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2-6 antiparassitari - Scuola1024

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Farmaci Antiparassitari<br />

Due aspetti sono fondamentali quando si parla di<br />

malattie dovute a parassiti:<br />

Il numero di individui coinvolti;<br />

Le nazioni maggiormente colpite (quelle in via di<br />

sviluppo nelle quali l’incidenza può raggiungere più<br />

dell’80% della popolazione).<br />

Determinanti sono altri due aspetti riguardanti lo<br />

sviluppo di nuove terapie:<br />

L’elevato costo della ricerca;<br />

Bassa incidenza di molte infezioni parassitarie.<br />

Le malattie parassitarie sono numerose e sebbene alcune<br />

siano molto note, altre sono pressoché sconosciute.


Farmaci Antiparassitari 2<br />

Incluse tra le infezioni parassitarie troviamo molte<br />

malattie provocate da protozoi:<br />

Amebiasi;<br />

Giardiasi;<br />

Babesiasi;<br />

Tripanosomiasi;<br />

Leismhaniosi;<br />

Pneumocistosi;<br />

Malaria:<br />

Inoltre si includono come malattie parassitarie anche<br />

quelle provocate da elminti:<br />

Nematodi,<br />

Cestodi;<br />

Trematodi.<br />

Non vanno poi dimenticate la scabbia, i pidocchi e le<br />

pulci.


Malattie da protozoi<br />

Amebiasi<br />

Farmaci Antiparassitari 3<br />

Causata da ceppi patogeni di Entamoeba histolytica.<br />

È caratterizzata dal possedere una membrana cellulare<br />

molto flessibile che le consente di assumere forme<br />

diverse.<br />

Presenta due tipi di citoplasma:<br />

Più scuro – chiamato endoplasma e si trova<br />

centralmente;<br />

Più chiaro – chiamato ectoplasma ed è<br />

collocato in prossimità della membrana<br />

cellulare.<br />

L’ameba si muove spingendo<br />

l’endoplasma verso la membrana<br />

cellulare costringendo così il corpo<br />

ad estendersi e muoversi.


Farmaci Antiparassitari 4<br />

In modo analogo si nutre per fagocitosi formando dei<br />

vacuoli dove il cibo rimane sino a che non viene<br />

completamente digerito dagli enzimi contenuti nei<br />

liposomi dell’ameba.<br />

Può esistere in due forme:<br />

Mobile di trofozoita - si trova nell’intestino o<br />

sulla parete del colon e può essere espulsa con<br />

le feci;<br />

Forma silente di ciste – incapsulata dentro una<br />

parete di chitina che la protegge dall’ambiente.<br />

Condizioni di scarsa igiene personale e poche misure<br />

sanitarie facilitano la trasmissione della malattia che<br />

avviene grazie alla forma di ciste.<br />

Provoca: diarrea intermittente, fegato ingrossato e<br />

molle e dissenteria amebica acuta.


Giardiasi<br />

Farmaci Antiparassitari 5<br />

È una patologia causata da Giardia Lamblia che può<br />

installarsi nel duodeno o nell’ileo.<br />

Anche essa esiste nelle due forme:<br />

trofozoita mobile che aderisce con una ventosa<br />

ventrale alla parete intestinale e che se espulsa<br />

dal tratto gastrointestinale muore;<br />

Ciste infettiva che può sopravvivere nell’acqua<br />

per due mesi.<br />

Il paziente può essere asintomatico o sviluppare diarrea<br />

acquosa, crampi addominali, flatulenze, anoressia e<br />

vomito.<br />

Le condizioni migliorano nel giro di due-quattro<br />

settimane.


Tricomoniasi<br />

È causata da trichomonas vaginalis.<br />

Farmaci Antiparassitari 6<br />

Poiché coinvolge fondamentalmente la vagina, l’uretra e<br />

la prostata viene considerata infezione venerea.<br />

Viene trasmessa per contatto sessuale.<br />

Infezione:<br />

Asintomatica nel maschio;<br />

Nella donna si manifastano i sintomi come<br />

vaginiti, perdite abbondanti, indolenzimento e<br />

bruciore alla minzione prurito vulvare.<br />

L’identificazione avviene madiante analisi microscopica<br />

dei fluidi prelevati dagli organi infetti.


Leishmaniosi<br />

È causata da protozoi del genere Leishmania.<br />

Farmaci Antiparassitari 7<br />

Viene trasmesso mediante puntura da parte di pappataci femmine<br />

del genere Phlehotomus mentre è presente nei roditori, nei cavalli<br />

ed in altri mammiferi.<br />

Il pappatacio responsabile vive nelle regioni calde e umide ed è<br />

pertanto una tipica malattia tropicale.<br />

Il parassita presenta due forme biologiche:<br />

– forma flagellata (promastigote): (15-25 µm) flagellato libero<br />

e natante nei fluidi biologici, nel tratto gastro-intestinale dei<br />

vettori e nelle colture.<br />

• forma non flagellata (amastigote) : aflagellato intracellulare<br />

contenuto nelle cellule macrofagiche del S.R.I. (sistema<br />

reticolo-istiocitario ) dell'uomo e degli animali;


Si manifesta in modi diversi:<br />

Farmaci Antiparassitari 8<br />

Leishmanoisi viscerale – febbre nera (Kala-azar) causata da<br />

Leishmania donovani provoca febbre notturna, diarree, tosse e<br />

ingrossamento di fegato e milza. Senza trattamento provoca la<br />

morte in circa 20 mesi.<br />

è più frequente in africa e nei paesi vicino al mediterraneo.<br />

Leishmanoisi cutanea e mucocutanea – caratterizzate da lesioni<br />

cutanee singole o multiple. Sono ulcere dolenti a lenta guarigione<br />

che possono favorire infezioni batteriche secondarie.<br />

Il periodo di incubazione varia da poche settimane a diversi mesi<br />

e la guarigione può essere spontanea ma può richiedere molto<br />

tempo (anche 1-2 anni).<br />

Sono note:<br />

Leishmanoisi Topica (zona del mediterraneo, Medio Oriente<br />

, Russia e India);<br />

Leishmaniosi major (tipica delle zone deserte africane del<br />

Medio Oriente e della Russia);<br />

Leishmanoisi aethiopica (altipiani del kenia e in Etiopia);<br />

Leishmanoisi peruviana, braziliensis e panamensis (america<br />

del sud e centrale).


Pneumocisti<br />

Farmaci Antiparassitari 9<br />

L’organismo responsabile è Pneumocystis carinii che possiede<br />

caratteristiche dei protozoi ma con mRNA e DNA mitocondriale<br />

simili a quello dei funghi.<br />

Raramente colpisce individui adulti e diventa attivo solo nel caso<br />

di pazienti con sistema immunitario compromesso. Rappresenta una<br />

delle principali cause di morte per malati di AIDS.<br />

Si presenta anche in pazienti sottoposti a trattamento antirigetto<br />

con immunosoppressori od in persone trattate con farmaci<br />

antitumorali.<br />

La trasmissione della malattia avviene attraverso l’aria e causa<br />

una grave polmonite dovuta al rapido riprodursi del microorganismo<br />

solo ed esclusivamente nel tessuto polmonare.<br />

Sono noti due tipi di malattia:<br />

La malattia di Chagas;<br />

La malattia del sonno<br />

Tripanosomiasi


Farmaci Antiparassitari 10<br />

Malattia di Chagas – causata dal protozoo parassitico<br />

Tripanosoma cruzi che vive nei mammiferi dell’america<br />

meridionale ed in stati del sud degli USA.<br />

Viene trasmesso dalla cimice assassina un insetto che si<br />

infetta succhiando il sangue degli animali (è presente come<br />

tripomastigote)<br />

Nell’intestino si sviluppa in epimastigote, sferomastigote ,<br />

amastigote ed infine di nuovo come tripomastigote che viene<br />

rilasciato con le feci.<br />

Entra nel nuovo ospite attraverso ferite cutanee dove provoca<br />

lesioni infiammatorie.<br />

Sintomi iniziali sono anoressia, malessere, febbre ed edema<br />

della pelle.<br />

Dopo decenni, può anche invadere il cuore ed il paziente viene<br />

colpito da attacco cardiaco.


Farmaci Antiparassitari 11<br />

Malattia del sonno – causata dal protozoo Tripanosoma brucei<br />

rhodesiense (africa dell’est) e gambiense (africa dell’Ovest).<br />

L’animale responsabile è la mosca tse-tse che succhia il sangue<br />

infetto ed inocula il protozoo nell’uomo. Il protozoo che<br />

inizialmente è presente nello stomaco viene poi a trovarsi nelle<br />

ghiandole salivari pronto per essere inoculato.<br />

Si sviluppa così l’infezione che è caratterizzata da due fasi:<br />

Fase I – caratterizzata da febbre alta che dura diversi<br />

giorni e provoca cambiamenti ematologici e immunologici nel<br />

paziente;<br />

Fase II – entra nel SNC e provoca così i sintomi (sonnolenza,<br />

interruzioni del linguaggio, sguardo fisso e tremori) che<br />

danno il nome alla malattia.<br />

La sola fonte d’alimentazione per l’organismo del tripanosoma è la<br />

glicolisi e pertanto provoca ipoglicemia nel paziente.<br />

Per poter eradicare la malattia bisognerebbe eliminare<br />

completamente il vettore mosca.


Malaria.<br />

Farmaci Antiparassitari 12<br />

Trasmessa dalla femmina infetta della zanzara Anofele.<br />

I protozoi responsabili appartengono al genere Plasmodium (circa<br />

100 specie – 4 causano malattie nell’uomo).<br />

Plasmodium Falciparum<br />

Plasmodium vivax<br />

Plasmudium Malariae<br />

Plasmodium Ovale<br />

Si stima che questa malattia colpisca circa 300 milioni di persone<br />

con più di 2 milioni di decessi (circa 1/3 composto da bambini con<br />

meno di 5 anni).<br />

Oggi pressoché eradicata dalle zone temperate è tuttora<br />

presente in molti stati africani, nell’America centrale e nel sudest<br />

asiatico.<br />

La malattia può causare anemia, edema polmonare, blocco renale,<br />

itterizia, shock, malaria cerebrale e, se non curata, morte.


