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L'amo e la lenza - Spinning online

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fondale saliva e in un minuto fui sotto una vigna, sul<strong>la</strong><br />

riva giusta. Mi voltai a guardare il fiume e vidi che<br />

l’acqua era già a metà del masso sul quale volevo<br />

rifugiarmi se non ce l’avessi fatta ad attraversare.<br />

«Che figli di puttana» dissi togliendomi gli stivali mentre<br />

mio padre correva verso di me contento che il suo unico<br />

figlio non fosse morto in quel<strong>la</strong> deliziosa riserva piena di<br />

pesci. «Chissà quanti altri hanno messo nei guai più a<br />

monte. Ma guarda se in Italia devono succedere certe<br />

cose. Mi piacerebbe avere per le mani quello che ha<br />

aperto <strong>la</strong> diga.»<br />

Comunque <strong>la</strong> giornata era finita. Decidemmo però di<br />

andare un po’ su per <strong>la</strong> Val d’Ega. Il permesso era valido<br />

anche per quelle acque. Ma incocciammo un pullman<br />

che andava al <strong>la</strong>go di Carezza e mi smontai talmente che<br />

al<strong>la</strong> prima piazzo<strong>la</strong> girai <strong>la</strong> macchina e tornammo a casa.<br />

Sul<strong>la</strong> via del ritorno prelevammo i pesci al ristorante.<br />

Quell’estate <strong>la</strong> pesca andò così. Tutti i giorni partivo da<br />

Cavalese e andavo o sull’Isarco o sul Passirio. Qualche<br />

volta veniva anche Mario. Adriana stava bene e <strong>la</strong><br />

gravidanza procedeva. Pescai poco durante l’autunno,<br />

finite ormai le vacanze in montagna, perché in cronaca<br />

c’era sempre molto da fare. Avevo degli orari mortali.<br />

Siccome ero svelto a scrivere e il “Giorno” aveva<br />

parecchie edizioni, una nazionale, una per <strong>la</strong> Lombardia,<br />

un’altra per <strong>la</strong> provincia e infine, l’ultima, per Mi<strong>la</strong>no<br />

città, io venivo impiegato in modo da <strong>la</strong>vorare per tutte<br />

le edizioni di cui seguivo necessariamente gli orari. Così<br />

stavo in servizio dalle 5 alle 8 del pomeriggio. Poi<br />

andavo a casa a mangiare ed ero libero fino a<br />

mezzanotte. Ma a mezzanotte riprendevo servizio e<br />

stavo in ballo fino alle quattro del mattino. Andavo a<br />

casa, dormivo poche ore e poi venivo svegliato dai<br />

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