Rivista N 7 luglio 2003 - Adaci
Rivista N 7 luglio 2003 - Adaci
Rivista N 7 luglio 2003 - Adaci
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Associazione<br />
Italiana<br />
di Management degli Approvvigionamenti<br />
Editore: ADACI<br />
Viale D. Ranzoni, 17 - 20149 Milano<br />
tel. 02 40072474 - fax 02 40090246<br />
e-mail: segreteriasede@adaci.it<br />
Direttore responsabile:<br />
Michele Anzivino<br />
Hanno collaborato a questo numero:<br />
Michele Anzivino,<br />
Marcella Berta Mauri,<br />
Filippo De Ferrari,<br />
Giuliano Marcenaro,<br />
Daniele Prudenzano,<br />
Enrico Zingales.<br />
Redazione:<br />
ADACI - Viale D. Ranzoni,17<br />
20149 Milano<br />
tel. 02 40072474 - fax 02 40090246<br />
e-mail: segreteriasede@adaci.it<br />
Stampa:<br />
Poligrafica Boroni S.r.l.<br />
Via Butti 7 - Milano<br />
Progetto grafico:<br />
Iride S.r.l.<br />
in questo numero<br />
6<br />
3<br />
Informazioni<br />
Formazione e Promozione<br />
Comunicazioni - Cronache<br />
Approvvigionare: bilancio del primo anno<br />
Nuovi soci <strong>2003</strong> - Assemblea Nazionale<br />
Green Purchasing<br />
Temi professionali<br />
Il compratore tra etica e profitto d’impresa<br />
Sistemi informativi per gli acquisti in aziende di servizi<br />
Parlare col corpo<br />
12<br />
Incontri<br />
1° Workshop <strong>2003</strong><br />
15<br />
Digressioni<br />
Letture ed altro<br />
16<br />
Corsi ADACI: Il mestiere del Formatore<br />
nel prossimo numero<br />
Supply chain? No: network<br />
Il fornitore imposto<br />
Interviste<br />
È vietata la riproduzione anche parziale dei contenuti di questa pubblicazione senza l’autorizzazione scritta dell’Editore<br />
Autorizzazione del Tribunale di Milano n° 294 del 20/5/2002• Spedizione in A.P. - Art.2 comma 20/C legge 662/96 - Milano • Distribuzione gratuita<br />
2<br />
n. 7<br />
anno 2 n. 7 <strong>luglio</strong><br />
www.adaci.it<br />
<strong>2003</strong>
2<br />
INFORMAZIONI<br />
Formazione e Promozione<br />
Anno <strong>2003</strong><br />
CORSI SPECIALISTICI DI MANAGEMENT DEGLI APPROVVIGIONAMENTI<br />
23 settembre - Milano<br />
Il bilancio come strumento di analisi per il<br />
marketing d’acquisto<br />
Presentazione, alla luce dei nuovi scenari di impresa e di mercato<br />
(globalizzazione, new-economy, net-economy, enronite, ecc.), di una<br />
aggiornata metodologia e tecnica operativa di interpretazione-analisi del<br />
bilancio, indispensabile strumento del management d’acquisto nella<br />
valutazione dell’affidabilità economica e finanziaria dei fornitori.<br />
30 settembre - Milano<br />
I nuovi strumenti d’acquisto: marketplaces, futuro<br />
vero o solo … idee<br />
Applicazioni Internet dedicate alla funzione acquisti (e-commerce ed esourcing;<br />
rassegna principali marketplaces e loro funzionalità tipiche:<br />
RFT, REP, RFQ, Cataloghi, Auction, Supply Chain): reali costi/benefici,<br />
difficoltà tecniche/tecnologiche, modelli di business, problemi ed<br />
opportunità in azienda, trends a breve.<br />
24-25 settembre e 1-2 ottobre - Milano<br />
(frequenza: intero giorno 9-17)<br />
23, 25, 27, 29 settembre e 1, 3 ottobre - Bologna<br />
(frequenza serale: 18-22,30 - sabato 27: 9-13)<br />
Tariffe (Euro - SIVA): Soci ADACI (1.400) - Non Soci (1.600)<br />
(Emilia-Romagna, Marche)<br />
17 e 19 settembre (14,30-20)<br />
Bologna - “Holiday Inn”<br />
Tariffe (Euro - SIVA): Soci ADACI (400) - Non Soci (550)<br />
N.B.: riduzioni per altri iscritti della stessa azienda:<br />
72 Euro per 2° e 139 Euro per successivi<br />
(Lombardia-Liguria, Piemonte)<br />
26 settembre (9-17) Arese (MI) - “Villa la Valera”<br />
Tariffe (Euro - SIVA): Soci ADACI (260) - Non Soci (400)<br />
N.B.: riduzione di 30 Euro per Soci ADACI che<br />
hanno partecipato a Workshop anno 2002<br />
(Tre Venezie)<br />
26 settembre (9-18) Padova - “Le Padovanelle”<br />
Tariffe (Euro - SIVA): Soci ADACI (230) - Non Soci (365)<br />
Approvvigionare<br />
Approvvigionare<br />
n. 7<br />
Tariffe (Euro - SIVA): Soci ADACI (600) - Non Soci (800)<br />
Luglio <strong>2003</strong><br />
<strong>Adaci</strong> Centro e Sezioni territoriali<br />
FORMAZIONE DI BASE<br />
3 ottobre - Padova<br />
Il personale dell’ ufficio acquisti: delegare e<br />
motivare per vincere!<br />
Principi e metodologie per riprogettare l’organizzazione acquisti,<br />
ottimizzare i processi operativi, impostare un piano di sviluppo delle<br />
risorse: la leva motivazionale; il clima dell’ufficio; il processo di delega e<br />
l’organizzazione del team di lavoro; le figure nella funzione acquisti; gli<br />
indicatori ed i parametri di efficienza/efficacia.<br />
7 ottobre - Milano<br />
Un approccio strategico all’abbattimento dei<br />
costi: Down Cost Management<br />
Il DCM (Down Cost Management) è un processo che persegue l’obiettivo<br />
di ridurre i costi dei prodotti e dei servizi dell’azienda secondo una logica<br />
di priorità A-B-C (analisi fabbisogni per Classe Merceologica e dei cost<br />
driver per CM), individuando obiettivi, sviluppando azioni innovative e<br />
controllando i risultati.<br />
Rivolto a tutti coloro che si avviano al ruolo di approvvigionatori o gestori<br />
dei materiali, il Corso offre un’ampia e sintetica panoramica di base delle<br />
competenze e degli strumenti aggiornati per gestire con efficacia il<br />
processo di rifornimento e i rapporti di fornitura<br />
Contenuti: Quadro economico-aziendale di riferimento - Politiche degli<br />
approvvigionamenti - Contrattualistica - Processo d’acquisto -<br />
Impostazione approvvigionamenti, analisi portafoglio e prezzi -<br />
Programmazione e budget approvvigionamenti - Marketing<br />
d’approvvigionamento e Gestione Fornitori - Comunicazione e<br />
Negoziazione - Gestione Materiali - Sistema Informativo e rete.<br />
WORKSHOP <strong>2003</strong><br />
Preparazione del Budget degli Approvvigionamenti per l’anno 2004.<br />
Esame e confronto sull’andamento dei mercati, con tutti i partecipanti e<br />
con le testimonianze di economisti, rappresentanti del mondo<br />
imprenditoriale e manager di aziende di risonanza nazionale; al fine di<br />
acquisire utili elementi per anticipare i tempi e di tenere costantemente<br />
allineati i piani strategici aziendali con il mondo circostante, per<br />
raggiungere gli obiettivi prefissati.<br />
Budget ed indici previsionali: esame del mercato e previsioni.<br />
Il tradizionale incontro tra approvvigionatori di numerosi settori di attività<br />
(suddivisi in gruppi di lavoro specialistici) è supportato da relazioni di<br />
esperti esterni sui fondamentali dell’economia, degli andamenti valutari<br />
e delle tendenze dei mercati; consentendo così un proficuo scambio di<br />
informazioni sull’andamento dei mercati dei principali fattori di costo.<br />
Indici previsionali per la definizione del Budget Acquisti anno 2004.<br />
Nella mattinata, le relazioni di esperti economici sulle principali classi<br />
merceologiche del settore industriale e manifatturiero. Nel pomeriggio,<br />
gruppi di lavoro composti tra i partecipanti, suddivisi per classi<br />
merceologiche, per l’esame congiunto dei consuntivi del <strong>2003</strong> e delle<br />
previsioni per il 2004<br />
N.B.: I Corsi a pagamento sono svolti da docenti certificati ADACI ed organizzati a cura di ADACI Formanagement Srl<br />
Per iscrizione ed ogni altra informazione, consultare il sito “www.adaci.it” e rivolgersi alla segreteria dell’ADACI<br />
(e-mail: Formanagement@adaci.it - Tel. 02 40072474 - Fax 02 40090246
COMUNICAZIONI E CRONACHE<br />
Approvvigionare<br />
Approvvigionare entra, con questo numero, nel suo<br />
secondo anno di vita. Concepita e diffusa per iniziativa<br />
e nell’ambito della Sezione Lombardia/Liguria, con<br />
l’obiettivo di riattivare almeno in parte quel canale di<br />
comunicazione con i Soci venuto meno con la<br />
cessazione di Comprare Oggi, la nostra pubblicazione<br />
è stata oggetto di lusinghieri apprezzamenti e sembra<br />
incontrare interesse e favore crescenti. Con poche ed<br />
essenziali risorse materiali, ma con una inesauribile<br />
riserva di idee e di spirito di collaborazione, un piccolo<br />
gruppo di persone si è fortemente impegnato in<br />
un’avventura che promette come unico compenso<br />
l’onore ed il rischio della propria firma su una pagina.<br />
Con serietà e passione, abbiamo costruito parola per<br />
parola le nostre sedici pagine, ospitando riflessioni,<br />
approfondimenti culturali ed informazioni sulla nostra<br />
attività professionale e sugli eventi associativi più<br />
significativi. Abbiamo scelto un tipo di presentazione<br />
ed un profilo di comunicazione che tende a privilegiare<br />
nel suo corpus centrale i temi professionali (esposti<br />
con brevità essenziale, in forma di articoli, interviste,<br />
discussioni, resoconti di incontri, ecc.), accompagnati,<br />
quasi come un contorno: nella prima parte, da<br />
informazioni, comunicazioni e cronache sociali, talora<br />
trattate con ironica leggerezza; nella parte finale, con<br />
un minimo spazio, da una proposta di lettura e da<br />
qualche divagazione curiosa o digressione sorridente.<br />
Nell’ultima pagina di copertina, abbiamo promosso, di<br />
volta in volta, l’evento più significativo concomitante o<br />
successivo alla data di spedizione della rivista. Ci è<br />
parso, così, con una proposta di “pezzi” di varia e<br />
rapida lettura, di poter meglio riuscire a catturare<br />
l’attenzione e la curiosità dei nostri lettori, suscitando<br />
in loro un interesse ed un piacere sufficiente a<br />
garantire una duratura, se non costante, presenza della<br />
nostra rivista sulla loro scrivania. La limitatezza degli<br />
spazi disponibili e la possibilità di avere tariffe<br />
agevolate di spedizione ci hanno anche indotto a non<br />
preoccuparci di ricercare affannosamente supporti ed<br />
introiti pubblicitari a sostegno dei costi di edizione;<br />
siamo peraltro convinti che la loro assenza conferisce<br />
al nostro periodico un visibile segno di indipendenza e<br />
di autonomia, rafforzando la componente etica della<br />
nostra immagine professionale. La stessa semplicità e<br />
Relatori d’eccezione al 1° WORKSHOP <strong>2003</strong><br />
Area Lombardia-Liguria e Piemonte:<br />
Roberto Capezzuoli (Giornalista deI Sole-24 Ore)<br />
Franco Goi (Direttore Tecnologie Chimiche News)<br />
Michele Perini (Presidente Assolombarda)<br />
Stefano Parisi (Direttore Generale Confindustria)<br />
Maurilio Sartor (Consigliere Nazionale ADACI)<br />
(da sinistra nella foto - nostro servizio a pag. 12)<br />
bilancio del primo anno<br />
severità della veste grafica, giocata sulle due tonalità<br />
blu e grigie del logo ADACI ed imposta da una<br />
calibrata autosufficienza, ci sembra concorrere al<br />
medesimo risultato. Infatti, ci interessano più i<br />
contenuti che non l’aspetto brillante e colorato;<br />
perseguiamo la partecipazione e lo scambio di idee,<br />
che ci facciano attori impegnati e non meri spettatori.<br />
Per questo siamo grati a tutti coloro che ci hanno<br />
sostenuto ed hanno collaborato nella ricerca<br />
quotidiana dei contenuti informativi e professionali da<br />
trattare nella nostra rivista, consentendoci non solo di<br />
toccare alcuni dei temi più significativi della nostra<br />
funzione, ma anche di informare puntualmente sulle<br />
