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Quattro Colonne numero 2 (Marzo 2002) - Scuola di Giornalismo ...

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N° 2 MARZO <strong>2002</strong> <strong>Quattro</strong><strong>Colonne</strong><br />

nelle feste dei bambini. Superate le baby<br />

sitter, oggi fioriscono apposite agenzie<br />

per organizzare compleanni con i fiocchi<br />

per bimbi da due anni in su. «Sembra<br />

un lavoro facile ma non è affatto così»,<br />

sostiene Paola Matteucci titolare dell’agenzia<br />

‘Lalunanelpozzo’ <strong>di</strong> Roma, una<br />

delle prime a tentare l’esperimento. «I<br />

ragazzi credono <strong>di</strong> potersi improvvisare<br />

animatori quando invece occorre competenza<br />

e preparazione». Solo così nascono<br />

piccoli professionisti del <strong>di</strong>vertimento,<br />

con un repertorio personale da<br />

proporre in base all’età dei bambini: dai<br />

giochi <strong>di</strong> prestigio agli spettacoli dei<br />

clown. Tutto per tre ore <strong>di</strong> festa pomeri<strong>di</strong>ana<br />

che costa ai genitori minimo 50<br />

euro ad animatore. «L’unico inconveniente-conclude<br />

la Matteucci- è che non<br />

appena i ragazzi si laureano non ne vogliono<br />

più sapere e così molte agenzie<br />

nascono e muoiono nel giro <strong>di</strong> qualche<br />

anno».<br />

PAGATI DAI CANI<br />

Stesso tipo <strong>di</strong> impiego occasionale,<br />

cucito quasi addosso ai volenterosi laurean<strong>di</strong>,<br />

è quello dei dog sitter e dei cat<br />

sitter. Clienti decisamente <strong>di</strong>versi, più<br />

silenziosi, ma non per questo meno esigenti.<br />

«Quello che offriamo non è più<br />

solo la passeggiata per il cane, ma anche<br />

l’assistenza completa e a domicilio per i<br />

gatti lasciati soli dai padroni, oltre al servizio<br />

taxi che scorta gli animali all’aeroporto,<br />

dal veterinario o al salone <strong>di</strong> bellezza».<br />

Ergun Comert è il titolare e ideatore<br />

della ‘Masterdog’, la società romana<br />

che da un<strong>di</strong>ci anni opera nel settore<br />

e che oggi ha alle sue <strong>di</strong>pendenze più <strong>di</strong><br />

30 giovani, quasi tutti studenti universitari<br />

che lavorano ciascuno con il proprio<br />

‘cliente’ fisso. I ragazzi sono impiegati<br />

con contratti <strong>di</strong> collaborazione coor<strong>di</strong>nata<br />

e continuativa e arrivano a guadagnare<br />

fino a 350 euro al mese.<br />

PRESTAZIONI POCO OCCASIONALI<br />

Da qualche tempo la formula <strong>di</strong> collaboratore<br />

coor<strong>di</strong>nato e continuativo è<br />

<strong>di</strong>ventata una delle preferite dai cosiddetti<br />

lavoratori atipici. Sono più <strong>di</strong> due<br />

milioni gli italiani che scelgono questa<br />

opzione secondo quanto riporta l’Alai,<br />

l’Associazione Lavoratori Atipici Interinali,<br />

che sottolinea un incremento nell’ultimo<br />

anno. «In questo modo - chiarisce<br />

Stefania Pacillo, portavoce dell’Alai-<br />

i ragazzi possono contare su una certa<br />

flessibilità degli orari e garantirsi un<br />

minimo <strong>di</strong> previdenza». Il rapporto <strong>di</strong><br />

lavoro che si instaura è <strong>di</strong> durata me<strong>di</strong>olunga,<br />

da sei mesi a un anno. Sono i settori<br />

del commercio, dei pubblici esercizi,<br />

delle strutture alberghiere ad avvalersi<br />

maggiormente delle collaborazioni coor<strong>di</strong>nate<br />

e continuative che, per più del<br />

50 per cento, coinvolgono persone <strong>di</strong><br />

età compresa tra i 29 e 39 anni.<br />

IMPIEGATI SUL FILO<br />

«Ci sono dei momenti in cui rimpiango<br />

quando lavoravo da collaboratore:<br />

a volte, se andava bene, riuscivo a<br />

Tanti lavori, una sola pensione<br />

Occupazioni occasionali. Contributi versati a più enti. Come non perdere tutto<br />

