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Rassegna stampa

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L’INFORMAZIONE .CULTURA E SPETTACOLI. DOMENICA 27 APRILE 2008 39<br />

IL PERSONAGGIO Fabio Catti è il giovane modenese del corto «All’Inferno ci vado in Porsche»<br />

«Recito la notte, il mio mondo»<br />

Da un libro di Grasselli, le riprese sono dirette da Maellaro<br />

di Monica Baldi<br />

ono iniziate le riprese del Scortometraggio<br />

«All’Inferno<br />

ci vado in Porsche»,tratto<br />

dai libri cult dello scrittore reggiano<br />

Pierfrancesco Grasselli e<br />

diretto dal regista Mario Maellaro.<br />

Tra gli attori protagonisti<br />

anche il modenese Fabio Catti,<br />

vocalist delle più gettonate discoteche<br />

italiane.Spiega Catti:<br />

«Mi sono presentato per la parte<br />

perché mi è sempre piaciuto<br />

il mondo del cinema e mi<br />

piacerebbe affermarmi come<br />

attore.Ho già lavorato come<br />

Speaker radiofonico e soprattutto<br />

da alcuni anni lavoro come<br />

vocalist in molte discoteche<br />

in Riviera ma faccio serate<br />

in tutta Italia».<br />

Il giovane attore modenese<br />

ci racconta di aver «sempre voluto<br />

essere al centro dell’attenzione<br />

e penso di essere portato<br />

per questo tipo di mestiere».<br />

E continua:«Inoltre questo film<br />

richiedeva un personaggio<br />

molto naturale ed estroverso,<br />

perché riprende temi e situazioni<br />

che possono essere vissuti<br />

da tanti ragazzi di oggi.Per altro,nel<br />

film,ci sono diverse scene<br />

girate proprio all’interno<br />

di locali e quindi si vede il mondo<br />

della notte,che io vivo da<br />

anni.Durante le riprese della<br />

scena della festa in maschera<br />

ha partecipato anche il mio<br />

“collega”Nicola Schenetti,dj<br />

L<br />

a domenica latina del Baluardo<br />

della Cittadella è caratterizzato<br />

ogni settimana<br />

dalle band più grintose e del<br />

panorama nazionale.<br />

In omaggio alla metafora<br />

marina arriva questa sera la<br />

band dei «Nueva Onda».<br />

Il gruppo,composto da sette<br />

elementi,propone un ampio<br />

repertorio dei migliori<br />

brani della storia latino-americana:dalla<br />

Salsa cubana alla<br />

Bachata,passando per ritmi<br />

contagiosi come il Merengue<br />

e la Cumbia Argentina.<br />

I Nueva Onda trasmettono<br />

molta grinta ed energia con<br />

uno spettacolo coinvolgente<br />

e di alta qualità.<br />

La formazione comprende<br />

la voce di Kely Castro (El Ma-<br />

Foto di gruppo per il cortometraggio diretto da Mario Maellaro<br />

modenese,che per l’occasione<br />

ha suonato la sua canzone «Mama».Fisicamente<br />

- spiaga ancora<br />

Catti - il personaggio mi assomiglia<br />

molto,perché il copione<br />

richiedeva un ragazzo perfettino,con<br />

capelli castani e<br />

sempre vestito in camicia e<br />

pantaloni,elegante ma classico<br />

e anche a me è sempre piaciuto<br />

vestirmi alla moda».<br />

La sceneggiatura è stata interamente<br />

riscritta da Grasselli,<br />

che dice:«Ho fatto un mix tra<br />

il primo libro “L’Ultimo cuba<br />

libre”e il secondo “All’inferno<br />

BALUARDO Il locale modenese ospita l’esibizione del gruppo «Nueva Onda» all’interno dell’appuntamento latinoamericano<br />

In Cittadella spazio ai ritmi di Santo Domingo<br />

Dalle 19 si balla sulle note di grandi successi dei generi «salsa», «merengue» e «cumbia argentina»<br />

