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ONDA D’URTO<br />

Periodico degli studenti del <strong>Liceo</strong> ‘<strong>Porporato</strong>’ di Pinerolo - Anno X, n.1, ottobre 2007<br />

www.liceoporporato.it/studenti/onda/onda_d'urto.htm ins. resp. antonio denanni<br />

Indice:<br />

Gioia e m<strong>al</strong>inconia pag. 2<br />

La regola del porco pag. 2<br />

Inchiostro avvelenato pag. 2<br />

Una farf<strong>al</strong>la può urlare pag. 3<br />

Epoca delle. passioni tristi pag. 3<br />

Studenti/insegnanti… pag. 4<br />

Intervista <strong>al</strong>la Preside pag. 6<br />

Vademecum del sorriso pag. 7<br />

Lasciamoci rapire... pag. 8<br />

Una maglietta rossa per la libertà della Birmania<br />

Sabato 27/10, <strong>al</strong> <strong>Porporato</strong>, tutti con la maglietta rossa<br />

7 in condotta pag. 9<br />

Don Lorenzo Milani pag. 10<br />

Artisti e campioni pag. 11<br />

Splash p. 12<br />

L’enigma pag. 13<br />

1<br />

Incontro con Alessandra P pg.14<br />

Nascondersi d<strong>al</strong> sole pag.14<br />

Film Forum pag.15<br />

La musica non si ferma... pg.16<br />

Sono fuori a… pag.16<br />

La giornata più bella pg.17<br />

Chi trova un amico... pag.17<br />

Tutti gli studenti pag.18/19<br />

Lettere <strong>al</strong>la redazione pag.20<br />

Non imbrattiamo pag.21


Gioia e m<strong>al</strong>inconia<br />

Apriamo il primo numero di Onda d’urto 2007/08 con il mondo<br />

dei sentimenti e delle emozioni, nel loro risvolto positivo e negativo,<br />

di carica distruttiva e rigenerante.<br />

Abbiamo incominciato con la m<strong>al</strong>inconia, quel sentimento che<br />

ci prende soprattutto <strong>al</strong>l’inizio dell’anno scolastico quando pensiamo<br />

<strong>al</strong>le vacanze finite, <strong>al</strong> tempo libero perduto, <strong>al</strong>la bella stagione<br />

che finisce, ai giorni carichi di studio e di fatica che ci aspettano.<br />

Abbiamo voluto vangare quel sottile sentimento, quella<br />

tristezza interiore che ci prende quando una bella esperienza finisce<br />

e ci rimangono solo più i ricordi e appunto quel filo di tristezza<br />

e di nost<strong>al</strong>gia, che il pierrot della copertina ci sembra esprima<br />

molto bene. Ma a questa abbiamo legato la gioia della vita, raffigurata<br />

d<strong>al</strong> clown, che è sinonimo di risate, di divertimento, di<br />

vita che continua… È la gioia per lo stare insieme, per<br />

un’amicizia ritrovata, per un obiettivo raggiunto… È la gioia che<br />

nonostante le fatiche speriamo ci accompagni per tutto l’anno<br />

scolastico.<br />

Intorno a questo tema sono nati i vari articoli di apertura:<br />

“Vivere il tempo”, “L’epoca delle passioni tristi”, “Gli insegnanti<br />

- studenti sono tristi?”, sondaggi vari e citazioni.<br />

Ci sono poi le solite rubriche e l’intervista <strong>al</strong>la nuova Preside,<br />

che vi invitiamo a leggere e a commentare. Cogliamo l’occasione<br />

per farle gli auguri di benvenuta <strong>al</strong> <strong>Porporato</strong>, che estendiamo<br />

anche ai nuovi insegnanti e a tutti i primini.<br />

La Redazione<br />

Inchiostro avvelenato<br />

«Una stampa cinica e mercenaria prima o poi<br />

crerà un pubblico ignobile» Joseph Pulitzer<br />

Arma strategica<br />

«La terza guerra mondi<strong>al</strong>e sarà una guerriglia<br />

dell’informazione, <strong>al</strong>la qu<strong>al</strong>e parteciperanno<br />

militari e civili senza <strong>al</strong>cuna distinzione »<br />

Marsh<strong>al</strong>l McLuhan<br />

Quarto potere 1<br />

«La vera libertà di stampa è dire <strong>al</strong>la gente ciò<br />

che non vorrebbe sentirsi dire» George Orwell<br />

Quarto potere 2<br />

«Nel tempo dell’inganno univers<strong>al</strong>e, dire la verità<br />

è rivoluzionario» George Orwell<br />

Quarto e quinto potere<br />

«Il vero potere risiede nelle mani di chi ha in<br />

mano i mass media» Licio Gielli<br />

Un Presidente ai giorn<strong>al</strong>isti<br />

«...è importante che abbiate sempre dritta la<br />

vostra spina dors<strong>al</strong>e» Carlo Azelio Ciampi<br />

Per un’informazione onesta<br />

«Onesto è colui che cambia il proprio pensiero<br />

per accordarlo <strong>al</strong>la verità.<br />

Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla<br />

<strong>al</strong> proprio pensiero» Anonimo arabo<br />

Responsabilità dei singoli<br />

«Quello che accade, accade non tanto perché<br />

una minoranza vuole che accada, quanto piuttosto<br />

perché la gran parte dei cittadini ha rinunciato<br />

<strong>al</strong>le sue responsabilità e ha lasciato che le<br />

cose accadessero» Antonio Gramsci<br />

D<strong>al</strong>la “Festa dei<br />

maturandi” sono<br />

avanzati € 250, che<br />

abbiamo versato<br />

<strong>al</strong>l’UGI Onlus, a<br />

favore dei bambini<br />

m<strong>al</strong>ati di cancro<br />

2<br />

Beppe Severgnini<br />

Scrivere secondo la<br />

regola del “porco”<br />

Scrivere un buon articolo (o tema) è molto<br />

facile, basta seguire le regole del “porco”: non<br />

nel senso di suino, ovviamente.<br />

La sigla sta per Pensare, Organizzare, Rigettare,<br />

Correggere, Omettere.<br />

1) Pensare a quello che ci è stato chiesto e che<br />

si vuole scrivere.<br />

2) Organizzare: buttare giù uno schemino in 5-<br />

6 punti, dove è chiaro dove si parte e dove si<br />

vuole arrivare.<br />

3) Rigettare: scrivere di getto, senza pensarci<br />

molto.<br />

4) Correggere: revisionare, levigare.<br />

5) Omettere: qu<strong>al</strong>siasi testo una volta corretto<br />

va asciugato. Tutto quello che non è strettamente<br />

indispensabile (congiunzione, avverbi,<br />

aggettivi) è dannoso, quindi da togliere: «Se<br />

costringi il lettore a rileggere hai perso».<br />

Beppe Severgni, L’it<strong>al</strong>iano. Lezioni semiserie,<br />

Rizzoli<br />

Intervista di Beppe Severgnini su www.liceoporporato.it/didattica/Beppe_Severgnini16.mov<br />

Blue e La Musica delle Parole<br />

La m<strong>al</strong>inconia mi ha presa per mano e non vuole lasciarmi andare;<br />

mi stringe in un abbraccio, un nodo che vela la luce e i colori e che<br />

riempie il cuore di inquietudine togliendomi energia. È come un<br />

grido che non vuole uscire, che rimane chiuso nell’anima, silenzioso<br />

eppure intenso. Un mantello che avvolge ma non sc<strong>al</strong>da. Una<br />

lacrima che appare improvvisa. Mi ascolto e cerco di ritrovare la<br />

luce, la mia luce. In silenzio.<br />

(colonna sonora del post: "Blue Skies" di Eva Cassidy)<br />

Sabato 27/10, tutti con la maglietta rossa<br />

per la libertà in Birmania


Vivere il tempo<br />

“Anche una farf<strong>al</strong>la, se l’ascolti, può urlare”<br />

Il trascorrere sempre ugu<strong>al</strong>e delle giornate <strong>al</strong>la ricerca di qu<strong>al</strong>che interesse<br />

Silenzio. Affacciandoti <strong>al</strong>la finestra<br />

vedi che il cielo sta per imbrunire:<br />

anche se con lo scarto di qu<strong>al</strong>che minuto,<br />

dovuto forse a qu<strong>al</strong>che nuvola o <strong>al</strong>la volontà di<br />

qu<strong>al</strong>cuno lassù, esso tramonta <strong>al</strong>la stessa ora di ieri e, con<br />

tutta probabilità, di domani.<br />

Sforzati di ascoltare i rumori che vengono da fuori: stesso<br />

rombare di motori, e le nuove Panda della Fiat, e i soliti<br />

GTT, Cavourese e Sapav. E se provi ad ascoltare i rumori<br />

provenienti d<strong>al</strong>le <strong>al</strong>tre stanze, ti accorgerai di sentire le stesse<br />

persone che seguono lo stesso programma di ogni giorno<br />

sulla stessa tv.<br />

E poi ti ritrovi a fermarti sul tuo letto, in un silenzio illusorio,<br />

a pensare <strong>al</strong>la tua impotenza di fronte <strong>al</strong>la ripetitività di<br />

ogni giornata, a questo scorrere inesorabile del tempo, seppur<br />

sempre forse eccessivamente simile nel suo proseguire.<br />

Ti rendi conto di come in fondo questa sorta di grande<br />

“routine” glob<strong>al</strong>izzata sia un conforto per tutti e tutto, sia<br />

una delle poche vere certezze rimaste, seppur fonte forse di<br />

frenesia e di ottimizzazione del tempo e quindi anche di eliminazione<br />

(quantomeno per la mente) del tempo “libero”, o<br />

dedito a pensare. E ti accorgi anche che sia io che scrivo di<br />

questo che tu che pensi a questo stiamo uscendo, evadendo<br />

L’epoca delle passioni tristi<br />

Un libro letto in molte classi del <strong>Porporato</strong><br />

Uno dei libri che ultimamente ha coinvolto e stimolato la<br />

riflessione di molti studenti del <strong>Porporato</strong> è L'epoca delle<br />

passioni tristi, di due psichiatri francesi (Miguel Benasayag<br />

e Gerard Schmit). Una delle idee portanti del libro (ispirato<br />

nel titolo ad una frase del filosofo Spinoza) è la costatazione<br />

di come l’orizzonte tempor<strong>al</strong>e e soci<strong>al</strong>e di questi ultimi decenni<br />

da futuro-promessa si sia trasformato sempre più in<br />

futuro-minaccia.<br />

È uno dei mutamenti epoc<strong>al</strong>i, di cui la nostra cultura pare<br />

non abbia colto il segno e la gravità: ogni «visione ottimistica<br />

è crollata. Dio è davvero morto e i suoi eredi (scienza,<br />

utopia e rivoluzione) hanno mancato la promessa. Inquinamenti<br />

di ogni tipo, disuguaglianze soci<strong>al</strong>i, disastri economici,<br />

comparsa di nuove m<strong>al</strong>attie, esplosione di violenza, forme<br />

di intolleranza, radicamento di egoismi, pratica abitu<strong>al</strong>e della<br />

guerra hanno fatto precipitare il futuro d<strong>al</strong>l’estrema positività<br />

della tradizione giudaico-cristiana <strong>al</strong>l’estrema negatività», ha<br />

detto in un suo commento <strong>al</strong> libro Umberto G<strong>al</strong>imberti.<br />

L’attu<strong>al</strong>e contesto storicocultur<strong>al</strong>e del mondo glob<strong>al</strong>izzato<br />

d<strong>al</strong>lo sviluppo capit<strong>al</strong>istico è dominato da un potere e un<br />

pensiero unico – fondati sull’utile economico – rispetto <strong>al</strong><br />

qu<strong>al</strong>e ogni ipotesi elaborata d<strong>al</strong> pensiero sistematico occident<strong>al</strong>e,<br />

religioso o laico che sia, appare incapace di costruire<br />

<strong>al</strong>ternative. La stessa scienza produce continue e contraddittorie<br />

proliferazioni teoriche, di cui resta il trionfo tecnologico<br />

che mangia se stesso e noi in una incessante frenesia innovatrice.<br />

Ma il libro non si limita a fare un cat<strong>al</strong>ogo apoc<strong>al</strong>ittico. Gli<br />

autori passano <strong>al</strong>la ricerca di ipotesi di prassi <strong>al</strong>ternative, per<br />

resistere <strong>al</strong>la “tentazione” di “farsi sedurre d<strong>al</strong> canto delle<br />

sirene della disperazione, del lasciarsi avvolgere d<strong>al</strong>la notte<br />

apoc<strong>al</strong>ittica”. Di qui le proposte, non tanto di soluzioni, ma<br />

3<br />

d<strong>al</strong>la routine, infrangendo la grande legge del ripetersi sempre<br />

ugu<strong>al</strong>e di ogni cosa.<br />

Intanto che te ne stai a pensare, nel tuo stereo parte una canzone<br />

del 1978 di un t<strong>al</strong>e di Zocca, che canta “E intanto tu<br />

continui ad invecchiare, sempre convinto che gli anni migliori<br />

debbano ancora venire!”<br />

E capisci che quel t<strong>al</strong>e della canzone non vivrà mai i suoi<br />

anni migliori, tot<strong>al</strong>mente privato di autonomia da questa<br />

Routine devastante che da soli ci costruiamo. Ed intanto hai<br />

trovato nel tuo riflettere, nell’an<strong>al</strong>izzare le cose, il tempo ed<br />

il suo scorrere inesorabile, una novità. Questa novità ti stupisce,<br />

ti lascia perplesso e ulteriormente meditabondo. Ma intanto<br />

per oggi ti ha s<strong>al</strong>vato d<strong>al</strong>la routine. Ed intanto ti accorgi<br />

che da quando hai iniziato a pensare è passata <strong>al</strong>meno<br />

mezz’ora ed il sole ancora non è tramontato. E tra te e te<br />

pensi che il domani non riesci ad immaginartelo minimamente,<br />

che sarà una sorpresa che soltanto viverla renderà<br />

straordinaria, e l’immaginarsela prima forse addirittura la<br />

ban<strong>al</strong>izza. E così te ne esci per strada a sentire il vento soffiare<br />

e ti accorgi che non ci avevi mai fatto caso, ma che anche<br />

una farf<strong>al</strong>la, se l’ascolti, può urlare. E pensi “Che sorpresa<br />

continua è questa vita…”.<br />

Carlo Guassone I C/Classico<br />

di direzioni verso<br />

cui procedere, indicazioni<br />

pratiche più<br />

che teoriche, a livello<br />

singolo e collettivo.<br />

[…]<br />

Gli autori sono<br />

psichiatri, che però<br />

non puntano a scorciatoie<br />

in pillole<br />

della felicità (V<strong>al</strong>ium) o dell’ubbidienza (Rit<strong>al</strong>in) per norm<strong>al</strong>ilizzare<br />

o ridurre il disturbo. La scelta che propongono implica<br />

muoversi verso una clinica del legame, nella convinzione<br />

che “lo schiavo è colui che non ha legami”, che non ha<br />

un suo posto, che si può utilizzare dappertutto e in diversi<br />

modi. L’uomo libero è invece colui che ha molti legami…<br />

verso la città e verso il luogo in cui vive”.<br />

Il legame implica un concetto di libertà e autonomia della<br />

persona, opposto a quello fondato “sul dominio”, per il qu<strong>al</strong>e<br />

“libero è colui che domina”. Non possono che derivarne solitudini<br />

armate, paure, tristezze e deliri di onnipotenza. La direzione<br />

opposta sta in relazioni che rifondino il senso di una<br />

comunità, in cui il rispetto e l’ascolto, il fare disinteressato<br />

siano re<strong>al</strong>i e non solo declamati o strument<strong>al</strong>i <strong>al</strong>la propria<br />

affermazione individu<strong>al</strong>istica. Sono t<strong>al</strong>i relazioni che resistono<br />

<strong>al</strong>le tendenze disgreganti e generano pratiche gioiose e<br />

rinnovata energia umana.<br />

È nelle relazioni capaci di t<strong>al</strong>e ri-creazione che si trova la<br />

base delle “passioni gioiose” (come diceva ancora Spinoza)<br />

e dello sviluppo delle “mille e una potenzi<strong>al</strong>ità di ognuno di<br />

noi”.<br />

Miguel Benasayag-Gérard Schmit, L'epoca delle passioni tristi, Feltrinelli, 2004


Le iene <strong>al</strong> <strong>Porporato</strong><br />

Gli insegnanti - studenti sono tristi?<br />

Rispondono il Prof. Dominique Guillot e Francesco Grim<strong>al</strong>di, 5AL<br />

NOME: Dominique<br />

COGNOME: Guillot<br />

Professore di francese<br />

NOME: Francesco<br />

COGNOME: Grim<strong>al</strong>di<br />

Studente della 5^ A Linguistico<br />

1. Provi/a ad abbinare <strong>al</strong>la gioia:<br />

- Un oggetto - Un colore - Un libro<br />

G. - Un bel piatto di frutta - Il gi<strong>al</strong>lo - “Io speriamo che me la<br />

cavo”<br />

F: - Un orsetto di peluche - Il gi<strong>al</strong>lo - Più che gioia divertimento,<br />

direi il libro “ Clochemerle”, e come titolo it<strong>al</strong>iano “Io speriamo<br />

che me la cavo”.<br />

2. Ora <strong>al</strong>la m<strong>al</strong>inconia.<br />

G: - I fiori - Il grigio - “L’amico ritrovato”<br />

F: - Un peluche - Il viola - Non ho mai letto libri particolarmente<br />

m<strong>al</strong>inconici<br />

3. Provi a spiegare il vero significato di m<strong>al</strong>inconia.<br />

G: La m<strong>al</strong>inconia è un certo rimpianto, la mancanza di qu<strong>al</strong>cosa.<br />

F: La m<strong>al</strong>inconia è una forma di tristezza… E’ una serie di cose<br />

tristi, inevitabili…<br />

4. Nat<strong>al</strong>e: m<strong>al</strong>inconia o gioia?<br />

G: Può essere tutti e due, dipende d<strong>al</strong> singolo Nat<strong>al</strong>e.<br />

F: Eh gioia ovvio… I reg<strong>al</strong>i fanno sempre piacere!<br />

5. Qu<strong>al</strong>e esperienza della sua/tua vita rivivrebbe/rivivresti volentieri?<br />

G: Altri cambiamenti radic<strong>al</strong>i. / F: I Mondi<strong>al</strong>i<br />