Un anno <strong>di</strong> lavoro in un call center, con versamenti alla<br />

gestione separata dell'Inps per i liberi professionisti. Tre<br />

mesi alle Poste, con contratto a tempo determinato. E<br />

contributi pagati come un normale lavoratore <strong>di</strong>pendente.<br />

Una comparsa in un film e qualche collaborazione con<br />

un giornale on line, che hanno ‘fruttato’ alcune centinaia<br />

<strong>di</strong> euro pagate all'Enpals, l'ente previdenziale dei lavoratori<br />

dello spettacolo.<br />

A soli trent'anni non sono pochi i giovani che si trovano<br />

in una situazione come questa. Con quattro anni <strong>di</strong> università<br />

alle spalle, che i papà consigliano sempre <strong>di</strong> riscattare<br />

(‘un domani te li ritroverai!’), e tanti lavoretti precari<br />

fatti per guadagnare due sol<strong>di</strong> negli anni <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o,<br />

si affacciano alla professione, quella vera, con alle spalle<br />

una situazione contributiva già caotica<br />

Ottenuto un contratto ‘normale’, finalmente a tempo indeterminato,<br />

si cominciano a pagare contributi a un solo<br />

ente previdenziale. Ma che fare con le migliaia <strong>di</strong> euro<br />

versate altrove?<br />

«Niente va perduto», assicurano all'Inps. Giunti alla soglia<br />

della pensione, in un modo o nell'altro, verrà tenuto<br />

conto <strong>di</strong> tutti i sol<strong>di</strong> versati. «Se si è cominciato a lavorare<br />

dopo il 1996 non si pone alcun problema», spiegano.<br />

A partire da quell'anno, infatti, il sistema previdenziale<br />

italiano, da retributivo, è <strong>di</strong>ventato <strong>di</strong> tipo contributivo.<br />

Vale a <strong>di</strong>re, non sono più gli anni <strong>di</strong> lavoro e gli<br />

guadagnare anche 300 euro al mese facendo<br />

i turni» parola <strong>di</strong> Gianfranco,<br />

giovane attore romano che oggi ha detto<br />

basta ai ‘lavoretti’ e ha scelto il rischio:<br />

vivere cioè <strong>di</strong> quello che guadagna da artista,<br />

facendo ciò per cui ha stu<strong>di</strong>ato alla<br />

scuola <strong>di</strong> Gigi Proietti. «Non è facile<br />

- spiega- una serata <strong>di</strong> cabaret mi fa intascare<br />

anche 800 mila lire, ma non ho<br />

la sicurezza <strong>di</strong> essere chiamato con continuità».<br />

Il lavoro meno saltuario che ha<br />

avuto Gianfranco è stato quello <strong>di</strong> collaboratore<br />

ad ‘Atesia’, una delle più note<br />

società <strong>di</strong> call center della capitale.<br />

«Ero addetto al <strong>numero</strong> verde Tim. L’ho<br />

fatto per quasi quattro anni. Tutto il<br />

giorno al telefono cercando <strong>di</strong> essere<br />

gentile - ricorda Gianfranco- e poi la se-<br />

RAGAZZE A LAVORO IN UN CALL-CENTER DELLA SCUOLA RADIO ELETTRA<br />

ra gli spettacoli. Le mie battute più simpatiche<br />

prendevano spunto anche da lì,<br />

altrimenti sarei scoppiato».<br />

Come Gianfranco sono tanti i ragazzi<br />

che decidono <strong>di</strong> lavorare al telefono<br />

e tra call center e telemarketing le opzioni<br />

non mancano. È il caso <strong>di</strong> Cecilia;<br />

venticinquenne perugina, aspirante fisico<br />

nucleare, con un passato <strong>di</strong> tele ven<strong>di</strong>trice<br />

