Paternò – Priolo
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Nuovo elettrodotto in ST a 380 kV<br />
“<strong>Paternò</strong> <strong>–</strong> <strong>Priolo</strong> Gargallo”<br />
SINTESI NON TECNICA<br />
VII.4 QUALITÀ AMBIENTALE POST-OPERAM E POST-MITIGAZIONE<br />
Codifica<br />
Rev. 01<br />
19/05/2011<br />
PSRARI 09037<br />
Pag. 41 di 51<br />
La qualità ambientale finale attesa con il completamento dei lavori di costruzione dell’elettrodotto e con la<br />
conseguente entrata in esercizio dello stesso può essere ricondotta ad una serie di tematiche di seguito<br />
brevemente sintetizzate.<br />
Consumo di suolo<br />
Il consumo di territorio necessario per realizzare la linea a singola terna a 380 kV in progetto e gli altri brevi<br />
tratti in aereo risulta estremamente contenuto in quanto riconducibile alle sole aree di infissione dei sostegni.<br />
Rispetto alla superficie interessata dalle azioni di scotico, livellamento e movimenti terra, a chiusura del<br />
cantiere si provvederà al ripristino delle aree agricole lasciando il consumo di suolo definitivo alla stretta<br />
proiezione a terra dell’ingombro massimo del sostegno stesso.<br />
Frammentazione di habitat e reti di connessione ecologica<br />
La limitatezza e la puntualità degli appoggi a terra delle linee elettriche in progetto rendono del tutto<br />
trascurabile la sottrazione diretta di habitat, mentre la piena “trasparenza” dell’opera non introduce alcuna<br />
forma di frammentazione di unità ecosistemiche e/o delle reti di connessione ecologica.<br />
Aspetti percettivi<br />
Una volta realizzata la linea a 380 kV, la relativa intrusione percettiva costituisce senza dubbio la principale<br />
forma di detrazione della qualità ambientale rispetto alla situazione attuale.<br />
Questa forma d’intrusione, tuttavia, è funzione della tipologia/altezza dei tralicci, della consistenza delle aree<br />
a frequentazione umana che costituiscono le zone di percezione significative e dell’ampiezza delle locali<br />
sezioni del bacino percettivo sotteso. In ogni caso, dove più, dove meno, le strutture elettriche in elevazione<br />
modificano il contesto paesaggistico e percettivo dell’area di inserimento.<br />
Aspetti idrogeologici<br />
La natura assolutamente puntuale delle fondazioni in progetto non determina alcuna modifica della specifica<br />
qualità ambientale.<br />
Per quanto riguarda la rete idrografica, questa viene sempre attraversata in aereo, nessun corso d’acqua<br />
viene quindi ad essere minimamente interferito.<br />
Aspetti inquinanti<br />
La natura stessa di un elettrodotto consente di mantenere assolutamente inalterata la qualità ambientale<br />
connessa al clima acustico, atmosferico e vibrazionale dello stato di fatto, non determinando alcuna<br />
emissione di tale genere.<br />
Diverso è invece il discorso legato all’inquinamento elettromagnetico, che risulterà lievemente alterato<br />
rispetto alla situazione attuale dello stato di fatto, con modalità ed entità differenti lungo il tracciato stesso,<br />
ma comunque intrinsecamente mitigate dal corretto posizionamento delle linee aeree in funzioni del rapporto<br />
distanza/altezza rispetto ai ricettori sensibili più prossimi alla proiezione a terra dei cavi aerei.