2006.<br />

6. Qu<strong>al</strong> è per lei/ te il periodo più m<strong>al</strong>inconico<br />

dell’anno? E quello più gioioso?<br />

G: Non posso dire un periodo più m<strong>al</strong>inconico<br />

e uno più gioioso, non saprei, sono tutti abbastanza<br />

ugu<strong>al</strong>i.<br />

F: Il più m<strong>al</strong>inconico è senza ombra di dubbio<br />

l’inizio di settembre (capirete perché…!). Il più gioioso è ovviamente<br />

la fine della scuola.<br />

7. Abbini/a un sentimento ad ogni età della vita:<br />

- Infanzia - Adolescenza - Età adulta - Vecchiaia<br />

G: - Tenerezza - Rivolta - Tranquillità - …ve lo dirò fra 30 anni!!<br />

F: - Ingenuità (diciamo tot<strong>al</strong>e rimbecillimento!!!) - Incoscienza<br />

- Nervosismo - Pacatezza<br />

8. Come si/ti descrive/i in 2 aggettivi?<br />

G: Molto riservato e poi… beh, tranquillo.<br />

F: Educato e generoso.<br />

9. Qu<strong>al</strong>e cibo le/ti ispira pura gioia? E qu<strong>al</strong>e lo/ti rende un po’<br />

m<strong>al</strong>inconico?<br />

G: Un cibo??Allora a me piace molto la testa di vitello, “la tête de<br />

veau vinaigrette”, ecco un piatto gioia e m<strong>al</strong>inconia! I ceci invece<br />

non mi piacciono proprio!!!<br />

F: Beh… Le lasagne sicuramente… Ed anche la torta Sacher!! I<br />

broccoli invece mi mettono un po’ di tristezza…<br />

10. Il suo/tuo rimedio contro la m<strong>al</strong>inconia?<br />

G: Mah, io non ho mai sofferto di m<strong>al</strong>inconia, comunque come<br />

rimedio potrei dire che è inutile dare troppo peso <strong>al</strong>le cose,<br />

4<br />

bisogna quindi saper v<strong>al</strong>utare la relatività delle cose.<br />

F: Quattro chiacchiere con gli amici o una partita <strong>al</strong>la Play<br />

Station!<br />

11. Mondi<strong>al</strong>i 2006: gioia o m<strong>al</strong>inconia???<br />

G. Preferirei parlare del Mondi<strong>al</strong>e 98 oppure degli Europei 2000.<br />

F. Ah… che gioia!!!! Alla faccia di Zidane… mi spiace per l’<strong>al</strong>tro<br />

“collega” intervistato…!<br />

12. Cosa le/ti serve <strong>al</strong> mattino per iniziare bene la giornata?<br />

G: Un bel caffè.<br />

F: Qu<strong>al</strong>cosa di dolce e stare <strong>al</strong>meno mezz’ora nel letto a guardare<br />

il vuoto.<br />

13. Il suo/tuo film preferito?<br />

G: Mi sono piaciuti molti film, non ne ho uno preferito, dipende<br />

dai periodi, se volete un titolo “Arrivederci ragazzi”.<br />

F: “L’ultimo samurai”.<br />

14. Qu<strong>al</strong> è il momento più felice della giornata?<br />

G: La sera. F: Le 12.40<br />

15. La musica e l’arte sono due metodi di espressione dei sentimenti,<br />

qu<strong>al</strong>e musica e qu<strong>al</strong>e arte esprimono <strong>al</strong> meglio il suo/<br />

tuo essere?<br />

G: Come musica direi il jazz e come arte gli impressionisti.<br />

F: Allora… Adoro la musica caraibica (s<strong>al</strong>sa, bachata…). In campo<br />

artistico… I graffiti metropolitani.<br />

16. Preferirebbe/preferiresti essere ricco, ma infelice o molto<br />

povero, ma felice?<br />

G. Togli molto, metti non troppo povero e siamo a posto così!<br />

F: Molto ricco e molto felice, anche se i soldi non fanno la felicità…<br />

ma aiutano!<br />

17. Lei/tu da solo su un’isola deserta, ma meravigliosa cosa<br />

farebbe/ faresti?<br />

G: Io da solo su un’isola deserta? Beh, aspetterei<br />

<strong>al</strong>tre persone!<br />

F: Porterei un po’ di gente, sennò sai che pizza<br />

da solo!!!<br />

18. Un t<strong>al</strong>e diceva che “la m<strong>al</strong>inconia è la<br />

gioia di esser tristi”, cosa ne pensa/i?<br />

G: Sì, non ha tutti i torti. F: Cosa aveva<br />

bevuto!?!<br />

19. Il concetto di viaggio è da sempre paragonato <strong>al</strong> tema della<br />

gioia, ma soprattutto della m<strong>al</strong>inconia, quando lei/tu viaggia/i<br />

qu<strong>al</strong>e sentimento predomina?<br />

G: Quando viaggio direi che predomina la gioia, la soddisfazione.<br />

F: La gioia, perché quando parti sai che andrai a divertirti in vacanza<br />

e quando torni rivedrai i tuoi amici.<br />

20. Cos’è più fastidioso, un lancinante m<strong>al</strong> di testa o un profondo<br />

senso di m<strong>al</strong>inconia?<br />

G: Non ho quasi mai m<strong>al</strong> di testa e non soffro di m<strong>al</strong>inconia,<br />

quindi non potrei dire.<br />

F: Un profondo senso di m<strong>al</strong>inconia.<br />

21. Il primo proverbio che le/ti passa per la testa.<br />

G: Più che il primo che mi passa per la testa, vi lascio quello che<br />

preferisco :”Quando ciascuno fa il suo mestiere, ogni cosa va a<br />

dovere”.<br />

F: A lavare la testa dell’asino si perde l’acqua ed il sapone.<br />

22- In qu<strong>al</strong>e epoca storica vorrebbe/vorresti vivere?<br />

G: Ma mi va benissimo la seconda parte del XX secolo!<br />

F: Nel Medioevo, mi piacerebbe diventare un cav<strong>al</strong>iere che parte<br />

per una crociata contro gli infedeli.<br />

Segue a pag. 5


Sondaggio...<br />

“Cosa fate nelle giornate tristi per risollevarvi il mor<strong>al</strong>e?”<br />

Ecco la risposta di <strong>al</strong>cuni ragazzi del nostro <strong>Liceo</strong>...<br />

* Non si può dire...! No scherzo, sicuramente la musica è la<br />

miglior soluzione... Quindi canto fino a rimanere afona!<br />

* Ascolto musica... Esclusivamente punk!!!<br />

* Mangio cioccolata fondente <strong>al</strong>l’arancia. Garantito<br />

antidepressivo =)<br />

* Chiamo un’amica o ascolto musica<br />

* Affogo tutto nella Nutella!!<br />

* Dormo, dormo... e dormo ancora!<br />

* Nanna, peluche e tante lacrime<br />

* ... Ecco, ditemelo voi! Comunque, ascolto musica<br />

o parlo <strong>al</strong> telefono con un’amica o con il mio boy...<br />

* Prendo lo scooter e vado in piazza d<strong>al</strong> mio tipo...<br />

Cos’<strong>al</strong>tro?<br />

* Metto le mie canzoni preferite a p<strong>al</strong>la... E in casa tutti sanno<br />

che mi devono lasciare in pace!!<br />

* Dormo e gioco <strong>al</strong>la play<br />

* Boh... Di solito si esce con gli amici, quelli veri... E poi si<br />

ascolta musica che ti fa scoppiare la testa... Se no mi arrabbio<br />

a morte con qu<strong>al</strong>cuno... In modo da avere una ragione nella<br />

giornata... Se no si chiama Micaela...<br />

* Corro fino a crollare con l’mp3 a p<strong>al</strong>la nelle orecchie<br />

* Vado in p<strong>al</strong>estra a fare spinning mentre ascolto musica a<br />

p<strong>al</strong>la (e magari butto un occhio a quel tipo troppo bello che<br />

c’è in s<strong>al</strong>a ;-P)<br />

* Vado in cerca di coccole, di sorrisi, di abbracci e soprattutto<br />

di risate!<br />

* Ascolto musica (es, Mr Brightside... è stupendo!); esco con<br />

il gruppo che mi tira su il mor<strong>al</strong>e (azz se me lo tira su); oppure<br />

mi rileggo le milioni di frasi sulla vita che ho scritte in camera<br />

(azz quante ne so); mi sfogo giocando a basket; chiamo<br />

le persone a cui voglio più bene, mi basta sentire la loro voce<br />

<strong>al</strong>legra e tutto va meglio; per ultimo mi mangio una tonnellata<br />

di “Rise Krispies”!!! Stra-buoni!! E poi per ogni giornata<br />

c’è il suo rimedio...!<br />

* Io ovviamente gioco a p<strong>al</strong>lavolo fino a quando stramazzo a<br />

terra e se non posso vado a farmi un giro in collina con il mio<br />

cane!! Se piove è bellissimo camminare sotto la pioggia! Oppure<br />

cucino muffin<br />

Le iene… segue da pag.4<br />

23. Dovesse/i recitare in un music<strong>al</strong>,<br />

qu<strong>al</strong>e sceglierebbe/sceglieresti?<br />

G: Penso “Grease”.<br />

F: … “Notre Dame de Paris”, è l’unico<br />

che conosco!<br />

24. Frasi a completamento.<br />

- Carpe… - Cogito… - Mens sana<br />

in… - Trentatre trentini…<br />

G: - Diciamo diem. - Donc je suis. -<br />

Corpore sano.<br />

- Questa non la so, però se me la scrivete<br />

ve la posso leggere e voi mi registrate<br />

<strong>al</strong>meno vi faccio ridere di sicuro!<br />

F: - Diem. - Ergo sum. - Corpore<br />

sano.<br />

- Entrarono in Trento tutti e trentatré<br />

trotterellando.<br />

25. Studenti: gioia o m<strong>al</strong>inconia?<br />

G: Gioia.<br />

26- Insegnanti: gioia o m<strong>al</strong>inconia?<br />

F: Un bel misto diciamo.<br />

Beatrice 4BL<br />

o una cena superbuona<br />

per i miei!!<br />

Non so perché ma<br />

io trovo che nei<br />

momenti più tristi<br />

la cosa migliore è<br />

stare soli... Poi c’è<br />

chi cerca amici o<br />

cos’<strong>al</strong>tro... Basta<br />

che <strong>al</strong>la fine funzioni<br />

no??!<br />

* Ogni volta che<br />

sono triste vorrei<br />

farmi una passeggiata<br />

con il mio<br />

cane... Peccato che<br />

non ho un caneeee!<br />

Uffa! Ecco ora sono<br />

triste!! E cosa<br />

faccio?? Non so!<br />

Mi chiudo ad ascoltare<br />

la prof...!!<br />

Comunque quando<br />

sono triste di solito<br />

sto in camera mia a<br />

piangere ascoltan-<br />

5<br />

do <strong>al</strong>cune canzoni tristissime che mi<br />

fanno ancora stare più m<strong>al</strong>e!! Sono un<br />

po’ masochista!! Eh eh! Ma così <strong>al</strong>meno<br />

mi sfogo del tutto!!<br />

* Cosa faccio in una giornata triste?...<br />

Bella domanda! Non so bene cosa faccio<br />

quando sono triste... (a posto sia-<br />

mo!!) Beh, credo dipenda d<strong>al</strong>le volte. A volte anch’io faccio<br />

la Masochista, mi metto le cuffie nelle orecchie e <strong>al</strong>zo <strong>al</strong><br />

massimo il volume di “Sere Nere”!! Ma solitamente cerco di<br />

non dare a vedere che sono triste e mi circondo dei miei amici.<br />

E poi W la cioccolata fondente!! Oviusly!!<br />

* Gigi D’Alessio vi dice qu<strong>al</strong>cosa? Ecco se sono triste non<br />

evito di stare peggio! Che furba! Credo che sia norm<strong>al</strong>e...<br />

Tante lacrime poi ti prende lo scazzo e ad un certo punto eh...<br />

Beh, io vado in piazza dai miei amici che sono t<strong>al</strong>mente idioti<br />

che a quel punto<br />

la tristezza ti vien<br />

per quello! Magari<br />

una birra e una siga?<br />

No, tanto passa!<br />

* Beh... Quando<br />

sono triste... ehm...<br />

Mumble, mumble...<br />

Allora, <strong>al</strong>l’inizio sto<br />

per ore in silenzio<br />

sul mio letto a guardare<br />

in un punto<br />

fisso senza pensare<br />

a niente... Poi ascolto<br />

canzoni tristissime<br />

per sfogarmi del<br />

tutto, rileggendo i<br />

messaggi più belli<br />

delle persone più<br />

care e poi <strong>al</strong>la fine<br />

faccio la solita telefonata<br />

di un’ora <strong>al</strong>le<br />

amiche più amiche<br />

che si possono avere...<br />

Loro sanno<br />

sempre come tirarti<br />

su il mor<strong>al</strong>e!!!<br />

* Quando sono triste<br />

devo stare <strong>al</strong>meno<br />

per un po’ da<br />

sola, così mi deprimo<br />

ancora di più...<br />

Tipo ascoltando<br />

musica da tagliarsi<br />

le vene, e pensando<br />

ai più bei momenti<br />

con gli amici o con<br />

le persone che mi<br />

vogliono bene e a<br />

cui tengo molto...<br />

Non riesco a tirarmi<br />

su il mor<strong>al</strong>e, dopo<br />

un po’ la tristezza<br />

passa da sola. O se<br />

no chiamo un’amica<br />

e sto con lei <strong>al</strong><br />

telefono per otto<br />

ore...!<br />

GAB<br />

Bagno<br />

di<br />

Nutella<br />

Citazioni e proverbi<br />

sulla m<strong>al</strong>inconia<br />

* È uno strano destino quello della m<strong>al</strong>inconia.<br />

Prende anche se hai tutto. Il viso non<br />

mostra segni di sofferenza: è meglio una<br />

febbre che costringe a rimanere a letto m<strong>al</strong>ati.<br />

Se sei triste e stai soffrendo, dentro,<br />

nessuno capisce, nessuno ti crede; tutti pensano<br />

che sia un posa, uno strano modo di<br />

mettersi in mostra. (Romano Battaglia)<br />

* La m<strong>al</strong>inconia dagli oscuri occhi, triste<br />

compagna. (William Shakespeare)<br />

* La m<strong>al</strong>inconia è la felicità di essere<br />

triste. (Victor Hugo)<br />

* La m<strong>al</strong>inconia, sempre inseparabile d<strong>al</strong><br />

sentimento del bello. (Charles Baudelaire)<br />

* Un desiderio di desideri: la m<strong>al</strong>inconia.<br />

(Lev Nikolaevic Tolstoj)<br />

* Il lato diabolico della m<strong>al</strong>inconia è<br />

quello non solo di far amm<strong>al</strong>are le sue vittime,<br />

ma anche di renderle presuntuose e<br />

miopi, addirittura quasi superbe. Si crede di<br />

essere come Atlante che da solo deve reggere<br />

sulle proprie sp<strong>al</strong>le tutti i dolori e gli<br />

enigmi del mondo, come se mille <strong>al</strong>tri non<br />

sopportassero gli stessi dolori e non vagassero<br />

nello stesso labirinto. (Hermann Hesse)<br />

Proverbi it<strong>al</strong>iani [modifica]<br />

* Cento ore di m<strong>al</strong>inconia non cacciano<br />

un quattrino di debito.<br />

* Letizia grande e gran m<strong>al</strong>inconia, confinano<br />

ambedue con la pazzia.<br />

* M<strong>al</strong>inconia non paga debito.<br />

* Meglio povero e <strong>al</strong>legro, che ricco e<br />

m<strong>al</strong>inconico.<br />

* Né di tempo, né di signoria, non ti dar<br />

m<strong>al</strong>inconia.<br />

* Nella buona compagnia, non ci sta m<strong>al</strong>inconia.<br />

* Para via la m<strong>al</strong>inconia, e quel che ha<br />

da essere convien che sia.<br />

* V<strong>al</strong> più un'ora di <strong>al</strong>legria che cento di<br />

m<strong>al</strong>inconia.


