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FACCIA A FACCIA<br />
Grazie a Telethon ha<br />
fondato il Tigem, che<br />
raccoglie il meglio<br />
del<strong>la</strong> ricerca<br />
internazionale<br />
nel settore<br />
Andrea<br />
Bal<strong>la</strong>bio<br />
scienziato<br />
di ritorno<br />
DI LUCIANO ONDER<br />
MONDOSALUTE<br />
Andrea Bal<strong>la</strong>bio, 43 anni, ordinario di Genetica<br />
Medica, Università Federico II Napoli. Di ritorno dagli<br />
Stati Uniti ha fondato il TIGEM, l’Istituto Telethon di<br />
Genetica e Medicina, di cui oggi è direttore.<br />
Lei è uno dei punti di riferimento per lo<br />
studio delle ma<strong>la</strong>ttie genetiche.<br />
Rimango affascinato dall’avanzamento di<br />
conoscenze che <strong>la</strong> genetica sta facendo in<br />
questi ultimi anni, è <strong>la</strong> disciplina in cui c’è un<br />
maggiore avanzamento di conoscenze.<br />
Nasce come pediatra, come è arrivato a<br />
studiare genetica?<br />
Mi sono iscritto a medicina perché volevo fare<br />
il pediatra, poi in quest’ambito mi sono occupato<br />
di ma<strong>la</strong>ttie ereditarie e pian piano mi<br />
ha affascinato sempre di più scoprire i meccanismi<br />
e le cause di queste ma<strong>la</strong>ttie, quindi fare<br />
il ricercatore e sono diventato un genetista<br />
Le scoperte genetiche che state facendo si<br />
tramuteranno poi in una cura pratica e<br />
concreta ? Quando?<br />
Assolutamente si`, questo già sta avvenendo<br />
su alcune patologie ma è destinato<br />
ad espandersi. Ci sono due campi in cui<br />
avverrà l’applicazione: prevenzione e terapia.<br />
Può fare degli esempi di prevenzione e terapia<br />
già in piedi?<br />
Prevenzione significa scoprire quale individuo<br />
è portatore di una patologia e poter poi<br />
consigliare all’individuo o al<strong>la</strong> coppia <strong>la</strong> possibilità<br />
di fare un’indagine per poter prevenire<br />
<strong>la</strong> nascita di un bambino affetto da una patologia.<br />
Ma prevenire può significare anche<br />
dire a un individuo che è esposto a sviluppare<br />
i sintomi di una ma<strong>la</strong>ttia e quindi dovra`<br />
sottoporsi a controlli per evitare che i sintomi<br />
si sviluppino. Curare significa evidentemente<br />
far regredire i sintomi di una ma<strong>la</strong>ttia che<br />
sono già manifesti.<br />
Si sente più ricercatore o medico?<br />
Mi sento più ricercatore, ma anche medico; il<br />
mio sogno nel cassetto è quello di applicare<br />
direttamente tutto quello che abbiamo scoperto<br />
in una cura che possa alleviare le sofferenze<br />
in persone tormentate.<br />
Una volta <strong>la</strong>ureato come ha continuato <strong>la</strong><br />
sua specializzazione? E’ stato all’estero?<br />
Sono stato per molti anni all’estero. Mi sono<br />
<strong>la</strong>ureato in medicina a Napoli e lì ho iniziato<br />
<strong>la</strong> specializzazione, poi l’ho proseguita in parte<br />
in Inghilterra per due anni, quindi negli<br />
Stati Uniti per altri sei anni, dove avevo deci-<br />
~ 18 ~<br />
so di rimanere; poi è arrivata questa proposta<br />
di Telethon di fondare un grande istituto di<br />
ricerca in Italia.<br />
Quindi lei è uno dei tanti ricercatori rientrati<br />
in Italia.<br />
Non avevo l’esigenza di ritornare, ho riflettuto<br />
su questa opportunità semplicemente<br />
perché era un’opportunità interessante ma lo<br />
sarebbe stata in qualsiasi altro paese.<br />
Telethon e le ma<strong>la</strong>ttie genetiche. Che ruolo<br />
svolge?<br />
Ha un ruolo culturale importantissimo perché<br />
promuove <strong>la</strong> ricerca scientifica. Ha un<br />
ruolo umanitario importante perché supporta<br />
<strong>la</strong> ricerca su ma<strong>la</strong>ttie rare per le quali altri<br />
enti non investirebbero. Promuovendo <strong>la</strong> ricerca<br />
scientifica il nostro paese avanza economicamente,<br />
perché queste ricerche avranno<br />
anche delle ricadute commerciali.<br />
Il TIGEM l’istituto che lei dirige svolge<br />
bene i suoi compiti, le sue ricerche?<br />