attività associative. Alcuni di loro sono Soci ben noti,<br />
divenuti ormai, per così dire, titolari nella squadra di<br />
Approvvigionare (parliamo di: de Cal, De Ferrari,<br />
Giananti, Prudenzano, Zingales), mentre altri sono<br />
entrati in gioco di volta in volta: Soci (Abbate, Berta<br />
Mauri, de Donno, Lovecchio, Marnoni) ed anche non<br />
Soci (Bosi, Cesari). Grazie a loro abbiamo anche<br />
potuto raccogliere un sufficiente numero di articoli<br />
concorrenti al “Premio Antonio Landi”, indetto con la<br />
nascita della nostra rivista, consentendoci di onorare<br />
debitamente la memoria del nostro Maestro;<br />
l’assegnazione del premio sarà fatta in occasione del<br />
prossimo Workshop di Settembre <strong>2003</strong> (e se ne darà<br />
notizia nel prossimo numero). A tutti gli altri Soci, che<br />
ci hanno seguito e letto in questo primo anno di vita di<br />
Approvvigionare, ed ai nuovi Soci, che ci leggono per<br />
la prima volta, rivolgiamo un caloroso appello a divenire<br />
anch’essi attori, dando un concreto contributo per la<br />
nostra rivista: inviandoci articoli e suggerimenti;<br />
promuovendone direttamente la diffusione; dandoci<br />
indirizzi di persone e aziende interessati e<br />
potenzialmente associabili all’ADACI; ecc.<br />
Scriveteci, comunque. Abbiamo attivato, per questo,<br />
un indirizzo e.mail riservato alla nostra rivista:<br />
approvvigionare@adaci.it<br />
Inoltre, dal 1° settembre <strong>2003</strong>, Approvvigionare sarà<br />
disponibile sul sito Internet: www.adaci.it - ove tutti i<br />
numeri editi potranno essere consultati, con l’aiuto di<br />
un indice di ricerca.<br />
La Redazione (Michele Anzivino e Giuliano Marcenaro)<br />
www.adaci.it<br />
3
4<br />
COMUNICAZIONI E CRONACHE<br />
Approvvigionare<br />
Approvvigionare<br />
Approvvigionare<br />
Approvvigionare<br />
Benvenuto ai nuovi soci ADACI<br />
Nel 1° trimestre <strong>2003</strong> hanno aderito all’ADACI n. 215 nuovi soci ( $= Soci Sostenitori), così ripartiti tra le Sezioni:<br />
Lombardia/Liguria: 58 - Toscana/Umbria: 56 - Emilia-Romagna/Marche: 41 - Piemonte: 28 - Tre Venezie: 20 - Lazio:12<br />
Sezione Lombardia - Liguria<br />
Arosio Ing. Andrea Kone Spa<br />
Baiardi Giuseppe Fiat Om Carrelli Elevatori Spa<br />
Balbi Ing. Nicola Mastra Srl<br />
Balzo Ing. Lorenzo Piaggio Aero Industries Spa<br />
Bardelli Graziano Carton Box Italia Srl<br />
Bassin Ing. Philippe E. Galbani Spa<br />
Benea Ing. Paolo Pirelli Pneumatici Spa<br />
Berta Mauri Ing. Marcella Hewlett-Packard Italiana Srl<br />
Bonanomi Maurizio Gruppo Synergico Spa<br />
Brunazzo Ing. Roberto Bticino Spa<br />
Capoferri Dott. Mauro Dmv Stainless Italia Srl<br />
Carbone Dott. Massimo Ansaldo Segn. Ferroviario Spa<br />
Carulli Dott.ssa Carmela Boehringer Ingelheim Italia Spa<br />
Cipolla Dott. Alberto Rs Components Spa<br />
Cortivo Dott.ssa Nicoletta Unicredit<br />
Dattolo Dott.ssa Antonella Sifalberghi Srl Dir. Comm. ($)<br />
Degara Dott. Enrico Ykk Italia Spa<br />
Della Bernarda Mario Dibi Srl<br />
Felcaro Dott.ssa Paola Ocean Spa<br />
Ferracane Ermes Az.Gen.Servizimunicipali Veron<br />
Ferrari Ing. Giuseppe Brembo Spa<br />
Ferrari Rag. Alfredo Rino .<br />
Fincato Ing. Paolo Bravo Solution<br />
Fontana Lia Ing. Angelo Gkn Fad Spa<br />
Foresi Dott. Marco Lease Plan Italia Spa<br />
Grandi Marco Ykk Italia Spa<br />
Hannappel Alessandro Sifalberghi Srl Dir. Comm. ($)<br />
Hoffmann Alfred Honeywell Ineco<br />
Initi Massimo Unisys Italia Spa<br />
Ivaldi Dott. Francesco Universal Building Srl<br />
Lanzani Alberto Ocean Spa<br />
Lo Curto Cristina Nuova Termostampi Spa<br />
Lorenzetti Ing. Marco Sandvik Sorting System Spa<br />
Maisto M. Patrizia <strong>Adaci</strong> Formanagement Srl<br />
Manzoni Nicola Gima Spa<br />
Mariano Mauro Aermacchi Spa<br />
Martini Luca Sk Wellman Spa<br />
Massaro Giorgio Icib Ind.Chimiche Bonelli Spa<br />
Mauro Valentino (Socio Studente)<br />
Mazzola Ing. Stefano American Standard Italia Srl<br />
Menichini Massimiliano Domoplast Srl<br />
Michelazzo Andrea Mp Filtri Spa<br />
Napolitano Luigi Trasfor Spa<br />
Nava Avv. Stefano .<br />
Olcese Adolfo Datasiel Spa<br />
Piovan Stefano Sia Srl<br />
Polli Sergio Vallourec Italiana Spa<br />
Rabuffetti Andrea A - 27 Srl<br />
Rossetti Claudia Sia Spa<br />
Sargiani Dott. Marco Sivam Spa<br />
Sartirana Andrea Cameo Spa<br />
Syben Ing. Norbert Tubi Gomma Tirrena Spa<br />
Taccone Franco Baerlocher Italia Spa<br />
Takahashi Dott. Yoshiaki Ykk Italia Spa<br />
Terrazzani Ing. Katiuscia Robert Bosch Spa<br />
Toppi Laura Sia Spa<br />
Villani Alessandro Componenti Vending Spa<br />
Zaupa Paolo Sanyo Argo Clima<br />
n. 74<br />
Luglio Gennaio <strong>2003</strong> <strong>2003</strong><br />
Sezione Toscana / Umbria<br />
Antonini Sergio Imet Spa Telecomunicazioni<br />
Balloni Marina Eli Lilly Italia Spa<br />
Barbero Franco Foundry Machining<br />
Bartoletti Franco Meoni E Bartoletti Spa<br />
Bencini Enrico Solfer Componenti Spa<br />
Bianchi Claudio Microfusioni Valtiberine<br />
Biasci Paola Omya Spa<br />
Bracaloni Ing. Stefano Scatolificio Ars Srl<br />
Butori Stefano A.S.A. Az. Servizi Ambientali<br />
Caglio Marco Ceteco Spa<br />
Cappellini Ing. Franco Alfaplast<br />
Castagna Dott.ssa Cristina A.S.A. Az. Servizi Ambientali<br />
Cavallini Marco S.L.I. Mec Srl<br />
Celentano Massimiliano Whitehead Alenia<br />
Ciocchetti Gianluca Endesa Italia<br />
Cioncolini Massimo Aquapress Srl<br />
Cozza Mauro Endesa Italia Srl<br />
Delgadillo Rodrigo Ernesto Paolino Bacci Srl<br />
Di Gregorio Paolo Di-No Di Di Gregorio E C Snc<br />
Donati Stefano Donati Srl<br />
Ferretti Alessandro Boehringer Ingelheim Italia Spa<br />
Franchi Ing. Sergio Seac Srl<br />
Furno Dott.ssa Arabella Trenitalia Spa Utmr I.B.U.L. ($)<br />
Galastri Francesco Boehringer Ingelheim Italiaspa<br />
Giaconi Mario Piaggio Spa<br />
Giannoni Michele Presystem Srl<br />
Gilardi Guido Ute Spa<br />
Gubbiotti Ing. Luciano Trenitalia Spa Utmr IB.U.L. ($)<br />
Landi Corrado Tipografia Monteserra Snc<br />
Leonardi Massimo Leonardi Rapp. Industriali<br />
Lombrici Stefano Clam Soc. Coop Arl<br />
Lorenzini Eugenio Piaggio<br />
Lucarelli Andrea (Socio Studente)<br />
Lucherini Gianluca Whitehead Alenia<br />
Martini Andrea Pirelli Pneumatici Spa<br />
Monari Dott. Marco Somec<br />
Olivieri Andrea La Toscana Impianti Srl<br />
Pacciani Marco Interplast Srl<br />
Pagliaro Claudio Mpt Plastica Srl<br />
Palazzeschi Roberta Boehringer Ingelheim Italia spa<br />
Parri Faliero Toscana Cubic Center Srl<br />
Pellicoro Ing. Vincenzo Piaggio & C. Spa<br />
Pieracci Francesco Pieracci Meccanica Spa<br />
Pizzetti Stefano Rodacciai<br />
Poli Claudia Poli Electron Srl<br />
Proto Dott.ssa Cristina Eli Lilly Italia Spa<br />
Pucciarelli Dott. Gianni Fosber Spa<br />
Sessoli Andrea Cms<br />
Spigai Michael Omg Srl<br />
Tani Huguette Eli Lilly Italia Spa<br />
Taviani Fabio Mpt Plastica Srl<br />
Tognarelli Andrea Piaggio & C Spa<br />
Vallecchi Dott.ssa Paola Sumar Spa<br />
Vannini Elena Eli Lilly Italia Spa<br />
Vitulano Carina Susanna Piaggio<br />
Viviani Ferdinando Presso Fonderie Srl<br />
Rinnovo Quote Sociali Anno <strong>2003</strong><br />
Rivolgiamo un pressante invito ai Soci che, solo per una banale dimenticanza, non hanno<br />
ancora pagato la propria quota annuale di iscrizione all’Associazione, affinché vi provvedano entro il corrente mese di <strong>luglio</strong>.<br />
Successivamente a tale data, Approvvigionare non potrà più essere inviato a coloro che non risultassero in regola.
COMUNICAZIONI E CRONACHE<br />
Situazione Patrimoniale<br />
21 giugno <strong>2003</strong> Assemblea Nazionale ADACI<br />
Nel giorno più lungo dell’anno, complice un clima<br />
torrido, un ridotto numero di partecipanti (n. 29<br />
presenti, portatori di altre 26 deleghe), nel tempo<br />
minimo di poco più di due ore, ha animato l’annuale<br />
Assemblea Nazionale dell’ADACI, svoltasi a Milano,<br />
presso la ben attrezzata e fresca sala Falck,<br />
gentilmente messa a disposizione da Assolombarda (a<br />
testimonianza e riconoscimento della fattiva<br />
collaborazione da tempo in corso tra le due<br />
Associazioni). Il Presidente Atti ha introdotto e regolato<br />
gli interventi dei principali responsabili delle attività,<br />
che sono stati tutti improntati alla massima sintesi, pur<br />
nella chiarezza e completezza dei temi.<br />
Innanzitutto, con riguardo alla fedeltà associativa, Atti<br />
ha proposto all’Assemblea, ottenendone<br />
l’approvazione, la nomina di due nuovi Soci Onorari<br />
(entrambi attivi in ADACI da 30 anni: Vinci della<br />
Sezione Piemonte - presente e caldamente<br />
festeggiato - e Soldaini della Sezione Toscana - con un<br />
plauso a distanza), che vanno a raggiungere la<br />
pattuglia d’onore ADACI: costituita, ad oggi, da 18<br />
amici-maestri, la cui fedeltà associativa non sarà più<br />
messa alla prova del rinnovo annuale delle quote (non<br />
è permesso dimettersi da “socio onorario”, ma è<br />
obbligatorio continuare a servire e promuovere<br />
l’Associazione!).<br />
Poi, in rapida successione, è stato tracciato il quadro<br />
delle attività svolte nel 2002, di quelle in corso e future.<br />
Festa ha descritto il nuovo approccio del gruppo<br />
“Ricerca e Sviluppo”, concretezza quotidiana e<br />
sguardo lungo sull’evoluzione della professione, in<br />
rapporto al mondo delle imprese, dell’università e<br />
della società civile: sviluppo della certificazione dei<br />
soci (altri 25 ne stanno completando l’iter), analisi dei<br />
nuovi profili professionali e nuovo modello di<br />
certificazione; formulazione di linee guida per<br />
l’organizzazione della formazione e ristrutturazione<br />
conseguente dei corsi; consolidamento di un centro<br />
studi aperto alle competenze universitarie ed<br />
imprenditoriali e promozione di un’adeguata<br />
pubblicistica; ecc.<br />
Sartor ha illustrato il bilancio al 31 dicembre 2002<br />
(approvato all’unanimità dall’Assemblea e<br />
sinteticamente riportato in calce), contraddistinto da<br />
Attività Passività<br />
Immobilizzazioni finanziarie (AFM) 30.987<br />
Immobilizzazioni (spese pluriennali) 6.789<br />
Liquidità (cassa-C/C) 28.681<br />
Crediti (clienti, progetto Items) 301.725<br />
Crediti Vari (erario, ist. previdenza) 5.847<br />
Acconto imposte esercizio in corso 4.820<br />
Depositi cauzionali 2.694<br />
Ratei, risconti, arrotondam. 10.813<br />
Totale Attivo 392.357<br />
Bilancio ADACI al 31 dicembre 2002<br />
Avanzo gestioni precedenti 19.492<br />
Fondo ammortamento -<br />
Fondo rischi (progetto Items) 117.827<br />
Debiti verso Banche 42.968<br />
Debito verso Fornitori 63.390<br />
Debiti verso controllata (AFM) 81.056<br />
Debiti cari (clienti, erario 1.311<br />
Ratei, riscontri passivi, arrotond. 66.357<br />
Totale Positivo 392.357<br />
Avanzo esercizio al lordo imposte 0<br />
oculata prudenza amministrativa, a causa<br />
dell’esposizione finanziaria accumulata per il progetto<br />
“ITEMS”, conclusosi a fine 2001, ma solo in questi<br />
giorni liquidato dal Ministero del Lavoro. Maggiori<br />
iniziative sono possibili dall’anno in corso (soprattutto<br />
investimenti in Ricerca e Sviluppo), il cui budget può<br />
godere di quote di riserve derivate dal progetto<br />
“ITEMS”. Resta fondamentale l’attenzione ai costi, la<br />
cui struttura è poco comprimibile rispetto alle attività<br />
