19.05.2013 Views

Le proteine globulari: mioglobina ed emoglobina - Scuola1024

Le proteine globulari: mioglobina ed emoglobina - Scuola1024

Le proteine globulari: mioglobina ed emoglobina - Scuola1024

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

<strong>Le</strong> <strong>proteine</strong> <strong>globulari</strong>:<br />

<strong>mioglobina</strong> <strong>ed</strong> <strong>emoglobina</strong>


Caratteristiche generali<br />

Forma: sferoidale<br />

Solubilità: acqua<br />

Struttura: terziaria e, spesso, quaternaria<br />

Classificazione: caratteristiche chimico chimico-fisiche fisiche


Classificazione<br />

Protamine Protamine: basiche, a basso PM PM. Presenti nello sperma di<br />

alcuni pesci, mantengono compattato il DNA nella testa degli<br />

spermatozoi<br />

Istoni Istoni: basiche, a basso PM (11 11-20 20kD), kD), associate al DNA nel<br />

nucleo cellulare<br />

Prolamine e gluteline gluteline: origine vegetale, ricche in prolina e<br />

acido glutammico, ma povere in triptofano e lisina (scarso valore<br />

biologico) biologico).<br />

Albumine Albumine: acide, m<strong>ed</strong>io PM (50 50-60 60kD), kD), ricche in acido<br />

glutammico, aspartico, lisina e leucina, ma povere in triptofano<br />

Globuline Globuline: glico<strong>proteine</strong> ad alto PM (circa 150 kD kD). Alcune<br />

sono solubili in soluzioni saline (euglobine euglobine) altre in acqua<br />

(pseudoglobine<br />

pseudoglobine).


Proteine che legano O2 Proteina di trasporto <strong>emoglobina</strong><br />

Proteina di deposito <strong>mioglobina</strong><br />

• <strong>Le</strong>gare l’ossigeno<br />

Requisiti strutturali<br />

•Proteine coniugate (globina, parte proteica <strong>ed</strong> eme,<br />

gruppo prostetico)<br />

•Cromo<strong>proteine</strong><br />

Requisiti funzionali<br />

• Imp<strong>ed</strong>ire che ossidi altre sostanze<br />

• C<strong>ed</strong>ere O 2 in particolari e ben definite condizioni


La globina<br />

Proteina globulare compatta (141-<br />

154aa), solubile ma impermeabile<br />

Per il 75% conformazione ad elica<br />

Forma: 7/8 segmenti elicoidali (<br />

elica) destrogiri uniti da segmenti<br />

con avvolgimento casuale<br />

+ H3N<br />

L’interno è costituito quasi esclusivamente da residui aa non<br />

polari, con l’eccezione di 2 molecole di His.<br />

L’esterno presenta residui aa polari in grado di legare molecole di<br />

acqua<br />

1<br />

154<br />

COO -<br />

His93, F8 His64, E7


L’ eme<br />

Il Fe Fe2+ forma 6 legami di coordinazione<br />

coordinazione: 4 con<br />

gli N dell’anello porfirinico (ne imp<strong>ed</strong>iscono l’<br />

ossidazione a Fe Fe3+ ), ), 2 sono perpendicolari al<br />

piano della porfirina (legame con O2 e con N<br />

di His prossimale) prossimale).<br />

Costituito da una<br />

complessa struttura<br />

organica ad anello<br />

(protoporfirina<br />

protoporfirina IX) cui è<br />

legato un atomo di Fe Fe2+ .<br />

Anche altre piccole molecole, quali NO e CO, sono in grado di<br />

coordinarsi con il Fe Fe2+ , per questo l’eme è sequestrato all’interno<br />

della proteina proteina.


In presenza di O2, l’atomo di Fe Fe2+ dell’eme dell’eme<br />

isolato è ossidato in maniera irreversibile a Fe Fe3+ ,<br />

una forma che non è in grado di legare O2.<br />

La componente proteica imp<strong>ed</strong>isce tale<br />

ossidazione e rende possibile un legame<br />

reversibile dell’O dell’O2 all’eme all’eme.<br />

L’ossigenazione altera lo stato elettronico del complesso Fe Fe2+ -<br />

eme, come indica la variazione di colore da rosso scarlatto<br />

(sangue arterioso) a rosso cupo (sangue venoso) venoso).<br />

In alcune situazioni il Fe Fe2+ si ossida ossida a Fe Fe3+ (meta<strong>mioglobina</strong><br />

meta<strong>mioglobina</strong> e<br />

meta<strong>emoglobina</strong>)<br />

meta<strong>emoglobina</strong>): a queste <strong>proteine</strong> si deve il colore scuro della<br />

carne vecchia e del sangue secco secco.