gico),proveniente da Santo<br />

Domingo,grande vocalist ed<br />

ancor più grande animatore<br />

da palco,Cristian Pignataro<br />

(basso),proveniente dall’Argentina,musicista<br />

molto preparato,trasmette<br />

simpatia e<br />

carisma,la chitarra di Carlo<br />

Belli,musicista con un alto livello<br />

musicale.Ai timbales:<br />

Martin Pignataro (El Tigre),<br />

dall’Argentina con le sue bacchette<br />

dà il “click”al gruppo.<br />

La sua esperienza e i suoi studi<br />

di altri tipi di percussioni offrono<br />

al gruppo una maggiore<br />

qualità ritmica.Le congas so-<br />

ci vado in Porsche”.Il cortometraggio<br />

dura 15 minuti quindi<br />

ho cercato di trarre i passaggi<br />

più significativi dei romanzi».<br />

A proposito della trama,l’autore<br />

spiega:«Ho voluto girare<br />

delle scene che riprendessero<br />

lo stile di Lynch,uno dei registi<br />

che preferisco.I protagonisti<br />

sono Tony,piace molto alle<br />

donne e gira in porsche,e Claudio,il<br />

suo miglior amico,il tipico<br />

figlio di papà.Tony è perseguitato<br />

da un sogno ricorrente<br />

che riguarda una ragazza,Pamela,un<br />

vecchio casolare e<br />

Stasera al Baluardo i «Nueva Onda»<br />

sensazioni strane che lo turbano<br />

continuamente.Così decide<br />

di rivolgersi ad uno psicanalista,perché<br />

cerca di parlarne<br />

con Claudio,il suo miglior amico,ma<br />

non lo ascolta,preferisce<br />

passare le sue nottate tra<br />

un locale e l’altro e stordirsi<br />

con l’alcool e la droga.In un inquietante<br />

viaggio nel proprio<br />

inconscio,Tony si troverà faccia<br />

a faccia con se stesso e a fare<br />

i conti con il proprio passato».<br />

Gli attori sono stati scelti<br />

dopo i provini del casting,fatto<br />

L’APPUNTAMENTO Saranno protagonisti i partecipanti al laboratorio «Il conflitto e il teatro»<br />