svolte; occorre peraltro un maggior sviluppo dei ricavi,<br />
sia per quanto riguarda le quote associative (il numero<br />
dei soci fatica a schiodarsi dalla quota 1.400, mentre<br />
il turn-over continua ad essere molto alto), sia per le<br />
attività sponsorizzate. Il budget <strong>2003</strong> è poi approvato,<br />
con una sola astensione e con una generale<br />
raccomandazione a vigilare sulle spese ed a<br />
promuovere l’associazione.<br />
Patanè ha riferito sullo sviluppo della formazione, vista<br />
dalla parte associativa (Ricerca e Sviluppo) e dalla<br />
parte commerciale (la società <strong>Adaci</strong> Formanagement<br />
Srl), sottolineando in particolare quanto si sta<br />
realizzando per migliorare la presentazione e la<br />
pubblicizzazione (tra cui: il catalogo 2004 sarà<br />
distribuito in allegato al numero di ottobre di<br />
Espansione - 30.000 copie!).<br />
Zarantonello ha dato notizia delle possibilità di<br />
riavviare una rivista nazionale, attualmente in esame,<br />
con tutte le implicazioni di risorse materiali ed umane<br />
concretamente disponibili.<br />
Infine, Tortiroli, amministratore di “<strong>Adaci</strong><br />
Formanagement Srl” a lui affidata dal Socio Unico<br />
ADACI da ormai quattro anni, ha tratteggiato per<br />
sommi capi lo sviluppo della società di formazione,<br />
attuato con gradualità e concretezza, secondo lo<br />
slogan “Fare ciò che è permesso con i soldi che si<br />
hanno”. L’utile maturato in ciascun anno ha consentito<br />
di accumulare un sufficiente capitale proprio, di<br />
investire in strutture organizzative (nuovo sito Internet<br />
- cablaggio rete locale) usufruibili anche<br />
dall’Associazione, oltre che di distribuire un dividendo.<br />
Atti chiude i lavori, dando notizia che il prossimo<br />
Convegno Nazionale del 2004 sarà tenuto in<br />
Toscana.<br />
Ricavi Costi<br />
Quote e contributi associativi 210.577<br />
Ricavi commerciali 94.964<br />
(formazione, pubblicità, sponsor)<br />
Interessi attivi vari 672<br />
Dividendi da AFM 0<br />
Sopravvenienze e Abbuoni 30.625<br />
Totale Ricavi 336.838<br />
www.adaci.it<br />
5<br />
Costi istituzionali 112.371<br />
Costi commerciali 67.704<br />
(seminari, notiziari, manifest.)<br />
Spese generali istituzionali 110.844<br />
Spese generali commerciali 43.640<br />
Spese indeducibili e di capitale 2.279<br />
Totale Costi e Spese 336.838<br />
Utile esercizio al lordo imposte 0<br />
N.B.: “AFM” = <strong>Adaci</strong> Formanagement S.r.l. (azienda di cui ADACI è Socio unico)<br />
(importi in Euro)
6<br />
TEMI PROFESSIONALI<br />
Il compratore tra etica e profitto d’impresa<br />
L’attività imprenditoriale si alimenta, oltre che di<br />
profitto, di consenso sociale. Questo principio è ormai<br />
una costante delle business strategies aziendali,<br />
quasi una condizione funzionale alla sopravvivenza ed<br />
allo sviluppo nella società del XXI<br />
secolo. Ma non è sempre stato<br />
così. La presa di coscienza della<br />
responsabilità sociale dell’imprenditore<br />
ha dovuto fare i<br />
conti con il neoliberalismo della<br />
prima metà del secolo passato.<br />
Allora il Premio Nobel F. A. Hayek,<br />
dell’Università di Chicago, ed il<br />
Prof. Ludwig von Mises –<br />
fondatore, con il suo Istituto<br />
Austriaco per lo Studio della<br />
Congiuntura, del primo moderno<br />
monitoraggio in economia –<br />
avevano sostenuto che l’individuo<br />
persegue legittimamente i propri<br />
obiettivi economici in piena libertà ed autonomia: nella<br />
giungla degli affari chi prevale è solo il migliore, e la<br />
Vittoria viene assegnata all’Imprenditore da quel<br />
Giudice inappellabile che è il Mercato. L’Azienda ha il<br />
dovere di crescere e basta.<br />
Questa filosofia ha nutrito una generazione di<br />
operatori–businessmen aggressivi ed insieme<br />
spregiudicati, indirizzati al profitto come priorità<br />
assoluta e sufficiente; nonché, per conseguenza, una<br />
schiera di Compratori concentrati – e premiati –<br />
prevalentemente sul ‘saving’ prodotto dalla loro<br />
Funzione.<br />
Una vantaggiosa convergenza di obiettivi etici<br />
e commerciali<br />
Il coinvolgimento sociale dell’imprenditore si è esteso<br />
negli anni ’70 al rispetto della privacy dell’individuo,<br />
della salute e della sicurezza e, in capo ad un’altra<br />
decade, alla salvaguardia dell’ambiente ed ai<br />
comportamenti ecologici (‘chi inquina paga’). Poi, la<br />
massima Autorità morale ha affermato che il profitto è<br />
‘un regolatore, ma non l’unico, della vita dell’azienda’<br />
(Giovanni Paolo II, 1°maggio 1991, Enciclica<br />
‘Centesimus Annus’, IV, 35). L’imprenditore, oltre ad<br />
essere assolutamente onesto e corretto – questo non<br />
è in discussione – deve misurarsi con la comunità,<br />
deve farsi accettare da essa, dimostrare amicizia<br />
verso l’ambiente, non ledere i diritti umani, anzi,<br />
promuoverli, e retribuire equamente non solo i<br />
dipendenti, ma anche il Fisco e gli Enti previdenziali.<br />
Possibilmente, oltre a produrre beni e servizi, ricerca<br />
ed innovazione, lavoro ed imposte, l’attività<br />
economica deve dispensare anche qualche beneficio,<br />
disponibile e gratuito, quasi a compensare la<br />
prosperità di affari che la società, in cui essa si<br />
sviluppa, le consente.<br />
Si sta formando un codice della Corporate Social<br />
Responsibility, o Social Commitment, che classifica i<br />
‘comportamenti responsabili’ li promuove e li stimola.<br />
E’ in corso una Maratona Europea alla quale<br />
partecipano i 15 Paesi dell’UE e che culminerà in<br />
Italia, nel novembre <strong>2003</strong>, con una Conferenza<br />
Approvvigionare<br />
Approvvigionare<br />
n. 7<br />
Luglio <strong>2003</strong><br />
C’è una ethic-chain<br />
che costa e non appare:<br />
la crea e la difende<br />
il Compratore<br />
quando si avventura<br />
nel mercato<br />
globalizzato.<br />
“<br />
”<br />
Enrico Zingales<br />
internazionale. La CSR è stata inserita tra le priorità<br />
del semestre italiano di Presidenza dell’Europa. Si<br />
parla di Social Banking, di Marketing sociale, di Fondi<br />
etici; il Governo inglese – il più avanzato in questo<br />
campo – ha nominato un proprio<br />
Ministro alle Social<br />
Responsibilities. Il Primo Rapporto<br />
sulla Responsabilità Sociale<br />
d’Impresa in Italia, ad opera<br />
dell’ISVI (Istituto per i Valori<br />
d’Impresa), ha esaminato quasi<br />
500 aziende della PMI e ne ha<br />
identificato circa 200 che già<br />
compilano il ‘bilancio sociale’. Un<br />
nutrito gruppo di Aziende italiane<br />
è stato premiato con il Sodalitas<br />
Social Award del <strong>2003</strong>. La<br />
European Business Campaign on<br />
Corporate Social Responsibility si<br />
concluderà nel 2004, anno<br />
dedicato dall’UE alla Responsabilità Sociale delle<br />
Imprese, nelle European Business Olimpics.<br />
Si tratta di attività di alto valore, auspicabili, e<br />
benvenute. Esse creano intorno all’imprenditore una<br />
presunzione di moralità totale dello stesso, e sono<br />
tuttavia rivolte a beneficare contemporaneamente<br />
(enecessariamente) sia chi le riceve, sia chi le mette<br />
in atto, le gestisce e le paga. Sono operazioni insieme<br />
etiche e commerciali, aventi un ritorno diffuso e<br />
mediato sugli elementi istituzionali dello<br />
sponsorizzatore quali il nome, il marchio, l’immagine.<br />
Vi è convenienza in questa socialità, e le regole in<br />
corso di discussione tendono a far sì che gli<br />
imprenditori vi trovino sempre più vantaggi, quali la<br />
deducibilità fiscale, forse un ‘ethic labelling’, una<br />
specie di patente rilasciata da una Social Authority.<br />
E il compratore? Questa funzione aziendale continua<br />
a comportarsi secondo i modelli della filosofia neoliberale,<br />
per la quale l’incremento del ‘saving’ sui beni<br />
e servizi negoziati per l’Azienda è il principale<br />
obiettivo. Il ‘risultato’ è il primo riconoscimento di una<br />
vittoria sul campo di battaglia del rapporto con il<br />
Fornitore, raggiunto il quale il Compratore diventa un<br />
Buon Compratore.<br />
Ma i Social Committments hanno generato, per<br />
analogia e per necessità, un altro percorso etico che<br />
porta la catena della fornitura fuori dal tracciato del<br />
maggior saving. E’ una barriera all’ingresso, nell’area<br />
dei Fornitori approvati, di elementi inquinanti, non etici<br />
che, se conosciuti, andrebbero a scalzare il consenso<br />
sociale pagato a caro prezzo.<br />
To save or not to save ?<br />
Il dubbio tocca il Compratore quando questi entra in<br />
rapporto con le economie delle aree emergenti, o i<br />
cosiddetti Paesi in via di sviluppo. Qui le regole della<br />
globalizzazione vengono spesso mistificate, per<br />
massimizzare il profitto riducendo l’etica al lumicino.<br />
Qui etica e profitto vanno in direzioni opposte.<br />
Quei mercati racchiudono un pozzo di riserve non<br />
ancora sfruttate. Quel mondo esercita una inesorabile<br />
attrazione verso l’impresa moderna perché offre
TEMI PROFESSIONALI<br />
Il compratore tra etica e profitto d’impresa<br />
nuove leve di consumatori e mette a disposizione,<br />
propriodella Funzione Approvvigionamenti, nuove<br />
fonti di materie prime, manufatti e manodopera, il<br />
tutto a buon mercato. Il benefico effetto di queste<br />
risorse, una volta catturate, trasmette rinnovata<br />
energia – leggasi più saving e più profit – all’azienda<br />
sui propri mercati d’origine.<br />
Il Compratore è l’elemento di punta, alter ego<br />
dell’imprenditore, al quale si richiede l’arricchimento<br />
della supply chain in termini di economia ed<br />
efficienza. Egli esplora quei mercati nuovi e lontani nei<br />
quali scopre numerose aree di maggior convenienza.<br />
I suoi criteri guida per la selezione delle Fonti di<br />
procurement sono ancora quelli dell’imprenditore<br />
neoliberale. Il Compratore assembla una catena di<br />
forniture e subforniture, di intermediazioni e contract<br />
manifacturers, nella quale, badando solo al saving,<br />
potrebbe cadere in trappole fuorvianti e correre sul filo<br />
dell’illegale.<br />
L’Approvvigionatore deve porsi il principio di scartare<br />
tutte quelle fonti che traggano la propria competitività<br />
dalla sconcertante interpretazione della<br />
globalizzazione, che riduce l’individuo ad un valore<br />
subordinato a quello delle merci e del profitto che<br />
esse possano generare. E, ancora,<br />
l’Approvvigionatore deve bandire dalla propria vendor<br />
list quelle organizzazioni che operano sfruttando<br />
l’asservimento dell’essere umano, l’evasione delle<br />
norme salariali, degli orari di lavoro, del riposo<br />
retribuito. Tutti i tipi di violazione dei diritti fondamentali<br />
e di sfruttamento della manodopera, minorile o non,<br />
tutti i comportamenti di disprezzo per l’ambiente,<br />
minano e corrodono gli anelli della supply chain.<br />
La gestione di un insieme di rapporti di fornitura è<br />
un’attività scrupolosa e prudente a conclusione della<br />
quale ciò che il Compratore rilascia alla Controparte è<br />
essenzialmente fiducia: il Compratore vi si<br />
compromette personalmente e prende le proprie<br />
decisioni in solitudine, poiché in questa fase le altre<br />
funzioni aziendali non sono più coinvolte. Le sue<br />
scelte eticamente sostenibili generano tuttavia dei<br />