Mioglobina <strong>ed</strong> <strong>emoglobina</strong><br />

1 catena polipetidica (154 154aa) aa) +1<br />

eme)<br />

S<strong>ed</strong>e: miocardio,muscolo scheletrico<br />

4 catene polipetidiche +<br />

4eme) eme)<br />

S<strong>ed</strong>e: globulo rosso


MIOGLOBINA<br />

Cromoproteina globulare (PM= 17.815Da).<br />

Costituita da una proteina<br />

(globina) legata all’eme.<br />

Contenendo un’unica cisteina, è<br />

stabilizzata da interazioni<br />

idrofobiche fra aa apolari (val,<br />

leu).<br />

Sulla superficie sono esposti aa<br />

polari (asp, lys) che prevengono<br />

l’associazione tra mioglobine


MIOGLOBINA<br />

Presente nelle fibre rosse del muscolo<br />

scheletrico e cardiaco, ha la funzione di<br />

legare reversibilmente O 2 m<strong>ed</strong>iante l’eme.<br />

La porzione proteica crea un ambiente<br />

idrofobico per preservare il Fe allo stato<br />

ridotto e rendere più duraturo il suo legame<br />

con l’eme.<br />

Funzioni<br />

Funzioni:<br />

Agevolare la diffusione di O 2 nel muscolo<br />

Trasferimento dell’O 2 trasportato dall’Hb alla citocromo ox.<br />

Deposito di O 2 (neuroglobina)


Curva di legame dell’ossigeno alla <strong>mioglobina</strong><br />

pO2 di un<br />

muscolo che<br />

respira<br />

attivamente<br />

La <strong>mioglobina</strong> è per metà saturata dall’ossigeno (Yo 2 = 0,5) alla pressione parziale<br />

di ossigeno (pO 2) di 2,8 torr. L’andamento iperbolico della curva di legame è<br />

quello tipico del legame di una piccola molecola a una proteina.<br />

Tratto da D. Voet, G. Voet e C.W. Pratt “Fondamenti di biochimica”


EMOGLOBINA<br />

Proteina tetramerica (PM 64500 Da).<br />

Costituita da 4 subunità uguali a<br />

due a due, ciascuna costituita da<br />

una porzione proteica (globina)<br />

legata in modo NON covalente<br />

all’eme all’eme.<br />

Nell’adulto, è prevalente la forma<br />

2 2. <strong>Le</strong><br />

elevata<br />

<strong>mioglobina</strong> <strong>mioglobina</strong>.<br />

subunità<br />

omologia<br />

presentano<br />

con la<br />

Presente negli eritrociti umani (circa 15 g/dl) g/dl); nelle 24 ore<br />

vengono rinnovati 6,25 25 g di <strong>emoglobina</strong> <strong>emoglobina</strong>.


L’organizzazione dei geni delle globine<br />

P. Champe, R. Harvey, D. R. Ferrier, LE BASI<br />

DELLA BIOCHIMICA, Zanichelli Editore S.p.A.<br />

Copyright © 2006


Emoglobine<br />

durante<br />

l’ontogenesi<br />

Oltre alla catena , sempre presente,<br />

HbA HbA0 : β2 . HbA HbA2 : δ2 Hb F, fetale fetale: γ2. (<strong>Le</strong><br />

