FANOINFORMA.IT partner dell'UNIVERSITÀ DI URBINO
FANOINFORMA.IT partner dell'UNIVERSITÀ DI URBINO
FANOINFORMA.IT partner dell'UNIVERSITÀ DI URBINO
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
fanoinforma.it<br />
1
fanoinforma.it<br />
3
4<br />
07 Editoriale<br />
Eventi<br />
08 Convention Fanoinforma.it<br />
<strong>FANOINFORMA</strong>.<strong>IT</strong> PARTNER<br />
DELL’UNIVERS<strong>IT</strong>À <strong>DI</strong> <strong>URBINO</strong><br />
Politica locale<br />
10 PROGETTO<br />
TERR<strong>IT</strong>ORIO CATASTO TRIBUTI<br />
Annunci<br />
11 CASA<br />
LAVORO<br />
Diocesi di Fano<br />
Fossombrone Cagli e Pergola<br />
12 RICORDO<br />
<strong>DI</strong> MONS. V<strong>IT</strong>TORIO TOMASSETTI<br />
13 IL MATRIMONIO<br />
SCOMMESSA<br />
SULLA PERSONA E SU <strong>DI</strong>O<br />
Chiacchiere Fano<br />
14 LA FAMIGLIA<br />
È ANCORA UN POSTO SICURO?<br />
Chiacchiere Urbino<br />
16 CARA V<strong>IT</strong>A<br />
QUANTO MI COSTI?<br />
somm<br />
il periodico provinciale<br />
del gionale on-line<br />
www.fanoinforma.it<br />
Arte&Musica<br />
18 LA CASA DELLA MUSICA<br />
19 FONDAZIONE TEATRO:<br />
SI ALZA IL SIPARIO SU SIVIGLIA<br />
A scuola di Moda<br />
20 PROGETTO GARIBAL<strong>DI</strong><br />
Essere Giovani<br />
22 BON BON ART CAFÈ<br />
LA FESTA DELLE FESTE<br />
23 IL CSI ALL’HOPS!<br />
QUELLI DEI VALORI<br />
Speciale Carnevale<br />
24 IL LEO CLUB<br />
AL TEATRO DELLA FORTUNA<br />
26 I VEST<strong>IT</strong>I DELLA REGINETTA<br />
28 IL CARNEVALE AVRÀ<br />
LA SUA OTTAVA REGINETTA<br />
Casi di successo<br />
30 PULIRAPIDA:<br />
NON SOLO PULIZIE<br />
Interviste<br />
32 DON LAMBERTO PIGINI<br />
METTETE SEMI PERCHÈ<br />
IL BENE SI <strong>DI</strong>FFONDA<br />
Anno 2 - Numero 7<br />
gennaio - febbraio 2008<br />
distribuzione gratuita<br />
Autorizzazione del Tribunale di Pesaro<br />
n. 539 del 22/09/2006<br />
Editore<br />
Global Service in Progress s.r.l.<br />
Mattia Tarsi<br />
Direttore Responsabile<br />
Paola Zeppi - direttore@fanoinforma.it
ario<br />
numero 7<br />
Speciale Sport&Benessere<br />
34 Provincia<br />
ALMA JUVENTUS GINNASTICA<br />
35 Fossombrone<br />
PISCINA COMUNALE<br />
36 Fano<br />
BASEBALL: SQUADRE VINCENTI<br />
FUTSAL FANO CALCIO A 5 IN RIMONTA<br />
37 Sport in Provincia<br />
ESERCIZIO FISICO E SOCIALIZZAZIONE<br />
38 Fano<br />
PALESTRA LYON KING<br />
39 Urbino<br />
IPPOTERAPIA E MASTER VINCENTI<br />
40 Fermignano-Urbania<br />
LE PROPOSTE DE I CERIONI ESTETICA<br />
42 Sport&Motori<br />
G PROMOTION VERSO NUOVE SFIDE<br />
44 Rubriche<br />
Redazione<br />
Per inviarci i vostri comunicati scriveteci a:<br />
redazione@fanoinforma.it<br />
334-2430990<br />
Marketing e Pubblicità<br />
Per info sulle nostre inserzioni pubblicitarie<br />
telefonateci:<br />
334-2430990<br />
334-7677406<br />
Speciale<br />
Carnevale<br />
Hanno collaborato:<br />
Roberta Corbelli, Valentina Carboni,<br />
Nicola Romani, Marco Zeppi, Giorgio Bernardini<br />
Grafi ca e impaginazione<br />
www.contecamillo.it<br />
< < < GLI SPECIALI<br />
<strong>DI</strong> <strong>FANOINFORMA</strong>.<strong>IT</strong><br />
24 34<br />
Stampa<br />
Grafi casistemi snc - Pesaro<br />
Copertina<br />
Foto Video Gionata - Calcinelli<br />
Speciale<br />
Sport<br />
&Benessere<br />
Nuova Esposizione e Mostra<br />
in via Einaudi<br />
Zona Ind. Bellocchi<br />
fanoinforma.it<br />
5
editoriale<br />
di più!<br />
Cari lettori,<br />
come i più attenti fra<br />
voi avranno notato abbiamo mantenuto la promessa<br />
lanciatavi lo scorso numero: da questo<br />
nuovo anno Fanoinforma.it vi dà di PIU’!<br />
Per rendere più marcato il fatto che ormai siamo<br />
diventati un periodico di informazione provinciale,<br />
distribuito su tutto il territorio della<br />
provincia di Pesaro Urbino, e per evidenziare<br />
la duplicità dei nostri servizi -ovvero il fatto<br />
che il periodico cartaceo, nascendo, si è andato<br />
ad affi ancare al giornale di informazione<br />
provinciale www.fanoinforma.it, offrendo così<br />
al nostro territorio una comunicazione intesa<br />
a 360°- abbiamo deciso di modifi care in parte<br />
la nostra testata.<br />
Giocando un po’ con le parole, ovvero sul fatto<br />
che puntiamo a darvi sempre di PIU’ e che la<br />
sigla della nostra provincia è PU, è nato appunto<br />
PiU’ –il periodico provinciale di FANOIN-<br />
FORMA.<strong>IT</strong>.<br />
Augurandoci che apprezzerete questa nostra<br />
iniziativa, come pure la rivisitazione della veste<br />
grafi ca, vi proponiamo un numero d’inizio<br />
anno con un po’ di consigli su come affrontarlo<br />
all’insegna del benessere… del corpo e<br />
dello spirito… dando però anche un po’ dello<br />
spazio che merita al nostro Carnevale, che è<br />
sicuramente uno dei più conosciuti ed apprezzati<br />
d’Italia.<br />
Ringraziandovi per la sempre crescente attenzione<br />
che riservate alle nostre pagine, non<br />
ci resta che augurarvi una buona lettura, ma<br />
soprattutto un ‘anno buono’, e lo vogliamo<br />
fare citando alcuni versi che ci ha inviato una<br />
poetessa pesarese, Wilelma Fabrizi<br />
“<br />
…Ogni splendore è vita<br />
l’ombra svanisce<br />
le montagne<br />
non saranno più draghi<br />
ma solo coralli luminosi.<br />
Il cielo sarà una luce<br />
di pace e d’amore<br />
e nulla sarà tenebra…<br />
”<br />
fanoinforma.it<br />
7
8<br />
eventi<br />
Convention Fanoinforma.it<br />
<strong>FANOINFORMA</strong>.<strong>IT</strong> <strong>partner</strong><br />
dell’UNIVERS<strong>IT</strong>À <strong>DI</strong> <strong>URBINO</strong><br />
A cura di Roberta Corbelli<br />
Fanoinforma.it ha da poco raggiunto il traguardo<br />
del biennio di attività. L’editore, Mattia<br />
Tarsi, e tutta la redazione, hanno voluto festeggiare<br />
l’evento, insieme insieme con molte delle<br />
aziende <strong>partner</strong> e sponsor della testata, con<br />
una convention ospitata presso il Miù J’adore<br />
di Marotta alla fi ne di novembre scorso.<br />
Un’occasione<br />
per ringraziare<br />
quanti hanno creduto<br />
nel progetto, ormai<br />
più di 100 aziende<br />
“<br />
”<br />
– ha ribadito Mattia Tarsi. Grazie al grande<br />
lavoro di squadra della mia redazione, oggi<br />
Fanoinorma.it conta su più di un milione pagine<br />
consultate da visitatori che sono giovani,<br />
professionisti, aziende, politici… Sono per<br />
noi grandi risultati che ci hanno portato ad<br />
essere una delle testate giornalistiche on line<br />
più visitate della provincia di Pesaro – Urbino<br />
e che ci spingono a voler fare sempre di più<br />
e meglio: per le imprese, per fare emergere<br />
la loro immagine aziendale e per i “lettori”,<br />
per trasmettere una informazione ancor più<br />
puntuale e trasparente”.<br />
Punto focale della serata, l’annuncio del-<br />
Il Prof. Alessandro Bogliolo fra Mattia Padda (a sinistra) e Giorgio Bernardini (a destra)<br />
rispettivamente Station Manager Web Radio e Direttore Responsabile Redazione giornalistica.<br />
l’importante <strong>partner</strong>ship con l’Istituto di<br />
Scienze e Tecnologie dell’Informazione dell’Università<br />
di Urbino per la partecipazione<br />
al progetto Urbino Wireless Campus.<br />
Rete wireless accessibile gratuitamente da<br />
chi transita sul territorio e Web Radio con<br />
una redazione giornalistica e musicale fatta<br />
di talentuosi studenti, Urbino Wireless Campus<br />
renderà visibile il portale Fanoinforma.<br />
it che, di contro, ospiterà sul proprio sito la<br />
web radio. Risultato: un incremento espo-<br />
nenziale delle informazioni veicolate e degli<br />
utenti raggiungibili.<br />
“La voglia di fare di più per “Fano e dintorni”<br />
– ha proseguito Mattia Tarsi - è la molla<br />
che ci spinge a cercare continuamente nuove<br />
idee, strumenti e canali di informazione con<br />
cui ampliare l’offerta ai lettori, che diventano<br />
sempre più numerosi e attenti alla qualità<br />
dell’informazione. La convenzione con l’Università<br />
di Urbino contribuirà ampiamente a<br />
raggiungere tale obiettivo”.
...e nel vivo dei<br />
festeggiamenti<br />
noi della redazione<br />
abbiamo raccolto<br />
pareri, opinioni,<br />
curiosità di alcuni<br />
partecipanti…<br />
PROF. ALESSANDRO BOGLIOLO<br />
(Direttore dell’Istituto di Scienze e Tecnologie<br />
dell’Informazione – Università di Urbino<br />
- e responsabile del progetto Urbino Wireless<br />
Campus)<br />
“La collaborazione con Fanoinforma.it è<br />
nata per iniziativa di Mattia Tarsi, nostro<br />
studente, particolarmente attento<br />
alle iniziative dell’Università. Il valore<br />
aggiunto di questa <strong>partner</strong>ship è duplice:<br />
sia Fanoinforma che Urbino Wireless<br />
Campus sono diventati punti di riferimento<br />
in Internet ed entrambi si prefi ggono di<br />
dare un servizio al territorio, riuscendoci<br />
tra l’altro. L’unione tra i due non può che<br />
incrementare la loro forza, ampliando la<br />
massa critica degli utenti raggiungibili e<br />
la ricchezza delle informazioni veicolate.<br />
Forte del fatto che la Web Radio abbia<br />
alle spalle l’Università e un gruppo molto<br />
nutrito di studenti, cercherò di portare a<br />
corredo di questa <strong>partner</strong>ship il loro lavoro<br />
ed entusiasmo…<br />
MONTAGNA ALESSANDRA (3 JOLI) E MIRIAM MAZZONI<br />
“Fanoinforma è un periodico pensato bene che, a mio avviso, crescerà sicuramente – ha detto<br />
Alessandra – Ho avviato da poco la mia attività commerciale ma da subito ho deciso di fare<br />
comunicazione su Fanoinforma. Mi piace l’attenzione al locale, il fatto che dia spazio alle attività<br />
della città: ciò si sposa benissimo con l’esigenza di far conoscere i miei particolari prodotti, i<br />
bijoux francesi.<br />
“Una bella idea questa serata – sostiene Miriam – È certamente utile a tutti una manifestazione<br />
in cui i commercianti si incontrano, si conoscono, si confrontano su problematiche comuni.<br />
È un’occasione per “mettersi in vetrina”e conoscersi. Sarebbe bello poter organizzare una iniziativa<br />
per la cittadinanza, sostenuta anche dai commercianti ovviamente. Darebbe maggiore<br />
visibilità sia ai commercianti che a Fanoinforma ed un ritorno più ampio…”<br />
CLAU<strong>DI</strong>O DEL VECCHIO<br />
(<strong>IT</strong>ACA, Alpha Tek, Arte Luce)<br />
Sono entrato in contatto con Fanoinforma.it un anno fa. In quel momento ero nella condizione di<br />
dover promuovere l’attività di <strong>IT</strong>ACA. In particolare, avevo l’esigenza di creare un ambiente pronto<br />
a recepire la problematica dei ragazzi disabili e delle attività che ruotano attorno alla disabilità.<br />
Dovevo smontare la percezione di <strong>IT</strong>ACA come luogo dove fare sport fi ne a se stesso. La combinazione<br />
con Fanoinforma è stata perfetta, grazie all’impostazione del cartaceo, che permette di<br />
reiterare l’informazione e fare approfondimenti, e al supporto di Paola Zeppi, Direttore Responsabile<br />
di Fanoinforma, che ci ha seguito con grande attenzione e professionalità. Per il 2008, spero<br />
di poter rinnovare la nostra presenza anche sul sito”.<br />
UGO <strong>DI</strong>ANA<br />
(Presidente del Club delle Frecce Tricolori di Fano)<br />
“Bella iniziativa, quella di stasera. E positivo anche il giudizio su Fanoinforma, che ha seguito con<br />
molta attenzione il settore aeronautico. Il rapporto tra il Club e Fanoinforma si è stretto quasi dall’inizio<br />
ed è stato un crescendo continuo, grazie anche al connubio con l’Avio Club.<br />
Anche per il 2008 pensiamo di costruire qualcosa insieme a voi. Intanto vi anticipo che abbiamo già<br />
inoltrato allo Stato maggiore dell’aeronautica la richiesta per la partecipazione delle Frecce Tricolori<br />
ad una grande manifestazione in programma per il 2008, patrocinata dal Comune di Fano”.<br />
fanoinforma.it<br />
9
10<br />
Politica locale<br />
Progetto<br />
Territorio Catasto Tributi<br />
Comune di Fano e Zucchetti lanciano la sfi da per l’equità fi scale<br />
A cura di Marco Zeppi<br />
Si è tenuto giovedì 17 gennaio presso la Sala<br />
Verdi del Teatro della Fortuna il convegno di<br />
presentazione del progetto Territorio Catasto<br />
Tributi, un progetto innovativo per la gestione<br />
delle banche dati catastali e fi scali da<br />
parte delle pubbliche amministrazioni, che<br />
ha l’obiettivo di fornire al cittadino-utente un<br />
servizio notevolmente più completo, rapido e<br />
facilmente accessibile tramite internet, e che<br />
rappresenta anche uno strumento signifi cativo<br />
di lotta all’evasione fi scale. Si tratta di un sistema<br />
rivoluzionario e tecnologicamente avanzato,<br />
ideato dal Comune di Fano e sviluppato<br />
dalla Zucchetti S.p.A., che consente all’ente<br />
di controllare tutti gli immobili presenti nel<br />
proprio territorio, di risalire al rispettivo proprietario<br />
e di verifi care il versamento del tributo.<br />
Soddisfazione per Mirco Carloni, Assessore<br />
all’Innovazione Tecnologica del Comune di<br />
Fano, per l’affl uenza di pubblico e l’interesse<br />
dimostrato da molti che hanno chiesto di incontrarsi<br />
nei giorni seguenti con i tecnici del<br />
Comune di Fano per avere ulteriori informazioni.<br />
“Al Comune questo progetto in open source<br />
non è costato nulla – precisa l’Assessore<br />
Carloni - se non il tempo delle proprie risorse<br />
umane e l’impiego delle risorse tecnologiche<br />
già presenti. In cambio del tempo speso abbiamo<br />
ottenuto un’importante esperienza di<br />
collaborazione pubblico-privato per realizzare<br />
una tecnologia all’avanguardia prevedendo in<br />
anticipo l’utilità dell’acquisizione del servizio<br />
catastale da parte dei Comuni.<br />
Per il cittadino, che è il vero utente<br />
fi nale di questo progetto, sarà<br />
più semplice gestire il proprio rapporto<br />
con la pubblica amministrazione,<br />
eliminando le fi le agli uffi ci<br />
e le incertezze sui dati<br />
Con un semplice collegamento internet da casa<br />
potrà visualizzare la propria posizione patrimoniale,<br />
potrà richiedere e compilare moduli, effettuare<br />
le denunce e provvedere direttamente<br />
ai pagamenti usufruendo del servizio on line.<br />
Tutto questo da casa, con un riscontro chiaro
della propria posizione contributiva grazie ai<br />
dati catastali, geografi ci e tributari associati.<br />
Le innovazioni devono semplifi care la vita<br />
ai cittadini: con questo prodotto tecnologico -<br />
Territorio Catasto Tributi - oltre a produrre delle<br />
semplifi cazioni concrete, si potrà verifi care ed<br />
integrare tanti servizi che fi nora non comunicavano<br />
tra loro. Anche il Comune più piccolo<br />
potrà essere innovativo con una spesa molto<br />
contenuta e produrre servizi utili ai cittadini.”<br />
Il Comune di Fano, da cui è nata l’idea e che<br />
ha svolto il ruolo di progetto pilota, rappresenta<br />
il primo esempio concreto e di successo di<br />
utilizzo di questo nuovo sistema informatico,<br />
che oltre ad avere fondamentali vantaggi per<br />
le amministrazioni introdurrà anche notevoli<br />
facilitazioni per i cittadini, i quali potranno<br />
interfacciarsi con le banche dati catastali direttamente<br />
dal sito internet del Comune: per<br />
via telematica sarà possibile visualizzare la<br />
propria posizione catastale e contributiva con<br />
lo storico della documentazione presentata,<br />
trovare bollettini precompilati con il rendiconto<br />
completo di come si è giunti al calcolo dell’imposta<br />
e provvedere direttamente ai pagamenti.<br />
A sostenere la presentazione di questo progetto,<br />
effettuata dai tecnici del Comune di Fano e<br />
dal docente universitario Massimo Rumor,<br />
sono intervenuti il Senatore Francesco<br />
Casoli, il Vicepresidente<br />
dell’Associazione Nazionale Comuni<br />
Italiani (ANCI) Fabio Sturani, il<br />
General Manger di Zucchetti S.p.A<br />
Dott. Antonio Grioli e la Dott.ssa<br />
Carla Teodori, responsabile della<br />
divisione Enti Pubblici presso la Filiale<br />
Zucchetti S.p.A di Ancona.<br />
Nell’uditorio numerose amministrazioni comunali,<br />
provinciali e regionali di Marche, Romagna,<br />
Umbria, Abruzzo, Molise ed una delegazione<br />
del Comune di Lecce; società consorziate<br />
per la riscossione dei tributi e comunità montane,<br />
professionisti coinvolti dall’innovazione<br />
in questione e rappresentanti della stampa<br />
specialistica nazionale. L’Assessore Carloni in<br />
apertura ha lanciato l’invito alle altre amministrazioni<br />
comunali a prendere parte a questo<br />
progetto, adottando il software e contribuendo<br />
a migliorarlo ognuno secondo le proprie capacità<br />
ed esigenze, in linea con la politica di<br />
collaborazioni che il Comune di Fano ha già<br />
adottato con altri enti sia pubblici, come il Comune<br />
di Padova, che privati, l’APRA e la stessa<br />
Zucchetti, oltre alle collaborazioni aperte con<br />
alcune software house locali.<br />
Gli annunci di Fanoinforma.it<br />
tratti da www.marchelavoro.it<br />