PORPORATO NEWS<br />

Intervista <strong>al</strong>la nuova Dirigente Scolastica<br />

La Prof. Maria F. Amico, nuova preside del ns. <strong>Liceo</strong>,<br />

ci parla di sé, ci espone i suoi obiettivi ed iniziative.<br />

Ci racconti di sé e della sua<br />

vita nel mondo della scuola.<br />

È una lunga storia che inizia<br />

con gli studi magistr<strong>al</strong>i e il diploma<br />

di maestra, prosegue con<br />

l’iscrizione <strong>al</strong>l’Università di P<strong>al</strong>ermo<br />

(<strong>al</strong>lora io abitavo ad Agrigento).<br />

Ma l’avventura vera e<br />

propria comincia con un concorso<br />

magistr<strong>al</strong>e a Torino, che ho vinto e mi ha introdotto<br />

nella scuola come docente. Ho incominciato a insegnare nei<br />

primi anni ‘70 in una scuola elementare <strong>al</strong>le V<strong>al</strong>lette di Torino,<br />

dove ho fatto un’esperienza molto bella e ricca sperimentando<br />

le nuove teorie educative che mi hanno fatto capire<br />

che cosa significa insegnare e rendere lo studente protagonista.<br />

Nel frattempo mi sono laureata, ho fatto ancora<br />

per <strong>al</strong>cuni anni la maestra, con tanti corsi di aggiornamento<br />

e sperimentazioni didattiche. Ho sostenuto il concorso direttivo<br />

che ho vinto e da lì ho cominciato con il primo incarico<br />

direttivo <strong>al</strong>la scuola di Paesana, poi sono stata trasferita<br />

a Riv<strong>al</strong>ta-Tetti Francesi, a Villar Perosa per 13 anni<br />

<strong>al</strong>l’Istituto Comprensivo e infine il <strong>Liceo</strong> <strong>Porporato</strong>. Una<br />

carriera lunga, con tante esperienze diverse, tante scuole,<br />

tanti insegnanti, tanti studenti.<br />

Come è stato il passaggio d<strong>al</strong>la scuola elementare<br />

e media a questa nuova re<strong>al</strong>tà delle superiori?<br />

È interessante vedere lo sviluppo educativo di una<br />

persona dai 3 anni fino ai 19 anni. È bello vedere<br />

uno studente che tu hai conosciuto a 3 anni, ritrovarlo<br />

a 15/16 e seguirlo fino <strong>al</strong>la maturità. Al <strong>Porporato</strong><br />

ho incontrato tanti ex studenti della materna,<br />

dell’elementare e delle medie di Villar quindi mi<br />

sembra di continuare un percorso iniziato <strong>al</strong>cuni<br />

anni fa. Un percorso di continuità umana, di apprendimento<br />

e profession<strong>al</strong>e che mostra la ricchezza<br />

dello sviluppo della persona.<br />

Che impressione ha avuto del <strong>Porporato</strong>?<br />

È una gran bella scuola, molto interessante nei percorsi di<br />

apprendimento, nei curricoli. È una scuola accogliente, dove<br />

si respira un buon clima umano e profession<strong>al</strong>e. È anche<br />

una scuola complessa, ma l’aspetto positivo della complessità<br />

sta proprio nell’avere <strong>al</strong> suo interno tante risorse e tante<br />

possibilità.<br />

Qu<strong>al</strong>i obiettivi si pone per la sua dirigenza?<br />

Gli obiettivi non possono essere solo miei perché un dirigente<br />

scolastico lavora sempre in squadra. In parte sono gli<br />

obiettivi che l’istituzione stessa porta avanti come fin<strong>al</strong>ità:<br />

quindi il compito primario è quello di fare una buona scuola,<br />

di guidare i ragazzi a raggiungere i loro obiettivi di maturazione,<br />

di apprendimento e di sviluppo. È molto importante<br />

che gli obiettivi della scuola siano condivisi. Per questo<br />

la prima scommessa è quella di definire insieme <strong>al</strong> gruppo<br />

dei docenti, del person<strong>al</strong>e amministrativo, degli studenti<br />

stessi e dei loro genitori quelli che sono gli obiettivi di tutti,<br />

gli obiettivi condivisi. Inoltre, la mia idea di scuola (come<br />

d’<strong>al</strong>tronde nella vita) è che si possono sempre trovare dei<br />

margini di miglioramento. Quindi un’idea migliorativa di<br />

6<br />

quello che già esiste, che è già buono.<br />

Legato a questo discorso, ha già individuato<br />

qu<strong>al</strong>cosa che non va e che vorrebbe<br />

cambiare o comunque migliorare?<br />

Cambiare no, ma migliorare sicuramente sì. Per esempio a<br />

me interesserebbe migliorare tutto il percorso dei recuperi<br />

degli apprendimenti, mi piacerebbe che i recuperi fossero<br />

utili a migliorare la situazione individu<strong>al</strong>e dei ragazzi e che<br />

i debiti fossero colmati per davvero. Ovviamente questo lo<br />

si può fare lavorando insieme, insegnanti e studenti. I ragazzi<br />

hanno un ruolo molto importante nel recupero dei loro<br />

debiti formativi. Sono loro i soggetti del recupero.<br />

Qu<strong>al</strong>che sogno nel cassetto?<br />

Potrei dire la pensione (ride), visto che sono molti anni che<br />

lavoro nella scuola e penso di meritarla. Il mio sogno nel<br />

cassetto è in re<strong>al</strong>tà, d<strong>al</strong> punto di vista profession<strong>al</strong>e, quello<br />

di fare una scuola vera, autentica che faccia entrare le persone<br />

in relazione e le metta in movimento, permettendo dei<br />

percorsi di crescita person<strong>al</strong>e a coloro che la vivono. In re<strong>al</strong>tà<br />

sono stata così fortunata che in parte queste cose le ho<br />

re<strong>al</strong>izzate e quindi non sono più solo un sogno.<br />

Lei ha fama di preside esigente e anche un po’ fisc<strong>al</strong>e.<br />

Che cosa ci dice in proposito?<br />

La stessa serietà che si chiede agli <strong>al</strong>tri prima<br />

di tutto bisogna chiederla a se stessi. È la<br />

stessa serietà che ci dev’essere<br />

nell’assumere i propri impegni di lavoro o di<br />

studio, la responsabilità e la profession<strong>al</strong>ità<br />

rispetto <strong>al</strong> proprio ruolo, in qu<strong>al</strong>siasi ambito<br />

della società. Credo che sia un requisito indispensabile.<br />

Né si può far finta di essere bravi<br />

cittadini, bravi studenti, bisogna esserlo per<br />

davvero, è una questione di coerenza person<strong>al</strong>e.<br />

Il mio lavoro consiste, in parte,<br />

nell’attuazione di norme e le norme limitano<br />

e tutelano <strong>al</strong>lo stesso tempo. Un’abitudine<br />

<strong>al</strong>la leg<strong>al</strong>ità è una buona formazione per tutti, un buon esempio<br />

e un buon modello anche per i ragazzi, perché se<br />

noi non rispettassimo le regole per primi che esempio daremmo?<br />

La nostra è tra le poche scuole superiori di Pinerolo che<br />

non fa il ponte dei santi, che cosa ci dice in proposito?<br />

Non saprei dire esattamente i termini di questa questione e<br />

del perché <strong>al</strong>cune scuole hanno deliberato cose diverse. È<br />

una situazione ereditata, che ho trovato <strong>al</strong> 1° settembre.<br />

Prometto solennemente che l’anno prossimo ci coordineremo<br />

con le <strong>al</strong>tre scuole per un c<strong>al</strong>endario comune a tutti gli<br />

istituti del territorio.<br />

Per finire… come le sembra il nostro giorn<strong>al</strong>e scolastico?<br />

È molto interessante e carino. Spero veramente che questa<br />

esperienza continui perché è ricca e viva. È molto bella.<br />

Sara Perro 5B L<br />

L’intervista <strong>al</strong>la Preside è anche on line <strong>al</strong>l’indirizzo http://<br />

www.liceoporporato.it/didattica/video_interviste.htm


Vademecum del sorriso☺<br />

Ricordatevi…<br />

1) Un sorriso può v<strong>al</strong>ere molto più di 1000 parole! Quindi<br />

se qu<strong>al</strong>cuno vi sorride non dovete fare <strong>al</strong>tro che sorridergli<br />

anche voi;<br />

2) La giornata vi sembra triste? Datele un tocco di colore<br />

usando abiti colorati. Vi sentirete meglio;<br />

3) Quando siete travolti da una catastrofe, innanzitutto accertatevi<br />

che sia re<strong>al</strong>mente t<strong>al</strong>e, ponendovi la seguente domanda:<br />

“Ma è davvero importante?” Nel 95% dei casi, la<br />

risposta sarà no, perciò non fatevi rovinare l’umore da pensieri<br />

inutili! Nel caso la risposta fosse sì, non dovete assolutamente<br />

cedere <strong>al</strong> panico: affrontate la situazione di petto<br />

e guardate il lato bello o quello buffo. Se le due cose non<br />

funzionano, beh <strong>al</strong>lora mi dispiace dirvelo ma ve la siete<br />

proprio cercata!!!<br />

4) Se proprio non avete voglia di sentire “ciarlare” la prof,<br />

incollate sul diario le foto che ricordano i bei momenti,<br />

oppure le frasi di libri e film che più vi hanno colpiti, o le<br />

barzellette sui carabinieri, che vanno ancora di moda e non<br />

stufano mai; o ancora gli ingredienti della cassata siciliana<br />

(bbbuona!!) mangiata quell’estate in Sicilia, con nonna<br />

dietro che vi minacciava col cucchiaio dicendovi<br />

“Mangiachetifabbene!!”, ma per colpa della qu<strong>al</strong>e avete<br />

preso 5 chili in 2 giorni... Insomma, il diario è fatto per<br />

essere “farcito” di ricordi che vi aiuteranno a far passare<br />

più in fretta la scuola;<br />

5) Se anche oggi non avete voglia di <strong>al</strong>zarvi d<strong>al</strong> letto per<br />

andare a scuola, pensate <strong>al</strong>la paninara: cosa ne farà di tutti<br />

quei panini, focacce, pizze e merendine, che solo a guardarle<br />

ci riempiamo di ciccia e brufoli, ma che stuzzicano<br />

da impazzire??! Lei aspetta solo voi!!<br />

6) Se siete tristi e m<strong>al</strong>inconici, assolutamente non circondatevi<br />

di ricordi tristi e m<strong>al</strong>inconici!!! Per favore, non fatelo!!!<br />

Potreste stare decisamente peggio!! E non date retta a<br />

chi dice che ascoltare canzoni tristi e m<strong>al</strong>inconiche in questi<br />

casi fa bene: piuttosto, se non riuscite a fare a meno di<br />

ascoltare qu<strong>al</strong>cosa, concentratevi su cantanti spiritosi e vit<strong>al</strong>i...<br />

Capito??!?!! Spiritosi e vit<strong>al</strong>i!!! Non m<strong>al</strong>inconici!!<br />

Spiritosi e vit<strong>al</strong>i!!!<br />

7) Ricordatevi: il cibo (a patto che sia buono) fa bene <strong>al</strong>la<br />

s<strong>al</strong>ute! E <strong>al</strong>l’umore!! Non abbiate paura di ingrassare. Se<br />

mangiate con moderazione (e responsabilmente) appagherete<br />

lo spirito e non vi spaventerete di fronte <strong>al</strong>la bilancia;<br />

8) La tv vi annoia? Cambiate can<strong>al</strong>e! Oppure (professori,<br />

lo sto facendo per voi!!!) leggete un libro. Avete mai pensato<br />

<strong>al</strong>la “Divina Commedia”? NO, la “Divina Commedia”<br />

NOOO!!! Non fatevi ingannare d<strong>al</strong> titolo! (Scusate professori<br />

ma sto cercando di far passare la m<strong>al</strong>inconia, non di<br />

provocarne <strong>al</strong>tra!!) Quindi cercate un libro divertente e<br />

brillante;<br />

9) Vostro fratello/sorella è una peste? Sorridete! Pensate a<br />

quei poveri animatori che si “spupazzano” bambini dolci e<br />

gentili come lui/lei per tutta l’estate. Fate un’opera di bene:<br />

risparmiate questo supplizio a quei poveri (e sottolineo<br />

poveri!) animatori!!!<br />

10) Se dopo tanti sorrisi (<strong>al</strong>meno spero...!) continuate a<br />

sentirvi tristi, le possibilità sono due: o non avete letto bene,<br />

quindi necessitate di una visita oculistica urgente; oppure<br />

avete seriamente bisogno di un amico!! E se un amico<br />

solo non vi sembra sufficiente, <strong>al</strong>lora avete bisogno di due<br />

amici. E se neanche due amici vi sembrano abbastanza,<br />

cercatene un terzo. Ma se neanche tre vi bastano, forse dovreste<br />

provare a pensare un po’ di meno a voi stessi e un<br />

po’ di più a chi vi circonda, a chi per esempio di amici non<br />

ne ha nemmeno uno. Magari dopo riuscirete ad apprezzare<br />

di più la vita! E soprattutto a sentirvi meno tristi!!!<br />

Alla prossima, e tanti sorrisi a tutti ☺<br />

Gabriella, 4BL 7<br />

Grazie<br />

Mamma!<br />

Alcuni ringraziamenti<br />

del blog graziemamma<br />

Grazie Mamma, Perché hai<br />

lasciato la lavatrice accesa<br />

con l'oblò aperto e ora in<br />

camera mia c'è Sampei che<br />

pesca le trote.. (inviato da<br />

Chiara).<br />

Grazie Mamma, Perché ti<br />

preoccupi per me che devo partire per il Giappone,.. Tanto<br />

da triturarmi i cosiddetti sempre con le stesse identiche domande<br />

da due mesi a questa parte (tipo: ma riuscirai a cucinarti?<br />

Ma in Giappone esìstono i dolci? Ma in Giappone i<br />

supermercati esistono? Ma i giapponesi hanno il bagno in<br />

casa? Ma 350 magliette ti basteranno per 6 mesi?) (inviato<br />

da esiliogiapponese)<br />

Grazie Mamma, Perché fa domenica mattina decidi di pulire<br />

camera mia... Ma non potresti aspettare che mi svegli<br />

prima dì passare l'aspirapolvere? (inviato da FeroX)<br />

Grazie Mamma, Per avermi fatto diventare tutte le mutande<br />

rosa, se riuscissi anche a fargli apparire la scritta "Roberto<br />

Cav<strong>al</strong>li" potrei farti un reg<strong>al</strong>o, ..(inviato da kilt)<br />

Grazie Mamma, Perché ogni volta che entriamo in un negozio<br />

per comprare qu<strong>al</strong>cosa per me, con la commessa ci<br />

parli tu, decidi tu cosa mi piace e cosa no, che cosa mi sta<br />

bene e cosa no. E <strong>al</strong>la fine aggiungi anche un "Su tesoro,<br />

ringrazia la signorina che è stata così gentile". Mi commuove<br />

il senso di protezione che provi per me, la tua bambina,<br />

anche se sono sposata da 5 anni e ho un figlio di 2. ..<br />

(inviato da anonima)<br />

Grazie Mamma,<br />

Perché a 26 anni ho ancora il terrore che, in caso di incidente<br />

strad<strong>al</strong>e, i paramedici prima di curarmi mi controllino<br />

le mutande e, se sono sporche, mi lascino morire dissanguato<br />

sul ciglio della strada, facendo ironici commenti su<br />

come mi hai <strong>al</strong>levato... (inviato da crazy borse)<br />

A cura di Beatrice, 3A Soc


Lasciamoci rapire dai sogni nel cassetto<br />

In un numero di “Onda d’urto” uscito negli ultimi anni<br />

il tema affrontato è stata l’utopia. Come detto <strong>al</strong>lora il<br />

termine deriva d<strong>al</strong> greco e uno dei possibili significati è<br />

“luogo bello”. L’utopia è quindi un luogo, diverso per<br />

ciascuno di noi, in cui ci sentiamo bene perché tutto è<br />

conforme ai nostri desideri e ai nostri sentimenti.<br />

Nella vita, molto spesso, ci troviamo immersi in una m<strong>al</strong>inconia<br />

che ci impedisce anche solo di sorridere. In queste<br />

situazioni la via d’uscita è solo il chiudere gli occhi e<br />

sp<strong>al</strong>ancare le porte del mondo perfetto che vive in ognuno<br />

di noi. C’è chi lo chiama utopia e chi sogno nel cassetto,<br />

chi lo vive solo come un mondo fantastico e iperuranico<br />

e chi invece come una passione re<strong>al</strong>e. C’è chi vola<br />

sulle <strong>al</strong>i della fantasia e chi sulle note di Tchaikowsky,<br />

chi imprime le sue emozioni su infiniti fogli, chi su note.<br />

Quando non sei più su questa terra, quando la m<strong>al</strong>inconia<br />

è dimenticata, <strong>al</strong>lora tutto va per il verso giusto, tutto è<br />

come vorremmo che fosse. Nulla può impedirci di sognare,<br />

di aprire il cassetto dell’anima in cui sono celati i nostri<br />

desideri e quindi nulla ci può dare lo stesso conforto.<br />

Trovo che il posto della nostra gioia sia interno a noi, nel<br />

nostro cuore; quando, dunque, il mondo sembra un quadro<br />

d<strong>al</strong>le tinte fosche e sopente, quando il cuore è gonfio<br />

di tristezza, di noia, di tutto ciò che vorremmo non dover<br />

provare, <strong>al</strong>lora bisogna aprire il magico cassetto e la-<br />

La ricchezza nella povertà<br />

Un bambino, la miseria<br />

attorno a lui, la<br />

semplicità di una vecchia casa, ma il c<strong>al</strong>ore nel suo cuore,<br />

la gioia di vivere testimoniata da quel sorriso che ha<br />

sulle labbra…<br />

Rievocando questa semplice, ma significativa immagine<br />

veniamo a trattare temi molto più profondi e ai nostri<br />

giorni sempre più eminenti: la povertà abbinata <strong>al</strong>la<br />

gioia, contrapposta a uno sviluppo<br />

caratterizzato da un senso di<br />

insoddisfazione e tristezza.<br />

Sembra un’utopia, sembra che<br />

queste descrizioni siano state<br />

scambiate, invece la re<strong>al</strong>tà è<br />

questa.<br />

La società occident<strong>al</strong>e, sempre<br />

più chiusa in se stessa, riceve<br />

con stupore immagini provenienti<br />

dai Paesi più poveri del<br />

mondo, in cui vediamo ritratte<br />

persone, famiglie, ma soprattutto<br />

bambini che, pur non avendo niente, hanno in re<strong>al</strong>tà<br />

molto: sono felici, amano la vita, gioiscono per le cose<br />

più semplici, conoscono il vero v<strong>al</strong>ore di ogni gesto e<br />

sono in grado di guardare oltre le apparenze. Proprio<br />

perché in queste società vi è la mancanza di beni materi<strong>al</strong>i,<br />

di oggetti inutili, di lusso sfrenato, le persone riescono<br />

ad apprezzare di più la semplicità e le cose più<br />

umili, che per il mondo occident<strong>al</strong>e sono ban<strong>al</strong>i e scontate;<br />

nei Paesi meno sviluppati non si dà niente per<br />

8<br />

sciarci rapire. Allora<br />

tutto ci apparirà di<br />

nuovo bello e gaio,<br />

come se una pioggia<br />

leggera cancellasse il<br />

grigio, la coltre di nubi<br />

e il sole tornasse a splendere<br />

su un mondo dai fulgidi<br />

colori.<br />

Il periodo in cui viviamo,<br />

l’adolescenza, è<br />

una trappola di stress e m<strong>al</strong>inconia. Il<br />

dolore diventa consueto e non<br />

si ha più il coraggio e la forza di a -<br />

prire il viso in un sorriso. È questo p e r ò<br />

il periodo delle più grandi gioie e dei più<br />

grandi sogni. Neanche quando tutto sarà nero e opaco<br />

dovremo smettere di sognare perché è ciò che ci rende<br />

vivi e che ci dà il coraggio di andare avanti e di non cedere<br />

davanti <strong>al</strong>la vita.<br />

Sogniamo, ognuno a modo suo, ognuno nel modo giusto<br />

di farlo e viviamo delle nostre emozioni e sensazioni, viviamo<br />

della voglia di trasformare la tristezza in gioia, la<br />

noia in riso e il sogno in re<strong>al</strong>tà.<br />

Gaia De Marchi II B classico<br />

scontato, neanche il significato<br />

della vita è scontato.<br />

La civiltà sviluppata invece si ferma <strong>al</strong>l’apparenza, ha<br />

ogni cosa, eppure non è niente. E’ possibile comunicare<br />

in tempo re<strong>al</strong>e con tutti in tutto il mondo, ma si rischia<br />

di perdere e dimenticare i gesti più semplici: un s<strong>al</strong>uto,<br />

un abbraccio, un sorriso… Si può addirittura cercare la<br />

propria anima gemella su internet, ma l’amore, il vero<br />

amore dov’è? Si possono comunicare<br />

i propri sentimenti online, ma<br />

<strong>al</strong>la fine ci si scorda di metterli in<br />

pratica e di viverli veramente. Ma<br />

perché si sta giungendo a questa<br />

situazione? Non ce ne rendiamo<br />

neanche conto, ma quello che abbiamo<br />

non ci basta mai, non sappiamo<br />

più accontentarci. Ecco <strong>al</strong>lora<br />

che si sviluppa un senso di<br />

tristezza, di vuoto o semplicemente<br />

di indifferenza verso la vita, verso<br />

ciò che ci circonda, rimaniamo<br />

quasi chiusi in noi stessi, nel nostro mondo. Abbiamo<br />

tutto, però vogliamo di più! E una volta che avremo<br />

raggiunto quel di più, saremo soddisfatti? O si ricomincerà<br />

da capo?<br />

Viene spontaneo <strong>al</strong>lora chiedersi cosa significhi davvero<br />

essere felici: gioire del poco che si ha o cercare di<br />

avere sempre di più?<br />

Chi ha dunque la vera ricchezza? Noi o quel bambino?<br />

Bea 4^B/L


7 in condotta<br />

“7 in condotta”, la rubrica che raccoglie le imprese scolastiche degli studenti e le note dei professori che le<br />

hanno descritte. Pubblichiamo solo le migliori!!! Natur<strong>al</strong>mente le note sono “autentiche”. Sono riprese d<strong>al</strong><br />

blog http://www.notadisciplinare.it. Ridere con moderazione!!!!<br />

L'<strong>al</strong>unna C. R. dà fuoco <strong>al</strong> diario di una compagna durante l'ora di economia aziend<strong>al</strong>e.<br />

