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Iperplasia prostatica benigna e ruolo della nuova molecola ... - Simg

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12 Prescrivere<br />

significativamente più efficace del placebo (p < 0,01). Si è inoltre<br />

osservata una lieve superiorità di silodosina rispetto a tamsulosina.<br />

Prendendo in considerazione tutti i pazienti dei tre studi, la<br />

percentuale di soggetti con un miglioramento contemporaneo dei<br />

3 sintomi più fastidiosi (svuotamento incompleto, frequenza minzionale<br />

e nicturia) era superiore nel gruppo di pazienti trattati con<br />

silodosina rispetto a quelli trattati con placebo (30,5 vs. 20,2%;<br />

p < 0,0001). Nello studio europeo l’incremento <strong>della</strong> percentuale<br />

di questi pazienti era significativamente superiore in quelli trattati<br />

con silodosina rispetto a quelli trattati con placebo (p = 0,02) o<br />

con tamsulosina (p = 0,03) (Fig. 1) 14 .<br />

Durante gli studi pilota, 1581 pazienti sono stati sottoposti a trattamento<br />

cronico con silodosina 8 mg SD. Di questi, 961 (62,4%)<br />

sono stati trattati per un periodo ≥ 6 mesi e 384 pazienti (24,9%)<br />

per un anno 15 . Negli studi controllati vs. placebo il 28,8% dei<br />

pazienti trattati con silodosina (n = 931) ha riportato uno o più<br />

eventi avversi, contro il 9% dei pazienti nel gruppo placebo<br />

(n = 733). Dei 1581 pazienti trattati con silodosina, il 31,8% ha<br />

riferito almeno un effetto collaterale. Negli studi controllati vs. placebo<br />

il 4,3% dei pazienti trattati con silodosina ha sospeso il trattamento<br />

a causa di un evento avverso contro l’1,9% dei pazienti<br />

trattati con placebo. Quindi la differenza tra trattamento attivo e<br />

placebo ammontava solo al 2,4%. Il principale evento avverso,<br />

che ha causato sospensione del trattamento, è stato l’eiaculazione<br />

retrograda (3,9%) seguita dalle vertigini (0,5%) e dall’ipotensione<br />

ortostatica (0,2%).<br />

Gli effetti collaterali più frequenti, che hanno poi portato alla<br />

sospensione del trattamento, sono stati l’eiaculazione retrograda<br />

(21,5% dei pazienti trattati con silodosina arruolati negli studi<br />

controllati con placebo vs, 0,8% dei pazienti trattati con placebo;<br />

23,6% complessivamente), seguita dalle vertigini (1,8% dei<br />

pazienti trattati con silodosina negli studi controllati con placebo<br />

vs. 0,8% dei pazienti trattati con placebo; 2,1% in tutto). Altri<br />

eventi avversi riportati sono stati ipotensione, congestione nasale,<br />

cefalea (tutti 1,3%) e diarrea (1,0%). È interessante notare come,<br />

tra tutti gli studi, il 32% dei pazienti assumesse contemporaneamente<br />

farmaci anti-ipertensivi. Ciononostante, non si sono osservate<br />

differenze statisticamente significative negli episodi di ipotensione<br />

ortostatica rispetto a placebo (1,4 vs. 1% rispettivamente).<br />

L’eiaculazione retrograda è un evento avverso comune correlato al<br />

trattamento con antagonisti selettivi dei recettori α1-adrenergici<br />

(dovuto alla presenza di recettori a livello di collo vescicale, vasi<br />

deferenti e vescicole seminali). Negli studi pilota su silodosina,<br />

ciò non è risultato essere un problema particolarmente fastidioso.<br />

Infatti, sebbene sia stata riportata in più del 20% dei pazienti,<br />

solo nel 3,9% ha portato alla sospensione del trattamento. Questo<br />

effetto collaterale è comunque completamente reversibile entro<br />

pochi giorni dalla sospensione del trattamento 15 . Va inoltre considerato<br />

che, a fronte di un’efficacia notevole <strong>della</strong> <strong>molecola</strong> nel<br />

migliorare la sintomatologia disurica, questo effetto collaterale<br />

non rappresenta un problema di sicurezza del paziente. Rimane<br />

aperto il dibattito sull’influenza dell’eiaculazione retrograda sulla<br />

qualità dell’orgasmo. Tuttavia, secondo uno studio preliminare<br />

%<br />

45<br />

40<br />

35<br />

30<br />

25<br />

20<br />

15<br />

10<br />

5<br />

0<br />

*<br />

35<br />

Silodosina Tamsulosina Placebo<br />

27,7<br />

25<br />

* p = 0,02 vs. placebo; p = 0,03 vs. tamsulosina.<br />

† p = 0,04 vs. placebo; p = 0,03 vs. tamsulosina.<br />

40,7<br />

32,4<br />

30,6<br />

Tutti i pazienti Sottogruppo di pazienti<br />

con due o più episodi<br />

di nicturia<br />

Figura 1<br />

Percentuale di pazienti con miglioramento contemporaneo nello svuotamento<br />

incompleto, nicturia e frequenza minzionale. Adattata previa autorizzazione di<br />

Chapple 17 .<br />

randomizzato in doppio cieco effettuato su 15 volontari, l’orgasmo<br />

risultava preservato indipendentemente dalla disfunzione eiaculatoria<br />

19 . Inoltre va ricordato che esistono vari studi che dimostrano<br />

come vi sia una stretta correlazione tra sintomatologia disurica e<br />

disfunzioni sessuali. Rosen et al. 20 hanno ad esempio dimostrato<br />

come, in una popolazione di 12.815 soggetti di età compresa tra<br />

i 50 e gli 80 anni, sebbene l’83% venisse definito come sessualmente<br />

attivo, nel 50% dei casi veniva riportata un’erezione ridotta<br />

o assente e nel 47% anche l’eiaculazione veniva definita come<br />

diminuita. È stata inoltre osservata una riduzione dal 36 al 53%<br />

nella frequenza dei rapporti sessuali nei soggetti con LUTS moderati<br />

e severi, nonché una riduzione <strong>della</strong> soddisfazione dei rapporti<br />

crescente in base alla gravità <strong>della</strong> sintomatologia disurica. Anche<br />

le disfunzioni dell’eiaculazione aumentavano significativamente<br />

con la gravità dei LUTS (nei pazienti con sintomatologia moderata<br />

erano presenti nel 51,8% dei casi contro il 67,1 e l’80,1% dei<br />

pazienti con sintomi moderati o severi rispettivamente). Quindi,<br />

sebbene l’eiaculazione retrograda sia un effetto collaterale comune<br />

agli antagonisti dei recettori α1-adrenergici, va tenuto in<br />

considerazione che tali farmaci sono diretti verso una parte <strong>della</strong><br />

popolazione che già in assenza di terapia può presentare diversi<br />

disturbi nella sfera <strong>della</strong> sessualità.<br />

In conclusione, silodosina si è dimostrata essere più efficace<br />

del placebo ed è stato riscontrato un effetto sovrapponibile<br />

Rivista <strong>della</strong> Società Italiana di Medicina Generale<br />

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