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Poste <strong>it</strong>aliane spa - spedizione in a. p. D.L. 353/03 (conv. L.46/04) art.1 comma 1, DCB Roma<br />

Settimanale Settimanale dei Dir<strong>it</strong>ti, Dir<strong>it</strong>ti, dei Consumi Consumi e delle delle Scelte Scelte Anno19 Anno19 • n. 48 • 9-16 9-16 dicembre dicembre 2010<br />

2010 2<br />

LA COPIA DEVE ARRIVARE AGLI ABBONATI<br />

ENTRO GIOVEDÌ 9 DICEMBRE<br />

•••<br />

PAG. 7/ATTUALITÀ<br />

Scuola e proteste<br />

La riforma Gelmini<br />

vista dai tetti<br />

•••<br />

•••<br />

PAG. 24/DIRITTI<br />

Garanzia: i big<br />

fanno promesse<br />

da marinaio<br />

PAG. 20/CONSUMI<br />

Rischio luminarie<br />

Due su tre<br />

sono pericolose<br />

Test su smartphone, tablet, console, macchine per il caffè<br />

Natale hi-tech<br />

Senza sorprese


il Salvagente/9-16 dicembre 2010 3 parliamone<br />

L’incuria a Pompei<br />

minaccia anche<br />

la nostra ident<strong>it</strong>à<br />

•ALESSANDRA MOTTOLA MOLFINO<br />

Presidente Italia Nostra<br />

Il<br />

paesaggio e la cultura sono lo specchio della nostra ident<strong>it</strong>à di popolo, il volto<br />

della Patria, la nostra stessa ident<strong>it</strong>à umana, sociale, fisica. Beni preziosi ma<br />

sempre più a rischio. Monumenti abbandonati all’incuria, capisaldi della nostra storia<br />

che si sbriciolano, paesaggi che scompaiono per far posto a impietose colate di cemento,<br />

a un consumo dissennato di suolo. Da Pompei alle Mura Aureliane, gli elenchi dei beni<br />

culturali manchevoli di una appropriata manutenzione e <strong>qui</strong>ndi a rischio sono molti, e testimoniano<br />

l’urgenza di pensare come difendere questo immenso patrimonio<br />

da superficial<strong>it</strong>à e incuria. Non serve molto, basterebbe la “manutenzione<br />

ordinaria”. Rest<strong>it</strong>uire la piena operativ<strong>it</strong>à alle Soprintendenze<br />

- a Pompei come a L’A<strong>qui</strong>la - in termini<br />

non solo di risorse economico finanziarie, ma di<br />

efficienza amministrativa e di riconoscimento<br />

ist<strong>it</strong>uzionale, è la via per rimettere in moto il<br />

meccanismo virtuoso della manutenzione e<br />

della salvaguardia di tutto il terr<strong>it</strong>orio. Italia<br />

Nostra chiede a tutte le pubbliche amministrazioni,<br />

alle imprese private, ai<br />

professionisti, ai c<strong>it</strong>tadini tutti, di cessare<br />

ogni consumo indiscriminato di suolo, di<br />

non produrre nuovo cemento, di recuperare<br />

e restaurare il costru<strong>it</strong>o, i centri storici e le<br />

prime case, di mantenere i terreni e i corsi d’acqua<br />

per ev<strong>it</strong>are il dissesto idrogeologico. Sono investimenti<br />

che daranno lavoro e ricchezza. Basterebbe destinare<br />

alla manutenzione del terr<strong>it</strong>orio e dei monumenti la<br />

stessa somma che si spreca per il Ponte sullo Stretto di Messina. Il nostro<br />

patrimonio culturale e naturale è sempre più attaccato: dalla speculazione criminale,<br />

dalla pol<strong>it</strong>ica mercantile, dall’indifferenza spesso colpevole delle persone oneste.<br />

Italia Nostra cerca di dimostrare con l’azione delle proprie decine di migliaia di soci, delle<br />

205 sezioni e dei 15 consigli regionali, con attiv<strong>it</strong>à educative per i giovani, con campagne<br />

di tutela come quella sui “paesaggi sensibili”, che il patrimonio culturale non è risorsa<br />

da sprecare e distruggere, ma è l’unico vero cap<strong>it</strong>ale sul quale possiamo contare per<br />

far rinascere il Paese. Tutto questo ha per noi di Italia Nostra un obiettivo epocale: lavorare<br />

a un nuovo modello di sviluppo umano per il nostro Paese, un modello di sviluppo<br />

economico basato sull’economia della conoscenza, fondato sulla qual<strong>it</strong>à e non sulla<br />

quant<strong>it</strong>à, sulla cooperazione piuttosto che sulla competizione, che non arricchisca i sol<strong>it</strong>i<br />

pochi a danno di tutti i c<strong>it</strong>tadini, il patrimonio culturale e paesaggistico.<br />

Deb<strong>it</strong>o pubblico:<br />

è questo il vero<br />

rischio <strong>it</strong>aliano<br />

•NICOLA CACACE<br />

Ingegnere, economista<br />

Q<br />

ual è il rischio Italia? Non quello delle banche abbastanza solide, né<br />

quello del defic<strong>it</strong> pubblico al 5% e neanche quello della speculazione,<br />

più attiva su paesi più piccoli i cui bond sono in maggioranza in mani straniere.<br />

E di tutto questo va reso mer<strong>it</strong>o a Tremonti. Il rischio Italia è nel deb<strong>it</strong>o pubblico,<br />

1.800 miliardi di euro, sal<strong>it</strong>o al 118% del Pil. Soprattutto alla luce del nuovo<br />

Patto di stabil<strong>it</strong>à europeo che, dopo i fallimenti di Grecia e Irlanda, sta per porre<br />

una norma “vincolante” per il rientro del deb<strong>it</strong>o al<br />

60% del Pil entro 3-4 anni. Insostenibile per noi per-<br />

TELONIUS<br />

ché significherebbe trovare nel bilancio statale la<br />

bellezza di 50-60 miliardi da destinare ogni anno<br />

alla riduzione del deb<strong>it</strong>o. All’Ecofin di Bruxelles<br />

si preannuncia un duro negoziato<br />

che, bene che vada potrà concedere 10 o<br />

15 anni invece degli impossibili quattro<br />

con l’asticella all’80% del Pil anziché<br />

al 60%. Anche in questo caso si<br />

tratterà di trovare cifre dell’ordine<br />

dei 30 miliardi l’anno per molti anni,<br />

aggiuntive (agli interessi sui Bot in<br />

scadenza). Penso che questo sarà il<br />

traguardo massimo che Tremonti potrà<br />

spuntare nelle prossime riunioni del Consiglio<br />

europeo, anche perchè l’Italia è l’unico<br />

paese europeo con un deb<strong>it</strong>o abissale. Ma l’Italia<br />

ha un punto di forza, la ricchezza delle famiglie, da cui<br />

la frase famosa “il convento è povero ma i frati sono ricchi”:<br />

8.284 miliardi, 6 volte il Pil, concentrata nel 10% delle famiglie. L’unica soluzione<br />

possibile all’usc<strong>it</strong>a dal deb<strong>it</strong>o entro, ipotesi, 20 anni, senza ammazzare<br />

il cavallo, è quella sostenuta anche da personaggi autorevoli (tra i quali il<br />

professor Quadrio Curzio, il presidente dell’Ordine dei commercialisti Siciliotti)<br />

di chiedere ai 4,9 milioni di super ricchi, di contribuire con un’imposta<br />

patrimoniale dello 0,5%, con cui si raccoglierebbero 25 miliardi, o dell’uno per<br />

cento, con cui si raccoglierebbero 50 miliardi. Naturalmente bisognerà nel<br />

frattempo far pol<strong>it</strong>iche che, a differenza di quelle fatte da Tremonti, utilizzino<br />

appieno il grande potenziale produttivo, rimettendo in moto la locomotiva<br />

Italia ferma da 15 anni. Troppo semplice? Irrealistico? È aperto il concorso<br />

per come ridurre il deb<strong>it</strong>o in meno di un secolo!


4<br />

Sommario<br />

Nuovissima serie, anno 19, numero 48.<br />

Direttore responsabile: Riccardo Quintili.<br />

Vicedirettrice: Francisca Colli.<br />

Direttore ed<strong>it</strong>oriale: Rocco Di Blasi.<br />

Impaginazione:<br />

Claudia La Torre, Monica Rodriguez.<br />

In redazione: Barbara Cataldi, Enrico Cinotti<br />

(vicecaposervizio), Giorgia Nardelli,<br />

Marta Strinati (vicecaposervizio),<br />

Massimo Ghiara (collaboratore).<br />

In segreteria di redazione:<br />

Enza Ciminelli, Silvia Pagliarini.<br />

Marketing e pubblic<strong>it</strong>à: Federico Vend<strong>it</strong>ti.<br />

In amministrazione: Daniela Fagioli.<br />

Progetto grafico: Fabio Bolognini.<br />

Hanno collaborato a questo numero:<br />

(in ordine di apparizione): Alessandra Mottola<br />

Molfino, Nicola Cacace, Patrizia Pallara, Paolo Onesti,<br />

Lorenzo Misuraca, Luisella Costamagna, Antonio<br />

Lubrano, Lorenzo Stracquadanio, Enrico Campione,<br />

Leo Spadaro, Barbara Liverzani, Beatrice Lenzi,<br />

Monica Timba, Giulio Meneghello, Delia Vaccarello,<br />

Giusi Colmo, Antonio Zollo, V<strong>it</strong>o Lamberti, Giuliana<br />

Zoppis, Martino Ragusa, Linda Grilli, Francesco<br />

Piromallo, Francesca Mossa, Valerio Calzolaio, R<strong>it</strong>a<br />

De Buono, Gianluca Felicetti, Carmen Giusti.<br />

Telonius è di Janna Carioli.<br />

Vietata la riproduzione di articoli, test<br />

e relative tabelle, senza preventiva<br />

autorizzazione del “Salvagente”.<br />

Questo numero è stato chiuso in tipografia<br />

il 3/12/2010.<br />

Ed<strong>it</strong>ore: Ed<strong>it</strong>oriale Il Salvagente Società<br />

Cooperativa s.c. a r.l.<br />

Presidente: Bruno Superti.<br />

Stampa: Union Printing spa, statale<br />

Cassia Nord km 87, V<strong>it</strong>erbo.<br />

Distribuzione esclusiva per l’Italia: Parrini<br />

e C. spa, via di Santa Cornelia 9, 00060 Roma.<br />

Iscrizione numero 212 del 3 aprile 1992<br />

al Tribunale di Roma.<br />

Questa testata fruisce dei contributi statali<br />

diretti della legge 7 agosto 1990, n. 250.<br />

Arretrati: chiedeteli a “Il Salvagente”,<br />

via Pinerolo 43, 00182 Roma, inviando<br />

per ogni copia richiesta € 4,00 in francobolli.<br />

ISSN 1123 - 7236.<br />

Direzione e redazioni<br />

Roma (00182), via Pinerolo 43. Tel. 06/7020265,<br />

06/7020413, 06/7020440. Fax 06/7020026.<br />

Bologna (40125), via Santo Stefano 13.<br />

Tel. 051/233383, 051/273574. Fax 051/2759028.<br />

Quotidiano on line: www.ilsalvagente.<strong>it</strong><br />

Il Salvagente è anche su Facebook<br />

@<br />

E-mail: redazione@ilsalvagente.<strong>it</strong><br />

quotidiano@ilsalvagente.<strong>it</strong><br />

Numero Verde<br />

800-015260<br />

Il numero verde è a disposizione per gli abbonamenti<br />

dal martedì al giovedì nel seguente orario: 10-13 e 16-18.<br />

abbonati@ilsalvagente.<strong>it</strong><br />

Attual<strong>it</strong>à<br />

SalviamociGente 5<br />

● SalvaCondominio 6<br />

● ProntoPensioni 6<br />

Sui tetti e in strada monta la protesta 7<br />

● Le parole della settimana 11<br />

● Io, un c<strong>it</strong>tadino 11<br />

Consumi<br />

Speciale regali<br />

Smartphone mania 12<br />

Tablet: part<strong>it</strong>a a tre 16<br />

Console in gioco 17<br />

L’espresso elettrico 18<br />

Luminarie, due su tre fuorilegge 20<br />

● InformaGiusto 21<br />

● Promemoria 21<br />

Tuttoconsumatori<br />

A cura del Cncu al centro<br />

Dir<strong>it</strong>ti<br />

Le promesse da marinaio sulle garanzie 24<br />

Salvagiovani/Le ricchezze di dentro 28<br />

● TerzaEtà 30<br />

● SpazioCivile 31<br />

● Amico di penna 31<br />

Scelte<br />

Gli <strong>it</strong>aliani di Monicelli 32<br />

● Casamia Casamia 35<br />

● Sì, mangiare 35<br />

Ciambella/Fai-da-te natalizio 36<br />

In movimento/Bridge, sport della mente 36<br />

Dedicato ai ragazzi 38<br />

● LeggoVedoSento 39<br />

● Il mio bestiario 41<br />

● Piante&Piante 41<br />

● Il Teledipendente 42<br />

● Fenomenale! 42<br />

Annuale senza omaggio 52 €<br />

Annuale con omaggio 57 €<br />

Sosten<strong>it</strong>ore 1 anno 60 €<br />

Doppio+omaggi 94 €<br />

Tre mesi (solo carta) 17 €<br />

Sei mesi (solo carta) 30 €<br />

ABBONAMENTI 2010<br />

COPIA CARTACEA+ON LINE SOLO ON LINE<br />

Annuale senza omaggio 25 €<br />

Annuale con omaggio 30 €<br />

Sosten<strong>it</strong>ore 1 anno 35 €<br />

Un numero 1 €<br />

Un articolo 0,80 €<br />

Uno speciale 0,90 €<br />

il Salvagente/9-16 dicembre 2010<br />

7<br />

12<br />

24<br />

32<br />

I versamenti possono essere fatti con<br />

carta di cred<strong>it</strong>o su www.salvagente.<strong>it</strong> o<br />

sul conto corrente postale numero<br />

69412005 intestato a Ed<strong>it</strong>oriale Il Salvagente<br />

Società Cooperativa, via Pinerolo<br />

43, 00182 Roma oppure tram<strong>it</strong>e bonifico<br />

bancario presso Banca Popolare Etica:<br />

codice IBAN IT24 P050 1803 2000<br />

0000 0100 277. Specificate esattamente<br />

la causale e l’indirizzo dell’abbonato.


il Salvagente/9-16 dicembre 2010 5 SalviamociGente<br />

Gentile redazione,<br />

come affezionato lettore desidero<br />

esprimervi la mia piena<br />

soddisfazione per la puntuale<br />

informazione e gli utili consigli<br />

forn<strong>it</strong>i, grazie ai quali noi comuni<br />

c<strong>it</strong>tadini affrontiamo con maggiore<br />

consapevolezza la babele quotidiana.<br />

Vengo allo scopo della mia mail. Mio<br />

figlio Alessandro ha ricevuto, nei<br />

primi giorni di agosto 2010, una<br />

comunicazione da Poste Italiane<br />

nella quale veniva inv<strong>it</strong>ato a<br />

presentarsi, dal 13 luglio al 31 agosto<br />

2010, presso un ufficio postale per<br />

riscuotere il bonus gas.<br />

Sfortunatamente era fuori per una<br />

vacanza studio e quando è tornato<br />

ha avuto la spiacevole sorpresa di<br />

trovare il bonifico domiciliato, a lui<br />

intestato, r<strong>it</strong>irato dalla pubblica<br />

amministrazione. Da quanto<br />

appreso purtroppo Alessandro non è<br />

stato l’unico a non poter riscuotere<br />

il bonus; sono migliaia le persone<br />

aventi dir<strong>it</strong>to che, a vario t<strong>it</strong>olo, non<br />

hanno potuto riscuotere il dovuto.<br />

A tal propos<strong>it</strong>o vi chiedo se è<br />

auspicabile pensare che il solerte<br />

ente amministrativo, che ha r<strong>it</strong>irato<br />

i bonifici, intenda avviare una<br />

nuova emissione o se è necessario<br />

promuovere una procedura<br />

nominativa per richiedere la<br />

rest<strong>it</strong>uzione dell’importo relativo<br />

al beneficio accordato. Nell’attesa di<br />

ricevere un vostro parere auguro<br />

a voi tutti buon lavoro.<br />

ROBERTOCACCAVALE@TISCALI.IT<br />

Caro Roberto,<br />

la sua lettera denuncia un episodio su<br />

cui ci hanno scr<strong>it</strong>to in molti. E non<br />

casualmente, visto che - almeno in<br />

Italia - ad agosto non è difficile che ci<br />

siano utenti in vacanza che non possono<br />

recarsi all’ufficio postale di zona per<br />

r<strong>it</strong>irare una raccomandata. Ironia a<br />

parte, ci sarebbe da chiedersi perché<br />

una comunicazione che ha valid<strong>it</strong>à dal<br />

13 luglio al 13 agosto sia consegnata<br />

solo ai primi di agosto (e non è solo il<br />

caso di suo figlio, caro Roberto). A ogni<br />

modo può stare tran<strong>qui</strong>llo, dalla<br />

direzione dell’Autor<strong>it</strong>à per l’energia<br />

elettrica e il gas ci spiegano che<br />

saranno riemessi automaticamente i<br />

bonus. E saranno in pagamento dal 20<br />

dicembre al 31 gennaio.<br />

Il mistero del bonus<br />

gas “spar<strong>it</strong>o”<br />

•A CURA DI RICCARDO QUINTILI<br />

Sondaggi...<br />

senza premi<br />

Caro Salvagente,<br />

vi racconto un episodio<br />

per scoprire se riguarda<br />

solo me o se è una pratica<br />

comune. Qualche anno fa<br />

mi sono iscr<strong>it</strong>to a un s<strong>it</strong>o<br />

(http://<strong>it</strong>.mysurvey.com)<br />

che effettua sondaggi<br />

(compresi “i prodotti dell’anno”<br />

di cui ho letto sul<br />

Salvagente). I sondaggi<br />

erano circa una volta a<br />

settimana e alla fine di<br />

ognuno venivano elarg<strong>it</strong>i<br />

“punti” che, una volta accumulati,<br />

davano dir<strong>it</strong>to a<br />

dei premi. Diffidente per<br />

natura, una volta arrivato<br />

alla soglia minima di punteggio<br />

per riscuotere un<br />

premio, ne ho fatto richiesta.<br />

A distanza di più di un<br />

anno, non è ancora arrivato.<br />

Ho inviato diverse<br />

mail chiedendo chiarimenti<br />

(nel frattempo ho<br />

smesso di partecipare ai<br />

sondaggi) ma “Chiara Pavese”,<br />

la mia “referente”<br />

all’inizio mi rispose dicendo<br />

che il premio sarebbe<br />

arrivato, alle mie<br />

due ultime mail non ha<br />

nemmeno risposto. Ormai<br />

non mi interessa più<br />

il premio però vorrei mettere<br />

in guardia quanti più<br />

possibile a non partecipare<br />

a questi sondaggi. Il nostro<br />

tempo (in qual<strong>it</strong>à di<br />

consumatori) è prezioso<br />

e queste “aziende” do-<br />

vrebbero pagarcelo profumatamente<br />

anziché approf<strong>it</strong>tarsi<br />

di noi.<br />

doevinti@virgilio.<strong>it</strong><br />

Caro lettore,<br />

condivido ed estendo il suo<br />

appello. Il nostro tempo, aggiungo,<br />

non solo è prezioso,<br />

ma fa guadagnare - e molto -<br />

questi signori. E chi ha letto<br />

l’inchiesta di Barbara Liverzani<br />

sui “prodotti dell’anno”,<br />

sa bene quanto lucrose<br />

siano queste ricerche.<br />

•••<br />

Rubinetti<br />

trasparenti<br />

Caro Salvagente,<br />

è possibile e a chi mi devo<br />

rivolgere per consultare<br />

le analisi delle acque del<br />

comune in cui risiedo?<br />

giulio.durazzi@egzerouno.com<br />

Caro Giulio,<br />

è un suo dir<strong>it</strong>to. Chieda<br />

(meglio se per iscr<strong>it</strong>to) al<br />

gestore dell’acqua della<br />

sua zona. E ci faccia sapere<br />

se non le danno le risposte<br />

dovute.<br />

•••<br />

Una mail<br />

pericolosa<br />

Buonasera,<br />

so che non lo conoscete<br />

personalmente, tuttavia<br />

io voglia che lo aiutavate<br />

dopo lettura della mia<br />

posta. Tengo a metterli<br />

al corrente che lavoro in<br />

una banca <strong>qui</strong> in Costa<br />

d’Avorio come Direttore<br />

del Servizio dei Trasferimenti<br />

dello (UTBCI)<br />

Un<strong>it</strong>ed Trust Bank della<br />

Costa d’Avorio, fuoco<br />

Signora Lany Johnson<br />

aveva depos<strong>it</strong>ato la<br />

Care lettrici e cari lettori,<br />

non perdete l’appuntamento con www.ilsalvagente.<strong>it</strong>, il nostro<br />

quotidiano on line dei consumatori e i suoi approfondimenti. A chi<br />

ci scrive ricordiamo che non pubblichiamo lettere non firmate, a<br />

meno di un’esplic<strong>it</strong>a richiesta. Gli indirizzi e-mail, se non accompagnati<br />

da nome, cognome e c<strong>it</strong>tà, sono pubblicati integralmente.<br />

somma di $3.500.000.00<br />

alla nostra banca prima<br />

che sia morta e da quando<br />

è morta nessuno non<br />

è venuto per i reclami di<br />

questi fondi. Vorrei dopo<br />

lettura della mia posta<br />

che la contattavate<br />

affinché possa fornirvi<br />

le precisazioni complete<br />

sul modo in cui i fondi<br />

saranno trasfer<strong>it</strong>i nel<br />

vostro conto bancario<br />

senza alcuno problema.<br />

Per la vostra informazione<br />

questa transazione<br />

è al 100% senza rischio.<br />

Per il vostro aiuto<br />

vi darò il 30% di questi<br />

fondi. Grazie e che Dio<br />

voi benedica. Io voi pregati<br />

di autorizzare l’espressione<br />

delle mie<br />

sensazioni più distinte.<br />

Houphouet Boigny Yannick<br />

noreply@online-utbci.com<br />

Cari lettori,<br />

pubblichiamo questa<br />

mail - con tutti gli errori<br />

con cui ci è arrivata -<br />

per mettere in guardia<br />

molti di voi (la mail infatti<br />

sta arrivando in<br />

migliaia di caselle) da<br />

quella che senza ombra<br />

di dubbio è una truffa.<br />

Non cadeteci se non volete<br />

incorrere in grossi<br />

guai. Anche se il signor<br />

Houphouet sembra così<br />

gentile, dietro c’è un’organizzazione<br />

di truffatori<br />

tutt’altro che sprovveduta.<br />

Che Dio vi benedica...


6 rubriche<br />

SalvaCondominio<br />

Patrizia Pallara<br />

Danni da animali,<br />

la responsabil<strong>it</strong>à<br />

è dei proprietari<br />

Gentile redazione, nel nostro palazzo cani e gatti<br />

hanno gli stessi dir<strong>it</strong>ti degli “umani” ma non gli<br />

stessi doveri. I proprietari li lasciano scorrazzare<br />

liberamente per le scale e nell’ascensore. Il regolamento<br />

non prevede nessuna disciplina e così a<br />

loro va la compagnia, a noi restano la puzza e (a<br />

volte) i bisognini. Che prevede il codice civile?<br />

MARIA GRAZIA GENTILE, BRINDISI<br />

L’<br />

articolo 2052 del codice civile afferma:<br />

“Il proprietario di un animale o chi se<br />

ne serve è responsabile dei danni cagionati<br />

dall’animale, sia che fosse sotto custodia, sia<br />

che fosse smarr<strong>it</strong>o o fugg<strong>it</strong>o, salvo che provi il<br />

caso fortu<strong>it</strong>o”. La detenzione di un animale<br />

può integrare in astratto la fattispecie prevista<br />

all’art. 844 c. c., in quanto tale norma, che ge-<br />

ProntoPensioni<br />

Paolo Onesti<br />

Forse errore Inps,<br />

la sua domanda<br />

è in piena regola<br />

Caro Salvagente, a ottobre ho presentato all’Inps di<br />

piazza Augusto Imperatore la domanda di cure termali.<br />

Ho 4 ernie del disco e spesso non riesco a camminar.<br />

Dopo un mese la sede di via Amba Aradam mi ha<br />

risposto inv<strong>it</strong>andomi a presentare una nuova domanda<br />

per il 2011 nei termini di legge (1 gennaio-31 ottobre).<br />

È giusto aver respinto la domanda per il 2010?<br />

MAURO POGGINI, ROMA<br />

Caro signor Poggini, ha tutta la nostra solidarietà.<br />

Qualcuno forse ha sbagliato. E se errore è stato<br />

commesso, sarebbe auspicabile (e apprezzabile)<br />

che “chi” le ha inviato la comunicazione - e non ne<br />

mettiamo in discussione competenza e senso di responsabil<strong>it</strong>à<br />

- riesaminasse “d’ufficio”, su sua richiesta,<br />

il provvedimento e l’autorizzasse alle cure.<br />

nericamente vieta le immissioni<br />

di rumore che superano<br />

la normale tollerabil<strong>it</strong>à, interpretata<br />

estensivamente, è suscettibile<br />

di trovare applicazione<br />

in tutte le ipotesi di immissioni<br />

che provochino una<br />

s<strong>it</strong>uazione di intollerabil<strong>it</strong>à attuale.<br />

E dato che l’e<strong>qui</strong>librio<br />

della v<strong>it</strong>a in condominio è spesso delicato e si<br />

mantiene solo quando tutti i partecipanti rispettano<br />

dir<strong>it</strong>ti e doveri, a maggior ragione la<br />

presenza di animali domestici non deve influire<br />

negativamente sulla v<strong>it</strong>a degli altri.<br />

Per ev<strong>it</strong>are l<strong>it</strong>i e scontri i proprietari devono saper<br />

gestire i loro animali, perché infastidiscano<br />

il meno possibile. In mancanza di un regolamento<br />

contrattuale, la leg<strong>it</strong>tim<strong>it</strong>à della detenzione<br />

di animali da compagnia dev’essere accertata<br />

dal giudice alla luce dei cr<strong>it</strong>eri di valutazione<br />

della tollerabil<strong>it</strong>à delle immissioni (Tribunale<br />

di Piacenza 10 aprile 1990, n. 231 in<br />

Arch. Loc. 1990, 287). “L’amministratore di<br />

condominio è leg<strong>it</strong>timato ad agire giudizialmente<br />

per il rispetto del regolamento e per la<br />

cessazione di molestie derivanti dalla detenzione<br />

di animali negli appartamenti” rec<strong>it</strong>a la<br />

sentenza 11 novembre 1968 del Tribunale civi-<br />

La normativa vigente sulle<br />

cure termali e il messaggio n.<br />

4712 del 15 febbraio 2010<br />

stabiliscono che la stagione<br />

termale inizia con il turno del<br />

29 marzo 2010 e si conclude<br />

con quello del 22 novembre.<br />

La domanda può essere presentata<br />

anche durante lo stesso<br />

anno di cura fino al 31 ottobre 2010. Conferma<br />

ancora l’Inps on line che “la domanda,compilata in<br />

ogni sua parte, deve essere presentata dal 1° gennaio<br />

al 31 ottobre, nell’anno di effettuazione delle<br />

il Salvagente/9-16 dicembre 2010<br />

le di Parma (in Riv. Giur. Edil. 1971, 446). Il Tribunale<br />

di Napoli ha di recente confermato<br />

(ord. 8 marzo 1994, in Arch. loc. e cond. 1994,<br />

337) che il giudice con provvedimento d’urgenza<br />

può ordinare l’allontanamento di animali<br />

molesti dal condominio, con divieto assoluto<br />

di r<strong>it</strong>orno nell’edificio.<br />

Per il trasporto di cani e gatti in ascensore vale<br />

il regolamento di condominio: se non è espressamente<br />

vietato, il proprietario deve ev<strong>it</strong>are<br />

che l’animale insudici o rovini l’ascensore. Per<br />

la giurisprudenza il divieto di introdurre cani<br />

nell’ascensore riguarda le modal<strong>it</strong>à d’uso dei<br />

servizi condominiali, con un lim<strong>it</strong>e qual<strong>it</strong>ativo<br />

di esercizio delle facoltà contenute nel dir<strong>it</strong>to<br />

di comunione e non, altrimenti, una lim<strong>it</strong>azione<br />

quant<strong>it</strong>ativa del dir<strong>it</strong>to dei singoli condomini<br />

(Cassazione, 15 ottobre 1994, n. 8431). La<br />

clausola, conseguentemente, è di tipo regolamentare<br />

e può essere contenuta nei regolamenti<br />

contrattuali o assembleari.<br />

cure, all’ufficio Inps di zona per posta, tram<strong>it</strong>e patronato<br />

o a mano”.<br />

Abbiamo attentamente esaminato la documentazione<br />

che ci ha inviato per conoscenza: la domanda<br />

è stata presentata nei termini (11 ottobre 2010) e,<br />

come previsto dallo stesso Inps, direttamente a<br />

mano, alla sede terr<strong>it</strong>oriale d’appartenenza. È ipotizzabile<br />

che quest’ultima abbia trasmesso “in r<strong>it</strong>ardo”<br />

la domanda alla sede di via Amba Aradam?<br />

Ed è possibile che la sede di via Amba Aradam abbia<br />

considerato la data del trasferimento da ufficio<br />

a ufficio e non quella di effettiva presentazione<br />

della domanda? Se le cose stessero in questi termini,<br />

signor Poggini, lei avrebbe tutte le ragioni di<br />

dichiararsi perplesso. Per completezza di informazione:<br />

anche i re<strong>qui</strong>s<strong>it</strong>i di assicurazione e contribuzione<br />

risultano ampiamente soddisfatti.<br />

In caso di rigetto di una domanda, non r<strong>it</strong>enuta<br />

idonea per l’autorizzazione alle cure termali, è consent<strong>it</strong>o<br />

chiedere il riesame del provvedimento alla<br />

direzione centrale dell’Inps, Coordinamento generale<br />

medico-legale. Nella sua s<strong>it</strong>uazione è prevedibile<br />

che la domanda possa essere riesaminata e accolta.<br />

Errori e r<strong>it</strong>ardi a parte, non è ammissibile<br />

che, alla fine, a pagarne le conseguenze sia il diretto<br />

interessato che ha fatto tutto in regola.


il Salvagente/9-16 dicembre 2010<br />

LORENZO MISURACA<br />

7 attual<strong>it</strong>à<br />

DOVE PORTA LA CONTRASTATA RIFORMA DELL’UNIVERSITÀ DELLA GELMINI<br />

Tagli agli sprechi<br />

o al futuro dello studio?<br />

Aeroporti, stazioni, monumenti in tutta Italia occupati<br />

da migliaia di giovani. Un paese bloccato dalla protesta<br />

degli studenti. Nei giorni scorsi, l’Italia ha visto<br />

una mobil<strong>it</strong>azione da parte degli univers<strong>it</strong>ari<br />

senza precedenti. L’obiettivo è la controversa riforma<br />

dell’univers<strong>it</strong>à portata avanti dalla ministra<br />

dell’Istruzione Mariastella Gelmini,<br />

che nonostante l’assedio fisico e mediatico<br />

della consistente parte di opinione<br />

pubblica contraria è riusc<strong>it</strong>a a far<br />

approvare il testo alla Camera. La discussione<br />

al Senato è rinviata a dopo il<br />

voto di fiducia sul governo, stabil<strong>it</strong>o per<br />

il 14 dicembre. Nel frattempo, però, non<br />

si placano le polemiche.<br />

Tra il dire e il fare<br />

La riforma Gelmini, secondo il governo,<br />

aumenta la qual<strong>it</strong>à e l’efficienza del sistema<br />

univers<strong>it</strong>ario. Tra gli interventi più con-<br />

troversi, c’è l’ingresso di personal<strong>it</strong>à esterne<br />

all’univers<strong>it</strong>à, anche di rappresentanti<br />

di grosse aziende, negli organi decisionali;<br />

la possibile fusione dei piccoli atenei vicini;<br />

lo stop ai contratti a tempo indeterminato<br />

ai ricercatori; gli scatti di stipendio<br />

per i docenti legati solo alla valutazione<br />

pos<strong>it</strong>iva del loro operato; il taglio del 95%<br />

dei fondi per le borse di studio.<br />

Nel dossier presentato pochi giorni fa, il<br />

ministero dell’Istruzione, dell’univers<strong>it</strong>à e<br />

della ricerca, Miur, sostiene che i tagli alle<br />

univers<strong>it</strong>à - circa 800 milioni di euro -<br />

non corrispondono a riduzioni di qual<strong>it</strong>à,<br />

ma piuttosto a eliminare gli sprechi. Non<br />

la pensa così Francesco Sylos Labini,<br />

docente alla Sapienza di Roma e autore,<br />

insieme a Stefano Zapperi, del libro “I ricercatori<br />

non crescono sugli alberi”:<br />

“Questa riforma non riforma nulla. Usa<br />

parole ragionevoli in maniera mistificatoria.<br />

Il sistema univers<strong>it</strong>ario <strong>it</strong>aliano è complesso,<br />

ha parti produttive da valorizzare<br />

e parti che vanno male”.<br />

Sylos Labini fa l’esempio del reclutamento<br />

dei docenti: “Oggi i ruoli dentro le<br />

univers<strong>it</strong>à sono quelli di docenti associati,<br />

ordinari e ricercatori. Si entra come ricercatori<br />

con un concorso e previa attiv<strong>it</strong>à<br />

di valutazione dopo tre anni si riceve<br />

un incarico a tempo indeterminato”. Nel<br />

nuovo sistema viene introdotto un meccanismo<br />

simile al “tenure track” americano,<br />

che consente alle univers<strong>it</strong>à di assumere<br />

ricercatori a tempo determinato<br />

per due trienni, per poi promuoverli ad<br />

associati se conseguono l’abil<strong>it</strong>azione entro<br />

il secondo triennio.<br />

“Il problema è che questo nuovo sistema<br />

subordina la conferma del ricercatore<br />

non solo alla qual<strong>it</strong>à del suo lavoro ma anche<br />

alla presenza di risorse economiche.<br />

Quindi sarà possibile che un percorso di


V ediamo<br />

8 attual<strong>it</strong>à<br />

TAGLI AGLI SPRECHI O... con la riforma. Denuncia Claudio Riccio,<br />

ricerca anche eccellente venga interrotto<br />

dopo tre anni”.<br />

Per avere un’idea del numero di persone<br />

interessate dalla riforma, basta dare<br />

un’occhiata ai dati. Nelle univers<strong>it</strong>à<br />

ci sono 60mila docenti, divisi più o meno<br />

in eguali proporzioni tra associati,<br />

ordinari e ricercatori, che hanno un<br />

contratto a tempo indeterminato. E poi<br />

circa 50-60mila un<strong>it</strong>à di personale a<br />

tempo determinato, i precari.<br />

Dir<strong>it</strong>ti negati<br />

A questi si sommano altre centinaia di<br />

migliaia di studenti che rischiano grosso<br />

I PUNTI CONTESTATI<br />

E LE NOVITÀ<br />

IN DISCUSSIONE<br />

alcuni dei cambiamenti che introdurrebbe<br />

la riforma Gelmini, se venisse<br />

approvata dal Senato.<br />

■ Il mandato dei rettori ac<strong>qui</strong>sisce un lim<strong>it</strong>e<br />

di 6 anni. In compenso ai rettori vengono dati<br />

più poteri decisionali che in passato.<br />

■ Dentro i consigli di amministrazione delle<br />

univers<strong>it</strong>à entrano i privati. Il 40% del Cda è<br />

destinato a membri esterni.<br />

■ Sarà possibile la fusione di atenei vicini<br />

per abbattere i costi e ridurre le inefficienze.<br />

■ Gli scatti di stipendio verranno dati solo ai<br />

professori valutati pos<strong>it</strong>ivamente. Quando<br />

portavoce di Link, sindacato univers<strong>it</strong>ario:<br />

“Sul dir<strong>it</strong>to allo studio c’è stato un taglio<br />

di fondi dai 246 milioni del 2009 a 125<br />

milioni. Stiamo parlando di soldi che non<br />

andranno alle borse di studio, agli alloggi,<br />

ai contributi mensa. Tutte misure che vengono<br />

assegnate a studenti con basso redd<strong>it</strong>o<br />

e alto mer<strong>it</strong>o. Con la riforma si colpiscono<br />

proprio loro”. Secondo Riccio, con<br />

queste misure decine di migliaia di studenti<br />

rischiano di perdere la borsa di studio,<br />

cosa che per molti significa abbandonare<br />

l’univers<strong>it</strong>à.<br />

Di tutt’altro parere Enrico Decleva,<br />

presidente della Crui, organismo che<br />

rappresenta i rettori delle univers<strong>it</strong>à <strong>it</strong>aliane,<br />

che ha espresso soddisfazione<br />

c’è una valutazione negativa, il docente perde<br />

lo scatto di stipendio.<br />

■ Il nucleo di valutazione d’ateneo apre le<br />

porte a membri esterni. E la valutazione degli<br />

studenti nei confronti dei professori diventa<br />

determinante per l’attribuzione dei<br />

fondi all’univers<strong>it</strong>à.<br />

■ Pesanti tagli per il dir<strong>it</strong>to allo studio. Previste<br />

decurtazioni del 95% per le borse di studio.<br />

■ Gli atenei in dissesto finanziario potranno<br />

essere commissariati.<br />

■ I professori sono tenuti a certificare la loro<br />

presenza a lezione. Delle loro 1.500 ore annuali,<br />

i professori a tempo pieno dovranno destinarne<br />

almeno 350 ad attiv<strong>it</strong>à di docenza.<br />

■ Via libera alle univers<strong>it</strong>à telematiche, come<br />

Cepu, previa “individuazione dal ministero”,<br />

dopo aver sent<strong>it</strong>o alcuni organi.<br />

il Salvagente/9-16 dicembre 2010<br />

per l’approvazione alla Camera del ddl<br />

di riforma, soprattutto per il recupero<br />

di finanziamenti sul 2011 che erano stati<br />

messi in forse.<br />

Che i rettori siano in gran parte favorevoli<br />

è un dato dovuto probabilmente<br />

alla riforma della “governance” degli<br />

atenei, che attribuisce loro maggiore potere<br />

decisionale e permette l’ingresso<br />

di privati nei consigli di amministrazione<br />

delle univers<strong>it</strong>à. “Sulla governance”,<br />

ribatte Claudio Riccio, “la Gelmini fa entrare<br />

per la prima volta i privati negli organi<br />

decisionali degli atenei, senza che<br />

questi siano vincolati a finanziarli. Paradossalmente,<br />

potranno decidere anche<br />

senza metterci un soldo”.<br />

Ma l’altro rischio, paventato unanimemente<br />

dal fronte pro Gelmini, è che le proteste<br />

paralizzino la riforma, lasciando il<br />

sistema così com’è, con tutti i suoi problemi<br />

di sprechi, inefficienza e precarietà.<br />

“Il sistema può essere riformato soltanto<br />

con un meccanismo di valutazione<br />

seria”, ribatte Sylos Labini. “Il ministero<br />

invece vuole delegare la valutazione<br />

qual<strong>it</strong>ativa all’Anvur, un organismo<br />

che già esiste ma che finora non ha funzionato<br />

un granché bene”.<br />

Sempre sulla qual<strong>it</strong>à, ma della formazione,<br />

c’è ancora molto da fare, secondo<br />

il sindacato degli studenti: “Il modo<br />

migliore per collegare lo studio al<br />

mondo del lavoro è garantire una formazione<br />

di qual<strong>it</strong>à. Ora, per esempio,<br />

si fanno pochi laboratori nelle facoltà<br />

perché non ci sono soldi”.<br />

Ancora una volta, il cane <strong>it</strong>alico si<br />

morde la coda.<br />

■ Non può avere parentele fino al quarto grado<br />

chi partecipa ai concorsi da docenti, ma anche i<br />

ricercatori e gli assegnisti professori appartenenti<br />

al dipartimento o alla struttura che effettua<br />

la chiamata. Nessuna parentela, inoltre, con<br />

il rettore, o con il direttore generale, o con un<br />

consigliere di amministrazione dell’ateneo.<br />

■ Per i ricercatori cambia l’accesso all’univers<strong>it</strong>à.<br />

Si entra in prova per tre anni, con la possibil<strong>it</strong>à<br />

di essere confermati per un altro triennio.<br />

Dopo questo periodo bisogna conseguire<br />

l’idone<strong>it</strong>à nazionale, altrimenti si viene rifiutati<br />

dall’ateneo. L’eventuale conferma a tempo<br />

indeterminato, però, è sempre subordinata<br />

all’esistenza di fondi.<br />

■ La commissione di selezione dei docenti rimane<br />

locale, ma il prere<strong>qui</strong>s<strong>it</strong>o dei candidati è il<br />

superamento di un esame nazionale di idone<strong>it</strong>à.