Farmaci Antiparassitari 13<br />

Plasmodium Falciparum -incubazione di circa 1-3 settimane<br />

– malattia terzana (sintomi a giorni<br />

alterni)<br />

– Brividi, febbre, sudorazione<br />

cefalee, nausea vomito e diarree .<br />

Plasmodium vivax -incubazione di 1-4 settimane<br />

– terzana benigna;<br />

– Rottura milza ed anemia<br />

Plasmudium Malariae -incubazione di 2-4 settimane<br />

– quartana è la forma più leggera<br />

– Non dà luogo a ricadute).<br />

Plasmodium Ovale -incubazione di 2-3 settimane<br />

– terzana.


Zanzara<br />

Ghiandole<br />

salivari<br />

Zigoti<br />

Stomaco<br />

Oocisti<br />

Ciclo vitale dei protozoi della malaria<br />

Sporozoiti<br />

Sporozoit<br />

Puntura Puntura d’insetto d insetto<br />

Maturazione<br />

Fegato<br />

Gametociti<br />

Eritrociti<br />

Farmaci Antiparassitari 14<br />

Stadio pre-eritrocitario<br />

pre eritrocitario<br />

asintomatico<br />

Merozoiti Merozoiti<br />

Merozoiti Merozoiti<br />

Eritrociti<br />

Stadio eritrocitario<br />

sintomatico<br />

Uomo


Tipi di chemioterapia antimalarica<br />

Farmaci Antiparassitari 15<br />

Schizontici tissutali - eradicano gli stadi esoeritricitari epatici del<br />

parassita impedendone l’entrata nel sangue.<br />

Sono utili nella profilassi.<br />

Schizontici ematici - distruggono gli stadi eritrocitari del<br />

parassita. E’ la fase della malaria più<br />

facilmente curabile in quanto e facile<br />

somministrare il farmaco nel flusso<br />

sanguigno.<br />

Gametocitocidi – uccidono le forme sessuate dei plasmodi e<br />

ne impediscono la diffusione.<br />

Sporonticidi – uccidono gli sporozoiti al momento del loro<br />

ingresso nel sangue.<br />

I farmaci antimalarici possono agire nei confronti di più forme<br />

e possono essere attivi o inattivi a seconda del tipo do<br />

plasmodio.<br />

Vengono classificati anche in base alla struttura chimica.


Terapia antiprotozoaria<br />

Farmaci Antiparassitari 16<br />

L’approccio più adatto per il trattamento di Amebiasi e<br />

Giardiasi consiste nella prevenzione e dato che il contagio<br />

avviene per consumo d’acqua e cibo infetti bisogna evitare di<br />

consumarli.<br />

Nella cura della si possono utilizzare Alcaloidi derivanti dalla<br />

medicina popolare come quelli derivanti dalla Ipecacuana.<br />

Emetina (isolata da Pelletier nel 1817) e la 2,3-Diidroemetina<br />

venivano estratte dalle radici polverizzate della pianta oggi<br />

vengono sintetizzate.<br />

L’attività e altamente vincolata alla stereochimica dato che<br />

presenta quattro centri chirali e nessun altro stereoisomero è<br />

così attivo<br />

H 3CO<br />

H 3CO<br />

N<br />

*<br />

*<br />

*<br />

HN<br />

*<br />

H<br />

OCH 3<br />

OCH 3<br />

H 3CO<br />

H 3CO<br />

N<br />

*<br />

HN<br />

*<br />

H<br />

OCH 3<br />

OCH 3


Farmaci Antiparassitari 16<br />

Solo la diidroemetina la eguaglia in potenza ed è meno tossica<br />

a livello cardiaco.<br />

È altamente tossica e va utilizzata solo per salvare la vita<br />

negli ascessi e nelle epatiti amebiche.<br />

L’attività è dovuta all’inibizione della sintesi proteica in quanto<br />

inibisce la traslocazione del peptidil-t-RNA dal sito accettore<br />

a quello donatore del ribosoma.<br />

La sua attività può essere aumentata, nelle forme acute<br />

dell’infezione, associandola a bismuto ioduro (EBI).<br />

Sono tollerate variazioni dei sostituenti sia sulla struttura<br />

Isochinolinica che quella aromatica.<br />

H 3CO<br />

H 3CO<br />

Cephaeline<br />

N<br />

*<br />

*<br />

*<br />

HN<br />

*<br />

H<br />

OCH 3<br />

OH<br />

H 3CO<br />

H 3CO<br />

N<br />

*<br />

HN<br />

*<br />

H<br />

H<br />

N<br />

R = OH Tubulosine<br />

R = H Deoxytubulosine<br />

R


Farmaci Antiparassitari 17<br />

Dall’evidenza che composti correlati all’emetina posseggono<br />

analoga attività Grollman ha ipotizzato che l’attività possa<br />

essere correlata all’analogia strutturale con gli antibiotici<br />

glutarimide e (-)-Cycloheximide che hanno analoga inibizione<br />

della biosintesi proteica.<br />

Tra gli altri alcaloidi ricordiamo la Conessina (derivato a<br />

struttura steroidica) componente principale dell’estratto di<br />

Kurchi (Holarrhena antidysenterica – india e africa) utilizzato<br />

da oltre 15 secoli.<br />

Il suo utilizzo è cessato a causa dei problemi associati alla<br />

sua neurotossicità.<br />

O<br />

H<br />

N<br />

O<br />

Glutarrimide<br />

O<br />

H<br />

N<br />

O<br />

H<br />

O *<br />

H<br />

O<br />

Cycloheximide<br />

CH 3<br />

CH 3<br />

Me<br />

N<br />

Me<br />

Me<br />

Me<br />

N<br />

Me<br />

Connessina


Farmaci Antiparassitari 17<br />

Antibiotici: inseriti in terapia dopo la scoperta dell’azione<br />

della penicillina e dei sulfamidici sulla dissenteria amebica.<br />

non si tratta di azione diretta sull’ameba bensì sulla flora<br />

intestinale che rappresenta il substrato alimentare.<br />

Quelli preferiti sono le Tetracicline.<br />

L’Anisomicina, deriva da Streptomyces e ricorda vagamente la<br />

cicloesimide, è attivo su Trichomonas vaginalis ma oggi viene<br />

utilizzata come pesticida agricolo.<br />

La Puromomicina, un aminoglucoside, è utilizzata in clinica<br />

nelle forme intestinali acute e croniche (inattiva in quelle<br />

estraintestinali). OMe<br />

HO<br />

H<br />

N<br />

O<br />

O<br />

Puromomicina<br />

Anisomicina


Farmaci Antiparassitari 18<br />

Nitroderivati eterociclici: il farmaco di scelta è il Metronidazolo.<br />

Viene utilizzato anche nel trattamento di giardiasi, tricomoniasi<br />

(Tricomonas vaginalis) oltre che, come già visto, nelle infezioni<br />

batteriche da anaerobi (Clostridium difficilis).<br />

Meccanismo d’azione sconosciuto ma si ritiene che esso sia un<br />

profarmaco e che attivi siano i prodotti di riduzione.<br />

Prodotti del metabolismo epatico sono<br />

l’Idrossimetilmetronidazolo (HM) e l’acido metronidazolacetico<br />

(MAA).<br />

Altri analoghi sono il Panidazolo (1) attivo nelle forme epatiche,<br />

il Nimorazolo (2) e Tinidazolo (3) entrambi attivi nelle forme<br />

epatiche ed intestinali.<br />

N<br />

O2N N<br />

CH3 OH<br />

CH 3<br />

NO 2<br />

N<br />

H<br />

N<br />

HO<br />

N<br />

CH3 OH<br />

O 2N<br />

N<br />

N<br />

N<br />

N<br />

N O<br />

N<br />

NO2 1 2 3<br />

OH<br />

N<br />

N<br />

OH N<br />

Metronidazolo idrossiammino HM MAA<br />

N<br />

CH 3<br />

N<br />

NO 2<br />

O2N N<br />

CH3 SO 2<br />

COOH


Farmaci Antiparassitari 19<br />

Dicloroacetamidi: derivano dalla scoperta del CAF e dal fatto che<br />

anche il distomero L-(+) agisce sull’ameba.<br />

L’attività venne imputata alla funzione dicloroacetica e pertanto<br />

vennero sintetizzati numerosi composti tra cui quello più<br />

importante fu il Diloxanide furoato .<br />

Il Diloxanide furoato è attualmente prescritto per il<br />

trattamento dell’amebiasi asintomatica. È inefficace sulla forma<br />

extraintestinale.<br />

È un profarmaco che viene idrolizzato nell’intestino a dare la<br />

Diloxanide.<br />

Basso costo e minima tossicità lo rendono adatto ai paesi in via<br />

di sviluppo.<br />

Anche la Quinfamide è stata recentemente introdotta in<br />

terapia per l’amebiasi intestina subacuta e cronica.<br />

O<br />

O<br />

O<br />

O<br />

N<br />

OH<br />

Cl<br />

Cl<br />

HO<br />

Cl<br />

Diloxanide furoato Diloxanide Quinfamide<br />

O<br />

N<br />

OH<br />

Cl<br />

Cl<br />

O<br />

O<br />

O<br />

O<br />

N<br />

Cl


Terapia antileishmaniosi.<br />

Farmaci Antiparassitari 20<br />

La chemioterapia antileishmanica è iniziata con i derivati<br />

antimoniali che rappresentano ancora i farmaci di scelta per il<br />

trattamento di questa infezione.<br />

Il primo composto utilizzato fu il tartaro emetico (tartrato di<br />

antimonile e potassio) derivati dell’antimonio trivalente.<br />

A causa della tossicità vennero sperimentati altri farmaci del<br />

Sb 3+ quali Stibofene e Antiolimina (Antimonio tiomalato di Li).<br />

Il passo determinante e stato l’uso di Sb 5+ che portò a<br />

composti ancor oggi in uso quali lo Stibogluconato (per<br />

leishmaniosi viscerali e cutanee) e la Meglumina per la cutanea.<br />

NaO 3S<br />

SO 3Na<br />

LiOOC<br />

LiOOC<br />

O O<br />

Sb<br />

O O<br />

S S<br />

Sb<br />

S<br />

COOLi<br />

SO 3Na<br />

COOLi<br />

COOLi<br />

SO 3Na<br />

Stibofene<br />

COOLi<br />

Antiolimina<br />

Na 7 H 2O<br />

Stibogluconato Meglumina


Farmaci Antiparassitari 21<br />

Si ritiene che i composti dello Sb 5+ inibiscano i processi<br />

bioenergetici del patogeno influenzando il catabolismo del glucosio<br />

ed inibendo gli enzimi glicolitici.<br />

Inibiscono l’enzima fosfofrutto-chinasi responsabile della<br />

trasformazione del Fruttosio-6-Monofosfato in Fruttosio-1,6-<br />

DiFosfato.<br />

Inibiscono la formazione di ATP/GTP.<br />

I derivati dell’Antimonio pentavalente non sono attivi<br />

direttamente ma dopo riduzione a trivalenti. Qualora non<br />

metabolizzati, l’attività è imputabile a Sb 3+ tracce<br />

Vengono antagonizzati da derivati tiolici ed in particolare da<br />

ditioli.