Il laboratorio di Frati si chiude alla Tenda<br />

Alle 18 verrà proposto un saggio sulle tecniche create da Augusto Boal<br />

di Veronica Negrelli<br />

uando si pensa ad uno Qspettacolo<br />

teatrale di fine<br />

corso,è normale che la mente<br />

vada alla forma «tradizionale» di<br />

rappresentazione scenica con<br />

pubblico e attori recitanti.<br />

Quello che accadrà alle 18<br />

presso La tenda di Viale Molza<br />

(ingresso gratuito) sarà altro,soprattutto<br />

un’occasione da non<br />

perdere.A conclusione del laboratorio<br />

«Il conflitto e il teatro»<br />

condotto dal regista Rui<br />

Frati insieme a Léo Frati,organizzato<br />

da Progettarte in collaborazione<br />

con il Comune di<br />

Modena per la rassegna T… come<br />

Teatro,i 15 partecipanti of-<br />

friranno agli spettatori (o<br />

«spett-attori») il saggio di una<br />

delle tecniche create da Augusto<br />

Boal prendendo le mosse<br />

dal presupposto che «un metodo<br />

di lavoro è niente senza<br />

storie da raccontare».<br />

«L’idea iniziale» spiega Rui<br />

Frati «è stata partire dalle nozioni<br />

di conflitto,protagonista,<br />

antagonista - strutture base del<br />

teatro - e lavorare insieme ai<br />

corsisti per giungere stasera<br />

ad una sorta di seduta pubblica<br />

in cui proporremo il forum,<br />

un dialogo diretto con gli spettatori:un<br />

momento di confronto<br />

che,a mio parere,è una forma<br />

interessante ed intelligen-<br />

te per continuare a riflettere<br />

sulle situazioni che avremo<br />

messo precedentemente in<br />

scena».Non chiudersi quindi<br />

nella costruzione di uno spettacolo,ma<br />

lo spettacolo è «la reazione<br />

tra ciò che gli attori hanno<br />

preparato e gli interventi del<br />

pubblico,che potrà cambiarne<br />

completamente la struttura»:troppo<br />

spesso il teatro viene<br />

costruito su metalinguaggi<br />

che non arrivano agli spettatori.D’altronde<br />

non bisogna dimenticare<br />

che l’attore è,fin da<br />

tempi remoti,colui che agisce,<br />

mette in moto e sostiene<br />

un’azione.<br />

Altra storia per «Dans l’om-<br />

bre»,la rappresentazione teatrale<br />

che con grande successo di<br />

pubblico è stata presentata a La<br />

Tenda venerdì dal Théâtre de<br />

l’Opprimé diretto dal maestro<br />

italo-brasiliano e formato da Benoit<br />

Pimont,Chrsitine Duron,<br />

Delphine Dey,Estelle Rosenfeld,Léo<br />

Frati,Maria Teresa Ferreira,Telma<br />

Savietto,Toninho<br />

do Carmo,Vincent Vidal.<br />

Strutturato in due parti,«Nell’ombra»<br />

traccia un percorso<br />

musicale (il sottotitolo recita «la<br />

musica laddove la parola non<br />

esiste più») che parte dalla Resistenza<br />

ai fascismi europei degli<br />

anni ’30 e ’40 e arriva a quelli<br />

del ’68 in America Latina e Por-<br />

Il giovane attore Fabio Catti<br />

a novembre,dove era presente<br />

anche Gianna Tani,ex responsabile<br />

casting Mediaset.<br />

Il cast è composto da Alessandro<br />

Cassi nel ruolo di Tony,<br />

Fabio Catti nel ruolo di Claudio,mentre<br />

Cristina De Pin interpreta<br />

il ruolo di Pamela ed<br />

infine Corrado Calda è lo psicologo.<br />

«Ho affrontato un tema estremamente<br />

attuale,lo stupro -<br />

spiega Grasselli -.La protagonista,Pamela,è<br />

vittima degli<br />

abusi di due ragazzi “bene”del<br />

mondo borghese,che si danno<br />

agli eccessi per noia,in un delirio<br />

di droga e alcool che li porterà<br />

ad una strada senza via<br />

d’uscita.Questo è un tema tristemente<br />

attuale al momento,<br />

