n.3SETTEMBRE-OTTOBRE 2002
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2 Il punto di Angelo Benedetti<br />
Attenti alle emozioni, meglio la ragione<br />
Nell’acquisto di una mietitrebbia spesso si decide in modo irrazionale.<br />
Più utile però guardare all’efficienza: una riflessione in casa nostra<br />
È statisticamente provato<br />
che l’uomo, da sempre,<br />
opera scelte spesso guidate<br />
dall’emotività che, autorevole,<br />
s’impone sulle regole e<br />
sulla ragione.<br />
Pensate alle decisioni importanti<br />
prese nella vostra vita,<br />
vi accorgerete che in più<br />
occasioni non è stata la<br />
ragione a decidere ma l’emozione<br />
del momento, l’attimo,<br />
il colpo di fulmine, il<br />
primo sguardo, e così via.<br />
Tutta una serie irrazionale di<br />
fatti che hanno spostato<br />
l’ago della bilancia da un<br />
lato piuttosto che dall’altro.<br />
Spesso senza una ... ragione.<br />
Questo vale anche per scelte<br />
molto pratiche, quali l’investimento<br />
in una mietitrebbia.<br />
Una macchina operatrice<br />
destinata ad un impiego a<br />
carattere stagionale e limitato<br />
nel tempo.<br />
Farà sorridere pensare che<br />
sia possibile “innamorarsi”<br />
di un mostro d’acciaio,<br />
eppure non è da escludere<br />
che chi ha passione per i<br />
frutti della terra possa averne<br />
anche per i frutti della<br />
tecnica e del pensiero di progettisti<br />
che, dopo aver trovato<br />
soluzioni meccaniche ai<br />
problemi della raccolta,<br />
hanno anche il gusto del<br />
bello e del comfort.<br />
Alcune indagini, svolte di<br />
recente su un congruo campione<br />
di contoterzisti ed<br />
agricoltori europei, hanno<br />
messo in risalto che la decisione<br />
d’acquisto per una<br />
mietitrebbia avviene per<br />
l’80% sulla spinta emotiva e<br />
solo per il restante 20% sulla<br />
base di indicatori razionali.<br />
Questi temi sono noti e<br />
dibattuti anche in Laverda,<br />
dove è costante l’attenzione<br />
alle esigenze reali dell’agricoltura<br />
di oggi e di domani.<br />
Ecco quindi che, mentre da<br />
una parte si vorrebbe soddisfare<br />
immediatamente la<br />
sete di emozioni dei potenziali<br />
clienti, dall’altra bisogna<br />
guardare alla missione dei<br />
prodotti da offrire per far sì<br />
che la ragione non si lasci<br />
condizionare da scelte pericolose.<br />
Un’attenta analisi dei mercati<br />
consiglia oggi l’acquisto di<br />
macchine semplici, durature<br />
e polivalenti. Semplicità<br />
significa, ad esempio, trasmissioni<br />
essenziali e quindi<br />
minor fabbisogno di energia,<br />
minor consumo di carburante<br />
ovvero minor inquinamento.<br />
Per rimanere in tema di mietitrebbie,<br />
semplicità significa<br />
anche trattamento delicato<br />
del prodotto e dei relativi<br />
sottoprodotti (paglie, pule<br />
ecc.), il che comporta minor<br />
lavoro per le successive lavorazioni<br />
della granella e del<br />
terreno. Altro risparmio<br />
energetico utile all’ecologia.<br />
Va da sé che anche la durata<br />
di componenti meno sollecitati,<br />
perché inseriti in un<br />
contesto meccanico semplice,<br />
è più lunga e redditizia.<br />
La polivalenza poi è una<br />
caratteristica insita nel progetto<br />
e fa parte della missio-<br />
Aldo I. Dian (a sin.), direttore generale di<br />
Laverda, e Angelo Benedetti,<br />
direttore marketing.<br />
ne del prodotto. Se già in<br />
origine si progetta una macchina<br />
destinata a raccogliere<br />
più prodotti nell’arco dell’annata<br />
agraria, le scelte<br />
andranno nella direzione più<br />
idonea per raggiungere al<br />
meglio gli obiettivi prefissati.<br />
Individuati i valori richiesti<br />
dal mercato, realizzato il<br />
progetto e sviluppato il prodotto,<br />
la ragione chiede il<br />
conforto della prova in<br />
campo. Proprio il campo<br />
diventa, per le macchine da<br />
raccolta, il giudice supremo<br />
della bontà o meno dei<br />
nostri progetti.<br />
Ecco allora che, come nella<br />
vita quotidiana, le emozioni<br />
lasciano il posto alla ragione<br />
e non sempre le nostre attese<br />
risultano soddisfatte.<br />
A questo punto il consiglio<br />
di Laverda è questo: “Badate<br />
al concreto e poi lasciatevi<br />
stupire dal bello, purchè funzionale<br />
ed efficace in ogni<br />
situazione e su tutti i<br />
campi”.<br />
Il giornale dello specialista<br />
del raccolto<br />
Anno II, n. 3, settembre/ottobre <strong>2002</strong><br />
Periodico trimestrale<br />
Registrazione Tribunale di Vicenza<br />
n. 1017 del 5 marzo <strong>2002</strong><br />
direzione editoriale<br />
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Angelo Benedetti<br />
coordinamento redazionale<br />
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consulenza tecnica<br />
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progetto grafico<br />
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Piergiorgio Laverda<br />
direttore responsabile<br />
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export area manager<br />
Gianni Fontana<br />
product manager<br />
Piergiorgio Laverda<br />
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