O ltre<br />

il Salvagente/9-16 dicembre 2010 9 attual<strong>it</strong>à<br />

alle centinaia di migliaia di studenti<br />

che riempiono le piazze per protesta,<br />

esistono anche voci che sulla riforma<br />

Gelmini hanno un parere complessivamente<br />

pos<strong>it</strong>ivo. Senza nasconderne i punti cr<strong>it</strong>ici,<br />

Daniele Checchi, preside della facoltà di<br />

Scienze pol<strong>it</strong>iche della Statale di Milano e<br />

firma di lavoce.info, fa una valutazione del disegno<br />

di legge tutt’altro che negativa.<br />

Professor Checchi, cos’ha di buono questa<br />

tanto contestata riforma Gelmini?<br />

L’aspetto pos<strong>it</strong>ivo della riforma Gelmini è che<br />

ridisegna il sistema di reclutamento di professori<br />

e ricercatori, nel caso di questi ultimi<br />

facendoli passare da una s<strong>it</strong>uazione a tempo<br />

indeterminato a una a tempo determinato.<br />

Perché le sembra un buon risultato?<br />

È utile per riattivare i concorsi per professore<br />

associato, bloccati da quattro anni. Mentre<br />

per i ricercatori mi sembra una buona misura<br />

chiedere in fase di ingresso determinati standard<br />

di qual<strong>it</strong>à.<br />

Cominciamo dai docenti. In cosa non<br />

funziona l’attuale meccanismo per la<br />

selezione dei professori?<br />

La legge Moratti introduceva il concorso a base<br />

locale. Si formava una commissione che nel<br />

95% dei casi selezionava un candidato interno.<br />

Per correggere parzialmente questa s<strong>it</strong>uazione<br />

era stata introdotta una seconda idone<strong>it</strong>à<br />

su basi mer<strong>it</strong>ocratiche, ma non bastava.<br />

E la riforma Gelmini?<br />

Introduce nei concorsi una precondizione di<br />

DANIELE CECCHI PRESIDE DI FACOLTÀ A MILANO<br />

“Ma almeno entra<br />

in ballo il mer<strong>it</strong>o”<br />

IL PROFESSORE FA UNA VALUTAZIONE TUTT’ALTRO CHE NEGATIVA<br />

DEL NUOVO SISTEMA DI RECLUTAMENTO DEI RICERCATORI.<br />

idone<strong>it</strong>à a livello nazionale. La commissione<br />

rimane locale, ma può essere formata da docenti<br />

con un curriculum che attesta un livello<br />

minimo di produttiv<strong>it</strong>à. Questo per ev<strong>it</strong>are<br />

che si selezionino candidati incapaci.<br />

Passiamo ai ricercatori. Già oggi ci sono<br />

sistemi di valutazione del loro lavoro.<br />

Io faccio parte di una commissione che valuta<br />

la qual<strong>it</strong>à del lavoro dei ricercatori. La cosa<br />

è abbastanza complessa. Quando si presenta<br />

un ricercatore che in 3 anni non ha prodotto<br />

nulla, si può rinviarlo a una valutazione successiva,<br />

che è come dire bocciarlo. Se alla seconda<br />

valutazione viene bocciato nuovamente<br />

deve uscire dall’univers<strong>it</strong>à. Esiste però una<br />

legge del 1980 che gli permette di chiedere di<br />

essere messo in mobil<strong>it</strong>à presso un altro ramo<br />

dell’istruzione.<br />

Cosa cambia in meglio per i ricercatori?<br />

Prima si entrava tram<strong>it</strong>e concorso,invece adesso<br />

se dopo i primi sei anni non si supera l’idone<strong>it</strong>à<br />

nazionale si lascia l’incarico. L’univers<strong>it</strong>à è piena<br />

di ricercatori anziani che non sono stati promossi<br />

pur essendosi sottoposti più volte a un grado<br />

di giudizio. Su dieci ricercatori over 50, nove<br />

hanno fatto concorsi ma non sono passati.<br />

A volte i concorsi sono “blindati” da<br />

figli e nipoti di professori...<br />

Ci saranno pure i concorsi bloccati, ma sono<br />

una minoranza. Il tentativo è creare un meccanismo<br />

per ev<strong>it</strong>are che sal<strong>it</strong>o il primo gradino<br />

tutti gli altri siano automatici.<br />

Dunque i ricercatori che protestano<br />

non hanno alcuna ragione?<br />

No, in effetti hanno sollevato alcuni punti di<br />

cr<strong>it</strong>ica corretti. Nella riforma il meccanismo<br />

del 3 più 3 è stato pensato come la “tenure<br />

track” delle univers<strong>it</strong>à americane, ma se l’univers<strong>it</strong>à<br />

non vincola dei fondi per lo sviluppo<br />

di un settore di ricerca può accadere il paradosso<br />

che dopo sei anni al ricercatore venga<br />

detto “Sei stato bravo ma non abbiamo i soldi<br />

per farti continuare la tua ricerca”.<br />

C’è una parte della riforma che non la<br />

convince?<br />

Sull’ingresso dei privati sono molto perples-<br />

so, ma non per la cosa in sé.<br />

Non pensa che i privati nel Cda possano<br />

essere un rischio per l’indipendenza<br />

delle univers<strong>it</strong>à?<br />

No, è previsto che su 11 componenti solo 3<br />

siano privati, e tra questi uno sarà la Regione<br />

e un altro la fondazione bancaria che già finanzia<br />

l’univers<strong>it</strong>à.<br />

Allora perché è perplesso?<br />

Perché tutta la parte della riforma sulla governance<br />

non mi pare in grado di realizzare<br />

quello che vorrebbe. Sperare che gli atenei<br />

diventino più mer<strong>it</strong>ocratici con una spinta dal<br />

centro non funziona. Ci voleva più coraggio,<br />

lasciare autonomia agli atenei e legare i fondi<br />

alla capac<strong>it</strong>à di attrarre studenti.<br />

Ma così non si rischia di rendere le facoltà<br />

schiave del marketing a scap<strong>it</strong>o<br />

della qual<strong>it</strong>à?<br />

L’ente pubblico, ad esempio il ministero, dovrebbe<br />

assegnare i fondi in base al numero di studenti,<br />

ma allo stesso tempo valutare la qual<strong>it</strong>à,<br />

facendo una graduatoria indipendente. ●


10 attual<strong>it</strong>à<br />

Senza futuro<br />

“Se<br />

il governo non avesse<br />

fatto abbastanza per<br />

la crisi ci sarebbe la gente in piazza”.<br />

L’abbiamo sent<strong>it</strong>o dire spesso. La<br />

grande manifestazione della Fiom<br />

prima e della Cgil poi, gli studenti e i<br />

ricercatori sui tetti delle univers<strong>it</strong>à e<br />

È IL MOMENTO DELLA PROTESTA. E IL RISCATTO<br />

DELLA “POLITICA SOCIALE” CONTRO UNA GESTIO-<br />

NE DELLA CRISI CHE MINA IL FUTURO DELLE GIO-<br />

VANI GENERAZIONI. ASPETTANDO IL MIRACOLO.<br />

sui principali monumenti <strong>it</strong>aliani, sono<br />

indubbiamente una risposta: la<br />

prova che il malessere nella società<br />

<strong>it</strong>aliana c’è, eccome. Forse, davvero,<br />

gli <strong>it</strong>aliani sono più responsabili di<br />

quanto si pensi, preferiscono tirare la<br />

cinghia in silenzio, dando l’impressione<br />

all’esterno che è tutto come prima.<br />

Ma ora, davvero, sembrano averne<br />

abbastanza del finto ottimismo del<br />

governo, di aspettare il miracolo che<br />

non arriva. E così scendono in piazza.<br />

Io, un c<strong>it</strong>tadino<br />

I dati, peraltro, parlano chiaro: la cresc<strong>it</strong>a<br />

del Pil <strong>it</strong>aliano è prevista bassa<br />

sia per quest’anno che per il prossimo,<br />

intorno all’1%, vale a dire la metà<br />

degli altri paesi europei (+2,1%) e un<br />

terzo dei paesi Ocse (previsti in cresc<strong>it</strong>a,<br />

in media, del 3,1%); è pesante il<br />

tasso di disoccupazione,<br />

all’11% secondo Bank<strong>it</strong>alia<br />

(compresi cassintegrati e scoraggiati),<br />

mentre la disoccupazione<br />

giovanile sotto i 25<br />

anni è arrivata a settembre al<br />

record del 26,4% (contro una<br />

media europea del 20%); e poi<br />

ci sono i consumi che ristagnano<br />

(Federconsumatori prevede<br />

un calo per Natale dell’11%) a causa<br />

dei redd<strong>it</strong>i delle famiglie fermi.<br />

Non funziona più lo slogan “è la congiuntura<br />

internazionale, noi abbiamo<br />

fatto meglio degli altri paesi”, perché<br />

vale solo coi paesi in bancarotta<br />

(Grecia, Spagna, Portogallo e Irlanda),<br />

mentre i nostri reali compet<strong>it</strong>or<br />

(Francia, Germania, Gran Bretagna)<br />

si stanno riprendendo meglio di noi.<br />

Soprattutto, anche nel momento più<br />

difficile della crisi, non<br />

hanno smesso di investi-<br />

Antonio Lubrano<br />

Dante non piace<br />

alla Finanziaria<br />

A nche<br />

l’immediato no del Veneto (poi confermato)<br />

e del Piemonte (r<strong>it</strong>irato) ad accogliere<br />

una parte dei rifiuti napoletani appare come<br />

l’ennesima riprova della china pericolosa che il nostro<br />

paese ha imboccato. Abbiamo l’impressione,<br />

troppo spesso, che ci sia la volontà di stracciare l’Italia.<br />

Che cosa sono, del resto, i proclami anti-<strong>it</strong>aliani<br />

della Lega, se non questo? Dall’uso (osceno) del<br />

tricolore al rifiuto di celebrare i 150 anni dell’Un<strong>it</strong>à<br />

d’Italia, dall’insegnamento dei dialetti a scuola al<br />

federalismo fiscale come arma anti-Sud…<br />

Ma adesso succede di peggio: siamo costretti a difendere<br />

in patria la lingua <strong>it</strong>aliana, che invece in<br />

tutto il mondo è amata e studiata da un’infin<strong>it</strong>à di<br />

stranieri. Non è umiliante? Bisognerebbe essere<br />

orgogliosi dell’attiv<strong>it</strong>à che svolge dall’Est all’Ovest<br />

una ist<strong>it</strong>uzione come la Dante Alighieri a favore<br />

il Salvagente/9-16 dicembre 2010<br />

re sui giovani, sulla ricerca, sull’istruzione.<br />

Sul futuro. Da noi, invece, oltre<br />

a una disoccupazione giovanile<br />

senza eguali, si taglia su scuola pubblica<br />

e univers<strong>it</strong>à, si umiliano professional<strong>it</strong>à,<br />

si costringono i migliori, e i<br />

più fortunati, ad andare all’estero. Si<br />

disegna un futuro in cui i figli staranno<br />

peggio dei padri.<br />

Anche <strong>qui</strong> è necessario qualche dato:<br />

gli atenei <strong>it</strong>aliani devono fare i conti<br />

con un buco per il 2011 di 1 miliardo<br />

e 350 milioni; la riforma Gelmini potrebbe<br />

comportare un aumento delle<br />

tasse univers<strong>it</strong>arie dagli attuali 1.200-<br />

1.800 euro l’anno a oltre 3.000, come<br />

un’univers<strong>it</strong>à americana, senza però<br />

gli stessi servizi; i 9.000 ricercatori,<br />

fondamentali visto che reggono il<br />

40% della didattica univers<strong>it</strong>aria (che<br />

peraltro non gli competerebbe), dovevano<br />

essere stabilizzati, ma mancano<br />

i soldi. Ecco allora che i meno<br />

abbienti rinunciano a studiare (le<br />

iscrizioni univers<strong>it</strong>arie sono in calo),<br />

gli altri salgono sui tetti o occupano il<br />

Colosseo, e chi riesce va all’estero.<br />

Un ricercatore costa allo Stato 250mila<br />

euro per la formazione ma fa guadagnare<br />

1 milione nei primi 10 anni di<br />

della nostra cultura e del nostro<br />

idioma. E invece la società<br />

fondata più di 130 anni fa da<br />

Giosuè Carducci rischia la chiusura.<br />

Ha sub<strong>it</strong>o infatti un ulteriore<br />

taglio del finanziamento statale: da 1,7 milioni<br />

di euro a 600mila. La Dante, come forse non tutti<br />

sanno, svolge il suo comp<strong>it</strong>o benemer<strong>it</strong>o attraverso<br />

423 com<strong>it</strong>ati che, dall’Argentina all’estremo<br />

oriente della Russia, organizzano migliaia di corsi<br />

di lingua <strong>it</strong>aliana frequentati da circa 200mila persone.<br />

Seicentomila euro, ossia nulla se si confronta<br />

la cifra a quella che la Gran Bretagna destina al Br<strong>it</strong>ish<br />

Council,220 milioni di euro;o la Spagna al Cervantes,<br />

90 milioni.A lanciare il primo appello per la<br />

salvezza della Dante è stato “Io donna”, il settimanale<br />

del “Corriere della Sera”, sub<strong>it</strong>o ripreso da<br />

due quotidiani on line, il “Journal” e il “Post”. Ed è<br />

significativo che i più sollec<strong>it</strong>i ad aderire alla sottoscrizione<br />

per raccogliere fondi in favore della<br />

gloriosa ist<strong>it</strong>uzione siano stati degli immigrati.<br />

A questo propos<strong>it</strong>o il “Corriere della Sera” ha pub-<br />

Luisella Costamagna<br />

attiv<strong>it</strong>à. Perché, nel momento in cui<br />

diventano produttivi, li costringiamo<br />

ad andare altrove, regalando questo<br />

milione - senza spese - ad altri paesi?<br />

Sono le drammatiche incongruenze<br />

di un’Italia dove i ministri dicono che<br />

“con la cultura non si mangia”, che<br />

abbandona il suo straordinario patrimonio<br />

culturale all’incuria e alle raccomandazioni<br />

invece di capire che<br />

potrebbe essere una medicina scaccia-crisi.<br />

Gli Stati Un<strong>it</strong>i col cinema<br />

hanno costru<strong>it</strong>o uno dei più grandi<br />

business internazionali, noi abbiamo<br />

Pompei e la facciamo crollare a pezzi.<br />

E allora, ben vengano le proteste.<br />

“Il r<strong>it</strong>orno dei c<strong>it</strong>tadini” ha scr<strong>it</strong>to giustamente<br />

il direttore di “Repubblica”<br />

Ezio Mauro, il riscatto della pol<strong>it</strong>ica<br />

sociale contro la pol<strong>it</strong>ica ist<strong>it</strong>uzionale,<br />

presa solo dalle sue rese dei conti<br />

di Palazzo.<br />

blicato l’appello lanciato<br />

a tutti gli immigrati<br />

da Radwan Khawatmi,<br />

imprend<strong>it</strong>ore nel settore<br />

degli elettrodomestici, di origini<br />

siriane:“Partecipare con un dono<br />

anche modesto di ciascuno di noi, quale segno<br />

tangibile della nostra fedeltà e amore verso coloro<br />

che continuano a promuovere la lingua <strong>it</strong>aliana nel<br />

mondo”. Una nota personale. “Mattina in famiglia”,<br />

RaiUno, qualche sabato fa: nello spazio dedicato<br />

ai sentimenti in musica, cogliendo un riferimento<br />

all’amore per il nostro paese ho spezzato<br />

anch’io una lancia a favore della Dante Alighieri e<br />

della sua salvezza.<br />

Ebbene, due cose mi hanno colp<strong>it</strong>o: l’applauso<br />

spontaneo che è sub<strong>it</strong>o scoppiato (in uno studio<br />

televisivo di sol<strong>it</strong>o gli applausi sono pilotati) e il<br />

fatto che tanti fra i giovani presenti mi abbiano<br />

chiesto sub<strong>it</strong>o dopo la trasmissione più notizie e<br />

più dettagli sulla sorte di questo organismo.<br />

Dante Alighieri, addio? Ragazzi, speriamo di no.


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Farsa e tragedia<br />

della giustizia<br />

penale <strong>it</strong>aliana<br />

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* maxi sconto e due omaggi<br />

1 Sì ❏ rinnovo ❏ sottoscrivo<br />

❏ regalo l’abbonamento per un anno<br />

a “Il Salvagente”<br />

al prezzo di euro ❏ 52 (senza omaggi)<br />

al prezzo di euro ❏ 57 (con un omaggio)<br />

al prezzo di euro ❏ 60 (con un omaggio)<br />

2 Sì ❏ sottoscrivo due abbonamenti<br />

(uno per me, uno in regalo) per un anno<br />

al prezzo di euro 94 (con due<br />

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Allego:<br />

❏ Fotocopia della ricevuta di versamento<br />

sul c/c postale n.<br />

69412005, intestato a Ed<strong>it</strong>oriale<br />

Il Salvagente Società Cooperativa,<br />

via Pinerolo 43, 00182 Roma.<br />

❏ Fotocopia del bonifico effettuato<br />

sul conto corrente bancario presso<br />

Banca popolare Etica: codice IBAN<br />

IT24 P050 1803 2000 0000 0100 277.<br />

Il mio indirizzo è:<br />

Nome .....................................................<br />

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C<strong>it</strong>tà.........................................................<br />

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L’abbonamento-regalo è per:<br />

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Informativa ex art. 13 Dlgs 196/2003 I dati personali<br />

saranno trattati esclusivamente per la gestione<br />

degli abbonamenti. Una più dettagliata informativa<br />

sui dir<strong>it</strong>ti degli interessati sarà forn<strong>it</strong>a un<strong>it</strong>amente<br />

alla prima copia inviata agli abbonati.


12 Speciale regali<br />

• LORENZO STRACQUADANIO<br />

S<br />

chermi multi-touch da 3-4 pollici,<br />

sistemi operativi evoluti, dotazione<br />

tecnologica di primo piano.<br />

Riduttivo chiamarli cellulari. La parola<br />

da tenere a mente è smartphone, telefono<br />

intelligente. I dispos<strong>it</strong>ivi in commercio,<br />

specie quelli di fascia alta, sono<br />

dei veri e propri minipc che non hanno<br />

nulla da invidiare al computer di casa, anzi.<br />

La semplice chiamata e l’invio di sms,<br />

funzioni primarie dei modelli di vecchia<br />

generazione, sono quasi un accessorio.<br />

Oggi fanno la parte del leone la navigazione<br />

sul web sempre più veloce e precisa,<br />

le fotocamere che catturano immagini<br />

in tutte le condizioni di luce grazie al<br />

flash integrato, i lettori multimediali<br />

per musica e video anche in alta definizione,<br />

la navigazione Gps per muoversi e<br />

avere informazioni su negozi, ristoranti,<br />

musei, e tanto altro ancora.<br />

Apple iPhone 4<br />

(16 Gb)<br />

OTTIMO<br />

Prezzo: 659 euro<br />

Sistema operativo: iOS 4<br />

Display (3,5’’): Ottimo<br />

Facil<strong>it</strong>à d’uso: Ottima<br />

Qual<strong>it</strong>à voce: Media<br />

Messaggi: Buoni<br />

Navigazione web: Ottima<br />

Multimedia: Ottima<br />

Batteria (durata): Ottima<br />

Nokia N8<br />

OTTIMO<br />

Prezzo: 499 euro<br />

Sistema operativo: Symbian 3.0<br />

Display (3,5’’): Buono<br />

Facil<strong>it</strong>à d’uso: Ottima<br />

Qual<strong>it</strong>à voce: Ottima<br />

Messaggi: Ottimi<br />

Navigazione web: Buona<br />

Multimedia: Ottima<br />

Batteria (durata): Buona<br />

Anche quest’anno il Salvagente ha selezionato<br />

20 modelli fra i più pubblicizzati<br />

evidenziandone le prestazioni: facil<strong>it</strong>à<br />

d’uso, qual<strong>it</strong>à della conversazione, messaggi,<br />

navigazione internet, multimedia e<br />

autonomia della batteria.<br />

Certo i prezzi sono alti - 500 euro in media<br />

per un prodotto di fascia alta - ma la<br />

moltiplicazione dei modelli ha portato a<br />

una sensibile riduzione dei listini<br />

per quelli di fascia media che si<br />

attestano intorno ai 2-300 euro.<br />

E continueranno a calare, visto<br />

che sono arrivati i primi modelli<br />

evoluti a 100 euro.<br />

In principio<br />

fu iPhone<br />

28 guida all’ac<strong>qui</strong>sto<br />

Dal suo debutto il melafonino<br />

ha cambiato le regole<br />

del gioco. Oggi è ancora il dispos<strong>it</strong>ivo<br />

da battere e quello che<br />

Samsung Wave<br />

GT-S8500<br />

OTTIMO<br />

Prezzo: 319 euro<br />

Sistema operativo: Bada<br />

Display (3,3’’): Ottimo<br />

Facil<strong>it</strong>à d’uso: Buona<br />

Qual<strong>it</strong>à voce: Ottima<br />

Messaggi: Ottimi<br />

Navigazione web: Buona<br />

Multimedia: Ottima<br />

Batteria (durata): Ottima<br />

il Salvagente/9-16 dicembre 2010<br />

IL NOSTRO TEST SUI 20 MODELLI PIÙ DESIDERATI DEL MOMENTO<br />

Smartphone mania<br />

Sfida a cinque stelle<br />

SCHERMI TOUCH SCREEN ULTRA SENSIBILI, NAVIGAZIONE WEB VELOCE, APPLICA-<br />

ZIONI MULTIMEDIALI PER TUTTI I GUSTI. ECCO COME SCEGLIERE TRA I MIGLIORI.<br />

Samsung<br />

Galaxy S<br />

BUONO<br />

molti vorrebbero avere nel taschino. Dotato<br />

del nuovo sistema operativo iOS 4<br />

che gestisce più applicazioni in contemporanea(mult<strong>it</strong>asking),<br />

l’iPhone<br />

4 si fregia di un<br />

display ad alta risoluzione<br />

e della<br />

videochiamata, assente<br />

nella vecchia<br />

versione 3GS. È<br />

quanto di meglio<br />

si possa avere og-<br />

Prezzo: 499 euro<br />

Sistema operativo: Android 2.2<br />

Display (4’’): Ottimo<br />

Facil<strong>it</strong>à d’uso: Ottima<br />

Qual<strong>it</strong>à voce: Mediocre<br />

Messaggi: Ottimi<br />

Navigazione web: Ottima<br />

Multimedia: Ottima<br />

Batteria (durata): Ottima<br />

Apple iPhone 3GS<br />

(8 Gb)<br />

BUONO<br />

Prezzo: 539 euro<br />

Sistema operativo: iOS 4<br />

Display (3,5’’): Ottimo<br />

Facil<strong>it</strong>à d’uso: Ottima<br />

Qual<strong>it</strong>à voce: Mediocre<br />

Messaggi: Buoni<br />

Navigazione web: Ottima<br />

Multimedia: Buona<br />

Batteria (durata): Buona


il Salvagente/9-16 dicembre 2010 13 Speciale regali<br />

gi, non solo per le dotazioni tecniche,<br />

ma anche per la qual<strong>it</strong>à costruttiva dell’apparecchio<br />

grazie all’impiego per la<br />

scocca di alluminio e vetro. Una qual<strong>it</strong>à<br />

però che si paga cara: costa su strada<br />

659 euro nella versione con memoria<br />

da 16 Gb (non espandibile). Nonostante<br />

il prezzo elevato e il problema di ricezione<br />

all’antenna, poi risolto con<br />

un’appos<strong>it</strong>a custodia, ancora una volta<br />

Apple sembra aver fatto centro. Anche<br />

dal punto di vista commerciale, visto<br />

che ha venduto 14 milioni di telefoni in<br />

tutto il mondo. Un dato in cui rientra<br />

anche il “vecchio” iPhone 3GS che,<br />

nonostante l’assenza della videochiamata<br />

e una risoluzione dello schermo<br />

leggermente inferiore, è prefer<strong>it</strong>o da<br />

molti utenti per il design più morbido e<br />

il prezzo più compet<strong>it</strong>ivo (si fa per dire):<br />

539 euro nella versione da 8 Gb.<br />

In questi mesi però big della telefonia<br />

come Samsung e Htc<br />

non sono certo rimasti<br />

a guardare. Il primo<br />

ha tirato fuori dal<br />

cilindro il Galaxy<br />

S, terminale che<br />

non ha nulla da invidiare<br />

al melafonino<br />

grazie a un<br />

display super defin<strong>it</strong>o<br />

(Amoled)<br />

da 4 pollici. Unica<br />

pecca forse la<br />

qual<strong>it</strong>à della conversazione,<br />

non<br />

ottimale, a fronte<br />

però di un costo<br />

Htc Desire Hd<br />

BUONO<br />

Prezzo: 599 euro<br />

Sistema operativo: Android 2.2<br />

Display (4,3’’): Ottimo<br />

Facil<strong>it</strong>à d’uso: Ottima<br />

Qual<strong>it</strong>à voce: Buona<br />

Messaggi: Ottimi<br />

Navigazione web: Ottima<br />

Multimedia: Buona<br />

Batteria (durata): Media<br />

LG Optimus 7<br />

BUONO<br />

Prezzo: 399 euro<br />

Sistema operativo: Windows 7<br />

Display (3,8’’): Ottimo<br />

Facil<strong>it</strong>à d’uso: Ottima<br />

Qual<strong>it</strong>à voce: Buona<br />

Messaggi: Ottimo<br />

Navigazione web: Buona<br />

Multimedia: Buona<br />

Batteria (durata): Buona<br />

Le parole chiave<br />

da tenere a mente<br />

SISTEMA OPERATIVO (SO): è l’anima di<br />

ogni telefono. Oggi più di ieri riveste un’importanza<br />

primaria perché da esso dipende la<br />

facil<strong>it</strong>à d’uso. I 5 più diffusi sono: Symbian<br />

adottato dai finlandesi della Nokia; Android<br />

scelto da diversi produttori come Samsung,<br />

Htc, Motorola, Acer, Lg; iOS della Apple;<br />

Blackberry per gli omonimi modelli di Research<br />

in Motion; Windows Mobile diffuso<br />

su alcuni modelli Htc, Lg e altri come Bada<br />

(Samsung) o Maemo (Nokia).<br />

RELEASE: ogni sistema operativo ha diverse<br />

versioni chiamate anche release. Ci si deve<br />

assicurare che lo smartphone adotti l’ultima<br />

versione o che il produttore provveda all’aggiornamento.<br />

DISPLAY TOUCH-SCREEN: è preferibile<br />

scegliere uno schermo “capac<strong>it</strong>ivo”, molto<br />

più sensibile al tocco rispetto a quelli “resistivi”<br />

meno performanti.<br />

MULTITOUCH: tecnologia che consente di<br />

usare contemporaneamente più d<strong>it</strong>a sullo<br />

schermo.<br />

MULTITASKING: funzione, tipica dei computer,<br />

che gestisce più applicazioni in contemporanea<br />

sullo smartphone.<br />

più basso (499 euro). Lo smartphone<br />

top di gamma della taiwanese Htc invece<br />

è il Desire Hd (599 euro) con uno<br />

schermo da ben 4,3 pollici. È un apparecchio<br />

completo con l’ultima versione<br />

di Android, ma una batteria forse non<br />

all’altezza della concorrenza.<br />

Nokia C7<br />

BUONO<br />

Prezzo: 419 euro<br />

Sistema operativo: Symbian 3.0<br />

Display (3,5’’): Buono<br />

Facil<strong>it</strong>à d’uso: Ottima<br />

Qual<strong>it</strong>à voce: Buona<br />

Messaggi: Buoni<br />

Navigazione web: Buona<br />

Multimedia: Buona<br />

Batteria (durata): Buona<br />

Motorola<br />

Milestone 2<br />

BUONO<br />

Dopo aver<br />

perso terreno<br />

negli ultimi mesi<br />

infine, Nokia è tornata<br />

alla grande con<br />

l’N8 (499 euro) dotato del sistema<br />

operativo Symbian 3.0, display<br />

da 3,5 pollici, scocca in alluminio<br />

e un comparto ottico di prim’ordine<br />

grazie alla fotocamera da<br />

12 megapixels firmata Carl-Zeiss.<br />

Gli insegu<strong>it</strong>ori<br />

Seguono a mezza incollatura dai primi,<br />

una sfilza di modelli di tutto rispetto come<br />

Htc Desire (469 euro), Acer Stream<br />

(479 euro), Motorola Milestone 2 (459<br />

euro), Sony Xperia X10 (399 euro), Nokia<br />

C7 (419 euro) e Lg Optimus 7 (399<br />

euro), smartphone che ha segnato il debutto<br />

del nuovo sistema operativo Windows<br />

mobile 7 con interfaccia a “piastrelle”<br />

unica nel suo genere.<br />

Discorso a parte, se vogliamo, mer<strong>it</strong>a<br />

la canadese Research in Motion che<br />

con i suoi Blackberry 9700 (499 euro)<br />

e Torch 9800 (649 euro) si rivolge soprattutto<br />

all’utenza aziendale (entrambi<br />

adottano la tastiera fisica Qwerty tipica<br />

dei pc) pur strizzando l’occhio al mondo<br />

consumer. Scendendo di un gradino,<br />

al di sotto dei 300 euro, fanno bella figura<br />

il Samsung Wave (319 euro), dispos<strong>it</strong>ivo<br />

con sistema Bada ottimo praticamente<br />

in tutto e con il miglior rapporto<br />

qual<strong>it</strong>à-prezzo, il Motorola<br />

Backflip (239 euro) e LG Optimus<br />

One (229 euro). Si collocano più in bas-<br />

Prezzo: 459 euro<br />

Sistema operativo: Android 2.2<br />

Display (3,7’’): Ottimo<br />

Facil<strong>it</strong>à d’uso: Ottima<br />

Qual<strong>it</strong>à voce: Mediocre<br />

Messaggi: Buoni<br />

Navigazione web: Ottima<br />

Multimedia: Ottima<br />

Batteria (durata): Buona<br />

Htc Desire<br />

BUONO<br />

Prezzo: 469 euro<br />

Sistema operativo: Android 2.1<br />

Display (3,7’’): Ottimo<br />

Facil<strong>it</strong>à d’uso: Buona<br />

Qual<strong>it</strong>à voce: Media<br />

Messaggi: Ottimi<br />

Navigazione web: Ottima<br />

Multimedia: Buona<br />

Batteria (durata): Media


14 Speciale regali<br />

CELLULARI BASIC,<br />

PER CHI CERCA<br />

SOLO L’ESSENZIALE<br />

è vero che i grandi produttori di<br />

Se telefonia creano di continuo modelli<br />

sempre più tecnologici e sofisticati, è<br />

altrettanto vero che ci sono molte persone,<br />

specie dopo i 60 anni, alle quali interessa<br />

poco e niente navigare in internet col telefonino<br />

o scattare foto in alta risoluzione.<br />

Secondo un’indagine condotta dalla società<br />

di ricerca Synovate, l’81% delle persone<br />

tra i 65 e i 74 anni utilizza il cellulare principalmente<br />

per effettuare chiamate, mentre<br />

solo il 35% comunica inviando sms.<br />

Va da sé che per loro gli smartphone non<br />

sono i dispos<strong>it</strong>ivi più indicati. Al contrario<br />

lo sono i telefoni che assolvono le funzioni<br />

base della chiamata e dell’invio dei messaggi.<br />

Una nicchia di mercato - è vero - ma<br />

ben frequentata da marchi come la svedese<br />

Doro e l’<strong>it</strong>aliana Brondi. La prima in particolare<br />

prevede telefoni come Phone Easy<br />

332gsm (129,90 euro) con tasti per la chiamata<br />

rapida a numeri prefer<strong>it</strong>i, scr<strong>it</strong>tura<br />

messaggi, blocco della tastiera e funzione<br />

SMARTPHONE MANIA. SFIDA...<br />

so invece modelli come Acer Li<strong>qui</strong>d S<br />

100 (239 euro) che nonostante il bel<br />

display da 3,5 pollici ha una vecchia versione<br />

di Android (1.6 anziché l’ultima<br />

2.2) e LG GT540 Optimus (199 euro)<br />

per via dello schermo meno sensibile al<br />

Acer Stream<br />

BUONO<br />

Prezzo: 479 euro<br />

Sistema operativo: Android 2.1<br />

Display (3,7’’): Ottimo<br />

Facil<strong>it</strong>à d’uso: Ottima<br />

Qual<strong>it</strong>à voce: Ottima<br />

Messaggi: Buoni<br />

Navigazione web: Ottima<br />

Multimedia: Media<br />

Batteria (durata): Media<br />

Sony Ericsson<br />

Xperia X10<br />

BUONO<br />

Prezzo: 399 euro<br />

Sistema operativo: Android 2.1<br />

Display (4’’): Ottimo<br />

Facil<strong>it</strong>à d’uso: Ottima<br />

Qual<strong>it</strong>à voce: Mediocre<br />

Messaggi: Buoni<br />

Navigazione web: Ottima<br />

Multimedia: Ottima<br />

Batteria (durata): Buona<br />

torcia. Ha inoltre suonerie ad alto volume<br />

per i più duri d’orecchie e un display con<br />

contrasto elevato in modo da essere sempre<br />

leggibile. Oppure Phone Easy 409gsm<br />

(129,90 euro) compatibile con chi utilizza<br />

apparecchi acustici, e il 341 gsm (89,90 euro)<br />

dedicato a chi invece ha problemi di vista.<br />

Tutti inoltre hanno un tasto appos<strong>it</strong>o<br />

per le emergenze. Basta premerlo e parte<br />

la chiamata al primo dei 5<br />

numeri memorizzati. Se<br />

questo non risponde, le<br />

chiamate si susseguono<br />

in ordine agli altri<br />

4 contatti.<br />

Ricca anche la gamma<br />

dell’<strong>it</strong>aliana Brondi che<br />

propone 4 modelli: Big Professional<br />

(159 euro), Big Bravo<br />

(129 euro), Bravo Color (149<br />

euro) e il più economico Amico<br />

(99 euro). Tutti hanno tasti di<br />

grandi dimensioni retroilluminati,<br />

schermi facili da leggere, suonerie<br />

potenti e pulsante di Sos. I più “evoluti”,<br />

si fa per dire, hanno anche la radio Fm<br />

integrata e la torcia a Led, a basso consumo<br />

energetico.<br />

tocco rispetto ai rivali. Ultimi infine il<br />

Nokia 5250 e il Sony Ericsson Vivaz Pro,<br />

entrambi giudicati mediocri; il primo<br />

per il display piccolo, poco efficace, e<br />

una fotocamera non all’altezza - costa<br />

però 109 euro - e il secondo perché poco<br />

adatto al web e dal costo troppo alto<br />

rispetto alla concorrenza.<br />

BlackBerry<br />

Torch 9800<br />

BUONO<br />

Prezzo: 649 euro<br />

Sistema operativo: BlackBerry 6<br />

Display (3,2’’): Buono<br />

Facil<strong>it</strong>à d’uso: Ottima<br />

Qual<strong>it</strong>à voce: Mediocre<br />

Messaggi: Ottimi<br />

Navigazione web: Ottima<br />

Multimedia: Buona<br />

Batteria (durata): Buona<br />

il Salvagente/9-16 dicembre 2010<br />

Motorola<br />

Backflip<br />

BUONO<br />

Prezzo: 239 euro<br />

Sistema operativo: Android 1.5<br />

Display (3,1’’): Buono<br />

Facil<strong>it</strong>à d’uso: Buona<br />

Qual<strong>it</strong>à voce: Media<br />

Messaggi: Buoni<br />

Navigazione web: Buona<br />

Multimedia: Buona<br />

Batteria (durata): Buona<br />

LG Optimus One<br />

BUONO<br />

Prezzo: 229 euro<br />

Sistema operativo: Android 2.2<br />

Display (3,2’’): Buono<br />

Facil<strong>it</strong>à d’uso: Buona<br />

Qual<strong>it</strong>à voce: Buona<br />

Messaggi: Buoni<br />

Navigazione web: Buona<br />

Multimedia: Buona<br />

Batteria (durata): Ottima


BlackBerry<br />

Bold 9700<br />

il Salvagente/9-16 dicembre 2010 15 Speciale regali<br />

NEI CANONI MENSILI È COMPRESO IL TELEFONO<br />

Caccia all’offerta<br />

“Tutto incluso”<br />

I GESTORI, IN ABBONAMENTO, LAN-<br />

CIANO PACCHETTI MOLTO CONVE-<br />

NIENTI PER VOCE E INTERNET.<br />

Non tutti possono permettersi di spendere<br />

400 e passa euro per regalarsi uno smartphone<br />

nuovo fiammante. Lo sanno bene gli operatori<br />

di telefonia mobile che per accaparrarsi<br />

nuovi clienti, in un momento in cui i consumi<br />

hanno il freno tirato, sono disposti a cedere questi<br />

gioielli tecnologici in cambio di un canone<br />

mensile, in genere da 5 a 29 euro, per una durata<br />

di 24 mesi. Ecco cosa mettono sotto l’albero<br />

di Natale gli operatori di telefonia mobile sui profili<br />

in abbonamento.<br />

Vodafone prevede tre canoni mensili: 9, 19 e 29<br />

euro in base allo smartphone.A nostro avviso una<br />

delle promozioni più interessanti è quella legata a<br />

LG Optimus 7.Anziché essere proposto al prezzo<br />

di mercato di 399 euro, il nuovo Windows phone<br />

viene offerto con un canone mensile di 9 euro<br />

per 24 mesi, che calcolatrice alla mano fanno<br />

216 euro. Nel pacchetto, la cui attivazione costa 5<br />

euro, è compreso il traffico internet di 1 Gb al mese.Al<br />

canone va aggiunto un piano voce a consumo<br />

tipo 12,5 cent.al minuto senza scatto o 25 euro<br />

al mese per 50 di traffico.<br />

Da non dimenticare che in caso di recesso antici-<br />

MEDIO<br />

Prezzo: 499 euro<br />

Sistema operativo: BlackBerry<br />

Display (2,4’’): Mediocre<br />

Facil<strong>it</strong>à d’uso: Buona<br />

Qual<strong>it</strong>à voce: Media<br />

Messaggi: Ottimi<br />

Navigazione web: Media<br />

Multimedia: Media<br />

Batteria (durata): Buona<br />

LG GT540<br />

Optimus<br />

MEDIO<br />

Prezzo: 199 euro<br />

Sistema operativo: Android 2.1<br />

Display (3’’): Medio<br />

Facil<strong>it</strong>à d’uso: Buona<br />

Qual<strong>it</strong>à voce: Buona<br />

Messaggi: Medi<br />

Navigazione web: Media<br />

Multimedia: Media<br />

Batteria (durata): Ottima<br />

pato o di cambio del piano tariffario il cliente<br />

dovrà pagare 100 euro di penale più le rate residue<br />

dell’offerta. Per esempio: disdire l’abbonamento<br />

dopo 12 mesi costerebbe 208 euro.<br />

Tim è part<strong>it</strong>a con un offerta per la stagione natalizia<br />

che prevede il 50% di sconto per chi passa<br />

a Tim lasciando il proprio operatore. Smartphone<br />

come iPhone 3GS, Nokia N8 e C7, LG<br />

Optimus 7,Blackberry 9700 e Samsung Galaxy S<br />

sono offerti per i primi 12 mesi a un canone<br />

mensile di 7,5 euro (anzichè 15) che diventano<br />

10 per l’iPhone 4. Per il traffico voce è prevista<br />

necessariamente una delle offerte a pacchetto.<br />

Anche <strong>qui</strong> c’è lo sconto del 50%. Si parte da<br />

14,50 euro mensili (anziché 29) per avere 500<br />

minuti di chiamate, cioè 16,6 minuti al giorno.<br />

Come dire: non proprio un’etern<strong>it</strong>à.<br />

La soluzione del primo operatore <strong>it</strong>aliano è piuttosto<br />

interessante, ma non comprende la navigazione<br />

web per la quale occorre mettere in<br />

conto una spesa ulteriore: 10 euro mensili per 2<br />

Gb di traffico dati. Il vincolo dura 2 anni e in caso<br />

di recesso anticipato verrà addeb<strong>it</strong>ata una<br />

penale: 500 euro se il recesso avviene tra il 1° e<br />

l’8° mese, 333 euro fra il 9° e il 16° mese e 166<br />

euro tra il 17° e il 24° mese, oltre al pagamento<br />

delle rate residue.<br />

Nella part<strong>it</strong>a c’è anche 3 Italia con offerte particolarmente<br />