catene γ sono di due tipi tipi: Gγ e Aγ che<br />

differiscono per un aminoacido in<br />

posizione 136 136); altri tre tipi di <strong>emoglobina</strong><br />

sono inoltre presenti a livello embrionale<br />

fino alla decima settimana settimana: l’ l’Hb Hb Gower I<br />

(δ2ε2 ), l’ l’Hb Hb Portland (δ2δ2 ) e l’ l’Hb Hb Gower II<br />

(α2ε2 ).<br />

P. Champe, R. Harvey, D. R. Ferrier, LE BASI DELLA BIOCHIMICA, Zanichelli Editore S.p.A. Copyright © 2006


Perchè diverse emoglobine emoglobine????? ?????<br />

Perchè hanno una<br />

diversa affinità per<br />

l’ossigeno l’ossigeno!<br />

Il feto ottiene l'O l'O2 per diffusione attraverso la placenta placenta. Questa<br />

diffusione è aiutata dal fatto che l’ l’Hb Hb fetale ha un'affinità più alta per<br />

l'O l'O2 di quanto lo abbia l’ l’Hb Hb materna materna.<br />

L'<strong>emoglobina</strong> fetale è un tetramero che contiene due catene e due .<br />

<strong>Le</strong> che rimpiazzano le forme hanno una bassa affinità per il<br />

bisfosfoglicerato<br />

bisfosfoglicerato.


<strong>Le</strong>game dell'O dell'O2 all'<strong>emoglobina</strong><br />

P. Champe, R. Harvey, D. R. Ferrier, LE BASI DELLA BIOCHIMICA, Zanichelli<br />

Editore S.p.A. Copyright © 2006


Il legame cooperativo - I<br />

L’<strong>emoglobina</strong> presenta 2 stati conformazionali: uno stato T (teso) nella<br />

deossi<strong>emoglobina</strong>, e lo stato R (rilassato) nell’ossi<strong>emoglobina</strong>.<br />

T<br />

Fondamenti di biochimica. D. Voet, J. Voet & W. Pratt Ed. Zanichelli<br />

R<br />

I contatti tra le<br />

subunità<br />

passano da una<br />

posizione<br />

all’altra senza<br />

forme<br />

interm<strong>ed</strong>ie<br />

stabili.


Il legame cooperativo II<br />

L’<strong>emoglobina</strong> nello stato T ha una bassa affinità per l’ossigeno<br />

poiché la lunghezza dei legami Fe – O 2 è di 0,1 Å superiore a<br />

quella nello stato R.<br />

Quando almeno una molecola di O 2 si lega ad una subunità αβ, lo<br />

stiramento indotto dal legame con l’ossigeno, è sufficiente ad<br />

indurre la transazione<br />

di tutte le altre<br />

subunità dallo stato T<br />

allo stato R<br />

indipendentemente dal<br />

fatto che abbiano<br />

legato l’ossigeno o che<br />

ne siano prive.


La differenza di affinità per<br />

l'O2 tra lo stato T e lo stato R<br />

può essere compreso in termini<br />

di cambiamenti della struttura<br />

quaternaria che accompagnano<br />

la conversione dalla<br />

deossi<strong>emoglobina</strong> alla<br />

ossi<strong>emoglobina</strong><br />

Si può distinguere la<br />

conformazione ossi a causa<br />

degli O2 in rosso che legano il<br />

Fe in blu<br />

Ma perché cambia la struttura?????


Poichè l’Hys è legata al Fe si<br />

muoverà anch'essa causando<br />

un contemporaneo<br />

spostamento dell'elica in cui<br />

si trova<br />

Questo movimento altera la struttura di ogni subunità<br />

Questo porta al cambiamento di conformazione dalla deossi alla<br />

ossi<strong>emoglobina</strong>.


QUALI FATTORI MODIFICANO L’AFFINITA’<br />

DELL’OSSIGENO PER L’ L’Hb Hb?<br />

temperatura: più basse temperature (nei polmoni)<br />

favoriscono il legame con l’O 2, mentre più alte (nei<br />

tessuti) ne favoriscono la dissociazione<br />

pCO 2 e pH (effetto Bohr)<br />

2,3-bisfosfoglicerato (BPG)