• INGEGNERI MECCANICI<br />
progettisti con e senza esperienza.<br />
• OPERATORI CONTROLLO NUMERICO<br />
con conoscenza disegno tecnico<br />
zona Pesaro e Fano.<br />
• ADDETTI ALLA ELETTROEROSIONE<br />
su macchine CNC zona Fano e Pesaro.<br />
• OPERATORI ALLA FRESATRICE<br />
a controllo numerico – vicinanze Fano.<br />
• N.1 PIEGATORE PER LAMIERA<br />
con conoscenza del disegno zona Fano.<br />
• INGEGNERI MECCANICI<br />
con esperienza. in produzione – zona Fano.<br />
• GIOVANI OPERAI GENERICI<br />
zona Fano/Lucrezia/Montefelcino/Pesaro.<br />
FANO<br />
Via della Liscia, 1<br />
Tel. 0721 830206<br />
FANO, S .ORSO:<br />
Vendesi casa a schiera di testa, ottimamente rifi nita, di 220 mq. disposta<br />
su 4 livelli. Accessori: Impianto d’allarme,aria condizionata in tutte le stanze,<br />
impianto d’aspirazione centralizzato. Giardino di 180 mq. con impianto<br />
d’irrigazione. Informazioni in uffi cio. Rif. 437<br />
FANO, S .Orso (parte vecchia):<br />
In piccola palazzina, vendesi appartamento di 110 mq. al 1° e ultimo piano.<br />
Composta da: soggiorno,cucina abitabile,tre camere da letto,doppi<br />
servizi,balconi, soffi tta di 28 mq.,piastrellata e con fi nestra. Al piano seminterrato<br />
cantina piastrellata con bagno,fi nestre e angolo cottura. Garage piastrellato.<br />
L’app.to è stato ristrutturato. Ottimo stato. € 330.000 Rif. 433<br />
FANO, zona stadio:<br />
Vendesi appartamento di 110 mq. al 3° e ultimo piano. Composto da<br />
soggiorno con camino e ampio balcone,cucinotto,tre camere da letto con<br />
parquet,doppi servizi,garage. Mai abitato.<br />
€ 275.000 tratt. Rif. 436<br />
FANO, zona stadio:<br />
Vendesi attico di 160 mq. con vista mare e colline. Composto da ingr.,ampio<br />
salone,4 camere da letto,studiolo, 2 bagni, 3 terrazzi di cui uno da 40<br />
mq.,garage.Possibilità di trattative sul prezzo. Rif. 412<br />
FANO, poco distanti da centro:<br />
Vendesi appartamento di 107 mq. al piano rialzato con ingresso autonomo.<br />
Composto da soggiorno,cucina abitabile,3 camere da letto,ampio<br />
bagno,balconi e scoperto di proprietà di circa 90 mq. Garage. Ottimamente<br />
rifi nito. Parquet reparto notte. € 350.000 Rif. 410<br />
• MAGAZZINIERI<br />
con un esperienza minima muletto<br />
zona Pesaro.<br />
• OPERAI con esperienza<br />
settore meccanica – zona Fano e Pesaro<br />
• OPERAI-FALEGNAMI con esperienza<br />
nel settore lavorazione legno - Zona Fano.<br />
• PER<strong>IT</strong>O MECCANICO uso CAD, con esperienza<br />
che segua la produzione e i fornitori.<br />
• GEOMETRA con esperienza nella gestione<br />
ed esecuzione delle commesse.<br />
• 1 COMMERCIALE con esperienza.<br />
Zona Pesaro.<br />
• IMPIEGATA COMMERCIALE ESTERO<br />
con conoscenza inglese, tedesco, spagnolo.<br />
fanoinforma.it<br />
11
12<br />
Tutti i sabati con i<br />
BON BON ART CAFÈ<br />
Viale Cairoli, 56<br />
Lido di Fano<br />
diocesi di fano fossombrone cagli pergola<br />
Mons. Vittorio Tomassetti<br />
L’umiltà lo ha reso libero<br />
Grazie.<br />
Una parola poco usata, ma che genera del bene<br />
a chi la pronuncia e a chi la riceve. Una parola<br />
che tende ad aprire la via al dialogo, dell’incontro,<br />
del confronto sincero e rispettoso sui temi<br />
inerenti all’uomo nella sua completezza. È il<br />
grazie che la Diocesi di Fano Fossombrone Cagli<br />
Pergola porge alla Redazione di Fanoinforma per<br />
lo spazio che, a partire da questo numero primo<br />
del 2008, offre quale opportunità per dialogare<br />
con i lettori e come via privilegiata per unire informazione<br />
e formazione.<br />
La Provvidenza è sempre in<br />
movimento e non vi poteva<br />
essere esordio migliore se non<br />
con la memoria di un Vescovo<br />
che, per dieci anni, ha servito<br />
la Chiesa diocesana.<br />
Nella mattina dell’Epifania (6 gennaio 2008):<br />
Mons. Vittorio Tomassetti è tornato al Padre.<br />
Pastore nel senso vero e profondo del termine,<br />
nutrendo il suo popolo con il cibo della sapienza,<br />
dell’umiltà, della pazienza e della dolcezza<br />
interiore, anche se quest’ultima non sempre era<br />
appariscente, ma posso attestare che lo ha caratterizzato<br />
nella sua esistenza.<br />
«Il giorno dell’Epifania, mentre in molte chiese<br />
si proclamava questo magnifi co testo di Isaia,<br />
don Vittorio Vescovo veniva chiamato alla pienezza<br />
dell’incontro col Padre che è nei cieli. La<br />
storia personale di un prete, di un Vescovo è e<br />
sarà sempre una storia sponsale, una storia<br />
d’amore, di solo amore. Ma il prete, il Vescovo<br />
è innanzitutto un uomo, non è fatto di un legno<br />
diverso da quello di cui tutti siete fatti: è vostro<br />
fratello. Egli continua a condividere la sorte<br />
dell’uomo anche dopo che la destra di Dio,<br />
attraverso l’imposizione delle mani, si è posata<br />
su di lui: la sorte dei deboli, la sorte di quelli<br />
che sono stanchi, scoraggiati, inadeguati, peccatori.<br />
Eppure i preti, i Vescovi, proclamano la<br />
fede che vince il mondo e portano la grazia che<br />
Nel testo che segue viene riportata una sintesi<br />
dell’omelia che Mons. Armando Trasarti, successore<br />
del vescovo Tomassetti dal 21 ottobre<br />
2007, ha tenuto nelle esequie di martedì 8 gennaio<br />
2008 nella Cattedrale di Fano. Tale omelia<br />
è disponibile, in forma integrale, nel sito della<br />
Diocesi www.fanodiocesi.it. Nella speranza di<br />
iniziare un fecondo, arricchente e reciproco dialogo<br />
con i lettori ci auguriamo di rendere un servizio<br />
alla maturazione dell’uomo in tutte le sue<br />
fasi esistenziali.<br />
Don Giacomo Ruggeri<br />
Portavoce del Vescovo<br />
Direttore dell’Uffi cio Comunicazioni Sociali<br />
per comunicazioni e richieste: uffi ciostampa@fanodiocesi.it<br />
dall’omelia del Vescovo Mons. Armando Trasarti<br />
trasforma i peccatori e i perduti in sani e redenti.<br />
Sono uomini: sono mandati e vi dicono con la<br />
loro povera umanità: vedete, Dio ha misericordia<br />
di uomini come noi; vedete, per i poveri e per<br />
gli stolti, per i disperati e per i moribondi è sorta<br />
la stella della grazia. Con la morte di Mons. Vittorio<br />
Tomassetti, di Mons. Michetti, di recente a<br />
Pesaro e di Mons. Bianchi a Urbino alcuni anni<br />
or sono, scompaiono fi gure di Vescovi poco appariscenti,<br />
raramente segnalati dalla stampa,<br />
anche quella di casa nostra, ma che hanno<br />
segnato il territorio dell’Alta Marca, di profondissima<br />
umanità pastorale, di legami paterni<br />
con il clero, di incisiva testimonianza nella vita<br />
del buon popolo di Dio, di uno straordinario<br />
silenzio operoso. Volendo trovare una cornice
IL MATRIMONIO<br />
SCOMMESSA<br />
SULLA PERSONA<br />
E SU <strong>DI</strong>O<br />
Stretto tra il legalismo di un tempo e il lassismo attuale, anche il<br />
cristianesimo stenta a trovar il linguaggio per parlare credibilmente<br />
della bellezza e delle esigenze dell’amore matrimoniale,<br />
per parlarne soprattutto alle nuove generazioni di giovani, attratti<br />
ma anche intimoriti dalla prospettiva del matrimonio.<br />
Si può parlare del matrimonio cristiano<br />
in modo attraente ed effi cace?<br />
Il termine coniugale con cui si indica la realtà dl<br />
matrimonio signifi ca letteralmente mettersi sotto<br />
un giogo comune. Non è una follia in un tempo<br />
in cui ciascuno desidera essere libero e felice?<br />
Da un lato l’amore è posto in cima alla scala<br />
dei valori e delle attese dei nostri contemporanei,<br />
dall’altro la coppia è il luogo di un numero<br />
impressionante di insuccessi, di sofferenze e di<br />
drammi.<br />
Si sogna l’amore ma non si sa costruire una<br />
storia comune.<br />
Due scogli da evitare.<br />
1. L’idealizzazione che accentua il lato del sogno,<br />
e, al contrario<br />
in cui racchiudere la fi gura di Mons. Vittorio<br />
- soprattutto nel sentire comune del popolo di<br />
Dio in questi anni di Episcopato a Fano - oserei<br />
indicare il Vescovo Vittorio come l’uomo di Dio<br />
che ha sperimentato i beni dell’umiltà. L’umiltà<br />
gli ha facilitato la carità. Non ci accorgiamo<br />
che tutti i nostri guai dipendono dal nostro orgoglio?<br />
L’umiltà gli ha donato soprattutto sincerità.<br />
La sincerità con se stesso, sincerità con<br />
Dio, sincerità con i fratelli. L’umiltà ha reso don<br />
Vittorio libero. La persona umile non si lascia<br />
condizionare dai propri meriti e dalle ambizioni.<br />
L’umiltà rende liberi dalle doppiezze, rende<br />
genuini, è una scuola di libertà. L’umiltà in don<br />
Vittorio è divenuta concretezza. E’ riconoscere i<br />
doni di Dio in noi e negli altri. Non posso non citare<br />
il meraviglioso intervento del Vescovo Vittorio<br />
la sera del mio ingresso: “Nella vita della<br />
2. l’enfatizzazione degli insuccessi<br />
Da una parte fi oriscono i discorsi, dall’altra un<br />
pessimismo che fi nisce per far dimenticare che<br />
molte coppie non divorziano.<br />
Si tratta di considerare nel medesimo tempo gli<br />
obiettivi e i mezzi , le promesse e i limiti, le<br />
gioie e le sofferenze propri della vita coniugale.<br />
Si tratta di capire come il giogo possa divenire<br />
felicità , come un legame possa diventare realizzazione<br />
della libertà.<br />
Tutto ciò all’interno di una istituzione millenaria,<br />
ricevuta dalla storia, ma con la quale ogni<br />
generazione, ogni individuo, ogni coppia intrattiene<br />
una relazione originale : storia e relazione<br />
Chiesa il doversi dimettere da un uffi cio non è<br />
e non può essere considerato e meno ancora<br />
vissuto in negativo, come una cesura, l’addio a<br />
una carriera e un ritorno nell’ombra o come una<br />
diminuzione, ma come una condizione perché la<br />
realtà della Chiesa possa crescere, avanzare di<br />
uno scatto in più (…) Un Vescovo che pretendesse<br />
mantenere le sue prerogative di governo<br />
fi no al momento della morte, come potrebbe<br />
realizzare questo…senza correre il rischio di<br />
causare una battuta d’arresto nello sviluppo<br />
di ogni realtà vitale, per anni amorevolmente<br />
coltivata e amata, di farla inaridire». Con un<br />
inno dell’ottavo-nono secolo, la Chiesa saluta<br />
Maria la madre di Dio, come “stella del mare”:<br />
Ave maris stella . Maria, stella della speranza.<br />
Addio (Ad Deum) don Vittorio, Vescovo e Padre<br />
di questa Chiesa. Tu Pastore Buono.<br />
segnate anche dalla vita della Chiesa e dal<br />
messaggio cristiano.<br />
Il matrimonio è una formidabile scommessa sull’altro/a<br />
e su Dio: esso non incatena ma lega.<br />
Il legame che può unire un uomo e una donna è<br />
più profondo dell’amore e l’amore , a sua volta,<br />
è più forte del sentimento. “Il monte calvario<br />
è il monte degli innamorati” (S. Francesco di<br />
Sales). Ogni amore che non trae la sua origine<br />
dall’amore appassionato del Salvatore può<br />
risultare frivolo e pericoloso.<br />
Occorre oggi di nuovo comunicare. Comunicare<br />
signifi ca appunto creare la comunità, quella<br />
comunità famigliare che condivide gioie e dolori,<br />
signifi cati e valori, oggetti e progetti. Se comunicare<br />
è vivere e vivere è comunicare, in una<br />
circolarità di amore, allora la prospettiva non<br />
è chiusa. Comunicare è impegnativo: bisogna<br />
uscire da se stessi per dare il meglio di sé stessi.<br />
Le condizioni richieste non riguardano solo<br />
il tempo, ma soprattutto la qualità del tempo e<br />
una intenzionalità chiara e leale.<br />
Forse siamo alla fi ne di un’epoca e all’inizio di<br />
un’era. Si tratta di riconferire alla famiglia tutto<br />
quello spessore di soggettività e di protagonismo<br />
sociale che non la individuano solo come<br />
ente bisognoso di assistenza, ma come motore<br />
promozionale di una nuova qualità della vita e<br />
delle relazioni umane.<br />
Armando Trasarti<br />
Vescovo<br />
fanoinforma.it<br />
13
14<br />
Chiacchiere Fano<br />
LA FAMIGLIA È ANCOR<br />
A cura di Roberta Corbelli<br />
Le “inspiegabili” stragi familiari<br />
sono sotto gli occhi di tutti e<br />
scuotono l’opinione pubblica.<br />
Dal delitto di Cogne alle più<br />
recenti tragedie di Vicenza e<br />
Lecco, la follia sembra essere<br />
la principale causa e il mondo<br />
politico non tarda a sollevare<br />
rifl essioni a tal proposito.<br />
PAOLA ORAZIETTI<br />
Pensionata<br />
“Dire cosa non va alla luce dei numerosi delitti<br />
famigliari di questi ultimi tempi è una impresa<br />
ardua e dipende dai singoli casi. A volte si tratta<br />
del cosiddetto raptus di follia che può derivare<br />
da infi niti motivi e di fronte al quale non si riesce<br />
ad intuire una vera e propria causa. Spesso, di<br />
fronte ad una notizia come quella di infanticidio<br />
mi chiedo come sia possibile uccidere un fi glio.<br />
Tuttavia, rifl ettendoci bene, riconosco che siamo<br />
circondati da situazioni famigliari molto problematiche<br />
e gravi che, se protratte nel tempo senza<br />
ricevere adeguato sostegno, producono stress<br />
e forte squilibrio e possono far scattate la molla<br />
dell’omicidio.<br />
Spesso però, sono le stesse famiglie a non voler<br />
essere aiutate…<br />
In mezzo a tutte queste supposizioni, c’è una<br />
constatazione certa: la mancanza di valori nel-<br />
Francesco Giro, responsabile di Forza Italia per i rapporti con il mondo cattolico, sostiene: “la tragica<br />
escalation di delitti familiari spesso annunciati che ha come unico movente la follia dimostra<br />
che è venuto il momento di voltare pagina e di cambiare subito la legge italiana del 1978 sulla<br />
psichiatria. Nessuno vuole riaprire i manicomi, ma per aiutare la famiglia bisogna costruire sul<br />
territorio una fi tta rete di centri di ascolto di prossimità e di quartiere, promuovere un sistema di<br />
pronto soccorso psichiatrico, prevedere l’assistenza domiciliare nei casi più lievi e interventi di<br />
day hospital. Per i casi più gravi, e per le situazioni di rischio conclamato, predisporre la permanenza,<br />
anche coatta, in centri residenziali di qualità e sotto la vigilanza di Regioni e Comuni”.<br />
Aiutare la famiglia, dunque, messa a dura prova nel suo equilibrio da questa società che chiede<br />
in continuazione senza fornirle adeguato sostegno e tutele.<br />
Sono alcune delle considerazioni emerse nel corso delle interviste che Fanoinforma.it ha condotto<br />
per questo numero. Di fronte all’inesplorabilità della mente umana, abbiamo comunque cercato<br />
di indagare cosa non va nella famiglia italiana e quali sono le possibili cause degli efferati delitti<br />
che si consumano all’interno delle mura domestiche. Follia o disagio? Perdita dei valori o inadeguatezza<br />
delle strutture pubbliche? Scopriamolo insieme...<br />
la società moderna, che riguarda soprattutto i<br />
giovani. I ragazzi di oggi vogliono tutto e subito,<br />
non hanno più niente da desiderare e non conoscono<br />
il valore delle cose. È fondamentale che la<br />
famiglia in primo luogo, insieme con la scuola e<br />
le istituzioni, facciano capire ai piccoli ciò che è<br />
bene e ciò che è male, ciò che conta e cosa no”.<br />
CATERINA LUCARELLI<br />
Impiegata<br />
“Sono convinta che certi delitti avvenivano anche<br />
prima. Con la differenza che a quel tempo<br />
si diceva che era successo un incidente e si<br />
tenevano nascosti, mentre oggi, grazie ai mezzi<br />
di comunicazione di massa, se ne dà ampia<br />
informazione.<br />
È possibile però che oggi siano più frequenti,<br />
causa la maggiore complessità della società<br />
moderna.<br />
La società richiede a tutti sempre di più per ade-<br />
guarsi agli altri e la gente sente la pressione<br />
delle esigenze che sono maggiori. Siamo sempre<br />
un po’ in bolletta, non si arriva alla fi ne del<br />
mese. Anche prima tirare avanti era diffi cile, ma<br />
si aveva forse più forza per affrontare i problemi<br />
proprio perché ci si accontentava di più. Non si<br />
avevano certo soldi per il telefonino o per altre<br />
cose superfl ue! C’è poi la questione dell’emulazione<br />
per cui, attraverso i media, i comportamenti<br />
legati a certi tipi di delitti vengono messi<br />
in testa a persone che, se già instabili psicologicamente,<br />
possono essere stimolate a fare<br />
altrettanto. Non entro nel merito della questione<br />
dei disagi psicologici e della depressione, perché<br />
non riuscirei. Invece c’è da considerare che i<br />
soggetti che commettono delitti famigliari sono<br />
spesso defi niti “persone normali” che però non<br />
sanno cosa fare di meglio della vita. E da qui<br />
si può dire che mancano molti valori e ciò vale<br />
soprattutto per i giovani, ma non solo. Credo che<br />
sia la cosiddetta noia la causa di molti delitti<br />
famigliari, non tanto la pazzia.<br />
Se potessi lanciare un messaggio …darei meno<br />
eco a tali situazioni e più aiuto a chi ne ha bisogno,<br />
sia attraverso apposite strutture istituzionali<br />
che concedendo una personale e umana<br />
attenzione.