che costituisce un ritratto generazionale<br />

accurato».<br />

Lo spettacolo «Dans l’ombre»<br />

togallo,con Parigi come forte<br />

punto di riferimento:clandestinità,fede,passione,idealifiltrati<br />

dalle vicissitudini di un gruppo<br />

di artisti divisi tra esilio e<br />

desiderio di azione,attraverso<br />

canzoni musicate dal vivo di<br />

Brecht,Weill,Fernay,Clément,<br />

fino a «Le chant des Marais»,<br />

uno dei momenti più toccanti<br />

dello spettacolo.<br />

no di Tomaso Polini Manos,<br />

uno dei musicisti più richiesti<br />

nella zona della Riviera di Rimini,ha<br />

studiato con i migliori<br />

percussionisti in Italia e a<br />

Cuba.Tastiere,fisarmonica e<br />

arrangiamenti musicali con<br />

Thomas Lisi,il miglior componente<br />

del gruppo Nueva Onda,i<br />

suoi 20 anni di esperienza<br />

danno al gruppo un “tiro”<br />

ineguagliabile.Tromba,coro e<br />

guira sono invece suonati da<br />

Jeronimo Ciganda dall’Argentina,direttore<br />

del gruppo sul<br />

palco,arrangiatore,polistru-<br />

IN BREVE<br />

Filmare il reale<br />

in biblioteca<br />

Prosegue domani alle ore 21<br />

il ciclo «Filmare il reale»,a cura<br />

della Videoteca comunale<br />

di Carpi in collaborazione<br />

con l'associazione di promozione<br />

sociale e culturale Movimenta.All’Auditoriumdella<br />

Biblioteca Loria verrà proiettato<br />

Kinski,il mio nemico<br />

più caro,film documentario<br />

di Werner Herzog realizzato<br />

dal regista tedesco nel 1999<br />

e dedicato all’amico attore<br />

Klaus Kinski.Ingresso libero<br />

fino ad esaurimento posti.In<br />

questo documentario personale,Herzog<br />

rievoca gli alti e<br />

bassi,gli scontri accesi,tornando<br />

nell'appartamento di<br />

Monaco dove si sono conosciuti,e<br />

rivisitando i luoghi<br />

dove hanno girato i loro<br />

film.Per informazioni<br />

059.649367-9350 - e videoteca@carpidiem.it.<br />

Arte terapia<br />

a S.Margherita<br />

Domani alle 14.30 a Palazzo<br />

Santa Margherita in corso<br />

Canalgrande 103 a Modena,<br />

ultimo appuntamento del<br />

terzo ciclo di laboratori<br />

espressivi di arte terapia<br />

promossi dalla Galleria Civica<br />

di Modena.Carlo Coppelli,esperto,docente<br />

e arte terapeuta,dopo<br />

aver preso<br />

spunto dalle mostre Lewis<br />

Baltz.89-91 Sites of Technology,Mimmo<br />

Paladino per<br />

Modena,Franco Vaccari.<br />

Opere 1955-1975,e Runa<br />

Islam Lost Cinema Lost Tobias<br />

Putrih,condurrà l'attività<br />

laboratoriale nel corso di<br />

un incontro sulla mostra In<br />

Our World.New Photography<br />

in Britain,curata da Filippo<br />

Maggia e allestita a Palazzo<br />

Santa Margherita fino<br />

al prossimo 13 luglio.<br />

Visite guidate<br />

da Arianna<br />

Prosegue (oggi alle 16) e si<br />

completa tra le vie e le piazze<br />

del centro storico di Modena,ma<br />

questa volta nella<br />

zona settentrionale,la scoperta<br />

di antiche targe ed immagini<br />

sacre davanti ai quali<br />

passiamo ogni giorno,spesso<br />

senza notarle.Emergeranno<br />

le targhe della numerazione<br />

del 1786,quelle dipinte<br />

o scolpite con i monogrammi<br />

di Cristo o Maria e<br />

le tante immagini sacre<br />

esposte al pubblico,celate<br />

in nicchie,edicole o cappelline.<br />

mentista,ha studiato diversi tipi<br />

di strumenti e stili musicali.<br />

La serata comincia alle 19<br />

poco più tardi entrerà in scena<br />

il gustoso aperitivo con abbondante<br />

buffet<br />

Alla consolle della Sala<br />

Grande due nomi che sono<br />