EFFETTO BOHR - I<br />

Se pCO 2 aumenta, aumenta la pO 2 richiesta per la<br />

saturazione dell’Hb…. in altre parole, più CO 2 è<br />

presente meno O 2 rimane legato all’Hb!<br />

Ma poichè<br />

CO CO2 + H H2O H2CO CO3 HCO -<br />

3 + H +<br />

L’effetto della CO 2 può essere attribuito alla<br />

diminuzione del pH


EFFETTO BOHR BOHR- II<br />

L’affinità dell’<strong>emoglobina</strong> per l’O 2 aumenta all’aumentare del pH. La linea<br />

tratteggiata indica la pressione parziale di O 2 in un muscolo che sta<br />

respirando attivamente.<br />

Tratto da D. Voet, G. Voet e C.W. Pratt “Fondamenti di biochimica”


• Esistono 8 legami che stabilizzano lo stato T dell'Hb; uno di<br />

questi è quello tra Istidina (His 146) e Aspartato (Asp 94).<br />

L‘His ha il punto isolelettrico = 7.6 (vuol dire che possi<strong>ed</strong>e<br />

carica netta nulla a pH 7.6 ) <strong>ed</strong> è molto sensibile alle<br />

variazioni di pH.<br />

Quindi a pH


2,3-bisfosfoglicerato<br />

bisfosfoglicerato (BPG) (BPG): il regolatore<br />

dell’affinità dell’<strong>emoglobina</strong> per l’ossigeno - I<br />

L’ L’Hb Hb nel globulo rosso lega l’O2 con affinità maggiore che<br />

non l’ l’Hb Hb in soluzione.<br />

Nel globulo rosso è presente BPG, un<br />

interm<strong>ed</strong>io della glicolisi, in<br />

concentrazioni analoghe a quelle dell’ dell’Hb Hb.<br />

P. Champe, R. Harvey, D. R. Ferrier, LE BASI<br />

DELLA BIOCHIMICA, Zanichelli Editore S.p.A.<br />

Copyright © 2006


2,3-bisfosfoglicerato<br />

bisfosfoglicerato (BPG) (BPG): il regolatore<br />

dell’affinità dell’<strong>emoglobina</strong> per l’ossigeno - II<br />

P. Champe, R. Harvey, D. R. Ferrier, LE BASI DELLA BIOCHIMICA, Zanichelli Editore S.p.A. Copyright © 2006


2,3-bisfosfoglicerato: il regolatore dell’affinità<br />

dell’<strong>emoglobina</strong> per l’ossigeno - III<br />

Il BPG si lega nella cavità centrale dell’<strong>emoglobina</strong> deossigenata. Nello<br />

stato R la cavità centrale è troppo stretta per contenere il BPG.<br />

Nei tessuti (bassa pO2) per l’effetto Bohr l’O2 viene rilasciato e nel<br />

contempo il BPG si lega imp<strong>ed</strong>endo un eventuale legame con l’O2. Nei<br />

polmoni si verifica l’evento opposto.<br />

In condizioni patologiche (ipossia, anemie) o fisiologiche (permanenza<br />

ad alte quote) la concentrazione di BPG nel globulo rosso aumenta<br />

facilitando il rilascio di O 2 ai tessuti.


In sintesi sintesi…… …….. ..<br />

(tratto da: Fondamenti di biochimica. D. Voet, J. Voet e W. Pratt Ed. Zanichelli)


<strong>Le</strong> emoglobinopatie<br />

Sindromi er<strong>ed</strong>itarie, causate da difetti congeniti<br />

dei geni globinici, in conseguenza dei quali si<br />

verifica la sintesi di catene globiniche<br />

strutturalmente anomale (difetto qualitativo).<br />

La gravità della patologia è strettamente collegata<br />

al sito in cui si verifica la mutazione.<br />

Attualmente si conoscono circa 800 varianti,<br />

molte delle quali clinicamente silenti e<br />

prevalentemente puntiformi.<br />

L’incidenza, in Italia, oscilla tra il 2 % nelle<br />

regioni settentrionali <strong>ed</strong> il 20 % nelle regioni<br />

meridionali <strong>ed</strong> insulari.


