N.89 aprile (4Mb Pdf) - la Notizia
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Editore: Centro Culturale San Lorenzo 46040 Guidizzolo (MN) - Direttore responsabile Andrea Dal Prato - Tariffa R.O.C.: ”Poste Italiane s.p.a. - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 n° 46) art. 1 comma 1, DCB - Brescia - Euro 0,20<br />
BIMESTRALE DI ATTUALITÁ, CRONACA, CULTURA E POLITICA - GUIDIZZOLO MN ANNO XVI N. 89 - APRILE 2010<br />
Foto Michele Galli<br />
Computer si<br />
computer no<br />
Tangenziale:<br />
i primi passi<br />
A maggio con<br />
MosaicoScienze<br />
1
2<br />
sommario<br />
sommario<br />
3 Editoriale<br />
4 Numeri utili<br />
5 Pro-Loco informa<br />
6 Giancarlo Rizzi: il tamburello, <strong>la</strong> sua grande passione<br />
8 Continuando a sognare <strong>la</strong> California<br />
12 Cronaca<br />
17 Quattro bagole<br />
18 L’agricoltura del futuro si studia a Guidizzolo<br />
26 Notizie dall’Amministrazione Comunale<br />
31 A tutta penna<br />
32 Arte & dintorni<br />
Ultimi vampiri<br />
L’Impero e <strong>la</strong> mente<br />
Giustizia lenta o troppo veloce<br />
Teatro<br />
38 Noi e <strong>la</strong> legge<br />
39 Noi e il fisco<br />
41 Pensioni e dintorni<br />
42 Gruppo Micologico Naturalistico<br />
46 A maggio con MosaicoScienze<br />
49 Tacabanda<br />
Marzo, 2010. Un inverno<br />
insolitamente lungo.<br />
Cascate di Mezzo,<br />
Dolomiti del Brenta<br />
“Bolle di gioia”<br />
Teatro Sociale<br />
di Mantova (pag. 46)<br />
TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI: Informativa ai sensi del d. lgs n. 196 del 30-06-2003<br />
I dati in possesso del<strong>la</strong> redazione de "<strong>la</strong> <strong>Notizia</strong>" sono forniti direttamente dagli interessati o estratti da elenchi pubblici: ovvero in nostro<br />
possesso anteriormente all'8-5-1997. Gli interessati possono chiedere <strong>la</strong> cancel<strong>la</strong>zione, il blocco, l'aggiornamento o l'integrazione dei<br />
dati od opporsi al trattamento stesso.
editoriale Andrea Dal Prato<br />
Riviste, giornali, libri, convegni annunciano al mondo intero che le nuove tecnologie risolveranno<br />
i drammatici problemi del vivere quotidiano e dell’istruzione. Un computer per<br />
ogni famiglia può risolvere tutto: <strong>la</strong> spesa quotidiana fatta attraverso internet, senza più<br />
viaggi nei negozi e code alle casse; <strong>la</strong> lettura dei giornali, fatta a qualsiasi ora, avendo<br />
a disposizione un numero infinito di testate puoi comparare le notizie ed i punti di vista;<br />
puoi scrivere lettere agli amici - anche agli sconosciuti - ed in pochi secondi <strong>la</strong> missiva<br />
viene recapitata e non solo <strong>la</strong> puoi arricchire con disegnini e ghirigori scaricati da un CD;<br />
scarichi <strong>la</strong> musica ed i film preferiti, senza più accumu<strong>la</strong>re dischi o cassette, e puoi avere<br />
il tutto a disposizione in “aggeggini” supertecnologici di pochi centimetri quadrati.<br />
Sì è vero: il mondo del computer è affascinante, ci attrae sempre di più, non ci <strong>la</strong>scia il<br />
tempo per pensare e <strong>la</strong> continua evoluzione è una corsa verso il nuovo, verso quel partico<strong>la</strong>re<br />
software che è più veloce, più bello, più…<br />
Ma proviamo a pensare: quando andiamo a fare spesa possiamo vedere, toccare, chiedere<br />
consiglio al commesso e valutare ciò che ci interessa, possiamo comparare più prodotti<br />
simili e fare una scelta su ciò che più ci soddisfa, possiamo leggere tranquil<strong>la</strong>mente le<br />
istruzioni e le caratteristiche per vedere qual’è più congeniale per il nostro utilizzo. Quando<br />
leggi un giornale, una rivista od un libro lo fai con attenzione, puoi tornare a rileggere<br />
un punto per meglio capire il senso del<strong>la</strong> frase, puoi fermarti a riflettere sul significato,<br />
puoi trovare intima soddisfazione nello sfogliare e nel conservare il libro in biblioteca<br />
per essere facilmente ripreso. Una lettera è sempre un momento di riflessione e richiede<br />
concentrazione per esprimere il nostro pensiero. Anche chi ricevere una lettera scritta a<br />
mano prova più piacere che non per una lettera spersonalizzata, tutta perfetta scritta con<br />
il computer.<br />
Alcuni insegnanti <strong>la</strong>mentano, poi, che oggi è sempre più frequente che i bambini abbiano<br />
difficoltà di scrittura, che scambino le lettere, che confondano le maiuscole con le minuscole,<br />
fatichino ad allineare le parole una all’altra,<br />
non rispettino i margini del foglio, <strong>la</strong>scino<br />
Computer si<br />
computer no<br />
spazi irrego<strong>la</strong>ri tra le lettere e le parole. Il fenomeno<br />
del<strong>la</strong> brutta scrittura sta aumentando incredibilmente,<br />
principalmente a causa dell’uso<br />
del<strong>la</strong> tastiera del computer. La scuo<strong>la</strong> fatica ad<br />
insegnare <strong>la</strong> tavo<strong>la</strong> pitagorica, fondamentale<br />
per <strong>la</strong> comprensione dei numeri, l’apprendimento è faticoso ed è molto più facile usare <strong>la</strong><br />
calco<strong>la</strong>trice od il computer, ma <strong>la</strong> matematica così non si impara.<br />
Oggi è molto in voga cercare nuove amicizie attraverso internet. Frequenti i casi, soprattutto<br />
per i più giovani, di truffe e adescamenti, dopo alcune lettere o messaggi del tutto<br />
innocui ed accattivanti riescono a “<strong>la</strong>vorare” nel<strong>la</strong> tua mente facendoti credere lecito e<br />
normale ciò che non lo è.<br />
Citiamo dal<strong>la</strong> cronaca di questi giorni un tragico esempio: “Internet, l’esca. La sfortuna e<br />
l’incoscienza hanno fatto il resto. Avevano seguito le istruzioni in rete. Un video spiegava<br />
come costruire una bomba molotov e Francesco, 14 anni, di Cassano d’Adda, insieme a due<br />
coetanei, aveva deciso di ripetere l’esperimento. Così, si erano portati dietro l’occorrente...<br />
Sembrava tutto facile come su Internet. Ma quando hanno acceso l’innesco, l’esplosione li<br />
ha investiti. L’incidente è avvenuto sabato 13 marzo, dopo otto giorni di agonia agli Ospedali<br />
Riuniti di Bergamo, Francesco non ce l’ha fatta.”<br />
All’essere umano è richiesta capacità di riflessione e capacità di prendere una decisione,<br />
di fare una scelta, in sostanza. Il mondo di oggi ci distrae, ci sommerge di accattivanti inviti<br />
studiati per fare “presa” immediata e convincerci che non possiamo fare a meno di quel<br />
prodotto, di quel libro, di quel film od altro, ci spinge a non pensare! Esperti hanno pensato<br />
per noi, hanno deciso e pianificato tutto: a noi non resta che adeguarci. Il nostro futuro è<br />
troppo importante per essere affidato ai “fanatici” delle nuove tecnologie, ai fabbricanti di<br />
computer e di software, ai loro esperti di marketing.<br />
Non dimentichiamo il gusto del dialogo, <strong>la</strong> possibilità di guardarci negli occhi e di una<br />
stretta di mano per condividere emozioni, una stretta di mano che può voler dire molte<br />
cose e darci un’intima soddisfazione, ristabilire un rapporto umano così importante per<br />
non sentirci soli, per condividere con altri il nostro essere.<br />
Riprendiamo <strong>la</strong> nostra capacità di pensiero ed utilizziamo il computer, anche giornalmente,<br />
ma non <strong>la</strong>sciamoci sopraffare dalle sue infinite possibilità di “annientarci”.<br />
3
4<br />
DIRETTORE<br />
RESPONSABILE<br />
Andrea Dal Prato<br />
CAPO REDATTORE<br />
Graziano Pelizzaro<br />
REDAZIONE<br />
Giulia Avanzi<br />
Sergio Desiderati<br />
Laura Leorati<br />
Elodio Perani<br />
Giovanni Zangobbi<br />
Paolo Zani<br />
COLLABORATORI<br />
Giorgio Arienti<br />
Francesca Cappa<br />
Filippo Cerini<br />
Cristina Delmenico<br />
Marta Leali<br />
Francesca Lugoboni<br />
Donatel<strong>la</strong> Lusenti<br />
Franco Mondadori<br />
Francesca Pesci<br />
Francesca Piazza<br />
Luca Piazza<br />
Mariavittoria Spina<br />
Jessica Santi<br />
Giulia Stuani<br />
Sandra Tosi<br />
Davide Truzzi<br />
PROGETTO GRAFICO<br />
C<strong>la</strong>udia Dal Prato<br />
EDITORE<br />
Centro Culturale<br />
“San Lorenzo”<br />
via Virgilio, 25<br />
46040 Guidizzolo (MN)<br />
Tel. 348 3115232<br />
e-mail:<br />
redazione@<strong>la</strong>notiziaguidizzolo.com<br />
R. O. C.: N° 9434 del 16-10-00<br />
Aut. Tribunale di Mantova<br />
N° 8/95 del 30-05-1995<br />
Stampa:<br />
Arti Grafiche Studio 83 (VR)<br />
Cellofanatura<br />
e spedizione postale<br />
Coop Service s.c.r.l.<br />
Virle Treponti (BS)<br />
COSTO MODULI<br />
1 modulo verticale:<br />
mm 60 x 38 E. 40,00<br />
2 moduli orizzontali:<br />
mm 60 x 82 E. 70,00<br />
4 moduli orizzontali:<br />
mm 60 x 170 E. 110,00<br />
1/2 pagina:<br />
mm 124 x 170 E. 180,00<br />
Pagina intera:<br />
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MUNICIPIO - tel. 0376 819201<br />
CARABINIERI - tel. 0376 819006 - 112<br />
VIGILI URBANI - tel. 0376 840241<br />
PRO LOCO Guidizzolo - tel. 0376 1620426<br />
GAS (metano) - Pronto intervento tel. 800 905 440<br />
BIBLIOTECA COMUNALE - tel. 0376 840435<br />
Teatro e manifestazioni - tel. 0376 1620428<br />
Oratorio San Lorenzo - tel. 335 1211999<br />
FONDAZIONE “RIZZINI” onlus - tel. 0376 819120<br />
FONDAZIONE “NonSoloArte” - tel. 0376 840303<br />
ISTITUTO COMPRENSIVO - 0376 819049 - 819059<br />
ISTITUTO STATALE D’ARTE - tel. 0376 819023<br />
Cooperativa “Orizzonti” - tel. 0376 847326<br />
PARROCCHIA Birbesi - tel. 0376 819602<br />
PARROCCHIA Guidizzolo - tel. 0376 819052<br />
POSTE E TELEGRAFI - tel. 0376 840091<br />
SISAM (acquedotto) - 800 859370 - 0376 771869<br />
PROTEZIONE CIVILE - tel. 0376 847388<br />
Prenotazione ambu<strong>la</strong>nza - tel. 349 8608653<br />
ORARIO DI APERTURA<br />
Da lunedì a venerdì: dalle 10 alle 13<br />
Sabato: dalle 10 alle 12<br />
Ufficio Tecnico:<br />
lunedì e mercoledì dalle 10 alle 12.30<br />
sabato dalle 10 alle 12<br />
Assistente sociale:<br />
lunedì e mercoledì dalle 10 alle 12.30<br />
Polizia Municipale:<br />
mercoledì e sabato dalle 9 alle 11<br />
Su appuntamento tel. 0376 840241<br />
Segreteria e protocollo:<br />
Da lunedì a sabato dalle 9 alle 12.30<br />
APERTURA invernale estivo<br />
lun. 9-12 / 14.30-18.30 9-12 / 15-19<br />
mar. giov. 14.30-18.30 15-19<br />
mer. ven. 9-12 9-12<br />
sab. 9-12<br />
Ciclo Club 1977 - tel. 0376 818189<br />
AVIS - AIDO - tel. 0376 840177<br />
Raphaël - Ambu<strong>la</strong>torio Castel Goffredo 0376 771292<br />
Amici di Rebecco - tel. 0376 819678<br />
Associazione Commercianti - tel. 0376 818715<br />
Calcio Guidizzolo - tel. 0376 819172<br />
Centro Sociale “La Mimosa” - tel. 0376818419<br />
Corpo Bandistico - tel. 0376 840090<br />
CSE-Anffas - Rebecco - tel. 0376 818253<br />
Gruppo Alpini Guidizzolo - tel. 0376 819516<br />
GVG-Gruppo Volontari - tel. 0376 818240<br />
Tennis Club Guidizzolo - tel. 0376 818382<br />
Tutti i giorni dalle 8 alle 19<br />
• Dr.ssa Emi Ghisolfi - Cell. 333 8356733<br />
Prenotazione visite: 0376 840433 (8.30-12.30)<br />
Lun. Giov. Ven.: dalle 16 alle 19 (su appuntamento)<br />
Mar. Mer. Gio.: dalle 10 alle 13 (su appuntamento)<br />
• Dr. Orfeo Valerio Galvani<br />
Ambu<strong>la</strong>torio 0376 819794 - abitazione 0376 819096<br />
Lun. Mar. Mer. Gio.: dalle 9,30 alle 12,30<br />
Mer. Ven.: dalle 16,30 alle 19,30 (su appuntamento)<br />
• Dr. Giuliano Ponti<br />
Ambu<strong>la</strong>torio 0376 819475 - abitazione 0376 819177<br />
Lun. Mar. Mer. Ven.: dalle 10 alle 12.30<br />
Giovedì: dalle 16.30 alle 19<br />
Ambu<strong>la</strong>tori medici presso sede AVIS<br />
piazzale Alessandro Dal Prato<br />
• Dr.ssa Doriana Bertazzo<br />
Riceve su appuntamento tel.0376 83040 - 838500<br />
Martedì dalle 17 alle 18,30<br />
Giovedì dalle 8,30 alle 9,30<br />
• Dr.ssa Ange<strong>la</strong> Gatti - tel. 338 2619350<br />
Lunedì - Mercoledì - Venerdì: dalle 17.30 alle 18.30<br />
Ambu<strong>la</strong>torio Medole - tel. 0376 898109<br />
Pediatra di base<br />
• Dr.ssa Stel<strong>la</strong> Schena<br />
Riceve su appuntamento tel. 0376 847098<br />
Lun. Mart. Giov.: dalle 9.30 alle 12.30<br />
Merc.: dalle 16 alle 19 - Ven.: dalle 14 alle 17<br />
NUMERO VERDE FARMACIE DI TURNO<br />
tel. 800-228521 (Guidizzolo 0376 819005)<br />
Ambu<strong>la</strong>torio igiene pubblica - tel. 0376 846713<br />
Amb. vaccinazioni pediatriche - tel. 0376 846705<br />
Servizio di medicina veterinaria - tel. 0376 846724<br />
Servizio igiene degli alimenti - tel. 0376 846737<br />
Servizio medicina del <strong>la</strong>voro - tel. 0376 846733<br />
Igiene dell’edilizia ed igiene pubblica - tel. 0376 846738<br />
ORARIO DI APERTURA<br />
Lunedì Mercoledì e Venerdì dalle 14.30 alle 17.30<br />
Sabato: dalle 9 alle 12 e dalle 14.30 alle 17.30<br />
ORARIO DI APERTURA DOMENICALE<br />
Maggio - Settembre dalle 17.00 alle 19.00<br />
Ottobre - Aprile dalle 15.30 alle 17.30<br />
GUIDIZZOLO<br />
estivo invernale<br />
Festivi: 8 - 9.30 - 11 - 18 17<br />
Prefestivi: 19 18<br />
Feriali:<br />
BIRBESI<br />
7.30 - 18 17<br />
Festivi: 9.30<br />
prefestivi 18.30 18<br />
Feriali: mart. giov. 8.30<br />
REBECCO Prefestivi 18 17
Pro-Loco informa<br />
Un calendario ricco di eventi è quello che attende <strong>la</strong><br />
nostra Pro-Loco in questo 2010; anche se però il primo<br />
appuntamento importante è stato già assolto.<br />
Nel 2009, infatti, in concomitanza con il 20° compleanno<br />
di questa istituzione, si è anche concluso il mandato<br />
del Direttivo eletto nel gennaio del 2006.<br />
I soci si sono riuniti per eleggere quello che sarebbe<br />
diventato il Direttivo in carica per il triennio 2010-2012;<br />
le elezioni si sono tenute <strong>la</strong> sera del 1° febbraio presso<br />
<strong>la</strong> nuova sede operativa in via Vittorio Veneto.<br />
Ci sono state riconferme, nelle persone di Silvio Tarchini,<br />
Gianluigi Grandelli, Norberto Badini, Arialdo Bicelli<br />
e Giacomo Vivaldini, quattro i “volti nuovi”: Lino<br />
Bicelli, Pierino Gobbi, Massimo Grassi e Jessica Santi.<br />
È stato anche rinnovato il Collegio dei Revisori dei<br />
Conti, confermati Matteo Pasini e Federica Vivaldini,<br />
mentre Pietro Gialdini è subentrato a Romina Mi<strong>la</strong>ni.<br />
L’assemblea dei soci, inoltre, non ha avuto dubbi in<br />
merito al<strong>la</strong> scelta del<strong>la</strong> persona che meglio avrebbe<br />
potuto rappresentare <strong>la</strong> Pro-Loco in ogni contesto.<br />
È stata infatti riconfermata <strong>la</strong> fiducia<br />
a Silvio Tarchini per <strong>la</strong> carica di Presidente.<br />
Soddisfatto di questa opportunità che<br />
gli viene nuovamente offerta, è intervenuto<br />
dicendo che: “L’unione fa <strong>la</strong> forza,<br />
e Guidizzolo è un paese che non deve<br />
aspettare aiuto dagli altri, dall’esterno,<br />
ma ha già al suo interno tutte le<br />
potenzialità per esprimere quello che<br />
è e che può diventare. Si deve essere<br />
sempre in prima linea perché l’unità<br />
in un’associazione come <strong>la</strong> Pro-Loco,<br />
che è pensata per il paese e per i suoi<br />
abitanti, porta anche ad una maggiore<br />
unità del paese stesso.”<br />
Il Consiglio Direttivo ha inoltre deliberato<br />
l’assegnazione di tre Tessere<br />
Onorarie ai soci: Livio Bombana, Franco<br />
Marchesini e Remo Stanghellini,<br />
per il continuo appoggio finanziario<br />
e professionale che hanno apportato<br />
al<strong>la</strong> vita del<strong>la</strong> Pro-Loco.<br />
I <strong>la</strong>vori per le attività che andranno ad animare questo<br />
2010 sono già iniziati, ed il calendario ha già comincia-<br />
A cura di Jessica Santi<br />
to a riempirsi.<br />
A partire principalmente da quelle manifestazioni che<br />
ormai sono entrate a far parte del<strong>la</strong> tradizione guidizzolese:<br />
<strong>la</strong> Camminata del<strong>la</strong> Salute e <strong>la</strong> Fiera di Luglio<br />
su tutte.<br />
Il matrimonio tra <strong>la</strong> maestosa cornice delle Colline<br />
Moreniche e l’accoglienza che Guidizzolo riserva ai<br />
suoi ospiti fa si che <strong>la</strong> Camminata del 1° maggio, giunta<br />
al<strong>la</strong> sua XXXVII edizione, si confermi un evento che<br />
anno dopo anno porta un numero sempre crescente<br />
di partecipanti provenienti dall’Hinter<strong>la</strong>nd Gardesano,<br />
da tutta <strong>la</strong> provincia di Mantova e di Verona, e che al<br />
termine del<strong>la</strong> giornata <strong>la</strong>sciano Guidizzolo soddisfatti<br />
dell’esperienza fatta e dei premi ricevuti, merito da intendersi<br />
anche degli sponsor che ogni anno contribuiscono<br />
al<strong>la</strong> buona riuscita di questo raduno.<br />
Ma oltre a questa ricorrenza, altre manifestazioni<br />
sono già in fase di preparazione, nel<strong>la</strong> convinzione<br />
che <strong>la</strong> Pro-Loco con le sue attività possa dare un contributo<br />
concreto ad una realtà che è quel<strong>la</strong> del paese<br />
di Guidizzolo.<br />
Silvio Tarchini consegna una targa ad Adriano Roverselli, segretario del<br />
Ciclo Club 77, in occasione del<strong>la</strong> manifestazione di presentazione delle<br />
squadre giovanili e del<strong>la</strong> premiazione di tre ciclisti che tengono “alto” il<br />
nome di Guidizzolo nel mondo.<br />
PRO-LOCO GUIDIZZOLO<br />
tel. e fax 0376 819455 cell. 339 2444823<br />
sede via Vittorio Veneto<br />
ufficio in Municipio - sabato dalle 10,00 alle 11,30 al 2° piano<br />
5
6<br />
Giancarlo Rizzi:<br />
il tamburello, <strong>la</strong> sua<br />
grande passione<br />
“Non sono io il protagonista. Se proprio volete<br />
un protagonista quello è il tamburello,<br />
sono gli oltre 1.000 ragazzini mantovani che<br />
lo praticano, i tanti campioni che lo giocano<br />
a diversi livelli, i molti appassionati che lo<br />
seguono con fedeltà, le società che si impegnano<br />
con entusiasmo e non senza difficoltà,<br />
gli sportivi che ci seguono: questi sono i<br />
veri protagonisti!”. Esordisce così Giancarlo<br />
Rizzi, presidente provinciale mantovano<br />
del<strong>la</strong> F.I.P.T., <strong>la</strong> Federazione Italiana Pal<strong>la</strong><br />
Tamburello, carica che ricopre ormai da 12<br />
anni. Lui è un artigiano con un’azienda nel<br />
settore degli impianti elettrici che dedica<br />
il suo tempo libero (a volte non solo quello)<br />
al tamburello. Sport di antichissima origine<br />
(una varietà era già praticata dai Romani) si<br />
è sviluppato in Italia e da qui diffuso un po’<br />
in tutto il mondo. Giancarlo Rizzi ‘entra’ per<br />
così dire nel tamburello nel 1995/96 quando<br />
assume <strong>la</strong> presidenza del<strong>la</strong> società di Sacca,<br />
<strong>la</strong> frazione di Goito. Ha idee innovative<br />
e dopo un paio d’anni le società mantovane<br />
lo chiamano al<strong>la</strong> presidenza provinciale. Il<br />
tamburello lo conosce molto bene, qualche<br />
partita l’ha anche giocata da terzino, ma<br />
soprattutto pensa ai più giovani. “In questi<br />
anni abbiamo cercato, come Federazione, di<br />
incentivare molto questo sport nelle scuole;<br />
Paninoteca<br />
SISAL, Superenalotto,<br />
Ricariche telefoniche<br />
Tel. 0376-818420<br />
siamo presenti in quasi tutti gli istituti superiori<br />
e quegli oltre 1.000 ragazzi a cui accennavo<br />
prima sono per noi <strong>la</strong> speranza, anzi <strong>la</strong><br />
certezza, che il tamburello continuerà ad<br />
essere praticato.<br />
La conferma mi viene soprattutto dall’entusiasmo<br />
che vedo nei ragazzi.” Entusiasmo si,<br />
ma anche risultati. In questo 2009 <strong>la</strong> compagine<br />
femminile delle scuole medie di Guidizzolo<br />
ha vinto il titolo italiano; alcuni giorni fa<br />
anche gli Allievi del Ma<strong>la</strong>vicina hanno guadagnato<br />
il tricolore. Per <strong>la</strong> serie C sono in<br />
lizza per il nazionale <strong>la</strong> Virtus Guidizzolo ed il<br />
Castel<strong>la</strong>ro, mentre per <strong>la</strong> D alle finali nazionali<br />
parteciperà l’Atletica Guidizzolese. L’attività<br />
del<strong>la</strong> Federazione provinciale si ferma<br />
qui, ma il tamburello mantovano partecipa<br />
anche con sue formazioni ai campionati di<br />
A e B. Nel<strong>la</strong> serie maggiore quasi <strong>la</strong> metà<br />
delle formazioni è mantovana: Cavrianese,<br />
Solferino, Medole, Goitese e Ceresara; in<br />
B troviamo invece Sacca, Castiglione delle<br />
Siviere, Ma<strong>la</strong>vicina e Castel<strong>la</strong>ro, queste ultime<br />
con buone probabilità di aggiudicarsi il<br />
titolo. A Mantova <strong>la</strong> crescita di questo sport<br />
è avvenuta negli ultimi anni molto più che in<br />
tutte le altre province italiane e molte vi si<br />
sono avvicinate proprio di recente.<br />
Rizzi ne va ovviamente fiero e lo si capisce<br />
Gruppo<br />
Alpini<br />
Guidizzolo<br />
tel. 0376 819516
principalmente quando<br />
par<strong>la</strong> dei giovani, dei ragazzi,<br />
ma anche quando<br />
accenna al <strong>la</strong>voro delle<br />
società ed alle difficoltà<br />
che incontrano, all’opera<br />
instancabile dei volontari<br />
così come del settore arbitrale<br />
virgiliano. “Oggi, ci<br />
dice, noi abbiamo diverse<br />
società impegnate ma il<br />
periodo non è certo dei più<br />
floridi, le difficoltà economiche<br />
ci sono e tuttavia<br />
vedo una grande voglia.<br />
Voglia di esserci e di continuare.<br />
E non mi stancherò<br />
mai di dirlo: soprattutto per<br />
i ragazzi; vederli sul campo<br />
divertirsi e divertire è <strong>la</strong><br />
soddisfazione più grande<br />
per tutto il Comitato provinciale”.<br />
Ora servirebbe una nuova iniezione;<br />
servirebbe, ci dice, maggior attenzione da<br />
parte ad esempio del<strong>la</strong> Tv. “Il mezzo televisivo<br />
è un grande veicolo: aiuta lo sport in<br />
quanto lo fa conoscere e poi, cosa non trascurabile,<br />
invoglia gli sponsor ad impegnarsi”.<br />
Per contribuire a portare questo ulteriore<br />
s<strong>la</strong>ncio al tamburello Giancarlo Rizzi ha <strong>la</strong><br />
sua ricetta, peraltro condivisa con altri tecnici<br />
e già sperimentata con successo nei<br />
campionati studenteschi (il tamburello è <strong>la</strong><br />
quarta disciplina sportiva inserita di diritto<br />
nei Giochi del<strong>la</strong> Gioventù!...) ed utilizzata<br />
maggiormente in altri Paesi. “Il futuro del<br />
tamburello, sostiene il presidente mantovano<br />
del<strong>la</strong> FIPT che è anche consigliere provinciale<br />
del Coni, è l’indoor. Ormai palestre<br />
adatte a giocare al chiuso ci sono ovunque.<br />
I tempi sono cambiati per cui anche<br />
il tamburello vi si deve adeguare. In campi<br />
