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Poste <strong>it</strong>aliane spa - spedizione in a. p. D.L. 353/03 (conv. L.46/04) art.1 comma 1, DCB Roma<br />
Settimanale Settimanale dei Dir<strong>it</strong>ti, Dir<strong>it</strong>ti, dei Consumi Consumi e delle delle Scelte Scelte Anno19 Anno19 • n. 48 • 9-16 9-16 dicembre dicembre 2010<br />
2010 2<br />
LA COPIA DEVE ARRIVARE AGLI ABBONATI<br />
ENTRO GIOVEDÌ 9 DICEMBRE<br />
•••<br />
PAG. 7/ATTUALITÀ<br />
Scuola e proteste<br />
La riforma Gelmini<br />
vista dai tetti<br />
•••<br />
•••<br />
PAG. 24/DIRITTI<br />
Garanzia: i big<br />
fanno promesse<br />
da marinaio<br />
PAG. 20/CONSUMI<br />
Rischio luminarie<br />
Due su tre<br />
sono pericolose<br />
Test su smartphone, tablet, console, macchine per il caffè<br />
Natale hi-tech<br />
Senza sorprese
il Salvagente/9-16 dicembre 2010 3 parliamone<br />
L’incuria a Pompei<br />
minaccia anche<br />
la nostra ident<strong>it</strong>à<br />
•ALESSANDRA MOTTOLA MOLFINO<br />
Presidente Italia Nostra<br />
Il<br />
paesaggio e la cultura sono lo specchio della nostra ident<strong>it</strong>à di popolo, il volto<br />
della Patria, la nostra stessa ident<strong>it</strong>à umana, sociale, fisica. Beni preziosi ma<br />
sempre più a rischio. Monumenti abbandonati all’incuria, capisaldi della nostra storia<br />
che si sbriciolano, paesaggi che scompaiono per far posto a impietose colate di cemento,<br />
a un consumo dissennato di suolo. Da Pompei alle Mura Aureliane, gli elenchi dei beni<br />
culturali manchevoli di una appropriata manutenzione e <strong>qui</strong>ndi a rischio sono molti, e testimoniano<br />
l’urgenza di pensare come difendere questo immenso patrimonio<br />
da superficial<strong>it</strong>à e incuria. Non serve molto, basterebbe la “manutenzione<br />
ordinaria”. Rest<strong>it</strong>uire la piena operativ<strong>it</strong>à alle Soprintendenze<br />
- a Pompei come a L’A<strong>qui</strong>la - in termini<br />
non solo di risorse economico finanziarie, ma di<br />
efficienza amministrativa e di riconoscimento<br />
ist<strong>it</strong>uzionale, è la via per rimettere in moto il<br />
meccanismo virtuoso della manutenzione e<br />
della salvaguardia di tutto il terr<strong>it</strong>orio. Italia<br />
Nostra chiede a tutte le pubbliche amministrazioni,<br />
alle imprese private, ai<br />
professionisti, ai c<strong>it</strong>tadini tutti, di cessare<br />
ogni consumo indiscriminato di suolo, di<br />
non produrre nuovo cemento, di recuperare<br />
e restaurare il costru<strong>it</strong>o, i centri storici e le<br />
prime case, di mantenere i terreni e i corsi d’acqua<br />
per ev<strong>it</strong>are il dissesto idrogeologico. Sono investimenti<br />
che daranno lavoro e ricchezza. Basterebbe destinare<br />
alla manutenzione del terr<strong>it</strong>orio e dei monumenti la<br />
stessa somma che si spreca per il Ponte sullo Stretto di Messina. Il nostro<br />
patrimonio culturale e naturale è sempre più attaccato: dalla speculazione criminale,<br />
dalla pol<strong>it</strong>ica mercantile, dall’indifferenza spesso colpevole delle persone oneste.<br />
Italia Nostra cerca di dimostrare con l’azione delle proprie decine di migliaia di soci, delle<br />
205 sezioni e dei 15 consigli regionali, con attiv<strong>it</strong>à educative per i giovani, con campagne<br />
di tutela come quella sui “paesaggi sensibili”, che il patrimonio culturale non è risorsa<br />
da sprecare e distruggere, ma è l’unico vero cap<strong>it</strong>ale sul quale possiamo contare per<br />
far rinascere il Paese. Tutto questo ha per noi di Italia Nostra un obiettivo epocale: lavorare<br />
a un nuovo modello di sviluppo umano per il nostro Paese, un modello di sviluppo<br />
economico basato sull’economia della conoscenza, fondato sulla qual<strong>it</strong>à e non sulla<br />
quant<strong>it</strong>à, sulla cooperazione piuttosto che sulla competizione, che non arricchisca i sol<strong>it</strong>i<br />
pochi a danno di tutti i c<strong>it</strong>tadini, il patrimonio culturale e paesaggistico.<br />
Deb<strong>it</strong>o pubblico:<br />
è questo il vero<br />
rischio <strong>it</strong>aliano<br />
•NICOLA CACACE<br />
Ingegnere, economista<br />
Q<br />
ual è il rischio Italia? Non quello delle banche abbastanza solide, né<br />
quello del defic<strong>it</strong> pubblico al 5% e neanche quello della speculazione,<br />
più attiva su paesi più piccoli i cui bond sono in maggioranza in mani straniere.<br />
E di tutto questo va reso mer<strong>it</strong>o a Tremonti. Il rischio Italia è nel deb<strong>it</strong>o pubblico,<br />
1.800 miliardi di euro, sal<strong>it</strong>o al 118% del Pil. Soprattutto alla luce del nuovo<br />
Patto di stabil<strong>it</strong>à europeo che, dopo i fallimenti di Grecia e Irlanda, sta per porre<br />
una norma “vincolante” per il rientro del deb<strong>it</strong>o al<br />
60% del Pil entro 3-4 anni. Insostenibile per noi per-<br />
TELONIUS<br />
ché significherebbe trovare nel bilancio statale la<br />
bellezza di 50-60 miliardi da destinare ogni anno<br />
alla riduzione del deb<strong>it</strong>o. All’Ecofin di Bruxelles<br />
si preannuncia un duro negoziato<br />
che, bene che vada potrà concedere 10 o<br />
15 anni invece degli impossibili quattro<br />
con l’asticella all’80% del Pil anziché<br />
al 60%. Anche in questo caso si<br />
tratterà di trovare cifre dell’ordine<br />
dei 30 miliardi l’anno per molti anni,<br />
aggiuntive (agli interessi sui Bot in<br />
scadenza). Penso che questo sarà il<br />
traguardo massimo che Tremonti potrà<br />
spuntare nelle prossime riunioni del Consiglio<br />
europeo, anche perchè l’Italia è l’unico<br />
paese europeo con un deb<strong>it</strong>o abissale. Ma l’Italia<br />
ha un punto di forza, la ricchezza delle famiglie, da cui<br />
la frase famosa “il convento è povero ma i frati sono ricchi”:<br />
8.284 miliardi, 6 volte il Pil, concentrata nel 10% delle famiglie. L’unica soluzione<br />
possibile all’usc<strong>it</strong>a dal deb<strong>it</strong>o entro, ipotesi, 20 anni, senza ammazzare<br />
il cavallo, è quella sostenuta anche da personaggi autorevoli (tra i quali il<br />
professor Quadrio Curzio, il presidente dell’Ordine dei commercialisti Siciliotti)<br />
di chiedere ai 4,9 milioni di super ricchi, di contribuire con un’imposta<br />
patrimoniale dello 0,5%, con cui si raccoglierebbero 25 miliardi, o dell’uno per<br />
cento, con cui si raccoglierebbero 50 miliardi. Naturalmente bisognerà nel<br />
frattempo far pol<strong>it</strong>iche che, a differenza di quelle fatte da Tremonti, utilizzino<br />
appieno il grande potenziale produttivo, rimettendo in moto la locomotiva<br />
Italia ferma da 15 anni. Troppo semplice? Irrealistico? È aperto il concorso<br />
per come ridurre il deb<strong>it</strong>o in meno di un secolo!
4<br />
Sommario<br />
Nuovissima serie, anno 19, numero 48.<br />
Direttore responsabile: Riccardo Quintili.<br />
Vicedirettrice: Francisca Colli.<br />
Direttore ed<strong>it</strong>oriale: Rocco Di Blasi.<br />
Impaginazione:<br />
Claudia La Torre, Monica Rodriguez.<br />
In redazione: Barbara Cataldi, Enrico Cinotti<br />
(vicecaposervizio), Giorgia Nardelli,<br />
Marta Strinati (vicecaposervizio),<br />
Massimo Ghiara (collaboratore).<br />
In segreteria di redazione:<br />
Enza Ciminelli, Silvia Pagliarini.<br />
Marketing e pubblic<strong>it</strong>à: Federico Vend<strong>it</strong>ti.<br />
In amministrazione: Daniela Fagioli.<br />
Progetto grafico: Fabio Bolognini.<br />
Hanno collaborato a questo numero:<br />
(in ordine di apparizione): Alessandra Mottola<br />
Molfino, Nicola Cacace, Patrizia Pallara, Paolo Onesti,<br />
Lorenzo Misuraca, Luisella Costamagna, Antonio<br />
Lubrano, Lorenzo Stracquadanio, Enrico Campione,<br />
Leo Spadaro, Barbara Liverzani, Beatrice Lenzi,<br />
Monica Timba, Giulio Meneghello, Delia Vaccarello,<br />
Giusi Colmo, Antonio Zollo, V<strong>it</strong>o Lamberti, Giuliana<br />
Zoppis, Martino Ragusa, Linda Grilli, Francesco<br />
Piromallo, Francesca Mossa, Valerio Calzolaio, R<strong>it</strong>a<br />
De Buono, Gianluca Felicetti, Carmen Giusti.<br />
Telonius è di Janna Carioli.<br />
Vietata la riproduzione di articoli, test<br />
e relative tabelle, senza preventiva<br />
autorizzazione del “Salvagente”.<br />
Questo numero è stato chiuso in tipografia<br />
il 3/12/2010.<br />
Ed<strong>it</strong>ore: Ed<strong>it</strong>oriale Il Salvagente Società<br />
Cooperativa s.c. a r.l.<br />
Presidente: Bruno Superti.<br />
Stampa: Union Printing spa, statale<br />
Cassia Nord km 87, V<strong>it</strong>erbo.<br />
Distribuzione esclusiva per l’Italia: Parrini<br />
e C. spa, via di Santa Cornelia 9, 00060 Roma.<br />
Iscrizione numero 212 del 3 aprile 1992<br />
al Tribunale di Roma.<br />
Questa testata fruisce dei contributi statali<br />
diretti della legge 7 agosto 1990, n. 250.<br />
Arretrati: chiedeteli a “Il Salvagente”,<br />
via Pinerolo 43, 00182 Roma, inviando<br />
per ogni copia richiesta € 4,00 in francobolli.<br />
ISSN 1123 - 7236.<br />
Direzione e redazioni<br />
Roma (00182), via Pinerolo 43. Tel. 06/7020265,<br />
06/7020413, 06/7020440. Fax 06/7020026.<br />
Bologna (40125), via Santo Stefano 13.<br />
Tel. 051/233383, 051/273574. Fax 051/2759028.<br />
Quotidiano on line: www.ilsalvagente.<strong>it</strong><br />
Il Salvagente è anche su Facebook<br />
@<br />
E-mail: redazione@ilsalvagente.<strong>it</strong><br />
quotidiano@ilsalvagente.<strong>it</strong><br />
Numero Verde<br />
800-015260<br />
Il numero verde è a disposizione per gli abbonamenti<br />
dal martedì al giovedì nel seguente orario: 10-13 e 16-18.<br />
abbonati@ilsalvagente.<strong>it</strong><br />
Attual<strong>it</strong>à<br />
SalviamociGente 5<br />
● SalvaCondominio 6<br />
● ProntoPensioni 6<br />
Sui tetti e in strada monta la protesta 7<br />
● Le parole della settimana 11<br />
● Io, un c<strong>it</strong>tadino 11<br />
Consumi<br />
Speciale regali<br />
Smartphone mania 12<br />
Tablet: part<strong>it</strong>a a tre 16<br />
Console in gioco 17<br />
L’espresso elettrico 18<br />
Luminarie, due su tre fuorilegge 20<br />
● InformaGiusto 21<br />
● Promemoria 21<br />
Tuttoconsumatori<br />
A cura del Cncu al centro<br />
Dir<strong>it</strong>ti<br />
Le promesse da marinaio sulle garanzie 24<br />
Salvagiovani/Le ricchezze di dentro 28<br />
● TerzaEtà 30<br />
● SpazioCivile 31<br />
● Amico di penna 31<br />
Scelte<br />
Gli <strong>it</strong>aliani di Monicelli 32<br />
● Casamia Casamia 35<br />
● Sì, mangiare 35<br />
Ciambella/Fai-da-te natalizio 36<br />
In movimento/Bridge, sport della mente 36<br />
Dedicato ai ragazzi 38<br />
● LeggoVedoSento 39<br />
● Il mio bestiario 41<br />
● Piante&Piante 41<br />
● Il Teledipendente 42<br />
● Fenomenale! 42<br />
Annuale senza omaggio 52 €<br />
Annuale con omaggio 57 €<br />
Sosten<strong>it</strong>ore 1 anno 60 €<br />
Doppio+omaggi 94 €<br />
Tre mesi (solo carta) 17 €<br />
Sei mesi (solo carta) 30 €<br />
ABBONAMENTI 2010<br />
COPIA CARTACEA+ON LINE SOLO ON LINE<br />
Annuale senza omaggio 25 €<br />
Annuale con omaggio 30 €<br />
Sosten<strong>it</strong>ore 1 anno 35 €<br />
Un numero 1 €<br />
Un articolo 0,80 €<br />
Uno speciale 0,90 €<br />
il Salvagente/9-16 dicembre 2010<br />
7<br />
12<br />
24<br />
32<br />
I versamenti possono essere fatti con<br />
carta di cred<strong>it</strong>o su www.salvagente.<strong>it</strong> o<br />
sul conto corrente postale numero<br />
69412005 intestato a Ed<strong>it</strong>oriale Il Salvagente<br />
Società Cooperativa, via Pinerolo<br />
43, 00182 Roma oppure tram<strong>it</strong>e bonifico<br />
bancario presso Banca Popolare Etica:<br />
codice IBAN IT24 P050 1803 2000<br />
0000 0100 277. Specificate esattamente<br />
la causale e l’indirizzo dell’abbonato.
il Salvagente/9-16 dicembre 2010 5 SalviamociGente<br />
Gentile redazione,<br />
come affezionato lettore desidero<br />
esprimervi la mia piena<br />
soddisfazione per la puntuale<br />
informazione e gli utili consigli<br />
forn<strong>it</strong>i, grazie ai quali noi comuni<br />
c<strong>it</strong>tadini affrontiamo con maggiore<br />
consapevolezza la babele quotidiana.<br />
Vengo allo scopo della mia mail. Mio<br />
figlio Alessandro ha ricevuto, nei<br />
primi giorni di agosto 2010, una<br />
comunicazione da Poste Italiane<br />
nella quale veniva inv<strong>it</strong>ato a<br />
presentarsi, dal 13 luglio al 31 agosto<br />
2010, presso un ufficio postale per<br />
riscuotere il bonus gas.<br />
Sfortunatamente era fuori per una<br />
vacanza studio e quando è tornato<br />
ha avuto la spiacevole sorpresa di<br />
trovare il bonifico domiciliato, a lui<br />
intestato, r<strong>it</strong>irato dalla pubblica<br />
amministrazione. Da quanto<br />
appreso purtroppo Alessandro non è<br />
stato l’unico a non poter riscuotere<br />
il bonus; sono migliaia le persone<br />
aventi dir<strong>it</strong>to che, a vario t<strong>it</strong>olo, non<br />
hanno potuto riscuotere il dovuto.<br />
A tal propos<strong>it</strong>o vi chiedo se è<br />
auspicabile pensare che il solerte<br />
ente amministrativo, che ha r<strong>it</strong>irato<br />
i bonifici, intenda avviare una<br />
nuova emissione o se è necessario<br />
promuovere una procedura<br />
nominativa per richiedere la<br />
rest<strong>it</strong>uzione dell’importo relativo<br />
al beneficio accordato. Nell’attesa di<br />
ricevere un vostro parere auguro<br />
a voi tutti buon lavoro.<br />
ROBERTOCACCAVALE@TISCALI.IT<br />
Caro Roberto,<br />
la sua lettera denuncia un episodio su<br />
cui ci hanno scr<strong>it</strong>to in molti. E non<br />
casualmente, visto che - almeno in<br />
Italia - ad agosto non è difficile che ci<br />
siano utenti in vacanza che non possono<br />
recarsi all’ufficio postale di zona per<br />
r<strong>it</strong>irare una raccomandata. Ironia a<br />
parte, ci sarebbe da chiedersi perché<br />
una comunicazione che ha valid<strong>it</strong>à dal<br />
13 luglio al 13 agosto sia consegnata<br />
solo ai primi di agosto (e non è solo il<br />
caso di suo figlio, caro Roberto). A ogni<br />
modo può stare tran<strong>qui</strong>llo, dalla<br />
direzione dell’Autor<strong>it</strong>à per l’energia<br />
elettrica e il gas ci spiegano che<br />
saranno riemessi automaticamente i<br />
bonus. E saranno in pagamento dal 20<br />
dicembre al 31 gennaio.<br />
Il mistero del bonus<br />
gas “spar<strong>it</strong>o”<br />
•A CURA DI RICCARDO QUINTILI<br />
Sondaggi...<br />
senza premi<br />
Caro Salvagente,<br />
vi racconto un episodio<br />
per scoprire se riguarda<br />
solo me o se è una pratica<br />
comune. Qualche anno fa<br />
mi sono iscr<strong>it</strong>to a un s<strong>it</strong>o<br />
(http://<strong>it</strong>.mysurvey.com)<br />
che effettua sondaggi<br />
(compresi “i prodotti dell’anno”<br />
di cui ho letto sul<br />
Salvagente). I sondaggi<br />
erano circa una volta a<br />
settimana e alla fine di<br />
ognuno venivano elarg<strong>it</strong>i<br />
“punti” che, una volta accumulati,<br />
davano dir<strong>it</strong>to a<br />
dei premi. Diffidente per<br />
natura, una volta arrivato<br />
alla soglia minima di punteggio<br />
per riscuotere un<br />
premio, ne ho fatto richiesta.<br />
A distanza di più di un<br />
anno, non è ancora arrivato.<br />
Ho inviato diverse<br />
mail chiedendo chiarimenti<br />
(nel frattempo ho<br />
smesso di partecipare ai<br />
sondaggi) ma “Chiara Pavese”,<br />
la mia “referente”<br />
all’inizio mi rispose dicendo<br />
che il premio sarebbe<br />
arrivato, alle mie<br />
due ultime mail non ha<br />
nemmeno risposto. Ormai<br />
non mi interessa più<br />
il premio però vorrei mettere<br />
in guardia quanti più<br />
possibile a non partecipare<br />
a questi sondaggi. Il nostro<br />
tempo (in qual<strong>it</strong>à di<br />
consumatori) è prezioso<br />
e queste “aziende” do-<br />
vrebbero pagarcelo profumatamente<br />
anziché approf<strong>it</strong>tarsi<br />
di noi.<br />
doevinti@virgilio.<strong>it</strong><br />
Caro lettore,<br />
condivido ed estendo il suo<br />
appello. Il nostro tempo, aggiungo,<br />
non solo è prezioso,<br />
ma fa guadagnare - e molto -<br />
questi signori. E chi ha letto<br />
l’inchiesta di Barbara Liverzani<br />
sui “prodotti dell’anno”,<br />
sa bene quanto lucrose<br />
siano queste ricerche.<br />
•••<br />
Rubinetti<br />
trasparenti<br />
Caro Salvagente,<br />
è possibile e a chi mi devo<br />
rivolgere per consultare<br />
le analisi delle acque del<br />
comune in cui risiedo?<br />
giulio.durazzi@egzerouno.com<br />
Caro Giulio,<br />
è un suo dir<strong>it</strong>to. Chieda<br />
(meglio se per iscr<strong>it</strong>to) al<br />
gestore dell’acqua della<br />
sua zona. E ci faccia sapere<br />
se non le danno le risposte<br />
dovute.<br />
•••<br />
Una mail<br />
pericolosa<br />
Buonasera,<br />
so che non lo conoscete<br />
personalmente, tuttavia<br />
io voglia che lo aiutavate<br />
dopo lettura della mia<br />
posta. Tengo a metterli<br />
al corrente che lavoro in<br />
una banca <strong>qui</strong> in Costa<br />
d’Avorio come Direttore<br />
del Servizio dei Trasferimenti<br />
dello (UTBCI)<br />
Un<strong>it</strong>ed Trust Bank della<br />
Costa d’Avorio, fuoco<br />
Signora Lany Johnson<br />
aveva depos<strong>it</strong>ato la<br />
Care lettrici e cari lettori,<br />
non perdete l’appuntamento con www.ilsalvagente.<strong>it</strong>, il nostro<br />
quotidiano on line dei consumatori e i suoi approfondimenti. A chi<br />
ci scrive ricordiamo che non pubblichiamo lettere non firmate, a<br />
meno di un’esplic<strong>it</strong>a richiesta. Gli indirizzi e-mail, se non accompagnati<br />
da nome, cognome e c<strong>it</strong>tà, sono pubblicati integralmente.<br />
somma di $3.500.000.00<br />
alla nostra banca prima<br />
che sia morta e da quando<br />
è morta nessuno non<br />
è venuto per i reclami di<br />
questi fondi. Vorrei dopo<br />
lettura della mia posta<br />
che la contattavate<br />
affinché possa fornirvi<br />
le precisazioni complete<br />
sul modo in cui i fondi<br />
saranno trasfer<strong>it</strong>i nel<br />
vostro conto bancario<br />
senza alcuno problema.<br />
Per la vostra informazione<br />
questa transazione<br />
è al 100% senza rischio.<br />
Per il vostro aiuto<br />
vi darò il 30% di questi<br />
fondi. Grazie e che Dio<br />
voi benedica. Io voi pregati<br />
di autorizzare l’espressione<br />
delle mie<br />
sensazioni più distinte.<br />
Houphouet Boigny Yannick<br />
noreply@online-utbci.com<br />
Cari lettori,<br />
pubblichiamo questa<br />
mail - con tutti gli errori<br />
con cui ci è arrivata -<br />
per mettere in guardia<br />
molti di voi (la mail infatti<br />
sta arrivando in<br />
migliaia di caselle) da<br />
quella che senza ombra<br />
di dubbio è una truffa.<br />
Non cadeteci se non volete<br />
incorrere in grossi<br />
guai. Anche se il signor<br />
Houphouet sembra così<br />
gentile, dietro c’è un’organizzazione<br />
di truffatori<br />
tutt’altro che sprovveduta.<br />
Che Dio vi benedica...
6 rubriche<br />
SalvaCondominio<br />
Patrizia Pallara<br />
Danni da animali,<br />
la responsabil<strong>it</strong>à<br />
è dei proprietari<br />
Gentile redazione, nel nostro palazzo cani e gatti<br />
hanno gli stessi dir<strong>it</strong>ti degli “umani” ma non gli<br />
stessi doveri. I proprietari li lasciano scorrazzare<br />
liberamente per le scale e nell’ascensore. Il regolamento<br />
non prevede nessuna disciplina e così a<br />
loro va la compagnia, a noi restano la puzza e (a<br />
volte) i bisognini. Che prevede il codice civile?<br />
MARIA GRAZIA GENTILE, BRINDISI<br />
L’<br />
articolo 2052 del codice civile afferma:<br />
“Il proprietario di un animale o chi se<br />
ne serve è responsabile dei danni cagionati<br />
dall’animale, sia che fosse sotto custodia, sia<br />
che fosse smarr<strong>it</strong>o o fugg<strong>it</strong>o, salvo che provi il<br />
caso fortu<strong>it</strong>o”. La detenzione di un animale<br />
può integrare in astratto la fattispecie prevista<br />
all’art. 844 c. c., in quanto tale norma, che ge-<br />
ProntoPensioni<br />
Paolo Onesti<br />
Forse errore Inps,<br />
la sua domanda<br />
è in piena regola<br />
Caro Salvagente, a ottobre ho presentato all’Inps di<br />
piazza Augusto Imperatore la domanda di cure termali.<br />
Ho 4 ernie del disco e spesso non riesco a camminar.<br />
Dopo un mese la sede di via Amba Aradam mi ha<br />
risposto inv<strong>it</strong>andomi a presentare una nuova domanda<br />
per il 2011 nei termini di legge (1 gennaio-31 ottobre).<br />
È giusto aver respinto la domanda per il 2010?<br />
MAURO POGGINI, ROMA<br />
Caro signor Poggini, ha tutta la nostra solidarietà.<br />
Qualcuno forse ha sbagliato. E se errore è stato<br />
commesso, sarebbe auspicabile (e apprezzabile)<br />
che “chi” le ha inviato la comunicazione - e non ne<br />
mettiamo in discussione competenza e senso di responsabil<strong>it</strong>à<br />
- riesaminasse “d’ufficio”, su sua richiesta,<br />
il provvedimento e l’autorizzasse alle cure.<br />
nericamente vieta le immissioni<br />
di rumore che superano<br />
la normale tollerabil<strong>it</strong>à, interpretata<br />
estensivamente, è suscettibile<br />
di trovare applicazione<br />
in tutte le ipotesi di immissioni<br />
che provochino una<br />
s<strong>it</strong>uazione di intollerabil<strong>it</strong>à attuale.<br />
E dato che l’e<strong>qui</strong>librio<br />
della v<strong>it</strong>a in condominio è spesso delicato e si<br />
mantiene solo quando tutti i partecipanti rispettano<br />
dir<strong>it</strong>ti e doveri, a maggior ragione la<br />
presenza di animali domestici non deve influire<br />
negativamente sulla v<strong>it</strong>a degli altri.<br />
Per ev<strong>it</strong>are l<strong>it</strong>i e scontri i proprietari devono saper<br />
gestire i loro animali, perché infastidiscano<br />
il meno possibile. In mancanza di un regolamento<br />
contrattuale, la leg<strong>it</strong>tim<strong>it</strong>à della detenzione<br />
di animali da compagnia dev’essere accertata<br />
dal giudice alla luce dei cr<strong>it</strong>eri di valutazione<br />
della tollerabil<strong>it</strong>à delle immissioni (Tribunale<br />
di Piacenza 10 aprile 1990, n. 231 in<br />
Arch. Loc. 1990, 287). “L’amministratore di<br />
condominio è leg<strong>it</strong>timato ad agire giudizialmente<br />
per il rispetto del regolamento e per la<br />
cessazione di molestie derivanti dalla detenzione<br />
di animali negli appartamenti” rec<strong>it</strong>a la<br />
sentenza 11 novembre 1968 del Tribunale civi-<br />
La normativa vigente sulle<br />
cure termali e il messaggio n.<br />
4712 del 15 febbraio 2010<br />
stabiliscono che la stagione<br />
termale inizia con il turno del<br />
29 marzo 2010 e si conclude<br />
con quello del 22 novembre.<br />
La domanda può essere presentata<br />
anche durante lo stesso<br />
anno di cura fino al 31 ottobre 2010. Conferma<br />
ancora l’Inps on line che “la domanda,compilata in<br />
ogni sua parte, deve essere presentata dal 1° gennaio<br />
al 31 ottobre, nell’anno di effettuazione delle<br />
il Salvagente/9-16 dicembre 2010<br />
le di Parma (in Riv. Giur. Edil. 1971, 446). Il Tribunale<br />
di Napoli ha di recente confermato<br />
(ord. 8 marzo 1994, in Arch. loc. e cond. 1994,<br />
337) che il giudice con provvedimento d’urgenza<br />
può ordinare l’allontanamento di animali<br />
molesti dal condominio, con divieto assoluto<br />
di r<strong>it</strong>orno nell’edificio.<br />
Per il trasporto di cani e gatti in ascensore vale<br />
il regolamento di condominio: se non è espressamente<br />
vietato, il proprietario deve ev<strong>it</strong>are<br />
che l’animale insudici o rovini l’ascensore. Per<br />
la giurisprudenza il divieto di introdurre cani<br />
nell’ascensore riguarda le modal<strong>it</strong>à d’uso dei<br />
servizi condominiali, con un lim<strong>it</strong>e qual<strong>it</strong>ativo<br />
di esercizio delle facoltà contenute nel dir<strong>it</strong>to<br />
di comunione e non, altrimenti, una lim<strong>it</strong>azione<br />
quant<strong>it</strong>ativa del dir<strong>it</strong>to dei singoli condomini<br />
(Cassazione, 15 ottobre 1994, n. 8431). La<br />
clausola, conseguentemente, è di tipo regolamentare<br />
e può essere contenuta nei regolamenti<br />
contrattuali o assembleari.<br />
cure, all’ufficio Inps di zona per posta, tram<strong>it</strong>e patronato<br />
o a mano”.<br />
Abbiamo attentamente esaminato la documentazione<br />
che ci ha inviato per conoscenza: la domanda<br />
è stata presentata nei termini (11 ottobre 2010) e,<br />
come previsto dallo stesso Inps, direttamente a<br />
mano, alla sede terr<strong>it</strong>oriale d’appartenenza. È ipotizzabile<br />
che quest’ultima abbia trasmesso “in r<strong>it</strong>ardo”<br />
la domanda alla sede di via Amba Aradam?<br />
Ed è possibile che la sede di via Amba Aradam abbia<br />
considerato la data del trasferimento da ufficio<br />
a ufficio e non quella di effettiva presentazione<br />
della domanda? Se le cose stessero in questi termini,<br />
signor Poggini, lei avrebbe tutte le ragioni di<br />
dichiararsi perplesso. Per completezza di informazione:<br />
anche i re<strong>qui</strong>s<strong>it</strong>i di assicurazione e contribuzione<br />
risultano ampiamente soddisfatti.<br />
In caso di rigetto di una domanda, non r<strong>it</strong>enuta<br />
idonea per l’autorizzazione alle cure termali, è consent<strong>it</strong>o<br />
chiedere il riesame del provvedimento alla<br />
direzione centrale dell’Inps, Coordinamento generale<br />
medico-legale. Nella sua s<strong>it</strong>uazione è prevedibile<br />
che la domanda possa essere riesaminata e accolta.<br />
Errori e r<strong>it</strong>ardi a parte, non è ammissibile<br />
che, alla fine, a pagarne le conseguenze sia il diretto<br />
interessato che ha fatto tutto in regola.
il Salvagente/9-16 dicembre 2010<br />
LORENZO MISURACA<br />
7 attual<strong>it</strong>à<br />
DOVE PORTA LA CONTRASTATA RIFORMA DELL’UNIVERSITÀ DELLA GELMINI<br />
Tagli agli sprechi<br />
o al futuro dello studio?<br />
Aeroporti, stazioni, monumenti in tutta Italia occupati<br />
da migliaia di giovani. Un paese bloccato dalla protesta<br />
degli studenti. Nei giorni scorsi, l’Italia ha visto<br />
una mobil<strong>it</strong>azione da parte degli univers<strong>it</strong>ari<br />
senza precedenti. L’obiettivo è la controversa riforma<br />
dell’univers<strong>it</strong>à portata avanti dalla ministra<br />
dell’Istruzione Mariastella Gelmini,<br />
che nonostante l’assedio fisico e mediatico<br />
della consistente parte di opinione<br />
pubblica contraria è riusc<strong>it</strong>a a far<br />
approvare il testo alla Camera. La discussione<br />
al Senato è rinviata a dopo il<br />
voto di fiducia sul governo, stabil<strong>it</strong>o per<br />
il 14 dicembre. Nel frattempo, però, non<br />
si placano le polemiche.<br />
Tra il dire e il fare<br />
La riforma Gelmini, secondo il governo,<br />
aumenta la qual<strong>it</strong>à e l’efficienza del sistema<br />
univers<strong>it</strong>ario. Tra gli interventi più con-<br />
troversi, c’è l’ingresso di personal<strong>it</strong>à esterne<br />
all’univers<strong>it</strong>à, anche di rappresentanti<br />
di grosse aziende, negli organi decisionali;<br />
la possibile fusione dei piccoli atenei vicini;<br />
lo stop ai contratti a tempo indeterminato<br />
ai ricercatori; gli scatti di stipendio<br />
per i docenti legati solo alla valutazione<br />
pos<strong>it</strong>iva del loro operato; il taglio del 95%<br />
dei fondi per le borse di studio.<br />
Nel dossier presentato pochi giorni fa, il<br />
ministero dell’Istruzione, dell’univers<strong>it</strong>à e<br />
della ricerca, Miur, sostiene che i tagli alle<br />
univers<strong>it</strong>à - circa 800 milioni di euro -<br />
non corrispondono a riduzioni di qual<strong>it</strong>à,<br />
ma piuttosto a eliminare gli sprechi. Non<br />
la pensa così Francesco Sylos Labini,<br />
docente alla Sapienza di Roma e autore,<br />
insieme a Stefano Zapperi, del libro “I ricercatori<br />
non crescono sugli alberi”:<br />
“Questa riforma non riforma nulla. Usa<br />
parole ragionevoli in maniera mistificatoria.<br />
Il sistema univers<strong>it</strong>ario <strong>it</strong>aliano è complesso,<br />
ha parti produttive da valorizzare<br />
e parti che vanno male”.<br />
Sylos Labini fa l’esempio del reclutamento<br />
dei docenti: “Oggi i ruoli dentro le<br />
univers<strong>it</strong>à sono quelli di docenti associati,<br />
ordinari e ricercatori. Si entra come ricercatori<br />
con un concorso e previa attiv<strong>it</strong>à<br />
di valutazione dopo tre anni si riceve<br />
un incarico a tempo indeterminato”. Nel<br />
nuovo sistema viene introdotto un meccanismo<br />
simile al “tenure track” americano,<br />
che consente alle univers<strong>it</strong>à di assumere<br />
ricercatori a tempo determinato<br />
per due trienni, per poi promuoverli ad<br />
associati se conseguono l’abil<strong>it</strong>azione entro<br />
il secondo triennio.<br />
“Il problema è che questo nuovo sistema<br />
subordina la conferma del ricercatore<br />
non solo alla qual<strong>it</strong>à del suo lavoro ma anche<br />
alla presenza di risorse economiche.<br />
Quindi sarà possibile che un percorso di
V ediamo<br />
8 attual<strong>it</strong>à<br />
TAGLI AGLI SPRECHI O... con la riforma. Denuncia Claudio Riccio,<br />
ricerca anche eccellente venga interrotto<br />
dopo tre anni”.<br />
Per avere un’idea del numero di persone<br />
interessate dalla riforma, basta dare<br />
un’occhiata ai dati. Nelle univers<strong>it</strong>à<br />
ci sono 60mila docenti, divisi più o meno<br />
in eguali proporzioni tra associati,<br />
ordinari e ricercatori, che hanno un<br />
contratto a tempo indeterminato. E poi<br />
circa 50-60mila un<strong>it</strong>à di personale a<br />
tempo determinato, i precari.<br />
Dir<strong>it</strong>ti negati<br />
A questi si sommano altre centinaia di<br />
migliaia di studenti che rischiano grosso<br />
I PUNTI CONTESTATI<br />
E LE NOVITÀ<br />
IN DISCUSSIONE<br />
alcuni dei cambiamenti che introdurrebbe<br />
la riforma Gelmini, se venisse<br />
approvata dal Senato.<br />
■ Il mandato dei rettori ac<strong>qui</strong>sisce un lim<strong>it</strong>e<br />
di 6 anni. In compenso ai rettori vengono dati<br />
più poteri decisionali che in passato.<br />
■ Dentro i consigli di amministrazione delle<br />
univers<strong>it</strong>à entrano i privati. Il 40% del Cda è<br />
destinato a membri esterni.<br />
■ Sarà possibile la fusione di atenei vicini<br />
per abbattere i costi e ridurre le inefficienze.<br />
■ Gli scatti di stipendio verranno dati solo ai<br />
professori valutati pos<strong>it</strong>ivamente. Quando<br />
portavoce di Link, sindacato univers<strong>it</strong>ario:<br />
“Sul dir<strong>it</strong>to allo studio c’è stato un taglio<br />
di fondi dai 246 milioni del 2009 a 125<br />
milioni. Stiamo parlando di soldi che non<br />
andranno alle borse di studio, agli alloggi,<br />
ai contributi mensa. Tutte misure che vengono<br />
assegnate a studenti con basso redd<strong>it</strong>o<br />
e alto mer<strong>it</strong>o. Con la riforma si colpiscono<br />
proprio loro”. Secondo Riccio, con<br />
queste misure decine di migliaia di studenti<br />
rischiano di perdere la borsa di studio,<br />
cosa che per molti significa abbandonare<br />
l’univers<strong>it</strong>à.<br />
Di tutt’altro parere Enrico Decleva,<br />
presidente della Crui, organismo che<br />
rappresenta i rettori delle univers<strong>it</strong>à <strong>it</strong>aliane,<br />
che ha espresso soddisfazione<br />
c’è una valutazione negativa, il docente perde<br />
lo scatto di stipendio.<br />
■ Il nucleo di valutazione d’ateneo apre le<br />
porte a membri esterni. E la valutazione degli<br />
studenti nei confronti dei professori diventa<br />
determinante per l’attribuzione dei<br />
fondi all’univers<strong>it</strong>à.<br />
■ Pesanti tagli per il dir<strong>it</strong>to allo studio. Previste<br />
decurtazioni del 95% per le borse di studio.<br />
■ Gli atenei in dissesto finanziario potranno<br />
essere commissariati.<br />
■ I professori sono tenuti a certificare la loro<br />
presenza a lezione. Delle loro 1.500 ore annuali,<br />
i professori a tempo pieno dovranno destinarne<br />
almeno 350 ad attiv<strong>it</strong>à di docenza.<br />
■ Via libera alle univers<strong>it</strong>à telematiche, come<br />
Cepu, previa “individuazione dal ministero”,<br />
dopo aver sent<strong>it</strong>o alcuni organi.<br />
il Salvagente/9-16 dicembre 2010<br />
per l’approvazione alla Camera del ddl<br />
di riforma, soprattutto per il recupero<br />
di finanziamenti sul 2011 che erano stati<br />
messi in forse.<br />
Che i rettori siano in gran parte favorevoli<br />
è un dato dovuto probabilmente<br />
alla riforma della “governance” degli<br />
atenei, che attribuisce loro maggiore potere<br />
decisionale e permette l’ingresso<br />
di privati nei consigli di amministrazione<br />
delle univers<strong>it</strong>à. “Sulla governance”,<br />
ribatte Claudio Riccio, “la Gelmini fa entrare<br />
per la prima volta i privati negli organi<br />
decisionali degli atenei, senza che<br />
questi siano vincolati a finanziarli. Paradossalmente,<br />
potranno decidere anche<br />
senza metterci un soldo”.<br />
Ma l’altro rischio, paventato unanimemente<br />
dal fronte pro Gelmini, è che le proteste<br />
paralizzino la riforma, lasciando il<br />
sistema così com’è, con tutti i suoi problemi<br />
di sprechi, inefficienza e precarietà.<br />
“Il sistema può essere riformato soltanto<br />
con un meccanismo di valutazione<br />
seria”, ribatte Sylos Labini. “Il ministero<br />
invece vuole delegare la valutazione<br />
qual<strong>it</strong>ativa all’Anvur, un organismo<br />
che già esiste ma che finora non ha funzionato<br />
un granché bene”.<br />
Sempre sulla qual<strong>it</strong>à, ma della formazione,<br />
c’è ancora molto da fare, secondo<br />
il sindacato degli studenti: “Il modo<br />
migliore per collegare lo studio al<br />
mondo del lavoro è garantire una formazione<br />
di qual<strong>it</strong>à. Ora, per esempio,<br />
si fanno pochi laboratori nelle facoltà<br />
perché non ci sono soldi”.<br />
Ancora una volta, il cane <strong>it</strong>alico si<br />
morde la coda.<br />
■ Non può avere parentele fino al quarto grado<br />
chi partecipa ai concorsi da docenti, ma anche i<br />
ricercatori e gli assegnisti professori appartenenti<br />
al dipartimento o alla struttura che effettua<br />
la chiamata. Nessuna parentela, inoltre, con<br />
il rettore, o con il direttore generale, o con un<br />
consigliere di amministrazione dell’ateneo.<br />
■ Per i ricercatori cambia l’accesso all’univers<strong>it</strong>à.<br />
Si entra in prova per tre anni, con la possibil<strong>it</strong>à<br />
di essere confermati per un altro triennio.<br />
Dopo questo periodo bisogna conseguire<br />
l’idone<strong>it</strong>à nazionale, altrimenti si viene rifiutati<br />
dall’ateneo. L’eventuale conferma a tempo<br />
indeterminato, però, è sempre subordinata<br />
all’esistenza di fondi.<br />
■ La commissione di selezione dei docenti rimane<br />
locale, ma il prere<strong>qui</strong>s<strong>it</strong>o dei candidati è il<br />
superamento di un esame nazionale di idone<strong>it</strong>à.
