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N.89 aprile (4Mb Pdf) - la Notizia

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Editore: Centro Culturale San Lorenzo 46040 Guidizzolo (MN) - Direttore responsabile Andrea Dal Prato - Tariffa R.O.C.: ”Poste Italiane s.p.a. - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 n° 46) art. 1 comma 1, DCB - Brescia - Euro 0,20<br />

BIMESTRALE DI ATTUALITÁ, CRONACA, CULTURA E POLITICA - GUIDIZZOLO MN ANNO XVI N. 89 - APRILE 2010<br />

Foto Michele Galli<br />

Computer si<br />

computer no<br />

Tangenziale:<br />

i primi passi<br />

A maggio con<br />

MosaicoScienze<br />

1


2<br />

sommario<br />

sommario<br />

3 Editoriale<br />

4 Numeri utili<br />

5 Pro-Loco informa<br />

6 Giancarlo Rizzi: il tamburello, <strong>la</strong> sua grande passione<br />

8 Continuando a sognare <strong>la</strong> California<br />

12 Cronaca<br />

17 Quattro bagole<br />

18 L’agricoltura del futuro si studia a Guidizzolo<br />

26 Notizie dall’Amministrazione Comunale<br />

31 A tutta penna<br />

32 Arte & dintorni<br />

Ultimi vampiri<br />

L’Impero e <strong>la</strong> mente<br />

Giustizia lenta o troppo veloce<br />

Teatro<br />

38 Noi e <strong>la</strong> legge<br />

39 Noi e il fisco<br />

41 Pensioni e dintorni<br />

42 Gruppo Micologico Naturalistico<br />

46 A maggio con MosaicoScienze<br />

49 Tacabanda<br />

Marzo, 2010. Un inverno<br />

insolitamente lungo.<br />

Cascate di Mezzo,<br />

Dolomiti del Brenta<br />

“Bolle di gioia”<br />

Teatro Sociale<br />

di Mantova (pag. 46)<br />

TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI: Informativa ai sensi del d. lgs n. 196 del 30-06-2003<br />

I dati in possesso del<strong>la</strong> redazione de "<strong>la</strong> <strong>Notizia</strong>" sono forniti direttamente dagli interessati o estratti da elenchi pubblici: ovvero in nostro<br />

possesso anteriormente all'8-5-1997. Gli interessati possono chiedere <strong>la</strong> cancel<strong>la</strong>zione, il blocco, l'aggiornamento o l'integrazione dei<br />

dati od opporsi al trattamento stesso.


editoriale Andrea Dal Prato<br />

Riviste, giornali, libri, convegni annunciano al mondo intero che le nuove tecnologie risolveranno<br />

i drammatici problemi del vivere quotidiano e dell’istruzione. Un computer per<br />

ogni famiglia può risolvere tutto: <strong>la</strong> spesa quotidiana fatta attraverso internet, senza più<br />

viaggi nei negozi e code alle casse; <strong>la</strong> lettura dei giornali, fatta a qualsiasi ora, avendo<br />

a disposizione un numero infinito di testate puoi comparare le notizie ed i punti di vista;<br />

puoi scrivere lettere agli amici - anche agli sconosciuti - ed in pochi secondi <strong>la</strong> missiva<br />

viene recapitata e non solo <strong>la</strong> puoi arricchire con disegnini e ghirigori scaricati da un CD;<br />

scarichi <strong>la</strong> musica ed i film preferiti, senza più accumu<strong>la</strong>re dischi o cassette, e puoi avere<br />

il tutto a disposizione in “aggeggini” supertecnologici di pochi centimetri quadrati.<br />

Sì è vero: il mondo del computer è affascinante, ci attrae sempre di più, non ci <strong>la</strong>scia il<br />

tempo per pensare e <strong>la</strong> continua evoluzione è una corsa verso il nuovo, verso quel partico<strong>la</strong>re<br />

software che è più veloce, più bello, più…<br />

Ma proviamo a pensare: quando andiamo a fare spesa possiamo vedere, toccare, chiedere<br />

consiglio al commesso e valutare ciò che ci interessa, possiamo comparare più prodotti<br />

simili e fare una scelta su ciò che più ci soddisfa, possiamo leggere tranquil<strong>la</strong>mente le<br />

istruzioni e le caratteristiche per vedere qual’è più congeniale per il nostro utilizzo. Quando<br />

leggi un giornale, una rivista od un libro lo fai con attenzione, puoi tornare a rileggere<br />

un punto per meglio capire il senso del<strong>la</strong> frase, puoi fermarti a riflettere sul significato,<br />

puoi trovare intima soddisfazione nello sfogliare e nel conservare il libro in biblioteca<br />

per essere facilmente ripreso. Una lettera è sempre un momento di riflessione e richiede<br />

concentrazione per esprimere il nostro pensiero. Anche chi ricevere una lettera scritta a<br />

mano prova più piacere che non per una lettera spersonalizzata, tutta perfetta scritta con<br />

il computer.<br />

Alcuni insegnanti <strong>la</strong>mentano, poi, che oggi è sempre più frequente che i bambini abbiano<br />

difficoltà di scrittura, che scambino le lettere, che confondano le maiuscole con le minuscole,<br />

fatichino ad allineare le parole una all’altra,<br />

non rispettino i margini del foglio, <strong>la</strong>scino<br />

Computer si<br />

computer no<br />

spazi irrego<strong>la</strong>ri tra le lettere e le parole. Il fenomeno<br />

del<strong>la</strong> brutta scrittura sta aumentando incredibilmente,<br />

principalmente a causa dell’uso<br />

del<strong>la</strong> tastiera del computer. La scuo<strong>la</strong> fatica ad<br />

insegnare <strong>la</strong> tavo<strong>la</strong> pitagorica, fondamentale<br />

per <strong>la</strong> comprensione dei numeri, l’apprendimento è faticoso ed è molto più facile usare <strong>la</strong><br />

calco<strong>la</strong>trice od il computer, ma <strong>la</strong> matematica così non si impara.<br />

Oggi è molto in voga cercare nuove amicizie attraverso internet. Frequenti i casi, soprattutto<br />

per i più giovani, di truffe e adescamenti, dopo alcune lettere o messaggi del tutto<br />

innocui ed accattivanti riescono a “<strong>la</strong>vorare” nel<strong>la</strong> tua mente facendoti credere lecito e<br />

normale ciò che non lo è.<br />

Citiamo dal<strong>la</strong> cronaca di questi giorni un tragico esempio: “Internet, l’esca. La sfortuna e<br />

l’incoscienza hanno fatto il resto. Avevano seguito le istruzioni in rete. Un video spiegava<br />

come costruire una bomba molotov e Francesco, 14 anni, di Cassano d’Adda, insieme a due<br />

coetanei, aveva deciso di ripetere l’esperimento. Così, si erano portati dietro l’occorrente...<br />

Sembrava tutto facile come su Internet. Ma quando hanno acceso l’innesco, l’esplosione li<br />

ha investiti. L’incidente è avvenuto sabato 13 marzo, dopo otto giorni di agonia agli Ospedali<br />

Riuniti di Bergamo, Francesco non ce l’ha fatta.”<br />

All’essere umano è richiesta capacità di riflessione e capacità di prendere una decisione,<br />

di fare una scelta, in sostanza. Il mondo di oggi ci distrae, ci sommerge di accattivanti inviti<br />

studiati per fare “presa” immediata e convincerci che non possiamo fare a meno di quel<br />

prodotto, di quel libro, di quel film od altro, ci spinge a non pensare! Esperti hanno pensato<br />

per noi, hanno deciso e pianificato tutto: a noi non resta che adeguarci. Il nostro futuro è<br />

troppo importante per essere affidato ai “fanatici” delle nuove tecnologie, ai fabbricanti di<br />

computer e di software, ai loro esperti di marketing.<br />

Non dimentichiamo il gusto del dialogo, <strong>la</strong> possibilità di guardarci negli occhi e di una<br />

stretta di mano per condividere emozioni, una stretta di mano che può voler dire molte<br />

cose e darci un’intima soddisfazione, ristabilire un rapporto umano così importante per<br />

non sentirci soli, per condividere con altri il nostro essere.<br />

Riprendiamo <strong>la</strong> nostra capacità di pensiero ed utilizziamo il computer, anche giornalmente,<br />

ma non <strong>la</strong>sciamoci sopraffare dalle sue infinite possibilità di “annientarci”.<br />

3


4<br />

DIRETTORE<br />

RESPONSABILE<br />

Andrea Dal Prato<br />

CAPO REDATTORE<br />

Graziano Pelizzaro<br />

REDAZIONE<br />

Giulia Avanzi<br />

Sergio Desiderati<br />

Laura Leorati<br />

Elodio Perani<br />

Giovanni Zangobbi<br />

Paolo Zani<br />

COLLABORATORI<br />

Giorgio Arienti<br />

Francesca Cappa<br />

Filippo Cerini<br />

Cristina Delmenico<br />

Marta Leali<br />

Francesca Lugoboni<br />

Donatel<strong>la</strong> Lusenti<br />

Franco Mondadori<br />

Francesca Pesci<br />

Francesca Piazza<br />

Luca Piazza<br />

Mariavittoria Spina<br />

Jessica Santi<br />

Giulia Stuani<br />

Sandra Tosi<br />

Davide Truzzi<br />

PROGETTO GRAFICO<br />

C<strong>la</strong>udia Dal Prato<br />

EDITORE<br />

Centro Culturale<br />

“San Lorenzo”<br />

via Virgilio, 25<br />

46040 Guidizzolo (MN)<br />

Tel. 348 3115232<br />

e-mail:<br />

redazione@<strong>la</strong>notiziaguidizzolo.com<br />

R. O. C.: N° 9434 del 16-10-00<br />

Aut. Tribunale di Mantova<br />

N° 8/95 del 30-05-1995<br />

Stampa:<br />

Arti Grafiche Studio 83 (VR)<br />

Cellofanatura<br />

e spedizione postale<br />

Coop Service s.c.r.l.<br />

Virle Treponti (BS)<br />

COSTO MODULI<br />

1 modulo verticale:<br />

mm 60 x 38 E. 40,00<br />

2 moduli orizzontali:<br />

mm 60 x 82 E. 70,00<br />

4 moduli orizzontali:<br />

mm 60 x 170 E. 110,00<br />

1/2 pagina:<br />

mm 124 x 170 E. 180,00<br />

Pagina intera:<br />

mm 277 x 170 E. 340,00<br />

MUNICIPIO - tel. 0376 819201<br />

CARABINIERI - tel. 0376 819006 - 112<br />

VIGILI URBANI - tel. 0376 840241<br />

PRO LOCO Guidizzolo - tel. 0376 1620426<br />

GAS (metano) - Pronto intervento tel. 800 905 440<br />

BIBLIOTECA COMUNALE - tel. 0376 840435<br />

Teatro e manifestazioni - tel. 0376 1620428<br />

Oratorio San Lorenzo - tel. 335 1211999<br />

FONDAZIONE “RIZZINI” onlus - tel. 0376 819120<br />

FONDAZIONE “NonSoloArte” - tel. 0376 840303<br />

ISTITUTO COMPRENSIVO - 0376 819049 - 819059<br />

ISTITUTO STATALE D’ARTE - tel. 0376 819023<br />

Cooperativa “Orizzonti” - tel. 0376 847326<br />

PARROCCHIA Birbesi - tel. 0376 819602<br />

PARROCCHIA Guidizzolo - tel. 0376 819052<br />

POSTE E TELEGRAFI - tel. 0376 840091<br />

SISAM (acquedotto) - 800 859370 - 0376 771869<br />

PROTEZIONE CIVILE - tel. 0376 847388<br />

Prenotazione ambu<strong>la</strong>nza - tel. 349 8608653<br />

ORARIO DI APERTURA<br />

Da lunedì a venerdì: dalle 10 alle 13<br />

Sabato: dalle 10 alle 12<br />

Ufficio Tecnico:<br />

lunedì e mercoledì dalle 10 alle 12.30<br />

sabato dalle 10 alle 12<br />

Assistente sociale:<br />

lunedì e mercoledì dalle 10 alle 12.30<br />

Polizia Municipale:<br />

mercoledì e sabato dalle 9 alle 11<br />

Su appuntamento tel. 0376 840241<br />

Segreteria e protocollo:<br />

Da lunedì a sabato dalle 9 alle 12.30<br />

APERTURA invernale estivo<br />

lun. 9-12 / 14.30-18.30 9-12 / 15-19<br />

mar. giov. 14.30-18.30 15-19<br />

mer. ven. 9-12 9-12<br />

sab. 9-12<br />

Ciclo Club 1977 - tel. 0376 818189<br />

AVIS - AIDO - tel. 0376 840177<br />

Raphaël - Ambu<strong>la</strong>torio Castel Goffredo 0376 771292<br />

Amici di Rebecco - tel. 0376 819678<br />

Associazione Commercianti - tel. 0376 818715<br />

Calcio Guidizzolo - tel. 0376 819172<br />

Centro Sociale “La Mimosa” - tel. 0376818419<br />

Corpo Bandistico - tel. 0376 840090<br />

CSE-Anffas - Rebecco - tel. 0376 818253<br />

Gruppo Alpini Guidizzolo - tel. 0376 819516<br />

GVG-Gruppo Volontari - tel. 0376 818240<br />

Tennis Club Guidizzolo - tel. 0376 818382<br />

Tutti i giorni dalle 8 alle 19<br />

• Dr.ssa Emi Ghisolfi - Cell. 333 8356733<br />

Prenotazione visite: 0376 840433 (8.30-12.30)<br />

Lun. Giov. Ven.: dalle 16 alle 19 (su appuntamento)<br />

Mar. Mer. Gio.: dalle 10 alle 13 (su appuntamento)<br />

• Dr. Orfeo Valerio Galvani<br />

Ambu<strong>la</strong>torio 0376 819794 - abitazione 0376 819096<br />

Lun. Mar. Mer. Gio.: dalle 9,30 alle 12,30<br />

Mer. Ven.: dalle 16,30 alle 19,30 (su appuntamento)<br />

• Dr. Giuliano Ponti<br />

Ambu<strong>la</strong>torio 0376 819475 - abitazione 0376 819177<br />

Lun. Mar. Mer. Ven.: dalle 10 alle 12.30<br />

Giovedì: dalle 16.30 alle 19<br />

Ambu<strong>la</strong>tori medici presso sede AVIS<br />

piazzale Alessandro Dal Prato<br />

• Dr.ssa Doriana Bertazzo<br />

Riceve su appuntamento tel.0376 83040 - 838500<br />

Martedì dalle 17 alle 18,30<br />

Giovedì dalle 8,30 alle 9,30<br />

• Dr.ssa Ange<strong>la</strong> Gatti - tel. 338 2619350<br />

Lunedì - Mercoledì - Venerdì: dalle 17.30 alle 18.30<br />

Ambu<strong>la</strong>torio Medole - tel. 0376 898109<br />

Pediatra di base<br />

• Dr.ssa Stel<strong>la</strong> Schena<br />

Riceve su appuntamento tel. 0376 847098<br />

Lun. Mart. Giov.: dalle 9.30 alle 12.30<br />

Merc.: dalle 16 alle 19 - Ven.: dalle 14 alle 17<br />

NUMERO VERDE FARMACIE DI TURNO<br />

tel. 800-228521 (Guidizzolo 0376 819005)<br />

Ambu<strong>la</strong>torio igiene pubblica - tel. 0376 846713<br />

Amb. vaccinazioni pediatriche - tel. 0376 846705<br />

Servizio di medicina veterinaria - tel. 0376 846724<br />

Servizio igiene degli alimenti - tel. 0376 846737<br />

Servizio medicina del <strong>la</strong>voro - tel. 0376 846733<br />

Igiene dell’edilizia ed igiene pubblica - tel. 0376 846738<br />

ORARIO DI APERTURA<br />

Lunedì Mercoledì e Venerdì dalle 14.30 alle 17.30<br />

Sabato: dalle 9 alle 12 e dalle 14.30 alle 17.30<br />

ORARIO DI APERTURA DOMENICALE<br />

Maggio - Settembre dalle 17.00 alle 19.00<br />

Ottobre - Aprile dalle 15.30 alle 17.30<br />

GUIDIZZOLO<br />

estivo invernale<br />

Festivi: 8 - 9.30 - 11 - 18 17<br />

Prefestivi: 19 18<br />

Feriali:<br />

BIRBESI<br />

7.30 - 18 17<br />

Festivi: 9.30<br />

prefestivi 18.30 18<br />

Feriali: mart. giov. 8.30<br />

REBECCO Prefestivi 18 17


Pro-Loco informa<br />

Un calendario ricco di eventi è quello che attende <strong>la</strong><br />

nostra Pro-Loco in questo 2010; anche se però il primo<br />

appuntamento importante è stato già assolto.<br />

Nel 2009, infatti, in concomitanza con il 20° compleanno<br />

di questa istituzione, si è anche concluso il mandato<br />

del Direttivo eletto nel gennaio del 2006.<br />

I soci si sono riuniti per eleggere quello che sarebbe<br />

diventato il Direttivo in carica per il triennio 2010-2012;<br />

le elezioni si sono tenute <strong>la</strong> sera del 1° febbraio presso<br />

<strong>la</strong> nuova sede operativa in via Vittorio Veneto.<br />

Ci sono state riconferme, nelle persone di Silvio Tarchini,<br />

Gianluigi Grandelli, Norberto Badini, Arialdo Bicelli<br />

e Giacomo Vivaldini, quattro i “volti nuovi”: Lino<br />

Bicelli, Pierino Gobbi, Massimo Grassi e Jessica Santi.<br />

È stato anche rinnovato il Collegio dei Revisori dei<br />

Conti, confermati Matteo Pasini e Federica Vivaldini,<br />

mentre Pietro Gialdini è subentrato a Romina Mi<strong>la</strong>ni.<br />

L’assemblea dei soci, inoltre, non ha avuto dubbi in<br />

merito al<strong>la</strong> scelta del<strong>la</strong> persona che meglio avrebbe<br />

potuto rappresentare <strong>la</strong> Pro-Loco in ogni contesto.<br />

È stata infatti riconfermata <strong>la</strong> fiducia<br />

a Silvio Tarchini per <strong>la</strong> carica di Presidente.<br />

Soddisfatto di questa opportunità che<br />

gli viene nuovamente offerta, è intervenuto<br />

dicendo che: “L’unione fa <strong>la</strong> forza,<br />

e Guidizzolo è un paese che non deve<br />

aspettare aiuto dagli altri, dall’esterno,<br />

ma ha già al suo interno tutte le<br />

potenzialità per esprimere quello che<br />

è e che può diventare. Si deve essere<br />

sempre in prima linea perché l’unità<br />

in un’associazione come <strong>la</strong> Pro-Loco,<br />

che è pensata per il paese e per i suoi<br />

abitanti, porta anche ad una maggiore<br />

unità del paese stesso.”<br />

Il Consiglio Direttivo ha inoltre deliberato<br />

l’assegnazione di tre Tessere<br />

Onorarie ai soci: Livio Bombana, Franco<br />

Marchesini e Remo Stanghellini,<br />

per il continuo appoggio finanziario<br />

e professionale che hanno apportato<br />

al<strong>la</strong> vita del<strong>la</strong> Pro-Loco.<br />

I <strong>la</strong>vori per le attività che andranno ad animare questo<br />

2010 sono già iniziati, ed il calendario ha già comincia-<br />

A cura di Jessica Santi<br />

to a riempirsi.<br />

A partire principalmente da quelle manifestazioni che<br />

ormai sono entrate a far parte del<strong>la</strong> tradizione guidizzolese:<br />

<strong>la</strong> Camminata del<strong>la</strong> Salute e <strong>la</strong> Fiera di Luglio<br />

su tutte.<br />

Il matrimonio tra <strong>la</strong> maestosa cornice delle Colline<br />

Moreniche e l’accoglienza che Guidizzolo riserva ai<br />

suoi ospiti fa si che <strong>la</strong> Camminata del 1° maggio, giunta<br />

al<strong>la</strong> sua XXXVII edizione, si confermi un evento che<br />

anno dopo anno porta un numero sempre crescente<br />

di partecipanti provenienti dall’Hinter<strong>la</strong>nd Gardesano,<br />

da tutta <strong>la</strong> provincia di Mantova e di Verona, e che al<br />

termine del<strong>la</strong> giornata <strong>la</strong>sciano Guidizzolo soddisfatti<br />

dell’esperienza fatta e dei premi ricevuti, merito da intendersi<br />

anche degli sponsor che ogni anno contribuiscono<br />

al<strong>la</strong> buona riuscita di questo raduno.<br />

Ma oltre a questa ricorrenza, altre manifestazioni<br />

sono già in fase di preparazione, nel<strong>la</strong> convinzione<br />

che <strong>la</strong> Pro-Loco con le sue attività possa dare un contributo<br />

concreto ad una realtà che è quel<strong>la</strong> del paese<br />

di Guidizzolo.<br />

Silvio Tarchini consegna una targa ad Adriano Roverselli, segretario del<br />

Ciclo Club 77, in occasione del<strong>la</strong> manifestazione di presentazione delle<br />

squadre giovanili e del<strong>la</strong> premiazione di tre ciclisti che tengono “alto” il<br />

nome di Guidizzolo nel mondo.<br />

PRO-LOCO GUIDIZZOLO<br />

tel. e fax 0376 819455 cell. 339 2444823<br />

sede via Vittorio Veneto<br />

ufficio in Municipio - sabato dalle 10,00 alle 11,30 al 2° piano<br />

5


6<br />

Giancarlo Rizzi:<br />

il tamburello, <strong>la</strong> sua<br />

grande passione<br />

“Non sono io il protagonista. Se proprio volete<br />

un protagonista quello è il tamburello,<br />

sono gli oltre 1.000 ragazzini mantovani che<br />

lo praticano, i tanti campioni che lo giocano<br />

a diversi livelli, i molti appassionati che lo<br />

seguono con fedeltà, le società che si impegnano<br />

con entusiasmo e non senza difficoltà,<br />

gli sportivi che ci seguono: questi sono i<br />

veri protagonisti!”. Esordisce così Giancarlo<br />

Rizzi, presidente provinciale mantovano<br />

del<strong>la</strong> F.I.P.T., <strong>la</strong> Federazione Italiana Pal<strong>la</strong><br />

Tamburello, carica che ricopre ormai da 12<br />

anni. Lui è un artigiano con un’azienda nel<br />

settore degli impianti elettrici che dedica<br />

il suo tempo libero (a volte non solo quello)<br />

al tamburello. Sport di antichissima origine<br />

(una varietà era già praticata dai Romani) si<br />

è sviluppato in Italia e da qui diffuso un po’<br />

in tutto il mondo. Giancarlo Rizzi ‘entra’ per<br />

così dire nel tamburello nel 1995/96 quando<br />

assume <strong>la</strong> presidenza del<strong>la</strong> società di Sacca,<br />

