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Formula 1 - Credit Suisse eMagazine

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zionali scendono sempre più spesso in<br />

campo nella guerra dei prezzi, questi continueranno<br />

a perdere quota, riducendo ineluttabilmente<br />

i margini di profitto di tutte le<br />

imprese del settore. A media scadenza, i<br />

margini di profitto per l’esercizio di una compagnia<br />

a basso costo non dovrebbero superare<br />

il 10 percento.<br />

Costi contenuti abbinati a elevata produttività<br />

Il segreto del successo delle linee a basso<br />

costo risiede nel loro modello aziendale<br />

che si articola intorno a tre elementi essenziali:<br />

prodotto relativamente semplice<br />

(senza servizio a bordo), elevata produttività<br />

(tempi brevi per il trasbordo in aeroporti<br />

secondari, esclusivamente voli diretti)<br />

e costi di esercizio moderati (personale<br />

ridotto).<br />

L’irlandese Ryanair rimane in testa alla<br />

classifica di questo segmento in termini di<br />

contenimento delle spese. I costi di esercizio<br />

(fissi e variabili) per passeggero ammontano<br />

a 42 euro, contro i 138 di British<br />

Airways. Le maggiori economie sono effettuate<br />

sui fondi allocati alle risorse umane:<br />

poiché la Ryanair rinuncia ai regolari servizi a<br />

bordo e vende circa il 90 percento dei biglietti<br />

via Internet, necessita di assai meno personale<br />

di cabina e di vendita rispetto a una<br />

compagnia aerea tradizionale.<br />

La scelta sistematica di aeroporti secondari<br />

produce ulteriori notevoli vantaggi in termini<br />

di costo; essendo generalmente ubicati<br />

nella periferia suburbana delle grandi<br />

metropoli, questi prelevano tasse di decollo<br />

e atterraggio fino al 70 percento più a buon<br />

mercato. L’elevata produttività di Ryanair ge-<br />

Le grandi minacciano di fagocitare le piccole<br />

In un’ottica di risparmio, le linee a basso costo si limitano a gestire uno o due tipi di velivoli e<br />

scelgono aeroporti secondari che prelevano tasse poco elevate. Un’ulteriore concentrazione<br />

del mercato a lungo termine è comunque ineluttabile. Fonte: dati forniti dalle aziende, dati CS Group<br />

62 <strong>Credit</strong> <strong>Suisse</strong> Bulletin 1-03<br />

La concorrenza limita l’espansione<br />

Alla luce della saturazione del mercato pronosticata a lungo termine, la quota di mercato globale<br />

del segmento dei voli low cost si assesterà intorno al 30–35 percento. Fonte: MS Research, CS Group<br />

35<br />

30<br />

25<br />

20<br />

15<br />

10<br />

5<br />

0<br />

quota percentuale del mercato europeo<br />

Flotta Destinazioni Principali Proprietario Quota di mercato<br />

aeroporti base nel low cost<br />

easyJet/Go 53 (B737) 35 London-Gatwick/-Luton/-Stansted Indipendente 44,6%<br />

Ryanair 41 (B737) 80 Dublino, London-Stansted, Hahn Indipendente 39,3%<br />

Buzz 10 (8 BAE146 + 2 B737) 22 London-Stansted KLM 4,5%<br />

Virgin Express 14 (B737) 15 Bruxelles Virgin Group 7,6%<br />

MyTravelLite 2 (A320) 7 Birmingham, Belfast MyTravel<br />

Hapag-Lloyd Express 8 (B737) 10 Colonia, Bonn TUI<br />

German Wings 5 (A319) 10 Colonia, Bonn Eurowings/Lufthansa 3,7%<br />

bmibaby 2 (B737) 22 Cardiff BMI<br />

Deutsche BA 16 (B737) 6 Berlino-Tegel British Airways<br />

Germania 20 (13 B737 + 7 MD82/83) 18 Colonia, Bonn Indipendente<br />

1999<br />

2000<br />

2001<br />

2002<br />

2003<br />

2004<br />

2005<br />

2006<br />

nera poi economie di scala che si traducono<br />

in costi fissi contenuti. Ulteriori benefici scaturiscono<br />

da maggiore capienza di posti a<br />

sedere nei velivoli, standardizzazione della<br />

flotta, esternalizzazione della manutenzione,<br />

gestione snellita, nonché dal mancato pagamento<br />

di commissioni, ad esempio alle agenzie<br />

viaggi.<br />

Il consolidamento del settore è inesorabile<br />

L’inestinguibile pressione della concorrenza<br />

nonché il potenziale di crescita limitato del<br />

mercato dei voli a basso costo condurranno<br />

a medio termine ad una concentrazione di<br />

quest’ultimo. easyJet ha già inaugurato<br />

questa nuova fase con il rilevamento di Go,<br />

che l’ha fatta assurgere a leader del settore,<br />

accaparrandosi il 45 percento del mercato.<br />

Segue a ruota Ryanair con una quota<br />

2007<br />

2008<br />

2009<br />

2010<br />

2011<br />

2012<br />

2013<br />

2014<br />

2015<br />

2016<br />

2017<br />

2018<br />

2019<br />

2020<br />

di circa il 40 percento. Un’altra compagnia<br />

che potrebbe diventare l’oggetto di un<br />

probabile rilevamento da parte di easyJet è<br />

la Deutsche BA, un’affiliata della British<br />

Airways. Appetiti di profitto potrebbero stimolare<br />

le attività di acquisizione negli anni a<br />

venire. Le compagnie low cost di recente<br />

fondazione che non lucrano profitti entro i<br />

termini previsti saranno spiazzate dalla concorrenza.<br />

A lungo termine in Europa prevarranno<br />

probabilmente solo due o tre compagnie;<br />

per le aviolinee regionali già insediate,<br />

che offrono esclusivamente collegamenti<br />

diretti, che non fanno capo ad alcuna convenzione<br />

e che operano senza sovvenzioni<br />

statali, le probabilità di sopravvivenza sono<br />

assai scarse.<br />

Oliver Schwarz<br />

Telefono 01 334 56 44, oliver.schwarz@credit-suisse.com<br />

Foto: Magnum/Peter Marlow, Peter Tillessen

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