O ltre<br />
il Salvagente/9-16 dicembre 2010 9 attual<strong>it</strong>à<br />
alle centinaia di migliaia di studenti<br />
che riempiono le piazze per protesta,<br />
esistono anche voci che sulla riforma<br />
Gelmini hanno un parere complessivamente<br />
pos<strong>it</strong>ivo. Senza nasconderne i punti cr<strong>it</strong>ici,<br />
Daniele Checchi, preside della facoltà di<br />
Scienze pol<strong>it</strong>iche della Statale di Milano e<br />
firma di lavoce.info, fa una valutazione del disegno<br />
di legge tutt’altro che negativa.<br />
Professor Checchi, cos’ha di buono questa<br />
tanto contestata riforma Gelmini?<br />
L’aspetto pos<strong>it</strong>ivo della riforma Gelmini è che<br />
ridisegna il sistema di reclutamento di professori<br />
e ricercatori, nel caso di questi ultimi<br />
facendoli passare da una s<strong>it</strong>uazione a tempo<br />
indeterminato a una a tempo determinato.<br />
Perché le sembra un buon risultato?<br />
È utile per riattivare i concorsi per professore<br />
associato, bloccati da quattro anni. Mentre<br />
per i ricercatori mi sembra una buona misura<br />
chiedere in fase di ingresso determinati standard<br />
di qual<strong>it</strong>à.<br />
Cominciamo dai docenti. In cosa non<br />
funziona l’attuale meccanismo per la<br />
selezione dei professori?<br />
La legge Moratti introduceva il concorso a base<br />
locale. Si formava una commissione che nel<br />
95% dei casi selezionava un candidato interno.<br />
Per correggere parzialmente questa s<strong>it</strong>uazione<br />
era stata introdotta una seconda idone<strong>it</strong>à<br />
su basi mer<strong>it</strong>ocratiche, ma non bastava.<br />
E la riforma Gelmini?<br />
Introduce nei concorsi una precondizione di<br />
DANIELE CECCHI PRESIDE DI FACOLTÀ A MILANO<br />
“Ma almeno entra<br />
in ballo il mer<strong>it</strong>o”<br />
IL PROFESSORE FA UNA VALUTAZIONE TUTT’ALTRO CHE NEGATIVA<br />
DEL NUOVO SISTEMA DI RECLUTAMENTO DEI RICERCATORI.<br />
idone<strong>it</strong>à a livello nazionale. La commissione<br />
rimane locale, ma può essere formata da docenti<br />
con un curriculum che attesta un livello<br />
minimo di produttiv<strong>it</strong>à. Questo per ev<strong>it</strong>are<br />
che si selezionino candidati incapaci.<br />
Passiamo ai ricercatori. Già oggi ci sono<br />
sistemi di valutazione del loro lavoro.<br />
Io faccio parte di una commissione che valuta<br />
la qual<strong>it</strong>à del lavoro dei ricercatori. La cosa<br />
è abbastanza complessa. Quando si presenta<br />
un ricercatore che in 3 anni non ha prodotto<br />
nulla, si può rinviarlo a una valutazione successiva,<br />
che è come dire bocciarlo. Se alla seconda<br />
valutazione viene bocciato nuovamente<br />
deve uscire dall’univers<strong>it</strong>à. Esiste però una<br />
legge del 1980 che gli permette di chiedere di<br />
essere messo in mobil<strong>it</strong>à presso un altro ramo<br />
dell’istruzione.<br />
Cosa cambia in meglio per i ricercatori?<br />
Prima si entrava tram<strong>it</strong>e concorso,invece adesso<br />
se dopo i primi sei anni non si supera l’idone<strong>it</strong>à<br />
nazionale si lascia l’incarico. L’univers<strong>it</strong>à è piena<br />
di ricercatori anziani che non sono stati promossi<br />
pur essendosi sottoposti più volte a un grado<br />
di giudizio. Su dieci ricercatori over 50, nove<br />
hanno fatto concorsi ma non sono passati.<br />
A volte i concorsi sono “blindati” da<br />
figli e nipoti di professori...<br />
Ci saranno pure i concorsi bloccati, ma sono<br />
una minoranza. Il tentativo è creare un meccanismo<br />
per ev<strong>it</strong>are che sal<strong>it</strong>o il primo gradino<br />
tutti gli altri siano automatici.<br />
Dunque i ricercatori che protestano<br />
non hanno alcuna ragione?<br />
No, in effetti hanno sollevato alcuni punti di<br />
cr<strong>it</strong>ica corretti. Nella riforma il meccanismo<br />
del 3 più 3 è stato pensato come la “tenure<br />
track” delle univers<strong>it</strong>à americane, ma se l’univers<strong>it</strong>à<br />
non vincola dei fondi per lo sviluppo<br />
di un settore di ricerca può accadere il paradosso<br />
che dopo sei anni al ricercatore venga<br />
detto “Sei stato bravo ma non abbiamo i soldi<br />
per farti continuare la tua ricerca”.<br />
C’è una parte della riforma che non la<br />
convince?<br />
Sull’ingresso dei privati sono molto perples-<br />
so, ma non per la cosa in sé.<br />
Non pensa che i privati nel Cda possano<br />
essere un rischio per l’indipendenza<br />
delle univers<strong>it</strong>à?<br />
No, è previsto che su 11 componenti solo 3<br />
siano privati, e tra questi uno sarà la Regione<br />
e un altro la fondazione bancaria che già finanzia<br />
l’univers<strong>it</strong>à.<br />
Allora perché è perplesso?<br />
Perché tutta la parte della riforma sulla governance<br />
non mi pare in grado di realizzare<br />
quello che vorrebbe. Sperare che gli atenei<br />
diventino più mer<strong>it</strong>ocratici con una spinta dal<br />
centro non funziona. Ci voleva più coraggio,<br />
lasciare autonomia agli atenei e legare i fondi<br />
alla capac<strong>it</strong>à di attrarre studenti.<br />
Ma così non si rischia di rendere le facoltà<br />
schiave del marketing a scap<strong>it</strong>o<br />
della qual<strong>it</strong>à?<br />
L’ente pubblico, ad esempio il ministero, dovrebbe<br />
assegnare i fondi in base al numero di studenti,<br />
ma allo stesso tempo valutare la qual<strong>it</strong>à,<br />
facendo una graduatoria indipendente. ●
10 attual<strong>it</strong>à<br />
Senza futuro<br />
“Se<br />
il governo non avesse<br />
fatto abbastanza per<br />
la crisi ci sarebbe la gente in piazza”.<br />
L’abbiamo sent<strong>it</strong>o dire spesso. La<br />
grande manifestazione della Fiom<br />
prima e della Cgil poi, gli studenti e i<br />
ricercatori sui tetti delle univers<strong>it</strong>à e<br />
È IL MOMENTO DELLA PROTESTA. E IL RISCATTO<br />
DELLA “POLITICA SOCIALE” CONTRO UNA GESTIO-<br />
NE DELLA CRISI CHE MINA IL FUTURO DELLE GIO-<br />
VANI GENERAZIONI. ASPETTANDO IL MIRACOLO.<br />
sui principali monumenti <strong>it</strong>aliani, sono<br />
indubbiamente una risposta: la<br />
prova che il malessere nella società<br />
<strong>it</strong>aliana c’è, eccome. Forse, davvero,<br />
gli <strong>it</strong>aliani sono più responsabili di<br />
quanto si pensi, preferiscono tirare la<br />
cinghia in silenzio, dando l’impressione<br />
all’esterno che è tutto come prima.<br />
Ma ora, davvero, sembrano averne<br />
abbastanza del finto ottimismo del<br />
governo, di aspettare il miracolo che<br />
non arriva. E così scendono in piazza.<br />
Io, un c<strong>it</strong>tadino<br />
I dati, peraltro, parlano chiaro: la cresc<strong>it</strong>a<br />
del Pil <strong>it</strong>aliano è prevista bassa<br />
sia per quest’anno che per il prossimo,<br />
intorno all’1%, vale a dire la metà<br />
degli altri paesi europei (+2,1%) e un<br />
terzo dei paesi Ocse (previsti in cresc<strong>it</strong>a,<br />
in media, del 3,1%); è pesante il<br />
tasso di disoccupazione,<br />
all’11% secondo Bank<strong>it</strong>alia<br />
(compresi cassintegrati e scoraggiati),<br />
mentre la disoccupazione<br />
giovanile sotto i 25<br />
anni è arrivata a settembre al<br />
record del 26,4% (contro una<br />
media europea del 20%); e poi<br />
ci sono i consumi che ristagnano<br />
(Federconsumatori prevede<br />
un calo per Natale dell’11%) a causa<br />
dei redd<strong>it</strong>i delle famiglie fermi.<br />
Non funziona più lo slogan “è la congiuntura<br />
internazionale, noi abbiamo<br />
fatto meglio degli altri paesi”, perché<br />
vale solo coi paesi in bancarotta<br />
(Grecia, Spagna, Portogallo e Irlanda),<br />
mentre i nostri reali compet<strong>it</strong>or<br />
(Francia, Germania, Gran Bretagna)<br />
si stanno riprendendo meglio di noi.<br />
Soprattutto, anche nel momento più<br />
difficile della crisi, non<br />
hanno smesso di investi-<br />
Antonio Lubrano<br />
Dante non piace<br />
alla Finanziaria<br />
A nche<br />
l’immediato no del Veneto (poi confermato)<br />
e del Piemonte (r<strong>it</strong>irato) ad accogliere<br />
una parte dei rifiuti napoletani appare come<br />
l’ennesima riprova della china pericolosa che il nostro<br />
paese ha imboccato. Abbiamo l’impressione,<br />
troppo spesso, che ci sia la volontà di stracciare l’Italia.<br />
Che cosa sono, del resto, i proclami anti-<strong>it</strong>aliani<br />
della Lega, se non questo? Dall’uso (osceno) del<br />
tricolore al rifiuto di celebrare i 150 anni dell’Un<strong>it</strong>à<br />
d’Italia, dall’insegnamento dei dialetti a scuola al<br />
federalismo fiscale come arma anti-Sud…<br />
Ma adesso succede di peggio: siamo costretti a difendere<br />
in patria la lingua <strong>it</strong>aliana, che invece in<br />
tutto il mondo è amata e studiata da un’infin<strong>it</strong>à di<br />
stranieri. Non è umiliante? Bisognerebbe essere<br />
orgogliosi dell’attiv<strong>it</strong>à che svolge dall’Est all’Ovest<br />
una ist<strong>it</strong>uzione come la Dante Alighieri a favore<br />
il Salvagente/9-16 dicembre 2010<br />
re sui giovani, sulla ricerca, sull’istruzione.<br />
Sul futuro. Da noi, invece, oltre<br />
a una disoccupazione giovanile<br />
senza eguali, si taglia su scuola pubblica<br />
e univers<strong>it</strong>à, si umiliano professional<strong>it</strong>à,<br />
si costringono i migliori, e i<br />
più fortunati, ad andare all’estero. Si<br />
disegna un futuro in cui i figli staranno<br />
peggio dei padri.<br />
Anche <strong>qui</strong> è necessario qualche dato:<br />
gli atenei <strong>it</strong>aliani devono fare i conti<br />
con un buco per il 2011 di 1 miliardo<br />
e 350 milioni; la riforma Gelmini potrebbe<br />
comportare un aumento delle<br />
tasse univers<strong>it</strong>arie dagli attuali 1.200-<br />
1.800 euro l’anno a oltre 3.000, come<br />
un’univers<strong>it</strong>à americana, senza però<br />
gli stessi servizi; i 9.000 ricercatori,<br />
fondamentali visto che reggono il<br />
40% della didattica univers<strong>it</strong>aria (che<br />
peraltro non gli competerebbe), dovevano<br />
essere stabilizzati, ma mancano<br />
i soldi. Ecco allora che i meno<br />
abbienti rinunciano a studiare (le<br />
iscrizioni univers<strong>it</strong>arie sono in calo),<br />
gli altri salgono sui tetti o occupano il<br />
Colosseo, e chi riesce va all’estero.<br />
Un ricercatore costa allo Stato 250mila<br />
euro per la formazione ma fa guadagnare<br />
1 milione nei primi 10 anni di<br />
della nostra cultura e del nostro<br />
idioma. E invece la società<br />
fondata più di 130 anni fa da<br />
Giosuè Carducci rischia la chiusura.<br />
Ha sub<strong>it</strong>o infatti un ulteriore<br />
taglio del finanziamento statale: da 1,7 milioni<br />
di euro a 600mila. La Dante, come forse non tutti<br />
sanno, svolge il suo comp<strong>it</strong>o benemer<strong>it</strong>o attraverso<br />
423 com<strong>it</strong>ati che, dall’Argentina all’estremo<br />
oriente della Russia, organizzano migliaia di corsi<br />
di lingua <strong>it</strong>aliana frequentati da circa 200mila persone.<br />
Seicentomila euro, ossia nulla se si confronta<br />
la cifra a quella che la Gran Bretagna destina al Br<strong>it</strong>ish<br />
Council,220 milioni di euro;o la Spagna al Cervantes,<br />
90 milioni.A lanciare il primo appello per la<br />
salvezza della Dante è stato “Io donna”, il settimanale<br />
del “Corriere della Sera”, sub<strong>it</strong>o ripreso da<br />
due quotidiani on line, il “Journal” e il “Post”. Ed è<br />
significativo che i più sollec<strong>it</strong>i ad aderire alla sottoscrizione<br />
per raccogliere fondi in favore della<br />
gloriosa ist<strong>it</strong>uzione siano stati degli immigrati.<br />
A questo propos<strong>it</strong>o il “Corriere della Sera” ha pub-<br />
Luisella Costamagna<br />
attiv<strong>it</strong>à. Perché, nel momento in cui<br />
diventano produttivi, li costringiamo<br />
ad andare altrove, regalando questo<br />
milione - senza spese - ad altri paesi?<br />
Sono le drammatiche incongruenze<br />
di un’Italia dove i ministri dicono che<br />
“con la cultura non si mangia”, che<br />
abbandona il suo straordinario patrimonio<br />
culturale all’incuria e alle raccomandazioni<br />
invece di capire che<br />
potrebbe essere una medicina scaccia-crisi.<br />
Gli Stati Un<strong>it</strong>i col cinema<br />
hanno costru<strong>it</strong>o uno dei più grandi<br />
business internazionali, noi abbiamo<br />
Pompei e la facciamo crollare a pezzi.<br />
E allora, ben vengano le proteste.<br />
“Il r<strong>it</strong>orno dei c<strong>it</strong>tadini” ha scr<strong>it</strong>to giustamente<br />
il direttore di “Repubblica”<br />
Ezio Mauro, il riscatto della pol<strong>it</strong>ica<br />
sociale contro la pol<strong>it</strong>ica ist<strong>it</strong>uzionale,<br />
presa solo dalle sue rese dei conti<br />
di Palazzo.<br />
blicato l’appello lanciato<br />
a tutti gli immigrati<br />
da Radwan Khawatmi,<br />
imprend<strong>it</strong>ore nel settore<br />
degli elettrodomestici, di origini<br />
siriane:“Partecipare con un dono<br />
anche modesto di ciascuno di noi, quale segno<br />
tangibile della nostra fedeltà e amore verso coloro<br />
che continuano a promuovere la lingua <strong>it</strong>aliana nel<br />
mondo”. Una nota personale. “Mattina in famiglia”,<br />
RaiUno, qualche sabato fa: nello spazio dedicato<br />
ai sentimenti in musica, cogliendo un riferimento<br />
all’amore per il nostro paese ho spezzato<br />
anch’io una lancia a favore della Dante Alighieri e<br />
della sua salvezza.<br />
Ebbene, due cose mi hanno colp<strong>it</strong>o: l’applauso<br />
spontaneo che è sub<strong>it</strong>o scoppiato (in uno studio<br />
televisivo di sol<strong>it</strong>o gli applausi sono pilotati) e il<br />
fatto che tanti fra i giovani presenti mi abbiano<br />
chiesto sub<strong>it</strong>o dopo la trasmissione più notizie e<br />
più dettagli sulla sorte di questo organismo.<br />
Dante Alighieri, addio? Ragazzi, speriamo di no.
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Il grande<br />
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Il caso Tremonti<br />
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1 Sì ❏ rinnovo ❏ sottoscrivo<br />
❏ regalo l’abbonamento per un anno<br />
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al prezzo di euro ❏ 52 (senza omaggi)<br />
al prezzo di euro ❏ 57 (con un omaggio)<br />
al prezzo di euro ❏ 60 (con un omaggio)<br />
2 Sì ❏ sottoscrivo due abbonamenti<br />
(uno per me, uno in regalo) per un anno<br />
al prezzo di euro 94 (con due<br />
omaggi).<br />
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inviate: ❏ a me ❏ all’abbonato<br />
❏...........................................................<br />
se esaur<strong>it</strong>o ..........................................<br />
..............................................................<br />
Allego:<br />
❏ Fotocopia della ricevuta di versamento<br />
sul c/c postale n.<br />
69412005, intestato a Ed<strong>it</strong>oriale<br />
Il Salvagente Società Cooperativa,<br />
via Pinerolo 43, 00182 Roma.<br />
❏ Fotocopia del bonifico effettuato<br />
sul conto corrente bancario presso<br />
Banca popolare Etica: codice IBAN<br />
IT24 P050 1803 2000 0000 0100 277.<br />
Il mio indirizzo è:<br />
Nome .....................................................<br />
Cognome ...............................................<br />
Via ..........................................................<br />
...........................Cap .............................<br />
C<strong>it</strong>tà.........................................................<br />
.................................................................<br />
Prov.........................................................<br />
Tel. ..........................................................<br />
L’abbonamento-regalo è per:<br />
Nome .....................................................<br />
Cognome ...............................................<br />
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...........................Cap .............................<br />
C<strong>it</strong>tà.........................................................<br />
.................................................................<br />
Prov.........................................................<br />
Informativa ex art. 13 Dlgs 196/2003 I dati personali<br />
saranno trattati esclusivamente per la gestione<br />
degli abbonamenti. Una più dettagliata informativa<br />
sui dir<strong>it</strong>ti degli interessati sarà forn<strong>it</strong>a un<strong>it</strong>amente<br />
alla prima copia inviata agli abbonati.
12 Speciale regali<br />
• LORENZO STRACQUADANIO<br />
S<br />
chermi multi-touch da 3-4 pollici,<br />
sistemi operativi evoluti, dotazione<br />
tecnologica di primo piano.<br />
Riduttivo chiamarli cellulari. La parola<br />
da tenere a mente è smartphone, telefono<br />
intelligente. I dispos<strong>it</strong>ivi in commercio,<br />
specie quelli di fascia alta, sono<br />
dei veri e propri minipc che non hanno<br />
nulla da invidiare al computer di casa, anzi.<br />
La semplice chiamata e l’invio di sms,<br />
funzioni primarie dei modelli di vecchia<br />
generazione, sono quasi un accessorio.<br />
Oggi fanno la parte del leone la navigazione<br />
sul web sempre più veloce e precisa,<br />
le fotocamere che catturano immagini<br />
in tutte le condizioni di luce grazie al<br />
flash integrato, i lettori multimediali<br />
per musica e video anche in alta definizione,<br />
la navigazione Gps per muoversi e<br />
avere informazioni su negozi, ristoranti,<br />
musei, e tanto altro ancora.<br />
Apple iPhone 4<br />
(16 Gb)<br />
OTTIMO<br />
Prezzo: 659 euro<br />
Sistema operativo: iOS 4<br />
Display (3,5’’): Ottimo<br />
Facil<strong>it</strong>à d’uso: Ottima<br />
Qual<strong>it</strong>à voce: Media<br />
Messaggi: Buoni<br />
Navigazione web: Ottima<br />
Multimedia: Ottima<br />
Batteria (durata): Ottima<br />
Nokia N8<br />
OTTIMO<br />
Prezzo: 499 euro<br />
Sistema operativo: Symbian 3.0<br />
Display (3,5’’): Buono<br />
Facil<strong>it</strong>à d’uso: Ottima<br />
Qual<strong>it</strong>à voce: Ottima<br />
Messaggi: Ottimi<br />
Navigazione web: Buona<br />
Multimedia: Ottima<br />
Batteria (durata): Buona<br />
Anche quest’anno il Salvagente ha selezionato<br />
20 modelli fra i più pubblicizzati<br />
evidenziandone le prestazioni: facil<strong>it</strong>à<br />
d’uso, qual<strong>it</strong>à della conversazione, messaggi,<br />
navigazione internet, multimedia e<br />
autonomia della batteria.<br />
Certo i prezzi sono alti - 500 euro in media<br />
per un prodotto di fascia alta - ma la<br />
moltiplicazione dei modelli ha portato a<br />
una sensibile riduzione dei listini<br />
per quelli di fascia media che si<br />
attestano intorno ai 2-300 euro.<br />
E continueranno a calare, visto<br />
che sono arrivati i primi modelli<br />
evoluti a 100 euro.<br />
In principio<br />
fu iPhone<br />
28 guida all’ac<strong>qui</strong>sto<br />
Dal suo debutto il melafonino<br />
ha cambiato le regole<br />
del gioco. Oggi è ancora il dispos<strong>it</strong>ivo<br />
da battere e quello che<br />
Samsung Wave<br />
GT-S8500<br />
OTTIMO<br />
Prezzo: 319 euro<br />
Sistema operativo: Bada<br />
Display (3,3’’): Ottimo<br />
Facil<strong>it</strong>à d’uso: Buona<br />
Qual<strong>it</strong>à voce: Ottima<br />
Messaggi: Ottimi<br />
Navigazione web: Buona<br />
Multimedia: Ottima<br />
Batteria (durata): Ottima<br />
il Salvagente/9-16 dicembre 2010<br />
IL NOSTRO TEST SUI 20 MODELLI PIÙ DESIDERATI DEL MOMENTO<br />
Smartphone mania<br />
Sfida a cinque stelle<br />
SCHERMI TOUCH SCREEN ULTRA SENSIBILI, NAVIGAZIONE WEB VELOCE, APPLICA-<br />
ZIONI MULTIMEDIALI PER TUTTI I GUSTI. ECCO COME SCEGLIERE TRA I MIGLIORI.<br />
Samsung<br />
Galaxy S<br />
BUONO<br />
molti vorrebbero avere nel taschino. Dotato<br />
del nuovo sistema operativo iOS 4<br />
che gestisce più applicazioni in contemporanea(mult<strong>it</strong>asking),<br />
l’iPhone<br />
4 si fregia di un<br />
display ad alta risoluzione<br />
e della<br />
videochiamata, assente<br />
nella vecchia<br />
versione 3GS. È<br />
quanto di meglio<br />
si possa avere og-<br />
Prezzo: 499 euro<br />
Sistema operativo: Android 2.2<br />
Display (4’’): Ottimo<br />
Facil<strong>it</strong>à d’uso: Ottima<br />
Qual<strong>it</strong>à voce: Mediocre<br />
Messaggi: Ottimi<br />
Navigazione web: Ottima<br />
Multimedia: Ottima<br />
Batteria (durata): Ottima<br />
Apple iPhone 3GS<br />
(8 Gb)<br />
BUONO<br />
Prezzo: 539 euro<br />
Sistema operativo: iOS 4<br />
Display (3,5’’): Ottimo<br />
Facil<strong>it</strong>à d’uso: Ottima<br />
Qual<strong>it</strong>à voce: Mediocre<br />
Messaggi: Buoni<br />
Navigazione web: Ottima<br />
Multimedia: Buona<br />
Batteria (durata): Buona
il Salvagente/9-16 dicembre 2010 13 Speciale regali<br />
gi, non solo per le dotazioni tecniche,<br />
ma anche per la qual<strong>it</strong>à costruttiva dell’apparecchio<br />
grazie all’impiego per la<br />
scocca di alluminio e vetro. Una qual<strong>it</strong>à<br />
però che si paga cara: costa su strada<br />
659 euro nella versione con memoria<br />
da 16 Gb (non espandibile). Nonostante<br />
il prezzo elevato e il problema di ricezione<br />
all’antenna, poi risolto con<br />
un’appos<strong>it</strong>a custodia, ancora una volta<br />
Apple sembra aver fatto centro. Anche<br />
dal punto di vista commerciale, visto<br />
che ha venduto 14 milioni di telefoni in<br />
tutto il mondo. Un dato in cui rientra<br />
anche il “vecchio” iPhone 3GS che,<br />
nonostante l’assenza della videochiamata<br />
e una risoluzione dello schermo<br />
leggermente inferiore, è prefer<strong>it</strong>o da<br />
molti utenti per il design più morbido e<br />
il prezzo più compet<strong>it</strong>ivo (si fa per dire):<br />
539 euro nella versione da 8 Gb.<br />
In questi mesi però big della telefonia<br />
come Samsung e Htc<br />
non sono certo rimasti<br />
a guardare. Il primo<br />
ha tirato fuori dal<br />
cilindro il Galaxy<br />
S, terminale che<br />
non ha nulla da invidiare<br />
al melafonino<br />
grazie a un<br />
display super defin<strong>it</strong>o<br />
(Amoled)<br />
da 4 pollici. Unica<br />
pecca forse la<br />
qual<strong>it</strong>à della conversazione,<br />
non<br />
ottimale, a fronte<br />
però di un costo<br />
Htc Desire Hd<br />
BUONO<br />
Prezzo: 599 euro<br />
Sistema operativo: Android 2.2<br />
Display (4,3’’): Ottimo<br />
Facil<strong>it</strong>à d’uso: Ottima<br />
Qual<strong>it</strong>à voce: Buona<br />
Messaggi: Ottimi<br />
Navigazione web: Ottima<br />
Multimedia: Buona<br />
Batteria (durata): Media<br />
LG Optimus 7<br />
BUONO<br />
Prezzo: 399 euro<br />
Sistema operativo: Windows 7<br />
Display (3,8’’): Ottimo<br />
Facil<strong>it</strong>à d’uso: Ottima<br />
Qual<strong>it</strong>à voce: Buona<br />
Messaggi: Ottimo<br />
Navigazione web: Buona<br />
Multimedia: Buona<br />
Batteria (durata): Buona<br />
Le parole chiave<br />
da tenere a mente<br />
SISTEMA OPERATIVO (SO): è l’anima di<br />
ogni telefono. Oggi più di ieri riveste un’importanza<br />
primaria perché da esso dipende la<br />
facil<strong>it</strong>à d’uso. I 5 più diffusi sono: Symbian<br />
adottato dai finlandesi della Nokia; Android<br />
scelto da diversi produttori come Samsung,<br />
Htc, Motorola, Acer, Lg; iOS della Apple;<br />
Blackberry per gli omonimi modelli di Research<br />
in Motion; Windows Mobile diffuso<br />
su alcuni modelli Htc, Lg e altri come Bada<br />
(Samsung) o Maemo (Nokia).<br />
RELEASE: ogni sistema operativo ha diverse<br />
versioni chiamate anche release. Ci si deve<br />
assicurare che lo smartphone adotti l’ultima<br />
versione o che il produttore provveda all’aggiornamento.<br />
DISPLAY TOUCH-SCREEN: è preferibile<br />
scegliere uno schermo “capac<strong>it</strong>ivo”, molto<br />
più sensibile al tocco rispetto a quelli “resistivi”<br />
meno performanti.<br />
MULTITOUCH: tecnologia che consente di<br />
usare contemporaneamente più d<strong>it</strong>a sullo<br />
schermo.<br />
MULTITASKING: funzione, tipica dei computer,<br />
che gestisce più applicazioni in contemporanea<br />
sullo smartphone.<br />
più basso (499 euro). Lo smartphone<br />
top di gamma della taiwanese Htc invece<br />
è il Desire Hd (599 euro) con uno<br />
schermo da ben 4,3 pollici. È un apparecchio<br />
completo con l’ultima versione<br />
di Android, ma una batteria forse non<br />
all’altezza della concorrenza.<br />
Nokia C7<br />
BUONO<br />
Prezzo: 419 euro<br />
Sistema operativo: Symbian 3.0<br />
Display (3,5’’): Buono<br />
Facil<strong>it</strong>à d’uso: Ottima<br />
Qual<strong>it</strong>à voce: Buona<br />
Messaggi: Buoni<br />
Navigazione web: Buona<br />
Multimedia: Buona<br />
Batteria (durata): Buona<br />
Motorola<br />
Milestone 2<br />
BUONO<br />
Dopo aver<br />
perso terreno<br />
negli ultimi mesi<br />
infine, Nokia è tornata<br />
alla grande con<br />
l’N8 (499 euro) dotato del sistema<br />
operativo Symbian 3.0, display<br />
da 3,5 pollici, scocca in alluminio<br />
e un comparto ottico di prim’ordine<br />
grazie alla fotocamera da<br />
12 megapixels firmata Carl-Zeiss.<br />
Gli insegu<strong>it</strong>ori<br />
Seguono a mezza incollatura dai primi,<br />
una sfilza di modelli di tutto rispetto come<br />
Htc Desire (469 euro), Acer Stream<br />
(479 euro), Motorola Milestone 2 (459<br />
euro), Sony Xperia X10 (399 euro), Nokia<br />
C7 (419 euro) e Lg Optimus 7 (399<br />
euro), smartphone che ha segnato il debutto<br />
del nuovo sistema operativo Windows<br />
mobile 7 con interfaccia a “piastrelle”<br />
unica nel suo genere.<br />
Discorso a parte, se vogliamo, mer<strong>it</strong>a<br />
la canadese Research in Motion che<br />
con i suoi Blackberry 9700 (499 euro)<br />
e Torch 9800 (649 euro) si rivolge soprattutto<br />
all’utenza aziendale (entrambi<br />
adottano la tastiera fisica Qwerty tipica<br />
dei pc) pur strizzando l’occhio al mondo<br />
consumer. Scendendo di un gradino,<br />
al di sotto dei 300 euro, fanno bella figura<br />
il Samsung Wave (319 euro), dispos<strong>it</strong>ivo<br />
con sistema Bada ottimo praticamente<br />
in tutto e con il miglior rapporto<br />
qual<strong>it</strong>à-prezzo, il Motorola<br />
Backflip (239 euro) e LG Optimus<br />
One (229 euro). Si collocano più in bas-<br />
Prezzo: 459 euro<br />
Sistema operativo: Android 2.2<br />
Display (3,7’’): Ottimo<br />
Facil<strong>it</strong>à d’uso: Ottima<br />
Qual<strong>it</strong>à voce: Mediocre<br />
Messaggi: Buoni<br />
Navigazione web: Ottima<br />
Multimedia: Ottima<br />
Batteria (durata): Buona<br />
Htc Desire<br />
BUONO<br />
Prezzo: 469 euro<br />
Sistema operativo: Android 2.1<br />
Display (3,7’’): Ottimo<br />
Facil<strong>it</strong>à d’uso: Buona<br />
Qual<strong>it</strong>à voce: Media<br />
Messaggi: Ottimi<br />
Navigazione web: Ottima<br />
Multimedia: Buona<br />
Batteria (durata): Media
14 Speciale regali<br />
CELLULARI BASIC,<br />
PER CHI CERCA<br />
SOLO L’ESSENZIALE<br />
è vero che i grandi produttori di<br />
Se telefonia creano di continuo modelli<br />
sempre più tecnologici e sofisticati, è<br />
altrettanto vero che ci sono molte persone,<br />
specie dopo i 60 anni, alle quali interessa<br />
poco e niente navigare in internet col telefonino<br />
o scattare foto in alta risoluzione.<br />
Secondo un’indagine condotta dalla società<br />
di ricerca Synovate, l’81% delle persone<br />
tra i 65 e i 74 anni utilizza il cellulare principalmente<br />
per effettuare chiamate, mentre<br />
solo il 35% comunica inviando sms.<br />
Va da sé che per loro gli smartphone non<br />
sono i dispos<strong>it</strong>ivi più indicati. Al contrario<br />
lo sono i telefoni che assolvono le funzioni<br />
base della chiamata e dell’invio dei messaggi.<br />
Una nicchia di mercato - è vero - ma<br />
ben frequentata da marchi come la svedese<br />
Doro e l’<strong>it</strong>aliana Brondi. La prima in particolare<br />
prevede telefoni come Phone Easy<br />
332gsm (129,90 euro) con tasti per la chiamata<br />
rapida a numeri prefer<strong>it</strong>i, scr<strong>it</strong>tura<br />
messaggi, blocco della tastiera e funzione<br />
SMARTPHONE MANIA. SFIDA...<br />
so invece modelli come Acer Li<strong>qui</strong>d S<br />
100 (239 euro) che nonostante il bel<br />
display da 3,5 pollici ha una vecchia versione<br />
di Android (1.6 anziché l’ultima<br />
2.2) e LG GT540 Optimus (199 euro)<br />
per via dello schermo meno sensibile al<br />
Acer Stream<br />
BUONO<br />
Prezzo: 479 euro<br />
Sistema operativo: Android 2.1<br />
Display (3,7’’): Ottimo<br />
Facil<strong>it</strong>à d’uso: Ottima<br />
Qual<strong>it</strong>à voce: Ottima<br />
Messaggi: Buoni<br />
Navigazione web: Ottima<br />
Multimedia: Media<br />
Batteria (durata): Media<br />
Sony Ericsson<br />
Xperia X10<br />
BUONO<br />
Prezzo: 399 euro<br />
Sistema operativo: Android 2.1<br />
Display (4’’): Ottimo<br />
Facil<strong>it</strong>à d’uso: Ottima<br />
Qual<strong>it</strong>à voce: Mediocre<br />
Messaggi: Buoni<br />
Navigazione web: Ottima<br />
Multimedia: Ottima<br />
Batteria (durata): Buona<br />
torcia. Ha inoltre suonerie ad alto volume<br />
per i più duri d’orecchie e un display con<br />
contrasto elevato in modo da essere sempre<br />
leggibile. Oppure Phone Easy 409gsm<br />
(129,90 euro) compatibile con chi utilizza<br />
apparecchi acustici, e il 341 gsm (89,90 euro)<br />
dedicato a chi invece ha problemi di vista.<br />
Tutti inoltre hanno un tasto appos<strong>it</strong>o<br />
per le emergenze. Basta premerlo e parte<br />
la chiamata al primo dei 5<br />
numeri memorizzati. Se<br />
questo non risponde, le<br />
chiamate si susseguono<br />
in ordine agli altri<br />
4 contatti.<br />
Ricca anche la gamma<br />
dell’<strong>it</strong>aliana Brondi che<br />
propone 4 modelli: Big Professional<br />
(159 euro), Big Bravo<br />
(129 euro), Bravo Color (149<br />
euro) e il più economico Amico<br />
(99 euro). Tutti hanno tasti di<br />
grandi dimensioni retroilluminati,<br />
schermi facili da leggere, suonerie<br />
potenti e pulsante di Sos. I più “evoluti”,<br />
si fa per dire, hanno anche la radio Fm<br />
integrata e la torcia a Led, a basso consumo<br />
energetico.<br />
tocco rispetto ai rivali. Ultimi infine il<br />
Nokia 5250 e il Sony Ericsson Vivaz Pro,<br />
entrambi giudicati mediocri; il primo<br />
per il display piccolo, poco efficace, e<br />
una fotocamera non all’altezza - costa<br />
però 109 euro - e il secondo perché poco<br />
adatto al web e dal costo troppo alto<br />
rispetto alla concorrenza.<br />
BlackBerry<br />
Torch 9800<br />
BUONO<br />
Prezzo: 649 euro<br />
Sistema operativo: BlackBerry 6<br />
Display (3,2’’): Buono<br />
Facil<strong>it</strong>à d’uso: Ottima<br />
Qual<strong>it</strong>à voce: Mediocre<br />
Messaggi: Ottimi<br />
Navigazione web: Ottima<br />
Multimedia: Buona<br />
Batteria (durata): Buona<br />
il Salvagente/9-16 dicembre 2010<br />
Motorola<br />
Backflip<br />
BUONO<br />
Prezzo: 239 euro<br />
Sistema operativo: Android 1.5<br />
Display (3,1’’): Buono<br />
Facil<strong>it</strong>à d’uso: Buona<br />
Qual<strong>it</strong>à voce: Media<br />
Messaggi: Buoni<br />
Navigazione web: Buona<br />
Multimedia: Buona<br />
Batteria (durata): Buona<br />
LG Optimus One<br />
BUONO<br />
Prezzo: 229 euro<br />
Sistema operativo: Android 2.2<br />
Display (3,2’’): Buono<br />
Facil<strong>it</strong>à d’uso: Buona<br />
Qual<strong>it</strong>à voce: Buona<br />
Messaggi: Buoni<br />
Navigazione web: Buona<br />
Multimedia: Buona<br />
Batteria (durata): Ottima
BlackBerry<br />
Bold 9700<br />
il Salvagente/9-16 dicembre 2010 15 Speciale regali<br />
NEI CANONI MENSILI È COMPRESO IL TELEFONO<br />
Caccia all’offerta<br />
“Tutto incluso”<br />
I GESTORI, IN ABBONAMENTO, LAN-<br />
CIANO PACCHETTI MOLTO CONVE-<br />
NIENTI PER VOCE E INTERNET.<br />
Non tutti possono permettersi di spendere<br />
400 e passa euro per regalarsi uno smartphone<br />
nuovo fiammante. Lo sanno bene gli operatori<br />
di telefonia mobile che per accaparrarsi<br />
