identità e storie - Rete Civica dell'Alto Adige
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te da solo in cerca di fortuna, attraversa<br />
il continente e giunge al mare, da cui si<br />
imbarca per poi naufragare. Salvato dai<br />
delfi ni e dalla barca di Tony, troverà in<br />
lui un nuovo padre e un cuore pronto ad<br />
accoglierlo.<br />
Perché leggerlo?<br />
Perché parla di ragazzi che anche se<br />
vivono <strong>storie</strong> lontane da noi, hanno gli<br />
stessi problemi di quelli di oggi: evitare la<br />
banalità, trovare la propria strada nel futuro,<br />
capire gli adulti e farsi capire da loro.<br />
E cercano di farlo in situazioni diffi cili che<br />
l’Italia ha vissuto e che è bello conoscere<br />
o ricordare perché lascino ancora una<br />
traccia nella nostra memoria.<br />
Consigliato a:<br />
Ragazzi dagli 11 anni<br />
Il 2 ottobre 1994 sono uffi cialmente morto<br />
e uffi cialmente nato. Come è possibile?<br />
Bè, non è poi così diffi cile per chi non esiste<br />
anagrafi camente. Non hai documenti<br />
d’<strong>identità</strong>, residenza domicilio,nessuna<br />
di quelle certezze che,quando le possiedi<br />
da sempre,ti sembrano insignifi canti.<br />
16<br />
L’uLtIMO eLFO / L’uLtIMO OrCO / gLI<br />
uLtIMI InCAnteSIMI<br />
si lVa n a de ma r i - sa l a n i<br />
L’ultimo elfo<br />
In una terra desolata, sotto una pioggia<br />
torrenziale Yorsh, l’ultimo elfo, trascina<br />
la propria disperazione per la sorte della<br />
sua gente. Egli è consapevole di essere<br />
l’ultimo depositario dell’<strong>identità</strong> della propria<br />
razza. Lo salvano due umani che non<br />
sanno nulla di magia e di storia, ma che<br />
conoscono la misericordia. Troverà poi<br />
l’amore in una giovane donna e insieme a<br />
lei guiderà un popolo di perseguitati verso<br />
un luogo di libertà.<br />
L’ultimo orco<br />
“Il capitano Rankstrail, detto l’Orso, comandante<br />
della cavalleria leggera di Daligar,<br />
come la buona metà dei Mercenari era<br />
nato sui Confi ni, il limite tra le Terre Note e<br />
le Terre Ignote.”Rankstrail, mezz’orco, soldato<br />
di ventura che combatte una guerra<br />
contro gli orchi. La sua vita s’intreccerà<br />
con quella di Yorsh l’ultimo elfo, il nuovo<br />
nemico. Troverà la sua strada compiendo<br />
scelte talvolta sbagliate. L’amore per Aurora<br />
lo aiuterà a scegliere il proprio destino.<br />
Rankstrail imparerà che orco è soprattutto<br />
chi ha scelto di esserlo, chi si comporta<br />
con crudeltà e cinismo.<br />
Gli ultimi incantesimi<br />
Gli ultimi incantesimi è una storia di Regine<br />
e di Guerriere. Una storia di donne in<br />
lotta per l’affermazione della propria <strong>identità</strong>,<br />
delle proprie scelte e della propria dignità.<br />
La disperata Regina degli Orchi, la<br />
Regina del Mondo degli Uomini, la Regina<br />
del Popolo deportato dei Nani e Masciak<br />
“la Grassa” Signora degli Eserciti, unite da<br />
una fi lastrocca scandita dai passi di una<br />
bambina e di un’altra attraverso i secoli,<br />
devono imparare a combattere e a vincere<br />
per riaffermare nel mondo il diritto di mostrare<br />
il viso, di non essere picchiate, vendute,<br />
comprate, bruciate.<br />
Perché leggerlo?<br />
E’ riduttivo pensare alla trilogia della De<br />
Mari solo come di genere fantasy, in essa<br />
c’è molto di più.<br />
L’autrice usa il genere fantasy-epico per<br />
affrontare temi attualissimi come il rapporto<br />
fra diverse culture, la guerra, la libertà,<br />
l’<strong>identità</strong>, la solidarietà, la fatica di<br />
vivere, il coraggio.<br />
Sono tre bellissimi libri per ragazzi che<br />
però solo lettori adulti possono comprendere<br />
ed apprezzare completamente.<br />
Silvana De Mari sa toccare tasti posti<br />
nell’intimo dei lettori che suscitano in essi<br />
grandi emozioni.<br />
“…Ci sono cose anche più sacre della vita,<br />
come la dignità e la libertà. La morte non è<br />
così terribile. È essere schiavi che è terribile.<br />
Se non lasciamo in eredità ai nostri fi gli<br />
la stessa libertà che abbiamo ricevuto dai<br />
nostri padri, saremo degli indegni.” (da<br />
“Gli ultimi incantesimi”).