Spero di si! Abbiamo un’organizzazione per<br />
cui i progetti vengono valutati da una commissione<br />
scientifica composta per il 90 % da<br />
stranieri. Questo significa che non hanno conflitti<br />
di interesse, per cui vengono a valutare in<br />
maniera serena i progetti ogni 3 anni; ci sono<br />
una dozzina di gruppi di ricerca indipendenti<br />
nel mio istituto e ogni gruppo è coordinato da<br />
un ricercatore che <strong>la</strong>vora in quel settore, quindi<br />
oltre ad avere un controllo come direttore<br />
c’è anche il controllo di una commissione<br />
scientifica.<br />
Lei è rientrato in Italia per dirigere il TI-<br />
GEM, ha studiato all’estero, come si inserisce<br />
<strong>la</strong> vostra ricerca rispetto a quelle internazionali,<br />
americane, inglesi?<br />
Non esiste una ricerca genetica italiana, <strong>la</strong> ricerca<br />
e` internazionale. Una ricerca che vale<br />
solo in Italia non vale niente. Noi siamo nel<br />
mondo con <strong>la</strong> ricerca non dobbiamo assolutamente<br />
riferirci ad ambiti nazionali.<br />
MALATTIE GENETICHE<br />
Le ma<strong>la</strong>ttie genetiche nel<strong>la</strong> nostra società,<br />
sono cosi` importanti? Quali sono e quante?<br />
Dobbiamo distinguere le ma<strong>la</strong>ttie genetiche<br />
in cui <strong>la</strong> causa genetica è l’unica a determinare<br />
<strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia, e altre ma<strong>la</strong>ttie in cui c’è una<br />
predisposizione genetica ma anche una concausa<br />
ambientale. Nel primo tipo di patologia<br />
ce ne sono oltre 7.000 tipi diversi, ma<br />
ognuna di queste è molto rara, ad esempio:<br />
l’anemia mediterranea, alcune forme di morbo<br />
di Parkinson, emofilia, fibrosi cistica. Le<br />
altre sono meno numericamente ma molto<br />
più` frequenti, per esempio : il diabete, l’ipertensione,<br />
il tumore al<strong>la</strong> mammel<strong>la</strong>. Per<br />
queste ma<strong>la</strong>ttie esiste una predisposizione genetica<br />
ma non e` sufficiente, c’è bisogno di<br />
qualcosa di più, che spesso e` una concausa<br />
ambientale.<br />
Voi fate ricerca su queste ma<strong>la</strong>ttie genetiche,<br />
tanti risultati pubblicati su riviste internazionali.<br />
L’applicazione al letto del<br />
ma<strong>la</strong>to quando si avrà?<br />
Per alcune patologie questa applicazione è già<br />
arrivata, ma sono ancora poche. La speranza<br />
è che l’avanzamento delle conoscenze e del-<br />
le tecniche che si possono usare per curare<br />
queste ma<strong>la</strong>ttie, farà si che se ne potranno curare<br />
molte. Ma è molto difficile e sbagliato generalizzare<br />
perché ogni ma<strong>la</strong>ttia ha le sue problematiche.<br />
E` evidente che e` più facile in-<br />
tervenire su ma<strong>la</strong>ttie ad insorgenza tardiva rispetto<br />
a malformazioni congenite perché`<br />
questo ci dà il tempo d’intervenire prima che<br />
i sintomi si manifestino, e quindi si farebbe<br />
una prevenzione di sintomi. Per le ma<strong>la</strong>ttie si<br />
presentano al<strong>la</strong> nascita le problematiche sono<br />
maggiori perché si dovrebbe intervenire durante<br />
il periodo di sviluppo fetale. Le problematiche<br />
quindi sono diverse, alcune ma<strong>la</strong>ttie<br />
colpiscono organi più` accessibili come l’occhio,<br />
oppure organi meno accessibili, come il<br />
cervello. Quindi non si deve generalizzare.<br />
Il suo istituto su quali campi di ricerca si<br />
sta impegnando oggi?<br />
Lavoriamo su circa venti tipi diversi di ma<strong>la</strong>ttie.<br />
Ci concentriamo su patologie come le<br />
ma<strong>la</strong>ttie ocu<strong>la</strong>ri, ad esempio <strong>la</strong> retinite pigmentosa<br />
; e poi su alcune ma<strong>la</strong>ttie metaboliche,<br />
oltre che <strong>la</strong>vorare su alcune ma<strong>la</strong>ttie congenite.<br />
ATLANTRE DEL<br />
CROMOSOMA 21<br />
Avete da poco pubblicato “L’at<strong>la</strong>nte del<br />
cromosoma 21”. Che significa? Cos’è?<br />