all’aperto, lunghi 80 metri, <strong>la</strong> spettaco<strong>la</strong>rità<br />
di questo sport si perde, <strong>la</strong> Tv fatica a mostrarlo<br />
anche per difficoltà tecniche delle<br />
riprese che non riescono quasi mai ad essere<br />
spettaco<strong>la</strong>ri. Giocandolo in campi più<br />
corti, adatti quindi anche al chiuso, si può<br />
notevolmente ri<strong>la</strong>nciare. Diventerebbe gio-<br />
Ristorante<br />
da Fabio<br />
Menù del<strong>la</strong> casa:<br />
Antipasti di pesce<br />
Pael<strong>la</strong> al pescado<br />
Tel. 0376 818697<br />
via H. Dunant, 46 Guidizzolo (MN)<br />
www.ristorante<strong>la</strong>collinetta.it<br />
cabile tutto l’anno, tanto indoor che open,<br />
certamente molto più spettaco<strong>la</strong>re in quanto<br />
<strong>la</strong> velocità del gioco lo renderebbe molto<br />
più appassionante ed anche le Tv avrebbe<br />
vita più facile per le riprese e riuscirebbero<br />
ad avvicinare un pubblico sempre maggiore<br />
oltre che ulteriori sponsorizzazioni. Anche<br />
gli incontri credo risulterebbero più brevi<br />
e pure questo ritengo sarebbe di aiuto soprattutto<br />
ai più giovani, ormai impegnati in<br />
tantissime attività”. In questo modo, crediamo<br />
di capire, si riuscirebbe a conciliare <strong>la</strong><br />
tradizione e l’evoluzione di questo sport che<br />
molti di noi hanno praticato. “E sappiamo,<br />
conclude Giancarlo Rizzi, quanto sia importante<br />
che sempre più ragazzi si avvicinano<br />
allo sport; non importa quale, purchè si faccia<br />
sport. Io, ovviamente, voto per il tamburello.<br />
Se si prova, poi è difficile smettere. Girando<br />
per <strong>la</strong> provincia di Mantova vedo tanti<br />
ragazzi che al<strong>la</strong> sera si trovano, accendono<br />
due luci ed iniziano a giocare. Ed il campo è<br />
sempre corto, è il campo delle nostre palestre,<br />
quelle che spero diventino sempre più<br />
<strong>la</strong> sede per gli incontri di pal<strong>la</strong> tamburello”.<br />
Sergio Desiderati<br />
Per gentile concessione de “IL GAZZETTINO”<br />
Guidizzolo, giugno 2008.<br />
Inaugurazione del Campo<br />
di Tamburello<br />
7
8<br />
Continuando a sognare<br />
<strong>la</strong> California<br />
Ricordate come ci siamo <strong>la</strong>sciati nello scorso<br />
numero de “<strong>la</strong> <strong>Notizia</strong>”? Con <strong>la</strong> promessa di<br />
raccontarvi <strong>la</strong> seconda parte di quello straordinario<br />
viaggio che mi ha portata in Baja California,<br />
uno degli ultimi luoghi al mondo dove <strong>la</strong> natura<br />
è ancora potente, non piegata dall’uomo,<br />
dove <strong>la</strong> solitudine può essere ancora palpabile.<br />
Dopo esserci spinti fino a Santa Rosalia,<br />
all’estremo nord, imbocchiamo l’interminabile<br />
Mexico 1, <strong>la</strong> prima e unica strada asfaltata che<br />
percorre l’intera peniso<strong>la</strong>, con destinazione <strong>la</strong><br />
capitale La Paz.<br />
Giungervi è di fatto un’avventura: un’intera<br />
giornata trascorsa a bordo dell’auto, interval<strong>la</strong>ta<br />
da poche e brevi soste per il rifornimento<br />
di carburante. Attraversiamo infiniti canyon,<br />
baie incontaminate, rossi deserti punteggiati<br />
da maestosi cactus, territori selvaggi e paesini<br />
quasi dimenticati. È incredibile constatare<br />
quanto tempo passi tra l’ultima auto incrociata<br />
e <strong>la</strong> successiva…ore! Stanchi e accaldati, alle<br />
prime luci del tramonto intravediamo La Paz, situata<br />
in un picco<strong>la</strong> pianura ai piedi del<strong>la</strong> Sierra<br />
del<strong>la</strong> Laguna e affacciata su una splendida baia<br />
del Mar di Cortéz.<br />
La città offre soprattutto un’ottima balneazione<br />
lungo le bianche spiagge di Pichilingue, Tecolote<br />
e Ba<strong>la</strong>ndra, quest’ultima inserita nel<strong>la</strong> top<br />
ten delle dieci spiagge più belle al mondo: qui<br />
l’acqua assume un colore indescrivibile, digra-<br />
di Francesca Lugoboni<br />
dando dal turchese allo smeraldo. Famoso è<br />
inoltre il “malecòn”, il lungomare di La Paz su<br />
cui si affacciano gli hotel più rinomati con tipici<br />
ristoranti dove gustare strepitosi gamberi e<br />
succulente aragoste.<br />
Escursione molto apprezzata è quel<strong>la</strong> al<strong>la</strong> vicina<br />
iso<strong>la</strong>, riserva naturalistica, di El Espiritu Santu,<br />
dove è possibile nuotare fra migliaia di leoni<br />
marini che qui, indisturbati e tute<strong>la</strong>ti hanno costituito<br />
una considerevole colonia.<br />
Lasciata alle spalle La Paz ci dirigiamo verso<br />
<strong>la</strong> costa pacifica, a Todos Santos, un pittoresco<br />
vil<strong>la</strong>ggio di poco al di sotto del Tropico del<br />
Cancro e immerso in una vasta piantagione di<br />
mango, papaie, avocado e agrumi. Qui risiede<br />
una comunità di artisti provenienti da ogni parte<br />
del globo che hanno eletto Todos Santos loro<br />
residenza. Camminando lungo <strong>la</strong> via principale<br />
si può ammirare il famoso “Hotel California”<br />
reso celebre da una nota canzone degli “Eagles”<br />
che, racconta <strong>la</strong> leggenda, qui vi si ispirarono.<br />
Allontaniamoci dal centro e dirigiamoci<br />
verso <strong>la</strong> costa: pochi Km fra alte dune di sabbia<br />
per trovarci faccia a faccia con l’oceano e per<br />
renderci conto che di pacifico possiede solo il<br />
nome. Alte e imponenti sono le onde che si infrangono<br />
con violenza sul<strong>la</strong> battigia, il fragore è<br />
tanto forte che per par<strong>la</strong>rsi è necessario ur<strong>la</strong>re:<br />
non resta che sedersi e contemp<strong>la</strong>re lo spettacolo<br />
di una natura possente.
Riprendiamo l’auto, negli occhi ancora <strong>la</strong> vastità<br />
del Pacifico per spingerci a Cabo San Lucas,<br />
città più a sud del<strong>la</strong> peniso<strong>la</strong> e l’opposto<br />
di quanto fin ora incontrato lungo tutta <strong>la</strong> Baja<br />
California. È infatti una città in pieno sviluppo<br />
con ottimi ristoranti, negozi esclusivi e complessi<br />
commerciali. Simbolo del Cabo è El Arco,<br />
l’enorme roccia a forma di arco considerata <strong>la</strong><br />
finestra sul Pacifico: qui si incontrano il Mar di<br />
Cortéz e l’oceano. Pochi Km più a est ed incontriamo<br />
San José del Cabo. Un tempo covo di pirati,<br />
oggi è una cittadina in stile coloniale dalle<br />
strade strette e da una lussureggiante vegetazione.<br />
Il centro è partico<strong>la</strong>rmente grazioso con<br />
tipiche botteghe e piccoli ristoranti che spesso<br />
nascondono caratteristici cortili interni.<br />
La vacanza è ormai giunta al termine, le due<br />
settimane vo<strong>la</strong>te e <strong>la</strong> frenetica quotidianità<br />
pronta a riprendere il sopravvento, ma questa<br />
volta con <strong>la</strong> consapevolezza che il viaggio si è<br />
tradotto in un’autentica ed emozionante esperienza<br />
che si radicherà per sempre nel<strong>la</strong> nostra<br />
memoria.<br />
Francesca Lugoboni<br />
9
10<br />
Aspettando <strong>la</strong> gita…<br />
Bassano e le terre del Canova<br />
Se siete appassionati d’arte neoc<strong>la</strong>ssica e amate<br />
il paesaggio italiano nel<strong>la</strong> sua complessità,<br />
non potete perdervi ciò che propone il “Centro<br />
Culturale San Lorenzo”: <strong>la</strong> visita, prevista per<br />
domenica 6 Giugno 2010, alle splendide cittadine<br />
di Possagno (terra del Canova), Bassano<br />
del Grappa e Marostica, nelle vicine province<br />
di Treviso e Vicenza.<br />
La prima tappa sarà Possagno, adagiata ai piedi<br />
del Monte Grappa e patria del grande scultore<br />
neoc<strong>la</strong>ssico Antonio Canova. L’artista era<br />
solito tornare al paese cui era profondamente<br />
legato e dove aveva progettato il grandioso<br />
Tempio che domina il dolce paesaggio collinare<br />
e che oggi raccoglie le sue spoglie. Di fronte<br />
<strong>la</strong> casa natale del Canova e <strong>la</strong> Gipsoteca dove,<br />
con <strong>la</strong> guida si potranno ammirare i suoi modelli<br />
in gesso, i marmi, i dipinti e i bozzetti di tutte<br />
quelle opere che lo hanno reso celebre.<br />
Conclusa <strong>la</strong> visita ci si sposterà a Crosara dove,<br />
presso il ristorante “Colle Verde”, si gusteranno<br />
le prelibatezze locali accompagnate da una<br />
suggestiva vista panoramica.<br />
Nel pomeriggio, con l’aiuto di un fascicoletto<br />
appositamente preparato, si andrà singo<strong>la</strong>rmente<br />
al<strong>la</strong> scoperta di Bassano del Grappa,<br />
città famosa per il suo monumento-simbolo, il<br />
Ponte Vecchio, legato all’epopea degli alpini<br />
durante <strong>la</strong> Grande Guerra. Qui si potranno visitare<br />
alcuni degli angoli più caratteristici: Piazza<br />
del<strong>la</strong> Libertà con <strong>la</strong> chiesa di San Giovanni<br />
Battista, il Museo Civico in Piazza Garibaldi con<br />
<strong>la</strong> sua raccolta di ceramiche, il Ponte Vecchio<br />
rifatto ben otto volte ma ancora oggi in legno<br />
e strutturato secondo il progetto del Pal<strong>la</strong>dio,<br />
<strong>la</strong> storica distilleria Nardini dove apprezzare<br />
grappe per tutti i gusti, <strong>la</strong> Fortezza composta da<br />
una doppia cerchia di mura e il Duomo.<br />
Sul finire del<strong>la</strong> giornata non mancherà, tempo<br />
permettendo, una breve ma suggestiva tappa a<br />
Marostica, affascinante borgo murato noto per<br />
<strong>la</strong> partita a scacchi giocata da personaggi in<br />
costume sul<strong>la</strong> celebre piazza a forma di scacchiera.<br />
Le iscrizioni, entro il 15 maggio, presso:<br />
• Tomasi Giorgio tel. 0376 818455 • Franzini Ermete tel. 0376 840329<br />
• Cartoleria da Nadia tel. 0376 819455 • Centro Culturale San Lorenzo tel. 348 3115232
La consulenza psicologica<br />
(il counseling)<br />
La consulenza psicologica (il counseling psicologico) è<br />
un rapporto d’aiuto che si instaura tra uno psicologo e<br />
una persona che si trova a dover affrontare un partico<strong>la</strong>re<br />
momento di difficoltà.<br />
Gli individui possono necessitare di un confronto rispetto<br />
a molteplici problematiche; proprio per questo esistono<br />
diversi tipi di consulenze.<br />
Consulenza di tipo preventivo:<br />
propone un’analisi dei fattori di rischio e di protezione<br />
rispetto alle situazioni che si stanno<br />
vivendo come difficili.<br />
L’obiettivo è quello di supportare le persone affinché un<br />
problema recuperabile non diventi ingestibile e si ricorra<br />
al<strong>la</strong> consulenza quando <strong>la</strong> situazione è degenerata<br />
ed eccessivamente complessa.<br />
Consulenza sul caso:<br />
si ha quando una persona, che si trova in una situazione<br />
di partico<strong>la</strong>re difficoltà, contatta il consulente per avere<br />
un suo parere o per confrontarsi.<br />
L’obiettivo diventa quello di supportare l’individuo a gestire<br />
l’evento.<br />
Consulenza organizzativa:<br />
viene chiesta su aspetti di un percorso che non si riesce<br />
a prevedere del tutto con le risorse possedute, per<br />
cui si ritiene di poter beneficiare di un parere psicologico<br />
(es. orientamento sco<strong>la</strong>stico e professionale).<br />
L’obiettivo è quello di attivare processi di rie<strong>la</strong>borazione<br />
personale e di valutazione delle proprie risorse.<br />
Consulenza clinica:<br />
è il <strong>la</strong>voro da parte di un clinico specializzato che mira<br />
all’individuazione di una strategia ed a un programma<br />
d’intervento personalizzato.<br />
L’obiettivo è curativo o riabilitativo.<br />
Obiettivo generale di tutte le consulenze psicologiche è<br />
quello di favorire <strong>la</strong> maturazione di risorse interne a chi<br />
chiede aiuto.<br />
Il cambiamento viene favorito dall’interazione e dal<strong>la</strong><br />
re<strong>la</strong>zione positiva tra lo psicologo e <strong>la</strong> persona, che diviene<br />
così maggiormente consapevole e autonoma nel<br />
prendere decisioni.<br />
Si parte dal presupposto che l’individuo abbia già in sé<br />
le risorse necessarie per affrontare i propri problemi e<br />
si <strong>la</strong>vora, creando le giuste condizioni, nell’ottica di farle<br />
emergere.<br />
AUTO SOSTITUTIVA<br />
Gratuita<br />
STUDIO DI PSICOLOGIA<br />
Consulenze e Sostegno psicologico<br />
MARA SAVI<br />
Psicologa<br />
Nel tentativo di riacquistare<br />
il proprio<br />
equilibrio e di affrontare<br />
<strong>la</strong> sofferenza, si<br />
sollecitano le risorse<br />
più profonde dell’individuo<br />
in modo da<br />
sostenere e aumentare<br />
<strong>la</strong> propria autostima<br />
e capacità di<br />
risolvere positivamente<br />
i problemi.<br />
È indispensabile<br />
quindi riuscire a strutturare re<strong>la</strong>zioni positive con professionisti<br />
qualificati che si occupino da tempo di consulenza<br />
e sostegno psicologico rivolti al<strong>la</strong> persona, al<strong>la</strong><br />
coppia e a gruppi.<br />
E<strong>la</strong>borare un lutto, un aborto, un pre-pensionamento, <strong>la</strong><br />
perdita di <strong>la</strong>voro, una crisi di coppia, una grave ma<strong>la</strong>ttia,<br />
difficoltà re<strong>la</strong>zionali e di gestione dell’ansia e dello<br />
stress, sono solo alcuni esempi delle situazioni in cui è<br />
utile rivolgersi al<strong>la</strong> figura dello psicologo.<br />
Le crisi possono accompagnare i cambiamenti presenti<br />
nel<strong>la</strong> vita di ciascuno di noi e rappresentano momenti<br />
potenzialmente evolutivi, da vivere come opportunità e<br />
non come sconfitte.<br />
Attraverso percorsi di supporto individualizzati e intervenendo<br />
prima che il problema si cronicizzi<br />
è possibile riconquistare <strong>la</strong> propria dimensione di benessere.<br />
Sempre più programmi di intervento internazionali,<br />
supportati dai risultati di numerose ricerche, stanno<br />
investendo risorse economiche e professionali nel<strong>la</strong><br />
prevenzione, al fine di ridurre i rischi e incrementare le<br />
risorse, che permettano di diminuire i costi individuali<br />
e sociali.<br />
Come anche l’Organizzazione Mondiale del<strong>la</strong> Sanità ha<br />
sottolineato nel 1946 “La Salute è uno stato di completo<br />
benessere fisico psichico e sociale” al quale ogni individuo<br />
dovrebbe tendere e al quale dovrebbe essere<br />
garantito.<br />
La Società può fare molto, ma ancora di più può fare <strong>la</strong><br />
persona che affronta attivamente gli ostacoli che <strong>la</strong> vita<br />
pone sul suo cammino…anche chiedendo aiuto!<br />
Dott.ssa Mandosi Emanue<strong>la</strong> e Dott.ssa Savi Mara<br />
EMANUELA MANDOSI<br />
Psicologa<br />
Ricevono a:<br />
Guidizzolo - via Bruno Rodel<strong>la</strong>, 1<br />
333 4698189<br />
333 6848335<br />
SI RICEVE SOLO SU APPUNTAMENTO<br />
11
12<br />
Doriana Bertazzo medico di base<br />
La disponibilità di medici di base a Guidizzolo si<br />
è arricchita recentemente con <strong>la</strong> Dr.a Doriana<br />
Bertazzo, medico di esperienza con alle spalle<br />
già diversi anni di servizi sul territorio.<br />
La Dottoressa Bertazzo riceve presso l’ambu<strong>la</strong>torio<br />
nel<strong>la</strong> sede Avis di Piazza Alessandro Dal<br />
Prato (di fronte all’ingresso del centro sportivo)<br />
il martedì dalle 17 alle 18,30 ed il giovedì dalle<br />
8,30 alle 9,30. La Dott.ssa Bertazzo svolge<br />
<strong>la</strong> propria attività anche in altre sedi; a VOLTA<br />
MANTOVANA (Via Custoza 6) con il seguente<br />
orario: lunedì 10 – 13,30; martedì 8 -11,30; mercoledì<br />
16,30 – 19; giovedì 10 – 13,30; venerdi<br />
8,30 – 12; sabato 8 – 12 (a turno un medico del<strong>la</strong><br />
rete); CERETA DI VOLTA MANTOVANA (Via<br />
Avis) mercoledì dalle ore 15 alle 16.<br />
Legami con <strong>la</strong> tradizione<br />
Non è facile oggi ritrovarsi per commemorare<br />
un simbolo che ci lega al<strong>la</strong> nostra storia. Accade<br />
a Guidizzolo con un gruppo di vecchi conoscenti<br />
-sarà stato un pretesto?...- ed il festeggiato,<br />
l’anziano Trattore LANDINI c<strong>la</strong>sse 1932.<br />
Il famoso trattore a “testa calda” è custodito<br />
come “un’oràcolo” nel giardino del signor Serafino,<br />
e quasi tutti i giorni lo accudisce come<br />
fosse una parte di sé. Con una cadenza rituale,<br />
egli accende il fuoco sotto <strong>la</strong> “testa” per scaldar<strong>la</strong>,<br />
poi con due o tre colpi di vo<strong>la</strong>no quasi<br />
d’incanto è l’avvio con il fumoso e cadenzato<br />
rumore.<br />
Anche noi lo ricordiamo nel tempo passato, con<br />
il suo battito ritmato pum…pum…pum analogo<br />
ad un cuore pulsante che ci ritornava l’eco<br />
lontano portato dal vento mentre avanzava lentamente<br />
nel<strong>la</strong> campagna segnando l’aratura,<br />
preparando i campi al<strong>la</strong> semina.<br />
Più dell’antica macchina lo si ricorda come un<br />
amico che solcando le campagne aveva sollevato<br />
da immani fatiche l’uomo e sostituito i buoi<br />
al giogo.<br />
Il gruppo amici del “Landini” h anno pensato<br />
bene di ritrovarsi annualmente per festeggiarlo<br />
ovviamente con una merenda e del buon vinello….auguri.<br />
cronaca<br />
Una meritata soddisfazione<br />
C’era anche lui, Nazmul Is<strong>la</strong>m, fra le migliaia di<br />
studenti presenti al Forum di Assago il 18 gennaio<br />
2010 e in partico<strong>la</strong>re era uno dei 7.000 che<br />
sono saliti sul palco per ricevere, dal presidente<br />
Formigoni, il diploma di merito al “Talento di<br />
Lombardia” riservato agli studenti che hanno<br />
superato <strong>la</strong> media del 9. Un premio dal significato:<br />
incoraggiare chi si dà da fare e chi ha<br />
dimostrato di raggiungere gli obiettivi, in questo<br />
caso i buoni voti, con tenacia e passione. Insomma,<br />
riconoscere il merito e l’impegno.<br />
Nazmul c<strong>la</strong>sse 1993, studente all’Istituto Leo-<br />
nardo da Vinci, <strong>la</strong>vora (20 ore settimanali) presso<br />
un’azienda di Goito e quando è libero aiuta,<br />
sempre sorridente e cortese, in un ristorante<br />
di Birbesi. Pensiamo che il riconoscimento a<br />
questo giovane, residente a Guidizzolo dal 2006<br />
sia più che meritato e gli auguriamo un grosso<br />
in bocca al lupo per gli studi e per <strong>la</strong> futura attività.<br />
Nel<strong>la</strong> foto una panoramica del Forum di<br />
Assago con nel riquadro il nostro concittadino.<br />
Aido in Assemblea<br />
Con <strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione sulle attività svolte nel 2009 ed<br />
il programma per il 2010 si è aperta nei giorni<br />
scorsi l’annuale assemblea del<strong>la</strong> sezione Aido<br />
guidizzolese ‘Luigina Corradi’. Al<strong>la</strong> presenza<br />
del sindaco Graziano Pelizzaro, del consigliere<br />
regionale Carlo Maccari, del presidente del<strong>la</strong><br />
sezione Avis Maurizio Corradi, il presidente del<br />
gruppo Giovanni Mi<strong>la</strong>ni ha elencato le numerosissime<br />
attività a cui il sodalizio si è dedicato,<br />
iniziando con <strong>la</strong> partecipazione ad un corso per<br />
dirigenti e proseguendo per <strong>la</strong> serata informati-
va presso il teatro comunale o gli incontri con i<br />
ragazzi delle scuole elementari, medie e istituto<br />
d’Arte. Molteplici le partecipazioni ad iniziative<br />
in col<strong>la</strong>borazione con altre associazioni, frutto<br />
del<strong>la</strong> creazione di un’importante rete tra diversi<br />
operatori del<strong>la</strong> solidarietà. Con un dato finale<br />
sul numero dei donatori, aumentati ancora nel<br />
2009 ed attestato a 477: un segno anche questo<br />
del valore del<strong>la</strong> donazione. Per il 2010 Giovanni<br />
Mi<strong>la</strong>ni, ricordando <strong>la</strong> rete del<strong>la</strong> solidarietà, ha<br />
iniziato par<strong>la</strong>ndo del tavolo tra le associazioni<br />
che partecipano al ‘Girotondo Solidale’, <strong>la</strong> manifestazione<br />
che vede impegnati diversi sodalizi<br />
a favore del Centro Diurno Disabili di Rebecco.<br />
Qui ha ricordato <strong>la</strong> felice riuscita del<strong>la</strong> recente<br />
tombo<strong>la</strong>ta del 15 febbraio scorso presso il Circolo<br />
Anspi di Birbesi. E da qui via via lungo tutto<br />
l’arco dell’anno in diverse e variegate manifestazioni<br />
che segnano sempre <strong>la</strong> presenza di un<br />
gruppo molto attivo e ben organizzato.<br />
Confetti segretario dell’U.D.C.<br />
Lo scorso 21 febbraio a Guidizzolo Saverio Confetti<br />
è stato confermato all’unanimità al<strong>la</strong> guida<br />
dell’U.D.C. ‘Ho puntato, dice Confetti, ad avere<br />
il partito compatto perché credo nel <strong>la</strong>voro di<br />
gruppo, un gruppo che dovrà impegnarsi molto<br />
perché nell’arco di un anno avremo tre tornate<br />
elettorali. Dal<strong>la</strong> mia prima elezione il partito<br />
è cresciuto attestandosi tra il 6 e l’8%. Ciò mi<br />
stimo<strong>la</strong> molto ad impegnarmi sempre più per<br />
il partito’. Saverio Confetti, davanti agli iscritti<br />
e agli organi del partito, ha ribadito <strong>la</strong> propria<br />
convinzione secondo <strong>la</strong> quale <strong>la</strong> politica deve<br />
essere ora più che mai presente fra <strong>la</strong> gente,<br />
utilizzando lo stesso linguaggio del<strong>la</strong> gente,<br />
ascoltando<strong>la</strong> e concentrandosi sul<strong>la</strong> soluzione<br />
dei problemi reali, senza demagogia. “Auspico,<br />
prosegue Confetti, che il nostro partito si faccia<br />
garante delle vere radici cristiane , senza strumentalizzazioni,<br />
o necessità di avere posizioni<br />
di comodo per fini elettorali. Bene facciamo<br />
come partito ad essere equidistanti dagli scontri<br />
istituzionali credendo che le riforme debbano<br />
essere realizzate per il bene comune e nel<strong>la</strong><br />
col<strong>la</strong>borazione obbligatoria tra maggioranza ed<br />
opposizione”. Un’ultima riflessione Confetti <strong>la</strong><br />
porta sul<strong>la</strong> crisi economica: “Occorre snellire<br />
<strong>la</strong> burocrazia per le imprese, serve sostenerle;<br />
dal canto loro le imprese devono avere sempre<br />
più un ruolo sociale: non più insomma furbetti di<br />
quartiere e non più aiuti ad aziende che mirano<br />
solo al profitto e poi chiudono per investire in<br />
altri paesi. La vera sfida del futuro è avere competitività<br />
delle imprese ed equilibrio dello stato<br />
sociale”.<br />
Nuovi uffici per servizi al cittadino<br />
“Oggi apriamo ufficialmente questi nuovi uffici<br />