“aggressive”. L’abbonamento Top<br />

400 per esempio, cioè quello di partenza, com-<br />

Acer Li<strong>qui</strong>d<br />

S100<br />

MEDIO<br />

Prezzo: 239 euro<br />

Sistema operativo: Android 1.6<br />

Display (3,5’’): Ottimo<br />

Facil<strong>it</strong>à d’uso: Media<br />

Qual<strong>it</strong>à voce: Buona<br />

Messaggi: Medi<br />

Navigazione web: Media<br />

Multimedia: Media<br />

Batteria (durata): Media<br />

Nokia 5250<br />

MEDIOCRE<br />

prende<br />

400 minuti,100<br />

sms e 2 Gb di traffico internet.<br />

ln questo caso il canone<br />

mensile è di 29 euro.<br />

Il contratto di abbonamento dura 24<br />

mesi (o 30 mesi in base al finanziamento).<br />

Al termine dei due anni, 3 rimborsa la rata<br />

finale che varia a seconda del telefono.<br />

In caso di recesso anticipato il cliente dovrà<br />

comunque continuare a pagare il finanziamento<br />

con cui compra di fatto il telefono e il gestore<br />

sborsando un corrispettivo variabile in base<br />

allo smartphone: per esempio 120 euro per il<br />

Samsung Galaxy S o 360 euro per iPhone 4.<br />

Infine Wind, con offerte, a nostro avviso, poco<br />

appet<strong>it</strong>ose. In catalogo si contano 19 modelli (5<br />

fanno parte del nostro confronto) proposti a<br />

prezzi diversi. Se si sceglie il Galaxy S o il Nokia<br />

N8 ad esempio occorre pagare 399 euro, rigorosamente<br />

agganciati al piano voce All inclusive<br />

Smart (25 euro al mese per 250 minuti di chiamate,<br />

telefonate illim<strong>it</strong>ate verso un numero<br />

Wind, 250 sms e 1 Gb di traffico dati). Se si opta<br />

per uno dei 3 piani rimanenti (Silver, Gold e Platinum)<br />

si pagano, rispettivamente, 349, 229 e 199<br />

euro, a fronte però di piani tariffari più costosi (rispettivamente<br />

50, 75 e 100 euro mensili per 600,<br />

1.200 e 2.000 minuti al mese).<br />

In caso di recesso anticipato il cliente deve pagare<br />

la differenza tra il prezzo inizialmente corrisposto<br />

per il terminale e quello di mercato.Per un Galaxy<br />

S con All inclusive Smart ad esempio sarebbero<br />

150 euro,ma ben 350 per il profilo Platinum.<br />

Quello che non convince è l’ent<strong>it</strong>à del rispamio.<br />

Perché dovremmo scegliere un abbonamento<br />

con canone mensile di almeno 25 euro per 2 anni<br />

se alla fine della fiera si risparmiano solo 100 euro<br />

sul prezzo del telefono?<br />

●<br />

Prezzo: 109 euro<br />

Sistema operativo: Symbian<br />

Display (2,8’’): Mediocre<br />

Facil<strong>it</strong>à d’uso: Buona<br />

Qual<strong>it</strong>à voce: Buona<br />

Messaggi: Medi<br />

Navigazione web: Scarsa<br />

Multimedia: Mediocre<br />

Batteria (durata): Buona<br />

Sony Ericsson<br />

Vivaz Pro<br />

MEDIOCRE<br />

Prezzo: 249 euro<br />

Sistema operativo: Symbian<br />

Display (3,2’’): Medio<br />

Facil<strong>it</strong>à d’uso: Media<br />

Qual<strong>it</strong>à voce: Buona<br />

Messaggi: Medi<br />

Navigazione web: Scarsa<br />

Multimedia: Buona<br />

Batteria (durata): Buona


16 Speciale regali<br />

Il Galaxy Tab ruba<br />

il podio all’iPad<br />

28 guida all’ac<strong>qui</strong>sto<br />

“TAVOLETTE” MULTIMEDIALI, UNA PARTITA A TRE<br />

• ENRICO CAMPIONE<br />

È l’oggetto<br />

tecnologico del 2010. I<br />

giornali ne scrivono, le pubblic<strong>it</strong>à<br />

impazzano in tv e negozi, e gli operatori<br />

di telefonia mobile hanno già inser<strong>it</strong>o in<br />

catalogo i primi modelli con offerte dedicate.<br />

Parliamo del tablet (in <strong>it</strong>aliano<br />

“tavoletta”), l’anello mancante fra gli<br />

smartphone e i computer portatili a cui<br />

negli ultimi sei mesi hanno rubato quote<br />

di mercato. Il tablet è in grado di<br />

svolgere quasi tutte le funzioni di un<br />

computer tradizionale - quella privilegiata<br />

però è la navigazione internet -<br />

con la differenza che tutte le operazioni<br />

avvengono sfiorando lo schermo con le<br />

d<strong>it</strong>a (la tastiera infatti è virtuale e il<br />

mouse non serve più).<br />

L’apripista Apple<br />

La prima a inserirsi in questo segmento<br />

di mercato dalle grandissime potenzial<strong>it</strong>à<br />

in termini di vend<strong>it</strong>a è stata ancora<br />

una volta Apple con il suo iPad. Solo<br />

nei primi tre mesi dal debutto, avvenuto<br />

lo scorso marzo negli Stati Un<strong>it</strong>i, ne<br />

ha venduti 3 milioni. Dotato di un display<br />

multi-touch da 9,7 pollici, l’iPad<br />

ha una memoria interna non espandibile<br />

da 16, 32 o 64 Gb.<br />

A oggi la casa di Cupertino ne commercializza<br />

due versioni: una con modulo<br />

wi-fi che consente di connettersi<br />

al web dove è presente una rete senza<br />

fili, sia essa pubblica o privata, e una<br />

con l’aggiunta del modulo 3G che permette<br />

di navigare sfruttando anche la<br />

rete dei telefoni cellulari. Costru<strong>it</strong>o con<br />

materiali di qual<strong>it</strong>à, facile da usare, intu<strong>it</strong>ivo<br />

e veloce, il gioiellino targato Apple<br />

ha però dei punti deboli. A partire<br />

dal peso, non proprio piuma: 680<br />

grammi per l’iPad wi-fi e 730 grammi<br />

per quello wi-fi e 3G. Per tenerlo a lungo<br />

ANELLO DI CONGIUNZIONE<br />

FRA CELLULARE E PC, I TA-<br />

BLET SONO L’OGGETTO DEL<br />

MOMENTO. MA I PREZZI SO-<br />

NO ANCORA TROPPO ALTI.<br />

in una mano serve un “braccio di ferro”.<br />

I cr<strong>it</strong>ici inoltre evidenziano l’assenza<br />

di porte Usb per collegare altri dispos<strong>it</strong>ivi,<br />

di alloggiamenti per schede di<br />

memoria tipo SD (le più diffuse),<br />

la mancanza di una fotocamera<br />

integrata e del supporto<br />

Flash, software grafico su<br />

cui oggi si basano molti<br />

s<strong>it</strong>i internet. Il risultato<br />

è che l’utente non visualizzacorrettamente<br />

alcune<br />

pagine web.<br />

Il prezzo<br />

inoltre non è<br />

proprio popolare:<br />

si va da 499 euro<br />

per l’iPad wi-fi da 16 Gb fino ad<br />

arrivare ai 799 euro per la versione wi-fi<br />

+ 3G da 64 Gb. Intanto si vocifera che<br />

l’iPad di seconda generazione - che quasi<br />

certamente arriverà sul mercato nella<br />

prima metà del 2011 - sarà più piccolo,<br />

con un display da 7 pollici, avrà un<br />

peso più contenuto, due fotocamere,<br />

una anteriore e una posteriore, e porte<br />

Usb. Insomma quello che manca al modello<br />

attuale.<br />

Diretto concorrente del prodotto Apple<br />

è il Samsung Galaxy Tab. Il produttore<br />

coreano ci ha visto lungo e dopo<br />

qualche mese dal lancio della rivale Apple<br />

ha sfornato un dispos<strong>it</strong>ivo più piccolo<br />

e leggero, <strong>qui</strong>ndi più facile da portare<br />

a spasso. Il display è da 7 pollici<br />

mentre l’ago della bilancia si ferma a<br />

il Salvagente/9-16 dicembre 2010<br />

APPLE IPAD<br />

Buono<br />

Prezzo: da 499 euro<br />

Display: mult<strong>it</strong>ouch da 9,7 pollici<br />

Connettiv<strong>it</strong>à: wi-fi (con 3G<br />

da 599 euro)<br />

Memoria: da 16 Gb (32/64 Gb)<br />

non espandibile<br />

Peso: 680 grammi<br />

Usb: no<br />

Fotocamera: no<br />

Webcam: no<br />

380 grammi.<br />

Ha due fotocamere, quella<br />

posteriore ha il flash integrato mentre<br />

quella anteriore consente la videochiamata,<br />

e una memoria interna da 16<br />

Gb espandibile con SD card fino a 32.<br />

Basato sul sistema operativo Android,<br />

il Galaxy Tab è anche un telefono<br />

a tutti gli effetti; si inserisce la<br />

normale sim card e si effettuano chiamate<br />

(ma è meglio usare l’auricolare<br />

per via delle dimensioni non proprio da<br />

orecchio). Anche in questo caso il prezzo<br />

è salato: costa 649 euro, cioè 50 euro<br />

in più dell’iPad e<strong>qui</strong>valente con stessa<br />

capac<strong>it</strong>à di memoria e modulo 3G.


SAMSUNG<br />

GALAXY TAB<br />

Ottimo<br />

TOSHIBA<br />

FOLIO 100<br />

Scarso<br />

il Salvagente/9-16 dicembre 2010 17 Speciale regali<br />

Prezzo: 649 euro<br />

Display: mult<strong>it</strong>ouch da 7 pollici<br />

Connettiv<strong>it</strong>à: wi-fi+ 3G<br />

Memoria: da 16 Gb espandibile<br />

fino a 32<br />

Peso: 380 grammi<br />

Usb: sì<br />

Fotocamera: sì<br />

Webcam: sì<br />

Prezzo: 399 euro<br />

Display: mult<strong>it</strong>ouch da 10,1 pollici<br />

Connettiv<strong>it</strong>à: wi-fi (3G solo<br />

su versione dedicata)<br />

Memoria: da 16 Gb espandibile<br />

fino a 32<br />

Peso: 760 grammi<br />

Usb: sì<br />

Fotocamera: no<br />

Webcam: sì<br />

LA NUOVA FRONTIERA DEI VI-<br />

DEOGAME È L’INTERATTIVITÀ.<br />

RISOLUZIONE E SEMPLICITÀ<br />

D’USO SONO I PARAMETRI PER<br />

SCEGLIERE AL MEGLIO.<br />

La top ten dei videogiochi<br />

Nintendo domina la scena<br />

TITOLO CONSOLE PRODUTTORE<br />

Wii F<strong>it</strong> Plus Wii Nintendo<br />

Wii Sports Resort Wii Nintendo<br />

Pokemon Silver DS Nintendo<br />

New Super Mario Bros Wii Nintendo<br />

Pokemon Gold DS Nintendo<br />

Mario Kart Wii Nintendo<br />

God of War III Ps3 Sony<br />

Pro Evolution Soccer ’10 Ps2 Konami<br />

Wii Play Wii Nintendo<br />

Dante’s Inferno Ps3 Electronic Arts<br />

(Fonte: Aesvi)<br />

È già negli scaffali anche il Toshiba<br />

Folio 100, tablet del produttore del Sol<br />

Levante con schermo multi-touch da<br />

10,1 pollici - <strong>qui</strong>ndi il più grande fra<br />

quelli <strong>qui</strong> confrontati - con l’ultima versione<br />

di Android. Il Folio 100 ha 16 Gb<br />

di memoria interna anch’essa espandibile<br />

inserendo una SD card nell’appos<strong>it</strong>o<br />

alloggiamento, connessione wi-fi e<br />

webcam integrata per videochiamare.<br />

Pesa 760 grammi è vero, ma ha un prezzo<br />

più compet<strong>it</strong>ivo dei diretti concorrenti:<br />

399 euro. Di recente però il dispos<strong>it</strong>ivo<br />

della Toshiba è stato affetto da<br />

numerosi problemi e richiami che<br />

hanno spinto il produttore a sospenderne<br />

la commercializzazione in Gran Bretagna<br />

(ma al momento non in Italia).<br />

Prendere tempo<br />

In conclusione chi vuole farsi un regalo<br />

natalizio bello e costoso deve va-<br />

lutare con attenzione<br />

quale prodotto<br />

ac<strong>qui</strong>stare in base alle<br />

proprie esigenze, portabil<strong>it</strong>à<br />

e grandezza del display innanz<strong>it</strong>utto.<br />

L’alternativa è aspettare il nuovo anno<br />

quando tutti i maggiori produttori<br />

di elettronica di consumo si butteranno<br />

nella mischia a suon di nov<strong>it</strong>à.<br />

Da Asus che lancerà i suoi Eee Pad<br />

da 10 pollici a Sharp che ha appena<br />

commercializzato il suo tablet Galapagos<br />

(con display da 5,8 e 10,8 pollici)<br />

in Giappone, passando per Acer che<br />

per i suoi dispos<strong>it</strong>ivi ha scelto Windows<br />

7 come sistema operativo e infine<br />

Olivetti. Anche la storica azienda<br />

<strong>it</strong>aliana proverà a r<strong>it</strong>agliarsi la sua nicchia<br />

di clienti con il suo Olipad 100,<br />

dotato di display da 10’’ e sistema Android,<br />

che, secondo quanto annunciato,<br />

dovrebbe arrivare a febbraio a un<br />

prezzo interessante di 399 euro.<br />

DOPO LA WII, PS3 E XBOX 360 SI ADEGUANO<br />

Console “senza fili”<br />

E il gioco si fa vero<br />

• LEO SPADARO<br />

I videogiochi<br />

sono entrati a pieno t<strong>it</strong>olo nei<br />

salotti delle famiglie <strong>it</strong>aliane. Secondo<br />

un’indagine realizzata da Aesvi, l’Associazione<br />

<strong>it</strong>aliana degli ed<strong>it</strong>ori del software videoludico,<br />

in ben 7 famiglie su 10 si usano quotidianamente.<br />

E i numeri del mercato sembrano<br />

confermarlo. Nonostante il periodo di crisi,<br />

il settore è in salute. L’Italia è attualmente il<br />

<strong>qui</strong>nto mercato europeo dopo Gran Bretagna,<br />

Francia, Germania e Spagna. In questo quadro<br />

giocano un ruolo fondamentale le console<br />

che da sole rappresentano il 63% del settore.<br />

In testa alla classifica delle vend<strong>it</strong>e c’è la<br />

giapponese Nintendo con la Wii (199 euro),<br />

console che per prima ha introdotto i controller<br />

senza fili con cui i giocatori simulano in<br />

modo realistico i movimenti che vengono replicati<br />

sullo schermo. Un’idea innovativa che<br />

si è sub<strong>it</strong>o affermata spiazzando la concorren-<br />

za. Per fare un esempio, nei primi sei mesi del<br />

2010 Nintendo ha prodotto 7 dei 10 giochi più<br />

venduti, 5 dei quali proprio dedicati alla Wii.<br />

Il secondo gradino del podio è occupato dalla<br />

PlayStation 3 di Sony, commercializzata<br />

in due varianti: base (299 euro) e con l’aggiunta<br />

dello Starter pack move (339 euro).<br />

Per questa seconda versione il colosso<br />

dell’elettronica ha sviluppato appos<strong>it</strong>i controller<br />

senza fili, replicando così l’idea di<br />

Nintendo, ma affiancando anche un’appos<strong>it</strong>a<br />

telecamera (PlayStation Eye) che segue con<br />

precisione il movimento dei giocatori. Certo<br />

la console targata Sony ha un costo sensibilmente<br />

superiore alla rivale Wii, ma va detto<br />

che funziona anche da lettore di film in alta<br />

definizione in formato Blu-ray.<br />

Microsoft, infine, insegue con la sua console<br />

Xbox 360 offerta in due versioni: con<br />

memoria da 4 Gb (199 euro) e da 250 Gb<br />

(249 euro). Per non essere da meno rispet-


18 Speciale regali<br />

NINTENDO NINTENDO WII<br />

Ottimo<br />

SONY<br />

PLAYSTATION 3<br />

Buono<br />

MICROSOFT<br />

XBOX 360<br />

Medio<br />

CONSOLE “SENZA FILI”. E IL GIOCO...<br />

to ai concorrenti la multinazionale di Redmond<br />

ha da poco lanciato Kinetic, un dispos<strong>it</strong>ivo<br />

in grado di rilevare i movimenti del<br />

corpo senza l’ausilio di alcun controller o<br />

telecomando. Il prezzo di questa tecnologia<br />

Risoluzione: Media<br />

Interattiv<strong>it</strong>à: Ottima<br />

Memoria: Ottima<br />

Ergonomia: Ottima<br />

Modo d’uso: Ottimo<br />

Affidabil<strong>it</strong>à: Ottima<br />

Qual<strong>it</strong>à/prezzo: Ottimo<br />

Risoluzione: Buona<br />

Interattiv<strong>it</strong>à: Buona<br />

Memoria: Buona<br />

Ergonomia: Buona<br />

Modo d’uso: Buono<br />

Affidabil<strong>it</strong>à: Buona<br />

Qual<strong>it</strong>à/prezzo: Medio<br />

Risoluzione: Ottima<br />

Interattiv<strong>it</strong>à: Buona<br />

Memoria: Buona<br />

Ergonomia: Buona<br />

Modo d’uso: Scarso<br />

Affidabil<strong>it</strong>à: Mediocre<br />

Qual<strong>it</strong>à/prezzo: Buono<br />

però si paga a parte e costa 149 euro.<br />

Come scegliere la console migliore? Ci viene<br />

in soccorso un’indagine del mensile francese<br />

“60 millions de consummateurs” condotta<br />

tra 2.500 lettori. Va detto che ogni piattaforma<br />

conta su un pubblico di fedelissimi, specie<br />

per PlayStation 3 e Xbox 360. Dal canto suo la<br />

Nintendo Wii, grazie a una “giocabil<strong>it</strong>à” del<br />

tutto nuova ed estremamente intu<strong>it</strong>iva, ha<br />

con<strong>qui</strong>stato una larga parte di pubblico sol<strong>it</strong>amente<br />

estraneo al mondo dei videogiochi.<br />

Complessivamente la Wii può essere considerata<br />

un prodotto maturo tecnologicamente<br />

che di continuo si arricchisce di nuovi giochi<br />

e accessori come la Wii F<strong>it</strong>, una pedana che<br />

rileva la posizione e i movimenti dei giocatori.<br />

L’esperienza di gioco è senza dubbio ai vertici.<br />

Unico neo, segnalato dai lettori del mensile<br />

francese, è la risoluzione video, inferiore rispetto<br />

alla concorrenza.<br />

La PlayStation 3 di Sony in versione base si<br />

colloca forse un gradino sotto, ma ha il vantaggio<br />

di esser anche un lettore Blu-ray. La<br />

Xbox 360 infine offre una risoluzione video di<br />

altissimo livello specie per videogiochi molto<br />

venduti come gli “sparatutto”, cioè giochi di<br />

guerra e combattimento. Al contrario soffre<br />

per affidabil<strong>it</strong>à e facil<strong>it</strong>à d’uso per chi è poco<br />

pratico nel maneggiare i controller di gioco.<br />

LE MACCHINE DA CAFFÈ DI-<br />

VENTANO SEMPRE PIÙ COM-<br />

Macinato<br />

PLETE. OCCHIO AI CONSUMI.<br />

• BARBARA LIVERZANI<br />

Le<br />

macchine per il caffè espresso sono<br />

diventate,ormai,un classico dei regali<br />

natalizi. Il primo passo per chi voglia comprare<br />

un prodotto di questo tipo è decidere che tipo di<br />

caffè si vuole utilizzare.Sempre più,infatti,macchina<br />

e caffè vanno a coppia e cost<strong>it</strong>uiscono un<br />

binomio inscindibile. Oltre ai modelli classici, che<br />

utilizzano il macinato,seppure specifico per l’espresso,<br />

ci sono (e per la ver<strong>it</strong>à stanno diventando<br />

la maggioranza) le macchine a cialde o a<br />

capsule.Se nel primo caso rimane un minimo di<br />

manual<strong>it</strong>à, nel dosaggio e nella pressione della<br />

polvere, nel secondo è davvero tutto automatico<br />

e al “barista” casalingo non resta altro comp<strong>it</strong>o<br />

che premere un bottone.<br />

Il risultato, del resto, è quasi sempre soddisfacente.<br />

Ma la facil<strong>it</strong>à e la pratic<strong>it</strong>à si pagano: non<br />

il Salvagente/9-16 dicembre 2010<br />

KRUPS<br />

Nespresso C<strong>it</strong>iz<br />

YY1459<br />

Ottimo<br />

SAECO<br />

Amodo mio<br />

Buono<br />

Prezzo 159 euro<br />

Tipo di caffè capsule<br />

Funzioni aggiuntive no<br />

Facil<strong>it</strong>à d’uso ottima<br />

Degustazione buona<br />

Consumo ottimo<br />

Prezzo 139 euro<br />

Tipo di caffè capsule<br />

Funzioni beccuccio vapore<br />

aggiuntive acqua calda<br />

Facil<strong>it</strong>à d’uso buona<br />

Degustazione buona<br />

Consumo ottimo<br />

A CONFRONTO 8 MODELL<br />

regalo dal<br />

solo queste macchine sono tendenzialmente un<br />

po’ più care di quelle classiche ma al momento<br />

dell’ac<strong>qui</strong>sto è bene valutare anche il costo di<br />

capsule e cialde, visto che hanno un prezzo fino<br />

a tre volte più alto del macinato.<br />

Per fornire una guida all’ac<strong>qui</strong>sto abbiamo<br />

messo a confronto 8 macchine per l’espresso<br />

casalingo. In generale nessuna delude e tutte cost<strong>it</strong>uiscono<br />

un buon compromesso qual<strong>it</strong>à/prezzo.<br />

Fra tutte brilla il prodotto della Krups, Nespresso<br />

C<strong>it</strong>iz YY1459, che ha ottenuto un<br />

buon giudizio sulla degustazione: secondo gli<br />

esperti, il caffè è cremoso e ha un odore e un<br />

gusto intenso. Anche per quanto riguarda il<br />

funzionamento, questa macchina non presenta<br />

particolari problemi: le istruzioni sono molto


DELONGHI<br />

EC270<br />

Buono<br />

DELONGHI<br />

Nespresso C<strong>it</strong>iz<br />

EN265.BAE<br />

Buono<br />

il Salvagente/9-16 dicembre 2010 19 Speciale regali<br />

Prezzo 152,99 euro<br />

Tipo di caffè macinato-cialde<br />

Funzioni beccuccio vapore<br />

aggiuntive acqua calda<br />

Facil<strong>it</strong>à d’uso buona<br />

Degustazione media<br />

Consumo ottimo<br />

Prezzo 219 euro<br />

Tipo di caffè capsule<br />

Funzioni montalatte<br />

aggiuntive elettrico<br />

Facil<strong>it</strong>à d’uso buona<br />

Degustazione media<br />

Consumo ottimo<br />

I TRA I PIÙ VENDUTI<br />

o in cialda<br />

gusto forte<br />

chiare, il flusso si interrompe automaticamente<br />

con la possibil<strong>it</strong>à, se si vuole, di regolare la<br />

quant<strong>it</strong>à di caffè a piacimento, c’è un serbatoio<br />

per le capsule usate e lo smontaggio e la pulizia<br />

sono molto semplici. Altro punto di forza, è il<br />

consumo elettrico che si interrompe quando<br />

la macchina è in stand by.Invece alcune macchine,<br />

la Krups Circolo, la Philips e la Rowenta, continuano<br />

a consumare energia anche quando sono<br />

spente: in questo caso l’unica soluzione è<br />

staccare la spina. Peccato che l’apparecchio Nespresso<br />

C<strong>it</strong>iz, oltre al caffè, non abbia alcuna<br />

funzione aggiuntiva come il beccuccio del vapore,<br />

e che durante il funzionamento sia un po’<br />

troppo rumoroso.<br />

KRUPS<br />

Nescafé Dolce Gusto<br />

KP 2100<br />

Medio<br />

KRUPS<br />

Nescafé Dolce Gusto<br />

Circolo KP 5000<br />

Medio<br />

Prezzo 129,90 euro<br />

Tipo di caffè capsule<br />

Funzioni aggiuntive no<br />

Facil<strong>it</strong>à d’uso buona<br />

Degustazione mediocre<br />

Consumo ottimo<br />

Prezzo 149,90 euro<br />

Tipo di caffè capsule<br />

Funzioni macchina<br />

aggiuntive multibevanda<br />

Facil<strong>it</strong>à d’uso buona<br />

Degustazione media<br />

Consumo mediocre<br />

della Saeco (Amodo Mio) e le due<br />

della Delonghi. Per quanto riguarda<br />

la prima, che utilizza le<br />

capsule della Lavazza, è apprezzabile<br />

il caffè e le funzioni<br />

aggiuntive: il beccuccio<br />

del vapore consente<br />

di montare il latte<br />

per il cappuccino e<br />

l’acqua calda (sebbene<br />

arrivi solo a 60 gradi) va<br />

bene per il tè.<br />

La Delonghi EC270 utilizza sia il<br />

macinato sia le cialde. Questo è senza dubbio<br />

un punto a favore perché offre una maggiore<br />

scelta e, come abbiamo detto, la possibil<strong>it</strong>à di<br />

risparmiare un po’ sull’ac<strong>qui</strong>sto del caffè.Altro<br />

elemento apprezzabile è la presenza di una<br />

piastra scalda-tazza. Ma il risultato finale<br />

non ha esaltato gli assaggiatori. Non convince<br />

nella prova d’assaggio neanche l’altra<br />

macchina della Delonghi (C<strong>it</strong>iz EN.265 BAE)<br />

che utilizza solo le capsule Nespresso. Il<br />

montalatte elettrico è il vero valore aggiunto<br />

di questo modello, ma è un plus che l’azienda<br />

<strong>it</strong>aliana si fa pagare: a 219 euro (il<br />

prezzo minimo che abbiamo trovato) questa<br />

macchina per l’espresso è la più costosa del<br />

campione.<br />

PHILIPS<br />

Senseo Quadrante<br />

HD7860<br />

Medio<br />

ROWENTA<br />

Perfecto ES4200<br />

Medio<br />

Prezzo 80 euro<br />

Tipo di caffè cialde<br />

Funzioni aggiuntive no<br />

Facil<strong>it</strong>à d’uso buona<br />

Degustazione media<br />

Consumo mediocre<br />

Prezzo 121,81 euro<br />

Tipo di caffè macinato e cialde<br />

Funzioni beccuccio<br />

aggiuntive vapore<br />

Facil<strong>it</strong>à d’uso buona/ottima<br />

Degustazione media<br />

Consumo mediocre<br />

Restano quattro modelli: uno<br />

penalizzato per il gusto, la<br />

Krups KP2100, e<br />

gli altri per il<br />

consumo elettrico.<br />

La KP2100 è un<br />

modello davvero base:<br />

la macchina piccola<br />

e leggera dovrebbe,<br />

a nostro avviso,<br />

costare meno dei suoi<br />

129 euro, considerando che<br />

consente di fare solo il caffè e il risultato<br />

finale è anche mediocre, troppo acquoso<br />

e dal sapore poco consistente.<br />

È invece un piccolo bar casalingo il modello<br />

Krups Circolo KP 5000: si tratta di una<br />

macchina multibevanda che permette di<br />

fare caffè, tè, cioccolato e infusi vari con il latte.<br />

Tuttavia il giudizio complessivo, complice<br />

l’elevato consumo di energia, è solo medio.<br />

Ultima annotazione riguarda la Philips Senseo<br />

Quadrante che utilizza solo cialde. È giusto<br />

segnalare che, in questo caso, non abbiamo<br />

a che fare con una vera macchina espresso perché<br />

sfrutta una pressione inferiore a 3 bar mentre<br />

le vere espresso ne hanno più di 10.Tuttavia<br />

il caffè ha in tutto e per tutto l’aspetto di quello<br />

bevuto al bar, cremina compresa.<br />

Seguono nel giudizio la macchina espresso ●


il Salvagente/9-16 dicembre 2010 20 dir<strong>it</strong>ti consumi scelte<br />

UN TEST DEL TÜV SU 21 ADDOBBI DI NATALE<br />

Luminarie sotto accusa:<br />

“Due su tre fuori norma”<br />

TRA I MOTIVI DELLA BOCCIATURA L’USO<br />

DI COMPONENTI NON ADEGUATE E L’AS-<br />

SENZA DI ISTRUZIONI SULLA SICUREZZA.<br />

•BEATRICE LENZI<br />

S<br />

ull’albero, nel presepe o per<br />

addobbare la casa: non è Natale<br />

senza lucine. Bianche o<br />

colorate, fisse o interm<strong>it</strong>tenti, al<br />

neon o a led. Il mercato ne offre di<br />

tutti i tipi e per tutti i gusti, peccato<br />

che non sempre i prodotti in vend<strong>it</strong>a<br />

negli scaffali dei negozi siano<br />

sicuri. Gli esperti del Tüv-<br />

Rheinland, gruppo internazionale<br />

forn<strong>it</strong>ore di servizi<br />

sulla sicurezza, hanno<br />

testato 21 catene luminose<br />

da interno ed esterno,<br />

in vend<strong>it</strong>a nei negozi<br />

della grande distribuzione.<br />

Il risultato<br />

è sconfortante e<br />

anche allarmante:<br />

solo un terzo delle<br />

luminarie natalizie<br />

è risultata idonea<br />

alla vend<strong>it</strong>a. In particolare,<br />

gli esperti dell’ente<br />

certificatore hanno sottoposto i<br />

Prodotto Giudizio<br />

Festone Pupazzo Non idoneo<br />

Nev. C/LED PVC-20L72W TAJ<br />

(Grancasa) 9,90 euro<br />

Catena di Miniled Non idoneo<br />

(Viridea) 8,90 euro<br />

40 Minisfere LED Idoneo<br />

(Viridea) 19,90 euro<br />

100 Minilucciole con controller Non idoneo<br />

per 8 giochi luce<br />

(Viridea) 8,90 euro<br />

Indoor candle lights Idoneo<br />

(Viridea) 14,90 euro<br />

Multi function rice light Non idoneo<br />

(MW) 5 euro<br />

Net Starlights Non idoneo<br />

(MW) 5 euro<br />

IL VERDETTO<br />

È MOLTO SEVERO<br />

Prodotto Giudizio<br />

Beculete colorate Non idoneo<br />

(MW) 5 euro<br />

20 Luci Pisello Non idoneo<br />

(Bennet Spa) 2,90 euro<br />

Figure luminose Idoneo<br />

(Bennet Spa) 9,90 euro<br />

Motivo luminoso Idoneo<br />

(Leroy Merlin) 15,90 euro<br />

Plastic Neon con controller Idoneo<br />

(Leroy Merlin) 11,30 euro<br />

100 Minilucciole Led con controller Non idoneo<br />

(Brico Center) 14,90 euro<br />

prodotti a test di usura, trazione, isolamento<br />

termico e hanno messo sotto<br />

esame i componenti elettrici, gli accessori<br />

e la temperatura delle lampade.<br />

Ma non solo. Il giudizio ha<br />

riguardato anche le informazioni<br />

forn<strong>it</strong>e ai consumatori: quelle<br />

presenti sulla confezione, la documentazione<br />

e la leggibil<strong>it</strong>à<br />

dei foglietti illustrativi, tutti<br />

elementi che, secondo la<br />

normativa, concorrono a<br />

rendere sicuro il prodotto.<br />

Alla resa dei conti, solo<br />

7 luminarie sono risultate<br />

totalmente sicure e<br />

idonee alla vend<strong>it</strong>a. Le<br />

rimanenti 14 per un<br />

motivo o per l’altro,<br />

hanno mostrato<br />

delle pecche<br />

tali da non<br />

farle r<strong>it</strong>enere<br />

“vendibili”.<br />

In particolare,<br />

7 prodottisonorisultati<br />

sicuri per<br />

quanto riguarda<br />

le componenti<br />

elettriche, ma decisamente<br />

avari di informazioni<br />

Prodotto Giudizio<br />

100 Minilucciole con controller Idoneo<br />

(Brico Center) 8,90 euro<br />

20 Minibulbi Led Idoneo<br />

(Brico Center) 6,90 euro<br />

180 Micro Lights Non idoneo<br />

(Auchan) 7,90 euro<br />

Stella puntale 20 luci Non idoneo<br />

(Grancasa) 6,50 euro<br />

Luminaria 20 luci Non idoneo<br />

(Grancasa) 8,90 euro<br />

Collana luminosa 20 luci Non idoneo<br />

(Grancasa) 1,90 euro<br />

Lucciolette 50 luci multicolore Non idoneo<br />

(Esselunga) 6,99 euro<br />

Lighting (OBI) 9,99 euro Non idoneo<br />

utili agli utenti. Ne sono privi sulla confezione,<br />

o hanno manuali d’uso carenti,<br />

il Festone Pupazzo luminoso, venduto<br />

nei negozi Grancasa, la Catena di Miniled<br />

e le 100 Minilucciole di Viridea,<br />

le 20 Luci Pisello e le Figure luminose<br />

della catena Bennet Spa, il Lighting<br />

venduto da OBI e le 180 Micro Lights<br />

di Auchan.<br />

Ben più grave la s<strong>it</strong>uazione per le restanti<br />

7 luminarie che oltre a essere carenti<br />

nelle informazioni sono pericolose. Vediamo<br />

uno per uno quali sono questi prodotti<br />

la cui vend<strong>it</strong>a dovrebbe essere decisamente<br />

imped<strong>it</strong>a. Nel Multi function rice<br />

light venduto alla MW, gli esperti del<br />

TüvRheinland hanno riscontrato la presenza<br />

di componenti non adeguate (cavi<br />

e spine sono fuori norma) e di una struttura<br />

poco consistente. Stessi identici problemi<br />

per altre due luminarie ac<strong>qui</strong>state<br />

nello stesso punto vend<strong>it</strong>a: Net Starlights<br />

e Beculete Colorate.<br />

Sono state ac<strong>qui</strong>state al Brico Center le<br />

100 Minilucciole Led: a renderle ina-<br />

datte alla vend<strong>it</strong>a sono il distacco<br />

del connettore e l’isolante<br />

non adeguato. Bocciata anche la<br />

Stella puntale 20 luci che presenta<br />

componenti non adeguate<br />

e i bulbi nei quali si infila la lampadina<br />

non sono fissati bene all’interno<br />

del supporto. Un problema<br />

che questo prodotto ha in<br />

comune con la Collana luminosa<br />

20 luci, ac<strong>qui</strong>stata presso<br />

Grancasa, che in più ha i fili di<br />

connessione delle lampadine<br />

che si staccano. E per questo<br />

stesso motivo gli esperti del<br />

TüvRheinland hanno catalogato<br />

come insicure le Lucciolette<br />

50 luci multicolore, comprate<br />

da Esselunga.