Derivati nucleotidici<br />

Farmaci Antiparassitari 21<br />

La scoperta che le leishmanie non producono le purine e le<br />

pirimidine ha portato alla scoperta di alcuni loro derivati<br />

come composti aventi attività antileishmanica.<br />

Tra di essi ricordiamo l’Allopurinolo del quale è attivo il<br />

riboside (metabolita) contro la Leishmaniosi cutanea.<br />

È un inibitore della Xantinoossigensi<br />

Altri derivato sono il Sinefugin e la Formicina B.<br />

Altri composti attivi:<br />

• Nistatina e l’Anfotericina B (utilizzata nelle forme<br />

mucocutanee resistenti agli antimoniali);<br />

• Pentamidina (nelle forme resistenti agli antimoniali) e<br />

Cicloguanil.<br />

Allopurinolo<br />

riboside<br />

HO<br />

N<br />

OH<br />

N<br />

O<br />

N<br />

N<br />

OH OH<br />

Sinefungin NH 2<br />

OH Formicina B<br />

H2N<br />

COOH<br />

N<br />

NH 2<br />

N<br />

O<br />

N<br />

N<br />

OH OH<br />

HO<br />

N<br />

N<br />

O<br />

N<br />

N<br />

O H OH


Pneumocisti<br />

Farmaci Antiparassitari 22<br />

Sulfametossazolo-Trimetoprim (Bactrim) – questa associazione è<br />

risultata efficace sia nel trattamento che nella prevenzione<br />

dell’infezione in pazienti affetti da AIDS.<br />

Pentamidina isetionato (Pentam) – questo farmaco che ha azione<br />

fungicida e antiprotozoaria viene oggi usato soprattutto per il<br />

trattamento della Pneumocisti.<br />

Il meccanismo d’azione di questo farmaco sembra essere<br />

differente da organismo ad organismo. Nel caso del Pneumocisti<br />

carinii inibisce la topoisomerasi mentre nel tripanosoma provoca la<br />

rottura della doppia catena di DNA.<br />

Come sale (Isetionato) è solubile in acqua quindi somministrabile<br />

per via endovenosa (può causare gravi fenomeni tossici<br />

tachicardia, vomito, mal di testa e affanno respiratorio) o per<br />

aerosol (a scopo profilattico).<br />

H 2N<br />

NH<br />

O<br />

HO<br />

O<br />

SO 3H 2<br />

NH<br />

NH 2<br />

Pentamidina isetionato


Farmaci Antiparassitari 23<br />

Atovaquone (Mepron) – strutturalmente simile ai metaboliti<br />

dell’Ubichinone. Attualmente viene utilizzato principalmente contro<br />

la Pneumocisti.<br />

Sembra inibire la catena respiratoria mitocondriale. È un inibitore<br />

della ubichinone reduttasi a livello del citocromo bc 1 .<br />

È presente una stereospecificità ed il composto più attivo è<br />

l’isomero trans.<br />

Viene scarsamente assorbito perché molto lipofilo;<br />

Ha un forte legame con le proteine plasmatiche (94%);<br />

Non viene metabolizzato se non in minima percentuale;<br />

Viene escreto nelle feci per azione della bile.<br />

Viene utilizzato nel trattamento di malati di AIDS affetti da<br />

pneumocisti e che mostrano effetti collaterali dovuti al<br />

trattamento con il Bactrim.<br />

O<br />

O<br />

Cl<br />

Atovaquone


NaO 3S<br />

Tripanosomiasi.<br />

Nella cura possono essere utilizzati:<br />

Farmaci Antiparassitari 24<br />

Suramina - Le ricerche sui coloranti azoici portarono alla scoperta<br />

di questa molecola che venne introdotta in terapia negli anni ‘20.<br />

Essa rappresenta il farmaco di prima scelta nel trattamento della<br />

Tripanosomiasi africana.<br />

La sua azione è molto specifica al punto che piccole modifiche<br />

riducono drasticamente l’attività.<br />

Inibisce la diidrofolato riduttasi e la Timidina chinasi.<br />

A livello del T. brucei inibisce, con maggior affinità, gli enzimi<br />

glicolitici con blocco delle fonti di energia.<br />

NaO 3S<br />

OH H<br />

N O<br />

HN O<br />

SO 3Na<br />

N<br />

H<br />

O<br />

N<br />

H<br />

O<br />

H<br />

N<br />

O<br />

Suramina sodica<br />

OH<br />

NH<br />

SO 3Na<br />

SO 3Na<br />

SO 3Na<br />

Data l’elevata solubilità in acqua<br />

viene somministrata per ev.<br />

Assorbimento orale scarso.<br />

Non passa la barriera ematoencefalica<br />

e pertanto non è attiva<br />

sulla malattia che ha raggiunto il<br />

SNC


Farmaci Antiparassitari 25<br />

Pentamidina isetionato – come già visto è usata contro diverse forme<br />

di protozoi ma è nata per il trattamento della tripanosomiasi.<br />

Anche questo farmaco è attivo sul T. brucei rhodiensis (africa<br />

orientale).<br />

Il meccanismo d’azione vede coinvolte regioni del DNA ricche di<br />

AT e più precisamente essa si lega al N3 dell’Adenina e,<br />

ponendosi a ponte su altre 4-5 coppie di basi, forma un legame<br />

crociato con un’altra molecola di Adenina.<br />

Inibisce anche la topoisomerasi II del DNA mitocondriale (ciclico)<br />

che viene così reso lineare.<br />

La resistenza che si manifesta sembra imputabile ad un<br />

impedimento a raggiungere il DNA.<br />

Eflornitina – è un prodotto introdotto recentemente nella terapia<br />

antitripanosomica (Bacchi - 1980).<br />

Nasce da un studio relativo a molecole in grado di inibire la<br />

ornitina decarbossilasi, enzima coinvolto nei processi regolatori<br />

della crescita dove sono coinvolte delle poliammine.