A UN POSTO SICURO?<br />
PATRIZIA IACUCCI<br />
Cuoca<br />
“Sta succedendo che viviamo troppo velocemente e<br />
non apprezziamo più i valori della famiglia.<br />
Viviamo una vita frenetica, malata socialmente e<br />
abbiamo tutto, grandi e giovani, ma per questi ultimi<br />
la situazione è più critica. I “grandi “ come me<br />
hanno raggiunto i propri obiettivi con grandi sacrifi<br />
ci, i ragazzi invece spesso non apprezzano le cose<br />
e non hanno niente da voler conquistare. Tutto ciò<br />
infl uisce certo sulla vita famigliare e sui comportamenti<br />
dei giovani che vogliono bruciare le tappe,<br />
non accettano i sacrifi ci. Ci sono poi invece delle<br />
diffi coltà oggettive che contribuiscono a scatenare<br />
comportamenti squilibrati: il lavoro precario e la<br />
disoccupazione, i soldi che non bastano… Senza<br />
dimenticare che in tutta questa velocità del nostro<br />
vivere, non si trova più nessuno che ti ascolta e se<br />
ti trovi nella necessità di sfogarti, vedendo che il<br />
mondo attorno a te viaggia a testa bassa, non chiedi<br />
neppure”.<br />
DANILO PACI<br />
Disegnatore<br />
“Credo che cose di questo tipo siano sempre accadute<br />
ma, oggi la tv le porta immediatamente all’attenzione<br />
di tutti. Ciò può infl uire negativamente sui<br />
soggetti psicologicamente sofferenti, ma trovare<br />
come causa dei delitti famigliari l’emulazione mi<br />
sembra esagerato. Trovo invece più sensato parlare<br />
di diffi coltà, nella società di oggi, a trovare e<br />
mantenere un equilibrio. Soprattutto per le persone<br />
in crescita, ovvero i giovani, dato che gli input da<br />
elaborare sono tanti. La mia generazione ha avuto<br />
certamente più tempo per elaborare le proprie<br />
scelte, anche perché gli stimoli erano inferiori e la<br />
società meno veloce. Entra in gioco l’importante<br />
ruolo dell’educazione. Crescere un fi glio è un’esperienza<br />
bellissima ma impegnativa: i bambini vanno<br />
seguiti, cercati e ascoltati con attenzione. Non mi<br />
addentro nella questione della depressione o dei<br />
disagi mentali perché potrei rischiare di perdermi<br />
nella vastità dell’argomento. Dico solo che è facilmente<br />
ipotizzabile e comprensibile l’imbarazzo di<br />
una famiglia a rendere noto un problema notevole,<br />
come quello del disagio psicologico, che richiede,<br />
per essere superato, un gran lavoro su sé stessi e<br />
sulla famiglia”.<br />
GAURO ARMISTA<br />
Artigiano<br />
“E’ la società di oggi che, con la sua corsa e il carovita<br />
porta a commettere delitti incomprensibili<br />
come quelli famigliari. È un problema mondiale e<br />
non solo italiano. In Germania, per esempio, stanno<br />
allestendo i “discolati” come esistevano una volta,<br />
ovvero dei riformatori dove vengono destinati ragazzi<br />
dai 12 ai 16 anni con precedenti penali. In<br />
tali strutture sono educati alla vita, viene loro insegnato<br />
un mestiere e ricevono il sostegno psicologico<br />
di cui necessitano. I discolati sono diffusi nel nord<br />
Europa ma presto ne avremo bisogno anche noi. E<br />
là quando fanno una riforma nel giro di una settimana<br />
viene adottata…<br />
Sono fanese purosangue: mi piace Fano e la sponsorizzo<br />
sempre. Giro comunque spesso: in Germania,<br />
Svizzera, Francia, anche perché sono convinto<br />
dell’importanza di essere europei e di conoscere<br />
cosa accade negli altri Paesi, valutando le differenze,<br />
anche nell’educazione.<br />
Sono infatti convinto che per produrre dei cambiamenti<br />
nella nostra società ci voglia del tempo e che<br />
sia importante, per evitare certi comportamenti<br />
“limite”, una buona educazione. Da noi, i genitori<br />
non riescono a stare dietro ai fi gli e a educarli<br />
in maniera severa, ci sono i nonni invece che non<br />
possono sostituirsi ai genitori nel ruolo di educatori.<br />
Pertanto, a differenza di molti paesi, noi italiani abbiamo<br />
un modo di vivere tutto nostro. Ma le regole<br />
servono…”.<br />
GIOVANNA CARBONI<br />
Psicologa<br />
“La premessa è che ogni situazione deve essere<br />
vista nel suo specifi co. Detto questo, è comunque<br />
vero che ci sono delle situazioni in cui la famiglia è<br />
lasciata sola ad affrontare le proprie problematiche.<br />
Mi riferisco sia al fatto che le istituzioni, tranne i<br />
casi in cui vi è l’obbligo ad intervenire, sono poco<br />
vicine alla famiglia, sia al fatto che non c’è abbastanza<br />
informazione sui tipi di sostegno disponibili<br />
e sulle strutture di riferimento. In pratica, una<br />
famiglia che si trova ad affrontare una situazione<br />
problematica, anche di vita, spesso non sa che può<br />
chiedere aiuto e neppure a chi. Con il rischio che tali<br />
problematiche, se irrisolte, possono generare squilibri<br />
a livello personale. Un esempio concreto è la crisi<br />
post partum additata quale causa principale dell’infanticidio.<br />
La maternità può portare con sé una<br />
serie di disagi fi sici e psicologici che, se adeguatamente<br />
illustrati alla donna, possono essere più<br />
facilmente superati. Occorre insegnare alla donna<br />
cosa signifi ca e comporta la maternità, che esiste<br />
l’elemento sacrifi cio, quali sono le strutture in grado<br />
di sostenere la neo - mamma nel suo percorso.<br />
Anche dietro al cosiddetto raptus di follia ci sono<br />
delle motivazioni e quindi problematiche. Per questo<br />
è fondamentale la possibilità di farsi aiutare ed<br />
ascoltare.<br />
È importante riuscire a dire: ho bisogno perché da<br />
solo non ce la faccio. E qui entrano in gioco non solo<br />
le strutture pubbliche ma anche l’aiuto e il sostegno<br />
di amici e famiglia”.<br />
fanoinforma.it<br />
15
16<br />
Chiacchiere Urbino<br />
CARA V<strong>IT</strong>A QUANTO M<br />
A cura di Giorgio Bernardini<br />
Prendendo spunto dalla collaborazione fra Fanoinforma.it e la Web Radio dell’Università<br />
di Urbino, abbiamo voluto inaugurare questo nuovo spazio “urbinate” trascrivendo<br />
le voci di alcuni studenti.<br />
Pareri discordanti e preoccupati. Arrivano da tutta Italia e da tutte le<br />
Facoltà gli studenti interpellati sul “costo della vita”: E’ aumentato<br />
davvero o no? E quanto grava sulle tasche degli studenti, che per lo<br />
più non hanno reddito? Ecco cosa ne pensano gli studenti di Urbino<br />
alla luce dei dati uffi ciali dell’Istat. Questi ultimi evidenziano e certifi -<br />
cano una realtà che è sotto gli occhi di tutti: salgono vertiginosamente<br />
negli ultimi mesi il prezzo del petrolio, quello del pedaggio autostradale,<br />
quello dei carburanti e dell’energia. In più hanno conosciuto un<br />
impennata sconcertante i prezzi di pane, pasta, frutta e verdura. La<br />
fotografi a scattata alla nazione è simile al ritratto che gli studenti<br />
della “Carlo Bo” fanno di Urbino in queste dichiarazioni. A loro abbiamo<br />
chiesto se hanno la percezione dell’aumentato costo della vita e<br />
come questo infl uisce sulle loro spese.<br />
GIANLUCA MARSELLA,<br />
studente di Scienze della Comunicazione, 25<br />
anni di Cassino.<br />
SIMONE FABBROCILE,<br />
23 anni, Scienze politiche. Roccasecca<br />
Lancio una provocazione: fosse per me chiederei<br />
l’intervento dell’autorità antitrust. Da<br />
studente mi sento di dire che è comunque<br />
sempre più difficile arrivare alla fine del<br />
mese. Generi alimentari e sigarette incidono<br />
maggiormente nel mio bilancio. Credo<br />
che mediamente uno studente debba disporre<br />
mensilmente di un budjet di almeno<br />
400 euro per poter vivere dignitosamente.<br />
Questo la dice lunga sul vorticoso aumento<br />
del costo della vita. Avendo vissuto anche<br />
in altre città universitarie per brevi periodi<br />
di tempo ho potuto constatare di persona il<br />
fatto che la città di Urbino è comunque molto<br />
cara: mi riferisco anche alla mancanza<br />
di varietà e scelta per quel che riguarda gli<br />
esercizi commerciali che genera la mancan-<br />
za di concorrenza e prezzi favorevoli”. Della<br />
stessa opinione è Simone, che non lesina<br />
parole dure: “Ad Urbino si verificano alcuni<br />
oligopoli, soprattutto per quanto riguarda gli<br />
esercizi che trattano generi alimentari. Non<br />
avendo una occupazione fissa, gli studenti<br />
hanno difficoltà a risparmiare. Per quel che<br />
concerne i lavoratori, il discorso cambia. Il<br />
basso importo dei salari, che è in generale<br />
immutato da anni, influisce negativamente<br />
sul costo della vita. E’ impossibile pensare<br />
ad una crescita economica se i cittadini non<br />
hanno potere d’acquisto”.<br />
ALESSANDRO CRESPINI<br />
studente di Informatica applicata,<br />
28 anni di Agugliano (Ancona)<br />
Ad Urbino non acquisto quasi nulla, solo i beni<br />
di prima necessità, che sono tutti aumentati di<br />
prezzo. Latte, acqua e pasta hanno raggiunto<br />
prezzi altissimi. Co-abito con altri sei studenti<br />
– chiarisce Alessandro entrando nei particolari<br />
del menage giornaliero - e dividiamo la spesa<br />
settimanale equamente. Solo considerando i<br />
beni di prim’ordine si arrivano a spendere dai<br />
cinque ai sette euro pro capite. Compro raramente<br />
le sigarette perché incidono eccessivamente<br />
sul bilancio, preferisco comprare il<br />
tabacco e confezionare sigarette artigianali.<br />
L’aumento costo della vita non incide comunque<br />
sul mio stato di benessere, perché le limitazioni<br />
non sono eccessive.
I COSTI?<br />
SILVANO PIOLI<br />
studente di Informatica applicata,<br />
23 anni di Francavilla D’Ete (Macerata)<br />
A mio parere il costo della vita non è aumentato<br />
in maniera spropositata – ha spiegato<br />
Silvano - voglio dire insomma che i prezzi<br />
non sono fondamentalmente aumentati in<br />
generale. Ad Urbino c’è un tendenziale rincaro,<br />
ma non tale da generare preoccupazione.<br />
L’aumento costante del prezzo delle sigarette<br />
è il rincaro più signifi cativo a livello nazionale,<br />
mentre a livello locale sono i generi<br />
alimentari a destare la mia maggiore preoccupazione.<br />
Anche la tazzina si caffè al bar<br />
non è da meno: in alcuni esercizi è arrivata<br />
a costare 90 centesimi. Non credo comunque<br />
– ha concluso Silvano – che il costo della<br />
vita incida sul mio stato benessere.<br />
MARIA V<strong>IT</strong>TORIA DURANTE<br />
studentessa di Lingue e cultura per<br />
l’impresa, 23 anni di CarloForte (Cagliari)<br />
Il fatto che sia aumentato il costo della vita<br />
è una certezza. I dati parlano chiaro. Purtroppo<br />
ci dobbiamo confrontare con questa<br />
situazione. Noi consumatori in realtà possiamo<br />
ben poco, le responsabilità sono da<br />
individuare in un sistema sbagliato.<br />
La filiera è troppo lunga e subisce troppi<br />
rincari, soprattutto per beni di carattere alimentare<br />
che non richiedono interventi strutturali.<br />
Io sono solidale con quei coltivatori<br />
diretti che autonomamente si stanno organizzando<br />
per effettuare la vendita diretta al<br />
consumatore. E’ un gesto di rottura che mi<br />
sento di condividere. Per quanto riguarda<br />
Urbino mi sento di dire che non è più cara<br />
di altre città che mi trovo a frequentare: la<br />
situazione.<br />
fanoinforma.it<br />
17
18<br />
Arte&Musica<br />
La CASA della MUSICA<br />
Inaugurata a Fano una sala tutta dedicata<br />
agli amanti del pentagramma<br />
A cura di Roberta Corbelli<br />
Un’inaugurazione tutta dedicata ai giovani quella della Casa della Musica,<br />
un luogo pensato non solo per accogliere le esigenze del mondo giovanile e<br />
per fare aggregazione, ma soprattutto per essere vissuto con la famigliarità<br />
di una casa.<br />
Un vero e proprio “polo giovani” che riunisce, nel complesso di S. Arcangelo,<br />
l’Informagiovani, il Centro di Aggregazione Giovanile, il Centro di Documentazione<br />
Musicale ed una nuova sala prove e registrazione musicale.<br />
Box professionali insonorizzati, apparecchiature tecniche all’avanguardia<br />
per una produzione e registrazione del suono di qualità hanno sorpreso e<br />
mosso il consenso delle autorità intervenute, ma soprattutto dei cittadini<br />
fanesi, giovani e meno giovani.<br />
“Dietro questa inaugurazione – ci ha rivelato Mirko Cecchetelli, Coordinatore<br />
dei Centri Giovani del Comune di Fano e responsabile delle attività<br />
delle politiche giovanili per il Comune - c’è un grandissimo lavoro e dispendio<br />
di energie per costruire un luogo interamente dedicato ai giovani.<br />
In seguito ad una serie di sondaggi condotti tra i ragazzi che frequentano<br />
i Centri Giovani ci siamo presto accorti che quello che desideravano maggiormente<br />
erano la musica e tutta una serie di attività connesse. Un posto<br />
dove andare a provare e, perché no, a registrarsi. Per quanto possa essere<br />
facile trovare una sala prove nella nostra città, ben più diffi cile è infatti<br />
trovare una sala di registrazione attrezzata, specialmente gratuita e messa<br />
a disposizione dal Comune. Ora, grazie all’impegno dell’Amministrazione,<br />
ciò è possibile. Un ringraziamento speciale va quindi ai funzionari del Comune<br />
e all’Assessore Carloni, che si è dimostrato particolarmente sensibile<br />
all’iniziativa e che ha voluto personalmente “toccare con mano” le esigenze<br />
dei giovani fanesi, partecipando attivamente ai sondaggi. Meritano<br />
inoltre il mio personale ringraziamento tutti gli operatori dei Centri Giovani<br />
che hanno collaborato alla buona riuscita di questa serata ed in particolare<br />
Enrico Mosconi, Cinzia Barbieri, Giacomo Moretti e Laura Isidori. Non<br />
possono mancare all’appello Alessandro Mei, che gestirà la sala prove, e<br />
Luca Maroncelli che si occuperà della sala registrazione”:<br />
La nuova sala è stata realizzata grazie all’iniziativa ed agli investimenti<br />
dell’Assessorato alle Politiche Giovanili, con l’intervento dell’Assessorato<br />
ai Lavori Pubblici.<br />
“Si tratta di un potenziamento fondamentale delle possibilità offerte dal<br />
nostro Comune ai giovani – ha evidenziato Mirco Carloni, Assessore alle<br />
Politiche Giovanili - che va ad integrare quanto si sta già facendo con le<br />
iniziative Fanote e Musicando.<br />
La possibilità di registrare la propria musica è sempre stata il vero scoglio,<br />
spesso economicamente insuperabile, per gli artisti ed i gruppi musicali<br />
del nostro territorio che cercano di far conoscere il proprio talento e di crescere<br />
a livello professionale. Con questa inaugurazione il Comune di Fano<br />
mette gratuitamente a disposizione dei giovani di tutta la vallata una sala<br />
prove e di registrazione, dotate di strumentazione all’avanguardia, che<br />
rendono possibile fare demo, cd, dvd per promuovere la propria musica.<br />
Non dimentichiamo che la Casa della Musica va comunque intesa come un<br />
complesso di servizi dedicati ai giovani, luogo di incontro e di relazioni positive<br />
che prevede, accanto a queste bellissime strutture per fare musica,<br />
un sevizio di informazione sulle opportunità di lavoro, studio e le esperienze<br />
all’estero (l’ Informagiovani) e un Centro di aggregazione giovanile (quello<br />
di S. Arcangelo, uno dei più antichi della città). Un luogo quindi per socializzare<br />
e crescere, una vera e propria casa per i giovani fanesi”.<br />
Anche il Vescovo di Fano Mons. Trasarti, intervenuto per benedire i<br />
nuovi locali, ha sottolineato il valore umano dell’iniziativa. “È sempre<br />
bello per un educatore – ha detto - vedere un’Amministrazione<br />
che investe sui giovani. La città fa benissimo a spendere con e per i<br />
giovani. Sono soldi spesi bene: non rendono subito ma costruiscono il<br />
futuro. Mi auguro che questo sia un luogo di aggregazione e di amicizia<br />
dove il mal di vivere di cui si parla tanto venga superato con la buona<br />
compagnia.”<br />
“Una delle più belle inaugurazioni per l’Amministrazione – ha ribadito<br />
il Sindaco Stefano Aguzzi– In questa città c’è un mondo che non viene<br />
percepito dagli adulti. Si tratta dei giovani appassionati di musica. Sono<br />
centinaia, ma spesso sono frenati nelle loro potenzialità dalla mancanza<br />
di un luogo di ritrovo che non arrechi disturbo alla quiete pubblica e dalle<br />
scarse disponibilità economiche.<br />
Lo so bene, io, che ho due fi gli che suonano in una rock band e che fanno le<br />
prove nello scantinato di casa…
Uno spazio funzionale, moderno e adatto come la Casa della Musica non<br />
signifi ca solo dare un servizio ai giovani, ma soprattutto creare un punto<br />
di incontro, confronto ed occasione di accrescimento, perché quando i ragazzi<br />
si esprimono attraverso l’arte hanno modo di crescere, di conoscere<br />
e di farsi conoscere. Troppo spesso non teniamo in considerazione che la<br />
nostra città è piena di giovani talenti che potrebbero anche affermarsi,<br />
se ne avessero gli strumenti. La Casa della Musica è un luogo importante<br />
che mancava nella nostra città ed ora Fano possiede una delle sale meglio<br />
attrezzate della regione.”<br />
La casa della musica è aperta a tutti, giovani e meno giovani, a livello<br />
gratuito, su prenotazione, per le prove di gruppi musicali e per la<br />
registrazione di demo cd. Aperta tutti i giorni, dal pomeriggio alla<br />
sera, anche dopo cena.<br />
Per info: casa_dellamusica@libero.it<br />
www.myspace.com/casadellamusicafano<br />
Nella foto: Mirco Carloni, Ale Mei (responsabile sala prove), Luca Maroncelli (responsabile<br />
tecnico della sala di registrazione).<br />
Fondazione Teatro<br />
SI ALZA IL SIPARIO<br />
SU SIVIGLIA<br />
Sono tanti i motivi che hanno spinto Siviglia, la griffe dell’imprenditore<br />
marottese Sauro Bianchetti, ad entrare come socio benemerito nella<br />
Fondazione Teatro della Fortuna. Innanzitutto la volontà di mantenere un<br />
legame forte con il territorio ma anche l’obbiettivo di poter esprimere i<br />
valori culturali racchiusi nell’immagine del brand.<br />
In un mondo, come quello della moda, dove le aziende sono spesso costrette<br />
a confrontarsi con le città cult dell’abbigliamento e delle passerelle<br />
(come Firenze e Milano), Bianchetti non ha mai dimenticato le proprie<br />
origini e, insieme col suo consulente e commercialista Enrico Maria<br />
Renier, ha deciso di sposare senza esitazioni il progetto della Fondazione<br />
Teatro, perché grazie a questo sodalizio si consolidi il rapporto tra l’azienda<br />
e il territorio.<br />
Un altro aspetto che ha infl uito nella decisione di legare Siviglia alla Fondazione<br />
Teatro della Fortuna è rappresentato dalla volontà di comunicare<br />
il messaggio aziendale attraverso l’arte e la cultura. Mondi che ben si<br />
sposano con la creatività dello stilista, con la sensibilità di chi esprime il<br />
proprio talento nello stile del suo total look. Se si pensa poi all’importanza<br />
che hanno a Teatro i costumi e le scenografi e si capisce perché arte e<br />
moda non possono che viaggiare a braccetto.<br />
Sono inoltre già al vaglio ulteriori progetti da avviare con l’Università delle<br />
Belle Arti di Urbino, ed altri ancora rivolti al fi nanziamento di borse di studio,<br />
che consolideranno ancor di più il rapporto con la Fondazione Teatro.<br />