il Salvagente/9-16 dicembre 2010 21 dir<strong>it</strong>ti consumi scelte<br />

InformaGiusto<br />

a cura di Monica Timba<br />

•••<br />

Giù la mani<br />

dagli assicurati<br />

Dal 1994 a oggi le tariffe Rc-auto, in<br />

Italia, sono aumentate del 173% e il<br />

premio medio pagato dagli <strong>it</strong>aliani è<br />

di 407 euro, contro i 172 di Francia e<br />

i 222 della Germania. Il Sindacato<br />

nazionale agenti di assicurazione<br />

(Sna) dice basta e annuncia azioni<br />

sindacali a salvaguardia dei dir<strong>it</strong>ti<br />

violati dei consumatori e degli agenti.<br />

L’aumento spropos<strong>it</strong>ato dei premi,<br />

le azioni di disdetta massiva delle<br />

polizze assicurative e di abbandono<br />

del terr<strong>it</strong>orio da parte di talune<br />

compagnie sono alcuni dei comportamenti<br />

scorretti denunciati dallo<br />

Sna. Così il presidente Giovanni<br />

Metti: “Dopo due anni di infruttuosa<br />

mediazione, siamo oggi alla resa dei<br />

conti. Registriamo quotidiani interventi<br />

di revoche nei confronti degli<br />

agenti e tentativi di abbandono delle<br />

aree meridionali, stime che vedono<br />

5.000 agenzie a rischio chiusura in<br />

tutta Italia, con una perd<strong>it</strong>a stimabile<br />

di oltre 50.000 posti di lavoro”.<br />

•••<br />

Anatocismo<br />

v<strong>it</strong>toria di Adusbef<br />

Le sezioni civili della Cassazione<br />

hanno dato ragione all’Adusbef respingendo<br />

il ricorso della Banca popolare<br />

pugliese contro la sentenza<br />

della Corte d’Appello di Lecce che<br />

condannava l’ist<strong>it</strong>uto di cred<strong>it</strong>o a risarcire<br />

un correntista cui erano stati<br />

applicati gli interessi sugli interessi.<br />

Secondo l’associazione dei consumatori,<br />

la decisione della Suprema<br />

Corte stabilisce un principio favorevole<br />

agli utenti dei servizi bancari<br />

v<strong>it</strong>time dell’anatocismo (interessi<br />

sugli interessi) e costringe gli<br />

ist<strong>it</strong>uti di cred<strong>it</strong>o a rest<strong>it</strong>uire agli<br />

utenti usurati decine di miliardi di<br />

euro. Si stabilisce, inoltre, che la<br />

prescrizione del dir<strong>it</strong>to del correntista<br />

a ottenere la rest<strong>it</strong>uzione delle<br />

somme illeg<strong>it</strong>timamente addeb<strong>it</strong>ate<br />

scatta dalla chiusura del rapporto e<br />

non dalla data della singola annotazione<br />

a deb<strong>it</strong>o sul conto.<br />

•••<br />

La certificazione<br />

del biologico<br />

A fronte alla continua e forte cresc<strong>it</strong>a<br />

del mercato dei prodotti biologici<br />

<strong>it</strong>aliani, diventa ancora più importante<br />

lo sviluppo di un sistema nazionale<br />

di controllo e certificazione efficiente.<br />

Solo così è possibile offrire<br />

tutela e garanzie ai consumatori. È<br />

quanto emerso dal convegno orga-<br />

16<br />

Promemoria<br />

nizzato da Federbio sul tema “Il sistema<br />

di certificazione nazionale dei<br />

prodotti biologici: s<strong>it</strong>uazioni e prospettive<br />

di riforma”. Paolo Carnemolla,<br />

presidente Federbio: “La nostra<br />

Federazione sta lavorando molto<br />

su questo aspetto e ha lanciato nei<br />

mesi scorsi uno specifico piano d’azione<br />

per migliorare la collaborazione<br />

e l’integrazione fra i soggetti interessati<br />

e per risolvere alcune cr<strong>it</strong>ic<strong>it</strong>à<br />

affinché si possa raggiungere una<br />

dicembre<br />

Ravvedimento<br />

I contribuenti tenuti al versamento un<strong>it</strong>ario di imposte<br />

e contributi regolarizzano i versamenti non effettuati<br />

(o effettuati in misura insufficiente) entro il<br />

16 novembre 2010 (ravvedimento). Imposte e r<strong>it</strong>enute,<br />

maggiorate di interessi legali e della sanzione ridotta<br />

al 2,5%, sono versate con modello F24 con modal<strong>it</strong>à<br />

telematiche. Solo i non t<strong>it</strong>olari di part<strong>it</strong>a Iva<br />

possono presentare il mod. F24 anche in banca, in<br />

agenzia postale o dal concessionario. I sost<strong>it</strong>uti d’imposta<br />

cumulano al tributo gli interessi dovuti.<br />

Contribuenti Iva mensili<br />

I contribuenti Iva mensili versano, con modello F24<br />

con modal<strong>it</strong>à telematiche, l’imposta dovuta per il<br />

mese di ottobre.<br />

Saldo Ici 2010<br />

I proprietari o t<strong>it</strong>olari di dir<strong>it</strong>ti reali di godimento su<br />

beni immobili versano il saldo Ici 2010 mediante bollettino<br />

di c/c/p intestato al concessionario da presentare<br />

in posta, direttamente dal concessionario o<br />

tram<strong>it</strong>e una banca convenzionata; con il bollettino di<br />

c/c/p intestato al Comune, in posta o tram<strong>it</strong>e una<br />

banca convenzionata; con il modello F24 con modal<strong>it</strong>à<br />

telematiche per i t<strong>it</strong>olari di part<strong>it</strong>a Iva; con modello<br />

F24 in banca, nelle agenzie postali, dal concessionario<br />

o con modal<strong>it</strong>à telematiche per i non t<strong>it</strong>olari<br />

di part<strong>it</strong>a Iva.<br />

Residenti all’estero, Ici 2010<br />

I residenti all’estero, proprietari o t<strong>it</strong>olari in Italia di dir<strong>it</strong>ti<br />

reali su beni immobili, che non hanno versato l’acconto<br />

Ici 2010 entro il 16 giugno 2010 versano l’imposta<br />

in unica soluzione con maggiorazione degli interessi<br />

nella misura del 3%, anche con bonifico bancario o vaglia<br />

internazionale di versamento in conto corrente.<br />

migliore efficienza dell’attiv<strong>it</strong>à degli<br />

organismi di certificazione”.<br />

•••<br />

Farmaci<br />

e liberalizzazioni<br />

Il Garante per la sorveglianza dei<br />

prezzi, Roberto Sambuco, “apre” all’estensione<br />

della libera vend<strong>it</strong>a ai<br />

farmaci di fascia C con obbligo di ricetta.<br />

Soddisfatta Federconsumatori:<br />

“Un passo importante che rappresenta<br />

un forte segnale sulla volontà<br />

di proseguire il percorso virtuoso<br />

già intrapreso con la liberalizzazione<br />

dei farmaci da banco”, commenta<br />

la vicepresidente R<strong>it</strong>a Battaglia.<br />

Secondo quanto riportato da Sambuco,<br />

negli ultimi 4 anni, con l’avvio<br />

della prima fase della liberalizzazione,<br />

i prezzi sono aumentati mediamente<br />

del 4% contro i rincari del 15%<br />

registrati nei quattro anni precedenti,<br />

segno che la liberalizzazione ha<br />

funzionato. Per questo, secondo Mr<br />

Prezzi, gli effetti pos<strong>it</strong>ivi vanno ampliati:<br />

“Bisognerebbe togliere tutti<br />

quei vincoli che ancora oggi lim<strong>it</strong>ano<br />

l’apertura di nuove farmacie”.<br />

•••<br />

Poche etichette<br />

nei mercati rionali<br />

Comprare nei mercati rionali può essere<br />

molto conveniente, ma non sempre<br />

trasparente: solo 4 banchi su 10<br />

indicano la provenienza dei prodotti.<br />

È quanto emerge dal Rapporto sull’etichettatura<br />

dei prodotti ortofrutticoli<br />

e <strong>it</strong>tici nei mercati rionali, realizzato<br />

dal Movimento difesa del c<strong>it</strong>tadino,<br />

secondo cui sono sempre meno i<br />

vend<strong>it</strong>ori che rispettano le norme in<br />

materia di etichettatura. “I risultati<br />

non fanno altro che peggiorare. Eppure,<br />

visto che sono anni che l’obbligatorietà<br />

in etichetta di importanti informazioni<br />

come l’origine è in vigore,<br />

ci dovremmo aspettare un miglioramento”,<br />

commentano dall’Mdc. L’indagine,<br />

svolta nel mese di novembre,<br />

ha riguardato 450 banchi in otto regioni:<br />

Basilicata, Calabria, Emilia-Romagna,<br />

Lazio, Liguria, Lombardia,<br />

Marche e Toscana.


Mensile a cura del Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti Supplemento a “il Salvagente” n. 48 del 9 dicembre 2010<br />

Speciale/XI Sessione Programmatica a Orvieto<br />

Ora si definiscano<br />

i costi standard<br />

Nella splendida cornice<br />

umbra, a Orvieto, si è<br />

svolta la due-giorni di incontri<br />

dell’XI Sessione Programmatica,<br />

l’annuale incontro fra le associazioni<br />

di consumatori del<br />

Consiglio Nazionale dei<br />

Consumatori e degli Utenti<br />

(CNCU) e le Regioni. “Federalismo,<br />

mercato, servizi ai<br />

c<strong>it</strong>tadini” il t<strong>it</strong>olo scelto per l’evento<br />

che si è concluso con l’adozione<br />

di un documento un<strong>it</strong>ario<br />

per ribadire la central<strong>it</strong>à<br />

delle associazioni dei consumatori<br />

nel confronto per la definizione<br />

dei costi standard dei<br />

servizi (v. articolo a pag. 3). La<br />

Sessione ha visto la partecipazione,<br />

l’11 e il 12 novembre, di<br />

circa 400 persone, tra rappresentanti<br />

delle associazioni e<br />

delle ist<strong>it</strong>uzioni, economisti ed<br />

IL FEDERALISMO, IL MERCA-<br />

TO E I SERVIZI AI CITTADINI<br />

AL CENTRO DEI LAVORI DEL-<br />

L’ANNUALE INCONTRO TRA<br />

LE ASSOCIAZIONI DEL CNCU<br />

E LE REGIONI.<br />

esponenti del mondo accademico.<br />

Dopo la sessione introduttiva,<br />

nella quale il professor<br />

Mannheimer ha presentato i<br />

risultati della ricerca sugli <strong>it</strong>aliani<br />

e il federalismo (v. articolo a<br />

pag. 2), i lavori sono stati scand<strong>it</strong>i<br />

da tre sessioni tematiche:<br />

“Pol<strong>it</strong>iche sociali e salute”,<br />

“Commercio e servizi” -<br />

presenziate da Stefano Sa-<br />

glia, sottosegretario allo<br />

Sviluppo economico e<br />

presidente del CNCU - e<br />

“Fiscal<strong>it</strong>à locale e costi del federalismo”<br />

(v. articoli alle<br />

pagg. 4 e 6). A dare il benvenuto,<br />

il sindaco di Orvieto,<br />

Antonio Concina, e la presidente<br />

della Regione Umbria,<br />

Catiuscia Marini (v. articolo<br />

a pag. 5).<br />

Per contestualizzare il modello<br />

<strong>it</strong>aliano nell’attuale fase storica<br />

ed economica, si è part<strong>it</strong>i dalle<br />

esperienze degli altri paesi<br />

europei dove il modello federale<br />

è già realtà. Unanime<br />

la richiesta delle associazioni<br />

di consumatori<br />

di definire al più presto i costi<br />

IL NOSTRO SITO www.tuttoconsumatori.<strong>it</strong><br />

•••<br />

5<br />

Presidente del Cncu<br />

Stefano SAGLIA<br />

Componenti:<br />

Pietro SPADONI<br />

Rappresentante delle Regioni<br />

designato dalla Conferenza unificata<br />

Gianni CAVINATO<br />

Acu - Associazione Consumatori Utenti<br />

Paolo LANDI<br />

Adiconsum<br />

Carlo PILERI<br />

Adoc<br />

Mauro NOVELLI<br />

Adusbef<br />

Luisa CRISIGIOVANNI<br />

Altroconsumo<br />

Daniela PERROTTA<br />

AssoConsum<br />

Mario FINZI<br />

Assoutenti<br />

Giovanni FERRARI<br />

Casa del Consumatore<br />

Consiglio Nazionale<br />

dei Consumatori e degli Utenti<br />

(art. 136 del Codice del Consumo)<br />

Walther ANDREAUS<br />

Centro Tutela Consumatori Utenti<br />

Verbraucherzentral Sudtirol<br />

Antonio GAUDIOSO<br />

C<strong>it</strong>tadinanzattiva<br />

Marco Maria DONZELLI<br />

Codacons<br />

Ivano GIACOMELLI<br />

Codici - Centro Dir<strong>it</strong>ti del C<strong>it</strong>tadino<br />

Sara BITETTI<br />

Confconsumatori<br />

Rosario TREFILETTI<br />

Federconsumatori<br />

Pietro PRADERI<br />

Lega Consumatori<br />

Lorenzo MIOZZI<br />

Movimento Consumatori<br />

Antonio LONGO<br />

Movimento Difesa del C<strong>it</strong>tadino<br />

Massimiliano DONA<br />

Unione Nazionale Consumatori<br />

La composizione del Consiglio potrà essere integrata con i rappresentanti<br />

delle associazioni che si iscriveranno nell’Elenco delle associazioni rappresentative<br />

a livello nazionale secondo i re<strong>qui</strong>s<strong>it</strong>i fissati dall’articolo 137 del Codice<br />

del Consumo (Dm 19 gennaio 1999, n. 20)<br />

Segreteria CNCU, Roberto Guidi, tel. 06/47055369, fax 06/47055394.<br />

E-mail: cncu@sviluppoeconomico.gov.<strong>it</strong><br />

standard dei servizi senza il<br />

cui dato è complesso valutare<br />

le ricadute a livello locale.<br />

Perché se non c’è chiarezza,<br />

è l’allarme lanciato dalle a ssociazioni<br />

dei consumatori,<br />

il rischio sarà di trovarsi<br />

di fronte a un trasferimento di<br />

imposizione fiscale e a maggiori<br />

costi, senza alcun beneficio<br />

per i c<strong>it</strong>tadini. Un appello<br />

raccolto dal sottosegretario<br />

Stefano Saglia, che ha assicurato<br />

la sua volontà di garantire<br />

la rappresentanza dei<br />

consumatori nei tavoli di confronto<br />

(v. articolo a pag. 4).<br />

Pagina 2<br />

Federalismo fiscale:<br />

sosten<strong>it</strong>ori e scettici<br />

Pagina 3<br />

Saglia: i dir<strong>it</strong>ti<br />

saranno garant<strong>it</strong>i<br />

Pagina 4<br />

Consumatori<br />

ai tavoli di confronto<br />

Pagina 5<br />

“Portavoce<br />

della società civile”<br />

Pagina 6<br />

Consumatori tra<br />

informazione e tutele


“A<br />

un’analisi comparata<br />

a livello internazionale<br />

risulta con chiarezza che se un<br />

Paese è inefficiente il federalismo<br />

non fa altro che aggravare<br />

la s<strong>it</strong>uazione (si pensi alle esperienze<br />

latino-americane, africane<br />

e asiatiche), se invece è efficiente<br />

il federalismo non può che migliorarla<br />

ancora (come nella<br />

maggior parte delle esperienze<br />

europee)”. Così Francesco<br />

Palerm o, docente di Dir<strong>it</strong>to<br />

comparato all’Univers<strong>it</strong>à di<br />

Verona, ha sintetizzato nel corso<br />

della Sessione Programmatica<br />

gli scenari possibili per l’Italia<br />

nel momento in cui il federalismo<br />

fiscale entrerà a regime.<br />

Palermo ha defin<strong>it</strong>o il federalismo<br />

disegnato dal Governo come<br />

un unicum, perché si distingue<br />

dalle norme di quei Paesi<br />

che lo hanno introdotto per sanare<br />

costi di natura non economica.<br />

Come quelli legati ai confl<strong>it</strong>ti<br />

etnici (ad esempio in Spagna<br />

e in Belgio), alle peculiar<strong>it</strong>à geografiche<br />

(ad esempio in Svizzera<br />

o negli Stati Un<strong>it</strong>i) o alle tensioni<br />

pol<strong>it</strong>iche (ad esempio in Germania<br />

o in Austria). In questo conte-<br />

tuttoconsumatori<br />

Il confronto con le realtà internazionali<br />

Federalismo<br />

all’<strong>it</strong>aliana<br />

I sosten<strong>it</strong>ori<br />

e gli scettici<br />

FRANCESCO PALERMO, DOCENTE DI DIRITTO COMPARATO,<br />

TRACCIA TUTTI GLI SCENARI POSSIBILI DELLA FEDERALIZZA-<br />

ZIONE FISCALE. E RENATO MANNHEIMER, PRESIDENTE DELL’ISPO,<br />

ILLUSTRA IL GRADIMENTO E LE ASPETTATIVE DEGLI ITALIANI.<br />

sto “l’Italia parrebbe essere il primo<br />

esperimento di federalizzazione<br />

come strumento per migliorare<br />

l’efficienza della macchina<br />

amministrativa, pol<strong>it</strong>ica e ist<strong>it</strong>uzionale<br />

e per sanare i bilanci”.<br />

Il confronto con realtà internazionali<br />

è serv<strong>it</strong>o per comprendere<br />

le ragioni più profonde del dibatt<strong>it</strong>o<br />

in corso tra il part<strong>it</strong>o dei sosten<strong>it</strong>ori<br />

e quello degli scettici.<br />

Due linee di pensiero che trovano<br />

un esatto riscontro nei risultati<br />

della ricerca condotta dal professor<br />

Renato Mannheimer,<br />

presidente dell’Ist<strong>it</strong>uto di ricerche<br />

e analisi pol<strong>it</strong>iche<br />

(Ispo), presentati a Orvieto nel<br />

corso della sessione introduttiva.<br />

Se il risanamento del bilancio<br />

e la riduzione delle spese sono<br />

le motivazioni di fondo che hanno<br />

spinto alla definizione delle<br />

norme quadro del federalismo fiscale,<br />

cosa ne pensano i c<strong>it</strong>tadini?<br />

Questa la linea di fondo delle<br />

interviste condotte su un campione<br />

di 800 persone. Dalla ricerca<br />

risulta difficile individuare<br />

una tendenza, a giudicare dalle<br />

risposte alla domanda sul gradimento<br />

dei nuovi meccanismi:<br />

metà si dice favorevole, metà<br />

contraria. “Una spaccatura dovuta<br />

anche a una divisione terr<strong>it</strong>oriale:<br />

a Sud sono evidentemente<br />

più scettici”, ha detto<br />

Mannheimer. Escludendo una<br />

piccola percentuale di indecisi (2<br />

su 10) la restante parte degli intervistati<br />

porta sostanzialmente<br />

al centro l’ago della<br />

bilancia: sommando “molto favorevoli”<br />

(7%) e “abbastanza favorevoli”<br />

(35%) si arriva a quota<br />

42%, contro il 40% di<br />

contrari (16% di “molto contrari”<br />

e 24% di “abbastanza contrari”).<br />

Del resto 4 su 10 sono<br />

preoccupati prima di tutto per il<br />

lavoro e l’occupazione e solo 3<br />

su 100 danno la prior<strong>it</strong>à al federalismo.<br />

Entrando più nel dettaglio<br />

dei meccanismi che muoveranno<br />

il sistema del federalismo<br />

fiscale, emerge una netta prevalenza<br />

di favorevoli (quasi 7 su<br />

100) al principio “che i soldi rac-<br />

pagina<br />

2<br />

colti in una Regione<br />

tram<strong>it</strong>e le tasse vengano<br />

utilizzati anche per aiutare<br />

le altre Regioni più povere”.<br />

E se circa metà del campione dice<br />

di considerare gli <strong>it</strong>aliani “un<br />

insieme di popoli” e l’altra metà<br />

un “popolo unico”, la spaccatura<br />

è ancora più netta nel giudizio<br />

sui rischi legati all’un<strong>it</strong>à del Paese:<br />

per il 47% il federalismo la<br />

attenuerà, mentre un altro 47%<br />

giudica infondato il rischio.


il Salvagente/9 dicembre 2010<br />

Welfare, salute e fiscal<strong>it</strong>à locale al centro della prima e terza sessione<br />

Saglia: i dir<strong>it</strong>ti universali<br />

saranno garant<strong>it</strong>i<br />

A GOVERNO E REGIONI LE AS-<br />

SOCIAZIONI DEI CONSUMATO-<br />

RI CHIEDONO PIÙ RAPPRESEN-<br />

TANZA NELLA DEFINIZIONE DE-<br />

GLI STANDARD DI COSTI E AS-<br />

SISTENZA. MASSIMA VIGILAN-<br />

ZA ANCHE NELLA LOTTA ALL’E-<br />

VASIONE FISCALE.<br />

P er<br />

produrre benefici<br />

ai c<strong>it</strong>tadini, destinatari<br />

di servizi di welfare e<br />

san<strong>it</strong>à, le norme attuative<br />

del federalismo fiscale dovranno<br />

essere in grado di<br />

sanare le ini<strong>qui</strong>tà e ridurre<br />

gli sprechi: è stato questo,<br />

in sintesi, l’appello lanciato<br />

dalle associazioni dei<br />

consumatori al Governo e<br />

alle Regioni, nel corso della<br />

prima sessione dell’incontro<br />

di Orvieto su pol<strong>it</strong>iche<br />

sociali e salute.<br />

Con le annunciate nuove<br />

OSSERVATORIO FARMACI, OCCHIO AL TICKET<br />

P er<br />

norme sul federalismo, il<br />

Governo ha promesso<br />

molto, generando una<br />

grande aspettativa tra i c<strong>it</strong>tadini.<br />

E ora le associazioni<br />

di consumatori sono<br />

chiamate a verificare l’attuazione<br />

delle pol<strong>it</strong>iche<br />

promesse nei tavoli di<br />

confronto ai quali saranno<br />

chiamate a sedere. “Oggi<br />

sono le famiglie a farsi carico<br />

dei costi del welfare -<br />

ha detto Antonio Longo,<br />

presidente del Movimento<br />

Difesa del C<strong>it</strong>tadino<br />

(MDC) - ed è per<br />

questo che la maggior<br />

parte di loro è contenta<br />

che le competenze passino<br />

alle Regioni”. Unanime<br />

la richiesta delle associazioni<br />

di essere tenute in<br />

considerazione in sede di<br />

definizione dei costi standard<br />

per garantire “una<br />

corretta ripartizione delle<br />

risorse, una corretta analisi<br />

dei bisogni terr<strong>it</strong>oriali e<br />

una definizione di standard<br />

di base uguali per<br />

tutti”, ha detto Liliana<br />

Ciccarelli, responsabile<br />

conciliazioni di C<strong>it</strong>tadinanzattiva.<br />

In tema<br />

di san<strong>it</strong>à, uno snodo fondamentale<br />

sarà la ridefinizione<br />

dei Livelli essenziali<br />

di assistenza (Lea), fermi<br />

da 10 anni. Secondo Ciccarelli<br />

il nuovo elenco dei<br />

Lea dovrebbe includere -<br />

tra le altre cose - le cure<br />

odontoiatriche, una ridefinizione<br />

dell’assistenza domiciliare,<br />

la riabil<strong>it</strong>azione,<br />

le malattie rare, le protesi<br />

e gli ausili.<br />

Appelli raccolti dal sottosegretario<br />

al ministero dello<br />

Sviluppo economico<br />

e presidente del<br />

CNCU, Stefano Saglia,<br />

che ha garant<strong>it</strong>o:<br />

“Mi farò personalmente<br />

portavoce affinché le<br />

associazioni dei consumatori<br />

siano sent<strong>it</strong>e nel<br />

mon<strong>it</strong>oraggio e nella fissazione<br />

degli standard in<br />

questa fase di attuazione<br />

dei decreti legislativi e<br />

nella successiva fase<br />

trans<strong>it</strong>oria <strong>qui</strong>nquennale”.<br />

Saglia ha poi rassicurato<br />

che i dir<strong>it</strong>ti universali (istruzione,<br />

mobil<strong>it</strong>à, salute)<br />

saranno garant<strong>it</strong>i “per<br />

la loro rilevanza per la collettiv<strong>it</strong>à,indipendentemente<br />

dalle capac<strong>it</strong>à economiche<br />

degli utenti (singoli<br />

e famiglie)”. “Bisogna mi-<br />

comprendere gli effetti diretti del federalismo sui c<strong>it</strong>tadini, un buon esempio è<br />

quello del ticket sui farmaci. Il differenziale di prezzo tra i medicinali con il brand<br />

e i generici, ha ricordato Rossella Miracapillo del Movimento Consumatori, può arrivare<br />

al 50%. E visto che il contributo che il c<strong>it</strong>tadino paga alla Regione, attraverso il ticket, è<br />

un contributo fisso, è evidente che “la differenza di prezzo va a beneficio delle sole aziende” che producono<br />

farmaci “griffati”.<br />

A conti fatti, quel differenziale, che l’anno scorso era di quasi mezzo miliardo di euro, è volato - solo nei primi<br />

sei mesi di quest’anno - a quota 260 milioni. Le regioni dove si ac<strong>qui</strong>stano più farmaci col brand sono “quelle<br />

dove si fa poca educazione sul farmaco generico”, dice Miracapillo. E guarda caso proprio quelle con la<br />

spesa san<strong>it</strong>aria in rosso. E in alcune (Lazio, Campania, Molise e Calabria) “i c<strong>it</strong>tadini dovranno pagare, in media,<br />

61 euro pro cap<strong>it</strong>e di Irpef in più come una tantum per il 2011”.<br />

Per ev<strong>it</strong>are che il federalismo faccia danni, dice Miracapillo, “è indispensabile continuare ad avere linee guida<br />

uniformi per non trovarci a fare i conti con Regioni che caricano sui c<strong>it</strong>tadini le proprie inadempienze”.<br />

pagina<br />

3<br />

rare a un federalismo responsabile<br />

che permetta<br />

di chiudere con le spese<br />

inutili - ha aggiunto Saglia<br />

- e investire sulla cresc<strong>it</strong>a”.<br />

E se oggi tra i c<strong>it</strong>tadini la<br />

percezione più diffusa è<br />

quella di servizi inadeguati,<br />

il contraltare è l’altissima<br />

percentuale di evasori<br />

fiscali nel nostro Paese.<br />

Di questo si è parlato nel<br />

corso della terza sessione<br />

su “Fiscal<strong>it</strong>à locale e costi<br />

del federalismo”, in cui la<br />

voce delle associazioni è<br />

stata affidata a Luisa Crisigiovanni,<br />

direttore di<br />

Altroconsumo, e a Lorenzo<br />

Miozzi, pre s idente<br />

del Movimento<br />

Consumatori.<br />

C<strong>it</strong>ando i dati della Cgia di<br />

Mestre, Luisa Crisigiovanni<br />

ha ricordato che in Italia<br />

mediamente la pressione<br />

fiscale annua è<br />

di 7.900 euro; in<br />

Francia di 7.400 e<br />

in Germania di<br />

6.900. Ma, in termini<br />

di servizi,<br />

quanto ricevono<br />

in cambio i contribuenti?“L’e<strong>qui</strong>valente<br />

di 8.000<br />

euro in Italia, di<br />

9.000 in Germania<br />

e di 10.000 in<br />

Francia”.<br />

È proprio sulla lotta<br />

all’evasione che il federalismo<br />

potrebbe dare<br />

alle comun<strong>it</strong>à locali una<br />

scossa importante, perché<br />

sarebbero spinte a<br />

recuperare risorse da impiegare<br />

direttamente, ha<br />

ricordato Miozzi.<br />

Ed è <strong>qui</strong> che le associazioni<br />

di consumatori hanno<br />

una carta importante<br />

da giocarsi, pretendendo<br />

una rappresentanza<br />

maggiore.


tuttoconsumatori<br />

“Commercio e servizi” nel secondo focus della Sessione<br />

Le rappresentanze<br />

dei consumatori ai<br />

tavoli di confronto<br />

IL DIBATTITO SUGLI EFFETTI<br />

DEL FEDERALISMO SUL COM-<br />

MERCIO E LA RICHIESTA DELLE<br />

ASSOCIAZIONI DI NUOVE SEDI<br />

PER DIALOGARE CON LE ISTI-<br />

TUZIONI. SUL TAPPETO ANCHE<br />

LA LIBERALIZZAZIONE DEI SAL-<br />

DI E LA CONCORRENZA NEL<br />

SETTORE DEI CARBURANTI.<br />

Il<br />

pomeriggio della<br />

prima giornata della<br />

Sessione Programmatica<br />

dal t<strong>it</strong>olo Commercio<br />

e serv i z i è stata animata<br />

da un vivace botta-erisposta<br />

tra i rappresentanti<br />

delle associazioni e<br />

l’on. Stefano Saglia, sottosegretario<br />

allo Sviluppo<br />

economico e presidente<br />

del CNCU. Il dibatt<strong>it</strong>o è<br />

stato inoltre l’occasione<br />

per fare un bilancio sullo<br />

stato dell’arte in materia<br />

di commercio e servizi e<br />

su quali effetti hanno avuto,<br />

in questi settori, le norme<br />

nazionali sul federalismo<br />

legislativo e quello<br />

amministrativo e le disposizioni<br />

contenute nella direttiva<br />

Bolkestein, che ha<br />

affidato alle Regioni la materia<br />

del commercio.<br />

Tanto gli <strong>it</strong>er legislativi nazionali<br />

che quelli comun<strong>it</strong>ari<br />

si sono resi necessari<br />

alla luce dei fenomeni che<br />

hanno interessato i servizi.<br />

Primo fra tutti, quello della<br />

globalizzazione. La creazione<br />

di grandi reti commerciali<br />

distribu<strong>it</strong>e su tutto<br />

il terr<strong>it</strong>orio nazionale, per<br />

esempio, chiama le associazioni<br />

a fare la loro parte<br />

per creare una coscienza<br />

di consumo responsabile.<br />

A tal fine il segretario nazionale<br />

di Adiconsum, Paolo<br />

Landi, r<strong>it</strong>iene urgente<br />

stringere un canale di comunicazione<br />

con la grande<br />

distribuzione per trovare insieme<br />

soluzioni. Ad esempio<br />

sul fronte delle garanzie<br />

post vend<strong>it</strong>a e della durata<br />

dei prodotti ac<strong>qui</strong>stati (vedi<br />

gli elettrodomestici).<br />

Sul fronte agro-alimentare,<br />

Landi ricorda come la<br />

crisi economica abbia avuto<br />

come conseguenza<br />

un boom dei discount.<br />

E anche su questo è necessario<br />

trovare il modo di<br />

fare pressione sulla Gdo<br />

di qual<strong>it</strong>à perché arrivi a<br />

contenere i prezzi, per<br />

non penalizzare i c<strong>it</strong>tadini.<br />

Di coinvolgimento delle<br />

associazioni di consumatori<br />

ha parlato anche M ario<br />

Finzi, presidente di<br />

Assoutenti, chiedendo di<br />

individuare le sedi di confronto<br />

tra associazioni di<br />

consumatori e ist<strong>it</strong>uzioni.<br />

Molti i precedenti che hanno<br />

avuto un efficace es<strong>it</strong>o, ha ricordato<br />

Finzi, come il tavolo<br />

nazionale per la determinazione<br />

dei parametri qual<strong>it</strong>ativi<br />

obbligatori e per il controllo<br />

del livello delle prestazio-<br />

ni. Richieste alle quali il documento<br />

un<strong>it</strong>ario sottoscr<strong>it</strong>to<br />

a conclusione dei lavori ha<br />

dato una risposta pos<strong>it</strong>iva.<br />

Nel corso della seconda<br />

giornata di lavori della<br />

Te rza Sessione ampio<br />

spazio è stato dato al tema<br />

della liberalizzazione<br />

dei saldi. Ma su quest’esigenza,<br />

sollevata dalle associazioni,<br />

il sottosegretario<br />

Saglia ha r<strong>it</strong>enuto necessario<br />

aprire una riflessione.<br />

Ampio spazio è stato dato<br />

anche al settore dei carburanti.<br />

Secondo le asso-<br />

pagina<br />

4<br />

ciazioni oggi esistono<br />

troppi vincoli che impediscono<br />

una vera concorrenza<br />

nel settore, come la<br />

distanza minima e i lim<strong>it</strong>i<br />

all’apertura delle pompe.<br />

Su questo Saglia ha ricordato<br />

i tavoli di confronto<br />

aperti presso il ministero.<br />

“Le prime risultanze - ha<br />

spiegato il sottosegretario<br />

- sono state anche trasfuse<br />

in una serie di disposizioni<br />

che dovrebbero essere<br />

incluse nello schema<br />

di disegno di legge annuale<br />

sulla concorrenza. Misure<br />

che nascono con l’obiettivo<br />

di ridurre se non<br />

azzerare la differenza tra la<br />

media dei prezzi dei carburanti<br />

tra l’Italia e il resto<br />

dell’Unione europea”.<br />

Saglia non ha escluso, infine,<br />

“l’opportun<strong>it</strong>à di dare<br />

uno stimolo allo sviluppo<br />

delle vend<strong>it</strong>e del settore<br />

non oil negli impianti di distribuzione”.


il Salvagente/9 dicembre 2010<br />

Le<br />

Rinnovato l’impegno delle associazioni a rappresentare le istanze dei c<strong>it</strong>tadini<br />

associazioni di<br />

consumatori diventano<br />

interlocutori diretti, attraverso<br />

forme strutturate di partecipazione,<br />

della Conferenza<br />

delle Regioni che sta guidando<br />

l’attuazione del federalismo.<br />

È questo l’importante ri-<br />

pagina<br />

“Portavoce della società civile”<br />

IL RUOLO DI INTERLOCUTRICI DIRETTE DELLA CONFERENZA<br />

DELLE REGIONI AFFERMATO NEL DOCUMENTO SIGLATO AL TER-<br />

MINE DELL’XI SESSIONE PROGRAMMATICA, A ORVIETO.<br />

sultato consegu<strong>it</strong>o al termine<br />

dell’XI Sessione Programmatica<br />

di Orvieto. “Un risultato<br />

importante, che conferma<br />

l’impegno delle associazioni<br />

dei consumatori nel farsi portavoce,<br />

verso le ist<strong>it</strong>uzioni,<br />

delle richieste che arrivano<br />

dalla società civile”, ha commentato<br />

Gianfrancesco<br />

Vecchio, Direttore generale<br />

del ministero dello<br />

Sviluppo economico.<br />

Il Documento<br />

Programmatico 2010<br />

Ecco il testo integrale del<br />

Documento Programmatico<br />

2010, concordato il 12<br />

novembre 2010 dalle Re-<br />

FISCALITÀ LOCALE E COSTI DEL FEDERALISMO<br />

indice che misura l’attenzione di enti ist<strong>it</strong>uzionali e ministeri verso i consumatori: in<br />

UnGermania questo termometro si chiama Index e raccoglie 65 indicatori che rilevano<br />

i processi di mon<strong>it</strong>oraggio sulla tutela dei consumatori nelle diverse sedi ist<strong>it</strong>uzionali.<br />

A parlarne, nel corso del focus su Fiscal<strong>it</strong>à locale e costi del federalismo dell’XI Sessione<br />

Programmatica, è stata Cornelia Tausch, responsabile economia e rapporti internazionali<br />

della Federazione delle organizzazioni tedesche consumeriste. Con<br />

la sua organizzazione la Tausch svolge nel Paese un’intensa attiv<strong>it</strong>à di lobbying e di implementazione<br />

delle leggi a tutela degli utenti. Ma visto il tema scelto quest’anno per la Sessione,<br />

la testimonianza della Tausch è stata importante anche - e soprattutto - per il focus che ha dato<br />

del suo Paese, che si basa su un sistema federale cooperativo tra i 16 Stati. La Tausch ha<br />

parlato anche dell’obiettivo della sua organizzazione, che è di velocizzare e implementare la<br />

competizione fra i diversi Stati tedeschi. In questo contesto si inserisce l’Index.<br />

