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Perizia tecnica - Aste24Ore

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Ing. Michele Sernia Via Umberto,95 – 08045 Lanusei (OG)<br />

QUESITO 4) Accerti, la conformità tra la descrizione attuale del bene (indirizzo, numero civico, piano,<br />

interno dati catastali e confini) e quella contenuta nel pignoramento evidenziando, in caso di rilevata difformità<br />

a) se i dati indicati in pignoramento non hanno mai identificato l’immobile e non consentono la sua univoca<br />

identificazione; b) se i dati indicati in pignoramento sono erronei ma consentono l’individuazione del bene; c)<br />

se i dati indicati in pignoramento pur non corrispondendo ai dati attuali, hanno in precedenza individuato<br />

l’immobile, rappresentando in questo caso la storia catastale del compendio pignorato.<br />

La descrizione dei beni indicati nel pignoramento è corretta.<br />

QUESITO 5) Proceda, ove necessario, ad eseguire le variazioni per l’aggiornamento in catasto,ivi<br />

compresa la denuncia al N.C.E.U. in relazione alla legge n.1249/39, acquisendo la relativa scheda ovvero<br />

predisponendola ove mancante; provvedendo, in caso di difformità o mancanza d’idonea planimetria del bene,<br />

alla sua correzione o redazione ed all’accatastamento delle Unità Immobiliari non regolarmente accatastate.<br />

Detta operazione non è necessaria poiché i beni sono regolarmente censiti in catasto. Per essi esiste la<br />

planimetria che il C.T.U. ha allegato alla presente relazione.<br />

QUESITO 6) Indichi, l’utilizzazione prevista dallo Strumento Urbanistico comunale.<br />

Detta operazione non è utile in quanto trattasi di fabbricato e non di terreno. In ogni caso la Zona su cui<br />

ricade l’immobile è riportata in allegato.<br />

QUESITO 7) Verifichi, la regolarità dei beni sotto il profilo edilizio ed urbanistico, indicando in quale<br />

epoca fu realizzato l’immobile, gli estremi del provvedimento autorizzativo, la corrispondenza della costruzione<br />

alle previsioni del provvedimento medesimo, segnalando anche graficamente, le eventuali difformità e<br />

modifiche e gli estremi degli atti autorizzativi. In caso di costruzione realizzata o modificata in violazione della<br />

normativa urbanistico edilizia, descriva dettagliatamente la tipologia degli abusi riscontrati e dica se l’illecito sia<br />

stato sanato o sia sanabile in base al combinato disposto dagli artt. 46, 5° comma, del D.P.R. 6 giugno 2001,<br />

n°380 e 40, 6° comma della Legge 28 febbraio 1985 n°47,verificando l’eventuale avvenuta presentazione di<br />

istanze di condono,precisando lo stato della procedura, e valutando la conformità del fabbricato al progetto<br />

proposto,segnalando, anche graficamente,le eventuali difformità. Verifichi, inoltre, ai fini della domanda in<br />

sanatoria che l’aggiudicatario potrà eventualmente presentare,se gli immobili pignorati si trovino o meno nelle<br />

condizioni previste dagli artt. 46, 5° comma, del D.P.R. 6 giugno 2001, n°380 e 40, 6° comma della Legge 28<br />

febbraio 1985 n°47 e n°724/94 e successive modifiche, chiarendo quindi se i cespiti medesimi siano o meno<br />

sanabili, indicando, previa assunzione delle opportune informazioni presso gli Uffici Comunali competenti, i<br />

relativi costi. Ove l’abuso non sia in alcun modo sanabile, quantificherà gli oneri economici per l’eliminazione<br />

dello stesso; verifichi inoltre l’esistenza della dichiarazione d’agibilità, previa acquisizione dell’aggiornato<br />

certificato di destinazione urbanistica.<br />

Da ricerche effettuate in comune di Jerzu ed al NCEU di Nuoro l’immobile risulta regolare sotto il profilo<br />

edilizio ed urbanistico,con concessione edilizia rilasciata dal comune di Jerzu in data 23/12/1969 n°prot.<br />

10811.<br />

Allo scrivente non è stata fornita (e tanto meno risulta esistente) la documentazione (art. 7 D.m. 22/01/08)<br />

che indica la rispondenza degli impianti a servizio dell’immobile, compresi nell’elenco di cui all’art. 1 secondo<br />

comma Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 22 gennaio 2008, n°37, alla normativa vigente ed<br />

alle norme UNI, CEI o altri Enti di formazione. Da un controllo sommario emerge che l’immobile non rientra<br />

nell’ipotesi di cui al D.LGS. 192/05.<br />

QUESITO 8) Dica, se è possibile vendere i beni pignorati in uno o più lotti; provveda, in quest’ultimo<br />

caso, alla loro formazione procedendo all’identificazione dei relativi confini e (solo previa autorizzazione del<br />

Giudice) alla redazione del frazionamento; alleghi, in questo caso, alla relazione estimativa i tipi debitamente<br />

approvati dall’Ufficio Tecnico Erariale; nel caso in cui abbia formato i lotti, rediga in fascicoletti separati una<br />

relazione di stima per ciascuno di essi.<br />

Il bene oggetto d’esecuzione è vendibile in DUE LOTTI come di seguito specificato:<br />

Esecuzione immobiliare n. 33 – 2009 R.G.E. 6

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