Farmaci Antiparassitari 26<br />

La molecola è un classico inibitore suicida della Orinitina<br />

decarbossilasi, enzima Piridossal fosfato dipendente.<br />

H 2N<br />

H 2N<br />

H 2N<br />

H 2N<br />

H 2N<br />

F 2HC<br />

N<br />

H<br />

A livello di questo enzima agisce alchilando la Cys 360<br />

blocco della sintesi della putrescina<br />

blocca la sintesi del Tripanotione.<br />

COOH<br />

NH 2<br />

NH 2<br />

COOH<br />

NH 2<br />

H<br />

N NH 2<br />

Spermina<br />

Eflornitina<br />

(Difluorometil Ornitina)<br />

DFMO<br />

Ornitina<br />

Putrescina<br />

Spermidina<br />

H<br />

N NH 2


È efficace sul Tripanosoma<br />

Brucei gambiense (malattia<br />

dell’Africa occidentale) non<br />

su quello dell’est.<br />

Nonostante la natura<br />

anfotera del farmaco entra<br />

bene nel SNC (amminoacido)<br />

e pertanto è utilizzato sia<br />

nella fase iniziale che in<br />

quella tardiva.<br />

Eflornitina<br />

Farmaci Antiparassitari 27<br />

L’inibizione dell’enzima ODC dei mammiferi non comporta tossicità<br />

in conseguenza di un rapido turnover dello stesso.<br />

La Tripanotione reduttasi è un enzima critico e protettivo<br />

presente solo nei tripanosomi.<br />

La somministrazione può avvenire per via orale (scarso<br />

assorbimento e rapida eliminazione lo sconsigliano) o per via<br />

endovenosa (dosi elevate e frequenti).<br />

Sinefungin<br />

Melarsoprolo


Farmaci Antiparassitari 28<br />

La resistenza può insorgere come conseguenza di un incremento di<br />

attività della S-Adenosilmetionina decarbossilasi che porta alla<br />

produzione (non via Ornitina) sia di spermidina che di spermina<br />

necessarie alla divisione cellulare.<br />

Attualmente sono in corso ricerche sulla Carnitinoacetil transferasi<br />

in quanto è stato osservato che il Tripanosoma presenta una<br />

elevata concentrazione intracellulare di Carnitina.<br />

La bromoacetilcarnitina è un inibitore di questo enzima e sembra<br />

aumentare la sopravivenza di animali infetti.<br />

Nifurtimox – deriva dagli studi sui nitroderivati.<br />

Esso rappresenta il primo farmaco avente utilità terapeutica nel<br />

trattamento delle tripanosomiasi (malattia di Chagas).<br />

Inibisce la tripanotione reduttasi causando una diminuzione della<br />

sintesi di questo enzima critico ed unicamente presente in questi<br />

protozoi<br />

Br<br />

N +<br />

COO -<br />

Bromoacetil carnitina O O<br />

O2N O<br />

S O Nifurtimox<br />

O (LAMPIT)<br />

N N<br />

H 3C


Farmaci Antiparassitari 29<br />

Melarsoprolo – deriva dagli studi sui composti arsenicali condotti in<br />

parallelo a quelli dei coloranti.<br />

Entrarono in terapia antitripanosomica con l’Atoxil (rivelatosi<br />

tossico sul nervo ottico) e poi con la Triparsamide.<br />

Essi risultarono comunque importanti per la loro capacità di<br />

penetrare e diffondere nel liquido cefalorachidiano – attivi su<br />

forme tardive.<br />

Si pensò di ricorre a derivati dell’Arsenico trivalente che si<br />

rivelarono troppo tossici.<br />

Tra i vari tentativi per ridurne la tossicità ci si basò sugli studi<br />

dei possibili antidoti alla Lewisite (potente gas tossico ad azione<br />

vescicante usato nella prima guerra mondiale).<br />

Enzimi sensibili all’arsenico si rivelarono l’acido<br />

lipoico-ε-deidrogenasi e la alfa oxoacido<br />

ossidasi.<br />

Il primo presenta due residui Cys che nella<br />

struttura terziaria risultano vicini.<br />

NHR<br />

As ONa<br />

O OH<br />

R=H Atoxil<br />

R=CH 2 CONH 2<br />

Triparsamide


Farmaci Antiparassitari 30<br />

Si giunse alla scoperta del Dimercaprolo (British Anti Lewisite<br />

BAL).<br />

Nacque così dall’unione del BAL con il Melarsen e si ottenne il<br />

Melarsoprolo (1940).<br />

Da allora fino a tutt’oggi è un farmaco di prima scelta nel<br />

trattamento dello stadio tardivo della malattia del sonno.<br />

Esso interagisce con un enzima della glicolisi inibendo la piruvato<br />

chinasi. Il blocco della glicolisi porta alla lisi cellulare e perdita<br />

di motilità.<br />

Attualmente è stato accertato che il Melarsoprolo blocca la<br />

Tripanotione reduttasi.<br />

Agisce in modo sinergico con l’Eflonitina producendo un blocco<br />

sequenziale nel sistema enzimatico.<br />

HS<br />

SH<br />

Dimercaprolo<br />

BAL<br />

OH<br />

H2N N NH2 N N<br />

HN<br />

R<br />

R =<br />

AsO 3Na 2 Melarsen<br />

S<br />

As<br />

S<br />

S<br />

As<br />

S<br />

OH<br />

COOK<br />

COOK<br />

Melarsoprol<br />

Melarsonile<br />

Potassico


Somministrazione endovenosa in dosi multiple.<br />

Farmaci Antiparassitari 31<br />

È ancora il farmaco d’elezione per le meningoencefaliti da<br />

tripanosomi (ceppi africani est ed ovest).<br />

La specificità d’azione degli arsenicali dipende dalla struttura<br />

della parte non metallica del farmaco e gioca un ruolo<br />

importante la sostituzione all’anello aromatico.<br />

Cymelarsen è un derivato con la cisteamina.<br />

Benznidazolo Trattamento morbo di Chagas e leishmaniosi<br />

muco-cutanea. Buon assorbimento orale, t 1/2 12 ore, legame PP<br />

44%, elevata biodisponibilità (91%). Metabolizzato ad amino<br />

derivato per riduzione del nitro gruppo. Eliminazione renale<br />

Altri: Megazol (nitroderivato) e Lapachol (analogo chinonico).<br />

H2N N NH2 N N<br />

HN<br />

As S<br />

S<br />

NH 2<br />

NH 2<br />

O 2N<br />

CH3 N<br />

N<br />

S<br />

N N<br />

NH 2<br />

N<br />

N<br />

NO 2<br />

Cymelarsen Megazol Benznidazolo Lapachol ββββ-Lapachone<br />

O<br />

NH<br />

O<br />

O<br />

OH<br />

O<br />

O<br />

O


ANTIMALARICI<br />

Farmaci Antiparassitari 32<br />

I primi rimedi contro la malaria sono prodotti di origine naturale:<br />

200 A.C. venne introdotta la droga “Ch’ang shan” - polvere<br />

di radice della Dichroa contenente un alcaloide<br />

(febrifugina);<br />

XVII secolo viene introdotto l’uso della corteccia di china<br />

che contiene diversi alcaloidi tra cui la chinina (isolata nel<br />

1820 da Pelletier).<br />

Febrifugina<br />

O<br />

N<br />

N<br />

O HN<br />

OH<br />

O<br />

HO<br />

N<br />

N<br />

Chinina


1 guerra<br />

mondiale<br />

Farmaci Antiparassitari 33<br />

Vennero ripresi in considerazione i coloranti ed in particolare<br />

quelli che davano specificità d’azione sulle cellule infette. Tra<br />

questi, il blu di metilene possiede attività antimalarica nell’uomo.<br />

Rielaborando dati relativi ai coloranti venne evidenziata<br />

l’importanza della catena dialchilamminoalchiliamminica.<br />

Il passo successivo fu quello di unire la struttura della chinina<br />

con questo tipo di catena.<br />

Blu di metilene<br />

Diffusione<br />

della<br />

malattia<br />

N<br />

Ricerche di nuovi<br />

chemioterapici<br />

S N +<br />

N<br />

Cl -<br />

Carenza di corteccia di<br />

china prodotta nelle<br />

indie olandesi di Giava<br />

H<br />

R<br />

N N<br />

n<br />

R<br />

Catena<br />

dialchilamino<br />

alchilamminica


Farmaci Antiparassitari 34<br />

Le ricerche portarono alla Pamachina (primo esempio di struttura<br />

correlabile alla chinina) che, sebbene in grado di prevenire le<br />

ricadute della malattia, si rivelò molto tossica.<br />

Studi successivi portarono alla Mepacrina (Chinacrina) che da<br />

allora (1933) venne usata nella prevenzione della malaria.<br />

Ricercatori tedeschi intuirono che della mepacrina la porzione<br />

importante era quella 4-amminochinolinica e si arrivò così alla<br />

Resochina o Clorochina (tutt’oggi usato per l’efficacia, basso<br />

costo ed effetti collaterali scarsi).<br />

Vennero riprese in considerazione le strutture delle 8aminochinoline<br />

andando a modificarne la catena laterale al fine di<br />

ridurne la tossicità e si così arrivò alla Primachina.<br />

MeO<br />

HN<br />

N<br />

N Et<br />

Et<br />

Si rivelò inefficace nel prevenire le ricadute<br />

della malaria da P. Falciparum vivax<br />

MeO<br />

HN<br />

N<br />

Cl<br />

Et<br />

N<br />

Et<br />

HN<br />

N Cl<br />

Pamachina Mepacrina Clorochina<br />

Primachina<br />

Et<br />

N<br />

Et<br />

MeO<br />

HN<br />

N<br />

NH 2


Farmaci Antiparassitari 35<br />

Con la 2 ° guerra mondiale si ebbe un nuovo impulso alla ricerca di<br />

nuovi derivati e i ricercatori inglesi presero lo spunto dalla<br />

struttura del sulfamidici.<br />

Si rifecero in particolare ai derivati<br />

pirimidinici ed in particolare alla<br />

Sulfametazina<br />

Pensarono di introdurre in questa molecola i gruppi funzionali<br />

farmacoforici presenti nella Chinacrina.<br />

Arrivarono così a sintetizzare la 2-p-clorofenilamino-4-(βdietilaminoetilamino)-6-metilpirimidina<br />

(1) la cui attività<br />

antimalarica venne ritenuta correlabile alla tautomeria del nucleo<br />

pirimidinico.<br />

CH3 CH3 Cl<br />

N<br />

H<br />

N<br />

1<br />

CH 3<br />

N<br />

N<br />

H<br />

Et<br />

N<br />

Et<br />

H<br />

N<br />

φ<br />

N<br />

φ<br />

N<br />

N<br />

H<br />

N<br />

N<br />

H<br />

HN R'<br />

CH 3<br />

N R'<br />

H 2N<br />

N<br />

φ<br />

N<br />

φ<br />

N<br />

N<br />

H HN R'<br />

H<br />

N<br />

N<br />

CH 3<br />

O 2<br />

S N<br />

H<br />

HN R'<br />

N<br />

CH 3<br />

N<br />

CH 3


Farmaci Antiparassitari 36<br />

Successivamente pensarono di allungare il sistema prototropico<br />

inserendo trai due anelli aromatico un nucleo guanidinico.<br />

Ottennero un composto più attivo di quello di partenza<br />

Cl<br />

N<br />

H<br />

NH<br />

N<br />

H<br />

N<br />

CH 3<br />

N<br />

N<br />

H<br />

Et<br />

N<br />

Et<br />

L’apertura dell’anello pirimidinico portò al Clorguanile (Proguanile)<br />

un ottimo antimalarico (5 mg/kg proteggono per diversi mesi<br />

contro i 4 ceppi cloroguanide sensibili).<br />

La catena laterale, indispensabile nei derivati della chinolina per<br />

la complessazione agli acidi nucleici, non è più determinante per<br />

l’attività di questi nuovi composti in quanto è diverso il loro<br />

meccanismo d’azione (diventano inbitori della diidrofolico<br />

riduttasi).<br />

Vennero scoperti il Cicloguanil e successivamente la Pirimetamina<br />

e con essa l’uso delle associazioni con sulfamidici<br />

(Sulfametopirazina o Sulfadiossina).<br />

Cl<br />

N<br />

H<br />

NH<br />

N<br />

H<br />

NH<br />

N<br />

H<br />

Clorguanide<br />

o Proguanile<br />

Cl<br />

N<br />

Cl<br />

N<br />

H<br />

N<br />

H2N N NH2 H<br />

N<br />

NH<br />

N<br />

N<br />

CH 3<br />

HN R'<br />

Cl<br />

Cicloguanil N Pirimetamina<br />

Cl<br />

Et<br />

N<br />

H2N N NH2 N<br />

NH 2<br />

HN<br />

N<br />

CH 3<br />

HN R'