A quello della Tausch e del professor Palermo (v. pag 2), nel corso della sessione si è affiancato<br />

anche l’intervento dell’assessore alle Attiv<strong>it</strong>à produttive della Calabria, Stefano<br />

Caridi, che si è fatto testimone di un paradosso per spiegare quali sono i mali che il federalismo<br />

si propone di curare: “In una local<strong>it</strong>à calabra, fino a poco tempo fa, su 8 chilometri erano<br />

presenti 8 ospedali: la Calabria vuole uscire da questa s<strong>it</strong>uazione”.<br />

La Sessione Programmatica di Orvieto si è conclusa con l’intervento della presidente<br />

della Regione Umbria, Catiuscia Marini. “Sulla bozza di decreto in attuazione della<br />

legge 42 - ha detto la Marini - nutro alcune preoccupazioni: una riforma così significativa<br />

che cambia la forma dello Stato necess<strong>it</strong>a di maggiore coesione ist<strong>it</strong>uzionale se davvero il<br />

suo obiettivo vuole essere di attuare un federalismo fiscale a misura di c<strong>it</strong>tadino”. Obiezioni<br />

che la Marini ha sollevato pur sottolineando che l’Umbria è stata tra le Regioni che più<br />

hanno condiviso la legge sul federalismo per i principi e le modal<strong>it</strong>à cui si ispira. Tra questi,<br />

la maggiore responsabil<strong>it</strong>à dei governi regionali nella gestione della cosa pubblica, la rafforzata<br />

partecipazione dei c<strong>it</strong>tadini alla v<strong>it</strong>a pubblica e il miglioramento della quant<strong>it</strong>à e della<br />

qual<strong>it</strong>à dei servizi. Secondo la Marini è importante che tutti questi aspetti si trasformino, da<br />

semplici potenzial<strong>it</strong>à, in realtà concrete.<br />

Accanto a questi vantaggi, però, ci sono anche alcuni pericoli: ad esempio la terr<strong>it</strong>orial<strong>it</strong>à,<br />

che si può trasformare “in un localismo esasperato”, ha detto la Marini. Perché il federalismo<br />

possa rappresentare davvero un’opportun<strong>it</strong>à, secondo la Marini è necessario chiarire<br />

con il Governo quali servizi si vogliono garantire e come verrà cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o e funzionerà il fondo<br />

perequativo; individuare il sistema di premial<strong>it</strong>à per le Regioni virtuose, e, viceversa, le<br />

sanzioni per quelle inadempienti.<br />

gioni e dalle associazioni<br />

dei consumatori del CNCU.<br />

Il Ministero dello Sviluppo<br />

Economico, le Regioni e Province<br />

Autonome e le Associazioni<br />

dei consumatori e utenti,<br />

rappresentate nel CNCU, riconfermano<br />

la valid<strong>it</strong>à della<br />

collaborazione fin <strong>qui</strong> realizzata,<br />

che ha permesso il raggiungimento<br />

di importanti risultati e<br />

portato con successo allo<br />

svolgimento della XI Sessione<br />

Programmatica di Orvieto dedicata<br />

a “Federalismo, Mercato<br />

e Servizi ai C<strong>it</strong>tadini”.<br />

Riconoscono nel federalismo<br />

e nella sussidiarietà un’opportun<strong>it</strong>à<br />

per assicurare il coinvolgimento<br />

e la partecipazione<br />

delle Ist<strong>it</strong>uzioni nazionali e terr<strong>it</strong>oriali<br />

e delle Organizzazioni<br />

dei Consumatori al fine di garantire<br />

ai c<strong>it</strong>tadini il miglioramento<br />

della qual<strong>it</strong>à dei servizi e<br />

5<br />

la loro tutela.<br />

Si impegnano a continuare nel<br />

percorso comune, per assicurare<br />

i necessari servizi e sviluppare<br />

la concertazione delle<br />

iniziative di interesse e di tutela<br />

dei consumatori e utenti, ed<br />

a reperire, a tal fine, risorse<br />

certe ed adeguate.<br />

Considerata la trasversal<strong>it</strong>à<br />

delle tematiche e delle relative<br />

tutele, per garantire azioni incisive<br />

ed efficaci, evidenziano la<br />

necess<strong>it</strong>à di promuovere un<br />

sempre maggiore coinvolgimento<br />

delle Associazioni dei<br />

Consumatori e utenti, con forme<br />

strutturate, nelle attiv<strong>it</strong>à valutative<br />

preliminari ai lavori della<br />

Conferenza delle Regioni e<br />

Province Autonome sulle varie<br />

materie nonché l’importanza<br />

di una fattiva partecipazione<br />

delle Regioni e Province Autonome<br />

alle attiv<strong>it</strong>à del CNCU.


tuttoconsumatori<br />

I cambiamenti del mercato e della pol<strong>it</strong>ica<br />

Pol<strong>it</strong>iche sociali<br />

tra informazione<br />

e tutele<br />

PER ALDO BONOMI SIAMO IN UNA FASE DI TRANSIZIONE<br />

CHE VEDE IL CONSUMATORE COME FIGURA CENTRALE DEL-<br />

LA CONTRATTAZIONE. E SALVATORE ALLOCCA SOTTOLINEA<br />

IL RUOLO CHIAVE DELLA RAPPRESENTANZA.<br />

L’<br />

elemento caratterizzante<br />

del mercato,<br />

oggi, è l’ingresso come attore<br />

principale di un nuovo<br />

soggetto contraente: il<br />

consumatore, il cui ruolo<br />

va sempre più sost<strong>it</strong>uendosi<br />

a quello del lavoratore.<br />

Di fronte a questa constatazione<br />

è il momento di<br />

chiedersi: “Siamo di fronte<br />

alla costruzione di una<br />

società di mezzo?”. A porre<br />

l’interrogativo, nel corso<br />

del focus dedicato a<br />

Pol<strong>it</strong>iche sociali e sa-<br />

Le<br />

lute dell’XISessioneProgrammatica,<br />

è stato Aldo<br />

Bonomi, direttore<br />

dell’Ist<strong>it</strong>uto di ricerca<br />

Aaster e consulente<br />

del Cnel. “Di sicuro<br />

stiamo assistendo a una<br />

transizione”, ha detto Bonomi<br />

che ha inv<strong>it</strong>ato a ragionare<br />

“sul passaggio dal<br />

’900, secolo caratterizzato<br />

dal lavoratore al centro della<br />

contrattazione, al secolo<br />

associazioni di consumatori hanno un ruolo importante<br />

nel garantire la trasparenza e l’efficienza<br />

in materia di prezzi, tariffe e qual<strong>it</strong>à dei servizi, come<br />

soggetti potenzialmente in grado di assicurare il protagonismo<br />

dei c<strong>it</strong>tadini nella v<strong>it</strong>a economica. Parte da quest’assunto<br />

Fabrizio Bracco, assessore al Commercio<br />

e alla tutela dei consumatori della Regione<br />

Umbria. Trasparenza e qual<strong>it</strong>à dei servizi che sono legati<br />

a filo doppio alla grande questione di questi anni, quella<br />

della delocalizzazione della manodopera nelle aree a basso<br />

costo. Una pratica molto diffusa che ha fatto crescere<br />

la disoccupazione e rallentare la domanda. Non bastano le<br />

pol<strong>it</strong>iche generiche di stimolo, ma va superato il problema<br />

della bassa produttiv<strong>it</strong>à del nostro Paese. Oltre al coinvolgimento<br />

delle associazioni di consumatori, “serve una po-<br />

attuale<br />

dove la figura centrale è il<br />

consumatore”. Secondo<br />

Bonomi “le Regioni e le altre<br />

ist<strong>it</strong>uzioni sono chiamate<br />

a ragionare su questo,<br />

considerando nel rapporto<br />

con il terr<strong>it</strong>orio anche i na-<br />

scenti tavoli con le associazioni<br />

di consumatori. In<br />

questo contesto anche il<br />

welfare è soggetto a cambiamenti,<br />

condizionato non<br />

più soltanto dalle tradizionali<br />

istanze che arrivano dal<br />

mondo industriale e sindacale”.<br />

Oggi, secondo Bo-<br />

n o m i, iniziano a incidere<br />

“anche il costo delle autostrade,<br />

dei servizi e così<br />

via. In quest’ottica cambiano<br />

necessariamente la spesa<br />

pubblica e la spesa san<strong>it</strong>aria”.<br />

Nell’ultimo decennio<br />

IL “DIRITTO ALLA CONCORRENZA”, LIBERTÀ DI SCELTA DEI CONSUMATORI<br />

l<strong>it</strong>ica di concertazione tra i vari protagonisti e una collaborazione<br />

ist<strong>it</strong>uzionale vera tra Stato e Regioni. Mentre a parole<br />

si va verso un orizzonte federalista - ha poi aggiunto Bracco<br />

- non mancano normative e comportamenti che si possono<br />

definire di neocentralismo”. Secondo l’assessore, “il<br />

settore del commercio sta affrontando molti fattori di cr<strong>it</strong>ic<strong>it</strong>à:<br />

veniamo da una lunga stagione di regolazione amministrativa<br />

fatta di barriere all’ingresso, alla cresc<strong>it</strong>a dimensionale,<br />

alla diversificazione dei beni posti in vend<strong>it</strong>a”.<br />

Oggi il panorama è notevolmente cambiato, come dimostra<br />

la massiccia diffusione dei centri commerciali. Vanno<br />

bene la liberalizzazione e la concorrenza. Ma i nuovi modelli<br />

distributivi devono favorire “la produttiv<strong>it</strong>à del mercato<br />

interno” senza perdere di vista il “dir<strong>it</strong>to alla concorrenza”<br />

in capo ai consumatori che vuol dire: libertà di scelta.<br />

pagina<br />

6<br />

sono dunque nate nuove<br />

esigenze e nuove tendenze<br />

di cui bisogna tener<br />

conto anche nel contesto<br />

comun<strong>it</strong>ario, mettendole<br />

sul piatto “quando andiamo<br />

a negoziare in Europa<br />

il nostro deb<strong>it</strong>o pubblico,<br />

che è figlio del ’900”.<br />

Per concludere, in questa<br />

fase di transizione, è più<br />

importante che mai riconoscere<br />

il ruolo di rappresentanza<br />

ai soggetti<br />

che danno<br />

voce a quella<br />

parte di società<br />

che altrimenti<br />

non l’avrebbe.<br />

Dare la giusta<br />

importanza ai<br />

loro interessi è<br />

l’unico modo “per<br />

tenere assieme le<br />

due società di mezzo”,<br />

ha concluso Bonomi.<br />

Ma i consumatori devono<br />

essere anche informati, oltre<br />

che tutelati: su questo, e<br />

sul tema della rappresentanza,<br />

si è soffermato Salvatore<br />

Allocca, assessore<br />

al Welfare e tutela<br />

dei consumatori della<br />

Regione Toscana. Perché<br />

informare in modo corretto<br />

i c<strong>it</strong>tadini vuol dire avvicinarli<br />

a un consumo consapevole.<br />

Solo dopo aver<br />

dato ai c<strong>it</strong>tadini una chiara<br />

informazione, secondo Allocca,<br />

è possibile costruire<br />

una vera rappresentanza di<br />

interessi “per influire sulla<br />

pol<strong>it</strong>ica e sul mercato”.<br />

Uno dei settori chiave in<br />

questo contesto è quello<br />

della san<strong>it</strong>à: “Con una spesa<br />

san<strong>it</strong>aria più e<strong>qui</strong>librata e<br />

integrata - ha detto Allocca<br />

- si possono eliminare gli<br />

sprechi e le Regioni possono<br />

creare con il c<strong>it</strong>tadino un<br />

rapporto migliore”. A beneficio<br />

di tutti.


Così le associazioni<br />

•••<br />

La Qual<strong>it</strong>à viene<br />

prima di tutto<br />

Con il Manuale della Qual<strong>it</strong>à l’Acu della Lombardia<br />

ha preso una decisione unica nel panorama<br />

consumeristico <strong>it</strong>aliano: per soddisfare al meglio<br />

le aspettative dei c<strong>it</strong>tadini e degli associati sugli<br />

impegni sociali assunti e i servizi offerti, ottimizzando<br />

il rapporto costi/benefici intende attuare<br />

un Sistema di gestione per la qual<strong>it</strong>à (Sgq) conforme<br />

alla Norma UniEnIso serie 9001:2000. Il<br />

Manuale è un costante riferimento per l’applicazione<br />

del Sistema all’interno di Acu Lombardia,<br />

che vuole dimostrare la sua capac<strong>it</strong>à di fornire<br />

con continu<strong>it</strong>à e sistematicamente servizi che rispettano<br />

i re<strong>qui</strong>s<strong>it</strong>i necessari a garantire la soddisfazione<br />

di c<strong>it</strong>tadini e associati, e a rispettare i<br />

parametri stabil<strong>it</strong>i dal Codice del Consumo. Questo<br />

impegno risponde alle esigenze di c<strong>it</strong>tadini e<br />

associati di vedersi riconosciuto il dir<strong>it</strong>to alla scelta<br />

dell’interlocutore con consapevolezza e senso<br />

di responsabil<strong>it</strong>à. Info: aculombardia@acu.<strong>it</strong>.<br />

•••<br />

Tutti a scuola<br />

di videogiochi<br />

È part<strong>it</strong>a, dalle Marche, la campagna “Conoscere,<br />

Usare, Condividere: tutti a scuola<br />

di videogiochi”. Promossa da Adiconsum in<br />

collaborazione con Aesvi, coinvolgerà 40<br />

classi delle medie e vedrà protagonisti, con<br />

gli studenti e gli insegnanti, i gen<strong>it</strong>ori per<br />

comprendere le potenzial<strong>it</strong>à dello strumento<br />

nel rapporto gen<strong>it</strong>ori/figli. Grande spazio<br />

avrà la promozione del sistema Pegi che<br />

orienta nel mondo dei videogiochi. Al Pegi è<br />

legato il concorso “Diventa protagonista:<br />

raccontaci il tuo Pegi”, per l’elaborazione di<br />

un videomessaggio originale sul sistema di<br />

classificazione. In palio: la forn<strong>it</strong>ura di con-<br />

tuttoconsumatori<br />

Linea diretta con i consumatori<br />

sole fisse e videogiochi didattici per la classe.<br />

Dal 15 al 17 febbraio la campagna fa tappa in<br />

Toscana; dal 15 al 17 marzo nel Veneto; dal 12<br />

al 14 aprile in Abruzzo.<br />

•••<br />

Discussa pubblic<strong>it</strong>à<br />

della Coop<br />

Adoc ha presentato all’Ant<strong>it</strong>rust un esposto sulla<br />

campagna pubblic<strong>it</strong>aria di Coop “Acqua di casa<br />

mia”, r<strong>it</strong>enuta ingannevole per i consumatori in<br />

quanto non sono chiari oggetto e scopo dei messaggi.<br />

La pubblic<strong>it</strong>à propone una scelta tra l’acqua<br />

del rubinetto “una volta verificata la sua qual<strong>it</strong>à” e<br />

l’acqua minerale “proveniente da fonti vicine al tuo<br />

terr<strong>it</strong>orio”. Con la prima affermazione i consumatori<br />

ricevono due informazioni: l’acqua del rubinetto<br />

può non essere bevibile e deve essere controllata<br />

dal c<strong>it</strong>tadino stesso. Nella seconda non è chiaro il<br />

concetto di vicinanza o “km zero.” Per Adoc i messaggi<br />

non sono una comunicazione responsabile di<br />

Coop a tutela dell’ambiente, ma mirano di fatto a<br />

promuovere le acque minerali e le caraffe filtranti<br />

a marchio Coop. Sull’all’allarme Ue dell’acqua potabile<br />

all’arsenico, Adoc apprezza il diniego Ue a<br />

concedere deroghe di potabil<strong>it</strong>à e valuterà la possibil<strong>it</strong>à<br />

di attivare una class action a tutela delle v<strong>it</strong>time<br />

dell’acqua in<strong>qui</strong>nata e dei loro dir<strong>it</strong>ti.<br />

•••<br />

Sotto attacco<br />

c’è l’euro<br />

Gli attacchi speculativi contro alcuni paesi<br />

Ue sono solo nominali. Sotto attacco c’è l’euro.<br />

Con azioni puramente mediatiche, gli speculatori<br />

mirano a minare la fiducia dei c<strong>it</strong>tadini<br />

nei t<strong>it</strong>oli di Stato dei paesi presi di mira<br />

(Grecia, Irlanda, Portogallo) per metterne in<br />

difficoltà le finanze e dimostrare che Eurolandia<br />

si scardinerà. In questa azione sono<br />

spalleggiati dalle società di rating che danno<br />

continue pagelle negative. Il punto debole<br />

non sono i singoli paesi, ma l’Europa come<br />

ent<strong>it</strong>à pol<strong>it</strong>ica e la tiepidezza che i governi<br />

dimostrano nei confronti dell’idea di<br />

Unione europea. Da questo attacco speculativo<br />

si esce con più Europa, ma non<br />

sembra che i governi di Francia e Italia<br />

l’abbiano ben compreso. Tanto meno le<br />

opposizioni, che dovrebbero fare dell’Europa<br />

il loro cavallo di battaglia.<br />

•••<br />

Siamo uomini<br />

o pendolari?<br />

La peggiore è la tratta Piacenza-Milano, dove il<br />

100% dei pendolari è insoddisfatto del servizio ferroviario.<br />

Il malcontento più esasperato lo esprime<br />

l’area di Roma, con il 79% di insoddisfatti e la maglia<br />

nera alle tratte Frosinone-Roma e Fara Sabina-<br />

Roma. Nel complesso, a esasperare i pendolari è<br />

soprattutto (89%) la pulizia inesistente: sporcizia<br />

sui sedili e nelle carrozze, cattivo odore, vetri e bagni<br />

in condizioni antigieniche, rifiuti. Questo e molto<br />

altro risulta dall’inchiesta di Altroconsumo che<br />

ha coinvolto 1.407 viaggiatori su 25 tratte ferroviarie<br />

più interessate dal pendolarismo in tre aree c<strong>it</strong>tadine:<br />

Milano, Napoli, Roma. Nell’amb<strong>it</strong>o della<br />

campagna “Siamo uomini o pendolari?”. L’associazione<br />

mette suoi legali a disposizione dei viaggiatori<br />

che hanno sub<strong>it</strong>o disservizi gravi sulle tratte Piacenza-Milano<br />

e Bergamo-Carnate-Milano per<br />

chiedere il risarcimento. Si può accedere alla consulenza<br />

gratu<strong>it</strong>a sul s<strong>it</strong>o www.altroconsumo.<strong>it</strong>. I<br />

casi più clamorosi di evidente e ripetuta lesione dei<br />

dir<strong>it</strong>ti di utente delle ferrovie si tradurranno in causa<br />

di fronte al giudice di pace.<br />

•••<br />

Napoli, “bizzarre”<br />

assunzioni<br />

Assoconsum sta agendo contro il Comune<br />

di Napoli per uno “strano” dato emerso in<br />

questi giorni. Ha presentato una diffida per<br />

ottenere in visione gli elenchi degli assunti<br />

nelle sue aziende partecipate o controllate<br />

in quanto si è appreso dalla stampa di assunzioni<br />

clientelari di figli di pol<strong>it</strong>ici e sindacalisti.<br />

Troviamo quanto meno “bizzarro”<br />

che una gran parte degli impiegati presso<br />

queste società siano parenti stretti di personaggi<br />

che grav<strong>it</strong>ano nell’amb<strong>it</strong>o del Comune<br />

stesso. Terremo informati i consumatori<br />

sul caso.<br />

•••<br />

Portici, ora l’Adsl<br />

è in arrivo<br />

A giugno i residenti di Portici, specie di viale Ascione<br />

e via Univers<strong>it</strong>à, si sono rivolti alla delegazione<br />

di Napoli di Assoutenti per sollec<strong>it</strong>are<br />

l’attivazione dell’Adsl, per la quale, negli anni,<br />

mai nessuno era riusc<strong>it</strong>o a ottenere l’autorizzazione<br />

di Telecom Italia per l’“allargamento della<br />

centralina” nonostante le copiose e insistenti<br />

richieste dei c<strong>it</strong>tadini. “Assoutenti è riusc<strong>it</strong>a<br />

in questa piccola grande battaglia per rest<strong>it</strong>uire<br />

dign<strong>it</strong>à e civiltà a queste zone”, dice Melania<br />

Capasso, responsabile della delegazione regionale.<br />

L’associazione ha attivato tutte le iniziative<br />

possibili, compresa la raccolta delle adesioni<br />

in piazza e, col sostegno di altre organizzazioni<br />

locali, anche porta a porta. Quindi ha inviato<br />

la richiesta di attivazione a Telecom Italia,<br />

che a settembre ha comunicato l’avvio dei lavori<br />

di scavo entro dicembre. Il 20 ottobre il Comune<br />

di Portici ha ricevuto da Telecom Italia<br />

l’autorizzazione ai lavori per l’allargamento della<br />

centralina. L’ordinanza con i dettagli dei lavori<br />

previsti è pubblicata sul s<strong>it</strong>o del Comune.<br />

•••<br />

La corsa ai saldi:<br />

occhio ai dir<strong>it</strong>ti<br />

Diverse Regioni, in accordo con le asso-<br />

pagina<br />

7<br />

Le Associazioni<br />

ciazioni dei consumatori, hanno deciso<br />

di far partire la corsa ai saldi invernali il<br />

6 gennaio. Il Lazio e altre, una settimana<br />

dopo. Ricordate che il cartellino degli articoli<br />

in saldo deve contenere tre informazioni:<br />

il prezzo di origine non scontato,<br />

la percentuale di sconto e il prezzo di<br />

vend<strong>it</strong>a al netto dello sconto; per la merce<br />

che presenta difetti di fabbricazione o<br />

di conform<strong>it</strong>à avete dir<strong>it</strong>to a chiedere la<br />

riparazione o la sost<strong>it</strong>uzione. La garanzia<br />

di conform<strong>it</strong>à vale anche per la merce in<br />

saldo: due anni dalla data di ac<strong>qui</strong>sto (o<br />

dalla scoperta del difetto). Dei prodotti<br />

difettosi risponde il vend<strong>it</strong>ore, che dovrà<br />

ripararli o sost<strong>it</strong>uirli, altrimenti rest<strong>it</strong>uire<br />

quanto pagato. La merce in saldo deve<br />

essere separata e distinta da quella a<br />

prezzo pieno. È buona norma diffidare dei<br />

negozi che offrono super ribassi (oltre il<br />

50%) o tappezzano le vetrine con cartelloni<br />

e adesivi impedendo la visione della<br />

merce esposta. Infine: non soccombete<br />

alla frenesia degli sconti, spesso ci fa<br />

spendere molto più del preventivato.<br />

•••<br />

Gomme invernali<br />

obbligatorie<br />

Gli esperti concordano: solo i pneumatici invernali<br />

garantiscono maggior sicurezza. Già<br />

con temperature prossime ai 7 gradi sopra<br />

lo zero le gomme invernali risultano più sicure,<br />

in quanto lo speciale composto di gomma<br />

offre più “grip”. Ma l’obbligo di attrezzatura<br />

invernale su strade statali e provinciali introdotto<br />

in Alto Adige ha generato non poca<br />

confusione. Chi fino al 31 marzo si mette in<br />

viaggio su queste strade senza l’adeguata attrezzatura<br />

invernale potrà essere sanzionato<br />

in caso di condizioni atmosferiche sfavorevoli,<br />

di precip<strong>it</strong>azioni nevose o strade innevate o<br />

ghiacciate. Chi monta gomme normali, ma ha<br />

a bordo le catene non rischia la multa. Chi<br />

non ottempera ai nuovi obblighi rischia una<br />

sanzione dai 78 ai 311 euro.<br />


▲<br />

•••<br />

30 anni dalla parte<br />

del malato<br />

Il Tribunale per i dir<strong>it</strong>ti del malato di C<strong>it</strong>tadinanzattiva<br />

festeggia 30 anni di attiv<strong>it</strong>à.<br />

Dal 1980 a oggi ha tutelato gratu<strong>it</strong>amente<br />

500mila c<strong>it</strong>tadini grazie alle oltre<br />

300 sezioni locali. Con il patrocinio<br />

del Segretariato sociale, fino al 12 dicembre<br />

sulle reti Rai “viaggia” la raccolta<br />

fondi a favore del Tribunale, “Sostienici,<br />

non lasciare i tuoi dir<strong>it</strong>ti solo<br />

sulla carta”. Si può dare un aiuto concreto<br />

alla tutela dei propri dir<strong>it</strong>ti, contro<br />

errori medici e diagnostici, liste di attesa<br />

troppo lunghe, comportamenti scorretti<br />

nei luoghi di cura, e aiutare l’associazione<br />

a dare alla san<strong>it</strong>à un volto più<br />

umano. Le donazioni attraverso il s<strong>it</strong>o<br />

www.tribunaledir<strong>it</strong>timalato.<strong>it</strong> o contattando<br />

il numero telefonico 06/367181.<br />

•••<br />

Quanto è difficile<br />

la san<strong>it</strong>à<br />

Il convegno “La San<strong>it</strong>à Difficile” (il 4<br />

novembre a Roma) del Codacons e<br />

patrocinato dal ministero della Salute,<br />

dal Comune e dall’Ordine provinciale dei<br />

medici chirurghi e degli odontoiatri, ha<br />

concluso un anno di mon<strong>it</strong>oraggi e ricerche<br />

avviate nel progetto Sentinelle<br />

della Salute (promosso dall’associazione<br />

e dall’Agenzia giornalistica Italia) per<br />

mon<strong>it</strong>orare dati e notizie sulle ab<strong>it</strong>udini,<br />

le conoscenze e le necess<strong>it</strong>à dei c<strong>it</strong>tadini<br />

sulla salute. Nel corso della giornata<br />

è stato consegnato il premio Amico<br />

del Consumatore 2010 a: Daniela Viglione<br />

(Ad di Agi), Raffaella Restaino (vicepresidente<br />

della Fondazione Alessandra<br />

Risceglie), Eugenia Roccella (sottosegretaria<br />

alla Salute), Elio Guzzanti (già<br />

ministro della salute) ed Emanuela Baio<br />

(senatrice). Sullo scandalo dell’acqua<br />

potabile all’arsenico il Codacons ha avviato<br />

una campagna per ottenere la sospensione<br />

del canone di forn<strong>it</strong>ura del-<br />

tuttoconsumatori<br />

l’acqua potenzialmente pericolosa finché<br />

non siano ristabil<strong>it</strong>i i valori di legge.<br />

•••<br />

Cortometraggio<br />

sull’usura<br />

Il 22 novembre a Roma, al Teatro Sala<br />

Umberto, Codici ha presentato il cortometraggio<br />

sul fenomeno dell’usura,<br />

“Buona Notte, San Tino”, soggetto di<br />

Ivano Giacomelli, regia di Federico<br />

Moschetti, testo di Giovanni Laccetti,<br />

e la partecipazione amichevole di Andrea<br />

Roncato. È una iniziativa promossa<br />

dal Forum delle Associazioni<br />

Antiusura e da Codicicultura, con il<br />

contributo di Intesa Sanpaolo, Poste<br />

Italiane e Kleis Consulting&Communication.<br />

Il cortometraggio racconta<br />

una storia vera, quella di una associazione<br />

che quotidianamente lotta contro<br />

il fenomeno dell’usura accanto alla<br />

v<strong>it</strong>tima, un ristoratore caduto nella<br />

rete degli usurai, si rivolge a una associazione<br />

antiusura che lo aiuta a<br />

uscire dalla trappola. Il film è una<br />

cr<strong>it</strong>ica alla società contemporanea<br />

nel suo complesso e in particolare a<br />

un approccio all’antiusura poco incisivo<br />

e più orientato alla spettacolarizzazione.<br />

Ideato per un pubblico<br />

trasversale, affronta in modo asciutto,<br />

forse anche crudo, la vicenda<br />

umana della v<strong>it</strong>tima e di chi cercando<br />

di aiutarla subisce l’impatto. Dopo<br />

Roma, e Palermo, seguiranno Milano<br />

e altri capoluoghi.<br />

•••<br />

S.R<strong>it</strong>a, il tribunale<br />

ci ha dato ragione<br />

Il processo alla clinica milanese Santa<br />

R<strong>it</strong>a (Confconsumatori era parte civile) si<br />

è concluso con il riconoscimento della<br />

responsabil<strong>it</strong>à penale degli imputati e del<br />

risarcimento per le v<strong>it</strong>time e per l’associazione.<br />

Confconsumatori, infatti, aveva<br />

sostenuto che chi aveva recato danni così<br />

gravi ai c<strong>it</strong>tadini doveva essere con-<br />

dannato a risarcire i danni anche indiretti<br />

alla collettiv<strong>it</strong>à. I 68mila euro riconosciuti<br />

all’associazione finanzieranno<br />

un progetto volto a rendere i c<strong>it</strong>tadini<br />

più consapevoli dei dir<strong>it</strong>ti in materia<br />

socio-san<strong>it</strong>aria. Per gli avvocati dell’associazione,<br />

Baj e Panzeri, “è uno dei<br />

primi casi in cui un tribunale ha riconosciuto<br />

non solo l’interesse di un’associazione<br />

consumeristica alla partecipazione<br />

attiva in un processo penale<br />

per la tutela del dir<strong>it</strong>to alla salute, ma<br />

anche di aver sub<strong>it</strong>o un danno, in ragione<br />

della dimostrazione della fattiva<br />

attiv<strong>it</strong>à svolta in questo settore”.<br />

•••<br />

FEDERCONSUMATORI<br />

Misure urgenti<br />

per pulire l’acqua<br />

Estremamente grave e allarmante la<br />

concentrazione di arsenico nell’acqua.<br />

Stiamo lavorando attivamente affinché<br />

il problema venga risolto immediatamente<br />

con interventi di carattere eccezionale.<br />

Le nostre sedi sul terr<strong>it</strong>orio si<br />

stanno attivando, anche con il coinvolgimento<br />

di com<strong>it</strong>ati di c<strong>it</strong>tadini, per<br />

sollec<strong>it</strong>are i gestori del servizio idrico a<br />

informare in modo preciso e trasparente<br />

sui livelli di concentrazione di arsenico<br />

e, soprattutto, a predisporre misure<br />

urgenti per riportarli sotto la soglia<br />

consent<strong>it</strong>a, realizzando allacci, anche<br />

temporanei, ad altre fonti a norma; l’uso<br />

se necessario di invasi di acqua piovana;<br />

la costruzione di appos<strong>it</strong>i impianti<br />

di filtraggio. Intanto, la prima operazione<br />

è disporre l’approvvigionamento<br />

di acqua potabile. Federconsumatori<br />

verificherà costantemente la realizzazione<br />

degli interventi.<br />

•••<br />

Festa nazionale<br />

dei consumatori<br />

Sabato 18 dicembre a Ficarolo (Rovigo),<br />

nella Sala Castagnari Calza, si svolgerà la<br />

Prima festa nazionale del consumatore<br />

sul tema “La sicurezza stradale è un bene<br />

comune”. L’evento è aperto a tutti. È<br />

prevista la presenza di autor<strong>it</strong>à, della Camera<br />

di Commercio di Rovigo, delle Acli e<br />

di tanti esponenti del mondo del consumerismo.<br />

Al convegno segue la cena natalizia.<br />

La Lega Consumatori ha sempre<br />

avuto la final<strong>it</strong>à di coinvolgere le famiglie,<br />

perciò dedica uno spazio ai più piccoli<br />

con canti, balli e l’incontro con Babbo Natale.<br />

Per le informazioni: segreteria organizzativa,<br />

800-902774.<br />

•••<br />

I temi del consumo<br />

consapevole<br />

Cinemambiente a Parma, al cinema<br />

D’Azeglio. Mdc Parma con Legambiente,<br />

Wwf e Il Borgo, presenta una rassegna<br />

di documentari sui temi del consumo consapevole<br />

e sostenibile. Tra i t<strong>it</strong>oli: “Meat<br />

the Truth-Carne, la ver<strong>it</strong>à sconosciuta” (9<br />

dicembre) sulle conseguenze per l’effetto<br />

serra dell’allevamento intensivo, e “Il suolo<br />

minacciato” (il 16) sugli effetti della<br />

cementificazione del terr<strong>it</strong>orio. “Un’occasione<br />

straordinaria per trattare con<br />

esperti questioni di attual<strong>it</strong>à e rilevanza<br />

sociale, come la gestione dei rifiuti, dell’acqua<br />

e del suolo”, sottolinea Michele<br />

Saldina, presidente di Mdc. “Per uno stile<br />

di v<strong>it</strong>a favorevole a uno sviluppo più responsabile<br />

bastano semplici azioni quotidiane,<br />

come ac<strong>qui</strong>stare prodotti locali o<br />

consumare meno carne”.<br />

•••<br />

Per informare<br />

gli over 60<br />

Mc lancia la “Linea d’argento”. L’iniziativa,<br />

finanziata dal ministero del Lavoro e pol<strong>it</strong>iche<br />

sociali, aiuta gli over 60 a conoscere<br />

e utilizzare i servizi che li riguardano,<br />

favorendone la partecipazione alla v<strong>it</strong>a<br />

della comun<strong>it</strong>à e incrementandone la<br />

qual<strong>it</strong>à della v<strong>it</strong>a. Mc mette a disposizione<br />

degli anziani: la banca dati delle<br />

agevolazioni con informazioni su prodotti,<br />

opportun<strong>it</strong>à e servizi dedicati agli<br />

over 60; la “Guida ai servizi per i c<strong>it</strong>tadini<br />

e per le c<strong>it</strong>tadine della terza età”;<br />

il numero verde 800-145078 attivo<br />

dal lunedì al venerdì (ore 9-13) e<br />

martedì e giovedì (14-18); 3 sportelli<br />

sperimentali a Caserta, Andria e<br />

Palermo, con un “informatore civico”<br />

che risponderà alle domande<br />

degli utenti. I dettagli su : www.movimentoconsumatori.<strong>it</strong>.<br />

•••<br />

pagina<br />

8<br />

I vinc<strong>it</strong>ori del Premio<br />

Vincenzo Dona<br />

Mario Monti, Raffaele Guariniello e<br />

Stefano Zamagni, tra le personal<strong>it</strong>à;<br />

“Le Iene”, Debora Rosciani di “Radio<br />

24” e Nadia Gavioli di “Oggi” per il<br />

concorso giornalistico: sono i vinc<strong>it</strong>ori<br />

del Premio Vincenzo Dona 2010<br />

(tema: l’etica del mercato) assegnato<br />

da Unc il 25 novembre, a Roma. I<br />

premiati si sono dimostrati “voce<br />

dei consumatori”, battendosi per<br />

una società più etica e ripensando il<br />

rapporto tra etica ed economia come<br />

scelta necessaria per contrastare<br />

le difficoltà connesse alla crisi.<br />

Un riconoscimento particolare è andato<br />

alle migliori tesi di laurea sul<br />

consumo e ai com<strong>it</strong>ati locali dell’Unc<br />

distinti per progettual<strong>it</strong>à e attiv<strong>it</strong>à<br />

sul terr<strong>it</strong>orio. Prima della premiazione,<br />

personal<strong>it</strong>à delle ist<strong>it</strong>uzioni,<br />

dell’univers<strong>it</strong>à e del mercato<br />

hanno discusso del rapporto moral<strong>it</strong>à<br />

esib<strong>it</strong>a-moral<strong>it</strong>à concretamente<br />

attuata dalle imprese e della consapevolezza<br />

dei consumatori su questi<br />

temi. Filo conduttore, la domanda<br />

retorica “Chi è senza peccato?”, a<br />

dimostrazione delle responsabil<strong>it</strong>à<br />

che hanno tutti gli attori del mercato:<br />

le imprese chiamate al rispetto<br />

delle regole e i consumatori.


