Ritorno a palazzo Giusti. Testimonianze dei ... - RadiAzione.info

Tanti compagm
di Remo Pranovi
In un fabbricato di via Fratelli Albanese a Vicenza si era
installata la Sezione V della banda Carità. Nello scantinato
era disposta la costruzione di piccole celle, mai ultimate, per
gli arrestati. Il distaccamento era comandato dal capitano
Fernando Bacoccoli e comprendeva due reparti: quello operativo
al comando del tenente Bruno Bianchi, e quello investigativo
diretto dai tenenti Umberto Usai e Alberto Sottili.
Una trentina di sgherri completava la squadraccia.
Dei vicentini arrestati e passati attraverso le mani degli
aguzzini di Carità, ricordo con commozione il martire Tarquato
Fraccon, valoroso componente il CLN di Vicenza, poi
deportato e morto a Mauthausen insieme al figlio Franco.
Verso la mezzanotte del 14 dicembre del 1944, due biechi
figuri spingevano dentro una cella un uomo; la porta si richiuse
ed i carcerieri si allontanarono bestemmiando. Era lui,
Torquato Fraccon. Dopo il suo arresto era stato selvaggiamente
percosso nei sotterranei della GNR a S. Michele. Anche
i componenti la sua famiglia erano stati condotti nelle prigioni
di S. Biagio. Quella sera stessa, tratto dalle celle di S. Michele,
lo avevano portato lacero e pesto nella sezione della banda
Carità, per sottoporlo a un altro interrogatorio.
Aveva con sé un rosario, un sacco di tela con qualche
capo di biancheria sporca, la camicia a brandelli, i pantaloni
tenuti ai fianchi da un pezzo di spago. Il suo volto non era
rasato da parecchi giorni; si vedevano tumefazioni ed ecchimosi
agli zigomi.
La sua figura spiravfI una superiore forza morale. Un ·testimone
che si trovava nella sua stessa cella raccontò in
seguito che Torquato Fraccon gli aveva parlato con tutta sere-
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