<strong>la</strong> frazione di Goito. Ha idee innovative<br />

e dopo un paio d’anni le società mantovane<br />

lo chiamano al<strong>la</strong> presidenza provinciale. Il<br />

tamburello lo conosce molto bene, qualche<br />

partita l’ha anche giocata da terzino, ma<br />

soprattutto pensa ai più giovani. “In questi<br />

anni abbiamo cercato, come Federazione, di<br />

incentivare molto questo sport nelle scuole;<br />

Paninoteca<br />

SISAL, Superenalotto,<br />

Ricariche telefoniche<br />

Tel. 0376-818420<br />

siamo presenti in quasi tutti gli istituti superiori<br />

e quegli oltre 1.000 ragazzi a cui accennavo<br />

prima sono per noi <strong>la</strong> speranza, anzi <strong>la</strong><br />

certezza, che il tamburello continuerà ad<br />

essere praticato.<br />

La conferma mi viene soprattutto dall’entusiasmo<br />

che vedo nei ragazzi.” Entusiasmo si,<br />

ma anche risultati. In questo 2009 <strong>la</strong> compagine<br />

femminile delle scuole medie di Guidizzolo<br />

ha vinto il titolo italiano; alcuni giorni fa<br />

anche gli Allievi del Ma<strong>la</strong>vicina hanno guadagnato<br />

il tricolore. Per <strong>la</strong> serie C sono in<br />

lizza per il nazionale <strong>la</strong> Virtus Guidizzolo ed il<br />

Castel<strong>la</strong>ro, mentre per <strong>la</strong> D alle finali nazionali<br />

parteciperà l’Atletica Guidizzolese. L’attività<br />

del<strong>la</strong> Federazione provinciale si ferma<br />

qui, ma il tamburello mantovano partecipa<br />

anche con sue formazioni ai campionati di<br />

A e B. Nel<strong>la</strong> serie maggiore quasi <strong>la</strong> metà<br />

delle formazioni è mantovana: Cavrianese,<br />

Solferino, Medole, Goitese e Ceresara; in<br />

B troviamo invece Sacca, Castiglione delle<br />

Siviere, Ma<strong>la</strong>vicina e Castel<strong>la</strong>ro, queste ultime<br />

con buone probabilità di aggiudicarsi il<br />

titolo. A Mantova <strong>la</strong> crescita di questo sport<br />

è avvenuta negli ultimi anni molto più che in<br />

tutte le altre province italiane e molte vi si<br />

sono avvicinate proprio di recente.<br />

Rizzi ne va ovviamente fiero e lo si capisce<br />

Gruppo<br />

Alpini<br />

Guidizzolo<br />

tel. 0376 819516


principalmente quando<br />

par<strong>la</strong> dei giovani, dei ragazzi,<br />

ma anche quando<br />

accenna al <strong>la</strong>voro delle<br />

società ed alle difficoltà<br />

che incontrano, all’opera<br />

instancabile dei volontari<br />

così come del settore arbitrale<br />

virgiliano. “Oggi, ci<br />

dice, noi abbiamo diverse<br />

società impegnate ma il<br />

periodo non è certo dei più<br />

floridi, le difficoltà economiche<br />

ci sono e tuttavia<br />

vedo una grande voglia.<br />

Voglia di esserci e di continuare.<br />

E non mi stancherò<br />

mai di dirlo: soprattutto per<br />

i ragazzi; vederli sul campo<br />

divertirsi e divertire è <strong>la</strong><br />

soddisfazione più grande<br />

per tutto il Comitato provinciale”.<br />

Ora servirebbe una nuova iniezione;<br />

servirebbe, ci dice, maggior attenzione da<br />

parte ad esempio del<strong>la</strong> Tv. “Il mezzo televisivo<br />

è un grande veicolo: aiuta lo sport in<br />

quanto lo fa conoscere e poi, cosa non trascurabile,<br />

invoglia gli sponsor ad impegnarsi”.<br />

Per contribuire a portare questo ulteriore<br />

s<strong>la</strong>ncio al tamburello Giancarlo Rizzi ha <strong>la</strong><br />

sua ricetta, peraltro condivisa con altri tecnici<br />

e già sperimentata con successo nei<br />

campionati studenteschi (il tamburello è <strong>la</strong><br />

quarta disciplina sportiva inserita di diritto<br />

nei Giochi del<strong>la</strong> Gioventù!...) ed utilizzata<br />

maggiormente in altri Paesi. “Il futuro del<br />

tamburello, sostiene il presidente mantovano<br />

del<strong>la</strong> FIPT che è anche consigliere provinciale<br />

del Coni, è l’indoor. Ormai palestre<br />

adatte a giocare al chiuso ci sono ovunque.<br />

I tempi sono cambiati per cui anche<br />

il tamburello vi si deve adeguare. In campi<br />

all’aperto, lunghi 80 metri, <strong>la</strong> spettaco<strong>la</strong>rità<br />

di questo sport si perde, <strong>la</strong> Tv fatica a mostrarlo<br />

anche per difficoltà tecniche delle<br />

riprese che non riescono quasi mai ad essere<br />

spettaco<strong>la</strong>ri. Giocandolo in campi più<br />

corti, adatti quindi anche al chiuso, si può<br />

notevolmente ri<strong>la</strong>nciare. Diventerebbe gio-<br />

Ristorante<br />

da Fabio<br />

Menù del<strong>la</strong> casa:<br />

Antipasti di pesce<br />

Pael<strong>la</strong> al pescado<br />

Tel. 0376 818697<br />

via H. Dunant, 46 Guidizzolo (MN)<br />

www.ristorante<strong>la</strong>collinetta.it<br />

cabile tutto l’anno, tanto indoor che open,<br />

certamente molto più spettaco<strong>la</strong>re in quanto<br />

<strong>la</strong> velocità del gioco lo renderebbe molto<br />

più appassionante ed anche le Tv avrebbe<br />

vita più facile per le riprese e riuscirebbero<br />

ad avvicinare un pubblico sempre maggiore<br />

oltre che ulteriori sponsorizzazioni. Anche<br />

gli incontri credo risulterebbero più brevi<br />

e pure questo ritengo sarebbe di aiuto soprattutto<br />

ai più giovani, ormai impegnati in<br />

tantissime attività”. In questo modo, crediamo<br />

di capire, si riuscirebbe a conciliare <strong>la</strong><br />

tradizione e l’evoluzione di questo sport che<br />

molti di noi hanno praticato. “E sappiamo,<br />

conclude Giancarlo Rizzi, quanto sia importante<br />

che sempre più ragazzi si avvicinano<br />

allo sport; non importa quale, purchè si faccia<br />

sport. Io, ovviamente, voto per il tamburello.<br />

Se si prova, poi è difficile smettere. Girando<br />

per <strong>la</strong> provincia di Mantova vedo tanti<br />

ragazzi che al<strong>la</strong> sera si trovano, accendono<br />

due luci ed iniziano a giocare. Ed il campo è<br />

sempre corto, è il campo delle nostre palestre,<br />

quelle che spero diventino sempre più<br />

<strong>la</strong> sede per gli incontri di pal<strong>la</strong> tamburello”.<br />

Sergio Desiderati<br />

Per gentile concessione de “IL GAZZETTINO”<br />

Guidizzolo, giugno 2008.<br />

Inaugurazione del Campo<br />

di Tamburello<br />

7


8<br />

Continuando a sognare<br />

<strong>la</strong> California<br />

Ricordate come ci siamo <strong>la</strong>sciati nello scorso<br />

numero de “<strong>la</strong> <strong>Notizia</strong>”? Con <strong>la</strong> promessa di<br />

raccontarvi <strong>la</strong> seconda parte di quello straordinario<br />

viaggio che mi ha portata in Baja California,<br />

uno degli ultimi luoghi al mondo dove <strong>la</strong> natura<br />

è ancora potente, non piegata dall’uomo,<br />

dove <strong>la</strong> solitudine può essere ancora palpabile.<br />

Dopo esserci spinti fino a Santa Rosalia,<br />

all’estremo nord, imbocchiamo l’interminabile<br />

Mexico 1, <strong>la</strong> prima e unica strada asfaltata che<br />

percorre l’intera peniso<strong>la</strong>, con destinazione <strong>la</strong><br />

capitale La Paz.<br />

Giungervi è di fatto un’avventura: un’intera<br />

giornata trascorsa a bordo dell’auto, interval<strong>la</strong>ta<br />

da poche e brevi soste per il rifornimento<br />

di carburante. Attraversiamo infiniti canyon,<br />

baie incontaminate, rossi deserti punteggiati<br />

da maestosi cactus, territori selvaggi e paesini<br />

quasi dimenticati. È incredibile constatare<br />

quanto tempo passi tra l’ultima auto incrociata<br />

e <strong>la</strong> successiva…ore! Stanchi e accaldati, alle<br />

prime luci del tramonto intravediamo La Paz, situata<br />

in un picco<strong>la</strong> pianura ai piedi del<strong>la</strong> Sierra<br />

del<strong>la</strong> Laguna e affacciata su una splendida baia<br />

del Mar di Cortéz.<br />

La città offre soprattutto un’ottima balneazione<br />

lungo le bianche spiagge di Pichilingue, Tecolote<br />

e Ba<strong>la</strong>ndra, quest’ultima inserita nel<strong>la</strong> top<br />

ten delle dieci spiagge più belle al mondo: qui<br />

l’acqua assume un colore indescrivibile, digra-<br />

di Francesca Lugoboni<br />

dando dal turchese allo smeraldo. Famoso è<br />

inoltre il “malecòn”, il lungomare di La Paz su<br />

cui si affacciano gli hotel più rinomati con tipici<br />

ristoranti dove gustare strepitosi gamberi e<br />

succulente aragoste.<br />

Escursione molto apprezzata è quel<strong>la</strong> al<strong>la</strong> vicina<br />

iso<strong>la</strong>, riserva naturalistica, di El Espiritu Santu,<br />

dove è possibile nuotare fra migliaia di leoni<br />

marini che qui, indisturbati e tute<strong>la</strong>ti hanno costituito<br />

una considerevole colonia.<br />

Lasciata alle spalle La Paz ci dirigiamo verso<br />

<strong>la</strong> costa pacifica, a Todos Santos, un pittoresco<br />

vil<strong>la</strong>ggio di poco al di sotto del Tropico del<br />

Cancro e immerso in una vasta piantagione di<br />

mango, papaie, avocado e agrumi. Qui risiede<br />

una comunità di artisti provenienti da ogni parte<br />

del globo che hanno eletto Todos Santos loro<br />

residenza. Camminando lungo <strong>la</strong> via principale<br />

si può ammirare il famoso “Hotel California”<br />

reso celebre da una nota canzone degli “Eagles”<br />

che, racconta <strong>la</strong> leggenda, qui vi si ispirarono.<br />

Allontaniamoci dal centro e dirigiamoci<br />

verso <strong>la</strong> costa: pochi Km fra alte dune di sabbia<br />

per trovarci faccia a faccia con l’oceano e per<br />

renderci conto che di pacifico possiede solo il<br />

nome. Alte e imponenti sono le onde che si infrangono<br />

con violenza sul<strong>la</strong> battigia, il fragore è<br />

tanto forte che per par<strong>la</strong>rsi è necessario ur<strong>la</strong>re:<br />

non resta che sedersi e contemp<strong>la</strong>re lo spettacolo<br />

di una natura possente.


Riprendiamo l’auto, negli occhi ancora <strong>la</strong> vastità<br />

del Pacifico per spingerci a Cabo San Lucas,<br />

città più a sud del<strong>la</strong> peniso<strong>la</strong> e l’opposto<br />

di quanto fin ora incontrato lungo tutta <strong>la</strong> Baja<br />

California. È infatti una città in pieno sviluppo<br />

con ottimi ristoranti, negozi esclusivi e complessi<br />

commerciali. Simbolo del Cabo è El Arco,<br />

l’enorme roccia a forma di arco considerata <strong>la</strong><br />

finestra sul Pacifico: qui si incontrano il Mar di<br />

Cortéz e l’oceano. Pochi Km più a est ed incontriamo<br />

San José del Cabo. Un tempo covo di pirati,<br />

oggi è una cittadina in stile coloniale dalle<br />

strade strette e da una lussureggiante vegetazione.<br />

Il centro è partico<strong>la</strong>rmente grazioso con<br />

tipiche botteghe e piccoli ristoranti che spesso<br />

nascondono caratteristici cortili interni.<br />

La vacanza è ormai giunta al termine, le due<br />

settimane vo<strong>la</strong>te e <strong>la</strong> frenetica quotidianità<br />

pronta a riprendere il sopravvento, ma questa<br />

volta con <strong>la</strong> consapevolezza che il viaggio si è<br />

tradotto in un’autentica ed emozionante esperienza<br />

che si radicherà per sempre nel<strong>la</strong> nostra<br />

memoria.<br />

Francesca Lugoboni<br />

9


10<br />

Aspettando <strong>la</strong> gita…<br />

Bassano e le terre del Canova<br />

Se siete appassionati d’arte neoc<strong>la</strong>ssica e amate<br />

il paesaggio italiano nel<strong>la</strong> sua complessità,<br />

non potete perdervi ciò che propone il “Centro<br />

Culturale San Lorenzo”: <strong>la</strong> visita, prevista per<br />

domenica 6 Giugno 2010, alle splendide cittadine<br />

di Possagno (terra del Canova), Bassano<br />

del Grappa e Marostica, nelle vicine province<br />

di Treviso e Vicenza.<br />

La prima tappa sarà Possagno, adagiata ai piedi<br />

del Monte Grappa e patria del grande scultore<br />

neoc<strong>la</strong>ssico Antonio Canova. L’artista era<br />

solito tornare al paese cui era profondamente<br />

legato e dove aveva progettato il grandioso<br />

Tempio che domina il dolce paesaggio collinare<br />

e che oggi raccoglie le sue spoglie. Di fronte<br />

<strong>la</strong> casa natale del Canova e <strong>la</strong> Gipsoteca dove,<br />

con <strong>la</strong> guida si potranno ammirare i suoi modelli<br />

in gesso, i marmi, i dipinti e i bozzetti di tutte<br />

quelle opere che lo hanno reso celebre.<br />

Conclusa <strong>la</strong> visita ci si sposterà a Crosara dove,<br />

presso il ristorante “Colle Verde”, si gusteranno<br />

le prelibatezze locali accompagnate da una<br />

suggestiva vista panoramica.<br />

Nel pomeriggio, con l’aiuto di un fascicoletto<br />

appositamente preparato, si andrà singo<strong>la</strong>rmente<br />

al<strong>la</strong> scoperta di Bassano del Grappa,<br />

città famosa per il suo monumento-simbolo, il<br />

Ponte Vecchio, legato all’epopea degli alpini<br />

durante <strong>la</strong> Grande Guerra. Qui si potranno visitare<br />

alcuni degli angoli più caratteristici: Piazza<br />

del<strong>la</strong> Libertà con <strong>la</strong> chiesa di San Giovanni<br />

Battista, il Museo Civico in Piazza Garibaldi con<br />

<strong>la</strong> sua raccolta di ceramiche, il Ponte Vecchio<br />

rifatto ben otto volte ma ancora oggi in legno<br />

e strutturato secondo il progetto del Pal<strong>la</strong>dio,<br />

<strong>la</strong> storica distilleria Nardini dove apprezzare<br />

grappe per tutti i gusti, <strong>la</strong> Fortezza composta da<br />

una doppia cerchia di mura e il Duomo.<br />

Sul finire del<strong>la</strong> giornata non mancherà, tempo<br />

permettendo, una breve ma suggestiva tappa a<br />

Marostica, affascinante borgo murato noto per<br />

<strong>la</strong> partita a scacchi giocata da personaggi in<br />

costume sul<strong>la</strong> celebre piazza a forma di scacchiera.<br />

Le iscrizioni, entro il 15 maggio, presso:<br />

• Tomasi Giorgio tel. 0376 818455 • Franzini Ermete tel. 0376 840329<br />

• Cartoleria da Nadia tel. 0376 819455 • Centro Culturale San Lorenzo tel. 348 3115232


La consulenza psicologica<br />

(il counseling)<br />

La consulenza psicologica (il counseling psicologico) è<br />

un rapporto d’aiuto che si instaura tra uno psicologo e<br />

una persona che si trova a dover affrontare un partico<strong>la</strong>re<br />

momento di difficoltà.<br />

Gli individui possono necessitare di un confronto rispetto<br />

a molteplici problematiche; proprio per questo esistono<br />

diversi tipi di consulenze.<br />

Consulenza di tipo preventivo:<br />

propone un’analisi dei fattori di rischio e di protezione<br />

rispetto alle situazioni che si stanno<br />

vivendo come difficili.<br />

L’obiettivo è quello di supportare le persone affinché un<br />

problema recuperabile non diventi ingestibile e si ricorra<br />

al<strong>la</strong> consulenza quando <strong>la</strong> situazione è degenerata<br />

ed eccessivamente complessa.<br />

Consulenza sul caso:<br />

si ha quando una persona, che si trova in una situazione<br />

di partico<strong>la</strong>re difficoltà, contatta il consulente per avere<br />

un suo parere o per confrontarsi.<br />

L’obiettivo diventa quello di supportare l’individuo a gestire<br />

l’evento.<br />

Consulenza organizzativa:<br />

viene chiesta su aspetti di un percorso che non si riesce<br />

a prevedere del tutto con le risorse possedute, per<br />

cui si ritiene di poter beneficiare di un parere psicologico<br />

(es. orientamento sco<strong>la</strong>stico e professionale).<br />

L’obiettivo è quello di attivare processi di rie<strong>la</strong>borazione<br />

personale e di valutazione delle proprie risorse.<br />

Consulenza clinica:<br />

è il <strong>la</strong>voro da parte di un clinico specializzato che mira<br />

all’individuazione di una strategia ed a un programma<br />

d’intervento personalizzato.<br />

L’obiettivo è curativo o riabilitativo.<br />

Obiettivo generale di tutte le consulenze psicologiche è<br />

quello di favorire <strong>la</strong> maturazione di risorse interne a chi<br />

chiede aiuto.<br />

Il cambiamento viene favorito dall’interazione e dal<strong>la</strong><br />

re<strong>la</strong>zione positiva tra lo psicologo e <strong>la</strong> persona, che diviene<br />

così maggiormente consapevole e autonoma nel<br />

prendere decisioni.<br />

Si parte dal presupposto che l’individuo abbia già in sé<br />

le risorse necessarie per affrontare i propri problemi e<br />

si <strong>la</strong>vora, creando le giuste condizioni, nell’ottica di farle<br />

emergere.<br />

AUTO SOSTITUTIVA<br />

Gratuita<br />

STUDIO DI PSICOLOGIA<br />

Consulenze e Sostegno psicologico<br />

MARA SAVI<br />

Psicologa<br />

Nel tentativo di riacquistare<br />

il proprio<br />

equilibrio e di affrontare<br />

<strong>la</strong> sofferenza, si<br />

sollecitano le risorse<br />

più profonde dell’individuo<br />

in modo da<br />

sostenere e aumentare<br />

<strong>la</strong> propria autostima<br />

e capacità di<br />

risolvere positivamente<br />

i problemi.<br />

È indispensabile<br />

quindi riuscire a strutturare re<strong>la</strong>zioni positive con professionisti<br />

qualificati che si occupino da tempo di consulenza<br />

e sostegno psicologico rivolti al<strong>la</strong> persona, al<strong>la</strong><br />

coppia e a gruppi.<br />

E<strong>la</strong>borare un lutto, un aborto, un pre-pensionamento, <strong>la</strong><br />

perdita di <strong>la</strong>voro, una crisi di coppia, una grave ma<strong>la</strong>ttia,<br />

difficoltà re<strong>la</strong>zionali e di gestione dell’ansia e dello<br />

stress, sono solo alcuni esempi delle situazioni in cui è<br />

utile rivolgersi al<strong>la</strong> figura dello psicologo.<br />

Le crisi possono accompagnare i cambiamenti presenti<br />

nel<strong>la</strong> vita di ciascuno di noi e rappresentano momenti<br />

potenzialmente evolutivi, da vivere come opportunità e<br />

non come sconfitte.<br />

Attraverso percorsi di supporto individualizzati e intervenendo<br />

prima che il problema si cronicizzi<br />

è possibile riconquistare <strong>la</strong> propria dimensione di benessere.<br />

Sempre più programmi di intervento internazionali,<br />

supportati dai risultati di numerose ricerche, stanno<br />

investendo risorse economiche e professionali nel<strong>la</strong><br />

prevenzione, al fine di ridurre i rischi e incrementare le<br />

risorse, che permettano di diminuire i costi individuali<br />

e sociali.<br />

Come anche l’Organizzazione Mondiale del<strong>la</strong> Sanità ha<br />

sottolineato nel 1946 “La Salute è uno stato di completo<br />

benessere fisico psichico e sociale” al quale ogni individuo<br />

dovrebbe tendere e al quale dovrebbe essere<br />

garantito.<br />

La Società può fare molto, ma ancora di più può fare <strong>la</strong><br />

persona che affronta attivamente gli ostacoli che <strong>la</strong> vita<br />

pone sul suo cammino…anche chiedendo aiuto!<br />

Dott.ssa Mandosi Emanue<strong>la</strong> e Dott.ssa Savi Mara<br />

EMANUELA MANDOSI<br />

Psicologa<br />

Ricevono a:<br />

Guidizzolo - via Bruno Rodel<strong>la</strong>, 1<br />

333 4698189<br />

333 6848335<br />

SI RICEVE SOLO SU APPUNTAMENTO<br />

11


12<br />

Doriana Bertazzo medico di base<br />

La disponibilità di medici di base a Guidizzolo si<br />

è arricchita recentemente con <strong>la</strong> Dr.a Doriana<br />

Bertazzo, medico di esperienza con alle spalle<br />

già diversi anni di servizi sul territorio.<br />

La Dottoressa Bertazzo riceve presso l’ambu<strong>la</strong>torio<br />

nel<strong>la</strong> sede Avis di Piazza Alessandro Dal<br />

Prato (di fronte all’ingresso del centro sportivo)<br />

il martedì dalle 17 alle 18,30 ed il giovedì dalle<br />

8,30 alle 9,30. La Dott.ssa Bertazzo svolge<br />

<strong>la</strong> propria attività anche in altre sedi; a VOLTA<br />

MANTOVANA (Via Custoza 6) con il seguente<br />

orario: lunedì 10 – 13,30; martedì 8 -11,30; mercoledì<br />

16,30 – 19; giovedì 10 – 13,30; venerdi<br />

8,30 – 12; sabato 8 – 12 (a turno un medico del<strong>la</strong><br />

rete); CERETA DI VOLTA MANTOVANA (Via<br />

Avis) mercoledì dalle ore 15 alle 16.<br />

Legami con <strong>la</strong> tradizione<br />

Non è facile oggi ritrovarsi per commemorare<br />

un simbolo che ci lega al<strong>la</strong> nostra storia. Accade<br />

a Guidizzolo con un gruppo di vecchi conoscenti<br />

-sarà stato un pretesto?...- ed il festeggiato,<br />

l’anziano Trattore LANDINI c<strong>la</strong>sse 1932.<br />

Il famoso trattore a “testa calda” è custodito<br />

come “un’oràcolo” nel giardino del signor Serafino,<br />

e quasi tutti i giorni lo accudisce come<br />

fosse una parte di sé. Con una cadenza rituale,<br />

egli accende il fuoco sotto <strong>la</strong> “testa” per scaldar<strong>la</strong>,<br />

poi con due o tre colpi di vo<strong>la</strong>no quasi<br />

d’incanto è l’avvio con il fumoso e cadenzato<br />

rumore.<br />

Anche noi lo ricordiamo nel tempo passato, con<br />

il suo battito ritmato pum…pum…pum analogo<br />

ad un cuore pulsante che ci ritornava l’eco<br />

lontano portato dal vento mentre avanzava lentamente<br />

nel<strong>la</strong> campagna segnando l’aratura,<br />

preparando i campi al<strong>la</strong> semina.<br />

Più dell’antica macchina lo si ricorda come un<br />

amico che solcando le campagne aveva sollevato<br />

da immani fatiche l’uomo e sostituito i buoi<br />

al giogo.<br />

Il gruppo amici del “Landini” h anno pensato<br />

bene di ritrovarsi annualmente per festeggiarlo<br />

ovviamente con una merenda e del buon vinello….auguri.<br />

cronaca<br />

Una meritata soddisfazione<br />

C’era anche lui, Nazmul Is<strong>la</strong>m, fra le migliaia di<br />

studenti presenti al Forum di Assago il 18 gennaio<br />

2010 e in partico<strong>la</strong>re era uno dei 7.000 che<br />

sono saliti sul palco per ricevere, dal presidente<br />

Formigoni, il diploma di merito al “Talento di<br />

Lombardia” riservato agli studenti che hanno<br />

superato <strong>la</strong> media del 9. Un premio dal significato:<br />

incoraggiare chi si dà da fare e chi ha<br />

dimostrato di raggiungere gli obiettivi, in questo<br />

caso i buoni voti, con tenacia e passione. Insomma,<br />

riconoscere il merito e l’impegno.<br />

Nazmul c<strong>la</strong>sse 1993, studente all’Istituto Leo-<br />

nardo da Vinci, <strong>la</strong>vora (20 ore settimanali) presso<br />

un’azienda di Goito e quando è libero aiuta,<br />

sempre sorridente e cortese, in un ristorante<br />

di Birbesi. Pensiamo che il riconoscimento a<br />

questo giovane, residente a Guidizzolo dal 2006<br />

sia più che meritato e gli auguriamo un grosso<br />

in bocca al lupo per gli studi e per <strong>la</strong> futura attività.<br />

Nel<strong>la</strong> foto una panoramica del Forum di<br />

Assago con nel riquadro il nostro concittadino.<br />

Aido in Assemblea<br />

Con <strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione sulle attività svolte nel 2009 ed<br />

il programma per il 2010 si è aperta nei giorni<br />

scorsi l’annuale assemblea del<strong>la</strong> sezione Aido<br />

guidizzolese ‘Luigina Corradi’. Al<strong>la</strong> presenza<br />

del sindaco Graziano Pelizzaro, del consigliere<br />

regionale Carlo Maccari, del presidente del<strong>la</strong><br />

sezione Avis Maurizio Corradi, il presidente del<br />

gruppo Giovanni Mi<strong>la</strong>ni ha elencato le numerosissime<br />

attività a cui il sodalizio si è dedicato,<br />

iniziando con <strong>la</strong> partecipazione ad un corso per<br />

dirigenti e proseguendo per <strong>la</strong> serata informati-


va presso il teatro comunale o gli incontri con i<br />

ragazzi delle scuole elementari, medie e istituto<br />

d’Arte. Molteplici le partecipazioni ad iniziative<br />

in col<strong>la</strong>borazione con altre associazioni, frutto<br />

del<strong>la</strong> creazione di un’importante rete tra diversi<br />

operatori del<strong>la</strong> solidarietà. Con un dato finale<br />

sul numero dei donatori, aumentati ancora nel<br />

2009 ed attestato a 477: un segno anche questo<br />

del valore del<strong>la</strong> donazione. Per il 2010 Giovanni<br />

Mi<strong>la</strong>ni, ricordando <strong>la</strong> rete del<strong>la</strong> solidarietà, ha<br />

iniziato par<strong>la</strong>ndo del tavolo tra le associazioni<br />

che partecipano al ‘Girotondo Solidale’, <strong>la</strong> manifestazione<br />

che vede impegnati diversi sodalizi<br />

a favore del Centro Diurno Disabili di Rebecco.<br />

Qui ha ricordato <strong>la</strong> felice riuscita del<strong>la</strong> recente<br />

tombo<strong>la</strong>ta del 15 febbraio scorso presso il Circolo<br />

Anspi di Birbesi. E da qui via via lungo tutto<br />

l’arco dell’anno in diverse e variegate manifestazioni<br />

che segnano sempre <strong>la</strong> presenza di un<br />

gruppo molto attivo e ben organizzato.<br />

Confetti segretario dell’U.D.C.<br />

Lo scorso 21 febbraio a Guidizzolo Saverio Confetti<br />

è stato confermato all’unanimità al<strong>la</strong> guida<br />

dell’U.D.C. ‘Ho puntato, dice Confetti, ad avere<br />

il partito compatto perché credo nel <strong>la</strong>voro di<br />

gruppo, un gruppo che dovrà impegnarsi molto<br />

perché nell’arco di un anno avremo tre tornate<br />

elettorali. Dal<strong>la</strong> mia prima elezione il partito<br />

è cresciuto attestandosi tra il 6 e l’8%. Ciò mi<br />

stimo<strong>la</strong> molto ad impegnarmi sempre più per<br />

il partito’. Saverio Confetti, davanti agli iscritti<br />

e agli organi del partito, ha ribadito <strong>la</strong> propria<br />

convinzione secondo <strong>la</strong> quale <strong>la</strong> politica deve<br />

essere ora più che mai presente fra <strong>la</strong> gente,<br />

utilizzando lo stesso linguaggio del<strong>la</strong> gente,<br />

ascoltando<strong>la</strong> e concentrandosi sul<strong>la</strong> soluzione<br />

dei problemi reali, senza demagogia. “Auspico,<br />

prosegue Confetti, che il nostro partito si faccia<br />

garante delle vere radici cristiane , senza strumentalizzazioni,<br />

o necessità di avere posizioni<br />

di comodo per fini elettorali. Bene facciamo<br />

come partito ad essere equidistanti dagli scontri<br />

istituzionali credendo che le riforme debbano<br />

essere realizzate per il bene comune e nel<strong>la</strong><br />

col<strong>la</strong>borazione obbligatoria tra maggioranza ed<br />

opposizione”. Un’ultima riflessione Confetti <strong>la</strong><br />

porta sul<strong>la</strong> crisi economica: “Occorre snellire<br />

<strong>la</strong> burocrazia per le imprese, serve sostenerle;<br />

dal canto loro le imprese devono avere sempre<br />

più un ruolo sociale: non più insomma furbetti di<br />

quartiere e non più aiuti ad aziende che mirano<br />

solo al profitto e poi chiudono per investire in<br />

altri paesi. La vera sfida del futuro è avere competitività<br />

delle imprese ed equilibrio dello stato<br />

sociale”.<br />

Nuovi uffici per servizi al cittadino<br />

“Oggi apriamo ufficialmente questi nuovi uffici<br />

dove si situano importanti servizi per il cittadino;<br />

un unico punto di contatto per alcune tra le<br />

principali necessità degli utenti, in un percorso<br />

che poi proseguirà.”. Ha esordito così lo scorso<br />

cronaca<br />

6 marzo il sindaco Graziano Pelizzaro nel salutare<br />

gli intervenuti e prima del taglio del nastro.<br />

In pratica, come poi ha precisato il primo cittadino<br />

al<strong>la</strong> presenza di assessori e consiglieri, del<br />

consigliere provinciale Zangobbi, del presidente<br />

e direttore del<strong>la</strong> Fondazione Rizzini C<strong>la</strong>udio<br />