nuovi clienti, in un momento in cui i consumi<br />
hanno il freno tirato, sono disposti a cedere questi<br />
gioielli tecnologici in cambio di un canone<br />
mensile, in genere da 5 a 29 euro, per una durata<br />
di 24 mesi. Ecco cosa mettono sotto l’albero<br />
di Natale gli operatori di telefonia mobile sui profili<br />
in abbonamento.<br />
Vodafone prevede tre canoni mensili: 9, 19 e 29<br />
euro in base allo smartphone.A nostro avviso una<br />
delle promozioni più interessanti è quella legata a<br />
LG Optimus 7.Anziché essere proposto al prezzo<br />
di mercato di 399 euro, il nuovo Windows phone<br />
viene offerto con un canone mensile di 9 euro<br />
per 24 mesi, che calcolatrice alla mano fanno<br />
216 euro. Nel pacchetto, la cui attivazione costa 5<br />
euro, è compreso il traffico internet di 1 Gb al mese.Al<br />
canone va aggiunto un piano voce a consumo<br />
tipo 12,5 cent.al minuto senza scatto o 25 euro<br />
al mese per 50 di traffico.<br />
Da non dimenticare che in caso di recesso antici-<br />
MEDIO<br />
Prezzo: 499 euro<br />
Sistema operativo: BlackBerry<br />
Display (2,4’’): Mediocre<br />
Facil<strong>it</strong>à d’uso: Buona<br />
Qual<strong>it</strong>à voce: Media<br />
Messaggi: Ottimi<br />
Navigazione web: Media<br />
Multimedia: Media<br />
Batteria (durata): Buona<br />
LG GT540<br />
Optimus<br />
MEDIO<br />
Prezzo: 199 euro<br />
Sistema operativo: Android 2.1<br />
Display (3’’): Medio<br />
Facil<strong>it</strong>à d’uso: Buona<br />
Qual<strong>it</strong>à voce: Buona<br />
Messaggi: Medi<br />
Navigazione web: Media<br />
Multimedia: Media<br />
Batteria (durata): Ottima<br />
pato o di cambio del piano tariffario il cliente<br />
dovrà pagare 100 euro di penale più le rate residue<br />
dell’offerta. Per esempio: disdire l’abbonamento<br />
dopo 12 mesi costerebbe 208 euro.<br />
Tim è part<strong>it</strong>a con un offerta per la stagione natalizia<br />
che prevede il 50% di sconto per chi passa<br />
a Tim lasciando il proprio operatore. Smartphone<br />
come iPhone 3GS, Nokia N8 e C7, LG<br />
Optimus 7,Blackberry 9700 e Samsung Galaxy S<br />
sono offerti per i primi 12 mesi a un canone<br />
mensile di 7,5 euro (anzichè 15) che diventano<br />
10 per l’iPhone 4. Per il traffico voce è prevista<br />
necessariamente una delle offerte a pacchetto.<br />
Anche <strong>qui</strong> c’è lo sconto del 50%. Si parte da<br />
14,50 euro mensili (anziché 29) per avere 500<br />
minuti di chiamate, cioè 16,6 minuti al giorno.<br />
Come dire: non proprio un’etern<strong>it</strong>à.<br />
La soluzione del primo operatore <strong>it</strong>aliano è piuttosto<br />
interessante, ma non comprende la navigazione<br />
web per la quale occorre mettere in<br />
conto una spesa ulteriore: 10 euro mensili per 2<br />
Gb di traffico dati. Il vincolo dura 2 anni e in caso<br />
di recesso anticipato verrà addeb<strong>it</strong>ata una<br />
penale: 500 euro se il recesso avviene tra il 1° e<br />
l’8° mese, 333 euro fra il 9° e il 16° mese e 166<br />
euro tra il 17° e il 24° mese, oltre al pagamento<br />
delle rate residue.<br />
Nella part<strong>it</strong>a c’è anche 3 Italia con offerte particolarmente<br />
“aggressive”. L’abbonamento Top<br />
400 per esempio, cioè quello di partenza, com-<br />
Acer Li<strong>qui</strong>d<br />
S100<br />
MEDIO<br />
Prezzo: 239 euro<br />
Sistema operativo: Android 1.6<br />
Display (3,5’’): Ottimo<br />
Facil<strong>it</strong>à d’uso: Media<br />
Qual<strong>it</strong>à voce: Buona<br />
Messaggi: Medi<br />
Navigazione web: Media<br />
Multimedia: Media<br />
Batteria (durata): Media<br />
Nokia 5250<br />
MEDIOCRE<br />
prende<br />
400 minuti,100<br />
sms e 2 Gb di traffico internet.<br />
ln questo caso il canone<br />
mensile è di 29 euro.<br />
Il contratto di abbonamento dura 24<br />
mesi (o 30 mesi in base al finanziamento).<br />
Al termine dei due anni, 3 rimborsa la rata<br />
finale che varia a seconda del telefono.<br />
In caso di recesso anticipato il cliente dovrà<br />
comunque continuare a pagare il finanziamento<br />
con cui compra di fatto il telefono e il gestore<br />
sborsando un corrispettivo variabile in base<br />
allo smartphone: per esempio 120 euro per il<br />
Samsung Galaxy S o 360 euro per iPhone 4.<br />
Infine Wind, con offerte, a nostro avviso, poco<br />
appet<strong>it</strong>ose. In catalogo si contano 19 modelli (5<br />
fanno parte del nostro confronto) proposti a<br />
prezzi diversi. Se si sceglie il Galaxy S o il Nokia<br />
N8 ad esempio occorre pagare 399 euro, rigorosamente<br />
agganciati al piano voce All inclusive<br />
Smart (25 euro al mese per 250 minuti di chiamate,<br />
telefonate illim<strong>it</strong>ate verso un numero<br />
Wind, 250 sms e 1 Gb di traffico dati). Se si opta<br />
per uno dei 3 piani rimanenti (Silver, Gold e Platinum)<br />
si pagano, rispettivamente, 349, 229 e 199<br />
euro, a fronte però di piani tariffari più costosi (rispettivamente<br />
50, 75 e 100 euro mensili per 600,<br />
1.200 e 2.000 minuti al mese).<br />
In caso di recesso anticipato il cliente deve pagare<br />
la differenza tra il prezzo inizialmente corrisposto<br />
per il terminale e quello di mercato.Per un Galaxy<br />
S con All inclusive Smart ad esempio sarebbero<br />
150 euro,ma ben 350 per il profilo Platinum.<br />
Quello che non convince è l’ent<strong>it</strong>à del rispamio.<br />
Perché dovremmo scegliere un abbonamento<br />
con canone mensile di almeno 25 euro per 2 anni<br />
se alla fine della fiera si risparmiano solo 100 euro<br />
sul prezzo del telefono?<br />
●<br />
Prezzo: 109 euro<br />
Sistema operativo: Symbian<br />
Display (2,8’’): Mediocre<br />
Facil<strong>it</strong>à d’uso: Buona<br />
Qual<strong>it</strong>à voce: Buona<br />
Messaggi: Medi<br />
Navigazione web: Scarsa<br />
Multimedia: Mediocre<br />
Batteria (durata): Buona<br />
Sony Ericsson<br />
Vivaz Pro<br />
MEDIOCRE<br />
Prezzo: 249 euro<br />
Sistema operativo: Symbian<br />
Display (3,2’’): Medio<br />
Facil<strong>it</strong>à d’uso: Media<br />
Qual<strong>it</strong>à voce: Buona<br />
Messaggi: Medi<br />
Navigazione web: Scarsa<br />
Multimedia: Buona<br />
Batteria (durata): Buona
16 Speciale regali<br />
Il Galaxy Tab ruba<br />
il podio all’iPad<br />
28 guida all’ac<strong>qui</strong>sto<br />
“TAVOLETTE” MULTIMEDIALI, UNA PARTITA A TRE<br />
• ENRICO CAMPIONE<br />
È l’oggetto<br />
tecnologico del 2010. I<br />
giornali ne scrivono, le pubblic<strong>it</strong>à<br />
impazzano in tv e negozi, e gli operatori<br />
di telefonia mobile hanno già inser<strong>it</strong>o in<br />
catalogo i primi modelli con offerte dedicate.<br />
Parliamo del tablet (in <strong>it</strong>aliano<br />
“tavoletta”), l’anello mancante fra gli<br />
smartphone e i computer portatili a cui<br />
negli ultimi sei mesi hanno rubato quote<br />
di mercato. Il tablet è in grado di<br />
svolgere quasi tutte le funzioni di un<br />
computer tradizionale - quella privilegiata<br />
però è la navigazione internet -<br />
con la differenza che tutte le operazioni<br />
avvengono sfiorando lo schermo con le<br />
d<strong>it</strong>a (la tastiera infatti è virtuale e il<br />
mouse non serve più).<br />
L’apripista Apple<br />
La prima a inserirsi in questo segmento<br />
di mercato dalle grandissime potenzial<strong>it</strong>à<br />
in termini di vend<strong>it</strong>a è stata ancora<br />
una volta Apple con il suo iPad. Solo<br />
nei primi tre mesi dal debutto, avvenuto<br />
lo scorso marzo negli Stati Un<strong>it</strong>i, ne<br />
ha venduti 3 milioni. Dotato di un display<br />
multi-touch da 9,7 pollici, l’iPad<br />
ha una memoria interna non espandibile<br />
da 16, 32 o 64 Gb.<br />
A oggi la casa di Cupertino ne commercializza<br />
due versioni: una con modulo<br />
wi-fi che consente di connettersi<br />
al web dove è presente una rete senza<br />
fili, sia essa pubblica o privata, e una<br />
con l’aggiunta del modulo 3G che permette<br />
di navigare sfruttando anche la<br />
rete dei telefoni cellulari. Costru<strong>it</strong>o con<br />
materiali di qual<strong>it</strong>à, facile da usare, intu<strong>it</strong>ivo<br />
e veloce, il gioiellino targato Apple<br />
ha però dei punti deboli. A partire<br />
dal peso, non proprio piuma: 680<br />
grammi per l’iPad wi-fi e 730 grammi<br />
per quello wi-fi e 3G. Per tenerlo a lungo<br />
ANELLO DI CONGIUNZIONE<br />
FRA CELLULARE E PC, I TA-<br />
BLET SONO L’OGGETTO DEL<br />
MOMENTO. MA I PREZZI SO-<br />
NO ANCORA TROPPO ALTI.<br />
in una mano serve un “braccio di ferro”.<br />
I cr<strong>it</strong>ici inoltre evidenziano l’assenza<br />
di porte Usb per collegare altri dispos<strong>it</strong>ivi,<br />
di alloggiamenti per schede di<br />
memoria tipo SD (le più diffuse),<br />
la mancanza di una fotocamera<br />
integrata e del supporto<br />
Flash, software grafico su<br />
cui oggi si basano molti<br />
s<strong>it</strong>i internet. Il risultato<br />
è che l’utente non visualizzacorrettamente<br />
alcune<br />
pagine web.<br />
Il prezzo<br />
inoltre non è<br />
proprio popolare:<br />
si va da 499 euro<br />
per l’iPad wi-fi da 16 Gb fino ad<br />
arrivare ai 799 euro per la versione wi-fi<br />
+ 3G da 64 Gb. Intanto si vocifera che<br />
l’iPad di seconda generazione - che quasi<br />
certamente arriverà sul mercato nella<br />
prima metà del 2011 - sarà più piccolo,<br />
con un display da 7 pollici, avrà un<br />
peso più contenuto, due fotocamere,<br />
una anteriore e una posteriore, e porte<br />
Usb. Insomma quello che manca al modello<br />
attuale.<br />
Diretto concorrente del prodotto Apple<br />
è il Samsung Galaxy Tab. Il produttore<br />
coreano ci ha visto lungo e dopo<br />
qualche mese dal lancio della rivale Apple<br />
ha sfornato un dispos<strong>it</strong>ivo più piccolo<br />
e leggero, <strong>qui</strong>ndi più facile da portare<br />
a spasso. Il display è da 7 pollici<br />
mentre l’ago della bilancia si ferma a<br />
il Salvagente/9-16 dicembre 2010<br />
APPLE IPAD<br />
Buono<br />
Prezzo: da 499 euro<br />
Display: mult<strong>it</strong>ouch da 9,7 pollici<br />
Connettiv<strong>it</strong>à: wi-fi (con 3G<br />
da 599 euro)<br />
Memoria: da 16 Gb (32/64 Gb)<br />
non espandibile<br />
Peso: 680 grammi<br />
Usb: no<br />
Fotocamera: no<br />
Webcam: no<br />
380 grammi.<br />
Ha due fotocamere, quella<br />
posteriore ha il flash integrato mentre<br />
quella anteriore consente la videochiamata,<br />
e una memoria interna da 16<br />
Gb espandibile con SD card fino a 32.<br />
Basato sul sistema operativo Android,<br />
il Galaxy Tab è anche un telefono<br />
a tutti gli effetti; si inserisce la<br />
normale sim card e si effettuano chiamate<br />
(ma è meglio usare l’auricolare<br />
per via delle dimensioni non proprio da<br />
orecchio). Anche in questo caso il prezzo<br />
è salato: costa 649 euro, cioè 50 euro<br />
in più dell’iPad e<strong>qui</strong>valente con stessa<br />
capac<strong>it</strong>à di memoria e modulo 3G.
SAMSUNG<br />
GALAXY TAB<br />
Ottimo<br />
TOSHIBA<br />
FOLIO 100<br />
Scarso<br />
il Salvagente/9-16 dicembre 2010 17 Speciale regali<br />
Prezzo: 649 euro<br />
Display: mult<strong>it</strong>ouch da 7 pollici<br />
Connettiv<strong>it</strong>à: wi-fi+ 3G<br />
Memoria: da 16 Gb espandibile<br />
fino a 32<br />
Peso: 380 grammi<br />
Usb: sì<br />
Fotocamera: sì<br />
Webcam: sì<br />
Prezzo: 399 euro<br />
Display: mult<strong>it</strong>ouch da 10,1 pollici<br />
Connettiv<strong>it</strong>à: wi-fi (3G solo<br />
su versione dedicata)<br />
Memoria: da 16 Gb espandibile<br />
fino a 32<br />
Peso: 760 grammi<br />
Usb: sì<br />
Fotocamera: no<br />
Webcam: sì<br />
LA NUOVA FRONTIERA DEI VI-<br />
DEOGAME È L’INTERATTIVITÀ.<br />
RISOLUZIONE E SEMPLICITÀ<br />
D’USO SONO I PARAMETRI PER<br />
SCEGLIERE AL MEGLIO.<br />
La top ten dei videogiochi<br />
Nintendo domina la scena<br />
TITOLO CONSOLE PRODUTTORE<br />
Wii F<strong>it</strong> Plus Wii Nintendo<br />
Wii Sports Resort Wii Nintendo<br />
Pokemon Silver DS Nintendo<br />
New Super Mario Bros Wii Nintendo<br />
Pokemon Gold DS Nintendo<br />
Mario Kart Wii Nintendo<br />
God of War III Ps3 Sony<br />
Pro Evolution Soccer ’10 Ps2 Konami<br />
Wii Play Wii Nintendo<br />
Dante’s Inferno Ps3 Electronic Arts<br />
(Fonte: Aesvi)<br />
È già negli scaffali anche il Toshiba<br />
Folio 100, tablet del produttore del Sol<br />
Levante con schermo multi-touch da<br />
10,1 pollici - <strong>qui</strong>ndi il più grande fra<br />
quelli <strong>qui</strong> confrontati - con l’ultima versione<br />
di Android. Il Folio 100 ha 16 Gb<br />
di memoria interna anch’essa espandibile<br />
inserendo una SD card nell’appos<strong>it</strong>o<br />
alloggiamento, connessione wi-fi e<br />
webcam integrata per videochiamare.<br />
Pesa 760 grammi è vero, ma ha un prezzo<br />
più compet<strong>it</strong>ivo dei diretti concorrenti:<br />
399 euro. Di recente però il dispos<strong>it</strong>ivo<br />
della Toshiba è stato affetto da<br />
numerosi problemi e richiami che<br />
hanno spinto il produttore a sospenderne<br />
la commercializzazione in Gran Bretagna<br />
(ma al momento non in Italia).<br />
Prendere tempo<br />
In conclusione chi vuole farsi un regalo<br />
natalizio bello e costoso deve va-<br />
lutare con attenzione<br />
quale prodotto<br />
ac<strong>qui</strong>stare in base alle<br />
proprie esigenze, portabil<strong>it</strong>à<br />
e grandezza del display innanz<strong>it</strong>utto.<br />
L’alternativa è aspettare il nuovo anno<br />
quando tutti i maggiori produttori<br />
di elettronica di consumo si butteranno<br />
nella mischia a suon di nov<strong>it</strong>à.<br />
Da Asus che lancerà i suoi Eee Pad<br />
da 10 pollici a Sharp che ha appena<br />
commercializzato il suo tablet Galapagos<br />
(con display da 5,8 e 10,8 pollici)<br />
in Giappone, passando per Acer che<br />
per i suoi dispos<strong>it</strong>ivi ha scelto Windows<br />
7 come sistema operativo e infine<br />
Olivetti. Anche la storica azienda<br />
<strong>it</strong>aliana proverà a r<strong>it</strong>agliarsi la sua nicchia<br />
di clienti con il suo Olipad 100,<br />
dotato di display da 10’’ e sistema Android,<br />
che, secondo quanto annunciato,<br />
dovrebbe arrivare a febbraio a un<br />
prezzo interessante di 399 euro.<br />
DOPO LA WII, PS3 E XBOX 360 SI ADEGUANO<br />
Console “senza fili”<br />
E il gioco si fa vero<br />
• LEO SPADARO<br />
I videogiochi<br />
sono entrati a pieno t<strong>it</strong>olo nei<br />
salotti delle famiglie <strong>it</strong>aliane. Secondo<br />
un’indagine realizzata da Aesvi, l’Associazione<br />
<strong>it</strong>aliana degli ed<strong>it</strong>ori del software videoludico,<br />
in ben 7 famiglie su 10 si usano quotidianamente.<br />
E i numeri del mercato sembrano<br />
confermarlo. Nonostante il periodo di crisi,<br />
il settore è in salute. L’Italia è attualmente il<br />
<strong>qui</strong>nto mercato europeo dopo Gran Bretagna,<br />
Francia, Germania e Spagna. In questo quadro<br />
giocano un ruolo fondamentale le console<br />
che da sole rappresentano il 63% del settore.<br />
In testa alla classifica delle vend<strong>it</strong>e c’è la<br />
giapponese Nintendo con la Wii (199 euro),<br />
console che per prima ha introdotto i controller<br />
senza fili con cui i giocatori simulano in<br />
modo realistico i movimenti che vengono replicati<br />
sullo schermo. Un’idea innovativa che<br />
si è sub<strong>it</strong>o affermata spiazzando la concorren-<br />
za. Per fare un esempio, nei primi sei mesi del<br />
2010 Nintendo ha prodotto 7 dei 10 giochi più<br />
venduti, 5 dei quali proprio dedicati alla Wii.<br />
Il secondo gradino del podio è occupato dalla<br />
PlayStation 3 di Sony, commercializzata<br />
in due varianti: base (299 euro) e con l’aggiunta<br />
dello Starter pack move (339 euro).<br />
Per questa seconda versione il colosso<br />
dell’elettronica ha sviluppato appos<strong>it</strong>i controller<br />
senza fili, replicando così l’idea di<br />
Nintendo, ma affiancando anche un’appos<strong>it</strong>a<br />
telecamera (PlayStation Eye) che segue con<br />
precisione il movimento dei giocatori. Certo<br />
la console targata Sony ha un costo sensibilmente<br />
superiore alla rivale Wii, ma va detto<br />
che funziona anche da lettore di film in alta<br />
definizione in formato Blu-ray.<br />
Microsoft, infine, insegue con la sua console<br />
Xbox 360 offerta in due versioni: con<br />
memoria da 4 Gb (199 euro) e da 250 Gb<br />
(249 euro). Per non essere da meno rispet-
18 Speciale regali<br />
NINTENDO NINTENDO WII<br />
Ottimo<br />
SONY<br />
PLAYSTATION 3<br />
Buono<br />
MICROSOFT<br />
XBOX 360<br />
Medio<br />
CONSOLE “SENZA FILI”. E IL GIOCO...<br />
to ai concorrenti la multinazionale di Redmond<br />
ha da poco lanciato Kinetic, un dispos<strong>it</strong>ivo<br />
in grado di rilevare i movimenti del<br />
corpo senza l’ausilio di alcun controller o<br />
telecomando. Il prezzo di questa tecnologia<br />
Risoluzione: Media<br />
Interattiv<strong>it</strong>à: Ottima<br />
Memoria: Ottima<br />
Ergonomia: Ottima<br />
Modo d’uso: Ottimo<br />
Affidabil<strong>it</strong>à: Ottima<br />
Qual<strong>it</strong>à/prezzo: Ottimo<br />
Risoluzione: Buona<br />
Interattiv<strong>it</strong>à: Buona<br />
Memoria: Buona<br />
Ergonomia: Buona<br />
Modo d’uso: Buono<br />
Affidabil<strong>it</strong>à: Buona<br />
Qual<strong>it</strong>à/prezzo: Medio<br />
Risoluzione: Ottima<br />
Interattiv<strong>it</strong>à: Buona<br />
Memoria: Buona<br />
Ergonomia: Buona<br />
Modo d’uso: Scarso<br />
Affidabil<strong>it</strong>à: Mediocre<br />
Qual<strong>it</strong>à/prezzo: Buono<br />
però si paga a parte e costa 149 euro.<br />
Come scegliere la console migliore? Ci viene<br />
in soccorso un’indagine del mensile francese<br />
“60 millions de consummateurs” condotta<br />
tra 2.500 lettori. Va detto che ogni piattaforma<br />
conta su un pubblico di fedelissimi, specie<br />
per PlayStation 3 e Xbox 360. Dal canto suo la<br />
Nintendo Wii, grazie a una “giocabil<strong>it</strong>à” del<br />
tutto nuova ed estremamente intu<strong>it</strong>iva, ha<br />
con<strong>qui</strong>stato una larga parte di pubblico sol<strong>it</strong>amente<br />
estraneo al mondo dei videogiochi.<br />
Complessivamente la Wii può essere considerata<br />
un prodotto maturo tecnologicamente<br />
che di continuo si arricchisce di nuovi giochi<br />
e accessori come la Wii F<strong>it</strong>, una pedana che<br />
rileva la posizione e i movimenti dei giocatori.<br />
L’esperienza di gioco è senza dubbio ai vertici.<br />
Unico neo, segnalato dai lettori del mensile<br />
francese, è la risoluzione video, inferiore rispetto<br />
alla concorrenza.<br />
La PlayStation 3 di Sony in versione base si<br />
colloca forse un gradino sotto, ma ha il vantaggio<br />
di esser anche un lettore Blu-ray. La<br />
Xbox 360 infine offre una risoluzione video di<br />
altissimo livello specie per videogiochi molto<br />
venduti come gli “sparatutto”, cioè giochi di<br />
guerra e combattimento. Al contrario soffre<br />
per affidabil<strong>it</strong>à e facil<strong>it</strong>à d’uso per chi è poco<br />
pratico nel maneggiare i controller di gioco.<br />
LE MACCHINE DA CAFFÈ DI-<br />
VENTANO SEMPRE PIÙ COM-<br />
Macinato<br />
PLETE. OCCHIO AI CONSUMI.<br />
• BARBARA LIVERZANI<br />
Le<br />
macchine per il caffè espresso sono<br />
diventate,ormai,un classico dei regali<br />
natalizi. Il primo passo per chi voglia comprare<br />
un prodotto di questo tipo è decidere che tipo di<br />
caffè si vuole utilizzare.Sempre più,infatti,macchina<br />
e caffè vanno a coppia e cost<strong>it</strong>uiscono un<br />
binomio inscindibile. Oltre ai modelli classici, che<br />
utilizzano il macinato,seppure specifico per l’espresso,<br />
ci sono (e per la ver<strong>it</strong>à stanno diventando<br />
la maggioranza) le macchine a cialde o a<br />
capsule.Se nel primo caso rimane un minimo di<br />
manual<strong>it</strong>à, nel dosaggio e nella pressione della<br />
polvere, nel secondo è davvero tutto automatico<br />
e al “barista” casalingo non resta altro comp<strong>it</strong>o<br />
che premere un bottone.<br />
Il risultato, del resto, è quasi sempre soddisfacente.<br />
Ma la facil<strong>it</strong>à e la pratic<strong>it</strong>à si pagano: non<br />
il Salvagente/9-16 dicembre 2010<br />
KRUPS<br />
Nespresso C<strong>it</strong>iz<br />
YY1459<br />
Ottimo<br />
SAECO<br />
Amodo mio<br />
Buono<br />
Prezzo 159 euro<br />
Tipo di caffè capsule<br />
Funzioni aggiuntive no<br />
Facil<strong>it</strong>à d’uso ottima<br />
Degustazione buona<br />
Consumo ottimo<br />
Prezzo 139 euro<br />
Tipo di caffè capsule<br />
Funzioni beccuccio vapore<br />
aggiuntive acqua calda<br />
Facil<strong>it</strong>à d’uso buona<br />
Degustazione buona<br />
Consumo ottimo<br />
A CONFRONTO 8 MODELL<br />
regalo dal<br />
solo queste macchine sono tendenzialmente un<br />
po’ più care di quelle classiche ma al momento<br />
dell’ac<strong>qui</strong>sto è bene valutare anche il costo di<br />
capsule e cialde, visto che hanno un prezzo fino<br />
a tre volte più alto del macinato.<br />
Per fornire una guida all’ac<strong>qui</strong>sto abbiamo<br />
messo a confronto 8 macchine per l’espresso<br />
casalingo. In generale nessuna delude e tutte cost<strong>it</strong>uiscono<br />
un buon compromesso qual<strong>it</strong>à/prezzo.<br />
Fra tutte brilla il prodotto della Krups, Nespresso<br />
C<strong>it</strong>iz YY1459, che ha ottenuto un<br />
buon giudizio sulla degustazione: secondo gli<br />
esperti, il caffè è cremoso e ha un odore e un<br />
gusto intenso. Anche per quanto riguarda il<br />
funzionamento, questa macchina non presenta<br />
particolari problemi: le istruzioni sono molto
DELONGHI<br />
EC270<br />
Buono<br />
DELONGHI<br />
Nespresso C<strong>it</strong>iz<br />
EN265.BAE<br />
Buono<br />
il Salvagente/9-16 dicembre 2010 19 Speciale regali<br />
Prezzo 152,99 euro<br />
Tipo di caffè macinato-cialde<br />
Funzioni beccuccio vapore<br />
aggiuntive acqua calda<br />
Facil<strong>it</strong>à d’uso buona<br />
Degustazione media<br />
Consumo ottimo<br />
Prezzo 219 euro<br />
Tipo di caffè capsule<br />
Funzioni montalatte<br />
aggiuntive elettrico<br />
Facil<strong>it</strong>à d’uso buona<br />
Degustazione media<br />
Consumo ottimo<br />
I TRA I PIÙ VENDUTI<br />
o in cialda<br />
gusto forte<br />
chiare, il flusso si interrompe automaticamente<br />
con la possibil<strong>it</strong>à, se si vuole, di regolare la<br />
quant<strong>it</strong>à di caffè a piacimento, c’è un serbatoio<br />
per le capsule usate e lo smontaggio e la pulizia<br />
sono molto semplici. Altro punto di forza, è il<br />
consumo elettrico che si interrompe quando<br />
la macchina è in stand by.Invece alcune macchine,<br />
la Krups Circolo, la Philips e la Rowenta, continuano<br />
a consumare energia anche quando sono<br />
spente: in questo caso l’unica soluzione è<br />
staccare la spina. Peccato che l’apparecchio Nespresso<br />
C<strong>it</strong>iz, oltre al caffè, non abbia alcuna<br />
funzione aggiuntiva come il beccuccio del vapore,<br />
e che durante il funzionamento sia un po’<br />
troppo rumoroso.<br />
KRUPS<br />
Nescafé Dolce Gusto<br />
KP 2100<br />
Medio<br />
KRUPS<br />
Nescafé Dolce Gusto<br />
Circolo KP 5000<br />
Medio<br />
Prezzo 129,90 euro<br />
Tipo di caffè capsule<br />
Funzioni aggiuntive no<br />
Facil<strong>it</strong>à d’uso buona<br />
Degustazione mediocre<br />
Consumo ottimo<br />
Prezzo 149,90 euro<br />
Tipo di caffè capsule<br />
Funzioni macchina<br />
aggiuntive multibevanda<br />
Facil<strong>it</strong>à d’uso buona<br />
Degustazione media<br />
Consumo mediocre<br />
della Saeco (Amodo Mio) e le due<br />
della Delonghi. Per quanto riguarda<br />
la prima, che utilizza le<br />
capsule della Lavazza, è apprezzabile<br />
il caffè e le funzioni<br />
aggiuntive: il beccuccio<br />
del vapore consente<br />
di montare il latte<br />
per il cappuccino e<br />
l’acqua calda (sebbene<br />
arrivi solo a 60 gradi) va<br />
bene per il tè.<br />
La Delonghi EC270 utilizza sia il<br />
macinato sia le cialde. Questo è senza dubbio<br />
un punto a favore perché offre una maggiore<br />
scelta e, come abbiamo detto, la possibil<strong>it</strong>à di<br />
risparmiare un po’ sull’ac<strong>qui</strong>sto del caffè.Altro<br />
elemento apprezzabile è la presenza di una<br />
piastra scalda-tazza. Ma il risultato finale<br />
non ha esaltato gli assaggiatori. Non convince<br />
nella prova d’assaggio neanche l’altra<br />
macchina della Delonghi (C<strong>it</strong>iz EN.265 BAE)<br />
che utilizza solo le capsule Nespresso. Il<br />
montalatte elettrico è il vero valore aggiunto<br />
di questo modello, ma è un plus che l’azienda<br />
<strong>it</strong>aliana si fa pagare: a 219 euro (il<br />
prezzo minimo che abbiamo trovato) questa<br />
macchina per l’espresso è la più costosa del<br />
campione.<br />
PHILIPS<br />
Senseo Quadrante<br />
HD7860<br />
Medio<br />
ROWENTA<br />
Perfecto ES4200<br />
Medio<br />
Prezzo 80 euro<br />
Tipo di caffè cialde<br />
Funzioni aggiuntive no<br />
Facil<strong>it</strong>à d’uso buona<br />
Degustazione media<br />
Consumo mediocre<br />
Prezzo 121,81 euro<br />
Tipo di caffè macinato e cialde<br />
Funzioni beccuccio<br />
aggiuntive vapore<br />
Facil<strong>it</strong>à d’uso buona/ottima<br />
Degustazione media<br />
Consumo mediocre<br />
Restano quattro modelli: uno<br />
penalizzato per il gusto, la<br />
Krups KP2100, e<br />
gli altri per il<br />
consumo elettrico.<br />
La KP2100 è un<br />
modello davvero base:<br />
la macchina piccola<br />
e leggera dovrebbe,<br />
a nostro avviso,<br />
costare meno dei suoi<br />
129 euro, considerando che<br />
consente di fare solo il caffè e il risultato<br />
finale è anche mediocre, troppo acquoso<br />
e dal sapore poco consistente.<br />
È invece un piccolo bar casalingo il modello<br />
Krups Circolo KP 5000: si tratta di una<br />
macchina multibevanda che permette di<br />
fare caffè, tè, cioccolato e infusi vari con il latte.<br />
Tuttavia il giudizio complessivo, complice<br />
l’elevato consumo di energia, è solo medio.<br />
Ultima annotazione riguarda la Philips Senseo<br />
Quadrante che utilizza solo cialde. È giusto<br />
segnalare che, in questo caso, non abbiamo<br />
a che fare con una vera macchina espresso perché<br />
sfrutta una pressione inferiore a 3 bar mentre<br />
le vere espresso ne hanno più di 10.Tuttavia<br />
il caffè ha in tutto e per tutto l’aspetto di quello<br />
bevuto al bar, cremina compresa.<br />
Seguono nel giudizio la macchina espresso ●
il Salvagente/9-16 dicembre 2010 20 dir<strong>it</strong>ti consumi scelte<br />
UN TEST DEL TÜV SU 21 ADDOBBI DI NATALE<br />
Luminarie sotto accusa:<br />
“Due su tre fuori norma”<br />
TRA I MOTIVI DELLA BOCCIATURA L’USO<br />
DI COMPONENTI NON ADEGUATE E L’AS-<br />
SENZA DI ISTRUZIONI SULLA SICUREZZA.<br />
•BEATRICE LENZI<br />
S<br />
ull’albero, nel presepe o per<br />
addobbare la casa: non è Natale<br />
senza lucine. Bianche o<br />
colorate, fisse o interm<strong>it</strong>tenti, al<br />
neon o a led. Il mercato ne offre di<br />
tutti i tipi e per tutti i gusti, peccato<br />
che non sempre i prodotti in vend<strong>it</strong>a<br />
negli scaffali dei negozi siano<br />
sicuri. Gli esperti del Tüv-<br />
Rheinland, gruppo internazionale<br />
forn<strong>it</strong>ore di servizi<br />
sulla sicurezza, hanno<br />
testato 21 catene luminose<br />
da interno ed esterno,<br />
in vend<strong>it</strong>a nei negozi<br />
della grande distribuzione.<br />
Il risultato<br />
è sconfortante e<br />
anche allarmante:<br />
solo un terzo delle<br />
luminarie natalizie<br />
è risultata idonea<br />
alla vend<strong>it</strong>a. In particolare,<br />
gli esperti dell’ente<br />
certificatore hanno sottoposto i<br />
Prodotto Giudizio<br />
Festone Pupazzo Non idoneo<br />
Nev. C/LED PVC-20L72W TAJ<br />
(Grancasa) 9,90 euro<br />
Catena di Miniled Non idoneo<br />
(Viridea) 8,90 euro<br />
40 Minisfere LED Idoneo<br />
(Viridea) 19,90 euro<br />
100 Minilucciole con controller Non idoneo<br />
per 8 giochi luce<br />
(Viridea) 8,90 euro<br />
Indoor candle lights Idoneo<br />
(Viridea) 14,90 euro<br />
Multi function rice light Non idoneo<br />
(MW) 5 euro<br />
Net Starlights Non idoneo<br />
(MW) 5 euro<br />
IL VERDETTO<br />
È MOLTO SEVERO<br />
Prodotto Giudizio<br />
Beculete colorate Non idoneo<br />
(MW) 5 euro<br />
20 Luci Pisello Non idoneo<br />
(Bennet Spa) 2,90 euro<br />
Figure luminose Idoneo<br />
(Bennet Spa) 9,90 euro<br />
Motivo luminoso Idoneo<br />
(Leroy Merlin) 15,90 euro<br />
Plastic Neon con controller Idoneo<br />
(Leroy Merlin) 11,30 euro<br />
100 Minilucciole Led con controller Non idoneo<br />
(Brico Center) 14,90 euro<br />
prodotti a test di usura, trazione, isolamento<br />
termico e hanno messo sotto<br />
esame i componenti elettrici, gli accessori<br />
e la temperatura delle lampade.<br />
Ma non solo. Il giudizio ha<br />
riguardato anche le informazioni<br />
forn<strong>it</strong>e ai consumatori: quelle<br />
presenti sulla confezione, la documentazione<br />
e la leggibil<strong>it</strong>à<br />
dei foglietti illustrativi, tutti<br />
elementi che, secondo la<br />
normativa, concorrono a<br />
rendere sicuro il prodotto.<br />
Alla resa dei conti, solo<br />
7 luminarie sono risultate<br />
totalmente sicure e<br />
idonee alla vend<strong>it</strong>a. Le<br />
rimanenti 14 per un<br />
motivo o per l’altro,<br />
hanno mostrato<br />
delle pecche<br />
tali da non<br />
farle r<strong>it</strong>enere<br />
“vendibili”.<br />
In particolare,<br />
7 prodottisonorisultati<br />
sicuri per<br />
quanto riguarda<br />
le componenti<br />
elettriche, ma decisamente<br />
avari di informazioni<br />
Prodotto Giudizio<br />
100 Minilucciole con controller Idoneo<br />
(Brico Center) 8,90 euro<br />
20 Minibulbi Led Idoneo<br />
(Brico Center) 6,90 euro<br />
180 Micro Lights Non idoneo<br />
(Auchan) 7,90 euro<br />
Stella puntale 20 luci Non idoneo<br />
(Grancasa) 6,50 euro<br />
Luminaria 20 luci Non idoneo<br />
(Grancasa) 8,90 euro<br />
Collana luminosa 20 luci Non idoneo<br />
(Grancasa) 1,90 euro<br />
Lucciolette 50 luci multicolore Non idoneo<br />
(Esselunga) 6,99 euro<br />
Lighting (OBI) 9,99 euro Non idoneo<br />
utili agli utenti. Ne sono privi sulla confezione,<br />
o hanno manuali d’uso carenti,<br />
il Festone Pupazzo luminoso, venduto<br />
nei negozi Grancasa, la Catena di Miniled<br />
e le 100 Minilucciole di Viridea,<br />
le 20 Luci Pisello e le Figure luminose<br />
della catena Bennet Spa, il Lighting<br />
venduto da OBI e le 180 Micro Lights<br />
di Auchan.<br />
Ben più grave la s<strong>it</strong>uazione per le restanti<br />
7 luminarie che oltre a essere carenti<br />
nelle informazioni sono pericolose. Vediamo<br />
uno per uno quali sono questi prodotti<br />
la cui vend<strong>it</strong>a dovrebbe essere decisamente<br />
imped<strong>it</strong>a. Nel Multi function rice<br />
light venduto alla MW, gli esperti del<br />
TüvRheinland hanno riscontrato la presenza<br />
di componenti non adeguate (cavi<br />
e spine sono fuori norma) e di una struttura<br />
poco consistente. Stessi identici problemi<br />
per altre due luminarie ac<strong>qui</strong>state<br />
nello stesso punto vend<strong>it</strong>a: Net Starlights<br />
e Beculete Colorate.<br />
Sono state ac<strong>qui</strong>state al Brico Center le<br />
100 Minilucciole Led: a renderle ina-<br />
datte alla vend<strong>it</strong>a sono il distacco<br />
del connettore e l’isolante<br />
non adeguato. Bocciata anche la<br />
Stella puntale 20 luci che presenta<br />
componenti non adeguate<br />
e i bulbi nei quali si infila la lampadina<br />
non sono fissati bene all’interno<br />
del supporto. Un problema<br />
che questo prodotto ha in<br />
comune con la Collana luminosa<br />
20 luci, ac<strong>qui</strong>stata presso<br />
Grancasa, che in più ha i fili di<br />
connessione delle lampadine<br />
che si staccano. E per questo<br />
stesso motivo gli esperti del<br />
TüvRheinland hanno catalogato<br />
come insicure le Lucciolette<br />
50 luci multicolore, comprate<br />
da Esselunga.