Il nostro obiettivo era studiare <strong>la</strong> funzione di<br />
tutti i geni del cromosoma 21 che quando<br />
presente in una copia in più, <strong>la</strong> famosa trisomia<br />
21, causa <strong>la</strong> Sindrome di Down, che e` <strong>la</strong><br />
ma<strong>la</strong>ttia genetica più frequente. Volevamo<br />
capire perché quando si ha una copia in più<br />
del cromosoma 21, si ha questa ma<strong>la</strong>ttia.<br />
Il deficit di solfatasi è un’altra ricerca che<br />
vi sta dando risultati. Cos’è?<br />
Questa e` una linea di ricerca iniziata da un<br />
paio di anni e che ci ha dato risultati incorag-<br />
Lo staff del TIGEM<br />
gianti, convincenti, proprio sul<strong>la</strong> terapia. Le<br />
ma<strong>la</strong>ttie dovute a questo deficit sono diverse.<br />
Se ne conoscono 9, ciascuna con sintomi differenti.<br />
Si passa da ma<strong>la</strong>ttie che hanno un interessamento<br />
neurologico con un ritardo<br />
mentale e forme di paralisi a ma<strong>la</strong>ttie che hanno<br />
un ingrossamento del fegato e del<strong>la</strong> milza,<br />
forme di nanismo. Quel che hanno in comune<br />
tutte queste ma<strong>la</strong>ttie e` un malfunzionamento<br />
degli enzimi chiamati solfatasi. Noi<br />
abbiamo scoperto un gene che e` un attivatore<br />
di tutte queste solfatasi, che ne control<strong>la</strong><br />
quindi tutte le attività. L’utilizzo di questo<br />
gene in provetta consente <strong>la</strong> sintesi di forme<br />
attive di questi enzimi, che poi possono essere<br />
somministrati ai pazienti.<br />
LA GRANDE FRONTIERA<br />
Il Genoma umano è <strong>la</strong> grande frontiera<br />
del<strong>la</strong> ricerca biomedica oggi. La mappa<br />
completa del Gemona e` stata pubblicata<br />
da poco, perché e` importante continuare<br />
tutti gli studi proprio sul Gemona umano.<br />
Questa e` stata definita “il più grande avanzamento<br />
di conoscenza fatto dall’uomo in<br />
tutti i campi”. Capire perché siamo fatti così,<br />
quali sono i geni che control<strong>la</strong>no come siamo<br />
fatti. Ha un’importanza, anche dal punto di<br />
vista culturale, enorme. La grande scommessa<br />
e` l’utilizzo di questo incredibile passo fatto<br />
dall’uomo, cioè conoscere il codice che sta<br />
al<strong>la</strong> base di tutti i nostri geni, <strong>la</strong> grande speranza<br />
e` poterlo applicare nel<strong>la</strong> medicina.<br />
Questa mappa del Gemona sembra essere<br />
uno scontro di interessi economici.<br />
Perché?<br />
Perché c’è stato un tentativo, fortunatamente<br />
non andato a buon fine, da parte di<br />
una ditta di brevettare lo sfruttamento commerciale<br />
di tutte queste conoscenze, cercando<br />
di battere sul tempo un’iniziativa<br />
pubblica, il cui fine era determinare <strong>la</strong> sequenza<br />
dell’intero patrimonio genetico dell’uomo.<br />
Per fortuna tutto questo e` stato<br />
evitato perché l’iniziativa pubblica e` arrivata<br />
contemporaneamente, quindi e` stato<br />
impedito al<strong>la</strong> ditta di fare il brevetto. Detto<br />
questo non bisogna demonizzare i brevetti.<br />
Secondo me e` importante che quando c’è<br />
un’invenzione ci sia <strong>la</strong> possibilità di brevettare,<br />
perché altrimenti bloccheremmo tutto.<br />
I farmaci li possono produrre solo le ditte<br />
farmaceutiche, <strong>la</strong>boratori come il nostro<br />
non potrebbero produrli. E` altrettanto importante<br />
che le ricerche di base siano rese<br />
pubbliche a tutti i ricercatori per poterle utilizzare<br />
come punto di partenza per ricerche<br />
successive.<br />
Lei spingerebbe i suoi figli a fare i medici,<br />
i ricercatori?<br />
Perché no? Con qualche preoccupazione, ma<br />
lo farei. Preoccupazione perché è un <strong>la</strong>voro<br />
difficile, che prima di dare risultati presuppone<br />
sacrifici enormi ed e` un <strong>la</strong>voro altamente<br />
competitivo. Non è detto che ci si debba riuscire<br />
per forza. Quindi lo farei con un po’ di<br />
ansia, però lo farei perché a me è piaciuto.<br />
~ 19 ~ MONDOSALUTE