una garanzia:dj Maurizio Balboni<br />

e Graziano Rossi.<br />

Nel privé la selezione di Angelo<br />

e Robertico.All’appuntamento<br />

collaborano tutte le<br />

più importanti realtà del baile<br />

latino:Baila conmigo (Carlo &<br />

Alessandra),Florida,Vuelta Latina,TeatroLatino,Nonsolodanza,Master<br />

Mind Nonsolosalsa,Miguel<br />

Let’s Dance Soltero’s<br />

e Luna Latina.Per informazioni<br />

e prenotazioni,059<br />

244309 / 338 7255944.


juvenes / settembre<br />

Pier Francesco Grasselli. Trent’anni ed un sogno realizzato. La faccia e il sorriso sono quelli i un ragazzino<br />

malgrado i suoi due libri “L’ultimo Cuba Libre” e “All’inferno ci vado in Porche” abbiano suscitato<br />

polemiche per la crudezza del mondo rappresentatovi. Protagonisti i tre assi della perdizione moderna:<br />

alcol, droga e sesso. Ma per fare lo scrittore non basta saper scrivere, bisogna saper vendere, avere un<br />

progetto, ed essere tenace nel realizzalo. Diventare impresari di sé stessi. E saper spaziare tra arte e<br />

imprenditoria.<br />

non è robA dA LEttErAti?<br />

Fare lo scrittore significa scrivere - e riuscire a pubblicare -<br />

dei libri. Per avere successo invece gli ingredienti sono molti,<br />

a volte ci mette lo zampino la fortuna, altre una tenace<br />

e costante volontà. “L’ultimo Cuba Libre” è uscito all’inizio<br />

del 2006 e, raggiunta ormai la 5° edizione, può a ragione<br />

definirsi un long seller. “All’inferno ci vado in Porche”, sequel<br />

a tempo di record pubblicato nel 2007, dopo un mese<br />

aveva raggiunto la seconda edizione.<br />

Il segreto?<br />

Si scrive di ciò che conosce, ed io ho cercato di raccontare<br />

un mondo che ho visto. Episodi anche crudi e al limite<br />

che però sono presi dalla realtà, dalla mia esperienza o da<br />

quella di altre persone. Ho cercato di creare una struttura<br />

22 Imprenditori/2007<br />

narrativa avvincente e veloce che potesse piacere ad un<br />

determinato pubblico, giovane e non sempre attratto dalla<br />

lettura. Penso che il risultato funzioni perché molti ragazzi<br />

dicono di aver letto il libro in un solo fiato.<br />

Ma il segreto del libro sta anche in ciò che gli è stato<br />

creato attorno...<br />

Credo sia importante creare una sinergia tra elementi di-


Sopra Platinette<br />

presenta all’Italghisa<br />

di Reggio Emilia<br />

l’ultima fatica di<br />

Grasselli. Da sinistra<br />

l’autore ad un incontro<br />

promozionale e<br />

uno dei modelli della<br />

linea di abbigliamento<br />

UCL ispirata<br />

ai suoi libri<br />

juvenes / settembre<br />

versi che si diano forza l’un l’altro.<br />

La casa editrice Mursia è abituata a<br />

promuovere i suoi autori in maniera<br />

tradizionale, con incontri nelle<br />

librerie. io, con uno staff di comunicazione<br />

appropriato, ho progettato<br />

un tour che portasse il libro nei<br />

locali notturni, a contatto coi reali<br />

lettori di libri come il mio. L’iniziativa<br />

è piaciuta molto anche perché<br />

spesso proposta in collaborazione<br />

con associazioni che si occupano<br />

di informazione e sensibilizzazione verso problematiche come<br />

alcol e malattie a trasmissione sessuale.<br />

Dai tuoi libri hanno preso il via anche altri progetti.<br />

insieme a Stefano Ganassi, disegnatore dei loghi e dei modelli,<br />

e Massimo dallaglio, amico fotografo che si occupa di visual<br />

imaging, ho ideato una linea di abbigliamento ispirata ai miei<br />

libri. La linea è già distribuita in diversi negozi in italia ma le prospettive<br />