il Salvagente/9-16 dicembre 2010 21 dir<strong>it</strong>ti consumi scelte<br />
InformaGiusto<br />
a cura di Monica Timba<br />
•••<br />
Giù la mani<br />
dagli assicurati<br />
Dal 1994 a oggi le tariffe Rc-auto, in<br />
Italia, sono aumentate del 173% e il<br />
premio medio pagato dagli <strong>it</strong>aliani è<br />
di 407 euro, contro i 172 di Francia e<br />
i 222 della Germania. Il Sindacato<br />
nazionale agenti di assicurazione<br />
(Sna) dice basta e annuncia azioni<br />
sindacali a salvaguardia dei dir<strong>it</strong>ti<br />
violati dei consumatori e degli agenti.<br />
L’aumento spropos<strong>it</strong>ato dei premi,<br />
le azioni di disdetta massiva delle<br />
polizze assicurative e di abbandono<br />
del terr<strong>it</strong>orio da parte di talune<br />
compagnie sono alcuni dei comportamenti<br />
scorretti denunciati dallo<br />
Sna. Così il presidente Giovanni<br />
Metti: “Dopo due anni di infruttuosa<br />
mediazione, siamo oggi alla resa dei<br />
conti. Registriamo quotidiani interventi<br />
di revoche nei confronti degli<br />
agenti e tentativi di abbandono delle<br />
aree meridionali, stime che vedono<br />
5.000 agenzie a rischio chiusura in<br />
tutta Italia, con una perd<strong>it</strong>a stimabile<br />
di oltre 50.000 posti di lavoro”.<br />
•••<br />
Anatocismo<br />
v<strong>it</strong>toria di Adusbef<br />
Le sezioni civili della Cassazione<br />
hanno dato ragione all’Adusbef respingendo<br />
il ricorso della Banca popolare<br />
pugliese contro la sentenza<br />
della Corte d’Appello di Lecce che<br />
condannava l’ist<strong>it</strong>uto di cred<strong>it</strong>o a risarcire<br />
un correntista cui erano stati<br />
applicati gli interessi sugli interessi.<br />
Secondo l’associazione dei consumatori,<br />
la decisione della Suprema<br />
Corte stabilisce un principio favorevole<br />
agli utenti dei servizi bancari<br />
v<strong>it</strong>time dell’anatocismo (interessi<br />
sugli interessi) e costringe gli<br />
ist<strong>it</strong>uti di cred<strong>it</strong>o a rest<strong>it</strong>uire agli<br />
utenti usurati decine di miliardi di<br />
euro. Si stabilisce, inoltre, che la<br />
prescrizione del dir<strong>it</strong>to del correntista<br />
a ottenere la rest<strong>it</strong>uzione delle<br />
somme illeg<strong>it</strong>timamente addeb<strong>it</strong>ate<br />
scatta dalla chiusura del rapporto e<br />
non dalla data della singola annotazione<br />
a deb<strong>it</strong>o sul conto.<br />
•••<br />
La certificazione<br />
del biologico<br />
A fronte alla continua e forte cresc<strong>it</strong>a<br />
del mercato dei prodotti biologici<br />
<strong>it</strong>aliani, diventa ancora più importante<br />
lo sviluppo di un sistema nazionale<br />
di controllo e certificazione efficiente.<br />
Solo così è possibile offrire<br />
tutela e garanzie ai consumatori. È<br />
quanto emerso dal convegno orga-<br />
16<br />
Promemoria<br />
nizzato da Federbio sul tema “Il sistema<br />
di certificazione nazionale dei<br />
prodotti biologici: s<strong>it</strong>uazioni e prospettive<br />
di riforma”. Paolo Carnemolla,<br />
presidente Federbio: “La nostra<br />
Federazione sta lavorando molto<br />
su questo aspetto e ha lanciato nei<br />
mesi scorsi uno specifico piano d’azione<br />
per migliorare la collaborazione<br />
e l’integrazione fra i soggetti interessati<br />
e per risolvere alcune cr<strong>it</strong>ic<strong>it</strong>à<br />
affinché si possa raggiungere una<br />
dicembre<br />
Ravvedimento<br />
I contribuenti tenuti al versamento un<strong>it</strong>ario di imposte<br />
e contributi regolarizzano i versamenti non effettuati<br />
(o effettuati in misura insufficiente) entro il<br />
16 novembre 2010 (ravvedimento). Imposte e r<strong>it</strong>enute,<br />
maggiorate di interessi legali e della sanzione ridotta<br />
al 2,5%, sono versate con modello F24 con modal<strong>it</strong>à<br />
telematiche. Solo i non t<strong>it</strong>olari di part<strong>it</strong>a Iva<br />
possono presentare il mod. F24 anche in banca, in<br />
agenzia postale o dal concessionario. I sost<strong>it</strong>uti d’imposta<br />
cumulano al tributo gli interessi dovuti.<br />
Contribuenti Iva mensili<br />
I contribuenti Iva mensili versano, con modello F24<br />
con modal<strong>it</strong>à telematiche, l’imposta dovuta per il<br />
mese di ottobre.<br />
Saldo Ici 2010<br />
I proprietari o t<strong>it</strong>olari di dir<strong>it</strong>ti reali di godimento su<br />
beni immobili versano il saldo Ici 2010 mediante bollettino<br />
di c/c/p intestato al concessionario da presentare<br />
in posta, direttamente dal concessionario o<br />
tram<strong>it</strong>e una banca convenzionata; con il bollettino di<br />
c/c/p intestato al Comune, in posta o tram<strong>it</strong>e una<br />
banca convenzionata; con il modello F24 con modal<strong>it</strong>à<br />
telematiche per i t<strong>it</strong>olari di part<strong>it</strong>a Iva; con modello<br />
F24 in banca, nelle agenzie postali, dal concessionario<br />
o con modal<strong>it</strong>à telematiche per i non t<strong>it</strong>olari<br />
di part<strong>it</strong>a Iva.<br />
Residenti all’estero, Ici 2010<br />
I residenti all’estero, proprietari o t<strong>it</strong>olari in Italia di dir<strong>it</strong>ti<br />
reali su beni immobili, che non hanno versato l’acconto<br />
Ici 2010 entro il 16 giugno 2010 versano l’imposta<br />
in unica soluzione con maggiorazione degli interessi<br />
nella misura del 3%, anche con bonifico bancario o vaglia<br />
internazionale di versamento in conto corrente.<br />
migliore efficienza dell’attiv<strong>it</strong>à degli<br />
organismi di certificazione”.<br />
•••<br />
Farmaci<br />
e liberalizzazioni<br />
Il Garante per la sorveglianza dei<br />
prezzi, Roberto Sambuco, “apre” all’estensione<br />
della libera vend<strong>it</strong>a ai<br />
farmaci di fascia C con obbligo di ricetta.<br />
Soddisfatta Federconsumatori:<br />
“Un passo importante che rappresenta<br />
un forte segnale sulla volontà<br />
di proseguire il percorso virtuoso<br />
già intrapreso con la liberalizzazione<br />
dei farmaci da banco”, commenta<br />
la vicepresidente R<strong>it</strong>a Battaglia.<br />
Secondo quanto riportato da Sambuco,<br />
negli ultimi 4 anni, con l’avvio<br />
della prima fase della liberalizzazione,<br />
i prezzi sono aumentati mediamente<br />
del 4% contro i rincari del 15%<br />
registrati nei quattro anni precedenti,<br />
segno che la liberalizzazione ha<br />
funzionato. Per questo, secondo Mr<br />
Prezzi, gli effetti pos<strong>it</strong>ivi vanno ampliati:<br />
“Bisognerebbe togliere tutti<br />
quei vincoli che ancora oggi lim<strong>it</strong>ano<br />
l’apertura di nuove farmacie”.<br />
•••<br />
Poche etichette<br />
nei mercati rionali<br />
Comprare nei mercati rionali può essere<br />
molto conveniente, ma non sempre<br />
trasparente: solo 4 banchi su 10<br />
indicano la provenienza dei prodotti.<br />
È quanto emerge dal Rapporto sull’etichettatura<br />
dei prodotti ortofrutticoli<br />
e <strong>it</strong>tici nei mercati rionali, realizzato<br />
dal Movimento difesa del c<strong>it</strong>tadino,<br />
secondo cui sono sempre meno i<br />
vend<strong>it</strong>ori che rispettano le norme in<br />
materia di etichettatura. “I risultati<br />
non fanno altro che peggiorare. Eppure,<br />
visto che sono anni che l’obbligatorietà<br />
in etichetta di importanti informazioni<br />
come l’origine è in vigore,<br />
ci dovremmo aspettare un miglioramento”,<br />
commentano dall’Mdc. L’indagine,<br />
svolta nel mese di novembre,<br />
ha riguardato 450 banchi in otto regioni:<br />
Basilicata, Calabria, Emilia-Romagna,<br />
Lazio, Liguria, Lombardia,<br />
Marche e Toscana.
Mensile a cura del Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti Supplemento a “il Salvagente” n. 48 del 9 dicembre 2010<br />
Speciale/XI Sessione Programmatica a Orvieto<br />
Ora si definiscano<br />
i costi standard<br />
Nella splendida cornice<br />
umbra, a Orvieto, si è<br />
svolta la due-giorni di incontri<br />
dell’XI Sessione Programmatica,<br />
l’annuale incontro fra le associazioni<br />
di consumatori del<br />
Consiglio Nazionale dei<br />
Consumatori e degli Utenti<br />
(CNCU) e le Regioni. “Federalismo,<br />
mercato, servizi ai<br />
c<strong>it</strong>tadini” il t<strong>it</strong>olo scelto per l’evento<br />
che si è concluso con l’adozione<br />
di un documento un<strong>it</strong>ario<br />
per ribadire la central<strong>it</strong>à<br />
delle associazioni dei consumatori<br />
nel confronto per la definizione<br />
dei costi standard dei<br />
servizi (v. articolo a pag. 3). La<br />
Sessione ha visto la partecipazione,<br />
l’11 e il 12 novembre, di<br />
circa 400 persone, tra rappresentanti<br />
delle associazioni e<br />
delle ist<strong>it</strong>uzioni, economisti ed<br />
IL FEDERALISMO, IL MERCA-<br />
TO E I SERVIZI AI CITTADINI<br />
AL CENTRO DEI LAVORI DEL-<br />
L’ANNUALE INCONTRO TRA<br />
LE ASSOCIAZIONI DEL CNCU<br />
E LE REGIONI.<br />
esponenti del mondo accademico.<br />
Dopo la sessione introduttiva,<br />
nella quale il professor<br />
Mannheimer ha presentato i<br />
risultati della ricerca sugli <strong>it</strong>aliani<br />
e il federalismo (v. articolo a<br />
pag. 2), i lavori sono stati scand<strong>it</strong>i<br />
da tre sessioni tematiche:<br />
“Pol<strong>it</strong>iche sociali e salute”,<br />
“Commercio e servizi” -<br />
presenziate da Stefano Sa-<br />
glia, sottosegretario allo<br />
Sviluppo economico e<br />
presidente del CNCU - e<br />
“Fiscal<strong>it</strong>à locale e costi del federalismo”<br />
(v. articoli alle<br />
pagg. 4 e 6). A dare il benvenuto,<br />
il sindaco di Orvieto,<br />
Antonio Concina, e la presidente<br />
della Regione Umbria,<br />
Catiuscia Marini (v. articolo<br />
a pag. 5).<br />
Per contestualizzare il modello<br />
<strong>it</strong>aliano nell’attuale fase storica<br />
ed economica, si è part<strong>it</strong>i dalle<br />
esperienze degli altri paesi<br />
europei dove il modello federale<br />
è già realtà. Unanime<br />
la richiesta delle associazioni<br />
di consumatori<br />
di definire al più presto i costi<br />
IL NOSTRO SITO www.tuttoconsumatori.<strong>it</strong><br />
•••<br />
5<br />
Presidente del Cncu<br />
Stefano SAGLIA<br />
Componenti:<br />
Pietro SPADONI<br />
Rappresentante delle Regioni<br />
designato dalla Conferenza unificata<br />
Gianni CAVINATO<br />
Acu - Associazione Consumatori Utenti<br />
Paolo LANDI<br />
Adiconsum<br />
Carlo PILERI<br />
Adoc<br />
Mauro NOVELLI<br />
Adusbef<br />
Luisa CRISIGIOVANNI<br />
Altroconsumo<br />
Daniela PERROTTA<br />
AssoConsum<br />
Mario FINZI<br />
Assoutenti<br />
Giovanni FERRARI<br />
Casa del Consumatore<br />
Consiglio Nazionale<br />
dei Consumatori e degli Utenti<br />
(art. 136 del Codice del Consumo)<br />
Walther ANDREAUS<br />
Centro Tutela Consumatori Utenti<br />
Verbraucherzentral Sudtirol<br />
Antonio GAUDIOSO<br />
C<strong>it</strong>tadinanzattiva<br />
Marco Maria DONZELLI<br />
Codacons<br />
Ivano GIACOMELLI<br />
Codici - Centro Dir<strong>it</strong>ti del C<strong>it</strong>tadino<br />
Sara BITETTI<br />
Confconsumatori<br />
Rosario TREFILETTI<br />
Federconsumatori<br />
Pietro PRADERI<br />
Lega Consumatori<br />
Lorenzo MIOZZI<br />
Movimento Consumatori<br />
Antonio LONGO<br />
Movimento Difesa del C<strong>it</strong>tadino<br />
Massimiliano DONA<br />
Unione Nazionale Consumatori<br />
La composizione del Consiglio potrà essere integrata con i rappresentanti<br />
delle associazioni che si iscriveranno nell’Elenco delle associazioni rappresentative<br />
a livello nazionale secondo i re<strong>qui</strong>s<strong>it</strong>i fissati dall’articolo 137 del Codice<br />
del Consumo (Dm 19 gennaio 1999, n. 20)<br />
Segreteria CNCU, Roberto Guidi, tel. 06/47055369, fax 06/47055394.<br />
E-mail: cncu@sviluppoeconomico.gov.<strong>it</strong><br />
standard dei servizi senza il<br />
cui dato è complesso valutare<br />
le ricadute a livello locale.<br />
Perché se non c’è chiarezza,<br />
è l’allarme lanciato dalle a ssociazioni<br />
dei consumatori,<br />
il rischio sarà di trovarsi<br />
di fronte a un trasferimento di<br />
imposizione fiscale e a maggiori<br />
costi, senza alcun beneficio<br />
per i c<strong>it</strong>tadini. Un appello<br />
raccolto dal sottosegretario<br />
Stefano Saglia, che ha assicurato<br />
la sua volontà di garantire<br />
la rappresentanza dei<br />
consumatori nei tavoli di confronto<br />
(v. articolo a pag. 4).<br />
Pagina 2<br />
Federalismo fiscale:<br />
sosten<strong>it</strong>ori e scettici<br />
Pagina 3<br />
Saglia: i dir<strong>it</strong>ti<br />
saranno garant<strong>it</strong>i<br />
Pagina 4<br />
Consumatori<br />
ai tavoli di confronto<br />
Pagina 5<br />
“Portavoce<br />
della società civile”<br />
Pagina 6<br />
Consumatori tra<br />
informazione e tutele
“A<br />
un’analisi comparata<br />
a livello internazionale<br />
risulta con chiarezza che se un<br />
Paese è inefficiente il federalismo<br />
non fa altro che aggravare<br />
la s<strong>it</strong>uazione (si pensi alle esperienze<br />
latino-americane, africane<br />
e asiatiche), se invece è efficiente<br />
il federalismo non può che migliorarla<br />
ancora (come nella<br />
maggior parte delle esperienze<br />
europee)”. Così Francesco<br />
Palerm o, docente di Dir<strong>it</strong>to<br />
comparato all’Univers<strong>it</strong>à di<br />
Verona, ha sintetizzato nel corso<br />
della Sessione Programmatica<br />
gli scenari possibili per l’Italia<br />
nel momento in cui il federalismo<br />
fiscale entrerà a regime.<br />
Palermo ha defin<strong>it</strong>o il federalismo<br />
disegnato dal Governo come<br />
un unicum, perché si distingue<br />
dalle norme di quei Paesi<br />
che lo hanno introdotto per sanare<br />
costi di natura non economica.<br />
Come quelli legati ai confl<strong>it</strong>ti<br />
etnici (ad esempio in Spagna<br />
e in Belgio), alle peculiar<strong>it</strong>à geografiche<br />
(ad esempio in Svizzera<br />
o negli Stati Un<strong>it</strong>i) o alle tensioni<br />
pol<strong>it</strong>iche (ad esempio in Germania<br />
o in Austria). In questo conte-<br />
tuttoconsumatori<br />
Il confronto con le realtà internazionali<br />
Federalismo<br />
all’<strong>it</strong>aliana<br />
I sosten<strong>it</strong>ori<br />
e gli scettici<br />
FRANCESCO PALERMO, DOCENTE DI DIRITTO COMPARATO,<br />
TRACCIA TUTTI GLI SCENARI POSSIBILI DELLA FEDERALIZZA-<br />
ZIONE FISCALE. E RENATO MANNHEIMER, PRESIDENTE DELL’ISPO,<br />
ILLUSTRA IL GRADIMENTO E LE ASPETTATIVE DEGLI ITALIANI.<br />
sto “l’Italia parrebbe essere il primo<br />
esperimento di federalizzazione<br />
come strumento per migliorare<br />
l’efficienza della macchina<br />
amministrativa, pol<strong>it</strong>ica e ist<strong>it</strong>uzionale<br />
e per sanare i bilanci”.<br />
Il confronto con realtà internazionali<br />
è serv<strong>it</strong>o per comprendere<br />
le ragioni più profonde del dibatt<strong>it</strong>o<br />
in corso tra il part<strong>it</strong>o dei sosten<strong>it</strong>ori<br />
e quello degli scettici.<br />
Due linee di pensiero che trovano<br />
un esatto riscontro nei risultati<br />
della ricerca condotta dal professor<br />
Renato Mannheimer,<br />
presidente dell’Ist<strong>it</strong>uto di ricerche<br />
e analisi pol<strong>it</strong>iche<br />
(Ispo), presentati a Orvieto nel<br />
corso della sessione introduttiva.<br />
Se il risanamento del bilancio<br />
e la riduzione delle spese sono<br />
le motivazioni di fondo che hanno<br />
spinto alla definizione delle<br />
norme quadro del federalismo fiscale,<br />
cosa ne pensano i c<strong>it</strong>tadini?<br />
Questa la linea di fondo delle<br />
interviste condotte su un campione<br />
di 800 persone. Dalla ricerca<br />
risulta difficile individuare<br />
una tendenza, a giudicare dalle<br />
risposte alla domanda sul gradimento<br />
dei nuovi meccanismi:<br />
metà si dice favorevole, metà<br />
contraria. “Una spaccatura dovuta<br />
anche a una divisione terr<strong>it</strong>oriale:<br />
a Sud sono evidentemente<br />
più scettici”, ha detto<br />
Mannheimer. Escludendo una<br />
piccola percentuale di indecisi (2<br />
su 10) la restante parte degli intervistati<br />
porta sostanzialmente<br />
al centro l’ago della<br />
bilancia: sommando “molto favorevoli”<br />
(7%) e “abbastanza favorevoli”<br />
(35%) si arriva a quota<br />
42%, contro il 40% di<br />
contrari (16% di “molto contrari”<br />
e 24% di “abbastanza contrari”).<br />
Del resto 4 su 10 sono<br />
preoccupati prima di tutto per il<br />
lavoro e l’occupazione e solo 3<br />
su 100 danno la prior<strong>it</strong>à al federalismo.<br />
Entrando più nel dettaglio<br />
dei meccanismi che muoveranno<br />
il sistema del federalismo<br />
fiscale, emerge una netta prevalenza<br />
di favorevoli (quasi 7 su<br />
100) al principio “che i soldi rac-<br />
pagina<br />
2<br />
colti in una Regione<br />
tram<strong>it</strong>e le tasse vengano<br />
utilizzati anche per aiutare<br />
le altre Regioni più povere”.<br />
E se circa metà del campione dice<br />
di considerare gli <strong>it</strong>aliani “un<br />
insieme di popoli” e l’altra metà<br />
un “popolo unico”, la spaccatura<br />
è ancora più netta nel giudizio<br />
sui rischi legati all’un<strong>it</strong>à del Paese:<br />
per il 47% il federalismo la<br />
attenuerà, mentre un altro 47%<br />
giudica infondato il rischio.
il Salvagente/9 dicembre 2010<br />
Welfare, salute e fiscal<strong>it</strong>à locale al centro della prima e terza sessione<br />
Saglia: i dir<strong>it</strong>ti universali<br />
saranno garant<strong>it</strong>i<br />
A GOVERNO E REGIONI LE AS-<br />
SOCIAZIONI DEI CONSUMATO-<br />
RI CHIEDONO PIÙ RAPPRESEN-<br />
TANZA NELLA DEFINIZIONE DE-<br />
GLI STANDARD DI COSTI E AS-<br />
SISTENZA. MASSIMA VIGILAN-<br />
ZA ANCHE NELLA LOTTA ALL’E-<br />
VASIONE FISCALE.<br />
P er<br />
produrre benefici<br />
ai c<strong>it</strong>tadini, destinatari<br />
di servizi di welfare e<br />
san<strong>it</strong>à, le norme attuative<br />
del federalismo fiscale dovranno<br />
essere in grado di<br />
sanare le ini<strong>qui</strong>tà e ridurre<br />
gli sprechi: è stato questo,<br />
in sintesi, l’appello lanciato<br />
dalle associazioni dei<br />
consumatori al Governo e<br />
alle Regioni, nel corso della<br />
prima sessione dell’incontro<br />
di Orvieto su pol<strong>it</strong>iche<br />
sociali e salute.<br />
Con le annunciate nuove<br />
OSSERVATORIO FARMACI, OCCHIO AL TICKET<br />
P er<br />
norme sul federalismo, il<br />
Governo ha promesso<br />
molto, generando una<br />
grande aspettativa tra i c<strong>it</strong>tadini.<br />
E ora le associazioni<br />
di consumatori sono<br />
chiamate a verificare l’attuazione<br />
delle pol<strong>it</strong>iche<br />
promesse nei tavoli di<br />
confronto ai quali saranno<br />
chiamate a sedere. “Oggi<br />
sono le famiglie a farsi carico<br />
dei costi del welfare -<br />
ha detto Antonio Longo,<br />
presidente del Movimento<br />
Difesa del C<strong>it</strong>tadino<br />
(MDC) - ed è per<br />
questo che la maggior<br />
parte di loro è contenta<br />
che le competenze passino<br />
alle Regioni”. Unanime<br />
la richiesta delle associazioni<br />
di essere tenute in<br />
considerazione in sede di<br />
definizione dei costi standard<br />
per garantire “una<br />
corretta ripartizione delle<br />
risorse, una corretta analisi<br />
dei bisogni terr<strong>it</strong>oriali e<br />
una definizione di standard<br />
di base uguali per<br />
tutti”, ha detto Liliana<br />
Ciccarelli, responsabile<br />
conciliazioni di C<strong>it</strong>tadinanzattiva.<br />
In tema<br />
di san<strong>it</strong>à, uno snodo fondamentale<br />
sarà la ridefinizione<br />
dei Livelli essenziali<br />
di assistenza (Lea), fermi<br />
da 10 anni. Secondo Ciccarelli<br />
il nuovo elenco dei<br />
Lea dovrebbe includere -<br />
tra le altre cose - le cure<br />
odontoiatriche, una ridefinizione<br />
dell’assistenza domiciliare,<br />
la riabil<strong>it</strong>azione,<br />
le malattie rare, le protesi<br />
e gli ausili.<br />
Appelli raccolti dal sottosegretario<br />
al ministero dello<br />
Sviluppo economico<br />
e presidente del<br />
CNCU, Stefano Saglia,<br />
che ha garant<strong>it</strong>o:<br />
“Mi farò personalmente<br />
portavoce affinché le<br />
associazioni dei consumatori<br />
siano sent<strong>it</strong>e nel<br />
mon<strong>it</strong>oraggio e nella fissazione<br />
degli standard in<br />
questa fase di attuazione<br />
dei decreti legislativi e<br />
nella successiva fase<br />
trans<strong>it</strong>oria <strong>qui</strong>nquennale”.<br />
Saglia ha poi rassicurato<br />
che i dir<strong>it</strong>ti universali (istruzione,<br />
mobil<strong>it</strong>à, salute)<br />
saranno garant<strong>it</strong>i “per<br />
la loro rilevanza per la collettiv<strong>it</strong>à,indipendentemente<br />
dalle capac<strong>it</strong>à economiche<br />
degli utenti (singoli<br />
e famiglie)”. “Bisogna mi-<br />
comprendere gli effetti diretti del federalismo sui c<strong>it</strong>tadini, un buon esempio è<br />
quello del ticket sui farmaci. Il differenziale di prezzo tra i medicinali con il brand<br />
e i generici, ha ricordato Rossella Miracapillo del Movimento Consumatori, può arrivare<br />
al 50%. E visto che il contributo che il c<strong>it</strong>tadino paga alla Regione, attraverso il ticket, è<br />
un contributo fisso, è evidente che “la differenza di prezzo va a beneficio delle sole aziende” che producono<br />
farmaci “griffati”.<br />
A conti fatti, quel differenziale, che l’anno scorso era di quasi mezzo miliardo di euro, è volato - solo nei primi<br />
sei mesi di quest’anno - a quota 260 milioni. Le regioni dove si ac<strong>qui</strong>stano più farmaci col brand sono “quelle<br />
dove si fa poca educazione sul farmaco generico”, dice Miracapillo. E guarda caso proprio quelle con la<br />
spesa san<strong>it</strong>aria in rosso. E in alcune (Lazio, Campania, Molise e Calabria) “i c<strong>it</strong>tadini dovranno pagare, in media,<br />
61 euro pro cap<strong>it</strong>e di Irpef in più come una tantum per il 2011”.<br />
Per ev<strong>it</strong>are che il federalismo faccia danni, dice Miracapillo, “è indispensabile continuare ad avere linee guida<br />
uniformi per non trovarci a fare i conti con Regioni che caricano sui c<strong>it</strong>tadini le proprie inadempienze”.<br />
pagina<br />
3<br />
rare a un federalismo responsabile<br />
che permetta<br />
di chiudere con le spese<br />
inutili - ha aggiunto Saglia<br />
- e investire sulla cresc<strong>it</strong>a”.<br />
E se oggi tra i c<strong>it</strong>tadini la<br />
percezione più diffusa è<br />
quella di servizi inadeguati,<br />
il contraltare è l’altissima<br />
percentuale di evasori<br />
fiscali nel nostro Paese.<br />
Di questo si è parlato nel<br />
corso della terza sessione<br />
su “Fiscal<strong>it</strong>à locale e costi<br />
del federalismo”, in cui la<br />
voce delle associazioni è<br />
stata affidata a Luisa Crisigiovanni,<br />
direttore di<br />
Altroconsumo, e a Lorenzo<br />
Miozzi, pre s idente<br />
del Movimento<br />
Consumatori.<br />
C<strong>it</strong>ando i dati della Cgia di<br />
Mestre, Luisa Crisigiovanni<br />
ha ricordato che in Italia<br />
mediamente la pressione<br />
fiscale annua è<br />
di 7.900 euro; in<br />
Francia di 7.400 e<br />
in Germania di<br />
6.900. Ma, in termini<br />
di servizi,<br />
quanto ricevono<br />
in cambio i contribuenti?“L’e<strong>qui</strong>valente<br />
di 8.000<br />
euro in Italia, di<br />
9.000 in Germania<br />
e di 10.000 in<br />
Francia”.<br />
È proprio sulla lotta<br />
all’evasione che il federalismo<br />
potrebbe dare<br />
alle comun<strong>it</strong>à locali una<br />
scossa importante, perché<br />
sarebbero spinte a<br />
recuperare risorse da impiegare<br />
direttamente, ha<br />
ricordato Miozzi.<br />
Ed è <strong>qui</strong> che le associazioni<br />
di consumatori hanno<br />
una carta importante<br />
da giocarsi, pretendendo<br />
una rappresentanza<br />
maggiore.
tuttoconsumatori<br />
“Commercio e servizi” nel secondo focus della Sessione<br />
Le rappresentanze<br />
dei consumatori ai<br />
tavoli di confronto<br />
IL DIBATTITO SUGLI EFFETTI<br />
DEL FEDERALISMO SUL COM-<br />
MERCIO E LA RICHIESTA DELLE<br />
ASSOCIAZIONI DI NUOVE SEDI<br />
PER DIALOGARE CON LE ISTI-<br />
TUZIONI. SUL TAPPETO ANCHE<br />
LA LIBERALIZZAZIONE DEI SAL-<br />
DI E LA CONCORRENZA NEL<br />
SETTORE DEI CARBURANTI.<br />
Il<br />
pomeriggio della<br />
prima giornata della<br />
Sessione Programmatica<br />
dal t<strong>it</strong>olo Commercio<br />
e serv i z i è stata animata<br />
da un vivace botta-erisposta<br />
tra i rappresentanti<br />
delle associazioni e<br />
l’on. Stefano Saglia, sottosegretario<br />
allo Sviluppo<br />
economico e presidente<br />
del CNCU. Il dibatt<strong>it</strong>o è<br />
stato inoltre l’occasione<br />
per fare un bilancio sullo<br />
stato dell’arte in materia<br />
di commercio e servizi e<br />
su quali effetti hanno avuto,<br />
in questi settori, le norme<br />
nazionali sul federalismo<br />
legislativo e quello<br />
amministrativo e le disposizioni<br />
contenute nella direttiva<br />
Bolkestein, che ha<br />
affidato alle Regioni la materia<br />
del commercio.<br />
Tanto gli <strong>it</strong>er legislativi nazionali<br />
che quelli comun<strong>it</strong>ari<br />
si sono resi necessari<br />
alla luce dei fenomeni che<br />
hanno interessato i servizi.<br />
Primo fra tutti, quello della<br />
globalizzazione. La creazione<br />
di grandi reti commerciali<br />
distribu<strong>it</strong>e su tutto<br />
il terr<strong>it</strong>orio nazionale, per<br />
esempio, chiama le associazioni<br />
a fare la loro parte<br />
per creare una coscienza<br />
di consumo responsabile.<br />
A tal fine il segretario nazionale<br />
di Adiconsum, Paolo<br />
Landi, r<strong>it</strong>iene urgente<br />
stringere un canale di comunicazione<br />
con la grande<br />
distribuzione per trovare insieme<br />
soluzioni. Ad esempio<br />
sul fronte delle garanzie<br />
post vend<strong>it</strong>a e della durata<br />
dei prodotti ac<strong>qui</strong>stati (vedi<br />
gli elettrodomestici).<br />
Sul fronte agro-alimentare,<br />
Landi ricorda come la<br />
crisi economica abbia avuto<br />
come conseguenza<br />
un boom dei discount.<br />
E anche su questo è necessario<br />
trovare il modo di<br />
fare pressione sulla Gdo<br />
di qual<strong>it</strong>à perché arrivi a<br />
contenere i prezzi, per<br />
non penalizzare i c<strong>it</strong>tadini.<br />
Di coinvolgimento delle<br />
associazioni di consumatori<br />
ha parlato anche M ario<br />
Finzi, presidente di<br />
Assoutenti, chiedendo di<br />
individuare le sedi di confronto<br />
tra associazioni di<br />
consumatori e ist<strong>it</strong>uzioni.<br />
Molti i precedenti che hanno<br />
avuto un efficace es<strong>it</strong>o, ha ricordato<br />
Finzi, come il tavolo<br />
nazionale per la determinazione<br />
dei parametri qual<strong>it</strong>ativi<br />
obbligatori e per il controllo<br />
del livello delle prestazio-<br />
ni. Richieste alle quali il documento<br />
un<strong>it</strong>ario sottoscr<strong>it</strong>to<br />
a conclusione dei lavori ha<br />
dato una risposta pos<strong>it</strong>iva.<br />
Nel corso della seconda<br />
giornata di lavori della<br />
Te rza Sessione ampio<br />
spazio è stato dato al tema<br />
della liberalizzazione<br />
dei saldi. Ma su quest’esigenza,<br />
sollevata dalle associazioni,<br />
il sottosegretario<br />
Saglia ha r<strong>it</strong>enuto necessario<br />
aprire una riflessione.<br />
Ampio spazio è stato dato<br />
anche al settore dei carburanti.<br />
Secondo le asso-<br />
pagina<br />
4<br />
ciazioni oggi esistono<br />
troppi vincoli che impediscono<br />
una vera concorrenza<br />
nel settore, come la<br />
distanza minima e i lim<strong>it</strong>i<br />
all’apertura delle pompe.<br />
Su questo Saglia ha ricordato<br />
i tavoli di confronto<br />
aperti presso il ministero.<br />
“Le prime risultanze - ha<br />
spiegato il sottosegretario<br />
- sono state anche trasfuse<br />
in una serie di disposizioni<br />
che dovrebbero essere<br />
incluse nello schema<br />
di disegno di legge annuale<br />
sulla concorrenza. Misure<br />
che nascono con l’obiettivo<br />
di ridurre se non<br />
azzerare la differenza tra la<br />
media dei prezzi dei carburanti<br />
tra l’Italia e il resto<br />
dell’Unione europea”.<br />
Saglia non ha escluso, infine,<br />
“l’opportun<strong>it</strong>à di dare<br />
uno stimolo allo sviluppo<br />
delle vend<strong>it</strong>e del settore<br />
non oil negli impianti di distribuzione”.