dove si situano importanti servizi per il cittadino;<br />
un unico punto di contatto per alcune tra le<br />
principali necessità degli utenti, in un percorso<br />
che poi proseguirà.”. Ha esordito così lo scorso<br />
cronaca<br />
6 marzo il sindaco Graziano Pelizzaro nel salutare<br />
gli intervenuti e prima del taglio del nastro.<br />
In pratica, come poi ha precisato il primo cittadino<br />
al<strong>la</strong> presenza di assessori e consiglieri, del<br />
consigliere provinciale Zangobbi, del presidente<br />
e direttore del<strong>la</strong> Fondazione Rizzini C<strong>la</strong>udio<br />
Delmenico e Andreina Piccardi, del presidente<br />
del<strong>la</strong> Pro-Loco Silvio Tarchini, dell’artista Edoardo<br />
Bassoli che ha <strong>la</strong>sciato in mostra due sue<br />
opere a tecnica mista, sono stati realizzate tre<br />
postazioni di <strong>la</strong>voro dove han trovato posto i<br />
servizi di anagrafe e stato civile e, a breve ed<br />
in giorni stabiliti, uno sportello polifunzionale;<br />
separato da questi poi è stato collocato l’ufficio<br />
elettorale. Tutto nel rispetto delle nuove<br />
normative e garantendo <strong>la</strong> privacy degli utenti<br />
i quali accedono singo<strong>la</strong>rmente agli uffici. Gli<br />
spazi <strong>la</strong>sciati liberi dall’anagrafe verranno ora<br />
adeguatamente sistemati per <strong>la</strong> collocazione<br />
di Servizi sociali e Segretariato sociale. Dopo il<br />
taglio del nastro <strong>la</strong> visita ai nuovi uffici è stata<br />
guidata dal<strong>la</strong> responsabile del servizio Marianna<br />
Conchieri e dal funzionario Laura Trevini. Da<br />
tutti consenso e apprezzamento.<br />
Corso di micologia 2010<br />
E’ giunto al<strong>la</strong> 13ª edizione e anno dopo anno ha<br />
acquisito sempre maggior successo nell’Alto<br />
Mantovano. Parliamo del Corso di micologia<br />
che anche in questo 2010 è stato promosso<br />
dal Gruppo Micologico-Naturalistico ‘Colli Morenici’.<br />
Otto lezioni, ogni lunedì alle ore 21 dal<br />
prossimo 22 marzo presso <strong>la</strong> Galleria civica di<br />
Piazzale Marconi. Otto lezioni durante le quali<br />
verranno toccati diversi temi legati ai funghi,<br />
al<strong>la</strong> tossicologia, ai modi per cucinarli. La prima<br />
lezione, il 22 marzo, avrà quale tema ‘Cenni<br />
di micologia generale: lo studio dei fungi?; 29<br />
marzo: ‘Guida al riconoscimento dei generi’; 12<br />
<strong>aprile</strong>: ‘Rassegna dei principali generi - 1ª parte’;<br />
19 <strong>aprile</strong>: ‘Rassegna dei principali generi 2ª<br />
parte’; 26 <strong>aprile</strong>: ‘Elementi di micotossicologia-<br />
principali sindromi e intossicazioni da funghi<br />
13
14<br />
alterati’; 3 maggio: ‘Funghi a confronto - funghi<br />
commestibili e loro sosia tossici’; 10 maggio: ‘I<br />
funghi secchi e conservati - aspetti micologici,<br />
analitici e commerciali’; 17 maggio: ‘Paesaggio<br />
vegetale e principali specie arboree con accenno<br />
al<strong>la</strong> coltivazione dei funghi e dei funghi<br />
cinesi’.<br />
Continua <strong>la</strong> fortuna<br />
Sull’ultimo numero abbiamo scritto “Natale fortunato<br />
all’Arco Bar di Guidizzolo. Con un gratta<br />
e vinci da 5 euro un ragazzo ne ha vinti ben<br />
10.000.” Oggi, siamo vicini al<strong>la</strong> Pasqua, altro<br />
colpo di fortuna, con una schedina precompi<strong>la</strong>ta<br />
da 2 euro un cliente del bar ne ha vinti ben<br />
23.800. Un grande cartello ne annuncia l’evento.<br />
Continuiamo così, dicono soddisfatti, i clienti e<br />
anche chi non è abituato a giocare, un paio di<br />
euro li “impegna” volentieri con <strong>la</strong> speranza di<br />
una vincita. Infatti le giocate sono aumentate ,<br />
in partico<strong>la</strong>re molti tentano <strong>la</strong> fortuna con pochi<br />
euro, non con l’impegno di grosse cifre, e<br />
forse anche a Guidizzolo, con l’aiuto del<strong>la</strong> dea<br />
bendata avremo una vincita milionaria.<br />
Nuovo presidente del<strong>la</strong> P.C.<br />
Pietro Malcangi, 44 anni, una <strong>la</strong>urea in scienze<br />
del<strong>la</strong> comunicazione, educatore all’OPG di<br />
Castiglione delle Stiviere, è il nuovo presidente<br />
del<strong>la</strong> Protezione Civile Guidizzolo. Succede<br />
a Riccarda Gandolfi che rimane comunque nel<br />
direttivo con Roberto Ongari e Raffaello Vicari.<br />
Vice presidente è Emanuele Pa<strong>la</strong>giano, e<br />
revisore dei Conti Franco Marchesini. Imme-<br />
cronaca<br />
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diatamente dopo <strong>la</strong> nomina il neo-presidente<br />
ha ringraziato colei che lo ha preceduto ricordandone<br />
l’impegno profuso a servizio del<br />
gruppo guidizzolese il quale, nel periodo del<strong>la</strong><br />
sua presidenza, ha preso parte attivamente<br />
all’Aqui<strong>la</strong> all’indomani del sisma che ha sconvolto<br />
il capoluogo abruzzese. Qui ha svolto importanti<br />
servizi ricevendo dal<strong>la</strong> Regione Lombardia<br />
e dal<strong>la</strong> Provincia di Mantova significativi<br />
riconoscimenti. Per il mandato che si apre, il<br />
presidente Malcangi ha elencato alcune priorità:<br />
riorganizzazione dei settori operativi, organizzazione<br />
di nuovi corsi per <strong>la</strong> formazione<br />
dei soccorritori, rinnovo del parco mezzi per<br />
il trasporto di persone allettate; acquisto di<br />
una nuova ambu<strong>la</strong>nza grazie al contributo del<br />
Comune. Una partico<strong>la</strong>re attenzione meriterà<br />
l’inserimento del gruppo guidizzolese nelle<br />
Colonne Mobili provinciale e regionale con <strong>la</strong><br />
disponibilità 24 ore su 24 per affiancamento di<br />
vigili del fuoco e altre formazioni di soccorso<br />
in eventuali situazioni richiedenti <strong>la</strong> massiccia<br />
presenza di personale qualificato e adeguatamente<br />
preparato.<br />
Aggiornamento per Polizia Locale<br />
Presente il sindaco Graziano Pelizzaro si è<br />
svolta presso <strong>la</strong> Sa<strong>la</strong> consiliare <strong>la</strong> cerimonia<br />
conclusiva del ‘Corso basico di aggiornamento<br />
teorico-tecnico-giuridico’ sull’uso delle armi<br />
promosso dall’Associazione Nazionale del<strong>la</strong><br />
Polizia di Stato. Vi hanno partecipato, in forma<br />
volontaria, 11 agenti del<strong>la</strong> Polizia Locale dei co-
muni di Guidizzolo; Mantova, Castiglione delle<br />
Stiviere, Castel Goffredo, Roncoferraro e Villimpenta<br />
con alcuni agenti. Re<strong>la</strong>tore del corso,<br />
i cui esami si sono tenuti presso i locali del Circolo<br />
Unificato dell’Esercito a Mantova, l’Ispettore<br />
Capo del<strong>la</strong> Polizia di Stato Daniele Bellotto,<br />
specializzato istruttore di tiro. Durante le lezioni<br />
sono state toccate le tematiche tecnico-pratiche<br />
inerenti le armi da fuoco in generale, le<br />
norme di sicurezza nel maneggio delle armi, i<br />
principali fondamenti nel tiro da difesa e alcune<br />
posizioni nel tiro di Polizia. Ampio spazio è stato<br />
riservato al<strong>la</strong> parte giuridica; in partico<strong>la</strong>re è<br />
stata esaminata <strong>la</strong> normativa che rego<strong>la</strong> <strong>la</strong> legittima<br />
difesa e l’uso legittimo delle armi, le norme<br />
che disciplinano il porto delle armi su aerei<br />
o mezzi pubblici, nelle pubbliche riunioni e nelle<br />
sezioni elettorali. Questa attività si combina<br />
con altre iniziative poste in essere dall’Associazione<br />
Nazionale del<strong>la</strong> Polizia di Stato, quale<br />
presenza sempre più attiva nel tessuto sociale,<br />
dando spazio agli associati di poter sfruttare<br />
l’esperienza acquisita nell’attività di Polizia<br />
mettendo<strong>la</strong> al servizio del<strong>la</strong> collettività anche al<br />
di fuori del servizio d’istituto. Soddisfazione per<br />
il corso è stata espressa dai comandanti delle<br />
polizie locali di Guidizzolo Ramona Tarchini, di<br />
Castel Goffredo Daniele Pisciotta e Roncoferraro<br />
Cristiana Fortunati i quali hanno giudicato<br />
utilissime le nozioni apprese sia che gli agenti<br />
siano o meno armati. Ha consegnato i diplomi<br />
il Cav. Uff. Lino Peretti, presidente dell’Associazione<br />
Polizia di Stato. Sono stati inoltre portati i<br />
saluti del Questore Dr. Antonino D’Aleo il quale<br />
si è compiaciuto per l’iniziativa.<br />
Il bi<strong>la</strong>ncio di previsione 2010<br />
Conferma e miglioramento del livello dei servizi<br />
e mantenimento delle aliquote tributarie senza<br />
rinunciare agli investimenti necessari finalizzati<br />
al<strong>la</strong> crescita del territorio. Sono queste le<br />
linee guida del bi<strong>la</strong>ncio di previsione 2010 illustrate<br />
dal sindaco Graziano Pelizzaro durante<br />
<strong>la</strong> seduta consiliare. Un bi<strong>la</strong>ncio che pareggia<br />
in 7.265.370,00 euro e che è frutto, oltre che di<br />
scelte politiche, anche di concertazione con le<br />
organizzazioni sindacali con le quali l’Amministrazione<br />
ha sottoscritto un preciso accordo.<br />
cronaca<br />
Sul versante delle opere a cui l’Amministrazione<br />
intende dare avvio nel 2010 troviamo <strong>la</strong><br />
nuova scuo<strong>la</strong> materna, sistemazione ed ampliamento<br />
del plesso di elementari e medie, costruzione<br />
struttura polivalente a servizio di associazioni<br />
quale centro di promozione, sistemazione<br />
di Piazza Falcone e Borsellino; posa di pannelli<br />
fotovoltaici su strutture pubbliche; conversione<br />
di buona parte dell’impianto di illuminazione<br />
pubblica verso tecnologie a basso consumo;<br />
ampliamento del<strong>la</strong> videosorveglianza; proseguimento<br />
dell’iter di realizzazione del<strong>la</strong> nuova<br />
Caserma Carabinieri da parte di privati con <strong>la</strong><br />
concessione dell’area da parte del Comune;<br />
avvio del<strong>la</strong> sistemazione di Pa<strong>la</strong>zzo Vergani (ex<br />
sede del Comune) con il previsto arrivo di un<br />
contributo di 160.000 da parte del<strong>la</strong> Fondazione<br />
Cariplo. Sul versante degli interventi sociali<br />
l’impegno economico previsto è di 575.400 euro<br />
a cui si aggiungeranno i fondi stanziati in sede<br />
di Piano di Zona; 304.872 euro è <strong>la</strong> somma per<br />
il diritto allo studio; 140.950 per il funzionamento<br />
del teatro e San Lorenzo (con <strong>la</strong> stagione teatrale<br />
che si autofinanzia); 81.900 per l’attività<br />
sempre crescente del<strong>la</strong> biblioteca comunale.<br />
Dopo <strong>la</strong> risposte ad alcune richieste del<strong>la</strong> minoranza<br />
il bi<strong>la</strong>ncio è stato approvato con il voto<br />
favorevole del<strong>la</strong> maggioranza e quello contrario<br />
dei gruppi di Guidizzolo al Centro e L’Unione.<br />
15
16<br />
Giovanissimi del Ciclo Club<br />
‘Voi del Ciclo Club 77 avete un difetto: in tutto<br />
ciò che fate non sbagliate mai’. Ha esordito<br />
così l’altra sera nell’ampio salone conferenze<br />
del<strong>la</strong> Idromeccanica Lucchini di Guidizzolo l’assessore<br />
allo sport Cesare Maccari (il sindaco<br />
era assente per precedenti impegni) nel portare<br />
il saluto ai numerosissimi presenti al<strong>la</strong> serata<br />
di presentazione del<strong>la</strong> formazione giovanissimi<br />
che difenderà i colori del sodalizio guidizzolesi<br />
in questo 2010 nelle gare che inizieranno in<br />
<strong>aprile</strong>. Una serata importante non solo per Guidizzolo<br />
ma per il ciclismo e lo sport mantovani.<br />
Cesare Maccari arrivava da Mantova dove al<br />
Coni aveva appena ricevuto <strong>la</strong> croce al merito<br />
sportivo ‘…consegnata a me, ha ricordato, ma<br />
a tutto lo sport guidizzolese ed al nostro centro<br />
sportivo definito un –gioiellino- per il quale io mi<br />
impegno ma che è stato pensato e realizzato in<br />
maniera lungimirante dall’allora sindaco Giuliano<br />
Fontanesi’. E per <strong>la</strong> lungimiranza nei riguardi<br />
dello sport e del ciclismo in partico<strong>la</strong>re è stato<br />
più volte citato Franco Bombana ed il G.S. che<br />
portava il suo nome, vera fucina di campioni.<br />
Tre di questi, Dino Porrini, Ruggero Gialdini e<br />
Valerio Piva erano presenti in sa<strong>la</strong>, chiamati<br />
dal Ciclo Club e premiati per le loro imprese:<br />
Porrini per i dirompenti successi di un tempo;<br />
Gialdini per tutta <strong>la</strong> sua vita agonistica ancora<br />
florida nonostante i suoi quasi sessant’anni;<br />
Piva come esempio di una carriera da agonista<br />
prima ed ora da Direttore Sportivo, premiato<br />
recentemente quale miglior DS a livello inter-<br />
cronaca<br />
nazionale, uomo che ha saputo efficacemente<br />
coniugare sport e vita. Concetto questo ripreso<br />
da tutti gli interventi ufficiali introdotti dal presentatore<br />
Alfio Montagnoli: Massimo Lucchini<br />
per <strong>la</strong> sua azienda, C<strong>la</strong>udio Cervi presidente del<br />
Ciclo Club, Carlo Maccari consigliere regionale<br />
; Corrado Lodi presidente provinciale FCI (qui a<br />
Guidizzolo c’è una grande tradizione ciclistica e<br />
qui si <strong>la</strong>vora con i più giovani guardando al futuro),<br />
Bruno Righetti responsabile sicurezza FCI;<br />
Patrizia Spadaccini responsabile del<strong>la</strong> nazionale<br />
paralimpica; Adriano Roverselli segretario<br />
del CC 77 e vice presidente provinciale FCI (sono<br />
momenti non facili; ringrazio l’amministrazione<br />
comunale, gli sponsor, le famiglie; noi mettiamo<br />
tutto l’impegno possibile). E poi loro, i ragazzini<br />
che vestiranno <strong>la</strong> maglia bianco-arancione<br />
del Ciclo Club, orgogliosi nel<strong>la</strong> loro divisa sono<br />
andati singo<strong>la</strong>rmente a ricevere l’app<strong>la</strong>uso e <strong>la</strong><br />
medaglia di bronzo opera di Franco Bassignani,<br />
coniata nel 1991 ricorrendo il 400° anniversario<br />
del<strong>la</strong> morte di San Luigi Gonzaga, patrono del<strong>la</strong><br />
gioventù, e in occasione del<strong>la</strong> visita a Castiglione<br />
di Giovanni Paolo II.
- Ciao<br />
- Uè, ciao..<br />
- Hai visto che magra figura hanno fatto le squadre<br />
italiane…<br />
- Beh, sai, mi dispiace, ma non è che <strong>la</strong> cosa mi<br />
tolga il sonno…<br />
- Eh, ma se va così avremo meno squadre in Europa…<br />
- Quanto risparmiamo?<br />
- Cosa vuol dire? Vuoi mettere il prestigio?<br />
- Mah… io penso a quello che prendono questi<br />
calciatori per correre dietro a un pallone..<br />
- Ma tu non capisci… è il sistema che funziona<br />
così! O ti adegui, o sei fuori…<br />
- Si, ma vai a spiegarlo a chi deve fare i conti con<br />
<strong>la</strong> rata del mutuo, con le bollette, con l’affitto…<br />
- Certo, però al<strong>la</strong> gente piace così…<br />
- Tu credi?<br />
- Perché no?<br />
- Intanto, se invece di spendere tanti soldi per<br />
comprare ragazzini stranieri, dovessero far crescere<br />
i nostri…<br />
- Ma guarda che anche da noi ci sono centinaia<br />
di ragazzini che giocano a calcio...<br />
- Perché, secondo te, i nostri hanno voglia di correre,<br />
di sudare, di sacrificarsi?<br />
- In effetti… sai che hanno fatto un’indagine e<br />
hanno chiesto ai ragazzi qual è <strong>la</strong> loro massima<br />
aspirazione?<br />
- E qual è? Laurearsi?<br />
- No, partecipare a un reality show…<br />
- Mah, stento a crederci…<br />
- Eh, cosa vuoi, <strong>la</strong> televisione…<br />
- Però di quello che succede da noi <strong>la</strong> televisione<br />
non par<strong>la</strong> mai…<br />
- Come no, hanno par<strong>la</strong>to anche di noi in televisione,<br />
per <strong>la</strong> faccenda dei nomadi..<br />
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- Ci sono novità?<br />
- Non so, ma <strong>la</strong> vedo dura per loro, per venire<br />
qui… mi hanno detto che l’Enel gli ha anche sfi<strong>la</strong>to<br />
i cavi del<strong>la</strong> corrente…<br />
- E hai saputo del<strong>la</strong> nostra tangenziale?<br />
- Si, ho visto che hanno preso possesso dei terreni…<br />
sarà <strong>la</strong> volta buona?<br />
- Mah, quanto meno sarà un altro passo avanti,<br />
no?<br />
- Speriamo davvero di assistere presto al primo<br />
colpo di ruspa…<br />
- Ci saranno altri ostacoli?<br />
- Dicono che non dovrebbero più essercene,<br />
adesso…<br />
- Si, perché, guarda, anche ieri c’era <strong>la</strong> coda che<br />
arrivava al<strong>la</strong> curva di San Giovanni…<br />
- Un quarto d’ora per superare il paese…<br />
- Il semaforo serve, però…<br />
- Lo sai che in una città del<strong>la</strong> Danimarca hanno<br />
eliminato tutti i semafori e i segnali stradali in città?<br />
- Cioè?<br />
- Si, hanno pensato che andando piano e senza<br />
segnaletica, sei costretto a stare più attento e<br />
così diminuiscono gli incidenti…<br />
- Ma va là… e chi ci va piano da noi?<br />
- Beh, là hanno messo il limite dei trenta all’ora<br />
in città…<br />
- Posso ridere?<br />
- Ma dicono che funziona…<br />
- Però, se non ci sono nè segnali né limiti, come<br />
fanno a dare le multe?<br />
- Si vede che non le danno…<br />
- Allora potremmo licenziare tutti gli ausiliari del<br />
traffico !?<br />
- Magari…<br />
- Allora comincia a piacermi questo sistema…<br />
Dove hai detto che lo fanno?<br />
- In Danimarca….<br />
- Da che parte si va?<br />
- Te salude!<br />
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17
18<br />
LA CONCHIGLIA<br />
CHIUSO IL LUNEDI<br />
L’agricoltura del futuro<br />
si studia a Guidizzolo<br />
Organizzata principalmente dal<strong>la</strong> Ferrari Costruzioni Meccaniche si è svolta <strong>la</strong> dodicesima edizione<br />
del<strong>la</strong> manifestazione “Orticultura-tecnica in campo”.<br />
Più di mille operatori da tutto il mondo a Mantova per una manifestazione unica nel suo genere.<br />
Grazie a due tra le più importanti nostre aziende<br />
che operano nel settore e per il settore agricolo,<br />
<strong>la</strong> ‘Ferrari costruzione meccaniche’ e <strong>la</strong> ‘Idromeccanica<br />
Lucchini’, Guidizzolo ha ospitato nel<br />
gennaio scorso <strong>la</strong> 12ª edizione di ‘Orticoltura in<br />
campo’. Una manifestazione unica nel suo genere<br />
che anche in<br />
questa occasione<br />
ha richiamato più<br />
di mille operatori<br />
da tutto il mondo.<br />
Tre giorni durante i<br />
quali si sono svolti<br />
una decina di<br />
seminari tematici<br />
destinati agli operatori<br />
del settore<br />
e che hanno visto<br />
<strong>la</strong> partecipazione<br />
di qualificati re<strong>la</strong>tori<br />
del mondo<br />
dell’Università e<br />
dei professionisti<br />
dell’agricoltura.<br />
Difesa, innovazione<br />
e competitività<br />
i titoli dati alle tre<br />
giornate che hanno<br />
visto <strong>la</strong> parte<br />
più interessante<br />
nelle dimostrazioni<br />
e prove in campo.<br />
Perché è questo<br />
ciò che rende il<br />
settore del<strong>la</strong> meccanizzazioneagrico<strong>la</strong><br />
un modello<br />
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da imitare soprattutto in quel rapporto forte<br />
e continuo tra gli utilizzatori finali, i produttori<br />
di macchine agricole e gli inventori di nuove<br />
tecniche e modalità di coltivazione. Le dimostrazioni<br />
si sono svolte all’interno delle serre<br />
realizzate dall’azienda Idromeccanica Lucchini<br />
con <strong>la</strong> partecipazione del<strong>la</strong> Ferrari costruzioni<br />
meccaniche e di altre aziende mantovane. “La<br />
soddisfazione è grande – dichiara Francesco<br />
Ferrari del<strong>la</strong> Ferrari costruzioni meccaniche<br />
di Guidizzolo, azienda da 40 anni sul mercato<br />
e leader a livello mondiale nel<strong>la</strong> produzione di<br />
macchine operatrici – questa manifestazione<br />
è il coronamento di anni di impegno e il riconoscimento<br />
che <strong>la</strong> qualità al<strong>la</strong> fine paga sempre”.<br />
“Quando si dice che l’agricoltura è fatta<br />
di tradizione si dice una cosa vera – aggiunge<br />
Massimo Lucchini del<strong>la</strong> Idromeccanica Lucchini,<br />
azienda leader nel settore delle serre di alta<br />
tecnologia – ma oggi agricoltura è anche sinonimo<br />
di tecniche nuove, attenzione all’ambiente<br />
e competitività”. Le macchine, punto centrale<br />
del<strong>la</strong> manifestazione, sono il mezzo che si offre<br />
all’agricoltore per essere sempre più competitivo<br />
e all’altezza degli standard di qualità richiesti<br />
dal mercato: i mezzi devono essere non solo<br />
rapidi ma anche in grado di operare secondo<br />
i principi più avanzati dell’agronomia. E vederli<br />
al <strong>la</strong>voro ha consentito a tutti i partecipanti di<br />
rendersi conto di quanti passi avanti ha fatto<br />
il settore del<strong>la</strong> meccanizzazione agrico<strong>la</strong>, con<br />
un’attenzione non solo al<strong>la</strong> funzionalità ma anche,<br />
perché no, al design e al<strong>la</strong> qualità italiana<br />
che rendono queste aziende leader dei settori<br />
di mercato. “Il successo di questi tre giorni è<br />
anche <strong>la</strong> dimostrazione che le aziende mantovane<br />
hanno voglia di aggregazione e di creare
col<strong>la</strong>borazioni che coinvolgono tutta <strong>la</strong><br />
filiera di produzione – conclude Francesco<br />
Ferrari che riveste anche <strong>la</strong> carica<br />
di vicepresidente di Api Mantova<br />
e presidente di Promoimpresa-azienda<br />
speciale del<strong>la</strong> Camera di Commercio –<br />
non si vince più da soli. Serve trovare<br />
il modo di col<strong>la</strong>borare per continuare a<br />
crescere, rimanendo flessibili e mantenendo<br />
quell’autonomia di operare che<br />
consente di essere competitivi e sempre<br />
un passo avanti agli altri”. In un<br />
periodo difficile come quello attuale è<br />
straordinario vedere come alcuni settori<br />
e soprattutto le piccole e medie imprese<br />
continuino ad investire in ricerca<br />
e sviluppo e in promozione sui mercati.<br />
La qualità vince sempre: è questa <strong>la</strong><br />
chiave del successo di manifestazioni<br />
come ‘Orticultura-tecnica in campo’ <strong>la</strong><br />
quale rappresenta il più grande evento<br />
italiano dedicato all’orticultura e questo<br />
anche grazie all’originalità del<strong>la</strong> sua<br />
impostazione; un’originalità che risiede<br />
soprattutto nel giusto mix tra esigenze<br />
di promozione commerciale, prove di<br />
funzionamento delle macchine e aggiornamento<br />
professionale degli operatori.<br />
In una paro<strong>la</strong>: fare rete.<br />