Mi duole informarla che sua figlia A. B. oggi si è rivolta a me con aria di sfida, inoltre si rifiuta di riferire le<br />

assenze e di consegnare il libretto. Gradirei parlarle.<br />

La IV L s'è barricata in classe chiudendo la porta con cattedre e banchi, dopo di che hanno iniziato<br />

a giocare a freccette con le forbici usando come bersaglio la lavagna.<br />

Per la cronaca ha vinto L. M.<br />

Sospendo l'intera classe per una settimana. La Preside e il consiglio d'istituto.<br />

Sospendo l'<strong>al</strong>unna B. P. perché a San V<strong>al</strong>entino mi ha reg<strong>al</strong>ato una scatoletta di viagra.<br />

Gli <strong>al</strong>unni F. P. e L. M. es<strong>al</strong>tano il difetto della lunghezza del mio naso sostenendo che sono il<br />

fratello segreto di pinocchio.<br />

Chiedo provvedimenti.<br />

Ho sorpreso gli <strong>al</strong>unni K. C, G. D, G. D, L. F, D. F, M. G, L. M, L. M, M. M, F. P, A. R, A. S, J.<br />

W a giocare <strong>al</strong>lo Strip Poker durante la ricreazione fumando come dei drogati e giocando a puntate<br />

di 100 euro. Chiedo provvedimento urgenti.<br />

Durante l'ora di artistica, mentre ero a fare delle fotocopie, <strong>al</strong>cuni <strong>al</strong>unni hanno imbrattato la lavagna,<br />

<strong>al</strong>tri hanno messo a cuocere i pop-corn nel forno dell'argilla mentre <strong>al</strong>tri si divertivano a<br />

tirarsi delle spugne con della tempera, chiedo seri provvedimenti per la classe.<br />

L'<strong>al</strong>unna G. D. arriva a scuola con una minigonna cortissima e un gilet attillato da<br />

cui si poteva intravedere il suo ben di Dio.<br />

Durante la lezione, M. B. entra in classe vesti- to da giullare con relativo cappello e b<strong>al</strong>lando,<br />

cantando ed offendendo in modo "burlesco" gli studenti della classe che lo applaudivano e<br />

gli davano la mance, se ne è andato ringrazian- domi per il tempo che gli avevo concesso, ero<br />

troppo stordita da ciò che stava accadendo per dirgli qu<strong>al</strong>siasi cosa.<br />

Poco prima della fine delle lezioni, durante lo scompiglio gener<strong>al</strong>e Francesco U. e M. B. sono sgattaiolati nell'ufficio<br />

del preside accendendo il microfono e urlando a tutta la scuola: "Popolo It<strong>al</strong>iano! Questa orrenda dittatura<br />

è finita ed adesso fuggite finché siete in tempo!". Purtroppo prima che qu<strong>al</strong>cuno riuscisse a fermarli<br />

sono fuggiti d<strong>al</strong>la scuola con gli <strong>al</strong>unni che cantavano l'inno it<strong>al</strong>iano in sottofondo.<br />

"Giustifico mio figlio V. Carlo per l'assenza fatta nel giorno 11/08/2007 per il seguente motivo: Non ha voluto<br />

venire a scuola perchè aveva un brufolo grosso quanto una ciliegia in fronte. Cordi<strong>al</strong>i<br />

s<strong>al</strong>uti."<br />

"Durante il cambio d'ora T********a emette urla BESTIALI t<strong>al</strong>i da<br />

essere ascoltate su tutto il pia- no"<br />

"L'<strong>al</strong>unno M****** , durante l'ora di it<strong>al</strong>iano , preferisce studiare lo<br />

schema tattico di una partita di c<strong>al</strong>cio"<br />

9<br />

A cura di Giacomo 1B Cl


SUPPLEMENTO D’ANIMA<br />

Dibattito sulla spiritu<strong>al</strong>ità (by Irene)<br />

Quarant’anni fa moriva un prete speci<strong>al</strong>e,<br />

un prete che ha fatto molto parlare<br />

di sé, don Lorenzo Milani. È quel<br />

prete attorniato dai ragazzi del manifesto<br />

della Provincia di Torino, affisso<br />

nel corridoio d’ingresso del <strong>Liceo</strong> <strong>Porporato</strong>.<br />

Un prete che ha fatto innamorare<br />

generazioni di insegnanti e di educatori<br />

per il libro “Lettera ad una professoressa”<br />

e per il suo modo di fare scuola<br />

ai ragazzi poveri e di campagna, che<br />

ha rivoluzionato la scuola it<strong>al</strong>iana nella<br />

denuncia di una scuola selettiva e classista,<br />

proponendo in <strong>al</strong>ternativa una<br />

scuola per tutti. Una scuola che fa ricerca<br />

ed educa <strong>al</strong>la vita.<br />

Lorenzo Milani nasce a Firenze il 27<br />

maggio 1923 in una famiglia della ricca<br />

borghesia fiorentina. Suo padre, Albano<br />

Milani, è uno studioso dai molteplici<br />

interessi (chimico, poeta, saggista);<br />

<strong>al</strong>la mamma, di origine ebrea, una<br />

donna di grande person<strong>al</strong>ità e sensibilità,<br />

Lorenzo è affezionatissimo.<br />

D<strong>al</strong>la sua famiglia Lorenzo ha tutto<br />

ciò che un ragazzo potrebbe desiderare:<br />

d<strong>al</strong> pane <strong>al</strong>la cultura, d<strong>al</strong> prestigio <strong>al</strong><br />

gusto delle cose belle e poi ancora indipendenza<br />

di pensiero, rispetto...<br />

Si iscrive <strong>al</strong> liceo classico, ma è irrequieto,<br />

impaziente, vuole bruciare le<br />

tappe e si annoia a seguire anno per<br />

anno le classi dei compagni, perciò,<br />

dopo la prima liceo, si prepara da sé<br />

per l'ammissione <strong>al</strong>la terza. All'esame<br />

in molte materie fa fiasco, ma il<br />

tema è veramente buono; il professore<br />

è costretto ad ammettere: «È origin<strong>al</strong>e,<br />

spiccato, geni<strong>al</strong>e», così lo<br />

promuovono <strong>al</strong>l'ultimo anno.<br />

Lorenzo non è un «violino». A<br />

scuola non brilla per i bei voti, ma la<br />

sua cultura è vasta e profonda, non<br />

manu<strong>al</strong>istica: legge molto nella biblioteca<br />

di casa, parla e discute con gli amici<br />

e i conoscenti che frequentano la<br />

sua famiglia.<br />

In fondo Lorenzo ha già la strada<br />

tracciata: finito il liceo studierà, <strong>al</strong>l'uni-<br />

Quarant’anni fa moriva un uomo che ha rivoluzionato la scuola it<strong>al</strong>iana<br />

Don Lorenzo Milani: «I care»<br />

versità, diventerà assistente, poi professore...,<br />

un luminare della cultura come<br />

i suoi antenati e parenti. Lui però non<br />

la pensa così. «No, non è da me fare il<br />

professore in cattedra, meglio pittore».<br />

Allora giù a capofitto nell'arte, nella<br />

pittura, persino nell’arte sacra, che per<br />

lui è una novità. La sua famiglia non è<br />

credente; i genitori si sono sposati civilmente,<br />

lui è stato battezzato a sette<br />

anni per sottrarlo <strong>al</strong> sospetto di essere<br />

ebreo e sfuggire così <strong>al</strong>la persecuzione.<br />

Ma questa esperienza non l’appaga:<br />

si converte e decide di farsi prete. È<br />

«il suo modo di essere uomo e di dedicarsi<br />

agli <strong>al</strong>tri uomini» afferma. Ne è<br />

così convinto che scrive <strong>al</strong>la mamma:<br />

«Quando uno liberamente reg<strong>al</strong>a la sua<br />

libertà è più libero di chi è costretto a<br />

Una grande vita anche a<br />

partire da un luogo sperduto<br />

Don Lorenzo Milani s<strong>al</strong>iva a Barbiana il 6<br />

dicembre 1954. Nel suo cuore c'era angoscia e<br />

speranza per la sua vita che ripartiva da zero.<br />

Il giorno dopo il suo arrivo aveva già raggruppato<br />

i pochi ragazzi delle famiglie contadine<br />

della zona e aveva cominciato a fare scuola.<br />

Aveva scelto la scuola come mezzo per essere<br />

fedele <strong>al</strong> vangelo e come via di riscatto soci<strong>al</strong>e<br />

di questi ragazzi. Un modello di scuola, in<br />

un piccolo paese sperduto, che ha segnato la<br />

storia della scuola it<strong>al</strong>iana.<br />

Il 28 dicembre 1954 scriveva <strong>al</strong>la mamma:<br />

«La grandezza di una vita non si misura sulla<br />

grandezza del luogo in cui si è svolta, ma da<br />

tutt'<strong>al</strong>tre cose. E neanche le possibilità di far<br />

del bene si misurano sul numero dei parrocchiani<br />

». Alcuni anni dopo dirà: « Non esiste<br />

un posto <strong>al</strong> mondo che io possa amare di più. È<br />

Dio che mi ha messo qui».<br />

Anteprima<br />

La redazione di Onda d’urto sta collaborando<br />

con la Dirigente Scolastica<br />

per re<strong>al</strong>izzare <strong>al</strong> <strong>Porporato</strong> un<br />

convegno su Don Milani d<strong>al</strong> titolo:<br />

“Qu<strong>al</strong>e educazione oggi a 40 anni<br />

da Lettera a una professoressa”<br />

tenersela. Io per esempio mi sono preso<br />

tutte le libertà possibili immaginabili e<br />

poi mi sono accorto che c'era una grande<br />

cosa (la più grande) che non potevo<br />

fare. Prima di morire mi voglio prendere<br />

anche questa libertà di dir Messa. Se<br />

10<br />

ti dicono: "Oh, il suo povero figliolo<br />

non può neanche andare <strong>al</strong> cinematografo<br />

o prender moglie o prendere il<br />

sole e deve avere delle buffissime gambe<br />

bianche” gli devi dire: “No, non è<br />

che non può. Non vuole. Non è libero<br />

di non volere?”».<br />

Nel 1943 entra in seminario e nel 19-<br />

47 è ordinato sacerdote. Per 5 anni è<br />

prete in una parrocchia <strong>al</strong>la periferia di<br />

Prato. Da qui è però <strong>al</strong>lontanato<br />

d<strong>al</strong>l’arcivescovo per punizione, per le<br />

sue idee progressiste. Barbiana è la minuscola<br />

parrocchia di montagna dove<br />

viene spedito.<br />

Quando don Lorenzo ci arriva come<br />

nuovo priore, nel dicembre 1954, c'è<br />

solo una scuola elementare: cinque<br />

classi in un'aula sola. I ragazzi escono<br />

d<strong>al</strong>la quinta semian<strong>al</strong>fabeti e vanno a<br />

lavorare. Timidi e disprezzati.<br />

Don Lorenzo decide <strong>al</strong>lora di spendere<br />

la sua vita di parroco per la loro<br />

elevazione civile e non solo religiosa.<br />

Apre una scuola per i ragazzi del popolo<br />

che hanno finito le elementari.<br />

Su una parete della scuola c'è scritto<br />

grande «I care». È il motto intraducibile<br />

dei giovani americani migliori:<br />

«Me ne importa, mi sta a cuore». È il<br />

contrario esatto del motto fascista<br />

«Me ne frego».<br />

Sull'<strong>al</strong>tra parete c'è scritto il breve<br />

componimento di un bambino cubano:<br />

«Yo escribo porqué me gusta estudiar.<br />

El niño que no estudia no es<br />

buen revolucionario» («Io scrivo perché<br />

mi piace studiare. Il ragazzo che<br />

non studia non è un buon rivoluzionario»).<br />

La passione civile, l'impegno politico,<br />

l'amore per le cose serie della<br />

vita, lo schierarsi sempre, a qu<strong>al</strong>siasi<br />

costo, contro l'ingiustizia, sono lo<br />

« statuto » della scuola di Barbiana.<br />

Tutto ciò senza metodi violenti, ma<br />

con un'arma nobile, pacifica, la più<br />

rivoluzionaria: la parola. Il dominio<br />

della parola è quel che manca a quei<br />

montanari, senza di essa i loro tesori<br />

sono come murati dentro per sempre.<br />

Per Don Lorenzo è solo la lingua<br />

che fa egu<strong>al</strong>i. Egu<strong>al</strong>e è chi sa esprimersi<br />

e intende l’espressione <strong>al</strong>trui. Che sia<br />

pove-ro o ricco importa molto meno.<br />

Per questo ide<strong>al</strong>e spenderà la sua breve<br />

vita! A.d.


Artisti e campioni tra noi<br />

Ilaria Aruga, 4 A Scienze Soci<strong>al</strong>i, campionessa di equitazione<br />

Da quanto tempo pratichi questo<br />

sport?<br />

Da quattro anni<br />

Hai mai fatto delle gare?<br />

Si, perché quando si affronta questo<br />

sport a livello agonistico, le gare vengono<br />

fatte quasi ogni domenica dividendosi<br />

in categorie che si basano<br />

sull’<strong>al</strong>tezza<br />

In cosa sei speci<strong>al</strong>izzata?<br />

L’equitazione a livello agonistico si<br />

suddivide<br />

in: s<strong>al</strong>to<br />

ad ostacoli,<br />

dressage<br />

e completo.<br />

La<br />

mia speci<strong>al</strong>ità<br />

è il<br />

s<strong>al</strong>to ad<br />

ostacoli<br />

1. Raccontaci qu<strong>al</strong>che dettaglio sulla tua vita da pianista!<br />

Beh… Da circa otto anni prendo lezioni private a San Pietro.<br />

Al mercoledì per circa un’ora e mezza prendo lezioni di<br />

pianoforte e invece <strong>al</strong> lunedì e <strong>al</strong> venerdì mi dedico <strong>al</strong> solfeggio.<br />

Mi esercito d<strong>al</strong>le quattro <strong>al</strong>le sei ore <strong>al</strong>la settimana,<br />

senza contare le ore di lezione.<br />

2. Come molto spesso accade molti genitori invogliano, o<br />

meglio “costringono” i propri figli (ancora troppo piccoli<br />

per decidere) a praticare uno sport o a suonare uno strumento.<br />

È stato così anche per te?<br />

Assolutamente no! I miei genitori mi hanno lasciata sempre<br />

molto libera e quando si è presentata l'occasione di iniziare<br />

a studiare il pianoforte, non hanno fatto <strong>al</strong>tro che chiedermi<br />

se volevo provare. Risposi che mi sarebbe piaciuto e così è<br />

nato tutto.<br />

3. Hai mai partecipato a qu<strong>al</strong>che concorso music<strong>al</strong>e? E a<br />

qu<strong>al</strong>che concerto?<br />

A parte il saggio di fine anno, no. Non voglio vedere lo studio<br />

del pianoforte come un modo per<br />

competere con gli <strong>al</strong>tri; per me è semplicemente<br />

un passatempo e penso che<br />

dovrebbe esserlo anche per <strong>al</strong>tre persone<br />

che invece si rovinano la vita mettendosi<br />

sempre in competizione!<br />

4. Hai già composto qu<strong>al</strong>che brano?<br />

No no, non ne sono in grado perché non<br />

studio composizione! E non ho neanche<br />

la vocazione...!<br />

5. Cosa provi quando suoni?<br />

Tanta libertà, leggerezza e vedo il modo<br />

tutto rosa!! Sto scherzando...! In re<strong>al</strong>tà<br />

Sei mai arrivata prima? Se sì,<br />

quante volte?<br />

Dopo aver fatto un po’ di gare ho raggiunto<br />

un livello medio e sono riuscita<br />

ad arrivare cinque volte prima su<br />

cinquanta persone della mia categoria.<br />

Tra queste, due volte sono arrivata<br />

prima <strong>al</strong> Caprilli di Pinerolo<br />

Quanto tempo vi dedichi?<br />

Tutti i giorni tranne il lunedì, che è il<br />

giorno di chiusura del maneggio. Durante<br />

la settimana faccio <strong>al</strong>lenamento<br />

e la domenica vado a fare le gare<br />

Trovi il tempo per studiare?<br />

Veramente poco! Studio la sera perché<br />

mi <strong>al</strong>leno tutto il giorno.<br />

Come ti sei appassionata a questo<br />

sport?<br />

Fin da quando ero piccola mi piacevano<br />

i cav<strong>al</strong>li, ma solo quattro anni<br />

fa, dopo aver stressato mia madre a<br />

lungo, sono riuscita a convincerla a<br />

farmi praticare questo sport. Poi tramite<br />

una sua amica sono riuscita ad<br />

iscrivermi<br />

Pensi di praticarlo ancora in futuro?<br />

Sì, mi piacerebbe entrare nell’aviazione<br />

come amazzone per continuare<br />

a fare delle gare e dei gran premi.<br />

Vengono ritenuti le categorie più importanti<br />

per ottenere successo<br />

Federica e Antonella 4 ° A S<br />

Gabriella Bruzzone, 4B Linguistico, pianista<br />

le mie emozioni cambiano in base <strong>al</strong> mio<br />

stato d'animo, <strong>al</strong> tempo atmosferico e agli<br />

avvenimenti della giornata.<br />

6. Non sempre coloro che sin da bambini<br />

si dedicano <strong>al</strong>lo studio di uno strumento poi da grandi<br />

hanno intenzione di intraprendere una carriera music<strong>al</strong>e,<br />

come ad esempio entrare a far parte di una grande<br />

orchestra. Qu<strong>al</strong>i sono le tue aspettative per il futuro?<br />

Credi che questa semplice passione possa diventare<br />

qu<strong>al</strong>cosa di più?<br />

Ho ben <strong>al</strong>tri progetti in mente per il futuro! Quando ero più<br />

piccola mi aveva sfiorato l'idea di diventare maestra di pianoforte,<br />

ma l'ho subito accantonata perché in re<strong>al</strong>tà ho capito<br />

che non faceva per me. E neanche la vita della concertista:<br />

si viaggia in continuazione e non si ha la possibilità di<br />

costruirsi una famiglia né di avere degli amici stabili in un<br />

posto.<br />

7. Qu<strong>al</strong>i consigli puoi dare a tutti coloro che volessero<br />

intraprendere questo “arduo studio”?<br />

Come si dice sempre in questi casi, tanto impegno e tanta<br />

voglia. Non demor<strong>al</strong>izzatevi però da quello che vi dicono! È<br />

vero, è difficile studiare uno strumento, ma se uno ha la passione,<br />

il tempo e la voglia, <strong>al</strong>lora nulla diventa impossibile!<br />

8. Un'ultima domanda un po' più cattivella delle <strong>al</strong>tre: ti<br />

reputi una brava pianista? Da uno a dieci saresti in grado<br />

di autov<strong>al</strong>utarti? Accantona la modestia e sii sincera!<br />

Ma sincera, sincera, sincera???! Dunque, diciamo che me la<br />

cavo... Chi mi sente suonare per la prima volta mi fa i complimenti,<br />

però io non mi reputo brava. Non è per modestia<br />

che evito di darmi un giudizio, ma per semplice oggettività:<br />

se fossi seriamente brava, di certo non esiterei ad autov<strong>al</strong>utarmi!!<br />