Delmenico e Andreina Piccardi, del presidente<br />

del<strong>la</strong> Pro-Loco Silvio Tarchini, dell’artista Edoardo<br />

Bassoli che ha <strong>la</strong>sciato in mostra due sue<br />

opere a tecnica mista, sono stati realizzate tre<br />

postazioni di <strong>la</strong>voro dove han trovato posto i<br />

servizi di anagrafe e stato civile e, a breve ed<br />

in giorni stabiliti, uno sportello polifunzionale;<br />

separato da questi poi è stato collocato l’ufficio<br />

elettorale. Tutto nel rispetto delle nuove<br />

normative e garantendo <strong>la</strong> privacy degli utenti<br />

i quali accedono singo<strong>la</strong>rmente agli uffici. Gli<br />

spazi <strong>la</strong>sciati liberi dall’anagrafe verranno ora<br />

adeguatamente sistemati per <strong>la</strong> collocazione<br />

di Servizi sociali e Segretariato sociale. Dopo il<br />

taglio del nastro <strong>la</strong> visita ai nuovi uffici è stata<br />

guidata dal<strong>la</strong> responsabile del servizio Marianna<br />

Conchieri e dal funzionario Laura Trevini. Da<br />

tutti consenso e apprezzamento.<br />

Corso di micologia 2010<br />

E’ giunto al<strong>la</strong> 13ª edizione e anno dopo anno ha<br />

acquisito sempre maggior successo nell’Alto<br />

Mantovano. Parliamo del Corso di micologia<br />

che anche in questo 2010 è stato promosso<br />

dal Gruppo Micologico-Naturalistico ‘Colli Morenici’.<br />

Otto lezioni, ogni lunedì alle ore 21 dal<br />

prossimo 22 marzo presso <strong>la</strong> Galleria civica di<br />

Piazzale Marconi. Otto lezioni durante le quali<br />

verranno toccati diversi temi legati ai funghi,<br />

al<strong>la</strong> tossicologia, ai modi per cucinarli. La prima<br />

lezione, il 22 marzo, avrà quale tema ‘Cenni<br />

di micologia generale: lo studio dei fungi?; 29<br />

marzo: ‘Guida al riconoscimento dei generi’; 12<br />

<strong>aprile</strong>: ‘Rassegna dei principali generi - 1ª parte’;<br />

19 <strong>aprile</strong>: ‘Rassegna dei principali generi 2ª<br />

parte’; 26 <strong>aprile</strong>: ‘Elementi di micotossicologia-<br />

principali sindromi e intossicazioni da funghi<br />

13


14<br />

alterati’; 3 maggio: ‘Funghi a confronto - funghi<br />

commestibili e loro sosia tossici’; 10 maggio: ‘I<br />

funghi secchi e conservati - aspetti micologici,<br />

analitici e commerciali’; 17 maggio: ‘Paesaggio<br />

vegetale e principali specie arboree con accenno<br />

al<strong>la</strong> coltivazione dei funghi e dei funghi<br />

cinesi’.<br />

Continua <strong>la</strong> fortuna<br />

Sull’ultimo numero abbiamo scritto “Natale fortunato<br />

all’Arco Bar di Guidizzolo. Con un gratta<br />

e vinci da 5 euro un ragazzo ne ha vinti ben<br />

10.000.” Oggi, siamo vicini al<strong>la</strong> Pasqua, altro<br />

colpo di fortuna, con una schedina precompi<strong>la</strong>ta<br />

da 2 euro un cliente del bar ne ha vinti ben<br />

23.800. Un grande cartello ne annuncia l’evento.<br />

Continuiamo così, dicono soddisfatti, i clienti e<br />

anche chi non è abituato a giocare, un paio di<br />

euro li “impegna” volentieri con <strong>la</strong> speranza di<br />

una vincita. Infatti le giocate sono aumentate ,<br />

in partico<strong>la</strong>re molti tentano <strong>la</strong> fortuna con pochi<br />

euro, non con l’impegno di grosse cifre, e<br />

forse anche a Guidizzolo, con l’aiuto del<strong>la</strong> dea<br />

bendata avremo una vincita milionaria.<br />

Nuovo presidente del<strong>la</strong> P.C.<br />

Pietro Malcangi, 44 anni, una <strong>la</strong>urea in scienze<br />

del<strong>la</strong> comunicazione, educatore all’OPG di<br />

Castiglione delle Stiviere, è il nuovo presidente<br />

del<strong>la</strong> Protezione Civile Guidizzolo. Succede<br />

a Riccarda Gandolfi che rimane comunque nel<br />

direttivo con Roberto Ongari e Raffaello Vicari.<br />

Vice presidente è Emanuele Pa<strong>la</strong>giano, e<br />

revisore dei Conti Franco Marchesini. Imme-<br />

cronaca<br />

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diatamente dopo <strong>la</strong> nomina il neo-presidente<br />

ha ringraziato colei che lo ha preceduto ricordandone<br />

l’impegno profuso a servizio del<br />

gruppo guidizzolese il quale, nel periodo del<strong>la</strong><br />

sua presidenza, ha preso parte attivamente<br />

all’Aqui<strong>la</strong> all’indomani del sisma che ha sconvolto<br />

il capoluogo abruzzese. Qui ha svolto importanti<br />

servizi ricevendo dal<strong>la</strong> Regione Lombardia<br />

e dal<strong>la</strong> Provincia di Mantova significativi<br />

riconoscimenti. Per il mandato che si apre, il<br />

presidente Malcangi ha elencato alcune priorità:<br />

riorganizzazione dei settori operativi, organizzazione<br />

di nuovi corsi per <strong>la</strong> formazione<br />

dei soccorritori, rinnovo del parco mezzi per<br />

il trasporto di persone allettate; acquisto di<br />

una nuova ambu<strong>la</strong>nza grazie al contributo del<br />

Comune. Una partico<strong>la</strong>re attenzione meriterà<br />

l’inserimento del gruppo guidizzolese nelle<br />

Colonne Mobili provinciale e regionale con <strong>la</strong><br />

disponibilità 24 ore su 24 per affiancamento di<br />

vigili del fuoco e altre formazioni di soccorso<br />

in eventuali situazioni richiedenti <strong>la</strong> massiccia<br />

presenza di personale qualificato e adeguatamente<br />

preparato.<br />

Aggiornamento per Polizia Locale<br />

Presente il sindaco Graziano Pelizzaro si è<br />

svolta presso <strong>la</strong> Sa<strong>la</strong> consiliare <strong>la</strong> cerimonia<br />

conclusiva del ‘Corso basico di aggiornamento<br />

teorico-tecnico-giuridico’ sull’uso delle armi<br />

promosso dall’Associazione Nazionale del<strong>la</strong><br />

Polizia di Stato. Vi hanno partecipato, in forma<br />

volontaria, 11 agenti del<strong>la</strong> Polizia Locale dei co-


muni di Guidizzolo; Mantova, Castiglione delle<br />

Stiviere, Castel Goffredo, Roncoferraro e Villimpenta<br />

con alcuni agenti. Re<strong>la</strong>tore del corso,<br />

i cui esami si sono tenuti presso i locali del Circolo<br />

Unificato dell’Esercito a Mantova, l’Ispettore<br />

Capo del<strong>la</strong> Polizia di Stato Daniele Bellotto,<br />

specializzato istruttore di tiro. Durante le lezioni<br />

sono state toccate le tematiche tecnico-pratiche<br />

inerenti le armi da fuoco in generale, le<br />

norme di sicurezza nel maneggio delle armi, i<br />

principali fondamenti nel tiro da difesa e alcune<br />

posizioni nel tiro di Polizia. Ampio spazio è stato<br />

riservato al<strong>la</strong> parte giuridica; in partico<strong>la</strong>re è<br />

stata esaminata <strong>la</strong> normativa che rego<strong>la</strong> <strong>la</strong> legittima<br />

difesa e l’uso legittimo delle armi, le norme<br />

che disciplinano il porto delle armi su aerei<br />

o mezzi pubblici, nelle pubbliche riunioni e nelle<br />

sezioni elettorali. Questa attività si combina<br />

con altre iniziative poste in essere dall’Associazione<br />

Nazionale del<strong>la</strong> Polizia di Stato, quale<br />

presenza sempre più attiva nel tessuto sociale,<br />

dando spazio agli associati di poter sfruttare<br />

l’esperienza acquisita nell’attività di Polizia<br />

mettendo<strong>la</strong> al servizio del<strong>la</strong> collettività anche al<br />

di fuori del servizio d’istituto. Soddisfazione per<br />

il corso è stata espressa dai comandanti delle<br />

polizie locali di Guidizzolo Ramona Tarchini, di<br />

Castel Goffredo Daniele Pisciotta e Roncoferraro<br />

Cristiana Fortunati i quali hanno giudicato<br />

utilissime le nozioni apprese sia che gli agenti<br />

siano o meno armati. Ha consegnato i diplomi<br />

il Cav. Uff. Lino Peretti, presidente dell’Associazione<br />

Polizia di Stato. Sono stati inoltre portati i<br />

saluti del Questore Dr. Antonino D’Aleo il quale<br />

si è compiaciuto per l’iniziativa.<br />

Il bi<strong>la</strong>ncio di previsione 2010<br />

Conferma e miglioramento del livello dei servizi<br />

e mantenimento delle aliquote tributarie senza<br />

rinunciare agli investimenti necessari finalizzati<br />

al<strong>la</strong> crescita del territorio. Sono queste le<br />

linee guida del bi<strong>la</strong>ncio di previsione 2010 illustrate<br />

dal sindaco Graziano Pelizzaro durante<br />

<strong>la</strong> seduta consiliare. Un bi<strong>la</strong>ncio che pareggia<br />

in 7.265.370,00 euro e che è frutto, oltre che di<br />

scelte politiche, anche di concertazione con le<br />

organizzazioni sindacali con le quali l’Amministrazione<br />

ha sottoscritto un preciso accordo.<br />

cronaca<br />

Sul versante delle opere a cui l’Amministrazione<br />

intende dare avvio nel 2010 troviamo <strong>la</strong><br />

nuova scuo<strong>la</strong> materna, sistemazione ed ampliamento<br />

del plesso di elementari e medie, costruzione<br />

struttura polivalente a servizio di associazioni<br />

quale centro di promozione, sistemazione<br />

di Piazza Falcone e Borsellino; posa di pannelli<br />

fotovoltaici su strutture pubbliche; conversione<br />

di buona parte dell’impianto di illuminazione<br />

pubblica verso tecnologie a basso consumo;<br />

ampliamento del<strong>la</strong> videosorveglianza; proseguimento<br />

dell’iter di realizzazione del<strong>la</strong> nuova<br />

Caserma Carabinieri da parte di privati con <strong>la</strong><br />

concessione dell’area da parte del Comune;<br />

avvio del<strong>la</strong> sistemazione di Pa<strong>la</strong>zzo Vergani (ex<br />

sede del Comune) con il previsto arrivo di un<br />

contributo di 160.000 da parte del<strong>la</strong> Fondazione<br />

Cariplo. Sul versante degli interventi sociali<br />

l’impegno economico previsto è di 575.400 euro<br />

a cui si aggiungeranno i fondi stanziati in sede<br />

di Piano di Zona; 304.872 euro è <strong>la</strong> somma per<br />

il diritto allo studio; 140.950 per il funzionamento<br />

del teatro e San Lorenzo (con <strong>la</strong> stagione teatrale<br />

che si autofinanzia); 81.900 per l’attività<br />

sempre crescente del<strong>la</strong> biblioteca comunale.<br />

Dopo <strong>la</strong> risposte ad alcune richieste del<strong>la</strong> minoranza<br />

il bi<strong>la</strong>ncio è stato approvato con il voto<br />

favorevole del<strong>la</strong> maggioranza e quello contrario<br />

dei gruppi di Guidizzolo al Centro e L’Unione.<br />

15


16<br />

Giovanissimi del Ciclo Club<br />

‘Voi del Ciclo Club 77 avete un difetto: in tutto<br />

ciò che fate non sbagliate mai’. Ha esordito<br />

così l’altra sera nell’ampio salone conferenze<br />

del<strong>la</strong> Idromeccanica Lucchini di Guidizzolo l’assessore<br />

allo sport Cesare Maccari (il sindaco<br />

era assente per precedenti impegni) nel portare<br />

il saluto ai numerosissimi presenti al<strong>la</strong> serata<br />

di presentazione del<strong>la</strong> formazione giovanissimi<br />

che difenderà i colori del sodalizio guidizzolesi<br />

in questo 2010 nelle gare che inizieranno in<br />

<strong>aprile</strong>. Una serata importante non solo per Guidizzolo<br />

ma per il ciclismo e lo sport mantovani.<br />

Cesare Maccari arrivava da Mantova dove al<br />

Coni aveva appena ricevuto <strong>la</strong> croce al merito<br />

sportivo ‘…consegnata a me, ha ricordato, ma<br />

a tutto lo sport guidizzolese ed al nostro centro<br />

sportivo definito un –gioiellino- per il quale io mi<br />

impegno ma che è stato pensato e realizzato in<br />

maniera lungimirante dall’allora sindaco Giuliano<br />

Fontanesi’. E per <strong>la</strong> lungimiranza nei riguardi<br />

dello sport e del ciclismo in partico<strong>la</strong>re è stato<br />

più volte citato Franco Bombana ed il G.S. che<br />

portava il suo nome, vera fucina di campioni.<br />

Tre di questi, Dino Porrini, Ruggero Gialdini e<br />

Valerio Piva erano presenti in sa<strong>la</strong>, chiamati<br />

dal Ciclo Club e premiati per le loro imprese:<br />

Porrini per i dirompenti successi di un tempo;<br />

Gialdini per tutta <strong>la</strong> sua vita agonistica ancora<br />

florida nonostante i suoi quasi sessant’anni;<br />

Piva come esempio di una carriera da agonista<br />

prima ed ora da Direttore Sportivo, premiato<br />

recentemente quale miglior DS a livello inter-<br />

cronaca<br />

nazionale, uomo che ha saputo efficacemente<br />

coniugare sport e vita. Concetto questo ripreso<br />

da tutti gli interventi ufficiali introdotti dal presentatore<br />

Alfio Montagnoli: Massimo Lucchini<br />

per <strong>la</strong> sua azienda, C<strong>la</strong>udio Cervi presidente del<br />

Ciclo Club, Carlo Maccari consigliere regionale<br />

; Corrado Lodi presidente provinciale FCI (qui a<br />

Guidizzolo c’è una grande tradizione ciclistica e<br />

qui si <strong>la</strong>vora con i più giovani guardando al futuro),<br />

Bruno Righetti responsabile sicurezza FCI;<br />

Patrizia Spadaccini responsabile del<strong>la</strong> nazionale<br />

paralimpica; Adriano Roverselli segretario<br />

del CC 77 e vice presidente provinciale FCI (sono<br />

momenti non facili; ringrazio l’amministrazione<br />

comunale, gli sponsor, le famiglie; noi mettiamo<br />

tutto l’impegno possibile). E poi loro, i ragazzini<br />

che vestiranno <strong>la</strong> maglia bianco-arancione<br />

del Ciclo Club, orgogliosi nel<strong>la</strong> loro divisa sono<br />

andati singo<strong>la</strong>rmente a ricevere l’app<strong>la</strong>uso e <strong>la</strong><br />

medaglia di bronzo opera di Franco Bassignani,<br />

coniata nel 1991 ricorrendo il 400° anniversario<br />

del<strong>la</strong> morte di San Luigi Gonzaga, patrono del<strong>la</strong><br />

gioventù, e in occasione del<strong>la</strong> visita a Castiglione<br />

di Giovanni Paolo II.


- Ciao<br />

- Uè, ciao..<br />

- Hai visto che magra figura hanno fatto le squadre<br />

italiane…<br />

- Beh, sai, mi dispiace, ma non è che <strong>la</strong> cosa mi<br />

tolga il sonno…<br />

- Eh, ma se va così avremo meno squadre in Europa…<br />

- Quanto risparmiamo?<br />

- Cosa vuol dire? Vuoi mettere il prestigio?<br />

- Mah… io penso a quello che prendono questi<br />

calciatori per correre dietro a un pallone..<br />

- Ma tu non capisci… è il sistema che funziona<br />

così! O ti adegui, o sei fuori…<br />

- Si, ma vai a spiegarlo a chi deve fare i conti con<br />

<strong>la</strong> rata del mutuo, con le bollette, con l’affitto…<br />

- Certo, però al<strong>la</strong> gente piace così…<br />

- Tu credi?<br />

- Perché no?<br />

- Intanto, se invece di spendere tanti soldi per<br />

comprare ragazzini stranieri, dovessero far crescere<br />

i nostri…<br />

- Ma guarda che anche da noi ci sono centinaia<br />

di ragazzini che giocano a calcio...<br />

- Perché, secondo te, i nostri hanno voglia di correre,<br />

di sudare, di sacrificarsi?<br />

- In effetti… sai che hanno fatto un’indagine e<br />

hanno chiesto ai ragazzi qual è <strong>la</strong> loro massima<br />

aspirazione?<br />

- E qual è? Laurearsi?<br />

- No, partecipare a un reality show…<br />

- Mah, stento a crederci…<br />

- Eh, cosa vuoi, <strong>la</strong> televisione…<br />

- Però di quello che succede da noi <strong>la</strong> televisione<br />

non par<strong>la</strong> mai…<br />

- Come no, hanno par<strong>la</strong>to anche di noi in televisione,<br />

per <strong>la</strong> faccenda dei nomadi..<br />

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- Ci sono novità?<br />

- Non so, ma <strong>la</strong> vedo dura per loro, per venire<br />

qui… mi hanno detto che l’Enel gli ha anche sfi<strong>la</strong>to<br />

i cavi del<strong>la</strong> corrente…<br />

- E hai saputo del<strong>la</strong> nostra tangenziale?<br />

- Si, ho visto che hanno preso possesso dei terreni…<br />

sarà <strong>la</strong> volta buona?<br />

- Mah, quanto meno sarà un altro passo avanti,<br />

no?<br />

- Speriamo davvero di assistere presto al primo<br />

colpo di ruspa…<br />

- Ci saranno altri ostacoli?<br />

- Dicono che non dovrebbero più essercene,<br />

adesso…<br />

- Si, perché, guarda, anche ieri c’era <strong>la</strong> coda che<br />

arrivava al<strong>la</strong> curva di San Giovanni…<br />

- Un quarto d’ora per superare il paese…<br />

- Il semaforo serve, però…<br />

- Lo sai che in una città del<strong>la</strong> Danimarca hanno<br />

eliminato tutti i semafori e i segnali stradali in città?<br />

- Cioè?<br />

- Si, hanno pensato che andando piano e senza<br />

segnaletica, sei costretto a stare più attento e<br />

così diminuiscono gli incidenti…<br />

- Ma va là… e chi ci va piano da noi?<br />

- Beh, là hanno messo il limite dei trenta all’ora<br />

in città…<br />

- Posso ridere?<br />

- Ma dicono che funziona…<br />

- Però, se non ci sono nè segnali né limiti, come<br />

fanno a dare le multe?<br />

- Si vede che non le danno…<br />

- Allora potremmo licenziare tutti gli ausiliari del<br />

traffico !?<br />

- Magari…<br />

- Allora comincia a piacermi questo sistema…<br />

Dove hai detto che lo fanno?<br />

- In Danimarca….<br />

- Da che parte si va?<br />

- Te salude!<br />

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17


18<br />

LA CONCHIGLIA<br />

CHIUSO IL LUNEDI<br />

L’agricoltura del futuro<br />

si studia a Guidizzolo<br />

Organizzata principalmente dal<strong>la</strong> Ferrari Costruzioni Meccaniche si è svolta <strong>la</strong> dodicesima edizione<br />

del<strong>la</strong> manifestazione “Orticultura-tecnica in campo”.<br />

Più di mille operatori da tutto il mondo a Mantova per una manifestazione unica nel suo genere.<br />

Grazie a due tra le più importanti nostre aziende<br />

che operano nel settore e per il settore agricolo,<br />

<strong>la</strong> ‘Ferrari costruzione meccaniche’ e <strong>la</strong> ‘Idromeccanica<br />