Alcuni momenti del<strong>la</strong> manifestazione, con le macchine<br />
in funzione e Francesco Ferrari, che accoglie gli ospiti.<br />
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19
20<br />
Un girotondo solidale<br />
Percorsi di animazione di una rete comunitaria<br />
Nel mese di ottobre 2009, presso il CDD, Centro<br />
Diurno Disabili, di Rebecco, si sono incontrati i<br />
rappresentanti delle seguenti Associazioni di volontariato:<br />
GVG, ANFFAS, AIDO, AVIS, PRO LOCO, PROTE-<br />
ZIONE CIVILE, ANSPI, CARITAS, CROCE ROSSA,<br />
ORIZZONTI, ALTRI MONDI, AMICI DI REBECCO,e<br />
di altri Enti e Istituzioni del territorio: l’Istituto<br />
d’Arte “Alessandro Dal Prato” , <strong>la</strong> Casa di Riposo<br />
“Fondazione Rizzini”, l’Assessorato alle politiche<br />
sociali del Comune, per dare operatività ad un<br />
progetto finalizzato ad implementare <strong>la</strong> “coesione<br />
sociale“ nel territorio di Guidizzolo.<br />
La Fondazione Cariplo, con il Bando 2008, ha dato<br />
mandato, al GVG (Gruppo Volontari Guidizzolesi)<br />
in qualità di ente promotore, di coinvolgere coloro<br />
che da sempre sono impegnati volontariamente<br />
nel<strong>la</strong> comunità, a creare occasioni d’incontro per<br />
favorire le re<strong>la</strong>zioni.<br />
Il Progetto ha come finalità di vivere “diversamente”<br />
dove si abita, sia dal punto di vista degli<br />
spazi che del<strong>la</strong> rete delle re<strong>la</strong>zioni, attraverso <strong>la</strong><br />
progettazione di eventi ricreativi, a tema, dedicati<br />
alle “diverse età“ e “alle diverse culture“.<br />
Lo scopo è di far incontrare e interagire esperienze<br />
di vita diverse, in una picco<strong>la</strong> comunità,<br />
con l’intento di “stare insieme“ e far uscire dal<strong>la</strong><br />
solitudine e da un vissuto di emarginazione anche<br />
chi non ha risorse per far sentire <strong>la</strong> propria voce o<br />
per prendere iniziative.<br />
Si creano occasioni per favorire un sentimento<br />
di cittadinanza e di appartenenza al<strong>la</strong> collettività,<br />
soprattutto da parte di quelle fasce deboli del<strong>la</strong><br />
comunità che, o per poche risorse, o per una<br />
diversità culturale, necessitano di una rete re<strong>la</strong>zionale,<br />
di supporto umano, che alimenti le loro<br />
possibilità di coinvolgimento nel sociale. Con una<br />
logica diversa rispetto al<strong>la</strong> missione del volontariato<br />
finora intesa come erogazione di un intervento<br />
in risposta al bisogno del<strong>la</strong> persona. In questo<br />
caso si vuole condividere il bisogno d’ incontrarsi<br />
e di sentirsi efficaci nel<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione, mettendo in<br />
campo, ciascuno, le proprie risorse personali per<br />
“fare qualcosa”, non solo per sé stessi ma anche<br />
per qualcun altro, nel luogo dove si vive.<br />
I focus del progetto sono nel<strong>la</strong> cura delle partnership<br />
fra le associazioni di volontariato e i diversi<br />
Enti e Istituzioni presenti nel Comune di Guidizzolo,<br />
nell’organizzazione d’interventi finalizzati al<strong>la</strong><br />
gestione del tempo libero per persone con fragilità,<br />
e non solo, attraverso l’attivazione del<strong>la</strong> rete<br />
costituita dalle istituzioni locali, dal<strong>la</strong> famiglia, dal<br />
volontariato e dai servizi di gestione dell’utenza,<br />
già a partire dal<strong>la</strong> fase progettuale.<br />
Questi mesi di progettazione delle attività, sono<br />
serviti ad unire le nostre forze e ad ampliare il<br />
tavolo, facendo conoscere il percorso all’interno<br />
di riunioni pubbliche organizzate dal<strong>la</strong> Pro Loco,<br />
e accogliendo altri gruppi, come l’Associazione<br />
ARCA.<br />
Il risultato è stato sorprendente: il paese si è<br />
animato, <strong>la</strong> rete d’interventi è molto estesa e gli<br />
appuntamenti programmati sono tanti e diversi<br />
. Ogni mese ci vede attivi nel<strong>la</strong> realizzazione di<br />
eventi aperti al<strong>la</strong> cittadinanza, alcuni anche di<br />
spessore culturale e sociale.<br />
Per il momento comunico le occasioni d’incontro<br />
più vicine, nei prossimi numeri del<strong>la</strong> “ <strong>Notizia</strong>”<br />
sarà riportato il calendario delle successive iniziative:<br />
Il 16 e il 27 Aprile , in “ Sa<strong>la</strong> Consigliare” si svolgeranno<br />
due serate dedicate al “ Viaggio del<strong>la</strong><br />
vita”: <strong>la</strong> prima sarà animata dall’Associazione<br />
ARCA, con <strong>la</strong> testimonianza di una famiglia che ci<br />
racconterà <strong>la</strong> propria esperienza nell’ambito del<strong>la</strong><br />
dipendenza , e dal<strong>la</strong> Comunità “ Don Vareschi” di<br />
Sacca di Goito che ci parlerà , attraverso diapositive<br />
e <strong>la</strong> testimonianza di utenti e operatori ,del<strong>la</strong><br />
vita in una Comunità per persone con disabilità.<br />
La seconda serata sarà dedicata al racconto di<br />
due famiglie di culture diverse, provenienti dal<strong>la</strong><br />
Costa D’Avorio e dal Bang<strong>la</strong>desh.<br />
Per stare insieme, per conoscerci, solitamente<br />
non ci sono tante occasioni: venite ad unirvi a<br />
questo girotondo.<br />
Maria Cristina Butti<br />
(Coordinatrice del progetto)
Games area<br />
a cura di Davide Truzzi<br />
I lettori possono suggerire argomenti che siano di interesse generale<br />
Heavy Rain<br />
“Cosa sareste disposti a fare per salvare <strong>la</strong><br />
vita di qualcuno che amate?”<br />
Questo è l’interrogativo che gli sviluppatori degli<br />
studi Quantic Dream ci pongono in Heavy<br />
Rain, nuova creazione video ludica in esclusiva<br />
su Ps3 ed esempio <strong>la</strong>mpante di come con il<br />
trascorrere degli anni, grazie ad una costante e<br />
progressiva crescita tecnologica, l’industria videoludica<br />
internazionale sia in grado di creare<br />
prodotti sempre più innovativi e qualitativamente<br />
straordinari, avvicinandosi alle grandi produzioni<br />
cinematografiche holliwoodiane. Heavy<br />
Rain infatti non può essere considerato come<br />
un semplice videogame ma come una vera e<br />
propria esperienza virtuale, un film interrativo,<br />
in cui il livello di coinvolgimento è tale da creare<br />
emozioni che solo un film e <strong>la</strong> vita reale posso<br />
concorrere a ricreare. In questa avvincente<br />
esperienza a tinte noir il giocatore è chiamato<br />
ad impersonare quattro differenti personaggi:<br />
Scott Shelby, investigatore privato, Ethan Mars,<br />
architetto a cui è stato rapito il figlio, Madison<br />
Paige, giornalista, e Norman Jaiden, agente<br />
dell’ FBI, accomunati dal<strong>la</strong> ricerca, anche se<br />
con modalità e scopi leggermente differenti, di<br />
un efferato assassino: Il killer dell’origami. Sa-<br />
remo così trasportati in una serie di eventi tanto<br />
drammatici quanto realistici, in una disperata<br />
corsa contro il tempo dove ogni decisione presa,<br />
ogni strada imboccata, porta a continui e<br />
differenti evoluzioni nel<strong>la</strong> trama di questo innovativo<br />
film interrativo. Il giocatore avrà dunque<br />
<strong>la</strong> possibilità di ripercorrere l’avventura dopo <strong>la</strong><br />
sua conclusione, compiendo azioni diverse e<br />
prendendo decisioni differenti, così da giungere<br />
a nuove evoluzioni nel<strong>la</strong> trama.<br />
Per quanto riguarda l’aspetto tecnico-qualitativo,<br />
Heavy Rain si attesta su livelli audiovisivi di<br />
estrema eccellenza, grazie ad un livello grafico<br />
rasente il fotorealismo, una direzione artistica<br />
straordinaria ed una coinvolgente quanto emozionante<br />
colonna sonora, in grado di rendere<br />
unici e memorabili i passi salienti di questa innovativa<br />
esperienza video ludica.<br />
Unico neo di questa produzione è rappresentato<br />
dal partico<strong>la</strong>re tipo di controlli utilizzati, tesi a<br />
creare un maggior livello di impersonificazione<br />
con i personaggi ma penalizzanti a fini prettamente<br />
ludici.<br />
Un’esperienza quindi consigliatissima, ma dedicata,<br />
per gli argomenti e per i contenuti trattati<br />
, ad un pubblico adulto.<br />
Davide Truzzi<br />
Cliniche dentistiche in Croazia<br />
Giorgio Viaggi, specializzata nel campo del trasporto di persone, con i sempre richiesti transfer da<br />
e per i principali aeroporti, le gite e il servizio taxi privato, ha recentemente ampliato <strong>la</strong> gamma dei<br />
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in Croazia, visto il considerevole aumento del<strong>la</strong> domanda di interventi odontoiatrici a prezzi<br />
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professionalità garantita. Come segna<strong>la</strong>toci, a parità di risultati le tariffe sono mediamente ridotte<br />
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21
22<br />
Istituto Statale d’Arte<br />
Alessandro Dal Prato<br />
L’Istituto d’Arte va al Museo<br />
Il Centro Pastorale Giovanile del<strong>la</strong> Diocesi di Mantova,<br />
per avvicinare le nuove generazioni alle problematiche<br />
bibliche ed al<strong>la</strong> riflessione critica sui fenomeni<br />
del mondo contemporaneo ha bandito un concorso<br />
artistico finalizzato ad una mostra, sul tema storicoreligioso:<br />
“Babilonia e Gerusalemme: <strong>la</strong> città del caos<br />
o <strong>la</strong> città delle re<strong>la</strong>zioni”.<br />
L’argomento, partico<strong>la</strong>rmente stimo<strong>la</strong>nte, è stato accolto<br />
con grande entusiasmo e disponibilità dagli<br />
alunni delle c<strong>la</strong>ssi IV AM, IV B, V B e V C dell’Istituto<br />
Statale d’Arte “A. Dal Prato” di Guidizzolo, che lo hanno<br />
approfondito con l’aiuto dei propri docenti e di don<br />
Giampaolo Ferri, responsabile del centro pastorale<br />
giovanile.<br />
Gli studenti si sono cimentati in multiformi interpretazioni<br />
del tema, producendo circa 50 opere di livello<br />
qualitativo tecnico- artistico partico<strong>la</strong>rmente elevato,<br />
dalle quali è emersa una lucida analisi interpretativa<br />
dei fenomeni problematici del<strong>la</strong> nostra società, vissuta<br />
come frammentazione dell’uomo, rottura dell’equilibrio,<br />
buio, disordine, assenza di dialogo e di fede, ma<br />
allo stesso tempo, anche un’ostinata ricerca del<strong>la</strong><br />
ricomposizione delle parti e dell’armonia.<br />
Una bel<strong>la</strong> lezione di vita per tutti noi adulti.<br />
La Commissione giudicatrice, composta dal prof. Antonio<br />
Piazza, ex dirigente<br />
dell’Istituto, dal<strong>la</strong> prof.ssa<br />
Rosamaria Smetana, da don<br />
Gianpaolo Ferri e dal dott.<br />
Marco Rebuzzi, conservatore<br />
del museo diocesano,<br />
ha assegnato il 1° premio<br />
all’opera “Les Fleurs du<br />
Mal” realizzata da Ghisleri<br />
Matteo, Compagnoni Marika,<br />
Arvati Valentina, Zuanetti<br />
Giada, Pea Valentina, del<strong>la</strong><br />
c<strong>la</strong>sse IVB, il 2° premio<br />
all’opera “Dark & Bright”<br />
A cura del dirigente sco<strong>la</strong>stico Prof.ssa Franca Damico<br />
realizzata da Pjetri Alma,<br />
Maknaoui Hanane, Sa<strong>la</strong>ndini<br />
Annalisa, Alessia<br />
Oberti, Arianna Bertani,<br />
del<strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse IV B, ed il 3°<br />
premio all’opera “Armonia<br />
Impossibile?” realizzata<br />
da Gervasi Ileana, del<strong>la</strong><br />
c<strong>la</strong>sse V B.<br />
Al<strong>la</strong> premiazione, avvenuta<br />
presso <strong>la</strong> sede del<br />
Museo Diocesano, era<br />
presente un folto pubblico:<br />
giornalisti, studenti,<br />
genitori, docenti dell’Istituto d’Arte, nonché <strong>la</strong> Commissione<br />
giudicatrice e il direttore dello stesso Museo<br />
Mons. Roberto Brunelli.<br />
Al momento del<strong>la</strong> proc<strong>la</strong>mazione dei vincitori e dell’assegnazione<br />
del premio, un viaggio a Berlino, nelle<br />
maestose sale dello storico pa<strong>la</strong>zzo, una ventata di<br />
incontenibile entusiasmo ha scosso l’austero silenzio<br />
che abitualmente<br />
regna<br />
nell’ambiente,entusiasmo<br />
che ha<br />
reso partico<strong>la</strong>rmente<br />
felici gli organizzatori.Un’occasioneimportante<br />
per<br />
l’Istituto A. dal Prato, un grande riconoscimento al<strong>la</strong><br />
sua opera formativa umana e sociale, vedere esposte<br />
presso il Museo più prestigioso di Mantova, accanto<br />
a raccolte note, i significativi <strong>la</strong>vori prodotti dal<strong>la</strong> riflessione<br />
dei suoi promettenti studenti.
In difesa dello scarabocchio<br />
Ho deciso di scrivere questa breve re<strong>la</strong>zione<br />
per difendere <strong>la</strong> mia rego<strong>la</strong>re attività espressiva<br />
dall’incomprensione di alcune persone.<br />
Va precisato che le parole qui scritte non hanno<br />
alcun scopo provocatorio, al contrario sto<br />
esprimendo le mie idee e così facendo, metto<br />
in pratica gli insegnamenti a me sempre dati da<br />
insegnanti ben intenzionati ad educarmi. Quindi<br />
raccomando ed in un certo senso richiedo, <strong>la</strong><br />
massima serietà e comprensione da parte di<br />
qualunque destinatario di questo tema.<br />
Dopo questa tanto rapida quanto pratica premessa,<br />
inizio con l’esporre ciò che viene chiamato<br />
disegno. In realtà l’argomento “disegno”<br />
potrebbe essere talmente vasto e complicato<br />
che potrebbe diventare difficile circoscriverlo<br />
in un unico ambito. Cercherò tuttavia di essere<br />
sintetico e riassumere il più possibile <strong>la</strong> dinamica<br />
del discorso.<br />
Realizzare un disegno richiede <strong>la</strong> valutazione<br />
di diversi canoni e tecniche: tra<strong>la</strong>sciando il segno<br />
grafico, i primi elementi da tracciare sono<br />
le linee guida (linee adibite al<strong>la</strong> creazione di un<br />
basamento del disegno stesso). Senza di esse<br />
l’opera rischia fortemente l’incoerenza rispetto<br />
l’intenzione iniziale. Superato questo primo<br />
ostacolo, <strong>la</strong> sfida successiva consiste nel<strong>la</strong><br />
selezione più o meno scrupolosa delle linee<br />
guida che tracciano concretamente il profilo<br />
dell’immagine; tale processo è accompagnato<br />
dall’eventuale inserimento di nuovi segni più<br />
marcati i quali portano al completamento del<br />
disegno.<br />
Tengo presente che l’azione del disegnare che<br />
ho appena descritto è molto generalizzata, trattasi<br />
infatti del<strong>la</strong> forma di disegno maggiormente<br />
conosciuta ed applicata. Almeno personalmente<br />
par<strong>la</strong>ndo, io uso quasi esclusivamente<br />
questa. Sempre rimanendo sull’opinione di me<br />
medesimo, sono quasi totalmente convinto che<br />
vi siano infinite tecniche e metodi di disegno:<br />
l’ampio numero di materiali, attrezzi e stili, crea<br />
innumerevoli combinazioni che possono essere<br />
lievemente o fortemente le une diverse dalle<br />
altre.<br />
Non dobbiamo comunque dimenticarci del vero<br />
protagonista del<strong>la</strong> re<strong>la</strong>zione: lo scarabocchio!<br />
Ma allora perché avrei dovuto par<strong>la</strong>re del disegno?<br />
Per l’appunto, scarabocchiare e disegnare<br />
sono due cose ben distinte. L’unico motivo<br />
per cui ho par<strong>la</strong>to del secondo è far conoscere,<br />
o meglio ricordare, le differenze tra i due.<br />
Inizierò quindi a par<strong>la</strong>re del segno aniconico.<br />
Questo segno è perfetta espressione del<strong>la</strong><br />
volontà del<strong>la</strong> mente che lo crea. Si tratta del<strong>la</strong><br />
forma d’arte più semplice da riprodurre, ciò<br />
non toglie il fatto che può essere estremamente<br />
carica di significato e il risultato è quasi sempre<br />
apprezzabile. Teniamo comunque ben presente<br />
che se questi segni sono semplici da riprodurre,<br />
non sempre sono facili da interpretare.<br />
Sorvo<strong>la</strong>ndo l’analisi critica e volendo poetica<br />
di questi segni, guardiamone il <strong>la</strong>to tecnico: il<br />
segno aniconico, definito più comunemente<br />
scarabocchio, lo si ottiene con gesti puramente<br />
naturali del<strong>la</strong> mano, creato spesso distrattamente,<br />
senza un precedente progetto mentale.<br />
Il segno ottenuto può risultare semplice o artico<strong>la</strong>to,<br />
può perfino<br />
rispecchiare<br />
nel suo stile e<br />
nel<strong>la</strong> sua forma lo<br />
stato d’animo o i<br />
pensieri subconsci<br />
di chi lo crea.<br />
Mi pare giusto ed<br />
opportuno a questo<br />
punto dare<br />
esempi concreti<br />
su come lo scarabocchio<br />
possa<br />
essere considerato<br />
una forma<br />
d’arte più che<br />
qualificata. Consideriamo<br />
due tra<br />
i tanti artisti: Kandinsky<br />
e Picasso.<br />
Per il primo dei<br />
due, alcune opere sono state definite come<br />
aniconiche, specialmente i suoi <strong>la</strong>vori su carta.<br />
E per chi ha modo di visitare il museo di “Reina<br />
Margherita” a Madrid, potrà accedere al<strong>la</strong> sa<strong>la</strong><br />
dedicata interamente agli studi di Picasso per<br />
i suoi dipinti e a quei <strong>la</strong>vori su carta creati da<br />
linee semplici e continue le quali creano figure<br />
più artico<strong>la</strong>te.<br />
Per concludere, è risaputo che dedicarsi a<br />
questa forma d’Arte può essere incredibilmente<br />
liberatorio. Ci tengo inoltre a precisare che<br />
scarabocchiare accresce costantemente <strong>la</strong><br />
confidenza dell’artista con gli attrezzi che utilizza,<br />
si imparano nuove tecniche e si esercita<br />
il proprio segno grafico. Insomma, dedicarsi<br />
all’aniconismo fa maturare enormemente<br />
l’esperienza artistica. Io lo consiglio a tutti.<br />
Alessandro Antonini<br />
cl.IV AM<br />
23
24<br />
Anima e cuore<br />
A cura di Sandra Tosi<br />
Zanichelli, Garzanti e Treccani stanno litigando per avere i miei aggiornamenti ai<br />
loro dizionari!<br />
Scherzo, naturalmente, ma ho provato a dare spiegazioni, sia pure discutibili e<br />
personali, ad alcuni termini di uso comune.<br />
Il mio vocabo<strong>la</strong>rio semiserio.<br />
Prima parte<br />
AMICIZIA: il sorriso che cancel<strong>la</strong> le <strong>la</strong>crime <strong>la</strong>sciate<br />
da un amore finito.<br />
AMORE: quando non pensi ad una persona in<br />
partico<strong>la</strong>re, ma vedi il mondo con gli occhi del<br />
cuore.<br />
ANGOSCIA: un pugno che ti spacca il petto e<br />
non ti <strong>la</strong>scia nemmeno respirare<br />
ANSIA: quando <strong>la</strong> <strong>la</strong>ncetta dell’orologio non ne<br />
vuole proprio sapere di andare avanti, anche se<br />
hai appena cambiato <strong>la</strong> pi<strong>la</strong>.<br />
BONTÁ: non rifiutare mai un aiuto e <strong>la</strong>sciare<br />
che gli altri ti credano un poco citrullo!<br />
COLPA: l’amarezza di capire che potevi fare<br />
qualcosa, ma che non ci hai nemmeno provato.<br />
CONFIDENZA: comunicazione segreta, meglio<br />
se solo … con te stesso!!!<br />
DOLCEZZA: un babà al rum che non tutti apprezzano,<br />
per l’alto tasso alcolico.<br />
EMOZIONE: <strong>la</strong> sensazione di camminare<br />
sull’acqua e vivere ad una spanna dal cielo.<br />
FELICITÁ: apprezzare ogni minuto del<strong>la</strong> tua<br />
giornata, anche quando non hai tempo da perdere.<br />
FIDUCIA: trovare il meglio di te stesso, nei tuoi<br />
simili.<br />
GIOIA: un arcobaleno dopo il temporale, tanto<br />
breve quanto incantevole, che nemmeno il tempo<br />
potrà cancel<strong>la</strong>re.<br />
INDECISIONE : una scelta tra ciò che desideri e<br />
quello che ti sembra più giusto.<br />
INTERESSE: guardare una corol<strong>la</strong> in boccio e<br />
chiedersi il colore che avrà, domani.<br />
INTUIZIONE: quando il tuo cuore fa un salto nel<br />
futuro ma non ci rimane per molto, poi torna.<br />
LUNGIMIRANZA: un vestito troppo bello, conservato<br />
nell’armadio, per i dì di festa e … scoprire<br />
troppo tardi che si è tarmato.<br />
MALAUGURIO: boomerang che molto spesso,<br />
non ha nemmeno lunghe traiettorie da percorrere.<br />
VITA: TUTTO QUESTO INSIEME ED ALTRO AN-<br />
CORA…<br />
sandratosi@gmail.com
Il Collegio Convitto Municipale di<br />
Desenzano del Garda<br />
Fra gli allievi molti professionisti di Guidizzolo<br />
Venne fondato al<strong>la</strong> fine del ‘700 dal sacerdote<br />
Giro<strong>la</strong>mo Bagatta, insigne studioso di teologia e filosofia,<br />
sulle ceneri di un ginnasio comunale dove era docente<br />
insieme al poeta concittadino Angelo Anelli.<br />
Successivamente si aggiunse il triennio liceale<br />
c<strong>la</strong>ssico, affiancato al convitto, e nel 1815 l’imperatore<br />
Francesco I°, Re del Lombardo – Veneto, d’Ungheria e di<br />
Boemia, ne riconobbe il diploma valido per l’accesso a<br />
tutte le università dell’impero asburgico.<br />
Ben presto il collegio si trovò c<strong>la</strong>ssificato insieme<br />
ai più insigni del<strong>la</strong> Lombardia, dell’Emilia e del Piemonte,<br />
in generale gestiti da Gesuiti, Barnabiti e Scolopi.<br />
Possiamo annoverare:<br />
il Convitto Nazionale MariaLuigia di Parma,<br />
il Collegio San Carlo di Modena,<br />
il Real Collegio Carlo Alberto di Moncalieri,<br />
il Collegio Zucchi di Monza e<br />
il Collegio San Francesco di Lodi.<br />
In tutte queste realtà, oltre allo studio inteso<br />
come approfondimento principale, venivano affiancate<br />
altre attività come il teatro, <strong>la</strong> musica e gli sport d’epoca;<br />
ed era norma, sin dalle origini, di perpetuare <strong>la</strong> memoria<br />
dei migliori allievi attraverso i loro ritratti, conservati negli<br />
stessi istituti come veri e propri “exemp<strong>la</strong> virtutis”.<br />
Dal 1882 al 1885 per quattro anni Giosuè Carducci<br />
vi ricoprì l’incarico di regio commissario per <strong>la</strong> maturità<br />
c<strong>la</strong>ssica definendo il Collegio Convitto e l’attiguo liceo<br />
c<strong>la</strong>ssico”uno dei migliori binomi d’Italia per serietà ed<br />
organizzazione, dove si alimenta <strong>la</strong> fiamma delle virtù e<br />
del sapere”.<br />
Alloggiava all’albergo “Tre corone” con annesso<br />
stallo, sito tra via Roma e via Gramsci, e spesso frequentava<br />
<strong>la</strong> trattoria Torazzina dove fece apporre un’epigrafe<br />
muraria:<br />
“Per sedare l’ardore dello spirito,<br />
per sciogliere l’amaro degli affanni,<br />
per temprare il vigore e <strong>la</strong> grazia,<br />
per attingere dai carmi e dai vini benacensi<br />
i<strong>la</strong>rità e buon umore”.<br />