Da questo connubio non può che trarre vantaggio anche la stessa Fondazione,<br />
in particolar modo nell’ottica di un percorso Teatro-impresa: “Credo<br />
che Siviglia ci possa insegnare le strategie da adottare nel futuro” ha<br />
commentato il sovrintendente Brunetti lo scorso 7 Dicembre, giorno di<br />
presentazione alla stampa del sodalizio, “perché senza imprenditoria il<br />
teatro morirebbe, mentre dovrà tornare ad essere vissuto, soprattutto dai<br />
giovani”.<br />
Proprio queste valutazioni hanno portato alla scelta di Enrico Maria Renier<br />
quale componente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione<br />
Teatro. Consigliere del Collegio dei Ragionieri Commercialisti della provincia<br />
di Pesaro e Urbino e membro del nuovo ordine unifi cato dei Dottori<br />
Commercialisti e degli Esperti Contabili, Renier è da sempre una persona<br />
che privilegia il lavoro di gruppo e la condivisione degli incarichi e affronterà<br />
questa nuova esperienza con la consapevolezza di poter contribuire<br />
alla crescita di una realtà importante per il tessuto socio-culturale, quale<br />
è appunto la Fondazione Teatro.<br />
fanoinforma.it<br />
19
20<br />
A scuola di Moda<br />
Progetto Garibaldi<br />
Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”<br />
Corso di laurea in Design e Discipline della Moda<br />
di Gabriele Minelli<br />
La realizzazione del progetto nasce per rievocare<br />
in chiave moderna lo stile e l’abbigliamento<br />
dell’epoca nella quale è nato, vissuto<br />
e morto il grande mito italiano Giuseppe Garibaldi<br />
nella ricorrenza del bicentenario della<br />
sua nascita.<br />
Inizialmente, la nostra conoscenza della fi gura<br />
di Giuseppe Garibaldi, non andava oltre gli<br />
studi scolastici, nonostante la sua importanza<br />
storica. Infatti tutti ricordavamo la celebre<br />
canzone che faceva “Garibaldi fu ferito…”.<br />
Grazie all’incontro con il professor Mengozzi,<br />
che ci ha illustrato oltre il suo essere personaggio<br />
storico e politico, anche il Garibaldi in<br />
quanto uomo, siamo riusciti ad averne una<br />
concezione ben diversa, entrando effettivamente<br />
nel personaggio.<br />
Da qui è nata la nostra ricerca fi gurativa dell’abbigliamento<br />
e del suo signifi cato per poter<br />
rielaborare la versione antica e reinventare<br />
quella moderna.<br />
Non tutti gli sono grati, perché “ha fatto l’Italia”,<br />
ma anche per altri due meriti<br />
Ha lanciato il rosso;<br />
Ha inventato<br />
l’abbigliamento casual.<br />
Garibaldi è il solo, l’autentico, il vero inventore<br />
dell’ abbigliamento casual, non perché si vesta<br />
a caso, anzi per l’opposta ragione. Egli sapeva<br />
valutare perfettamente il valore simbolico e la<br />
popolarità di una moda.<br />
“I Mille” furono chiamati i Garibaldini, e già<br />
in questo nome si nota il genio della semplifi<br />
cazione comunicativa, dato che in realtà<br />
partirono in milleottocento.<br />
Secondo alcuni la camicia rossa fu utilizzata<br />
in quanto il generale, per via delle ristrettezze<br />
economiche della spedizione, abbia acquistato<br />
una partita di tela avanzata per fare le<br />
divise e solo il caso ne abbia deciso il colore.<br />
Altre fonti fanno derivare il colore rosso<br />
dalle giubbe usate nel macello dagli operai<br />
nell’Uruguay per non imbrattarsi troppo di<br />
sangue.<br />
Quale colore più generoso, quale miglior simbolo<br />
di giovinezza, irregolarità, ardore, di una<br />
camicia larga e colorata rispetto alle rigorose<br />
divise dell’epoca?<br />
“Un look garibaldino”: più che un’uniforme<br />
precisa, uno stile ben identifi cabile che rappresentava<br />
un modo di essere, un’idea di una<br />
generazione decisamente giovanile.<br />
In mezzo alla rigidità delle uniformi regolari,<br />
spente e conservatrici, ecco il fi ammeggiare<br />
di una moda giovanile… il casual. Il casual<br />
di Garibaldi diventa una moda pacifi ca, gioiosa,<br />
un po’ ironica.<br />
E’ un modello di uomo a cui sentirsi vicino,<br />
senza risonanze guerresche né sospetti di<br />
violenza. Garibaldi. Uno dei più grandi personaggi<br />
della nostra storia, il grande costruttore<br />
di un’immagine, il genio dell’immaginario<br />
collettivo capace di vendere anche la propria<br />
immagine:<br />
• Camicia rossa con i bordi ricamati accuratamente<br />
di rosso e bianco.<br />
• Fazzoletto colorato annodato al collo con<br />
un lembo triangolare lasciato cadere.<br />
• Un poncho che richiamava l’America Latina<br />
(la lotta per la libertà dei popoli ).<br />
• Blue jeans in quanto di tela forte, resistente,<br />
che non si logorava facilmente.<br />
• Cappello di velluto rosso cilindrico senza<br />
falde.<br />
• Orologio a cipolla da taschino.<br />
Superate le soglie del XXI sec., il mito indelebile<br />
ritorna a essere ancora vivo nell’età contemporanea<br />
attraverso il nostro estro e la fantasia.<br />
Da qui abbiamo deciso di ambientare il nuovo<br />
Garibaldi del 2007 nella frenetica Grande Mela<br />
aspettando la metropolitana vestito come un<br />
punk dalla cresta tricolore, dal mantello in vinile<br />
e ai piedi un paio di All Star griffate Garibaldi<br />
on the road o in sella di una Ducati con<br />
chiodo e texani, fi no all’estremo rifugio in una<br />
discarica con la sua tanto amata Anita vestita<br />
con un bustier in pizzo e autoreggente a rete.<br />
Il progetto è stato proposto e poi seguito rispettivamente<br />
dai professori Stefania Grossi,<br />
Galliano Crinella e Dino Mengozzi.<br />
Il percorso della progettazione si è sviluppato<br />
in diversi gruppi di lavoro, i quali hanno scelto<br />
temi personali legati ai periodi della sua vita.<br />
I temi principali scelti sono stati due:
Giuseppe Garibaldi monumentale (versione antica);<br />
Giuseppe Garibaldi on the road (versione<br />
moderna), alla quale hanno lavorato i seguenti<br />
studenti: Gabriele Minelli, Ilaria Salamone, Sonia<br />
Pazzaglia, Marina Russo, Giacomo Moretti,<br />
Enrico Di Paoli, Eva Maria Vanderdis.<br />
L’incontro di Teano con il re Vittorio Emanuele<br />
II, (versione antica), opera di: Camilla Tassi,<br />
Fabiola Rotatori, Silvia Negosanti, Sara Ro-<br />
mani); La morte di Anita (versione antica); la<br />
morte di Anita (versione moderna “in discarica”),<br />
opera di: Eugenia Cozzolino, ErikSalaris<br />
a, Elisabetta Bosio, Rebecca Adami,<br />
Maria Rosaria Fiorentino, Flavia Di Cuonzo,<br />
Ariola Krakulli.<br />
Giuseppe Garibaldi a Caprera (l’ultimo periodo<br />
della sua vita), opera di: Cristina Canfora, Laura<br />
Ferrucci, Stefania Carreri.<br />
fanoinforma.it<br />
21
22<br />
Essere giovani<br />
BON BON ART CAFÈ<br />
LA FESTA<br />
DELLE FESTE<br />
i commenti<br />
A cura di<br />
Nicola Romani<br />
FABRIZIO TOSI (libero professionista)<br />
Sono un habitué del locale, ci sono praticamente<br />
cresciuto qua dentro, è un posto dove<br />
si incontra sempre bella gente ed è sempre un<br />
piacere essere qui… Che buoni propositi ho per<br />
l’anno nuovo? Hehehe, mi auguro un buon anno<br />
soprattutto dal punto di vista lavorativo”.<br />
FEDERICA MEI (studentessa)<br />
LETIZIA PETRINI (studentessa)<br />
ILARIA BUSCA (studentessa)<br />
SIMONA ZONGHETTI (studentessa)<br />
“Noi invece dell’anno appena trascorso salviamo<br />
solo l’estate perché, avendo sostenuto la<br />
maturità, prima eravamo troppo prese con lo<br />
studio mentre poi fi nalmente sono arrivate feste,<br />
divertimento e spensieratezza. Per il 2008?<br />
Solo il meglio per l’Università appena iniziata e<br />
per gli esami ancora da sostenere, ma anche<br />
viaggi, lavoro, e amore per tutti”.<br />
Venerdì 4 gennaio 2008 tutti al Bon Bon Art Café<br />
per la tradizionale festa di inizio anno che si ripete<br />
da quarant’anni a questa parte, puntualmente,<br />
sempre prima dell’Epifania che, tristemente,<br />
com’è noto ogni festa porta via. Noi di Fanoinforma<br />
ovviamente non potevamo mancare a questo<br />
appuntamento, anche perché, soprattutto dai<br />
curiosi quali siamo, prima di rimetterci al lavoro<br />
non potevamo trovare luogo migliore per chiedere<br />
impressioni e pareri sull’anno appena trascorso<br />
e che cosa la gente si aspetta dal nuovo anno,<br />
ancora tutto da scoprire. Le nostre indagini, però,<br />
non potevamo non iniziarle senza rivolgere qualche<br />
domanda ai proprietari del Bon Bon, cercan-<br />
LORENZO TUFANO (studente)<br />
MICHELE SANCHIONI (studente)<br />
“Il Bon Bon ci piace, c’è sempre molta gente,<br />
è un punto di riferimento per noi, e così quando<br />
siamo liberi dai nostri impegni sportivi ci<br />
piace venire qui assieme ai nostri amici per<br />
fare serata e divertirci tutti assieme. Cosa ci<br />
aspettiamo per il 2008? Beh… che sia unico<br />
come quello appena passato, davvero indimenticabile.”<br />
do di carpire i segreti di questo locale, da sempre<br />
punto di riferimento per la gente proprio perché<br />
sempre in grado di sorprendere… “Questa festa<br />
– dice Francesco del Bon Bon (nella foto a sinistra<br />
con il padre Athos) – è una tradizione che<br />
vogliamo mantenere per ringraziare tutti gli affezionati<br />
del nostro locale e come sempre cercheremo<br />
di rinnovarci, per garantire il meglio a tutti<br />
i nostri clienti. Quest’anno – prosegue Francesco<br />
– fi no a maggio avremo ogni Sabato i 3 Fabolous<br />
DJ’s, senza tenere conto poi di tante sorprese per<br />
le altre serate, che varieranno in base alle festività<br />
del periodo, come ad esempio a Carnevale. Per<br />
l’estate invece abbiamo intenzione di continuare<br />
la collaborazione con Miu J’adore, CSI, Bagni<br />
Carlo ed i ragazzi di Lapannalavuoi sotto il segno<br />
dello spirito di amicizia che ci unisce, ripetendo<br />
assieme ad altri locali la fantastica esperienza<br />
della Notte fanese.” L’animazione della festa,<br />
come detto, sono stati i 3 Fabolus Dj’s, nome del<br />
simpatico gruppetto di amici composto da Nicola<br />
Albertini alias “Niki” amante del “Brit pop” e<br />
“Indie”, Davide Nobilini alias “Davidn” con la<br />
passione per l’”Electro house”, e “Sir Joe” pseudonimo<br />
di Sergio Nicolai con la mania del “Vocal<br />
house”, tre dj appunto che a turno si alternano<br />
alla consolle sfoderando tutta la loro bravura.<br />
“Niki” mi dice che i 3 Fabolous Dj’s sono nati per<br />
hobby – “Siamo tutti appassionati di musica, e<br />
l’idea è partita da “Sir Joe” e Davide, abbiamo<br />
messo assieme i nostri risparmi per comprare<br />
l’attrezzatura ed iniziare a farci pubblicità, Francesco<br />
è stato il primo che ha creduto in noi facendoci<br />
esibire un Sabato ogni tanto, poi, visto che<br />
funzionava, tutti i sabati”.
IL CSI ALL’HOPS!<br />
Quelli dei VALORI<br />
A cura di Marco Zeppi<br />
All’Happy Hops Venerdì 23 novembre è stata una delle serate invernali organizzate da Matteo<br />
Renzi dei Bagni Carlo per mantenere vivi anche nella “brutta” stagione i rapporti dell’estate<br />
in spiaggia. Perché avere l’ombrellone ai Bagni Carlo vuol dire non solo condividere la stessa<br />
ombra e lo stesso sole, ma anche attività sportive, cene e feste che creano rapporti che non sono<br />
semplicemente di buon vicinato, ma di amicizia.<br />
La serata è cominciata con un aperitivo al Bon Bon, per proseguire all’Hops con una ricca cena<br />
a buffet curata da Christian del Movida Staff e poi con l’animazione musicale di SirJoe (Sergio)<br />
dei 3fabulousDJS.<br />
Matteo Renzi: “Quella tra Bagni Carlo, Bon Bon art cafè, Movida Staff e CSI Fano è una collaborazione<br />
che non si basa su contratti ma sull’amicizia: dura da sempre e non c’è bisogno di<br />
rinnovare gli accordi ogni anno, è una cosa naturale.”<br />
Uno dei principali collanti che rendono le conoscenze estive meno superfi ciali di una lettura sotto<br />
l’ombrellone è lo sport: così a questa serata hanno partecipato i responsabili e i ragazzi del CSI<br />
(Centro Sportivo Italiano) di Fano, che hanno scelto gli impianti sportivi e le strutture dei Bagni<br />
Carlo come base per l’estate.<br />
I campi recintati dei Bagni Carlo sono infatti una delle strutture dove si svolgono i tornei estivi di<br />
beach-volley e di beach-tennis, parte dei proventi dei quali, quote di partecipazione e sponsorizzazioni,<br />
sono devoluti in benefi cenza.<br />
Francesco Paoloni, responsabile di Fano per il Centro Sportivo Italiano: “Quella del CSI è una<br />
realtà amatoriale, non professionistica: noi siamo quelli che crediamo nei valori dello sport. Organizziamo<br />
anche in inverno tornei di tanti sport, principalmente di calcio (30 squadre), calcetto<br />
(35 squadre) e pallavolo (14 squadre), che muovono ogni fi ne settimana circa 600 persone; tutti<br />
quelli che partecipano non lo fanno con uno spirito di agonismo esasperato, come può capitare<br />
nello sport professionistico, ma solo con la voglia di divertirsi. Quest’anno abbiamo contato 6064<br />
tesserati con 76 Società Sportive affi liate; nel 1994 le Società erano 23 con 1493 tesserati. Un<br />
bel passo avanti. Le Società che fanno parte del CSI praticano quasi tutti gli sport e si affi liano a<br />
noi perché siamo un organo del CONI, così ottengono riconoscimento uffi ciale con le conseguenti<br />
agevolazioni fi scali.<br />
La nostra Associazione vive grazie all’attività volontaria di alcuni ragazzi, che ringrazio tutti, che<br />
si impegnano a tenere aperta la sede quattro giorni alla settimana e che operano in mansioni di<br />
segreteria, organizzazione, promozione e animazione dell’attività sportiva. Abbiamo attivato anche<br />
progetti per i volontari e le volontarie del servizio civile nazionale: è questa una grande opportunità,<br />
sia per i giovani che hanno modo di sensibilizzarsi alle tematiche sociali, sia per l’Associazione, che<br />
può fruire delle loro giovani energie. Inoltre collaboriamo con il Comune e con le Circoscrizioni, in<br />
particolar modo la prima, le seconda e la terza, ma ci avvaliamo anche dell’aiuto di sponsor privati,<br />
più che altro amici, che ringrazio tutti perché ci permettono di continuare la nostra attività.”<br />
fanoinforma.it<br />
23
24<br />
Speciale Carnevale<br />
Il Leo Club al Teatro della Fortuna di Fano<br />
Benefi cenza a Teatro<br />
ED È TUTTO ESAUR<strong>IT</strong>O!<br />
A cura di Roberta Corbelli<br />
Teatro, divertimento e benefi cenza sono stati<br />
gli ingredienti fondamentali che hanno reso<br />
vincente la formula della festa inaugurale del<br />
Carnevale 2008.<br />
A fare da sfondo la magnifi ca cornice del Teatro<br />
della Fortuna che, grazie a questa occasione<br />
concessa sotto il patrocinio del Comune<br />
di Fano, nella persona dell’Assessore alle Politiche<br />
giovanili Mirco Carloni, ha ritrovato la<br />
sua tradizione popolare: un teatro accessibile<br />
a tutti e soprattutto ai giovani, per molti dei<br />
quali la serata ha rappresentato il primo ingresso<br />
a Teatro.<br />
L’organizzazione ha visto la collaborazione<br />
tra Fondazione Teatro<br />
e Leo Club Fano, che devolverà i<br />
proventi della festa per il rimodernamento<br />
e l’ampliamento dei servizi<br />
della Biblioteca Federiciana.<br />
“Un altro importante service che il Leo Club Fano<br />
aggiunge alla nutrita serie di attività in favore<br />
della nostra città – ha ribadito l’attuale Presidente<br />
Federico Migliori. Ho assunto di recente<br />
la “ guida” del Leo, subentrando a Mattia Tarsi<br />
che ne è stato il fondatore e che mi ha lasciato<br />
in eredità un gruppo di giovani fortemente motivati<br />
a lavorare con passione ad iniziative del genere.<br />
E questa serata lo conferma: 15.000 euro<br />
per 330 biglietti venduti nel complesso tra cena<br />
di gala e after dinner, cui si aggiungono 5.000<br />
euro derivanti dalla divertente messa all’asta<br />
delle magliette dei giocatori del Milan. Per un<br />
totale di 20.000 euro che, al netto delle spese,<br />
raggiungono e forse superano il traguardo sperato<br />
dei 10.000 euro”.<br />
Maglia di Kakà aggiudicata all’asta (magistralmente<br />
condotta dal DJ Minuz, animatore della<br />
serata) per 600 euro ad Andrea Urbani di Guerrino,<br />
pasticceria Catering e Banqueting, maglie<br />
di Ambrosini e Gattuso acquistate per 300 euro<br />
da una misteriosa maschera di conte, maglia<br />
di Kalaoze aggiudicata per 400 euro da Stefano<br />
Cordella di Anteprima Promotion, maglia di Maldini<br />
battuta all’asta per ben 2000 euro da Daniele<br />
Carboni della Nautilus, ed infi ne… maglia<br />
di Pato acquistata in società dagli “irriducibili”<br />
Stefano Cordella e Andrea Urbani, che ha precisato:<br />
“Sono uno Juventino sfegatato, ma per<br />
Fano si fa questo ed altro. I proventi dell’asta<br />
andranno per un buonissimo fi ne: comprare le<br />
attrezzature per la biblioteca federiciana. In<br />
questo caso conta la fede cittadina, più che<br />
quella calcistica, conta la “fanesità”. Questa<br />
serata trasmette “fanesità” al cento per cento:<br />
la bella gente, i costumi, un teatro così suggestivo,<br />
la cena di gala, i balli… vivere questa<br />
serata è sicuramente emozionante. Penso che<br />
non ci siano tante possibilità di poter godere di<br />
una occasione come questa per cui al diavolo<br />
tutte le polemiche di questi giorni e gli scettici<br />
che l’hanno ostacolata. Qui la gente è bellissima,<br />
educata e sa vivere queste manifestazioni.<br />
Un grande merito va all’organizzazione che sta<br />
facendo un ottimo lavoro, anzi eccezionale”.<br />
Così Mattia Tarsi, fondatore ed ex Presidente<br />
del Leo Club Fano, parla dell’impegno dei “suoi”<br />
ragazzi: “Ho fondato il Leo Club nel febbraio del<br />
2006 ed è stato per me motivo di grande orgoglio<br />
perché si tratta di un gruppo di ragazzi che ha<br />
tanto entusiasmo e passione. Questa sera abbiamo<br />
dimostrato di essere dei “giovani bene”,<br />
ma non nel senso di “ricchi”, quanto di giovani<br />
che hanno voglia di “fare bene”, che vogliono<br />
crescere e dare un supporto alla città. Spero che<br />
questa serata sia un punto di partenza e non di<br />
arrivo, per cui auspico nel tempo altre importanti<br />
iniziative a favore della città e ringrazio<br />
tutti coloro che hanno contribuito a decretare il<br />
successo di questa festa.”<br />
“La serata sta andando molto bene – ha commentato<br />
Simone Brunetti, - nonostante le polemiche<br />
dei giorni scorsi e i tentativi di strumentalizzazione.<br />
Con questa iniziativa, che ha visto<br />
la collaborazione del Leo Club Fano, abbiamo<br />
tentato di riprendere una antica tradizione: in<br />
passato erano infatti le associazioni private<br />
ad organizzare i veglioni. Noi stiamo cercando<br />
di fare lo stesso, aprendo il Teatro a proposte<br />
e progetti diversi, provenienti anche da altre<br />
associazioni. I miei più sentiti ringraziamenti<br />
allo staff del teatro che ha reso possibile tutto<br />
questo: le maschere, dirette in maniera meravigliosa<br />
da Cristina, i ragazzi della sicurezza,<br />
tutti i nostri tecnici da Marco Florio ad Angelino<br />
Ticchiati, il nostro Cristian Filippini, i ragazzi del<br />
botteghino Francesco, Antonella e Sonia. Un lavoro<br />
corale che ha portato ad un risultato così<br />
positivo per tutto il Teatro, che spero ritrovi un<br />
po’ di serenità”.