il Salvagente/9 dicembre 2010<br />
Le<br />
Rinnovato l’impegno delle associazioni a rappresentare le istanze dei c<strong>it</strong>tadini<br />
associazioni di<br />
consumatori diventano<br />
interlocutori diretti, attraverso<br />
forme strutturate di partecipazione,<br />
della Conferenza<br />
delle Regioni che sta guidando<br />
l’attuazione del federalismo.<br />
È questo l’importante ri-<br />
pagina<br />
“Portavoce della società civile”<br />
IL RUOLO DI INTERLOCUTRICI DIRETTE DELLA CONFERENZA<br />
DELLE REGIONI AFFERMATO NEL DOCUMENTO SIGLATO AL TER-<br />
MINE DELL’XI SESSIONE PROGRAMMATICA, A ORVIETO.<br />
sultato consegu<strong>it</strong>o al termine<br />
dell’XI Sessione Programmatica<br />
di Orvieto. “Un risultato<br />
importante, che conferma<br />
l’impegno delle associazioni<br />
dei consumatori nel farsi portavoce,<br />
verso le ist<strong>it</strong>uzioni,<br />
delle richieste che arrivano<br />
dalla società civile”, ha commentato<br />
Gianfrancesco<br />
Vecchio, Direttore generale<br />
del ministero dello<br />
Sviluppo economico.<br />
Il Documento<br />
Programmatico 2010<br />
Ecco il testo integrale del<br />
Documento Programmatico<br />
2010, concordato il 12<br />
novembre 2010 dalle Re-<br />
FISCALITÀ LOCALE E COSTI DEL FEDERALISMO<br />
indice che misura l’attenzione di enti ist<strong>it</strong>uzionali e ministeri verso i consumatori: in<br />
UnGermania questo termometro si chiama Index e raccoglie 65 indicatori che rilevano<br />
i processi di mon<strong>it</strong>oraggio sulla tutela dei consumatori nelle diverse sedi ist<strong>it</strong>uzionali.<br />
A parlarne, nel corso del focus su Fiscal<strong>it</strong>à locale e costi del federalismo dell’XI Sessione<br />
Programmatica, è stata Cornelia Tausch, responsabile economia e rapporti internazionali<br />
della Federazione delle organizzazioni tedesche consumeriste. Con<br />
la sua organizzazione la Tausch svolge nel Paese un’intensa attiv<strong>it</strong>à di lobbying e di implementazione<br />
delle leggi a tutela degli utenti. Ma visto il tema scelto quest’anno per la Sessione,<br />
la testimonianza della Tausch è stata importante anche - e soprattutto - per il focus che ha dato<br />
del suo Paese, che si basa su un sistema federale cooperativo tra i 16 Stati. La Tausch ha<br />
parlato anche dell’obiettivo della sua organizzazione, che è di velocizzare e implementare la<br />
competizione fra i diversi Stati tedeschi. In questo contesto si inserisce l’Index.<br />
A quello della Tausch e del professor Palermo (v. pag 2), nel corso della sessione si è affiancato<br />
anche l’intervento dell’assessore alle Attiv<strong>it</strong>à produttive della Calabria, Stefano<br />
Caridi, che si è fatto testimone di un paradosso per spiegare quali sono i mali che il federalismo<br />
si propone di curare: “In una local<strong>it</strong>à calabra, fino a poco tempo fa, su 8 chilometri erano<br />
presenti 8 ospedali: la Calabria vuole uscire da questa s<strong>it</strong>uazione”.<br />
La Sessione Programmatica di Orvieto si è conclusa con l’intervento della presidente<br />
della Regione Umbria, Catiuscia Marini. “Sulla bozza di decreto in attuazione della<br />
legge 42 - ha detto la Marini - nutro alcune preoccupazioni: una riforma così significativa<br />
che cambia la forma dello Stato necess<strong>it</strong>a di maggiore coesione ist<strong>it</strong>uzionale se davvero il<br />
suo obiettivo vuole essere di attuare un federalismo fiscale a misura di c<strong>it</strong>tadino”. Obiezioni<br />
che la Marini ha sollevato pur sottolineando che l’Umbria è stata tra le Regioni che più<br />
hanno condiviso la legge sul federalismo per i principi e le modal<strong>it</strong>à cui si ispira. Tra questi,<br />
la maggiore responsabil<strong>it</strong>à dei governi regionali nella gestione della cosa pubblica, la rafforzata<br />
partecipazione dei c<strong>it</strong>tadini alla v<strong>it</strong>a pubblica e il miglioramento della quant<strong>it</strong>à e della<br />
qual<strong>it</strong>à dei servizi. Secondo la Marini è importante che tutti questi aspetti si trasformino, da<br />
semplici potenzial<strong>it</strong>à, in realtà concrete.<br />
Accanto a questi vantaggi, però, ci sono anche alcuni pericoli: ad esempio la terr<strong>it</strong>orial<strong>it</strong>à,<br />
che si può trasformare “in un localismo esasperato”, ha detto la Marini. Perché il federalismo<br />
possa rappresentare davvero un’opportun<strong>it</strong>à, secondo la Marini è necessario chiarire<br />
con il Governo quali servizi si vogliono garantire e come verrà cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o e funzionerà il fondo<br />
perequativo; individuare il sistema di premial<strong>it</strong>à per le Regioni virtuose, e, viceversa, le<br />
sanzioni per quelle inadempienti.<br />
gioni e dalle associazioni<br />
dei consumatori del CNCU.<br />
Il Ministero dello Sviluppo<br />
Economico, le Regioni e Province<br />
Autonome e le Associazioni<br />
dei consumatori e utenti,<br />
rappresentate nel CNCU, riconfermano<br />
la valid<strong>it</strong>à della<br />
collaborazione fin <strong>qui</strong> realizzata,<br />
che ha permesso il raggiungimento<br />
di importanti risultati e<br />
portato con successo allo<br />
svolgimento della XI Sessione<br />
Programmatica di Orvieto dedicata<br />
a “Federalismo, Mercato<br />
e Servizi ai C<strong>it</strong>tadini”.<br />
Riconoscono nel federalismo<br />
e nella sussidiarietà un’opportun<strong>it</strong>à<br />
per assicurare il coinvolgimento<br />
e la partecipazione<br />
delle Ist<strong>it</strong>uzioni nazionali e terr<strong>it</strong>oriali<br />
e delle Organizzazioni<br />
dei Consumatori al fine di garantire<br />
ai c<strong>it</strong>tadini il miglioramento<br />
della qual<strong>it</strong>à dei servizi e<br />
5<br />
la loro tutela.<br />
Si impegnano a continuare nel<br />
percorso comune, per assicurare<br />
i necessari servizi e sviluppare<br />
la concertazione delle<br />
iniziative di interesse e di tutela<br />
dei consumatori e utenti, ed<br />
a reperire, a tal fine, risorse<br />
certe ed adeguate.<br />
Considerata la trasversal<strong>it</strong>à<br />
delle tematiche e delle relative<br />
tutele, per garantire azioni incisive<br />
ed efficaci, evidenziano la<br />
necess<strong>it</strong>à di promuovere un<br />
sempre maggiore coinvolgimento<br />
delle Associazioni dei<br />
Consumatori e utenti, con forme<br />
strutturate, nelle attiv<strong>it</strong>à valutative<br />
preliminari ai lavori della<br />
Conferenza delle Regioni e<br />
Province Autonome sulle varie<br />
materie nonché l’importanza<br />
di una fattiva partecipazione<br />
delle Regioni e Province Autonome<br />
alle attiv<strong>it</strong>à del CNCU.
tuttoconsumatori<br />
I cambiamenti del mercato e della pol<strong>it</strong>ica<br />
Pol<strong>it</strong>iche sociali<br />
tra informazione<br />
e tutele<br />
PER ALDO BONOMI SIAMO IN UNA FASE DI TRANSIZIONE<br />
CHE VEDE IL CONSUMATORE COME FIGURA CENTRALE DEL-<br />
LA CONTRATTAZIONE. E SALVATORE ALLOCCA SOTTOLINEA<br />
IL RUOLO CHIAVE DELLA RAPPRESENTANZA.<br />
L’<br />
elemento caratterizzante<br />
del mercato,<br />
oggi, è l’ingresso come attore<br />
principale di un nuovo<br />
soggetto contraente: il<br />
consumatore, il cui ruolo<br />
va sempre più sost<strong>it</strong>uendosi<br />
a quello del lavoratore.<br />
Di fronte a questa constatazione<br />
è il momento di<br />
chiedersi: “Siamo di fronte<br />
alla costruzione di una<br />
società di mezzo?”. A porre<br />
l’interrogativo, nel corso<br />
del focus dedicato a<br />
Pol<strong>it</strong>iche sociali e sa-<br />
Le<br />
lute dell’XISessioneProgrammatica,<br />
è stato Aldo<br />
Bonomi, direttore<br />
dell’Ist<strong>it</strong>uto di ricerca<br />
Aaster e consulente<br />
del Cnel. “Di sicuro<br />
stiamo assistendo a una<br />
transizione”, ha detto Bonomi<br />
che ha inv<strong>it</strong>ato a ragionare<br />
“sul passaggio dal<br />
’900, secolo caratterizzato<br />
dal lavoratore al centro della<br />
contrattazione, al secolo<br />
associazioni di consumatori hanno un ruolo importante<br />
nel garantire la trasparenza e l’efficienza<br />
in materia di prezzi, tariffe e qual<strong>it</strong>à dei servizi, come<br />
soggetti potenzialmente in grado di assicurare il protagonismo<br />
dei c<strong>it</strong>tadini nella v<strong>it</strong>a economica. Parte da quest’assunto<br />
Fabrizio Bracco, assessore al Commercio<br />
e alla tutela dei consumatori della Regione<br />
Umbria. Trasparenza e qual<strong>it</strong>à dei servizi che sono legati<br />
a filo doppio alla grande questione di questi anni, quella<br />
della delocalizzazione della manodopera nelle aree a basso<br />
costo. Una pratica molto diffusa che ha fatto crescere<br />
la disoccupazione e rallentare la domanda. Non bastano le<br />
pol<strong>it</strong>iche generiche di stimolo, ma va superato il problema<br />
della bassa produttiv<strong>it</strong>à del nostro Paese. Oltre al coinvolgimento<br />
delle associazioni di consumatori, “serve una po-<br />
attuale<br />
dove la figura centrale è il<br />
consumatore”. Secondo<br />
Bonomi “le Regioni e le altre<br />
ist<strong>it</strong>uzioni sono chiamate<br />
a ragionare su questo,<br />
considerando nel rapporto<br />
con il terr<strong>it</strong>orio anche i na-<br />
scenti tavoli con le associazioni<br />
di consumatori. In<br />
questo contesto anche il<br />
welfare è soggetto a cambiamenti,<br />
condizionato non<br />
più soltanto dalle tradizionali<br />
istanze che arrivano dal<br />
mondo industriale e sindacale”.<br />
Oggi, secondo Bo-<br />
n o m i, iniziano a incidere<br />
“anche il costo delle autostrade,<br />
dei servizi e così<br />
via. In quest’ottica cambiano<br />
necessariamente la spesa<br />
pubblica e la spesa san<strong>it</strong>aria”.<br />
Nell’ultimo decennio<br />
IL “DIRITTO ALLA CONCORRENZA”, LIBERTÀ DI SCELTA DEI CONSUMATORI<br />
l<strong>it</strong>ica di concertazione tra i vari protagonisti e una collaborazione<br />
ist<strong>it</strong>uzionale vera tra Stato e Regioni. Mentre a parole<br />
si va verso un orizzonte federalista - ha poi aggiunto Bracco<br />
- non mancano normative e comportamenti che si possono<br />
definire di neocentralismo”. Secondo l’assessore, “il<br />
settore del commercio sta affrontando molti fattori di cr<strong>it</strong>ic<strong>it</strong>à:<br />
veniamo da una lunga stagione di regolazione amministrativa<br />
fatta di barriere all’ingresso, alla cresc<strong>it</strong>a dimensionale,<br />
alla diversificazione dei beni posti in vend<strong>it</strong>a”.<br />
Oggi il panorama è notevolmente cambiato, come dimostra<br />
la massiccia diffusione dei centri commerciali. Vanno<br />
bene la liberalizzazione e la concorrenza. Ma i nuovi modelli<br />
distributivi devono favorire “la produttiv<strong>it</strong>à del mercato<br />
interno” senza perdere di vista il “dir<strong>it</strong>to alla concorrenza”<br />
in capo ai consumatori che vuol dire: libertà di scelta.<br />
pagina<br />
6<br />
sono dunque nate nuove<br />
esigenze e nuove tendenze<br />
di cui bisogna tener<br />
conto anche nel contesto<br />
comun<strong>it</strong>ario, mettendole<br />
sul piatto “quando andiamo<br />
a negoziare in Europa<br />
il nostro deb<strong>it</strong>o pubblico,<br />
che è figlio del ’900”.<br />
Per concludere, in questa<br />
fase di transizione, è più<br />
importante che mai riconoscere<br />
il ruolo di rappresentanza<br />
ai soggetti<br />
che danno<br />
voce a quella<br />
parte di società<br />
che altrimenti<br />
non l’avrebbe.<br />
Dare la giusta<br />
importanza ai<br />
loro interessi è<br />
l’unico modo “per<br />
tenere assieme le<br />
due società di mezzo”,<br />
ha concluso Bonomi.<br />
Ma i consumatori devono<br />
essere anche informati, oltre<br />
che tutelati: su questo, e<br />
sul tema della rappresentanza,<br />
si è soffermato Salvatore<br />
Allocca, assessore<br />
al Welfare e tutela<br />
dei consumatori della<br />
Regione Toscana. Perché<br />
informare in modo corretto<br />
i c<strong>it</strong>tadini vuol dire avvicinarli<br />
a un consumo consapevole.<br />
Solo dopo aver<br />
dato ai c<strong>it</strong>tadini una chiara<br />
informazione, secondo Allocca,<br />
è possibile costruire<br />
una vera rappresentanza di<br />
interessi “per influire sulla<br />
pol<strong>it</strong>ica e sul mercato”.<br />
Uno dei settori chiave in<br />
questo contesto è quello<br />
della san<strong>it</strong>à: “Con una spesa<br />
san<strong>it</strong>aria più e<strong>qui</strong>librata e<br />
integrata - ha detto Allocca<br />
- si possono eliminare gli<br />
sprechi e le Regioni possono<br />
creare con il c<strong>it</strong>tadino un<br />
rapporto migliore”. A beneficio<br />
di tutti.
Così le associazioni<br />
•••<br />
La Qual<strong>it</strong>à viene<br />
prima di tutto<br />
Con il Manuale della Qual<strong>it</strong>à l’Acu della Lombardia<br />
ha preso una decisione unica nel panorama<br />
consumeristico <strong>it</strong>aliano: per soddisfare al meglio<br />
le aspettative dei c<strong>it</strong>tadini e degli associati sugli<br />
impegni sociali assunti e i servizi offerti, ottimizzando<br />
il rapporto costi/benefici intende attuare<br />
un Sistema di gestione per la qual<strong>it</strong>à (Sgq) conforme<br />
alla Norma UniEnIso serie 9001:2000. Il<br />
Manuale è un costante riferimento per l’applicazione<br />
del Sistema all’interno di Acu Lombardia,<br />
che vuole dimostrare la sua capac<strong>it</strong>à di fornire<br />
con continu<strong>it</strong>à e sistematicamente servizi che rispettano<br />
i re<strong>qui</strong>s<strong>it</strong>i necessari a garantire la soddisfazione<br />
di c<strong>it</strong>tadini e associati, e a rispettare i<br />
parametri stabil<strong>it</strong>i dal Codice del Consumo. Questo<br />
impegno risponde alle esigenze di c<strong>it</strong>tadini e<br />
associati di vedersi riconosciuto il dir<strong>it</strong>to alla scelta<br />
dell’interlocutore con consapevolezza e senso<br />
di responsabil<strong>it</strong>à. Info: aculombardia@acu.<strong>it</strong>.<br />
•••<br />
Tutti a scuola<br />
di videogiochi<br />
È part<strong>it</strong>a, dalle Marche, la campagna “Conoscere,<br />
Usare, Condividere: tutti a scuola<br />
di videogiochi”. Promossa da Adiconsum in<br />
collaborazione con Aesvi, coinvolgerà 40<br />
classi delle medie e vedrà protagonisti, con<br />
gli studenti e gli insegnanti, i gen<strong>it</strong>ori per<br />
comprendere le potenzial<strong>it</strong>à dello strumento<br />
nel rapporto gen<strong>it</strong>ori/figli. Grande spazio<br />
avrà la promozione del sistema Pegi che<br />
orienta nel mondo dei videogiochi. Al Pegi è<br />
legato il concorso “Diventa protagonista:<br />
raccontaci il tuo Pegi”, per l’elaborazione di<br />
un videomessaggio originale sul sistema di<br />
classificazione. In palio: la forn<strong>it</strong>ura di con-<br />
tuttoconsumatori<br />
Linea diretta con i consumatori<br />
sole fisse e videogiochi didattici per la classe.<br />
Dal 15 al 17 febbraio la campagna fa tappa in<br />
Toscana; dal 15 al 17 marzo nel Veneto; dal 12<br />
al 14 aprile in Abruzzo.<br />
•••<br />
Discussa pubblic<strong>it</strong>à<br />
della Coop<br />
Adoc ha presentato all’Ant<strong>it</strong>rust un esposto sulla<br />
campagna pubblic<strong>it</strong>aria di Coop “Acqua di casa<br />
mia”, r<strong>it</strong>enuta ingannevole per i consumatori in<br />
quanto non sono chiari oggetto e scopo dei messaggi.<br />
La pubblic<strong>it</strong>à propone una scelta tra l’acqua<br />
del rubinetto “una volta verificata la sua qual<strong>it</strong>à” e<br />
l’acqua minerale “proveniente da fonti vicine al tuo<br />
terr<strong>it</strong>orio”. Con la prima affermazione i consumatori<br />
ricevono due informazioni: l’acqua del rubinetto<br />
può non essere bevibile e deve essere controllata<br />
dal c<strong>it</strong>tadino stesso. Nella seconda non è chiaro il<br />
concetto di vicinanza o “km zero.” Per Adoc i messaggi<br />
non sono una comunicazione responsabile di<br />
Coop a tutela dell’ambiente, ma mirano di fatto a<br />
promuovere le acque minerali e le caraffe filtranti<br />
a marchio Coop. Sull’all’allarme Ue dell’acqua potabile<br />
all’arsenico, Adoc apprezza il diniego Ue a<br />
concedere deroghe di potabil<strong>it</strong>à e valuterà la possibil<strong>it</strong>à<br />
di attivare una class action a tutela delle v<strong>it</strong>time<br />
dell’acqua in<strong>qui</strong>nata e dei loro dir<strong>it</strong>ti.<br />
•••<br />
Sotto attacco<br />
c’è l’euro<br />
Gli attacchi speculativi contro alcuni paesi<br />
Ue sono solo nominali. Sotto attacco c’è l’euro.<br />
Con azioni puramente mediatiche, gli speculatori<br />
mirano a minare la fiducia dei c<strong>it</strong>tadini<br />
nei t<strong>it</strong>oli di Stato dei paesi presi di mira<br />
(Grecia, Irlanda, Portogallo) per metterne in<br />
difficoltà le finanze e dimostrare che Eurolandia<br />
si scardinerà. In questa azione sono<br />
spalleggiati dalle società di rating che danno<br />
continue pagelle negative. Il punto debole<br />
non sono i singoli paesi, ma l’Europa come<br />
ent<strong>it</strong>à pol<strong>it</strong>ica e la tiepidezza che i governi<br />
dimostrano nei confronti dell’idea di<br />
Unione europea. Da questo attacco speculativo<br />
si esce con più Europa, ma non<br />
sembra che i governi di Francia e Italia<br />
l’abbiano ben compreso. Tanto meno le<br />
opposizioni, che dovrebbero fare dell’Europa<br />
il loro cavallo di battaglia.<br />
•••<br />
Siamo uomini<br />
o pendolari?<br />
La peggiore è la tratta Piacenza-Milano, dove il<br />
100% dei pendolari è insoddisfatto del servizio ferroviario.<br />
Il malcontento più esasperato lo esprime<br />
l’area di Roma, con il 79% di insoddisfatti e la maglia<br />
nera alle tratte Frosinone-Roma e Fara Sabina-<br />
Roma. Nel complesso, a esasperare i pendolari è<br />
soprattutto (89%) la pulizia inesistente: sporcizia<br />
sui sedili e nelle carrozze, cattivo odore, vetri e bagni<br />
in condizioni antigieniche, rifiuti. Questo e molto<br />
altro risulta dall’inchiesta di Altroconsumo che<br />
ha coinvolto 1.407 viaggiatori su 25 tratte ferroviarie<br />
più interessate dal pendolarismo in tre aree c<strong>it</strong>tadine:<br />
Milano, Napoli, Roma. Nell’amb<strong>it</strong>o della<br />
campagna “Siamo uomini o pendolari?”. L’associazione<br />
mette suoi legali a disposizione dei viaggiatori<br />
che hanno sub<strong>it</strong>o disservizi gravi sulle tratte Piacenza-Milano<br />
e Bergamo-Carnate-Milano per<br />
chiedere il risarcimento. Si può accedere alla consulenza<br />
gratu<strong>it</strong>a sul s<strong>it</strong>o www.altroconsumo.<strong>it</strong>. I<br />
casi più clamorosi di evidente e ripetuta lesione dei<br />
dir<strong>it</strong>ti di utente delle ferrovie si tradurranno in causa<br />
di fronte al giudice di pace.<br />
•••<br />
Napoli, “bizzarre”<br />
assunzioni<br />
Assoconsum sta agendo contro il Comune<br />
di Napoli per uno “strano” dato emerso in<br />
questi giorni. Ha presentato una diffida per<br />
ottenere in visione gli elenchi degli assunti<br />
nelle sue aziende partecipate o controllate<br />
in quanto si è appreso dalla stampa di assunzioni<br />
clientelari di figli di pol<strong>it</strong>ici e sindacalisti.<br />
Troviamo quanto meno “bizzarro”<br />
che una gran parte degli impiegati presso<br />
queste società siano parenti stretti di personaggi<br />
che grav<strong>it</strong>ano nell’amb<strong>it</strong>o del Comune<br />
stesso. Terremo informati i consumatori<br />
sul caso.<br />
•••<br />
Portici, ora l’Adsl<br />
è in arrivo<br />
A giugno i residenti di Portici, specie di viale Ascione<br />
e via Univers<strong>it</strong>à, si sono rivolti alla delegazione<br />
di Napoli di Assoutenti per sollec<strong>it</strong>are<br />
l’attivazione dell’Adsl, per la quale, negli anni,<br />
mai nessuno era riusc<strong>it</strong>o a ottenere l’autorizzazione<br />
di Telecom Italia per l’“allargamento della<br />
centralina” nonostante le copiose e insistenti<br />
richieste dei c<strong>it</strong>tadini. “Assoutenti è riusc<strong>it</strong>a<br />
in questa piccola grande battaglia per rest<strong>it</strong>uire<br />
dign<strong>it</strong>à e civiltà a queste zone”, dice Melania<br />
Capasso, responsabile della delegazione regionale.<br />
L’associazione ha attivato tutte le iniziative<br />
possibili, compresa la raccolta delle adesioni<br />
in piazza e, col sostegno di altre organizzazioni<br />
locali, anche porta a porta. Quindi ha inviato<br />
la richiesta di attivazione a Telecom Italia,<br />
che a settembre ha comunicato l’avvio dei lavori<br />
di scavo entro dicembre. Il 20 ottobre il Comune<br />
di Portici ha ricevuto da Telecom Italia<br />
l’autorizzazione ai lavori per l’allargamento della<br />
centralina. L’ordinanza con i dettagli dei lavori<br />
previsti è pubblicata sul s<strong>it</strong>o del Comune.<br />
•••<br />
La corsa ai saldi:<br />
occhio ai dir<strong>it</strong>ti<br />
Diverse Regioni, in accordo con le asso-<br />
pagina<br />
7<br />
Le Associazioni<br />
ciazioni dei consumatori, hanno deciso<br />
di far partire la corsa ai saldi invernali il<br />
6 gennaio. Il Lazio e altre, una settimana<br />
dopo. Ricordate che il cartellino degli articoli<br />
in saldo deve contenere tre informazioni:<br />
il prezzo di origine non scontato,<br />
la percentuale di sconto e il prezzo di<br />
vend<strong>it</strong>a al netto dello sconto; per la merce<br />
che presenta difetti di fabbricazione o<br />
di conform<strong>it</strong>à avete dir<strong>it</strong>to a chiedere la<br />
riparazione o la sost<strong>it</strong>uzione. La garanzia<br />
di conform<strong>it</strong>à vale anche per la merce in<br />
saldo: due anni dalla data di ac<strong>qui</strong>sto (o<br />
dalla scoperta del difetto). Dei prodotti<br />
difettosi risponde il vend<strong>it</strong>ore, che dovrà<br />
ripararli o sost<strong>it</strong>uirli, altrimenti rest<strong>it</strong>uire<br />
quanto pagato. La merce in saldo deve<br />
essere separata e distinta da quella a<br />
prezzo pieno. È buona norma diffidare dei<br />
negozi che offrono super ribassi (oltre il<br />
50%) o tappezzano le vetrine con cartelloni<br />
e adesivi impedendo la visione della<br />
merce esposta. Infine: non soccombete<br />
alla frenesia degli sconti, spesso ci fa<br />
spendere molto più del preventivato.<br />
•••<br />
Gomme invernali<br />
obbligatorie<br />
Gli esperti concordano: solo i pneumatici invernali<br />
garantiscono maggior sicurezza. Già<br />
con temperature prossime ai 7 gradi sopra<br />
lo zero le gomme invernali risultano più sicure,<br />
in quanto lo speciale composto di gomma<br />
offre più “grip”. Ma l’obbligo di attrezzatura<br />
invernale su strade statali e provinciali introdotto<br />
in Alto Adige ha generato non poca<br />
confusione. Chi fino al 31 marzo si mette in<br />
viaggio su queste strade senza l’adeguata attrezzatura<br />
invernale potrà essere sanzionato<br />
in caso di condizioni atmosferiche sfavorevoli,<br />
di precip<strong>it</strong>azioni nevose o strade innevate o<br />
ghiacciate. Chi monta gomme normali, ma ha<br />
a bordo le catene non rischia la multa. Chi<br />
non ottempera ai nuovi obblighi rischia una<br />
sanzione dai 78 ai 311 euro.<br />
▲
▲<br />
•••<br />
30 anni dalla parte<br />
del malato<br />
Il Tribunale per i dir<strong>it</strong>ti del malato di C<strong>it</strong>tadinanzattiva<br />
festeggia 30 anni di attiv<strong>it</strong>à.<br />
Dal 1980 a oggi ha tutelato gratu<strong>it</strong>amente<br />
500mila c<strong>it</strong>tadini grazie alle oltre<br />
300 sezioni locali. Con il patrocinio<br />
del Segretariato sociale, fino al 12 dicembre<br />
sulle reti Rai “viaggia” la raccolta<br />
fondi a favore del Tribunale, “Sostienici,<br />
non lasciare i tuoi dir<strong>it</strong>ti solo<br />
sulla carta”. Si può dare un aiuto concreto<br />
alla tutela dei propri dir<strong>it</strong>ti, contro<br />
errori medici e diagnostici, liste di attesa<br />
troppo lunghe, comportamenti scorretti<br />
nei luoghi di cura, e aiutare l’associazione<br />
a dare alla san<strong>it</strong>à un volto più<br />
umano. Le donazioni attraverso il s<strong>it</strong>o<br />
www.tribunaledir<strong>it</strong>timalato.<strong>it</strong> o contattando<br />
il numero telefonico 06/367181.<br />
•••<br />
Quanto è difficile<br />
la san<strong>it</strong>à<br />
Il convegno “La San<strong>it</strong>à Difficile” (il 4<br />
novembre a Roma) del Codacons e<br />
patrocinato dal ministero della Salute,<br />
dal Comune e dall’Ordine provinciale dei<br />
medici chirurghi e degli odontoiatri, ha<br />
concluso un anno di mon<strong>it</strong>oraggi e ricerche<br />
avviate nel progetto Sentinelle<br />
della Salute (promosso dall’associazione<br />
e dall’Agenzia giornalistica Italia) per<br />
mon<strong>it</strong>orare dati e notizie sulle ab<strong>it</strong>udini,<br />
le conoscenze e le necess<strong>it</strong>à dei c<strong>it</strong>tadini<br />
sulla salute. Nel corso della giornata<br />
è stato consegnato il premio Amico<br />
del Consumatore 2010 a: Daniela Viglione<br />
(Ad di Agi), Raffaella Restaino (vicepresidente<br />
della Fondazione Alessandra<br />
Risceglie), Eugenia Roccella (sottosegretaria<br />
alla Salute), Elio Guzzanti (già<br />
ministro della salute) ed Emanuela Baio<br />
(senatrice). Sullo scandalo dell’acqua<br />
potabile all’arsenico il Codacons ha avviato<br />
una campagna per ottenere la sospensione<br />
del canone di forn<strong>it</strong>ura del-<br />
tuttoconsumatori<br />
l’acqua potenzialmente pericolosa finché<br />
non siano ristabil<strong>it</strong>i i valori di legge.<br />
•••<br />
Cortometraggio<br />
sull’usura<br />
Il 22 novembre a Roma, al Teatro Sala<br />
Umberto, Codici ha presentato il cortometraggio<br />
sul fenomeno dell’usura,<br />
“Buona Notte, San Tino”, soggetto di<br />
Ivano Giacomelli, regia di Federico<br />
Moschetti, testo di Giovanni Laccetti,<br />
e la partecipazione amichevole di Andrea<br />
Roncato. È una iniziativa promossa<br />
dal Forum delle Associazioni<br />
Antiusura e da Codicicultura, con il<br />
contributo di Intesa Sanpaolo, Poste<br />
Italiane e Kleis Consulting&Communication.<br />
Il cortometraggio racconta<br />
una storia vera, quella di una associazione<br />
che quotidianamente lotta contro<br />
il fenomeno dell’usura accanto alla<br />
v<strong>it</strong>tima, un ristoratore caduto nella<br />
rete degli usurai, si rivolge a una associazione<br />
antiusura che lo aiuta a<br />
uscire dalla trappola. Il film è una<br />
cr<strong>it</strong>ica alla società contemporanea<br />
nel suo complesso e in particolare a<br />
un approccio all’antiusura poco incisivo<br />
e più orientato alla spettacolarizzazione.<br />
Ideato per un pubblico<br />
trasversale, affronta in modo asciutto,<br />
forse anche crudo, la vicenda<br />
umana della v<strong>it</strong>tima e di chi cercando<br />
di aiutarla subisce l’impatto. Dopo<br />
Roma, e Palermo, seguiranno Milano<br />
e altri capoluoghi.<br />
•••<br />
S.R<strong>it</strong>a, il tribunale<br />
ci ha dato ragione<br />
Il processo alla clinica milanese Santa<br />
R<strong>it</strong>a (Confconsumatori era parte civile) si<br />
è concluso con il riconoscimento della<br />
responsabil<strong>it</strong>à penale degli imputati e del<br />
risarcimento per le v<strong>it</strong>time e per l’associazione.<br />
Confconsumatori, infatti, aveva<br />
sostenuto che chi aveva recato danni così<br />
gravi ai c<strong>it</strong>tadini doveva essere con-<br />
dannato a risarcire i danni anche indiretti<br />
alla collettiv<strong>it</strong>à. I 68mila euro riconosciuti<br />
all’associazione finanzieranno<br />
un progetto volto a rendere i c<strong>it</strong>tadini<br />
più consapevoli dei dir<strong>it</strong>ti in materia<br />
socio-san<strong>it</strong>aria. Per gli avvocati dell’associazione,<br />
Baj e Panzeri, “è uno dei<br />
primi casi in cui un tribunale ha riconosciuto<br />
non solo l’interesse di un’associazione<br />
consumeristica alla partecipazione<br />
attiva in un processo penale<br />
per la tutela del dir<strong>it</strong>to alla salute, ma<br />
anche di aver sub<strong>it</strong>o un danno, in ragione<br />
della dimostrazione della fattiva<br />
attiv<strong>it</strong>à svolta in questo settore”.<br />
•••<br />
FEDERCONSUMATORI<br />
Misure urgenti<br />
per pulire l’acqua<br />
Estremamente grave e allarmante la<br />
concentrazione di arsenico nell’acqua.<br />
Stiamo lavorando attivamente affinché<br />
il problema venga risolto immediatamente<br />
con interventi di carattere eccezionale.<br />
Le nostre sedi sul terr<strong>it</strong>orio si<br />
stanno attivando, anche con il coinvolgimento<br />
di com<strong>it</strong>ati di c<strong>it</strong>tadini, per<br />
sollec<strong>it</strong>are i gestori del servizio idrico a<br />
informare in modo preciso e trasparente<br />
sui livelli di concentrazione di arsenico<br />
e, soprattutto, a predisporre misure<br />
urgenti per riportarli sotto la soglia<br />
consent<strong>it</strong>a, realizzando allacci, anche<br />
temporanei, ad altre fonti a norma; l’uso<br />
se necessario di invasi di acqua piovana;<br />
la costruzione di appos<strong>it</strong>i impianti<br />
di filtraggio. Intanto, la prima operazione<br />
è disporre l’approvvigionamento<br />
di acqua potabile. Federconsumatori<br />
verificherà costantemente la realizzazione<br />
degli interventi.<br />
•••<br />
Festa nazionale<br />
dei consumatori<br />
Sabato 18 dicembre a Ficarolo (Rovigo),<br />
nella Sala Castagnari Calza, si svolgerà la<br />
Prima festa nazionale del consumatore<br />
sul tema “La sicurezza stradale è un bene<br />
comune”. L’evento è aperto a tutti. È<br />
prevista la presenza di autor<strong>it</strong>à, della Camera<br />
di Commercio di Rovigo, delle Acli e<br />
di tanti esponenti del mondo del consumerismo.<br />
Al convegno segue la cena natalizia.<br />
La Lega Consumatori ha sempre<br />
avuto la final<strong>it</strong>à di coinvolgere le famiglie,<br />
perciò dedica uno spazio ai più piccoli<br />
con canti, balli e l’incontro con Babbo Natale.<br />
Per le informazioni: segreteria organizzativa,<br />
800-902774.<br />
•••<br />
I temi del consumo<br />
consapevole<br />
Cinemambiente a Parma, al cinema<br />
D’Azeglio. Mdc Parma con Legambiente,<br />
Wwf e Il Borgo, presenta una rassegna<br />
di documentari sui temi del consumo consapevole<br />
e sostenibile. Tra i t<strong>it</strong>oli: “Meat<br />
the Truth-Carne, la ver<strong>it</strong>à sconosciuta” (9<br />
dicembre) sulle conseguenze per l’effetto<br />
serra dell’allevamento intensivo, e “Il suolo<br />
minacciato” (il 16) sugli effetti della<br />
cementificazione del terr<strong>it</strong>orio. “Un’occasione<br />
straordinaria per trattare con<br />
esperti questioni di attual<strong>it</strong>à e rilevanza<br />
sociale, come la gestione dei rifiuti, dell’acqua<br />
e del suolo”, sottolinea Michele<br />
Saldina, presidente di Mdc. “Per uno stile<br />
di v<strong>it</strong>a favorevole a uno sviluppo più responsabile<br />
bastano semplici azioni quotidiane,<br />
come ac<strong>qui</strong>stare prodotti locali o<br />
consumare meno carne”.<br />
•••<br />
Per informare<br />
gli over 60<br />
Mc lancia la “Linea d’argento”. L’iniziativa,<br />
finanziata dal ministero del Lavoro e pol<strong>it</strong>iche<br />
sociali, aiuta gli over 60 a conoscere<br />
e utilizzare i servizi che li riguardano,<br />
favorendone la partecipazione alla v<strong>it</strong>a<br />
della comun<strong>it</strong>à e incrementandone la<br />
qual<strong>it</strong>à della v<strong>it</strong>a. Mc mette a disposizione<br />
degli anziani: la banca dati delle<br />
agevolazioni con informazioni su prodotti,<br />
opportun<strong>it</strong>à e servizi dedicati agli<br />
over 60; la “Guida ai servizi per i c<strong>it</strong>tadini<br />
e per le c<strong>it</strong>tadine della terza età”;<br />
il numero verde 800-145078 attivo<br />
dal lunedì al venerdì (ore 9-13) e<br />
martedì e giovedì (14-18); 3 sportelli<br />
sperimentali a Caserta, Andria e<br />
Palermo, con un “informatore civico”<br />
che risponderà alle domande<br />
degli utenti. I dettagli su : www.movimentoconsumatori.<strong>it</strong>.<br />
•••<br />
pagina<br />
8<br />
I vinc<strong>it</strong>ori del Premio<br />
Vincenzo Dona<br />
Mario Monti, Raffaele Guariniello e<br />
Stefano Zamagni, tra le personal<strong>it</strong>à;<br />
“Le Iene”, Debora Rosciani di “Radio<br />
24” e Nadia Gavioli di “Oggi” per il<br />
concorso giornalistico: sono i vinc<strong>it</strong>ori<br />
del Premio Vincenzo Dona 2010<br />
(tema: l’etica del mercato) assegnato<br />
da Unc il 25 novembre, a Roma. I<br />
premiati si sono dimostrati “voce<br />
dei consumatori”, battendosi per<br />
una società più etica e ripensando il<br />
rapporto tra etica ed economia come<br />
scelta necessaria per contrastare<br />
le difficoltà connesse alla crisi.<br />
Un riconoscimento particolare è andato<br />
alle migliori tesi di laurea sul<br />
consumo e ai com<strong>it</strong>ati locali dell’Unc<br />
distinti per progettual<strong>it</strong>à e attiv<strong>it</strong>à<br />
sul terr<strong>it</strong>orio. Prima della premiazione,<br />
personal<strong>it</strong>à delle ist<strong>it</strong>uzioni,<br />
dell’univers<strong>it</strong>à e del mercato<br />
hanno discusso del rapporto moral<strong>it</strong>à<br />
esib<strong>it</strong>a-moral<strong>it</strong>à concretamente<br />
attuata dalle imprese e della consapevolezza<br />
dei consumatori su questi<br />
temi. Filo conduttore, la domanda<br />
retorica “Chi è senza peccato?”, a<br />
dimostrazione delle responsabil<strong>it</strong>à<br />
che hanno tutti gli attori del mercato:<br />
le imprese chiamate al rispetto<br />
delle regole e i consumatori.