Altri regi commissari poeti e letterati furono<br />
Guido Mazzoni, dell’università di Padova, Vittorio Bellio<br />
dell’università di Pavia e Ettore Stampini dell’università<br />
di Torino.<br />
Questo ambiente culturale ebbe anche come<br />
interlocutori Ippolito Pindemonte, poeta veronese, Silvio<br />
Pellico scrittore e patriota torinese, Cesare Arici poeta<br />
bresciano e il conte Treccani degli Alfieri, artefice del<strong>la</strong><br />
c<strong>la</strong>ssica enciclopedia.<br />
Facendo un lungo salto troviamo fra gli insegnanti<br />
il contemporaneo cantautore Roberto Vecchioni,<br />
professore di <strong>la</strong>tino e greco.<br />
Con il primo ‘900 si aggiunsero <strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> tecnica<br />
di avviamento professionale e le elementari, fino al 1934<br />
frequentate anche pubblicamente come scuo<strong>la</strong> d’élite,<br />
e con <strong>la</strong> metà del ‘900 il liceo<br />
scientifico, <strong>la</strong> ragioneria ed il<br />
liceo linguistico.<br />
Dal 1960 il comune di<br />
Desenzano ha <strong>la</strong> proprietà dei<br />
ritratti di don Giro<strong>la</strong>mo Bagatta<br />
(1772 – 1830) e di don Felice<br />
Deder (1783 – 1848), principale<br />
col<strong>la</strong>boratore, nonché di<br />
cinque allievi eletti, considerati<br />
principi del<strong>la</strong> gioventù.<br />
All’inizio del ‘900 gli<br />
“exemp<strong>la</strong> virtutis” avevano<br />
spento il loro significato nobiliare<br />
e non venivano più additati<br />
come tali, restava però<br />
sempre il giudizio di merito in<br />
abiti borghesi.<br />
Nell’era postbellica<br />
del<strong>la</strong> 2ª guerra mondiale<br />
gli allievi guidizzolesi si sono<br />
sempre fatti onore, anche se<br />
possedevano un altro tipo di esplosivo.<br />
Il fondatore del Liceo don<br />
Giro<strong>la</strong>mo Bagatta nel 1812<br />
Il Collegio da loro frequentato non portava più il<br />
segno dell’atavica esclusività ma i fondamenti principali,<br />
adeguati ai tempi, in quell’ambiente sono sempre rimasti<br />
vivi e dai risultati, ancora palesi, si vede che essi hanno<br />
fatta propria <strong>la</strong> scritta <strong>la</strong>tina che incombe sul maestoso<br />
ingresso:<br />
“Si melior aliquando exiturus, puer,<br />
ingredi, sin peior, recede”<br />
(“Ragazzo, se sarai migliore quando uscirai, entra,<br />
se peggiore, torna indietro”)<br />
L’orgoglio dell’appartenenza, in qualsiasi campo postiva,<br />
rimane sempre vivo.<br />
Elodio Perani<br />
25
26<br />
Notizie<br />
dall’Amministrazione<br />
A CURA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI GUIDIZZOLO<br />
Partita l’occupazione dei terreni<br />
per i <strong>la</strong>vori del<strong>la</strong> tangenziale<br />
“Questo è un sogno che si realizza”. Ha esordito così<br />
lo scorso 22 marzo, nel<strong>la</strong> sa<strong>la</strong> consiliare di Guidizzolo,<br />
il sindaco Graziano Pelizzaro nel salutare gli intervenuti<br />
all’affol<strong>la</strong>ta conferenza stampa convocata da<br />
Provincia e Comune per illustrare lo stato dell’arte re<strong>la</strong>tivamente<br />
ai <strong>la</strong>vori per <strong>la</strong> costruzione del<strong>la</strong> tangenziale<br />
di Guidizzolo. Accanto a Pelizzaro il vice presi-<br />
dente del<strong>la</strong> Provincia C<strong>la</strong>udio Camocardi, i sindaci di<br />
Cavriana e Medole Giambattista Ruzzenenti e BenHur<br />
Tondini, l’Ing. Antonio Covino progettista dell’opera,<br />
il dr. Andrea Flora e <strong>la</strong> dr.a Gloria Vanz responsabili<br />
dei settori Espropri e Patrimonio del<strong>la</strong> Provincia. Del<br />
resto <strong>la</strong> giornata è effettivamente di quelle ‘storiche’:<br />
iniziava infatti <strong>la</strong> fase re<strong>la</strong>tiva all’occupazione dei terreni<br />
necessari al<strong>la</strong> costruzione dell’arteria che si<br />
pone, come ha ricordato Camocardi, “…quale<br />
secondo intervento di sempre in Provincia dopo<br />
l’asse interurbano, ma primo per flussi di traffico,<br />
inquinamento e disagi al<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione”. In sa<strong>la</strong><br />
l’on.le Carra, <strong>la</strong> giunta e numerosi consiglieri<br />
comunali; il consigliere regionale ed ex sindaco<br />
Carlo Maccari e il suo predecessore Giovanni<br />
Zangobbi. “A loro due, ha sottolineato Pelizzaro,<br />
va il nostro ringraziamento in quanto proprio<br />
durante le amministrazioni che hanno retto si<br />
sono concretizzate le condizioni per poter procedere”.<br />
In pratica è dal 2004, quando <strong>la</strong> Regione<br />
Lombardia ha messo a disposizione i fondi necessari,<br />
che si è effettivamente potuto par<strong>la</strong>re di<br />
tangenziale per Guidizzolo. “Non siamo qui oggi<br />
perché è l’ultima settimana di campagna elettorale,<br />
ha sottolineato Camocardi, (del resto le forze<br />
politiche qui ci sono tutte) ma perché oggi si<br />
inizia questa attività di verifica dei suoli <strong>la</strong> quale<br />
andrà a concludersi nel mese di maggio”. Da allora<br />
sarà possibile procedere al<strong>la</strong> gara <strong>la</strong> quale<br />
dovrebbe concludersi entro l’anno. Poi toccherà<br />
alle ruspe. E i tre anni successivi per completare<br />
l’opra. “Partendo dai due imbocchi, ha precisato<br />
l’Ing. Covino, con priorità al crocevia di Medole,<br />
in quanto funzionali al resto dei <strong>la</strong>vori”. Soddisfazione<br />
è stata espressa dai sindaci di Medole e<br />
Cavriana: un’opera questa che darà fiato anche<br />
a nuove viabilità. Un p<strong>la</strong>uso per <strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione<br />
istituzionale tra Enti (Comuni, Provincia, Regione<br />
e Stato) è venuto da Camocardi il quale ha<br />
ricordato come dei 42 milioni di euro necessari<br />
38 sono disponili e gli altri 4 deriveranno dal<strong>la</strong><br />
valorizzazione di materiali di cava recuperati<br />
nei chilometri in cui <strong>la</strong> nuova arteria viaggerà in<br />
trincea. “Questa è <strong>la</strong> svolta decisiva, ha concluso<br />
il sindaco: ora si passa al<strong>la</strong> fase operativa”.<br />
E per chiudere l’incontro <strong>la</strong> ‘simbolica’ presa di<br />
possesso di una delle aree interessate, in Via Tomasina.<br />
Due momenti del<strong>la</strong> cerimonia del 22 marzo 2010
La Strada del<strong>la</strong> Memoria e del Futuro<br />
La storia recente del<strong>la</strong> sicurezza stradale ha un inizio<br />
infausto con <strong>la</strong> fine del<strong>la</strong> Mille Miglia. L’incidente di<br />
Guidizzolo, ma avvenuto in territorio di Cavriana il 12<br />
maggio 1957, costituisce il punto di partenza sul tema<br />
del<strong>la</strong> sicurezza nelle strade. Quegli anni non erano<br />
così segnati dal traffico. Circo<strong>la</strong>vano circa 8 milioni<br />
di autovetture, per lo più Fiat, ed i modelli più diffusi<br />
erano <strong>la</strong> 1100 e <strong>la</strong> Topolino. Cilindrate basse, motori<br />
asmatici che inducevano ad una naturale prudenza.<br />
Guidate dai Papà per lo più in gita domenicale, non<br />
superavano mai i 40 Km/h in città e gli 80 nel tracciato<br />
extraurbano. I motori che rombavano erano invece<br />
quelli delle competizioni, Ferrari, Mercedes, Maserati<br />
e dominavano le competizioni dell’epoca: Mille Miglia,<br />
Targa Florio e corse locali. La F1, senza <strong>la</strong> pubblicità<br />
attuale, era confinata ad un ruolo di alta competizione<br />
ma poco seguita. Quindi non era incentivata <strong>la</strong> ricerca<br />
motoristica o sul<strong>la</strong> struttura veico<strong>la</strong>re per quel settore.<br />
Più vivace <strong>la</strong> produzione di vetture sport come <strong>la</strong><br />
Ferrari 335 S, 4 litri di cilindrata , 390 CV, <strong>la</strong> stessa con<br />
cui si schiantò Alfonso De Portago a Guidizzolo. Chiusa<br />
<strong>la</strong> Mille Miglia e relegate in pista le competizioni,<br />
non si assistè comunque al<strong>la</strong> riduzione degli incidenti.<br />
Eugenio Castellotti nel 1957 in prova, Luigi Musso nel<strong>la</strong><br />
gara di Reims (1958),Von Trips a Monza nel 1961,<br />
Lorenzo Bandini a Montecarlo sei anni dopo, sono alcuni<br />
esempi eroici di uomini che sfidarono tutto pur di<br />
arrivare primi. Privi di tutto: dalle cinture alle tute ignifughe,<br />
dai sistemi elettronici di controllo del<strong>la</strong> frenata<br />
e dell’assetto, alle stesse strutture che assorbono le<br />
forze d’urto. Da allora crash e fuoco furono i totem<br />
da abbattere. In parte ci siamo riusciti, almeno nelle<br />
Quando <strong>la</strong> strada ti ruba i sogni<br />
Nell’ambito delle iniziative per incentivare <strong>la</strong> sicurezza<br />
stradale, il Comune di Guidizzolo promuove un incontro<br />
tra gli studenti dell’Istituto d’Arte “Alessandro<br />
gare. L’ultimo decesso in gara è stato quello di Ayrton<br />
Senna ad Imo<strong>la</strong> il 1° maggio 1994. Ma questo altissimo<br />
grado di sicurezza sulle piste non si è del tutto trasferito<br />
sulle strade. Certo, le vetture sono più dotate<br />
di quelle degli anni passati ma guida chiunque e non<br />
sempre <strong>la</strong> patente è ri<strong>la</strong>sciata con accuratezza. Le<br />
cause e concause degli incidenti appesantiscono <strong>la</strong><br />
lista tanto da risultare incomprensibile che il problema<br />
sia limitato solo ad una mera statistica numerica<br />
di decessi e feriti. I provvedimenti sono spesso impopo<strong>la</strong>ri<br />
e per questa ragione abbiamo chiamato alcuni<br />
Sindaci di Comuni posti sul tracciato delle Mille Miglia<br />
per confrontarci con loro su questo tema. L’OMS ha<br />
calco<strong>la</strong>to che nel 2020 gli incidenti stradali saranno <strong>la</strong><br />
terza causa di mortalità nel mondo, dopo cardiopatie<br />
e tumori. Spaventa in partico<strong>la</strong>r modo l’elevato numero<br />
dei morti, circa 500 mi<strong>la</strong> persone ogni anno. La percentuale<br />
maggiore riguarda l’Africa sub-sahariana<br />
ed i Paesi dell’Est Europeo. La tendenza costante di<br />
crescita degli incidenti stradali di alcune nazioni è del<br />
3-6% all’anno. Il trend attuale indica una media di circa<br />
15 milioni di incidenti stradali per il decennio 2004<br />
-2014 che potrebbero causare ben 15 milioni di feriti e<br />
mezzo milione di decessi. Si calco<strong>la</strong>, altresì, che questa<br />
continua esca<strong>la</strong>tion potrebbe costare,a conti fatti,<br />
circa 775 miliardi di Euro. Ma <strong>la</strong> società d’oggi non è<br />
più stanziale come quel<strong>la</strong> del 1957, <strong>la</strong> movimentazione<br />
di merci materiali ed immateriali è una componente<br />
essenziale di sviluppo. Sembra quasi di dover quadrare<br />
il cerchio e l’obiettivo europeo “ 2020 morti zero”<br />
appare molto molto lontano. (Prof. Aldo Ferrara)<br />
Dal Prato” e l’Associazione Italiana Familiari Vittime<br />
del<strong>la</strong> Strada, con <strong>la</strong> proiezione di filmati e dibattito. Ai<br />
giovani utenti del<strong>la</strong> strada verranno distribuiti campioni<br />
di alcooltest per l’autocontrollo.<br />
Giornata del<strong>la</strong> Memoria e del<strong>la</strong> sicurezza stradale<br />
Teatro Comunale di Guidizzolo 15 maggio 2010<br />
Ore 10 IL 53° ANNIVERSARIO DELLA FINE DELLE MILLA MIGLIA ED IL RICORDO<br />
DI ALTRE STRAGI NELLE COMPETIZIONI SPORTIVE<br />
Moderatori: Ezio Zermiani, Aldo Ferrara.Partecipano: Paolo Artemi, Francesco Asirelli,<br />
Margherita Bandini, Luca Co<strong>la</strong>janni,Prisca Taruffi, Nino Vaccarel<strong>la</strong>, Denise Annovazzi<br />
Presentazione del Volume “ Lorenzo Bandini, il Re di Cuori” a cura di Aldo Ferrara e Filippo Bel<strong>la</strong>ntoni<br />
Ore 11 FATTORI E CONCAUSE DELLA SICUREZZA STRADALE IN TERRITORIO URBANO ED EXTRAURBANO<br />
Partecipano i Sindaci di alcuni Comuni del tracciato delle Mille Miglia<br />
Moderatore: Graziano Pelizzaro, Sindaco di Guidizzolo<br />
Introduce: Paolo Pettinari, Segr. Gen. CE.S.I.S.S. - Sono stati invitati: Gianni Alemanno Sindaco di<br />
Roma, Adriano Paroli Sindaco di Brescia, Giorgio Pighi Sindaco di Modena, Fabrizio Matteucci<br />
Sindaco di Ravenna,Massimo Magrini Sindaco di Radicofani, Giorgio Rebuschi Ass. Prov. Mantova,<br />
Sen. Irene Aderenti Senato del<strong>la</strong> Repubblica, Filippo Moscarini, ISAM; Maria Giovanna Missaggia,<br />
Scuo<strong>la</strong> Normale di Pisa; Aldo Ferrara Università di Siena.<br />
Conclusioni di Ezio Zermiani<br />
27
28<br />
Giovani agricoltori<br />
C’è ricambio se c’è innova- zione<br />
Il ricambio generazionale nel<strong>la</strong> conduzione<br />
delle aziende agricole è uno dei principali indicatori<br />
dello stato di salute del settore. Non necessariamente<br />
i figli ai padri o i nipoti ai nonni<br />
, ma comunque generazioni di nuovi conduttori<br />
che subentrano a quelle precedenti, attratte da<br />
un sistema di valori che distingue questa attività<br />
da tutte le<br />
altre: <strong>la</strong> naturalità<br />
dei cicli<br />
vegetativi ed<br />
animali, l’interazione<br />
con<br />
le stagioni, il<br />
forte richiamo<br />
alle tradizioni<br />
rurali, contadine<br />
ed alimentari,l’interdisciplinarietà<br />
dei saperi, <strong>la</strong><br />
costante evoluzione<br />
delle<br />
competenze<br />
tecniche e<br />
gestionali, il<br />
<strong>la</strong>voro autonomo<br />
e, infine, il raccolto che ogni anno, a conclusione<br />
dell’annata agraria, corona l’impegno<br />
dell’agricoltore, misurandone, senza trucchi e<br />
possibilità dell’appello, competenza, saggezza<br />
e fortuna.<br />
Questo, purtroppo, da un paio di decenni succede<br />
raramente. Le cause sono molteplici.<br />
Al<strong>la</strong> quale si aggiungono due ulteriori<br />
aggravanti:l’elevato costo dei terreni agricoli<br />
e dei canoni d’affitto, assolutamente sproporzionati<br />
rispetto al valore economico del<strong>la</strong> produzione<br />
agrico<strong>la</strong> realizzabile, e <strong>la</strong> difficoltà di<br />
accesso al credito bancario.<br />
Se questi sono i problemi, ma cosa si fa per risolverli?<br />
Molto poco per quanto riguarda l’accesso<br />
a proprietà, all’affitto e al credito.<br />
Diverso è il discorso re<strong>la</strong>tivo ai sostegni econo-<br />
mici pubblici ai progetti imprenditoriali di giovani<br />
agricoltori. Le opportunità ci sono. Quelle del<br />
P.S.R ( piano di sviluppo rurale). Finanziamento<br />
a cui possono accedere giovani agricoltori che<br />
assumono <strong>la</strong> tito<strong>la</strong>rità dell’azienda di famiglia<br />
o di un’altra azienda; priorità ai giovani per il<br />
cofinanziamento degli investimenti per l’ammod<br />
e r n a m e n t o<br />
delle imprese<br />
agricole, per<br />
incentivare <strong>la</strong><br />
partecipazione<br />
a corsi di<br />
formazione e<br />
di aggiornamentoprofessionale,<br />
per<br />
l’acquisto di<br />
servizi di consulenzatecnica<br />
e professionale<br />
e, inoltre<br />
finanziare tutti<br />
i progetti con<br />
lo scopo del<strong>la</strong><br />
salvaguardia<br />
dell’ambiente (<br />
ad es. il risparmio idrico oppure investimenti in<br />
energie alternative).<br />
Gli aiuti, tuttavia, da soli non cambiano <strong>la</strong> situazione<br />
se non c’è un “progetto”. Ciò che fa <strong>la</strong> differenza<br />
è <strong>la</strong> visione imprenditoriale, l’ottimizzazione<br />
dei fattori produttivi aziendali, <strong>la</strong> istintività<br />
e <strong>la</strong> qualità dei prodotti, <strong>la</strong> loro valorizzazione<br />
commerciale, capacità di aggiungere servizi al<br />
prodotto agricolo, di organizzarsi in nuove filiera<br />
alimentari. Questo è ciò che occorre per fare<br />
reddito in un mercato che non è più quello dei<br />
nonni o dei padri. Questa è <strong>la</strong> sfida. Lavoriamo<br />
insieme per innovare l’agricoltura,perché solo<br />
così si potrà generare reddito, ricambio generazionale<br />
e dare un futuro al settore<br />
Franzini P. A. Sandro<br />
Coldiretti Giovani Impresa<br />
STOP AND GO<br />
F.lli Turini<br />
BAR - TAVOLA CALDA<br />
SELF SERVICE<br />
RICEVITORIA<br />
SUPER ENALOTTO<br />
VIA. GALILEO, 4 GUIDIZZOLO - TEL. 0376 847054
Gloria in excelsis Deo Gloria in excelsis Deo Gloria in<br />
Associazione Culturale<br />
Pietro Pomponazzo<br />
Mantova<br />
Antonio Vivaldi:<br />
Gloria rv 588<br />
per soli, coro ed organo<br />
Antonel<strong>la</strong> Antonioli: soprano<br />
Alessandra Perbellini: contralto<br />
Angelo Goffredi: tenore<br />
Alexander Nuru<strong>la</strong>ev: basso<br />
Scho<strong>la</strong> Cantorum “Pietro Pomponazzo”<br />
direttore: M° Roberto Fabiano<br />
Domenica 2 maggio 2010 ore 18,30<br />
Chiesa Parrocchiale di Birbesi<br />
ingresso libero<br />
Trattoria Birbesi<br />
29
30<br />
I Capunsei<br />
a cura di Donatel<strong>la</strong> Lusenti<br />
Vini consigliati<br />
- Lambrusco mantovano<br />
- Bardolino<br />
Ingredienti per 6 persone<br />
400 gr di pane grattugiato<br />
200 gr di formaggio grana<br />
1 lt circa di brodo di carne con aggiunta di circa<br />
100 gr di burro<br />
3 uova<br />
Noce moscata<br />
Pepe un pizzico<br />
Preparazione<br />
Macinare e passare al setaccio il pane raffermo, metterlo<br />
in una zuppiera capiente e versarvi del buon brodo<br />
di carne bollente, nel quale è stato aggiunto circa<br />
un ettogrammo di burro, <strong>la</strong>vorare con un cucchiaio di<br />
legno e <strong>la</strong>sciare intiepidire. Al composto tiepido incorporiamo<br />
tre uova, il formaggio, <strong>la</strong> noce moscata e un<br />
pizzico di pepe. Amalgamare bene gli ingredienti fino<br />
ad ottenere un composto compatto ma non troppo umido<br />
che consenta di essere <strong>la</strong>vorato con il palmo delle<br />
mani per dare <strong>la</strong> tradizionale forma di un gnocchetto<br />
allungato e più sottile alle estremità.<br />
Disporre i “capunsei” su vassoi cosparsi di pane grattugiato<br />
e a parte portare ad ebollizione il brodo per essere<br />
lessati. Quando affiorano dal brodo, bastano pochi<br />
minuti, raccoglierli con un mestolo forato disporli<br />
nei piatti e condirli a piacere. La signora del Ristorante<br />
consiglia burro fuso e salvia con una manciatina di parmigiano,<br />
ma sono ottimi anche con ragù di salsiccia.<br />
Questa ricetta viene proposta dal<strong>la</strong> Trattoria “ALLA TORRE” di Guidizzolo in via Fabio Filzi, 53.<br />
É il frutto di una lunga e consolidata esperienza che vanta più di mezzo secolo e che si tramanda<br />
da alcune generazioni con capostipite <strong>la</strong> nonna materna delle attuali cuoche “nonna Antonia”<br />
Piatto considerato tipico del<strong>la</strong> cucina “contadina” che non è più possibile annoverare come piatto<br />
“povero” perché l’interpretazione attuale è quel<strong>la</strong> di un piatto gustoso e sostanzioso.<br />
Il dosaggio degli ingredienti è abbastanza approssimativo, per chi è abituato a cucinare l’esperienza<br />
porta a non pesare ma sentire l’umidità dell’impasto con le mani, <strong>la</strong> sapidità viene rego<strong>la</strong>ta<br />
assaggiando, quindi le cuoche meno esperte, dovranno acquisire una serie di competenze<br />
esercitandosi più volte nell’eseguir<strong>la</strong>, ricordiamo che in cucina <strong>la</strong> passione e il tempo servono in<br />
abbondanza.<br />
TRATTORIA “ALLA TORRE”<br />
CHIUSO LA DOMENICA<br />
Piatti tipici<br />
del<strong>la</strong> cucina<br />
mantovana<br />
Tel. 0376 819151<br />
via Fabio Filzi, 31 Guidizzolo (MN)
A tutta penna<br />
Lettere al direttore<br />
Gentilissimo direttore,<br />
ho ricevuto e ti ringrazio il bimestrale <strong>la</strong> <strong>Notizia</strong> e<br />
dire che ne sono rimasto colpito piacevolmente<br />
è riduttivo. Dal<strong>la</strong> qualità del<strong>la</strong> carta al<strong>la</strong> scelta<br />
del<strong>la</strong> impaginazione e i contenuti davvero significativi<br />
mi hanno davvero stupito dato che<br />
per mia ignoranza, sulle perle del<strong>la</strong> Val Padana,<br />
non sapevo neanche che ci fosse un centro<br />
come quello così bene rappresentato dal tuo<br />
giornale. Certamente verrò prestissimo a visitare<br />
un’altra delle splendide fette d’Italia che<br />
non conosco e mi auguro in quel<strong>la</strong> occasione di<br />
poterti stringere <strong>la</strong> mano. Sono rimasto anche<br />
partico<strong>la</strong>rmente colpito, ma non sorpreso, dalle<br />
qualità espresse da una tua redattrica Sandra<br />
Tosi che avevo avuto modo di conoscere solo<br />
in atteggiamenti scherzosi e non come provetta<br />
scrittrice pervasa da poesia vera e sensibilità<br />
che viene fuori prepotentemente dalle righe da<br />
lei vergate. Non sono parole buttate lì ma una<br />
vera valutazione professionale (sono Neuropsichiatra)<br />
del<strong>la</strong> capacità nell’esprimere sentimenti,<br />
descrivere e trasmettere sensazioni<br />
così difficilmente trasmissibili perchè eviscerate<br />
e di<strong>la</strong>niate da un animo sensibile e ricco di<br />
amore da e<strong>la</strong>rgire a piene mani. Non mi dilungo<br />
ulteriormente, ci sarebbero nolte cose da dire<br />
ma è sufficiente dire ad entrambi e a tutta <strong>la</strong><br />
redazione “bravi”, proseguite su questo solco<br />
che avete già tracciato e che spero possa accompagnarci<br />
per tantissimi anni continuando<br />
a rega<strong>la</strong>rci emozioni, sentimenti e ovviamente<br />
amore, senza attendersi un grazie, ma per me è<br />
doveroso inviarvi il mio e delle persone a cui ho<br />
mostrato il vostro <strong>la</strong>voro “Grazie di vero cuore“.<br />
Antonio Florino<br />
Napoli<br />
Carlo Tomasi, 1913 - 2009.<br />
Si è spento, ci ha <strong>la</strong>sciati più soli. Vecchiaia e<br />
stanchezza hanno portato via per sempre un<br />
uomo che ha destato in me ammirazione e stu-<br />
pore.<br />
Dal volto scavato ma composto, ancora traspare<br />
<strong>la</strong> fierezza di chi ha attraversato con coraggio<br />
un secolo, segnato dalle tragedie belliche<br />
ma ricco di valori e ideali che l’hanno guidato<br />
fino all’ultimo.<br />
Mi <strong>la</strong>sciavo spesso trasportare, ascoltando le<br />
sue memorie di alpino, <strong>la</strong> “campagna di Russia”,<br />
<strong>la</strong> voce a volte ferma e tagliente, altre tremante<br />
e rotta dall’emozione. Raccontava del<strong>la</strong><br />
guerra contro l’armata sovietica, con i compagni<br />
durante le interminabili soste nelle trincee,<br />
le sortite nottetempo al<strong>la</strong> ricerca di qualsiasi<br />
cosa commestibile, per vincere <strong>la</strong> fame, il rischio<br />
di impazzire vedendo <strong>la</strong> morte ogni momento<br />
