al Consiglio al termine <strong>di</strong> ogni<br />

semestre;<br />

c) trattare almeno 25 nuovi proce<strong>di</strong>menti<br />

all’anno, <strong>di</strong> cui o almeno 5 proce<strong>di</strong>menti<br />

penali quali <strong>di</strong>fensori <strong>di</strong> fiducia o almeno 5<br />

cause civili <strong>di</strong> cognizione.<br />

In tal caso si ricorda che questo Consiglio<br />

raccomanda al praticante avvocato <strong>di</strong> prestare<br />

attenzione nella scelta e nella tipologia della<br />

carta intestata e della targa che segnala lo<br />

stu<strong>di</strong>o professionale. Si ricorda in particolare<br />

che i termini e i caratteri <strong>di</strong> stampa utilizzati<br />

non devono ingenerare confusione nel pubblico<br />

rispetto alla effettiva qualifica del professionista,<br />

nè il praticante potrà utilizzare la<br />

denominazione <strong>di</strong> “Stu<strong>di</strong>o legale”, riservata al<br />

professionista iscritto all’Albo Professionale. Il<br />

Consiglio dell’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> è <strong>di</strong>sponibile ad esaminare<br />

e chiarire eventuali dubbi in merito.<br />

Il Consiglio, inoltre, ha deliberato <strong>di</strong> aderire<br />

all’in<strong>di</strong>rizzo della sentenza della Corte <strong>di</strong><br />

Cassazione a sezioni unite n. 13863 del<br />

4/7/1991, non permettendo che l’esercizio<br />

della pratica professionale possa essere esercitato<br />

al <strong>di</strong> fuori della circondario del Tribunale.<br />

(Tale sentenza, nel prendere in esame un<br />

ricorso avverso il <strong>di</strong>niego all’iscrizione <strong>di</strong> un<br />

praticante avvocato che intendeva svolgere la<br />

pratica presso un avvocato avente stu<strong>di</strong>o nel<br />

circondario <strong>di</strong> altro Tribunale, ha affermato il<br />

principio che la pratica professionale può<br />

essere esercitata solo nel medesimo mandamento<br />

del Tribunale presso cui il praticante<br />

risulti iscritto, onde permettere un effettivo<br />

controllo sullo svolgimento della pratica).<br />

Quin<strong>di</strong> sarà consentita l’iscrizione nel Registro<br />

dei praticanti avvocati esclusivamente a coloro<br />

che abbiano a svolgere la pratica professionale<br />

nello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> un avvocato iscritto presso<br />

l’<strong>Or<strong>di</strong>ne</strong> <strong>Avvocati</strong> <strong>di</strong> <strong>Lecco</strong> e avente stu<strong>di</strong>o nel<br />

circondario del medesimo Tribunale. A tal fine<br />

verranno effettuati colloqui <strong>di</strong> controllo, uno<br />

alla scadenza del primo anno <strong>di</strong> pratica e<br />

prima del rilascio dell’abilitazione, e l’altro<br />

alla scadenza del secondo anno e prima del<br />

rilascio del certificato <strong>di</strong> compiuta pratica.<br />

Il Consiglio, con riferimento ai colloqui <strong>di</strong><br />

controllo sulla effettività e <strong>di</strong>ligenza della pratica<br />

forense, ha deliberato che, in caso <strong>di</strong><br />

esito negativo del colloquio precedente la certificazione<br />

<strong>di</strong> compiuta pratica, potrà riservarsi<br />

la facoltà <strong>di</strong> denegare il rilascio del certificato<br />

stesso. Quando l’esito negativo riguar<strong>di</strong> il colloquio<br />

al termine del primo anno, verrà inviato<br />

al praticante e al suo dominus un avvertimento<br />

scritto, con l’invito ad una maggiore <strong>di</strong>ligenza.<br />

Restano salve <strong>di</strong>verse e più gravi sanzioni<br />

ove si accertasse la non veri<strong>di</strong>cità circa la<br />

<strong>di</strong>chiarazione sull’attività svolta.<br />

Per ogni ulteriore chiarimento il sottoscritto<br />

e il consigliere Scurria sono a Vostra <strong>di</strong>sposizione.<br />

<strong>Lecco</strong>, 12 <strong>di</strong>cembre 2003<br />

Il Presidente<br />

MARCO ROSSI<br />

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