12 24 dir<strong>it</strong>ti consumi scelte<br />
il Salvagente/9-16 dicembre 2010<br />
GARANZIA LEGALE, I BUONI PROPOSITI DELLE CATENE DI ELETTRODOMESTICI<br />
Quanti impegni non ma<br />
GIULIO MENEGHELLO<br />
Si erano impegnate<br />
ad applicare correttamente<br />
le norme sulla<br />
garanzia legale, a non<br />
complicare la v<strong>it</strong>a ai<br />
clienti che, avendo<br />
ac<strong>qui</strong>stato in uno dei<br />
loro negozi un bene<br />
difettoso, chiedevano<br />
la riparazione o la sost<strong>it</strong>uzione. E avevano<br />
“giurato” di rendere trasparenti i<br />
tempi massimi di riparazione già nei<br />
loro punti vend<strong>it</strong>a. Con l’esibizione di<br />
una lunga lista di buoni propos<strong>it</strong>i, le<br />
grandi catene di elettrodomestici in<br />
pratica si erano sottratte alla stangata<br />
dell’Ant<strong>it</strong>rust per pratiche commerciali<br />
scorrette. Ma non sembrano mantenere<br />
la parola data. Non tutte, per lo meno,<br />
allo stesso modo, come rivela l’inchiesta<br />
condotta dal Salvagente.<br />
E così, rivolgendovi a un punto vend<strong>it</strong>a<br />
Euronics per far riparare un prodotto<br />
in garanzia, tanto per fare un esempio,<br />
non è difficile che vi dirottino<br />
scorrettamente verso il centro d’assistenza<br />
del produttore. Ancora più frequente<br />
(e non solo da Euronics) ricevere<br />
risposte elusive sul tempo massimo<br />
entro cui l’elettrodomestico vi tornerà<br />
indietro aggiustato.<br />
Tante promesse...<br />
Eppure da quest’estate per i consumatori<br />
fare valere i propri dir<strong>it</strong>ti sulla<br />
garanzia legale dovrebbe essere più facile.<br />
Risale ad agosto la serie di impegni<br />
che l’Author<strong>it</strong>y guidata da Antonio<br />
Catricalà ha fatto sottoscrivere a 5<br />
grandi catene di elettrodomestici e prodotti<br />
hi-tech: Mediaworld, Unieuro,<br />
Trony, Euronics, e Marco Polo Expert –<br />
Nova. Impegni che derivavano dalla<br />
conclusione di istruttorie praticamente<br />
identiche tra loro nelle quali si<br />
Ecco cosa rispondono al cliente<br />
DOVE LO PORTO?<br />
Solo 6 punti vend<strong>it</strong>a dei 10 che abbiamo controllato<br />
hanno chiar<strong>it</strong>o di essere tenuti a farsi carico<br />
del prodotto difettoso in garanzia. Gli altri,<br />
pur essendo disponibili a farsi carico del prodotto,<br />
ci hanno consigliato di rivolgerci direttamente<br />
ai centri di assistenza del produttore.<br />
QUANDO ME LO RIDATE?<br />
Solo in 6 casi su 10 c’è stato assicurato chiaramente<br />
il tempo massimo per la riparazione che<br />
Euronics si è impegnata a rispettare: 30 giorni<br />
dall’invio al centro di assistenza tecnica.<br />
E LE INFORMAZIONI?<br />
Solo 3 centri su 10 hanno già esposto il materiale<br />
informativo che spiega i dir<strong>it</strong>ti del consumatore<br />
riguardo alla garanzia legale.<br />
erano riscontrati comportamenti che<br />
violavano quanto stabil<strong>it</strong>o dal Codice<br />
del consumo in materia.<br />
DOVE LO PORTO?<br />
En plein. In tutti e 10 i centri controllati ci hanno<br />
assicurato che il prodotto in garanzia poteva<br />
essere riportato direttamente al punto vend<strong>it</strong>a,<br />
anche se in 3 esercizi il consiglio è stato di rivolgersi<br />
direttamente ai centri di assistenza del produttore<br />
per accelerare i tempi.<br />
QUANDO ME LO RIDATE?<br />
Tutti e 10 i punti vend<strong>it</strong>a controllati ci hanno<br />
garant<strong>it</strong>o il tempo massimo di 40 giorni per la riparazione.<br />
E LE INFORMAZIONI?<br />
10 negozi su 10 espongono il materiale informativo<br />
che spiega i dir<strong>it</strong>ti del consumatore riguardo<br />
alla garanzia legale.
il Salvagente/9-16 dicembre 2010<br />
tenuti<br />
In particolare, spiegava il Garante,<br />
nei punti vend<strong>it</strong>a in questione, anziché<br />
farsi carico, come prevede la legge, del<br />
prodotto non funzionante e ancora in<br />
DOVE LO PORTO?<br />
In tutti e 10 i centri controllati siamo riusc<strong>it</strong>i<br />
a far accettare il prodotto in garanzia non funzionante.<br />
Resistenze le abbiamo incontrate in<br />
un punto vend<strong>it</strong>a, dove hanno tentato di dirottarci<br />
sul centro di assistenza del produttore e<br />
solo grazie alla nostra insistenza hanno ceduto.<br />
Quasi tutti gli esercizi ci hanno fatto notare<br />
che rivolgendoci al produttore avremmo accelerato<br />
i tempi.<br />
QUANDO ME LO RIDATE?<br />
Solo 6 punti vend<strong>it</strong>a su 10 ci hanno garant<strong>it</strong>o<br />
chiaramente un tempo massimo per la riparazione:<br />
40 giorni. Gli altri sono stati vaghi e ci hanno<br />
parlato solo di tempi medi.<br />
E LE INFORMAZIONI?<br />
In 6 centri su 10 è esposto il materiale informativo<br />
che spiega i dir<strong>it</strong>ti del consumatore riguardo<br />
alla garanzia legale.<br />
13 25 dir<strong>it</strong>ti consumi scelte<br />
L’assistenza<br />
ancora<br />
viene negata<br />
La<br />
cosa più grave registrata nella<br />
nostra inchiesta è che cap<strong>it</strong>a ancora<br />
che il vend<strong>it</strong>ore rifiuti, l’assistenza e dirotti<br />
il cliente al produttore. Da Euronics ad<br />
esempio questo ci è successo in 4 negozi su<br />
10. Una s<strong>it</strong>uazione su cui abbiamo chiesto<br />
spiegazioni alla sede centrale della catena.<br />
“Sono punti vend<strong>it</strong>a in franchising verso i<br />
quali non abbiamo il potere di fare rispettare<br />
gli impegni”, si sono giustificati.<br />
Possibile? Non per l’Ant<strong>it</strong>rust. L’Autor<strong>it</strong>à ci<br />
ha chiar<strong>it</strong>o che i marchi sono tenuti a mantenere<br />
la parola data in tutti i punti vend<strong>it</strong>a,<br />
che siano gest<strong>it</strong>i direttamente o in<br />
franchising. Per fare fede a diversi punti dell’impegno<br />
in realtà il tempo non è ancora<br />
garanzia che il cliente riportava, lo si<br />
indirizzava verso l’assistenza tecnica<br />
del produttore. Una palese violazione<br />
della norma che prevede che la responsabil<strong>it</strong>à<br />
in questi casi sia di chi<br />
vende il bene.<br />
Altre volte si effettuava invece la riparazione<br />
ma con tempi “eccessiva-<br />
DOVE LO PORTO?<br />
Tutti e 10 i centri controllati hanno acconsent<strong>it</strong>o<br />
a farsi consegnare il prodotto in garanzia da<br />
riparare.<br />
QUANDO ME LO RIDATE?<br />
In 7 punti vend<strong>it</strong>a su 10 ci hanno garant<strong>it</strong>o<br />
chiaramente un tempo massimo per la riparazione,<br />
di 60 giorni, che però esclude il tempo necessario<br />
per procurarsi i pezzi di ricambio. Nei restanti<br />
3 sono stati decisamente vaghi e ci hanno<br />
parlato di tempi medi.<br />
E LE INFORMAZIONI?<br />
In 8 centri su 10 è esposto il materiale informativo<br />
che spiega i dir<strong>it</strong>ti del consumatore riguardo<br />
alla garanzia legale.<br />
scaduto. Ogni catena ha una data lim<strong>it</strong>e diversa<br />
per mettersi in regola, ci spiegano dagli<br />
uffici dell’Autor<strong>it</strong>à di Antonio Catricalà.<br />
Tuttavia, se dopo il termine fissato non<br />
avranno provveduto, andranno incontro a<br />
possibili sanzioni fino a un massimo di<br />
500mila euro.<br />
“I casi non si sono certo fermati dopo gli impegni<br />
e interessano anche altre catene: consumatori<br />
dirottati ai centri di assistenza del<br />
produttore o a cui vengono fatte pagare le<br />
spese di trasporto, garanzie aggiuntive a<br />
pagamento vendute senza spiegarne i lim<strong>it</strong>i<br />
e molto altro”, conferma Pietro Giordano,<br />
segretario nazionale di Adiconsum e tra<br />
i primi a segnalare i problemi che hanno dato<br />
avvio alle istruttorie. “C’è da augurarsi<br />
che le violazioni vengano persegu<strong>it</strong>e ulteriormente,<br />
che il Garante persista e che gli<br />
impegni assunti vengano applicati dappertutto”.<br />
Insomma quella per il rispetto dei dir<strong>it</strong>ti<br />
del consumatore in materia di garanzia<br />
legale è una battaglia che è solo iniziata.<br />
mente lunghi”. È poi successo che il<br />
consumatore si sia visto addeb<strong>it</strong>are<br />
spese non dovute, come quelle di trasporto.<br />
E ancora: spesso le catene non<br />
specificavano che il dir<strong>it</strong>to di recesso<br />
deve essere eserc<strong>it</strong>abile non solo tram<strong>it</strong>e<br />
raccomandata, ma anche via fax, telegramma<br />
ed e-mail entro dieci giorni<br />
DOVE LO PORTO?<br />
9 centri controllati su 10 hanno accettato il<br />
prodotto in garanzia direttamente nel punto<br />
vend<strong>it</strong>a, anche se diversi ci hanno consigliato di<br />
rivolgerci al produttore. Un punto vend<strong>it</strong>a si è rifiutato<br />
di farsi carico del bene difettoso.<br />
QUANDO ME LO RIDATE?<br />
In 9 punti vend<strong>it</strong>a su 10 ci è stato garant<strong>it</strong>o<br />
chiaramente un tempo massimo per la riparazione:<br />
60 giorni. Gli altri sono stati vaghi e ci hanno<br />
parlato di tempi medi.<br />
E LE INFORMAZIONI?<br />
In 8 centri su 10 è esposto il materiale informativo<br />
che spiega i dir<strong>it</strong>ti del consumatore riguardo<br />
alla garanzia legale.
26 dir<strong>it</strong>ti consumi scelte<br />
QUANTI IMPEGNI...<br />
dall’ac<strong>qui</strong>sto (anche per gli ordini fatti<br />
via web). E, tanto per finire, l’Ant<strong>it</strong>rust<br />
aveva obbligato le catene a chiarire bene<br />
la differenza tra garanzia di legge e<br />
garanzia convenzionale, quella eventualmente<br />
offerta dal produttore che si<br />
aggiunge ma non sost<strong>it</strong>uisce quella legale.<br />
E da distinguere bene, aveva imposto<br />
l’Ant<strong>it</strong>rust, erano anche le forme<br />
di garanzia aggiuntive a pagamento.<br />
Per non confondere i consumatori,<br />
chiariva il Garante, queste forme di tutela<br />
vendute dalle catene di elettrodomestici<br />
non dovevano più essere defin<strong>it</strong>e<br />
“garanzie”. Ma il garante non si è lim<strong>it</strong>ato<br />
ai 5 big dell’elettronica: il mese<br />
scorso, infatti, ha aperto altre 7 istruttorie<br />
analoghe verso altrettante catene<br />
di elettrodomestici e hi-tech.<br />
Passati i mesi, non sembra che tutte<br />
le promesse si siano trasformate in al-<br />
Che cosa comporta<br />
la garanzia legale<br />
P revista<br />
trettanti miglioramenti nella pratica.<br />
Più facile, dalle nostre verifiche, è stato<br />
mettersi in regola sul web, assicurando<br />
informazioni sulle modal<strong>it</strong>à di<br />
recesso e distinzioni adeguate tra garanzia<br />
legale e altre forme di protezione.<br />
Un po’ meno efficiente sembra<br />
mantenere gli impegni da mettere in<br />
pratica negozio per negozio.<br />
Non solo Pinocchi<br />
È questa la realtà che emerge dalla<br />
nostra inchiesta, condotta con vis<strong>it</strong>e e<br />
telefonate, in 50 punti vend<strong>it</strong>a dei 5<br />
marchi in questione in diverse c<strong>it</strong>tà d’Italia.<br />
In tutti i casi ci siamo presentati<br />
come clienti, simulando di avere un televisore<br />
in garanzia con un difetto. Come<br />
si vede dalle schede di queste pagine<br />
non sempre abbiamo ricevuto risposte<br />
adeguate. Non solo, in diversi<br />
negozi abbiamo anche potuto toccare<br />
dal Codice del Consumo agli articoli 128 e seguenti, la garanzia legale sui beni<br />
di consumo dura due anni dalla consegna del bene (solo uno se ac<strong>qui</strong>stato con<br />
part<strong>it</strong>a Iva) e tutela il consumatore in caso ac<strong>qui</strong>sto di prodotti difettosi, che funzionano<br />
male o non rispondono all’uso dichiarato dal vend<strong>it</strong>ore. Va fatta valere entro 2 mesi dalla<br />
scoperta del difetto producendo la prova dell’ac<strong>qui</strong>sto (ricevuta fiscale o scontrino).<br />
Per eserc<strong>it</strong>arla ci si rivolge direttamente al vend<strong>it</strong>ore, che deve prendere in consegna il<br />
prodotto difettoso ed effettuare la riparazione o la sost<strong>it</strong>uzione entro un congruo tempo<br />
dalla richiesta e senza addeb<strong>it</strong>o di spese per il consumatore.<br />
Stando al Codice il consumatore può scegliere se preferisce che il bene difettoso venga<br />
sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o o riparato. Se sost<strong>it</strong>uzione o riparazione non sono possibili il consumatore<br />
ha comunque dir<strong>it</strong>to a essere rimborsato.<br />
Altre forme di garanzia aggiuntiva, gratu<strong>it</strong>e o a pagamento, non sost<strong>it</strong>uiscono né lim<strong>it</strong>ano<br />
la garanzia legale di conform<strong>it</strong>à,<br />
rispetto alla quale possono<br />
avere diversa ampiezza e/o durata.<br />
In caso di dubbi o di palese violazione<br />
dei vostri dir<strong>it</strong>ti potete chiamare<br />
il numero verde dell’Ant<strong>it</strong>rust,<br />
800.166661, attivo dal lunedì<br />
al venerdì, dalle 10 alle 14. Si<br />
può anche inviare un fax al numero<br />
0685821256 o una segnalazione<br />
via posta all’indirizzo: Autor<strong>it</strong>à garante<br />
della concorrenza e del mercato,<br />
piazza Verdi 6/a, 00198 Roma,<br />
compilando il modulo disponibile<br />
nella sezione “Pratiche commerciali<br />
scorrette pubblic<strong>it</strong>à ingannevole<br />
e comparativa” del s<strong>it</strong>o<br />
www.agcm.<strong>it</strong>.<br />
il Salvagente/9-16 dicembre 2010<br />
con mano l’assenza di qualunque materiale<br />
informativo sulla garanzia, e la<br />
scarsa chiarezza sul tempo massimo<br />
per la riparazione.<br />
Per fortuna, accanto a quelli che potremmo<br />
definire i “Pinocchi della garanzia”,<br />
abbiamo anche misurato lo<br />
sforzo pos<strong>it</strong>ivo di alcune catene che<br />
sono riusc<strong>it</strong>e ad adeguarsi. E che, al<br />
di là dei tanti volantini e dépliant<br />
che assicurano prezzi e trattamenti<br />
speciali ai clienti, hanno il pregio di<br />
aver rispettato le promesse fatte ai<br />
consumatori. Un punto a favore su<br />
cui riflettere al momento degli inev<strong>it</strong>abili<br />
ac<strong>qui</strong>sti di fine anno. ●
Diventa sosten<strong>it</strong>ore<br />
Se sottoscrivi, rinnovi o regali<br />
un abbonamento a prezzo bloccato di 60 euro<br />
puoi scegliere tra i due omaggi<br />
del Salvagente. E goderti un anno<br />
di informazione libera.<br />
Consumatore avvisato...<br />
Temuto da aziende, multinazionali<br />
e dalle agenzie di pubbliche relazioni<br />
di tutto il mondo, questo libro è uno<br />
strumento per capire le strategie<br />
impiegate per creare consenso, farci<br />
sperperare denaro e cambiarci la v<strong>it</strong>a.<br />
Il risparmio corre sul filo<br />
La multipresa intelligente: quando si<br />
spegne il pc, si spengono anche i consumi<br />
di schermo, stampante, modem, casse...<br />
Con “Pc StandbyStop” si risparmiano<br />
fino a 29 euro l’anno. E si difendono gli<br />
apparecchi da pericolose sovratensioni.
28 dir<strong>it</strong>ti consumi scelte<br />
• DELIA VACCARELLO<br />
Q<br />
uando succede qualcosa di grosso<br />
non ti puoi affidare a Facebook, o<br />
anche solo mandare un sms. È<br />
chiaro che l’sms è già un segnale, ma come fai<br />
a spiegarti? Con il mio piano<br />
tariffario io posso mandare LA MENTE DI GIORGIO SI AGGRAPPA<br />
solo quattro sms di fila, e<br />
AL PASSATO, AL RICORDO DI UNA RAquattro<br />
non bastano a dire<br />
quello che hai provato. In GAZZA CHE CONTINUA A ESSERE VIcerti<br />
casi non basta nean- VO E ISPIRATORE ANCHE OGGI.<br />
che una v<strong>it</strong>a. Il fatto è che<br />
io sento tutto molto labile,<br />
l’univers<strong>it</strong>à il lavoro futuro l’alloggio figuriamoci<br />
i legami, e dunque sento che è meglio<br />
non buttare via niente, non perdere nulla di<br />
quello che ho con<strong>qui</strong>stato nei miei venti anni<br />
di v<strong>it</strong>a. So che la pensano così anche i miei<br />
amici e non vuole dire certo che non ci mandiamo<br />
reciprocamente a cagare, anzi, quando<br />
succede vuol dire che uno di noi ha proprio<br />
colp<strong>it</strong>o nel segno. Ma poi recuperiamo.<br />
Non butto niente<br />
Non butto niente, neanche i sogni. Così non<br />
ho potuto farne a meno, è stato più forte di<br />
me: una sera ero solo, non potevo andare ad<br />
P recarietà:<br />
Dal sognare a occhi aperti<br />
può anche nascere l’arte<br />
se non si trova un lavoro è difficile<br />
decidere cosa fare della propria v<strong>it</strong>a in piena<br />
autonomia. In Italia più di un giovane su quattro è<br />
disoccupato. Secondo gli ultimi dati dell’Istat, il tasso<br />
di disoccupazione tra coloro che hanno un’età<br />
compresa tra 15 e 24 anni è del 26,8%,in aumento rispetto<br />
a luglio 2009 (25,7%), anche se in diminuzione<br />
di 0,6 punti percentuali rispetto a giugno 2010.<br />
Oscillazioni a parte, un giovane su quattro non può<br />
spendere il frutto del proprio lavoro, perché non ne<br />
ha uno, almeno non uno che sia ufficiale. È chiaro che<br />
i lavoretti (servire nei pub, fare il dog s<strong>it</strong>ter, dare ri-<br />
allenarmi per via di alcuni problemi alla spalla<br />
che non riesco a risolvere, gettato nell’angolo<br />
c’era il pullover che due anni fa mi aveva<br />
dato lei, extralarge, con la scr<strong>it</strong>ta in ros-<br />
petizioni, guardare i bimbi piccoli dell’amica della<br />
mamma ecc.) servono per pagare pizza, cinema, discoteca<br />
e le passioni che ciascuno ha.<br />
Precario diventa anche lo spazio, moltissimi giovani<br />
restano in famiglia finché proprio non ne possono<br />
più, o condividono appartamenti mostrandosi soddisfatti<br />
di una stanza tutta per sé. Condividono anche<br />
lo spazio con “terzi” molte coppie, perché gli aff<strong>it</strong>ti<br />
nelle grandi c<strong>it</strong>tà sono a volte irraggiungibili.<br />
Precaria è anche l’aspettativa di formazione: “L’univers<strong>it</strong>à<br />
è una fabbrica ormai”, mi dice Giorgio, iscr<strong>it</strong>to<br />
al secondo anno di Scienze della comunicazione.<br />
il Salvagente/9-16 dicembre 2010<br />
IL SALVAGIOVANI/Ragazzi alle prese con l’incertezza del futuro<br />
Le ricchezze di dentro<br />
vanno tenute strette<br />
so “Giorgio” che salta agli occhi, comperato<br />
al mercatino con 3 euro. “Guarda!”, mi aveva<br />
detto un giorno aprendo il cappotto all’usc<strong>it</strong>a<br />
di scuola, “non è incredibile??? È il tuo no-<br />
“Spero di farcela a laurearmi, alle medie i miei si<br />
preoccupavano se avessi trovato il lavoro che mi mer<strong>it</strong>avo<br />
dopo il master, oggi io e i miei colleghi non siamo<br />
certi più di nulla”.<br />
L’incertezza diventa un paesaggio urbano, un frem<strong>it</strong>o<br />
quotidiano che fa traballare. Il bisogno di solid<strong>it</strong>à<br />
si fa feroce. Allora ci si aggrappa, ci si appiglia, perdere<br />
quello che si ha potrebbe essere fatale. Ricevo<br />
lettere e confessioni telefoniche di molti giovani che,<br />
pur occupando scuole e atenei per protesta contro la<br />
riforma Gelmini, mi dicono che non è questo il tempo<br />
per fare la rivoluzione. Cambiare qualcosa sì, ma<br />
non il mondo. Perché? Non hanno la forza, c’è la sensazione<br />
che persino i nemici contro cui lottano possano<br />
rivelarsi fragilissimi, e che tutto da un momento<br />
all’altro finisca con l’andare in fumo.
il Salvagente/9-16 dicembre 2010<br />
me, sei una maledizione, ti trovo ovunque!<br />
Come farò a liberarmi di te?”.<br />
Quando ho rivisto il maglione nella mia<br />
stanza saltato fuori chissà da dove, mi sono<br />
buttato nel letto per un tempo infin<strong>it</strong>o a rivivere<br />
tutto con gli occhi della mente. Ma non<br />
è stato un ricordare e basta, un misto di passato<br />
e presente ha preso possesso di me, e<br />
ho immaginato come sarebbe stato se non ci<br />
fossimo persi di vista. A un tratto mi è sembrato<br />
che Alice comparisse nel<br />
corridoio di casa, avanzando<br />
lentamente, guardandosi intorno<br />
con quell’aria di chi sta un po’<br />
fuori che ha sempre. Mi è sembrato<br />
che poi aprisse la porta<br />
della mia stanza, adesso con i libri<br />
di univers<strong>it</strong>à sotto il braccio.<br />
La vedo: è ancora più bella di<br />
prima, i capelli tirati su, una certa<br />
aria non più proprio da ragazza,<br />
lo sguardo che sfarfalla un<br />
po’ intorno e poi si poggia fisso<br />
su di me, e mi dice: ancora non<br />
sei pronto? Dai, sei il sol<strong>it</strong>o pigrone,<br />
oggi dovevamo andare al<br />
mare, non ti ricordi? Un brivido<br />
mi ha sferzato tutto il corpo.<br />
Cos’era? Un sogno a occhi<br />
aperti? Un desiderio? Qualcosa<br />
che potrebbe avverarsi? Al mare<br />
ci siamo andati una volta, all’ultimo<br />
anno della scuola, in pieno<br />
inverno quando non ci trovi nessuno<br />
se non i pazzi come noi.<br />
Morivamo dal freddo perché all’improvviso<br />
la temperatura era calata di oltre 5 gradi, almeno<br />
così diceva la radio mentre svoltavamo<br />
per immetterci sulla strada costiera, ma<br />
non ci importava. La notte abbiamo dorm<strong>it</strong>o<br />
Il sentimento, comprese molte delle sue sfumature,<br />
diventa una ricchezza “da salvare”, oppure, al<br />
contrario, un lusso troppo alto, quasi irraggiungibile.<br />
Nel primo caso i giovani fanno di tutto per inventare<br />
nuovi legami e per non smarrirne neanche<br />
uno; nel secondo vanno avanti a colpi di cinismo<br />
perseguendo relazioni di facciata che possano<br />
“servire” ed essere immediatamente “smalt<strong>it</strong>e”<br />
dopo l’uso. Chi sceglie la prima strada forse un<br />
giorno potrà sorprenderci: allenare la creativ<strong>it</strong>à<br />
nelle relazioni può dare es<strong>it</strong>i sorprendenti, persino<br />
favorire la nasc<strong>it</strong>a di nuovi artisti. L’arte è, tra le altre<br />
cose, il modo più alto di comunicare, di frequentare<br />
l’insol<strong>it</strong>o, di rendere eterno l’attimo fuggente.<br />
Nasce dai sogni a occhi aperti, quelli che per<br />
Giorgio sono di importanza v<strong>it</strong>ale.<br />
“G<br />
dentro il sacco a pelo in macchina e la mattina<br />
alle sei a divorare i primi cornetti appena<br />
sfornati….<br />
Adesso che sto con Giada mi accorgo che<br />
non posso sentire parlare di Alice, se qualcuno<br />
la nomina, e accade per forza perché siamo<br />
stati insieme due anni e di cose con gli<br />
altri ne abbiamo fatte tante, sento che la faccia<br />
mi diventa di marmo. Non so perché, non<br />
riesco a capirlo. Tempo fa lei mi ha cercato<br />
per parlare un po’, ci siamo visti e io non sono<br />
riusc<strong>it</strong>o a dirle granché. Solo i miei occhi<br />
credo divorassero lei come quei cornetti sulla<br />
spiaggia nell’alba di inverno.<br />
Avrei voluto chiamarla…<br />
Dopo il sogno a occhi aperti avrei voluto<br />
chiamarla, ma non avevo soldi a sufficienza<br />
sul cel perché lei ha un gestore diverso dal<br />
mio, avrei potuto mandarle un cuoricino su<br />
Facebook o altre cose così, ma non avrebbe<br />
cap<strong>it</strong>o, cioè io stesso non mi sarei cap<strong>it</strong>o,<br />
stretto tra questi messaggi preconfezionati,<br />
allora ho fatto quello che faccio sempre<br />
quando ho un grumo dentro e non so<br />
29 dir<strong>it</strong>ti consumi scelte<br />
la posta di Delia<br />
delia.vaccarello@tiscali.<strong>it</strong><br />
Antielogio<br />
delle formiche<br />
entile dottoressa Vaccarello, le sembrerà<br />
un ques<strong>it</strong>o da poco: le scrivo infatti<br />
per dirle che sono contenta di mia figlia. Però<br />
ho bisogno di un consiglio per dare qualche risposta<br />
‘pepata’ ai sol<strong>it</strong>i ‘moralisti’. Roberta ha da<br />
poco compiuto 23 anni, ha un figlio nato da un<br />
rapporto fin<strong>it</strong>o, vive con un compagno delicato, fa<br />
la p<strong>it</strong>trice, vende i suoi quadri in internet, non naviga<br />
nell’oro. Ora ha deciso di trasferirsi a Copenaghen<br />
in cerca di maggior fortuna per le sue<br />
opere ma anche di lidi meno in<strong>qui</strong>nati in ogni senso.<br />
Io separata da un anno da un coniuge che ho<br />
sopportato fin troppo (laureata, faccio la commessa<br />
per mantenermi) l’aiuto come posso. Lei<br />
viene tacciata di essere una fannullona viziata<br />
(‘che vada a lavorare’ suggeriscono gli ‘amici’)…<br />
Io invece credo nel suo talento, credo che vivere<br />
per l’arte sia una buona v<strong>it</strong>a, io vengo apostrofata<br />
come un’irresponsabile sognatrice, e pure<br />
‘sfruttata’… Mi aiuti. Germana”.<br />
Cara Germana, faccia spallucce, non risponda, non<br />
cada nelle trappole della provocazione. Avere un<br />
lavoro oggi è<br />
difficile, e dunque<br />
ancora di più a<br />
mio avviso vale la pena<br />
di appassionarsi e di seguire le nostre vocazioni.In<br />
tempi di magra o ci si accontenta o si vola alto. È la<br />
favola della cicala e della formica, e io le posso dire<br />
con grande franchezza che le formiche mi hanno<br />
sempre fatto una qual certa antipatia, non per l’oculatezza<br />
nella gestione del denaro, ma per la tirchieria<br />
dell’animo. Non so se ha mai notato, ma le<br />
ragioni dell’economia in certi casi diventano una<br />
bussola per districarsi in altre questioni. Il fatto<br />
che un oggetto costi troppo può essere un motivo<br />
per frenare uno slancio, per adottare in ogni amb<strong>it</strong>o,<br />
e non solo in quello delle spese, un modo di fare<br />
tenuto, calcolatore, obbediente alla logica del<br />
formalismo o del “do ut des”. Tutto viene soppesato,<br />
la v<strong>it</strong>a propria e quella altrui, in base al parametro<br />
oggettivo del soldo, che solo a mali estremi<br />
è davvero oggettivo, cioè quando non si dispone<br />
del necessario. Ma non è il vostro caso. No, non mi<br />
piace, la v<strong>it</strong>a è invenzione, ignoto, avventura. Sua<br />
figlia fa la p<strong>it</strong>trice.Allora perché le dicono “che vada<br />
a lavorare”? Già lavora! Quelli che suggeriscono<br />
così non sono amici né suoi, né di sua figlia. Di<br />
fuori sono umani. Dentro sono formiche.<br />
come scioglierlo, e so che è terribile quando<br />
è così, perché entro in un tunnel e non so<br />
quando ne verrò fuori, ma intanto mi serve,<br />
mi sfogo, mi sento meglio e poi ne vengo a<br />
capo. Ho preso carta e penna e ho iniziato a<br />
scrivere una lunga poesia solo per me, accostando<br />
le immagini del ricordo vero, cioè<br />
di quello che era successo tra noi, a quelle<br />
del desiderio segreto che cominciava ad<br />
ab<strong>it</strong>armi dentro. Un desiderio che la storia<br />
di ieri non fosse fin<strong>it</strong>a e che oggi tra noi non<br />
fosse così tutto appeso a un filo invisibile.<br />
Non mi interessa se io sto con Giada e<br />
lei non so con chi, su Facebook c’è scr<strong>it</strong>to<br />
che è “sposata” con una donna, ma io la so<br />
fidanzata con un tizio che conosco. Alice<br />
è così, bizzarra e bella. Allora con le mie<br />
poesie cerco un modo per dare un nome<br />
anche ai miei rifiuti, alla distanza, al dolore<br />
che ho dentro, alla mia faccia di pietra<br />
quando si parla di lei. Vorrei solo che lei<br />
fosse in uno strano modo ancora nella mia<br />
v<strong>it</strong>a. Non mi posso permettere di buttare<br />
niente. E non cap<strong>it</strong>a solo a me, in fondo<br />
noi lo facciamo tutti. Siamo la generazione<br />
della “conserva”. ●
il Salvagente/13-20 febbraio 2003<br />
30 dir<strong>it</strong>ti consumi scelte<br />
TerzaEtà<br />
a cura di Giusi Colmo<br />
•••<br />
Come cambia<br />
la condizione<br />
degli over 70<br />
Il IX Rapporto Censis/Salute-la Repubblica,<br />
presentato nei giorni<br />
scorsi a Roma, ha avuto come sottot<strong>it</strong>olo<br />
“Le sfide della longev<strong>it</strong>à” e<br />
ha presentato la fotografia della<br />
nuova condizione anziana. È cresciuta<br />
l’autonomia individuale: oggi,<br />
l’85,2% degli anziani si dice in<br />
grado di fare tutto da solo (era il<br />
76,6% nel 2002), mentre si è dimezzata<br />
la quota dei non autosufficienti<br />
(1,5%). In particolare, si è spostata<br />
in avanti l’insorgenza di patologie<br />
fortemente invalidanti: la non<br />
autosufficienza si manifesta dopo i<br />
70 anni e raggiunge il valore del<br />
4,3% dagli 80 anni. È raddoppiato il<br />
numero di anziani che camminano<br />
o fanno attiv<strong>it</strong>à sportiva, e di quelli<br />
che prestano notevole attenzione<br />
alla qual<strong>it</strong>à “biologica” del cibo e<br />
alla salubr<strong>it</strong>à della dieta quotidiana.<br />
Fondamentale è l’allenamento<br />
continuo delle facoltà intellettive,<br />
che interessa il 51% degli anziani<br />
senza distinzione di sesso. Gli uomini<br />
fanno relativamente più attenzione<br />
agli aspetti fisici (movimento,<br />
dieta), le donne frequentano<br />
palestre e piscine e curano anche<br />
il lato estetico e psichico-med<strong>it</strong>ativo.<br />
La terza età rappresenta<br />
sempre più la “cerniera distributiva”<br />
rispetto alla rete familiare, sia<br />
in senso attivo che passivo, e subisce<br />
<strong>qui</strong>ndi un processo di polarizzazione<br />
sociale: crescono gli anziani<br />
che aiutano i figli (dal 32% al<br />
48%) e, nell’altro senso, quelli che<br />
vengono aiutati da figli e parenti<br />
(dal 25% al 47%).<br />
Per informazioni: www.censis.<strong>it</strong>.<br />
•••<br />
Un Tribunale<br />
per i dir<strong>it</strong>ti<br />
degli Anziani<br />
Violenze e abusi sugli anziani è la<br />
realtà che lo Spi-Cgil ha voluto approfondire,<br />
il 30 novembre a Roma,<br />
nel seminario “Il dir<strong>it</strong>to di vivere sicuri<br />
e liberi”. Obiettivo: cercare risposte,<br />
proposte e metodi per prevenire<br />
una realtà drammatica e in<br />
espansione. Carla Cantone, segretaria<br />
generale del sindacato dei<br />
pensionati, a conclusione dei lavori<br />
ha posto l’accento sul bisogno di<br />
tornare ad avere un Servizio san<strong>it</strong>ario<br />
nazionale per garantire prevenzione,<br />
assistenza e salute a tutti i<br />
c<strong>it</strong>tadini. “Viviamo una s<strong>it</strong>uazione<br />
sempre più pesante, dove individualismo,<br />
prepotenza, arroganza<br />
hanno sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o valori come solidarietà,<br />
uguaglianza, dir<strong>it</strong>ti. Anche<br />
per questo sarebbe necessario che<br />
si desse v<strong>it</strong>a a un Tribunale dei dir<strong>it</strong>ti<br />
degli anziani, un’ist<strong>it</strong>uzione riconosciuta<br />
che potesse lavorare<br />
per prevenire e colpire abusi e violenze<br />
sulle persone anziane. Secondo<br />
il segretario generale dello Spi-<br />
Cgil sono tre le categorie più deboli<br />
ed esposte alle violenze nella nostra<br />
società: i giovani che non trovano<br />
lavoro e le persone che lo perdono,<br />
gli anziani che vivono con<br />
pensioni misere, le persone non<br />
più autosufficienti. Il sindacato deve<br />
mettere più vigore nella negoziazione<br />
sociale terr<strong>it</strong>oriale con<br />
un’azione che permetta di arginare<br />
quello che questo governo sta distruggendo<br />
dello Stato sociale”.<br />
•••<br />
Potenziati<br />
a Ferrara<br />
i servizi sociali<br />
È part<strong>it</strong>o dal censimento dei bisogni<br />
della c<strong>it</strong>tadinanza. Poi ha messo<br />
in rete i servizi che intervengono<br />
in tutte le fasi della malattia, dal<br />
primo manifestarsi alla diagnosi,<br />
dalla presa in carico all’ospedalizzazione<br />
e alla residenzial<strong>it</strong>à. Oggi<br />
dà risposte concrete e praticabili a<br />
sostegno delle persone affette da<br />
demenza e delle loro famiglie. È il<br />
“Progetto di miglioramento della<br />
rete dei servizi per affetti da demenza”,<br />
sviluppato a Ferrara da un<br />
gruppo tecnico che coinvolge Comuni,<br />
Aziende di servizi alla persona<br />
(Asp), Usl, Univers<strong>it</strong>à e l’associazione<br />
Malattia Alzheimer<br />
(Ama). Grazie al progetto, i servizi<br />
sociali ferraresi di aiuto alle famiglie<br />
sono stati potenziati e collegati<br />
agli ambulatori specialistici dell’Azienda<br />
Usl e dell’Arcispedale Sant’Anna<br />
deputati alla diagnosi della<br />
malattia e alla definizione dei percorsi<br />
terapeutici. All’interno del<br />
Servizio sociale anziani delle Asp è<br />
stata creata un’area specifica di lavoro<br />
con assistenti sociali che, in<br />
raccordo con i medici di famiglia e<br />
gli ambulatori specialistici, si dedicano<br />
unicamente alla presa in carico<br />
delle s<strong>it</strong>uazioni di demenza.<br />
Grazie a un gruppo specializzato di<br />
operatori domiciliari delle Asp sono<br />
aumentati gli interventi di aiuto<br />
domiciliare alle famiglie. Info:<br />
www.emiliaromagnasociale.<strong>it</strong>.<br />
•••<br />
Metà dei malati<br />
non riceve<br />
le cure adeguate<br />
il Salvagente/9-16 dicembre 2010<br />
Sono 8,4 milioni, su un totale di<br />
12 milioni, gli anziani affetti da almeno<br />
una patologia cronica, ma<br />
la metà di loro non riesce ad avere<br />
cure adeguate alla condizione<br />
clinica, il 12% degli under 70 anni<br />
e addir<strong>it</strong>tura il 50% degli over 85<br />
non ricevono cure per diminuire<br />
il colesterolo, il 12% dei pazienti<br />
sotto ai 70 anni e il 30% degli over<br />
85 non riceve prescrizioni di antipertensivi<br />
(al 17% non sono prescr<strong>it</strong>ti<br />
gli antiaggreganti). La fotografia<br />
di questa s<strong>it</strong>uazione scaturisce<br />
dalla più grande indagine<br />
sui livelli di cura per gli ultra<br />
65enni proposta dalla Sigg, la Società<br />
<strong>it</strong>aliana di gerontologia e geriatria,<br />
con la collaborazione della<br />
Fondazione Sanofi-Aventis.<br />
Secondo uno studio dell’Ires, il<br />
“lavoro” degli anziani e dei nonni<br />
<strong>it</strong>aliani vale più di 18 miliardi di<br />
euro l’anno e solo quello per la<br />
cura dei nipoti può arrivare a essere<br />
paragonato a un monte retribuzioni<br />
di 13,8 miliardi di euro<br />
l’anno. Le condizioni di v<strong>it</strong>a più<br />
sane nelle campagne si traducono<br />
anche, lo dice la Coldiretti, in<br />
un minore costo per la collettiv<strong>it</strong>à<br />
in termini di medicinali, assistenza<br />
medica e ospedaliera. Per questo<br />
è importante favorire tutte le<br />
condizioni per mantenere la presenza<br />
degli anziani all’interno<br />
della loro azienda anche con formule<br />
di assistenza a domicilio.<br />
“In un’Europa burocratizzata e<br />
spesso lontana operiamo per portare<br />
la cultura e i valori del mondo<br />
tradizionale contadino e verificare<br />
che gli interessi e le attese<br />
dei più deboli, quali sono gli anziani,<br />
non siano disattesi”, ha detto<br />
Natale Carlotto, presidente<br />
uscente di Federpensionati Coldiretti,<br />
intervenendo all’assemblea<br />
nazionale sul tema “Anziani<br />
propos<strong>it</strong>ivi e attivi per una giusta<br />
previdenza e per una filiera agricola<br />
tutta <strong>it</strong>aliana”.