Farmaci Antiparassitari 37<br />

Lo comparsa di ceppi resistenti ai farmaci fino ad ora descritti,<br />

spronò l ricerca di nuove molecole e i ricercatori si indirizzarono<br />

nuovamente alla struttura delle 4-amminochinoline e scoprirono<br />

così l’Amodiachina e poi la Mefluochina.<br />

Sempre basandosi sul meccanismo d’azione della chinina e delle<br />

aminochinoline (che si ipotizzava intercalassero le basi del DNA)<br />

vennero studiati degli aminoalcoli fenantridinici e da questi studi<br />

emerse la Alofantrina.<br />

Tra i composti più recenti entrati in terapia abbiamo l’Artemisina e i<br />

suoi derivati. Essa è un sesquiterpene lattonico estratto dalla<br />

Artemisia annua avente attività antimalarica con un differente<br />

meccanismo d’azione.<br />

Cl<br />

HN<br />

N<br />

OH<br />

N Et<br />

Et<br />

HO<br />

Amodiachina Mefluochina<br />

N<br />

F 3C<br />

OH<br />

Cl<br />

Cl<br />

CF 3<br />

N<br />

HN<br />

CF 3<br />

O<br />

H<br />

O<br />

CH3 Alofantrina Artemisina<br />

O<br />

H 3C<br />

O<br />

O<br />

H<br />

CH 3<br />

H


Farmaci Antiparassitari 38<br />

Attualmente nella ricerca di nuovi composti ad azione antimalarica<br />

vengono studiati composti inibitori della Farnesil transferasi.<br />

Aminoalcoli e Chinina<br />

In questa classe rientrano composti correlabili alla struttura della<br />

Chinina che presentano un anello policiclico aromatico legato ad<br />

una catena carbinolica portante, in α o β un gruppo amminico<br />

terziario.<br />

Chinina – viene estratta dalla corteccia di Cinchona (ledgeriana,<br />

calysaia e rubra) con altri alcaloidi chinolinici recanti il nucleo<br />

chinuclidinico.<br />

Venne inserita nella London Pharmacopoeia già nel 1677.<br />

La molecola presenta 4 centri chirali nella catena chinuclidinica<br />

in posizione 3, 4, 8 e 9.<br />

Chinina (-)-8S;9R R 1 = OCH3;<br />

Chinidina (+)-8R;9S R 1 = OCH3;<br />

9-epi-Chinina (-)-8S;9S R 1 = OCH3;<br />

9-epi-Chinidina (+)-8R;9S R 1 = OCH3;<br />

Cinconina (+)-8R;9S R 1 = H;<br />

Cinconidina (-)-8S;9R R 1 = H;<br />

R 1<br />

HO<br />

N<br />

9 8<br />

N<br />

3<br />

4


Studi sulla stereochimica hanno evidenziato che:<br />

Farmaci Antiparassitari 39<br />

I centri chirali in 3 e 4 non sono essenziali all’attività<br />

antimalarica e in tutti gli alcaloidi presentano la stessa<br />

configurazione.<br />

Per contro, la stereochimica dei centri 8 e 9 influenza la<br />

disposizione dell’ossidrile rispetto all’atomo di azoto<br />

chinuclidinico e diventa determinante per l’attività del farmaco.<br />

I composti attivi sono quelli della serie eritro nei quali la<br />

distanza tra l’ossidrile e l’atomo di azoto è di circa 3 Å e<br />

consente la formazione del legame idrogeno intramolecolare. I<br />

derivati treo risultano inattivi.<br />

Q<br />

OH<br />

C<br />

N<br />

Q<br />

OH<br />

C<br />

N<br />

Chinina Chinidina 9-epichinina 9-epichinidina<br />

Q<br />

OH<br />

C<br />

N<br />

Q<br />

OH<br />

C<br />

N<br />

Q = chinolina<br />

C = Chiniclidina


Farmaci Antiparassitari 40<br />

La catena idrossimetilchinuclidinica può essere sostituita con<br />

una catena idrossimetilpiperidinica senza effetti negativi<br />

sull’attività (Meflochina).<br />

Per quanto concerne il metossile in 6’ della chinolina va detto<br />

che non è essenziale per l’attività. Per contro, migliora<br />

l’attività con l’introduzione in 6’ e/o in 8’ dello stesso nucleo un<br />

atomo di alogeno<br />

Il sito d’azione del metabolismo umano è la posizione 2’ della<br />

chinolina dove avviene l’idrossilazione che comporta riduzione<br />

dell’attività.<br />

Bloccando la posizione 2 con un sostituente si ottiene un<br />

innalzamento dell’attività (Meflochina).<br />

MeO<br />

HO<br />

N<br />

N<br />

OH<br />

HO<br />

CF 3<br />

N<br />

N<br />

H<br />

CF 3<br />

Meflochina


Chinoline 4-sostituite<br />

Farmaci Antiparassitari 41<br />

Oltre alla Chinina e alla Chinidina troviamo la Clorochina,<br />

l’Idrossichinolina, la Meflochina e l’Alofantrina.<br />

Si pensa che questi composti abbiano meccanismi d’azione<br />

simili, siano attivi sullo stesso stadio del parassita e mostrino<br />

lo stesso tipo di resistenza.<br />

Sono stati ipotizzati ben tre meccanismi d’azione:<br />

1. A livello del DNA - prevedeva l’intercalazione della molecola<br />

piana tra le basi del DNA (guanina) rafforzata dal legame<br />

ionico della catena con i residui fosfati dell’elica. Eccezione è<br />

la Meflochina.<br />

Cl<br />

Con questo meccanismo si pensava agissero gli schizonticidi<br />

rapidi che sviluppano resistenze lentamente.<br />

Questa ipotesi fu scartata abbastanza velocemente.<br />

HN<br />

N<br />

N<br />

Cl<br />

HN<br />

N<br />

N OH<br />

Clorochina Idrossichinolina Meflochina Alofantrina<br />

HO<br />

CF 3<br />

N<br />

N<br />

H<br />

CF 3<br />

Cl<br />

HO<br />

N


Farmaci Antiparassitari 42<br />

2. Il parassita della malaria possiede vacuoli all’interno dei quali<br />

viene degradata l’emoglobina. L’interno di questi vacuoli<br />

presenta un pH ~ 5,2 (molto simile a quello dei liposomi dei<br />

mammiferi) mentre il fluido extracellulare presenta un pH 7,4.<br />

Venne ipotizzato che l’accumulo di questi composti, tutti basi<br />

deboli, all’interno dei vacuoli digesti provocasse un<br />

innalzamento del pH bloccando così gli enzimi preposti alla<br />

digestione dell’emoglobina.<br />

In base a questa ipotesi, tutte le basi deboli, aventi un profilo<br />

di pKa simile alla Clorochina, avrebbero dovuto possedere<br />

attività antimalarica.<br />

È stato dimostrato che il semplice innalzamento del pH dei<br />

vacuoli non basta a giustificare la selettività d’azione della<br />

Clorochina.<br />

L’assorbimento della Clorochina e suoi analoghi dipende dalla<br />

loro struttura e non solamente dalla loro pKa.<br />

Infatti, l’alcalinizzazione dell’interno dei vacuoli avviene solo a<br />

concentrazione superiori di 1-2 ordini di grandezza rispetto<br />

alla IC 50 .


Farmaci Antiparassitari 43<br />

3. Ferriprotoporfirina IX – il plasmodio utilizza l’emoglobina come<br />

fonte di amminoacidi. Come sottoprodotto della digestione<br />

dell’emoglobina si forma Ferriprotoporfirina IX che induce<br />

emolisi degli eritrociti e lisi del parassita della malaria.<br />

Il parassita detossifica la FPIX mediante conversione in<br />

emozoina un sottoprodotto non tossico.<br />

Inizialmente venne ipotizzato che FPIX fosse il presunto<br />

recettore della Clorochina e che il complesso FPIX-clorochina<br />

risultasse ancora tossico per il parassita.<br />

Più recentemente è stata isolata dal P. falciparum una<br />

polimerasi in grado di convertire l’eme in emozoina. I derivati<br />

della chimnolina 4-sostituita agiscono inibendo l’azione di<br />

questo enzima che risulta presente nella frazione insolubile<br />

degli eritrociti infetti e non di quelli sani. Il substrato di<br />

questo enzima è la FPIX.<br />

Si ritiene che quest’ultimo sia il reale meccanismo d’azione di<br />

questi farmaci.


Farmaci Antiparassitari 44<br />

Applicazioni terapeutiche delle<br />

chinoline 4-sostituite<br />

Sono tutte schizonticidi ematici ad<br />

azione rapida ed agiscono nello<br />

stadio eritrocitario del plasmodio.<br />

Come farmaco di prima scelta<br />

abbiamo la clorochina ma sono<br />

ormai frequenti i casi di ceppi<br />

resistenti.<br />

In questi casi si deve ricorrere<br />

alla Chinina ed in alternativa alla<br />

Meflochina ed alla Alofantrina.<br />

Questi farmaci possono essere<br />

utilizzati nella profilassi di tipo<br />

soppressiva in quanto distruggono i<br />

parassiti presenti negli eritrociti<br />

ma non sono attivi sulle forme<br />

epatiche.


Farmaci Antiparassitari 45<br />

Il meccanismo della resistenza a questi farmaci sembra essere<br />

imputabile ad una mutazione genetica spontanea che porta a<br />

facilitare il deflusso del farmaco e quindi una più rapida<br />

eliminazione.<br />

CHININA – abbiamo già discusso le caratteristiche strutturali di<br />

questa molecola che viene metabolizzata nel fegato ad opera del<br />

CYP3A4 per ossidazione in posizione 2 dell’anello chinolinico. Solo il<br />

10% viene escreto inalterato.<br />

Viene somministrata per via orale in quanto per via parenterale<br />

può provocare emolisi. Si lega alle proteine plasmatiche per il 90%<br />

e pertanto è ben diffusa in tutto l’organismo<br />

Emivita del farmaco circa 11 ore.<br />

Come reazioni avverse abbiamo disturbi della vista e dell’udito<br />

(tinnito).<br />

Viene usata in associazione con sulfamidico o con tetraciclina per il<br />

trattamento delle infezioni da ceppi di P. falciparum resistenti alla<br />

Clorochina.<br />

CHINIDINA – più attiva ma con effetti indesiderati a livello<br />

cardiaco.


Farmaci Antiparassitari 46<br />

CLOROCHINA – è il farmaco più efficace soprattutto per la<br />

profilassi e la cura di attacchi acuti di P. falciparum.<br />

La presenza sulla chinolina dell’atomo di cloro in posizione 7 ne<br />

accresce l’attività mentre l’eventuale introduzione di gruppi alchilici<br />

in 3 e 8 la diminuisce.<br />

Possiede un centro chirale nella catena ma viene somministrata<br />

come racemo.<br />

L’ossidazione di uno dei due gruppi etilici presenti in catena porta<br />

alla Idrosiclorochina (non più usato oggi).<br />

Somministrata per ev, im e per os. In quest’ultimo caso viene ben<br />

assorbita nel tratto gastrointestinale (rapido e completo). Mostra<br />

un legame con le proteine plasmatiche del 50% e viene ben<br />

trattenuta dai tessuti (polmone, fegato e reni) dai quali viene<br />

eliminata lentamente (mesi e anni).<br />

Cl<br />

HN<br />

N<br />

N<br />

Poiché la resistenza sembra correlata al suo<br />

metabolismo, si consiglia la somministrazione<br />

con inibitori del CYP2D6 e CYP3A4 enzimi che<br />

ne determinano la N-dealchilazione.