costi occulti, sotto forma di minori risparmi e,<br />
contrariamente alle spese sostenute per il Social<br />
Commitment, non vi è risonanza né ritorno visibile.<br />
Principi rispettati e principi calpestati<br />
E’ arduo tentare di circoscrivere i principi morali di un<br />
mercato praticamente sconfinato: le leggi civili, i<br />
principi religiosi, le tradizioni, i costumi ne formano la<br />
base. L’insieme di queste fonti genera un complesso<br />
di regole fortemente presenti negli ambiti locali.<br />
Certamente il Compratore non farà affari con il<br />
Fornitore che violi le leggi civili, penali, fiscali di una<br />
delle due parti. E nessun Fornitore, anche del più<br />
sottosviluppato dei Paesi, andrebbe contro le<br />
tradizioni e gli usi locali. Questo nuocerebbe<br />
pesantemente all’una o all’altra o ad ambedue le parti<br />
del business. Ma tutto questo fa parte dei Social<br />
Committments vantaggiosi all’Azienda.<br />
Per contro, le violazioni dei diritti umani fondamentali<br />
restano confinate in un limbo che scarsamente viene<br />
a galla: rifornirsi da un’organizzazione che tratti i<br />
dipendenti come schiavi, o da Gruppi commerciali<br />
condotti con regole medioevali è un fatto che rimane<br />
racchiuso nelle scelte del Compratore e non arriva<br />
direttamente a contaminare l’area di onorabilità<br />
dell’Azienda Committente.<br />
Si può affermare che minore è lo sviluppo economico<br />
(e sociale) di un’area territoriale, più pesanti e più<br />
costrittive (e rispettate) sono le leggi ufficiali e le<br />
usanze locali, e minore è la salvaguardia dei diritti<br />
umani fondamentali (diffusamente violati). Proprio<br />
questi ultimi dovrebbero, invece, avere valore<br />
sovranazionale ed universale, o perlomeno così erano<br />
stati proclamati da parte degli estensori, nella<br />
Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo (ONU, 1948) e<br />
rinnovati nella Dichiarazione del Millennio (ONU, 2000)<br />
e da altri Organismi internazionali, come la<br />
Commissione Europea con il suo Libro Verde. Essi<br />
affermano la libertà e la dignità dell’individuo,<br />
l’affrancamento dalla schiavitù e dalle situazioni<br />
degradanti, il principio della proprietà privata.<br />
Attribuiscono a tutti i lavoratori il diritto alla sicurezza<br />
sociale, a condizioni di lavoro rispettose della salute<br />
umana nonché al riposo e alle ferie retribuite.<br />
Difendono l’infanzia, ne vietano lo sfruttamento,<br />
dettano le norme per la sua protezione. Dichiarano<br />
liberi il pensiero, l’opinione e la loro espressione. Si<br />
pongono come obiettivo concreto l’affrancamento<br />
dalla povertà e dall’indigenza.<br />
La lettura di questo elenco – ma la lista è molto più<br />
lunga – ci rinvia a molti casi recenti e ci obbliga a<br />
constatare che molti diritti fondamentali dell’uomo,<br />
dopo oltre cinquant’anni dalla loro proclamazione,<br />
sono ancora dei grandi sconosciuti, nonostante l’ONU<br />
li abbia tradotti in più di trecento idiomi.<br />
Alcuni esempi, tutti dal vero<br />
Usare un vettore camionistico – di provenienza extra<br />
Europea ma operante anche all’interno dell’Unione –<br />
che non rispetta le norme di sicurezza sui mezzi, i<br />
turni di lavoro, i sovraccarichi, può sicuramente far<br />
risparmiare sul costo dei trasporti. Nel settore<br />
marittimo i vettori pirata offrono prezzi fantastici. Lo<br />
stesso vale per il fornitore che, lavorando, produce<br />
fumi, effluenti liquidi, scarti tossici, inquina acque,<br />
contamina l’aria. Lo smaltimento dei rifiuti racchiude<br />
una delle tipiche tentazioni per il fabbricante con<br />
pochi scrupoli: è infatti noto che peggio si smaltisce,<br />
più il ‘saving’ cresce. L’attitudine a questo tipo di<br />
comportamenti è spesso propria di operatori<br />
appartenenti a Paesi emergenti, ma la possiamo<br />
incontrare anche in casa nostra.<br />
Un’azienda che non rispettava il divieto di lavoro<br />
minorile spediva in Italia interi containers pieni di<br />
articoli tessili che andavano per la maggiore. Nel<br />
settore della meccanica fine e dell’elettronica molti<br />
assemblaggi vengono commissionati in Paesi, dove il<br />
mestiere del datore di lavoro è esercitato senza alcun<br />
vincolo di legge. Un’industria meccanica<br />
mediorientale vendeva a prezzi da saldo dei ricambi<br />
motoristici ‘paralleli’ di note marche, prodotti nel più<br />
grande disprezzo delle regole sul riposo settimanale.<br />
Un fabbricante di macchinari industriali copiava alla<br />
www.adaci.it<br />
7
8<br />
TEMI PROFESSIONALI<br />
Il compratore tra etica e profitto d’impresa<br />
perfezione una marca europea, ma la copiava così<br />
bene che le parti dell’una andavano bene sulla<br />
macchina dell’altro. Nel campo alimentare le trappole<br />
si moltiplicano e vanno dall’allevamento di animali in<br />
luoghi contaminati, alle coltivazioni biologiche fasulle.<br />
In tema di falsificazioni e cambi di etichetta sulla<br />
merce vi sono Paesi che sono capaci di giochi degni<br />
dei migliori illusionisti.<br />
Quando si negozia in una lingua che è straniera per<br />
ambedue le parti, aumenta il rischio che sotto certe<br />
volute inesattezze di espressione si nascondano<br />
situazioni eticamente inaccettabili. Il Compratore<br />
infine farà bene a guardare con estrema prudenza le<br />
cosiddette ‘triangolazioni commerciali’ che servono<br />
nella maggior parte dei casi ad evadere gli impegni<br />
presi con il Paese di origine della merce o a<br />
bypassare i divieti posti dal Paese di destinazione. Gli<br />
intermediari diventano poi essenziali là dove bisogna<br />
imparare un alfabeto diverso, ma la loro interposizione<br />
si trasforma spesso in un diaframma impenetrabile<br />
dietro al quale si nascondono operazioni di tutti i tipi,<br />
magari stemperate lungo una infinita catena di terzisti.<br />
La verifica della qualità etica è più difficile, più<br />
indaginosa ancora, e rimane molto aleatoria, quando<br />
non si tratti di scegliere tra fabbricanti di beni<br />
materiali, ma tra soggetti prestatori di servizi. Qui<br />
entrano in considerazione le modalità di esecuzione di<br />
ogni atto che concorre al risultato finale, la loro<br />
successione e completezza, e la frode o la mancata<br />
applicazione delle regole può essere nascosta nelle<br />
pieghe dei diversi passaggi. Rientrano in questa area<br />
gli appalti di servizi, gli assemblaggi, i contolavorazione.<br />
Sempre sono importanti le fonti, i collaboratori, i<br />
partner, i controllori e le loro referenze. Abbiamo<br />
conosciuto imprese che, stanche di correre rischi,<br />
hanno cancellato dalla loro mappa geografica degli<br />
affari intere comunità o interi Paesi, nei confronti dei<br />
quali hanno rinunciato sia a comperare che a vendere.<br />
E nessuno ha conferito loro un Social Award per non<br />
aver alimentato pratiche antietiche.<br />
Quali gli strumenti del compratore ?<br />
Per non cadere vittima di situazioni spregiudicate o<br />
subdole il Compratore non deve accontentarsi della<br />
facciata che gli viene presentata dalla controparte. A<br />
maggior ragione quando le condizioni di acquisizione<br />
sembrano particolarmente allettanti.<br />
Occorre investigare, possibilmente, nella struttura e<br />
nella organizzazione del potenziale Fornitore. Occorre<br />
visitare in modo critico i luoghi di fabbricazione,<br />
verificare procedimenti e standard, conoscere e<br />
soppesare dirigenti e responsabili. Se il Paese è, dal<br />
punto di vista etico, ad alto rischio, può essere<br />
necessario andare a fondo e spingersi a controllare le<br />
fonti del fornitore.<br />
Dove tutto ciò non fosse possibile, perché ci si trova<br />
per la prima volta a latitudini sconosciute, si può<br />
ricorrere agli ‘operatori trasversali’ che di solito<br />
conoscono i mercati ed i soggetti locali: tra essi le<br />
società di certificazione, le banche e le società di<br />
Approvvigionare<br />
Approvvigionare<br />
n. 7<br />
Luglio <strong>2003</strong><br />
spedizione che abbiano origine nei Paesi<br />
industrializzati. Se si interloquisce con responsabili<br />
europei si è certi di ottenere graduatorie e giudizi<br />
adatti al nostro metro. Le informazioni fornite, poi,<br />
troveranno riscontro se incrociate tra di loro.<br />
Infine, vi è lo strumento contrattuale, specie se<br />
impiegato in maniera non solo formale. Già prima<br />
della negoziazione finale, il compratore fa<br />
sottoscrivere al potenziale fornitore un protocollo, o<br />
un questionario, o una descrizione, delle norme che<br />
vengono impiegate e rispettate nell’attività produttiva:<br />
controlli di qualità, qualifiche del personale, normativa<br />
di sicurezza, osservanza di leggi e regolamenti, di<br />
norme tecniche e non, di salvaguardie della salute e<br />
dell’ambiente. Il compratore dovrà attrezzarsi con una<br />
propria check-list dei punti critici sui quali esigere<br />
l’impegno – ed eseguire poi effettivamente il controllo<br />
– del Fornitore. Sarà una lunga e paziente indagine<br />
all’insegna dell’equilibrio, della prudenza e<br />
dell’estrema chiarezza tra le parti. Dove si<br />
incontrassero resistenze – ma questo vale anche per i<br />
Fornitori nostrani – deve sorgere il dubbio.<br />
Comprare con tutte queste cautele non solo allontana<br />
alcuni risparmi, ma incrementa numerosi costi<br />
operativi. Questi ultimi saranno evidenti, mentre i<br />
risultati delle scelte etiche non compariranno in alcuna<br />
posta di bilancio, non potranno essere fatti pesare in<br />
positivo in nessuno scostamento di budget e neppure<br />
essere evidenziati nei tabulati dove si confrontano i<br />
prezzi. Il compratore può avvertire, probabilmente,<br />
alcuni vantaggi alla distanza. Potrebbe incrementarsi<br />
il flusso di offerte da parte di solidi partners e<br />
migliorare l’accoglienza che viene riservata quando si<br />
ritorna su quei mercati di approvvigionamento.<br />
Potrebbe risultare più facile accedere agli Enti per<br />
informazioni, o contatti. Si avvicineranno solo<br />
Fornitori con un ‘tratto’ corretto, trasparente, di<br />
partnership. Ritorni impercettibili, se vogliamo, ma dei<br />
quali il compratore professionale si alimenta.<br />
Il futuro<br />
L’esigenza di difendere la supply chain si farà<br />
probabilmente sempre più pressante. La difesa dovrà<br />
crescere mano a mano che l’evoluzione delle<br />
economie in via di sviluppo costringerà i neo<br />
imprenditori e commercianti dei Paesi dove lo<br />
sviluppo non è ancora iniziato a elaborare sistemi e<br />
offerte sempre più allettanti per il Compratore dei<br />
Paesi industrializzati.<br />
E’ questo il caso di una guerra tra poveri in atto: in<br />
essa l’industria del Far East o del Sud Est Asiatico<br />
porta via le produzioni, a suon di ribassi su salari e<br />
prezzi, ai Paesi dell’America Latina, divenuti fornitori<br />
dei ricchi Stati Uniti e Canada, e perciò appena avviati<br />
ad uscire dal sottosviluppo. I protagonisti di questa<br />
ultima spinta sono neo imprenditori e investitori di<br />
Paesi ai loro primi passi, tardivi e ignari seguaci delle<br />
dottrine dei Proff. Hayek e von Mises, a tutto beneficio<br />
dei consumatori di quei Paesi dove l’imprenditore si<br />
riveste di Social Committment.
