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L'amo e la lenza - Spinning online

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<strong>la</strong>vorare in fabbrica e portano i pantaloni a zampa<br />

d'elefante.<br />

Voi direte, ma questo rimpiange i bracconieri? No che<br />

non li rimpiango. Solo che allora c'erano i bracconieri<br />

ma non c'era l'inquinamento e c'erano tanti di quei pesci<br />

da vergognarsi a pescare. Adesso c’è rimasto<br />

praticamente solo l'inquinamento e in certe giornate, se<br />

porti un novellino a pesca per insegnargli qualcosa, rischi<br />

che ti tolga il saluto perché ci fai <strong>la</strong> figura del fanfarone.<br />

Non mi ricordo di una so<strong>la</strong> volta che si tornasse a casa<br />

senza i pesci. C'era sempre il modo di prenderli, a meno<br />

che non si mettesse a fare così brutto da non poter<br />

pescare. Ma era il cielo che ti fregava, non il fiume.<br />

L'altra cosa che Giacu e Masso<strong>la</strong> mi insegnarono subito,<br />

perché era molto importante, fu <strong>la</strong> tecnica di innesco<br />

delle <strong>la</strong>rve di mosca carnaria, cioè i puzzolenti gianin.<br />

La prima volta, invece di infi<strong>la</strong>re il gianin sull'amo mi<br />

infi<strong>la</strong>i l'amo in un dito. Ma poi imparai come si doveva<br />

tenere e non mi accadde più. I gianin, che da adesso<br />

chiamerò bigattini per usare il termine nazionale più<br />

diffuso, hanno una parte tronca e una a punta. La parte<br />

tronca è <strong>la</strong> coda. Infatti strisciano portando avanti <strong>la</strong><br />

punta, che è <strong>la</strong> testa. Il primo che s'infi<strong>la</strong> sull'amo<br />

dev'essere punto dal<strong>la</strong> parte tronca, appena sotto pelle, e<br />

fatto scorrere con delicatezza lungo l'amo in modo che<br />

lo copra per tre quarti come una guaina. Se l'operazione<br />

è fatta bene questo bigattino non muore e si muove per<br />

quel poco che può sul ferro dell'amo. Resta scoperta <strong>la</strong><br />

punta dell'amo. Allora si prende un altro bigattino e si<br />

"appende" pungendolo, sempre dal<strong>la</strong> parte tronca, in<br />

modo da farlo scivo<strong>la</strong>re lungo <strong>la</strong> punta fino al<strong>la</strong> curva, a<br />

incontrare l'altro bigattino. In questa maniera il secondo<br />

bigattino rimane proprio appeso e si dimena sotto <strong>la</strong><br />

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