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La costruzione del racconto: trama e intreccio

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CAP. III: TRAMA E INTRECCIO<br />

Mc 12,13-17<br />

esposizione: 13 Gli mandarono alcuni farisei ed erodiani per coglierlo in fallo<br />

con una domanda.<br />

complicazione: 14 Essi andarono da lui e gli dissero: «Maestro, noi sappiamo<br />

che tu sei sincero, e che non hai riguardi per nessuno, perché non<br />

badi all’apparenza <strong>del</strong>le persone, ma insegni la via di Dio secondo verità.<br />

È lecito, o no, pagare il tributo a Cesare? Dobbiamo darlo o non darlo?» 15<br />

Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse loro: «Perché mi tentate?<br />

azione trasformatrice: Portatemi un denaro, ché io lo veda». 16<br />

Essi glielo portarono ed egli disse loro: «Di chi è questa effigie e<br />

questa iscrizione?» Essi gli dissero: «Di Cesare».<br />

risoluzione: 17 Allora Gesù disse loro: «Rendete a Cesare quel che è di<br />

Cesare e a Dio quel che è di Dio».<br />

situazione finale: Ed essi si meravigliarono di lui.<br />

Un altro tipico esempio di esposizione è presente in Gb 1,1-5:<br />

C’era nel paese di Uz un uomo che si chiamava Giobbe. Quest’uomo era<br />

integro e retto; temeva Dio e fuggiva il male. 2 Gli erano nati sette figli e<br />

tre figlie; 3 possedeva settemila pecore, tremila cammelli, cinquecento<br />

paia di buoi, cinquecento asine e una servitù molto numerosa.<br />

Quest’uomo era il più grande di tutti gli Orientali. 4 I suoi figli erano soliti<br />

andare gli uni dagli altri e a turno organizzavano una festa; e mandavano a<br />

chiamare le loro tre sorelle perché venissero a mangiare e a bere con loro.<br />

5 Quando i giorni <strong>del</strong>la festa terminavano, Giobbe li faceva venire per purificarli;<br />

si alzava di buon mattino e offriva un olocausto per ciascuno di<br />

essi, perché diceva: «Può darsi che i miei figli abbiano peccato e abbiano<br />

rinnegato Dio in cuor loro». Giobbe faceva sempre così.<br />

6 Ed ecco, un giorno (way e hî hayyôm) i figli di Dio vennero a presentarsi<br />

davanti al Signore, e Satana venne anch’egli in mezzo a loro.<br />

In questa esposizione, il narratore ci informa su chi era Giobbe, dove<br />

abitava, la sua qualità morale, la composizione <strong>del</strong>la sua famiglia, i<br />

suoi possedimenti, il suo abituale comportamento. Al v. 6 comincia la<br />

fase <strong>del</strong>la complicazione (con situazione finale in 42,12-16).<br />

Come fa notare J.-P- Sonnet, «in italiano, la transizione<br />

dall’esposizione all’azione è espressa dal passaggio dall’imperfetto al<br />

passato remoto. In ebraico, l’esposizione è abitualmente espressa da<br />

forme verbali yiqtol o w e qatal (frequentative o « iterative»), mentre<br />

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