Anemia falciforme (sickle =<br />

(sickle = falce falce) )<br />

E’ causata da una mutazione Glu Val in posizione 6 della<br />

catena <br />

Tale valina idrofobica può inserirsi in una tasca della catena di<br />

un’altra <strong>emoglobina</strong> e molecole di <strong>emoglobina</strong> adiacenti possono<br />

dare una fibra elicoidale a bastoncino<br />

Eritrociti falciformi Fuoriuscita di fibre di <strong>emoglobina</strong><br />

Tratto da Mathews-Van Holde-Ahern “Biochimica”


Anemia falciforme<br />

La polimerizzazione dell’Hb porta ad un precipitato fibroso che<br />

induce la deformazione a falce del globulo rosso.<br />

I globuli rossi falciformi hanno<br />

un’emivita più breve dei normali<br />

(anemia) perché più facilmente<br />

agglutinabili (piccole zone ischemiche)<br />

<strong>ed</strong> emolizzabili.<br />

E’ più diffusa nelle zone malariche<br />

(meccanismo di difesa). Il parassita non<br />

riesce a completare lo stadio<br />

intracellulare di sviluppo perché il<br />

globulo rosso ha vita più breve.


<strong>Le</strong> talassemie<br />

In questo tipo di patologie si osserva un alterato rapporto<br />

quantitativo fra le differenti catene globiniche.<br />

L'-talassemia, che deriva da una riduzione della sintesi della<br />

catena , presenta un modello er<strong>ed</strong>itario più complesso,<br />

poiché il controllo genico della sintesi della catena a coinvolge<br />

due paia di geni strutturali. Gli eterozigoti che difettano di un<br />

solo gene (-talassemia-2 [silente]) non hanno di solito alcun<br />

segno clinico. Gli eterozigoti per le due coppie di geni o gli<br />

omozigoti per una sola coppia (-talassemia-1 [tratto]) tendono<br />

a manifestare un quadro clinico che somiglia a quello degli<br />

individui eterozigoti per la -talassemia.


<strong>Le</strong> talassemie<br />

In particolare, La -talassemia talassemia è caratterizzata da una riduzione della<br />

sintesi delle catene . Viene trasmessa come carattere autosomico<br />

dominante dominante; gli eterozigoti sono portatori e hanno un'anemia microcitica<br />

lieve o moderata e, di solito, asintomatica (talassemia minor), mentre negli<br />

omozigoti (talassemia major, anemia di Cooley Cooley) si hanno i sintomi<br />

caratteristici<br />

caratteristici:<br />

anemia grave, notevole espansione dello spazio midollare e sovraccarico<br />

di Fe, secondario alle trasfusioni e all'aumentato assorbimento. Si può<br />

avere ittero, ulcere agli arti inferiori, colelitiasi, splenomegalia. Con il<br />

sequestro splenico, il tempo di sopravvivenza dei GR trasfusi<br />

diminuisce.<br />

L'iperattività del midollo osseo causa un ispessimento delle ossa del<br />

cranio e degli zigomi. e fratture patologiche delle ossa lunghe.<br />

Riduzione dell'accrescimento e pubertà ritardata o assente. I depositi<br />

di Fe nel miocardio possono provocare alterazione della funzione<br />

cardiaca con insufficienza cardiaca. È tipica la siderosi epatica, con<br />

conseguente insufficienza funzionale e cirrosi


<strong>Le</strong><br />

talassemie<br />

P. Champe, R. Harvey, D. R. Ferrier, LE BASI DELLA BIOCHIMICA,<br />

Zanichelli Editore S.p.A. Copyright © 2006


Emoglobine minori


L’<strong>emoglobina</strong> glicata (HbA<br />

(HbA1c 1c)<br />

Il diabete mellito, una patologia che colpisce il 5% della<br />

popolazione mondiale, è definita clinicamente come<br />

un’assoluta o parziale deficienza di insulina che può<br />

progr<strong>ed</strong>ire ad iperglicemia.<br />

All’aumentare della glicemia corrisponde un incremento<br />

del fenomeno della glicazione dell’<strong>emoglobina</strong>.<br />

Poiché l’emivita degli eritrociti è di 60 giorni, la<br />

percentuale di <strong>emoglobina</strong> glicata può essere utilizzata<br />

come indicatore dei livelli di glicemia nei 2 mesi<br />

prec<strong>ed</strong>enti il prelievo e pertanto può essere un valido<br />

parametro per il controllo di pazienti diabetici.