stanno crescendo rapidamente. oltre al logo del libro<br />

“L’ultimo Cuba Libre” le polo e le t-shirt sono ispirate ai personaggi,<br />

nei quali molti lettori si riconoscono. La mia aspirazione<br />

è di trovare, in futuro, una azienda già impegnata nel ramo o<br />

uno stilista che si unisca al progetto e permetta una distribuzione<br />

più capillare. Per ora lavoro molto anche tramite il sito<br />

internet www.ultimocubalibre.com, attivo insieme al mio sito<br />

personale www.pierfrancescograsselli.com<br />

E la altre “arti”?<br />

negli ultimi mesi è nata una collaborazione con una band di<br />

Correggio che apprezzo molto, gli Errore 404, i quali hanno<br />

composto una canzone intitolata “L’ultimo Cuba Libre”, dopo<br />

la quale sarà presto prodotto un intero cd. Lo presento agli<br />

eventi nelle discoteche e probabilmente lo faremo uscire in una<br />

edizione speciale insieme al libro, visto i buoni riscontri ottenuti<br />

in radio.<br />

Poi si parla di un film. Un produttore di roma è molto interessato,<br />

non si è ancora parlato del regista ma la stesura della sceneggiatura,<br />

a cui collaboro anch’io, inizia a settembre. Molte<br />

questioni a proposito del film sono però ancora top-secret.<br />

Prossime fatiche letterarie?<br />

Sicuramente si parla di un terzo capitolo della saga finora pubblicata,<br />

del quale però ho solo in testa il progetto. L’anno prossimo,<br />

sempre con Mursia, andrà in <strong>stampa</strong> un altro romanzo,<br />

un po’ diverso dai precedenti. Più divertente e sicuramente<br />

meno pulp, ma con ancora al centro dell’attenzione i giovani,<br />

l’amore, le relazioni...<br />

Imprenditori/2007 23


164 Il piacere di vivere<br />

VADO ALL’INFERNO, MA<br />

CON LA T-SHIRT GIUSTA<br />

NUOVI MALEDETTI PIERFRANCESCO<br />

GRASSELLI: ROMANZI CATTIVI PIÙ<br />

ABBIGLIAMENTO. COSÌ SI FA BUSINESS.<br />

Il rispetto dovuto all’autore impedisce<br />

di citare il caso emblematico di Fabrizio<br />

Corona, ma il meccanismo è chiaro:<br />

«maledettismo» e «fighettismo»<br />

vanno felici a braccetto come la bella<br />

e la bestia. L’ha capito bene lo scrittore trentenne<br />

Pierfrancesco Grasselli, che sulla scia<br />

del successo del romanzo d’esordio L’ultimo<br />

cuba libre, e del suo ideale seguito All’inferno<br />

ci vado in Porsche (Mursia), non solo ha organizzato<br />

un tour estivo di presentazioni<br />

nelle discoteche più in d’Italia, dal Pascià<br />

di Riccione al Sesto<br />

Senso di Desenzano (il 16<br />

agosto al Papeete di Milano<br />

Marittima), ma ci ha costruito<br />

attorno una linea d’abbigliamento<br />

ribattezzata Ucl,<br />

Che sta per Ultimo cuba libre.<br />

Il logo, la sagoma di un<br />

bicchiere da long drink con<br />

una bottiglia di Coca-Cola e<br />

una di rum, sembra aver fatto<br />

centro: prima tiratura esaurita<br />

nei negozi di Reggio Emilia e Parma<br />

(prossimi arrivi a Riccione e Roma), con<br />

schiera di telefamosi (Demetra Hampton,<br />

Antonio Zequila, Valerio Merola<br />

e compagnia) che si sono già fatti fotografare<br />

con la maglietta.<br />

Ma ogni maledettismo ha un limite: «I<br />

miei romanzi raccontano di giovani che<br />

vanno incontro all’autodistruzione» dice<br />

Grasselli «però durante le serate vorrei far<br />

passare messaggi positivi: a Milano Marittima,<br />

per esempio, distribuiremo in collaborazione<br />

con l’Aci un kit monouso per la<br />

rilevazione dell’alcol nel sangue».<br />

Non sia mai che anche all’inferno, con la<br />

nostra Porsche, ci capiti di beccare pattuglie<br />

della polstrada con l’etilometro. (R.P.)<br />

CAR-SHARING ANTIALCOL UNA NUOVA COMMUNITY SUL WEB FA INCONTRARE<br />

ASTEMI E BEVITORI SULLA RIVIERA ROMAGNOLA. IN PREMIO INGRESSI OMAGGIO.<br />

Safenight.it è la neonata community<br />

grazie alla quale guidatori astemi<br />

possono fare amicizia con passeggeri<br />

intenzionati a darci dentro di brutto.<br />

Un sito ideato dal consulente aziendale<br />

ravennate Riccardo Guberti con<br />

la Fondazione Cassa di Risparmio<br />

di Ravenna, tramite il quale è possibile<br />

accreditarsi come safedriver (guidatore<br />

sicuro), indicare i posti disponibili nella<br />

propria auto e offrire uno strappo ai<br />

discotecomani romagnoli lungo lo stesso<br />

Pierfrancesco Grasselli. A lato,<br />

la copertina del suo ultimo libro.<br />

Offresi passaggi postdiscoteca<br />

tragitto. Una versione antietilica del<br />

car-sharing, con qualche privilegio:<br />

«All’ingresso delle discoteche» spiega<br />

Guberti «i nostri operatori sulla mano del<br />

guidatore scelto appongono il timbro di<br />

“safedriver”, da mostrare all’uscita prima<br />

di sottoporsi al test etilometrico. Se sarà<br />

negativo, avrà un ingresso omaggio<br />

e i suoi passeggeri parteciperanno<br />

a un concorso a premi». Avvertenza: se<br />

qualcuno si sentisse male lungo il ritorno,<br />

nessun rimborso per i danni ai sedili. (R.P.)<br />

Se anche<br />

il manichino<br />

è zapaterista<br />

SPAGNA IL VETO MINISTERIALE ALLE<br />

TAGLIE MINI COLPISCE ANCHE LE<br />

VETRINE. I MEGASTORE SI ADEGUANO.<br />

Dopo aver stabilito che non<br />

possono sfilare modelle troppo<br />

magre sulle passerelle, il ministro<br />