Lucchini’, Guidizzolo ha ospitato nel<br />

gennaio scorso <strong>la</strong> 12ª edizione di ‘Orticoltura in<br />

campo’. Una manifestazione unica nel suo genere<br />

che anche in<br />

questa occasione<br />

ha richiamato più<br />

di mille operatori<br />

da tutto il mondo.<br />

Tre giorni durante i<br />

quali si sono svolti<br />

una decina di<br />

seminari tematici<br />

destinati agli operatori<br />

del settore<br />

e che hanno visto<br />

<strong>la</strong> partecipazione<br />

di qualificati re<strong>la</strong>tori<br />

del mondo<br />

dell’Università e<br />

dei professionisti<br />

dell’agricoltura.<br />

Difesa, innovazione<br />

e competitività<br />

i titoli dati alle tre<br />

giornate che hanno<br />

visto <strong>la</strong> parte<br />

più interessante<br />

nelle dimostrazioni<br />

e prove in campo.<br />

Perché è questo<br />

ciò che rende il<br />

settore del<strong>la</strong> meccanizzazioneagrico<strong>la</strong><br />

un modello<br />

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da imitare soprattutto in quel rapporto forte<br />

e continuo tra gli utilizzatori finali, i produttori<br />

di macchine agricole e gli inventori di nuove<br />

tecniche e modalità di coltivazione. Le dimostrazioni<br />

si sono svolte all’interno delle serre<br />

realizzate dall’azienda Idromeccanica Lucchini<br />

con <strong>la</strong> partecipazione del<strong>la</strong> Ferrari costruzioni<br />

meccaniche e di altre aziende mantovane. “La<br />

soddisfazione è grande – dichiara Francesco<br />

Ferrari del<strong>la</strong> Ferrari costruzioni meccaniche<br />

di Guidizzolo, azienda da 40 anni sul mercato<br />

e leader a livello mondiale nel<strong>la</strong> produzione di<br />

macchine operatrici – questa manifestazione<br />

è il coronamento di anni di impegno e il riconoscimento<br />

che <strong>la</strong> qualità al<strong>la</strong> fine paga sempre”.<br />

“Quando si dice che l’agricoltura è fatta<br />

di tradizione si dice una cosa vera – aggiunge<br />

Massimo Lucchini del<strong>la</strong> Idromeccanica Lucchini,<br />

azienda leader nel settore delle serre di alta<br />

tecnologia – ma oggi agricoltura è anche sinonimo<br />

di tecniche nuove, attenzione all’ambiente<br />

e competitività”. Le macchine, punto centrale<br />

del<strong>la</strong> manifestazione, sono il mezzo che si offre<br />

all’agricoltore per essere sempre più competitivo<br />

e all’altezza degli standard di qualità richiesti<br />

dal mercato: i mezzi devono essere non solo<br />

rapidi ma anche in grado di operare secondo<br />

i principi più avanzati dell’agronomia. E vederli<br />

al <strong>la</strong>voro ha consentito a tutti i partecipanti di<br />

rendersi conto di quanti passi avanti ha fatto<br />

il settore del<strong>la</strong> meccanizzazione agrico<strong>la</strong>, con<br />

un’attenzione non solo al<strong>la</strong> funzionalità ma anche,<br />

perché no, al design e al<strong>la</strong> qualità italiana<br />

che rendono queste aziende leader dei settori<br />

di mercato. “Il successo di questi tre giorni è<br />

anche <strong>la</strong> dimostrazione che le aziende mantovane<br />

hanno voglia di aggregazione e di creare


col<strong>la</strong>borazioni che coinvolgono tutta <strong>la</strong><br />

filiera di produzione – conclude Francesco<br />

Ferrari che riveste anche <strong>la</strong> carica<br />

di vicepresidente di Api Mantova<br />

e presidente di Promoimpresa-azienda<br />

speciale del<strong>la</strong> Camera di Commercio –<br />

non si vince più da soli. Serve trovare<br />

il modo di col<strong>la</strong>borare per continuare a<br />

crescere, rimanendo flessibili e mantenendo<br />

quell’autonomia di operare che<br />

consente di essere competitivi e sempre<br />

un passo avanti agli altri”. In un<br />

periodo difficile come quello attuale è<br />

straordinario vedere come alcuni settori<br />

e soprattutto le piccole e medie imprese<br />

continuino ad investire in ricerca<br />

e sviluppo e in promozione sui mercati.<br />

La qualità vince sempre: è questa <strong>la</strong><br />

chiave del successo di manifestazioni<br />

come ‘Orticultura-tecnica in campo’ <strong>la</strong><br />

quale rappresenta il più grande evento<br />

italiano dedicato all’orticultura e questo<br />

anche grazie all’originalità del<strong>la</strong> sua<br />

impostazione; un’originalità che risiede<br />

soprattutto nel giusto mix tra esigenze<br />

di promozione commerciale, prove di<br />

funzionamento delle macchine e aggiornamento<br />

professionale degli operatori.<br />

In una paro<strong>la</strong>: fare rete.<br />

Alcuni momenti del<strong>la</strong> manifestazione, con le macchine<br />

in funzione e Francesco Ferrari, che accoglie gli ospiti.<br />

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19


20<br />

Un girotondo solidale<br />

Percorsi di animazione di una rete comunitaria<br />

Nel mese di ottobre 2009, presso il CDD, Centro<br />

Diurno Disabili, di Rebecco, si sono incontrati i<br />

rappresentanti delle seguenti Associazioni di volontariato:<br />

GVG, ANFFAS, AIDO, AVIS, PRO LOCO, PROTE-<br />

ZIONE CIVILE, ANSPI, CARITAS, CROCE ROSSA,<br />

ORIZZONTI, ALTRI MONDI, AMICI DI REBECCO,e<br />

di altri Enti e Istituzioni del territorio: l’Istituto<br />

d’Arte “Alessandro Dal Prato” , <strong>la</strong> Casa di Riposo<br />

“Fondazione Rizzini”, l’Assessorato alle politiche<br />

sociali del Comune, per dare operatività ad un<br />

progetto finalizzato ad implementare <strong>la</strong> “coesione<br />

sociale“ nel territorio di Guidizzolo.<br />

La Fondazione Cariplo, con il Bando 2008, ha dato<br />

mandato, al GVG (Gruppo Volontari Guidizzolesi)<br />

in qualità di ente promotore, di coinvolgere coloro<br />

che da sempre sono impegnati volontariamente<br />

nel<strong>la</strong> comunità, a creare occasioni d’incontro per<br />

favorire le re<strong>la</strong>zioni.<br />

Il Progetto ha come finalità di vivere “diversamente”<br />

dove si abita, sia dal punto di vista degli<br />

spazi che del<strong>la</strong> rete delle re<strong>la</strong>zioni, attraverso <strong>la</strong><br />

progettazione di eventi ricreativi, a tema, dedicati<br />

alle “diverse età“ e “alle diverse culture“.<br />

Lo scopo è di far incontrare e interagire esperienze<br />

di vita diverse, in una picco<strong>la</strong> comunità,<br />

con l’intento di “stare insieme“ e far uscire dal<strong>la</strong><br />

solitudine e da un vissuto di emarginazione anche<br />

chi non ha risorse per far sentire <strong>la</strong> propria voce o<br />

per prendere iniziative.<br />

Si creano occasioni per favorire un sentimento<br />

di cittadinanza e di appartenenza al<strong>la</strong> collettività,<br />

soprattutto da parte di quelle fasce deboli del<strong>la</strong><br />

comunità che, o per poche risorse, o per una<br />

diversità culturale, necessitano di una rete re<strong>la</strong>zionale,<br />

di supporto umano, che alimenti le loro<br />

possibilità di coinvolgimento nel sociale. Con una<br />

logica diversa rispetto al<strong>la</strong> missione del volontariato<br />

finora intesa come erogazione di un intervento<br />

in risposta al bisogno del<strong>la</strong> persona. In questo<br />

caso si vuole condividere il bisogno d’ incontrarsi<br />

e di sentirsi efficaci nel<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione, mettendo in<br />

campo, ciascuno, le proprie risorse personali per<br />

“fare qualcosa”, non solo per sé stessi ma anche<br />

per qualcun altro, nel luogo dove si vive.<br />

I focus del progetto sono nel<strong>la</strong> cura delle partnership<br />

fra le associazioni di volontariato e i diversi<br />

Enti e Istituzioni presenti nel Comune di Guidizzolo,<br />

nell’organizzazione d’interventi finalizzati al<strong>la</strong><br />

gestione del tempo libero per persone con fragilità,<br />

e non solo, attraverso l’attivazione del<strong>la</strong> rete<br />

costituita dalle istituzioni locali, dal<strong>la</strong> famiglia, dal<br />

volontariato e dai servizi di gestione dell’utenza,<br />

già a partire dal<strong>la</strong> fase progettuale.<br />

Questi mesi di progettazione delle attività, sono<br />

serviti ad unire le nostre forze e ad ampliare il<br />

tavolo, facendo conoscere il percorso all’interno<br />

di riunioni pubbliche organizzate dal<strong>la</strong> Pro Loco,<br />

e accogliendo altri gruppi, come l’Associazione<br />

ARCA.<br />

Il risultato è stato sorprendente: il paese si è<br />

animato, <strong>la</strong> rete d’interventi è molto estesa e gli<br />

appuntamenti programmati sono tanti e diversi<br />

. Ogni mese ci vede attivi nel<strong>la</strong> realizzazione di<br />

eventi aperti al<strong>la</strong> cittadinanza, alcuni anche di<br />

spessore culturale e sociale.<br />

Per il momento comunico le occasioni d’incontro<br />

più vicine, nei prossimi numeri del<strong>la</strong> “ <strong>Notizia</strong>”<br />

sarà riportato il calendario delle successive iniziative:<br />

Il 16 e il 27 Aprile , in “ Sa<strong>la</strong> Consigliare” si svolgeranno<br />

due serate dedicate al “ Viaggio del<strong>la</strong><br />

vita”: <strong>la</strong> prima sarà animata dall’Associazione<br />

ARCA, con <strong>la</strong> testimonianza di una famiglia che ci<br />

racconterà <strong>la</strong> propria esperienza nell’ambito del<strong>la</strong><br />

dipendenza , e dal<strong>la</strong> Comunità “ Don Vareschi” di<br />

Sacca di Goito che ci parlerà , attraverso diapositive<br />

e <strong>la</strong> testimonianza di utenti e operatori ,del<strong>la</strong><br />

vita in una Comunità per persone con disabilità.<br />

La seconda serata sarà dedicata al racconto di<br />

due famiglie di culture diverse, provenienti dal<strong>la</strong><br />

Costa D’Avorio e dal Bang<strong>la</strong>desh.<br />

Per stare insieme, per conoscerci, solitamente<br />

non ci sono tante occasioni: venite ad unirvi a<br />

questo girotondo.<br />

Maria Cristina Butti<br />

(Coordinatrice del progetto)


Games area<br />

a cura di Davide Truzzi<br />

I lettori possono suggerire argomenti che siano di interesse generale<br />

Heavy Rain<br />

“Cosa sareste disposti a fare per salvare <strong>la</strong><br />

vita di qualcuno che amate?”<br />

Questo è l’interrogativo che gli sviluppatori degli<br />

studi Quantic Dream ci pongono in Heavy<br />

Rain, nuova creazione video ludica in esclusiva<br />

su Ps3 ed esempio <strong>la</strong>mpante di come con il<br />

trascorrere degli anni, grazie ad una costante e<br />

progressiva crescita tecnologica, l’industria videoludica<br />

internazionale sia in grado di creare<br />

prodotti sempre più innovativi e qualitativamente<br />

straordinari, avvicinandosi alle grandi produzioni<br />

cinematografiche holliwoodiane. Heavy<br />

Rain infatti non può essere considerato come<br />

un semplice videogame ma come una vera e<br />

propria esperienza virtuale, un film interrativo,<br />

in cui il livello di coinvolgimento è tale da creare<br />

emozioni che solo un film e <strong>la</strong> vita reale posso<br />

concorrere a ricreare. In questa avvincente<br />

esperienza a tinte noir il giocatore è chiamato<br />

ad impersonare quattro differenti personaggi:<br />

Scott Shelby, investigatore privato, Ethan Mars,<br />

architetto a cui è stato rapito il figlio, Madison<br />

Paige, giornalista, e Norman Jaiden, agente<br />

dell’ FBI, accomunati dal<strong>la</strong> ricerca, anche se<br />

con modalità e scopi leggermente differenti, di<br />

un efferato assassino: Il killer dell’origami. Sa-<br />

remo così trasportati in una serie di eventi tanto<br />

drammatici quanto realistici, in una disperata<br />

corsa contro il tempo dove ogni decisione presa,<br />

ogni strada imboccata, porta a continui e<br />

differenti evoluzioni nel<strong>la</strong> trama di questo innovativo<br />

film interrativo. Il giocatore avrà dunque<br />

<strong>la</strong> possibilità di ripercorrere l’avventura dopo <strong>la</strong><br />

sua conclusione, compiendo azioni diverse e<br />

prendendo decisioni differenti, così da giungere<br />

a nuove evoluzioni nel<strong>la</strong> trama.<br />

Per quanto riguarda l’aspetto tecnico-qualitativo,<br />

Heavy Rain si attesta su livelli audiovisivi di<br />

estrema eccellenza, grazie ad un livello grafico<br />

rasente il fotorealismo, una direzione artistica<br />

straordinaria ed una coinvolgente quanto emozionante<br />

colonna sonora, in grado di rendere<br />

unici e memorabili i passi salienti di questa innovativa<br />

esperienza video ludica.<br />

Unico neo di questa produzione è rappresentato<br />

dal partico<strong>la</strong>re tipo di controlli utilizzati, tesi a<br />

creare un maggior livello di impersonificazione<br />

con i personaggi ma penalizzanti a fini prettamente<br />

ludici.<br />

Un’esperienza quindi consigliatissima, ma dedicata,<br />

per gli argomenti e per i contenuti trattati<br />

, ad un pubblico adulto.<br />

Davide Truzzi<br />

Cliniche dentistiche in Croazia<br />

Giorgio Viaggi, specializzata nel campo del trasporto di persone, con i sempre richiesti transfer da<br />

e per i principali aeroporti, le gite e il servizio taxi privato, ha recentemente ampliato <strong>la</strong> gamma dei<br />

servizi offerti al<strong>la</strong> cliente<strong>la</strong> con il nuovo transfer da e per le più note cliniche odontoiatriche operanti<br />

in Croazia, visto il considerevole aumento del<strong>la</strong> domanda di interventi odontoiatrici a prezzi<br />

competitivi svolti presso le migliori strutture croate, celebri per l’alto standard qualitativo e <strong>la</strong><br />

professionalità garantita. Come segna<strong>la</strong>toci, a parità di risultati le tariffe sono mediamente ridotte<br />

di oltre il 50% (incluso il trasporto privato) rispetto a quanto richiesto in Italia.<br />

Giorgio Viaggi si rende quindi disponibile ad effettuare questo servizio anche per i cittadini di Guidizzolo<br />

e, se richiesto, a mettere in contatto i potenziali clienti con i vari studi dentistici per approfondimenti<br />

e preventivi gratuiti, proponendo l’eventuale transfer nel totale re<strong>la</strong>x di un Mercedes<br />

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- Servizio trasferimento da e per<br />

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vengono effettuati con<br />

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il massimo comfort:<br />

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con connessione internet<br />

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21


22<br />

Istituto Statale d’Arte<br />

Alessandro Dal Prato<br />

L’Istituto d’Arte va al Museo<br />

Il Centro Pastorale Giovanile del<strong>la</strong> Diocesi di Mantova,<br />

per avvicinare le nuove generazioni alle problematiche<br />

bibliche ed al<strong>la</strong> riflessione critica sui fenomeni<br />

del mondo contemporaneo ha bandito un concorso<br />

artistico finalizzato ad una mostra, sul tema storicoreligioso:<br />

“Babilonia e Gerusalemme: <strong>la</strong> città del caos<br />

o <strong>la</strong> città delle re<strong>la</strong>zioni”.<br />

L’argomento, partico<strong>la</strong>rmente stimo<strong>la</strong>nte, è stato accolto<br />

con grande entusiasmo e disponibilità dagli<br />

alunni delle c<strong>la</strong>ssi IV AM, IV B, V B e V C dell’Istituto<br />

Statale d’Arte “A. Dal Prato” di Guidizzolo, che lo hanno<br />

approfondito con l’aiuto dei propri docenti e di don<br />

Giampaolo Ferri, responsabile del centro pastorale<br />

giovanile.<br />

Gli studenti si sono cimentati in multiformi interpretazioni<br />

del tema, producendo circa 50 opere di livello<br />

qualitativo tecnico- artistico partico<strong>la</strong>rmente elevato,<br />

dalle quali è emersa una lucida analisi interpretativa<br />

dei fenomeni problematici del<strong>la</strong> nostra società, vissuta<br />

come frammentazione dell’uomo, rottura dell’equilibrio,<br />

buio, disordine, assenza di dialogo e di fede, ma<br />

allo stesso tempo, anche un’ostinata ricerca del<strong>la</strong><br />

ricomposizione delle parti e dell’armonia.<br />

Una bel<strong>la</strong> lezione di vita per tutti noi adulti.<br />

La Commissione giudicatrice, composta dal prof. Antonio<br />

Piazza, ex dirigente<br />

dell’Istituto, dal<strong>la</strong> prof.ssa<br />

Rosamaria Smetana, da don<br />

Gianpaolo Ferri e dal dott.<br />

Marco Rebuzzi, conservatore<br />

del museo diocesano,<br />

ha assegnato il 1° premio<br />

all’opera “Les Fleurs du<br />

Mal” realizzata da Ghisleri<br />

Matteo, Compagnoni Marika,<br />

Arvati Valentina, Zuanetti<br />

Giada, Pea Valentina, del<strong>la</strong><br />

c<strong>la</strong>sse IVB, il 2° premio<br />

all’opera “Dark & Bright”<br />

A cura del dirigente sco<strong>la</strong>stico Prof.ssa Franca Damico<br />

realizzata da Pjetri Alma,<br />

Maknaoui Hanane, Sa<strong>la</strong>ndini<br />

Annalisa, Alessia<br />

Oberti, Arianna Bertani,<br />

del<strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse IV B, ed il 3°<br />

premio all’opera “Armonia<br />

Impossibile?” realizzata<br />

da Gervasi Ileana, del<strong>la</strong><br />

c<strong>la</strong>sse V B.<br />

Al<strong>la</strong> premiazione, avvenuta<br />

presso <strong>la</strong> sede del<br />

Museo Diocesano, era<br />

presente un folto pubblico:<br />

giornalisti, studenti,<br />

genitori, docenti dell’Istituto d’Arte, nonché <strong>la</strong> Commissione<br />

giudicatrice e il direttore dello stesso Museo<br />

Mons. Roberto Brunelli.<br />

Al momento del<strong>la</strong> proc<strong>la</strong>mazione dei vincitori e dell’assegnazione<br />

del premio, un viaggio a Berlino, nelle<br />

maestose sale dello storico pa<strong>la</strong>zzo, una ventata di<br />

incontenibile entusiasmo ha scosso l’austero silenzio<br />

che abitualmente<br />

regna<br />

nell’ambiente,entusiasmo<br />

che ha<br />

reso partico<strong>la</strong>rmente<br />

felici gli organizzatori.Un’occasioneimportante<br />

per<br />

l’Istituto A. dal Prato, un grande riconoscimento al<strong>la</strong><br />

sua opera formativa umana e sociale, vedere esposte<br />

presso il Museo più prestigioso di Mantova, accanto<br />

a raccolte note, i significativi <strong>la</strong>vori prodotti dal<strong>la</strong> riflessione<br />

dei suoi promettenti studenti.


In difesa dello scarabocchio<br />

Ho deciso di scrivere questa breve re<strong>la</strong>zione<br />

per difendere <strong>la</strong> mia rego<strong>la</strong>re attività espressiva<br />

dall’incomprensione di alcune persone.<br />

Va precisato che le parole qui scritte non hanno<br />

alcun scopo provocatorio, al contrario sto<br />

esprimendo le mie idee e così facendo, metto<br />

in pratica gli insegnamenti a me sempre dati da<br />

insegnanti ben intenzionati ad educarmi. Quindi<br />

raccomando ed in un certo senso richiedo, <strong>la</strong><br />

massima serietà e comprensione da parte di<br />

qualunque destinatario di questo tema.<br />

Dopo questa tanto rapida quanto pratica premessa,<br />

inizio con l’esporre ciò che viene chiamato<br />

disegno. In realtà l’argomento “disegno”<br />

potrebbe essere talmente vasto e complicato<br />

che potrebbe diventare difficile circoscriverlo<br />

in un unico ambito. Cercherò tuttavia di essere<br />

sintetico e riassumere il più possibile <strong>la</strong> dinamica<br />

del discorso.<br />

Realizzare un disegno richiede <strong>la</strong> valutazione<br />

di diversi canoni e tecniche: tra<strong>la</strong>sciando il segno<br />

grafico, i primi elementi da tracciare sono<br />

le linee guida (linee adibite al<strong>la</strong> creazione di un<br />

basamento del disegno stesso). Senza di esse<br />

l’opera rischia fortemente l’incoerenza rispetto<br />

l’intenzione iniziale. Superato questo primo<br />

ostacolo, <strong>la</strong> sfida successiva consiste nel<strong>la</strong><br />

selezione più o meno scrupolosa delle linee<br />

guida che tracciano concretamente il profilo<br />

dell’immagine; tale processo è accompagnato<br />

dall’eventuale inserimento di nuovi segni più<br />

marcati i quali portano al completamento del<br />

disegno.<br />

Tengo presente che l’azione del disegnare che<br />

ho appena descritto è molto generalizzata, trattasi<br />

infatti del<strong>la</strong> forma di disegno maggiormente<br />

conosciuta ed applicata. Almeno personalmente<br />

par<strong>la</strong>ndo, io uso quasi esclusivamente<br />

questa. Sempre rimanendo sull’opinione di me<br />

medesimo, sono quasi totalmente convinto che<br />

vi siano infinite tecniche e metodi di disegno:<br />

l’ampio numero di materiali, attrezzi e stili, crea<br />

innumerevoli combinazioni che possono essere<br />

lievemente o fortemente le une diverse dalle<br />

altre.<br />

Non dobbiamo comunque dimenticarci del vero<br />

protagonista del<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione: lo scarabocchio!<br />

Ma allora perché avrei dovuto par<strong>la</strong>re del disegno?<br />

Per l’appunto, scarabocchiare e disegnare<br />

sono due cose ben distinte. L’unico motivo<br />

per cui ho par<strong>la</strong>to del secondo è far conoscere,<br />

o meglio ricordare, le differenze tra i due.<br />

Inizierò quindi a par<strong>la</strong>re del segno aniconico.<br />

Questo segno è perfetta espressione del<strong>la</strong><br />

volontà del<strong>la</strong> mente che lo crea. Si tratta del<strong>la</strong><br />

forma d’arte più semplice da riprodurre, ciò<br />

non toglie il fatto che può essere estremamente<br />

carica di significato e il risultato è quasi sempre<br />

apprezzabile. Teniamo comunque ben presente<br />

che se questi segni sono semplici da riprodurre,<br />

non sempre sono facili da interpretare.<br />

Sorvo<strong>la</strong>ndo l’analisi critica e volendo poetica<br />

di questi segni, guardiamone il <strong>la</strong>to tecnico: il<br />

segno aniconico, definito più comunemente<br />

scarabocchio, lo si ottiene con gesti puramente<br />

naturali del<strong>la</strong> mano, creato spesso distrattamente,<br />

senza un precedente progetto mentale.<br />

Il segno ottenuto può risultare semplice o artico<strong>la</strong>to,<br />

può perfino<br />

rispecchiare<br />

nel suo stile e<br />

nel<strong>la</strong> sua forma lo<br />

stato d’animo o i<br />

pensieri subconsci<br />

di chi lo crea.<br />

Mi pare giusto ed<br />

opportuno a questo<br />

punto dare<br />

esempi concreti<br />

su come lo scarabocchio<br />

possa<br />

essere considerato<br />

una forma<br />

d’arte più che<br />

qualificata. Consideriamo<br />

due tra<br />

i tanti artisti: Kandinsky<br />

e Picasso.<br />

Per il primo dei<br />

due, alcune opere sono state definite come<br />

aniconiche, specialmente i suoi <strong>la</strong>vori su carta.<br />

E per chi ha modo di visitare il museo di “Reina<br />

Margherita” a Madrid, potrà accedere al<strong>la</strong> sa<strong>la</strong><br />

dedicata interamente agli studi di Picasso per<br />

i suoi dipinti e a quei <strong>la</strong>vori su carta creati da<br />

linee semplici e continue le quali creano figure<br />

più artico<strong>la</strong>te.<br />

Per concludere, è risaputo che dedicarsi a<br />

questa forma d’Arte può essere incredibilmente<br />

liberatorio. Ci tengo inoltre a precisare che<br />

scarabocchiare accresce costantemente <strong>la</strong><br />

confidenza dell’artista con gli attrezzi che utilizza,<br />

si imparano nuove tecniche e si esercita<br />

il proprio segno grafico. Insomma, dedicarsi<br />

all’aniconismo fa maturare enormemente<br />

l’esperienza artistica. Io lo consiglio a tutti.<br />

Alessandro Antonini<br />

cl.IV AM<br />

23


24<br />

Anima e cuore<br />

A cura di Sandra Tosi<br />

Zanichelli, Garzanti e Treccani stanno litigando per avere i miei aggiornamenti ai<br />

loro dizionari!<br />

Scherzo, naturalmente, ma ho provato a dare spiegazioni, sia pure discutibili e<br />

personali, ad alcuni termini di uso comune.<br />

Il mio vocabo<strong>la</strong>rio semiserio.<br />

Prima parte<br />

AMICIZIA: il sorriso che cancel<strong>la</strong> le <strong>la</strong>crime <strong>la</strong>sciate<br />

da un amore finito.<br />

AMORE: quando non pensi ad una persona in<br />

partico<strong>la</strong>re, ma vedi il mondo con gli occhi del<br />

cuore.<br />

ANGOSCIA: un pugno che ti spacca il petto e<br />

non ti <strong>la</strong>scia nemmeno respirare<br />

ANSIA: quando <strong>la</strong> <strong>la</strong>ncetta dell’orologio non ne<br />

vuole proprio sapere di andare avanti, anche se<br />

hai appena cambiato <strong>la</strong> pi<strong>la</strong>.<br />

BONTÁ: non rifiutare mai un aiuto e <strong>la</strong>sciare<br />

che gli altri ti credano un poco citrullo!<br />

COLPA: l’amarezza di capire che potevi fare<br />

qualcosa, ma che non ci hai nemmeno provato.<br />

CONFIDENZA: comunicazione segreta, meglio<br />

se solo … con te stesso!!!<br />

DOLCEZZA: un babà al rum che non tutti apprezzano,<br />

per l’alto tasso alcolico.<br />

EMOZIONE: <strong>la</strong> sensazione di camminare<br />

sull’acqua e vivere ad una spanna dal cielo.<br />

FELICITÁ: apprezzare ogni minuto del<strong>la</strong> tua<br />

giornata, anche quando non hai tempo da perdere.<br />

FIDUCIA: trovare il meglio di te stesso, nei tuoi<br />

simili.<br />

GIOIA: un arcobaleno dopo il temporale, tanto<br />

breve quanto incantevole, che nemmeno il tempo<br />

potrà cancel<strong>la</strong>re.<br />

INDECISIONE : una scelta tra ciò che desideri e<br />

quello che ti sembra più giusto.<br />

INTERESSE: guardare una corol<strong>la</strong> in boccio e<br />

chiedersi il colore che avrà, domani.<br />

INTUIZIONE: quando il tuo cuore fa un salto nel<br />

futuro ma non ci rimane per molto, poi torna.<br />

LUNGIMIRANZA: un vestito troppo bello, conservato<br />

nell’armadio, per i dì di festa e … scoprire<br />

troppo tardi che si è tarmato.<br />

MALAUGURIO: boomerang che molto spesso,<br />

non ha nemmeno lunghe traiettorie da percorrere.<br />

VITA: TUTTO QUESTO INSIEME ED ALTRO AN-<br />

CORA…<br />

sandratosi@gmail.com


Il Collegio Convitto Municipale di<br />

Desenzano del Garda<br />

Fra gli allievi molti professionisti di Guidizzolo<br />

Venne fondato al<strong>la</strong> fine del ‘700 dal sacerdote<br />

Giro<strong>la</strong>mo Bagatta, insigne studioso di teologia e filosofia,<br />

sulle ceneri di un ginnasio comunale dove era docente<br />

insieme al poeta concittadino Angelo Anelli.<br />

Successivamente si aggiunse il triennio liceale<br />

c<strong>la</strong>ssico, affiancato al convitto, e nel 1815 l’imperatore<br />

Francesco I°, Re del Lombardo – Veneto, d’Ungheria e di<br />

Boemia, ne riconobbe il diploma valido per l’accesso a<br />

tutte le università dell’impero asburgico.<br />

Ben presto il collegio si trovò c<strong>la</strong>ssificato insieme<br />

ai più insigni del<strong>la</strong> Lombardia, dell’Emilia e del Piemonte,<br />

in generale gestiti da Gesuiti, Barnabiti e Scolopi.<br />

Possiamo annoverare:<br />

il Convitto Nazionale MariaLuigia di Parma,<br />

il Collegio San Carlo di Modena,<br />

il Real Collegio Carlo Alberto di Moncalieri,<br />

il Collegio Zucchi di Monza e<br />

il Collegio San Francesco di Lodi.<br />

In tutte queste realtà, oltre allo studio inteso<br />

come approfondimento principale, venivano affiancate<br />

altre attività come il teatro, <strong>la</strong> musica e gli sport d’epoca;<br />