Federica 4^B Ling.<br />

11


Ipse Dixit<br />

(Sono un po’ stagionati, aspettiamo quelli freschi!)<br />

* Il bagno v'ispira sentimenti elevati…<br />

* L’It<strong>al</strong>ia ha avuto un momento di friggitoria<br />

acuta.<br />

* Gli elementi “composti” sono formati da<br />

più atomi di sostanze diverse, in pratica sono<br />

una macedonia di met<strong>al</strong>li.<br />

* Prima le navi andavano a remi, poi è arrivato<br />

Marco "Pollo" e sono arrivate le vele.<br />

* Io faccio degli esempi da far scappar via un<br />

dinosauro.<br />

12<br />

Mandateci le caricature e gli ipse dixit dei proff...<br />

Tuttomarchisio<br />

Ovvero… insegnare con il sorriso<br />

• Il ciclo carolingio... cos’è, la bicicletta di Carlo<br />

Magno?? Andava forse in mountain bike sui Pirenei<br />

tra una crociata e l’<strong>al</strong>tra??!<br />

• E buonanotte <strong>al</strong> secchio se c’era un secchio che<br />

voleva andare a dormire!<br />

• È scomodissimo andare a dormire con le g<strong>al</strong>line!<br />

• Nel ‘400 non c’erano strade, quando si usciva<br />

d<strong>al</strong>le città ci si ritrovava in una selva oscura con il<br />

lupo e non c’erano neanche Cappuccetto Rosso o<br />

la nonna a cui portare la merenda...<br />

• Dante poteva anche vendere la Cib<strong>al</strong>gina nei supermercati,<br />

ma solo quelli di Firenze!<br />

Detto: “Una giornata (a scuola, ndr) senza un sorriso<br />

è una giornata persa”. Papa Giovanni XXIII


1. Nella cultura cinese, qu<strong>al</strong>e anim<strong>al</strong>e è<br />

simbolo di fortuna e felicità?<br />

A. Pipistrello<br />

B. Tartaruga<br />

C. Farf<strong>al</strong>la<br />

2. Con qu<strong>al</strong>e film, nel 1937, Totò esordì<br />

nel cinema?<br />

A. Fermo con le mani<br />

B. Anim<strong>al</strong>i pazzi<br />

C. San Giovanni decollato<br />

3. Che cos’è il FAST?<br />

A. Un osservatorio astrofisico<br />

B. Un satellite<br />

C. Un razzo<br />

4. In qu<strong>al</strong>e celebre film è pronunciata la<br />

frase: “ Neanche in paradiso avrai pace<br />

perché anche lì sarai perseguitato dagli<br />

angeli”?<br />

A. Il gladiatore<br />

B. Le crociate<br />

C. Il codice da Vinci<br />

5. Gli attori che girano una scena in inverno,<br />

per non emettere vapore parlando,<br />

tengono in bocca:<br />

A. Scorza di limone<br />

B. Cubetti di ghiaccio<br />

C. Foglie di menta<br />

6. Secondo la tradizione, quante opere<br />

compose Sofocle durante la sua vita?<br />

A. 121<br />

B. 122<br />

C. 123<br />

7. Chi fu l’inventore del grammofono,<br />

il primo sistema per la registrazione di<br />

dischi di interesse pratico?<br />

A. Emile Berliner<br />

B. Thomas Edison<br />

C. Leon Scott de Martinville<br />

8. Nell’ »Iliade », poema epico di Omero,<br />

chi è l’uccisore di Patroclo?<br />

A. Ettore<br />

B. Priamo<br />

C. Agamennone<br />

L’enigma<br />

Test di cultura gener<strong>al</strong>e<br />

9. Quando un soggetto si<br />

intenerisce, si perde in<br />

smancerie ed effusioni, si<br />

dice atto a :<br />

A. Siglarsi<br />

B. Sbaragliarsi<br />

C. Sdilinquirsi<br />

10. Nella copertina del disco “Abbey<br />

Road” dei Beatles, chi è il primo della fila?<br />

A. John Lennon<br />

B. Ringo Starr<br />

A cura di Silvia 3° A/l<br />

C. George Harrison<br />

13<br />

Soluzioni: 1a; 2a; 3b; 4c; 5b; 6c; 7a; 8a; 9c; 10a.<br />

Indovinello!!!! ideato da Einstein<br />

e difficilissimo da risolvere?<br />

Ci sono 5 case di 5 colori differenti e in ogni casa vive una<br />

persona di diversa nazion<strong>al</strong>ità.<br />

Queste 5 persone bevono una certa bibita, fumano una certa<br />

marca di sigarette e hanno un tipo di anim<strong>al</strong>e. Nessuno ha lo<br />

stesso anim<strong>al</strong>e, fuma le stesse sigarette o beve la stessa bibita.<br />

Sapendo che:<br />

L'inglese vive nella casa rossa.<br />

Lo svedese ha cani.<br />

Il danese beve tè.<br />

La casa verde è a immediatamente a<br />

sinistra della bianca.<br />

L'abitante della casa verde beve caffè.<br />

La persona che fuma Marlboro <strong>al</strong>leva uccelli.<br />

L'abitante della casa gi<strong>al</strong>la fuma Dunhill.<br />

L'abitante della casa <strong>al</strong> centro beve latte.<br />

Il Norvegese vive nella prima casa.<br />

La persona che fuma Blend vive accanto a quella che ha gatti.<br />

La persona che ha cav<strong>al</strong>li vive accanto a quella che fuma<br />

Dunhill.<br />

La persona che fuma Camel beve birra.<br />

Il tedesco fuma P<strong>al</strong>l M<strong>al</strong>l.<br />

Il Norvegese vive accanto <strong>al</strong>la casa blu.<br />

La persona che fuma Blend ha un vicino che beve acqua.<br />

Sapreste dire con precisione chi ha i pesci?<br />

La soluzione: il tedesco che vive nella casa verde.<br />

Cfr http://it.answers.yahoo.com/question/index;_ylt=AnaGjP7nvWmaH7<br />

qBLVppmoYnEAx.;_ylv=3?qid=20071006130204AAkuMsW


Cosa fanno gli ex?<br />

Incontro con Alessandra Passerò<br />

Come frequentare Giurisprudenza e fare <strong>al</strong> contempo volontariato con il Servizio civile<br />

Alessandra Passerò, diplomatasi <strong>al</strong> classico cinque anni fa<br />

e ora frequentante la facoltà di Giurispudenza, ci parla<br />

della sua recente esperienza di volontaria <strong>al</strong> Servizio Civile.<br />

Puoi darci qu<strong>al</strong>che informazione gener<strong>al</strong>e sul Servizio Civile?<br />

Il Servizio Civile è nato come <strong>al</strong>ternativa <strong>al</strong> servizio militare, e<br />

anche ora che la leva è stata abolita è rimasto come possibilità<br />

di volontariato. Quello che faccio io presso l’ARCI, un’organizzazione<br />

non stat<strong>al</strong>e ma legata <strong>al</strong> Ministero della Solidarietà<br />

Soci<strong>al</strong>e, dura un anno, prevede un contributo mensile (una sorta<br />

di rimborso spese) di 436 euro ed è aperto a tutti i giovani<br />

tra i 18 e i 28 anni che abbiano a cuore il tema della responsabilità<br />

e della responsabilizzazione civile e soci<strong>al</strong>e.<br />

Impegna trenta ore settiman<strong>al</strong>i, oltre a un<br />

corso propedeutico di formazione gener<strong>al</strong>e<br />

e uno di formazione specifica<br />

sull’attività che si andrà a svolgere. Si<br />

possono cambiare fino a tre volte il progetto<br />

e l’attività, e non ci sono obblighi:<br />

si può abbandonare tutto quando si vuole.<br />

Natur<strong>al</strong>mente abbandonare significa<br />

non aver compreso bene lo spirito della cosa.<br />

Come si entra nel S.C.?<br />

Ogni anno tra aprile e giugno viene emesso un bando pubblico<br />

con una serie di progetti in varie città d’It<strong>al</strong>ia; si sceglie un<br />

progetto e si spedisce una domanda di partecipazione, dopodichè<br />

la richiesta è v<strong>al</strong>utata con un colloquio in cui si verifica<br />

l’esistenza di un re<strong>al</strong>e interesse. La “voglia di fare” è l’unica<br />

qu<strong>al</strong>ifica richiesta! E tuttavia, non è raro trovare gente che cerca<br />

solo di conseguire crediti universitari, o una soluzione temporanea<br />

in attesa di un lavoro vero e proprio.<br />

Parlaci della tua person<strong>al</strong>e esperienza..<br />

Ho lavorato a un progetto di sensibilizzazione sul tema<br />

dell’handicap, rivolto a bambini di quarta e quinta elementare<br />

qui nella zona del pinerolese. Per prima cosa si esortano i bambini<br />

a tirar fuori qu<strong>al</strong>siasi idea venga loro in mente riguardo <strong>al</strong><br />

concetto di handicap per poi eliminare le convinzioni f<strong>al</strong>sate e<br />

definire chiaramente questo termine; successivamente si pre-<br />

A volte, nella vita,<br />

incontriamo degli<br />

ostacoli che non<br />

sappiamo superare.<br />

Sembra così difficile<br />

andare avanti…<br />

quasi impossibile!<br />

Rischiamo di cadere<br />

nello sconforto, di entrare in un tunnel buio e senza uscita.<br />

Dobbiamo però renderci conto che noi SIAMO FORTI!<br />

Possiamo apparire deboli e fragili, ma, dentro di noi, abbiamo<br />

una grandissima forza che dobbiamo usare per reagire e<br />

superare le difficoltà.<br />

Spesso capita che ci creiamo delle maschere per paura di far<br />

vedere agli <strong>al</strong>tri la nostra sofferenza o per timore di far capire<br />

come re<strong>al</strong>mente siamo.<br />

Con queste maschere, però, la nostra felicità sarà solo un’<br />

utopia… solo apparenza.<br />

La differenza tra ciò che siamo e ciò che vorremmo essere<br />

procura soltanto dolore, perciò come una farf<strong>al</strong>la si libera<br />

senta la legislazione vigente in materia, sottolineando come<br />

essa abbia l’obiettivo di riequilibrare lo svantaggio che pen<strong>al</strong>izza<br />

gli handicappati (questa parola, nonostante gli abusi che<br />

ne sono stati fatti, resta la più corretta e neutra, certamente più<br />

di “disabile” o “diversamente abile”). In una seconda fase si<br />

esce nei dintorni della scuola, si va a caccia di barriere architettoniche<br />

e si lascia che i bambini propongano delle soluzioni.<br />

Ai bambini di quinta che hanno già fatto questo percorso si<br />

consegna un questionario da far compilare <strong>al</strong>le loro famiglie,<br />

r i - guardante princip<strong>al</strong>mente le emozioni e le sensazioni<br />

person<strong>al</strong>i che suscita in ciascuno il problema<br />

dell’handicap. Si ragiona poi tutti<br />

insieme sui risultati, confrontandoli con le<br />

risposte ottenute in <strong>al</strong>tri Paesi europei ed<br />

evidenziando differenze e somiglianze di<br />

percezione. I punti in comune in genere<br />

sono molti, ed è proprio da questa sorta<br />

di univers<strong>al</strong>ità del sentimento umano che<br />

si parte per discutere dell’approccio che<br />

ciascuno di noi deve dare <strong>al</strong>la questione.<br />

Cosa ti ha dato quest’esperienza? Qu<strong>al</strong>che nota negativa?<br />

E’ un’esperienza che mi ha arricchito moltissimo, tant’è che,<br />

nonostante abbia finito il mio “turno”, sto ancora lavorando ad<br />

un progetto rivolto <strong>al</strong>la sensibilizzazione dei commercianti sul<br />

tema dell’handicap. Il S.C. amplia decisamente le vedute, ti fa<br />

conoscere ambiti che diversamente tenderebbero a restare estranei<br />

e permette una maggior profondità di an<strong>al</strong>isi. Senza<br />

contare che l’esperienza che si fa può anche aprire le porte a<br />

un successivo mestiere vero e proprio.<br />

La critica che mi sento di muovere è che non sempre la descrizione<br />

che viene fatta inizi<strong>al</strong>mente dei progetti corrisponde a<br />

verità, e in <strong>al</strong>cuni casi i giovani volontari finiscono per essere<br />

utilizzati un po’ come “manodopera a basso costo”.. Quindi è<br />

indispensabile informarsi bene prima di intraprendere<br />

quest’esperienza!<br />

Per chi fosse interessato, www.arci.it/serviziocivile<br />

Michele, ex-<strong>al</strong>lievo<br />

Nascondersi d<strong>al</strong> sole<br />

d<strong>al</strong>la sua cris<strong>al</strong>ide noi dobbiamo<br />

liberarci d<strong>al</strong>le nostre maschere e<br />

scoprire chi siamo veramente.<br />

Solo così potremo essere capiti e aiutati.<br />

Noi non siamo soli, ma siamo circondati da persone che ci<br />

vogliono bene, che ci stanno vicine e che ci fanno sentire<br />

speci<strong>al</strong>i.<br />

Queste persone sono molto importanti nella nostra vita e non<br />

dobbiamo avere paura di chiedere il loro aiuto perché non<br />

rifiuteranno e faranno di tutto per renderci felici. Ognuno di<br />

noi è però responsabile del proprio benessere e se una persona<br />

rifiuta ogni aiuto e vede tutto con una visu<strong>al</strong>e pessimista<br />

penserà che la vita gli abbia riservato solo sofferenza e dolore.<br />

Le persone come questa probabilmente si demor<strong>al</strong>izzeranno e<br />

non riusciranno a uscire da quel tunnel anzi; si inoltreranno<br />

sempre di più in esso. Sarebbe davvero un peccato, però,<br />

sprecare la nostra preziosa vita!<br />

Non lasciamo spazio <strong>al</strong>la disperazione, ma lottiamo per superarla.<br />

Non nascondiamoci d<strong>al</strong> sole, ma affrontiamo la vita con un<br />

sorriso.<br />

Lidia IV B Spp<br />

14


Film Forum<br />

Riprende il Cineforum d’istituto<br />

Il viaggio nel cinema che proponiamo si snoda tra erotismo e an<strong>al</strong>isi della società, sessu<strong>al</strong>ità e<br />

censura. Una retrospettiva di film anche molto diversi fra loro, per provare a dare una nuova chiave<br />

di lettura su arte, politica e sesso. Partendo d<strong>al</strong>l’umorismo quasi giullaresco di Allen per arrivare <strong>al</strong>la lucida disperazione<br />

dell’ultimo Pisolini, passando per l’Almodovar della M<strong>al</strong>a Educacion e il Bertolucci sognatore di Ultimo<br />

tango.<br />

Ripartiamo da Woody appunto. Ricominciando proprio d<strong>al</strong> regista di “Match Point” facciamo un s<strong>al</strong>to indietro<br />

fino a “Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso ma non avete mai osato chiedere”, datato 1972. Per presentarlo,<br />

preferiamo usare le parole del maestro Tullio Kezich:<br />

“Sull’onda di un’impertinente canzonetta scritta da Cole Porter nel 28 (il titolo, significativo,<br />

è Let’s Misbehave, cioè «Comportiamoci m<strong>al</strong>e»), Woody Allen distrugge <strong>al</strong>legramente<br />

un best seller della moderna sessuologia di massa. Nel titolo chilometrico del popolare<br />

trattato di David Reuben il comico del momento ha colto uno spunto di umorismo<br />

involontario: ne ha perciò illustrato, <strong>al</strong>la sua maniera, sette fra le domande più scottanti.<br />

Come sempre accade quando si infilano episodi, non tutto il film è <strong>al</strong>lo stesso livello di<br />

divertimento; qu<strong>al</strong>che volta anche Woody, non meno del buffone medioev<strong>al</strong>e che impersona<br />

nel primo capitolo, «ha il frizzo stanco».”<br />

3B Classico<br />

I film in uscita<br />

Cari amici cinefili vi siete divertiti in questo mese contrassegnato da grandi<br />

protagonisti?<br />

In primis va ricordato John Travolta, che, travestito da abbondante e tenerissima<br />

donna degli anni 60, ci ha fatto divertire con l’eccellente “Hairspray”,<br />

in cui recitava accanto a Micelle Pfeiffer, Christopher W<strong>al</strong>ken e Zac Efron.<br />