della Sanità del premier spagnolo<br />

José Luis Rodríguez Zapatero,<br />

lo scienziato Bernat Soria, 55 anni,<br />

se l'è presa con i manichini,<br />

che come le mannequin devono<br />

sfoggiare almeno la taglia 38.<br />

La ragione? La stessa che ha<br />

prodotto il no a sfilate con<br />

indossatrici secche come chiodi:<br />

la lotta contro l’anoressia. Le nuove<br />

misure, che devono essere adottate<br />

entro cinque anni, sono operative<br />

nella catena di grandi magazzini più<br />

importanti di Spagna, El Corte<br />

Inglés. Da settembre, anche nei<br />

megastore di Zara, il prêt-à-porter<br />

più venduto d'Europa.<br />

Adattare i fantocci alla taglia<br />

zapateramente corretta costa un<br />

occhio della testa: ognuno oscilla<br />

dai 200 ai 2 mila euro. Soria, il cui<br />

ideale di bellezza feminile è la<br />

media «tra una donna di Rubens<br />

e un’anoressica», esige poi che<br />

le riviste di moda presentino<br />

abiti consoni all'anatomia reale<br />

delle spagnole. (G.A.O.)<br />

Rientro sicuro dalle<br />

discoteche grazie<br />

al sito safenight.it<br />

PANORAMA 2/8/2007 ■ blog.panorama.it/culturaesocieta<br />

Società


pagina<br />

12<br />

■<br />

sabato | 3 febbraio 2007<br />

LIBRI<br />

PAOLO MOSCA<br />

SPERLING & KUPFER<br />

PAGG. 144<br />

Il terzo elemento<br />

dell’amore<br />

Non è facile scrivere d’amore. Forse<br />

non lo è mai stato perché si entra in<br />

un percorso fatto di strade sempre diverse<br />

e di sentimenti che salgono e<br />

scendono, sempre capire mai quando<br />

è il tempo giusto per definirli. Paolo<br />

mosca decide di affrontare l’amore<br />

nel suo aspetto forse più in crisi,<br />

quello legato ad una vita di coppia<br />

sempre più minata da egoistici pensieri<br />

e devianti manie. Lo fa facendosi<br />

aiutare da uno spirito animato<br />

da fede certamente più profondo di<br />

umili e peccatrici creature. Quello di<br />

Berardo, frate<br />

francescano di Assisi,<br />

componente<br />

del tribunale della<br />

Sacra Rota e<br />

per questo uditore,<br />

forse involontari,<br />

di numerose<br />

vicende che esulano<br />

dalla sfera<br />

del cattolico per<br />

entrare in quella<br />

della difficoltà di<br />

convivenza.<br />

Un’analisi centrata<br />

sul “Terzo elementodell’amore”,<br />

indefinibile<br />

plus valore capace<br />

di collegare per<br />

sempre due cuori,<br />

oltre ogni vicenda negativa. Un quorum<br />

aggiunto da poter attribuire alla<br />

nascita di un figlio, ad una malattia,<br />

un cane o un gatto o semplicemente<br />

un influsso, che dona nuova<br />

luce a rapporti ormai spenti. Una<br />

chiave con cui aprire porte ormai<br />

chiusi dall’indifferenze a dalla mancanza<br />

di dialogo. Dal libro di Paolo<br />

Mosca nasce una riflessione che<br />

ignora la logica per entrare nella sfera<br />

dei sentimenti, affrontabili in maniera<br />

semplice. Una favola terrena<br />

che lascia all’amore quella funzione<br />

primaria che viene normale citare<br />

con una semplice frase: vogliatevi<br />

bene, è possibile!<br />

sullo SCAFFALE<br />

Il fattore 3 nell’amore<br />

è il segreto per vivere<br />

felicemente in coppia<br />

LUCIANA VOLPONI MASSEI<br />

■<br />

NUOVI AUTORI PAGG. 62<br />

Scatola di latta<br />

… A ripensarci, i miei ricordi non sono fatti di eventi, ma di persone, che hanno incrociato<br />

la mia vita, oche sono, ciascuna dandomi la parte migliore di se stessa. Non so quello che io<br />

abbia dato loro… Si tratta di una delle riflessioni, del protagonista del romanzo, in cui è condensato<br />

il significato dell’opera. Giancarlo, affermato neuropsichiatra con una smisurata passione<br />

per il mare, ama scrivere favole per bambini e vive con il pesante rimorso per la morte<br />

di Gianni, suo unico figlio morto in un incidente in moto, dopo aver prestato la sua auto al<br />

padre.Una parte di Giancarlo muore con Gianni e questo lo fa sentire come in una scatola<br />

di latta, sempre più isolato dal mondo e dalla moglie, che vive una profonda crisi depressiva.<br />

Un racconto che non tende a raggiungere altro obiettivo al di fuori delle cose dell’animo: che<br />

si volge verso il passato, verso quel “tempo perduto” di cui è fatto il presente, che racchiude<br />

l’avvenire e osserva la vita. Luciana Volponi Massei propone una scrittura che si impone in<br />

virtù di una buona struttura sintattica, capace di sollecitare sensazioni ed emozioni, mediante<br />

un controllo stilistico sempre preciso nell’osservanza degli scopi comunicativi che persegue.<br />

Luciana Volponi Massei è nata a Livorno, dove ha insegnato Lettere per molti anni. Nel<br />

1992 si è trasferita a Viterbo, qui ha cominciato a dedicarsi alla scrittura, ottenendo da subito<br />

diversi riconoscimenti; primo premio al Concorso Canto e disincanto, Voci di donna nella<br />

Tuscia 2006 e al Premio Letterario Centro Culturale Antonianum 2005, sezione narrativa.<br />

L’esperienza di vita in due città tanto diverse, come Livorno e Viterbo, trova voce attraverso<br />

le parole della protagonista. Scatola di latta, opera finalista al Premio Letterario Penna d’Autore<br />

2005 e al Premio Letterario Jacquès Prèvert 2006, è la seconda pubblicazione dell’Autrice.<br />