ed era norma, sin dalle origini, di perpetuare <strong>la</strong> memoria<br />

dei migliori allievi attraverso i loro ritratti, conservati negli<br />

stessi istituti come veri e propri “exemp<strong>la</strong> virtutis”.<br />

Dal 1882 al 1885 per quattro anni Giosuè Carducci<br />

vi ricoprì l’incarico di regio commissario per <strong>la</strong> maturità<br />

c<strong>la</strong>ssica definendo il Collegio Convitto e l’attiguo liceo<br />

c<strong>la</strong>ssico”uno dei migliori binomi d’Italia per serietà ed<br />

organizzazione, dove si alimenta <strong>la</strong> fiamma delle virtù e<br />

del sapere”.<br />

Alloggiava all’albergo “Tre corone” con annesso<br />

stallo, sito tra via Roma e via Gramsci, e spesso frequentava<br />

<strong>la</strong> trattoria Torazzina dove fece apporre un’epigrafe<br />

muraria:<br />

“Per sedare l’ardore dello spirito,<br />

per sciogliere l’amaro degli affanni,<br />

per temprare il vigore e <strong>la</strong> grazia,<br />

per attingere dai carmi e dai vini benacensi<br />

i<strong>la</strong>rità e buon umore”.<br />

Altri regi commissari poeti e letterati furono<br />

Guido Mazzoni, dell’università di Padova, Vittorio Bellio<br />

dell’università di Pavia e Ettore Stampini dell’università<br />

di Torino.<br />

Questo ambiente culturale ebbe anche come<br />

interlocutori Ippolito Pindemonte, poeta veronese, Silvio<br />

Pellico scrittore e patriota torinese, Cesare Arici poeta<br />

bresciano e il conte Treccani degli Alfieri, artefice del<strong>la</strong><br />

c<strong>la</strong>ssica enciclopedia.<br />

Facendo un lungo salto troviamo fra gli insegnanti<br />

il contemporaneo cantautore Roberto Vecchioni,<br />

professore di <strong>la</strong>tino e greco.<br />

Con il primo ‘900 si aggiunsero <strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> tecnica<br />

di avviamento professionale e le elementari, fino al 1934<br />

frequentate anche pubblicamente come scuo<strong>la</strong> d’élite,<br />

e con <strong>la</strong> metà del ‘900 il liceo<br />

scientifico, <strong>la</strong> ragioneria ed il<br />

liceo linguistico.<br />

Dal 1960 il comune di<br />

Desenzano ha <strong>la</strong> proprietà dei<br />

ritratti di don Giro<strong>la</strong>mo Bagatta<br />

(1772 – 1830) e di don Felice<br />

Deder (1783 – 1848), principale<br />

col<strong>la</strong>boratore, nonché di<br />

cinque allievi eletti, considerati<br />

principi del<strong>la</strong> gioventù.<br />

All’inizio del ‘900 gli<br />

“exemp<strong>la</strong> virtutis” avevano<br />

spento il loro significato nobiliare<br />

e non venivano più additati<br />

come tali, restava però<br />

sempre il giudizio di merito in<br />

abiti borghesi.<br />

Nell’era postbellica<br />

del<strong>la</strong> 2ª guerra mondiale<br />

gli allievi guidizzolesi si sono<br />

sempre fatti onore, anche se<br />

possedevano un altro tipo di esplosivo.<br />

Il fondatore del Liceo don<br />

Giro<strong>la</strong>mo Bagatta nel 1812<br />

Il Collegio da loro frequentato non portava più il<br />

segno dell’atavica esclusività ma i fondamenti principali,<br />

adeguati ai tempi, in quell’ambiente sono sempre rimasti<br />

vivi e dai risultati, ancora palesi, si vede che essi hanno<br />

fatta propria <strong>la</strong> scritta <strong>la</strong>tina che incombe sul maestoso<br />

ingresso:<br />

“Si melior aliquando exiturus, puer,<br />

ingredi, sin peior, recede”<br />

(“Ragazzo, se sarai migliore quando uscirai, entra,<br />

se peggiore, torna indietro”)<br />

L’orgoglio dell’appartenenza, in qualsiasi campo postiva,<br />

rimane sempre vivo.<br />

Elodio Perani<br />

25


26<br />

Notizie<br />

dall’Amministrazione<br />

A CURA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI GUIDIZZOLO<br />

Partita l’occupazione dei terreni<br />

per i <strong>la</strong>vori del<strong>la</strong> tangenziale<br />

“Questo è un sogno che si realizza”. Ha esordito così<br />

lo scorso 22 marzo, nel<strong>la</strong> sa<strong>la</strong> consiliare di Guidizzolo,<br />

il sindaco Graziano Pelizzaro nel salutare gli intervenuti<br />

all’affol<strong>la</strong>ta conferenza stampa convocata da<br />

Provincia e Comune per illustrare lo stato dell’arte re<strong>la</strong>tivamente<br />

ai <strong>la</strong>vori per <strong>la</strong> costruzione del<strong>la</strong> tangenziale<br />

di Guidizzolo. Accanto a Pelizzaro il vice presi-<br />

dente del<strong>la</strong> Provincia C<strong>la</strong>udio Camocardi, i sindaci di<br />

Cavriana e Medole Giambattista Ruzzenenti e BenHur<br />

Tondini, l’Ing. Antonio Covino progettista dell’opera,<br />

il dr. Andrea Flora e <strong>la</strong> dr.a Gloria Vanz responsabili<br />

dei settori Espropri e Patrimonio del<strong>la</strong> Provincia. Del<br />

resto <strong>la</strong> giornata è effettivamente di quelle ‘storiche’:<br />

iniziava infatti <strong>la</strong> fase re<strong>la</strong>tiva all’occupazione dei terreni<br />

necessari al<strong>la</strong> costruzione dell’arteria che si<br />

pone, come ha ricordato Camocardi, “…quale<br />

secondo intervento di sempre in Provincia dopo<br />

l’asse interurbano, ma primo per flussi di traffico,<br />

inquinamento e disagi al<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione”. In sa<strong>la</strong><br />

l’on.le Carra, <strong>la</strong> giunta e numerosi consiglieri<br />

comunali; il consigliere regionale ed ex sindaco<br />

Carlo Maccari e il suo predecessore Giovanni<br />

Zangobbi. “A loro due, ha sottolineato Pelizzaro,<br />

va il nostro ringraziamento in quanto proprio<br />

durante le amministrazioni che hanno retto si<br />

sono concretizzate le condizioni per poter procedere”.<br />

In pratica è dal 2004, quando <strong>la</strong> Regione<br />

Lombardia ha messo a disposizione i fondi necessari,<br />

che si è effettivamente potuto par<strong>la</strong>re di<br />

tangenziale per Guidizzolo. “Non siamo qui oggi<br />

perché è l’ultima settimana di campagna elettorale,<br />

ha sottolineato Camocardi, (del resto le forze<br />

politiche qui ci sono tutte) ma perché oggi si<br />

inizia questa attività di verifica dei suoli <strong>la</strong> quale<br />

andrà a concludersi nel mese di maggio”. Da allora<br />

sarà possibile procedere al<strong>la</strong> gara <strong>la</strong> quale<br />

dovrebbe concludersi entro l’anno. Poi toccherà<br />

alle ruspe. E i tre anni successivi per completare<br />

l’opra. “Partendo dai due imbocchi, ha precisato<br />

l’Ing. Covino, con priorità al crocevia di Medole,<br />

in quanto funzionali al resto dei <strong>la</strong>vori”. Soddisfazione<br />

è stata espressa dai sindaci di Medole e<br />

Cavriana: un’opera questa che darà fiato anche<br />

a nuove viabilità. Un p<strong>la</strong>uso per <strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione<br />

istituzionale tra Enti (Comuni, Provincia, Regione<br />

e Stato) è venuto da Camocardi il quale ha<br />

ricordato come dei 42 milioni di euro necessari<br />

38 sono disponili e gli altri 4 deriveranno dal<strong>la</strong><br />

valorizzazione di materiali di cava recuperati<br />

nei chilometri in cui <strong>la</strong> nuova arteria viaggerà in<br />

trincea. “Questa è <strong>la</strong> svolta decisiva, ha concluso<br />

il sindaco: ora si passa al<strong>la</strong> fase operativa”.<br />

E per chiudere l’incontro <strong>la</strong> ‘simbolica’ presa di<br />

possesso di una delle aree interessate, in Via Tomasina.<br />

Due momenti del<strong>la</strong> cerimonia del 22 marzo 2010


La Strada del<strong>la</strong> Memoria e del Futuro<br />

La storia recente del<strong>la</strong> sicurezza stradale ha un inizio<br />

infausto con <strong>la</strong> fine del<strong>la</strong> Mille Miglia. L’incidente di<br />

Guidizzolo, ma avvenuto in territorio di Cavriana il 12<br />

maggio 1957, costituisce il punto di partenza sul tema<br />

del<strong>la</strong> sicurezza nelle strade. Quegli anni non erano<br />

così segnati dal traffico. Circo<strong>la</strong>vano circa 8 milioni<br />

di autovetture, per lo più Fiat, ed i modelli più diffusi<br />

erano <strong>la</strong> 1100 e <strong>la</strong> Topolino. Cilindrate basse, motori<br />

asmatici che inducevano ad una naturale prudenza.<br />

Guidate dai Papà per lo più in gita domenicale, non<br />

superavano mai i 40 Km/h in città e gli 80 nel tracciato<br />

extraurbano. I motori che rombavano erano invece<br />

quelli delle competizioni, Ferrari, Mercedes, Maserati<br />

e dominavano le competizioni dell’epoca: Mille Miglia,<br />

Targa Florio e corse locali. La F1, senza <strong>la</strong> pubblicità<br />

attuale, era confinata ad un ruolo di alta competizione<br />

ma poco seguita. Quindi non era incentivata <strong>la</strong> ricerca<br />

motoristica o sul<strong>la</strong> struttura veico<strong>la</strong>re per quel settore.<br />

Più vivace <strong>la</strong> produzione di vetture sport come <strong>la</strong><br />

Ferrari 335 S, 4 litri di cilindrata , 390 CV, <strong>la</strong> stessa con<br />

cui si schiantò Alfonso De Portago a Guidizzolo. Chiusa<br />

<strong>la</strong> Mille Miglia e relegate in pista le competizioni,<br />

non si assistè comunque al<strong>la</strong> riduzione degli incidenti.<br />

Eugenio Castellotti nel 1957 in prova, Luigi Musso nel<strong>la</strong><br />

gara di Reims (1958),Von Trips a Monza nel 1961,<br />

Lorenzo Bandini a Montecarlo sei anni dopo, sono alcuni<br />

esempi eroici di uomini che sfidarono tutto pur di<br />

arrivare primi. Privi di tutto: dalle cinture alle tute ignifughe,<br />

dai sistemi elettronici di controllo del<strong>la</strong> frenata<br />

e dell’assetto, alle stesse strutture che assorbono le<br />

forze d’urto. Da allora crash e fuoco furono i totem<br />

da abbattere. In parte ci siamo riusciti, almeno nelle<br />

Quando <strong>la</strong> strada ti ruba i sogni<br />

Nell’ambito delle iniziative per incentivare <strong>la</strong> sicurezza<br />

stradale, il Comune di Guidizzolo promuove un incontro<br />

tra gli studenti dell’Istituto d’Arte “Alessandro<br />

gare. L’ultimo decesso in gara è stato quello di Ayrton<br />

Senna ad Imo<strong>la</strong> il 1° maggio 1994. Ma questo altissimo<br />

grado di sicurezza sulle piste non si è del tutto trasferito<br />

sulle strade. Certo, le vetture sono più dotate<br />

di quelle degli anni passati ma guida chiunque e non<br />

sempre <strong>la</strong> patente è ri<strong>la</strong>sciata con accuratezza. Le<br />

cause e concause degli incidenti appesantiscono <strong>la</strong><br />

lista tanto da risultare incomprensibile che il problema<br />

sia limitato solo ad una mera statistica numerica<br />

di decessi e feriti. I provvedimenti sono spesso impopo<strong>la</strong>ri<br />

e per questa ragione abbiamo chiamato alcuni<br />

Sindaci di Comuni posti sul tracciato delle Mille Miglia<br />

per confrontarci con loro su questo tema. L’OMS ha<br />

calco<strong>la</strong>to che nel 2020 gli incidenti stradali saranno <strong>la</strong><br />

terza causa di mortalità nel mondo, dopo cardiopatie<br />

e tumori. Spaventa in partico<strong>la</strong>r modo l’elevato numero<br />

dei morti, circa 500 mi<strong>la</strong> persone ogni anno. La percentuale<br />

maggiore riguarda l’Africa sub-sahariana<br />

ed i Paesi dell’Est Europeo. La tendenza costante di<br />

crescita degli incidenti stradali di alcune nazioni è del<br />

3-6% all’anno. Il trend attuale indica una media di circa<br />

15 milioni di incidenti stradali per il decennio 2004<br />

-2014 che potrebbero causare ben 15 milioni di feriti e<br />

mezzo milione di decessi. Si calco<strong>la</strong>, altresì, che questa<br />

continua esca<strong>la</strong>tion potrebbe costare,a conti fatti,<br />

circa 775 miliardi di Euro. Ma <strong>la</strong> società d’oggi non è<br />

più stanziale come quel<strong>la</strong> del 1957, <strong>la</strong> movimentazione<br />

di merci materiali ed immateriali è una componente<br />

essenziale di sviluppo. Sembra quasi di dover quadrare<br />

il cerchio e l’obiettivo europeo “ 2020 morti zero”<br />

appare molto molto lontano. (Prof. Aldo Ferrara)<br />

Dal Prato” e l’Associazione Italiana Familiari Vittime<br />

del<strong>la</strong> Strada, con <strong>la</strong> proiezione di filmati e dibattito. Ai<br />

giovani utenti del<strong>la</strong> strada verranno distribuiti campioni<br />

di alcooltest per l’autocontrollo.<br />

Giornata del<strong>la</strong> Memoria e del<strong>la</strong> sicurezza stradale<br />

Teatro Comunale di Guidizzolo 15 maggio 2010<br />

Ore 10 IL 53° ANNIVERSARIO DELLA FINE DELLE MILLA MIGLIA ED IL RICORDO<br />

DI ALTRE STRAGI NELLE COMPETIZIONI SPORTIVE<br />

Moderatori: Ezio Zermiani, Aldo Ferrara.Partecipano: Paolo Artemi, Francesco Asirelli,<br />

Margherita Bandini, Luca Co<strong>la</strong>janni,Prisca Taruffi, Nino Vaccarel<strong>la</strong>, Denise Annovazzi<br />

Presentazione del Volume “ Lorenzo Bandini, il Re di Cuori” a cura di Aldo Ferrara e Filippo Bel<strong>la</strong>ntoni<br />

Ore 11 FATTORI E CONCAUSE DELLA SICUREZZA STRADALE IN TERRITORIO URBANO ED EXTRAURBANO<br />

Partecipano i Sindaci di alcuni Comuni del tracciato delle Mille Miglia<br />

Moderatore: Graziano Pelizzaro, Sindaco di Guidizzolo<br />

Introduce: Paolo Pettinari, Segr. Gen. CE.S.I.S.S. - Sono stati invitati: Gianni Alemanno Sindaco di<br />

Roma, Adriano Paroli Sindaco di Brescia, Giorgio Pighi Sindaco di Modena, Fabrizio Matteucci<br />

Sindaco di Ravenna,Massimo Magrini Sindaco di Radicofani, Giorgio Rebuschi Ass. Prov. Mantova,<br />

Sen. Irene Aderenti Senato del<strong>la</strong> Repubblica, Filippo Moscarini, ISAM; Maria Giovanna Missaggia,<br />

Scuo<strong>la</strong> Normale di Pisa; Aldo Ferrara Università di Siena.<br />

Conclusioni di Ezio Zermiani<br />

27


28<br />

Giovani agricoltori<br />

C’è ricambio se c’è innova- zione<br />

Il ricambio generazionale nel<strong>la</strong> conduzione<br />

delle aziende agricole è uno dei principali indicatori<br />

dello stato di salute del settore. Non necessariamente<br />

i figli ai padri o i nipoti ai nonni<br />

, ma comunque generazioni di nuovi conduttori<br />

che subentrano a quelle precedenti, attratte da<br />

un sistema di valori che distingue questa attività<br />

da tutte le<br />

altre: <strong>la</strong> naturalità<br />

dei cicli<br />

vegetativi ed<br />

animali, l’interazione<br />

con<br />

le stagioni, il<br />

forte richiamo<br />

alle tradizioni<br />

rurali, contadine<br />

ed alimentari,l’interdisciplinarietà<br />

dei saperi, <strong>la</strong><br />

costante evoluzione<br />

delle<br />

competenze<br />

tecniche e<br />

gestionali, il<br />

<strong>la</strong>voro autonomo<br />

e, infine, il raccolto che ogni anno, a conclusione<br />

dell’annata agraria, corona l’impegno<br />

dell’agricoltore, misurandone, senza trucchi e<br />

possibilità dell’appello, competenza, saggezza<br />

e fortuna.<br />

Questo, purtroppo, da un paio di decenni succede<br />

raramente. Le cause sono molteplici.<br />

Al<strong>la</strong> quale si aggiungono due ulteriori<br />

aggravanti:l’elevato costo dei terreni agricoli<br />

e dei canoni d’affitto, assolutamente sproporzionati<br />

rispetto al valore economico del<strong>la</strong> produzione<br />

agrico<strong>la</strong> realizzabile, e <strong>la</strong> difficoltà di<br />

accesso al credito bancario.<br />

Se questi sono i problemi, ma cosa si fa per risolverli?<br />

Molto poco per quanto riguarda l’accesso<br />

a proprietà, all’affitto e al credito.<br />

Diverso è il discorso re<strong>la</strong>tivo ai sostegni econo-<br />

mici pubblici ai progetti imprenditoriali di giovani<br />

agricoltori. Le opportunità ci sono. Quelle del<br />

P.S.R ( piano di sviluppo rurale). Finanziamento<br />

a cui possono accedere giovani agricoltori che<br />

assumono <strong>la</strong> tito<strong>la</strong>rità dell’azienda di famiglia<br />

o di un’altra azienda; priorità ai giovani per il<br />

cofinanziamento degli investimenti per l’ammod<br />

e r n a m e n t o<br />

delle imprese<br />

agricole, per<br />

incentivare <strong>la</strong><br />

partecipazione<br />

a corsi di<br />

formazione e<br />

di aggiornamentoprofessionale,<br />

per<br />

l’acquisto di<br />

servizi di consulenzatecnica<br />

e professionale<br />

e, inoltre<br />

finanziare tutti<br />

i progetti con<br />

lo scopo del<strong>la</strong><br />

salvaguardia<br />

dell’ambiente (<br />

ad es. il risparmio idrico oppure investimenti in<br />

energie alternative).<br />

Gli aiuti, tuttavia, da soli non cambiano <strong>la</strong> situazione<br />

se non c’è un “progetto”. Ciò che fa <strong>la</strong> differenza<br />

è <strong>la</strong> visione imprenditoriale, l’ottimizzazione<br />

dei fattori produttivi aziendali, <strong>la</strong> istintività<br />

e <strong>la</strong> qualità dei prodotti, <strong>la</strong> loro valorizzazione<br />

commerciale, capacità di aggiungere servizi al<br />

prodotto agricolo, di organizzarsi in nuove filiera<br />

alimentari. Questo è ciò che occorre per fare<br />

reddito in un mercato che non è più quello dei<br />

nonni o dei padri. Questa è <strong>la</strong> sfida. Lavoriamo<br />

insieme per innovare l’agricoltura,perché solo<br />

così si potrà generare reddito, ricambio generazionale<br />

e dare un futuro al settore<br />

Franzini P. A. Sandro<br />

Coldiretti Giovani Impresa<br />

STOP AND GO<br />

F.lli Turini<br />

BAR - TAVOLA CALDA<br />

SELF SERVICE<br />

RICEVITORIA<br />

SUPER ENALOTTO<br />

VIA. GALILEO, 4 GUIDIZZOLO - TEL. 0376 847054


Gloria in excelsis Deo Gloria in excelsis Deo Gloria in<br />

Associazione Culturale<br />

Pietro Pomponazzo<br />

Mantova<br />

Antonio Vivaldi:<br />

Gloria rv 588<br />

per soli, coro ed organo<br />

Antonel<strong>la</strong> Antonioli: soprano<br />

Alessandra Perbellini: contralto<br />

Angelo Goffredi: tenore<br />

Alexander Nuru<strong>la</strong>ev: basso<br />

Scho<strong>la</strong> Cantorum “Pietro Pomponazzo”<br />

direttore: M° Roberto Fabiano<br />

Domenica 2 maggio 2010 ore 18,30<br />

Chiesa Parrocchiale di Birbesi<br />

ingresso libero<br />

Trattoria Birbesi<br />

29


30<br />

I Capunsei<br />

a cura di Donatel<strong>la</strong> Lusenti<br />

Vini consigliati<br />

- Lambrusco mantovano<br />

- Bardolino<br />

Ingredienti per 6 persone<br />

400 gr di pane grattugiato<br />

200 gr di formaggio grana<br />

1 lt circa di brodo di carne con aggiunta di circa<br />

100 gr di burro<br />

3 uova<br />

Noce moscata<br />

Pepe un pizzico<br />

Preparazione<br />

Macinare e passare al setaccio il pane raffermo, metterlo<br />

in una zuppiera capiente e versarvi del buon brodo<br />

di carne bollente, nel quale è stato aggiunto circa<br />

un ettogrammo di burro, <strong>la</strong>vorare con un cucchiaio di<br />

legno e <strong>la</strong>sciare intiepidire. Al composto tiepido incorporiamo<br />

tre uova, il formaggio, <strong>la</strong> noce moscata e un<br />

pizzico di pepe. Amalgamare bene gli ingredienti fino<br />

ad ottenere un composto compatto ma non troppo umido<br />

che consenta di essere <strong>la</strong>vorato con il palmo delle<br />

mani per dare <strong>la</strong> tradizionale forma di un gnocchetto<br />

allungato e più sottile alle estremità.<br />

Disporre i “capunsei” su vassoi cosparsi di pane grattugiato<br />

e a parte portare ad ebollizione il brodo per essere<br />

lessati. Quando affiorano dal brodo, bastano pochi<br />

minuti, raccoglierli con un mestolo forato disporli<br />

nei piatti e condirli a piacere. La signora del Ristorante<br />

consiglia burro fuso e salvia con una manciatina di parmigiano,<br />

ma sono ottimi anche con ragù di salsiccia.<br />

Questa ricetta viene proposta dal<strong>la</strong> Trattoria “ALLA TORRE” di Guidizzolo in via Fabio Filzi, 53.<br />

É il frutto di una lunga e consolidata esperienza che vanta più di mezzo secolo e che si tramanda<br />

da alcune generazioni con capostipite <strong>la</strong> nonna materna delle attuali cuoche “nonna Antonia”<br />

Piatto considerato tipico del<strong>la</strong> cucina “contadina” che non è più possibile annoverare come piatto<br />

“povero” perché l’interpretazione attuale è quel<strong>la</strong> di un piatto gustoso e sostanzioso.<br />

Il dosaggio degli ingredienti è abbastanza approssimativo, per chi è abituato a cucinare l’esperienza<br />

porta a non pesare ma sentire l’umidità dell’impasto con le mani, <strong>la</strong> sapidità viene rego<strong>la</strong>ta<br />

assaggiando, quindi le cuoche meno esperte, dovranno acquisire una serie di competenze<br />

esercitandosi più volte nell’eseguir<strong>la</strong>, ricordiamo che in cucina <strong>la</strong> passione e il tempo servono in<br />

abbondanza.<br />

TRATTORIA “ALLA TORRE”<br />

CHIUSO LA DOMENICA<br />

Piatti tipici<br />

del<strong>la</strong> cucina<br />

mantovana<br />

Tel. 0376 819151<br />

via Fabio Filzi, 31 Guidizzolo (MN)