12 24 dir<strong>it</strong>ti consumi scelte<br />

il Salvagente/9-16 dicembre 2010<br />

GARANZIA LEGALE, I BUONI PROPOSITI DELLE CATENE DI ELETTRODOMESTICI<br />

Quanti impegni non ma<br />

GIULIO MENEGHELLO<br />

Si erano impegnate<br />

ad applicare correttamente<br />

le norme sulla<br />

garanzia legale, a non<br />

complicare la v<strong>it</strong>a ai<br />

clienti che, avendo<br />

ac<strong>qui</strong>stato in uno dei<br />

loro negozi un bene<br />

difettoso, chiedevano<br />

la riparazione o la sost<strong>it</strong>uzione. E avevano<br />

“giurato” di rendere trasparenti i<br />

tempi massimi di riparazione già nei<br />

loro punti vend<strong>it</strong>a. Con l’esibizione di<br />

una lunga lista di buoni propos<strong>it</strong>i, le<br />

grandi catene di elettrodomestici in<br />

pratica si erano sottratte alla stangata<br />

dell’Ant<strong>it</strong>rust per pratiche commerciali<br />

scorrette. Ma non sembrano mantenere<br />

la parola data. Non tutte, per lo meno,<br />

allo stesso modo, come rivela l’inchiesta<br />

condotta dal Salvagente.<br />

E così, rivolgendovi a un punto vend<strong>it</strong>a<br />

Euronics per far riparare un prodotto<br />

in garanzia, tanto per fare un esempio,<br />

non è difficile che vi dirottino<br />

scorrettamente verso il centro d’assistenza<br />

del produttore. Ancora più frequente<br />

(e non solo da Euronics) ricevere<br />

risposte elusive sul tempo massimo<br />

entro cui l’elettrodomestico vi tornerà<br />

indietro aggiustato.<br />

Tante promesse...<br />

Eppure da quest’estate per i consumatori<br />

fare valere i propri dir<strong>it</strong>ti sulla<br />

garanzia legale dovrebbe essere più facile.<br />

Risale ad agosto la serie di impegni<br />

che l’Author<strong>it</strong>y guidata da Antonio<br />

Catricalà ha fatto sottoscrivere a 5<br />

grandi catene di elettrodomestici e prodotti<br />

hi-tech: Mediaworld, Unieuro,<br />

Trony, Euronics, e Marco Polo Expert –<br />

Nova. Impegni che derivavano dalla<br />

conclusione di istruttorie praticamente<br />

identiche tra loro nelle quali si<br />

Ecco cosa rispondono al cliente<br />

DOVE LO PORTO?<br />

Solo 6 punti vend<strong>it</strong>a dei 10 che abbiamo controllato<br />

hanno chiar<strong>it</strong>o di essere tenuti a farsi carico<br />

del prodotto difettoso in garanzia. Gli altri,<br />

pur essendo disponibili a farsi carico del prodotto,<br />

ci hanno consigliato di rivolgerci direttamente<br />

ai centri di assistenza del produttore.<br />

QUANDO ME LO RIDATE?<br />

Solo in 6 casi su 10 c’è stato assicurato chiaramente<br />

il tempo massimo per la riparazione che<br />

Euronics si è impegnata a rispettare: 30 giorni<br />

dall’invio al centro di assistenza tecnica.<br />

E LE INFORMAZIONI?<br />

Solo 3 centri su 10 hanno già esposto il materiale<br />

informativo che spiega i dir<strong>it</strong>ti del consumatore<br />

riguardo alla garanzia legale.<br />

erano riscontrati comportamenti che<br />

violavano quanto stabil<strong>it</strong>o dal Codice<br />

del consumo in materia.<br />

DOVE LO PORTO?<br />

En plein. In tutti e 10 i centri controllati ci hanno<br />

assicurato che il prodotto in garanzia poteva<br />

essere riportato direttamente al punto vend<strong>it</strong>a,<br />

anche se in 3 esercizi il consiglio è stato di rivolgersi<br />

direttamente ai centri di assistenza del produttore<br />

per accelerare i tempi.<br />

QUANDO ME LO RIDATE?<br />

Tutti e 10 i punti vend<strong>it</strong>a controllati ci hanno<br />

garant<strong>it</strong>o il tempo massimo di 40 giorni per la riparazione.<br />

E LE INFORMAZIONI?<br />

10 negozi su 10 espongono il materiale informativo<br />

che spiega i dir<strong>it</strong>ti del consumatore riguardo<br />

alla garanzia legale.


il Salvagente/9-16 dicembre 2010<br />

tenuti<br />

In particolare, spiegava il Garante,<br />

nei punti vend<strong>it</strong>a in questione, anziché<br />

farsi carico, come prevede la legge, del<br />

prodotto non funzionante e ancora in<br />

DOVE LO PORTO?<br />

In tutti e 10 i centri controllati siamo riusc<strong>it</strong>i<br />

a far accettare il prodotto in garanzia non funzionante.<br />

Resistenze le abbiamo incontrate in<br />

un punto vend<strong>it</strong>a, dove hanno tentato di dirottarci<br />

sul centro di assistenza del produttore e<br />

solo grazie alla nostra insistenza hanno ceduto.<br />

Quasi tutti gli esercizi ci hanno fatto notare<br />

che rivolgendoci al produttore avremmo accelerato<br />

i tempi.<br />

QUANDO ME LO RIDATE?<br />

Solo 6 punti vend<strong>it</strong>a su 10 ci hanno garant<strong>it</strong>o<br />

chiaramente un tempo massimo per la riparazione:<br />

40 giorni. Gli altri sono stati vaghi e ci hanno<br />

parlato solo di tempi medi.<br />

E LE INFORMAZIONI?<br />

In 6 centri su 10 è esposto il materiale informativo<br />

che spiega i dir<strong>it</strong>ti del consumatore riguardo<br />

alla garanzia legale.<br />

13 25 dir<strong>it</strong>ti consumi scelte<br />

L’assistenza<br />

ancora<br />

viene negata<br />

La<br />

cosa più grave registrata nella<br />

nostra inchiesta è che cap<strong>it</strong>a ancora<br />

che il vend<strong>it</strong>ore rifiuti, l’assistenza e dirotti<br />

il cliente al produttore. Da Euronics ad<br />

esempio questo ci è successo in 4 negozi su<br />

10. Una s<strong>it</strong>uazione su cui abbiamo chiesto<br />

spiegazioni alla sede centrale della catena.<br />

“Sono punti vend<strong>it</strong>a in franchising verso i<br />

quali non abbiamo il potere di fare rispettare<br />

gli impegni”, si sono giustificati.<br />

Possibile? Non per l’Ant<strong>it</strong>rust. L’Autor<strong>it</strong>à ci<br />

ha chiar<strong>it</strong>o che i marchi sono tenuti a mantenere<br />

la parola data in tutti i punti vend<strong>it</strong>a,<br />

che siano gest<strong>it</strong>i direttamente o in<br />

franchising. Per fare fede a diversi punti dell’impegno<br />

in realtà il tempo non è ancora<br />

garanzia che il cliente riportava, lo si<br />

indirizzava verso l’assistenza tecnica<br />

del produttore. Una palese violazione<br />

della norma che prevede che la responsabil<strong>it</strong>à<br />

in questi casi sia di chi<br />

vende il bene.<br />

Altre volte si effettuava invece la riparazione<br />

ma con tempi “eccessiva-<br />

DOVE LO PORTO?<br />

Tutti e 10 i centri controllati hanno acconsent<strong>it</strong>o<br />

a farsi consegnare il prodotto in garanzia da<br />

riparare.<br />

QUANDO ME LO RIDATE?<br />

In 7 punti vend<strong>it</strong>a su 10 ci hanno garant<strong>it</strong>o<br />

chiaramente un tempo massimo per la riparazione,<br />

di 60 giorni, che però esclude il tempo necessario<br />

per procurarsi i pezzi di ricambio. Nei restanti<br />

3 sono stati decisamente vaghi e ci hanno<br />

parlato di tempi medi.<br />

E LE INFORMAZIONI?<br />

In 8 centri su 10 è esposto il materiale informativo<br />

che spiega i dir<strong>it</strong>ti del consumatore riguardo<br />

alla garanzia legale.<br />

scaduto. Ogni catena ha una data lim<strong>it</strong>e diversa<br />

per mettersi in regola, ci spiegano dagli<br />

uffici dell’Autor<strong>it</strong>à di Antonio Catricalà.<br />

Tuttavia, se dopo il termine fissato non<br />

avranno provveduto, andranno incontro a<br />

possibili sanzioni fino a un massimo di<br />

500mila euro.<br />

“I casi non si sono certo fermati dopo gli impegni<br />

e interessano anche altre catene: consumatori<br />

dirottati ai centri di assistenza del<br />

produttore o a cui vengono fatte pagare le<br />

spese di trasporto, garanzie aggiuntive a<br />

pagamento vendute senza spiegarne i lim<strong>it</strong>i<br />

e molto altro”, conferma Pietro Giordano,<br />

segretario nazionale di Adiconsum e tra<br />

i primi a segnalare i problemi che hanno dato<br />

avvio alle istruttorie. “C’è da augurarsi<br />

che le violazioni vengano persegu<strong>it</strong>e ulteriormente,<br />

che il Garante persista e che gli<br />

impegni assunti vengano applicati dappertutto”.<br />

Insomma quella per il rispetto dei dir<strong>it</strong>ti<br />

del consumatore in materia di garanzia<br />

legale è una battaglia che è solo iniziata.<br />

mente lunghi”. È poi successo che il<br />

consumatore si sia visto addeb<strong>it</strong>are<br />

spese non dovute, come quelle di trasporto.<br />

E ancora: spesso le catene non<br />

specificavano che il dir<strong>it</strong>to di recesso<br />

deve essere eserc<strong>it</strong>abile non solo tram<strong>it</strong>e<br />

raccomandata, ma anche via fax, telegramma<br />

ed e-mail entro dieci giorni<br />

DOVE LO PORTO?<br />

9 centri controllati su 10 hanno accettato il<br />

prodotto in garanzia direttamente nel punto<br />

vend<strong>it</strong>a, anche se diversi ci hanno consigliato di<br />

rivolgerci al produttore. Un punto vend<strong>it</strong>a si è rifiutato<br />

di farsi carico del bene difettoso.<br />

QUANDO ME LO RIDATE?<br />

In 9 punti vend<strong>it</strong>a su 10 ci è stato garant<strong>it</strong>o<br />

chiaramente un tempo massimo per la riparazione:<br />

60 giorni. Gli altri sono stati vaghi e ci hanno<br />

parlato di tempi medi.<br />

E LE INFORMAZIONI?<br />

In 8 centri su 10 è esposto il materiale informativo<br />

che spiega i dir<strong>it</strong>ti del consumatore riguardo<br />

alla garanzia legale.


26 dir<strong>it</strong>ti consumi scelte<br />

QUANTI IMPEGNI...<br />

dall’ac<strong>qui</strong>sto (anche per gli ordini fatti<br />

via web). E, tanto per finire, l’Ant<strong>it</strong>rust<br />

aveva obbligato le catene a chiarire bene<br />

la differenza tra garanzia di legge e<br />

garanzia convenzionale, quella eventualmente<br />

offerta dal produttore che si<br />

aggiunge ma non sost<strong>it</strong>uisce quella legale.<br />

E da distinguere bene, aveva imposto<br />

l’Ant<strong>it</strong>rust, erano anche le forme<br />

di garanzia aggiuntive a pagamento.<br />

Per non confondere i consumatori,<br />

chiariva il Garante, queste forme di tutela<br />

vendute dalle catene di elettrodomestici<br />

non dovevano più essere defin<strong>it</strong>e<br />

“garanzie”. Ma il garante non si è lim<strong>it</strong>ato<br />

ai 5 big dell’elettronica: il mese<br />

scorso, infatti, ha aperto altre 7 istruttorie<br />

analoghe verso altrettante catene<br />

di elettrodomestici e hi-tech.<br />

Passati i mesi, non sembra che tutte<br />

le promesse si siano trasformate in al-<br />

Che cosa comporta<br />

la garanzia legale<br />

P revista<br />

trettanti miglioramenti nella pratica.<br />

Più facile, dalle nostre verifiche, è stato<br />

mettersi in regola sul web, assicurando<br />

informazioni sulle modal<strong>it</strong>à di<br />

recesso e distinzioni adeguate tra garanzia<br />

legale e altre forme di protezione.<br />

Un po’ meno efficiente sembra<br />

mantenere gli impegni da mettere in<br />

pratica negozio per negozio.<br />

Non solo Pinocchi<br />

È questa la realtà che emerge dalla<br />

nostra inchiesta, condotta con vis<strong>it</strong>e e<br />

telefonate, in 50 punti vend<strong>it</strong>a dei 5<br />

marchi in questione in diverse c<strong>it</strong>tà d’Italia.<br />

In tutti i casi ci siamo presentati<br />

come clienti, simulando di avere un televisore<br />

in garanzia con un difetto. Come<br />

si vede dalle schede di queste pagine<br />

non sempre abbiamo ricevuto risposte<br />

adeguate. Non solo, in diversi<br />

negozi abbiamo anche potuto toccare<br />

dal Codice del Consumo agli articoli 128 e seguenti, la garanzia legale sui beni<br />

di consumo dura due anni dalla consegna del bene (solo uno se ac<strong>qui</strong>stato con<br />

part<strong>it</strong>a Iva) e tutela il consumatore in caso ac<strong>qui</strong>sto di prodotti difettosi, che funzionano<br />

male o non rispondono all’uso dichiarato dal vend<strong>it</strong>ore. Va fatta valere entro 2 mesi dalla<br />

scoperta del difetto producendo la prova dell’ac<strong>qui</strong>sto (ricevuta fiscale o scontrino).<br />

Per eserc<strong>it</strong>arla ci si rivolge direttamente al vend<strong>it</strong>ore, che deve prendere in consegna il<br />

prodotto difettoso ed effettuare la riparazione o la sost<strong>it</strong>uzione entro un congruo tempo<br />

dalla richiesta e senza addeb<strong>it</strong>o di spese per il consumatore.<br />

Stando al Codice il consumatore può scegliere se preferisce che il bene difettoso venga<br />

sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o o riparato. Se sost<strong>it</strong>uzione o riparazione non sono possibili il consumatore<br />

ha comunque dir<strong>it</strong>to a essere rimborsato.<br />

Altre forme di garanzia aggiuntiva, gratu<strong>it</strong>e o a pagamento, non sost<strong>it</strong>uiscono né lim<strong>it</strong>ano<br />

la garanzia legale di conform<strong>it</strong>à,<br />

rispetto alla quale possono<br />

avere diversa ampiezza e/o durata.<br />

In caso di dubbi o di palese violazione<br />

dei vostri dir<strong>it</strong>ti potete chiamare<br />

il numero verde dell’Ant<strong>it</strong>rust,<br />

800.166661, attivo dal lunedì<br />

al venerdì, dalle 10 alle 14. Si<br />

può anche inviare un fax al numero<br />

0685821256 o una segnalazione<br />

via posta all’indirizzo: Autor<strong>it</strong>à garante<br />

della concorrenza e del mercato,<br />

piazza Verdi 6/a, 00198 Roma,<br />

compilando il modulo disponibile<br />

nella sezione “Pratiche commerciali<br />

scorrette pubblic<strong>it</strong>à ingannevole<br />

e comparativa” del s<strong>it</strong>o<br />

www.agcm.<strong>it</strong>.<br />

il Salvagente/9-16 dicembre 2010<br />

con mano l’assenza di qualunque materiale<br />

informativo sulla garanzia, e la<br />

scarsa chiarezza sul tempo massimo<br />

per la riparazione.<br />

Per fortuna, accanto a quelli che potremmo<br />

definire i “Pinocchi della garanzia”,<br />

abbiamo anche misurato lo<br />

sforzo pos<strong>it</strong>ivo di alcune catene che<br />

sono riusc<strong>it</strong>e ad adeguarsi. E che, al<br />

di là dei tanti volantini e dépliant<br />

che assicurano prezzi e trattamenti<br />

speciali ai clienti, hanno il pregio di<br />

aver rispettato le promesse fatte ai<br />

consumatori. Un punto a favore su<br />

cui riflettere al momento degli inev<strong>it</strong>abili<br />

ac<strong>qui</strong>sti di fine anno. ●


Diventa sosten<strong>it</strong>ore<br />

Se sottoscrivi, rinnovi o regali<br />

un abbonamento a prezzo bloccato di 60 euro<br />

puoi scegliere tra i due omaggi<br />

del Salvagente. E goderti un anno<br />

di informazione libera.<br />

Consumatore avvisato...<br />

Temuto da aziende, multinazionali<br />

e dalle agenzie di pubbliche relazioni<br />

di tutto il mondo, questo libro è uno<br />

strumento per capire le strategie<br />

impiegate per creare consenso, farci<br />

sperperare denaro e cambiarci la v<strong>it</strong>a.<br />

Il risparmio corre sul filo<br />

La multipresa intelligente: quando si<br />

spegne il pc, si spengono anche i consumi<br />

di schermo, stampante, modem, casse...<br />

Con “Pc StandbyStop” si risparmiano<br />

fino a 29 euro l’anno. E si difendono gli<br />

apparecchi da pericolose sovratensioni.


28 dir<strong>it</strong>ti consumi scelte<br />

• DELIA VACCARELLO<br />

Q<br />

uando succede qualcosa di grosso<br />

non ti puoi affidare a Facebook, o<br />

anche solo mandare un sms. È<br />

chiaro che l’sms è già un segnale, ma come fai<br />

a spiegarti? Con il mio piano<br />

tariffario io posso mandare LA MENTE DI GIORGIO SI AGGRAPPA<br />

solo quattro sms di fila, e<br />

AL PASSATO, AL RICORDO DI UNA RAquattro<br />

non bastano a dire<br />

quello che hai provato. In GAZZA CHE CONTINUA A ESSERE VIcerti<br />

casi non basta nean- VO E ISPIRATORE ANCHE OGGI.<br />

che una v<strong>it</strong>a. Il fatto è che<br />

io sento tutto molto labile,<br />

l’univers<strong>it</strong>à il lavoro futuro l’alloggio figuriamoci<br />

i legami, e dunque sento che è meglio<br />

non buttare via niente, non perdere nulla di<br />

quello che ho con<strong>qui</strong>stato nei miei venti anni<br />

di v<strong>it</strong>a. So che la pensano così anche i miei<br />

amici e non vuole dire certo che non ci mandiamo<br />

reciprocamente a cagare, anzi, quando<br />

succede vuol dire che uno di noi ha proprio<br />

colp<strong>it</strong>o nel segno. Ma poi recuperiamo.<br />

Non butto niente<br />

Non butto niente, neanche i sogni. Così non<br />

ho potuto farne a meno, è stato più forte di<br />

me: una sera ero solo, non potevo andare ad<br />

P recarietà:<br />

Dal sognare a occhi aperti<br />

può anche nascere l’arte<br />

se non si trova un lavoro è difficile<br />

decidere cosa fare della propria v<strong>it</strong>a in piena<br />

autonomia. In Italia più di un giovane su quattro è<br />

disoccupato. Secondo gli ultimi dati dell’Istat, il tasso<br />

di disoccupazione tra coloro che hanno un’età<br />

compresa tra 15 e 24 anni è del 26,8%,in aumento rispetto<br />

a luglio 2009 (25,7%), anche se in diminuzione<br />

di 0,6 punti percentuali rispetto a giugno 2010.<br />

Oscillazioni a parte, un giovane su quattro non può<br />

spendere il frutto del proprio lavoro, perché non ne<br />

ha uno, almeno non uno che sia ufficiale. È chiaro che<br />

i lavoretti (servire nei pub, fare il dog s<strong>it</strong>ter, dare ri-<br />

allenarmi per via di alcuni problemi alla spalla<br />

che non riesco a risolvere, gettato nell’angolo<br />

c’era il pullover che due anni fa mi aveva<br />

dato lei, extralarge, con la scr<strong>it</strong>ta in ros-<br />

petizioni, guardare i bimbi piccoli dell’amica della<br />

mamma ecc.) servono per pagare pizza, cinema, discoteca<br />

e le passioni che ciascuno ha.<br />

Precario diventa anche lo spazio, moltissimi giovani<br />

restano in famiglia finché proprio non ne possono<br />

più, o condividono appartamenti mostrandosi soddisfatti<br />

di una stanza tutta per sé. Condividono anche<br />

lo spazio con “terzi” molte coppie, perché gli aff<strong>it</strong>ti<br />

nelle grandi c<strong>it</strong>tà sono a volte irraggiungibili.<br />

Precaria è anche l’aspettativa di formazione: “L’univers<strong>it</strong>à<br />

è una fabbrica ormai”, mi dice Giorgio, iscr<strong>it</strong>to<br />

al secondo anno di Scienze della comunicazione.<br />

il Salvagente/9-16 dicembre 2010<br />

IL SALVAGIOVANI/Ragazzi alle prese con l’incertezza del futuro<br />

Le ricchezze di dentro<br />

vanno tenute strette<br />

so “Giorgio” che salta agli occhi, comperato<br />

al mercatino con 3 euro. “Guarda!”, mi aveva<br />

detto un giorno aprendo il cappotto all’usc<strong>it</strong>a<br />

di scuola, “non è incredibile??? È il tuo no-<br />

“Spero di farcela a laurearmi, alle medie i miei si<br />

preoccupavano se avessi trovato il lavoro che mi mer<strong>it</strong>avo<br />

dopo il master, oggi io e i miei colleghi non siamo<br />

certi più di nulla”.<br />

L’incertezza diventa un paesaggio urbano, un frem<strong>it</strong>o<br />

quotidiano che fa traballare. Il bisogno di solid<strong>it</strong>à<br />

si fa feroce. Allora ci si aggrappa, ci si appiglia, perdere<br />

quello che si ha potrebbe essere fatale. Ricevo<br />

lettere e confessioni telefoniche di molti giovani che,<br />

pur occupando scuole e atenei per protesta contro la<br />

riforma Gelmini, mi dicono che non è questo il tempo<br />

per fare la rivoluzione. Cambiare qualcosa sì, ma<br />

non il mondo. Perché? Non hanno la forza, c’è la sensazione<br />

che persino i nemici contro cui lottano possano<br />

rivelarsi fragilissimi, e che tutto da un momento<br />

all’altro finisca con l’andare in fumo.


il Salvagente/9-16 dicembre 2010<br />

me, sei una maledizione, ti trovo ovunque!<br />

Come farò a liberarmi di te?”.<br />

Quando ho rivisto il maglione nella mia<br />

stanza saltato fuori chissà da dove, mi sono<br />

buttato nel letto per un tempo infin<strong>it</strong>o a rivivere<br />

tutto con gli occhi della mente. Ma non<br />

è stato un ricordare e basta, un misto di passato<br />

e presente ha preso possesso di me, e<br />

ho immaginato come sarebbe stato se non ci<br />

fossimo persi di vista. A un tratto mi è sembrato<br />

che Alice comparisse nel<br />

corridoio di casa, avanzando<br />

lentamente, guardandosi intorno<br />

con quell’aria di chi sta un po’<br />

fuori che ha sempre. Mi è sembrato<br />

che poi aprisse la porta<br />

della mia stanza, adesso con i libri<br />

di univers<strong>it</strong>à sotto il braccio.<br />

La vedo: è ancora più bella di<br />

prima, i capelli tirati su, una certa<br />

aria non più proprio da ragazza,<br />

lo sguardo che sfarfalla un<br />

po’ intorno e poi si poggia fisso<br />

su di me, e mi dice: ancora non<br />

sei pronto? Dai, sei il sol<strong>it</strong>o pigrone,<br />

oggi dovevamo andare al<br />

mare, non ti ricordi? Un brivido<br />

mi ha sferzato tutto il corpo.<br />

Cos’era? Un sogno a occhi<br />

aperti? Un desiderio? Qualcosa<br />

che potrebbe avverarsi? Al mare<br />

ci siamo andati una volta, all’ultimo<br />

anno della scuola, in pieno<br />

inverno quando non ci trovi nessuno<br />

se non i pazzi come noi.<br />

Morivamo dal freddo perché all’improvviso<br />

la temperatura era calata di oltre 5 gradi, almeno<br />

così diceva la radio mentre svoltavamo<br />

per immetterci sulla strada costiera, ma<br />

non ci importava. La notte abbiamo dorm<strong>it</strong>o<br />

Il sentimento, comprese molte delle sue sfumature,<br />

diventa una ricchezza “da salvare”, oppure, al<br />

contrario, un lusso troppo alto, quasi irraggiungibile.<br />

Nel primo caso i giovani fanno di tutto per inventare<br />

nuovi legami e per non smarrirne neanche<br />

uno; nel secondo vanno avanti a colpi di cinismo<br />

perseguendo relazioni di facciata che possano<br />

“servire” ed essere immediatamente “smalt<strong>it</strong>e”<br />

dopo l’uso. Chi sceglie la prima strada forse un<br />

giorno potrà sorprenderci: allenare la creativ<strong>it</strong>à<br />

nelle relazioni può dare es<strong>it</strong>i sorprendenti, persino<br />

favorire la nasc<strong>it</strong>a di nuovi artisti. L’arte è, tra le altre<br />

cose, il modo più alto di comunicare, di frequentare<br />

l’insol<strong>it</strong>o, di rendere eterno l’attimo fuggente.<br />

Nasce dai sogni a occhi aperti, quelli che per<br />

Giorgio sono di importanza v<strong>it</strong>ale.<br />

“G<br />

dentro il sacco a pelo in macchina e la mattina<br />

alle sei a divorare i primi cornetti appena<br />

sfornati….<br />

Adesso che sto con Giada mi accorgo che<br />

non posso sentire parlare di Alice, se qualcuno<br />

la nomina, e accade per forza perché siamo<br />

stati insieme due anni e di cose con gli<br />

altri ne abbiamo fatte tante, sento che la faccia<br />

mi diventa di marmo. Non so perché, non<br />

riesco a capirlo. Tempo fa lei mi ha cercato<br />

per parlare un po’, ci siamo visti e io non sono<br />

riusc<strong>it</strong>o a dirle granché. Solo i miei occhi<br />

credo divorassero lei come quei cornetti sulla<br />

spiaggia nell’alba di inverno.<br />

Avrei voluto chiamarla…<br />

Dopo il sogno a occhi aperti avrei voluto<br />

chiamarla, ma non avevo soldi a sufficienza<br />

sul cel perché lei ha un gestore diverso dal<br />

mio, avrei potuto mandarle un cuoricino su<br />

Facebook o altre cose così, ma non avrebbe<br />

cap<strong>it</strong>o, cioè io stesso non mi sarei cap<strong>it</strong>o,<br />

stretto tra questi messaggi preconfezionati,<br />

allora ho fatto quello che faccio sempre<br />

quando ho un grumo dentro e non so<br />

29 dir<strong>it</strong>ti consumi scelte<br />

la posta di Delia<br />

delia.vaccarello@tiscali.<strong>it</strong><br />

Antielogio<br />

delle formiche<br />

entile dottoressa Vaccarello, le sembrerà<br />

un ques<strong>it</strong>o da poco: le scrivo infatti<br />

per dirle che sono contenta di mia figlia. Però<br />

ho bisogno di un consiglio per dare qualche risposta<br />

‘pepata’ ai sol<strong>it</strong>i ‘moralisti’. Roberta ha da<br />

poco compiuto 23 anni, ha un figlio nato da un<br />

rapporto fin<strong>it</strong>o, vive con un compagno delicato, fa<br />

la p<strong>it</strong>trice, vende i suoi quadri in internet, non naviga<br />

nell’oro. Ora ha deciso di trasferirsi a Copenaghen<br />

in cerca di maggior fortuna per le sue<br />

opere ma anche di lidi meno in<strong>qui</strong>nati in ogni senso.<br />

Io separata da un anno da un coniuge che ho<br />

sopportato fin troppo (laureata, faccio la commessa<br />

per mantenermi) l’aiuto come posso. Lei<br />

viene tacciata di essere una fannullona viziata<br />

(‘che vada a lavorare’ suggeriscono gli ‘amici’)…<br />

Io invece credo nel suo talento, credo che vivere<br />

per l’arte sia una buona v<strong>it</strong>a, io vengo apostrofata<br />

come un’irresponsabile sognatrice, e pure<br />

‘sfruttata’… Mi aiuti. Germana”.<br />

Cara Germana, faccia spallucce, non risponda, non<br />

cada nelle trappole della provocazione. Avere un<br />

lavoro oggi è<br />

difficile, e dunque<br />

ancora di più a<br />

mio avviso vale la pena<br />

di appassionarsi e di seguire le nostre vocazioni.In<br />

tempi di magra o ci si accontenta o si vola alto. È la<br />

favola della cicala e della formica, e io le posso dire<br />

con grande franchezza che le formiche mi hanno<br />

sempre fatto una qual certa antipatia, non per l’oculatezza<br />

nella gestione del denaro, ma per la tirchieria<br />

dell’animo. Non so se ha mai notato, ma le<br />

ragioni dell’economia in certi casi diventano una<br />

bussola per districarsi in altre questioni. Il fatto<br />

che un oggetto costi troppo può essere un motivo<br />

per frenare uno slancio, per adottare in ogni amb<strong>it</strong>o,<br />

e non solo in quello delle spese, un modo di fare<br />

tenuto, calcolatore, obbediente alla logica del<br />

formalismo o del “do ut des”. Tutto viene soppesato,<br />

la v<strong>it</strong>a propria e quella altrui, in base al parametro<br />

oggettivo del soldo, che solo a mali estremi<br />

è davvero oggettivo, cioè quando non si dispone<br />

del necessario. Ma non è il vostro caso. No, non mi<br />

piace, la v<strong>it</strong>a è invenzione, ignoto, avventura. Sua<br />

figlia fa la p<strong>it</strong>trice.Allora perché le dicono “che vada<br />

a lavorare”? Già lavora! Quelli che suggeriscono<br />

così non sono amici né suoi, né di sua figlia. Di<br />

fuori sono umani. Dentro sono formiche.<br />

come scioglierlo, e so che è terribile quando<br />

è così, perché entro in un tunnel e non so<br />

quando ne verrò fuori, ma intanto mi serve,<br />

mi sfogo, mi sento meglio e poi ne vengo a<br />

capo. Ho preso carta e penna e ho iniziato a<br />

scrivere una lunga poesia solo per me, accostando<br />

le immagini del ricordo vero, cioè<br />

di quello che era successo tra noi, a quelle<br />

del desiderio segreto che cominciava ad<br />

ab<strong>it</strong>armi dentro. Un desiderio che la storia<br />

di ieri non fosse fin<strong>it</strong>a e che oggi tra noi non<br />

fosse così tutto appeso a un filo invisibile.<br />

Non mi interessa se io sto con Giada e<br />

lei non so con chi, su Facebook c’è scr<strong>it</strong>to<br />

che è “sposata” con una donna, ma io la so<br />

fidanzata con un tizio che conosco. Alice<br />

è così, bizzarra e bella. Allora con le mie<br />

poesie cerco un modo per dare un nome<br />

anche ai miei rifiuti, alla distanza, al dolore<br />

che ho dentro, alla mia faccia di pietra<br />

quando si parla di lei. Vorrei solo che lei<br />

fosse in uno strano modo ancora nella mia<br />

v<strong>it</strong>a. Non mi posso permettere di buttare<br />

niente. E non cap<strong>it</strong>a solo a me, in fondo<br />

noi lo facciamo tutti. Siamo la generazione<br />

della “conserva”. ●


il Salvagente/13-20 febbraio 2003<br />

30 dir<strong>it</strong>ti consumi scelte<br />

TerzaEtà<br />

a cura di Giusi Colmo<br />

•••<br />

Come cambia<br />

la condizione<br />

degli over 70<br />

Il IX Rapporto Censis/Salute-la Repubblica,<br />

presentato nei giorni<br />

scorsi a Roma, ha avuto come sottot<strong>it</strong>olo<br />

“Le sfide della longev<strong>it</strong>à” e<br />

ha presentato la fotografia della<br />

nuova condizione anziana. È cresciuta<br />

l’autonomia individuale: oggi,<br />

l’85,2% degli anziani si dice in<br />

grado di fare tutto da solo (era il<br />

76,6% nel 2002), mentre si è dimezzata<br />

la quota dei non autosufficienti<br />

(1,5%). In particolare, si è spostata<br />

in avanti l’insorgenza di patologie<br />

fortemente invalidanti: la non<br />

autosufficienza si manifesta dopo i<br />

70 anni e raggiunge il valore del<br />

4,3% dagli 80 anni. È raddoppiato il<br />

numero di anziani che camminano<br />

o fanno attiv<strong>it</strong>à sportiva, e di quelli<br />

che prestano notevole attenzione<br />

alla qual<strong>it</strong>à “biologica” del cibo e<br />

alla salubr<strong>it</strong>à della dieta quotidiana.<br />

Fondamentale è l’allenamento<br />

continuo delle facoltà intellettive,<br />

che interessa il 51% degli anziani<br />

senza distinzione di sesso. Gli uomini<br />

fanno relativamente più attenzione<br />

agli aspetti fisici (movimento,<br />

dieta), le donne frequentano<br />

palestre e piscine e curano anche<br />

il lato estetico e psichico-med<strong>it</strong>ativo.<br />

La terza età rappresenta<br />

sempre più la “cerniera distributiva”<br />

rispetto alla rete familiare, sia<br />

in senso attivo che passivo, e subisce<br />

<strong>qui</strong>ndi un processo di polarizzazione<br />

sociale: crescono gli anziani<br />

che aiutano i figli (dal 32% al<br />

48%) e, nell’altro senso, quelli che<br />

vengono aiutati da figli e parenti<br />

(dal 25% al 47%).<br />

Per informazioni: www.censis.<strong>it</strong>.<br />

•••<br />

Un Tribunale<br />

per i dir<strong>it</strong>ti<br />

degli Anziani<br />

Violenze e abusi sugli anziani è la<br />

realtà che lo Spi-Cgil ha voluto approfondire,<br />

il 30 novembre a Roma,<br />

nel seminario “Il dir<strong>it</strong>to di vivere sicuri<br />

e liberi”. Obiettivo: cercare risposte,<br />

proposte e metodi per prevenire<br />

una realtà drammatica e in<br />

espansione. Carla Cantone, segretaria<br />

generale del sindacato dei<br />

pensionati, a conclusione dei lavori<br />

ha posto l’accento sul bisogno di<br />

tornare ad avere un Servizio san<strong>it</strong>ario<br />

nazionale per garantire prevenzione,<br />

assistenza e salute a tutti i<br />

c<strong>it</strong>tadini. “Viviamo una s<strong>it</strong>uazione<br />

sempre più pesante, dove individualismo,<br />

prepotenza, arroganza<br />

hanno sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o valori come solidarietà,<br />

uguaglianza, dir<strong>it</strong>ti. Anche<br />

per questo sarebbe necessario che<br />

si desse v<strong>it</strong>a a un Tribunale dei dir<strong>it</strong>ti<br />

degli anziani, un’ist<strong>it</strong>uzione riconosciuta<br />

che potesse lavorare<br />

per prevenire e colpire abusi e violenze<br />

sulle persone anziane. Secondo<br />

il segretario generale dello Spi-<br />

Cgil sono tre le categorie più deboli<br />

ed esposte alle violenze nella nostra<br />

società: i giovani che non trovano<br />

lavoro e le persone che lo perdono,<br />

gli anziani che vivono con<br />

pensioni misere, le persone non<br />

più autosufficienti. Il sindacato deve<br />

mettere più vigore nella negoziazione<br />

sociale terr<strong>it</strong>oriale con<br />

un’azione che permetta di arginare<br />

quello che questo governo sta distruggendo<br />

dello Stato sociale”.<br />

•••<br />

Potenziati<br />

a Ferrara<br />

i servizi sociali<br />

È part<strong>it</strong>o dal censimento dei bisogni<br />

della c<strong>it</strong>tadinanza. Poi ha messo<br />

in rete i servizi che intervengono<br />

in tutte le fasi della malattia, dal<br />

primo manifestarsi alla diagnosi,<br />

dalla presa in carico all’ospedalizzazione<br />

e alla residenzial<strong>it</strong>à. Oggi<br />

dà risposte concrete e praticabili a<br />

sostegno delle persone affette da<br />

demenza e delle loro famiglie. È il<br />

“Progetto di miglioramento della<br />

rete dei servizi per affetti da demenza”,<br />

sviluppato a Ferrara da un<br />

gruppo tecnico che coinvolge Comuni,<br />

Aziende di servizi alla persona<br />

(Asp), Usl, Univers<strong>it</strong>à e l’associazione<br />

Malattia Alzheimer<br />

(Ama). Grazie al progetto, i servizi<br />

sociali ferraresi di aiuto alle famiglie<br />

sono stati potenziati e collegati<br />

agli ambulatori specialistici dell’Azienda<br />

Usl e dell’Arcispedale Sant’Anna<br />

deputati alla diagnosi della<br />

malattia e alla definizione dei percorsi<br />

terapeutici. All’interno del<br />

Servizio sociale anziani delle Asp è<br />

stata creata un’area specifica di lavoro<br />

con assistenti sociali che, in<br />

raccordo con i medici di famiglia e<br />

gli ambulatori specialistici, si dedicano<br />

unicamente alla presa in carico<br />

delle s<strong>it</strong>uazioni di demenza.<br />

Grazie a un gruppo specializzato di<br />

operatori domiciliari delle Asp sono<br />

aumentati gli interventi di aiuto<br />

domiciliare alle famiglie. Info:<br />

www.emiliaromagnasociale.<strong>it</strong>.<br />

•••<br />

Metà dei malati<br />

non riceve<br />

le cure adeguate<br />

il Salvagente/9-16 dicembre 2010<br />

Sono 8,4 milioni, su un totale di<br />

12 milioni, gli anziani affetti da almeno<br />

una patologia cronica, ma<br />

la metà di loro non riesce ad avere<br />

cure adeguate alla condizione<br />

clinica, il 12% degli under 70 anni<br />

e addir<strong>it</strong>tura il 50% degli over 85<br />

non ricevono cure per diminuire<br />

il colesterolo, il 12% dei pazienti<br />

sotto ai 70 anni e il 30% degli over<br />

85 non riceve prescrizioni di antipertensivi<br />

(al 17% non sono prescr<strong>it</strong>ti<br />

gli antiaggreganti). La fotografia<br />

di questa s<strong>it</strong>uazione scaturisce<br />

dalla più grande indagine<br />

sui livelli di cura per gli ultra<br />

65enni proposta dalla Sigg, la Società<br />

<strong>it</strong>aliana di gerontologia e geriatria,<br />

con la collaborazione della<br />

Fondazione Sanofi-Aventis.<br />

Secondo uno studio dell’Ires, il<br />

“lavoro” degli anziani e dei nonni<br />

<strong>it</strong>aliani vale più di 18 miliardi di<br />

euro l’anno e solo quello per la<br />

cura dei nipoti può arrivare a essere<br />

paragonato a un monte retribuzioni<br />

di 13,8 miliardi di euro<br />

l’anno. Le condizioni di v<strong>it</strong>a più<br />

sane nelle campagne si traducono<br />

anche, lo dice la Coldiretti, in<br />

un minore costo per la collettiv<strong>it</strong>à<br />

in termini di medicinali, assistenza<br />

medica e ospedaliera. Per questo<br />

è importante favorire tutte le<br />

condizioni per mantenere la presenza<br />

degli anziani all’interno<br />

della loro azienda anche con formule<br />

di assistenza a domicilio.<br />

“In un’Europa burocratizzata e<br />

spesso lontana operiamo per portare<br />

la cultura e i valori del mondo<br />

tradizionale contadino e verificare<br />

che gli interessi e le attese<br />

dei più deboli, quali sono gli anziani,<br />

non siano disattesi”, ha detto<br />

Natale Carlotto, presidente<br />

uscente di Federpensionati Coldiretti,<br />

intervenendo all’assemblea<br />

nazionale sul tema “Anziani<br />

propos<strong>it</strong>ivi e attivi per una giusta<br />

previdenza e per una filiera agricola<br />

tutta <strong>it</strong>aliana”.


il Salvagente/9-16 dicembre 2010 31 dir<strong>it</strong>ti consumi scelte<br />