Clorochina<br />

Farmaci Antiparassitari 47


Farmaci Antiparassitari 48<br />

MEFLOCHINA – è l’analogo sintetico della chinina dove manca l’anello<br />

chinuclidinico sostituito con l’anello cicloesanico.<br />

Nasce, come già detto, con l’intento di limitare il processo<br />

metabolico a carico della chinolina (CF 3 è un gruppo stabile). La<br />

molecola infatti subisce un processo metabolico differente che<br />

porta alla formazione della Carbossimeflochina (CYP3A4).<br />

È disponibile solo in formulazioni orali in quanto, grazie alla sua<br />

lipofilia, viene ben assorbita e soprattutto si lega fortemente ai<br />

tessuti mostrando una bassa clearance (vita media circa 20 giorni,<br />

ma non si osserva accumulo di farmaco).<br />

Si lega molto bene alle membrane eritrocitarie e risulta attiva<br />

anche contro forme esoeritrocitarie di P. vivax e P. falciparum.<br />

Risulta inattivo contro le forme sessuate del parassita.<br />

HO<br />

CF 3<br />

* *<br />

N<br />

N<br />

H<br />

CF 3<br />

CF 3<br />

O OH<br />

N<br />

CF 3<br />

Effetti collaterali di tipo neuropsichiatrico<br />

(convulsioni e manie suicide), gastrointestinali<br />

(nausea e vomito), dermatologici (prurito e<br />

orticarie) e cardiovascolari (bradicardia,<br />

aritmie e extrasistole).


Farmaci Antiparassitari 49<br />

D,L eritro-α-2-piperidil-2,8-trifluorometil-4-chinolinmetanolo<br />

A<br />

B<br />

Meflochina


Farmaci Antiparassitari 50<br />

Per tutti i derivati 4 sostituiti possiamo dire che la catena laterale<br />

Novoldiammina può:<br />

portare doppi o tripli legami senza alterazione dell’attività;<br />

Essere sostituita con un p-idrossi-m-dialchilaminometilbenzene<br />

ottenendo un derivato attivo l’Amodiachina. Essa mantiene<br />

inalterata la distanza di 4 atomi di c tra i due atomi di N.<br />

Deririvati fenantrenici<br />

ALOFANTRINA – composto derivato dai 9-fenantrenmetanoli<br />

studiati durante la II guerra mondiale i cui capostipiti furono<br />

WR-33,063 e WR-122,455.<br />

H 2N<br />

N<br />

Cl<br />

HN<br />

Novoldiammina Amodiachina Alofantrina<br />

N<br />

OH<br />

N<br />

Br<br />

HO<br />

WR-33,063<br />

*<br />

Cl<br />

N<br />

HO<br />

*<br />

N<br />

HO<br />

Cl<br />

WR-122,455<br />

N<br />

H


Farmaci Antiparassitari 51<br />

Possiede un centro chirale ma non sussistono notevoli differenze<br />

d’attività tra gli isomeri.<br />

Viene ad accumularsi all’interno dei globuli rossi infetti dove<br />

raggiunge concentrazioni superiori del 60% rispetto a quelle dei<br />

non infetti.<br />

Il metabolismo, ad opera del CYP3A4, conduce al derivato monodealchilato<br />

all’azoto che mostra possedere un’attività maggiore.<br />

Dopo somministrazione orale viene eliminato nelle feci come<br />

conseguenza di uno scarso assorbimento. L’assorbimento migliora<br />

dopo un pasto abbondante e ricco di grassi.<br />

La tossicità è minima a basse dose (vomito, nausea etc…) e diventa<br />

grave ad alte dosi (ipotensione ortostatica ed effetti a livello<br />

cardiaco).<br />

Cl<br />

Alofantrina<br />

HO<br />

*<br />

N<br />

Cl<br />

HO<br />

Desbutil<br />

Alofantrina<br />

*<br />

NH


Chinoline 8-sostituite<br />

Farmaci Antiparassitari 52<br />

Vennero introdotte per il trattamento della malaria nel 1926 con<br />

la Pamachina (plasmochina) che venne poi sostituita dalla<br />

Primachina.<br />

Quest’ultima è attiva contro le forme latenti di P- vivax e P.<br />

falciparum e contro gli stadi epatici (schizonticida tissutale). È<br />

inattiva contro gli stadi eritrocitari mentre mostra attività<br />

gametocida contro tutti i tipi di plasmodio.<br />

Un suo isomero il Chinocid venne usato ampiamente nell’Europa<br />

dell’est e nell’Unione sovietica.<br />

La Primachina viene classificata come farmaco d’elezione nel<br />

trattamento delle recrudescenze della malaria dovute alle forme<br />

Vivax e ovale.<br />

MeO<br />

HN<br />

N<br />

N<br />

MeO<br />

HN<br />

Pamachina Primachina Chinocid<br />

N<br />

NH 2<br />

MeO<br />

HN<br />

N<br />

NH 2


Farmaci Antiparassitari 53<br />

Non è adatta per trattamenti a lungo termine per la sua tossicità<br />

potenziale e per il pericolo di sensibilizzazione.<br />

Questa sensibilità si presenta nei pazienti che mostrano una<br />

deficienza dell’enzima glucosio-6-fosfato deidrogenasi.<br />

Sintesi di<br />

Skraup<br />

Sintesi


Farmaci Antiparassitari 54<br />

Le vie metaboliche della Primachina (CYP3A4 per il 99%) portano a<br />

formazione della carbossiprimachina associata a tracce di<br />

acetamido derivato.<br />

Il meccanismo d’azione sembra attribuibile alla formazione di<br />

derivati chinonici in grado di interferire con sistemi ossidoriduttivi.


Altri farmaci antimalarici<br />

Farmaci Antiparassitari 55<br />

Pirimetamina – Schizoticida ematico ed è un classico inibitore della<br />

diidrofolato reduttasi specifico per quella del Plasmodio (1:1000).<br />

Viene usato in associazione con Sulfadoxina con blocco sequenziale<br />

della sintesi dell’acido tetraidrofolico.<br />

Questa associazione viene utilizzata in combinazione con la chinina<br />

per il trattamento delle infezioni dovute a plasmodi resistenti alla<br />

Clorochina.<br />

Artemisine – nasce dalla medicina cinese che utilizzava le fronde<br />

delle piante di Artemisia annua.<br />

L’Artemisina ed i suoi derivati Artemeter e Arteflene (sintetico)<br />

sono attivi per la presenza di un perossido nella struttura<br />

molecolare.<br />

O<br />

H 3C<br />

O<br />

H<br />

O<br />

O<br />

O<br />

H<br />

CH 3<br />

H<br />

CH 3<br />

H 3C<br />

O<br />

H 3C<br />

O<br />

H<br />

O<br />

O<br />

O<br />

H<br />

CH 3<br />

H<br />

CH 3<br />

F 3C<br />

CF 3<br />

H 3C<br />

O O<br />

Artemisina Artemeter Arteflene<br />

H<br />

CH 3<br />

O


Farmaci Antiparassitari 56<br />

Sembrano agire non tanto in quanto generino ossigeno reattivo<br />

bensì in virtù della loro capacità di generare radicali liberi.<br />

Essendo di natura idrofobica, si accumulano nella membrana del<br />

plasmodio e posseggono attività gametocidica.<br />

Sono inoltre attivi negli stadi tardivi dell’infezione e contro i<br />

trofozoiti.<br />

Tetracicline – usate in associazione con la chinina danno un effetto<br />

sinergico (tetraciclina, doxicillina e minocillina).<br />

Clindamicina – attiva contro P. berghei resistenti alla clorochina.<br />

Usata in associazione sempre con chinina ma meno usata delle<br />

tetracicline in virtù della tossicità della molecola stessa.<br />

Eritromicina – anche in questo caso si utilizza l’associazione con<br />

clorochina. Per un sinergismo d’azione la miscela è utilizzata per<br />

combattere ceppi resistenti alla clorochina stessa. Mostra azione<br />

antagonista alla chinina.


Inibitori della farnesiltransferasi (FTasi)<br />

Farmaci Antiparassitari 57<br />

È stato dimostrato che la crescita dei parassiti protozoari è<br />

drasticamente impedita del blocco della farnesilazione delle<br />

proteine.<br />

È stata isolata la protein farnesil transferasi (PFT) di protozoo.<br />

Essa è un eterodimero come la FTasi umana.<br />

Anche essa è in grado di riconoscere la sequenza C-terminale<br />

CAAX delle proteine<br />

<br />

FTasi<br />

• La proteina farnesilata<br />

viene traslocata e<br />

ancorata alla membrana<br />

plasmatica.<br />

• Tale ancoraggio è<br />

rafforzato a volte da<br />

palmitoilazione di altri<br />

residui di Cys adiacenti.


• La FTasi umana è una zinco-proteina eterodimerica:<br />

– Subunità a (48 Kda);<br />

– Subunità b (46 Kda);<br />

Farmaci Antiparassitari 58<br />

• È stato dimostrato che lo Zn++<br />

è solo implicato sia nella<br />

interazione con il substrato<br />

peptidico che nel meccanismo<br />

catalitico di prenilazione.<br />

• Essa è in grado di legare sia il<br />

Farnesil pirofosfato (legame<br />

necessario al fine della<br />

formazione del prodotto della<br />

reazione) che la proteina<br />

substrato. In entrambi i casi<br />

non si formano legami covalenti.