Soddisfatto l’Assessore alle Politiche<br />
giovanili Mirco Carloni, per<br />
il quale questo evento ha avuto<br />
il signifi cato di rendere il Teatro<br />
della Fortuna, una struttura realizzata<br />
con i soldi di tutti, effettivamente<br />
accessibile a tutti i<br />
cittadini e soprattutto ai giovani,<br />
per molti dei quali la serata è stata<br />
la prima occasione di vederne<br />
i magnifi ci ambienti. Secondo<br />
l’Assessore Carloni questo è stato<br />
il primo passo nella direzione di<br />
una maggiore apertura della città<br />
verso i giovani, cammino che<br />
si intende proseguire dedicando<br />
espressamente loro strutture,<br />
come è appena stato fatto con la<br />
Casa della Musica, e manifestazioni,<br />
come quelle già avviate di<br />
Musicando e Fanote.<br />
fanoinforma.it<br />
25
26<br />
Speciale Carnevale<br />
I vestiti della<br />
REGINETTA<br />
Con l’ago e col fi lo…<br />
verso un consumo consapevole<br />
A cura del Prof. Galliano Crinella<br />
Direttore del Corso in Design e discipline della Moda dell’Università di Urbino<br />
Si rinnova l’appuntamento con il “Fan Carneval”,<br />
edizione 2008, al quale partecipano<br />
anche quest’anno gli allievi del Corso di studio<br />
in Design della Moda dell’Università di<br />
Urbino “Carlo Bo”, con abiti molto originali<br />
ispirati alla festa del Carnevale. Vi hanno<br />
lavorato, guidati dalla prof.ssa Stefania<br />
Grossi, docente di Disegno industriale, gli<br />
allievi del secondo anno di Corso, con un<br />
impegno che è tutto da elogiare, considerato<br />
anche il tempo limitato di cui hanno potuto<br />
disporre per la progettazione e la realizzazione<br />
degli abiti.<br />
Per i giovani studenti, che si preparano<br />
ad operare nel mondo della moda, è stata<br />
un’occasione utile per ideare, progettare e<br />
realizzare, a partire dai temi del gioco, del<br />
travestimento e dell’umorismo. In alcuni di<br />
loro sono tuttavia presenti stimoli ed in-<br />
fluenze che vengono dalla grande tradizione<br />
artistica occidentale.<br />
Alla richiesta di una breve descrizione dei<br />
loro lavori, hanno risposto così: “Abbiamo<br />
voluto affrontare, con il sorriso e lo spirito<br />
di queste feste nazionali, delle tematiche<br />
che al giorno d’oggi ci spaventano: l’inquinamento,<br />
la sovrapproduzione e il faticoso<br />
smaltimento dei materiali di rifiuto, molto<br />
spesso tossici. Così, insieme all’ago e al<br />
filo, ci siamo trovati a maneggiare strumenti<br />
come il martello e la colla per plasmare<br />
materie plastiche e metalliche, facendo<br />
rinascere materiali che ci circondano nella<br />
vita quotidiana e cercando di spingerci<br />
verso un consumo consapevole non solo dei<br />
prodotti della nostra società ma anche quelli<br />
della nostra creatività”.<br />
Si è trattato, per una formazione che si basa<br />
sul principio del saper fare, di una buona<br />
esercitazione che ha visto i giovani molto attivi<br />
e partecipi, in attesa della serata in cui<br />
sarà scelta la Reginetta del Carnevale, giovedì<br />
31 gennaio presso lo stesso Alberone di<br />
Cartoceto, quando gli abiti ora esposti nelle<br />
vetrine di Fano potranno essere di nuovo<br />
ammirati. Nell’occasione, un’apposita Giuria<br />
presieduta da Domenico Spaggiari premierà,<br />
con la collaborazione della “All Gold” di Fossombrone,<br />
i tre abiti ritenuti migliori per la<br />
creatività e i motivi ludici evocati.<br />
Per l’Ateneo urbinate si tratta di un positivo<br />
esempio di collaborazione con un evento<br />
significativo del territorio in cui esso si trova<br />
ad operare.<br />
I vestiti creati dagli studenti<br />
dell’Università di Urbino li potete<br />
trovare esposti in una ventina di<br />
negozi del centro storico di Fano, fi no<br />
alla serata della fi nale del concorso.
“Una buona esercitazione che<br />
ha visto i giovani molto attivi e<br />
partecipi, in attesa della serata<br />
in cui sarà scelta la Reginetta<br />
del Carnevale, giovedì 31 gennaio<br />
presso l’Alberone di Cartoceto,<br />
quando gli abiti ora esposti nelle<br />
vetrine di Fano potranno essere<br />
ulteriormente ammirati”<br />
fanoinforma.it<br />
27
28<br />
Speciale Carnevale<br />
IL CARNEVALE AVRÀ LA S<br />
A cura di Paola Zeppi<br />
Il percorso della Reginetta del Carnevale iniziò<br />
nel 2000 in occasione di una festa degli Evergreen,<br />
un gruppo di fanesi che organizzava appunto<br />
gite e feste. Oggi siamo giunti alla sua<br />
ottava edizione, per merito di un fortunato successo<br />
che è cresciuto nel tempo, anche grazie<br />
a collaborazioni via via sempre più ampie, che<br />
hanno sempre visto nel Ristorante L’Alberone<br />
di Euro Roscini il luogo delle relative incoronazioni.<br />
Il marchio registrato della Reginetta<br />
del Carnevale è infatti di proprietà dell’Alberone,<br />
che gestisce l’iniziativa attraverso l’associazione<br />
culturale “Pepefresco”, creata da<br />
un gruppo di persone che vivono da Fano a<br />
Fermignano e che si son poste l’obiettivo di divulgare<br />
la bellezza in tutte le sue espressioni.<br />
Da qualche anno l’iniziativa può contare anche<br />
sull’importante collaborazione dell’Università<br />
di Urbino, Corso di Laurea in Design e Discipline<br />
della Moda, tanto che la presente edizione,<br />
come avete potuto vedere nelle pagine<br />
precedenti, ha visto un’esposizione di ben 28<br />
abiti appositamente creati dagli studenti del<br />
secondo anno di corso, di cui 18 sono in gara<br />
quest’anno, e verranno valutati e premiati da<br />
un’apposita giuria tecnica -presente in sala la<br />
sera del 31 Gennaio prossimo- che sarà composta<br />
dai seguenti membri, organizzatori e non<br />
dell’iniziativa: Domenico Spaggiari (Presidente),<br />
Prof.ssa Stefania Grossi (coordinatrice),<br />
Prof. Galliano Crinella, Prof. Fiorangelo<br />
Pucci, Margherita Campanella, Stefano Zaffi -<br />
ni, Ilva Sartini, Fabio Pedini.<br />
Un’altra giuria avrà invece il compito di eleggere<br />
la Reginetta, che verrà premiata dopo<br />
aver raggiunto il massimo dei voti sia da parte<br />
della giuria suddetta, sia da parte di quanti<br />
da casa l’avranno votata attraverso l’invio al<br />
Giovanna<br />
Conelli<br />
Resto del Carlino di appositi tagliandini. La<br />
vincitrice potrà così prendere parte di diritto<br />
anche alla fi nale nazionale di Miss Carnevale,<br />
al cui concorso verrà affi ancata anche da altre<br />
due ragazze fi naliste la sera del 31 gennaio,<br />
ovvero dalla seconda ragazza che avrà ottenuto<br />
il massimo di voti, e da una ragazza scelta<br />
dall’organizzazione. Il percorso di selezione<br />
al concorso fanese, infatti, prevede che delle<br />
ragazze si possano iscrivere anche all’ultimo<br />
minuto, pertanto, non potendo queste ricevere<br />
gli stessi voti da casa rispetto alle prime<br />
ragazze iscritte, potrebbero comunque essere<br />
scelte dall’organizzazione per merito di particolari<br />
velleità. Le stesse fi naliste che vedete<br />
fotografate in queste pagine, in effetti, potrebbero<br />
avere delle altre concorrenti la sera della<br />
fi nale, quindi invitiamo tutti a partecipare alla<br />
fi nale del 31, che ricordiamo si terrà presso il<br />
Ristorante l’Alberone.<br />
Euro Roscini approfi tta dell’occasione per ricordare<br />
che l’Alberone è anche “I Bellissimi”,<br />
“I concerti d’autunno”, “Rassegna di fi sarmo-<br />
Silvia<br />
Franceschetti<br />
Silvia<br />
Capone<br />
niche” e “Speciale Sposi”: tutte le coppie di<br />
futuri sposi sono infatti invitate al suo ristorante<br />
il prossimo 10 Febbraio, per trascorrere<br />
un bel pomeriggio all’insegna di abiti, fi ori,<br />
bomboniere... e quant’altro serva per organizzare<br />
al meglio il giorno del fatidico sì!<br />
Claudia<br />
Zannillo<br />
Julia<br />
Scaglioni<br />
Elisa<br />
Biagiotti
UA OTTAVA REGINETTA<br />
Chi vincerà? Per scoprirlo siete tutti invitati la sera<br />
del 31 gennaio presso il Ristorante l’Alberone di Cartoceto<br />
oppure visitate il nostro sito www.fanoinforma.it a partire dal 1° febbraio<br />
Valentina<br />
Capellacci<br />
Federica<br />
Mei<br />
Chiara<br />
Serfi lippi<br />
Giulia<br />
Morelli<br />
Gloria<br />
Biondi<br />
Ramona<br />
Salomoni<br />
Martina<br />
Malvagi<br />
Sonia<br />
Astolfi<br />
Svitlana<br />
Patsalyuk<br />
fanoinforma.it<br />
29
30<br />
Casi di successo<br />
Pulirapida<br />
Non solo pulizie<br />
di Valentina Carboni<br />
“Pulito e veloce”: uno slogan che non lascia<br />
spazio a fraintendimenti e che fa subito centro.<br />
Una realtà che conta oggi quasi 1000 dipendenti<br />
e che in 20 anni è cresciuta a ritmi smisurati:<br />
tutto questo è Pulirapida, un’azienda di<br />
servizi di pulizie che ha la propria sede legale<br />
ed amministrativa a Rosciano di Fano, in via<br />
Avogadro. Nata nel 1987 dall’intuito di Mauro<br />
Papalini, attuale titolare e direttore generale<br />
della S.r.l, uno dei tanti che partendo da zero<br />
si è rimboccato le maniche iniziando dall’esperienza<br />
acquisita nel settore, da semplice impiegato.<br />
Lavorava lui stesso presso una impresa<br />
di pulizie, si è licenziato, poi ha iniziato il primo<br />
lavoretto in proprio; così sono arrivate le prime<br />
commissioni ed i primissimi dipendenti. Fino ad<br />
arrivare ad oggi: a supporto degli uffi ci centrali<br />
sono state costituite delle unità periferiche, per<br />
garantire risposte immediate alle necessità e<br />
richieste dei clienti quali Bolzano, Pescara,
Bologna, Ravenna e Imola, Perugina, Varese<br />
e Busto Arsizio in Lombardia, nate in seguito<br />
alle acquisizioni di impegni lavorativi cospicui.<br />
“Partire dalle esigenze del cliente”, questa la<br />
fi losofi a che anima tutto il gruppo, che realizza<br />
pulizia, disinfestazione, sanifi cazione e disinfezione.<br />
Ecco i settori attraverso i quali si realizzano<br />
i servizi di Pulirapida: settore sanitario ed<br />
ospedaliero; scuole, asili; palestre, uffi ci, centri<br />
commerciali, ipermercati, punti vendita; aeroporti,<br />
valichi di frontiera e luoghi ad alto rischio;<br />
pulizie industriali nelle aree produttive; pulizie<br />
speciali quali lavaggi e trattamenti di tutti i tipi<br />
di pavimentazione, pulizie alle vetrate di qualsiasi<br />
tipi e altezze, pulizie post opere murarie.<br />
La grande espansione di Pulirapida risale agli<br />
ultimi 5 o 6 anni, da quando cioè l’azienda si<br />
è aggiudicata una serie di gare di appalti dell’Asl<br />
e del Municipio di Varese, dell’ospedale di<br />
Busto Arsizio, del Teatro alla Scala, del Teatro<br />
degli Arcimboldi e dell’Università di Venezia.<br />
Tra gli obiettivi specifi ci di Pulirapida rientrano<br />
oltre all’ingresso in nuove aree di mercato,<br />
la soddisfazione di tutte le parti interessate,<br />
l’assistenza al cliente, il rispetto dell’ambente<br />
e della normativa vigente anche in materia i<br />
sicurezza sul lavoro.<br />
“Ci hanno scelti per la competitività<br />
dei nostri servizi –<br />
sottolinea Natacha Magnoni,<br />
responsabile commerciale<br />
dell’azienda–<br />
e per la cura e la rapidità con cui svolgiamo<br />
il nostro lavoro, per la tecnologia all’avanguardia,<br />
per la qualità e le numerose certifi cazioni.<br />
Ci piace essere un gruppo affi atato, che collabora,<br />
passiamo anche del tempo assieme con i<br />
nostri impiegati, è un modo per conoscerci: ogni<br />
anno così, organizziamo dei viaggi aziendali, gli<br />
ultimi ad esempio in Marocco ed Egitto, di solito<br />
raccogliamo consensi positivi. Pulirapida è<br />
anche sponsor della Scavolini Basket e lo è stato<br />
per il giro d’Italia. I nostri clienti locali sono<br />
aziende di primaria importanza nel pesarese –<br />
conclude Natacha – quotate in borsa nei settori<br />
metalmeccanico, alimentare e farmaceutico”.<br />
ALESSANDRIA<br />
ANCONA<br />
AQUILA<br />
ASCOLI PICENO<br />
BOLOGNA<br />
BOLZANO<br />
CHIETI<br />
FORLI’ CESENA<br />
MACERATA<br />
MILANO<br />
NOVARA<br />
PERUGIA<br />
PESARO E <strong>URBINO</strong><br />
RAVENNA<br />
RIMINI<br />
ROMA<br />
TERAMO<br />
PESCARA<br />
VARESE<br />
VENEZIA<br />
VERBANIA<br />
fanoinforma.it<br />
31
32<br />
Interviste<br />
Don Lamberto Pigini<br />
Mettete semi<br />
perchè il bene si diffonda<br />
Fanoinforma.it ha intervistato Don Lamberto Pigini,<br />
un sacerdote che a partire dagli anni ‘50<br />
si è reso pioniere della formazione professionale<br />
- creando dei Centri di Formazione Professionale<br />
OSFIN- e l’insegnamento delle lingue straniere ai<br />
bambini a partire dall’età di 4 anni, e che attualmente<br />
è a capo di una realtà imprenditoriale che<br />
raccoglie aziende impegnate nei settori dell’editoria<br />
e della comunicazione multimediale.<br />
Don Lamberto, la Sua esperienza sembra fuori<br />
dal tempo e dalle ‘categorie classiche’…<br />
Innanzitutto non pensate di essere di fronte ad un<br />
personaggio, perché sono una persona normalissima,<br />
che ha solo avuto delle opportunità e tanto<br />
coraggio quasi da rasentare la pazzia.<br />
Erano i primi anni ’50, ero già prete, e mi trovavo<br />
a Castelfi dardo, la patria delle fi sarmoniche, che<br />
dava lavoro a 13000 dipendenti in tal settore,<br />
quando il 60% della popolazione lavorava nelle<br />
campagne. Purtroppo successe che arrivò la crisi,<br />
e allora migliaia di persone si trovarono disoccupate.<br />
Io intuii semplicemente cosa si poteva fare<br />
in quel momento per ridare loro mestiere: visto<br />
che non conoscevano nessun altro lavoro, aprii un<br />
centro di formazione professionale, prima a Castelfi<br />
dardo, e pian piano in tante altre città, trovandomi<br />
così coinvolto in una grande attività: in<br />
20 anni ho aperto 33 centri in 7 regioni, con 2000<br />
allievi l’anno da formare e qualifi care, perché<br />
Di Paola Zeppi<br />
Chi conosce realtà aziendali quali RAINBOW, ELI, EKO, TECNO-<br />
STAMPA, ROTOPRESS, GRAFICHE FLAMINIA, AIRONE e TECNO-<br />
COLOR forse non sa che fanno tutte parte di un unico grande<br />
gruppo, che ad oggi vanta un totale di dodici aziende, che tra<br />
breve ne acquisirà altre due, e che deve il suo nome - PIGINI<br />
GROUP - ad un grande imprenditore, ideatore ed innovatore,<br />
che, però, riconosce come unica chiave del successo delle<br />
proprie aziende tutti i grandi uomini che, giorno dopo giorno,<br />
lo hanno accompagnato nel suo lavoro, condividendo con lui<br />
pochi punti fermi, ma fondamentali: rettitudine assoluta, massimo<br />
rispetto umano, sacralità del lavoro.<br />
vede, ieri come oggi, e sarà sempre così, quando<br />
un lavoratore conosce bene una professione<br />
un impiego lo trova di certo. Motivi economici e<br />
sindacali ci costrinsero purtroppo a chiudere l’attività<br />
per evitare il fallimento, poi però, anche<br />
per continuare a dare lavoro alle persone rimaste,<br />
mi venne un’idea grazie ad un caro amico,<br />
psicolinguista, docente alla Sapienza di Roma,<br />
Prof. Renzo Titone. Lui mi disse “Se vuoi fare<br />
qualcosa di valido mettiti a insegnare le lingue<br />
ai bambini dai 4 anni in su, perché il bambino<br />
piccolo memorizza come un computer, ansioso di<br />
apprendere tutto”. Così divenni il primo in Italia<br />
a portare avanti questa teoria, pur contestata<br />
da tutti, soprattutto nelle scuole, quando invece<br />
il tempo mi ha dato ragione.<br />
A proposito di contestazioni, è sempre stato<br />
compreso dagli altri sacerdoti per questa sua<br />
attività?<br />
Questa domanda tocca qualcosa che sempre,<br />
anche se ora un po’ meno, ha rappresentato per<br />
me un motivo di profonda sofferenza. Io sono tanto<br />
legato a tutti i miei confratelli, però purtroppo pochissimi<br />
sacerdoti, nel tempo, mi hanno compreso;<br />
i vescovi sì, infatti se anche uno solo dei miei<br />
vescovi che sono succeduti nel tempo, mi avesse<br />
detto ‘lascia perdere questa tua vita’ io l’avrei<br />
fatto immediatamente. Penso che se nella mia<br />
vita avessi fatto solo S. Messe e dato benedizioni,<br />
I disegnatori Paolo Maria Frattesi di Jesi<br />
e Tommaso Gomez dal Sudamerica
trascorrendo il mio tempo libero studiando, sarei<br />
stato un prete ideale, eppure non l’ho potuto fare,<br />
perché l’opera messa in piedi era troppo grande.<br />
Quando dovemmo chiudere l’attività di formazione<br />
per motivi economici, il vescovo mi chiese di diventare<br />
parroco di Castelfi dardo, ma io gli dovetti<br />
rispondere che non me la sentivo per due motivi:<br />
sia perché era passato il Concilio vaticano II, ed io<br />
non l’avevo potuto seguire bene, sia perché avevo<br />
tantissimi debiti, e non avrei mai potuto dire alla<br />
Curia ‘Pensateci voi’, perché io mi sono sempre<br />
assunto la responsabilità delle mie azioni. In tutto<br />
il mio percorso, comunque, la mia più grande<br />
angoscia è stata dovuta al fatto di non essere<br />
diventato parroco, però, se uno allora mi dovesse<br />
chiedere, dal di fuori, perché porto la ‘cravatta’,<br />
risponderei anzitutto con un ricordo. Quando tanti<br />
anni fa andai alla fi era di Francoforte a presentare<br />
i miei libri a fumetti per bambini, riscontrai una<br />
grande attenzione generale, tanto che un grosso<br />
