14.06.2013 Views

Numero 1 - Lazio Opinioni

Numero 1 - Lazio Opinioni

Numero 1 - Lazio Opinioni

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

<strong>Lazio</strong> <strong>Lazio</strong> <strong>Opinioni</strong> <strong>Opinioni</strong><br />

32 32<br />

01/2009<br />

01/2009<br />

PESCA CON LA<br />

MOSCA ARTIFICIALE<br />

Cinque anni fa in terra di Tuscia avvenne un fatto,<br />

del tutto fortuito, che contribuì a sensibilizzare gli<br />

animi di molti pescatori locali. Un praticante di<br />

quella che è conosciuta come “pesca con la mosca<br />

artificiale” decise di trasferirsi dalle umide<br />

pianure del Nord a Soriano nel Cimino, in questa<br />

bellissima zona d’Italia dove continuò a praticare<br />

la sua tecnica di pesca cercando dei compagni di<br />

avventura con cui condividerne le esperienze.<br />

Dopo qualche tempo, trovò altri 4 appassionati:<br />

era nato il Tuscia Fly Club che in breve si diramò<br />

nella provincia di Viterbo trovando un terreno<br />

fertile e ricettivo. Se si dovesse definire con pochissime<br />

parole lo spirito del Tuscia Fly Club ne<br />

basterebbero due: passione e tenacia. Tale è,<br />

infatti, lo spirito che anima questo manipolo di<br />

appassionati di pesca con la mosca che il 15 febbraio<br />

2009 si apprestano a dar vita al loro IV Tuscia<br />

Fly’s Friends Meeting (per il programma<br />

dettagliato: www.tusciaflyclub.it), raduno di<br />

lancio e di costruzione mosche artificiali aperto a<br />

tutti gli amanti del “fly fishing”. Quest’anno si<br />

terrà a Bagnaia, presso l’Agriturismo “I Giardini di<br />

Ararat” e vedrà la partecipazione di “moscaioli”<br />

provenienti da diverse località del <strong>Lazio</strong>,<br />

dell’Umbria, della Toscana, della Campania…<br />

decisi a darsi battaglia sulla pedana ed al morsetto.<br />

Durante la manifestazione, che quest’anno ha<br />

avuto il patrocinio della Provincia di Viterbo, sarà<br />

possibile vedere e provare le canne da pesca a<br />

mosca realizzate da Moreno Borriero, grande<br />

esperto di questo settore. Al termine del pranzo,<br />

degustazione gratuita di piatti tipici a cura di<br />

“Tavola Etruria”, premiazione (che contrariamente<br />

a manifestazioni analoghe consisterà in prosciutto,<br />

capocollo, caciotte, bottiglie di vino e di<br />

olio…), consegna degli attestati di partecipazione<br />

ai corsi di lancio, giochi e divertimenti di ogni<br />

genere. Lo stile della manifestazione, infatti, è volutamente goliardico, proprio per sfatare la leggenda metropolitana che vuole la pesca a<br />

mosca un passatempo d’élite.<br />

Non è però così, come i soci del Tuscia Fly Club da sempre cercano di dimostrare con le parole ma soprattutto con i fatti. È infatti diffusa la<br />

credenza popolare che vuole la pesca a mosca riservata solo a determinati corsi d’acqua ed a determinati pesci considerati, erroneamente,<br />

“nobili”: trota e temolo. È altrettanto diffusa la convinzione che si tratti di una tecnica di pesca difficile e costosa. Nulla di più errato. Si può<br />

anche imparare da soli (e ci vuole più tempo…), ma se si frequenta un corso (il Tuscia Fly Club li organizza per i soci mettendo a disposizione il<br />

proprio istruttore - iscritto all’Albo della SNL – Scuola Nazionale di Lancio - e l’attrezzatura per tutta la durata del corso) bastano 4-5 lezioni<br />

per apprendere i primi rudimenti ed essere in grado di affrontare i propri luoghi di pesca, proseguendo poi, eventualmente, con i corsi di specializzazione.<br />

Il costo dell’attrezzatura di base è di molto inferiore a quello di altre tecniche di pesca considerate, ingiustamente, più “plebee”.<br />

Anche l’approvvigionamento delle esche, le “mosche artificiali”, è estremamente semplice: poche sedute al morsetto permettono di realizzare<br />

da soli le prime imitazioni (perché di imitazioni di insetti ed altri animaletti si tratta) con le quali catturare i primi pesci. Quali pesci, dunque?<br />

Nella nostra provincia, notoriamente sprovvista di “veri” corsi d’acqua da trote, abbiamo una vastissima scelta che non ci obbliga tutte le volte<br />

a percorrere chilometri per andare in acque più “blasonate”. Abbiamo abbondanza di cavedani, di black-bass, di lucci, di sandre, di scardole, di<br />

carassi e, per i più esigenti, barbi e carpe, senza contare la relativa vicinanza del Tirreno che in questi ultimi anni sta offrendo enormi emozioni<br />

agli amanti della pesca a mosca in mare.<br />

L’attività del Club non si limita tuttavia alla pesca pura e semplice. Decisi sostenitori della necessità di una migliore gestione alieutica, i Soci<br />

sono impegnati in attività che spaziano dalla realizzazione di opuscoli divulgativi (Teo & Bepi, una storia possibile) alla partecipazione a progetti<br />

ambientali (Agenda 21), dalla proposta di progetti di salvaguardia e riqualificazione alieutica alla collaborazione per “campi solari” per ragazzi<br />

e tanto altro, in stretto contatto con Amministrazioni ed enti locali e provinciali. Fra i futuri progetti, la divulgazione di questa tecnica di<br />

pesca, ma soprattutto della sua filosofia che mira in particolare alla salvaguardia dell’ambiente acquatico (ancora sconosciuto ai più), fra i<br />

ragazzi per far sì che si ritrovino un ambiente il meno possibile peggiore di quanto la nostra generazione l’ha ricevuto in eredità.<br />

Osvaldo Velo (Presidente)<br />

Contatti: presidente@tusciaflyclub.it – tel. 0761 743085<br />

www.tusciaflyclub.it

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!