L’<strong>emoglobina</strong> glicata (HbA<br />

(HbA1c 1c)<br />

Questo processo, che<br />

consiste nell’attacco<br />

del glucosio alla valina<br />

in posizione 1 della<br />

catena beta, è un<br />

processo non<br />

enzimatico e dipende<br />

SOLO dalla glicemia glicemia. .


Meta<strong>emoglobina</strong> o Ferri<strong>emoglobina</strong><br />

Il Fe 2+ presente nell’Hb è suscettibile di ossidazione da parte di<br />

anioni superossido o altri agenti ossidanti.<br />

La meta<strong>emoglobina</strong> è il prodotto di ossidazione dell’Hb in cui è<br />

prevalente il Fe 3+ . Poiché in questa forma il Fe non può legare<br />

l’O 2 questa Hb non partecipa al trasporto dell’ O 2<br />

Il globulo rosso ha un efficiente sistema per riportare il Fe 3+ a<br />

Fe 2+ : il sistema della NADH-cyt b5 meta<strong>emoglobina</strong> r<strong>ed</strong>uttasi<br />

HbFe 3+ + cyt cyt bb 55 r<strong>ed</strong><br />

HbFe 2+ + cyt cyt bb 55 ox<br />

Il cytb5 ox è rigenerato per azione della citocromo b5 r<strong>ed</strong>uttasi<br />

cyt cyt bb 55 ox + NADH cyt cyt bb 55 r<strong>ed</strong> + NAD


Meta<strong>emoglobina</strong> o Ferri<strong>emoglobina</strong><br />

Livelli di meta<strong>emoglobina</strong> > 1.7 % dell’Hb totale portano ad una<br />

patologia detta metaemoglobinemia, che può essere er<strong>ed</strong>itaria<br />

o acquisita (es. ingestione di farmaci quali antipirina o<br />

fenacetina e tossici quali anilina).<br />

La forma er<strong>ed</strong>itaria, normalmente dovuta ad un’alterata attività<br />

della meta<strong>emoglobina</strong> r<strong>ed</strong>uttasi (conversione del Fe 3+ della<br />

meta<strong>emoglobina</strong> a Fe 2+ a spese di NADH(H + )), è trasmessa come<br />

patologia autosomica recessiva.<br />

Alcune Hb varianti sono causa di metaemoglobinopatia. Es.<br />

l’HbM presenta una mutazione del residuo aa (Tyr) cui l’eme è<br />

legato. Ne consegue un’alterata affinità per l’O2 e una sua<br />

maggiore ossidabilità.


Effetto del monossido di carbonio: Carbossi<strong>emoglobina</strong><br />

Il CO si lega<br />

saldamente, ma<br />

reversibilmente al Fe,<br />

inducendo la forma R.<br />

Aumento dell’affinità<br />

per l’O 2<br />

Mancato rilascio di O 2<br />

ai tessuti


Curiosità<br />

L'<strong>emoglobina</strong> del coccodrillo<br />

Il coccodrillo può rimanere sott’acqua per più di<br />

un'ora e uccidere le pr<strong>ed</strong>e per annegamento, ma<br />

non ha le branchie.<br />

Come fanno i tessuti a prendere l'O2 mentre<br />

l'animale è immerso?<br />

Mentre sono immersi, il metabolismo produce CO2<br />

che viene convertito in ione bicarbonato che agisce<br />

da effettore legandosi ai residui all'interfaccia 1 2<br />

della deossi<strong>emoglobina</strong>, stabilizzandola<br />

Di conseguenza anche a pressioni parziali di<br />

ossigeno molto basse (come avviene dopo<br />

un'immersione prolungata) viene ancora c<strong>ed</strong>uto<br />

ossigeno ai tessuti tessuti.<br />

In poche parole, grazie allo ione bicarbonato, i muscoli nel coccodrillo<br />

ricevono ossigeno "fino all'ultima goccia", cosa che invece non avviene<br />

nelle sue pr<strong>ed</strong>e che quindi muoiono per annegamento molto prima del<br />

coccodrillo coccodrillo.<br />

In questi animali il bifosfoglicerato non è effettore a causa delle<br />

mutazioni nella sua sacca di legame.


Patologie correlate ad alterazioni dell’<strong>emoglobina</strong><br />

emoglobinopatie<br />

talassemie

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!