E proprio quest’ultimo, dopo essere stato eletto ragazzo dell’anno, sarà protagonista<br />

assoluto di “Footlose”, remake del leggendario film sulla danza<br />

che ha lanciato Kevin Bacon.<br />

Sarà protagonista delle s<strong>al</strong>e anche Antony Hopkins con il thriller “Il caso<br />

Thomas Crawford”, in cui lui, tanto per cambiare, interpreta un assassino.<br />

Ritorno di fiamma per Cate Blanchett, che ritorna a impersonare la regina<br />

Elisabetta nel sequel del film che le ha reg<strong>al</strong>ato una nomination <strong>al</strong>l’Oscar.<br />

Bruce Willis, poi, ci farà assaporare un nuovo film d’azione: l’esplosivo<br />

“Die Hard,Vivere o Morire”.<br />

E anche l’It<strong>al</strong>ia sarà protagonista del grande schermo, con il drammatico<br />

“Giorni e Nuvole” di Silvio Soldini; la commedia “22061” con Diego Abatantuono,<br />

Anna Maria Barbera e Jonathan Kashanian; e l’horror “La terza<br />

madre”, logicamente sfornato d<strong>al</strong>l’agghiacciante Dario Argento e interpretato<br />

d<strong>al</strong>la figlia.<br />

Ma l’impronta it<strong>al</strong>iana ci sarà anche in “Seta”, interpretato da Keira Knightley<br />

e Alfred Molina. Difatti il film è tratto d<strong>al</strong>l’omonimo libro di Alessandro<br />

Baricco, che riapproda sul grande schermo dopo il leggendario “La<br />

leggenda del pianista sull’Oceano”.<br />

Insomma, i film in uscita sono per tutti i gusti, e non ci resta che dire……vi<br />

aspettiamo <strong>al</strong> cinema!!!<br />

Lara IVB Ginn<br />

15<br />

Le frasi dei film<br />

"Inghiotto, vomito, sputo e rutto, faccio<br />

porcate chiedetemi tutto!! Ma soprattutto<br />

ricordate che: SONO QUI PER VOI!!”<br />

Beetlejuice – Spiritello porcello<br />

"Ognuno deve morire, ma non tutte le<br />

morti hanno lo stesso significato". Buongiorno,<br />

notte<br />

"Hai aspettato molto?" "Tutta la vita"<br />

C’era una volta in America<br />

“Sono un ottimo b<strong>al</strong>lerino, ricordi? Posso<br />

tenerti con me?” Casper<br />

Jennie: “Se sono veramente incinta? Si, lo<br />

sono...” Woof: “Almeno è quello che dice...”<br />

Jennie: “Quello che dico, è quello<br />

che so...” Woff: “Jennie, tu non sai niente..”<br />

Jennie: “So chi è il padre...” Bou:<br />

“Sai che scoperta.. se viene fuori tutto<br />

bianco e sdolcinato sapremo che Woff è il<br />

padre del bambino... Ma se viene tutto<br />

bello e color cioccolato <strong>al</strong>lora il bambino<br />

è mio....” Hair<br />

“Gli aristogatti non si esercitano a fare a<br />

morsi e a unghiate: badate che è convenientissimo!”<br />

Gli aristogatti<br />

"Divento intelligente quando mi serve,<br />

ma <strong>al</strong> più degli uomini non piace! " Gli<br />

uomini preferiscono le bionde<br />

Homer Simpson canta: “Spider pork, spider<br />

pork, sul soffitto tu mi spork,,mi cammini<br />

sulla test, e mi sporchi tutto il rest!”<br />

The Simpson – Il film<br />

“Ma chi era costei che sorgeva davanti a<br />

me come l'aurora? Bella come la luna.<br />

Fulgida come il sole e terribile come un<br />

esercito spiegato in battaglia.” Il nome<br />

della rosa<br />

“Babbo Nachele!!!...Ma tu hai le mani....<br />

Non hai le chele!!” The nightmare before<br />

Christmas<br />

Giulia, 3A soc


Il mondo visto d<strong>al</strong> web<br />

Sono fuori . . . a comprare fragole<br />

Ho ricevuto questa e-mail, vedete un po':<br />

Un povero disoccupato presentò domanda di assunzione<br />

presso la Microsoft come pulitore di cessi.<br />

Il direttore del person<strong>al</strong>e lo convocò e, dopo un rapido<br />

test attitudin<strong>al</strong>e, gli disse:" Lei è assunto. Mi fornisca il<br />

suo e-mail perché io possa inviarle il contratto di lavoro<br />

ed il mansionario."<br />

Il poveretto, perplesso, rispose che non aveva il PC e<br />

che, quindi, era privo di e-mail.<br />

Il direttore del person<strong>al</strong>e:" Allora mi dispiace: se lei non<br />

ha un e-mail virtu<strong>al</strong>mente non esiste e, quindi, non posso<br />

assumerla..."<br />

Il poveraccio, disperato, uscì d<strong>al</strong>la sede della Microsoft,<br />

senza sapere cosa fare e con solo 10$ in tasca, si diresse<br />

verso un supermercato e lì comprò una cassa di 10Kg di<br />

fragole. In poche ore vendette tutte le fragole <strong>al</strong> dettaglio<br />

passando di porta in porta e duplicò il capit<strong>al</strong>e inizi<strong>al</strong>e<br />

entro mezzogiorno.<br />

Sorpreso ed entusiasta, ripeté l'operazione 3 volte e rientrò<br />

a casa con 60$.<br />

A quel punto si rese conto che quel<br />

sistema gli avrebbe permesso<br />

di sopravvivere e <strong>al</strong>lora vi si<br />

applicò in via continuativa, uscendo<br />

sempre prima la mattina<br />

e rientrando sempre più tardi la sera.<br />

Così facendo, triplicò e quadruplicò il capit<strong>al</strong>e<br />

ogni giorno.<br />

In poco tempo si comprò un carretto per aumentare il<br />

volume di lavoro e successivamente lo cambiò con un<br />

camioncino cosicché, in capo ad un anno, divenne il titolare<br />

di una piccola flotta di automezzi propri.<br />

Dopo 5 anni, era diventato il proprietario di una delle<br />

maggiori reti di distribuzione di derrate degli USA.<br />

A quel punto, pensando <strong>al</strong> futuro della famiglia, decise di<br />

assicurarsi sulla vita. Chiamò un broker per stipulare una<br />

polizza.<br />

Al termine della conversazione, il broker gli chiese l'indirizzo<br />

e-mail per inviargli il prospetto assicurativo. Il<br />

nostro uomo gli rispose che non lo aveva.<br />

"Che strano", commentò l'assicuratore: "Lei non ha un email<br />

ed è riuscito a costruirsi un impero, si figuri dove<br />

sarebbe ora, se lo avesse avuto!".<br />

L'uomo ci pensò su e poi rispose: "....A pulire cessi <strong>al</strong>la<br />

Microsoft!"<br />

Mor<strong>al</strong>e n °1:<br />

- Internet non risolve tutti i problemi della vita;<br />

Mor<strong>al</strong>e n °2:<br />

- Se non hai un e-mail ma lavori molto puoi diventare<br />

milionario lo stesso;<br />

Mor<strong>al</strong>e n °3:<br />

- Se hai ricevuto questo messaggio via e-mail ...sei più<br />

vicino a pulire cessi che a diventare un milionario.<br />

In tutti i casi, ti s<strong>al</strong>uto e ti prego di non rispondere a<br />

questo messaggio: sono fuori . . . a comprare fragole.<br />

http://www.claudiocaprara.it/?id_blogdoc=1352086<br />

La musica non si ferma mai!<br />

Ci ha fatto cantare tutta l’estate, e ci farà divertire anche<br />

con l’arrivo dell’inverno. La musica non si ferma mai!!!<br />

Come si fa a parlare dell’estate 2007 senza nominare<br />

i Tokyo Hotel, che con la loro<br />

“Monsoon” ci hanno fatto urlare con lo stereo<br />

nelle orecchie, o Avril Lavigne con la sua esplosiva<br />

“Girlfriend” e il piccante “The Best<br />

Damn Thing”, o i Negramaro, trionfatori del<br />

Festiv<strong>al</strong>bar con “Parlami d’Amore”, per non<br />

parlare dell’Adren<strong>al</strong>ina fornitaci dai Finley, e<br />

tutti gli <strong>al</strong>tri che hanno <strong>al</strong>lietato i nostri bagni<br />

<strong>al</strong> mare e i compiti delle vacanze!!<br />

E molti ci faranno ancora compagnia durante<br />

questo anno scolastico.<br />

Andiamo ad esplorare le novità music<strong>al</strong>i che<br />

invaderanno le stazioni radiofoniche questo inverno.<br />

Per gli amanti dell’hip hop è tornato a farsi sentire il mitico 50 Cent,<br />

che duetta con Justin Timberlake in “Ayo Technology”, canzone che<br />

vanta la produzione di nientemeno che Timb<strong>al</strong>and.<br />

Ritorno sulla scena anche per i Sum 41, con “Underclass hero”, e si prevede<br />

per l’inverno anche l’uscita del prossimo <strong>al</strong>bum dei Coldplay.<br />

Continueranno a farci cantare i Negramaro di cui è imminente l’uscita<br />

del nuovo singolo: “L’Immenso”.<br />

Anche i Finley continueranno a farci compagnia: il 17 settembre infatti<br />

sono iniziate le riprese del video del nuovo singolo: “Domani”, canzone<br />

scritta d<strong>al</strong> batterista Dani per la sua ragazza, Alice.<br />

Le radio saranno ancora inondate da Irene Grandi e d<strong>al</strong>la sua “Bruci la<br />

Città”, o, probabilmente, d<strong>al</strong> prossimo singolo dell’artista toscana: “La<br />

Finestra”.<br />

Anche la potente voce<br />

di Elisa continuerà ad<br />

essere trasmessa via radio,<br />

il suo Greatest Hits,<br />

dopo più di quaranta<br />

settimane <strong>al</strong>la numero<br />

uno e mezzo milione di<br />

copie vendute ha mietuto,<br />

e sta mietendo, un<br />

successo inaspettato.<br />

Continueremo ancora a<br />

sentire la voce del libanese<br />

Mika, o il rock <strong>al</strong>ternativo<br />

dei 30 Seconds<br />

to Mars o il met<strong>al</strong> dei<br />

Korn, il cui ultimo <strong>al</strong>bum<br />

è uscito da poco.<br />

Continueranno a tempestarci<br />

di note le canzoni<br />

di Biagio Antonacci<br />

e degli Zero Assoluto<br />

tra gli <strong>al</strong>tri.<br />

Ma la più frizzante novità<br />

sarà sicuramente<br />

“High School Music<strong>al</strong><br />

2”, che promette di elettrizzare<br />

le fan come<br />

o più del primo.<br />

A rischio di sembrare<br />

ban<strong>al</strong>e: music is the<br />

best way to live!!!<br />

Lara IV B Ginn.<br />

16<br />

Sondaggio: “cosa fai per<br />

<strong>al</strong>lontanare la tristezza?”<br />

Abbiamo domandato ad <strong>al</strong>cuni <strong>al</strong>unni che<br />

cosa fanno quando sono tristi e di m<strong>al</strong>umore:<br />

ecco a voi <strong>al</strong>cuni consigli preziosi!<br />

Prendo un p<strong>al</strong>lone da p<strong>al</strong>lavolo e continuo<br />

a schiacciare contro il muro finché i miei<br />

genitori non mi urlano di smettere. Anonima,<br />

4B ginn<br />

Mi deprimo ancora di più, pensando che<br />

più in basso non posso scendere: <strong>al</strong> massimo<br />

posso ris<strong>al</strong>ire! Eleonora, 3A soc<br />

Se sono triste ascolto la musica, o se posso<br />

vado a fare una passeggiata a cav<strong>al</strong>lo: mi<br />

rilassa molto, ed è un momento di grande<br />

contatto con l’anim<strong>al</strong>e. Anonimo, 4B ginn<br />

Metto un disco di musica latinoamericana<br />

e comincio a b<strong>al</strong>lare. V<strong>al</strong>entina, 2B cl<br />

Suono o mi butto d<strong>al</strong>la finestra (sono <strong>al</strong><br />

piano terra)!. Anonimo, 4B ginn<br />

Mangio “una carrettata” di gelato!. Anonimo,<br />

4B ginn<br />

Rileggo i messaggi che mi ricordano i momenti<br />

felici. Noemi, 3A soc<br />

Vado a scherma o da Jasmine, o se sono a<br />

casa la chiamo. Anonimo, 4B ginn<br />

Piango, così mi passa! E guardo il paesaggio,<br />

magari un bel tramonto. Giulia, 2B cl<br />

Mi faccio un bagno c<strong>al</strong>do, mi faccio bella<br />

e comincio a mangiare. Bea, 3A soc<br />

Mangio il cioccolato, vado a scherma e mi<br />

metto a testa in giù! Anonimo, 4B ginn<br />

Giulia, Karin, Gaia e Lara


Qu<strong>al</strong> è stata la giornata più bella della tua vita?<br />

Ecco a voi una serie di giornate meravigliose trascorse da <strong>al</strong>cuni studenti del <strong>Porporato</strong>; <strong>al</strong>cune risposte sono state<br />

censurate, per motivi che vi lasciamo immaginare…!<br />

* Il giorno in cui è nato mio fratello. Antonella, 4A soc<br />

* Il mio primo spettacolo a teatro: <strong>al</strong>l’inizio avevo molta<br />

paura, ma quando sono entrata in scena è stata<br />

un’emozione fantastica. Noemi, 3A soc<br />

* Quando ho organizzato la festa<br />

a sorpresa per i diciotto anni della<br />

mia migliore amica. Gabriella,<br />

4B ling<br />

* Quando quest’estate siamo andati<br />

<strong>al</strong> rave party di Baudenasca,.<br />

Matteo e Pier, 3A soc<br />

* La prima volta che ho ascoltato<br />

la canzone “The end” dei Doors.<br />

Mauro, ex 5A ling<br />

* La prima volta che sono andato<br />

a votare. Ivan, ex 5A ling<br />

* La prima volta che ho vinto i campionati di danza<br />

sportiva a Foligno, in Umbria. Ilenia, 3A soc<br />

* Il giorno in cui ho partecipato <strong>al</strong> festiv<strong>al</strong> di Castrocaro<br />

Terme. Federica, 4B ling<br />

* Quando ho parlato a Benji Madden, il chitarrista e se-<br />

Un noto proverbio dice: chi trova un<br />

amico/a, trova un tesoro. In queste poche<br />

parole si rivela una grande verità.<br />

L'amicizia, infatti, quando è vera e disinteressata,<br />

si può considerare un tesoro<br />

d<strong>al</strong> v<strong>al</strong>ore inestimabile. Un dono<br />

prezioso, straordinario, che può cambiare<br />

la nostra vita.<br />

Ancora oggi c'è qu<strong>al</strong>cuno che si ostina<br />

a non comprendere fino in fondo il<br />

grande v<strong>al</strong>ore dell'amicizia. C'è chi la<br />

considera, a torto, un sentimento<br />

“inferiore” rispetto a quello dell'amore.<br />

Per esempio. Un ragazzo cerca di corteggiare<br />

una sua amica, reg<strong>al</strong>andole<br />

fiori e rivolgendosi a lei con parole<br />

affettuose. La ragazza, però, non prova<br />

lo stesso tipo di sentimento e gli risponde:<br />

“Mi dispiace. Io ti vedo soltanto<br />

come un amico”. Oppure: “E'<br />

meglio che restiamo soltanto amici”…“Soltanto”<br />

come un amico. Quel<br />

“soltanto” ci fa credere che l'amicizia<br />

sia, in un certo senso, un sentimento<br />

“<strong>al</strong> di sotto” dell'amore. Una v<strong>al</strong>ore<br />

meno rilevante, <strong>al</strong> qu<strong>al</strong>e manca qu<strong>al</strong>cosa<br />

per raggiungere il gradino successivo.<br />

Purtroppo questo accade, oggigiorno,<br />

perché viviamo in un'epoca piuttosto<br />

materi<strong>al</strong>ista.<br />

L'amicizia non deve assolutamente<br />

considerarsi inferiore <strong>al</strong>l'amore: tutt'<strong>al</strong>tro.<br />

Una vera amicizia, con la A maiuscola,<br />

basata sulla stima reciproca, ha<br />

un v<strong>al</strong>ore infinitamente più considerevole<br />

di un amore superfici<strong>al</strong>e, travolgente,<br />

ma che si regge soltanto sull'attrazione<br />

fisica e sulle ban<strong>al</strong>i passioni.<br />

L'amicizia ha un immenso v<strong>al</strong>ore. Bisogna<br />

imparare a comprendere il v<strong>al</strong>ore<br />

di questo straordinario tesoro. Se ci<br />

guardiamo intorno scopriamo che il<br />

mondo è pieno d'amici da incontrare,<br />

con cui passare insieme momenti unici.<br />

Ovviamente l'amicizia richiede<br />

sforzo ed impegno. Tutti noi ci preoccupiamo<br />

di cercare qu<strong>al</strong>cuno che possa<br />

aiutarci e confortarci nei momenti di<br />

difficoltà. Ma poi, quando bisogna dare<br />

una mano <strong>al</strong> prossimo, non sempre<br />

siamo pronti. A volte ci abbandoniamo<br />

<strong>al</strong>la pigrizia e non vogliamo sforzarci.<br />

Un <strong>al</strong>tro errore è quello di cercare soltanto<br />

amicizie interessate, che possano<br />

fruttare qu<strong>al</strong>cosa. Certamente questo è<br />

comprensibile ed umano, ma l'amicizia<br />

non può essere solo questo: deve saper<br />

andare oltre. Non può fermarsi soltanto<br />

ad un “dare per ottenere”, <strong>al</strong>trimenti<br />

diventa uno squ<strong>al</strong>lido commercio di<br />

sentimenti ed emozioni.<br />

La vera amicizia è quella che ha la co-<br />

conda voce dei Good Charlotte. Federica, 4A soc<br />

* La prima vacanza da sola in Inghilterra. Federica, 2B<br />

ling<br />

* Il giorno in cui sono andata a vedere la gara di bob <strong>al</strong>le<br />