il Salvagente/9-16 dicembre 2010 31 dir<strong>it</strong>ti consumi scelte<br />
SpazioCivile<br />
a cura di Francisca Colli<br />
•••<br />
Donne europee,<br />
più sicurezza<br />
“In Europa una donna su 4 subisce<br />
una forma di violenza e più di 100mila<br />
beneficiano di una misura di protezione<br />
nel loro paese”. Lo ha ricordato la<br />
presidente di Telefono Rosa, Gabriella<br />
Carnieri Moscatelli, presentando a<br />
Roma, con Silvia Costa, la proposta di<br />
direttiva sull’Ope, Ordine di protezione<br />
europeo, approvata per ora nelle<br />
commissioni del Parlamento europeo<br />
per le Libertà civili e per i Dir<strong>it</strong>ti della<br />
donna e l’uguaglianza di genere. La direttiva,<br />
che mira al riconoscimento e<br />
all’estensione degli ordini di protezione<br />
delle v<strong>it</strong>time di violenza in tutta la<br />
Ue, prevede il dir<strong>it</strong>to delle donne all’assistenza<br />
legale gratu<strong>it</strong>a e all’informazione<br />
sulla possibil<strong>it</strong>à di richiedere<br />
la tutela anche negli altri Stati<br />
membri e con procedura d’urgenza.<br />
“Le donne in Europa potranno sentirsi<br />
più sicure”, ha commentato Silvia<br />
Costa, europarlamentare del Pd<br />
e relatrice ombra per il gruppo S&D.<br />
•••<br />
Vodafone inaugura<br />
l’assistenza sordi<br />
Vodafone ed Ens-Ente nazionale per<br />
la protezione e l’assistenza dei sordi<br />
Onlus lanciano il primo servizio, gratu<strong>it</strong>o,<br />
che garantisce agli oltre 10mila<br />
clienti sordi di Vodafone Italia l’accesso<br />
al suo servizio di assistenza (il 190).<br />
Rivolgendosi al Servizio Ponte Ens<br />
della sua regione attraverso l’uso di<br />
diversi canali (Dts, fax, e-mail, instant<br />
messaging, chat, video-chat) il cliente<br />
si collega con l’operatore Ens per<br />
chiedergli di chiamare il 190, che riconosce<br />
la chiamata e la inoltra al team<br />
dedicato per l’assistenza richiesta.<br />
Poi tutte le richieste sono comunicate<br />
all’operatore del Servizio Ponte che le<br />
traduce in voce all’operatore Vodafone.<br />
“Mi auguro che sia l’inizio di un<br />
percorso che porti anche gli altri gestori<br />
telefonici a rendere accessibili i<br />
servizi di customer care agli utenti<br />
sordi, nel rispetto della delibera Agcom<br />
ancora in gran parte inattuata”,<br />
ha detto Ida Collu, presidente nazionale<br />
dell’Ens.<br />
•••<br />
Teatro irriverente<br />
al Foro di Traiano<br />
Provocazione d’arte sotto l’albero di<br />
Natale, anzi nel Silos della sede romana<br />
della Fondazione Alda Fendi<br />
al Foro di Traiano con la performance<br />
esclusiva di Stefano Ricci e Gianni<br />
Forte, i due enfant prodige del<br />
nuovo teatro <strong>it</strong>aliano. “Some Disordered<br />
Christmas Interior Geometries”<br />
sferra un attacco “indigesto,<br />
spregiudicato e pop” al cuore del<br />
Natale. Per 25 minuti, 8 volte al gior-<br />
no, fino al 15 dicembre, dieci performer<br />
si confrontano corpo a corpo<br />
con un pubblico di 50 spettatori alla<br />
volta, una danse macabre “calpesta<br />
le macerie di due imperi: la Roma<br />
dei Cesari e il regime dell’effimero<br />
globale e connesso”.<br />
•••<br />
Film e talk show<br />
sul parco di Gilé<br />
Cosv presenta “Siamo in riserva”, un<br />
film-documentario e un talk show sul<br />
Amico di penna<br />
Antonio Zollo<br />
L’errore<br />
più grosso<br />
“I<br />
giovani seri se ne stanno a casa<br />
a studiare”, ammonisce il presi-<br />
dente del Consiglio e qualche ministro<br />
replica. E, magari, le donne serie se ne<br />
stanno a casa a far le<br />
faccende domestiche; e i vecchietti se ne stanno aggrappati<br />
al calorifero, ora che fa freddo. Detta al bar sarebbe<br />
una battuta stupida. Detta da chi governa è manifestazione<br />
di arroganza, di incomprensibile rifiuto a capire, riflettere,<br />
rispettare i malesseri che ag<strong>it</strong>ano il paese. Malessere<br />
e paure.<br />
C’è una intera generazione che per la prima volta, forse, in<br />
questo lungo dopoguerra non intravede quale possa essere<br />
il percorso verso l’età adulta. Sono giovani che vivono<br />
in famiglie che conoscono la disoccupazione o la cassa<br />
integrazione, nelle quali le magre pensioni dei nonni (9 milioni<br />
di loro hanno assegni mensili che non superano gli 800 euro, 3 milioni<br />
non vanno oltre i 500) diventano puntelli di bilanci precari. Come si può pensare<br />
di trattare questi giovani come scavezzacolli con poca voglia di studiare?<br />
Farlo, non è che una delle facce dell’imbarbarimento subìto e malamente<br />
ostacolato nell’ultimo ventennio, che si svela anche nell’irresponsabile istigazione<br />
a contrapporre i giovani ai gen<strong>it</strong>ori occupati e, soprattutto, agli anziani<br />
pensionati. Ma un paese in crisi, disun<strong>it</strong>o, pervaso da precarietà e paure,<br />
non è un buon paese - lo ricorda Carla Cantone, segretaria generale dei<br />
pensionati della Cgil - né per i giovani né per gli anziani. Si può discutere su<br />
quanta parte di ragione, grande o piccola, abbiano i giovani che protestano<br />
contro la riforma univers<strong>it</strong>aria che il Parlamento si appresta a licenziare. Ne<br />
hanno certamente molta nel protestare contro un futuro indecifrabile, privo<br />
di certezze e avaro di speranze. Ma, l’esperienza insegna, gli adulti - in primo<br />
luogo quelli che guidano il paese - un solo errore devono ev<strong>it</strong>are: rifiutarsi di<br />
ascoltare i messaggi, le domande, le in<strong>qui</strong>etudini dei giovani.<br />
Ps.Da quanto un giornale o una tv non fanno un’inchiesta approfond<strong>it</strong>a sull’universo<br />
dei giovani?<br />
fragile ecosistema della riserva del<br />
parco di Gilé, in Mozambico. La storia<br />
del parco, impover<strong>it</strong>o dallo sfruttamento<br />
indiscriminato delle sue risorse<br />
e “cancellato” da un lungo periodo<br />
di guerra, è l’occasione per una<br />
riflessione sull’ambiente, l’interazione<br />
uomo-hab<strong>it</strong>at e la necess<strong>it</strong>à di una<br />
rispettosa condivisione dello spazio<br />
v<strong>it</strong>ale. L’appuntamento è per giovedì<br />
16 dicembre, dalle 18,30, alla Sala<br />
Sterlin di via Aniene 26/A, a Roma.<br />
•••<br />
11 e 12 dicembre<br />
l’anti-vivisezione<br />
Margher<strong>it</strong>a Hack e Roberto Marchesini<br />
per la campagna di comunicazione<br />
contro la vivisezione “Il Dir<strong>it</strong>to di<br />
Vivere” della Lega nazionale per la difesa<br />
del cane, l’11 e il 12 dicembre in<br />
tutta Italia. Sono 12 milioni all’anno<br />
gli animali usati per fini sperimentali,<br />
e questo numero non accenna a diminuire<br />
e, in alcuni paesi europei, è<br />
addir<strong>it</strong>tura, in forte cresc<strong>it</strong>a. Nella<br />
classifica l’Italia mantiene tristemente<br />
il <strong>qui</strong>nto posto, dopo<br />
Francia, Gran Bretagna,<br />
Germania e Spagna. La direttiva<br />
del Parlamento europeo<br />
2010/63 sull’impiego<br />
di animali per fini scientifici<br />
sembra rispondere più agli<br />
interessi dell’industria farmaceutica<br />
che alla sensibil<strong>it</strong>à<br />
dei c<strong>it</strong>tadini sul tema<br />
della vivisezione.<br />
•••<br />
Rinnovato il s<strong>it</strong>o<br />
di Federfarma<br />
È rinnovato nei contenuti e nella vesta<br />
grafica il s<strong>it</strong>o www.federfarma.<strong>it</strong><br />
per “rispondere meglio alle esigenze<br />
di fruibil<strong>it</strong>à dei c<strong>it</strong>tadini e degli operatori<br />
che lo consultano usualmente”.<br />
Tra le nov<strong>it</strong>à: “Cerca una farmacia”, il<br />
servizio che permette di conoscere la<br />
posizione geografica e il percorso necessario<br />
per raggiungere la farmacia<br />
più vicina. Rinnovato anche “Cerca<br />
un farmaco”, la sezione che indica il<br />
prezzo del medicinale (se fissato per<br />
legge), la concedibil<strong>it</strong>à in regime di<br />
Ssn e il tipo di ricetta necessaria.
32 dir<strong>it</strong>ti consumi scelte<br />
VITO LAMBERTI<br />
Settimana piovosa l’ultima<br />
di novembre a Roma.<br />
E piove anche adesso, su<br />
un terrazzo condominiale<br />
nel quartiere di San Lorenzo,<br />
ai margini di piazza<br />
dell’Immacolata. Sono le<br />
8 del mattino: gli spazzini<br />
ripuliscono le strade, i bar<br />
alzano le saracinesche, una signora da una<br />
finestra del palazzo di fronte fa scendere<br />
un cesto di vimini legato a una cordicella.<br />
Sotto, il commesso del negozio di alimentari<br />
riempie il paniere... Sono scene di un<br />
quartiere che, oltre le mode e il caro aff<strong>it</strong>ti,<br />
conserva ancora immagini di quello che<br />
è stato: un borgo popolare, ab<strong>it</strong>ato soprattutto<br />
da ferrovieri, che ha visto da vicino<br />
l’orrore della guerra. E infatti, il palazzo<br />
conserva ancora, sul lato che guarda<br />
a Ovest, lo squarcio frutto del bombardamento<br />
americano del 1943, che rende visibili<br />
anche dalla strada i ballatoi dai quali si<br />
accede ai piccoli appartamenti.<br />
“Muoiono solo...”<br />
Su quel terrazzo, alla fine degli anni Cinquanta,<br />
Mario Monicelli ha girato una<br />
delle scene più emblematiche de I sol<strong>it</strong>i<br />
ignoti, pietra miliare della “commedia all’<strong>it</strong>aliana”,<br />
Lassù, dunque, Totò, ladro in<br />
pensione, cerca di trasmettere la sua esperienza<br />
a un banda di straordinari lestofanti<br />
di periferia (Gassman, Mastroianni, Salvatori,<br />
Pisacane, Murgia) e di spiegare loro<br />
come si apre una cassaforte: “La lubrificazione<br />
deve essere costante e i-nin-ter-<br />
rot-ta”. Non si può non ridere evocando la<br />
scena, anche se questi sono giorni amari.<br />
Monicelli ci ha lasciati. Non c’è più. Se n’è<br />
andato il 29 novembre, a 95 anni, lanciandosi<br />
da una finestra al <strong>qui</strong>nto piano dell’ospedale<br />
San Giovanni della sua Roma. Era<br />
malato, e non ha lasciato che fosse il male<br />
il Salvagente/9-16 dicembre 2010<br />
L’UOMO CHE NEI SUOI FILM HA FOTOGRAFATO I NOSTRI ULTIMI 70 ANNI<br />
Borghesi, miseri, eroici<br />
Gli <strong>it</strong>aliani di Monicelli<br />
10 ragioni per<br />
amare Mario<br />
Dieci ragioni per amare<br />
Mario. Sarebbero sessanta<br />
e più, tante quanti sono i film<br />
che ha diretto. Ma lim<strong>it</strong>iamoci<br />
a dieci: le indichiamo a caso,<br />
andando su e giù con i ricordi.
il Salvagente/9-16 dicembre 2010 33 dir<strong>it</strong>ti consumi scelte<br />
a decretare la sua ora. È morto da vivo,<br />
come è stato scr<strong>it</strong>to.<br />
Non sorprende tanta decisione. Monicelli<br />
era un uomo diretto, caustico, poco<br />
incline al dubbio: “Se dovessi essere costretto<br />
a una v<strong>it</strong>a che non è v<strong>it</strong>a, la farei fin<strong>it</strong>a<br />
anche io”, aveva detto nei giorni del<br />
caso Welby. “Muoiono soltanto gli stronzi”,<br />
diceva, e lui non si è lasciato morire, se<br />
n’è andato, scegliendo il come e il dove.<br />
Battute e sberleffi<br />
Non sarebbe piaciuto a Monicelli, tutto il<br />
vociferare di dichiarazioni segu<strong>it</strong>o alla sua<br />
usc<strong>it</strong>a di scena (“gesto coraggioso”, “spettacolarizzazione<br />
della morte”, “la v<strong>it</strong>a va<br />
difesa fino all’ultimo”…). Non sarebbe piaciuto<br />
al grande regista (“maestro”, no.<br />
“Chiamatemi Mario”, diceva) e appassionato<br />
interprete della nostra cultura, che la<br />
v<strong>it</strong>a la osservava con una certa distanza,<br />
con cinismo a volte, salvo poi farla scoppiare<br />
con tutta la sua forza nei suoi film.<br />
Tanti, tantissimi, che rimarranno vivi nella<br />
storia del cinema. Anzi, che hanno fatto la<br />
storia del cinema: “I sol<strong>it</strong>i ignoti”, meravigliosamente<br />
diretti (con i “ladri”, anche<br />
L’armata<br />
Brancaleone<br />
PRIMA RAGIONE L’armata<br />
Brancaleone (1966). Il primo<br />
film che viene in mente<br />
è quello che lui diceva di<br />
preferire e che ci consegna,<br />
con Gassman, un<br />
personaggio entrato nel<br />
m<strong>it</strong>o. Indimenticabile<br />
la battuta “Lo mio nome<br />
è Brancaleone da Norcia”,<br />
che regge il confronto con<br />
“Il mio nome è Bond, James<br />
Claudia Cardinale e Carla Gravina) in un<br />
lavoro corale. “La grande guerra” (1959),<br />
osteggiato dalle gerarchie mil<strong>it</strong>ari, con la<br />
coppia di eroi/fannulloni Gassman-Sordi<br />
(Leone d’Oro a Venezia, fu candidato all’Oscar).<br />
“L’armata Brancaleone” 1966) con<br />
un indimenticabile Gassman. “La ragazza<br />
con la pistola” (1968), primo ruolo comico<br />
per Monica V<strong>it</strong>ti dopo la collaborazione<br />
con Antonioni. E “Amici miei” (1975),<br />
campione di incassi; e “Il Marchese del<br />
Grillo”; e “Il borghese piccolo piccolo”<br />
(1977), dal romanzo di Vincenzo Cerami; e<br />
“Speriamo che sia femmina”, tra i suoi prefer<strong>it</strong>i.<br />
Fino all’ultimo, tenerissimo, Vicino<br />
al Colosseo… c’è Monti, il “corto” del<br />
2008 dedicato al quartiere dove Monicelli<br />
viveva, da solo, perché così voleva vivere,<br />
autonomo e indipendente.<br />
Sessanta film, una carriera lunghissima,<br />
come la sua v<strong>it</strong>a, che comincia nel 1915 a<br />
Viareggio, e dei viareggini Monicelli aveva<br />
conservato il gusto della battuta e dello<br />
sberleffo. La giovinezza trascorsa tra Milano,<br />
Pisa e Genova. Studia filosofia, ma sub<strong>it</strong>o<br />
comincia a lavorare nel cinema, da solo<br />
e come assistente di Genina (“Lo squadrone<br />
bianco”) e Camerini. Nel dopoguer-<br />
Amici miei I compagni Romanzo<br />
popolare<br />
Bond”. L’aulico linguaggio<br />
maccheronico ha fatto la<br />
felic<strong>it</strong>à degli studenti di<br />
quegli anni. E quelli di oggi,<br />
se in piazza, il 30 novembre.<br />
hanno cantato in coro<br />
“Branca Branca Branca…<br />
Leon Leon Leon!”.<br />
SECONDA RAGIONE Amici<br />
miei (1975).Altro film m<strong>it</strong>ico<br />
e altre invenzioni<br />
linguistiche esilaranti: “La<br />
supercazzola come se fosse<br />
antani” del conte Mascetti;<br />
il coretto verdiano in<br />
macchina fatto di zumpapà<br />
e popopò. Storici gli schiaffi<br />
alla stazione. E l’Italia tutta<br />
a riconoscersi in quei<br />
personaggi.<br />
TERZA RAGIONE I compagni<br />
(1963) e il rispetto che ha<br />
ra è sceneggiatore poi regista con Steno<br />
dei film di Totò: dal primo “Totò cerca casa”,<br />
del 1949, ai bellissimi V<strong>it</strong>e da cani e<br />
Guardie e ladri (1951). Nasce da <strong>qui</strong> la<br />
commedia all’<strong>it</strong>aliana, quel particolare<br />
filone di cinema che “trattava in maniera<br />
ironica, farsesca, comica, argomenti<br />
drammatici, tragici”, e che Steno e Monicelli,<br />
e Risi, Comencini, Scola, renderanno<br />
celebre nel mondo intero.<br />
Bagarre insulsa<br />
“Mi stupisco del perché la gente rida dei<br />
miei personaggi, chi fa ridere non è mai<br />
felice”, dichiarò in un’intervista Monicelli.<br />
Forse per dirci - tra le righe, come era il<br />
suo stile - che noi spettatori vedevamo solo<br />
una faccia dei suoi personaggi, e non<br />
ne coglievamo tutto il senso. Farsa e tragedia<br />
sono legate da un rapporto indissolubile<br />
sosteneva Marx, e Monicelli lo sapeva<br />
benissimo. I suoi personaggi erano<br />
grandi e piccoli, miseri ed eroici, trad<strong>it</strong>ori<br />
e legati da rapporti di grande amore.<br />
Erano gli <strong>it</strong>aliani dal dopoguerra a oggi,<br />
nelle loro evoluzioni, imprigionati nella<br />
miseria e nella voglia di rivalsa, nella pau-<br />
sempre portato al mondo del<br />
lavoro. Poco conosciuto, il<br />
film racconta con emozione<br />
le lotte operaie dell’800 e la<br />
nasc<strong>it</strong>a del socialismo.<br />
Indelebile la figura di<br />
Mastroianni intabarrato,<br />
nella bruma di Torino.<br />
QUARTA RAGIONE Romanzo<br />
popolare (1974). Le lotte<br />
sindacali non esauriscono il<br />
La ragazza<br />
con la pistola<br />
mondo del lavoro: c’è anche<br />
l’amore. Il povero Tognazzi<br />
soffre come una bestia per il<br />
tradimento della giovane<br />
moglie, Ornella Muti.<br />
E Jannacci a sottolineare:<br />
“Vincenzina davanti alla<br />
fabbrica, come se non<br />
ci fosse che fabbrica…”.<br />
QUINTA RAGIONE La ragazza<br />
con la pistola (1968), se non
34 dir<strong>it</strong>ti consumi scelte<br />
BORGHESI, MISERI, EROICI...<br />
ra della morte e dell’amore. Italiani piccoli<br />
e grandi, nel bene e nel male migliori di<br />
quelli di oggi, che Monicelli analizzava con<br />
osservazione quasi naturalistica.<br />
Chissà come avrebbe commentato la<br />
bagarre sul suo suicidio, durante la commemorazione<br />
alla Camera, tra la radicale<br />
R<strong>it</strong>a Bernardini e Paola Binetti dell’Udc.<br />
Gesto eroico per la prima, spot dell’eutanasia<br />
per la seconda. Fortuna che il<br />
presidente della Repubblica, Giorgio Napol<strong>it</strong>ano,<br />
ha azz<strong>it</strong>t<strong>it</strong>o tutti: “Rispetto per la<br />
sua scelta”, ha detto.<br />
Non ha ragione lui? Crediamo fermamente<br />
di sì. Soprattutto se dal terrazzo dei<br />
“sol<strong>it</strong>i ignoti”, su cui le nuvole si sono diradate,<br />
ci affacciamo un attimo per guardare<br />
giù l’asfalto ancora bagnato. Ci vuole<br />
coraggio per decidere di trafiggere l’aria<br />
col peso del proprio corpo. Non servono<br />
parole, dichiarazioni, sipari che si aprono.<br />
La morte non è mai uno spettacolo: fortu<strong>it</strong>a<br />
o voluta, è sempre un’indeb<strong>it</strong>a violenza.<br />
Tanto più se porta con sé un grande artista,<br />
capace di cogliere con le sue opere il<br />
senso del cinema, e della v<strong>it</strong>a. ●<br />
Speriamo<br />
che sia femminia<br />
altro per aver inventato<br />
come attrice comica Monica<br />
V<strong>it</strong>ti. Il contrasto tra la Sicilia<br />
ferma nel tempo e la<br />
Swinging London è<br />
irresistibile.<br />
SESTA RAGIONE Speriamo<br />
che sia femmina (1986),<br />
dove si realizza l’utopia di un<br />
mondo al femminile<br />
autosufficiente che esclude<br />
Un borghese<br />
piccolo piccolo<br />
i maschi perché inconsistenti<br />
e inetti. Da non<br />
sottovalutare, alla luce<br />
dell’amore che Mario ha<br />
sempre portato alle donne<br />
anche nei film<br />
apparentemente più<br />
maschili.<br />
SETTIMA RAGIONE Un<br />
borghese piccolo piccolo<br />
(1977), Parenti serpenti<br />
“VOI GIOVANI<br />
DOVRESTE<br />
RIBELLARVI”<br />
LA POLITICA. “Che io abbia un’ideologia, così concreta,<br />
così chiara da pretendere di elargirla alle masse,<br />
questo no, non l’ho mai avuta. Ho però una mia<br />
collocazione pol<strong>it</strong>ica e sociale, psicologia e morale,<br />
che ho sempre rispettato nei miei lavori e ho cercato<br />
di esprimere; ho una collocazione che è di sinistra, socialista,<br />
un<strong>it</strong>aria, democratica, anticonformista”.<br />
IL CINEMA. “La religione non è solo quella cattolica<br />
(che oggi sembra condizionare tutta la cultura in Italia),<br />
c’è anche una religione laica e nel dopoguerra, in<br />
un mondo regolato da esseri umani che avevano sofferto,<br />
che sapevano vivere con gli altri e trarre lezione<br />
dai fallimenti avvenuti, il cinema era uno strumento<br />
per potersi esprimere e dire quello che si sperava<br />
potesse essere un futuro migliore”.<br />
LA MORTE. “La saggezza non rientra fra le mie con<strong>qui</strong>ste.<br />
Mi lim<strong>it</strong>o a nutrire convinzioni, a maturare giudizi.<br />
La prima convinzione è che, non essendo credente,<br />
non ho paura di morire. La v<strong>it</strong>a, nel complesso mi è<br />
stata propizia. Me la sono cavata, e va bene così”.<br />
GLI ITALIANI. “Non nutro nostalgia per il passato.<br />
La grande guerra Il Marchese<br />
del Grillo<br />
(1991) e la presunta<br />
cattiveria: più che essere<br />
cattivi descrivono la crudeltà<br />
inaspettata. Non occorre<br />
essere delinquenti per<br />
compiere i gesti più efferati.<br />
Vedi il cupo e disperato<br />
Alberto Sordi nel primo,<br />
i figli-assassini nel secondo.<br />
OTTAVA RAGIONE La grande<br />
guerra (1959). L’aver messo<br />
il Salvagente/9-16 dicembre 2010<br />
Ciò non toglie che provi orgoglio per questo paese e<br />
per la sua gente, ripensando a com’erano ai tempi<br />
della mia gioventù. Sto parlando di una leva di <strong>it</strong>aliani<br />
- la mia - che, avendo subìto nella propria carne una<br />
d<strong>it</strong>tatura stupida e una guerra ridicola, seppero poi<br />
comportarsi in maniera fattiva e solidale, dando una<br />
mano a chi ne aveva bisogno. Caduto il fascismo si<br />
riuscì, in sostanza, a rimettere in piedi un paese ridotto<br />
allo stremo, dotandolo di un certo benessere, dandogli<br />
un assetto industriale”.<br />
I MIGRANTI. “L’Italia s’affaccia su un Med<strong>it</strong>erraneo<br />
che rappresenta ormai un’immensa tomba per chi<br />
viene dal Terzo mondo, attirato dalla falsa immagine<br />
di Bengodi che gli presentano gli strumenti di diffusione<br />
di massa. Ciò che vedo mi procura rabbia e rancore.Altro<br />
che nostalgia!”.<br />
IL SISTEMA. “Voi giovani dovreste ribellarvi a questo<br />
sistema che ci sta portando verso l’oblio totale,<br />
non dovreste avere paura di fare la rivoluzione, solo<br />
grazie alle rivoluzioni sono state poste le basi per i dir<strong>it</strong>ti<br />
dell’uman<strong>it</strong>à, quei dir<strong>it</strong>ti che vengono ogni giorno<br />
calpestati dalle classi pol<strong>it</strong>iche e dirigenti di questo<br />
paese che purtroppo non riconosco più e che mi fa<br />
veramente schifo”.<br />
ANCORA, GLI ITALIANI. “Gli <strong>it</strong>aliani hanno la capac<strong>it</strong>à<br />
di dividersi sempre. C’è una battuta di Brancaleone<br />
che, secondo me, raccoglie tutta la storia <strong>it</strong>aliana: ‘Andate<br />
pur’anco voi senza meta, ma da un’altra parte’”.<br />
insieme la coppia<br />
irresistibile Sordi e Gassman<br />
è un altro t<strong>it</strong>olo di mer<strong>it</strong>o del<br />
regista.Al di là di quelli<br />
grandissimi del film: di quali<br />
gesti eroici sono capaci<br />
gli <strong>it</strong>aliani cialtroni<br />
e scansafatiche.<br />
NONA RAGIONE Il Marchese<br />
del Grillo (1981). È un<br />
monumento ad Alberto<br />
Risate di gioia<br />
Sordi. E anche questo è un<br />
motivo per amare Mario.<br />
SIAMO ALLA FINE. Lasciamo<br />
da parte le altre ragioni per<br />
celebrare il regista (come<br />
la sua passione pol<strong>it</strong>ica<br />
da “ultimo comunista”).<br />
Ricordiamolo in allegria:<br />
con il duetto irresistibile<br />
di Totò e la Magnani in<br />
Risate di gioia (1960).
Moda e design<br />
fantasia a sbarre<br />
sono mobili, accessori e oggetti di alto valore sociale, oltre che de-<br />
Ci corativo e artistico. Sono quelli prodotti nelle carceri <strong>it</strong>aliane, in<br />
laboratori coordinati da esperti creativi. Ne è un esempio la collezione Artwo,<br />
realizzata nella Casa circondariale di Rebibbia<br />
(Nuovo complesso di Roma), secondo un percorso che<br />
prevede un rapporto diretto tra l’artista o il designer e i<br />
detenuti, perché si insegni loro la lavorazione dei materiali<br />
con cui realizzare gli oggetti. Con i proventi ricavati<br />
dalla vend<strong>it</strong>a di mobili e complementi, Artwo ha<br />
dato v<strong>it</strong>a a un vero e proprio laboratorio attrezzato con<br />
gli strumenti necessari alla produzione. Nel periodo di<br />
formazione, oltre a spiegare la costruzione dell’oggetto<br />
artisti e designer raccontano se stessi, il loro modo di<br />
fare arte e l’approccio creativo ai progetti. Ogni anno,<br />
Artwo organizza un evento nel carcere romano, per<br />
esporre e vendere i lavori realizzati dai detenuti.<br />
Il percorso tra arte, design, ecosostenibil<strong>it</strong>à e realtà sociale<br />
di Artwo (in corso dal 2003, www.artwo.<strong>it</strong>) ap-<br />
Vi<br />
il Salvagente/9-16 dicembre 2010 35 rubriche<br />
Casamia Casamia<br />
Giuliana Zoppis<br />
propongo un buon piatto domenicale<br />
di preparazione non velocissima,<br />
ma il risultato è mer<strong>it</strong>evole di un piccolo<br />
sacrificio. Le tagliatelle sono s<strong>qui</strong>s<strong>it</strong>e<br />
già così, ma se avete la possibil<strong>it</strong>à di aggiungere<br />
una slamellata di tartufo bianco<br />
diventano sublimi.<br />
Le tagliatelle. Fate la fontana con la farina<br />
e rompete le uova nel cratere. Battete le uo-<br />
va con la forchetta come per fare una fr<strong>it</strong>tata<br />
incorporando gradualmente la farina e lavorate<br />
l’impasto finché non è ben compatto<br />
ed elastico. Copr<strong>it</strong>e la palla di pasta con la<br />
pellicola e lasciatela riposare per 20 minuti.<br />
Tirate una sfoglia piuttosto sottile, lasciatela<br />
asciugare, arrotolatela con il mattarello infarinato,<br />
sfilate il mattarello e tagliate il rotolo<br />
a strisce di circa 7-8 mm di larghezza.<br />
Svolgete le tagliatelle e fatele asciugare, ben<br />
stese o arrotolate a nido, sopra un tovagliolo<br />
spolverato di farina o semolino.<br />
Il ragù bianco. Tagliate la fetta di prosciutto<br />
a listarelle e poi a dadini. Tr<strong>it</strong>ate finemente<br />
con la mezzaluna il sedano, la carota e la<br />
cipolla. Mettete a rosolare il tr<strong>it</strong>o nell’olio a<br />
fuoco basso per <strong>qui</strong>ndici minuti, <strong>qui</strong>ndi aggiungete<br />
le carni e il prosciutto e fate insaporire<br />
per 10 minuti mescolando spesso.<br />
Bagnate col mezzo bicchiere di vino bianco<br />
secco che lascerete evaporare completamente.<br />
Fate la stessa cosa con il Marsala.<br />
Poi copr<strong>it</strong>e di brodo o acqua bollente, salate<br />
e fate cuocere per circa 90 minuti a fuoco<br />
lento aggiungendo l’acqua che serve.<br />
Un<strong>it</strong>e il bicchiere di latte, l’alloro, pepate e<br />
fate cuocere per un’altra ora bagnando, se<br />
occorre, con il brodo. A fine cottura un<strong>it</strong>e il<br />
partiene anche ad altri gruppi di creativi che hanno avviato in numerosi<br />
centri di detenzione esempi analoghi, tutti ricchi di partecipazione ed entusiasmo,<br />
oltre che assai utili nel processo di riabil<strong>it</strong>azione personale e<br />
sociale di detenuti e detenute. Abbiamo esplorato per voi, nel terr<strong>it</strong>orio <strong>it</strong>aliano,<br />
le realtà più interessanti. Il 17 dicembre a Torino, presso la Fondazione<br />
Casa di car<strong>it</strong>à arti e mestieri, sarà inaugurato lo “Spazio<br />
ferro&fuoco” nato dalla sinergia con il Comune di Fossano e la Casa di reclusione<br />
locale. Lo scopo è incentivare la formazione professionale nel settore<br />
della carpenteria, come dimostra la bella collezione di oggetti in ferro<br />
per arredamento, creati dai detenuti con gli esperti della Fondazione<br />
(www.casadicar<strong>it</strong>a.<strong>it</strong>). Il progetto “Sigillo”, con le collezioni di moda Codiceasbarre<br />
e altre azioni creative (nelle carceri di Bollate,<br />
Vercelli, Lecce ecc.), vuole affrontare in Italia il problema della<br />
mancanza di sbocchi lavorativi per le persone ristrette<br />
nella libertà con attiv<strong>it</strong>à che, una volta scontata la pena, siano<br />
spendibili in termini di occupazione nel mercato del lavoro<br />
“normale”, soprattutto per la componente femminile (la<br />
più fragile). “L’esperienza lavorativa produce un incremento<br />
dell’autostima e della fiducia in se stessi, promuove l’interazione<br />
con le altre persone, l’affidabil<strong>it</strong>à nella relazione”,<br />
affermano i promotori, che puntano a ottenere a breve l’assunzione<br />
di 60 detenute (40 nelle cooperative partner del<br />
progetto, info: c.micolano@c<strong>it</strong>tadellarte.<strong>it</strong>). Altre belle esperienze:<br />
“A mani libere” a Enna (a cura di Ninni Fussone);<br />
“Design in gabbia” a Venezia (coop. sociale Rio Terà dei pensieri);<br />
“Sartoria San V<strong>it</strong>tore” a Milano (coop. Alice).<br />
Sì, mangiare Ingredienti<br />
Martino Ragusa<br />
Un ragù bianco<br />
più tagliatelle<br />
Dosi per 4 persone<br />
Per le tagliatelle<br />
400 g di farina 00<br />
4 uova<br />
Per il ragù bianco<br />
250 g di carne di v<strong>it</strong>ello tr<strong>it</strong>ata<br />
250 g di carne di maiale tr<strong>it</strong>ata<br />
200 g di prosciutto crudo in un’unica<br />
fetta<br />
1 carota<br />
1/2 costa di sedano<br />
1 cipolla media<br />
1/2 bicchiere di vino bianco secco<br />
1 bicchierino di Marsala<br />
2 foglie di alloro<br />
1 bicchiere di latte<br />
4 cucchiai di olio<br />
50 g di burro<br />
brodo<br />
pepe bianco macinato di fresco<br />
sale<br />
burro e cond<strong>it</strong>e le tagliatelle appena scolate.<br />
Spolverate con il parmigiano grattugiato<br />
e serv<strong>it</strong>e.