in agguato. Sfuggito al sacco del fiume<br />
Don, durante le marce forzate resiste al tremendo<br />
gelo, al<strong>la</strong> tentazione di <strong>la</strong>sciarsi andare<br />
allo sconforto, agli stenti, pur vedendo dietro se<br />
molti soldati cadere senza <strong>la</strong> speranza di rivedere<br />
i cari.<br />
Altre volte ricordava, quando, di ritorno dall’Albania,<br />
sul<strong>la</strong> nave in fiamme, non si gettò, come<br />
molti in mare, salvando così anche un compaesano<br />
che avrebbe voluto tentare quel<strong>la</strong> sciagurata<br />
via di salvezza.<br />
La vita non gli risparmia purtroppo l’immenso<br />
dolore dell’assistere al<strong>la</strong> lunga agonia del figlio<br />
Sergio, infine l’improvvisa<br />
scomparsa dell’amata moglie<br />
Bruna, qui spegne i suoi racconti,<br />
<strong>la</strong>sciando spazio ai gesti<br />
e ai silenzi.<br />
Pochi mesi fa mi disse: “ sento<br />
troppo male al pensiero di tutti<br />
quei compagni morti, non ho più<br />
<strong>la</strong> forza per raccontare”.<br />
Provo dolore per l’amico, ricordo<br />
con affetto le sue storie intrise<br />
d’umanità e di valori.<br />
Ernesto Vignali<br />
31
arte &<br />
dintorni<br />
32<br />
recensioni<br />
Marta Leali<br />
Ultimi vampiri<br />
Vampiri, figure che nel<strong>la</strong> letteratura dal<br />
“Dracu<strong>la</strong>”di Bram Stoker al<strong>la</strong> fortunata ed elegante<br />
serie di Anne Rice, a quel<strong>la</strong> adolescenziale<br />
presentata da Stephenie Meyer e a quel<strong>la</strong><br />
intrigante e, decisamente, non per bambini di<br />
Lisa Jane Smith, ci sono state presentate come<br />
affascinanti ammaliatori, che sprizzano c<strong>la</strong>sse,<br />
potere e sensualità da ogni poro del corpo di<br />
marmo che si ritrovano dopo <strong>la</strong> trasformazione<br />
in creature ultraterrene.<br />
Ebbene, in questo libro, in questi racconti, troverete<br />
vampiri che nul<strong>la</strong> c’entrano con le suddette<br />
figure decadenti e fatiscenti.<br />
Troverete lo spaccato di una società in continua<br />
evoluzione, di alcuni uomini che fanno di<br />
tutto per adattarvisi e se non vi riescono trovano<br />
<strong>la</strong> morte, rappresentata da una trasformazione<br />
obbligata, un’imposizione o una scoperta.<br />
Ma come descrivere <strong>la</strong> mia grande sorpresa<br />
quando, abituata a leggere storie di vampiri<br />
giovani e affascinanti, mi sono ritrovata tra le<br />
mani non creature lontane da me, bensì solo<br />
uomini diversi?<br />
Uomini adulti, uomini con una storia alle spalle,<br />
con desideri terreni, alcuni senza remore nel<br />
mostrarsi e nel voler essere al centro dell’attenzione,<br />
altri altrettanto umanamente cauti.<br />
Racconti di persone, prima d’essere trasformati<br />
in vampiri.<br />
Sì, le storie<br />
non vengono<br />
r a c c o n t a t e<br />
in terza persona,<br />
bensì<br />
dagli stessi<br />
protagonisti e<br />
questo ci catapulta<br />
nel loro<br />
mondo, che<br />
varia da pagina<br />
a pagina in<br />
un lungo filo<br />
rosso di storie<br />
d’uomini che<br />
intrecciano il<br />
loro cammino<br />
con i vampiri, che ne diventano succubi, schiavi<br />
o protetti a seconda delle occasioni. Uomini<br />
che lottano al fianco di alcuni vampiri, oppure<br />
che li avversano fino al<strong>la</strong> fine. Ma le figure<br />
presentate sono sempre forti, lottatori che non<br />
aspettano che qualcuno dia loro una mano.<br />
Troviamo presentati vari mondi: dal<strong>la</strong> Spagna<br />
sotto il ferreo e corrotto controllo del Sant’Uffizio<br />
al<strong>la</strong> San Francisco hippie e minacciata dal<br />
serial killer Manson.<br />
Un mondo in evoluzione quindi, in cui Gianfranco<br />
Manfredi ha saputo abilmente destreggiarsi.<br />
In questo volume troviamo le figure più disparate:<br />
bikers (motociclisti), hippies, uomini d’affari<br />
e killer, anche umani appunto.<br />
Come descrivere il sollievo nel leggere e poter<br />
quindi immaginare finalmente qualcosa in parte<br />
documentata dal<strong>la</strong> storia?<br />
In quanti racconti sui vampiri troviamo trattata<br />
<strong>la</strong> frenesia con cui in Europa, al<strong>la</strong> riscoperta<br />
delle leggende sui vampiri (attestate nell’antica<br />
Grecia come nel<strong>la</strong> Bibbia del resto…) riportate<br />
in auge anche grazie al suddetto Bram Stoker,<br />
alcune persone abbiano iniziato a disturbare i<br />
cadaveri? A tagliarne il capo? A trafiggerle con<br />
un paletto?<br />
Per quanto mi riguarda questa è stata <strong>la</strong> prima<br />
volta che in un racconto di fantasia ho potuto<br />
trovarne traccia.<br />
La prima versione di questo libro è uscita nel<br />
1987, ma questa ristampa non ripropone solo<br />
quel fortunato volume, ha infatti interessanti<br />
aggiunte, due racconti in più: Consunzione e<br />
Summer of Love, più tre brevi saggi.<br />
E’ un libro creato tramite immagini e suoni.<br />
Immagini di boschi, di case, di praterie, di zone<br />
aride… Un aspetto che si evolve in continuazione.<br />
I suoni presenti variano dai cavalli che<br />
sbuffano, dal rumore dei loro zoccoli sul<strong>la</strong> terra<br />
arida del<strong>la</strong> Spagna, al suono delle musiche degli<br />
anni ’60 a San Francisco.<br />
Un libro molto più intenso e complesso di quello<br />
che potrebbe apparire a una prima e superficiale<br />
lettura.<br />
Ve lo consiglio.<br />
Marta Leali<br />
via Carlo Alberto Del<strong>la</strong> Chiesa, 2 - Tel. 0376 847038
L’Impero e <strong>la</strong> mente<br />
Pochi sanno che a Mantova esiste un piccolo<br />
circolo cinematografico dal nome quantomai<br />
evocativo: “Il cinema del Carbone”. Il circolo<br />
utilizza, per le sue proiezioni, il Teatreno di<br />
piazza Don Leoni, situato proprio di fronte al<strong>la</strong><br />
stazione dei treni. Sempre pochi sanno che a<br />
Mantova, nei freddi giovedì di gennaio, febbraio<br />
e marzo, si è svolto un evento culturale molto<br />
importante. Per intenderci, uno di quegli eventi<br />
che in una città grande (e in una grande città)<br />
avrebbe avuto ben altro risalto e ben altro riscontro<br />
di pubblico.<br />
Se vi state chiedendo che cosa vi siete persi,<br />
ebbene, al Teatreno di Mantova si è svolta una<br />
rassegna cinematografica dedicata ad uno di<br />
registi più ambigui e visionari del<strong>la</strong> storia del cinema:<br />
David Lynch. Molti i titoli presenti, anche<br />
se non tutti.<br />
“Eraserhead” - La mente che cancel<strong>la</strong> (1977)<br />
Racconta <strong>la</strong> storia di un tipo stralunato che vive<br />
nei pressi di un impianto industriale e <strong>la</strong> cui fidanzata<br />
partorisce un essere mostruoso (pare<br />
che il regista abbia usato un feto di mucca imbalsamato).<br />
Lynch lo ha definito “un sogno di<br />
cose oscure e inquietanti” e in realtà <strong>la</strong> trama<br />
è inenarrabile.<br />
“The Elephant man” (1980)<br />
Il film è basato sul<strong>la</strong> storia di John C. Merrick,<br />
vissuto in epoca vittoriana e affetto da una grave<br />
ma<strong>la</strong>ttia deformante, <strong>la</strong> neurofibromatosi. Il<br />
tema principale è <strong>la</strong> solitudine di chi, come l’uomo<br />
elefante, ha l’unica colpa di essere diverso<br />
dagli altri.<br />
“Dune” (1984)<br />
Siamo nell’anno 10.191. La famiglia Atreides,<br />
abitante del pianeta Dune, deve difendersi dal<br />
malvagio e pustoloso barone Arkonnen che<br />
vuole impossessarsi del “me<strong>la</strong>nge”, una droga<br />
nascosta nel sottosuolo e in grado di rendere<br />
immortali.<br />
“Velluto blu” (1986)<br />
Il film inizia da un idea molto originale e macabra:<br />
il ritrovamento di un orecchio mozzato da<br />
parte di un giovane studente, in un campo vicino<br />
a casa. Il giovane, spinto dal<strong>la</strong> curiosità, finirà<br />
per immischiarsi in faccende che non lo riguar-<br />
dano...Strao r d i n a r i a<br />
<strong>la</strong> prova di<br />
Isabel<strong>la</strong> Rossellini,<br />
nel<br />
ruolo di una<br />
t o r m e n t a -<br />
ta cantante<br />
di Club e di<br />
Dennis Hopper,<br />
nei panni di un pericoloso psicopatico.<br />
“Cuore Selvaggio” (1990)<br />
Due giovani squinternati, Sailor (Nico<strong>la</strong>s Cage),<br />
fresco di galera e Lu<strong>la</strong> (Laura Dern), sempre in<br />
preda agli incubi, in seguito ad uno stupro subito<br />
da adolescente, fuggono verso il Texas per<br />
sottrarsi al<strong>la</strong> madre di lei, despota e alcolizzata.<br />
La perfida madre allora assolda due killer per<br />
recuperare <strong>la</strong> figlia ed eliminare Sailor. Memorabile<br />
Nico<strong>la</strong>s Cage agghindato con una giacca<br />
di finto serpente.<br />
“In<strong>la</strong>nd Empire” - L’impero del<strong>la</strong> mente (2005)<br />
Lynch lo descrive così: “Un mistero su una donna<br />
in pericolo”. La donna in questione è l’attrice<br />
Nikki Grace, che ottiene una parte in un film,<br />
mai concluso per l’improvvisa scomparsa dei<br />
due protagonisti. Si tratta di un nuovo esperimento<br />
girato senza <strong>la</strong> presenza di un copione,<br />
costruendo le scene una dopo l’altra in base<br />
alle precedenti. “In<strong>la</strong>nd Empire” non è un film<br />
organico e lineare, con un inizio e una fine,<br />
ma è innanzitutto un’ esperienza sensoriale e<br />
visiva. Nel 2006, quando David Lynch venne a<br />
Venezia a presentarlo (e per ricevere il “Leone<br />
d’oro” al<strong>la</strong> carriera), io ero al Festival. Ricordo<br />
benissimo le sue parole a commento del film:<br />
“Una delle cose più belle degli esseri umani è<br />
avere l’intuizione: <strong>la</strong> usiamo tutti i giorni nel<strong>la</strong><br />
vita, ma nel cinema questo sentimento non<br />
riceve più alcun affidamento. Il pubblico sa le<br />
cose, le capisce. Non servo certo io a spiegarle.<br />
La spiegazione dei miei film è lì davanti<br />
agli occhi di tutti. La spiegazione di chiunque<br />
lo veda non sarà forse simile al<strong>la</strong> mia ma non<br />
importa”.<br />
Luca Piazza<br />
arte &<br />
dintorni<br />
cinema<br />
Luca Piazza<br />
33
arte &<br />
dintorni<br />
34<br />
<strong>la</strong> nostra storia<br />
Franco Mondadori<br />
Giustizia lenta o troppo veloce ?<br />
Nel Lombardo-Veneto da taluni rimpianto, si<br />
pensi al<strong>la</strong> buona amministrazione, al<strong>la</strong> promozione<br />
del<strong>la</strong> cultura con <strong>la</strong> Biblioteca Teresiana<br />
a Mantova per fare un solo esempio, esisteva<br />
in materia di giustizia il processo “statario”, in<br />
base al quale si era mandati a morte nel giro<br />
di 48 ore da una corte marziale senza neppure<br />
uno straccio di avvocato.<br />
La Gazzetta di Mantova del 3 marzo 1852 riporta in<br />
apertura <strong>la</strong> cronaca di rapina, furto e sentenza.<br />
Nel<strong>la</strong> notte dal 7 all’otto febbraio c. a. un’orda di sei<br />
assassini armati chi di pisto<strong>la</strong>, e chi di coltello, costrinse<br />
il bifolco Sante Monti Cilloni con minaccie a<br />
bussare al<strong>la</strong> porta del possidente Antonio Dompieri,<br />
ed essendo questi assente da casa, lo forzarono a<br />
battere a quel<strong>la</strong> del<strong>la</strong> signora Giuditta Bacchi, abitante<br />
al Guà sotto Goito; aperta <strong>la</strong> quale, due dei<br />
ma<strong>la</strong>ndrini armati invasero<br />
l’abitazione, ed ivi sotto<br />
minaccia di morte chiesero<br />
dal<strong>la</strong> suddetta Bacchi<br />
cento Napoleoni d’argento,<br />
mentre due dei compagni<br />
guardavano l’ingresso<br />
del<strong>la</strong> casa, e due altri<br />
stavano in sentinel<strong>la</strong> per<br />
avvertire in caso di una<br />
sorpresa. La signora Bacchi<br />
con molta presenza di<br />
spirito ebbe a dichiarare<br />
ai ribaldi che tutto il di lei<br />
avere consisteva in dieci<br />
Napoleoni d’oro e li consegnò ai malfattori, avuti i<br />
quali si allontanarono dal luogo del misfatto, ma fatti<br />
pochi passi ritornarono a bussare chiedendo cibi<br />
e bevande che vennero loro somministrate fuori da<br />
una finestra, e poi partirono e divisero tra loro il bottino.<br />
Caduti per questo fatto in potere del<strong>la</strong> Giustizia: 1°<br />
Zaccagni Domenico detto Romanin, di Giacomo,<br />
nato e domiciliato in Castelgrimaldo sotto Volta,<br />
d’anni 21, contadino, ammogliato senza figli, cattolico;<br />
2° Aguzzi Giovanni detto Pariset, del vivente<br />
Giovanni, nativo di Cavriana e domiciliato in Guidizzolo<br />
sotto Castiglione delle Stiviere, d’anni 21,<br />
nubile, boaro, cattolico; 3° Danesi Gaetano detto il<br />
Moro, del vivente Giuseppe, nato a Sarginesco sotto<br />
Marcaria, e domiciliato al Corbello di Castelgrimaldo,<br />
Distretto di Volta, d’anni 26, nubile, cattolico. 4°<br />
Beretta Giovanni detto Garani, fu Agostino, nativo di<br />
Aso<strong>la</strong> e domiciliato al<strong>la</strong> Casanuova sotto Castelgrimaldo,<br />
d’anni 27, bifolco, nubile, cattolico; 5° Ghidini<br />
Massimiliano detto Cajo<strong>la</strong>, fu Luigi, contadino, d’anni<br />
24, nato in Volta e domiciliato in Castelgrimaldo,<br />
nubile, cattolico; e 6° Bertoletti Geremia detto Brul,<br />
fu Luigi, venditore di generi di privativa, d’anni 26,<br />
nato e domiciliato a Castelgrimaldo, nubile, cattolico<br />
e chiamati a discolpa dinnanzi al Giudizio Statario,<br />
previa legale constatazione del fatto, emersero convinti<br />
per <strong>la</strong> propria confessione tutti i sunnominati<br />
sei inquisiti del delitto di<br />
rapina armata mano loro imputato, aggravato inoltre<br />
in quanto alli Zaccagni, Ghidini e Bertoletti del<br />
titolo di furto pure e come tali a tenore dell’ART. 35<br />
di guerra, e del Proc<strong>la</strong>ma 10 marzo 1849 di S. E. il<br />
Sig. Feld-Maresciallo conte Radetzky, furono, oltre<br />
<strong>la</strong> confisca delle armi, condannati a voti unanimi<br />
tutti e sei al<strong>la</strong> pena di morte, da eseguirsi mediante<br />
fuci<strong>la</strong>zione, non che al risarcimento “in solidum” del<br />
residuo danno verso li rispettivi danneggiati.<br />
Rassegnata detta sentenza al sottoscritto Preside<br />
dell’I.R. Commissione stataria, trovò di pienamente<br />
confermar<strong>la</strong>, e fu perciò eseguita oggi stesso alle<br />
ore 1 e mezzo pomeridiane nel paese di Goito, mediante<br />
fuci<strong>la</strong>zione, per <strong>la</strong> tranquillità dei buoni, ed a<br />
freno dei malvagi.<br />
Goito, 2 marzo 1852<br />
Imper. R. Colonnello Reznicek<br />
Così volle <strong>la</strong> legge in vigore, che al<strong>la</strong> sensibilità<br />
di oggi appare eccessivamente crudele. Ma<br />
occorre ricordare che, benché fallita, <strong>la</strong> rivoluzione<br />
del 1848 costituiva per l’Austria un campanello<br />
d’al<strong>la</strong>rme e <strong>la</strong> costringeva ad adottare<br />
<strong>la</strong> legge marziale anche per i delitti comuni.<br />
E nello stesso anno 1852 era in corso il processo<br />
politico contro i mazziniani guidati da don<br />
Enrico Tazzoli. A dicembre a Belfiore <strong>la</strong> pena<br />
capitale per impiccagione.<br />
A Guidizzolo vivevano i genitori di Aguzzi, Giovanni<br />
e Speranzini Vincenza, a Goito l’esecuzione<br />
dei sei giovani malfattori avvenne nel campo<br />
del<strong>la</strong> famiglia Menegari, fuori le mura del paese.<br />
E nello stesso giorno, verso sera, <strong>la</strong> sepoltura<br />
nel cimitero, senza alcun accompagnamento.<br />
Franco Mondadori
Manzoni: dal dolore al<strong>la</strong> dignità<br />
La peste del 1630 nel Mi<strong>la</strong>nese è un evento storico<br />
e Manzoni, quale autore di romanzo storico,<br />
non trascura di indagarne cause e responsabilità,<br />
come già detto nello scorso numero.<br />
Manzoni tuttavia è anche autore dal<strong>la</strong> paro<strong>la</strong> lirica<br />
ed ecco allora che il medesimo tema del<strong>la</strong><br />
peste diventa anche motivo narrativo.<br />
Siamo al XXXIV capitolo, e precisamente al<strong>la</strong><br />
indimenticabile scena del<strong>la</strong> madre di Cecilia.<br />
L’episodio si colloca poco dopo l’arrivo di Renzo<br />
a Mi<strong>la</strong>no e <strong>la</strong> narrazione, nel suo procedere,<br />
ci immerge nelle scene, nei rumori e negli odori<br />
del<strong>la</strong> città appestata.<br />
Poi, inaspettatamente, in mezzo a tanta lordura<br />
si apre uno spiraglio, qualcosa scintil<strong>la</strong>, quasi<br />
abbaglia con <strong>la</strong> luce del<strong>la</strong> purezza.<br />
“Scendeva dal<strong>la</strong> soglia d’uno di quegli usci,<br />
e veniva verso il convoglio, una donna”. Con<br />
questa solennità quasi liturgica Manzoni ci fa<br />
ascoltare il passo dignitoso di quel<strong>la</strong> madre che<br />
consegna ai monatti <strong>la</strong> sua figlioletta “di forse<br />
nov’anni, morta, ma tutta ben accomodata, co’<br />
capelli divisi sul<strong>la</strong> fronte, con un vestito bianchissimo,<br />
come se quelle mani l’avessero adornata<br />
per una festa promessa da tanto tempo, e<br />
data per premio”.<br />
È Renzo che assiste a questa scena e Manzoni<br />
<strong>la</strong> narra attraverso il suo sguardo. Così noi ci<br />
commuoviamo di fronte ad una scena già intrisa<br />
del<strong>la</strong> commozione del giovane protagonista e<br />
dell’autore.<br />
Proprio mentre Renzo cercava di distogliere gli<br />
occhi dai monatti che caricavano sui carri i corpi<br />
dei morti di peste come fossero sacchi in un<br />
mercato di granaglie, il suo sguardo incontra<br />
“un oggetto singo<strong>la</strong>re di pietà, d’una pietà che<br />
invogliava l’animo a contemp<strong>la</strong>rlo” (saggezza<br />
di Manzoni che, tra le righe del<strong>la</strong> narrazione, ricorda<br />
ai nostri sguardi, oggi così avidi di dettagli<br />
macabri e scene di cronaca nera, cosa è veramente<br />
degno di essere contemp<strong>la</strong>to).<br />
La donna appare su una soglia, varca un limite,<br />
passaggio metaforico tra disperazione e speranza.<br />
Il suo volto par<strong>la</strong> di un dolore profondo<br />
ma composto: “Il [suo] aspetto annunziava una<br />
giovinezza avanzata, ma non trascorsa; e vi tra-<br />
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spariva una bellezza ve<strong>la</strong>ta e offuscata, ma non<br />
guasta, da una gran passione, e da un <strong>la</strong>nguor<br />
mortale”. Ancora prima di par<strong>la</strong>re, <strong>la</strong> donna,<br />
con <strong>la</strong> sua so<strong>la</strong> apparizione, diffonde intorno<br />
a sé un senso di rispetto e regalità. Tanto che,<br />
anche quel turpe monatto che le si avvicina per<br />
levarle <strong>la</strong> bambina dalle braccia, lo fa con “una<br />
specie di insolito rispetto”. E lei, <strong>la</strong> madre, regina<br />
del dolore e dell’amore materno, non riesce<br />
nemmeno a disprezzare quell’uomo: “senza<br />
mostrare sdegno né disprezzo, «no!» disse: «non<br />
me <strong>la</strong> toccate per ora; devo metter<strong>la</strong> io su quel<br />
carro. […] Promettetemi di non levarle un filo<br />
d’intorno, né di <strong>la</strong>sciar che altri ardisca di farlo<br />
e di metter<strong>la</strong> sotto terra così». Quindi el<strong>la</strong> stessa<br />
sistema Cecilia sul carro come se fosse un<br />
letto, le dà un bacio in fronte e poi le rivolge le<br />
ultime parole, nei toni espliciti di una preghiera:<br />
“«Addio, Cecilia! riposa in pace! Stasera verremo<br />
anche noi, per restar sempre insieme. Prega<br />
intanto per noi; ch’io pregherò per te e per gli<br />
altri». Poi, voltatasi di nuovo al monatto, «voi»,<br />
disse, «passando di qui verso sera, salirete a<br />
prendere anche me, e non me so<strong>la</strong>». Così detto,<br />
rientrò in casa, e, un momento dopo, s’affacciò<br />
al<strong>la</strong> finestra, tenendo in collo un’altra bambina<br />
più picco<strong>la</strong>, viva, ma coi segni del<strong>la</strong> morte in<br />
volto. Stette a contemp<strong>la</strong>re quelle così indegne<br />
esequie del<strong>la</strong> prima, finché il carro non si mosse,<br />
finché lo poté vedere; poi disparve.”<br />
La fonte di Manzoni per questo episodio è il De<br />
Pestilentia di Federigo Borromeo, il quale però<br />
presentava <strong>la</strong> stessa scena senza suscitare nel<br />
lettore alcuna commozione. Nelle mani di Manzoni,<br />
invece, l’episodio è trasfigurato, acquista<br />
una forza interiore e si riempie di senso. Nel<strong>la</strong><br />
disperazione generale c’è chi, con <strong>la</strong> propria<br />
persona e <strong>la</strong> propria storia si fa speranza palpabile.<br />
L’autore apre in questo scorcio il motivo religioso<br />
dell’aldilà, ma ancor prima il motivo <strong>la</strong>ico,<br />
prettamente umano del<strong>la</strong> dignità.<br />
Due declinazioni di una stessa voce tanto cara<br />
al Manzoni: il libero arbitrio.<br />
Francesca Pesci<br />
arte &<br />
dintorni<br />
letteratura<br />
Francesca Pesci<br />
35
arte &<br />
dintorni<br />
36<br />
teatro<br />
Mariavittoria Spina<br />
Teatro...<br />
“teatro significa vivere sul serio quello che gli altri, nel<strong>la</strong> vita, recitano male”<br />
Una sedia contrapposta ad una poltrona assistita<br />
da un tavolinetto sopra un prato verde,<br />
emblemi di quel gioco di confronti e scontri che<br />
andrà in scena durante lo spettacolo.<br />
Così il regista e poeta Cesare Lievi ci presenta<br />
La badante, attualissimo dramma borghese vincitore<br />
nel 2008 del premio Ubu, il più importante<br />
riconoscimento italiano di teatro. Si<br />
tratta di una produzione del CTB, Teatro<br />
stabile di Brescia, del quale Lievi<br />
è direttore artistico dal 1996. Il testo<br />
chiude <strong>la</strong> trilogia iniziata con Fotografia<br />
di una stanza e Il mio amico Baggio,<br />
nel<strong>la</strong> quale Lievi esplora i modi e i tempi<br />
con i quali il fenomeno del<strong>la</strong> nuova<br />
immigrazione si innesta nel<strong>la</strong> società<br />
italiana.<br />
Un’anziana signora dal carattere dominante,<br />
incapace di rassegnarsi allo<br />
scorrere del tempo, due figli dal cuore<br />
intorpidito, presi nel vortice dei propri<br />
interessi, una nuora cinica ed una<br />
badante chiamata a supplire a quelle<br />
attenzioni che <strong>la</strong> famiglia non vuole<br />
concedere al<strong>la</strong> ricca vedova un po’<br />
svanita, in definitiva il ritratto di una famiglia<br />
borghese, irrigidita nei suoi gretti<br />
schemi comportamentali e messa in<br />
discussione dall’arrivo di un’estranea.<br />
Sembra un copione scontato, tant’è che “È una<br />