A tutta penna<br />

Lettere al direttore<br />

Gentilissimo direttore,<br />

ho ricevuto e ti ringrazio il bimestrale <strong>la</strong> <strong>Notizia</strong> e<br />

dire che ne sono rimasto colpito piacevolmente<br />

è riduttivo. Dal<strong>la</strong> qualità del<strong>la</strong> carta al<strong>la</strong> scelta<br />

del<strong>la</strong> impaginazione e i contenuti davvero significativi<br />

mi hanno davvero stupito dato che<br />

per mia ignoranza, sulle perle del<strong>la</strong> Val Padana,<br />

non sapevo neanche che ci fosse un centro<br />

come quello così bene rappresentato dal tuo<br />

giornale. Certamente verrò prestissimo a visitare<br />

un’altra delle splendide fette d’Italia che<br />

non conosco e mi auguro in quel<strong>la</strong> occasione di<br />

poterti stringere <strong>la</strong> mano. Sono rimasto anche<br />

partico<strong>la</strong>rmente colpito, ma non sorpreso, dalle<br />

qualità espresse da una tua redattrica Sandra<br />

Tosi che avevo avuto modo di conoscere solo<br />

in atteggiamenti scherzosi e non come provetta<br />

scrittrice pervasa da poesia vera e sensibilità<br />

che viene fuori prepotentemente dalle righe da<br />

lei vergate. Non sono parole buttate lì ma una<br />

vera valutazione professionale (sono Neuropsichiatra)<br />

del<strong>la</strong> capacità nell’esprimere sentimenti,<br />

descrivere e trasmettere sensazioni<br />

così difficilmente trasmissibili perchè eviscerate<br />

e di<strong>la</strong>niate da un animo sensibile e ricco di<br />

amore da e<strong>la</strong>rgire a piene mani. Non mi dilungo<br />

ulteriormente, ci sarebbero nolte cose da dire<br />

ma è sufficiente dire ad entrambi e a tutta <strong>la</strong><br />

redazione “bravi”, proseguite su questo solco<br />

che avete già tracciato e che spero possa accompagnarci<br />

per tantissimi anni continuando<br />

a rega<strong>la</strong>rci emozioni, sentimenti e ovviamente<br />

amore, senza attendersi un grazie, ma per me è<br />

doveroso inviarvi il mio e delle persone a cui ho<br />

mostrato il vostro <strong>la</strong>voro “Grazie di vero cuore“.<br />

Antonio Florino<br />

Napoli<br />

Carlo Tomasi, 1913 - 2009.<br />

Si è spento, ci ha <strong>la</strong>sciati più soli. Vecchiaia e<br />

stanchezza hanno portato via per sempre un<br />

uomo che ha destato in me ammirazione e stu-<br />

pore.<br />

Dal volto scavato ma composto, ancora traspare<br />

<strong>la</strong> fierezza di chi ha attraversato con coraggio<br />

un secolo, segnato dalle tragedie belliche<br />

ma ricco di valori e ideali che l’hanno guidato<br />

fino all’ultimo.<br />

Mi <strong>la</strong>sciavo spesso trasportare, ascoltando le<br />

sue memorie di alpino, <strong>la</strong> “campagna di Russia”,<br />

<strong>la</strong> voce a volte ferma e tagliente, altre tremante<br />

e rotta dall’emozione. Raccontava del<strong>la</strong><br />

guerra contro l’armata sovietica, con i compagni<br />

durante le interminabili soste nelle trincee,<br />

le sortite nottetempo al<strong>la</strong> ricerca di qualsiasi<br />

cosa commestibile, per vincere <strong>la</strong> fame, il rischio<br />

di impazzire vedendo <strong>la</strong> morte ogni momento<br />

in agguato. Sfuggito al sacco del fiume<br />

Don, durante le marce forzate resiste al tremendo<br />

gelo, al<strong>la</strong> tentazione di <strong>la</strong>sciarsi andare<br />

allo sconforto, agli stenti, pur vedendo dietro se<br />

molti soldati cadere senza <strong>la</strong> speranza di rivedere<br />

i cari.<br />

Altre volte ricordava, quando, di ritorno dall’Albania,<br />

sul<strong>la</strong> nave in fiamme, non si gettò, come<br />

molti in mare, salvando così anche un compaesano<br />

che avrebbe voluto tentare quel<strong>la</strong> sciagurata<br />

via di salvezza.<br />

La vita non gli risparmia purtroppo l’immenso<br />

dolore dell’assistere al<strong>la</strong> lunga agonia del figlio<br />

Sergio, infine l’improvvisa<br />

scomparsa dell’amata moglie<br />

Bruna, qui spegne i suoi racconti,<br />

<strong>la</strong>sciando spazio ai gesti<br />

e ai silenzi.<br />

Pochi mesi fa mi disse: “ sento<br />

troppo male al pensiero di tutti<br />

quei compagni morti, non ho più<br />

<strong>la</strong> forza per raccontare”.<br />

Provo dolore per l’amico, ricordo<br />

con affetto le sue storie intrise<br />

d’umanità e di valori.<br />

Ernesto Vignali<br />

31


arte &<br />

dintorni<br />

32<br />

recensioni<br />

Marta Leali<br />

Ultimi vampiri<br />

Vampiri, figure che nel<strong>la</strong> letteratura dal<br />

“Dracu<strong>la</strong>”di Bram Stoker al<strong>la</strong> fortunata ed elegante<br />

serie di Anne Rice, a quel<strong>la</strong> adolescenziale<br />

presentata da Stephenie Meyer e a quel<strong>la</strong><br />

intrigante e, decisamente, non per bambini di<br />

Lisa Jane Smith, ci sono state presentate come<br />

affascinanti ammaliatori, che sprizzano c<strong>la</strong>sse,<br />

potere e sensualità da ogni poro del corpo di<br />

marmo che si ritrovano dopo <strong>la</strong> trasformazione<br />

in creature ultraterrene.<br />

Ebbene, in questo libro, in questi racconti, troverete<br />

vampiri che nul<strong>la</strong> c’entrano con le suddette<br />

figure decadenti e fatiscenti.<br />

Troverete lo spaccato di una società in continua<br />

evoluzione, di alcuni uomini che fanno di<br />

tutto per adattarvisi e se non vi riescono trovano<br />

<strong>la</strong> morte, rappresentata da una trasformazione<br />

obbligata, un’imposizione o una scoperta.<br />

Ma come descrivere <strong>la</strong> mia grande sorpresa<br />

quando, abituata a leggere storie di vampiri<br />

giovani e affascinanti, mi sono ritrovata tra le<br />

mani non creature lontane da me, bensì solo<br />

uomini diversi?<br />

Uomini adulti, uomini con una storia alle spalle,<br />

con desideri terreni, alcuni senza remore nel<br />

mostrarsi e nel voler essere al centro dell’attenzione,<br />

altri altrettanto umanamente cauti.<br />

Racconti di persone, prima d’essere trasformati<br />

in vampiri.<br />

Sì, le storie<br />

non vengono<br />

r a c c o n t a t e<br />

in terza persona,<br />

bensì<br />

dagli stessi<br />

protagonisti e<br />

questo ci catapulta<br />

nel loro<br />

mondo, che<br />

varia da pagina<br />

a pagina in<br />

un lungo filo<br />

rosso di storie<br />

d’uomini che<br />

intrecciano il<br />

loro cammino<br />

con i vampiri, che ne diventano succubi, schiavi<br />

o protetti a seconda delle occasioni. Uomini<br />

che lottano al fianco di alcuni vampiri, oppure<br />

che li avversano fino al<strong>la</strong> fine. Ma le figure<br />

presentate sono sempre forti, lottatori che non<br />

aspettano che qualcuno dia loro una mano.<br />

Troviamo presentati vari mondi: dal<strong>la</strong> Spagna<br />

sotto il ferreo e corrotto controllo del Sant’Uffizio<br />

al<strong>la</strong> San Francisco hippie e minacciata dal<br />

serial killer Manson.<br />

Un mondo in evoluzione quindi, in cui Gianfranco<br />

Manfredi ha saputo abilmente destreggiarsi.<br />

In questo volume troviamo le figure più disparate:<br />

bikers (motociclisti), hippies, uomini d’affari<br />

e killer, anche umani appunto.<br />

Come descrivere il sollievo nel leggere e poter<br />

quindi immaginare finalmente qualcosa in parte<br />

documentata dal<strong>la</strong> storia?<br />

In quanti racconti sui vampiri troviamo trattata<br />

<strong>la</strong> frenesia con cui in Europa, al<strong>la</strong> riscoperta<br />

delle leggende sui vampiri (attestate nell’antica<br />

Grecia come nel<strong>la</strong> Bibbia del resto…) riportate<br />

in auge anche grazie al suddetto Bram Stoker,<br />

alcune persone abbiano iniziato a disturbare i<br />

cadaveri? A tagliarne il capo? A trafiggerle con<br />

un paletto?<br />

Per quanto mi riguarda questa è stata <strong>la</strong> prima<br />

volta che in un racconto di fantasia ho potuto<br />

trovarne traccia.<br />

La prima versione di questo libro è uscita nel<br />

1987, ma questa ristampa non ripropone solo<br />

quel fortunato volume, ha infatti interessanti<br />

aggiunte, due racconti in più: Consunzione e<br />

Summer of Love, più tre brevi saggi.<br />

E’ un libro creato tramite immagini e suoni.<br />

Immagini di boschi, di case, di praterie, di zone<br />

aride… Un aspetto che si evolve in continuazione.<br />

I suoni presenti variano dai cavalli che<br />

sbuffano, dal rumore dei loro zoccoli sul<strong>la</strong> terra<br />

arida del<strong>la</strong> Spagna, al suono delle musiche degli<br />

anni ’60 a San Francisco.<br />

Un libro molto più intenso e complesso di quello<br />

che potrebbe apparire a una prima e superficiale<br />

lettura.<br />

Ve lo consiglio.<br />

Marta Leali<br />

via Carlo Alberto Del<strong>la</strong> Chiesa, 2 - Tel. 0376 847038


L’Impero e <strong>la</strong> mente<br />

Pochi sanno che a Mantova esiste un piccolo<br />

circolo cinematografico dal nome quantomai<br />

evocativo: “Il cinema del Carbone”. Il circolo<br />

utilizza, per le sue proiezioni, il Teatreno di<br />

piazza Don Leoni, situato proprio di fronte al<strong>la</strong><br />

stazione dei treni. Sempre pochi sanno che a<br />

Mantova, nei freddi giovedì di gennaio, febbraio<br />

e marzo, si è svolto un evento culturale molto<br />

importante. Per intenderci, uno di quegli eventi<br />

che in una città grande (e in una grande città)<br />

avrebbe avuto ben altro risalto e ben altro riscontro<br />

di pubblico.<br />

Se vi state chiedendo che cosa vi siete persi,<br />

ebbene, al Teatreno di Mantova si è svolta una<br />

rassegna cinematografica dedicata ad uno di<br />

registi più ambigui e visionari del<strong>la</strong> storia del cinema:<br />

David Lynch. Molti i titoli presenti, anche<br />

se non tutti.<br />

“Eraserhead” - La mente che cancel<strong>la</strong> (1977)<br />

Racconta <strong>la</strong> storia di un tipo stralunato che vive<br />

nei pressi di un impianto industriale e <strong>la</strong> cui fidanzata<br />

partorisce un essere mostruoso (pare<br />

che il regista abbia usato un feto di mucca imbalsamato).<br />

Lynch lo ha definito “un sogno di<br />

cose oscure e inquietanti” e in realtà <strong>la</strong> trama<br />

è inenarrabile.<br />

“The Elephant man” (1980)<br />

Il film è basato sul<strong>la</strong> storia di John C. Merrick,<br />

vissuto in epoca vittoriana e affetto da una grave<br />

ma<strong>la</strong>ttia deformante, <strong>la</strong> neurofibromatosi. Il<br />

tema principale è <strong>la</strong> solitudine di chi, come l’uomo<br />

elefante, ha l’unica colpa di essere diverso<br />

dagli altri.<br />

“Dune” (1984)<br />

Siamo nell’anno 10.191. La famiglia Atreides,<br />

abitante del pianeta Dune, deve difendersi dal<br />

malvagio e pustoloso barone Arkonnen che<br />

vuole impossessarsi del “me<strong>la</strong>nge”, una droga<br />

nascosta nel sottosuolo e in grado di rendere<br />

immortali.<br />

“Velluto blu” (1986)<br />

Il film inizia da un idea molto originale e macabra:<br />

il ritrovamento di un orecchio mozzato da<br />

parte di un giovane studente, in un campo vicino<br />

a casa. Il giovane, spinto dal<strong>la</strong> curiosità, finirà<br />

per immischiarsi in faccende che non lo riguar-<br />

dano...Strao r d i n a r i a<br />

<strong>la</strong> prova di<br />

Isabel<strong>la</strong> Rossellini,<br />

nel<br />

ruolo di una<br />

t o r m e n t a -<br />

ta cantante<br />

di Club e di<br />

Dennis Hopper,<br />

nei panni di un pericoloso psicopatico.<br />

“Cuore Selvaggio” (1990)<br />

Due giovani squinternati, Sailor (Nico<strong>la</strong>s Cage),<br />

fresco di galera e Lu<strong>la</strong> (Laura Dern), sempre in<br />

preda agli incubi, in seguito ad uno stupro subito<br />

da adolescente, fuggono verso il Texas per<br />

sottrarsi al<strong>la</strong> madre di lei, despota e alcolizzata.<br />

La perfida madre allora assolda due killer per<br />

recuperare <strong>la</strong> figlia ed eliminare Sailor. Memorabile<br />

Nico<strong>la</strong>s Cage agghindato con una giacca<br />

di finto serpente.<br />

“In<strong>la</strong>nd Empire” - L’impero del<strong>la</strong> mente (2005)<br />

Lynch lo descrive così: “Un mistero su una donna<br />

in pericolo”. La donna in questione è l’attrice<br />

Nikki Grace, che ottiene una parte in un film,<br />

mai concluso per l’improvvisa scomparsa dei<br />

due protagonisti. Si tratta di un nuovo esperimento<br />

girato senza <strong>la</strong> presenza di un copione,<br />

costruendo le scene una dopo l’altra in base<br />

alle precedenti. “In<strong>la</strong>nd Empire” non è un film<br />

organico e lineare, con un inizio e una fine,<br />

ma è innanzitutto un’ esperienza sensoriale e<br />

visiva. Nel 2006, quando David Lynch venne a<br />

Venezia a presentarlo (e per ricevere il “Leone<br />

d’oro” al<strong>la</strong> carriera), io ero al Festival. Ricordo<br />

benissimo le sue parole a commento del film:<br />

“Una delle cose più belle degli esseri umani è<br />

avere l’intuizione: <strong>la</strong> usiamo tutti i giorni nel<strong>la</strong><br />

vita, ma nel cinema questo sentimento non<br />

riceve più alcun affidamento. Il pubblico sa le<br />

cose, le capisce. Non servo certo io a spiegarle.<br />

La spiegazione dei miei film è lì davanti<br />

agli occhi di tutti. La spiegazione di chiunque<br />

lo veda non sarà forse simile al<strong>la</strong> mia ma non<br />

importa”.<br />

Luca Piazza<br />

arte &<br />

dintorni<br />

cinema<br />

Luca Piazza<br />

33


arte &<br />

dintorni<br />

34<br />

<strong>la</strong> nostra storia<br />

Franco Mondadori<br />

Giustizia lenta o troppo veloce ?<br />

Nel Lombardo-Veneto da taluni rimpianto, si<br />

pensi al<strong>la</strong> buona amministrazione, al<strong>la</strong> promozione<br />

del<strong>la</strong> cultura con <strong>la</strong> Biblioteca Teresiana<br />

a Mantova per fare un solo esempio, esisteva<br />

in materia di giustizia il processo “statario”, in<br />

base al quale si era mandati a morte nel giro<br />

di 48 ore da una corte marziale senza neppure<br />

uno straccio di avvocato.<br />

La Gazzetta di Mantova del 3 marzo 1852 riporta in<br />

apertura <strong>la</strong> cronaca di rapina, furto e sentenza.<br />

Nel<strong>la</strong> notte dal 7 all’otto febbraio c. a. un’orda di sei<br />

assassini armati chi di pisto<strong>la</strong>, e chi di coltello, costrinse<br />

il bifolco Sante Monti Cilloni con minaccie a<br />

bussare al<strong>la</strong> porta del possidente Antonio Dompieri,<br />

ed essendo questi assente da casa, lo forzarono a<br />

battere a quel<strong>la</strong> del<strong>la</strong> signora Giuditta Bacchi, abitante<br />

al Guà sotto Goito; aperta <strong>la</strong> quale, due dei<br />

ma<strong>la</strong>ndrini armati invasero<br />

l’abitazione, ed ivi sotto<br />

minaccia di morte chiesero<br />

dal<strong>la</strong> suddetta Bacchi<br />

cento Napoleoni d’argento,<br />

mentre due dei compagni<br />

guardavano l’ingresso<br />

del<strong>la</strong> casa, e due altri<br />

stavano in sentinel<strong>la</strong> per<br />

avvertire in caso di una<br />

sorpresa. La signora Bacchi<br />

con molta presenza di<br />

spirito ebbe a dichiarare<br />

ai ribaldi che tutto il di lei<br />

avere consisteva in dieci<br />

Napoleoni d’oro e li consegnò ai malfattori, avuti i<br />

quali si allontanarono dal luogo del misfatto, ma fatti<br />

pochi passi ritornarono a bussare chiedendo cibi<br />

e bevande che vennero loro somministrate fuori da<br />

una finestra, e poi partirono e divisero tra loro il bottino.<br />

Caduti per questo fatto in potere del<strong>la</strong> Giustizia: 1°<br />

Zaccagni Domenico detto Romanin, di Giacomo,<br />

nato e domiciliato in Castelgrimaldo sotto Volta,<br />

d’anni 21, contadino, ammogliato senza figli, cattolico;<br />

2° Aguzzi Giovanni detto Pariset, del vivente<br />

Giovanni, nativo di Cavriana e domiciliato in Guidizzolo<br />

sotto Castiglione delle Stiviere, d’anni 21,<br />

nubile, boaro, cattolico; 3° Danesi Gaetano detto il<br />

Moro, del vivente Giuseppe, nato a Sarginesco sotto<br />

Marcaria, e domiciliato al Corbello di Castelgrimaldo,<br />

Distretto di Volta, d’anni 26, nubile, cattolico. 4°<br />

Beretta Giovanni detto Garani, fu Agostino, nativo di<br />

Aso<strong>la</strong> e domiciliato al<strong>la</strong> Casanuova sotto Castelgrimaldo,<br />

d’anni 27, bifolco, nubile, cattolico; 5° Ghidini<br />

Massimiliano detto Cajo<strong>la</strong>, fu Luigi, contadino, d’anni<br />

24, nato in Volta e domiciliato in Castelgrimaldo,<br />

nubile, cattolico; e 6° Bertoletti Geremia detto Brul,<br />

fu Luigi, venditore di generi di privativa, d’anni 26,<br />

nato e domiciliato a Castelgrimaldo, nubile, cattolico<br />

e chiamati a discolpa dinnanzi al Giudizio Statario,<br />

previa legale constatazione del fatto, emersero convinti<br />

per <strong>la</strong> propria confessione tutti i sunnominati<br />

sei inquisiti del delitto di<br />

rapina armata mano loro imputato, aggravato inoltre<br />

in quanto alli Zaccagni, Ghidini e Bertoletti del<br />

titolo di furto pure e come tali a tenore dell’ART. 35<br />

di guerra, e del Proc<strong>la</strong>ma 10 marzo 1849 di S. E. il<br />

Sig. Feld-Maresciallo conte Radetzky, furono, oltre<br />

<strong>la</strong> confisca delle armi, condannati a voti unanimi<br />

tutti e sei al<strong>la</strong> pena di morte, da eseguirsi mediante<br />

fuci<strong>la</strong>zione, non che al risarcimento “in solidum” del<br />

residuo danno verso li rispettivi danneggiati.<br />

Rassegnata detta sentenza al sottoscritto Preside<br />

dell’I.R. Commissione stataria, trovò di pienamente<br />

confermar<strong>la</strong>, e fu perciò eseguita oggi stesso alle<br />

ore 1 e mezzo pomeridiane nel paese di Goito, mediante<br />

fuci<strong>la</strong>zione, per <strong>la</strong> tranquillità dei buoni, ed a<br />

freno dei malvagi.<br />

Goito, 2 marzo 1852<br />

Imper. R. Colonnello Reznicek<br />

Così volle <strong>la</strong> legge in vigore, che al<strong>la</strong> sensibilità<br />

di oggi appare eccessivamente crudele. Ma<br />

occorre ricordare che, benché fallita, <strong>la</strong> rivoluzione<br />

del 1848 costituiva per l’Austria un campanello<br />

d’al<strong>la</strong>rme e <strong>la</strong> costringeva ad adottare<br />

<strong>la</strong> legge marziale anche per i delitti comuni.<br />

E nello stesso anno 1852 era in corso il processo<br />

politico contro i mazziniani guidati da don<br />

Enrico Tazzoli. A dicembre a Belfiore <strong>la</strong> pena<br />

capitale per impiccagione.<br />

A Guidizzolo vivevano i genitori di Aguzzi, Giovanni<br />

e Speranzini Vincenza, a Goito l’esecuzione<br />

dei sei giovani malfattori avvenne nel campo<br />

del<strong>la</strong> famiglia Menegari, fuori le mura del paese.<br />

E nello stesso giorno, verso sera, <strong>la</strong> sepoltura<br />

nel cimitero, senza alcun accompagnamento.<br />

Franco Mondadori


Manzoni: dal dolore al<strong>la</strong> dignità<br />

La peste del 1630 nel Mi<strong>la</strong>nese è un evento storico<br />

e Manzoni, quale autore di romanzo storico,<br />

non trascura di indagarne cause e responsabilità,<br />

come già detto nello scorso numero.<br />

Manzoni tuttavia è anche autore dal<strong>la</strong> paro<strong>la</strong> lirica<br />

ed ecco allora che il medesimo tema del<strong>la</strong><br />

peste diventa anche motivo narrativo.<br />

Siamo al XXXIV capitolo, e precisamente al<strong>la</strong><br />

indimenticabile scena del<strong>la</strong> madre di Cecilia.<br />

L’episodio si colloca poco dopo l’arrivo di Renzo<br />

a Mi<strong>la</strong>no e <strong>la</strong> narrazione, nel suo procedere,<br />

ci immerge nelle scene, nei rumori e negli odori<br />

del<strong>la</strong> città appestata.<br />

Poi, inaspettatamente, in mezzo a tanta lordura<br />

si apre uno spiraglio, qualcosa scintil<strong>la</strong>, quasi<br />

abbaglia con <strong>la</strong> luce del<strong>la</strong> purezza.<br />

“Scendeva dal<strong>la</strong> soglia d’uno di quegli usci,<br />

e veniva verso il convoglio, una donna”. Con<br />

questa solennità quasi liturgica Manzoni ci fa<br />

ascoltare il passo dignitoso di quel<strong>la</strong> madre che<br />

consegna ai monatti <strong>la</strong> sua figlioletta “di forse<br />

nov’anni, morta, ma tutta ben accomodata, co’<br />

capelli divisi sul<strong>la</strong> fronte, con un vestito bianchissimo,<br />

come se quelle mani l’avessero adornata<br />

per una festa promessa da tanto tempo, e<br />

data per premio”.<br />

È Renzo che assiste a questa scena e Manzoni<br />

<strong>la</strong> narra attraverso il suo sguardo. Così noi ci<br />

commuoviamo di fronte ad una scena già intrisa<br />

del<strong>la</strong> commozione del giovane protagonista e<br />

dell’autore.<br />

Proprio mentre Renzo cercava di distogliere gli<br />

occhi dai monatti che caricavano sui carri i corpi<br />

dei morti di peste come fossero sacchi in un<br />

mercato di granaglie, il suo sguardo incontra<br />

“un oggetto singo<strong>la</strong>re di pietà, d’una pietà che<br />

invogliava l’animo a contemp<strong>la</strong>rlo” (saggezza<br />

di Manzoni che, tra le righe del<strong>la</strong> narrazione, ricorda<br />

ai nostri sguardi, oggi così avidi di dettagli<br />

macabri e scene di cronaca nera, cosa è veramente<br />

degno di essere contemp<strong>la</strong>to).<br />

La donna appare su una soglia, varca un limite,<br />

passaggio metaforico tra disperazione e speranza.<br />

Il suo volto par<strong>la</strong> di un dolore profondo<br />

ma composto: “Il [suo] aspetto annunziava una<br />

giovinezza avanzata, ma non trascorsa; e vi tra-<br />

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spariva una bellezza ve<strong>la</strong>ta e offuscata, ma non<br />

guasta, da una gran passione, e da un <strong>la</strong>nguor<br />

mortale”. Ancora prima di par<strong>la</strong>re, <strong>la</strong> donna,<br />

con <strong>la</strong> sua so<strong>la</strong> apparizione, diffonde intorno<br />

a sé un senso di rispetto e regalità. Tanto che,<br />

anche quel turpe monatto che le si avvicina per<br />

levarle <strong>la</strong> bambina dalle braccia, lo fa con “una<br />

specie di insolito rispetto”. E lei, <strong>la</strong> madre, regina<br />

del dolore e dell’amore materno, non riesce<br />

nemmeno a disprezzare quell’uomo: “senza<br />

mostrare sdegno né disprezzo, «no!» disse: «non<br />

me <strong>la</strong> toccate per ora; devo metter<strong>la</strong> io su quel<br />

carro. […] Promettetemi di non levarle un filo<br />

d’intorno, né di <strong>la</strong>sciar che altri ardisca di farlo<br />

e di metter<strong>la</strong> sotto terra così». Quindi el<strong>la</strong> stessa<br />

sistema Cecilia sul carro come se fosse un<br />

letto, le dà un bacio in fronte e poi le rivolge le<br />

ultime parole, nei toni espliciti di una preghiera:<br />

“«Addio, Cecilia! riposa in pace! Stasera verremo<br />

anche noi, per restar sempre insieme. Prega<br />

intanto per noi; ch’io pregherò per te e per gli<br />

altri». Poi, voltatasi di nuovo al monatto, «voi»,<br />

disse, «passando di qui verso sera, salirete a<br />

prendere anche me, e non me so<strong>la</strong>». Così detto,<br />

rientrò in casa, e, un momento dopo, s’affacciò<br />

al<strong>la</strong> finestra, tenendo in collo un’altra bambina<br />

più picco<strong>la</strong>, viva, ma coi segni del<strong>la</strong> morte in<br />

volto. Stette a contemp<strong>la</strong>re quelle così indegne<br />

esequie del<strong>la</strong> prima, finché il carro non si mosse,<br />

finché lo poté vedere; poi disparve.”<br />

La fonte di Manzoni per questo episodio è il De<br />

Pestilentia di Federigo Borromeo, il quale però<br />

presentava <strong>la</strong> stessa scena senza suscitare nel<br />

lettore alcuna commozione. Nelle mani di Manzoni,<br />

invece, l’episodio è trasfigurato, acquista<br />

una forza interiore e si riempie di senso. Nel<strong>la</strong><br />

disperazione generale c’è chi, con <strong>la</strong> propria<br />

persona e <strong>la</strong> propria storia si fa speranza palpabile.<br />

L’autore apre in questo scorcio il motivo religioso<br />

dell’aldilà, ma ancor prima il motivo <strong>la</strong>ico,<br />

prettamente umano del<strong>la</strong> dignità.<br />

Due declinazioni di una stessa voce tanto cara<br />

al Manzoni: il libero arbitrio.<br />

Francesca Pesci<br />

arte &<br />

dintorni<br />

letteratura<br />

Francesca Pesci<br />

35


arte &<br />

dintorni<br />

36<br />

teatro<br />

Mariavittoria Spina<br />

Teatro...<br />

“teatro significa vivere sul serio quello che gli altri, nel<strong>la</strong> vita, recitano male”<br />