TEMI PROFESSIONALI<br />
Se da un lato le aziende Manifatturiere da anni utilizzano<br />
sistemi informativi integrati che vanno dalla gestione dei<br />
magazzini all’emissione delle richieste di acquisto fino alla<br />
creazione dei relativi ordini ed il pagamento delle fatture<br />
(ciclo Request to Payment – R2P), molte aziende di Servizi<br />
- anche di grandi dimensioni - non hanno ancora<br />
implementato sistemi integrati per la gestione del processo<br />
d’acquisto.<br />
Spesso vengono utilizzati sistemi diversi per le varie fasi del<br />
processo (a volte la RDA è ancora di tipo cartaceo o viene<br />
inviata su files via e-mail), in genere tali sistemi non si<br />
interfacciano automaticamente fra loro moltiplicando quindi<br />
le attività all’interno dell’azienda e rendendo il processo lungo<br />
e difficilmente monitorabile.<br />
Esistono oggi sul mercato molti sistemi studiati in maniera<br />
specifica per la gestione degli acquisti nelle aziende di<br />
Servizi che permettono una gestione efficiente del processo<br />
con significativi benefici per l’azienda nel suo complesso.<br />
I punti di forza di questi sistemi sono molti:<br />
1. semplicità d’uso:<br />
non necessitano l’installazione sui PC degli utilizzatori<br />
trattandosi di sistemi WEB based e risultano di immediato<br />
utilizzo, poiché strutturati e guidati nelle logiche di internet.<br />
Può essere sufficiente un training di poche ore per<br />
permettere ad un utilizzatore di emettere in autonomia una<br />
Richiesta d’Acquisto (RDA).<br />
2. riduzione dei tempi di processamento dalla RDA all’ordine:<br />
la RDA creata dal richiedente nel sistema raggiunge<br />
immediatamente (in genere con notifica via e-mail) i livelli<br />
successivi di autorizzazione (tipicamente il/i proprio/i<br />
manager sulla base dei poteri di spesa) e sempre in<br />
automatico viene inoltrata al buyer di competenza. Le<br />
statistiche indicano che il tempo di processamento della<br />
RDA è la fase del processo che beneficia in maniera<br />
maggiore dell’automatizzazione del sistema con percentuali<br />
di riduzione di circa il 60% rispetto ai sistemi tradizionali.<br />
3. riduzione delle operazioni a basso valore aggiunto:<br />
la gestione di un sistema integrato permette di ridurre in<br />
modo significativo le operazioni manuali di data entry, sia<br />
quelle richieste nel caso di trasferimento di informazioni da<br />
sistemi diversi, sia per effetto della logica stessa dei sistemi<br />
WEB based, che contengono già la maggior parte delle<br />
informazioni che devono semplicemente essere selezionate<br />
dall’utilizzatore.<br />
4. permettono caricamento di cataloghi di<br />
prodotti/servizi di uso frequente:<br />
questi sistemi sono predisposti per l’inserimento di prodotti<br />
e servizi sotto forma di catalogo. Tali prodotti/servizi<br />
vengono selezionati e negoziati dall’ufficio acquisti e<br />
successivamente resi disponibili all’interno del sistema. A<br />
questo punto il cliente interno potrà selezionare<br />
www.adaci.it<br />
Marcella Berta Mauri<br />
L’importanza dei nuovi sistemi informativi<br />
per gli acquisti in aziende di servizi<br />
autonomamente i prodotti/servizi di cui necessita e - una<br />
volta ricevuta l’approvazione dei propri responsabili via<br />
sistema - la RDA si trasformerà direttamente in ordine. Tale<br />
ordine verrà inviato elettronicamente al fornitore senza<br />
ulteriore intervento dell’ufficio acquisti.<br />
I cataloghi sono in tutto simili agli acquisti via internet (ma<br />
con la differenza che i prodotti/servizi vengono selezionati<br />
ad hoc, permettendo le economie di scala ed il controllo da<br />
parte dell’azienda) e permettono di gestire in maniera<br />
corretta il flusso d’acquisto, inclusa la parte contabile di<br />
abbinamento fra fattura e ordine. Tipicamente si inseriscono<br />
a catalogo prodotti ripetitivi quali cancelleria, stampati,<br />
business card, materiali di consumo, ma è possibile<br />
catalogare anche servizi quali traduzioni, corsi di<br />
formazione, copisteria, mailing, etc.<br />
5. riducono l’utilizzo dei documenti cartacei:<br />
le informazioni vengono mantenute all’interno del sistema e<br />
sono sempre disponibili per essere visionate dalle diverse<br />
funzioni coinvolte nel processo. In particolare non sarà più<br />
necessario stampare una RDA e non sarà necessario inviare<br />
copie dei relativi ordini agli utilizzatori.<br />
In ogni momento è possibile sia per gli utenti che per i buyer<br />
verificare lo stato della RDA, da chi è stata autorizzata, chi<br />
la sta elaborando e visualizzare sia la RDA che l’ordine che<br />
viene ad essa associato.<br />
6. permettono maggiore controllo sul processo<br />
d’acquisto e quindi anche dei relativi costi.<br />
Il processo d’acquisto viene monitorato sia in termini di<br />
autorizzazioni di spesa, sia in termini di tempi di processo.<br />
Permette di avere in modo rapido e semplice la situazione<br />
degli acquisti in termini di tipologia e volume consentendo<br />
analisi volte all’ottimizzazione degli acquisti stessi.<br />
7. permettono di concentrare le attività dei buyer sulle<br />
operazioni strategiche:<br />
per quanto detto ai punti precedenti è evidente che l’attività<br />
del buyer viene spostata verso le attività più strategiche (quali<br />
analisi del mercato, ricerca di prodotti/servizi da<br />
“catalogare”, analisi dei costi, etc.), avendo diminuito<br />
sensibilmente la parte di attività più manuale/burocratica che<br />
viene svolta dal sistema stesso.<br />
Per la mia personale esperienza nella implementazione di<br />
uno di questi sistemi direi che non esistono aspetti negativi<br />
da segnalare.<br />
Ogni azienda, sulla base delle proprie caratteristiche e<br />
dimensioni, dovrà valutare attentamente se acquistare<br />
direttamente un sistema software di questo tipo, completo<br />
e “customizzato” per la propria realtà aziendale, oppure se<br />
avvalersi di società di servizi B2b, oggi numerose sul<br />
mercato, che offrono servizi analoghi. Anche in questo<br />
secondo caso comunque i punti di forza in termini di<br />
processo rimangono i medesimi descritti sopra.<br />
ADACI - Iniziativa Calcio Continua con regolarità l'attività della nostra squadra di calcio, con<br />
allenamenti settimanali ed incontri con altre formazioni. Recentemente sono state affrontate le squadre della<br />
Fondazione Exodus di don Mazzi (28 aprile) e della RAI (12 maggio). Visitate il sito "adacicalcio.com" (curato<br />
dal nostro portiere titolare Walter Bolt), per avere ogni informazione sull'attività della squadra (notizie e<br />
fotografie) e per conoscere le modalità e le persone da contattare per impegnarsi a parteciparvi direttamente.<br />
9
10<br />
TEMI PROFESSIONALI<br />
Parlare col corpo<br />
(Da “Supply Management 30,11,2000” - traduzione di Filippo De Ferrari)<br />
Rob Johnson (ADR International), afferma che il comportamento della persona può giocare un ruolo di fondamentale importanza<br />
nello svolgimento di una trattativa : non è tanto ciò che si dice quanto il modo in cui lo si dice.<br />
Premessa<br />
Almeno il 75% delle nostre ore da svegli viene speso<br />
per scambiare idee ed opinioni con altri, ma gran parte<br />
di questa comunicazione ha luogo per vie diverse dalla<br />
parola. Assume quindi grande importanza per un<br />
valido negoziatore il saper continuamente valutare e<br />
rivalutare il proprio comportamento per trovare nuove<br />
vie che influenzino il comportamento degli altri<br />
servendosi della comunicazione non verbale.<br />
Indagini svolte da sociologi hanno evidenziato che solo<br />
il 7% circa del significato emotivo di un<br />
messaggio viene comunicato<br />
attraverso le parole, mentre il 38% lo<br />
è grazie all’uso della voce, ed il 55%<br />
attraverso l’uso dei gesti, della<br />
posizione del corpo e<br />
dell’espressione del viso. Noi stessi<br />
siamo disposti a basare le nostre<br />
sensazioni e le nostre risposte<br />
emotive non tanto su ciò che uno<br />
dice, ma su ciò che uno fa.<br />
Se riceviamo messaggi contraddittori<br />
per via orale e per via non orale,<br />
tendiamo piuttosto a credere al<br />
“<br />
messaggio trasmesso per via non<br />
orale, in quanto lo riteniamo più<br />
difficile da contraffare. Il modo in cui si<br />
esprime una comunicazione non verbale ci obbliga a<br />
tenerne conto: per esempio se stiamo giocando a<br />
carte con una persona che di colpo smette di parlare,<br />
dobbiamo riconoscere che quella persona ci sta<br />
comunicando qualcosa. In definitiva dunque è il<br />
comportamento più che non la parola o lo scritto che<br />
trasmette la maggior parte di un messaggio.<br />
La comunicazione non verbale<br />
Si possono suggerire svariati tipi di comunicazione non<br />
verbale che vengono normalmente usati per<br />
contraddire o enfatizzare o sostituire un messaggio<br />
verbale.<br />
Un sorriso, un aggrottare di ciglia o sollevare le<br />
sopracciglia servono tutti a trasmettere<br />
un’informazione. Le espressioni della faccia cambiano<br />
durante un rapporto e vengono recepite in<br />
continuazione, anche se in forma subconscia,<br />
dall’interlocutore. Quasi tutti noi usiamo gesticolare con<br />
le mani mentre parliamo: in particolare i politici usano i<br />
movimenti delle mani per enfatizzare i concetti chiave.<br />
Anche il contatto oculare è un’altra efficace forma di<br />
comunicazione non verbale, in grado di provocare<br />
entusiasmo o avversione, o di bloccare o meno la<br />
parola nell’interlocutore.<br />
Se questi suggerimenti vengono usati contemporaneamente,<br />
può capitare di non accorgersi di uno di questi.<br />
Se per esempio si sta fissando lo sguardo<br />
dell’interlocutore ci si può non accorgere di un suo<br />
gesto della mano, e può generare confusione il non<br />
riuscire a recepire tutti i messaggi.<br />
Un altro aspetto comportamentale che può avere un<br />
impatto su una trattativa può derivare da come il<br />
Approvvigionare<br />
Approvvigionare<br />
n. 7<br />
Luglio <strong>2003</strong><br />
Il comportamento,<br />
veicolo di comunicazione<br />
non verbale,<br />
vostro “spazio personale” e l’ambiente in cui vi state<br />
trovando riescano ad influenzare la vostra abilità<br />
d’inviare o ricevere messaggi. Dov’è opportuno che vi<br />
sediate in una stanza? Come dovreste posizionarvi<br />
rispetto agli altri in una riunione? Istintivamente<br />
tendiamo a piazzarci vicino a persone o a cose che ci<br />
piacciono, lontano da quelle che non ci piacciono. Se<br />
poi abbiamo un particolare bisogno di comunicare<br />
qualcosa a qualcuno, tendiamo ad esserne stimolati.<br />
Un tono di voce piatto e l’assenza di movimento<br />
possono denotare mancanza d’interesse.<br />
Il tono, il volume, la qualità della voce e<br />
la velocità del parlare trasmettono<br />
anch’essi aspetti emotivi che possono<br />
venir giudicati con precisione,<br />
indipendentemente dal contenuto del<br />
messaggio. Può addirittura verificarsi<br />
che il contenuto di un importante<br />
messaggio durante una negoziazione<br />
venga contraddetto dal modo in cui<br />
viene trasmesso. Il silenzio può avere<br />
un’influenza sia positiva che negativa<br />
nel processo di comunicazione in<br />
quanto può assicurare un<br />
collegamento tra due messaggi, ma<br />
anche creare tensione o disagio,<br />
oppure generare tranquillità.<br />
ha un ruolo essenziale<br />
nella negoziazione<br />
”<br />
Come migliorare la comunicazione non verbale<br />
Dopo aver preso atto del significato di una<br />
comunicazione non verbale durante una<br />
negoziazione, diventa importante capire come si<br />
possa, valutando il proprio comportamento e<br />
rendendosi conto di come si reagisce alle azioni degli<br />
altri, migliorare la propria efficacia nel negoziare.<br />
Cercate di non interpretare il comportamento senza<br />
tener conto anche della comunicazione verbale e del<br />
contesto emotivo. Che significato avrebbe, per<br />
esempio, fissare insistentemente lo sguardo mentre si<br />
tengono le braccia ferme incrociate o si parla con un<br />
tono di voce piatto?<br />
Diventa anche importante saper valutare le<br />
implicazioni di un contatto oculare; la gente è più<br />
propensa ad ascoltarvi se la guardate in faccia. Per<br />
aumentare la vostra presenza ed efficacia dovete<br />
cercare di mantenere il contatto oculare mentre<br />
parlate; evitate però di guardare una persona dal<br />
basso o di fissarla troppo a lungo.<br />
E’ bene in generale porsi di fronte al proprio<br />
interlocutore mantenendo una distanza accettabile per<br />
non invadere il suo spazio. Se vi sedete, trovatevi una<br />
posizione comoda. Mettetevi rilassati, con una postura<br />
ben bilanciata che vi consenta di avvicinarvi<br />
all’interlocutore per enfatizzare dei concetti. Osservate<br />
con attenzione se uno è teso, o a suo agio, o fiducioso,<br />
in quanto la posizione assunta dalla persona di fronte a<br />
voi può indicare cooperazione oppure opposizione.<br />
Saper ascoltare in modo attivo<br />
Negoziare è un’attività complessa fatta di
TEMI PROFESSIONALI<br />
Parlare col corpo<br />
informazione, comprensione e persuasione. Vale<br />
quindi la pena di ascoltare con attenzione perché più<br />
informazioni possedete, più aumentate il vostro<br />
potere.<br />
Alcuni tra i negoziatori più efficaci parlano il meno<br />
possibile. Il successo di una negoziazione lo si misura<br />
non tanto da quanto si parla, ma piuttosto dal dire le<br />
