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Testo della ricerca in formato .pdf - Il Consiglio - Regione Lombardia

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PARTE SECONDA<br />

DEMENZE: CLASSIFICAZIONE<br />

La demenza, forma più grave dei disturbi cognitivi, viene def<strong>in</strong>ita come<br />

un decl<strong>in</strong>o acquisito delle funzioni mentali <strong>in</strong> relazione ai precedenti<br />

livelli cognitivi del paziente.<br />

Uno dei s<strong>in</strong>tomi più frequenti e spesso di esordio del quadro cl<strong>in</strong>ico è il<br />

deficit <strong>della</strong> memoria a breve e a lungo term<strong>in</strong>e.<br />

I criteri diagnostici prevedono che al deficit mnesico debbano associarsi<br />

il decl<strong>in</strong>o di altre funzioni corticali superiori, quali ad esempio deficit del<br />

pensiero astratto, <strong>della</strong> capacità di giudizio e modificazioni <strong>della</strong><br />

personalità.<br />

La gravità <strong>della</strong> patologia viene def<strong>in</strong>ita sulla base <strong>della</strong> compromissione<br />

di <strong>in</strong>tegrazione sociale di un <strong>in</strong>dividuo.<br />

E' " lieve " se l'<strong>in</strong>dividuo mantiene la cura <strong>della</strong> propria persona pur <strong>in</strong><br />

presenza di una compromissione dell'attività lavorativa-sociale.<br />

E' " moderata " quando l'<strong>in</strong>dividuo richiede un certo grado di<br />

supervisione.<br />

E' " grave " quando le capacità <strong>in</strong>dividuali sono così compromesse da<br />

richiedere un'assistenza cont<strong>in</strong>ua per una totale dipendenza.<br />

Da un punto di vista eziologico possiamo dividere le demenze come<br />

primitive e secondarie.<br />

Fra le demenze primitive troviamo la Malattia di Alzheimer e la Malattia<br />

di Pick ( demenze corticali ) e le demenze sottocorticali quali la M. di<br />

Hunt<strong>in</strong>gton e il M. di Park<strong>in</strong>son con demenza. Le demenze secondarie<br />

riconoscono varie cause: vascolari, <strong>in</strong>fettive, <strong>in</strong>fiammatorie,<br />

dismetaboliche e disendocr<strong>in</strong>e, farmacologiche e tossiche, traumatiche,<br />

da carenze alimentari e da processi neoplastici.<br />

Da un punto di vista epidemiologico la M. di Alzheimer rende conto <strong>in</strong><br />

sede autoptica di circa il 50% delle diagnosi di demenza, mentre la forma<br />

vascolare costituisce a seconda delle casistiche dal 25 al 35% dei casi con<br />

controllo autoptico; circa il 10-25% dei casi presenta elementi cl<strong>in</strong>ici e<br />

neuropatologici delle due forme comb<strong>in</strong>ate. <strong>Il</strong> 10% circa dei casi di<br />

demenza è <strong>in</strong>vece secondario ad altre malattie.<br />

1. M. di Alzheimer<br />

2. Demenza vascolare: demenza multi-<strong>in</strong>fartuale ( MID ), stato lacunare, angiopatia<br />

amiloidea, rare vasculopatie.<br />

3. Demenza da corpi di Lewy diffusi<br />

4. Demenze frontali,M. di Pick, demenza senza def<strong>in</strong>ito pattern neuropatologico<br />

5. Idrocefalo normoteso<br />

6. Demenze sottocorticali e degenerative<br />

paralisi sopranucleare progressiva, M. di Huntngton,<br />

demenza " talamica ", M. di Wilson, SLA-Park<strong>in</strong>son-Demenza,<br />

M. di Hallervorden-Spatz<br />

7. Disord<strong>in</strong>i neurodegenerativi comb<strong>in</strong>ati, M. di Park<strong>in</strong>son con demenza, SLA-Park<strong>in</strong>sondemenza

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