Una sedia contrapposta ad una poltrona assistita<br />

da un tavolinetto sopra un prato verde,<br />

emblemi di quel gioco di confronti e scontri che<br />

andrà in scena durante lo spettacolo.<br />

Così il regista e poeta Cesare Lievi ci presenta<br />

La badante, attualissimo dramma borghese vincitore<br />

nel 2008 del premio Ubu, il più importante<br />

riconoscimento italiano di teatro. Si<br />

tratta di una produzione del CTB, Teatro<br />

stabile di Brescia, del quale Lievi<br />

è direttore artistico dal 1996. Il testo<br />

chiude <strong>la</strong> trilogia iniziata con Fotografia<br />

di una stanza e Il mio amico Baggio,<br />

nel<strong>la</strong> quale Lievi esplora i modi e i tempi<br />

con i quali il fenomeno del<strong>la</strong> nuova<br />

immigrazione si innesta nel<strong>la</strong> società<br />

italiana.<br />

Un’anziana signora dal carattere dominante,<br />

incapace di rassegnarsi allo<br />

scorrere del tempo, due figli dal cuore<br />

intorpidito, presi nel vortice dei propri<br />

interessi, una nuora cinica ed una<br />

badante chiamata a supplire a quelle<br />

attenzioni che <strong>la</strong> famiglia non vuole<br />

concedere al<strong>la</strong> ricca vedova un po’<br />

svanita, in definitiva il ritratto di una famiglia<br />

borghese, irrigidita nei suoi gretti<br />

schemi comportamentali e messa in<br />

discussione dall’arrivo di un’estranea.<br />

Sembra un copione scontato, tant’è che “È una<br />

<strong>la</strong>dra” sarà <strong>la</strong> battuta favorita dall’instancabile<br />

vecchietta, intenta a rampognare <strong>la</strong> badante<br />

per sfogare l’asprezza di una vecchiaia dal<strong>la</strong><br />

solitudine irrimediabile; ma il colpo di scena,<br />

dal sapore giallesco, rovescia ogni paradigma.<br />

L’altera signora scompare, <strong>la</strong>sciando in eredità<br />

ai figli un fardello di piccoli enigmi, che lo spettatore<br />

troverà risolti nel f<strong>la</strong>sh back finale.<br />

In quest’opera limpida e sottile, Lievi ci presenta<br />

uno spaccato verosimile di vita a Salò, peraltro<br />

non molto distante da Gargnano, città natale<br />

del regista, dove egli fondò, insieme al fratello<br />

scenografo, il Teatro dell’Acqua. La prosa snel<strong>la</strong><br />

e fibril<strong>la</strong>nte comprime in tre scene una storia<br />

che si snoda in diciotto mesi, tra grigi fantasmi<br />

di un passato pesante, con il suo strascico di<br />

rancori e recriminazioni, e gli accesi contrasti<br />

del<strong>la</strong> modernità: <strong>la</strong> crisi degli affetti, l’integrazione<br />

di forze migranti in una società opulenta<br />

che invecchia.<br />

Ottima <strong>la</strong> performance degli attori, ognuno<br />

ca<strong>la</strong>to con estrema precisione nel<strong>la</strong> propria<br />

parte. In partico<strong>la</strong>re, si distinguono Ludovica<br />

Modugno, dispotica e sorprendente padrona di<br />

casa, e Giuseppina Turra, nei panni di una badante<br />

ucraina più che convincente. Meritano<br />

un app<strong>la</strong>uso a scena aperta anche <strong>la</strong> realistica<br />

scenografia di Josef Frommwieser ed i costumi<br />

di Marina Luxardo, il cui <strong>la</strong>voro ci ricorda l’importanza<br />

del<strong>la</strong> cura dei partico<strong>la</strong>ri.<br />

Straniera e angelo custode, La badante ci presenta<br />

il volto amico del<strong>la</strong> nuova immigrazione,<br />

di quel<strong>la</strong> parte di umanità che tenta di riscattarsi<br />

attraverso il <strong>la</strong>voro e <strong>la</strong> speranza; ma non<br />

solo questo, poiché quel<strong>la</strong> sedia e quel<strong>la</strong> poltrona<br />

sono posti davanti al sipario, oltre il limite<br />

del<strong>la</strong> finzione.<br />

Chiediamoci quindi il senso più ampio di<br />

quest’opera e del teatro, un po’ come fa Eduardo<br />

de Filippo nel<strong>la</strong> citazione che apre questo<br />

articolo.<br />

Mariavittoria Spina<br />

Dott.ssa in Lingue e Letterature straniere<br />

Teja.derdunkelritter@gmail.com


Psicologia<br />

a cura del<strong>la</strong> Dott.ssa Giulia Stuani<br />

I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale<br />

L’aviofobia<br />

L’aviofobia, letteralmente “<strong>la</strong> paura di vo<strong>la</strong>re<br />

in aereo”, dato l’avvicinarsi delle prossime<br />

vacanze estive, per chi se le potrà permettere,<br />

potrebbe essere di estremo interesse pubblico.<br />

La persona che viene colpita da questa paura<br />

si ritrova a dover affrontare <strong>la</strong> sensazione che<br />

<strong>la</strong> go<strong>la</strong> si chiuda, una respirazione che diventa<br />

più affannata, le mani che iniziano a sudare e<br />

spesso un senso di paralisi<br />

alle gambe, <strong>la</strong> testa che<br />

inizia a girare e il cuore che<br />

inizia a battere più forte<br />

del<strong>la</strong> norma; queste sensazioni<br />

corporee, assimi<strong>la</strong>bili<br />

ad una reazione d’ansia,<br />

possono essere scambiate<br />

per un attacco di panico e<br />

sono determinate spesso<br />

dal<strong>la</strong> chiusura dei portelloni<br />

dell’aereo, quando ormai<br />

si ha <strong>la</strong> sensazione che<br />

nul<strong>la</strong> si possa più fare. Infatti,<br />

come spesso accade<br />

quando si ha a che fare con<br />

l’ansia, il sentimento che<br />

maggiormente ci si trova<br />

ad esperire è l’impotenza,<br />

l’incapacità di poter control<strong>la</strong>re<br />

<strong>la</strong> situazione.<br />

Oggi come oggi, con tutte le situazioni che le<br />

persone devono affrontare, in un clima sempre<br />

più incerto e fragile, in cui l’anticiparsi positivamente<br />

il domani diventa sempre più difficile,<br />

<strong>la</strong> reazione istintiva dell’uomo è quel<strong>la</strong> di<br />

aumentare tutti i comportamenti di controllo,<br />

avendo l’illusione di poter sbrogliare <strong>la</strong> ma-<br />

tassa; il problema nasce però quando, spesso<br />

inevitabilmente, ci si scontra con <strong>la</strong> non validità<br />

di questi comportamenti, poiché essi, per definizione,<br />

debbono tendere ad una rigidità che, in<br />

quanto tale, si dimostra inefficace di fronte ad<br />

imprevisti o situazioni nuove che non si aveva<br />

considerato. E quindi ci si ritrova nel<strong>la</strong> situazione<br />

del cane che si morde <strong>la</strong> coda: più ho paura<br />

delle imprevedibilità, più mi controllo, ma più mi<br />

controllo meno anticipo<br />

nuove situazioni e nuove<br />

soluzioni.<br />

Pertanto, come sempre,<br />

anche nel caso dell’aviofobia,<br />

siamo di fronte ad<br />

un meccanismo di sopravvivenza<br />

che si esaspera<br />

e quindi diventa<br />

motivo di sofferenza, perché<br />

non più funzionale<br />

al<strong>la</strong> sopravvivenza; inoltre,<br />

come spessissimo si<br />

nota nell’incontro clinico,<br />

il sintomo che si riporta<br />

ben poco ha a che fare<br />

con <strong>la</strong> reale sofferenza<br />

psicologica di cui le persone<br />

soffrono.<br />

Anche in questo caso dovremmo<br />

forse tutti imparare a <strong>la</strong>sciarci andare<br />

un po’ di più, che, date le premesse pocanzi<br />

espresse, non è un paradosso, ma un tentativo<br />

di mantenere <strong>la</strong> nostra vita il più anticipabile e<br />

comprendibile possibile.<br />

Giulia Stuani<br />

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via Salvo d’Acquisto, 2 Tel. 0376 819213 - Guidizzolo - Mantova<br />

37


38<br />

Noi e <strong>la</strong> legge<br />

A cura di Laura Leorati, avvocato<br />

I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale<br />

Novità per i ricorsi al Giudice di Pace<br />

Dal primo gennaio 2010, anche per chi presenterà<br />

ricorso al Giudice di Pace avverso il verbale di<br />

accertamento di vio<strong>la</strong>zione amministrativa (multa)<br />

dovrà pagare 30 euro di contributo unificato (70<br />

euro per le cause di valore superiore a 1.100 euro<br />

e fino a 5.200 euro) oltre ad 8 euro di spese forfetizzate<br />

per diritti e spese di notifica. Ipotizzando che <strong>la</strong><br />

sanzione inflitta, ad esempio per sosta vietata, sia di<br />

48 euro, si dovrà in ogni caso investire 38 euro per<br />

tentare l’annul<strong>la</strong>mento del<strong>la</strong> prima. Il versamento<br />

si effettua acquistando, dietro consegna di modello<br />

di “comunicazione di versamento del contributo<br />

unificato per le spese degli atti giudiziari”, contrassegni<br />

telematici da apporre sui ricorsi. L’obbligo di<br />

pagare il contributo unificato, originariamente introdotto<br />

dal<strong>la</strong> legge 115/2002, viene ora esteso anche<br />

alle cause in materia di <strong>la</strong>voro e diritto di famiglia,<br />

sino ad ora esenti. Si profi<strong>la</strong>no risvolti di incostituzionalità<br />

connessi al<strong>la</strong> limitazione, di fatto, del diritto<br />

al<strong>la</strong> difesa sancito dal<strong>la</strong> Costituzione. Come ebbe<br />

già occasione di pronunciare <strong>la</strong> Corte Costituzionale,<br />

tale onere appare “irragionevole in rapporto<br />

alle caratteristiche del procedimento, improntato<br />

a gratuità e massima semplificazione per le parti”.<br />

E’altresì disincentivata anche l’autotute<strong>la</strong>, ossia <strong>la</strong><br />

difesa del ricorrente in proprio senza l’ausilio del<br />

patrocinio di un legale. Ciò perché il ricorrente che<br />

agisce in prima persona non ha titolo, in quanto non<br />

iscritto all’albo degli avvocati, di richiedere, in caso<br />

di accoglimento del riscorso, <strong>la</strong> rifusione delle spese<br />

legali sostenute.<br />

Ai sensi dell’art. 203 C.d.S. è possibile, in alternativa,<br />

esperire il ricorso avanti il Prefetto. In tal caso,<br />

SI ESEGUONO<br />

NUMERI CIVICI<br />

PRONTA CONSEGNA<br />

via Rodel<strong>la</strong> 34 - telefono e fax 0376 819726<br />

il ricorrente non dovrà pagare il contributo unificato<br />

e le spese di giustizia, come invece avviene per i ricorsi<br />

avanti il G.d.P. Se da un <strong>la</strong>to questa esenzione<br />

può favorire i ricorsi prefettizi, anche in considerazione<br />

del principio amministrativo del silenzio-assenso<br />

che consente di ritenere accolti i ricorsi per<br />

decorrenza dei termini di emissione dell’ordinanza;<br />

dall’altro bisogna ricordare che, in caso di rigetto<br />

del ricorso prefettizio, <strong>la</strong> misura del<strong>la</strong> sanzione amministrativa<br />

è automaticamente raddoppiata.<br />

Un’altra novità in tema di risorsi avanti il G.d.P. è<br />

data dal<strong>la</strong> possibilità, limitata ad alcune regioni tra<br />

le quali non figura ancora <strong>la</strong> Lombardia, di compi<strong>la</strong>re<br />

ed inoltrare telematicamente il ricorso in opposizione<br />

alle sanzioni amministrative e contro le cartelle<br />

esattoriali “pazze”. Accedendo al portale dei servizi<br />

on line del Giudice di Pace, dal sito del Ministero<br />

del<strong>la</strong> Giustizia, è possibile compi<strong>la</strong>re il ricorso in tutti<br />

i suoi campi vedendosi, al termine, assegnare un numero<br />

di protocollo con il quale si potrà verificare, sul<br />

medesimo sito o al proprio indirizzo e-mail, le varie<br />

fasi del ricorso e l’esito finale. I ricorsi telematici generano<br />

un “diritto di pre<strong>la</strong>zione” per una trattazione<br />

e definizione più celere rispetto a quelli presentati<br />

nel modo ordinario. Oltre al ricorso deve essere effettuata<br />

anche l’iscrizione a ruolo del<strong>la</strong> procedura.<br />

L’evoluzione di questo sistema dovrebbe condurre<br />

all’utilizzo generalizzato del<strong>la</strong> posta elettronica certificata<br />

in sostituzione del<strong>la</strong> raccomandata a/r.<br />

Sono piccoli passi verso <strong>la</strong> digitalizzazione prevista<br />

dal protocollo d’intesa e voluta per razionalizzare e<br />

rendere efficiente il sistema giustizia.<br />

Peltro 2000<br />

di Boscaini Matteo


Noi e il fisco<br />

A cura del<strong>la</strong> dott.ssa Giulia Avanzi, commercialista<br />

I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale<br />

Si avvicina <strong>la</strong> scadenza delle dichiarazioni di redditi<br />

In questo periodo ci si prepara a predisporre <strong>la</strong> dichiarazione<br />

dei redditi re<strong>la</strong>tiva all’anno 2009, raccogliendo<br />

tutta <strong>la</strong> documentazione necessaria.<br />

Anche quest’anno è possibile scegliere tra diversi<br />

modelli di dichiarazione a secondo del<strong>la</strong> tipologia<br />

dei contribuenti interessati e dei redditi che si è<br />

tenuti a comunicare.<br />

Modello 730<br />

Modello di dichiarazione che presenta sicuramente<br />

alcuni vantaggi, tra cui <strong>la</strong> compi<strong>la</strong>zione<br />

abbastanza semplice (non richiede calcoli, che<br />

verranno effettuati direttamente dal soggetto che<br />

provvederà ad effettuare <strong>la</strong> liquidazione) e <strong>la</strong> possibilità<br />

di ottenere gli eventuali rimborsi direttamente<br />

in busta paga o con <strong>la</strong> pensione. Anche gli<br />

eventuali debiti d’imposta verranno rego<strong>la</strong>ti mediante<br />

trattenute in busta paga o con <strong>la</strong> pensione.<br />

Tale modello però, proprio per le sue caratteristiche<br />

non può essere utilizzato da tutti i contribuenti,<br />

ma solo da coloro che rispettano precise<br />

condizioni, tra cui, ad esempio, avere un sostituto<br />

d’imposta, almeno nel periodo da <strong>aprile</strong> a luglio<br />

2010 ed aver percepito uno o più redditi derivanti<br />

da <strong>la</strong>voro dipendente o assimi<strong>la</strong>ti a quelli da <strong>la</strong>voro<br />

dipendente (es. co.co.co.), o redditi di capitale;<br />

così come elencato nelle istruzioni.<br />

Attenzione al<strong>la</strong> tempistica: il modello 730 può<br />

essere presentato al proprio sostituto d’imposta<br />

(datore di <strong>la</strong>voro o ente che eroga <strong>la</strong> pensione)<br />

entro il 30 <strong>aprile</strong>, oppure può essere presentato<br />

entro il 31 maggio ad un caf od ad un professionista<br />

abilitato.<br />

Chi non riuscisse a rispettare i sopraindicati termini,<br />

ma dovesse o volesse fare <strong>la</strong> dichiarazione<br />

dei redditi (per recuperare un credito, ad esempio)<br />

potrà utilizzare il Modello Unico o il Modello<br />

Unico Mini.<br />

Modello Unico Mini<br />

E’ <strong>la</strong> versione semplificata del modello Unico<br />

persone fisiche, ideata per facilitare il compito di<br />

redigere <strong>la</strong> dichiarazione dei redditi a quei contribuenti<br />

che si trovano nelle situazioni meno complesse.<br />

Tra i soggetti che possono utilizzare tale<br />

modello vi sono coloro che, non hanno variato il<br />

domicilio fiscale (dal novembre 2008 al<strong>la</strong> data di<br />

presentazione), non sono tito<strong>la</strong>ri di una partita<br />

Iva, non devono presentare <strong>la</strong> dichiarazione per<br />

conto di altri (defunti o incapaci) o che intendono<br />

fruire delle detrazioni e delle deduzioni per gli<br />

oneri sostenuti o delle detrazioni per i carichi di<br />

famiglia.<br />

Il modello può essere presentato dal 2 maggio<br />

al 30 giugno, se si decide di presentarlo in forma<br />

cartacea tramite l’ufficio postale, oppure entro il<br />

30 settembre prossimo se si decide di optare per<br />

<strong>la</strong> presentazione in forma telematica , tramite un<br />

intermediario abilitato od un ufficio dell’agenzia<br />

delle entrate.<br />

Modello Unico Persone Fisiche<br />

Può essere utilizzato da tutte le persone tenute<br />

all’obbligo di presentazione del<strong>la</strong> dichiarazione<br />

per i redditi conseguiti nel 2009. L a dichiarazione<br />

è artico<strong>la</strong>ta e composta da molti quadri, ciascun<br />

contribuente è tenuto ad utilizzare esclusivamente<br />

i quadri re<strong>la</strong>tivi ai redditi posseduti. Può essere<br />

usato anche per rettificare od integrare un’altra<br />

dichiarazione già presentata.<br />

Il modello va trasmesso in via telematica, entro il<br />

30 settembre prossimo. Se si rientra tra coloro per<br />

i quali è consentita <strong>la</strong> presentazione su supporto<br />

cartaceo, tramite un ufficio postale, il termine è<br />

anticipato al 30 giugno.<br />

Oltre alle detrazioni ed alle deduzioni già previste<br />

da molti anni (es. per spese mediche sostenute,<br />

per interessi su mutui prima casa pagati, ecc), si<br />

segna<strong>la</strong> <strong>la</strong> possibilità di avere un credito d’imposta<br />

del 20% per l’acquisto di mobili, apparecchi<br />

televisivi e computer finalizzati all’arredo di immobili<br />

ristrutturati.<br />

Sono state inoltre prorogate numerose detrazioni<br />

tra cui:<br />

- del 19% per le spese di acquisto di abbonamenti<br />

ai servizi di trasporto pubblico, regionale,<br />

locale ed interregionale;<br />

- del 19% per le spese sostenute dai genitori<br />

per l frequenza degli asili nido;<br />

- del 36% per le spese sostenute per gli interventi<br />

di recupero del patrimonio edilizio;<br />

- del 20% per <strong>la</strong> sostituzione di frigoriferi e<br />

conge<strong>la</strong>tori e per l’acquisto di motori ad elevata<br />

efficienza e e variatori di velocità:<br />

- del 55% per le spese re<strong>la</strong>tive agli interventi<br />

finalizzati al risparmio energetico.<br />

Dott.ssa Giulia Avanzi<br />

- In Shape Srl - società di formazione<br />

e consulenza in Desenzano del Garda (BS)<br />

39


40<br />

A casa di Beniamino<br />

per S. Giovanni Bosco<br />

Una comunità di più di 200 persone è accorsa<br />

domenica 31 gennaio ore 12.00 a Casa di Beniamino,<br />

Casa del<strong>la</strong> Fondazione Exodus a Cavriana,<br />

per seguire <strong>la</strong> S.Messa celebrata dal<br />

Vescovo di Mantova, Mons. Roberto Busti, e da<br />

Don Antonio Mazzi, fondatore di Exodus. Molti<br />

fedeli sono arrivati da Cavriana, dall’alto mantovano<br />

e anche dal veronese: famiglie, fidanzati,<br />

volontari, amici, sindaci e amministratori<br />

pubblici.<br />

Altri cinque i concelebranti: Don Giampaolo<br />

Ferri responsabile del<strong>la</strong> Pastorale Giovanile<br />

del<strong>la</strong> Diocesi di Mantova, Don Dino Mezzani<br />

parroco di Cavriana, Padre Agostino Panelli<br />

parroco di Volta Mantovana, don Libero Zilia<br />

parroco di Guidizzolo e Don Angelo De Angelis<br />

amico di Exodus a Cavriana e insegnante di religione<br />

a Desenzano.<br />

Il coro di So<strong>la</strong>rolo ha allietato <strong>la</strong> messa con<br />

canti gioiosi e moderni, aprendo <strong>la</strong> celebrazione<br />

con l’inno del<strong>la</strong> Diocesi di Mantova.<br />

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Durante l’offertorio si sono portati all’altare<br />

alcuni simboli cari ad Exodus insieme ai<br />

doni per <strong>la</strong> celebrazione eucaristica: l’agenda<br />

Tremenda e il Messale per saper par<strong>la</strong>re ai giovani,<br />

<strong>la</strong> chitarra e il pallone che rappresentano<br />

<strong>la</strong> musica e lo sport due pi<strong>la</strong>stri educativi per<br />

Exodus, una bicicletta e le scarpe da trekking<br />

per ricordare che Exodus è nata come carovana<br />

e come movimento itinerante (un ragazzo ha<br />

percorso più di 8000 km su quel<strong>la</strong> bici l’estate<br />

scorsa) e infine lo slogan “Tremenda voglia di<br />

vivere” che rappresenta per Exodus il messaggio<br />

che si vuole <strong>la</strong>sciare ai giovani.<br />

L’omelia del Vescovo ha approfondito in modo<br />

toccante e in massimo raccoglimento il Vangelo<br />

del giorno su Dio Amore, mentre Don Antonio<br />

Mazzi ha aggiunto solo in conclusione il suo<br />

pensiero sul fatto che “i padri devono essere<br />

più presenti oggi nel<strong>la</strong> famiglia, senza delegare<br />

al<strong>la</strong> madre o al<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> il compito educativo<br />

dei figli”.<br />

“Don Bosco è moderno e si ricorda sempre<br />

perché ha saputo intuire e prevenire i danni<br />

che toccano l’età dell’adolescenza. Un tempo<br />

erano le persone povere di mezzi che bisognava<br />

aiutare, oggi sono le persone con povertà<br />

morali e spirituali - dice il Vescovo Mons. Busti,<br />

che continua - Exodus prende l’uomo così<br />

com’è e cerca di ridargli dignità e oggi, dopo<br />

25 anni, punta sul<strong>la</strong> prevenzione. E’ quello che<br />

ci vuole”. Don Mazzi sottolinea che “La spiritualità<br />

di Exodus viene da S. Francesco d’Assisi<br />

e dal metodo di Don Bosco. La stessa idea per<br />

Casa di Beniamino è sempre stata quel<strong>la</strong> di creare<br />

un oratorio del 2000 che riuscisse ad accogliere<br />

il normale e il poco normale, i ragazzi e i<br />

genitori e che, soprattutto attraverso lo sport si<br />

possano unire centinaia e centinaia di giovani.”<br />

C<strong>la</strong>udia Faccioli


Pensioni e dintorni...<br />

A cura di Paolo Zani, Consulente previdenziale<br />

I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale<br />

Invalidità civile: nuove procedure<br />

Dal primo gennaio 2010 sono cambiate le<br />

procedure per <strong>la</strong> richiesta di accertamento e<br />

di concessione dell’invalidità civile.<br />

Infatti, l’articolo 20 del<strong>la</strong> legge 3 agosto 2009<br />

n. 102 ha introdotto importanti novità nel<br />

processo di riconoscimento dei benefici in<br />

materia di invalidità civile, con l’obiettivo di<br />

realizzare <strong>la</strong> gestione coordinata delle fasi<br />

amministrative e sanitarie finalizzata ad una<br />

generale contrazione dei tempi di erogazione<br />

delle prestazioni.<br />

L’INPS, in capo al quale è stata posta tutta<br />

<strong>la</strong> responsabilità del<strong>la</strong> gestione del<strong>la</strong> nuova<br />

procedura - dal ricevimento del<strong>la</strong> domanda<br />

fino al<strong>la</strong> fase concessiva - si è posta l’ambizioso<br />

obiettivo di contenere in un massimo di<br />

120 giorni <strong>la</strong> durata di tutto il procedimento;<br />

vale a dire che dal<strong>la</strong> data del<strong>la</strong> domanda al<strong>la</strong><br />

concessione delle eventuali indennità non<br />

potranno trascorrere più di quattro mesi.<br />

Innanzitutto <strong>la</strong> domanda deve essere presentata<br />

esclusivamente per via telematica (via<br />

internet, per intenderci) all’INPS competente<br />

per territorio.<br />

In che modo? O col “fai da te”, ed in questo<br />

caso l’interessato dovrà richiedere all’INPS<br />

il PIN (Numero Personale di Identificazione,<br />

che è un codice personale ed univoco simile<br />

a quello del bancomat) col quale accedere<br />

al<strong>la</strong> procedura di inoltro delle domande<br />

oppure, più semplicemente, rivolgendosi ad<br />

un Ente di Patronato che dovrà fornire l’assistenza<br />

in modo gratuito.<br />

Con questa nuova procedura sarà possibile<br />

seguire, collegandosi al sito INPS appositamente<br />

predisposto, tutte le fasi del procedimento.<br />

La domanda deve essere corredata da certificato<br />

medico contenente le patologie cui si<br />

è affetti e per le quali si richiede il riconoscimento<br />

dell’invalidità civile; anche il certificato<br />

deve essere compi<strong>la</strong>to ed inviato all’INPS<br />

per via telematica ed in questo caso, sarà<br />

il medico curante o certificatore che dovrà<br />

farsi autorizzare dall’INPS ad accedere al<strong>la</strong><br />

procedura informatica e inviarlo telematicamente.<br />

Il medico, una volta trasmesso all’INPS il<br />

certificato “telematico” ri<strong>la</strong>scerà, al proprio<br />

paziente una ricevuta cartacea contenente<br />

il “codice di trasmissione” da utilizzare per<br />

l’inoltro vero e proprio del<strong>la</strong> domanda.<br />

Per <strong>la</strong> verità nei primi giorni di gennaio c’è<br />

stata da parte dei medici una certa resistenza<br />

ad utilizzare questa procedura, ma oggi<br />

le cose si stanno normalizzando; a titolo di<br />

esempio a Guidizzolo al<strong>la</strong> fine di febbraio i<br />

medici accreditati erano tre.<br />

Una volta trasmessa <strong>la</strong> domanda all’INPS<br />

verrà fissata <strong>la</strong> data del<strong>la</strong> vista medica entro<br />