editore spagnolo volle fi ssarmi un appuntamento<br />
a Roma, dove avevo l’uffi cio, con due dei suoi<br />
collaboratori. Quando questi vennero a trovarmi,<br />
dopo un po’ mi avevano dimostrato molta fi ducia<br />
e dissi di essere un prete; i due si stupirono, e dopo<br />
avermi detto di essere uno appartenente alla Legio<br />
Mariae, l’altro all’Opus Dei, mi dissero però di aver<br />
fatto benissimo a non dire di essere un prete al<br />
loro Presidente, perché questi era un massone e<br />
non avrebbe mai acconsentito all’appuntamento…<br />
Io non ho mai ‘sbandierato’, in questa mia<br />
attività, il fatto di essere un prete, sia dunque –da<br />
un lato- per evitare che l’attività stessa potesse<br />
esserne danneggiata, sia –d’altro lato- per non<br />
sfruttare la mia posizione che ben altre fi nalità e<br />
l’azienda avrebbe dovuto ‘farsi da sola’.<br />
L’attività imprenditoriale è stata il mezzo di<br />
quella apostolica? ‘Dalle opere vi riconosceranno...’<br />
Non faccio questo lavoro direttamente per la pastorale,<br />
questo lo fanno le parrocchie. Io mi sono<br />
semplicemente fatto sempre ispirare dal punto<br />
numero 43 del Concilio Vaticano II, che riporta<br />
che il distacco che si constata in molti fra la fede<br />
che questi professano e la loro vita quotidiana è<br />
annoverato tra i più gravi vizi del nostro tempo,<br />
infatti le attività professionali e sociali che sono<br />
a vantaggio del prossimo hanno insito un aspetto<br />
religioso, indirettamente di preghiera. Pensate<br />
per esempio a cosa ha fatto Don Bosco…<br />
Ricorda con più partecipazione i campeggi coi<br />
giovani o i volti grati dei disoccupati di Castelfi<br />
dardo che si sistemavano grazie alla formazione<br />
ricevuta?<br />
Io ho passato tanti anni in mezzo ai giovani, nei<br />
campeggi in montagna, ed in quei momenti ho<br />
imparato tante cose, soprattutto come interessare<br />
i ragazzi stessi seduti nel prato mentre i grilli<br />
saltavano accanto a loro come potevo catturare<br />
la loro attenzione? Fondamentalmente i giovani<br />
hanno bisogno di attenzione, ed occorre insegnare<br />
loro sin da piccoli.<br />
Per quanto riguarda invece il senso di gratitudine<br />
altrui, posso solo dire che invece ho il rimorso di<br />
non aver fatto abbastanza, e che quando qualcuno<br />
mi dice grazie mi sento addirittura a disagio,<br />
perché il Vangelo dice: se hai fatto tanto, hai<br />
fatto quello che dovevi fare, noi siamo solo dei<br />
servi inutili.<br />
Come pensa di dare continuità a quanto ha<br />
generato? Sia imprenditorialmente che come<br />
apostolato.<br />
Nel rispetto totale dei tanti giovani che hanno<br />
creduto e credono nelle nostre aziende, per dare<br />
continuità al loro lavoro, ho creato una Fondazione,<br />
così mi auguro che l’attività possa andare<br />
avanti. Io ho fi ducia nei miei più diretti collaboratori<br />
perché lavorano con rettitudine, nel massimo<br />
rispetto dei dipendenti e considerano il lavoro<br />
un’entità sacra, che, come tale, va sempre difesa<br />
e portata avanti.<br />
Sta sviluppando un fumetto altrettanto valido<br />
come le Winx usando l’immaginario maschile?<br />
I cartoni animati giapponesi al riguardo sono<br />
oltremodo deleteri. Io sono sempre stato spaventato<br />
dalla comunicazione proveniente dai paesi<br />
lontani, dal contenuto affatto morale, inneggiante<br />
la violenza, la vendetta, gli omicidi. Tutto<br />
questo non può che generare il male, l’odio ed il<br />
rancore. Su tutto ciò mi sentivo incapace, se non<br />
che, quando mi capitò di incontrare quello che<br />
poi diventò il creatore delle Winx, ovvero Iginio<br />
Straffi , che aveva lavorato in Francia, la prima<br />
ad aver lavorato nel campo dell’animazione, posso<br />
dire che la casualità, ma anche e soprattutto<br />
tanta buona volontà, ci spinsero verso quello<br />
che ora è diventato un vero e proprio successo<br />
mondiale. Ne sono felice, perché io non ho mai<br />
imposto nulla, però mi sono sempre raccomandato<br />
di seguire dei valori pedagogici in tutte le<br />
nostre attività, per mettere dei semi affi nchè il<br />
bene si diffonda. I personaggi dei nostri cartoni<br />
sono alla ricerca di valori quali famiglia, amicizia<br />
e solidarietà, ed anche i nuovi personaggi<br />
che presto usciranno sotto il nome di Huntik, più<br />
ispirati all’immaginario maschile, sono certo che<br />
non saranno da meno…<br />
Oggi il sistema di vita nega la natura; non si può<br />
aver fi gli all’età giusta, per loro e per noi, per<br />
sopravvivere il lavoro resetta ogni parvenza di<br />
focolare domestico. E poi, non crede che gli<br />
storici, tra qualche secolo, vedendo il numero<br />
di aborti propri del mondo occidentale e indotti<br />
in quelli in via di sviluppo, si faranno un’idea di<br />
noi più veritiera di quanto noi ci illudiamo oggi?<br />
Non crede che sarebbe sano per tutti, laici e<br />
cattolici, aprire gli occhi aiutati da una campagna<br />
di comunicazione adeguata?<br />
Io credo che la maternità, come lo è per la donna,<br />
dovrebbe tornare ad essere il fulcro della<br />
società, come lo era ai tempi della civiltà contadina,<br />
quando i fi gli venivano considerati una<br />
benedizione di Dio ed erano al centro di tutto.<br />
Oggi purtroppo il fare economico ha delle leggi<br />
che appaiono ferree ai più, e questo è senz’altro<br />
un argomento che meriterebbe un dibattito<br />
a sé. Posso solo dire, anche riguardo all’aborto,<br />
che tutto è coperto da un errore assurdo di base,<br />
che fa parlare solo il ‘diritto della ‘donna’, mentre<br />
tace il ‘diritto del ‘bambino’, il ‘diritto alla vita’.<br />
Secondo me il segreto di tutto risiederebbe nel<br />
partire dalle coscienze.<br />
Quali elementi orientano dunque tutti i giorni le<br />
linee di sviluppo della PiginiGroup?<br />
Come dovrebbe essere nella vita, così nel lavoro:<br />
rettitudine, serietà, impegno, studio ed intelligenza.<br />
L’editore di fanoinforma.it<br />
in visita alla Tecnostampa<br />
fanoinforma.it<br />
33
34<br />
Speciale Sport&Benessere<br />
Provincia<br />
Alma Juventus Gin<br />
A cura di Nicola Romani<br />
La Storia<br />
La prima società ginnica fanese fu la “Negusanti”,<br />
che nel 1904 prese il nome di Alma<br />
Juventus ed iniziò una attività regolare imitando<br />
i “cugini” pesaresi che nel 1898 avevano costituito<br />
la Vis. Tale attività proseguì fra incontri<br />
e concorsi fi no all’inizio del secondo confl itto<br />
mondiale.<br />
Terminata la guerra, la ginnastica a Fano fi nisce<br />
nell’oblio e per lunghi anni non trova più<br />
riscontri. Le uniche piccole cose sono dovute,<br />
negli anni sessanta, al prof. Aldo Zengarini che,<br />
al collegio S. Arcangelo, addestra i giovani per<br />
saggi sempre aprezzatissimi.<br />
Sarà proprio da alcuni suoi alunni che il 10<br />
agosto 1982 riprenderanno vita la ginnastica e<br />
l’Alma Juventus che si affi lierà alla F.G.I. (Federazione<br />
ginnastica d’Italia).<br />
Il primo Presidente fu Gherardo Tecchi, nominato<br />
poi nel 1988 consigliere nazionale e nel 2000<br />
vice-presidente vicario della federazione. Grande<br />
merito a Tecchi d’aver portato tecnici validi<br />
come Cocciaro e Shenderey, che in pochi anni<br />
hanno fatto decollare la società ai più alti vertici<br />
nazionali.<br />
Numerosi in questi anni i ginnasti e le ginnaste<br />
che vestiranno la maglia azzurra, con i fi ori<br />
all’occhiello della medaglia di bronzo al cavallo<br />
con maniglie, ai Campionati Europei di Ginevra,<br />
di Matteo Martinelli e la medaglia d’oro ai Campionati<br />
Italiani Assoluti al Corpo Libero di Davide<br />
Di Pumpo, allenati entrambi dal prof. Giuseppe<br />
Cocciaro. Nell’anno 2001 Tecchi, nominato Vice-<br />
Presidente della F.G.I., lascia la società, che vie-<br />
ne diretta tecnicamente dal prof. Marco Baioni<br />
con la presidenza del sig. Amedeo Tarsi.<br />
Nell’anno 2003 altro cambio ai vertici societari:<br />
subentrano alla direzione tecnica il prof.<br />
Giuseppe Cocciaro ed alla presidenza la sig.ra<br />
Adriana Cardinaletti. Nell’anno 2004 la nuova<br />
dirigenza acquista un capannone che adibirà<br />
a palestra, facendo costruire 3 buche paracadute<br />
ed allestendo l’impianto con attrezzature<br />
all’avanguardia.<br />
Nel luglio del 2005, la dirigenza decide di allargare<br />
ulteriormente l’impianto di circa 300 mq.<br />
facendolo arrivare quasi a 1000 mq., costruendo<br />
la quarta buca paracadute e raddoppiando,<br />
in pratica, tutte le attrezzature.
nastica<br />
RAFFAELLA ALESSANDRI (Insegnante)<br />
Quale tipo di ginnastica insegnate?<br />
Questo tipo di sport comprende diversi attrezzi<br />
e diverse specialità che per le femmine<br />
sono: Corpo libero, trave, parallele e volteggio,<br />
mentre per i maschi gli attrezzi sono sei:<br />
Corpo libero, volteggio, cavallo con maniglie,<br />
anelli, sbarra e parallele pari. Essi compongono<br />
i vari attrezzi sui quali ci confrontiamo<br />
nelle gare di livello regionale e nazionale e<br />
che man mano che si cresce richiedono diverse<br />
capacità a livello coordinativo e a livello<br />
di forza per eseguire esercizi che pian<br />
piano diventano sempre più diffi cili.<br />
ANGELA PICCOLI Insegnante)<br />
Che tipo di sviluppo fi sico e psichico dà ai<br />
bambini questo tipo di attività ginnica?<br />
Innanzitutto bisogna dire che la ginnastica<br />
artistica viene chiamata lo sport degli<br />
sport, nel senso che prepara anche ad<br />
affrontare altri tipi di attività aiutando a<br />
sviluppare la coordinazione, la destrezza, la<br />
mobilità articolare, l’equilibrio, ovvero tutte<br />
quelle componenti fondamentali che aiutano<br />
il bambino a crescere sano e robusto; dal<br />
punto di vista psicologico e emotivo è molto<br />
importante, e lo dimostra il fatto che con<br />
noi ci sono anche alcuni bambini diversa-<br />
mente abili che fanno ginnastica artistica,<br />
nei quali abbiamo notato notevoli miglioramenti<br />
sia dal punto di vista fisico che da<br />
quello psico emotivo. Aiutando i bambini<br />
anche alla socializzazione facendo gruppo,<br />
accresciamo anche l’autostima, ovviamente<br />
dietro tutto questo c’è il lavoro di insegnanti<br />
preparati, altamente qualificate, essendo<br />
tutti laureati presso la facoltà di Scienze<br />
Motorie di Urbino, tanto che Il nostro responsabile,<br />
Giuseppe Cocciaro, è titolare<br />
di cattedra presso la stessa facoltà, ed in<br />
passato anche allenatore della squadra nazionale<br />
maschile.<br />
MARA SCALABRONI (insegnante)<br />
Statisticamente qual è il numero di bambini<br />
e bambine che frequentano questo sport?<br />
Sono tantissimi perché non abbiamo solo il<br />
centro di Fano, ma anche altri a Cagli, Fossombrone,<br />
Sant’Ippolito, Tavernelle, Pietralunga,<br />
e quest’anno anche Mombaroccio<br />
Per un totale di oltre un migliaio di iscritti,<br />
ove prevalgono le femmine nei confronti dei<br />
maschi, anche se negli ultimi tempi abbiamo<br />
notato un aumento di iscrizioni da parte<br />
di quest’utlimi.<br />
Questo aumento è dovuto anche ad eventi<br />
sportivi di particolare rilievo come mondiali,<br />
europei o le ormai prossime Olimipiadi,<br />
oppure è dovuto anche al lavoro svolto?<br />
Probabilmente è più dovuto al fattore<br />
“passaparola” tra genitori, ai campioni:<br />
alle altre cose ci si interessa poi con<br />
il passare del tempo ed il proseguimento<br />
dell’attività.<br />
GERUNDO CARMEN (Insegnante)<br />
C’è un età per iniziare questo sport?<br />
Noi iniziamo con i bambini a partire dai 3<br />
anni con una attività psicomotoria di ginnastica<br />
generale, per poi passare alla ginnastica<br />
artistica preacrobatica con i bambini<br />
dai 5/6 anni in su; poi mano a mano, quando<br />
ci si appassiona particolarmente si può<br />
proseguire con l’agonistica e l’acrobatica,<br />
crescendo all’interno della palestra sino ai<br />
18/19 anni e se c’è la passione anche oltre,<br />
fi no ai massimi livelli.<br />
Fossombrone<br />
Piscina Comunale<br />
A.S.D. Amico dello Sport<br />
TEL. 0721 714840 - www.amicodellosport.it<br />
Corso nuoto bambini<br />
Lunedì e Giovedì 15,00-18,20 corsoA<br />
Martedì e Venerdì 15,30-18 corsoB<br />
Corso nuoto adulti<br />
Lunedì e Giovedì 9,30-10,30<br />
Lunedì e Mercoledì 19,15-20,15<br />
Aquagym<br />
Lunedì e Mercoledì 20,15-21<br />
Martedì, Giovedì e Sabato 10,30-11,15<br />
Venerdì 20-20,45<br />
Aquatraining<br />
Mercoledì 18,30-19,20<br />
Venerdì 19-19,50<br />
Nuoto Libero<br />
Lunedì 9,30-15 e 18,20-19,30<br />
Martedì e Giovedì 9,30-12 e 18-22<br />
Mercoledì 9,30-15 e 17-19,30<br />
Venerdì 9,30-15 e 18-22<br />
Sabato 9,30-12 e 15-18<br />
Riabilitazione in acqua<br />
Lunedì 10,30-11,30<br />
Martedì, Mercoledì e Venerdì 9,30-10,30<br />
Pre-Agonistica<br />
Lunedì 18,20-19,20<br />
Mercoledì 17-18<br />
Venerdì 18-19<br />
Pre-Parto<br />
Sabato 9,30-10,15<br />
Bebè (0-3anni)<br />
Sabato 16-17<br />
La struttura presenta anche una palestra che<br />
può essere prenotata per giocare a pallavolo.<br />
fanoinforma.it<br />
35
36<br />
Speciale Sport&Benessere<br />
Fano<br />
Baseball<br />
Squadre vincenti<br />
Nella città di Fano un gruppo di dirigenti, con<br />
a capo il presidente Luca Cecconi, sta portanto<br />
avanti da diversi anni con tanta passione la<br />
società del Baseball che comprende ben quattro<br />
squadre così suddivise: Serie B, categoria ragazzi,<br />
allievi e cadetti. La squadra, che disputa il<br />
campionato di serie B, è composta da giocatori<br />
di Fano con l’innesto graduale dei giovani che<br />
provengono dal nostro fi orente viviaio che ha dato<br />
alla Nazionale Italiana Cadetti e Juniores alcuni<br />
elementi come Ambrosini Riccardo, Barbaresi<br />
Mattia, Ambrosini Eugenio e Bucella Riccardo.<br />
Negli ultimi anni la squadra maggiore ha ottenuto<br />
notevoli risultati, nel 2006 ha disputato i play<br />
off per la promozione in A2, nel 2007 ha vinto la<br />
Coppa Italia di Serie B, conquistando un posto di<br />
tutto rispetto, nel Baseball Italiano, per la Società<br />
e per la città di Fano. Le squadre del settore<br />
giovanile, seguite da un gruppo di volenterosi<br />
dirigenti-genitori,<br />
disputano campionati regionali e spesso completano<br />
la loro stagione partecipando a tornei<br />
importanti come Parma, Rovigo, Montefi ascone,<br />
Pesaro, Potenza Picena e Cupramontana con buoni<br />
risultati specialmente la categoria ragazzi che<br />
proprio quest’anno ha vinto il torneo di Pesaro.<br />
Anche queste squadre hanno i loro campioncini<br />
come Berti Luca e Romiti Diego che hanno<br />
disputato, con La Nazionale Italiana Ragazzi, il<br />
Mundialito. Gli allenatori che seguono l’attività<br />
del Baseball Club Fano sono Rodolfo Furiassi di<br />
Pesaro, Alfredo Gonzalez e Renè Sabater di Cuba,<br />
Ciuccoli Andrea e Mazzanti Daniele di Fano coaudiovati<br />
dal nostro amico statunitense Douglas.<br />
Una nota particolare va alla ditta IMEA IMPIANTI<br />
di Calcinelli, nella persona di Graziano Tinti, che<br />
ha reso possibile tutto questo con il suo contributo<br />
nonchè all’Assessore allo Sport del Comune<br />
di Fano Simone Antognozzi, persona disponibile e<br />
sensibile alle problematiche dello sport fanese.<br />
Fano<br />
FUTSAL FANO<br />
CALCIO A 5<br />
In rimonta!<br />
Al momento di consegnare questo articolo per<br />
la stampa il girone di ritorno del campionato<br />
2007/2008 è appena cominciato. Bisogna dire<br />
che la squadra, dopo la precedente crisi di risultati,<br />
ha saputo ritrovarsi, e che, con alcuni<br />
cambiamenti a livello di organico che si sono<br />
resi necessari nostro malgrado per uscire dalla<br />
mancanza di risultati, è riuscita ad ottenere<br />
fi nalmente due bellissime vittorie, entrambe in<br />
trasferta. La prima a Montecchio, contro la squadra<br />
locale, e la seconda contro lo Strike Team.<br />
Queste vittorie hanno proiettato la squadra al<br />
terzo posto provvisorio in classifi ca, nonostante<br />
la successiva sconfi tta contro il Pietralacroce,<br />
squadra di Ancona, che attualmente occupa<br />
la piazza d’onore e che contende al Lucrezia (di<br />
Paio) la vittoria fi nale, ed i risultati ottenuti sono<br />
merito del lavoro svolto dai giocatori e dal tecnico,<br />
che non si sono mai lasciati andare di fronte<br />
alla scarsità dei risultati e ad alla precedente<br />
situazione in classifi ca, non certo delle migliori.<br />
Nell’ambiente ora si lavora con entusiasmo e<br />
serenità, innanzitutto per raggiungere il nostro<br />
obiettivo, che erano e rimangono i play off.<br />
A questo punto ci auguriamo tutti, giocatori e<br />
dirigenti, che ad assistere le nostre prossime<br />
partite, soprattutto quelle giocate in casa, ci<br />
possa essere sempre il cosiddetto ‘pubblico delle<br />
grandi occasioni’, così da dare a questo bellissimo<br />
sport quella visibilità che tanto merita<br />
e che “Fano” sembra non voglia dargli…forse<br />
perché ancora è uno sport giovane e che deve<br />
farsi largo tra gli altri, ben più radicati nel contesto<br />
sociale e nel pensiero delle persone, anche<br />
se noi vi assicuriamo che non è da meno!