36<br />
DA REALIZZARE CON TANTA FANTASIA E POCA SPESA<br />
Idea: i regali di Natale<br />
li faccio da me, a casa<br />
ECCO COME CONFEZIONARE<br />
PICCOLI DONI CON LA CARTA-<br />
PESTA, IL LEGNO, LE PIETRE<br />
COLORATE E LA PASTA DI SALE.<br />
•LINDA GRILLI<br />
N<br />
atale è alle<br />
porte e vostro<br />
figlio<br />
vuole fare un piccolo<br />
regalo a tutti i compagni<br />
di classe? Se pensate<br />
che l’idea è molto<br />
carina, ma un po’ dispendiosa,<br />
ecco qualche<br />
idea per aiutarlo a<br />
realizzare piccoli doni<br />
per gli amici, con poca<br />
spesa e un pizzico di<br />
fantasia.<br />
Con la tecnica della<br />
cartapesta, (per i francesi, papier-mâché),<br />
potrebbe “fabbricare” originalissimi<br />
biglietti di auguri. Come? Si spezzetta<br />
della carta da recupero e si<br />
mette a bagno per un paio<br />
d’ore in una bacinella di<br />
acqua calda. Terminato<br />
l’ammollo, si scola<br />
la carta e la si<br />
mette in un frullatore<br />
con un po’ di<br />
acqua (il rapporto<br />
è 1 parte di polpa e<br />
4 parti di acqua),<br />
<strong>qui</strong>ndi si aggiungono<br />
qualche cucchiaio<br />
di amido di mais, per dare<br />
più consistenza all’impasto,<br />
e poche gocce di colorante<br />
alimentare. Infine si rovescia la carta<br />
frullata su un piccolo setaccio (messo<br />
sopra la bacinella), si livella l’impasto e<br />
si aspetta che il foglio asciughi. Poi si<br />
r<strong>it</strong>aglia e si abbellisce con<br />
foglie secche, pigne e rametti<br />
raccolti al parco. Ovviamente<br />
è possibile ac<strong>qui</strong>stare<br />
in cartoleria i fogli<br />
già pronti:<br />
in questo caso<br />
basterà r<strong>it</strong>agliarli<br />
e ornarli.<br />
Oltre ai biglietti<br />
di auguri,<br />
i bambini possono<br />
utilizzare<br />
i fogli per realizzare<br />
piccoli<br />
bloc-notes o<br />
mini libretti di favole,<br />
scr<strong>it</strong>ti e illustrati di proprio<br />
pugno.<br />
C omplici<br />
MILANO<br />
Castello Sforzesco<br />
SFORZINDA<br />
Giochi, spettacoli, laboratori<br />
Quando:<br />
23 dicembre-7 gennaio<br />
Prenotazione:<br />
tel. 02/88463792<br />
Informazioni sul programma:<br />
www.milanocastello.<strong>it</strong><br />
anche le part<strong>it</strong>e a bridge del celeberrimo<br />
film “Il conte Max” di Giorgio<br />
Bianchi con V<strong>it</strong>torio De Sica e Alberto Sordi, immaginiamo<br />
un gioco di provenienza inglese,<br />
molto in voga tra gente di sangue blu e, soprattutto,<br />
mille miglia lontano da ragazzi e ragazze.<br />
Niente di meno vero. A cominciare dall’origine,<br />
che si dice <strong>it</strong>aliana: sembra che nel Rinascimento<br />
fosse in voga un gioco di carte<br />
nel quale un seme a turno prevalesse<br />
sugli altri Attutti (divenuti “atout”,<br />
in francese). Poi, come spesso accade,<br />
fu l’Inghilterra ad appropriarsi<br />
della nasc<strong>it</strong>a del gioco<br />
per via del Whist (“silenzioso”,<br />
“<strong>qui</strong>eto”) giocato in campagna<br />
dai nobili o a corte.<br />
L’intelligenza del gioco, e la sua<br />
conseguente diffusione, ebbero facile<br />
presa in tutto il mondo tanto da farlo<br />
diventare rapidamente prima un passatempo<br />
tra i più praticati, poi una competizione. E<br />
nel frattempo che cresceva la popolar<strong>it</strong>à, cresceva<br />
anche la sensazione che non fosse affatto<br />
necessario essere nobili, tanto meno adulti,<br />
per giocarlo con soddisfazione. E infatti si gioca<br />
il Salvagente/16-24 il Salvagente/9-16 settembre dicembre 2003 2010<br />
Per gli amici che amano la lettura sarà<br />
perfetto il segnalibro in cartone rivest<strong>it</strong>o<br />
di carta da regalo o stoffa colorata.<br />
In movimento<br />
Francesco Piromallo<br />
dai 12 anni (il minibridge dai 10) in su.<br />
La responsabile della Divisione giovanile della<br />
Federazione <strong>it</strong>aliana gioco bridge, Emanuela<br />
Capriata, ci aiuta a scoprire qualche segreto:<br />
“Prima si comincia a giocare e meglio<br />
è perché l’elastic<strong>it</strong>à mentale di un ragazzo<br />
non è paragonabile a quella di un adulto. Per<br />
questo la Federazione già da molti anni porta<br />
il bridge nelle scuole. Il riscontro maggiore lo<br />
abbiamo avuto nei licei, ma siamo riusc<strong>it</strong>i a<br />
inserirci anche in qualche scuola media. Il<br />
tempo concesso al bridge non è ancora considerato<br />
attiv<strong>it</strong>à sportiva, viene <strong>qui</strong>ndi praticato<br />
come materia extracurriculare per un totale<br />
di circa 30 ore l’anno”.<br />
Le lezioni sono tenute da insegnanti dell’ist<strong>it</strong>uto<br />
scolastico abil<strong>it</strong>ati dalla Federazione. Ogni<br />
anno, a luglio, un Campus accoglie i ragazzi e i<br />
docenti di tutte le scuole:“È una settimana magica”,<br />
dice la signora Capriata. “Un momento<br />
di grande aggregazione, durante il quale i ragazzi<br />
si confrontano in tornei di vari livelli,migliorano<br />
la propria tecnica con le lezioni degli<br />
istruttori federali e, soprattutto, socializzano e
il Salvagente/9-16 dicembre 2010 37<br />
A Milano, tutti al Castello Sforzesco<br />
•••<br />
A Milano il Natale si aspetta a Sforzinda, lo spazio del Castello Sforzesco dedicato<br />
ai bambini dai 4 agli 11 anni. Dal 23 dicembre al 7 gennaio, li attende un<br />
f<strong>it</strong>to calendario di appuntamenti: giochi, spettacoli, racconti e laboratori<br />
ludico-creativi.<br />
Un esempio? Il 31 dicembre, alle 10,30, pupazzi e burattini sono i protagonisti<br />
dello spettacolo teatrale ispirato a una favola dei fratelli<br />
Grimm.Alle 15 e alle 16,30 saranno i bambini a cimentarsi nella costruzione<br />
di una lanterna magica, per illuminare di colori caldi e vivaci<br />
la notte che saluta il nuovo anno.<br />
Il 6 gennaio, alle 10,30, nel laboratorio dedicato ai<br />
giocattoli antichi sarà realizzata una corona da duca.<br />
Nel pomeriggio, alle 15 e alle 16,30, sarà la volta<br />
della tombola dedicata alla Befana.<br />
Per ogni attiv<strong>it</strong>à la partecipazione costa 1 euro<br />
(5 euro la tessera per 6 attiv<strong>it</strong>à). Per partecipare<br />
si prenota al numero 02/88463792. I<br />
programmi completi e aggiornati di Sforzinda si consultano<br />
on line all’indirizzo www.milanocastello.<strong>it</strong>.<br />
Oppure in legno con piccole<br />
pietre decorate con le<br />
tempere e incollate alle estrem<strong>it</strong>à.<br />
O ancora realizzati con<br />
maxi “graffette” di metallo e ornati<br />
con pupazzetti o piccole figure<br />
natalizie modellate con il<br />
pongo o la pasta di sale. Quest’ul-<br />
si divertono molto”. E, divertendosi, imparano:<br />
si ab<strong>it</strong>uano a osservare le regole, eserc<strong>it</strong>ano la<br />
propria capac<strong>it</strong>à di analisi, di sintesi, di deduzione<br />
logica. Sicché il tavolo del bridge diventa<br />
un’eccezionale palestra per quello che è ormai<br />
considerato un vero sport della mente.<br />
Come si comincia a giocare: sub<strong>it</strong>o con le regole<br />
dei grandi o ci si avvicina a piccoli passi?<br />
“L’insegnamento varia con l’età dei ragazzi”,<br />
spiega la nostra esperta.“Ai più giovani, dai 10<br />
anni, viene insegnato il minibridge col quale<br />
imparano a fare le prese e dove la dichiarazione<br />
si lim<strong>it</strong>a a interrogare verbalmente il compagno<br />
per arrivare alla definizione del contratto.<br />
Nei licei invece si passano 2-3 mesi a spiegare<br />
il gioco della carta, prima senza atout<br />
(cioè quel famoso seme che domina un giro)<br />
poi ad atout. Solo in segu<strong>it</strong>o si inizia a insegnare<br />
la dichiarazione, ovvero a dire al compagno<br />
tima è facilissima da realizzare in casa:<br />
basta lavorare con le mani, sino a<br />
ottenere un impasto omogeneo, 2 tazze<br />
di farina con una di sale fino e una<br />
d’acqua. Una volta modellati, gli oggetti<br />
vanno cotti in forno alla temperatura<br />
di 120°C sino al completo indurimento.<br />
Poi si lasciano raffreddare e si<br />
In scena il bridge,<br />
come un vero<br />
sport della mente<br />
di quali forze si dispone”. Si gioca in quattro, a<br />
coppie contrapposte e lo scopo è fare più prese<br />
possibili. Regola ferrea vuole che si risponda<br />
nel seme di usc<strong>it</strong>a del primo giocatore: se è<br />
“fiori”, tutti giocano “fiori”. Ma l’atout…<br />
dipingono con le tempere. A questo<br />
punto si incollano sul segnalibro con<br />
un po’ di colla vinilica.<br />
E per i compagni di scuola più golosi?<br />
Ecco le istruzioni per<br />
preparare, con l’aiuto di<br />
mamma o papà, dei deliziosi<br />
lecca-lecca. Si procede<br />
in questo modo: in un<br />
pentolino si fa cuocere, fino<br />
a ottenere un li<strong>qui</strong>do di<br />
colore ambrato, lo zucchero<br />
(200 grammi) con il succo<br />
spremuto e filtrato di un<br />
limone (o di mezza arancia).<br />
Il passo successivo<br />
consiste nel disporre, su un<br />
foglio di carta da forno<br />
unto con una goccia d’olio,<br />
degli stecchini di legno<br />
(perfetti quelli per gli spiedini,<br />
tagliati a metà) e versare su ognuno<br />
una cucchiaiata di sciroppo caldo<br />
in modo da ottenere tanti dischetti<br />
di 3-4 cm. Dopo averli staccati con delicatezza<br />
dalla carta, i lecca-lecca si<br />
confezionano con sacchetti trasparenti,<br />
per alimenti, chiusi con un nastrino<br />
colorato e accompagnati da un piccolo<br />
biglietto di auguri.<br />
LA SCHEDA<br />
● La Federazione <strong>it</strong>aliana gioco bridge ha sede a<br />
Milano, in via Ciro Menotti 11<br />
(cap 20129). Il s<strong>it</strong>o internet è<br />
www.federbridge.<strong>it</strong>.<br />
● In tutta Italia ci sono associazioni<br />
sportive affiliate alla Figb<br />
che quotidianamente organizzano<br />
tornei federali (ma oggi si<br />
gioca molto anche on line) e dove<br />
insegnanti abil<strong>it</strong>ati tengono<br />
corsi di vari livelli. I costi sono<br />
compresi tra 100 e 160 euro.<br />
● Il bridge <strong>it</strong>aliano vince da 60<br />
anni nel mondo, con 8 giocatori<br />
nei primi 10 del mondo e un ottimo ricambio generazionale.<br />
I tesserati sono 30mila, 1.300 quelli<br />
tra i 12 e i 26 anni.
38<br />
Dedicati ai ragazzi<br />
Il filosofo parla<br />
ai bambini<br />
• FRANCESCA MOSSA<br />
S empre<br />
UN BEL LIBRO DI OSCAR<br />
BRENIFIER TRATTA UN<br />
TEMA DIFFICILE COME<br />
L’ESISTENZA DI DIO.<br />
più spesso i libri<br />
per bambini stimolano la<br />
riflessione sull’esistenza di Dio,<br />
argomento difficile da trattare,<br />
ma necessario per educare le<br />
nuove generazioni al pensiero<br />
consapevole. Oscar Brenifier<br />
è un filosofo che parla ai bambini<br />
perché r<strong>it</strong>iene, a ragione, che<br />
DIARI<br />
Quando<br />
la sindrome<br />
colpisce<br />
La sindrome del più sfigato<br />
colpisce facilmente in certe<br />
fasce di età, Con I diari di<br />
Nikki-la frana (Il Castoro,<br />
289 pagine, 12 euro) Rachel<br />
R. Russel ci illumina<br />
ulteriormente sulla nota<br />
sindrome adolescenziale. La<br />
mamma non regala cellulari<br />
ultimo modello e non si piega<br />
all’ac<strong>qui</strong>sto di capi di<br />
abbigliamento trendy per la<br />
sua piccola peste, “i popolari”<br />
della scuola sembrano fatti<br />
apposta per ferirla. Gli<br />
amici, però, la aiuteranno.<br />
il pensiero liberamente connesso<br />
al gioco aiuti a capire i concetti<br />
filosofici, ad andare oltre i<br />
dogmi, a comprendere. Giocare<br />
per un bambino è tutto: il percorso<br />
di Il concetto di Dio<br />
(Isbn Edizioni, 32 pagine,<br />
12,50 euro) ha una struttura ludica<br />
pur essendo serissimo nell’impostazione.<br />
Le pagine egregiamente<br />
illustrate, da Jacques<br />
Després, in 3 dimensioni non<br />
tralasciano nessuna delle domande<br />
alle quali è tanto difficile<br />
rispondere. Pensato per i bambini<br />
dagli 8 anni, non dovrebbero<br />
disdegnarlo i gen<strong>it</strong>ori, per<br />
leggerlo insieme a loro. Interro-<br />
AUDIOLIBRI<br />
Il lupo orbo<br />
e il ragazzo<br />
africano<br />
Molti avranno letto<br />
L’occhio del lupo<br />
(Salani, 2 cd, 15,80<br />
euro), Daniel Pennac ha<br />
colp<strong>it</strong>o il cuore di schiere<br />
di ragazzini con la storia<br />
del lupo che guarda con<br />
un solo occhio e incontra<br />
un ragazzo africano che,<br />
per capirlo, chiude anche<br />
lui un occhio. I due si<br />
“incontrano”, oltre le<br />
sbarre, anima su anima.<br />
Fatevi accompagnare<br />
dalla voce di Claudio<br />
Bisio, sembrerà<br />
tutto nuovo.<br />
Dvd<br />
garsi insieme sarebbe fondamentale.<br />
Sono sempre interessanti le<br />
storie della collana bilingue I<br />
mappamondi che raccontano<br />
le v<strong>it</strong>e di chi raggiunge il nostro<br />
paese per necess<strong>it</strong>à, lasciando<br />
troppo lontano il suo patrimonio<br />
di affetti e ricordi. Ramona<br />
Mircea nasce, prematura, in<br />
Romania, lascia l’ospedale dopo<br />
un mese, ma è piccolina e<br />
così resta anche crescendo.<br />
Con Din Romania… a Roma,<br />
La poesia<br />
di Scrooge<br />
e i fantasmi<br />
il Salvagente/9-16 dicembre 2010<br />
Ebeneezer Scrooge e i suoi fantasmi fanno parte<br />
del patrimonio di molti bambini di oggi e di ieri, le<br />
versioni del personaggio dickensiano sono infin<strong>it</strong>e<br />
e ora si possono vedere anche a casa, in dvd. Non<br />
delude la regia di Robert Zemekys per A Christmas<br />
Carol (Walt Disney Production, 17 euro), che batte<br />
un r<strong>it</strong>mo adatto agli spettatori alla moda, senza<br />
nulla togliere alla carica poetica.<br />
una nuova v<strong>it</strong>a (Sinnos, 175<br />
pagine,12 euro) seguiamo il filo<br />
dei suoi ricordi di bambina gracile,<br />
di ragazza semplice e coraggiosa:<br />
la v<strong>it</strong>a con i nonni attraverso<br />
grandi e piccole tradizioni,<br />
il suo arrivo a Roma, c<strong>it</strong>tà<br />
estranea e caotica, il suo adattarsi<br />
piano piano. Stringe affetti,<br />
si fa strada con dign<strong>it</strong>à, onestà,<br />
coraggio e una fiducia che<br />
sarà pienamente ripagata.<br />
GIOCHI<br />
Oltre 100<br />
modi di<br />
divertirsi<br />
Giocare fa bene a tutte le<br />
età, dovrebbe essere<br />
vietato smettere. Ed è<br />
particolarmente piacevole<br />
se sono giochi da fare con<br />
gli amici o in famiglia,<br />
nelle fredde serate<br />
d’inverno o nelle calde<br />
nottate estive. Myfanwy<br />
Jones e Spiri Tsintziras<br />
in Giochi da salotto per<br />
famiglie moderne (San<br />
Paolo, 342 pagine, 19,50<br />
euro) hanno riun<strong>it</strong>o più<br />
di 100 modi di divertirsi<br />
molto, con poco.
•VALERIO CALZOLAIO<br />
Y stad<br />
il Salvagente/9-16 dicembre 2010<br />
Il congedo<br />
di Wallander<br />
NEL NUOVO CAPOLAVORO DI<br />
HENNING MANKELL “L’UO-<br />
MO INQUIETO” IL POLIZIOT-<br />
TO MISANTROPO SCIOGLIE I<br />
NODI PER L’ULTIMA VOLTA.<br />
(Scania) e Stoccolma,<br />
Svezia e dintorni. Alla fine<br />
dell’avventura (undicesima) il 61enne<br />
Kurt Wallander non muore, ma<br />
accade una cosa che renderà impossibile<br />
continuare a farlo vivere<br />
in altri romanzi: la sua storia “ha irrimediabilmentefine.<br />
Gli anni, forse dieci,<br />
forse di più, che gli<br />
rimangono da vivere,<br />
sono i suoi, i suoi e di<br />
Box Office<br />
IN ARRIVO<br />
IL CINEPANETTONE<br />
1 Harry potter e i doni...<br />
di D. Yates (fantasy)<br />
2 A Natale mi sposo<br />
di P. Costella (comico)<br />
3 Rapunzel-L’intreccio...<br />
di B.Howard, N. Greno (animazione)<br />
4 La donna della mia v<strong>it</strong>a<br />
di L. Lucini (commedia)<br />
5 Saw 3D - Il cap<strong>it</strong>olo finale<br />
di K. Greutert (horror)<br />
6 Maschi contro femmine<br />
di F. Brizzi (commedia)<br />
7 Benvenuti al Sud<br />
di L. Miniero (commedia)<br />
8 The Social Network<br />
di D. Fincher (biografico)<br />
Linda, i suoi e di Klara, e di nessun<br />
altro”. Iniziamo dalla fine, cosa<br />
che ogni recensore di gialli anela,<br />
ogni grande autore facil<strong>it</strong>a.<br />
Sconsiglio dalla lettura immediata<br />
(non dall’ac<strong>qui</strong>sto!) ogni individuo<br />
che abbia ora più di 50 e meno di<br />
70 anni: è un libro sul tanto tempo<br />
che abbiamo trascorso prima e capiamo<br />
meglio oggi, su come si invecchi<br />
di stacco da un certo momento<br />
in poi, bene e male, in parte<br />
comunque soli.<br />
Il nuovo capolavoro di uno scr<strong>it</strong>tore<br />
straordinario, da un ventennio coetaneo<br />
del protagonista, tradotto e<br />
letto in metà dei paesi del mondo da<br />
decine di milioni della nostra specie<br />
sapiente, appartenente alla specie<br />
nomade, quasi sei mesi in patria,<br />
quasi sei in Mozambico, il resto<br />
in giro (era a bordo della<br />
pacifista Gaza Flotilla attaccata<br />
dagli israeliani in acque<br />
R<strong>it</strong>a De Buono<br />
39 leggo vedo sento<br />
In primo piano<br />
Il favore che<br />
durò poco<br />
Un<br />
anno vissuto pericolosamente. Tutto<br />
racchiuso in Berluscoma<br />
2010, il video di Marco Travaglio<br />
che si può ac<strong>qui</strong>stare spendendo<br />
9,90 euro oltre il prezzo di copertina<br />
de “Il Fatto quotidiano” (ma anche<br />
sul s<strong>it</strong>o dello stesso giornale e sul<br />
blog di Beppe Grillo).<br />
In 80 minuti c’è la storia d’Italia<br />
dell’anno che sta finendo attraverso<br />
le riflessioni di un opinionista<br />
che non fa sconti a nessuno (né a<br />
destra, né a sinistra).<br />
internazionali poco distante<br />
dalle coste palestinesi,<br />
circa sei mesi fa).<br />
Henning Mankell ci racconta<br />
magistralmente, in<br />
varie versioni e interpretazioni,<br />
L’uomo in<strong>qui</strong>eto<br />
(Marsilio, 557 pagine,<br />
19 euro; originale del<br />
2009, traduzione di Giorgio Puleo),<br />
sempre in terza sul protagonista. Lo è<br />
il diabetico misantropo Kurt all’inizio<br />
del 2008, dall’autunno del 2003 ha<br />
lasciato Mariagatan e si è trasfer<strong>it</strong>o<br />
sol<strong>it</strong>ario in un’isolata casa di campagna,<br />
alla fine di una<br />
strada sterrata. Poi (il 30<br />
agosto 2007) la figlia poliziotta<br />
Linda lo aveva<br />
fatto diventare (insieme<br />
al compagno Hans, intermediario<br />
finanziario a Copenaghen)<br />
nonno di Klara<br />
(nome arrivato mesi dopo);<br />
ora si è appena scordato<br />
l’arma di servizio sulla<br />
sedia del ristorante dove si<br />
è ubriacato. Lo è Palme: almeno<br />
quando pericolosi sottomarini<br />
violarono il mare<br />
svedese, si arrabbiò molto, si<br />
dice. Lo è Hakan Von Enke,<br />
il suocero, ex cap<strong>it</strong>ano di cor-<br />
vetta in pensione, molto preoccupato<br />
la sera della festa per il compleanno<br />
(75), nella cap<strong>it</strong>ale, dopo aver fatto<br />
cenno a quelle storie sotto i fondali:<br />
improvvisamente, l’11 aprile<br />
scompare. Generosi colpi di scena e<br />
cammei di genere. La tesa in<strong>qui</strong>etudine<br />
sale fino a luglio, quando Kurt<br />
qualcosa cheta, solo nel maggio successivo<br />
manda all’ispettore il racconto<br />
del caso e dei suoi segreti, svelati<br />
e irrisolti. Segnalo l’incontro con<br />
Baiba a pagina 351. Cibo più <strong>it</strong>aliano<br />
che Ikea. Lirica.<br />
Il video parte con il lancio, in piazza Duomo a Milano,<br />
di una Madonnina ricordo contro Berlusconi e<br />
mostra prima il sangue sul volto del presidente del<br />
Consiglio e poi l’elaborazione mediatica del gesto<br />
di uno s<strong>qui</strong>librato che trasforma, in poche ore, una<br />
persona che ha dei problemi psichici, nel braccio armato<br />
dei “nemici di Berlusconi”. Dal gruppo Repubblica-L’Espresso<br />
a tutti gli altri che i vari Emilio<br />
Fede e Fabrizio Cicch<strong>it</strong>to add<strong>it</strong>ano al pubblico ludibrio.<br />
E, infatti, il premier - già colp<strong>it</strong>o da<br />
una forte crisi di credibil<strong>it</strong>à messa in mostra<br />
dai sondaggi - comincia improvvisamente a<br />
risalire, grazie al martirio che lo beatifica.<br />
Ma si tratta di un effetto di breve durata. Il<br />
2010 è scand<strong>it</strong>o, infatti, da una serie di scandali<br />
che travolgono la Protezione civile, Bertolaso,<br />
il ministro Scajola e tutto il “com<strong>it</strong>ato<br />
d’affari” che sostiene il presidente. Peccato<br />
che il video si chiuda prima delle rivelazioni<br />
di Wikileaks, che hanno portato altra<br />
acqua al mulino di Travaglio.<br />
Video, libri & C.
40 leggo vedo sento<br />
SAGGI<br />
L’Italia se cade<br />
Berlusconi<br />
L’autore, Bill Emmott, è stato<br />
dal 1993 al 2006 direttore di uno<br />
dei più prestigiosi settimanali<br />
economici del mondo. Ma, quando<br />
ha smesso, ha cominciato casualmente<br />
a frequentare il nostro<br />
paese. E da allora non se n’è più<br />
separato. L’“Economist” qualche<br />
anno fa aveva defin<strong>it</strong>o “Berlusconi<br />
inadatto a governare l’Italia” e<br />
l’affermazione non fu accolta con<br />
giubilo dal presidente del Consiglio.<br />
Ora Emmott si sbilancia ancora<br />
di più, col suo nuovo libro<br />
Forza, Italia, in cui spiega come<br />
“ripartire dopo Berlusconi”. Sarà<br />
ancora meno<br />
amato, ma i<br />
tanti esempi<br />
pos<strong>it</strong>ivi che<br />
porta a favore<br />
della sua<br />
tesi sono incoraggianti.<br />
••••••••••••<br />
Forza, Italia<br />
Autore… Bill Emmott<br />
Casa ed<strong>it</strong>rice… Rizzoli<br />
Pagine… 250<br />
Prezzo… 19,50 euro<br />
NUOVI ALBUM<br />
Zucchero alle<br />
radici emiliane<br />
Zucchero ha saputo costruirsi,<br />
nell’arco della sua lunga carriera,<br />
un’invidiabile fama internazionale<br />
che lo ha portato a collaborare<br />
con artisti del calibro di<br />
Joe Cocker, Pavarotti, Sting, tanto<br />
per fare qualche nome illustre.<br />
Questo nuovo Chocabeck<br />
è un disco scaltro che lo riconduce<br />
alle forti radici emiliane e<br />
con uno spir<strong>it</strong>o intimista, evidente<br />
sopratutto nella bella “Un<br />
soffio caldo” in cui duetta con<br />
Guccini, oppure in “Someone Else’s<br />
Tears” con il testo di Bono.<br />
Insomma, nel complesso un album<br />
di buona fattura, che sonda<br />
il lato più intimo di Zucchero e<br />
che sarà pubblicato nel resto del<br />
mondo con tutti i testi in inglese<br />
tradotti, tra gli altri, da Iggy<br />
Pop. La multinazionale firmata<br />
Zucchero non conosce ostacoli<br />
o crisi di<br />
sorta.<br />
••••••••••••<br />
Chocabeck<br />
Artista... Zucchero<br />
Etichetta... Universal<br />
Genere... pop/rock<br />
Brani... 12<br />
ROMANZI<br />
Si parla di volti,<br />
ricordi, musica<br />
Irlanda, vicino Limerick, altrove,<br />
poi una c<strong>it</strong>tà del Nord accanto a<br />
un parco acquatico. 18 giugno<br />
1942, 8 novembre 1966, ora. In<br />
carcere una psichiatra (mamma<br />
di una splendida bambina) raccoglie<br />
l’incredibile storia del tran<strong>qui</strong>llo<br />
26enne orfano Nemo<br />
Quegg, occhi azzurri acquosi<br />
buoni, detenuto con l’accusa di<br />
omicidio. Cicatrici di Gianluca<br />
Morozzi parla della sua v<strong>it</strong>a di<br />
enorme molliccio ev<strong>it</strong>ato tipografo,<br />
di una tirocinante incontrata<br />
per caso, di un antico massacro,<br />
di altre coincidenze, di una<br />
melodia che gli sgorga lentamente<br />
spontanea, dell’omicidio. La<br />
musica assomiglia a “Eleanor<br />
Rigby” dei Beatles! Ottimo incip<strong>it</strong>,<br />
discreto stile,<br />
poi il romanzo<br />
del 39enne<br />
bolognese si<br />
perde un po’,<br />
niente male comunque.<br />
••••••••••••<br />
Cicatrici<br />
Autore… Gianluca Morozzi<br />
Casa ed<strong>it</strong>rice… Guanda<br />
Pagine… 235<br />
Prezzo… 16 euro<br />
il Salvagente/9-16 dicembre 2010<br />
FUMETTI<br />
Charlie Brown<br />
da regalare<br />
Tempo di regali di Natale? Allora<br />
si possono riscoprire i Peanuts,<br />
che hanno rallegrato tante generazioni<br />
diverse di lettori. Si può<br />
anche fare una bella<br />
confezione regalo<br />
per i lettori più giovani<br />
(ma anche gli anziani<br />
potrebbero essere<br />
felici di r<strong>it</strong>rovare<br />
i “loro” fumetti). Sono<br />
tanti i volumetti ripubblicati<br />
a prezzi scontati<br />
da Baldini Castoldi<br />
Dalai ed<strong>it</strong>ore. Vi segnaliamo<br />
Inutile imparare a<br />
nuotare da gatto… Charlie<br />
Brown, in vend<strong>it</strong>a a soli 4,50 euro.<br />
Ma in libreria potete sbizzarrirvi<br />
come volete.<br />
Dischi<br />
Salve, Pantera<br />
• FEDERICO VENDITTI<br />
••••••••••••<br />
Inutile imparare a<br />
nuotare da gatto…<br />
Charlie Brown<br />
Autore…<br />
Charles M. Schulz<br />
Casa ed<strong>it</strong>rice…<br />
Baldini Castoldi Dalai<br />
ed<strong>it</strong>ore<br />
Pagine… 119<br />
Prezzo… 4,50 euro<br />
Vi è mai cap<strong>it</strong>ato di chiedervi: “Chi è un metallaro”? Se non<br />
siete profondi conosc<strong>it</strong>ori del genere, troverete una delle migliori<br />
risposte nei dischi datati 1990 di “Cowboys From Hell”<br />
dei Pantera, gruppo seminale del genere che ha gettato le basi<br />
per le future generazioni metal. Dopo aver pubblicato alcuni<br />
misconosciuti album negli anni Ottanta di stampo glam,<br />
con il reclutamento del cantante Phil Anselmo nel 1988 e una<br />
decisa virata verso sonor<strong>it</strong>à più pesanti, grazie alla distorsione<br />
del leggendario ch<strong>it</strong>arrista Dimebag Darrell (ucciso da uno<br />
s<strong>qui</strong>librato nel 2004), il gruppo texano inizia proprio da questo<br />
disco a riscuotere un successo inarrestabile quanto inaspettato.<br />
Brani come la feroce “Psycho Holiday” o la spaccaossa<br />
“Primal Concrete Sledge” vi daranno la dimostrazione<br />
che per buttare giù i muri<br />
della vostra ab<strong>it</strong>azione<br />
non serve chiamare<br />
una d<strong>it</strong>ta specializzata<br />
in ristrutturazioni: basta<br />
alzare il volume<br />
dello stereo e inserire<br />
questa ristampa del<br />
classico dei Pantera.<br />
Un grande gruppo che<br />
ha reinventato le regole<br />
del gioco.<br />
Scelti (o no) per voi
QUESTA LA SVOLTA CHIESTA DALLA LAV<br />
CON UNA PETIZIONE ALLE ISTITUZIONI SU<br />
CUI SOLLECITA IL CONSENSO POPOLARE.<br />
T igri<br />
il Salvagente/9-16 dicembre 2010 41 rubriche<br />
Il mio bestiario<br />
Gianluca Felicetti<br />
Una legge per liberare<br />
gli animali dai circhi<br />
e leoni sono tornati nell’anf<strong>it</strong>eatro<br />
più famoso al mondo, il Colosseo, per<br />
chiedere una nuova legge in favore del circo<br />
più “umano”: quello senza animali. Nella<br />
simbolica cornice le performance<br />
degli artisti del Circus Bosch (il<br />
circo contemporaneo senza<br />
animali) hanno inaugurato<br />
la mobil<strong>it</strong>azione della Lav per<br />
liberare 2mila animali ancora<br />
detenuti nei circhi.<br />
Sono state già coinvolte numerose scuole<br />
primarie della Penisola in un’attiv<strong>it</strong>à didattica<br />
sul tema mentre in centinaia di c<strong>it</strong>tà<br />
presso i tavoli Lav è possibile firmare la petizione<br />
(nazionale e locale) per sollec<strong>it</strong>are governo,<br />
Parlamento e amministrazioni locali<br />
a garantire la conversione dei circhi in spettacoli<br />
senza animali. In più presìdi davanti<br />
ad alcuni circhi, per spiegare al pubblico<br />
Piante&Piante<br />
Carmen Giusti<br />
Quale abete<br />
scegliere<br />
per il Natale<br />
L’<br />
ab<strong>it</strong>udine di addobbare l’albero di Natale<br />
affonda le radici nelle antiche usanze<br />
dei celti che, per celebrare il Solstizio d’inverno,<br />
tagliavano un albero nella foresta e lo adornavano<br />
con dolcetti e frutta secca.<br />
Simbolo irrinunciabile delle Feste, l’abete, quello<br />
vero, ha un fascino indiscutibile perché diffonde<br />
un profumo naturale ed è anche più ecologico.<br />
Sceglierlo, ac<strong>qui</strong>starlo, portarlo a casa e trovare<br />
la posizione più prestigiosa fanno parte del r<strong>it</strong>o<br />
che precede il momento dell’addobbo. Oltre alla<br />
specie classica, l’abete rosso (Picea abies) dagli<br />
quanto sia “umano” e da preferire il circo<br />
senza animali.<br />
Mentre 16 paesi stanno vietando - del tutto o<br />
parzialmente - l’esibizione di circhi con animali,<br />
l’Italia detiene il record negativo di<br />
uno dei paesi con il maggior numero di imprese<br />
circensi - circa 100 - e lo Stato <strong>it</strong>aliano<br />
finanzia i circhi con animali, inclusi quelli<br />
che hanno sub<strong>it</strong>o condanne e/o denunce<br />
per maltrattamento di animali e/o<br />
altre violazioni di legge. Questo<br />
accade perché questa forma di<br />
spettacolo è ancora disciplinata<br />
dall’antiquata legge 337 del 1968: una<br />
legge che la Lav vuole cambiare.<br />
Il contributo pubblico ai circhi in Italia si<br />
aggira tra i 5 e i quasi 7 milioni di<br />
euro annui ma alle notevoli cifre di<br />
denaro devolute in favore di questo<br />
genere d’intrattenimento non corrisponde<br />
un’azione di controllo efficace<br />
rispetto ai casi di maltrattamento<br />
e/o di ac<strong>qui</strong>sizione e impiego di animali<br />
appartenenti a specie protette<br />
ed esotiche, poiché la legge proibirebbe,<br />
in tali casi, l’erogazione di qual-<br />
aghi brevi verde scuro, si può scegliere l’abete<br />
del Caucaso (Abies nordmanniana)<br />
dagli aghi f<strong>it</strong>ti, poco pungenti, quasi carezzevoli,<br />
o l’abete della Serbia (Picea omorika)<br />
con aghi piatti, molto lucidi. Non più “strappati”,<br />
cioè tagliati nei boschi, provengono da vivai specializzati<br />
che li coltivano in aree dedicate; mentre<br />
crescono e raggiungono le dimensioni adeguate<br />
alla vend<strong>it</strong>a, contribuiscono a ridurre i rischi di<br />
frane in terreni considerati marginali e liberano<br />
ossigeno migliorando la qual<strong>it</strong>à dell’aria.<br />
Rispetto a quello “artificiale”, l’abete naturale<br />
non è mai perfetto, anzi è un po’ asimmetrico.<br />
Tuttavia, al momento dell’ac<strong>qui</strong>sto, dopo averne<br />
isolati alcuni dall’assortimento, si può chiedere<br />
che vengano tolte le corde che legano i rami per<br />
apprezzarne l’ampiezza e scegliere quello dal<br />
portamento più armonioso. Per quanto riguarda<br />
l’altezza, meglio non esagerare, perché, all’aperto,<br />
gli alberi sembrano più piccoli di quanto non<br />
siano in realtà. Gli abeti sono venduti “in zolla”,<br />
ovvero con le radici affondate nel pane di terra in<br />
siasi sostegno economico: ma ciò di fatto<br />
non avviene.<br />
In particolare, la Lav chiede una nuova legge<br />
che stabilisca: il divieto, alle imprese circensi<br />
e alle mostre e/o esposizioni faunistiche,<br />
di ogni ulteriore ac<strong>qui</strong>sizione di animali<br />
come quella derivante da scambi, cessioni<br />
gratu<strong>it</strong>e, aff<strong>it</strong>ti, ac<strong>qui</strong>sti, riproduzione; la<br />
graduale ricollocazione, entro due anni, degli<br />
animali detenuti nei circhi e nelle mostre<br />
e/o esposizioni faunistiche, presso strutture<br />
in grado di garantirne il benessere e il sostegno<br />
pubblico, e il sostegno pubblico a tale attiv<strong>it</strong>à;<br />
la creazione e il sostegno di centri di<br />
accoglienza che possano osp<strong>it</strong>are animali<br />
man mano non più utilizzati.<br />
Alle amministrazioni locali la Lav chiede di<br />
emanare un’ordinanza che vincoli l’attendamento<br />
dei circhi al rispetto della normativa<br />
a tutela del benessere animale.<br />
Tutti possono sostenere questa campagna firmando<br />
la petizione su www.lav.<strong>it</strong>.<br />
cui crescevano, protetto da un sacco di juta. Se la<br />
tela è umida, significa che è stata bagnata di recente<br />
e le radici non stanno soffrendo. Se non si<br />
ha intenzione di tenere l’albero dopo le feste, è<br />
bene informarsi sul centro di raccolta per il recupero<br />
del legno o per il riutilizzo per il rimboschimento.<br />
Per conservarlo al meglio, conviene rinvasarlo.<br />
Dunque, insieme all’albero, si ac<strong>qui</strong>stano<br />
vaso, sottovaso e terra da giardino.<br />
Poi, lo si tiene all’aperto fino al momento di addobbarlo.<br />
In casa, si sceglie un angolo distante<br />
dalle fonti di calore per ridurre la perd<strong>it</strong>a degli<br />
aghi. Una volta addobbato, si mantiene appena<br />
umido il terriccio. Dopo le feste, non appena possibile,<br />
lo si sposta sul balcone a mezz’ombra e,<br />
per l’eventuale trapianto in giardino, si attende<br />
la fine dell’inverno. La posizione andrà scelta con<br />
cura, tenendo conto che, se attecchisce, potrà superare<br />
i dieci metri di altezza.<br />
Noi & la natura
il Salvagente/16-24 settembre 2003 il Salvagente/9-16 dicembre 2010<br />
42 rubriche<br />
1 dir<strong>it</strong>ti consumi scelte<br />
Il Teledipendente<br />
R<strong>it</strong>a De Buono<br />
M eno<br />
male che è arrivata “Grey’s Anatomy”!<br />
Il settimo anno della fiction,<br />
in onda da settembre negli Usa, è part<strong>it</strong>o, infatti,<br />
lunedì 6 dicembre su Sky, aprendo la<br />
nuova stagione. Ma la soddisfazione non deriva<br />
dai contenuti della nuova serie (una<br />
puntata è davvero troppo poco per farsi un’idea<br />
dopo 6 anni di eventi che coinvolgono i<br />
medici e le dottoresse di Seattle).<br />
La colpa della noia crescente è della programmazione<br />
dei canali Fox, diventata ossessivamente<br />
ripet<strong>it</strong>iva (specie in prima serata,<br />
ma anche le nov<strong>it</strong>à dopo le 23 si contano<br />
sulle d<strong>it</strong>a di una mano sola). C’è grande<br />
abbondanza, infatti, di “Law & Order” (in<br />
tutte le variabili) e di “Csi” in ogni salsa.<br />
È da sottolineare che le nuove stagioni di<br />
“Csi” risentono anche del peso degli anni e<br />
neppure alla lontana ricordano la brillantezza<br />
degli esordi e l’accuratezza delle sceneggiature.<br />
Si tira a campare, come direbbero<br />
a Napoli, sfruttando i successi del passato.<br />
Ma il telespettatore, dopo un po’, se ne<br />
accorge e si annoia. Oppure usa la tv come<br />
un sottofondo per girare per casa, facendo<br />
altre cose magari più utili o più distensive.<br />
Confidiamo in “Grey’s Anatomy”, dunque,<br />
che è ripart<strong>it</strong>a dalla sparatoria che aveva<br />
coinvolto tragicamente primari e strutturandi<br />
(i giovani medici in carriera) del<br />
Seattle Grace. Qui, però, la vostra cronista<br />
Fenomenale!<br />
Grey’s Anatomy<br />
Alternativa alla noia<br />
TROPPA RIPETITIVITÀ SUI CANALI FOX DI SKY<br />
DOVE LE SERIE TIRANO SPESSO A CAMPARE.<br />
SPERIAMO NEI GIOVANI MEDICI DI SEATTLE.<br />
deve muoversi con estrema cautela, perché<br />
molti lettori e lettrici del Salvagente amano<br />
le loro avventure, ma non hanno la possibil<strong>it</strong>à<br />
di seguirle su Sky (che, come si sa, è a<br />
pagamento). Devono attendere, perciò, che<br />
la serie approdi sui canali della tv in chiaro,<br />
dove arriva con qualche mese<br />
di r<strong>it</strong>ardo.<br />
Non si possono, <strong>qui</strong>ndi, svelare<br />
Ma quanto sono belli i jeans di<br />
Marani. Scolp<strong>it</strong>i al punto giusto,<br />
morbidi da non dire. Indossati da<br />
una fanciulla decisamente<br />
glamour, per di più con l’aria<br />
estasiata. Un capo d’abbigliamento<br />
comune, usato da milioni di<br />
persone, uomini e donne di ogni età,<br />
in tutto il mondo, di cui possiamo<br />
riscoprire improvvisamente il<br />
fascino. Ma - guardiamoci negli<br />
occhi - avete mai visto un jeans con<br />
tanti… significativi “attributi”?<br />
trame né si può entrare nei dettagli. Questo,<br />
ovviamente, non accade per salvagente.<strong>it</strong>. Il<br />
nostro quotidiano, infatti, si muove nel mare<br />
aperto dell’informazione web e <strong>qui</strong>ndi<br />
può (anzi “deve”) raccontare tutto. Ma su internet<br />
c’è anche la possibil<strong>it</strong>à di avvertire<br />
“quelli che non vogliono saperlo prima”. Basta<br />
scrivere, infatti, all’inizio la frase magica:<br />
“Attenzione contiene spoiler”. Così chi<br />
non vuole leggere gira alla larga. Insomma,<br />
il mondo della tv diventa sempre più variegato,<br />
perché si moltiplicano le piattaforme e<br />
le possibil<strong>it</strong>à di fruizione.<br />
C’è da dire che gli autori e gli sceneggiatori<br />
migliori non sempre sono d’accordo su questa<br />
proliferazione di media, perché magari<br />
vedono i loro prodotti finire come in un<br />
sandwich tra due pubblic<strong>it</strong>à.<br />
Ma sottovalutano che, in questo modo, le loro<br />
creature raggiungono un pubblico neppure<br />
immaginato. E che business is business.
DA 19 ANNI AIUTIAMO TELETHON NELLA LOTTA<br />
CONTRO LE MALATTIE GENETICHE RARE.<br />
LA RICERCA. IL MIGLIOR INVESTIMENTO PER IL FUTURO.<br />
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TV di venerdì 17 e sabato 18 dicembre.