<strong>la</strong>dra” sarà <strong>la</strong> battuta favorita dall’instancabile<br />
vecchietta, intenta a rampognare <strong>la</strong> badante<br />
per sfogare l’asprezza di una vecchiaia dal<strong>la</strong><br />
solitudine irrimediabile; ma il colpo di scena,<br />
dal sapore giallesco, rovescia ogni paradigma.<br />
L’altera signora scompare, <strong>la</strong>sciando in eredità<br />
ai figli un fardello di piccoli enigmi, che lo spettatore<br />
troverà risolti nel f<strong>la</strong>sh back finale.<br />
In quest’opera limpida e sottile, Lievi ci presenta<br />
uno spaccato verosimile di vita a Salò, peraltro<br />
non molto distante da Gargnano, città natale<br />
del regista, dove egli fondò, insieme al fratello<br />
scenografo, il Teatro dell’Acqua. La prosa snel<strong>la</strong><br />
e fibril<strong>la</strong>nte comprime in tre scene una storia<br />
che si snoda in diciotto mesi, tra grigi fantasmi<br />
di un passato pesante, con il suo strascico di<br />
rancori e recriminazioni, e gli accesi contrasti<br />
del<strong>la</strong> modernità: <strong>la</strong> crisi degli affetti, l’integrazione<br />
di forze migranti in una società opulenta<br />
che invecchia.<br />
Ottima <strong>la</strong> performance degli attori, ognuno<br />
ca<strong>la</strong>to con estrema precisione nel<strong>la</strong> propria<br />
parte. In partico<strong>la</strong>re, si distinguono Ludovica<br />
Modugno, dispotica e sorprendente padrona di<br />
casa, e Giuseppina Turra, nei panni di una badante<br />
ucraina più che convincente. Meritano<br />
un app<strong>la</strong>uso a scena aperta anche <strong>la</strong> realistica<br />
scenografia di Josef Frommwieser ed i costumi<br />
di Marina Luxardo, il cui <strong>la</strong>voro ci ricorda l’importanza<br />
del<strong>la</strong> cura dei partico<strong>la</strong>ri.<br />
Straniera e angelo custode, La badante ci presenta<br />
il volto amico del<strong>la</strong> nuova immigrazione,<br />
di quel<strong>la</strong> parte di umanità che tenta di riscattarsi<br />
attraverso il <strong>la</strong>voro e <strong>la</strong> speranza; ma non<br />
solo questo, poiché quel<strong>la</strong> sedia e quel<strong>la</strong> poltrona<br />
sono posti davanti al sipario, oltre il limite<br />
del<strong>la</strong> finzione.<br />
Chiediamoci quindi il senso più ampio di<br />
quest’opera e del teatro, un po’ come fa Eduardo<br />
de Filippo nel<strong>la</strong> citazione che apre questo<br />
articolo.<br />
Mariavittoria Spina<br />
Dott.ssa in Lingue e Letterature straniere<br />
Teja.derdunkelritter@gmail.com
Psicologia<br />
a cura del<strong>la</strong> Dott.ssa Giulia Stuani<br />
I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale<br />
L’aviofobia<br />
L’aviofobia, letteralmente “<strong>la</strong> paura di vo<strong>la</strong>re<br />
in aereo”, dato l’avvicinarsi delle prossime<br />
vacanze estive, per chi se le potrà permettere,<br />
potrebbe essere di estremo interesse pubblico.<br />
La persona che viene colpita da questa paura<br />
si ritrova a dover affrontare <strong>la</strong> sensazione che<br />
<strong>la</strong> go<strong>la</strong> si chiuda, una respirazione che diventa<br />
più affannata, le mani che iniziano a sudare e<br />
spesso un senso di paralisi<br />
alle gambe, <strong>la</strong> testa che<br />
inizia a girare e il cuore che<br />
inizia a battere più forte<br />
del<strong>la</strong> norma; queste sensazioni<br />
corporee, assimi<strong>la</strong>bili<br />
ad una reazione d’ansia,<br />
possono essere scambiate<br />
per un attacco di panico e<br />
sono determinate spesso<br />
dal<strong>la</strong> chiusura dei portelloni<br />
dell’aereo, quando ormai<br />
si ha <strong>la</strong> sensazione che<br />
nul<strong>la</strong> si possa più fare. Infatti,<br />
come spesso accade<br />
quando si ha a che fare con<br />
l’ansia, il sentimento che<br />
maggiormente ci si trova<br />
ad esperire è l’impotenza,<br />
l’incapacità di poter control<strong>la</strong>re<br />
<strong>la</strong> situazione.<br />
Oggi come oggi, con tutte le situazioni che le<br />
persone devono affrontare, in un clima sempre<br />
più incerto e fragile, in cui l’anticiparsi positivamente<br />
il domani diventa sempre più difficile,<br />
<strong>la</strong> reazione istintiva dell’uomo è quel<strong>la</strong> di<br />
aumentare tutti i comportamenti di controllo,<br />
avendo l’illusione di poter sbrogliare <strong>la</strong> ma-<br />
tassa; il problema nasce però quando, spesso<br />
inevitabilmente, ci si scontra con <strong>la</strong> non validità<br />
di questi comportamenti, poiché essi, per definizione,<br />
debbono tendere ad una rigidità che, in<br />
quanto tale, si dimostra inefficace di fronte ad<br />
imprevisti o situazioni nuove che non si aveva<br />
considerato. E quindi ci si ritrova nel<strong>la</strong> situazione<br />
del cane che si morde <strong>la</strong> coda: più ho paura<br />
delle imprevedibilità, più mi controllo, ma più mi<br />
controllo meno anticipo<br />
nuove situazioni e nuove<br />
soluzioni.<br />
Pertanto, come sempre,<br />
anche nel caso dell’aviofobia,<br />
siamo di fronte ad<br />
un meccanismo di sopravvivenza<br />
che si esaspera<br />
e quindi diventa<br />
motivo di sofferenza, perché<br />
non più funzionale<br />
al<strong>la</strong> sopravvivenza; inoltre,<br />
come spessissimo si<br />
nota nell’incontro clinico,<br />
il sintomo che si riporta<br />
ben poco ha a che fare<br />
con <strong>la</strong> reale sofferenza<br />
psicologica di cui le persone<br />
soffrono.<br />
Anche in questo caso dovremmo<br />
forse tutti imparare a <strong>la</strong>sciarci andare<br />
un po’ di più, che, date le premesse pocanzi<br />
espresse, non è un paradosso, ma un tentativo<br />
di mantenere <strong>la</strong> nostra vita il più anticipabile e<br />
comprendibile possibile.<br />
Giulia Stuani<br />
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37
38<br />
Noi e <strong>la</strong> legge<br />
A cura di Laura Leorati, avvocato<br />
I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale<br />
Novità per i ricorsi al Giudice di Pace<br />
Dal primo gennaio 2010, anche per chi presenterà<br />
ricorso al Giudice di Pace avverso il verbale di<br />
accertamento di vio<strong>la</strong>zione amministrativa (multa)<br />
dovrà pagare 30 euro di contributo unificato (70<br />
euro per le cause di valore superiore a 1.100 euro<br />
e fino a 5.200 euro) oltre ad 8 euro di spese forfetizzate<br />
per diritti e spese di notifica. Ipotizzando che <strong>la</strong><br />
sanzione inflitta, ad esempio per sosta vietata, sia di<br />
48 euro, si dovrà in ogni caso investire 38 euro per<br />
tentare l’annul<strong>la</strong>mento del<strong>la</strong> prima. Il versamento<br />
si effettua acquistando, dietro consegna di modello<br />
di “comunicazione di versamento del contributo<br />
unificato per le spese degli atti giudiziari”, contrassegni<br />
telematici da apporre sui ricorsi. L’obbligo di<br />
pagare il contributo unificato, originariamente introdotto<br />
dal<strong>la</strong> legge 115/2002, viene ora esteso anche<br />
alle cause in materia di <strong>la</strong>voro e diritto di famiglia,<br />
sino ad ora esenti. Si profi<strong>la</strong>no risvolti di incostituzionalità<br />
connessi al<strong>la</strong> limitazione, di fatto, del diritto<br />
al<strong>la</strong> difesa sancito dal<strong>la</strong> Costituzione. Come ebbe<br />
già occasione di pronunciare <strong>la</strong> Corte Costituzionale,<br />
tale onere appare “irragionevole in rapporto<br />
alle caratteristiche del procedimento, improntato<br />
a gratuità e massima semplificazione per le parti”.<br />
E’altresì disincentivata anche l’autotute<strong>la</strong>, ossia <strong>la</strong><br />
difesa del ricorrente in proprio senza l’ausilio del<br />
patrocinio di un legale. Ciò perché il ricorrente che<br />
agisce in prima persona non ha titolo, in quanto non<br />
iscritto all’albo degli avvocati, di richiedere, in caso<br />
di accoglimento del riscorso, <strong>la</strong> rifusione delle spese<br />
legali sostenute.<br />
Ai sensi dell’art. 203 C.d.S. è possibile, in alternativa,<br />
esperire il ricorso avanti il Prefetto. In tal caso,<br />
SI ESEGUONO<br />
NUMERI CIVICI<br />
PRONTA CONSEGNA<br />
via Rodel<strong>la</strong> 34 - telefono e fax 0376 819726<br />
il ricorrente non dovrà pagare il contributo unificato<br />
e le spese di giustizia, come invece avviene per i ricorsi<br />
avanti il G.d.P. Se da un <strong>la</strong>to questa esenzione<br />
può favorire i ricorsi prefettizi, anche in considerazione<br />
del principio amministrativo del silenzio-assenso<br />
che consente di ritenere accolti i ricorsi per<br />
decorrenza dei termini di emissione dell’ordinanza;<br />
dall’altro bisogna ricordare che, in caso di rigetto<br />
del ricorso prefettizio, <strong>la</strong> misura del<strong>la</strong> sanzione amministrativa<br />
è automaticamente raddoppiata.<br />
Un’altra novità in tema di risorsi avanti il G.d.P. è<br />
data dal<strong>la</strong> possibilità, limitata ad alcune regioni tra<br />
le quali non figura ancora <strong>la</strong> Lombardia, di compi<strong>la</strong>re<br />
ed inoltrare telematicamente il ricorso in opposizione<br />
alle sanzioni amministrative e contro le cartelle<br />
esattoriali “pazze”. Accedendo al portale dei servizi<br />
on line del Giudice di Pace, dal sito del Ministero<br />
del<strong>la</strong> Giustizia, è possibile compi<strong>la</strong>re il ricorso in tutti<br />
i suoi campi vedendosi, al termine, assegnare un numero<br />
di protocollo con il quale si potrà verificare, sul<br />
medesimo sito o al proprio indirizzo e-mail, le varie<br />
fasi del ricorso e l’esito finale. I ricorsi telematici generano<br />
un “diritto di pre<strong>la</strong>zione” per una trattazione<br />
e definizione più celere rispetto a quelli presentati<br />
nel modo ordinario. Oltre al ricorso deve essere effettuata<br />
anche l’iscrizione a ruolo del<strong>la</strong> procedura.<br />
L’evoluzione di questo sistema dovrebbe condurre<br />
all’utilizzo generalizzato del<strong>la</strong> posta elettronica certificata<br />
in sostituzione del<strong>la</strong> raccomandata a/r.<br />
Sono piccoli passi verso <strong>la</strong> digitalizzazione prevista<br />
dal protocollo d’intesa e voluta per razionalizzare e<br />
rendere efficiente il sistema giustizia.<br />
Peltro 2000<br />
di Boscaini Matteo
Noi e il fisco<br />
A cura del<strong>la</strong> dott.ssa Giulia Avanzi, commercialista<br />
I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale<br />
Si avvicina <strong>la</strong> scadenza delle dichiarazioni di redditi<br />
In questo periodo ci si prepara a predisporre <strong>la</strong> dichiarazione<br />
dei redditi re<strong>la</strong>tiva all’anno 2009, raccogliendo<br />
tutta <strong>la</strong> documentazione necessaria.<br />
Anche quest’anno è possibile scegliere tra diversi<br />
modelli di dichiarazione a secondo del<strong>la</strong> tipologia<br />
dei contribuenti interessati e dei redditi che si è<br />
tenuti a comunicare.<br />
Modello 730<br />
Modello di dichiarazione che presenta sicuramente<br />
alcuni vantaggi, tra cui <strong>la</strong> compi<strong>la</strong>zione<br />
abbastanza semplice (non richiede calcoli, che<br />
verranno effettuati direttamente dal soggetto che<br />
provvederà ad effettuare <strong>la</strong> liquidazione) e <strong>la</strong> possibilità<br />
di ottenere gli eventuali rimborsi direttamente<br />
in busta paga o con <strong>la</strong> pensione. Anche gli<br />
eventuali debiti d’imposta verranno rego<strong>la</strong>ti mediante<br />
trattenute in busta paga o con <strong>la</strong> pensione.<br />
Tale modello però, proprio per le sue caratteristiche<br />
non può essere utilizzato da tutti i contribuenti,<br />
ma solo da coloro che rispettano precise<br />
condizioni, tra cui, ad esempio, avere un sostituto<br />
d’imposta, almeno nel periodo da <strong>aprile</strong> a luglio<br />
2010 ed aver percepito uno o più redditi derivanti<br />
da <strong>la</strong>voro dipendente o assimi<strong>la</strong>ti a quelli da <strong>la</strong>voro<br />
dipendente (es. co.co.co.), o redditi di capitale;<br />
così come elencato nelle istruzioni.<br />
Attenzione al<strong>la</strong> tempistica: il modello 730 può<br />
essere presentato al proprio sostituto d’imposta<br />
(datore di <strong>la</strong>voro o ente che eroga <strong>la</strong> pensione)<br />
entro il 30 <strong>aprile</strong>, oppure può essere presentato<br />
entro il 31 maggio ad un caf od ad un professionista<br />
abilitato.<br />
Chi non riuscisse a rispettare i sopraindicati termini,<br />
ma dovesse o volesse fare <strong>la</strong> dichiarazione<br />
dei redditi (per recuperare un credito, ad esempio)<br />
potrà utilizzare il Modello Unico o il Modello<br />
Unico Mini.<br />
Modello Unico Mini<br />
E’ <strong>la</strong> versione semplificata del modello Unico<br />
persone fisiche, ideata per facilitare il compito di<br />
redigere <strong>la</strong> dichiarazione dei redditi a quei contribuenti<br />
che si trovano nelle situazioni meno complesse.<br />
Tra i soggetti che possono utilizzare tale<br />
modello vi sono coloro che, non hanno variato il<br />
domicilio fiscale (dal novembre 2008 al<strong>la</strong> data di<br />
presentazione), non sono tito<strong>la</strong>ri di una partita<br />
Iva, non devono presentare <strong>la</strong> dichiarazione per<br />
conto di altri (defunti o incapaci) o che intendono<br />
fruire delle detrazioni e delle deduzioni per gli<br />
oneri sostenuti o delle detrazioni per i carichi di<br />
famiglia.<br />
Il modello può essere presentato dal 2 maggio<br />
al 30 giugno, se si decide di presentarlo in forma<br />
cartacea tramite l’ufficio postale, oppure entro il<br />
30 settembre prossimo se si decide di optare per<br />
<strong>la</strong> presentazione in forma telematica , tramite un<br />
intermediario abilitato od un ufficio dell’agenzia<br />
delle entrate.<br />
Modello Unico Persone Fisiche<br />
Può essere utilizzato da tutte le persone tenute<br />
all’obbligo di presentazione del<strong>la</strong> dichiarazione<br />
per i redditi conseguiti nel 2009. L a dichiarazione<br />
è artico<strong>la</strong>ta e composta da molti quadri, ciascun<br />
contribuente è tenuto ad utilizzare esclusivamente<br />
i quadri re<strong>la</strong>tivi ai redditi posseduti. Può essere<br />
usato anche per rettificare od integrare un’altra<br />
dichiarazione già presentata.<br />
Il modello va trasmesso in via telematica, entro il<br />
30 settembre prossimo. Se si rientra tra coloro per<br />
i quali è consentita <strong>la</strong> presentazione su supporto<br />
cartaceo, tramite un ufficio postale, il termine è<br />
anticipato al 30 giugno.<br />
Oltre alle detrazioni ed alle deduzioni già previste<br />
da molti anni (es. per spese mediche sostenute,<br />
per interessi su mutui prima casa pagati, ecc), si<br />
segna<strong>la</strong> <strong>la</strong> possibilità di avere un credito d’imposta<br />
del 20% per l’acquisto di mobili, apparecchi<br />
televisivi e computer finalizzati all’arredo di immobili<br />
ristrutturati.<br />
Sono state inoltre prorogate numerose detrazioni<br />
tra cui:<br />
- del 19% per le spese di acquisto di abbonamenti<br />
ai servizi di trasporto pubblico, regionale,<br />
locale ed interregionale;<br />
- del 19% per le spese sostenute dai genitori<br />
per l frequenza degli asili nido;<br />
- del 36% per le spese sostenute per gli interventi<br />
di recupero del patrimonio edilizio;<br />
- del 20% per <strong>la</strong> sostituzione di frigoriferi e<br />
conge<strong>la</strong>tori e per l’acquisto di motori ad elevata<br />
efficienza e e variatori di velocità:<br />
- del 55% per le spese re<strong>la</strong>tive agli interventi<br />
finalizzati al risparmio energetico.<br />
Dott.ssa Giulia Avanzi<br />
- In Shape Srl - società di formazione<br />
e consulenza in Desenzano del Garda (BS)<br />
39
40<br />
A casa di Beniamino<br />
per S. Giovanni Bosco<br />
Una comunità di più di 200 persone è accorsa<br />
domenica 31 gennaio ore 12.00 a Casa di Beniamino,<br />
Casa del<strong>la</strong> Fondazione Exodus a Cavriana,<br />
per seguire <strong>la</strong> S.Messa celebrata dal<br />
Vescovo di Mantova, Mons. Roberto Busti, e da<br />
Don Antonio Mazzi, fondatore di Exodus. Molti<br />
fedeli sono arrivati da Cavriana, dall’alto mantovano<br />
e anche dal veronese: famiglie, fidanzati,<br />
volontari, amici, sindaci e amministratori<br />
pubblici.<br />
Altri cinque i concelebranti: Don Giampaolo<br />
Ferri responsabile del<strong>la</strong> Pastorale Giovanile<br />
del<strong>la</strong> Diocesi di Mantova, Don Dino Mezzani<br />
parroco di Cavriana, Padre Agostino Panelli<br />
parroco di Volta Mantovana, don Libero Zilia<br />
parroco di Guidizzolo e Don Angelo De Angelis<br />
amico di Exodus a Cavriana e insegnante di religione<br />
a Desenzano.<br />
Il coro di So<strong>la</strong>rolo ha allietato <strong>la</strong> messa con<br />
canti gioiosi e moderni, aprendo <strong>la</strong> celebrazione<br />
con l’inno del<strong>la</strong> Diocesi di Mantova.<br />
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Durante l’offertorio si sono portati all’altare<br />
alcuni simboli cari ad Exodus insieme ai<br />
doni per <strong>la</strong> celebrazione eucaristica: l’agenda<br />
Tremenda e il Messale per saper par<strong>la</strong>re ai giovani,<br />
<strong>la</strong> chitarra e il pallone che rappresentano<br />
<strong>la</strong> musica e lo sport due pi<strong>la</strong>stri educativi per<br />
Exodus, una bicicletta e le scarpe da trekking<br />
per ricordare che Exodus è nata come carovana<br />
e come movimento itinerante (un ragazzo ha<br />
percorso più di 8000 km su quel<strong>la</strong> bici l’estate<br />
scorsa) e infine lo slogan “Tremenda voglia di<br />
vivere” che rappresenta per Exodus il messaggio<br />
che si vuole <strong>la</strong>sciare ai giovani.<br />
L’omelia del Vescovo ha approfondito in modo<br />
toccante e in massimo raccoglimento il Vangelo<br />
del giorno su Dio Amore, mentre Don Antonio<br />
Mazzi ha aggiunto solo in conclusione il suo<br />
pensiero sul fatto che “i padri devono essere<br />
più presenti oggi nel<strong>la</strong> famiglia, senza delegare<br />
al<strong>la</strong> madre o al<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> il compito educativo<br />
dei figli”.<br />
“Don Bosco è moderno e si ricorda sempre<br />
perché ha saputo intuire e prevenire i danni<br />
che toccano l’età dell’adolescenza. Un tempo<br />
erano le persone povere di mezzi che bisognava<br />
aiutare, oggi sono le persone con povertà<br />
morali e spirituali - dice il Vescovo Mons. Busti,<br />
che continua - Exodus prende l’uomo così<br />
com’è e cerca di ridargli dignità e oggi, dopo<br />
25 anni, punta sul<strong>la</strong> prevenzione. E’ quello che<br />
ci vuole”. Don Mazzi sottolinea che “La spiritualità<br />
di Exodus viene da S. Francesco d’Assisi<br />
e dal metodo di Don Bosco. La stessa idea per<br />
Casa di Beniamino è sempre stata quel<strong>la</strong> di creare<br />
un oratorio del 2000 che riuscisse ad accogliere<br />
il normale e il poco normale, i ragazzi e i<br />
genitori e che, soprattutto attraverso lo sport si<br />
possano unire centinaia e centinaia di giovani.”<br />
C<strong>la</strong>udia Faccioli
Pensioni e dintorni...<br />
A cura di Paolo Zani, Consulente previdenziale<br />
I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale<br />
Invalidità civile: nuove procedure<br />
Dal primo gennaio 2010 sono cambiate le<br />
procedure per <strong>la</strong> richiesta di accertamento e<br />
di concessione dell’invalidità civile.<br />
Infatti, l’articolo 20 del<strong>la</strong> legge 3 agosto 2009<br />
n. 102 ha introdotto importanti novità nel<br />
processo di riconoscimento dei benefici in<br />
materia di invalidità civile, con l’obiettivo di<br />
realizzare <strong>la</strong> gestione coordinata delle fasi<br />
amministrative e sanitarie finalizzata ad una<br />
generale contrazione dei tempi di erogazione<br />
delle prestazioni.<br />
L’INPS, in capo al quale è stata posta tutta<br />
<strong>la</strong> responsabilità del<strong>la</strong> gestione del<strong>la</strong> nuova<br />
procedura - dal ricevimento del<strong>la</strong> domanda<br />
fino al<strong>la</strong> fase concessiva - si è posta l’ambizioso<br />
obiettivo di contenere in un massimo di<br />
120 giorni <strong>la</strong> durata di tutto il procedimento;<br />
vale a dire che dal<strong>la</strong> data del<strong>la</strong> domanda al<strong>la</strong><br />
concessione delle eventuali indennità non<br />
potranno trascorrere più di quattro mesi.<br />
Innanzitutto <strong>la</strong> domanda deve essere presentata<br />
esclusivamente per via telematica (via<br />
internet, per intenderci) all’INPS competente<br />
per territorio.<br />
In che modo? O col “fai da te”, ed in questo<br />
caso l’interessato dovrà richiedere all’INPS<br />
il PIN (Numero Personale di Identificazione,<br />
che è un codice personale ed univoco simile<br />
a quello del bancomat) col quale accedere<br />
al<strong>la</strong> procedura di inoltro delle domande<br />
oppure, più semplicemente, rivolgendosi ad<br />
un Ente di Patronato che dovrà fornire l’assistenza<br />
in modo gratuito.<br />
Con questa nuova procedura sarà possibile<br />
seguire, collegandosi al sito INPS appositamente<br />
predisposto, tutte le fasi del procedimento.<br />
La domanda deve essere corredata da certificato<br />
medico contenente le patologie cui si<br />
è affetti e per le quali si richiede il riconoscimento<br />
dell’invalidità civile; anche il certificato<br />
deve essere compi<strong>la</strong>to ed inviato all’INPS<br />
per via telematica ed in questo caso, sarà<br />
il medico curante o certificatore che dovrà<br />
farsi autorizzare dall’INPS ad accedere al<strong>la</strong><br />
procedura informatica e inviarlo telematicamente.<br />
Il medico, una volta trasmesso all’INPS il<br />
certificato “telematico” ri<strong>la</strong>scerà, al proprio<br />
paziente una ricevuta cartacea contenente<br />
il “codice di trasmissione” da utilizzare per<br />
l’inoltro vero e proprio del<strong>la</strong> domanda.<br />
Per <strong>la</strong> verità nei primi giorni di gennaio c’è<br />
stata da parte dei medici una certa resistenza<br />
ad utilizzare questa procedura, ma oggi<br />
le cose si stanno normalizzando; a titolo di<br />
esempio a Guidizzolo al<strong>la</strong> fine di febbraio i<br />
medici accreditati erano tre.<br />
Una volta trasmessa <strong>la</strong> domanda all’INPS<br />
verrà fissata <strong>la</strong> data del<strong>la</strong> vista medica entro<br />