Farmaci Antiparassitari 59<br />

• La struttura 3D dell’enzima ha evidenziato che lo ione Zn++ è<br />

coordinato a tre residui aa (Asp-57b, Cys-353a, His-68b) ed<br />

una molecola di H 2 O posti alla congiunzione tra la superficie<br />

idrofilica della subunità a e quella idrofobica, caratterizzata da<br />

un’elevata concentrazione di residui aromatici, della subunità b.<br />

Cys-353a<br />

H<br />

O<br />

O<br />

Asp-57b<br />

O<br />

S<br />

H<br />

Zn ++<br />

N<br />

N<br />

H<br />

His-68b<br />

• È ragionevole pensare<br />

che nella zona<br />

adiacente lo Zn++ siano<br />

situati entrambi i siti<br />

di legame dell’enzima.<br />

• La FTasi riconosce<br />

specificatamente la<br />

sequenza terminale<br />

CA1A2X.


Farmaci Antiparassitari 60<br />

• Si pensa che il meccanismo catalitico sia composto da due fasi:<br />

I. il tetrapeptide C-terminale CA 1 A 2 X si trova in<br />

conformazione extended con il –SH deprotonato che<br />

interagisce con lo Zn++.<br />

II.A questa partecipano solo i tetrapeptidi in grado di<br />

assumere la conformazione folded stabilizzata<br />

dall’interazione del –COOH con lo ione metallico.<br />

• Per quanto riguarda la natura degli amminoacidi A1 e A2 :<br />

– se sono ingombranti impediscono la farnesilazione del<br />

prodotto;<br />

– Se a basso peso molecolare sia apolari (Val, Ile e Leu)<br />

che polari (Gln, Thr e Met) consentono sia l’interazione<br />

che la farnesilazione.<br />

Le subunità della PFT dei T. Brucei sono più grandi e consentono<br />

l’inserimento di numerosi segmenti peptidici.<br />

La specificità di substrato della PFT di T. Brucei differisce da<br />

quella umana e mostra una maggiore preferenza verso la Met o<br />

la Gln.


Farmaci Antiparassitari 61<br />

Questi inibitori della PFT<br />

sono attivi solo in vitro e<br />

non in vivo probabilmente<br />

a causa della mancata<br />

penetrazione all’interno<br />

della cellula del<br />

parassita.


Antielmintici<br />

Farmaci Antiparassitari 62<br />

Le infezioni da elminti sono quelle prevalenti in tutto il mondo (circa<br />

un quarto della popolazione è infetta) e possono causare serie<br />

complicanze.<br />

Per motivi ancora non noti essi risultano in grado di eludere le difese<br />

dell’organismo umano e pertanto tendono a diventare croniche<br />

(sovente per tutta la vita dell’ospitante).<br />

Phyla<br />

Phylum Classe<br />

Platelminti<br />

Ascelminti<br />

(nematodi)<br />

cestodi (vermi a anastro)<br />

Trematodi (schistosomi)<br />

Vermi cilindrici rotondi,<br />

uncinati a spillo e a frusta.


Nematodi<br />

Farmaci Antiparassitari 63<br />

Anchilostomiasi (Verme uncinato) – lei infezioni da vermi uncinati più<br />

comuni sono due:<br />

Americano (Necator americanus);<br />

Del vecchio mondo (Anchilostoma duodnale).<br />

Infezione avviene tramite larva che si trova nel terreno e che<br />

penetra attraverso la pelle o per ingestione orale.<br />

Entrata nel circolo ematico, viene trasportata attraverso l’albero<br />

respiratorio fino all’intestino dove matura e vive (sino a 15 anni)<br />

se non curata.<br />

Essi si alimentano del tessuto intestinale e di sangue.<br />

Provocano lesioni a livello polmonare, ulcerazioni intestinali ed<br />

anemia oltre che reazioni cutanee.<br />

Prevalgono nelle zone con temperature calde (25-35°C), con piogge<br />

abbondanti e terreni sabbiosi.


Farmaci Antiparassitari 64<br />

Ossiuri (vermi a spillo)<br />

Vivono nel lume dell’intestino dove si attaccano con la bocca.<br />

Hanno dimensioni di circa 1 cm.<br />

La femmina per deporre le uova si sposta nel retto (notte) con<br />

insorgenza del classico prurito perianale. Le uova così deposte<br />

contaminano le lenzuola, la pelle e gli indumenti. Resistono<br />

all’essiccazione pertanto se presenti nella polvere possono<br />

contaminare altre persone.<br />

Sono tipici delle zone temperate.<br />

Ascariasi o infezione da vermi rotondi<br />

Tipici dei paesi in via di sviluppo.<br />

Sono vermi che raggiungono i 25-30 cm di lunghezza e si localizzano<br />

nell’intestino tenue.<br />

Spesso sono asintomatiche mentre a volte causano dolori addominali.<br />

Le uova sono presenti nel terreno dove sopravvivono a lungo (6 anni).<br />

Una volta ingerita la larva penetra nell’intestino ed entra nel<br />

torrente circolatotio.


Farmaci Antiparassitari 65<br />

Dal sangue giungono ai polmoni e lì la larva passa attraverso<br />

l’apparato respiratorio (bronchioli, bronchi e trachea) per poter<br />

essere poi inghiottita e tornare nell’intestino.<br />

Questa fase della malattia dura 10 giorni circa.<br />

La prevenzione è la miglior terapia.<br />

Trichiuriasi o infezione da verme a frusta<br />

Dovute alla ingestione delle uova del parassita contenute nei cibi e<br />

nelle bevande.<br />

Le uova schiuse liberano le larve che si insediano nella parete<br />

intestinale. I vermi poi migrano nel grande intestino dove maturano<br />

raggiungendo anche 5 cm di lunghezza.<br />

Sono infezioni che, se non curate, durano diversi anni (5).<br />

Diarrea, gonfiore, dolore addominale ed infiammazione della mucosa<br />

intestinale sono i sintomi.


Trichinosi o infezione da Trichina<br />

Farmaci Antiparassitari 66<br />

Questo verme produce infezioni sia intestinali che sistemiche.<br />

La larva si trova annidata nella carne del muscolo sotto forma di<br />

ciste.<br />

Dopo ingestione le larve vengono liberate e migrano nella mucosa<br />

intestinale.<br />

Dopo maturazione e riproduzione, la larva nuova penetra nella parete<br />

della mucosa e si distribuisce in tutto il corpo andando a localizzarsi<br />

nei muscoli scheletrici.<br />

La malattia si manifesta durante lo stadio intestinale con diarrea,<br />

nausea e dolori intestinali.<br />

I sintomi della forma muscolare sono dolore, debolezza muscolare,<br />

edema, congiuntiviti.<br />

Filariasi<br />

Raggruppa tutte le infezioni di Filarioidea ma in particolare quelle<br />

residenti nel sistema linfatico (Wuchereria bancrofti, Brugia malyi e<br />

Brugia timori).


Farmaci Antiparassitari 67<br />

La malattia più comunemente associata alla filariasi è l’elefantiasi.<br />

Raggiungono lunghezze variabili dai 6 a 50 cm e durata<br />

dell’incubazione da 2 a 12 mesi.<br />

Ricordiamo il verme oculare e della cecità fluviale.<br />

Cestopodi e Trematodi<br />

Cisticercosi o infezioni da vermi a nastro:<br />

Tenia bovina – verme lungo oltre 5 m e formato da 100<br />

segmenti/metro tutti autosufficienti per la riproduzione;<br />

Tenia porcina – presente nella carne del maiale può<br />

infettare l’uomo dove raggiunge lunghezze di 5 metri e<br />

sopravvive per diversi anni.<br />

Tenia nana – si trasmette da uomo a uomo e colpisce<br />

soprattutto i bambini (lunghezza max 3-4 cm);<br />

Botriocefalo – è il più lungo (10 m) e si attacca alle pareti<br />

dell’intestino e sottrae sostanze nutritive ma soprattutto<br />

vitamina B12 e acido folico. Le uova passano nelle feci e<br />

propagano l’infezione.


Farmaci Antiparassitari 68<br />

Schistosomi ematici (schistosomiasi)<br />

Sull’uomo agiscono tre specie:Schistoma hemtobiu, S. mansoni e S.<br />

Japonicum.<br />

Le cercarie vitali (in grado di muoversi) penetrano attraverso la pelle<br />

sana grazie all’aiuto di secrezioni enzimatiche.<br />

Le cercarie si sviluppano fino alla forma pre-adulta sia nella pelle<br />

che nei polmoni.<br />

Migrano quindi a coppie fino ai tessuti attraverso il sangue. La<br />

femmina del verme adulto (2 cm) deposita le uova vicino ai letti<br />

capillari dove causano granulomi.<br />

Alcune uova finiscono nell’intestino e nella vescica e pertanto vengono<br />

rilasciate per continuare il ciclo tramite opportuno vettore<br />

(serpente). Nell’uomo l’infezione può durare dai 5-10 anni.<br />

Inizialmente causano mal di testa, affaticamento, febbre, disturbi<br />

intestinali.<br />

Successivamente fibrosi epatiche e asciti.


Farmaci Antiparassitari 69<br />

Gli schistosomi resistono agli attacchi del sistema immunitario<br />

grazie alla struttura della loro membrana cellulare costituita da un<br />

doppio bistrato lipidico che presenta tempi di rinnovo differenziati.<br />

strato esterno emivita di 1,5 ore<br />

Strato interno con andamento bifasico di rinnovo (12 minuti<br />

e 17 ore).<br />

Questo doppio strato consente comunque il passaggio dei nutrienti<br />

grazie ad un trasportatore presente nel siero umano.<br />

Antielmintici<br />

Il primo passo nella terapia antielmintica fu fatto con l’osservazione<br />

che alcuni tioxantoni possedevano attività nelle infezione sul topo.<br />

Si arrivò cosi ad una serie di composti chiamati Miracil.<br />

R 3<br />

R 1 R2<br />

X<br />

HN<br />

CH 3<br />

N<br />

R 1 R 2 R 3 X<br />

O H O<br />

O Cl O<br />

H OH H O<br />

O H S<br />

Miracil<br />

A<br />

B<br />

C<br />

D Lucantone


Farmaci Antiparassitari 70<br />

Il Lucantone è stato il primo antischistosomico non organometallico<br />

somministrabile per os ma che presentava effetti collaterali<br />

abbastanza gravi e frequenti.<br />

Si scopri ben presto che l’attività era associata alla struttura della<br />

p-toluidina presente nel composto e venne isolato un suo metabolita<br />

attivo l’Icantone.<br />

Questa molecola agisce sulle forme adulte ed impedisce la<br />

deposizione delle uova da parte delle femmine inducendo il<br />

disaccoppiamento dei vermi.<br />

Cambiamenti degenerativi spingono il verme verso il fegato dove<br />

muore.<br />

Meccanismo d’azione – a livello delle strutture nervose trattiene la<br />

serotonina provocando un effetto eccitatorio. Stimola l’attività<br />

motoria del verme con meccanismo anticolinergico.<br />

Agisce anche a livelo del DNA impedendo<br />

l’incorporazione di Purine.<br />

Icantone<br />

R 3<br />

R 1 R2<br />

S<br />

HN<br />

H 2C<br />

OH<br />

N


Antielmintici<br />

Farmaci Antiparassitari 71<br />

Vista la variabilità delle infezioni troviamo farmaci che possono<br />

essere ad ampio spettro o a spettro ristretto.