30 giorni per le visite ordinarie ed entro 15<br />

giorni per le patologie oncologiche.<br />

Al fine di accelerare l’iter, nelle Commissioni<br />

di accertamento è obbligatoriamente presente<br />

un medico dell’INPS al fine di evitare,<br />

come succedeva prima, <strong>la</strong> trasmissione dei<br />

verbali di accertamento al<strong>la</strong> Commissione di<br />

seconda istanza istituita - appunto - presso<br />

l’INPS, che aveva sessanta giorni di tempo<br />

per esprimere il suo parere di conferma.<br />

L’accertamento definitivo è in ogni caso effettuato<br />

dal medico legale dell’INPS che<br />

può accettare o no il giudizio espresso dal<strong>la</strong><br />

Commissione; in ogni caso eventuali ulteriori<br />

accertamenti vanno disposti in tempi strettissimi<br />

(massimo un mese).<br />

A conclusione dell’iter sanitario si provvede<br />

all’inoltro del verbale all’interessato con lettera<br />

a firma del Direttore dell’INPS competente.<br />

Il verbale inviato è in duplice esemp<strong>la</strong>re:<br />

una versione integrale contenente tutti i<br />

dati sensibili e una versione contenente solo<br />

il giudizio finale, a tute<strong>la</strong> del<strong>la</strong> privacy, per<br />

un eventuale uso amministrativo da parte del<br />

destinatario.<br />

L’invio del verbale di invalidità civile, cecità o<br />

sordità, attiva il processo amministrativo nel<br />

caso in cui il riconoscimento preveda un beneficio<br />

economico.<br />

Nul<strong>la</strong> è cambiato per quanto attiene ai ricorsi<br />

che il richiedente può attivare in caso di<br />

negato riconoscimento dell’invalidità civile:<br />

l’unica possibilità è quel<strong>la</strong> del ricorso giudiziario<br />

da inoltrare entro e non oltre centoottanta<br />

giorni dal ricevimento del verbale.<br />

p.zani@tuttoprevidenza.it<br />

41


42<br />

Il popolo dei fungaioli<br />

Quello dei “fungaioli” è un popolo taciturno, guardingo, prudente. Escono di casa in gran segreto,<br />

nottetempo, per arrivare primi all’obiettivo. Compiono giri viziosi per non essere pedinati, da soli o<br />

in piccoli gruppi. Un esercito agguerrito, privo di scrupoli, addestrato al<strong>la</strong> guerriglia nel<strong>la</strong> macchia.<br />

Quando <strong>la</strong> stagione è propizia il bosco è attraversato da una sorta di mobilitazione collettiva: si comincia<br />

a control<strong>la</strong>re quando <strong>la</strong> luna è buona, si calco<strong>la</strong> <strong>la</strong> quantità di pioggia caduta e quanta ne può aver<br />

assorbito il terreno, si guarda se c’è stata presenza di vento e, cosa più importante di tutte, inizia un<br />

vero e proprio “spionaggio” tenendo d’occhio i “fungaioli” più famosi, quei personaggi che si recano<br />

nei boschi soltanto quando tutte le condizioni ideali per <strong>la</strong> nascita del porcino si sono verificate e che<br />

vanno a colpo sicuro soltanto nei posti dove sanno che il prezioso fungo nascerà.<br />

Quello che “va sul monte”<br />

E’ <strong>la</strong> persona più invidiata dai villeggianti. Perché<br />

non tutti possono andare sul monte e lo sventurato<br />

cercatore che non è del posto che vi si avventura<br />

è destinato a rimanere a bocca asciutta<br />

dopo avere scarpinato per ore e ore. Sul monte i<br />

funghi non si cercano, si prendono. I porcini nascono<br />

nelle fungaie conosciute soltanto ai pochi<br />

eletti del paese, in mezzo all’erba alta, per trovarli<br />

bisogna tastare il terreno con le mani o con il bastone<br />

nei punti dove si sa per certo che ci devono<br />

essere. Il funghi del monte per i villeggianti sono<br />

quasi una leggenda perché da loro non si fanno<br />

vedere, sono sempre molto più grossi e in maggiore<br />

quantità di quelli dei boschi. Il cercatore del<br />

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monte raramente va a funghi nei boschi perchè<br />

<strong>la</strong> ritiene una ricerca troppo poco produttiva e<br />

<strong>la</strong> sua unica preoccupazione è quel<strong>la</strong> di arrivare<br />

nel<strong>la</strong> fungaia prima degli altri del<strong>la</strong> sua “casta”<br />

per cui adotta vere tattiche da guerrigliero sia<br />

per uscire di casa alle 4 del mattino sia per arrivare<br />

sul monte prima del “nemico”.<br />

Il corridore<br />

Normalmente è una persona che il fungo lo ha<br />

visto soltanto in fotografia e che di fronte ad un<br />

porcino ha bisogno di confrontarlo con tutte le<br />

guide micologiche in suo possesso per essere<br />

certo del<strong>la</strong> sua bontà. Si avvia per i boschi a passo<br />

sostenuto, attraversa foreste, risale torrenti,<br />

valica montagne inaccessibili. Il suo scopo è allontanarsi<br />

quanto più possibile dal<strong>la</strong> massa, al<strong>la</strong><br />

ricerca di foreste vergini che non hanno mai conosciuto<br />

<strong>la</strong> presenza umana. Normalmente il suo<br />

bottino si riduce a qualche vecchio fungo scartato<br />

persino dagli animali; nel caso in cui riesca a<br />

catturare qualche preda rientra a casa passando<br />

per il centro del paese con aria indifferente con<br />

<strong>la</strong> speranza che qualcuno gli chieda di far vedere<br />

il suo bottino; se questo accade pronuncia frasi<br />

del tipo “Non sono andato a funghi, ho fatto solo<br />

due passi nei boschi” oppure “Non nasce niente,<br />

il terreno è troppo asciutto”.<br />

Lo stanziale<br />

E’ l’opposto del corridore. Generalmente è una<br />

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persona che non è del posto ma che ha acquisito<br />

una buona esperienza e una buona conoscenza<br />

dei boschi. Si reca per funghi in qualsiasi stagione,<br />

a dispetto di chi gli dice che non nasce<br />

niente. Fidando sull’imprevedibilità del<strong>la</strong> sorte e<br />

del porcino sostiene che cento persone passano<br />

vicino ad un fungo e il centounesimo lo trova.<br />

Si aggira in ogni angolo del bosco ispezionando<br />

ogni singolo cespuglio e raccoglie qualsiasi tipo<br />

di fungo di cui sia sicura <strong>la</strong> sua commestibilità.<br />

L’opportunista<br />

Non e<strong>la</strong>bora strategie partico<strong>la</strong>ri : utilizza quelle<br />

degli altri. Segue i cercatori più esperti e tenta di<br />

sottrargli <strong>la</strong> preda all’ultimo istante. Naturalmente<br />

cerca di seguire “quelli del posto”, che gli ga-<br />

rantiscono una più alta possibilità di successo e<br />

che segue accanitamente. Ovviamente è riconosciuto<br />

a sua volta e condotto in lunghi, inutili giri.<br />

L’esperto<br />

Ha contato i giorni passati dall’ultima pioggia,<br />

ha valutato a lungo orografia dei luoghi ed esposizione<br />

al sole, temperatura notturna e diurna,<br />

direzione e intensità del vento. Solo dopo avere<br />

e<strong>la</strong>borato tutti questi dati sceglie con cura l’area<br />

da battere. Normalmente lo si incontra mentre<br />

tasta il terreno sospirando: “E’ ancora troppo<br />

asciutto” oppure “E’ troppo bagnato, è un posto<br />

da galletti”.<br />

Quello del posto<br />

E’ l’unico che trova i funghi. Perchè lui non li va a<br />

cercare. Lui sa con <strong>la</strong> massima precisione dove<br />

si trovano, a che ora, in che punto, quanti sono<br />

e di che qualità. Quando all’alba esce di casa<br />

sa perfettamente quanti e quali funghi porterà a<br />

casa. Lui non dice “Vado per funghi” ma “Vado<br />

per porcini” o “Vado per finferli”. Quello del posto<br />

detesta i fungaioli in genere ma soprattutto quelli<br />

che sconfinano nelle sue fungaie e possibilmente<br />

li depista; per questo motivo, quando lui va a funghi,<br />

nessuno lo vede né uscire né rientrare salvo<br />

poi scoprire nel<strong>la</strong> sua aia distese di cassette piene<br />

di funghi tagliati e messi ad essiccare.<br />

Conclusioni<br />

Raccogliere i funghi è una operazione importantissima<br />

che forse molti sottovalutano. Pertanto se<br />

ogni raccoglitore dovesse identificarsi in uno dei<br />

profili sopradescritti si raccomanda agli stessi di<br />

raccogliere si i funghi, ma nel più assoluto rispetto<br />

del bosco e del<strong>la</strong> natura. Grazie.<br />

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43


44<br />

L’uomo è<br />

Il risultato dei suoi pensieri<br />

delle sue azioni<br />

di quello di cui si nutre<br />

dell’ambiente in cui vive e <strong>la</strong>vora<br />

dell’influenza che hanno avuto su di lui altri uomini<br />

da quando è nato e che hanno tutt’ora.<br />

L’uomo diventa un’insieme di abitudini<br />

consolidate nel tempo,<br />

derivate dalle sue paure, dalle sue insicurezze<br />

e dalle costrizioni che <strong>la</strong> vita gli riserva.


Due guidizzolesi d’eccezione<br />

sul sito web di Carlo Maccari<br />

“La politica che ti rende conto” per il Consigliere<br />

Regionale Carlo Maccari non è solo uno slogan.<br />

Da oggi, infatti, sul suo sito web www.carlomaccari.it<br />

è possibile guardare alcuni video<br />

girati in diversi paesi del<strong>la</strong> provincia mantovana<br />

nei quali, attraverso il racconto diretto e senza<br />

filtri dei protagonisti, si racconta di cosa il Consigliere<br />

abbia fatto in questi primi anni di mandato<br />

regionale. La farmacista di Medole Maria<br />

Luisa Azzali, i sindaci di Cavriana e di Virgilio<br />

Ben Hur Tondini e Alessandro Beduschi, l’imprenditore<br />

agricolo guidizzolese Franco Dolfini,<br />

il primo cittadino<br />

di Castel<br />

Goffredo Mauro<br />

Falchetti,<br />

il presidente<br />

p r o v i n c i a l e<br />

del Tamburello<br />

Giancarlo Rizzi,<br />

il proprietario<br />

dell’ Hotel<br />

Cristallo di Cerese<br />

Eugenio<br />

Gallina, e l’avvocato<br />

Guido<br />

Benedini, presidente<br />

del Teatro<br />

Sociale di<br />

Mantova, hanno<br />

raccontato<br />

alle telecamere<br />

di come<br />

Carlo Maccari<br />

non abbia mai dimenticato <strong>la</strong> sua mission in Regione,<br />

ossia quel<strong>la</strong> di stringere <strong>la</strong> mano ai suoi<br />

concittadini per fare in modo che il Pirellone si<br />

avvicinasse sempre di più ai mantovani e alle<br />

loro esigenze primarie. Con grande spontaneità<br />

i protagonisti dei video clip hanno raccontato di<br />

come il Consigliere Maccari si sia sempre speso<br />

per fare in modo che Mantova non restasse<br />

mai indietro a causa dei talvolta complicati iter<br />

di ottenimento di fondi e contributi. Ben due<br />

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guidizzolesi tra i protagonisti delle video testimonianze:<br />

l’imprenditore agricolo Franco Dolfini<br />

che ha raccontato: “La tromba d’aria che nel<br />

2007 ha colpito l’alto mantovano ci ha distrutto<br />

tutto. Dallo Stato non avremmo avuto nul<strong>la</strong>. Poi,<br />

grazie all’aiuto e all’interessamento del nostro<br />

Consigliere Regionale Carlo Maccari siamo riusciti<br />

ad ottenere un rimborso”, ed il presidente<br />

provinciale del tamburello Giancarlo Rizzi che<br />

ha spiegato: “Guidizzolo ha sempre potuto contare<br />

sul<strong>la</strong> grande sensibilità politica e amministrativa<br />

verso questo sport , fin da quando Carlo<br />

Maccari era<br />

ancora il sindaco<br />

del paese.<br />

Quando poi è<br />

andato in Regione<br />

le cose<br />

non sono cambiate:<br />

penso ad<br />

esempio al<strong>la</strong><br />

sua proposta<br />

di legge a tute<strong>la</strong><br />

degli sport<br />

minori”. Troppo<br />

spesso si tende<br />

a dimenticare<br />

che <strong>la</strong> politica<br />

deve stare con<br />

<strong>la</strong> gente, e non<br />

solo a banchetti<br />

e festicciole<br />

davanti alle telecamere,<br />

ma<br />

nelle sale riunioni dei comuni per essere davvero<br />

utili ai cittadini. Per questione di spazio le<br />

interviste fatte sono state ridotte a otto, potevano<br />

essere molte ma molte di più. Rendicontare<br />

l’attività svolta a seguito di una preferenza è<br />

cosa buona, soprattutto se si par<strong>la</strong> di ciò che si<br />

è fatto in prima persona.<br />

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45


46<br />

A maggio con MosaicoScienze<br />

A cura di C<strong>la</strong>udia Morselli<br />

A Guidizzolo e negli altri otto comuni dell’Associazione Colline Moreniche del Garda (Castiglione<br />

delle Stiviere, Cavriana, Medole, Monzambano, Ponti sul Mincio, Pozzolengo, Solferino,<br />

Volta Mantovana) dal 26 al 30 maggio torna il festival Scientifico MosaicoScienze, un ciclo di<br />

conferenze che quest’anno vedrà coinvolti i più importanti esperti italiani di tematiche agroalimentari.<br />

In un ciclo di quattro giornate di conferenze aperte al pubblico - per le quali è stato previsto<br />

un percorso che abbinerà agli incontri <strong>la</strong> scoperta dello splendido e storico territorio collinare<br />

morenico - si svilupperanno e approfondiranno le varie sfaccettature dei problemi alimentari<br />

mondiali, tra abusi e carenze, nel contesto di un pianeta in difficoltà e di una popo<strong>la</strong>zione ancora<br />

molto disinformata.<br />

La partecipazione alle conferenze<br />

è libera e gratuita<br />

L’Associazione Colline Moreniche del Garda ha programmato<br />

“Proposte di Scienza e accoglienza”, ovvero<br />

escursioni e pacchetti turistici di diverse soluzioni,<br />

per residenti e non, comprensivi di sistemazione<br />

alberghiera, ristorazione, trasporto in pullman per i<br />

vari spostamenti e visite al territorio collinare morenico,<br />

al<strong>la</strong> scoperta delle bellezze paesaggistiche e dei<br />

sapori locali.<br />

La paro<strong>la</strong> al Curatore Scientifico:<br />

Galeazzo Sciarretta<br />

I caratteri distintivi delle precedenti edizioni di Mosaicoscienze,<br />

giunto felicemente al suo undicesimo<br />

anno di vita, sono sempre stati da un <strong>la</strong>to il livello e il<br />

rigore delle comunicazioni scientifiche e dall’altro <strong>la</strong><br />

piacevolezza degli intermezzi turistici ed enogastronomici.<br />

In una equilibrata alternanza, che ne ha fatto<br />

un evento unico nel suo genere, i partecipanti vengono<br />

infatti impegnati in stimo<strong>la</strong>nti incontri di alto contenuto<br />

culturale e insieme ri<strong>la</strong>ssati dal soggiorno in un<br />

territorio ricco di ameni paesaggi e storici monumenti,<br />

ma anche di una antica e varia cultura alimentare.<br />

Essendo il tema a cui è dedicata l’edizione 2010 proprio<br />

“L’Alimentazione”, per <strong>la</strong> prima volta queste due<br />

componenti si<br />

fondono, diventando<br />

le due facce<br />

del<strong>la</strong> stessa<br />

medaglia: infatti,<br />

se l’argomento<br />

“cibo” evoca<br />

problematiche<br />

gravi e p<strong>la</strong>netarie<br />

come <strong>la</strong> fame<br />

nel mondo, <strong>la</strong> sostenibilità<br />

del<strong>la</strong><br />

produzione agroalimentare,<br />

i<br />

“cattivi rapporti”<br />

con <strong>la</strong> tavo<strong>la</strong> di<br />

anoressici e bulimici<br />

o il preoccupante<br />

diffondersi<br />

dell’alcoolismo<br />

giovanile, il “momento convivale” è da sempre anche<br />

occasione di gratificazione, gaiezza e socializzazione..<br />

Un’edizione quindi assai partico<strong>la</strong>re, qualificata dagli<br />

interventi di illustri esperti, studiosi, scrittori e divulgatori<br />

di altissima competenza specifica e grande comunicatività.<br />

Galeazzo Sciarretta<br />

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PROGRAMMA<br />

mercoledì 26 maggio - ore 15:30<br />

Location: GOITO - Sa<strong>la</strong> Verde<br />

Titolo: “Alta qualità: ristorazioni a confronto”<br />

Conferenza a cura del Prof. Costantino Cipol<strong>la</strong><br />

mercoledì 26 maggio - ore 19<br />

Cerimonia ufficiale di apertura<br />

Location: MONZAMBANO - Vil<strong>la</strong> Conti Cipol<strong>la</strong><br />

giovedì 27 maggio - ore 10:00<br />

Location: CASTIGLIONE - Auditorium Istituto Statale<br />

Francesco Gonzaga<br />

Titolo: “… quando il bere si fa duro, i duri smettono di<br />

bere”<br />

Argomento: L’alcool e i giovani: un problema che interessa<br />

<strong>la</strong> società di oggi e quel<strong>la</strong> di domani<br />

Re<strong>la</strong>tore : Enrico Tempesta (Roma) direttore scientifico<br />

dell’Osservatorio permanente giovani e alcol<br />

giovedì 27 maggio - ore 21:00<br />

Location: MEDOLE -Teatro Comunale<br />

Titolo: “Approc ci problematici al cibo”<br />

Argomento: Anoressia, bulimia ed altro<br />

Re<strong>la</strong>tore : Riccardo Dalle Grave (Verona) Responsabile<br />

dell’Unità funzionale di Riabilitazione Nutrizionale del<strong>la</strong> Casa<br />

di Cura Vil<strong>la</strong> Garda e presidente dell’AIDAP<br />

venerdì 28 maggio - ore 10:00<br />

Location: GUIDIZZOLO - Teatro Comunale<br />

Titolo: “… quando il bere si fa duro, i duri smettono di bere”<br />

Re<strong>la</strong>tore : Enrico Tempesta (Roma)<br />

venerdi 28 maggio - ore 17:00<br />

Location: PONTI SUL MINCIO - Au<strong>la</strong> del refettorio delle<br />

scuole<br />

Titolo: “La sfida del terzo millennio”<br />

Argomento: La crisi alimentare mondiale tra miopie, interessi<br />

e disinformazione<br />

Re<strong>la</strong>tore : Gabriele Canali (Piacenza) Docente presso <strong>la</strong> Facoltà<br />

di Agraria dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di<br />

Piacenza e Cremona<br />

venerdì 28 maggio - ore 21:00<br />

Location: GUIDIZZOLO - Teatro Comunale<br />

Titolo: “Scienza in cucina”<br />

Argomento: Due secoli di scienziati ai fornelli, dal Conte<br />

Informazioni al pubblico:<br />

Colline Moreniche del Garda – Assciazione per <strong>la</strong> Promozione Turistica<br />

Piazza Torelli, 1 46040 Solferino (MN)<br />

Tel. 0376 893160 info@collinemoreniche.it www.collinemoreniche.it<br />

di Parmeggiani Romi<br />

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Rumford al<strong>la</strong> gastronomia moleco<strong>la</strong>re<br />

Re<strong>la</strong>tore : Dario Bressanini (Como) Ricercatore universitario<br />

nel Dipartimento di Scienze Chimiche e Ambientali del<strong>la</strong><br />

Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali di Como.<br />

sabato 29 maggio - ore 10:00<br />

Location: SOLFERINO – Teatro Parrocchiale<br />

Titolo: “Cosa bolle in pento<strong>la</strong>?”<br />

Argomento: Vizi e virtù degli italiani a tavo<strong>la</strong><br />

Re<strong>la</strong>tore : Marina Cepeda-Fuentes (Roma) Giornalista specializzata<br />

in gastronomia. Responsabile del<strong>la</strong> rubrica di Radio<br />

Rai Due “Che bolle in pento<strong>la</strong>”.<br />

sabato 29 maggio - ore 17:00<br />

Location: CAVRIANA - Sa<strong>la</strong> Civica<br />

Titolo: “OGM in agricoltura: minaccia o opportunità?”<br />

Argomento: Un tema assai oggi dibattuto e perlopiù a sproposito!<br />

Re<strong>la</strong>tore : Antonio Pascale (Napoli) Agronomo, giornalista e<br />

scrittore. Autore di libri e saggi sull’alimentazione e le biotecnologie<br />

sabato 29 maggio - ore 21:00<br />

Location: VOLTA MANTOVANA – Salone delle scuderie di<br />

Pa<strong>la</strong>zzo Gonzaga<br />

Titolo : “Alimentazione e salute”<br />

Argomento: L’uomo è ciò che mangia (almeno da questo<br />

punto di vista)<br />

Re<strong>la</strong>tore: Carlo Cannel<strong>la</strong> (Roma) professore ordinario<br />

di Scienza dell’Alimentazione presso Ia Facoltà di Medicina<br />

e Chirurgia dell’Università “La Sapienza” di Roma<br />

domenica 30 maggio - ore 10:30<br />

Location: POZZOLENGO – Plesso Sco<strong>la</strong>stico<br />

Titolo: “ Il primo nutrimento”<br />

Argomento: Perché preferire l’al<strong>la</strong>ttamento al seno<br />

Re<strong>la</strong>tori: Marina Repo<strong>la</strong> (biologa e Nutrizionista esperta in<br />

problematiche alimentari del Terzo Mondo) e Gregorio Monasta<br />

(Consulente, già Responsabile Sud-America, Unicef)<br />

domenica 30 maggio - ore 15<br />

Location: CASTIGLIONE – Teatro Sociale<br />

Titolo : “Anni guadagnati”<br />

Argomento: Alimentazione e incremento di vita<br />

Re<strong>la</strong>tore: Mariange<strong>la</strong> Rondanelli (Pavia) professore associato<br />

in Scienze e Tecniche Dietetiche presso <strong>la</strong> Facoltà di<br />

Medicina dell’Università di Pavia. Si occupa delle corre<strong>la</strong>zioni<br />

fra nutrizione e longevità.<br />

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Teatro Sociale di Mantova<br />

<strong>Notizia</strong>rio del Corpo Bandistico di Guidizzolo - a cura di Francesca Cappa<br />

Sabato 30 gennaio 2010 sarà una data da ricordare<br />

per molti bambini e ragazzi di Guidizzolo e Cavriana<br />

che si sono esibiti durante <strong>la</strong> serata “Bolle<br />

di gioia” in favore di ABEO al Teatro Sociale di<br />

Mantova.<br />

I ragazzi fanno parte di due splendide formazioni<br />

musicali del nostro territorio, <strong>la</strong> “Diapason Young<br />

Bang”, composta da una sessantina di elementi,<br />

e il “Coro di voci candide dei Colli Morenici” costituito<br />

da quaranta giovanissimi musicisti tra i 6<br />

e i 7 anni, entrambi diretti dal magistrale Maestro<br />

Nico<strong>la</strong> Ferraresi.<br />

La loro presenza a questa serata di beneficenza<br />

ha portato in teatro circa trecento persone da entrambi<br />

i paesi, i ragazzi sono stati eccezionali, non<br />

è facile aspettare ore dietro le quinte di un palco<br />

come quello del Sociale in attesa del proprio turno,<br />

soprattutto quando si è molto piccoli, e poi saper<br />

dare il proprio meglio di fronte ad una p<strong>la</strong>tea<br />

gremita da oltre novecento persone.<br />

Il loro programma era costituito da brani originali<br />

per banda e da canti scritti appositamente per<br />

coro di bimbi, i più piccoli si sono letteralmente<br />

scatenati in balli e canti, dimenticando <strong>la</strong> stanchezza<br />

nei camerini.<br />

La serata, sotto <strong>la</strong> direzione artistica di Francesca<br />

Ponti, è stata composta anche di numerosi balli<br />

dove i protagonisti assoluti erano sempre i più<br />

piccoli.<br />

Si ringraziano di cuore tutti i nostri bambini del<br />

coro, i ragazzi del<strong>la</strong> Young Band, le famiglie dei<br />

partecipanti per <strong>la</strong> disponibilità e <strong>la</strong> pazienza, le<br />

maestre delle c<strong>la</strong>ssi Prime del<strong>la</strong> Scuo<strong>la</strong> Primaria<br />

di Guidizzolo e delle C<strong>la</strong>ssi Prime e Seconde del<strong>la</strong><br />

Scuo<strong>la</strong> Primaria di Cavriana per <strong>la</strong> carica che<br />

danno e <strong>la</strong> fiducia che dimostrano ai loro alunni<br />

ed al corso di musica proposto all’interno dell’attività<br />

didattica.<br />

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