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PORPORATO NEWS<br />

Intervista <strong>al</strong>la nuova Dirigente Scolastica<br />

La Prof. Maria F. Amico, nuova preside del ns. <strong>Liceo</strong>,<br />

ci parla di sé, ci espone i suoi obiettivi ed iniziative.<br />

Ci racconti di sé e della sua<br />

vita nel mondo della scuola.<br />

È una lunga storia che inizia<br />

con gli studi magistr<strong>al</strong>i e il diploma<br />

di maestra, prosegue con<br />

l’iscrizione <strong>al</strong>l’Università di P<strong>al</strong>ermo<br />

(<strong>al</strong>lora io abitavo ad Agrigento).<br />

Ma l’avventura vera e<br />

propria comincia con un concorso<br />

magistr<strong>al</strong>e a Torino, che ho vinto e mi ha introdotto<br />

nella scuola come docente. Ho incominciato a insegnare nei<br />

primi anni ‘70 in una scuola elementare <strong>al</strong>le V<strong>al</strong>lette di Torino,<br />

dove ho fatto un’esperienza molto bella e ricca sperimentando<br />

le nuove teorie educative che mi hanno fatto capire<br />

che cosa significa insegnare e rendere lo studente protagonista.<br />

Nel frattempo mi sono laureata, ho fatto ancora<br />

per <strong>al</strong>cuni anni la maestra, con tanti corsi di aggiornamento<br />

e sperimentazioni didattiche. Ho sostenuto il concorso direttivo<br />

che ho vinto e da lì ho cominciato con il primo incarico<br />

direttivo <strong>al</strong>la scuola di Paesana, poi sono stata trasferita<br />

a Riv<strong>al</strong>ta-Tetti Francesi, a Villar Perosa per 13 anni<br />

<strong>al</strong>l’Istituto Comprensivo e infine il <strong>Liceo</strong> <strong>Porporato</strong>. Una<br />

carriera lunga, con tante esperienze diverse, tante scuole,<br />

tanti insegnanti, tanti studenti.<br />

Come è stato il passaggio d<strong>al</strong>la scuola elementare<br />

e media a questa nuova re<strong>al</strong>tà delle superiori?<br />

È interessante vedere lo sviluppo educativo di una<br />

persona dai 3 anni fino ai 19 anni. È bello vedere<br />

uno studente che tu hai conosciuto a 3 anni, ritrovarlo<br />

a 15/16 e seguirlo fino <strong>al</strong>la maturità. Al <strong>Porporato</strong><br />

ho incontrato tanti ex studenti della materna,<br />

dell’elementare e delle medie di Villar quindi mi<br />

sembra di continuare un percorso iniziato <strong>al</strong>cuni<br />

anni fa. Un percorso di continuità umana, di apprendimento<br />

e profession<strong>al</strong>e che mostra la ricchezza<br />

dello sviluppo della persona.<br />

Che impressione ha avuto del <strong>Porporato</strong>?<br />

È una gran bella scuola, molto interessante nei percorsi di<br />

apprendimento, nei curricoli. È una scuola accogliente, dove<br />

si respira un buon clima umano e profession<strong>al</strong>e. È anche<br />

una scuola complessa, ma l’aspetto positivo della complessità<br />

sta proprio nell’avere <strong>al</strong> suo interno tante risorse e tante<br />

possibilità.<br />

Qu<strong>al</strong>i obiettivi si pone per la sua dirigenza?<br />

Gli obiettivi non possono essere solo miei perché un dirigente<br />

scolastico lavora sempre in squadra. In parte sono gli<br />

obiettivi che l’istituzione stessa porta avanti come fin<strong>al</strong>ità:<br />

quindi il compito primario è quello di fare una buona scuola,<br />

di guidare i ragazzi a raggiungere i loro obiettivi di maturazione,<br />

di apprendimento e di sviluppo. È molto importante<br />

che gli obiettivi della scuola siano condivisi. Per questo<br />

la prima scommessa è quella di definire insieme <strong>al</strong> gruppo<br />

dei docenti, del person<strong>al</strong>e amministrativo, degli studenti<br />

stessi e dei loro genitori quelli che sono gli obiettivi di tutti,<br />

gli obiettivi condivisi. Inoltre, la mia idea di scuola (come<br />

d’<strong>al</strong>tronde nella vita) è che si possono sempre trovare dei<br />