30 giorni per le visite ordinarie ed entro 15<br />
giorni per le patologie oncologiche.<br />
Al fine di accelerare l’iter, nelle Commissioni<br />
di accertamento è obbligatoriamente presente<br />
un medico dell’INPS al fine di evitare,<br />
come succedeva prima, <strong>la</strong> trasmissione dei<br />
verbali di accertamento al<strong>la</strong> Commissione di<br />
seconda istanza istituita - appunto - presso<br />
l’INPS, che aveva sessanta giorni di tempo<br />
per esprimere il suo parere di conferma.<br />
L’accertamento definitivo è in ogni caso effettuato<br />
dal medico legale dell’INPS che<br />
può accettare o no il giudizio espresso dal<strong>la</strong><br />
Commissione; in ogni caso eventuali ulteriori<br />
accertamenti vanno disposti in tempi strettissimi<br />
(massimo un mese).<br />
A conclusione dell’iter sanitario si provvede<br />
all’inoltro del verbale all’interessato con lettera<br />
a firma del Direttore dell’INPS competente.<br />
Il verbale inviato è in duplice esemp<strong>la</strong>re:<br />
una versione integrale contenente tutti i<br />
dati sensibili e una versione contenente solo<br />
il giudizio finale, a tute<strong>la</strong> del<strong>la</strong> privacy, per<br />
un eventuale uso amministrativo da parte del<br />
destinatario.<br />
L’invio del verbale di invalidità civile, cecità o<br />
sordità, attiva il processo amministrativo nel<br />
caso in cui il riconoscimento preveda un beneficio<br />
economico.<br />
Nul<strong>la</strong> è cambiato per quanto attiene ai ricorsi<br />
che il richiedente può attivare in caso di<br />
negato riconoscimento dell’invalidità civile:<br />
l’unica possibilità è quel<strong>la</strong> del ricorso giudiziario<br />
da inoltrare entro e non oltre centoottanta<br />
giorni dal ricevimento del verbale.<br />
p.zani@tuttoprevidenza.it<br />
41
42<br />
Il popolo dei fungaioli<br />
Quello dei “fungaioli” è un popolo taciturno, guardingo, prudente. Escono di casa in gran segreto,<br />
nottetempo, per arrivare primi all’obiettivo. Compiono giri viziosi per non essere pedinati, da soli o<br />
in piccoli gruppi. Un esercito agguerrito, privo di scrupoli, addestrato al<strong>la</strong> guerriglia nel<strong>la</strong> macchia.<br />
Quando <strong>la</strong> stagione è propizia il bosco è attraversato da una sorta di mobilitazione collettiva: si comincia<br />
a control<strong>la</strong>re quando <strong>la</strong> luna è buona, si calco<strong>la</strong> <strong>la</strong> quantità di pioggia caduta e quanta ne può aver<br />
assorbito il terreno, si guarda se c’è stata presenza di vento e, cosa più importante di tutte, inizia un<br />
vero e proprio “spionaggio” tenendo d’occhio i “fungaioli” più famosi, quei personaggi che si recano<br />
nei boschi soltanto quando tutte le condizioni ideali per <strong>la</strong> nascita del porcino si sono verificate e che<br />
vanno a colpo sicuro soltanto nei posti dove sanno che il prezioso fungo nascerà.<br />
Quello che “va sul monte”<br />
E’ <strong>la</strong> persona più invidiata dai villeggianti. Perché<br />
non tutti possono andare sul monte e lo sventurato<br />
cercatore che non è del posto che vi si avventura<br />
è destinato a rimanere a bocca asciutta<br />
dopo avere scarpinato per ore e ore. Sul monte i<br />
funghi non si cercano, si prendono. I porcini nascono<br />
nelle fungaie conosciute soltanto ai pochi<br />
eletti del paese, in mezzo all’erba alta, per trovarli<br />
bisogna tastare il terreno con le mani o con il bastone<br />
nei punti dove si sa per certo che ci devono<br />
essere. Il funghi del monte per i villeggianti sono<br />
quasi una leggenda perché da loro non si fanno<br />
vedere, sono sempre molto più grossi e in maggiore<br />
quantità di quelli dei boschi. Il cercatore del<br />
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monte raramente va a funghi nei boschi perchè<br />
<strong>la</strong> ritiene una ricerca troppo poco produttiva e<br />
<strong>la</strong> sua unica preoccupazione è quel<strong>la</strong> di arrivare<br />
nel<strong>la</strong> fungaia prima degli altri del<strong>la</strong> sua “casta”<br />
per cui adotta vere tattiche da guerrigliero sia<br />
per uscire di casa alle 4 del mattino sia per arrivare<br />
sul monte prima del “nemico”.<br />
Il corridore<br />
Normalmente è una persona che il fungo lo ha<br />
visto soltanto in fotografia e che di fronte ad un<br />
porcino ha bisogno di confrontarlo con tutte le<br />
guide micologiche in suo possesso per essere<br />
certo del<strong>la</strong> sua bontà. Si avvia per i boschi a passo<br />
sostenuto, attraversa foreste, risale torrenti,<br />
valica montagne inaccessibili. Il suo scopo è allontanarsi<br />
quanto più possibile dal<strong>la</strong> massa, al<strong>la</strong><br />
ricerca di foreste vergini che non hanno mai conosciuto<br />
<strong>la</strong> presenza umana. Normalmente il suo<br />
bottino si riduce a qualche vecchio fungo scartato<br />
persino dagli animali; nel caso in cui riesca a<br />
catturare qualche preda rientra a casa passando<br />
per il centro del paese con aria indifferente con<br />
<strong>la</strong> speranza che qualcuno gli chieda di far vedere<br />
il suo bottino; se questo accade pronuncia frasi<br />
del tipo “Non sono andato a funghi, ho fatto solo<br />
due passi nei boschi” oppure “Non nasce niente,<br />
il terreno è troppo asciutto”.<br />
Lo stanziale<br />
E’ l’opposto del corridore. Generalmente è una<br />
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persona che non è del posto ma che ha acquisito<br />
una buona esperienza e una buona conoscenza<br />
dei boschi. Si reca per funghi in qualsiasi stagione,<br />
a dispetto di chi gli dice che non nasce<br />
niente. Fidando sull’imprevedibilità del<strong>la</strong> sorte e<br />
del porcino sostiene che cento persone passano<br />
vicino ad un fungo e il centounesimo lo trova.<br />
Si aggira in ogni angolo del bosco ispezionando<br />
ogni singolo cespuglio e raccoglie qualsiasi tipo<br />
di fungo di cui sia sicura <strong>la</strong> sua commestibilità.<br />
L’opportunista<br />
Non e<strong>la</strong>bora strategie partico<strong>la</strong>ri : utilizza quelle<br />
degli altri. Segue i cercatori più esperti e tenta di<br />
sottrargli <strong>la</strong> preda all’ultimo istante. Naturalmente<br />
cerca di seguire “quelli del posto”, che gli ga-<br />
rantiscono una più alta possibilità di successo e<br />
che segue accanitamente. Ovviamente è riconosciuto<br />
a sua volta e condotto in lunghi, inutili giri.<br />
L’esperto<br />
Ha contato i giorni passati dall’ultima pioggia,<br />
ha valutato a lungo orografia dei luoghi ed esposizione<br />
al sole, temperatura notturna e diurna,<br />
direzione e intensità del vento. Solo dopo avere<br />
e<strong>la</strong>borato tutti questi dati sceglie con cura l’area<br />
da battere. Normalmente lo si incontra mentre<br />
tasta il terreno sospirando: “E’ ancora troppo<br />
asciutto” oppure “E’ troppo bagnato, è un posto<br />
da galletti”.<br />
Quello del posto<br />
E’ l’unico che trova i funghi. Perchè lui non li va a<br />
cercare. Lui sa con <strong>la</strong> massima precisione dove<br />
si trovano, a che ora, in che punto, quanti sono<br />
e di che qualità. Quando all’alba esce di casa<br />
sa perfettamente quanti e quali funghi porterà a<br />
casa. Lui non dice “Vado per funghi” ma “Vado<br />
per porcini” o “Vado per finferli”. Quello del posto<br />
detesta i fungaioli in genere ma soprattutto quelli<br />
che sconfinano nelle sue fungaie e possibilmente<br />
li depista; per questo motivo, quando lui va a funghi,<br />
nessuno lo vede né uscire né rientrare salvo<br />
poi scoprire nel<strong>la</strong> sua aia distese di cassette piene<br />
di funghi tagliati e messi ad essiccare.<br />
Conclusioni<br />
Raccogliere i funghi è una operazione importantissima<br />
che forse molti sottovalutano. Pertanto se<br />
ogni raccoglitore dovesse identificarsi in uno dei<br />
profili sopradescritti si raccomanda agli stessi di<br />
raccogliere si i funghi, ma nel più assoluto rispetto<br />
del bosco e del<strong>la</strong> natura. Grazie.<br />
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44<br />
L’uomo è<br />
Il risultato dei suoi pensieri<br />
delle sue azioni<br />
di quello di cui si nutre<br />
dell’ambiente in cui vive e <strong>la</strong>vora<br />
dell’influenza che hanno avuto su di lui altri uomini<br />
da quando è nato e che hanno tutt’ora.<br />
L’uomo diventa un’insieme di abitudini<br />
consolidate nel tempo,<br />
derivate dalle sue paure, dalle sue insicurezze<br />
e dalle costrizioni che <strong>la</strong> vita gli riserva.
Due guidizzolesi d’eccezione<br />
sul sito web di Carlo Maccari<br />
“La politica che ti rende conto” per il Consigliere<br />
Regionale Carlo Maccari non è solo uno slogan.<br />
Da oggi, infatti, sul suo sito web www.carlomaccari.it<br />
è possibile guardare alcuni video<br />
girati in diversi paesi del<strong>la</strong> provincia mantovana<br />
nei quali, attraverso il racconto diretto e senza<br />
filtri dei protagonisti, si racconta di cosa il Consigliere<br />
abbia fatto in questi primi anni di mandato<br />
regionale. La farmacista di Medole Maria<br />
Luisa Azzali, i sindaci di Cavriana e di Virgilio<br />
Ben Hur Tondini e Alessandro Beduschi, l’imprenditore<br />
agricolo guidizzolese Franco Dolfini,<br />
il primo cittadino<br />
di Castel<br />
Goffredo Mauro<br />
Falchetti,<br />
il presidente<br />
p r o v i n c i a l e<br />
del Tamburello<br />
Giancarlo Rizzi,<br />
il proprietario<br />
dell’ Hotel<br />
Cristallo di Cerese<br />
Eugenio<br />
Gallina, e l’avvocato<br />
Guido<br />
Benedini, presidente<br />
del Teatro<br />
Sociale di<br />
Mantova, hanno<br />
raccontato<br />
alle telecamere<br />
di come<br />
Carlo Maccari<br />
non abbia mai dimenticato <strong>la</strong> sua mission in Regione,<br />
ossia quel<strong>la</strong> di stringere <strong>la</strong> mano ai suoi<br />
concittadini per fare in modo che il Pirellone si<br />
avvicinasse sempre di più ai mantovani e alle<br />
loro esigenze primarie. Con grande spontaneità<br />
i protagonisti dei video clip hanno raccontato di<br />
come il Consigliere Maccari si sia sempre speso<br />
per fare in modo che Mantova non restasse<br />
mai indietro a causa dei talvolta complicati iter<br />
di ottenimento di fondi e contributi. Ben due<br />
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guidizzolesi tra i protagonisti delle video testimonianze:<br />
l’imprenditore agricolo Franco Dolfini<br />
che ha raccontato: “La tromba d’aria che nel<br />
2007 ha colpito l’alto mantovano ci ha distrutto<br />
tutto. Dallo Stato non avremmo avuto nul<strong>la</strong>. Poi,<br />
grazie all’aiuto e all’interessamento del nostro<br />
Consigliere Regionale Carlo Maccari siamo riusciti<br />
ad ottenere un rimborso”, ed il presidente<br />
provinciale del tamburello Giancarlo Rizzi che<br />
ha spiegato: “Guidizzolo ha sempre potuto contare<br />
sul<strong>la</strong> grande sensibilità politica e amministrativa<br />
verso questo sport , fin da quando Carlo<br />
Maccari era<br />
ancora il sindaco<br />
del paese.<br />
Quando poi è<br />
andato in Regione<br />
le cose<br />
non sono cambiate:<br />
penso ad<br />
esempio al<strong>la</strong><br />
sua proposta<br />
di legge a tute<strong>la</strong><br />
degli sport<br />
minori”. Troppo<br />
spesso si tende<br />
a dimenticare<br />
che <strong>la</strong> politica<br />
deve stare con<br />
<strong>la</strong> gente, e non<br />
solo a banchetti<br />
e festicciole<br />
davanti alle telecamere,<br />
ma<br />
nelle sale riunioni dei comuni per essere davvero<br />
utili ai cittadini. Per questione di spazio le<br />
interviste fatte sono state ridotte a otto, potevano<br />
essere molte ma molte di più. Rendicontare<br />
l’attività svolta a seguito di una preferenza è<br />
cosa buona, soprattutto se si par<strong>la</strong> di ciò che si<br />
è fatto in prima persona.<br />
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46<br />
A maggio con MosaicoScienze<br />
A cura di C<strong>la</strong>udia Morselli<br />
A Guidizzolo e negli altri otto comuni dell’Associazione Colline Moreniche del Garda (Castiglione<br />
delle Stiviere, Cavriana, Medole, Monzambano, Ponti sul Mincio, Pozzolengo, Solferino,<br />
Volta Mantovana) dal 26 al 30 maggio torna il festival Scientifico MosaicoScienze, un ciclo di<br />
conferenze che quest’anno vedrà coinvolti i più importanti esperti italiani di tematiche agroalimentari.<br />
In un ciclo di quattro giornate di conferenze aperte al pubblico - per le quali è stato previsto<br />
un percorso che abbinerà agli incontri <strong>la</strong> scoperta dello splendido e storico territorio collinare<br />
morenico - si svilupperanno e approfondiranno le varie sfaccettature dei problemi alimentari<br />
mondiali, tra abusi e carenze, nel contesto di un pianeta in difficoltà e di una popo<strong>la</strong>zione ancora<br />
molto disinformata.<br />
La partecipazione alle conferenze<br />
è libera e gratuita<br />
L’Associazione Colline Moreniche del Garda ha programmato<br />
“Proposte di Scienza e accoglienza”, ovvero<br />
escursioni e pacchetti turistici di diverse soluzioni,<br />
per residenti e non, comprensivi di sistemazione<br />
alberghiera, ristorazione, trasporto in pullman per i<br />
vari spostamenti e visite al territorio collinare morenico,<br />
al<strong>la</strong> scoperta delle bellezze paesaggistiche e dei<br />
sapori locali.<br />
La paro<strong>la</strong> al Curatore Scientifico:<br />
Galeazzo Sciarretta<br />
I caratteri distintivi delle precedenti edizioni di Mosaicoscienze,<br />
giunto felicemente al suo undicesimo<br />
anno di vita, sono sempre stati da un <strong>la</strong>to il livello e il<br />
rigore delle comunicazioni scientifiche e dall’altro <strong>la</strong><br />
piacevolezza degli intermezzi turistici ed enogastronomici.<br />
In una equilibrata alternanza, che ne ha fatto<br />
un evento unico nel suo genere, i partecipanti vengono<br />
infatti impegnati in stimo<strong>la</strong>nti incontri di alto contenuto<br />
culturale e insieme ri<strong>la</strong>ssati dal soggiorno in un<br />
territorio ricco di ameni paesaggi e storici monumenti,<br />
ma anche di una antica e varia cultura alimentare.<br />
Essendo il tema a cui è dedicata l’edizione 2010 proprio<br />
“L’Alimentazione”, per <strong>la</strong> prima volta queste due<br />
componenti si<br />
fondono, diventando<br />
le due facce<br />
del<strong>la</strong> stessa<br />
medaglia: infatti,<br />
se l’argomento<br />
“cibo” evoca<br />
problematiche<br />
gravi e p<strong>la</strong>netarie<br />
come <strong>la</strong> fame<br />
nel mondo, <strong>la</strong> sostenibilità<br />
del<strong>la</strong><br />
produzione agroalimentare,<br />
i<br />
“cattivi rapporti”<br />
con <strong>la</strong> tavo<strong>la</strong> di<br />
anoressici e bulimici<br />
o il preoccupante<br />
diffondersi<br />
dell’alcoolismo<br />
giovanile, il “momento convivale” è da sempre anche<br />
occasione di gratificazione, gaiezza e socializzazione..<br />
Un’edizione quindi assai partico<strong>la</strong>re, qualificata dagli<br />
interventi di illustri esperti, studiosi, scrittori e divulgatori<br />
di altissima competenza specifica e grande comunicatività.<br />
Galeazzo Sciarretta<br />
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PROGRAMMA<br />
mercoledì 26 maggio - ore 15:30<br />
Location: GOITO - Sa<strong>la</strong> Verde<br />
Titolo: “Alta qualità: ristorazioni a confronto”<br />
Conferenza a cura del Prof. Costantino Cipol<strong>la</strong><br />
mercoledì 26 maggio - ore 19<br />
Cerimonia ufficiale di apertura<br />
Location: MONZAMBANO - Vil<strong>la</strong> Conti Cipol<strong>la</strong><br />
giovedì 27 maggio - ore 10:00<br />
Location: CASTIGLIONE - Auditorium Istituto Statale<br />
Francesco Gonzaga<br />
Titolo: “… quando il bere si fa duro, i duri smettono di<br />
bere”<br />
Argomento: L’alcool e i giovani: un problema che interessa<br />
<strong>la</strong> società di oggi e quel<strong>la</strong> di domani<br />
Re<strong>la</strong>tore : Enrico Tempesta (Roma) direttore scientifico<br />
dell’Osservatorio permanente giovani e alcol<br />
giovedì 27 maggio - ore 21:00<br />
Location: MEDOLE -Teatro Comunale<br />
Titolo: “Approc ci problematici al cibo”<br />
Argomento: Anoressia, bulimia ed altro<br />
Re<strong>la</strong>tore : Riccardo Dalle Grave (Verona) Responsabile<br />
dell’Unità funzionale di Riabilitazione Nutrizionale del<strong>la</strong> Casa<br />
di Cura Vil<strong>la</strong> Garda e presidente dell’AIDAP<br />
venerdì 28 maggio - ore 10:00<br />
Location: GUIDIZZOLO - Teatro Comunale<br />
Titolo: “… quando il bere si fa duro, i duri smettono di bere”<br />
Re<strong>la</strong>tore : Enrico Tempesta (Roma)<br />
venerdi 28 maggio - ore 17:00<br />
Location: PONTI SUL MINCIO - Au<strong>la</strong> del refettorio delle<br />
scuole<br />
Titolo: “La sfida del terzo millennio”<br />
Argomento: La crisi alimentare mondiale tra miopie, interessi<br />
e disinformazione<br />
Re<strong>la</strong>tore : Gabriele Canali (Piacenza) Docente presso <strong>la</strong> Facoltà<br />
di Agraria dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di<br />
Piacenza e Cremona<br />
venerdì 28 maggio - ore 21:00<br />
Location: GUIDIZZOLO - Teatro Comunale<br />
Titolo: “Scienza in cucina”<br />
Argomento: Due secoli di scienziati ai fornelli, dal Conte<br />
Informazioni al pubblico:<br />
Colline Moreniche del Garda – Assciazione per <strong>la</strong> Promozione Turistica<br />
Piazza Torelli, 1 46040 Solferino (MN)<br />
Tel. 0376 893160 info@collinemoreniche.it www.collinemoreniche.it<br />
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DISTRIBUZIONE ED<br />
AUTOMAZIONE<br />
Tel. 0376 818696<br />
Cell. 338 9734184<br />
via C. Benso conte di Cavour, 5<br />
46040 Guidizzolo MN<br />
Rumford al<strong>la</strong> gastronomia moleco<strong>la</strong>re<br />
Re<strong>la</strong>tore : Dario Bressanini (Como) Ricercatore universitario<br />
nel Dipartimento di Scienze Chimiche e Ambientali del<strong>la</strong><br />
Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali di Como.<br />
sabato 29 maggio - ore 10:00<br />
Location: SOLFERINO – Teatro Parrocchiale<br />
Titolo: “Cosa bolle in pento<strong>la</strong>?”<br />
Argomento: Vizi e virtù degli italiani a tavo<strong>la</strong><br />
Re<strong>la</strong>tore : Marina Cepeda-Fuentes (Roma) Giornalista specializzata<br />
in gastronomia. Responsabile del<strong>la</strong> rubrica di Radio<br />
Rai Due “Che bolle in pento<strong>la</strong>”.<br />
sabato 29 maggio - ore 17:00<br />
Location: CAVRIANA - Sa<strong>la</strong> Civica<br />
Titolo: “OGM in agricoltura: minaccia o opportunità?”<br />
Argomento: Un tema assai oggi dibattuto e perlopiù a sproposito!<br />
Re<strong>la</strong>tore : Antonio Pascale (Napoli) Agronomo, giornalista e<br />
scrittore. Autore di libri e saggi sull’alimentazione e le biotecnologie<br />
sabato 29 maggio - ore 21:00<br />
Location: VOLTA MANTOVANA – Salone delle scuderie di<br />
Pa<strong>la</strong>zzo Gonzaga<br />
Titolo : “Alimentazione e salute”<br />
Argomento: L’uomo è ciò che mangia (almeno da questo<br />
punto di vista)<br />
Re<strong>la</strong>tore: Carlo Cannel<strong>la</strong> (Roma) professore ordinario<br />
di Scienza dell’Alimentazione presso Ia Facoltà di Medicina<br />
e Chirurgia dell’Università “La Sapienza” di Roma<br />
domenica 30 maggio - ore 10:30<br />
Location: POZZOLENGO – Plesso Sco<strong>la</strong>stico<br />
Titolo: “ Il primo nutrimento”<br />
Argomento: Perché preferire l’al<strong>la</strong>ttamento al seno<br />
Re<strong>la</strong>tori: Marina Repo<strong>la</strong> (biologa e Nutrizionista esperta in<br />
problematiche alimentari del Terzo Mondo) e Gregorio Monasta<br />
(Consulente, già Responsabile Sud-America, Unicef)<br />
domenica 30 maggio - ore 15<br />
Location: CASTIGLIONE – Teatro Sociale<br />
Titolo : “Anni guadagnati”<br />
Argomento: Alimentazione e incremento di vita<br />
Re<strong>la</strong>tore: Mariange<strong>la</strong> Rondanelli (Pavia) professore associato<br />
in Scienze e Tecniche Dietetiche presso <strong>la</strong> Facoltà di<br />
Medicina dell’Università di Pavia. Si occupa delle corre<strong>la</strong>zioni<br />
fra nutrizione e longevità.<br />
Informazioni sulle “Proposte di Scienza e accoglienza”:<br />
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Teatro Sociale di Mantova<br />
<strong>Notizia</strong>rio del Corpo Bandistico di Guidizzolo - a cura di Francesca Cappa<br />
Sabato 30 gennaio 2010 sarà una data da ricordare<br />
per molti bambini e ragazzi di Guidizzolo e Cavriana<br />
che si sono esibiti durante <strong>la</strong> serata “Bolle<br />
di gioia” in favore di ABEO al Teatro Sociale di<br />
Mantova.<br />
I ragazzi fanno parte di due splendide formazioni<br />
musicali del nostro territorio, <strong>la</strong> “Diapason Young<br />
Bang”, composta da una sessantina di elementi,<br />
e il “Coro di voci candide dei Colli Morenici” costituito<br />
da quaranta giovanissimi musicisti tra i 6<br />
e i 7 anni, entrambi diretti dal magistrale Maestro<br />
Nico<strong>la</strong> Ferraresi.<br />
La loro presenza a questa serata di beneficenza<br />
ha portato in teatro circa trecento persone da entrambi<br />
i paesi, i ragazzi sono stati eccezionali, non<br />
è facile aspettare ore dietro le quinte di un palco<br />
come quello del Sociale in attesa del proprio turno,<br />
soprattutto quando si è molto piccoli, e poi saper<br />
dare il proprio meglio di fronte ad una p<strong>la</strong>tea<br />
gremita da oltre novecento persone.<br />
Il loro programma era costituito da brani originali<br />
per banda e da canti scritti appositamente per<br />
coro di bimbi, i più piccoli si sono letteralmente<br />
scatenati in balli e canti, dimenticando <strong>la</strong> stanchezza<br />
nei camerini.<br />
La serata, sotto <strong>la</strong> direzione artistica di Francesca<br />
Ponti, è stata composta anche di numerosi balli<br />
dove i protagonisti assoluti erano sempre i più<br />
piccoli.<br />
Si ringraziano di cuore tutti i nostri bambini del<br />
coro, i ragazzi del<strong>la</strong> Young Band, le famiglie dei<br />
partecipanti per <strong>la</strong> disponibilità e <strong>la</strong> pazienza, le<br />
maestre delle c<strong>la</strong>ssi Prime del<strong>la</strong> Scuo<strong>la</strong> Primaria<br />
di Guidizzolo e delle C<strong>la</strong>ssi Prime e Seconde del<strong>la</strong><br />
Scuo<strong>la</strong> Primaria di Cavriana per <strong>la</strong> carica che<br />
danno e <strong>la</strong> fiducia che dimostrano ai loro alunni<br />
ed al corso di musica proposto all’interno dell’attività<br />
didattica.<br />
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