SpazioCivile<br />

a cura di Francisca Colli<br />

•••<br />

Donne europee,<br />

più sicurezza<br />

“In Europa una donna su 4 subisce<br />

una forma di violenza e più di 100mila<br />

beneficiano di una misura di protezione<br />

nel loro paese”. Lo ha ricordato la<br />

presidente di Telefono Rosa, Gabriella<br />

Carnieri Moscatelli, presentando a<br />

Roma, con Silvia Costa, la proposta di<br />

direttiva sull’Ope, Ordine di protezione<br />

europeo, approvata per ora nelle<br />

commissioni del Parlamento europeo<br />

per le Libertà civili e per i Dir<strong>it</strong>ti della<br />

donna e l’uguaglianza di genere. La direttiva,<br />

che mira al riconoscimento e<br />

all’estensione degli ordini di protezione<br />

delle v<strong>it</strong>time di violenza in tutta la<br />

Ue, prevede il dir<strong>it</strong>to delle donne all’assistenza<br />

legale gratu<strong>it</strong>a e all’informazione<br />

sulla possibil<strong>it</strong>à di richiedere<br />

la tutela anche negli altri Stati<br />

membri e con procedura d’urgenza.<br />

“Le donne in Europa potranno sentirsi<br />

più sicure”, ha commentato Silvia<br />

Costa, europarlamentare del Pd<br />

e relatrice ombra per il gruppo S&D.<br />

•••<br />

Vodafone inaugura<br />

l’assistenza sordi<br />

Vodafone ed Ens-Ente nazionale per<br />

la protezione e l’assistenza dei sordi<br />

Onlus lanciano il primo servizio, gratu<strong>it</strong>o,<br />

che garantisce agli oltre 10mila<br />

clienti sordi di Vodafone Italia l’accesso<br />

al suo servizio di assistenza (il 190).<br />

Rivolgendosi al Servizio Ponte Ens<br />

della sua regione attraverso l’uso di<br />

diversi canali (Dts, fax, e-mail, instant<br />

messaging, chat, video-chat) il cliente<br />

si collega con l’operatore Ens per<br />

chiedergli di chiamare il 190, che riconosce<br />

la chiamata e la inoltra al team<br />

dedicato per l’assistenza richiesta.<br />

Poi tutte le richieste sono comunicate<br />

all’operatore del Servizio Ponte che le<br />

traduce in voce all’operatore Vodafone.<br />

“Mi auguro che sia l’inizio di un<br />

percorso che porti anche gli altri gestori<br />

telefonici a rendere accessibili i<br />

servizi di customer care agli utenti<br />

sordi, nel rispetto della delibera Agcom<br />

ancora in gran parte inattuata”,<br />

ha detto Ida Collu, presidente nazionale<br />

dell’Ens.<br />

•••<br />

Teatro irriverente<br />

al Foro di Traiano<br />

Provocazione d’arte sotto l’albero di<br />

Natale, anzi nel Silos della sede romana<br />

della Fondazione Alda Fendi<br />

al Foro di Traiano con la performance<br />

esclusiva di Stefano Ricci e Gianni<br />

Forte, i due enfant prodige del<br />

nuovo teatro <strong>it</strong>aliano. “Some Disordered<br />

Christmas Interior Geometries”<br />

sferra un attacco “indigesto,<br />

spregiudicato e pop” al cuore del<br />

Natale. Per 25 minuti, 8 volte al gior-<br />

no, fino al 15 dicembre, dieci performer<br />

si confrontano corpo a corpo<br />

con un pubblico di 50 spettatori alla<br />

volta, una danse macabre “calpesta<br />

le macerie di due imperi: la Roma<br />

dei Cesari e il regime dell’effimero<br />

globale e connesso”.<br />

•••<br />

Film e talk show<br />

sul parco di Gilé<br />

Cosv presenta “Siamo in riserva”, un<br />

film-documentario e un talk show sul<br />

Amico di penna<br />

Antonio Zollo<br />

L’errore<br />

più grosso<br />

“I<br />

giovani seri se ne stanno a casa<br />

a studiare”, ammonisce il presi-<br />

dente del Consiglio e qualche ministro<br />

replica. E, magari, le donne serie se ne<br />

stanno a casa a far le<br />

faccende domestiche; e i vecchietti se ne stanno aggrappati<br />

al calorifero, ora che fa freddo. Detta al bar sarebbe<br />

una battuta stupida. Detta da chi governa è manifestazione<br />

di arroganza, di incomprensibile rifiuto a capire, riflettere,<br />

rispettare i malesseri che ag<strong>it</strong>ano il paese. Malessere<br />

e paure.<br />

C’è una intera generazione che per la prima volta, forse, in<br />

questo lungo dopoguerra non intravede quale possa essere<br />

il percorso verso l’età adulta. Sono giovani che vivono<br />

in famiglie che conoscono la disoccupazione o la cassa<br />

integrazione, nelle quali le magre pensioni dei nonni (9 milioni<br />

di loro hanno assegni mensili che non superano gli 800 euro, 3 milioni<br />

non vanno oltre i 500) diventano puntelli di bilanci precari. Come si può pensare<br />

di trattare questi giovani come scavezzacolli con poca voglia di studiare?<br />

Farlo, non è che una delle facce dell’imbarbarimento subìto e malamente<br />

ostacolato nell’ultimo ventennio, che si svela anche nell’irresponsabile istigazione<br />

a contrapporre i giovani ai gen<strong>it</strong>ori occupati e, soprattutto, agli anziani<br />

pensionati. Ma un paese in crisi, disun<strong>it</strong>o, pervaso da precarietà e paure,<br />

non è un buon paese - lo ricorda Carla Cantone, segretaria generale dei<br />

pensionati della Cgil - né per i giovani né per gli anziani. Si può discutere su<br />

quanta parte di ragione, grande o piccola, abbiano i giovani che protestano<br />

contro la riforma univers<strong>it</strong>aria che il Parlamento si appresta a licenziare. Ne<br />

hanno certamente molta nel protestare contro un futuro indecifrabile, privo<br />

di certezze e avaro di speranze. Ma, l’esperienza insegna, gli adulti - in primo<br />

luogo quelli che guidano il paese - un solo errore devono ev<strong>it</strong>are: rifiutarsi di<br />

ascoltare i messaggi, le domande, le in<strong>qui</strong>etudini dei giovani.<br />

Ps.Da quanto un giornale o una tv non fanno un’inchiesta approfond<strong>it</strong>a sull’universo<br />

dei giovani?<br />

fragile ecosistema della riserva del<br />

parco di Gilé, in Mozambico. La storia<br />

del parco, impover<strong>it</strong>o dallo sfruttamento<br />

indiscriminato delle sue risorse<br />

e “cancellato” da un lungo periodo<br />

di guerra, è l’occasione per una<br />

riflessione sull’ambiente, l’interazione<br />

uomo-hab<strong>it</strong>at e la necess<strong>it</strong>à di una<br />

rispettosa condivisione dello spazio<br />

v<strong>it</strong>ale. L’appuntamento è per giovedì<br />

16 dicembre, dalle 18,30, alla Sala<br />

Sterlin di via Aniene 26/A, a Roma.<br />

•••<br />

11 e 12 dicembre<br />

l’anti-vivisezione<br />

Margher<strong>it</strong>a Hack e Roberto Marchesini<br />

per la campagna di comunicazione<br />

contro la vivisezione “Il Dir<strong>it</strong>to di<br />

Vivere” della Lega nazionale per la difesa<br />

del cane, l’11 e il 12 dicembre in<br />

tutta Italia. Sono 12 milioni all’anno<br />

gli animali usati per fini sperimentali,<br />

e questo numero non accenna a diminuire<br />

e, in alcuni paesi europei, è<br />

addir<strong>it</strong>tura, in forte cresc<strong>it</strong>a. Nella<br />

classifica l’Italia mantiene tristemente<br />

il <strong>qui</strong>nto posto, dopo<br />

Francia, Gran Bretagna,<br />

Germania e Spagna. La direttiva<br />

del Parlamento europeo<br />

2010/63 sull’impiego<br />

di animali per fini scientifici<br />

sembra rispondere più agli<br />

interessi dell’industria farmaceutica<br />

che alla sensibil<strong>it</strong>à<br />

dei c<strong>it</strong>tadini sul tema<br />

della vivisezione.<br />

•••<br />

Rinnovato il s<strong>it</strong>o<br />

di Federfarma<br />

È rinnovato nei contenuti e nella vesta<br />

grafica il s<strong>it</strong>o www.federfarma.<strong>it</strong><br />

per “rispondere meglio alle esigenze<br />

di fruibil<strong>it</strong>à dei c<strong>it</strong>tadini e degli operatori<br />

che lo consultano usualmente”.<br />

Tra le nov<strong>it</strong>à: “Cerca una farmacia”, il<br />

servizio che permette di conoscere la<br />

posizione geografica e il percorso necessario<br />

per raggiungere la farmacia<br />

più vicina. Rinnovato anche “Cerca<br />

un farmaco”, la sezione che indica il<br />

prezzo del medicinale (se fissato per<br />

legge), la concedibil<strong>it</strong>à in regime di<br />

Ssn e il tipo di ricetta necessaria.


32 dir<strong>it</strong>ti consumi scelte<br />

VITO LAMBERTI<br />

Settimana piovosa l’ultima<br />

di novembre a Roma.<br />

E piove anche adesso, su<br />

un terrazzo condominiale<br />

nel quartiere di San Lorenzo,<br />

ai margini di piazza<br />

dell’Immacolata. Sono le<br />

8 del mattino: gli spazzini<br />

ripuliscono le strade, i bar<br />

alzano le saracinesche, una signora da una<br />

finestra del palazzo di fronte fa scendere<br />

un cesto di vimini legato a una cordicella.<br />

Sotto, il commesso del negozio di alimentari<br />

riempie il paniere... Sono scene di un<br />

quartiere che, oltre le mode e il caro aff<strong>it</strong>ti,<br />

conserva ancora immagini di quello che<br />

è stato: un borgo popolare, ab<strong>it</strong>ato soprattutto<br />

da ferrovieri, che ha visto da vicino<br />

l’orrore della guerra. E infatti, il palazzo<br />

conserva ancora, sul lato che guarda<br />

a Ovest, lo squarcio frutto del bombardamento<br />

americano del 1943, che rende visibili<br />

anche dalla strada i ballatoi dai quali si<br />

accede ai piccoli appartamenti.<br />

“Muoiono solo...”<br />

Su quel terrazzo, alla fine degli anni Cinquanta,<br />

Mario Monicelli ha girato una<br />

delle scene più emblematiche de I sol<strong>it</strong>i<br />

ignoti, pietra miliare della “commedia all’<strong>it</strong>aliana”,<br />

Lassù, dunque, Totò, ladro in<br />

pensione, cerca di trasmettere la sua esperienza<br />

a un banda di straordinari lestofanti<br />

di periferia (Gassman, Mastroianni, Salvatori,<br />

Pisacane, Murgia) e di spiegare loro<br />

come si apre una cassaforte: “La lubrificazione<br />

deve essere costante e i-nin-ter-<br />

rot-ta”. Non si può non ridere evocando la<br />

scena, anche se questi sono giorni amari.<br />

Monicelli ci ha lasciati. Non c’è più. Se n’è<br />

andato il 29 novembre, a 95 anni, lanciandosi<br />

da una finestra al <strong>qui</strong>nto piano dell’ospedale<br />

San Giovanni della sua Roma. Era<br />

malato, e non ha lasciato che fosse il male<br />

il Salvagente/9-16 dicembre 2010<br />

L’UOMO CHE NEI SUOI FILM HA FOTOGRAFATO I NOSTRI ULTIMI 70 ANNI<br />

Borghesi, miseri, eroici<br />

Gli <strong>it</strong>aliani di Monicelli<br />

10 ragioni per<br />

amare Mario<br />

Dieci ragioni per amare<br />

Mario. Sarebbero sessanta<br />

e più, tante quanti sono i film<br />

che ha diretto. Ma lim<strong>it</strong>iamoci<br />

a dieci: le indichiamo a caso,<br />

andando su e giù con i ricordi.


il Salvagente/9-16 dicembre 2010 33 dir<strong>it</strong>ti consumi scelte<br />

a decretare la sua ora. È morto da vivo,<br />

come è stato scr<strong>it</strong>to.<br />

Non sorprende tanta decisione. Monicelli<br />

era un uomo diretto, caustico, poco<br />

incline al dubbio: “Se dovessi essere costretto<br />

a una v<strong>it</strong>a che non è v<strong>it</strong>a, la farei fin<strong>it</strong>a<br />

anche io”, aveva detto nei giorni del<br />

caso Welby. “Muoiono soltanto gli stronzi”,<br />

diceva, e lui non si è lasciato morire, se<br />

n’è andato, scegliendo il come e il dove.<br />

Battute e sberleffi<br />

Non sarebbe piaciuto a Monicelli, tutto il<br />

vociferare di dichiarazioni segu<strong>it</strong>o alla sua<br />

usc<strong>it</strong>a di scena (“gesto coraggioso”, “spettacolarizzazione<br />

della morte”, “la v<strong>it</strong>a va<br />

difesa fino all’ultimo”…). Non sarebbe piaciuto<br />

al grande regista (“maestro”, no.<br />

“Chiamatemi Mario”, diceva) e appassionato<br />

interprete della nostra cultura, che la<br />

v<strong>it</strong>a la osservava con una certa distanza,<br />

con cinismo a volte, salvo poi farla scoppiare<br />

con tutta la sua forza nei suoi film.<br />

Tanti, tantissimi, che rimarranno vivi nella<br />

storia del cinema. Anzi, che hanno fatto la<br />

storia del cinema: “I sol<strong>it</strong>i ignoti”, meravigliosamente<br />

diretti (con i “ladri”, anche<br />

L’armata<br />

Brancaleone<br />

PRIMA RAGIONE L’armata<br />

Brancaleone (1966). Il primo<br />

film che viene in mente<br />

è quello che lui diceva di<br />

preferire e che ci consegna,<br />

con Gassman, un<br />

personaggio entrato nel<br />

m<strong>it</strong>o. Indimenticabile<br />

la battuta “Lo mio nome<br />

è Brancaleone da Norcia”,<br />

che regge il confronto con<br />

“Il mio nome è Bond, James<br />

Claudia Cardinale e Carla Gravina) in un<br />

lavoro corale. “La grande guerra” (1959),<br />

osteggiato dalle gerarchie mil<strong>it</strong>ari, con la<br />

coppia di eroi/fannulloni Gassman-Sordi<br />

(Leone d’Oro a Venezia, fu candidato all’Oscar).<br />

“L’armata Brancaleone” 1966) con<br />

un indimenticabile Gassman. “La ragazza<br />

con la pistola” (1968), primo ruolo comico<br />

per Monica V<strong>it</strong>ti dopo la collaborazione<br />

con Antonioni. E “Amici miei” (1975),<br />

campione di incassi; e “Il Marchese del<br />

Grillo”; e “Il borghese piccolo piccolo”<br />

(1977), dal romanzo di Vincenzo Cerami; e<br />

“Speriamo che sia femmina”, tra i suoi prefer<strong>it</strong>i.<br />

Fino all’ultimo, tenerissimo, Vicino<br />

al Colosseo… c’è Monti, il “corto” del<br />

2008 dedicato al quartiere dove Monicelli<br />

viveva, da solo, perché così voleva vivere,<br />

autonomo e indipendente.<br />

Sessanta film, una carriera lunghissima,<br />

come la sua v<strong>it</strong>a, che comincia nel 1915 a<br />

Viareggio, e dei viareggini Monicelli aveva<br />

conservato il gusto della battuta e dello<br />

sberleffo. La giovinezza trascorsa tra Milano,<br />

Pisa e Genova. Studia filosofia, ma sub<strong>it</strong>o<br />

comincia a lavorare nel cinema, da solo<br />

e come assistente di Genina (“Lo squadrone<br />

bianco”) e Camerini. Nel dopoguer-<br />

Amici miei I compagni Romanzo<br />

popolare<br />

Bond”. L’aulico linguaggio<br />

maccheronico ha fatto la<br />

felic<strong>it</strong>à degli studenti di<br />

quegli anni. E quelli di oggi,<br />

se in piazza, il 30 novembre.<br />

hanno cantato in coro<br />

“Branca Branca Branca…<br />

Leon Leon Leon!”.<br />

SECONDA RAGIONE Amici<br />

miei (1975).Altro film m<strong>it</strong>ico<br />

e altre invenzioni<br />

linguistiche esilaranti: “La<br />

supercazzola come se fosse<br />

antani” del conte Mascetti;<br />

il coretto verdiano in<br />

macchina fatto di zumpapà<br />

e popopò. Storici gli schiaffi<br />

alla stazione. E l’Italia tutta<br />

a riconoscersi in quei<br />

personaggi.<br />

TERZA RAGIONE I compagni<br />

(1963) e il rispetto che ha<br />

ra è sceneggiatore poi regista con Steno<br />

dei film di Totò: dal primo “Totò cerca casa”,<br />

del 1949, ai bellissimi V<strong>it</strong>e da cani e<br />

Guardie e ladri (1951). Nasce da <strong>qui</strong> la<br />

commedia all’<strong>it</strong>aliana, quel particolare<br />

filone di cinema che “trattava in maniera<br />

ironica, farsesca, comica, argomenti<br />

drammatici, tragici”, e che Steno e Monicelli,<br />

e Risi, Comencini, Scola, renderanno<br />

celebre nel mondo intero.<br />

Bagarre insulsa<br />

“Mi stupisco del perché la gente rida dei<br />

miei personaggi, chi fa ridere non è mai<br />

felice”, dichiarò in un’intervista Monicelli.<br />

Forse per dirci - tra le righe, come era il<br />

suo stile - che noi spettatori vedevamo solo<br />

una faccia dei suoi personaggi, e non<br />

ne coglievamo tutto il senso. Farsa e tragedia<br />

sono legate da un rapporto indissolubile<br />

sosteneva Marx, e Monicelli lo sapeva<br />

benissimo. I suoi personaggi erano<br />

grandi e piccoli, miseri ed eroici, trad<strong>it</strong>ori<br />

e legati da rapporti di grande amore.<br />

Erano gli <strong>it</strong>aliani dal dopoguerra a oggi,<br />

nelle loro evoluzioni, imprigionati nella<br />

miseria e nella voglia di rivalsa, nella pau-<br />

sempre portato al mondo del<br />

lavoro. Poco conosciuto, il<br />

film racconta con emozione<br />

le lotte operaie dell’800 e la<br />

nasc<strong>it</strong>a del socialismo.<br />

Indelebile la figura di<br />

Mastroianni intabarrato,<br />

nella bruma di Torino.<br />

QUARTA RAGIONE Romanzo<br />

popolare (1974). Le lotte<br />

sindacali non esauriscono il<br />

La ragazza<br />

con la pistola<br />

mondo del lavoro: c’è anche<br />

l’amore. Il povero Tognazzi<br />

soffre come una bestia per il<br />

tradimento della giovane<br />

moglie, Ornella Muti.<br />

E Jannacci a sottolineare:<br />

“Vincenzina davanti alla<br />

fabbrica, come se non<br />

ci fosse che fabbrica…”.<br />

QUINTA RAGIONE La ragazza<br />

con la pistola (1968), se non


34 dir<strong>it</strong>ti consumi scelte<br />

BORGHESI, MISERI, EROICI...<br />

ra della morte e dell’amore. Italiani piccoli<br />

e grandi, nel bene e nel male migliori di<br />

quelli di oggi, che Monicelli analizzava con<br />

osservazione quasi naturalistica.<br />

Chissà come avrebbe commentato la<br />

bagarre sul suo suicidio, durante la commemorazione<br />

alla Camera, tra la radicale<br />

R<strong>it</strong>a Bernardini e Paola Binetti dell’Udc.<br />

Gesto eroico per la prima, spot dell’eutanasia<br />

per la seconda. Fortuna che il<br />

presidente della Repubblica, Giorgio Napol<strong>it</strong>ano,<br />

ha azz<strong>it</strong>t<strong>it</strong>o tutti: “Rispetto per la<br />

sua scelta”, ha detto.<br />

Non ha ragione lui? Crediamo fermamente<br />

di sì. Soprattutto se dal terrazzo dei<br />

“sol<strong>it</strong>i ignoti”, su cui le nuvole si sono diradate,<br />

ci affacciamo un attimo per guardare<br />

giù l’asfalto ancora bagnato. Ci vuole<br />

coraggio per decidere di trafiggere l’aria<br />

col peso del proprio corpo. Non servono<br />

parole, dichiarazioni, sipari che si aprono.<br />

La morte non è mai uno spettacolo: fortu<strong>it</strong>a<br />

o voluta, è sempre un’indeb<strong>it</strong>a violenza.<br />

Tanto più se porta con sé un grande artista,<br />

capace di cogliere con le sue opere il<br />

senso del cinema, e della v<strong>it</strong>a. ●<br />

Speriamo<br />

che sia femminia<br />

altro per aver inventato<br />

come attrice comica Monica<br />

V<strong>it</strong>ti. Il contrasto tra la Sicilia<br />

ferma nel tempo e la<br />

Swinging London è<br />

irresistibile.<br />

SESTA RAGIONE Speriamo<br />

che sia femmina (1986),<br />

dove si realizza l’utopia di un<br />

mondo al femminile<br />

autosufficiente che esclude<br />

Un borghese<br />

piccolo piccolo<br />

i maschi perché inconsistenti<br />

e inetti. Da non<br />

sottovalutare, alla luce<br />

dell’amore che Mario ha<br />

sempre portato alle donne<br />

anche nei film<br />

apparentemente più<br />

maschili.<br />

SETTIMA RAGIONE Un<br />

borghese piccolo piccolo<br />

(1977), Parenti serpenti<br />

“VOI GIOVANI<br />

DOVRESTE<br />

RIBELLARVI”<br />

LA POLITICA. “Che io abbia un’ideologia, così concreta,<br />

così chiara da pretendere di elargirla alle masse,<br />

questo no, non l’ho mai avuta. Ho però una mia<br />

collocazione pol<strong>it</strong>ica e sociale, psicologia e morale,<br />

che ho sempre rispettato nei miei lavori e ho cercato<br />

di esprimere; ho una collocazione che è di sinistra, socialista,<br />

un<strong>it</strong>aria, democratica, anticonformista”.<br />

IL CINEMA. “La religione non è solo quella cattolica<br />

(che oggi sembra condizionare tutta la cultura in Italia),<br />

c’è anche una religione laica e nel dopoguerra, in<br />

un mondo regolato da esseri umani che avevano sofferto,<br />

che sapevano vivere con gli altri e trarre lezione<br />

dai fallimenti avvenuti, il cinema era uno strumento<br />

per potersi esprimere e dire quello che si sperava<br />

potesse essere un futuro migliore”.<br />

LA MORTE. “La saggezza non rientra fra le mie con<strong>qui</strong>ste.<br />

Mi lim<strong>it</strong>o a nutrire convinzioni, a maturare giudizi.<br />

La prima convinzione è che, non essendo credente,<br />

non ho paura di morire. La v<strong>it</strong>a, nel complesso mi è<br />

stata propizia. Me la sono cavata, e va bene così”.<br />

GLI ITALIANI. “Non nutro nostalgia per il passato.<br />

La grande guerra Il Marchese<br />

del Grillo<br />

(1991) e la presunta<br />

cattiveria: più che essere<br />

cattivi descrivono la crudeltà<br />

inaspettata. Non occorre<br />

essere delinquenti per<br />

compiere i gesti più efferati.<br />

Vedi il cupo e disperato<br />

Alberto Sordi nel primo,<br />

i figli-assassini nel secondo.<br />

OTTAVA RAGIONE La grande<br />

guerra (1959). L’aver messo<br />

il Salvagente/9-16 dicembre 2010<br />

Ciò non toglie che provi orgoglio per questo paese e<br />

per la sua gente, ripensando a com’erano ai tempi<br />

della mia gioventù. Sto parlando di una leva di <strong>it</strong>aliani<br />

- la mia - che, avendo subìto nella propria carne una<br />

d<strong>it</strong>tatura stupida e una guerra ridicola, seppero poi<br />

comportarsi in maniera fattiva e solidale, dando una<br />

mano a chi ne aveva bisogno. Caduto il fascismo si<br />

riuscì, in sostanza, a rimettere in piedi un paese ridotto<br />

allo stremo, dotandolo di un certo benessere, dandogli<br />

un assetto industriale”.<br />

I MIGRANTI. “L’Italia s’affaccia su un Med<strong>it</strong>erraneo<br />

che rappresenta ormai un’immensa tomba per chi<br />

viene dal Terzo mondo, attirato dalla falsa immagine<br />

di Bengodi che gli presentano gli strumenti di diffusione<br />

di massa. Ciò che vedo mi procura rabbia e rancore.Altro<br />

che nostalgia!”.<br />

IL SISTEMA. “Voi giovani dovreste ribellarvi a questo<br />

sistema che ci sta portando verso l’oblio totale,<br />

non dovreste avere paura di fare la rivoluzione, solo<br />

grazie alle rivoluzioni sono state poste le basi per i dir<strong>it</strong>ti<br />

dell’uman<strong>it</strong>à, quei dir<strong>it</strong>ti che vengono ogni giorno<br />

calpestati dalle classi pol<strong>it</strong>iche e dirigenti di questo<br />

paese che purtroppo non riconosco più e che mi fa<br />

veramente schifo”.<br />

ANCORA, GLI ITALIANI. “Gli <strong>it</strong>aliani hanno la capac<strong>it</strong>à<br />

di dividersi sempre. C’è una battuta di Brancaleone<br />

che, secondo me, raccoglie tutta la storia <strong>it</strong>aliana: ‘Andate<br />

pur’anco voi senza meta, ma da un’altra parte’”.<br />

insieme la coppia<br />

irresistibile Sordi e Gassman<br />

è un altro t<strong>it</strong>olo di mer<strong>it</strong>o del<br />

regista.Al di là di quelli<br />

grandissimi del film: di quali<br />

gesti eroici sono capaci<br />

gli <strong>it</strong>aliani cialtroni<br />

e scansafatiche.<br />

NONA RAGIONE Il Marchese<br />

del Grillo (1981). È un<br />

monumento ad Alberto<br />

Risate di gioia<br />

Sordi. E anche questo è un<br />

motivo per amare Mario.<br />

SIAMO ALLA FINE. Lasciamo<br />

da parte le altre ragioni per<br />

celebrare il regista (come<br />

la sua passione pol<strong>it</strong>ica<br />

da “ultimo comunista”).<br />

Ricordiamolo in allegria:<br />

con il duetto irresistibile<br />

di Totò e la Magnani in<br />

Risate di gioia (1960).


Moda e design<br />

fantasia a sbarre<br />

sono mobili, accessori e oggetti di alto valore sociale, oltre che de-<br />

Ci corativo e artistico. Sono quelli prodotti nelle carceri <strong>it</strong>aliane, in<br />

laboratori coordinati da esperti creativi. Ne è un esempio la collezione Artwo,<br />

realizzata nella Casa circondariale di Rebibbia<br />

(Nuovo complesso di Roma), secondo un percorso che<br />

prevede un rapporto diretto tra l’artista o il designer e i<br />

detenuti, perché si insegni loro la lavorazione dei materiali<br />

con cui realizzare gli oggetti. Con i proventi ricavati<br />

dalla vend<strong>it</strong>a di mobili e complementi, Artwo ha<br />

dato v<strong>it</strong>a a un vero e proprio laboratorio attrezzato con<br />

gli strumenti necessari alla produzione. Nel periodo di<br />

formazione, oltre a spiegare la costruzione dell’oggetto<br />

artisti e designer raccontano se stessi, il loro modo di<br />

fare arte e l’approccio creativo ai progetti. Ogni anno,<br />

Artwo organizza un evento nel carcere romano, per<br />

esporre e vendere i lavori realizzati dai detenuti.<br />

Il percorso tra arte, design, ecosostenibil<strong>it</strong>à e realtà sociale<br />

di Artwo (in corso dal 2003, www.artwo.<strong>it</strong>) ap-<br />

Vi<br />

il Salvagente/9-16 dicembre 2010 35 rubriche<br />

Casamia Casamia<br />

Giuliana Zoppis<br />

propongo un buon piatto domenicale<br />

di preparazione non velocissima,<br />

ma il risultato è mer<strong>it</strong>evole di un piccolo<br />

sacrificio. Le tagliatelle sono s<strong>qui</strong>s<strong>it</strong>e<br />

già così, ma se avete la possibil<strong>it</strong>à di aggiungere<br />

una slamellata di tartufo bianco<br />

diventano sublimi.<br />

Le tagliatelle. Fate la fontana con la farina<br />

e rompete le uova nel cratere. Battete le uo-<br />

va con la forchetta come per fare una fr<strong>it</strong>tata<br />

incorporando gradualmente la farina e lavorate<br />

l’impasto finché non è ben compatto<br />

ed elastico. Copr<strong>it</strong>e la palla di pasta con la<br />

pellicola e lasciatela riposare per 20 minuti.<br />

Tirate una sfoglia piuttosto sottile, lasciatela<br />

asciugare, arrotolatela con il mattarello infarinato,<br />

sfilate il mattarello e tagliate il rotolo<br />

a strisce di circa 7-8 mm di larghezza.<br />

Svolgete le tagliatelle e fatele asciugare, ben<br />

stese o arrotolate a nido, sopra un tovagliolo<br />

spolverato di farina o semolino.<br />

Il ragù bianco. Tagliate la fetta di prosciutto<br />

a listarelle e poi a dadini. Tr<strong>it</strong>ate finemente<br />

con la mezzaluna il sedano, la carota e la<br />

cipolla. Mettete a rosolare il tr<strong>it</strong>o nell’olio a<br />

fuoco basso per <strong>qui</strong>ndici minuti, <strong>qui</strong>ndi aggiungete<br />

le carni e il prosciutto e fate insaporire<br />

per 10 minuti mescolando spesso.<br />

Bagnate col mezzo bicchiere di vino bianco<br />

secco che lascerete evaporare completamente.<br />

Fate la stessa cosa con il Marsala.<br />

Poi copr<strong>it</strong>e di brodo o acqua bollente, salate<br />

e fate cuocere per circa 90 minuti a fuoco<br />

lento aggiungendo l’acqua che serve.<br />

Un<strong>it</strong>e il bicchiere di latte, l’alloro, pepate e<br />

fate cuocere per un’altra ora bagnando, se<br />

occorre, con il brodo. A fine cottura un<strong>it</strong>e il<br />

partiene anche ad altri gruppi di creativi che hanno avviato in numerosi<br />

centri di detenzione esempi analoghi, tutti ricchi di partecipazione ed entusiasmo,<br />

oltre che assai utili nel processo di riabil<strong>it</strong>azione personale e<br />

sociale di detenuti e detenute. Abbiamo esplorato per voi, nel terr<strong>it</strong>orio <strong>it</strong>aliano,<br />

le realtà più interessanti. Il 17 dicembre a Torino, presso la Fondazione<br />

Casa di car<strong>it</strong>à arti e mestieri, sarà inaugurato lo “Spazio<br />

ferro&fuoco” nato dalla sinergia con il Comune di Fossano e la Casa di reclusione<br />

locale. Lo scopo è incentivare la formazione professionale nel settore<br />

della carpenteria, come dimostra la bella collezione di oggetti in ferro<br />

per arredamento, creati dai detenuti con gli esperti della Fondazione<br />

(www.casadicar<strong>it</strong>a.<strong>it</strong>). Il progetto “Sigillo”, con le collezioni di moda Codiceasbarre<br />

e altre azioni creative (nelle carceri di Bollate,<br />

Vercelli, Lecce ecc.), vuole affrontare in Italia il problema della<br />

mancanza di sbocchi lavorativi per le persone ristrette<br />

nella libertà con attiv<strong>it</strong>à che, una volta scontata la pena, siano<br />

spendibili in termini di occupazione nel mercato del lavoro<br />

“normale”, soprattutto per la componente femminile (la<br />

più fragile). “L’esperienza lavorativa produce un incremento<br />

dell’autostima e della fiducia in se stessi, promuove l’interazione<br />

con le altre persone, l’affidabil<strong>it</strong>à nella relazione”,<br />

affermano i promotori, che puntano a ottenere a breve l’assunzione<br />

di 60 detenute (40 nelle cooperative partner del<br />

progetto, info: c.micolano@c<strong>it</strong>tadellarte.<strong>it</strong>). Altre belle esperienze:<br />

“A mani libere” a Enna (a cura di Ninni Fussone);<br />

“Design in gabbia” a Venezia (coop. sociale Rio Terà dei pensieri);<br />

“Sartoria San V<strong>it</strong>tore” a Milano (coop. Alice).<br />

Sì, mangiare Ingredienti<br />

Martino Ragusa<br />

Un ragù bianco<br />

più tagliatelle<br />

Dosi per 4 persone<br />

Per le tagliatelle<br />

400 g di farina 00<br />

4 uova<br />

Per il ragù bianco<br />

250 g di carne di v<strong>it</strong>ello tr<strong>it</strong>ata<br />

250 g di carne di maiale tr<strong>it</strong>ata<br />

200 g di prosciutto crudo in un’unica<br />

fetta<br />

1 carota<br />

1/2 costa di sedano<br />

1 cipolla media<br />

1/2 bicchiere di vino bianco secco<br />

1 bicchierino di Marsala<br />

2 foglie di alloro<br />

1 bicchiere di latte<br />

4 cucchiai di olio<br />

50 g di burro<br />

brodo<br />

pepe bianco macinato di fresco<br />

sale<br />

burro e cond<strong>it</strong>e le tagliatelle appena scolate.<br />

Spolverate con il parmigiano grattugiato<br />

e serv<strong>it</strong>e.


