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La costruzione del racconto: trama e intreccio

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CAP. III: TRAMA E INTRECCIO<br />

Altri questi esempi di sequenze scandite dai passaggi di tempo e di<br />

spazio si vedono in Es 14,1-31 35 (I sequenza [vv. 1–14]: sera; II sequenza<br />

[vv. 15–25]: notte; III sequenza [vv. 26-31]: alba) e in 2Sam<br />

15,8–16,14.<br />

2.5. Ripetizioni<br />

Nel capitolo intitolato «Le tecniche <strong>del</strong>la ripetizione», R. Alter esordisce<br />

affermando che «una <strong>del</strong>le barriere più imponenti che si frappongono<br />

tra il lettore moderno e la sottigliezza immaginativa <strong>del</strong>la narrativa<br />

biblica è la straordinaria importanza <strong>del</strong>la ripetizione letterale<br />

nella Bibbia» 36 . Al di là <strong>del</strong>le varie spiegazioni che se ne possano dare<br />

37 , i fenomeni di ripetizione vengono classificati da Alter, «dagli elementi<br />

più ridotti e più unitari a quelli più vasti e compositi», in una scala<br />

di cinque: a. le parole-chiave (Leitwort); b. il motivo; c. il tema; d. la<br />

sequenza di azioni; e. la scena-tipo 38 .<br />

a. Il Leitwort consiste nella ripetizione di una parola nella sua variegata<br />

gamma fonetica (assonanze), lessicale (etimologia) e semantica<br />

(sinonimia e antinomia). Per esempio, nel ciclo di Giacobbe e i suoi<br />

rapporti con Esaù il Leitwort è costituito dai due termini b e kōrāt («primogenitura»)<br />

e b e rākāh («benedizione»): «Non è forse a ragione che<br />

egli è stato chiamato Giacobbe? Mi ha già soppiantato due volte: mi<br />

tolse la mia primogenitura (b e kōrātî), ed ecco che ora mi ha tolto la mia<br />

benedizione (birkātî)» (Gn 27,36). Altro esempio, nel <strong>racconto</strong><br />

<strong>del</strong>l’esodo, il gioco di parole tra ‘āvōdāh inteso come «schiavitù» e ‘āvōdāh<br />

inteso come «culto», dal verbo ‘āvad.<br />

b. Il motivo «può essere costituito da un’immagine concreta, da una<br />

qualità sensoria, da un’azione o da un oggetto ricorrente […] può esse-<br />

—————————–<br />

35<br />

Cfr. J.-L. Ska, Le passage de la mer. Étude de la construction, du style et de la<br />

symbolique d'Ex 14,1–31, Pontificio Istituto Biblico, Roma 1986.<br />

36<br />

Alter 1990, p. 112. L’esempio più clamoroso di ripetizione è in Nm 7,12-83.<br />

37<br />

Cfr. Alter 1990, pp. 113-114. «I prosatori ei poeti ebrei amano l’uso <strong>del</strong>la ripetizione<br />

e si avvalgono sistematicamente e volutamente di questo strumento letterario.<br />

Sanno anche, però, che la ripetizione fine a se stessa degenera presto in monotonia.<br />

Ecco perché hanno sviluppato una tecnica sofisticata di ripetizioni variate, con lo<br />

scopo principale di espandere la ricchezza di significato e di tenere in serbo per noi<br />

un’infinità di sorprese» (Fokkelmam 2003, p. 119).<br />

38<br />

Cfr. Alter 1990, pp. 120-121.<br />

83

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