Olimpiadi di Torino 20-<br />

06 (mi spiace, ma non<br />

posso entrare nei dettagli…!).<br />

Karin, 3A soc<br />

* Quando ho conosciuto<br />

il mio migliore amico,<br />

che adesso è il mio ragazzo.<br />

Bea, 3A soc<br />

* La prima volta che<br />

sono andato in Argentina.<br />

Luigi, 2D soc<br />

* Quando io e il mio migliore amico siamo andati a Collegno<br />

a trovare una nostra amica. Giulia, 3A soc<br />

La prima volta che ho portato in scena il music<strong>al</strong> “Notre<br />

Dame de Paris” con la mia compagnia. Eleonora, 3A soc<br />

Giulia, Karin, Gaia e Lara<br />

….Chi trova un amico/a trova un tesoro!!<br />

17<br />

stanza di resistere attraverso qu<strong>al</strong>unque<br />

difficoltà. E’ come un colpo di<br />

fulmine: la vedi, la riconosci e, come<br />

un pezzo mancante, incontri l’<strong>al</strong>tra<br />

parte di te! E’ l’amico la prima persona<br />

a cui si pensa quando si è in crisi,<br />

se si ha bisogno di un consiglio sincero<br />

o anche per condividere momenti<br />

sereni e divertenti. Ride, piange con te<br />

e per capire cosa provi gli basta solo<br />

un semplice sguardo. La classica<br />

“amica del cuore”, che non ti abbandona<br />

mai, perfino dopo un gran litigio.<br />

Soddisfa le tue esigenze e ti aiuta a<br />

v<strong>al</strong>orizzare i tuoi punti migliori e a<br />

“curare” quelli peggiori. Rispecchia un<br />

tuo ide<strong>al</strong>e, probabilmente anche l’<strong>al</strong>tra<br />

te stessa….ma tu: ti sei mai chiesta<br />

che tipo di amica sei??<br />

Antonella e Federica 4A/S


TUTTI GLI STUDENTI DEL PORPORATO<br />

Anno Scolastico 2007-2008<br />

Classico<br />

4°A: Giulia, Ginevra, Chiara, Clara, Andrea, Giorgio, Vittorio, Ilaria, Alisa Sabina, Alberto, Alexa, Zoltan, Lucio, Martina, Maria Chiara,<br />

Elisa, Andrea, Luca, Lorenza, Cristina, Lucrezia, Veronica.<br />

4°B: Laura, Nicola, Francesca, Cecilia, Federico, Alice, Lara, Martina, Rebecca, Matteo, Gloria, Pietro, Cecilia, Nicole, Filippo, Silvia Maria,<br />

Edoardo, Stefano, Eugenio, Nicolo'.<br />

4°C: Chiara, Alice, Luca, Luigi, Serena, Sara, Jacopo, Claudiu Cat<strong>al</strong>in, Serena, Marta, Alessia, Roberto, Alessandro, Chiara, Andrea Giovanni,<br />

Alessia, Graziella, V<strong>al</strong>entina, Cristina, Jessica, Margherita,Luca.<br />

5°A: Martina, Isotta, Sara, Anna, Giulia, Nina, V<strong>al</strong>eria, Francesca, Marzio, Chiara, Adela Cristina, V<strong>al</strong>entina,Pietro, Giulia, Lucrezia, Matilde,<br />

Michela, Davide, Stefano, V<strong>al</strong>erio, Martina.<br />

5°B: Guglielmo, Martina, Chiara, Francesca, Agnese, Cristina, Weiya, Federica, Silvia, Ilaria, Simone, Ramona, Cristina, Sara, Federica,<br />

Alessandro, Luca, Ilaria.<br />

5°C: Fabio, Andrea, Andrea, Ludovica, Giulia, Giulia, Giulia, Nicla, Federica, Stefania, Michela, Nadia, Carlotta, V<strong>al</strong>entina, Erika, Francesca,<br />

Federica, Davide, Elena, Silvia.<br />

1°A: Sara, Yousef, Marco, Sara, Giulia, Gianluca, Michela, Laura, V<strong>al</strong>entina, Vittoria, Matteo, Cristina, Ettore, Noemi, Carola, Dario, Fabiana,<br />

Vanessa, Chiara.<br />

1°B: Martina, Andrea, Federica, Arianna, Laura, Eleonora, Giacomo, Vittorio Amedeo Carlo Maria, Massimiliano, Francesco, Filippo, Giulia,<br />

Elena, Nat<strong>al</strong>ia, Cristina, Emanuele, Federica, Emanuele, Sara, Marta, Stefano.<br />

1° C: Carlotta, Arianna Carlotta, Arianna, Alessandro, Rachele, Francesca, Stefano, Beatrice, Carlotta, Alessandro, Enrico, Federica, Silvia,<br />

Carlo Alberto, Stella, Cristiano, Carola, Michela, Andrea, Simone, Fabio.<br />

2°A: Riccardo, Ester, Debora, Cristian, Federica, Fanny Alexandra, Elisa, Umberto, Caterina, Micaela, Laura, Riccardo, Maria Margherita,<br />

Manuel, Silvia, Gaia, V<strong>al</strong>erio, Jessica, Isidora, Alessio, Giacomo Chiara, Nicolo' Silvestro, Gabriele, Francesca, Alessandro.<br />

2°B: Alberto Martina Daniele Giulia Giulia Donata Gaia Alessandro Donatella Federica Sonia V<strong>al</strong>entina Matteo Monica Flavia Elisa Sofia<br />

Luana<br />

3°A: Michele Andrea Daniele Elisa Giulia, Giuliano Enrico, Matteo Giorgia Gioia V<strong>al</strong>eria Giulia Gaia Carlotta Daniela, Maria Chiara, Fabrizio<br />

Elena Carla Luca Simone Federico Francesca Cristina Eleonora.<br />

3°B: Maurizio Giorgia Silvia Eleonora Alice Francesco Federico Alessia Alessandro Carlotta Lisa Ann<strong>al</strong>isa Mattia ,Piero Andrea, Lorenzo<br />

Lorenzo Gioachino Federica Martina Matteo Federica Cinzia Alberta.<br />

Sociopsicopedagogico<br />

1°A: Elena, Liliana, Federica, Paola, Chiara, Priscilla, Lucrezia, Giusi, Luana, Ana Maria, Omar, Greta, Federica, Emanuela, Noemi, Micaela,<br />

Antonella, Vivien, Alessandra, Fabio, Vanessa, Francesca, Carlotta, Genny, Ann<strong>al</strong>isa, Elisa.<br />

1°B: Ann<strong>al</strong>isa, Carlotta, Serena, Vanessa, Silvia, Giada, Naomi, Cor<strong>al</strong>ine, Laura, Carola, Cristina, Lucrezia, Claudia, Katia, Teresa, Chiara,<br />

Ilaria, Elisa, Tamara, Elisa, Jennifer, Martina, Andrea, Angela, Carlotta.<br />

1°C: Giulia, Alice, Francesca, Johara, Alessia, Alice, V<strong>al</strong>eria, Sara, Stefania, Roberta, Sonia, Silvia, Erica, Samantha, Andrea, Carlotta,<br />

Samantha, Samanta, Federica, Francesca, Arianna, Marta, Martina, Jasmine, Cristina, Giulia, Ileana.<br />

1°D: Serena, Irene, Alessia, Monica, Roberta, Veronica, Morena, Sara, Martina, Xhensila, Sara, Giulia, Stefania, Giulia, Elisa, Francesca,<br />

Beatrice, Simona, Beatrice, Alessia, Angela, Alessia, Elena, Serena, Gabriella, Tatiana.<br />

2°A: Luana, Elena, V<strong>al</strong>entina, Giulia, Ambra, Alice, Chiara, Sara, Francesca Maria, Nat<strong>al</strong>e, Cristiana, Serena, Federica, Lisa, Marta, Barbara,<br />

Chiara, Giusy, Sabrina, Elisa, Alessandro, Irene, Eleonora, Alessia.<br />

2°B: V<strong>al</strong>entina, Francesca, Ilenia, Adele, Martina, Elena, Veronica, Sara, Jessica, Ilaria, Federica, Simona, Silvia, Federica, Chiara, Eleonora<br />

Giorgia, Alessandra, V<strong>al</strong>entina, V<strong>al</strong>entina.<br />

2°C: Giulia, Sara, Federica, Celeste, Desiree’, Francesca, Martina, Giulia, Alice, Chiara, Chiara, Monica, Erika, Elisa, Marta, Francesca,<br />

Michela, Denise, Linda, Erika, Oana Mihaela, Sarah, Anita, Ilaria.<br />

3°A: Martina, Sonia, Gloria, Chiara, Simone, Alessia, Gloriana, Elena, Francesca, Luna, Sara, Marzia, Giulia, Karen, Federica, Martina,<br />

V<strong>al</strong>entina, Martina, Debora, Santina, Sofia, Elena, Barbara, Giulia, Cristina Florentina, Denise, Matteo.<br />

3°B: Francesca, Francesca, Chiara, Claudia, Antonella, Francesca, Ylenia, Ann<strong>al</strong>isa, Serena, Chiara, Silvia, Noemi, Luana, Federica, Martina,<br />

Maria, Francesca, Ambra, Carmela.<br />

3°C: Serena, Erika, Francesca, Marta, Andrea Giuseppe, Emanuele, Jennifer, Martina, Andrea, Chiara, Davide, Jasmine, Denise, Raffaele,<br />

Michele, Letizia, Mikela, Elena, Sabina, Cinzia, Giada, Marta, Miriam, Francesco, Martina, Giulia.<br />

4°A: Michela, Cristina, V<strong>al</strong>entina, Alessia, Sara, Nicolo', Amanda, V<strong>al</strong>eria, Maurizia, Marta, Chiara, Serena, Clorinda, Barbara, Eleonora,<br />

Luana, V<strong>al</strong>entina, Martina.<br />

4°B: Federica, Francesca, Martina, Lidia, Jessica, Elisa, Angela, Ilaria, Martina, Chiara, Cristina, Elisabeth, Mattia, Mara, Gessica, Milena,<br />

Justine,<br />

4°C: Federica, Sara, Sara, Marta, Giulia, Beatrice, Roberta, Enrica, Giada, Irina, Monica, Marta, Roraima, Sara, Maria, Rossella, Katia,<br />

Elena, Serena.<br />

5°A: Marinella, Francesca, Giulia Bianca, V<strong>al</strong>entina, Serena, Erika Johana, Alice, Simona, Miriam, Lucrezia, Agnese, Tatiana, Alessandra,<br />

Ylenia, Giulia, Enrica, Cinzia, Denise, Francesca.<br />

5°B: V<strong>al</strong>entina, Agnese, Ilaria, Monia, Beatrice, Anna, Tania, V<strong>al</strong>entina, Deborah, V<strong>al</strong>entina, Stefania, Irene, Melissa, Tatiana, Erika, Vittorio,<br />

V<strong>al</strong>eria.<br />

5°C: Cristina, Ann<strong>al</strong>isa, Susanna, Alessia, Silvia, Fabiana, Giuliana, Giulia, Noemi, Irene, Sara, V<strong>al</strong>entina, Ana Maria, Noemi, Susanna,<br />

Veronica, Simona, Viola, Sonia, Lucrezia, Lisa, Miriam, Chiara, Denise.<br />

18


Scienze Soci<strong>al</strong>i<br />

1°A: Ilaria, Federica, Michela, Amandine, Evelyn, Elena, Ilaria, Elisa, Giulia, Alessia, Andreea, Alessia, Laura, Ylenia, Denise, V<strong>al</strong>entina,<br />

Arianna, Giulia, Alexandra, Alessia, Veronica, Anamaria, Letizia, Veronica, Chiara, Ann<strong>al</strong>isa, Natascia, Tiziana, Marika, Ilaria.<br />

1°B: Centaine, Miriam, Michaela,V<strong>al</strong>eria, Ilaria, Agostino, Miriana, Sara, Elisa, Giulia, Roberta, Monica, Anita, Federica, Elena, Arianna,<br />

Alexandra, Lucia, Cassandra, Francesca, Sonia, Chiara, Ilaria, Giulia, Barbara, Deborah, Martina, Elisa, Daniele, Gjylyana.<br />

1°C: Melissa, V<strong>al</strong>entina, Simone, Ioana, Martin, Andrea, Simone, Ilaria, Cristina, Sarah, Elisabetta, Ilaria, Irene, Giorgia, Simona, Alessia,<br />

Samanta, Deborah, Cristina, Denise, Althea, Caterina, Jessica, V<strong>al</strong>entina, Alessia, Jessica, V<strong>al</strong>entina, Marika.<br />

1°D: Marica, Federica, Stefania, Cristina, V<strong>al</strong>entina, Enrica, Daniela, Margherita, Brunilda, Jessica, Giulia, Sara, Debora, Anna, Giulia,<br />

Debora, Sonia, Emanuela, Andreea Ionela, Silvia, Naomi, Giulia, Alessia, S<strong>al</strong>vatrice, Johanna, Aurora, Giorgia, Lisa, Zijie.<br />

2°A: Federica, Michele, Martina, Giulia, Giulia, Stefania, Martina, Stefania, Patrizia Assunta, V<strong>al</strong>entina, Elisa V<strong>al</strong>entina, V<strong>al</strong>entina, Luca,<br />

Lorenzo, Roberta, Andrea, Elisa, Giulia, Renato, Fulvio, Jennifer, Fabiola, Serena, Sara, Sara.<br />

2°B: Alessandra, Iuliana Corina, Giulia, Michela, Alice, Federico, Tommaso, Luca, Sonia, Sabrina, Sandy, Camilla, Ann<strong>al</strong>isa, Yongsuo,<br />

Elisa, Ilaria, Chiara, Patrizia, Mery, Serena, Simona.<br />

2°C: Giada, Erika, V<strong>al</strong>entina, Erika, Gloria, Erika, Martina, Ilaria, Zuleika, Angela, V<strong>al</strong>entina, Giulia, Consuelo, Arianna, Martina, Sara,<br />

Maria Letizia, Martina, Alice, Barbara, Rocco, Annunziata, Alessandra, Giulia.<br />

2°D: Alessandra, Elisa, Alice, Gloria, Letizia, Krissy, Giulia, Vanessa, Chiara, Luigi, Giulia, Laura, Jessica, Marzia, Cristina, Ilaria, Giulia,<br />

Alessia, Ilaria.<br />

3°A: Giulia, Beatrice, Ilenia, Lucrezia, Joselito, Angelica, Eleonora, Serena, Karin, Serena, Mariangela, Giulia, Federica, Federico, Matteo,<br />

Noemi Maria, Maria Debora, Pierangelo, Giulia, Antonella.<br />

3°B: Erica, Stefania, V<strong>al</strong>entina, Giorgia, Daniela, V<strong>al</strong>entina, Manuela, Ornela, Debora, Francesca, Maurizio, Michele, Lara, Fabiola, Eleonora,<br />

Nicolo', Paola, Sarah Jane, Ilenia, Sharon, Noemi, Lucrezia, Laura, Charlotte, Claudia, V<strong>al</strong>entina.<br />

3°C: Noemi, Jessica, Serena, Sabrina, Erika, Anna, Domenica, Monica, Enrica, Luana, Alice, Melanie, Sara, Tamara, Veronica, Erica, Roberta,<br />

Michela.<br />

3°D: Roberta, Federica, Irene, Eliana, Andre', Federica, Jessica, Raffaella, Fabrizio, Laura, Alice, Simone, Eleonora, Ann<strong>al</strong>isa, Carola, Daria,<br />

Sonia, Manuela, Alessandra.<br />

4°A: Horia, Jessica, Ilaria, Claudia, Roberta, Giada Maria, Serena, Mary, Luca, Mauro, Francesca, Noemi, Veronica, Andrea Federica, Serena,<br />

Ilaria, Lara, Francesca.<br />

4°B: Katia, Elisa, Veronica, Sara, Maria Teresa, Cristina, Jessica, Monica, Veronica, Denyse, Ilenia, Stefania Mad<strong>al</strong>ina, Jessica, Andrea,<br />

Olga, Francesco, Chiara, Francesca,Elisa.<br />

4°C: Simone, Martina, Alessandra Maria, Marianna, Sara, Aurora, Silvia, Simona, Daniele, Martina, Nadia, Ambra, Jessica, Sonia, Milena,<br />

Mariemediatrice, Chiara, Marta, Chiara, Greta, Federica, Alice, Nadia, Serena.<br />

5°A: Stefano, Deborah, Marta, Francesca, Matteo, Ylenia, Luisella, Luca, Elisabetta, Irene, Francesco, Erica, Lidia, Andreea Mirabela,<br />

Gloria, Paola, Chiara, Federica.<br />

5°B: Madd<strong>al</strong>ena, Martina, Enrica, Alice, Verdiana, Eleonora, Enrica, Ilaria, Monica, Simona, Paolo, Federica Vittoria, Roberta, Giulia, Sara,<br />

V<strong>al</strong>eria, Roberta, Manuela Sara, Dedorah Alissia, Mounia, Giulia, Alessandra, V<strong>al</strong>eria, Ketty, Silvia, Martina, Chiara.<br />

5°C: Silvia, Chiara, V<strong>al</strong>eria Vittoria, Maria Laura, Chiara, Arianna Margherita, Giulia, Teresa, Ilaria, Sara, Ambra, Gabriel, Alfred, Martina,<br />

Emanuele, Giorgia, Sonia, Martina.<br />

Linguistico<br />

1°A: Irene, Andrea V<strong>al</strong>entina, Jessica Rachele, Moreno, Giulio, Alessandro, Chiara, Giada, Cristina, Yendry, Camilla , Lucrezia, Sara, V<strong>al</strong>entina,<br />

Letizia, Cinzia, Martina, Nicoleta, Giulia, Alessia, Beatrice, Alice, Francesca, Stefania, Cecilia, Oleksandra, Serena, Chiara, Beatrice<br />

1°B: Alessandro, Alessandra, Christopher, Silvia, Fabiana Stella, Chiara, Stefania, Chiara, Giulia, Martina, Elena, Chiara, Sofia, Linda, Mariaserena,<br />

Chiara, Irene, Cristina, Alice, Silvia, Debora, Francesca, Miriam, Gloria, Marta, Lucrezia, Sharon, Ambra, Veronica, V<strong>al</strong>entina.<br />

1°C: Jessica, Maria, Jean Marc, Noemi, Chiara, Marzia, Francesca, Raffaella, Viviana, Matteo Marco, Gabriela, Elena, Fabiola, Noemi, Debora,<br />

Anna, Giorgia, Rita, Carlotta, Federico, Giulia, Elisabeth, V<strong>al</strong>eria, Am<strong>al</strong>ia Andreea, Karin, Myriam, Martin, V<strong>al</strong>entina, Sara, Alessandra.<br />