<strong>di</strong> corsi <strong>di</strong> informatica: «Ho resistito<br />

pochi mesi, ma non per la fatica.<br />

La cosa peggiore era accorgersi che ti<br />

avrebbero sbattuto il telefono in faccia<br />

e dover, comunque, salutare cortesemente».<br />

DIPENDENTI DAL WEB<br />

Non è solo l’in<strong>di</strong>pendenza economi-<br />

ultimi stipen<strong>di</strong> a determinare l'entità della pensione, ma<br />

la somma totale dei contributi versati. Dal primissimo impiego<br />

precario fino all'ultimo lavoro svolto.<br />

Raggiunta l'età pensionabile, quin<strong>di</strong>, saranno gli enti previdenziali<br />

a riunire tutto e a calcolare il dovuto. Che, tuttavia,<br />

sarà inferiore rispetto a quello che si sarebbe ottenuto<br />

con il vecchio sistema. Il metodo retributivo, infatti,<br />

garantiva pensioni più alte. Almeno del 20 per cento.<br />

Il suo <strong>di</strong>fetto era quello <strong>di</strong> non consentire un facile<br />

ricongiungimento dei versamenti fatti a <strong>di</strong>versi enti.<br />

«Coloro che hanno iniziato a lavorare prima del '96 hanno<br />

alle spalle una situazione contributiva mista», spiegano<br />

ancora all'Inps. «Possono decidere <strong>di</strong> passare al<br />

nuovo sistema, sacrificando quel 20 per cento in più che<br />

garantiva il vecchio metodo, o procedere alla ricongiunzione».<br />

Che stavolta, però, non è automatica. E può costare,<br />

in alcuni casi, anche migliaia <strong>di</strong> euro. Ostacoli burocratici<br />

a parte.<br />

Gli unici versamenti ‘blindati’ sono quelli pagati alla gestione<br />

separata dell'Inps. Impossibili da ricongiungere,<br />

saranno restituiti a chi li ha versati nella forma <strong>di</strong> una<br />

pensione integrativa. Per aver lavorato due anni in un call<br />

center, quin<strong>di</strong>, considerato l'ammontare me<strong>di</strong>o delle retribuzioni<br />

per questo tipo <strong>di</strong> lavoro, a 65 anni si potrà<br />

godere <strong>di</strong> un extra <strong>di</strong> circa 5 euro al mese.<br />

LUANA CREMASCO<br />

ca a far gola. I giovani preferiscono sempre<br />

<strong>di</strong> più essere impren<strong>di</strong>tori <strong>di</strong> se stessi.<br />

È il trionfo dei free lance. Per il tele<br />

lavoro e per tutto l’universo dei mestieri<br />

web sono gli stessi interessati a fare il<br />

passaparola. Succede nel sito www.fuoricorso.it<br />

dove gli universitari si confrontano<br />

su vari argomenti, tra i quali<br />

spicca il lavoro prima, dopo e durante<br />

gli stu<strong>di</strong>. «È una specie <strong>di</strong> ritrovo - <strong>di</strong>ce<br />

il caporedattore, il siciliano Andrea Intoci<br />

- qui si danno consigli utili». Il sito<br />

offre tutte le in<strong>di</strong>cazioni per <strong>di</strong>ventare<br />

grafici o, ad<strong>di</strong>rittura, reporter <strong>di</strong>gitali e<br />

fumettisti del web. Ultima novità pescata<br />

in rete dalla redazione <strong>di</strong> ‘Fuoricorso’<br />

è il simulatore virtuale, un’attività<br />

importante usata per ricostruire la <strong>di</strong>namica<br />

<strong>di</strong> incidenti e piccoli reati.<br />

FUORI CORSO DENTRO CASA<br />

Giovani lavoratori davanti al pc. Nessuno<br />

sogna più <strong>di</strong> partire? Sì, ma tutto<br />

è rimandato: master e viaggi per perfezionare<br />

le lingue si fanno da dottori e<br />

anche fare l’animatore nei villaggi sta<br />

perdendo il suo fascino.<br />

«È finita la generazione <strong>di</strong> chi faceva carriera<br />

d’estate», spiega Andrea Ferrarese<br />

dell’agenzia milanese ‘Sogni e progetti’<br />

che si occupa dello staff <strong>di</strong> animazione<br />

<strong>di</strong> una trentina <strong>di</strong> villaggi in Italia e all’estero.<br />

«Oggi i ragazzi resistono per un<br />

paio <strong>di</strong> stagioni: con noi ne lavorano circa<br />

ottomila, tutti rigorosamente free lance».<br />

E pensare che per allietare le ferie<br />

degli altri si possono guadagnare più <strong>di</strong><br />

mille euro a stagione<br />

Ma una spiegazione c’è: l’unica prestazione<br />

non occasionale per questi instancabili<br />

under trenta rimane la vacanza<br />

estiva. <br />

3

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