margini di miglioramento. Quindi un’idea migliorativa di<br />

6<br />

quello che già esiste, che è già buono.<br />

Legato a questo discorso, ha già individuato<br />

qu<strong>al</strong>cosa che non va e che vorrebbe<br />

cambiare o comunque migliorare?<br />

Cambiare no, ma migliorare sicuramente sì. Per esempio a<br />

me interesserebbe migliorare tutto il percorso dei recuperi<br />

degli apprendimenti, mi piacerebbe che i recuperi fossero<br />

utili a migliorare la situazione individu<strong>al</strong>e dei ragazzi e che<br />

i debiti fossero colmati per davvero. Ovviamente questo lo<br />

si può fare lavorando insieme, insegnanti e studenti. I ragazzi<br />

hanno un ruolo molto importante nel recupero dei loro<br />

debiti formativi. Sono loro i soggetti del recupero.<br />

Qu<strong>al</strong>che sogno nel cassetto?<br />

Potrei dire la pensione (ride), visto che sono molti anni che<br />

lavoro nella scuola e penso di meritarla. Il mio sogno nel<br />

cassetto è in re<strong>al</strong>tà, d<strong>al</strong> punto di vista profession<strong>al</strong>e, quello<br />

di fare una scuola vera, autentica che faccia entrare le persone<br />

in relazione e le metta in movimento, permettendo dei<br />

percorsi di crescita person<strong>al</strong>e a coloro che la vivono. In re<strong>al</strong>tà<br />

sono stata così fortunata che in parte queste cose le ho<br />

re<strong>al</strong>izzate e quindi non sono più solo un sogno.<br />

Lei ha fama di preside esigente e anche un po’ fisc<strong>al</strong>e.<br />

Che cosa ci dice in proposito?<br />

La stessa serietà che si chiede agli <strong>al</strong>tri prima<br />

di tutto bisogna chiederla a se stessi. È la<br />

stessa serietà che ci dev’essere<br />

nell’assumere i propri impegni di lavoro o di<br />

studio, la responsabilità e la profession<strong>al</strong>ità<br />

rispetto <strong>al</strong> proprio ruolo, in qu<strong>al</strong>siasi ambito<br />

della società. Credo che sia un requisito indispensabile.<br />

Né si può far finta di essere bravi<br />

cittadini, bravi studenti, bisogna esserlo per<br />

davvero, è una questione di coerenza person<strong>al</strong>e.<br />

Il mio lavoro consiste, in parte,<br />

nell’attuazione di norme e le norme limitano<br />

e tutelano <strong>al</strong>lo stesso tempo. Un’abitudine<br />

<strong>al</strong>la leg<strong>al</strong>ità è una buona formazione per tutti, un buon esempio<br />

e un buon modello anche per i ragazzi, perché se<br />

noi non rispettassimo le regole per primi che esempio daremmo?<br />

La nostra è tra le poche scuole superiori di Pinerolo che<br />

non fa il ponte dei santi, che cosa ci dice in proposito?<br />

Non saprei dire esattamente i termini di questa questione e<br />

del perché <strong>al</strong>cune scuole hanno deliberato cose diverse. È<br />

una situazione ereditata, che ho trovato <strong>al</strong> 1° settembre.<br />

Prometto solennemente che l’anno prossimo ci coordineremo<br />

con le <strong>al</strong>tre scuole per un c<strong>al</strong>endario comune a tutti gli<br />

istituti del territorio.<br />

Per finire… come le sembra il nostro giorn<strong>al</strong>e scolastico?<br />

È molto interessante e carino. Spero veramente che questa<br />

esperienza continui perché è ricca e viva. È molto bella.<br />

Sara Perro 5B L<br />

L’intervista <strong>al</strong>la Preside è anche on line <strong>al</strong>l’indirizzo http://<br />

www.liceoporporato.it/didattica/video_interviste.htm

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