2°A: Marta, Aurora, Paola, Chiara, Emily, Marta, Sabrina, Alessandra, Martina, Debora, Giuliana, Chiara, Simona, Luisa, Giulia Gabriella,<br />

Giuditta , Erika, Abdel Adim, Elena, Francesca, Silvia, Carolina, Angelica, Sara, Ritika, Elena, V<strong>al</strong>eria, Jennifer.<br />

2°B: Roberta, Denise, Silvia, Giulia, Ilaria, Martina, Mirko, Emanuela, Eleonora, Ruth, Miriam, Viviana, Milena , Marzia, Federica, Federica,<br />

Andrea, Kevin, Alice, Francesca, Esra, Shanel , Mirjam, Marzia, Marta, Sara.<br />

3°A: Angelica, V<strong>al</strong>entina, Gianluca, Elisa, Federica, V<strong>al</strong>erio, Veronica, Silvia, Silvia, V<strong>al</strong>entina, Chiara, Gaja, Lucia, Patrick, Ramona, V<strong>al</strong>eria,<br />

Renata, Gilda, Veronica, Alice.<br />

3°B: Marta, Alessia, V<strong>al</strong>entina, Veronica, Serena, Ilaria, Cristina, Morena, D<strong>al</strong>ila, Isabella, Giulia, Marta, Giulia, Chiara, Adriana, Chiara,<br />

Elena, Elisa, Arianna, Stella, Michela.<br />

3°C: Francesco, Vittoria, Alice, Anays, Arianna, Chiara, V<strong>al</strong>eria, Lorenzo, Serena, Eleonora, Roberta, Virginia, Martina, Jessica, Madd<strong>al</strong>ena,<br />

V<strong>al</strong>eria, Karim, Federica, Sara, Stefania, Rossana, Jennifer.<br />

4°A: Sara, Jodie, Roberta, V<strong>al</strong>eria, Giulia, Giorgia, Steve, Daniele, Giulia, Sarah, Andrea, Giulia, Fiammetta, Elena, Alice, Alessandro, Nadine,<br />

Chiara, Federica, Ilaria, Miriam, Ann<strong>al</strong>isa.<br />

4°B: Giulia, Jacopo, Gabriella, Davide, Patrizia, Federica, Jessica, V<strong>al</strong>entina, Cecilia, Chiara, Beatrice, Ilenia, Ilaria, Giulia, Michela, Sabina,<br />

Kassandra, Giulia, Sarah, Giulia, Elisa, Sarah, Adriano, Chiara, Giada.<br />

5°A: Federica, Samantha, Mariasole, Elena, Anna, Ilaria, Elena, Giulia, Ann<strong>al</strong>isa, Silvia, Francesco, Lucrezia, Elisa, Giulia, Michela, Ilaria,<br />

Cristina, Isabella, Giulia, Silvia, Myriam, Sonia.<br />

5°B: Cinzia, Giulia, Nicole, Alessia, Nazarena, Roberta, Luca, Karen, Michele, Irene, Giorgia, Maria, Beatrice, Sara, Arianna, Elena, Cristina,<br />

Eleonora, Elisa, Margherita, Francesca,<br />

A cura di Federica Noardo, Roberta Bariosco, 2BL Silvia Garis 3AL<br />

19


Lettere <strong>al</strong>la redazione<br />

D<strong>al</strong> Buniva ci scrivono<br />

Viaggio intercultur<strong>al</strong>e in Kenya<br />

Nel marzo 2007 quattro studenti dell’Istituto Michele Buniva,<br />

accompagnati d<strong>al</strong> preside Fulvio Gottero e d<strong>al</strong> vicepreside<br />

Bruno Marabotto, hanno preso parte a un viaggio con fin<strong>al</strong>ità<br />

intercultur<strong>al</strong>i in Kenya della durata di 10 giorni, organizzato<br />

dai missionari della Consolata.<br />

Tramite “Onda d’urto” hanno voluto rendere partecipi della<br />

loro esperienza anche agli studenti del <strong>Porporato</strong>.<br />

Quattro ragazzi, un viaggio e molte re<strong>al</strong>tà diverse, che<br />

pensiamo già di conoscere attraverso giorn<strong>al</strong>i, riviste e televisione,<br />

questo è stato il nostro viaggio in Kenya.<br />

Nairobi, la capit<strong>al</strong>e, è una città unica. Non solo per la<br />

drammatica miseria, ma per il contrasto che c’è fra questa<br />

miseria e la ricchezza. Centomila persone sono ricchissime,<br />

un milione e mezzo vivono nell’estrema povertà. In Kenya<br />

un bambino su quattro nasce m<strong>al</strong>ato di AIDS: questa m<strong>al</strong>attia<br />

lo condanna <strong>al</strong>l’ignoranza perché le scuole pubbliche non<br />

accettano bambini sieropositivi, eppure basterebbero solo<br />

500 euro l’anno per mantenere e istruire un bambino m<strong>al</strong>ato<br />

di AIDS.<br />

Impossibile rimanere indifferenti<br />

davanti a una situazione del genere:<br />

per questo dopo aver avuto la fortuna<br />

di partecipare a un simile viaggio ci<br />

siamo sentiti in dovere di far conoscere<br />

ai nostri coetanei ciò che può<br />

trasmettere una simile esperienza,<br />

perché solo con un contatto diretto e<br />

re<strong>al</strong>e ci si può rendere conto della<br />

drammatica situazione del Kenya,<br />

soprattutto della sua popolazione. Per<br />

questo abbiamo fatto numerosi incontri<br />

e re<strong>al</strong>izzato un DVD che è a<br />

disposizione di chi lo vuole vedere.<br />

È stata un’esperienza che è da ripetere e da diffondere per<br />

educare i ragazzi ad aprire gli occhi sul mondo, non rimanendo<br />

chiusi nella propria sfera di crist<strong>al</strong>lo, incoscienti di<br />

quello che ci capita attorno. È un modo formidabile per scoprire<br />

che tutti noi, d<strong>al</strong> primo <strong>al</strong>l’ultimo, siamo dipendenti gli<br />

uni dagli <strong>al</strong>tri. Per scoprire anche che siamo noi i benestanti,<br />

i ricchi, gli occident<strong>al</strong>i, la minoranza, che vivono sulla povertà<br />

di miliardi di persone.<br />

Tutti noi siamo cittadini del mondo ed è inutile far finta di<br />

nulla, chiudere gli occhi e pensare che tanto non si può far<br />

nulla. Non è così: ogni nostra piccola attività ha ripercussioni<br />

sul mondo, impercettibili e insignificanti da sole, ma enormi<br />

e importanti se accumulate tutte assieme.<br />

Francesco Cav<strong>al</strong>lone<br />

5°A/ ETA – Istituto Michele Buniva<br />

65- Giulia<br />

47- Chiara<br />

40- Federica<br />

38- Francesca<br />

38- Martina<br />

36- V<strong>al</strong>entina<br />

34- Sara<br />

29- Ilaria<br />

25- Elisa<br />

22- Elena<br />

I nomi più diffusi <strong>al</strong> <strong>Porporato</strong><br />

22- Alice<br />

22- Serena<br />

22- Cristina<br />

22- Silvia<br />

21-Alessia<br />

20- Jessica<br />

19- Andrea<br />

18- Marta<br />

15- Stefania<br />

14- V<strong>al</strong>eria<br />

13- Eleonora<br />

13- Roberta<br />

13- Veronica<br />

12- Michela<br />

12- Maria<br />

12- Alessandra<br />

11- Erika<br />

11- Lucrezia<br />

11- Arianna<br />

11- Sonia<br />

11- Alessandro<br />

10- Irene<br />

10- Beatrice<br />

10- Luca<br />

10- Carlotta<br />

Nomi unici<br />

Karen, Marika,<br />

Vittoria, Isabella,<br />

Fabiana, Samanta,<br />

Martin,<br />

Mamma… mi piacerebbe abbracciarti...<br />

sono qui sdraiata morente<br />

Pochi giorni fa, una mia amica mi ha inviato questa email;<br />

il suo unico commento era: “Non sorprenderti se,<br />

leggendo queste parole, le lacrime inonderanno il tuo<br />

viso”. E così è stato. Ora voglio render partecipi tutti i<br />

ragazzi del <strong>Porporato</strong>, e spero di riuscirci grazie ad<br />

“Onda d’urto”.<br />

“Mamma, sono uscita con<br />

amici.<br />

Sono andata ad una festa e<br />

mi sono ricordata quello che<br />

mi avevi detto: di non bere<br />

<strong>al</strong>colici.<br />

Mi hai chiesto di non bere<br />

visto che dovevo guidare,<br />

così ho bevuto una Sprite.<br />

Mi sono sentita orgogliosa<br />

di me stessa, anche per aver ascoltato il modo in cui,<br />

dolcemente, mi hai suggerito di non bere se dovevo<br />

guidare, <strong>al</strong> contrario di quello che mi dicono <strong>al</strong>cuni<br />

amici. Ho fatto una scelta sana e il tuo consiglio è stato<br />

giusto.<br />

Quando la festa è finita, la gente ha iniziato a guidare<br />

senza essere in condizioni di farlo. Io ho preso la macchina<br />

con la certezza che ero sobria. Non potevo immaginare,<br />

mamma, ciò che mi aspettava...<br />

Qu<strong>al</strong>cosa di inaspettato!<br />

Ora sono qui sdraiata sull'asf<strong>al</strong>to e sento un poliziotto<br />

che dice: "il ragazzo che ha provocato l'incidente era<br />

ubriaco". Mamma, la sua voce sembra così lontana...<br />

Il mio sangue è sparso dappertutto e sto cercando, con<br />

tutte le mie forze, di non piangere. Posso sentire i medici<br />

che dicono: "questa ragazza non ce la farà". Sono<br />

certa che il ragazzo <strong>al</strong>la guida dell'<strong>al</strong>tra macchina non<br />

se lo immaginava neanche, mentre andava a tutta velocità.<br />

Alla fine lui ha deciso di bere e io adesso devo<br />

morire… Perché le persone fanno tutto questo, mamma,<br />

sapendo che distruggeranno delle vite?<br />

Il dolore è come se mi pugn<strong>al</strong>asse con un centinaio di<br />

coltelli contemporaneamente.<br />

Dì a mia sorella di non spaventarsi, mamma, dì a papà<br />

di essere forte.<br />

Qu<strong>al</strong>cuno doveva dire a quel ragazzo che non si deve<br />

bere e guidare... Forse, se i suoi glielo avessero detto,<br />

io adesso sarei viva...<br />

La mia respirazione si fa sempre più debole e incomincio<br />

ad avere veramente paura... Questi sono i miei ultimi<br />

momenti, e mi sento così disperata... Mi piacerebbe<br />

poterti abbracciare mamma, mentre sono sdraiata, qui,<br />

morente. Mi piacerebbe dirti che ti voglio bene per<br />

questo... Ti voglio bene e... Addio”.<br />

Queste parole sono state scritte da un giorn<strong>al</strong>ista<br />

che era presente <strong>al</strong>l'incidente. La ragazza, mentre moriva,<br />

sussurrava queste parole e il giorn<strong>al</strong>ista scriveva...<br />

scioccato. Questo giorn<strong>al</strong>ista ha iniziato una<br />

campagna contro la guida in stato di ebbrezza. Se<br />

questo intervento è arrivato fino a te e lo cancelli...<br />

potresti perdere l'opportunità, anche se non bevi, di<br />

far capire a molte persone che la tua stessa vita è in<br />

pericolo. Questo piccolo gesto può fare la differenza,<br />

f<strong>al</strong>lo girare: LA VITA E' PREZIOSA!<br />

Silvia, 3AL<br />

20


Lettere <strong>al</strong>la redazione<br />

Appello<br />

Non imbrattiamo il <strong>Porporato</strong>!!<br />

In una settimana ben due episodi di m<strong>al</strong>educazione studentesca<br />

mi hanno colpito e ferito: il primo è stato il vedere<br />

il muro delle classi poste nella manica bassa delle ex<br />

scuderie imbrattato di cioccolata, l’<strong>al</strong>tro è la scritta volgare,<br />

in inglese (sic!), comparsa sul muro del corridoio<br />

del piano terreno. Che passi il primo episodio, perché pare<br />

non sia stato volontario, ma dovuto a una spinta che ha<br />

avuto come conseguenza le comiche <strong>al</strong>la Paperissima e lo<br />

schizzo sul muro, ma il secondo è stato fatto a<br />

bell’apposta, studiato e re<strong>al</strong>izzato di nascosto con<br />

l’intento di offendere e di deturpare. Se tutti facessero così<br />

che ne sarebbe del nostro bell’istituto? Lo stesso discorso<br />

v<strong>al</strong>e per la carta igienica nei bagni, di cui abbiamo<br />

già parlato l’anno scorso. Evitiamo di sprecarla e di<br />

buttarla per terra. Altrimenti con qu<strong>al</strong>e faccia andiamo<br />

poi a lamentarci d<strong>al</strong>la Preside che manca la carta igienica<br />

nei gabinetti? Prima che queste cose ce le facciano notare<br />

gli insegnanti o la dirigente scolastica cerchiamo di<br />

darci un giro noi studenti. Incominciamo a rendere ecologica<br />

la scuola a partire dai nostri comportamenti, solo<br />

dopo potremo rivendicare una scuola meno stressante (e<br />

quindi meno inquinante!) da parte degli insegnanti…<br />

Adesso vi racconto…<br />

la mia prima esperienza <strong>al</strong> <strong>Porporato</strong><br />

Il cambiamento tra scuola media e superiore è abbastanza<br />

notevole. Natur<strong>al</strong>mente, come in ogni scuola, ci sono i lati<br />

positivi e quelli negativi. Iniziamo con quelli positivi: questo<br />

istituto propone molte attività assai interessanti, sia sportive<br />

che di <strong>al</strong>tro tipo; per esempio esiste la squadra di p<strong>al</strong>lavolo<br />

dell’istituto, corsi sulla difesa person<strong>al</strong>e, nuoto, corsa campestre<br />

(<strong>al</strong>la qu<strong>al</strong>e però sono tenuti a partecipare tutti gli <strong>al</strong>lievi)<br />

c<strong>al</strong>cetto…; un’<strong>al</strong>tra attività è quella del giorn<strong>al</strong>e scolastico<br />

“Onda d’urto”, per il qu<strong>al</strong>e sto scrivendo questo articolo.<br />

Un’<strong>al</strong>tra cosa davvero comoda sono le macchinette di bevande<br />

e di merendine; ma anche le paninare durante<br />

l’interv<strong>al</strong>lo fanno un ottimo lavoro, offrendoci appunto bevande<br />

oppure svariati tipi di panini. È “lusso” che nella mia<br />

vecchia scuola non c’era. Ma non è finita qua. Un’<strong>al</strong>tra cosa<br />

bellissima sono i viaggi <strong>al</strong>l’estero che si incominciano a fare<br />

a partire d<strong>al</strong>la classe seconda (Francia, Inghilterra, Irlanda,<br />

Germania) per una settimana circa. Questa forse è una delle<br />

attività più belle!<br />

Ora però mi tocca svelare l’unica pecca, secondo me, di<br />

questa scuola: il sabato mattina <strong>al</strong>zarsi per andare a scuola è<br />

una cosa straziante! È ovvio che bisogna fare un tot. di ore<br />

settiman<strong>al</strong>i e quindi bisogna anche andare a scuola il sabato.<br />

Ma sono solo <strong>al</strong>l’inizio, quindi ben presto mi abituerò!<br />

Posso così concludere che come primina mi sono trovata<br />

bene in questo istituto, così penso anche i miei 29 compagni<br />

di classe (sono tanti eh?) e spero di trovarmi bene per <strong>al</strong>tri<br />

quattro anni…e mezzo!!<br />

Carlotta 1C L<br />

21<br />

DIZIONARIO INGLESE-PIEMONTESE<br />

Care-ask = Comune di Cherasco (CN)<br />

Cartoon = Carro a trazione anim<strong>al</strong>e (fig.Veicolo in pessimo<br />

stato di manutenzione)<br />

Cent = Ascolta (es: Cent see, Cent been, Cent so see)<br />

Cheat = Piccolo (Been cheat = Molto piccolo)<br />

Chess = Gabinetto<br />

Choke = Diverbio (cfr. C<strong>al</strong>l)<br />

Cigar-soon = Questi lavoranti (Cigar-soon soon fort /<br />

Questi lavoranti sono muscolosi)<br />

CNN = "Qui non c'é"<br />

Divertentismo<br />

Un minisondaggio un po’ intellettu<strong>al</strong>e e un po’ ironico<br />

che è stato proposto ad <strong>al</strong>cuni ragazzi/e di un istituto di<br />

cui non precisiamo il nome. Riportiamo le risposte più<br />

“gettonate” e quelle più divertenti. ( E voi cosa….)<br />

Che significa BASITO?<br />

44% sb<strong>al</strong>ordito (risposta esatta).<br />

30%non sa<br />

8% piccolo bacio in spagnolo<br />

3% una pianta<br />

3% un verso che si fa con la bocca<br />

2% un uomo basso<br />

ALTRE: una pietra, un uomo basato su principi perversi,<br />

un suono ben scandito.<br />

Il passato remoto del verbo NUOCERE<br />

28% io nocqui (risposta esatta)<br />

24% non sa<br />

11% io nuossi<br />

10% io nossi<br />

8% io noqui<br />

6% io nuocqui<br />

4% io nuoqui<br />

2% io nocetti<br />

2% io nuocei<br />

2% io nuocetti<br />

ALTRE: io noqqui, io nouocetti, io annoqqui.<br />

Barzellette divertentissime<br />

Cartellonistica da negozio…!<br />

Macelleria:<br />

Carne bovina ovina caprina suina pollina e coniglina<br />

Polleria:<br />

Si vendono uova fresche per bambini da succhiare<br />

Sfasciacarrozze:<br />

Qui si vendono automobili incidentate ma non rubate<br />

Negozio di fiori:<br />

Se mi cercate sono <strong>al</strong> cimitero... vivo<br />

Negozi di abbigliamento:<br />

Non andate <strong>al</strong>trove a farvi rubare, provate da noi;<br />

In questo negozio di quello che c'e' non manca niente;<br />

Al reparto bambini 3 <strong>al</strong> prezzo di 2;<br />

Si vendono impermeabili per bambini di gomma<br />

Autofficina:<br />

Venite una volta da noi e non andrete mai più da nessun'<strong>al</strong>tra<br />

parte<br />

Derattizzatori:<br />

Qui ultima cena per topi<br />

Meccanico:<br />

Si riparano biciclette anche rotte<br />

Giulia, 3a soc

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