Benzimidazoli<br />

Farmaci Antiparassitari 72<br />

Sono farmaci scoperti negli anni 60 attivi contro elminti del tratto<br />

gastrointestinale.


Essi agiscono sulla fumarato<br />

reduttasi enzima presente<br />

negli elminti ed implicato<br />

nella ossidazione del NADH<br />

a NAD.<br />

In questo modo viene ad<br />

essere impedita la<br />

fosforilazione ossidativa<br />

determinante per la<br />

produzione di ATP<br />

Meccanismo d’azione<br />

Farmaci <strong>antiparassitari</strong> 73<br />

Legame dei farmaci con la<br />

tubulina. Viene ad essere<br />

impedita la polimerizzazione<br />

della tubulina a formare i<br />

microtubuli. Sono farmaci<br />

selettivi per la tubulina degli<br />

elminti verso i quali risultano<br />

particolarmente tossici.<br />

Diversa farmacocinetica?<br />

Sono molecole poco solubili in acqua e pertanto scarsamente<br />

assorbiti nel tratto gastrointestinale.<br />

Ciò rappresenta un vantaggio dato che viene utilizzato per le<br />

forme intestinali.<br />

La frazione assorbita, maggiore se somministrata dopo un pasto<br />

ricco di grassi) viene metabolizzata nel fegato ed eliminata con<br />

la bile.


Albendazolo<br />

Mebendazolo<br />

Tiabendazolo<br />

CYP3A4<br />

CYP1A2<br />

Principale<br />

Farmaci <strong>antiparassitari</strong> 74<br />

Prevalentamente metabolizzati da enzimi ossidativi a livello<br />

epatico (citocromo P450 e monossigenasi flavinica).<br />

Ambedue gli antipodi del metabolita solfossido sono attivi.<br />

Eliminazione prevalentemente renale.


Farmaci <strong>antiparassitari</strong> 74<br />

Dato che Mebendazolo e Albendazolo posseggono un ampio<br />

spettro d’azione contro i nematodi intestinali sono efficaci nei<br />

casi di infezioni miste.<br />

Essendo teratogeni nei ratti non vanno usati nei primi mesi di<br />

gravidanza.<br />

Il tiabendazolo è usato comunemente in veterinaria.<br />

Dietilcarbamazina (DEC)<br />

È un farmaco particolarmente efficace contro la filariasi scoperto<br />

nel 1940.<br />

H3C Studi successivi misero in evidenza l’attività posseduta anche dalla<br />

sola piperazina (questa fu usata a lungo).<br />

La Carbamazina è attiva contro la filaria e la microfilaria.<br />

La piprazina è attiva contro i nematodi.<br />

N<br />

N<br />

O<br />

N<br />

HN<br />

Citrato NH Citrato


Tre meccanismi d’azione ipotizzati:<br />

Farmaci Antiparassitari 75<br />

Interazione farmaco-piastrine e antigene della filaria;<br />

Inibizione della polimerizzazione dei microtubuli e distruzione<br />

di quelli preformati;<br />

Interferenza con il metabolismo dell’acido arachidonico (questo<br />

giustificherebbe l’azione antiinfiammatoria da loro posseduta<br />

dovuta a blocco della cicloossigenasi).<br />

il metabolismo porta alla formazione del N-ossido e al prodotto<br />

deetilato.<br />

Ivermectina<br />

Ivermectina – rappresenta la miscela di<br />

lattoni macrociclici B1A e B1b prodotti<br />

per idrogenazione del doppio legame in<br />

C22-C23 delle avermectine A1A e A1b<br />

che sono prodotti dall’Actinomiceto del<br />

suolo Streptomices avermitilis


Farmaci Antiparassitari 76<br />

Il meccanismo d’azione ipotizzato e più plausibile sembra<br />

quello del blocco della motilità della microfilaria che così<br />

viene attaccata dalle cellule citotossiche dell’ospite. Agirebbe<br />

sia da GABA agonista che da induttore di influsso di ioni<br />

cloruro con iperpolarizzazione e paralisi muscolare del<br />

parassita.<br />

Si pensa sia in grado di ridurre il rilascio di microfilaria dalla<br />

femmina e contemporaneamente ne riduce la fertilità.<br />

Viene rapidamente assorbita legandosi in gran parte alle<br />

proteine plasmatiche.<br />

L’alcol incrementa la velocità d’assorbimento.<br />

Vengono escrete tal quali o demetilate.<br />

Viene utilizzata contro una notevole varietà di micro filaria<br />

ed agisce anche contro la cecità fluviale, il verme dell’occhio<br />

e le infezioni della pelle.<br />

Può essere usata in una sola dose una volta all’anno (150<br />

µg/Kg).


Farmaci Antiparassitari 77<br />

Oxamnichina – derivato della tetraidrochinolina commercializzato<br />

come racemo.<br />

Farmaco di seconda scelta per il trattamento della<br />

schistosomiasi da Schistosoma mansoni.<br />

Meccanismo d’azione<br />

Sconosciuto. Provoca la migrazione del parassita dalle vene<br />

mesenteriche al fegato dove il maschio muore mentre la<br />

femmina diviene incapace di deporre le uova.<br />

E’ stato ipotizzato che il composto venga convertito dai<br />

parassiti maschi in un estere che genera specie elettrofile<br />

che alchilano il DNA.<br />

Possiede una parziale azione anticolinergica. Viene<br />

rapidamente assorbito e subisce la metabolizzazione epatica a<br />

derivati meno attivi in particolare ad acido 6 carbossilico.<br />

H O<br />

O 2N<br />

H<br />

N<br />

N<br />

H


R 1<br />

Farmaci Antiparassitari 77<br />

Niclosamide – da considerarsi il farmaco di seconda scelta contro<br />

tutte le specie di vermi piatti. Fa parte delle salicilamidi e<br />

deriva da studi volti alla ricerca di composti antimuffa dei<br />

tessuti.<br />

SAR importanza dell’alogeno in para all’ossidrile fenolico.<br />

Tribromsalan (1), Dibromsalan (2) e Metabromsalan (3)<br />

entrarono in terapia come antielmintici ed antisettici.<br />

Blocca la fosforilazione anaerobica dell’ADP da parte dei<br />

mitocondri del parassita.<br />

Levamisolo - antipodo (S) del tetramisolo avente attività<br />

antielmintica.<br />

L’azione antielmintica è attribuibile ad una:<br />

stimolazione ganglionica con conseguente rapida paralisi,<br />

Inibizione della fumarato riduttasi e della fosfatasi alcalina.<br />

OH<br />

Br<br />

O<br />

N<br />

H<br />

R 2<br />

1 R 1 = Br R 2 = Br<br />

2 R 1 = H R 2 = Br<br />

3 R 1 = Br R 2 = H<br />

R 1 = Br R 2 = CF 3<br />

OH<br />

Cl<br />

O<br />

N<br />

H<br />

Cl<br />

Niclosamide<br />

NO 2<br />

H<br />

N S<br />

N<br />

Levamisolo


Praziquantel (PZQ) – attivo è l’isomero levo (R).<br />

Farmaci Antiparassitari 78<br />

È un derivato della tetraidroisochinolina (pirazinoisochinolina).<br />

Attivo contro cestodi e trematodi ma non contro i nematodi.<br />

Il meccanismo d’azione dipende dal parassita:<br />

Se l’elminta si trova nel lumen esso, penetra nel<br />

tegumento e da qui nelle cellule muscolari dove provoca<br />

contrazioni tetaniche con paralisi e consente l’espulsione.<br />

Nel caso di schistosomi intravascolari arreca danno al<br />

tegumento del parassita tale per cui gli antigeni degli<br />

elminti diventano soggetti ad attacco da parte degli<br />

anticorpi con morte del parassita.<br />

Viene rapidamente assorbito e subisce la metabolizzazione<br />

epatica a derivati meno attivi.<br />

Il Praziquantel è un farmaco di scelta<br />

nel trattamento della Schistosomiasi.<br />

*<br />

O<br />

N<br />

N<br />

O


Farmaci Antiparassitari 79<br />

Pirantel Pamoato – nato dallo studio su derivati etilenici per il<br />

trattamento antielmintico è stato approvato dalla FDA per il<br />

combattere gli Ascaridi.<br />

La configurazione del doppio legame deve essere trans per<br />

ottenere la massima attività. Il gruppo basico è un eterociclo a<br />

6 termini ma può essere anche una piridina (Tiempidina) o un<br />

gruppo amidinico non ciclico.<br />

È pressoché insolubile e pertanto poco assorbito.<br />

Anche esso blocca la giunzioni neuromuscolare che attiva i<br />

recettori nicotinici ed inibisce l’acetilcolina esterasi portando<br />

alla paralisi del verme.<br />

OH<br />

OH<br />

COOH<br />

COOH<br />

N<br />

N<br />

S<br />

2<br />

N +<br />

S


Nematodi Intestinali<br />

Vermi cilindrici<br />

Vermi a uncino<br />

Tricovermi<br />

Mebendazolo<br />

Pirantel<br />

Levamisolo<br />

Piperazina<br />

Nematodi Tissutali<br />

Filaria<br />

Ivermectina<br />

Dietilcarbamazina<br />

Meccanismo d’azione dei farmaci antielmintici<br />

Farmaci Antiparassitari 80<br />

Platelminti<br />

Trematodi<br />

Schistozomi<br />

Praziquantel<br />

Cestodi<br />

Vermi piatti<br />

Praziquantel<br />

Miclosamide

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