LEONE PAGG. 512<br />

■<br />

Padre Pio un uomo, un santo<br />

Sembrava che la canonizzazione di Padre Pio<br />

avesse chiuso per sempre le polemiche sulla sua<br />

vita, compresi gli studi sulla sua personalità e il<br />

suo ruolo nella chiesa e nella società in genere<br />

e in quella di Capitanata in particolare. Invece<br />

i Padri cappuccini, con Padre Gerardo Di Flumeri,<br />

hanno annunziato che procederanno ad<br />

ulteriori studi ed approfondimenti sulla figura<br />

del loro Confratello per appurare se vi sono le<br />

basi perché Padre Pio sia proclamato dottore della<br />

chiesa. Vogliamo segnalare la pubblicazione<br />

di due libri su Padre Pio in occasione della sua<br />

canonizzazione, che hanno la peculiarità di fondarsi<br />

solo su documenti, interviste, scritti, e che<br />

rappresentano in questo senso una novità assoluta<br />

per la quantità di notizie testimonianze e<br />

per l’inizio di uno studio serio sul Personaggio,<br />

al di là delle polemiche e del sensazionalismo,<br />

del devozionismo e della miracolistica. Infatti,<br />

l’autore, Angelo Maria Mischitelli, nativo di S.<br />

Giovanni Rotondo, è uno studioso sin dalla prima<br />

ora di Padre Pio, avendo pubblicato sin dal<br />

1968 libri, articoli, studi sulla figura e l’opera del<br />

Frate stigmatizzato del Gargano. Un’estesa biografia<br />

e una raccolta di testimonianze tra i confratelli<br />

di Padre Pio, editi da Leone Editrice. Lo<br />

stile giornalistico non cede in nulla alla serietà<br />

della documentazione, ma agevola la lettura,<br />

rendendo concetti difficili, come quelli riferiti<br />

ai fenomeni mistici e alla stigmatizzazione, alla<br />

portata di tutti. Si tratta, quindi, di una biografia<br />

completa, basata sui documenti, e di un<br />

primo tentativo di studio sulla figura e l’opera<br />

di Padre Pio. La chiamata allo stato religioso, la<br />

scelta francescana e cappuccina, il cammino spirituale,<br />

i fenomeni mistici, le accuse e le calunnie,<br />

le incomprensioni e le lotte nell’ambito della<br />

stessa chiesa, il movimento di popolo, la solitudine,<br />

i tormenti dello spirito, le opere sociali,<br />

i rapporti con i contemporanei, la santità di<br />

vita, la visione della missione, il “fenomeno Padre<br />

Pio”, vengono esaminati nei loro risvolti<br />

reali, senza cedere alla facile polemica e all’ancor<br />

più facile agiografia. La lettura è piacevole<br />

e si conclude con una affermazione su Padre Pio<br />

che lo rende molto vicino a noi e sulla quale possiamo<br />

non essere d’accordo: “Noi non sappiamo<br />

se per essere grande uomo bisogna essere<br />

anche santo, ma affermiamo con certezza che<br />

per essere santo bisogna essere grande uomo”.<br />

■<br />

ANGELO MARIA<br />

MISCHITELLI<br />

PIER FRANCESCO<br />

GRASSELLI<br />

MURSIA PAGG. 392<br />

All’inferno ci vado in Porsche<br />

C’è Jessica che ci sta con tutti. C’è Claudio,<br />

il fighetto che tira di coca. C’è Tony che se<br />

le fa tutte. C’è Gloria, la strafica. C’è Cico<br />

che spaccia che è un piacere. C’è Costantino<br />

che ce la mette tutta ma resta uno sfigato<br />

senza speranza. C’è Valentina che ha<br />

quindici anni e cala le paste. C’è la Googlegeneration<br />

che naviga<br />

su Internet, guarda i video<br />

di Mtv, gioca alla<br />

Play Station tutto il pomeriggio<br />

e alla sera si<br />

sballa in discoteca. C’è<br />

un gruppo di ragazzi<br />

normali che trascorrono<br />

la loro vita senza valori,<br />

senza obiettivi e senza<br />

provare autentiche<br />

emozioni. Una vita vissuta<br />

all’estremo e alla<br />

giornata. Su una Porsche, dentro un paio di<br />

jeans della Diesel, con in mano un Nokia<br />

N91. Storie di giovani annoiati, abbandonati<br />

a pensieri sempre stanchi, figli senza ideali<br />

volutamente persi per strada. Figli della<br />

strada cavalcata, abbandonata e cercata come<br />

estremo atto di una fuga dalla realtà. Chi<br />

ha tutto non vuole che l’immenso pensiero<br />

oltre ogni limite. Una generazione che cavalca<br />

il sogno, viene rivista nel suo flash-back<br />

di sensazioni forti e volontà calpestate. Pier<br />

Francesco Grasselli è uno che queste sensazione<br />

le aveva già comunicate nel suo primo<br />

romanzo “L’ultimo Cuba Libre” e della<br />

sua generazione conosce bene i difetti e le<br />

volontà, forse non estreme ma senz’altro<br />

estremiste. «Non ti senti mai come se ci fosse<br />

già un posto prenotato per noi all’inferno?»<br />

mi domanda Claudio tetro. «Fammi<br />

un favore, bello» sbotto. «Non stressarmi<br />

con queste stronzate.» Faccio una pausa,<br />

poi aggiungo: «Quel che è fatto è fatto. Se<br />

proprio devo andare all’inferno, almeno ci<br />

vado in Porsche».

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