parole giuste al momento giusto per ottenere il<br />
massimo effetto, evitando cioè di porre in stato di<br />
sottomissione, con sproloqui, la controparte.<br />
L’ascoltatore attivo monitorizza ciò che sente,<br />
costruendosi mentalmente un dizionario delle parole<br />
usate dalla controparte così da poter parlare a<br />
quest’ultima in modo da farsi comprendere. Se non<br />
siete in grado di dimostrare che avete sentito ciò che<br />
vi è stato comunicato, la gente potrebbe ritenere che<br />
non abbiate capito appieno la sua posizione. Fate<br />
vedere che state ascoltando, così da incoraggiare<br />
pure l’altra persona a parlare.<br />
Cercate di non interrompere, lasciate che l’altro si<br />
esprima fino in fondo. Poiché normalmente si parla a<br />
125 parole al minuto, mentre si riesce a pensare a 450<br />
parole al minuto, vi resta tutto il tempo necessario per<br />
riflettere.<br />
Come sviluppare relazioni produttive<br />
Non dovete mai sottostimare il potere che scaturisce<br />
dal comportamento personale. Ponetevi nelle scarpe<br />
del vostro interlocutore e decidete come reagireste se<br />
vi trovaste di fronte al vostro stesso comportamento.<br />
Ascoltate un intero ragionamento, riprendete poi<br />
qualche concetto ponendo opportune domande.<br />
Cercate di far emergere, oltre ai fatti, anche le<br />
sensazioni di un caso. I vostri commenti verbali<br />
possono evidenziare delle sensazioni, dicendo per<br />
esempio:”Sembrate stravolto da questa mia<br />
proposta”. Tenete separate le persone dai problemi.<br />
La negoziazione non deve essere necessariamente<br />
sempre una contesa personale: potete mostrarvi<br />
Definizione approvata dal Comitato Scientifico ADACI<br />
Con il termine Green Purchasing (o Green Procurement) si vuole<br />
indicare l’attitudine delle imprese di approvvigionare dai propri<br />
fornitori prodotti e/o beni strumentali con basso impatto<br />
ambientale, sotto il profilo sia delle materie prime utilizzate, sia<br />
dell’eco-compatibilità del processo di produzione adottato per la<br />
fabbricazione di questi prodotti o beni.<br />
Un basso impatto ambientale, o impatto ambientale sostenibile,<br />
è caratterizzato da bassi consumi di materiali, di energia, di<br />
acqua, emissioni nocive molto limitate, eliminazione degli scarti<br />
di lavorazione, rifiuti e sprechi, utilizzo di imballi riutilizzabili e<br />
riciclabili, ecc.<br />
In particolare, nel contesto del Green Purchasing (o Green<br />
Procurement), le imprese possono intervenire nel duplice ruolo di:<br />
Approvvigionatori di beni o servizi a basso impatto ambientale<br />
Fornitori di prodotti che devono risultare meno dannosi per<br />
l’ambiente<br />
Particolarmente importante diventa per il compratore la<br />
Green Purchasing<br />
deciso senza divenire aggressivo. Negoziare significa<br />
avviare un rapporto sociale, ed il tenere un<br />
comportamento coercitivo come l’interrompere, il<br />
minacciare od il parlare troppo mina le relazioni<br />
personali. Rendetevi conto che ognuno ama far bella<br />
figura nella negoziazione, che il rivelare i propri punti<br />
deboli è sempre irritante e che ogni attacco diretto<br />
provoca sempre una controffensiva. Se vi capita di<br />
dover essere bruschi, brutali o coercitivi, potreste<br />
dover aver bisogno di ricostruire il rapporto in un<br />
tempo successivo.<br />
Per contro c’è chi è fin troppo desideroso di evitare in<br />
confronto. Se il vostro caso richiede che assumiate<br />
una posizione rigida, non lasciatevi vincere dalla<br />
vostra timidezza. Val la pena che sperimentiate diversi<br />
stili di comportamento in occasioni contraddistinte da<br />
sicurezza e basso rischio, proprio per misurare la<br />
vostra efficacia.<br />
Punti chiave da non dimenticare<br />
Dovremmo tutti noi essere consapevoli dell’impatto<br />
che il comportamento può avere sulla negoziazione.<br />
Che ci piaccia o meno, il nostro comportamento può<br />
essere percepito in molti modi diversi da chi viene in<br />
contatto con noi.<br />
Possiamo però gestire noi stessi coscientemente il<br />
comportamento da tenere durante una negoziazione in<br />
modo da riuscire ad influenzarne il risultato. Piuttosto<br />
che rimanere fisso su uno stile standard, insensibile al<br />
caso specifico, un abile negoziatore riesce ad adattare<br />
il proprio comportamento alla situazione di fatto.<br />
Si può anche ammettere che sia proprio il vostro<br />
contributo verbale ad influenzare le decisioni; ma che<br />
tale contributo non sia tanto di quantità quanto di<br />
qualità. Quale considerazione finale, siate coscienti<br />
del fatto che la persona con cui state negoziando è<br />
anche lei capace di analizzare e manipolare il<br />
comportamento per influenzare a proprio vantaggio il<br />
risultato della negoziazione.<br />
Valutazione dei fornitori anche sotto l’aspetto del rapporto che<br />
essi hanno nei confronti dell’ambiente, in quanto un fornitore che<br />
non considera (o considera poco) le problematiche ambientali<br />
diventa un fornitore “a rischio” e pertanto occorre tenerne conto.<br />
L’atteggiamento che un’impresa adotta verso le problematiche<br />
ambientali può essere:<br />
a) Passivo. La normativa ambientale comporta dei costi, pertanto<br />
dette imprese disattendono alle norme di legge o si adeguano<br />
solo dopo vari rinvii, condoni, concessioni di<br />
maggior tempo, ecc.<br />
b). L’ambiente è visto come un vincolo alle normali attività<br />
produttive, ma dal momento che tale vincolo esiste non resta<br />
che sottostare per dovere alle norme.<br />
c) Costruttivo. L’ambiente è visto come una opportunità di mercato,<br />
ove si possono cogliere alcuni elementi rilevanti per<br />
risultare maggiormente competitivi.<br />
d) Attivo. Le imprese adottano Sistemi di Gestione Ambientale,<br />
poiché la difesa dell’ambiente è un valore positivo per la<br />
strategia aziendale.<br />
www.adaci.it<br />
11
12<br />
INCONTRI<br />
1°Workshop <strong>2003</strong><br />
Si è svolto il 30 maggio <strong>2003</strong>, presso la Villa “La Valera” di<br />
Arese, il primo Workshop <strong>2003</strong> delle Sezioni,<br />
Lombardia/Liguria e Piemonte, che ha preso in esame<br />
l’andamento dei mercati delle materie prime, dei beni e dei<br />
servizi; verificati gli scostamenti dei budget <strong>2003</strong> rispetto ai<br />
reali comportamenti dei mercati; tracciato le previsioni per il<br />
2° semestre dell’anno.<br />
Alla presenza di oltre 70 operatori del settore<br />
Approvvigionamenti, sono intervenuti nella prima parte<br />
dell’incontro, com’è ormai consolidata tradizione, alcuni<br />
esperti che hanno illustrato la situazione mondiale sul piano<br />
macroeconomico e posto le premesse per la successiva<br />
approfondita analisi dei singoli comparti svolta nell’ambito<br />
di specifici gruppi di lavoro.<br />
Particolarmente apprezzati gli interventi di Stefano Parisi<br />
(Direttore Generale di Confindustria) e di Michele Perini<br />
(Presidente di Assolombarda), che hanno intrattenuto i<br />
presenti rispettivamente sul punto di vista di Confindustria<br />
nell’attuale situazione economica e sulla realtà delle PMI di<br />
fronte ai grandi acquisti.<br />
Proponiamo ai lettori le conclusioni di maggior rilievo emerse<br />
dagli interventi degli esperti e dai lavori dei singoli Gruppi.<br />
ECONOMIA INTERNAZIONALE: SITUAZIONE<br />
Sembra ormai certo che l’economia mondiale stia volgendo<br />
verso una moderata ripresa. È, tuttavia, difficile valutare i<br />
tempi e i valori della crescita, considerato che a trainarla è<br />
la – seppur modesta – domanda interna degli USA, e che le<br />
previsioni di crescita per l’anno in corso sono state da più<br />
esperti recentemente riviste al ribasso. Va però tenuto conto<br />
della presenza di alcuni fattori positivi – come, ad esempio,<br />
la rientrata minaccia di pesanti effetti negativi nel comparto<br />
petrolifero e la conclusione della guerra in Iraq più rapida e<br />
meno disastrosa del previsto – , che potrebbero offrire<br />
ossigeno ad una più consistente espansione nella seconda<br />
parte del <strong>2003</strong>. Entrando in qualche dettaglio, vediamo<br />
un’Europa evidenziare l’ormai cronico ritardo e non poche<br />
difficoltà ad agganciare la ripresa mondiale, condizionata da<br />
problemi di carattere sostanzialmente strutturale, e si può<br />
ragionevolmente escludere un miglior andamento prima<br />
della parte finale di quest’anno. Le stime sulla crescita del<br />
PIL non sono esaltanti, ma nemmeno drammatiche: intorno<br />
a poco più dell’1% nel <strong>2003</strong> e intorno al 2,2% nel 2004. Un<br />
aiuto, ancorché non decisivo, potrebbe giungere dalla<br />
riduzione dei tassi di sconto. Per contro, non va trascurata<br />
la debolezza del Dollaro verso l’Euro, che compensa, sì, il<br />
rincaro all’origine dei beni importati, ma che toglie<br />
competitività alle esportazioni. Dopo il non soddisfacente<br />
andamento evidenziato nell’anno passato, l’economia USA<br />
sta dando segnali di un graduale rafforzamento che dovrebbe<br />
consolidarsi nella seconda parte dell’anno. Si prevedono,<br />
infatti, crescite del PIL sicuramente buone: intorno al 2% nel<br />
<strong>2003</strong>, superiori al 3% nel 2004.<br />
Il Giappone è ancora alle prese con le ormai croniche<br />
difficoltà congiunturali e strutturali, ma non manca chi non<br />
nasconde moderati sprazzi di ottimismo, pur non essendo<br />
valutabile se e quando tali ottimismi potranno trovare<br />
riscontro in un più favorevole andamento della congiuntura<br />
economica. Modeste, comunque, sono le previsioni di<br />
crescita del PIL, collocate tra lo 0,6 e lo 0,8% sia in questo<br />
sia nel prossimo anno.<br />
Stando alle previsioni di crescita del PIL, sembrano godere<br />
ottima salute l’Australia e il Canada, e buona l’Inghilterra,<br />
la Danimarca e la Spagna.<br />
In Italia, la crescita del PIL nel <strong>2003</strong> e 2004 è prevista<br />
sostanzialmente in linea con quella europea. La congiuntura<br />
non sembra però volgere al bello stabile, anche se giungono<br />
Approvvigionare<br />
Approvvigionare<br />
n. 7 Luglio <strong>2003</strong><br />
a cura di Giuliano Marcenaro<br />
segnali di ripresa dagli investimenti, dall’occupazione, dai<br />
consumi privati. Segnali che però non autorizzano a ritenere<br />
superate le incognite e le incertezze che ancora gravano<br />
sulla nostra economia, soprattutto perché altrettanto<br />
positivi non ne giungono dall’andamento delle esportazioni,<br />
della produzione industriale e dei prezzi alla produzione.<br />
Le ultime previsioni di cui siamo in possesso (Prometeia<br />
marzo <strong>2003</strong>) sull’andamento dell’economia italiana<br />
nell’anno in incorso indicano (variazioni sul 2002):<br />
PIL 1%<br />
- investimenti fissi lordi 2,4%<br />
- esportazioni 2%<br />
- importazioni 4%<br />
- consumi delle famiglie 1,3%<br />
- prezzi al consumo 2,5%<br />
- tasso di disoccupazione 9%.<br />
PRODOTTI E MERCATI<br />
La crescita dell’indice dei prezzi all’origine delle materie<br />
prime – avviatasi già nella prima metà del 2002 – non<br />
sembra volta per ora ad inversioni di tendenza, ma sui<br />
mercati europei i rincari sono compensati<br />
dall’apprezzamento dell’Euro sul Dollaro e le quotazioni<br />
mostrano in generale sostanziale stabilità. I compratori<br />
riuniti ad Arese confermano questa sensazione, pur<br />
evidenziando comportamenti diversi in alcuni settori di<br />
attività, come meglio vedremo entrando più avanti in alcuni<br />
dettagli. È sensazione abbastanza condivisa che molte<br />
previsioni tracciate nei mesi scorsi sotto l’influsso di una<br />
guerra incombente (da non pochi temuta – lunga e<br />
disastrosa) siano oggi da rivedere, essendo venute meno<br />
nei fatti le premesse allora prese a riferimento. Ciò, tuttavia,<br />
non proietta ancora tinte tranquillizzanti sui prossimi<br />
andamenti della domanda e dei consumi. Sul nostro<br />
mercato si nota una diffusa tendenza a rinviare il rinnovo dei<br />
contratti a medio-lungo termine, in attesa di più precisi<br />
elementi di giudizio sull’andamento dei prezzi e della<br />
domanda di prodotti finiti nei prossimi mesi, anche in<br />
considerazione del fatto che a rendere ancor modesta la<br />
ripresa economica internazionale contribuiranno l’elevato<br />
deficit commerciale degli USA, il debito pubblico ancora<br />
consistente dei principali Paesi dell’UE e i negativi riflessi<br />
della Sars sull’economia cinese.<br />
METALLI NON FERROSI<br />
Sembra, in generale, che le quotazioni si stiano<br />
ridimensionando dopo le spinte speculative registrate<br />
recentemente, ma si ritiene che la domanda non darà segni<br />
di rinforzo, se non modesti, sino all’ultimo scorcio dell’anno.<br />
In controtendenza, per quanto riguarda i prezzi, si è mosso<br />
l’alluminio, pur in presenza di un mercato privo di particolari<br />
stimoli. Dopo una leggera crescita dei prezzi a inizio <strong>2003</strong> si<br />
attende una graduale diminuzione fino ad un 3% nel corso<br />
dell’ultimo trimestre dell’anno. Questa diminuzione<br />
dovrebbe essere favorita anche dall’attuale situazione<br />
dell’euro rispetto al dollaro Usa. Per rame-ottone è previsto<br />
lo stesso andamento dell’alluminio.<br />
METALLI PREZIOSI<br />
Oro e argento mostrano prezzi in rialzo, in questo primo<br />
periodo dell’anno, a fronte del fatto che questi metalli<br />
vengono considerati bene rifugio visto l’andamento<br />