36<br />

DA REALIZZARE CON TANTA FANTASIA E POCA SPESA<br />

Idea: i regali di Natale<br />

li faccio da me, a casa<br />

ECCO COME CONFEZIONARE<br />

PICCOLI DONI CON LA CARTA-<br />

PESTA, IL LEGNO, LE PIETRE<br />

COLORATE E LA PASTA DI SALE.<br />

•LINDA GRILLI<br />

N<br />

atale è alle<br />

porte e vostro<br />

figlio<br />

vuole fare un piccolo<br />

regalo a tutti i compagni<br />

di classe? Se pensate<br />

che l’idea è molto<br />

carina, ma un po’ dispendiosa,<br />

ecco qualche<br />

idea per aiutarlo a<br />

realizzare piccoli doni<br />

per gli amici, con poca<br />

spesa e un pizzico di<br />

fantasia.<br />

Con la tecnica della<br />

cartapesta, (per i francesi, papier-mâché),<br />

potrebbe “fabbricare” originalissimi<br />

biglietti di auguri. Come? Si spezzetta<br />

della carta da recupero e si<br />

mette a bagno per un paio<br />

d’ore in una bacinella di<br />

acqua calda. Terminato<br />

l’ammollo, si scola<br />

la carta e la si<br />

mette in un frullatore<br />

con un po’ di<br />

acqua (il rapporto<br />

è 1 parte di polpa e<br />

4 parti di acqua),<br />

<strong>qui</strong>ndi si aggiungono<br />

qualche cucchiaio<br />

di amido di mais, per dare<br />

più consistenza all’impasto,<br />

e poche gocce di colorante<br />

alimentare. Infine si rovescia la carta<br />

frullata su un piccolo setaccio (messo<br />

sopra la bacinella), si livella l’impasto e<br />

si aspetta che il foglio asciughi. Poi si<br />

r<strong>it</strong>aglia e si abbellisce con<br />

foglie secche, pigne e rametti<br />

raccolti al parco. Ovviamente<br />

è possibile ac<strong>qui</strong>stare<br />

in cartoleria i fogli<br />

già pronti:<br />

in questo caso<br />

basterà r<strong>it</strong>agliarli<br />

e ornarli.<br />

Oltre ai biglietti<br />

di auguri,<br />

i bambini possono<br />

utilizzare<br />

i fogli per realizzare<br />

piccoli<br />

bloc-notes o<br />

mini libretti di favole,<br />

scr<strong>it</strong>ti e illustrati di proprio<br />

pugno.<br />

C omplici<br />

MILANO<br />

Castello Sforzesco<br />

SFORZINDA<br />

Giochi, spettacoli, laboratori<br />

Quando:<br />

23 dicembre-7 gennaio<br />

Prenotazione:<br />

tel. 02/88463792<br />

Informazioni sul programma:<br />

www.milanocastello.<strong>it</strong><br />

anche le part<strong>it</strong>e a bridge del celeberrimo<br />

film “Il conte Max” di Giorgio<br />

Bianchi con V<strong>it</strong>torio De Sica e Alberto Sordi, immaginiamo<br />

un gioco di provenienza inglese,<br />

molto in voga tra gente di sangue blu e, soprattutto,<br />

mille miglia lontano da ragazzi e ragazze.<br />

Niente di meno vero. A cominciare dall’origine,<br />

che si dice <strong>it</strong>aliana: sembra che nel Rinascimento<br />

fosse in voga un gioco di carte<br />

nel quale un seme a turno prevalesse<br />

sugli altri Attutti (divenuti “atout”,<br />

in francese). Poi, come spesso accade,<br />

fu l’Inghilterra ad appropriarsi<br />

della nasc<strong>it</strong>a del gioco<br />

per via del Whist (“silenzioso”,<br />

“<strong>qui</strong>eto”) giocato in campagna<br />

dai nobili o a corte.<br />

L’intelligenza del gioco, e la sua<br />

conseguente diffusione, ebbero facile<br />

presa in tutto il mondo tanto da farlo<br />

diventare rapidamente prima un passatempo<br />

tra i più praticati, poi una competizione. E<br />

nel frattempo che cresceva la popolar<strong>it</strong>à, cresceva<br />

anche la sensazione che non fosse affatto<br />

necessario essere nobili, tanto meno adulti,<br />

per giocarlo con soddisfazione. E infatti si gioca<br />

il Salvagente/16-24 il Salvagente/9-16 settembre dicembre 2003 2010<br />

Per gli amici che amano la lettura sarà<br />

perfetto il segnalibro in cartone rivest<strong>it</strong>o<br />

di carta da regalo o stoffa colorata.<br />

In movimento<br />

Francesco Piromallo<br />

dai 12 anni (il minibridge dai 10) in su.<br />

La responsabile della Divisione giovanile della<br />

Federazione <strong>it</strong>aliana gioco bridge, Emanuela<br />

Capriata, ci aiuta a scoprire qualche segreto:<br />

“Prima si comincia a giocare e meglio<br />

è perché l’elastic<strong>it</strong>à mentale di un ragazzo<br />

non è paragonabile a quella di un adulto. Per<br />

questo la Federazione già da molti anni porta<br />

il bridge nelle scuole. Il riscontro maggiore lo<br />

abbiamo avuto nei licei, ma siamo riusc<strong>it</strong>i a<br />

inserirci anche in qualche scuola media. Il<br />

tempo concesso al bridge non è ancora considerato<br />

attiv<strong>it</strong>à sportiva, viene <strong>qui</strong>ndi praticato<br />

come materia extracurriculare per un totale<br />

di circa 30 ore l’anno”.<br />

Le lezioni sono tenute da insegnanti dell’ist<strong>it</strong>uto<br />

scolastico abil<strong>it</strong>ati dalla Federazione. Ogni<br />

anno, a luglio, un Campus accoglie i ragazzi e i<br />

docenti di tutte le scuole:“È una settimana magica”,<br />

dice la signora Capriata. “Un momento<br />

di grande aggregazione, durante il quale i ragazzi<br />

si confrontano in tornei di vari livelli,migliorano<br />

la propria tecnica con le lezioni degli<br />

istruttori federali e, soprattutto, socializzano e


il Salvagente/9-16 dicembre 2010 37<br />

A Milano, tutti al Castello Sforzesco<br />

•••<br />

A Milano il Natale si aspetta a Sforzinda, lo spazio del Castello Sforzesco dedicato<br />

ai bambini dai 4 agli 11 anni. Dal 23 dicembre al 7 gennaio, li attende un<br />

f<strong>it</strong>to calendario di appuntamenti: giochi, spettacoli, racconti e laboratori<br />

ludico-creativi.<br />

Un esempio? Il 31 dicembre, alle 10,30, pupazzi e burattini sono i protagonisti<br />

dello spettacolo teatrale ispirato a una favola dei fratelli<br />

Grimm.Alle 15 e alle 16,30 saranno i bambini a cimentarsi nella costruzione<br />

di una lanterna magica, per illuminare di colori caldi e vivaci<br />

la notte che saluta il nuovo anno.<br />

Il 6 gennaio, alle 10,30, nel laboratorio dedicato ai<br />

giocattoli antichi sarà realizzata una corona da duca.<br />

Nel pomeriggio, alle 15 e alle 16,30, sarà la volta<br />

della tombola dedicata alla Befana.<br />

Per ogni attiv<strong>it</strong>à la partecipazione costa 1 euro<br />

(5 euro la tessera per 6 attiv<strong>it</strong>à). Per partecipare<br />

si prenota al numero 02/88463792. I<br />

programmi completi e aggiornati di Sforzinda si consultano<br />

on line all’indirizzo www.milanocastello.<strong>it</strong>.<br />

Oppure in legno con piccole<br />

pietre decorate con le<br />

tempere e incollate alle estrem<strong>it</strong>à.<br />

O ancora realizzati con<br />

maxi “graffette” di metallo e ornati<br />

con pupazzetti o piccole figure<br />

natalizie modellate con il<br />

pongo o la pasta di sale. Quest’ul-<br />

si divertono molto”. E, divertendosi, imparano:<br />

si ab<strong>it</strong>uano a osservare le regole, eserc<strong>it</strong>ano la<br />

propria capac<strong>it</strong>à di analisi, di sintesi, di deduzione<br />

logica. Sicché il tavolo del bridge diventa<br />

un’eccezionale palestra per quello che è ormai<br />

considerato un vero sport della mente.<br />

Come si comincia a giocare: sub<strong>it</strong>o con le regole<br />

dei grandi o ci si avvicina a piccoli passi?<br />

“L’insegnamento varia con l’età dei ragazzi”,<br />

spiega la nostra esperta.“Ai più giovani, dai 10<br />

anni, viene insegnato il minibridge col quale<br />

imparano a fare le prese e dove la dichiarazione<br />

si lim<strong>it</strong>a a interrogare verbalmente il compagno<br />

per arrivare alla definizione del contratto.<br />

Nei licei invece si passano 2-3 mesi a spiegare<br />

il gioco della carta, prima senza atout<br />

(cioè quel famoso seme che domina un giro)<br />

poi ad atout. Solo in segu<strong>it</strong>o si inizia a insegnare<br />

la dichiarazione, ovvero a dire al compagno<br />

tima è facilissima da realizzare in casa:<br />

basta lavorare con le mani, sino a<br />

ottenere un impasto omogeneo, 2 tazze<br />

di farina con una di sale fino e una<br />

d’acqua. Una volta modellati, gli oggetti<br />

vanno cotti in forno alla temperatura<br />

di 120°C sino al completo indurimento.<br />

Poi si lasciano raffreddare e si<br />

In scena il bridge,<br />

come un vero<br />

sport della mente<br />

di quali forze si dispone”. Si gioca in quattro, a<br />

coppie contrapposte e lo scopo è fare più prese<br />

possibili. Regola ferrea vuole che si risponda<br />

nel seme di usc<strong>it</strong>a del primo giocatore: se è<br />

“fiori”, tutti giocano “fiori”. Ma l’atout…<br />

dipingono con le tempere. A questo<br />

punto si incollano sul segnalibro con<br />

un po’ di colla vinilica.<br />

E per i compagni di scuola più golosi?<br />

Ecco le istruzioni per<br />

preparare, con l’aiuto di<br />

mamma o papà, dei deliziosi<br />

lecca-lecca. Si procede<br />

in questo modo: in un<br />

pentolino si fa cuocere, fino<br />

a ottenere un li<strong>qui</strong>do di<br />

colore ambrato, lo zucchero<br />

(200 grammi) con il succo<br />

spremuto e filtrato di un<br />

limone (o di mezza arancia).<br />

Il passo successivo<br />

consiste nel disporre, su un<br />

foglio di carta da forno<br />

unto con una goccia d’olio,<br />

degli stecchini di legno<br />

(perfetti quelli per gli spiedini,<br />

tagliati a metà) e versare su ognuno<br />

una cucchiaiata di sciroppo caldo<br />

in modo da ottenere tanti dischetti<br />

di 3-4 cm. Dopo averli staccati con delicatezza<br />

dalla carta, i lecca-lecca si<br />

confezionano con sacchetti trasparenti,<br />

per alimenti, chiusi con un nastrino<br />

colorato e accompagnati da un piccolo<br />

biglietto di auguri.<br />

LA SCHEDA<br />

● La Federazione <strong>it</strong>aliana gioco bridge ha sede a<br />

Milano, in via Ciro Menotti 11<br />

(cap 20129). Il s<strong>it</strong>o internet è<br />

www.federbridge.<strong>it</strong>.<br />

● In tutta Italia ci sono associazioni<br />

sportive affiliate alla Figb<br />

che quotidianamente organizzano<br />

tornei federali (ma oggi si<br />

gioca molto anche on line) e dove<br />

insegnanti abil<strong>it</strong>ati tengono<br />

corsi di vari livelli. I costi sono<br />

compresi tra 100 e 160 euro.<br />

● Il bridge <strong>it</strong>aliano vince da 60<br />

anni nel mondo, con 8 giocatori<br />

nei primi 10 del mondo e un ottimo ricambio generazionale.<br />

I tesserati sono 30mila, 1.300 quelli<br />

tra i 12 e i 26 anni.


38<br />

Dedicati ai ragazzi<br />

Il filosofo parla<br />

ai bambini<br />

• FRANCESCA MOSSA<br />

S empre<br />

UN BEL LIBRO DI OSCAR<br />

BRENIFIER TRATTA UN<br />

TEMA DIFFICILE COME<br />

L’ESISTENZA DI DIO.<br />

più spesso i libri<br />

per bambini stimolano la<br />

riflessione sull’esistenza di Dio,<br />

argomento difficile da trattare,<br />

ma necessario per educare le<br />

nuove generazioni al pensiero<br />

consapevole. Oscar Brenifier<br />

è un filosofo che parla ai bambini<br />

perché r<strong>it</strong>iene, a ragione, che<br />

DIARI<br />

Quando<br />

la sindrome<br />

colpisce<br />

La sindrome del più sfigato<br />

colpisce facilmente in certe<br />

fasce di età, Con I diari di<br />

Nikki-la frana (Il Castoro,<br />

289 pagine, 12 euro) Rachel<br />

R. Russel ci illumina<br />

ulteriormente sulla nota<br />

sindrome adolescenziale. La<br />

mamma non regala cellulari<br />

ultimo modello e non si piega<br />

all’ac<strong>qui</strong>sto di capi di<br />

abbigliamento trendy per la<br />

sua piccola peste, “i popolari”<br />

della scuola sembrano fatti<br />

apposta per ferirla. Gli<br />

amici, però, la aiuteranno.<br />

il pensiero liberamente connesso<br />

al gioco aiuti a capire i concetti<br />

filosofici, ad andare oltre i<br />

dogmi, a comprendere. Giocare<br />

per un bambino è tutto: il percorso<br />

di Il concetto di Dio<br />

(Isbn Edizioni, 32 pagine,<br />

12,50 euro) ha una struttura ludica<br />

pur essendo serissimo nell’impostazione.<br />

Le pagine egregiamente<br />

illustrate, da Jacques<br />

Després, in 3 dimensioni non<br />

tralasciano nessuna delle domande<br />

alle quali è tanto difficile<br />

rispondere. Pensato per i bambini<br />

dagli 8 anni, non dovrebbero<br />

disdegnarlo i gen<strong>it</strong>ori, per<br />

leggerlo insieme a loro. Interro-<br />

AUDIOLIBRI<br />

Il lupo orbo<br />

e il ragazzo<br />

africano<br />

Molti avranno letto<br />

L’occhio del lupo<br />

(Salani, 2 cd, 15,80<br />

euro), Daniel Pennac ha<br />

colp<strong>it</strong>o il cuore di schiere<br />

di ragazzini con la storia<br />

del lupo che guarda con<br />

un solo occhio e incontra<br />

un ragazzo africano che,<br />

per capirlo, chiude anche<br />

lui un occhio. I due si<br />

“incontrano”, oltre le<br />

sbarre, anima su anima.<br />

Fatevi accompagnare<br />

dalla voce di Claudio<br />

Bisio, sembrerà<br />

tutto nuovo.<br />

Dvd<br />

garsi insieme sarebbe fondamentale.<br />

Sono sempre interessanti le<br />

storie della collana bilingue I<br />

mappamondi che raccontano<br />

le v<strong>it</strong>e di chi raggiunge il nostro<br />

paese per necess<strong>it</strong>à, lasciando<br />

troppo lontano il suo patrimonio<br />

di affetti e ricordi. Ramona<br />

Mircea nasce, prematura, in<br />

Romania, lascia l’ospedale dopo<br />

un mese, ma è piccolina e<br />

così resta anche crescendo.<br />

Con Din Romania… a Roma,<br />

La poesia<br />

di Scrooge<br />

e i fantasmi<br />

il Salvagente/9-16 dicembre 2010<br />

Ebeneezer Scrooge e i suoi fantasmi fanno parte<br />

del patrimonio di molti bambini di oggi e di ieri, le<br />

versioni del personaggio dickensiano sono infin<strong>it</strong>e<br />

e ora si possono vedere anche a casa, in dvd. Non<br />

delude la regia di Robert Zemekys per A Christmas<br />

Carol (Walt Disney Production, 17 euro), che batte<br />

un r<strong>it</strong>mo adatto agli spettatori alla moda, senza<br />

nulla togliere alla carica poetica.<br />

una nuova v<strong>it</strong>a (Sinnos, 175<br />

pagine,12 euro) seguiamo il filo<br />

dei suoi ricordi di bambina gracile,<br />

di ragazza semplice e coraggiosa:<br />

la v<strong>it</strong>a con i nonni attraverso<br />

grandi e piccole tradizioni,<br />

il suo arrivo a Roma, c<strong>it</strong>tà<br />

estranea e caotica, il suo adattarsi<br />

piano piano. Stringe affetti,<br />

si fa strada con dign<strong>it</strong>à, onestà,<br />

coraggio e una fiducia che<br />

sarà pienamente ripagata.<br />

GIOCHI<br />

Oltre 100<br />

modi di<br />

divertirsi<br />

Giocare fa bene a tutte le<br />

età, dovrebbe essere<br />

vietato smettere. Ed è<br />

particolarmente piacevole<br />

se sono giochi da fare con<br />

gli amici o in famiglia,<br />

nelle fredde serate<br />

d’inverno o nelle calde<br />

nottate estive. Myfanwy<br />

Jones e Spiri Tsintziras<br />

in Giochi da salotto per<br />

famiglie moderne (San<br />

Paolo, 342 pagine, 19,50<br />

euro) hanno riun<strong>it</strong>o più<br />

di 100 modi di divertirsi<br />

molto, con poco.


•VALERIO CALZOLAIO<br />

Y stad<br />

il Salvagente/9-16 dicembre 2010<br />

Il congedo<br />

di Wallander<br />

NEL NUOVO CAPOLAVORO DI<br />

HENNING MANKELL “L’UO-<br />

MO INQUIETO” IL POLIZIOT-<br />

TO MISANTROPO SCIOGLIE I<br />

NODI PER L’ULTIMA VOLTA.<br />

(Scania) e Stoccolma,<br />

Svezia e dintorni. Alla fine<br />

dell’avventura (undicesima) il 61enne<br />

Kurt Wallander non muore, ma<br />

accade una cosa che renderà impossibile<br />

continuare a farlo vivere<br />

in altri romanzi: la sua storia “ha irrimediabilmentefine.<br />

Gli anni, forse dieci,<br />

forse di più, che gli<br />

rimangono da vivere,<br />

sono i suoi, i suoi e di<br />

Box Office<br />

IN ARRIVO<br />

IL CINEPANETTONE<br />

1 Harry potter e i doni...<br />

di D. Yates (fantasy)<br />

2 A Natale mi sposo<br />

di P. Costella (comico)<br />

3 Rapunzel-L’intreccio...<br />

di B.Howard, N. Greno (animazione)<br />

4 La donna della mia v<strong>it</strong>a<br />

di L. Lucini (commedia)<br />

5 Saw 3D - Il cap<strong>it</strong>olo finale<br />

di K. Greutert (horror)<br />

6 Maschi contro femmine<br />

di F. Brizzi (commedia)<br />

7 Benvenuti al Sud<br />

di L. Miniero (commedia)<br />

8 The Social Network<br />

di D. Fincher (biografico)<br />

Linda, i suoi e di Klara, e di nessun<br />

altro”. Iniziamo dalla fine, cosa<br />

che ogni recensore di gialli anela,<br />

ogni grande autore facil<strong>it</strong>a.<br />

Sconsiglio dalla lettura immediata<br />

(non dall’ac<strong>qui</strong>sto!) ogni individuo<br />

che abbia ora più di 50 e meno di<br />

70 anni: è un libro sul tanto tempo<br />

che abbiamo trascorso prima e capiamo<br />

meglio oggi, su come si invecchi<br />

di stacco da un certo momento<br />

in poi, bene e male, in parte<br />

comunque soli.<br />

Il nuovo capolavoro di uno scr<strong>it</strong>tore<br />

straordinario, da un ventennio coetaneo<br />

del protagonista, tradotto e<br />

letto in metà dei paesi del mondo da<br />

decine di milioni della nostra specie<br />

sapiente, appartenente alla specie<br />

nomade, quasi sei mesi in patria,<br />

quasi sei in Mozambico, il resto<br />

in giro (era a bordo della<br />

pacifista Gaza Flotilla attaccata<br />

dagli israeliani in acque<br />

R<strong>it</strong>a De Buono<br />

39 leggo vedo sento<br />

In primo piano<br />

Il favore che<br />

durò poco<br />

Un<br />

anno vissuto pericolosamente. Tutto<br />

racchiuso in Berluscoma<br />

2010, il video di Marco Travaglio<br />

che si può ac<strong>qui</strong>stare spendendo<br />

9,90 euro oltre il prezzo di copertina<br />

de “Il Fatto quotidiano” (ma anche<br />

sul s<strong>it</strong>o dello stesso giornale e sul<br />

blog di Beppe Grillo).<br />

In 80 minuti c’è la storia d’Italia<br />

dell’anno che sta finendo attraverso<br />

le riflessioni di un opinionista<br />

che non fa sconti a nessuno (né a<br />

destra, né a sinistra).<br />

internazionali poco distante<br />

dalle coste palestinesi,<br />

circa sei mesi fa).<br />

Henning Mankell ci racconta<br />

magistralmente, in<br />

varie versioni e interpretazioni,<br />

L’uomo in<strong>qui</strong>eto<br />

(Marsilio, 557 pagine,<br />

19 euro; originale del<br />

2009, traduzione di Giorgio Puleo),<br />

sempre in terza sul protagonista. Lo è<br />

il diabetico misantropo Kurt all’inizio<br />

del 2008, dall’autunno del 2003 ha<br />

lasciato Mariagatan e si è trasfer<strong>it</strong>o<br />

sol<strong>it</strong>ario in un’isolata casa di campagna,<br />

alla fine di una<br />

strada sterrata. Poi (il 30<br />

agosto 2007) la figlia poliziotta<br />

Linda lo aveva<br />

fatto diventare (insieme<br />

al compagno Hans, intermediario<br />

finanziario a Copenaghen)<br />

nonno di Klara<br />

(nome arrivato mesi dopo);<br />

ora si è appena scordato<br />

l’arma di servizio sulla<br />

sedia del ristorante dove si<br />

è ubriacato. Lo è Palme: almeno<br />

quando pericolosi sottomarini<br />

violarono il mare<br />

svedese, si arrabbiò molto, si<br />

dice. Lo è Hakan Von Enke,<br />

il suocero, ex cap<strong>it</strong>ano di cor-<br />

vetta in pensione, molto preoccupato<br />

la sera della festa per il compleanno<br />

(75), nella cap<strong>it</strong>ale, dopo aver fatto<br />

cenno a quelle storie sotto i fondali:<br />

improvvisamente, l’11 aprile<br />

scompare. Generosi colpi di scena e<br />

cammei di genere. La tesa in<strong>qui</strong>etudine<br />

sale fino a luglio, quando Kurt<br />

qualcosa cheta, solo nel maggio successivo<br />

manda all’ispettore il racconto<br />

del caso e dei suoi segreti, svelati<br />

e irrisolti. Segnalo l’incontro con<br />

Baiba a pagina 351. Cibo più <strong>it</strong>aliano<br />

che Ikea. Lirica.<br />

Il video parte con il lancio, in piazza Duomo a Milano,<br />

di una Madonnina ricordo contro Berlusconi e<br />

mostra prima il sangue sul volto del presidente del<br />

Consiglio e poi l’elaborazione mediatica del gesto<br />

di uno s<strong>qui</strong>librato che trasforma, in poche ore, una<br />

persona che ha dei problemi psichici, nel braccio armato<br />

dei “nemici di Berlusconi”. Dal gruppo Repubblica-L’Espresso<br />

a tutti gli altri che i vari Emilio<br />

Fede e Fabrizio Cicch<strong>it</strong>to add<strong>it</strong>ano al pubblico ludibrio.<br />

E, infatti, il premier - già colp<strong>it</strong>o da<br />

una forte crisi di credibil<strong>it</strong>à messa in mostra<br />

dai sondaggi - comincia improvvisamente a<br />

risalire, grazie al martirio che lo beatifica.<br />

Ma si tratta di un effetto di breve durata. Il<br />

2010 è scand<strong>it</strong>o, infatti, da una serie di scandali<br />

che travolgono la Protezione civile, Bertolaso,<br />

il ministro Scajola e tutto il “com<strong>it</strong>ato<br />

d’affari” che sostiene il presidente. Peccato<br />

che il video si chiuda prima delle rivelazioni<br />

di Wikileaks, che hanno portato altra<br />

acqua al mulino di Travaglio.<br />

Video, libri & C.


40 leggo vedo sento<br />

SAGGI<br />

L’Italia se cade<br />

Berlusconi<br />

L’autore, Bill Emmott, è stato<br />

dal 1993 al 2006 direttore di uno<br />

dei più prestigiosi settimanali<br />

economici del mondo. Ma, quando<br />

ha smesso, ha cominciato casualmente<br />

a frequentare il nostro<br />

paese. E da allora non se n’è più<br />

separato. L’“Economist” qualche<br />

anno fa aveva defin<strong>it</strong>o “Berlusconi<br />

inadatto a governare l’Italia” e<br />

l’affermazione non fu accolta con<br />

giubilo dal presidente del Consiglio.<br />

Ora Emmott si sbilancia ancora<br />

di più, col suo nuovo libro<br />

Forza, Italia, in cui spiega come<br />

“ripartire dopo Berlusconi”. Sarà<br />

ancora meno<br />

amato, ma i<br />

tanti esempi<br />

pos<strong>it</strong>ivi che<br />

porta a favore<br />

della sua<br />

tesi sono incoraggianti.<br />

••••••••••••<br />

Forza, Italia<br />

Autore… Bill Emmott<br />

Casa ed<strong>it</strong>rice… Rizzoli<br />

Pagine… 250<br />

Prezzo… 19,50 euro<br />

NUOVI ALBUM<br />

Zucchero alle<br />

radici emiliane<br />

Zucchero ha saputo costruirsi,<br />

nell’arco della sua lunga carriera,<br />

un’invidiabile fama internazionale<br />

che lo ha portato a collaborare<br />

con artisti del calibro di<br />

Joe Cocker, Pavarotti, Sting, tanto<br />

per fare qualche nome illustre.<br />

Questo nuovo Chocabeck<br />

è un disco scaltro che lo riconduce<br />

alle forti radici emiliane e<br />

con uno spir<strong>it</strong>o intimista, evidente<br />

sopratutto nella bella “Un<br />

soffio caldo” in cui duetta con<br />

Guccini, oppure in “Someone Else’s<br />

Tears” con il testo di Bono.<br />

Insomma, nel complesso un album<br />

di buona fattura, che sonda<br />

il lato più intimo di Zucchero e<br />

che sarà pubblicato nel resto del<br />

mondo con tutti i testi in inglese<br />

tradotti, tra gli altri, da Iggy<br />

Pop. La multinazionale firmata<br />

Zucchero non conosce ostacoli<br />

o crisi di<br />

sorta.<br />

••••••••••••<br />

Chocabeck<br />

Artista... Zucchero<br />

Etichetta... Universal<br />

Genere... pop/rock<br />

Brani... 12<br />

ROMANZI<br />

Si parla di volti,<br />

ricordi, musica<br />

Irlanda, vicino Limerick, altrove,<br />

poi una c<strong>it</strong>tà del Nord accanto a<br />

un parco acquatico. 18 giugno<br />

1942, 8 novembre 1966, ora. In<br />

carcere una psichiatra (mamma<br />

di una splendida bambina) raccoglie<br />

l’incredibile storia del tran<strong>qui</strong>llo<br />

26enne orfano Nemo<br />

Quegg, occhi azzurri acquosi<br />

buoni, detenuto con l’accusa di<br />

omicidio. Cicatrici di Gianluca<br />

Morozzi parla della sua v<strong>it</strong>a di<br />

enorme molliccio ev<strong>it</strong>ato tipografo,<br />

di una tirocinante incontrata<br />

per caso, di un antico massacro,<br />

di altre coincidenze, di una<br />

melodia che gli sgorga lentamente<br />

spontanea, dell’omicidio. La<br />

musica assomiglia a “Eleanor<br />

Rigby” dei Beatles! Ottimo incip<strong>it</strong>,<br />

discreto stile,<br />

poi il romanzo<br />

del 39enne<br />

bolognese si<br />

perde un po’,<br />

niente male comunque.<br />

••••••••••••<br />

Cicatrici<br />

Autore… Gianluca Morozzi<br />

Casa ed<strong>it</strong>rice… Guanda<br />

Pagine… 235<br />

Prezzo… 16 euro<br />

il Salvagente/9-16 dicembre 2010<br />

FUMETTI<br />

Charlie Brown<br />

da regalare<br />

Tempo di regali di Natale? Allora<br />

si possono riscoprire i Peanuts,<br />

che hanno rallegrato tante generazioni<br />

diverse di lettori. Si può<br />

anche fare una bella<br />

confezione regalo<br />

per i lettori più giovani<br />

(ma anche gli anziani<br />

potrebbero essere<br />

felici di r<strong>it</strong>rovare<br />

i “loro” fumetti). Sono<br />

tanti i volumetti ripubblicati<br />

a prezzi scontati<br />

da Baldini Castoldi<br />

Dalai ed<strong>it</strong>ore. Vi segnaliamo<br />

Inutile imparare a<br />

nuotare da gatto… Charlie<br />

Brown, in vend<strong>it</strong>a a soli 4,50 euro.<br />

Ma in libreria potete sbizzarrirvi<br />

come volete.<br />

Dischi<br />

Salve, Pantera<br />

• FEDERICO VENDITTI<br />

••••••••••••<br />

Inutile imparare a<br />

nuotare da gatto…<br />

Charlie Brown<br />

Autore…<br />

Charles M. Schulz<br />

Casa ed<strong>it</strong>rice…<br />

Baldini Castoldi Dalai<br />

ed<strong>it</strong>ore<br />

Pagine… 119<br />

Prezzo… 4,50 euro<br />

Vi è mai cap<strong>it</strong>ato di chiedervi: “Chi è un metallaro”? Se non<br />

siete profondi conosc<strong>it</strong>ori del genere, troverete una delle migliori<br />

risposte nei dischi datati 1990 di “Cowboys From Hell”<br />

dei Pantera, gruppo seminale del genere che ha gettato le basi<br />

per le future generazioni metal. Dopo aver pubblicato alcuni<br />

misconosciuti album negli anni Ottanta di stampo glam,<br />

con il reclutamento del cantante Phil Anselmo nel 1988 e una<br />

decisa virata verso sonor<strong>it</strong>à più pesanti, grazie alla distorsione<br />

del leggendario ch<strong>it</strong>arrista Dimebag Darrell (ucciso da uno<br />

s<strong>qui</strong>librato nel 2004), il gruppo texano inizia proprio da questo<br />

disco a riscuotere un successo inarrestabile quanto inaspettato.<br />

Brani come la feroce “Psycho Holiday” o la spaccaossa<br />

“Primal Concrete Sledge” vi daranno la dimostrazione<br />

che per buttare giù i muri<br />

della vostra ab<strong>it</strong>azione<br />

non serve chiamare<br />

una d<strong>it</strong>ta specializzata<br />

in ristrutturazioni: basta<br />

alzare il volume<br />

dello stereo e inserire<br />

questa ristampa del<br />

classico dei Pantera.<br />

Un grande gruppo che<br />

ha reinventato le regole<br />

del gioco.<br />

Scelti (o no) per voi


QUESTA LA SVOLTA CHIESTA DALLA LAV<br />

CON UNA PETIZIONE ALLE ISTITUZIONI SU<br />

CUI SOLLECITA IL CONSENSO POPOLARE.<br />

T igri<br />

il Salvagente/9-16 dicembre 2010 41 rubriche<br />

Il mio bestiario<br />

Gianluca Felicetti<br />

Una legge per liberare<br />

gli animali dai circhi<br />

e leoni sono tornati nell’anf<strong>it</strong>eatro<br />

più famoso al mondo, il Colosseo, per<br />

chiedere una nuova legge in favore del circo<br />

più “umano”: quello senza animali. Nella<br />

simbolica cornice le performance<br />

degli artisti del Circus Bosch (il<br />

circo contemporaneo senza<br />

animali) hanno inaugurato<br />

la mobil<strong>it</strong>azione della Lav per<br />

liberare 2mila animali ancora<br />

detenuti nei circhi.<br />

Sono state già coinvolte numerose scuole<br />

primarie della Penisola in un’attiv<strong>it</strong>à didattica<br />

sul tema mentre in centinaia di c<strong>it</strong>tà<br />

presso i tavoli Lav è possibile firmare la petizione<br />

(nazionale e locale) per sollec<strong>it</strong>are governo,<br />

Parlamento e amministrazioni locali<br />

a garantire la conversione dei circhi in spettacoli<br />

senza animali. In più presìdi davanti<br />

ad alcuni circhi, per spiegare al pubblico<br />

Piante&Piante<br />

Carmen Giusti<br />

Quale abete<br />

scegliere<br />

per il Natale<br />

L’<br />

ab<strong>it</strong>udine di addobbare l’albero di Natale<br />

affonda le radici nelle antiche usanze<br />

dei celti che, per celebrare il Solstizio d’inverno,<br />

tagliavano un albero nella foresta e lo adornavano<br />

con dolcetti e frutta secca.<br />

Simbolo irrinunciabile delle Feste, l’abete, quello<br />

vero, ha un fascino indiscutibile perché diffonde<br />

un profumo naturale ed è anche più ecologico.<br />

Sceglierlo, ac<strong>qui</strong>starlo, portarlo a casa e trovare<br />

la posizione più prestigiosa fanno parte del r<strong>it</strong>o<br />

che precede il momento dell’addobbo. Oltre alla<br />

specie classica, l’abete rosso (Picea abies) dagli<br />

quanto sia “umano” e da preferire il circo<br />

senza animali.<br />

Mentre 16 paesi stanno vietando - del tutto o<br />

parzialmente - l’esibizione di circhi con animali,<br />

l’Italia detiene il record negativo di<br />

uno dei paesi con il maggior numero di imprese<br />

circensi - circa 100 - e lo Stato <strong>it</strong>aliano<br />

finanzia i circhi con animali, inclusi quelli<br />

che hanno sub<strong>it</strong>o condanne e/o denunce<br />

per maltrattamento di animali e/o<br />

altre violazioni di legge. Questo<br />

accade perché questa forma di<br />

spettacolo è ancora disciplinata<br />

dall’antiquata legge 337 del 1968: una<br />

legge che la Lav vuole cambiare.<br />

Il contributo pubblico ai circhi in Italia si<br />

aggira tra i 5 e i quasi 7 milioni di<br />

euro annui ma alle notevoli cifre di<br />

denaro devolute in favore di questo<br />

genere d’intrattenimento non corrisponde<br />

un’azione di controllo efficace<br />

rispetto ai casi di maltrattamento<br />

e/o di ac<strong>qui</strong>sizione e impiego di animali<br />

appartenenti a specie protette<br />

ed esotiche, poiché la legge proibirebbe,<br />

in tali casi, l’erogazione di qual-<br />

aghi brevi verde scuro, si può scegliere l’abete<br />

del Caucaso (Abies nordmanniana)<br />

dagli aghi f<strong>it</strong>ti, poco pungenti, quasi carezzevoli,<br />

o l’abete della Serbia (Picea omorika)<br />

con aghi piatti, molto lucidi. Non più “strappati”,<br />

cioè tagliati nei boschi, provengono da vivai specializzati<br />

che li coltivano in aree dedicate; mentre<br />

crescono e raggiungono le dimensioni adeguate<br />

alla vend<strong>it</strong>a, contribuiscono a ridurre i rischi di<br />

frane in terreni considerati marginali e liberano<br />

ossigeno migliorando la qual<strong>it</strong>à dell’aria.<br />

Rispetto a quello “artificiale”, l’abete naturale<br />

non è mai perfetto, anzi è un po’ asimmetrico.<br />

Tuttavia, al momento dell’ac<strong>qui</strong>sto, dopo averne<br />

isolati alcuni dall’assortimento, si può chiedere<br />

che vengano tolte le corde che legano i rami per<br />

apprezzarne l’ampiezza e scegliere quello dal<br />

portamento più armonioso. Per quanto riguarda<br />

l’altezza, meglio non esagerare, perché, all’aperto,<br />

gli alberi sembrano più piccoli di quanto non<br />

siano in realtà. Gli abeti sono venduti “in zolla”,<br />

ovvero con le radici affondate nel pane di terra in<br />

siasi sostegno economico: ma ciò di fatto<br />

non avviene.<br />

In particolare, la Lav chiede una nuova legge<br />

che stabilisca: il divieto, alle imprese circensi<br />

e alle mostre e/o esposizioni faunistiche,<br />

di ogni ulteriore ac<strong>qui</strong>sizione di animali<br />

come quella derivante da scambi, cessioni<br />

gratu<strong>it</strong>e, aff<strong>it</strong>ti, ac<strong>qui</strong>sti, riproduzione; la<br />

graduale ricollocazione, entro due anni, degli<br />

animali detenuti nei circhi e nelle mostre<br />

e/o esposizioni faunistiche, presso strutture<br />

in grado di garantirne il benessere e il sostegno<br />

pubblico, e il sostegno pubblico a tale attiv<strong>it</strong>à;<br />

la creazione e il sostegno di centri di<br />

accoglienza che possano osp<strong>it</strong>are animali<br />

man mano non più utilizzati.<br />

Alle amministrazioni locali la Lav chiede di<br />

emanare un’ordinanza che vincoli l’attendamento<br />

dei circhi al rispetto della normativa<br />

a tutela del benessere animale.<br />

Tutti possono sostenere questa campagna firmando<br />

la petizione su www.lav.<strong>it</strong>.<br />

cui crescevano, protetto da un sacco di juta. Se la<br />

tela è umida, significa che è stata bagnata di recente<br />

e le radici non stanno soffrendo. Se non si<br />

ha intenzione di tenere l’albero dopo le feste, è<br />

bene informarsi sul centro di raccolta per il recupero<br />

del legno o per il riutilizzo per il rimboschimento.<br />

Per conservarlo al meglio, conviene rinvasarlo.<br />

Dunque, insieme all’albero, si ac<strong>qui</strong>stano<br />

vaso, sottovaso e terra da giardino.<br />

Poi, lo si tiene all’aperto fino al momento di addobbarlo.<br />

In casa, si sceglie un angolo distante<br />

dalle fonti di calore per ridurre la perd<strong>it</strong>a degli<br />

aghi. Una volta addobbato, si mantiene appena<br />

umido il terriccio. Dopo le feste, non appena possibile,<br />

lo si sposta sul balcone a mezz’ombra e,<br />

per l’eventuale trapianto in giardino, si attende<br />

la fine dell’inverno. La posizione andrà scelta con<br />

cura, tenendo conto che, se attecchisce, potrà superare<br />

i dieci metri di altezza.<br />

Noi & la natura


il Salvagente/16-24 settembre 2003 il Salvagente/9-16 dicembre 2010<br />

42 rubriche<br />

1 dir<strong>it</strong>ti consumi scelte<br />

Il Teledipendente<br />

R<strong>it</strong>a De Buono<br />

M eno<br />

male che è arrivata “Grey’s Anatomy”!<br />

Il settimo anno della fiction,<br />

in onda da settembre negli Usa, è part<strong>it</strong>o, infatti,<br />

lunedì 6 dicembre su Sky, aprendo la<br />

nuova stagione. Ma la soddisfazione non deriva<br />

dai contenuti della nuova serie (una<br />

puntata è davvero troppo poco per farsi un’idea<br />

dopo 6 anni di eventi che coinvolgono i<br />

medici e le dottoresse di Seattle).<br />

La colpa della noia crescente è della programmazione<br />

dei canali Fox, diventata ossessivamente<br />

ripet<strong>it</strong>iva (specie in prima serata,<br />

ma anche le nov<strong>it</strong>à dopo le 23 si contano<br />

sulle d<strong>it</strong>a di una mano sola). C’è grande<br />

abbondanza, infatti, di “Law & Order” (in<br />

tutte le variabili) e di “Csi” in ogni salsa.<br />

È da sottolineare che le nuove stagioni di<br />

“Csi” risentono anche del peso degli anni e<br />

neppure alla lontana ricordano la brillantezza<br />

degli esordi e l’accuratezza delle sceneggiature.<br />

Si tira a campare, come direbbero<br />

a Napoli, sfruttando i successi del passato.<br />

Ma il telespettatore, dopo un po’, se ne<br />

accorge e si annoia. Oppure usa la tv come<br />

un sottofondo per girare per casa, facendo<br />

altre cose magari più utili o più distensive.<br />

Confidiamo in “Grey’s Anatomy”, dunque,<br />

che è ripart<strong>it</strong>a dalla sparatoria che aveva<br />

coinvolto tragicamente primari e strutturandi<br />

(i giovani medici in carriera) del<br />

Seattle Grace. Qui, però, la vostra cronista<br />

Fenomenale!<br />

Grey’s Anatomy<br />

Alternativa alla noia<br />

TROPPA RIPETITIVITÀ SUI CANALI FOX DI SKY<br />

DOVE LE SERIE TIRANO SPESSO A CAMPARE.<br />

SPERIAMO NEI GIOVANI MEDICI DI SEATTLE.<br />

deve muoversi con estrema cautela, perché<br />

molti lettori e lettrici del Salvagente amano<br />

le loro avventure, ma non hanno la possibil<strong>it</strong>à<br />

di seguirle su Sky (che, come si sa, è a<br />

pagamento). Devono attendere, perciò, che<br />

la serie approdi sui canali della tv in chiaro,<br />

dove arriva con qualche mese<br />

di r<strong>it</strong>ardo.<br />

Non si possono, <strong>qui</strong>ndi, svelare<br />

Ma quanto sono belli i jeans di<br />

Marani. Scolp<strong>it</strong>i al punto giusto,<br />

morbidi da non dire. Indossati da<br />

una fanciulla decisamente<br />

glamour, per di più con l’aria<br />

estasiata. Un capo d’abbigliamento<br />

comune, usato da milioni di<br />

persone, uomini e donne di ogni età,<br />

in tutto il mondo, di cui possiamo<br />

riscoprire improvvisamente il<br />

fascino. Ma - guardiamoci negli<br />

occhi - avete mai visto un jeans con<br />

tanti… significativi “attributi”?<br />

trame né si può entrare nei dettagli. Questo,<br />

ovviamente, non accade per salvagente.<strong>it</strong>. Il<br />

nostro quotidiano, infatti, si muove nel mare<br />

aperto dell’informazione web e <strong>qui</strong>ndi<br />

può (anzi “deve”) raccontare tutto. Ma su internet<br />

c’è anche la possibil<strong>it</strong>à di avvertire<br />

“quelli che non vogliono saperlo prima”. Basta<br />

scrivere, infatti, all’inizio la frase magica:<br />

“Attenzione contiene spoiler”. Così chi<br />

non vuole leggere gira alla larga. Insomma,<br />

il mondo della tv diventa sempre più variegato,<br />

perché si moltiplicano le piattaforme e<br />

le possibil<strong>it</strong>à di fruizione.<br />

C’è da dire che gli autori e gli sceneggiatori<br />

migliori non sempre sono d’accordo su questa<br />

proliferazione di media, perché magari<br />

vedono i loro prodotti finire come in un<br />

sandwich tra due pubblic<strong>it</strong>à.<br />

Ma sottovalutano che, in questo modo, le loro<br />

creature raggiungono un pubblico neppure<br />

immaginato. E che business is business.


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