Pesaro<br />
SPORT IN PROVINCIA<br />
Esercizio fi sico e socializzazione<br />
Intervista all’Assessore Provinciale allo Sport, Renzo Savelli.<br />
Di Valentina Carboni<br />
Nella nostra provincia la pratica sportiva coinvolge<br />
migliaia di individui di ogni età e condizione<br />
sociale. Lo sport viene trattato attraverso<br />
tutte le sue sfaccettature, non solo per la sua<br />
valenza di esercizio fi sico ma anche come occasione<br />
di socializzazione, veicolo di regole di civile<br />
convivenza e come supporto per l’integrità<br />
psico-fi sica di ogni individuo. E come dicevano<br />
i latini: Mens sana in corpore sano, appunto.<br />
Abbiamo incontrato l’assessore allo sport<br />
provinciale Renzo Savelli, che concilia questo<br />
impegno con altre importanti deleghe (Pubblica<br />
Istruzione, Commercio, Tutela dei Consumatori,<br />
Cooperazione Internazionale ed Educazione alla<br />
Pace) : ex insegnante, laureato in Lingue e Letteratura<br />
Moderna, appassionato di storia locale<br />
e per 33 anni consigliere ed amministratore a<br />
Fossombrone. “Nell’autunno 2007 la Provincia<br />
ha avviato - spiega Savelli - d’intesa con il<br />
Coni, il censimento delle strutture sportive pubbliche,<br />
di quelle scolastiche e di quelle private,<br />
che ci consentirà di predisporre per la prima<br />
volta una seria programmazione provinciale,<br />
e quindi di accedere ai fi nanziamenti regionali.<br />
Per questa ragione si sono svolti 3 incontri<br />
molto apprezzati (Pesaro, Carpegna, Fossombrone)<br />
per spiegare le ragioni dell’iniziativa e<br />
per rifl ettere sulle potenzialità turistiche legate<br />
all’impiantistica sportiva. Entro la primavera il<br />
censimento dovrebbe terminare anche con iniziative<br />
programmatorie sovracomunali richieste<br />
nei vari incontri.<br />
Il nostro panorama provinciale è<br />
connotato da una larga diffusione<br />
della pratica sportiva e da una capillare<br />
organizzazione in società<br />
che toccano tutte le discipline e<br />
tutti i settori, sia l’amatoriale che<br />
l’agonistico, per sport individuali e<br />
di gruppo, che hanno dato risultati<br />
importanti e talvolta altissimi.<br />
E’ il caso di ricordare ancora una volta il nome<br />
di Filippo Magnini, che continua a collezionare<br />
primati e medaglie, e quello delle splendide<br />
atlete della squadra femminile “Scavolini” di<br />
pallavolo, giunta al titolo di “campione d’inverno”.<br />
E questo solo per citare due delle tante<br />
eccellenze che abbiamo anche in altri sport e<br />
che per brevità tralascio, ma non dimentico, e<br />
che gli sportivi ben conoscono. Mi pare inoltre<br />
corretto ricordare che la UISP provinciale il 6 dicembre<br />
ha festeggiato i suoi 20 anni di attività<br />
e che quest’anno la UISP nazionale festeggerà i<br />
60 anni della sua costituzione”. Quali saranno<br />
gli appuntamenti importanti per il 2008? “Sotto<br />
l’aspetto sportivo vorrei ricordare – continua -<br />
che quest’anno avremo di nuovo il giro d’Italia<br />
nella nostra provincia con due pernottamenti,<br />
una tappa a cronometro (Pesaro – Urbino) e<br />
una in partenza da Urbania per Cesena. Questo<br />
evento, che costituisce certamente un motivo di<br />
grande soddisfazione per tutti gli sportivi della<br />
nostra provincia e che rappresenta un momento<br />
di altissima visibilità del nostro territorio, non<br />
sarà a costo zero poiché presuppone lavori di sistemazione<br />
delle strade dove transiterà il giro.<br />
Inoltre si ripeteranno alcuni appuntamenti<br />
sportivi diventati ormai<br />
garanzia di sicuro successo come i<br />
campionati mondiali di nuoto di Pesaro,<br />
quelli a Urbino, e la 6° edizione<br />
della “Colle marathon” Barchi-Fano,<br />
che nel giro di pochi anni è diventata<br />
fra le più prestigiose d’Italia”.<br />
Quanto incidono gli appuntamenti sportivi in<br />
termini di bilancio turistico? “E’ fuor di dubbio<br />
che gli appuntamenti sportivi – precisa<br />
Savelli - soprattutto quelli che si svolgono in<br />
bassa stagione, rappresentano un’occasione<br />
preziosa per destagionalizzare il fenomeno<br />
turistico, per arricchire di eventi i mesi tardo-primaverili,<br />
per riempire alberghi e pen-<br />
sioni non solo di Pesaro, ma anche di Gabicce<br />
e di Fano. In questo senso mi pare esemplare<br />
l’esperienza di “Il Carpegna mi basta” nel<br />
settore del ciclismo”. Visto che la “Scavo”<br />
sta affrontando una bella stagione, si pensa<br />
di esportare il suo modello gestionale ad altri<br />
“settori”? “Credo – conclude - che sia motivo<br />
di vera soddisfazione per sportivi e tifosi<br />
sia l’andamento della “Scavo”, che sta complessivamente<br />
mostrando un bel gioco, sia la<br />
scelta dei suoi dirigenti che hanno deciso che<br />
non debba essere solo la squadra di Pesaro.<br />
La società infatti ha lanciato abbonamenti<br />
per le partite a prezzi davvero stracciati per i<br />
giovani sotto i 18 anni non solo di Pesaro, ma<br />
dell’intera provincia. La società inoltre vuol<br />
essere di stimolo anche nei paesi del nostro<br />
entroterra con impegni tesi a rilanciare la<br />
pratica di questo sport, ed effettuare gli allenamenti<br />
anche nelle strutture periferiche.<br />
Non per scalzare il prezioso ruolo delle società<br />
locali, ma per offrire nuove occasioni<br />
di attività sportiva, allargando in tal modo il<br />
numero dei giovani che la praticano”.<br />
fanoinforma.it<br />
37
38<br />
Speciale Sport&Benessere<br />
Fano<br />
Lyon King<br />
QUANDO<br />
IL BENESSERE<br />
È <strong>DI</strong> CASA<br />
Domenico Tesei gestisce la sua palestra assieme<br />
ai due fi gli Giovanni ed Elena, ed il fatto<br />
che la conduzione sia familiare è solo un indice<br />
della particolarità della palestra stessa. Con<br />
alle spalle anni e anni di esperienza nel settore,<br />
infatti, nell’aprire questa sua nuova palestra<br />
Domenico ha avuto l’acutezza di intuire<br />
che, oggi come oggi, in una società che praticamente<br />
ti impone di essere stressato dalla<br />
freneticità del lavorare e del vivere quotidiano,<br />
le persone hanno bisogno<br />
di sentirsi bene,<br />
ovvero di percepire un<br />
benessere che non sia<br />
solo a livello fi sico, ma<br />
anche mentale.<br />
E’ su queste basi che, anzitutto, ha strutturato<br />
l’ambiente come un open space, ovvero<br />
come un unico spazio che, in virtù dei suoi<br />
600 metri quadri di estensione per 5 metri di<br />
altezza, vede la sala pesi ed il corpo libero<br />
lavorare assieme, in un tutt’uno in cui il senso<br />
di freschezza, apertura e libertà la fanno<br />
da padroni. L’ambiente è dunque amichevole,<br />
per non dire familiare, dove giovani e meno<br />
giovani (la palestra è aperta a tutti, dai 15<br />
ai 70 anni, anche se le iscrizioni sono limitate<br />
a discrezione della direzione, che ci tiene<br />
a poter seguire al meglio i suoi clienti, nel<br />
massimo della comodità e dell’effi cienza) si<br />
allenano assieme in un clima di accogliente<br />
armonia.<br />
Domenico ed il fi glio Giovanni -che si sta laureando<br />
in Fisioterapia ad Ancona- seguono le<br />
attività nella sala pesi, con programmi ed allenamenti<br />
personalizzati, anche in virtù delle<br />
indicazioni ricevute dai propri medici curanti,<br />
infatti all’attività tradizionale, per la quale<br />
vengono utilizzati attrezzi Technogym, si affi<br />
ancano tonifi cazione muscolare, ipertrofi a<br />
e riabilitazione anche post operatoria, per la<br />
quale la palestra agisce in stretta collaborazione<br />
con fi sioterapisti esterni.<br />
Anche l’attività di corpo libero, seguita dalla<br />
dott.ssa Laurea Antonioni, laureatasi in<br />
Scienze Motorie ad Urbino, punta più sul<br />
concetto di benessere che su quello di estetica<br />
fi ne a se stessa, infatti le lezioni sono<br />
mirate alla tonifi cazione muscolare e vengono<br />
affrontate a partire e concludendo con<br />
lo stretching, e con l’ausilio di attrezzi quali<br />
elastici, manubri, bilanceri e cavigliere. Non<br />
vengono eseguite coreografi e o balletti, ma<br />
ginnastica in senso stretto, suddivisa per<br />
gruppi muscolari.<br />
Il benessere targato Lyon King vi aspetta nella<br />
sua sede sita in prossimità del Consorzio<br />
Agrario di Fano, in Via Borsellino, comodamente<br />
raggiungibile da Rosciano, Bellocchi,<br />
S.Orso e dalla superstrada.
Urbino<br />
Ippoterapia<br />
e Master vincenti<br />
Intervista al Professor Vincenzo Biancalana.<br />
Di Giorgio Bernardini<br />
Urbino, la sua Università e la Facoltà di Scienze<br />
motorie. Da anni un trinomio vincente. I valori<br />
aggiunti sono quelli legati all’effi cienza degli<br />
insegnamenti, all’entusiasmo delle migliaia di<br />
ragazzi che frequentano ed alla qualità dell’offerta<br />
formativa. In aggiunta alla normale attività<br />
didattica, la Facoltà di Scienze Motorie svolge<br />
tutta una serie di avvincenti iniziative parallele.<br />
Abbiamo chiesto a Vincenzo Biancalana, professore<br />
di Attività motoria adattata, di illustrarne<br />
alcune. “Sono diverse le iniziative interessanti<br />
e non curricurali che la facoltà ha attivato – ha<br />
spiegato il professore – tra cui un Corso di perfezionamento<br />
in rieducazione equestre, un master<br />
rieducazione funzionale che è giunto alla seconda<br />
edizione, diversi progetti di ricerca innovativi<br />
e la tradizionale settimana d’istruzione sciistica<br />
sulla neve”. Soprattutto la prima iniziativa attira<br />
la nostra attenzione. Si possono davvero curare<br />
gli uomini con l’aiuto dei cavalli? A quanto pare<br />
l’ippoterapia è uno dei trattamenti risolutivi più<br />
effi caci che esistano. E proprio quest’anno nella<br />
partirà il “Corso di perfezionamento in rieducazione<br />
equestre”nella città ducale. “Il corso si<br />
propone di formare operatori professionalmente<br />
preparati per l’intervento rieducativo mediante<br />
l’uso del cavallo. A questo proposito – ha spiegato<br />
il Professor Biancalana - intende fornire<br />
competenze specifi che relative alle diverse disabilità<br />
psichiche e neurologiche e strutturare appropriate<br />
abilità tecnico-pratiche relativamente<br />
alla gestione del cavallo sia durante il training<br />
di lavoro rieducativo sia a riposo, necessarie per<br />
la formazione del profi lo professionale di Operatore<br />
Tecnico di Riabilitazione Equestre”. Naturalmente<br />
ci sono sbocchi professionali e riferimenti<br />
ben precisi per chi avrà intenzione di partecipare<br />
al corso. Il settore occupazionale di riferimento<br />
è quello della riabilitazione equestre prodotta in<br />
Centri di Ippoterapia e Riabilitazione, Centri Socio<br />
Educativi e simili, regolarmente riconosciuti dalle<br />
Associazioni di categoria. Chi frequenterà il corso<br />
si specializzerà in maniera tale da poter assumere<br />
ruoli di conduzione e anche di direzione delle<br />
attività riabilitative in collaborazione con l’equipe<br />
multiprofessionale. Il corso prevede una parte<br />
teorica e una pratica. Tra le attività formative indispensabili,<br />
i settori scientifi co-disciplinari che<br />
riguardano la parte teorica di 128 ore. La parte<br />
pratica, 204 ore, sarà svolta presso il Centro di<br />
Ippoterapia/Rieducazione Equestre “Cavalli delle<br />
Fonti” di Morrovalle (Mc) e tratterà i diversi<br />
approcci rieducativi attraverso l’uso del cavallo,<br />
nelle diverse forme di disabilità. Ma gli assi nella<br />
manica non fi niscono qui: il “master in rieducazione<br />
funzionale” giunge quest’anno alla sua seconda<br />
edizione, confermandosi come uno dei più<br />
apprezzati in assoluto di tutto l’ateneo: “L’anno<br />
scorso gli iscritti erano 26, di cui 22 anno già<br />
trovato un’occupazione dopo la frequentazione<br />
del master”. Il successo è evidente ed il master<br />
di primo livello di cui il Professor Biancalana è<br />
coordinatore ha raddoppiato quest’anno le adesioni,<br />
con oltre 40 iscritti. Oltre a queste attività<br />
il Professor Biancalana segue alcuni progetti di<br />
ricerca davvero interessanti tra cui quello effettuato<br />
in collaborazione con l’ospedale “Fate bene<br />
Fratelli” di Venezia, che riguarda la “dipendenza<br />
da alcol e l’attività motoria”: alla normale terapia,<br />
per coloro che sono ricoverati per questi<br />
motivi, vengono abbinato 20 giorni di attività<br />
motoria all’interno dell’ospedale ed una terapia<br />
successiva legata ancora all’attività motoria. Infi<br />
ne la tradizionale “Settimana d’istruzione sciistica<br />
sulla neve”: un appuntamento fi sso che gli<br />
studenti urbinati attendono ogni anno. Quest’anno<br />
si svolgerà dal 24 febbraio e parteciperanno<br />
oltre 150 studenti. La location di quest’anno è il<br />
villaggio olimpico di Bardonecchia, dove l’anno<br />
scorso si sono svolte le olimpiadi.<br />
fanoinforma.it<br />
39
40<br />
Speciale Sport&Benessere<br />
Fermignano - Urbania<br />
Le proposte de<br />
I Cerioni Estetica<br />
TRATTAMENTI SPECIFICI PER IL VISO<br />
TRATTAMENTO DETOSSINANTE OSSIGENANTE<br />
Eliminazione delle tossine epidermiche ed ossigenazione<br />
cellulare.<br />
TRATTAMENTO PULIZIA VISO BASE<br />
Ridona elasticità e morbidezza alle pelli disidratate.<br />
TRATTAMENTO PURIFICANTE ALLE NORMALINE<br />
Per pelli miste ed impure. Affi na la grana della pelle e<br />
la rende più luminosa.<br />
TRATTAMENTO ALL’ACIDO GLICOLICO<br />
Effetto ansietà subito visibile, elimina velocemente ed<br />
effi cacemente le rughe e l’atonia dell’epidermide.<br />
TRATTAMENTO CONTORNI OCCHI<br />
Combatte effi cacemente tutti i segni di invecchiamento,<br />
occhiaie, borse e pesantezza delle palpebre.<br />
TRATTAMENTO RIFLESSOTERMALE<br />
E’ costituito da un massaggio alla schiena, dall’applicazione<br />
di fango autoriscaldante sulla colonna vertebrale<br />
e da un trattamento specifi co al viso.<br />
SKIN COMPLEX<br />
Esclusiva apparecchiatura ultrasuoni che contribuisce<br />
a rallentare i segni del tempo contemporaneamente<br />
purifi ca, rigenera e tonifi ca.<br />
TRATTAMENTI SPECIFICI PER IL CORPO<br />
BODY ANALYZER<br />
Test personalizzato che stabilisce con precisione la<br />
composizione , la struttura morfologica, il fabbisogno<br />
giornaliero ed il tipo di trattamento estetico più indicato<br />
alla risoluzione degli inestetismi.<br />
PELLING CORPO<br />
Un’operazione di pulizia della pelle per renderla piu’<br />
levigata e compatta.<br />
IMPACCO DETOSSINANTE<br />
Maschera per il corpo, ricchissima di principi attivi<br />
derivanti da alghe liofi lizzate, sali minerali ed oligoelementi,<br />
che detossina, drena ed elimina i ristagni dai<br />
tessuti + tisana ricca di principi attivi depurativi.<br />
IMPACCO LIPO RIDUCENTE<br />
L’alga laminaria, la caffeina, gli oligoelementi e gli<br />
estratti vegetali sviluppano un’azione riducente super<br />
effi cace + tisana a base di erbe aromatiche.<br />
TRATTAMENTO GEL REMISE EN FORME<br />
Maschera corporale gel con grande quantita’ di oligoelementi<br />
marini che rimineralizza e tonifi ca + tisana per<br />
una confortevole sensazione di benessere.<br />
TRATTAMENTO GEL <strong>DI</strong>MAGRANTE
CERIONI AURELIO:<br />
“Tempi congestionati e stili di vita logoranti rendono<br />
il nostro centro ambito per ospiti esigenti<br />
che vogliono fare scorta di energia positiva ed<br />
ottimismo con programmi wellness personalizzati<br />
e strategie beauty mirate.<br />
Nella vita molto spesso siamo chiamati a fare<br />
scelte importanti… anche nel concedere al proprio<br />
corpo un trattamento di benessere e bellezza.<br />
Il centro benessere I CERIONI propone, per<br />
meglio soddisfare le esigenze di ciascuno, ambienti<br />
con aree specializzate, dedicando attenzione<br />
alla cura della persona. La scelta è stata<br />
ricercata nella professionalità del personale e<br />
nell’innovazione dei servizi proposti”.<br />
Piacevole e super effi cace, favorisce la riduzione delle<br />
adiposita’ generalizzate e localizzate + infuso ricco di<br />
gusto, fraganza ed aroma.<br />
TRATTAMENTO ADDOME RIDUCENTE<br />
Sgonfi a, tonifi ca e riduce l’addome. Ventre piu’ teso e<br />
piatto sin dalla prima applicazione.<br />
TRATTAMENTO BERMUDA<br />
Specifi co per cellulite, questo trattamento effettuato<br />
con frequenza e costanza, da’ risultati insperati.<br />
FANGO AUTO RISCALDANTE LOCALIZZATO<br />
Il fango riscaldante ossigena i tessuti, elimina tensioni<br />
e blocchi energenici.<br />
HYPOXI<br />
L’attività con Hypoxi trainer e’ stata defi nita a livello<br />
medico il miglior trattamento anticellulite di tutti i<br />
tempi.Ottiene il 300% in più di perdita delle circonferenze<br />
rispetto ad un’attivita’ classica. Il 25% della<br />
diminuzione del grasso e’ localizzato nelle zone di fi anchi,<br />
glutei, cosce e gambe.<br />
IDROMASSAGGIO<br />
Per tonifi care, stimolare e rilassare.<br />
BAGNO TURCO<br />
Per rilassare ed aiutare l’eliminazione delle tossine.<br />
OMNIA<br />
L’unico metodo con emissione combinati di ultrasuono<br />
ed elettrostimolatori. Rimodella il tuo corpo fi n dalla<br />
prima seduta.<br />
BODY SCULPTOR HI-TECH<br />
Combatte gli inestetismi della cellulite e le adiposita’<br />
localizzate, apporta compatezza ed elasticita’ al tessuto<br />
favorendo l’eliminazione dei ristagni linfatici.<br />
PRESSOTERAPIA<br />
Macchinario per rimuovere il ristagno di liquidi in eccesso<br />
a favorire il ritorno vero-linfatico.<br />
SERVIZIO BELLEZZA E CONFORT<br />
MASSAGGI<br />
Per il benessere ed il trofi smo dei tessuti.<br />
MASSAGGIO TERMOTONICO<br />
Piacevole ed effi cace mobilizzazione dei tessuti migliora<br />
la circolazione. Tonifi ca ed ossigena.<br />
MASSAGGIO ANTISTRESS<br />
Decontrattura, rilassante e distensivo. Una sensazione<br />
di relax e benessere immediatamente<br />
visibile.<br />
LINFODRENAGGIO<br />
Classico massaggio terapeutico per favorire l’eliminazione<br />
delle tossine dai tessuti.<br />
Accelera migliora la circolazione emolinfatica.<br />
Sgonfi a gambe e addome.<br />
DEPILAZIONE ALLE CERE <strong>DI</strong> AGRUMI O FRUTTA<br />
PARZIALE<br />
MANICURE<br />
PE<strong>DI</strong>CURE<br />
MANICURE CON MASCHERA ALLA PARAFFINA<br />
PE<strong>DI</strong>CURE CON MASCHERA ALLA PARAFFINA<br />
La manicure e pedicure trattati con la maschera alla<br />
paraffi na sono trattamenti piacevoli a base di collegene<br />
ed elastina. La pelle delle mani sara’ setosa e<br />
morbita.<br />
RICOSTRUZIONI UNGHIE<br />
SOLARIUM CORPO - VISO - DOCCIA<br />
TRUCCO<br />
PERMANENTE COLORE CIGLIA E SOPRACCIGLIA<br />
fanoinforma.it<br />
41
42<br />
Sport&Motori<br />
G Promotion<br />
VERSO NUOVE SFIDE<br />
Una struttura innovativa, uno spazio più<br />