negativo delle borse. Pertanto la variazione dei prezzi è<br />
dovuta più ad una situazione di carattere speculativo che ad<br />
un reale andamento dell’economia. A fronte di un mercato<br />
borsistico che sta mano a mano calmierandosi e
INCONTRI<br />
1° Workshop <strong>2003</strong><br />
dell’apprezzamento dell’euro sul dollaro Usa, i prezzi di<br />
questi metalli dovrebbero mantenere una certa stabilità.<br />
MECCANICI<br />
Questo mercato sta attraversando un periodo di notevoli<br />
difficoltà (impossibilità di programmazione, chiusura di<br />
piccole imprese, costi in crescita, capacità produttive<br />
sottoutilizzate), ma dovrebbe dare segni di risveglio nel<br />
corso del secondo semestre. Previsioni sull’andamento di<br />
alcuni prodotti. Si attendono rincari per: Getti di ghisa e<br />
Stampati di acciaio, mentre dovrebbero rimanere<br />
sostanzialmente invariati i prezzi delle Lavorazioni<br />
meccaniche. Per quanto riguarda i prodotti siderurgici, si<br />
registra una domanda flettente nel comparto degli Acciai<br />
per stampaggio, con prezzi stabili per i nastri a caldo e in<br />
tensione, con tendenza alla stabilità, per quelli a freddo. Per<br />
la lamiera zincata a freddo, dopo gli aumenti di fine<br />
2002/inizio <strong>2003</strong>, che hanno fatto registrare anche un<br />
+15%, si sta ora assistendo ad una stabilizzazione dei<br />
prezzi, con possibili riduzioni dell’ordine del 3-4% a fine<br />
anno. Prezzi stabili nel comparto della viteria.<br />
CHIMICI<br />
E’ stata effettuata una analisi ed una previsione<br />
dell’andamento delle aziende rappresentate nel gruppo. Il<br />
risultato, visto il momento particolarmente difficile per<br />
l’industria, è stato più che positivo: solo due aziende hanno<br />
prospettato una crescita compresa fra 0 e 2%, mentre tutte<br />
le altre ritengono di realizzare crescite fra il 4 ed il 10%.<br />
Poiché il settore chimico normalmente anticipa la ripresa si<br />
può pensare che il <strong>2003</strong> sia l’inizio di un recupero<br />
economico nell’industria e nel 2004 anche gli altri settori<br />
dovrebbero trarne benefici.<br />
Il mercato chimico, in questo momento, vede prezzi in forte<br />
calo; il sovrapprezzo dovuto alla guerra in Iraq è stato quasi<br />
completamente tolto ed in alcuni casi i prezzi raggiunti da<br />
alcune commodities sono addirittura inferiori a quelli di<br />
settembre 2002. Si prevedono ulteriori diminuzioni nel breve<br />
e si consiglia di comprare solo il necessario evitando<br />
acquisti a contratto.<br />
Silani e derivati: prezzi sempre deboli sia per oli siliconici di<br />
media densità, sia per sigillanti. Non sono previsti aumenti<br />
per il <strong>2003</strong>. Non vi sono neppure condizioni che lascino<br />
presagire aumenti per il 2004.<br />
Poliuretanici: prezzi stabili.<br />
Soda caustica: prezzi in discesa. Il maggior produttore<br />
europeo sta praticando prezzi in dumping per contrastare le<br />
importazioni dall’est europeo.<br />
Azoto, gas tecnici: prezzi fermi; sono previsti aumenti<br />
nell’ordine dell’inflazione durante il periodo estivo.<br />
Biossido di titanio: listini aumentati del 4/5%.<br />
Glicole monoetilenico: prezzi in forte calo (-30%). Il prezzo<br />
sta raggiungendo i livelli ante guerra.<br />
Glicole dietilenico: la discesa dei prezzi pare essersi fermata.<br />
Uno dei maggiori produttori dichiara allocation sul prodotto,<br />
ma potrebbe essere un tentativo per regolare il mercato.<br />
Vernici al solvente: la forte concorrenza non permette<br />
aumenti anche se i produttori soffrono sui margini.<br />
Toluolo, xilolo: diminuzioni dell’ordine del 30/35%.<br />
Ragie minerali: prezzi al di sotto dei minimi raggiunti nel<br />
2002. Le diminuzioni paiono essersi fermate. Si prevede nel<br />
breve stabilità ai livelli raggiunti.<br />
Alcool isopropilico: in leggera diminuzione (-10%). Ulteriori<br />
diminuzioni previste nel breve.<br />
Polioli: prezzi stabili. In pratica i compratori si trovano di<br />
fronte ad un regime di monopolio.<br />
Solventi propilenici: come per i polioli i due maggiori<br />
produttori non si fanno concorrenza.<br />
Oli minerali: dopo due anni si spera che a breve venga tolta<br />
la tassazione sugli stessi. Il regolamento è stato scritto e si<br />
aspetta solo la sua pubblicazione sulla gazzetta ufficiale.<br />
Si segnala che Federchimica assiste le aziende associate<br />
sulle normative di importazione (da paesi extraeuropei)<br />
fornendo informazioni sui prodotti che si trovano in<br />
esenzione d’imposta o sono esenti da dazi doganali.<br />
MATERIE PLASTICHE<br />
La stagnazione osservata nel primo trimestre non sembra<br />
destinata a mutarsi a breve in un’apprezzabile crescita della<br />
domanda. Molti prezzi sono in calo, ed eventuali recuperi<br />
possono prospettarsi in <strong>luglio</strong> per PET, in funzione della<br />
domanda di acque minerali, e in altre resine termoplastiche<br />
– come Polistirolo antiurto, e Polipropilene – i cui<br />
produttori sono in grado agire sul rapporto<br />
domanda/offerta. La non vivace domanda mantiene il Nylon<br />
6,6 su valori reali stabili, anche se i produttori hanno<br />
aumentato i listini. Dopo l’incremento dei prezzi di fine 2002<br />
inizio <strong>2003</strong>, con valori anche superiori al 10%, non sono<br />
previsti per ABS variazioni significative nei prossimi mesi.<br />
Nel PC, dopo un incremento dei prezzi dell’ordine di circa<br />
un 3% avvenuto nel 1° trimestre <strong>2003</strong>, non sono previste<br />
per i prossimi mesi particolari variazioni, anche se esiste una<br />
certa tensione sul mercato creato dai produttori che stanno<br />
cercando di recuperare qualche punto % per la seconda<br />
parte dell’anno. Infatti, tutti concordano - vista la situazione di<br />
mercato - che i prezzi rimarranno stabili ai valori attuali fino a<br />
fine <strong>2003</strong>. Per Poliamide si osservano prezzi stabili . Esiste una<br />
buona disponibilità del prodotto.<br />
COMPONENTISTICA<br />
Si stanno registrando moderati rincari in alcuni prodotti, ma<br />
le previsioni più attendibili sono volte a generale stabilità nei<br />
prossimi mesi. Non si escludono aumenti a breve nei prezzi<br />
dei Motori elettrici. La componentistica Elettronica in<br />
genere non fa prevedere in prospettiva variazioni di prezzo<br />
degne di particolare rilievo. I prezzi del filo CU smaltato<br />
sono stabili e non sono previste variazione nei prossimi<br />
mesi. Per quanto riguarda i cavi ricoperti in PVC, nel<br />
1°quadrimestre <strong>2003</strong> i prezzi si sono sensibilmente ridotti ed<br />
è prevista stabilità nei prossimi mesi. Il Fluxsante per<br />
saldature su schede elettron evidenzia prezzi incrementati<br />
dell’1-1,5% a fronte dell’introduzione di nuovi prodotti più<br />
performanti. Nei circuiti stampati si nota una tendenza ad<br />
una richiesta di aumento dei prezzi da parte dei produttori a<br />
fronte di investimenti significativi non ancora recuperati. Il<br />
mercato non è comunque nelle condizioni di poter accettare<br />
tali aumenti, e, pertanto, sono previsti prezzi stabili. Buona<br />
disponibilità di componenti elettronici passivi prodotti,<br />
prezzi stabili con possibilità di riduzioni a fronte<br />
dell’apprezzamento dell’euro sul dollaro Usa. Nessuna<br />
variazione di prezzo, manodopera stabile nelle lavorazioni<br />
esterne.. Tendenza ad un aumento dei listini dell’ordine di<br />
un + 3% nella componentistica a catalogo (Elettrici,<br />
Pneumatica, ecc.) a decorrere dal 2° semestre <strong>2003</strong>.<br />
IMBALLI<br />
Film estensibile e termoretraibile: prezzi in calo del 7/10%.<br />
Per gli imballi di Cartone ondulato, dopo le flessioni registrate<br />
nei prezzi nell’ultimo trimestre del 2002, si prevede stabilità con<br />
leggeri rincari per alcune tipologie.<br />
Cellulosa: pura in aumento (+4%). Macero in diminuzione<br />
per scarsa domanda. Previsti rincari dei Sacchi Kraft di<br />
www.adaci.it<br />
13
14<br />
INCONTRI<br />
1° Workshop <strong>2003</strong><br />
pura cellulosa, mentre per imballi di cartone da macero<br />
prezzi stabili. Mercato che permane in tensione in funzione<br />
della domanda.<br />
Bancali: nessuna variazione di prezzo per il <strong>2003</strong> sia per<br />
pallets EPAL che per bancali da 120x120.<br />
Banda stagnata: le previsioni per i prossimi mesi pongono<br />
le quotazioni in una fase di stabilità.<br />
NON INVENTORY<br />
Il Gruppo si è giovato della presenza di un Socio<br />
appartenente ad una Azienda che, oltre ad acquistare nel<br />
settore dei servizi, li organizza e li offre sul mercato.<br />
L’Azienda si offre come Outsourcer prevalentemente nel<br />
settore delle attrezzature e consumables per ufficio. I suoi<br />
cataloghi sono negoziati e quindi le condizioni offerte sono<br />
di regola convenienti per i clienti. La piattaforma di<br />
procurement che viene impiegata è facilmente integrabile<br />
con i più diffusi programmi gestionali aziendali: in tal modo<br />
non si chiedono modificazioni ai processi in vigore<br />
nell’Azienda cliente al momento di adottare il sistema<br />
offerto. Per quanto riguarda le grandi negoziazioni, viene<br />
curiosità<br />
Banconote di oltre sette secoli fa<br />
(Da: Marco Polo – “Milione” cap. 95 – Garzanti Editore)<br />
Egli è vero che in questa città di Canbalu (oggi<br />
Pechino) è la tavola (zecca) del Grande Sire (Qubilai<br />
Khan, nipote di Gensis Khan); e è ordinato in tal<br />
maniera che l’uomo puote ben dire che ‘l Grande Sire<br />
àe l’archimia (conosce i segreti dell’alchimia)<br />
perfettamente; e mostreròvilo incontanente.<br />
Or sappiate ch’egli fa fare una cotal moneta com’io vi<br />
dirò. Egli fa prendere scorza di un àlbore ch’à nome<br />
gelso – èe l’àlbore le cui foglie mangiano li vermi che<br />
fanno la seta – e cogliono la buccia sottile che è tra la<br />
buccia grossa e ‘l legno dentro, e di quella buccia fa<br />
fare carte come di bambagia; e sono tutte nere.<br />
Quando queste carte sono fatte così, egli ne fa de le<br />
piccole, che vagliono una medaglia (metà) di<br />
tornesegli picculi, l’altra vale un tornesello, e l’altra<br />
Approvvigionare<br />
Approvvigionare<br />
n. 7<br />
Luglio <strong>2003</strong><br />
raccontata l’esperienza di organizzazione, selezione ed<br />
assegnazione, tramite asta on line in intesa con il<br />
Committente, per la fornitura di oltre 2000 insegne e altri<br />
elementi istituzionali aziendali, su tutto il territorio nazionale.<br />
Il processo è verso la sua conclusione: da una gamma di 40<br />
fornitori la rosa si è ristretta all’assegnazione, con le<br />
opportune ottimizzazioni, a 12 fornitori dislocati in diverse<br />
zone d’Italia. Il risparmio rispetto al budget definito<br />
inizialmente dal Committente è stato notevole. In tema di<br />
fleet management, dei criteri e delle policy che vengono<br />
adottate dai diversi buyers, si nota una tendenza ad<br />
adottare il noleggio a lungo termine. Si discute delle<br />
particolarità che emergono nelle aste on line per i servizi.<br />
Vengono confrontati tra i presenti i sistemi di valutazione<br />
impiegati per misurare le diverse componenti di un’offerta;<br />
si fa riferimento ai limiti che vengono posti al rapporto<br />
costo/servizio, ai Service Level Agreement (SLA) ed ai Key<br />
Performance Indicators (KPI).<br />
Si esamina brevemente il concetto di prezzo equivalente e<br />
l’impiego di correttori per consentire il confronto tra<br />
prestazioni disomogenee.<br />
Al 1° Workshop del <strong>2003</strong>, svoltosi il 30 maggio presso la “Villa la Valera” di Arese (Milano), hanno partecipato una settantina di Soci.<br />
Gli “Atti” completi del 1° Workshop <strong>2003</strong> sono inviati ai soli colleghi partecipanti.<br />
I RELATORI del 1° WORKSHOP <strong>2003</strong><br />
Alberta Abate …..…….. Comunicate & Project<br />
Angelo Bonsignori ….. Presidente Unionplast<br />
Roberto Capezzuoli … Giornalista - Il Sole-24 Ore<br />
Franco Goi …………… Direttore di Tecnologie Chimiche News, Reed Business Information<br />
Stefano Parisi ……….. Direttore Generale di Confindustria<br />
Michele Perini ………... Presidente di Assolombarda<br />
Massimo Zanello ……. Assessore all’Industria, PMI e Cooperazione e Turismo della Regione Lombardia<br />
Gabriele Zilioli ……….. Esperto in economia internazionale e mercati<br />
Cordinatore del programma: Maurilio Sartir (Direttore di Settore del comune di Milano - Consigliere Nazionale ADACI)<br />
Segreteria organizzativa: Renato Mafazzoni, Giovanni Nardulli, Enrico Zingales<br />
(Consiglieri della Sezione Lombardia/Liguria di ADACI)<br />
(a cura di Giuliano Marcenaro)<br />
vale un grosso d’argento di Vinegia (Venezia), […], e<br />
così va infino 10 bisanti. E tutte queste carte sono<br />
sugellate del sugello del Grande Sire, e ànne fatte fare<br />
tante che tutto ‘l tesoro del mondo n’appagherebbe. E<br />
quando queste carte sono fatte, egli ne fa fare tutti li<br />
pagamenti e spendere per tutte le province e regni e<br />
terre ov’egli à segnoria; e nessuno gli osa refiutare, a<br />
pena della vita. E sì vi dico che tutte le genti e regioni<br />
che sono sotto sua segnoria si pagano di questa<br />
moneta d’ogne mercatantìa […], e li mercatanti le<br />
pigliano volentieri, perché le spendono per tutto il<br />
paese. […]. E quando ad alcuno si rompe e guastasi<br />
alcuna di queste carte e egli vae a la tavola del Grande<br />
Sire, incontanente gliele cambia e data bella e nuova,<br />
ma sì gliene lascia 3 per 100.
