All'alba del 19 maggio 1944, a Masone (GE ... - ANPI - Savona
All'alba del 19 maggio 1944, a Masone (GE ... - ANPI - Savona
All'alba del 19 maggio 1944, a Masone (GE ... - ANPI - Savona
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
(1) Attentato al cinema Odeon.<br />
Per impedire che le forze germaniche frequentassero i cinematografi cittadini, esponendosi agli attacchi dei<br />
gappisti, nell’inverno <strong>19</strong>44 fu requisito il cinema Odeon di via Ettore Vernazza e adibito a esclusivo uso <strong>del</strong><br />
presidio. L’ingresso agli italiani era rigorosamente vietato e il locale era diretto da un ufficiale tedesco che,<br />
coadiuvato da alcuni militari, esaminava scrupolosamente chiunque entrasse ed uscisse. Quando il Comando<br />
dei G.A.P. di Genova decise l’azione, si<br />
preoccupò dapprima di individuare un partigiano che avesse caratteristiche somatiche teutoniche, tali da<br />
consentirgli il travestimento. Il biondo partigiano, indossata la divisa d’ufficiale tedesco con una piccola<br />
borsa nera che sembrava contenere documenti, intorno alle <strong>19</strong> <strong>del</strong> 15 <strong>maggio</strong> entrò nel cinema senza destare<br />
il minimo sospetto. Dopo circa mezz’ora ne uscì, privo <strong>del</strong>la borsa contenente circa un chilogrammo di<br />
tritolo e una miccia a lenta combustione.<br />
(2) da “Il Secolo XIX” <strong>del</strong> 16 <strong>maggio</strong> <strong>19</strong>45<br />
“Un criminale attentato nel cinematografo <strong>del</strong>le Forze Armate tedesche.<br />
Alle <strong>19</strong>,30 <strong>del</strong> 15 <strong>maggio</strong> è stato compiuto in maniera particolarmente insidiosa un vile attentato contro il<br />
cinematografo <strong>del</strong>le Forze Armate Germaniche.Un ordigno lanciato da elementi criminali è esploso durante<br />
la rappresentazione cagionando la morte di 4 soldati tedeschi. Altri 16 sono rimasti feriti, 4 dei quali<br />
gravemente.Le autorità germaniche hanno stanziato un premio di 3 milioni di lire per quelle comunicazioni<br />
che possano condurre alla cattura <strong>del</strong>l’autore <strong>del</strong>l’eccidio. Le comunicazioni stesse verranno accolte in tutti<br />
gli uffici germanici e saranno se ciò dovesse essere richiesto, tenute rigorosamente segrete”.<br />
(3)<br />
E’ probabile che il Comando germanico di Genova temesse che una pubblica rappresaglia provocasse<br />
disordini e scatenasse l’ira popolare, quindi scelse come luogo <strong>del</strong>l’esecuzione una località isolata. Furono<br />
presi altri accorgimenti:<br />
- la fossa avrebbe dovuto essere scavata da persone impossibilitate a parlare <strong>del</strong> fatto e accuratamente<br />
occultata. Infatti per non destare sospetti, fu scelta una squadra di detenuti ebrei adibiti a lavori di sterro<br />
fuori dal carcere; gli stessi, dopo aver effettuato lo scavo e riportati in carcere, furono segregati in modo da<br />
non conferire con nessuno.<br />
- I condannati avrebbero dovuto essere prelevati da Marassi con i soliti sistemi in uso per le partenze verso<br />
Fossoli o Gries;<br />
- La popolazione avrebbe dovuto apprendere da un comunicato l’avvenuta esecuzione, ma non dove<br />
giacevano le salme.<br />
(4) da Il SECOLO XIX <strong>del</strong> 20 <strong>maggio</strong> <strong>19</strong>44.<br />
“Rigorosa rappresaglia per l’uccisione di soldati germanici al cinema di via Vernazza – 59 comunisti e<br />
dinamitardi giustiziati all’alba <strong>del</strong> giorno 18 -<br />
Comunicato. A titolo di rappresaglia per il vile attentato contro il cinematografo <strong>del</strong>le Forze Armate<br />
Germaniche in Genova, in seguito al quale 5 soldati tedeschi hanno perduto la vita, 59 individui sono stati<br />
fucilati all’alba <strong>del</strong> 18 - 5 - <strong>19</strong>44. Tutti costoro erano già stati precedentemente condannati a morte dai<br />
Tribunali di Guerra germanici per appartenenza a bande ribelli, detenzione d’armi abusiva, attività