DIGRESSIONI<br />
letture<br />
Vivek Ranadivè<br />
THE POWER OF NOW<br />
Dalla nuova economia all’economia a tempo zero<br />
Edizioni Olivares - Euro 20<br />
“Pur essendo il fondatore di un’azienda di software di<br />
successo, Vivek Ranadivé non si limita in questo libro<br />
al tema delle tecnologie, ma estende l’attenzione alle<br />
strategie di business, all’innovazione organizzativa, al<br />
comportamento manageriale”. Questa affermazione<br />
di Marco Tronchetti Provera, nella prefazione<br />
all’edizione italiana dell’opera, sintetizza l’ampia<br />
tematica affrontata dall’autore e i numerosi spunti<br />
offerti per un’attenta e profonda riconsiderazione delle<br />
più diffuse convinzioni sulle relazioni sociali e sulle<br />
modalità di funzionamento delle organizzazioni<br />
nell’era dell’Internet Economy.<br />
acronimi<br />
a cura di Giuliano Marcenaro<br />
È, infatti, un libro che ha per argomento il futuro, e che<br />
analizza gli andamenti che influenzeranno i<br />
comportamenti di tutti in una società sempre più<br />
globale negli ambiti del business, della competizione,<br />
della tecnologia, dei criteri di successo. La<br />
prospettiva sulla potenzialità delle nuove tecnologie<br />
informatiche è ricondotta, con esemplificazioni chiare<br />
e per temi essenziali, all’obiettivo dell’eccellenza<br />
competitiva. Diventa, così, facile rendersi conto di<br />
quanto l’information technology costituisca ormai<br />
l’irrinunciabile fondamento del processo di creazione<br />
del valore dell’impresa, e la risorsa vincente che<br />
consentirà alle organizzazioni lungimiranti di<br />
autorinnovarsi in profondità. In breve, il focus di<br />
quest’opera è il modello di un’organizzazione capace<br />
di acquisire e utilizzare informazioni in tempo reale gli<br />
eventi che influenzano il suo business e per guidarsi<br />
verso decisioni tempestive.<br />
NASDAQ, chi era costui ?<br />
Storia della nascita imprevedibile di uno dei maggiori mercati borsistici del mondo. 15<br />
National Association of Security Dealers<br />
Automated Quotation, cioè Quotazioni<br />
Automatizzate dell’Associazione Nazionale<br />
[americana] degli Agenti di Cambio. Questo il<br />
significato della quasi impronunciabile sigla. Oggi<br />
NASDAQ è sinonimo di titolo di Azienda<br />
tecnologicamente avanzata e viene citato come<br />
indicatore dell’andamento dell’economia.<br />
Ma non è stato sempre così. Nasce da un insieme di<br />
libere iniziative, dopo la crisi del ’29: alcuni venditori di<br />
titoli, a mo’ di piazzisti – oggi li chiameremmo<br />
promotori finanziari – andavano a caccia di clienti.<br />
Vendevano porta a porta quote di nuove aziende. E<br />
stabilivano con il compratore, direttamente, le<br />
quotazioni, su ogni piazza diverse, al di fuori dei<br />
percorsi ufficiali.<br />
Nel 1939 il Congresso americano, per proteggere gli<br />
investitori, obbliga gli operatori a darsi una normativa<br />
uniforme, istituendo la National Association of Security<br />
Dealers – NASD. Si definiva così un ambito ristretto<br />
autorizzato a scambiare azioni di quelle nuove aziende<br />
che non avevano ancora le spalle abbastanza forti per<br />
chiedere la quotazione nelle Borse ufficiali. Ma bisogna<br />
attendere fino al 1965 per avere un indice delle<br />
transazioni, ed il 1971 per veder organizzare la<br />
rilevazione delle quotazioni in maniera automatica e,<br />
quindi, finalmente uniforme ed omogenea per le varie<br />
piazze nei 52 Stati USA. Allora il NASDAQ partì da 100.<br />
Dopo un decennio, nel novembre ’80, arrivò a 200 e nel<br />
maggio ’86 a 400. La crisi dell’87 diede un grave colpo<br />
all’indice, ma ormai il NASDAQ era diventato il<br />
passaggio obbligato e la porta d’accesso per le<br />
(A cura di Enrico Zingales)<br />
quotazioni delle New Companies. Con l’evoluzione<br />
della New Economy questo mercato una volta ristretto<br />
vede raggruppate tutte le novità tecnologiche e le<br />
Ventures più avveniristiche, e l’indice riprende, fino ad<br />
arrivare, nel ’91, a quota 500. L’introduzione di Internet<br />
dà la spinta definitiva: innovazione e web vanno a<br />
nozze. L’anno successivo il NASDAQ diventa la terza<br />
borsa mondiale e si collega in rete con la seconda<br />
(l’International Stock Exchange di Londra), in quello<br />
che è il primo collegamento borsisitico internazionale<br />
della storia.<br />
Da quel momento NASDAQ è sinonimo di nuovo<br />
sviluppo e la corsa è inarrestabile. Dopo 4 anni (1995)<br />
l’indice raddoppia e raggiunge i 1.000 punti. Nel ’98<br />
tocca i 2.000, nel ’99 i 3.000 e nel marzo 2000 supera<br />
i 5.000 punti. Il NASDAQ concentra su di sé il miraggio<br />
di una crescita continua, rappresenta la scommessa<br />
euforica delle nuove tecnologie ICT (hi-tech ed<br />
internet), l’espansione omnipervasiva dei giganti<br />
dell’informatica e delle telecomunicazioni (cala se<br />
Microsoft viene messa sotto processo o Motorola<br />
annuncia un minor utile - oscilla in più o in meno<br />
secondo che i laser che guidano i missili si rivelino più<br />
o meno precisi). Ma il passaggio al nuovo millennio<br />
segna il brusco risveglio dalla sbornia speculativa. Una<br />
straordinaria stretta recessiva riporta l’indice ai valori<br />
del ‘98, bruciando aspettative e risparmi. Riprende il<br />
sopravvento la banale cronaca quotidiana e la dura<br />
realtà dei fondamentali del mercato. Passata la febbre,<br />
ormai adulto, l’indice naviga di conserva al suo antico<br />
compagno DOW JONES. Ora oscilla quietamente<br />
intorno a quota 1.500, in attesa di nuovi risvegli.<br />
www.adaci.it
16<br />
Il Mestiere del Formaore (corso gratuito per i soci ADACI)<br />
Il punto di vista del relatore<br />
Questo è il titolo del corso che “adaci formanagement” ha<br />
voluto lanciare come momento di aggiornamento per i propri<br />
docenti. Perché il “Mestiere del Formatore”? Perché, sottolinea<br />
Ettore Maschio (autore, coordinatore e relatore del corso), oltre<br />
alla naturale predisposizione, quello del formatore è un vero e<br />
proprio mestiere, che si apprende e che con il tempo si<br />
arricchisce di esperienza, al fine di rendere il messaggio<br />
formativo sempre più efficace. Il corso è stato organizzato in<br />
modo itinerante presso le sezioni ADACI e ha visto la<br />
partecipazione complessiva di oltre 60 persone (di cui 22 in<br />
Lombardia), suddivise in modo scherzoso dal relatore, a<br />
seconda dell’esperienza formativa che ognuno dei partecipanti<br />
ha dichiarato, in “Neofiti”, “In Cammino”, “Senatori”. Ai primi, i<br />
“Neofiti”, è stata dedicata molta attenzione perché da questo<br />
gruppo si dovranno individuare i futuri docenti ADACI. Ai<br />
secondi, quelli “In Cammino”, si è voluto trasferire le ultime e più<br />
aggiornate conoscenze formative al fine di poter meglio sviluppare<br />
l’attività già iniziata. Infine i “Senatori”, cioè quelli già in possesso di<br />
consolidate esperienze di formazione, che hanno validamente<br />
aiutato il coordinatore, raccontando le loro esperienze vissute in<br />
aula permettendo così di arricchire le conoscenze dei partecipanti.<br />
Il corso è stato certamente un buon momento associativo, in<br />
quanto garantirà continuità e professionalità, che da sempre ha<br />
contraddistinto la formazione ADACI.<br />
Soci lombardi<br />
al corso per formatori<br />
tenuto a Milano<br />
il 23-24 maggio <strong>2003</strong>:<br />
Carmela Carulli<br />
Paola Cellamare<br />
Giuliano Marcenaro<br />
Sonia Martinelli<br />
Marcella Berta-Mauri<br />
(da sinistra nella foto)<br />
Associazione<br />
Italiana<br />
di Management degli Approvvigionamenti<br />
(Anno di fondazione 1968)<br />
• ADACI fa parte della Consulta CNEL (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro) per il riconoscimento delle<br />
Associazioni delle Professioni non regolamentate.<br />
• Certifica le professioni di Approvvigionatore e di Gestore Materiali<br />
• Valorizza la funzione approvvigionamenti e gestione materiali<br />
nell’ambito aziendale, istituzionale, pubblico e scolastico.<br />
• Favorisce la crescita culturale e professionale di quanti<br />
abbiano interesse a conoscere i processi di<br />
approvvigionamento e di gestione materiali, organizzando<br />
incontri, convegni e manifestazioni culturali.<br />
• Sostiene e diffonde il Codice di Etica professionale del<br />
Buyer e sollecita la trasparenza delle condizioni negoziali,<br />
come premessa di ogni approccio verso l”ambiente<br />
esterno.<br />
• Stimola, attraverso le attività tipiche della propria<br />
missione, la rivalutazione della professionalità dei propri<br />
Soci, favorendo la crescita delle loro capacità decisionali.<br />
Provvede, tramite la propria Società di formazione (ADACI Formanagement S.r.l.), a progettare, organizzare ed effettuare<br />
corsi e seminari di formazione e di addestramento (approfondendo tutti gli aspetti delle discipline che governano il processo<br />
di approvvigionamento e di gestione materiali), nonché interventi organizzativi e formativi indirizzati alle specifiche esigenze<br />
delle singole aziende.<br />
SEDE NAZIONALE E DELLA SEZIONE LOMBARDIA-LIGURIA<br />
segreteriasede@adaci.it<br />
Viale Ranzoni 17 - 20149 MILANO - Tel. 02.40072474 - Fax 02.40090246 - www.adaci.it - e-mail:<br />
sez.lombardia@adaci.it<br />
Approvvigionare<br />
Approvvigionare<br />
n. 7 Luglio <strong>2003</strong><br />
... e di un partecipante “fuori corso”.<br />
Mi guardava, un amico non in più tenerissima età anch’egli tra<br />
i par-tecipanti, con un sottile ghigno tra il divertito e l’incuriosito,<br />
mentre faceva scorrere uno sguardo malignetto, ma eloquente,<br />
sulle mie “vicine di banco”. “Non vorrai raccontarmi – diceva<br />
quello sguardo – che sei qui per imparare ancora qualcosa<br />
dopo oltre cinque lustri di militanza tra i relatori ai corsi ADACI.<br />
D’accordo che non è mai troppo tardi, però – considerata la<br />
gioventù tra cui ti sei seduto – ho più l’impressione che ti stia<br />
rodendo la voglia matta di ricominciare da capo!”. Come dargli<br />
torto? Infondo, le leggi naturali che non ci consentono di<br />
tornare indietro non possono impedirci di andare avanti, cosa<br />
che certo non è un ricominciare da capo, ma un po’ gli somiglia.<br />
E poi …”ciò che si lascia è perso”. Infatti, molto avrei perso se<br />
fossi rimasto a casa: soprattutto la piacevolissima, ma non<br />
inattesa occasione di toccar con mano che dietro di noi giunti a<br />
fine carriera ci sono giovani che – per entusiasmo, per cultura e<br />
preparazione professionale, per spigliatezza, per voglia e<br />
volontà di fare – sono lì lì per esplodere e per dare più e meglio<br />
di noi. E a loro, a questo splendido e molto prossimo futuro,<br />
null’altro avendo io da offrire, volgo umilmente una<br />
raccomandazione: non fermatevi; e un sentito augurio:<br />
dall’attività di formatori ADACI vi ritorni l’indescrivibile gioia di<br />
dare e di ricevere che per molti anni è stata per me ambìto<br />
premio a molte fatiche e a qualche rinuncia.<br />
I.F.P.M.M.<br />
International Federation<br />
of Purchasing<br />
and Materials Management<br />
SOCIO FONDATORE DI:<br />
Nuovo corso per formatori<br />
Le due sessioni del corso tenute a<br />
Milano hanno visto la partecipazione<br />
di 22 soci lombardi, mentre numerosi<br />
altri, pur avendo aderito, hanno dovuto<br />
rinunciare per ragioni di data. Si è<br />
perciò ritenuto opportuno prevedere<br />
un ulteriore seminario nel prossimo<br />
autunno. Coloro che fossero interessati<br />
a frequentarlo sono pregati di<br />
segnalarlo via e-mail a:<br />
approvvigionare@adaci.it<br />
Federazione Italiana<br />
delle Associazioni di Management<br />
• Promuove scambi informativi e confronti di esperienze tra<br />
i Soci (che operano nei più svariati settori economici).<br />
• Mette a disposizione di istituzioni locali, governative e<br />
statali le conoscenze proprie e dei propri associati, allo<br />
scopo di contribuire allo sviluppo armonico del tessuto<br />
socio-economico del Paese.<br />
• Collabora con Università ed Istituti di formazione,<br />
nazionali ed esteri, allo scopo di aumentare le proprie basi<br />
di conoscenza e di favorire l’armonizzazione e la<br />
diffusione delle tecniche di materials management.<br />
• Svolge e promuove studi e ricerche, con opera di<br />
informazione e divulgazione tecnico-scientifica, attraverso<br />
la pubblicazione di studi, monografie e riviste.