grande, un ambiente dinamico e attento alle<br />
innovazioni di settore: dalla zona industriale<br />
di Fano la casa editrice G. Promotion si affaccia<br />
alla conquista del mondo dei motori.<br />
Ora che siamo diventati “grandi” la G. Promotion<br />
ha riunito le sue cinque riviste nella<br />
nuova sede di Via Einaudi (zona industriale<br />
Bellocchi) a Fano. In una struttura di ben 500<br />
mq, abbiamo così creato un nuovo spazio che<br />
ci permetterà di gestire al meglio le nostre<br />
testate, sempre in funzione di prodotti altamente<br />
qualifi cati.<br />
Nata nel 1999 con Motod’acqua Magazine<br />
(che vanta la prima uscita nel 1992), la<br />
società si è presto allargata con Motoslitte<br />
Magazine - inserto invernale che conta quattro<br />
mensilità: novembre, dicembre/gennaio,<br />
febbraio, aprile; le riviste garantiscono ai<br />
molti appassionati italiani un’informazione<br />
precisa e affi dabile su questi due segmenti<br />
motoristici.<br />
Ma non ci fermiamo qui, perché nel 2002 la G.<br />
Promotion è di nuovo pronta a crescere: nasce<br />
Moto4, primo mensile dedicato ai quad in<br />
Italia. Dalle 64 pagine del primo numero, in 6<br />
anni la rivista è cresciuta fi no a raggiungere<br />
una foliazione che da alcune uscite supera le<br />
200 pagine, occupando una posizione di rilievo<br />
tra le tante riviste motoristiche per l’unicità<br />
della materia e l’accuratezza dei contenuti.<br />
Dal tempo libero al lavoro, dall’informazione<br />
tecnica alla gara, dagli accessori al raid,<br />
Moto4 offre una guida completa al mondo<br />
degli ATV, con spirito critico e uno sguardo al<br />
futuro, spiegandone e valutandone tutti gli<br />
aspetti.<br />
Un vero e proprio punto fermo per l’Italia e<br />
una realtà conosciuta in tutta Europa.<br />
La nostra offerta editoriale si arricchisce<br />
ancora nel 2006: dopo esserci affermati nel<br />
settore degli ATV, delle moto d’acqua e delle<br />
motoslitte, la redazione si rimette in gioco con<br />
le riviste Autopiù Voglia di Novità, con tutte le<br />
news dal mondo delle automobili, e16 Voglia<br />
di 4x4, specifi catamente dedicata ai SUV e<br />
ai 4x4. I due mensili, già noti nel settore, si<br />
fanno largo tra le numerose riviste rivolte alla<br />
motoristica, scegliendo la strada della cura<br />
per il dettaglio e l’attenzione all’estetica.<br />
Dal prossimo numero i ragazzi della<br />
cureranno sulle nostre pagine una rub<br />
lavori”, i veicoli sportivi trattati nelle lo<br />
Con competenza e serietà<br />
ogni mese sono trattati<br />
temi di attualità, speciali e<br />
approfondimenti, per una<br />
visione completa, obiettiva<br />
e aggiornata del settore.<br />
Quello dei motori è quindi un mondo in constante<br />
crescita; in particolare il segmento dei<br />
quad e ATV è quello che registra la più forte<br />
espansione, con un aumento esponenziale di<br />
nuovi appassionati.<br />
Un pubblico sempre più attento ed esigente<br />
quello dei quaddisti, interessati alle ultime<br />
novità, alle cose belle da abbinare al proprio<br />
passatempo, ai prodotti di tendenza e che si<br />
dà appuntamento, ormai da quattro anni, nel<br />
lungomare Simonetti in occasione del Super-<br />
QuadShow. L’unica fi era mostra-mercato inte-
edazione della G Promotion, che vi presentiamo qui di seguito,<br />
rica mirata a far conoscere più da vicino, anche ai non “addetti ai<br />
ro riviste specializzate.<br />
ramente dedicata ai quadricicli e agli sport<br />
alternativi giunge quest’anno alla sua quinta<br />
edizione. Ad attendere curiosi e appassionati<br />
nel weekend del 25 aprile tante proposte<br />
espositive e sportive, sfi de agonistiche ed<br />
esibizioni ludiche.<br />
Anche quest’anno Fano metterà a disposizione<br />
le sue spiagge per creare delle piste su<br />
sabbia dove si sfi deranno in gare spettaco-<br />
lari i partecipanti al Trofeo Nazionale Quad-<br />
Motard 2008 .<br />
Lo spettacolo non mancherà nemmeno in<br />
acqua: per il 12° anno consecutivo Fano<br />
ospiterà la prima tappa dell’edizione 2008<br />
del Campionato Italiano Endurance di Moto<br />
d’Acqua.<br />
Per appassionare ancora il pubblico torneranno<br />
poi le performance da brivido dei<br />
campioni di quad freestyle e di freestyle motocross,<br />
sia su rampa che su pista, il tutto<br />
fruibile gratuitamente.<br />
Quad a 360° quindi, ma non solo: tra i rombi<br />
dei motori, le curve affrontate dai campioni<br />
del QuadMotard non saranno le uniche ad attirare<br />
l’attenzione. Torna, infatti, il concorso<br />
di bellezza Miss SuperQuadShow. Per animare<br />
la serata di sabato 26 e ammaliare gli<br />
sguardi il binomio donne e motori si mostra<br />
ancora una volta vincente. Per la conquista<br />
dello scettro di reginetta della manifestazione<br />
le ragazze sfi leranno davanti ad una<br />
commissione di giurati che giudicherà non<br />
solo la bellezza ma anche la simpatia e la<br />
spigliatezza delle partecipanti. Per iscriversi<br />
al concorso è possibile inviare il proprio<br />
curriculum vitae corredato di foto all’indirizzo<br />
e-mail info@moto4.it o via fax al numero<br />
0721/816734 (per maggiori informazioni è<br />
possibile contattarci allo 0721/816711).<br />
Torna, tra terra, cielo e mare, il rombo del SuperQuadShow.<br />
Per tre giorni la passeggiata<br />
del lungomare Simonetti sarà animata dalla<br />
fi era espositiva: sia che siate appassionati<br />
in cerca dell’ultima novità, sia che vogliate<br />
solo ammirare da vicino questi polivalenti<br />
mezzi, il SuperQuadShow vi offre un’occasione<br />
unica in Italia per avvicinare e conoscere<br />
appieno il mondo dei quad.<br />
Nella foto:<br />
Un emozionante momento della seconda tappa del Trofeo<br />
Nazionale QuadMotard 2007, che quest’anno avrà luogo<br />
proprio sulla spiaggia del Lido di Fano.<br />
fanoinforma.it<br />
43
44<br />
Le rubriche di fanoinforma.it<br />
Il “Sistema<br />
Famiglia”<br />
che cambia<br />
a cura della Dott.ssa Silvia Tarsi<br />
rubrica.psicologia@fanoinforma.it<br />
Il sociologo E. Durkheim scrisse: “non esiste<br />
un modo di essere e di vivere che sia il migliore<br />
per tutti… la famiglia di oggi non è né<br />
più né meno perfetta di quella di una volta, è<br />
diversa perché le circostanze sono diverse”.<br />
Le rapide e profonde trasformazioni economico-sociali<br />
che negli ultimi anni hanno toccato<br />
i paesi dell’Occidente hanno prodotto evoluzioni<br />
sulla struttura della famiglia e sul suo<br />
ruolo nella società. I mutamenti sono stati<br />
prodotti sia tra le esperienze delle diverse generazioni,<br />
sia all’interno dell’esperienza dei<br />
singoli nel corso della loro vita, cambiando<br />
il clima familiare, l’organizzazione della vita<br />
quotidiana e la reazione genitori-fi gli.<br />
Il rinvio della nascita del primogenito, l’innalzamento<br />
dell’età media delle madri alla nascita<br />
del primogenito, la diffusa caduta delle<br />
nascite di ordine superiore a due e la crisi della<br />
nuzialità sono una testimonianza del passaggio<br />
da un unico modello di famiglia (nucleare<br />
coniugale) a una pluralità di forme familiari:<br />
unipersonali, monogenitoriali, famiglie di fatto,<br />
miste, adottive, omosessuali.<br />
Separazione e divorzio sono i fenomeni che<br />
maggiormente contribuiscono ad alterare il<br />
quadro delle forme familiari nel nostro paese.<br />
La non realizzata compresenza di due aspetti<br />
educativi importanti (aspetti fusionali, protettivi<br />
- materni - da una parte, ed emancipativi e<br />
di norma - paterni - dall’altra) produce spesso<br />
relazioni o di eccessiva dipendenza o troppo<br />
disinvolta emancipazione ed autonomia.<br />
Ora si osserva una tendenza alle famiglie di<br />
fatto, o convivenza “more uxorio”. Le diffi col-<br />
tà di trovare un lavoro da parte dei giovani,<br />
l’elevato costo degli affi tti e l’aumento della<br />
scolarizzazione, possono essere prese come<br />
cause della crisi del matrimonio, ma diffi cilmente<br />
forniscono una spiegazione esauriente<br />
del fenomeno. Altrettanto importanti sono i<br />
mutamenti profondi della struttura di personalità,<br />
degli stili di vita. La crisi della nuzialità<br />
si lega con la decisione di molte coppie<br />
di non istituzionalizzare la loro unione spesso<br />
per il timore di un fallimento che segue ad<br />
uno avuto nel passato.<br />
Le coppie non sposate hanno una ridotta propensione<br />
alla fecondità, in parte dovuta al<br />
fatto che spesso i membri della coppia danno<br />
più importanza all’autorealizzazione individuale<br />
e meno importanza allo “spazio coppia”,<br />
ben distinto dallo “spazio individuale”.<br />
Quale tendenza si può leggere in tutte le<br />
forme familiari esistenti oggi? Alcuni autori<br />
parlano di una tendenza a ricercare, oggi, la<br />
modalità più autentica possibile di vita, ma<br />
domando: in questa autenticità se c’è stato<br />
un guadagno (la libertà, per esempio?) a cosa<br />
si è rinunciato? E quanta consapevolezza esiste<br />
nei confronti di tale rinuncia?<br />
I delitti<br />
fra le mura<br />
domestiche<br />
a cura dell’Avv. Nicolò Marcello<br />
rubrica.avvocato@fanoinforma.it<br />
Sento spesso usare il termine “prevenzione”,<br />
o le varie declinazioni verbali di “prevenire”.<br />
Voi stessi, sicuramente, avrete qualche volta<br />
detto che quel tale fatto “si poteva prevenire…”,<br />
che quel tal comportamento era “prevenibile<br />
…” e via dicendo.<br />
Molti sanno che anche il diritto penale parla<br />
di prevenzione: ne parla in merito alla funzione<br />
della pena, specifi cando che l’irrogazione<br />
di una pena (pensate, per esempio, alla<br />
reclusione in carcere) spiega i propri effetti<br />
anche nel futuro, sia nel momento in cui mira<br />
a dissuadere tutti i cittadini dal commettere<br />
reati (prevenzione generale), sia nel momento<br />
in cui mira a dissuadere qual singolo cittadino<br />
che ha commesso un reato dal commetterne<br />
altri (prevenzione speciale).<br />
Non fraintendetemi: il problema della funzione<br />
della pena è di gran lunga più ampio e<br />
complesso di quanto può sembrare; anzi, è<br />
forse il più dibattuto del diritto penale; ma<br />
per adesso è più che suffi ciente quella semplice<br />
defi nizione.<br />
Ogni reato comporta una violazione della<br />
legge e provoca riprovazione sociale da parte<br />
della intera collettività, seppur in diversi<br />
gradi, che spesso dipendono dalla tipologia<br />
del reato.<br />
Ma se la stessa commissione di un comportamento<br />
costituente reato suscita vergogna, vi<br />
sono reati oscuri, striscianti, subdoli ed odiosi,<br />
sovente vissuti in silenzio od all’ombra<br />
della paura o addirittura dei sensi di colpa.<br />
Mi riferisco ai delitti commessi all’interno<br />
delle mura domestiche: dai maltrattamenti,<br />
alle violenze - anche sessuali, agli omicidi.<br />
Se leggete le pagine di un rapporto dall’Eures<br />
– “Istituto ricerche economiche e sociali” di<br />
qualche anno or sono, leggerete che in Italia,<br />
nel 2004, si sono contati 187 delitti in<br />
famiglia.<br />
Calendario alla mano, circa uno ogni due<br />
giorni!<br />
Oltre la metà è riconducibile a delitti perpetrati<br />
all’interno della coppia.<br />
Ed a dispetto dei delatori del meridione, emerge<br />
che il maggior numero di omicidi, 83 (pari<br />
al 44,4 %), avvengono al Nord, contro i 64 del<br />
Sud (34,2 %) e i 40 del Centro (21,4%).<br />
Si uccide per motivi passionali nel 23 % dei<br />
casi; stessa percentuale dei delitti matu-rati<br />
a seguito di liti; mentre gli omicidi commessi<br />
in preda a un raptus si fermano al 17,4 %.<br />
Così dice il rapporto e non ho motivo per<br />
dubitarne.<br />
Orbene, una “Decisione quadro del Consiglio<br />
dell’Unione europea” impone ai Paesi membri<br />
la presenza, nei passaggi processuali con le<br />
vittime di violenza, di personale in possesso<br />
di una specifi ca professionalità.<br />
Decisione molto sensata, ma se stiamo parlando<br />
di “passaggi processuali” vuol dire che<br />
il delitto è già stato commesso.<br />
Ed allora, cosa si può fare?<br />
Vi segnalo uno strumento tecnico applicativo,<br />
che mi sembra particolarmente pertinente,<br />
per i fi ni di quella che chiameremo “prevenzione<br />
domestica”: si chiama “Sara” (Spousal
assault risk assessment) ed è stato messo a<br />
punto in Canada.<br />
E’ incentrato sull’individuazione di alcuni<br />
fattori di rischio relativi alle caratteristiche<br />
del reo, della vittima, della relazione interpersonale<br />
esistente e del contesto sociale.<br />
Se ho letto bene e se la traduzione di cui mi<br />
sono avvalso è affidabile, il “Sara” così indica<br />
dieci fattori di rischio da valutarsi nei<br />
maltrattamenti in famiglia, per prevenire<br />
la prosecuzione delle violenze od il ripetersi<br />
delle stesse anche nei confronti di altri<br />
soggetti.<br />
I fattori prevedono che si valuti, nel singolo<br />
caso, la presenza, nell’ambito famigliare di:<br />
1. gravi violenze fi siche o sessuali (per esempio,<br />
lesioni che mettono in serio pericolo la<br />
vita della vittima o che richiedono cure mediche);<br />
2. gravi minacce di violenza, ideazione o intenzione<br />
di agire violentemente;<br />
3. inasprimento della violenza fi sica o sessuale<br />
e delle minacce o ideazioni o intenzioni<br />
di agire con violenza;<br />
4. violazione di misure cautelari o interdittive<br />
(divieto di espatrio, obbligo di presentazione<br />
alla polizia, divieto od obbligo di dimora,<br />
arresti domiciliari, obbligo di allontanamento<br />
dalla casa familiare, eccetera);<br />
5. atteggiamenti negativi nei confronti delle<br />
violenze interpersonali e intrafamiliari; incoraggiare<br />
o giustifi care il comportamento<br />
abusivo e violento minimizzando ogni responsabilità<br />
personale attraverso la colpevolizzazione<br />
della vittima o negando la gravità<br />
delle conseguenze delle proprie violenze;<br />
6. precedenti penali; nella valutazione vengono<br />
presi in considerazione condanne o imputazioni<br />
per altri reati non legati alla violenza<br />
domestica nei confronti della <strong>partner</strong>;<br />
7. problemi relazionali; separazione dal <strong>partner</strong><br />
o elevata confl ittualità all’interno della<br />
relazione attuale o in quelle pregresse;<br />
8. status occupazionale o problemi fi nanziari;<br />
status cronico di disoccupazione, lavoro instabile,<br />
gravi problemi fi nanziari;<br />
9. abuso di stupefacenti o alcolici;<br />
10. disturbi mentali; manie, allucinazioni,<br />
demenza, depressioni e ansia; disturbo della<br />
personalità, segnali di minacce, ideazione e<br />
intenzione di suicidio.<br />
Mi pare ovvio aggiungere che la valutazione<br />
e l’analisi dei fattori, soprattutto quando<br />
presenti in più ipotesi, debbano essere fatte<br />
da persone “addette ai lavori”, così da non<br />
creare inutili allarmismi, ovvero, e sarebbe<br />
molto peggio, sottovalutare specifi ci indizi di<br />
rischio.<br />
Ma se è vero che ho iniziato questa chiacchierata<br />
parlandovi della “prevenzione” così<br />
come intesa dal codice penale, non posso<br />
che concluderla ricordandovi che la prima<br />
“prevenzione” - quella che ho sopra chiamato<br />
“prevenzione domestica” è quella che<br />
ognuno di noi mette in atto ogni giorno nei<br />
confronti di se stesso.<br />
Si trova sempre - mi ripeto, SEMPRE - qualcuno<br />
di qualifi cato in grado di darci un aiuto<br />
od un semplice consiglio, anche tecnico.<br />
La speranza è quella di non leggere mai più<br />
articoli dal titolo «Ci sarebbe piaciuto aiutarla,<br />
invece dobbiamo ammettere la nostra<br />
sconfi tta» (letto in una testata nazionale<br />
nell’estate del 2007 in merito al presunto<br />
omicidio della propria fi glia da parte della<br />
madre).<br />
La diagnosi<br />
di Faringo<br />
tonsillite<br />
a cura della Dott. Giuseppe Migliori<br />
rubrica.otorino@fanoinforma.it<br />
Infiammazioni interessanti il distretto orale<br />
o orofaringeo in toto, accompagnate o meno<br />
da iperpiressia (febbre) definiscono le “faringo<br />
tonsilliti” che possono essere acute o<br />
croniche.<br />
Allo specialista Otorinolaringoiatra difficilmente<br />
afferiscono pazienti con forme acute<br />
di faringo tonsillite per le quali è prevalentemente<br />
referente il pediatra ma piuttosto<br />
quadri di faringo tonsillite ad andamento<br />
ricorrente – cronico.<br />
Da uno studio statistico del 1998 su 10.015<br />
casi di faringo tonsillite acute, si evidenzia<br />
come questa affezione interessi prevalentemente<br />
la fascia di età che va da 1 a 12<br />
anni e più in particolare colpisca il 19% dei<br />
bambini fra 1 e 3 anni, il 46% dei bambini<br />
dai 3 ai 6 anni, il 32% dei bambini fra i 6<br />
e i 12 anni e solo il 3% degli adolescenti<br />
maggiori di 12 anni.<br />
Quindi il 78% dei bambini fra i 3 e i 12 aa<br />
sono colpiti da episodi di faringotonsillite<br />
acuta.<br />
La causa di tale patologia è virale nel 70%<br />
dei casi e batterica nel restante 30%.<br />
E’ lungo l’elenco dei virus che possono determinare<br />
episodi di faringo tonsillite, dai<br />
Rhinovirus (responsabili anche dei comuni<br />
“ raffreddori”), a quello di Epstein Barr<br />
(responsabile anche della Mononucleosi),<br />
dell’HIV (AIDS) ma anche al più banale Enterovirus.<br />
Il grande numero e le loro grandi diversità<br />
hanno materialmente impedito la realizzazione<br />
di un vaccino che potesse essere efficace<br />
ma con scarsi effetti collaterali.<br />
Quindi solamente il 30% dei casi di “mal di<br />
gola con febbre” è causato da batteri che<br />
possono essere debellati da un adeguato<br />
trattamento antibiotico.<br />
Nei bambini il 15-30% dei casi di faringo<br />
tonsilliti batteriche vanno ricondotte al<br />
famigerato Streptococco beta emolitico di<br />
gruppo A (SBEA) responsabile di tante apprensioni,<br />
ripetuti esami e terapie iniettive<br />
poco gradite; negli adulti questa percentuale<br />
si abbassa al 5 – 17%.<br />
Poichè l’infezione da streptococco beta<br />
emolitico di gruppo A, se non correttamente<br />
tratta, può determinare complicazioni cosiddette<br />
“focali” (cioè a distanza) di una<br />
certa rilevanza, diviene importante poter<br />
effettuare una corretta diagnosi differenziale<br />
fra forma virali, meritevoli solamente<br />
di terapia sintomatica e forma batteriche<br />
da SBEA meritevoli invece di adeguato trattamento<br />
antibiotico.<br />
Sono innumerevoli gli studi che hanno cercato<br />
di individuare dei segni clinici, obiettivi<br />
o sintomatologici che potessero risolvere<br />
questo problema diagnostico. Oggi possiamo<br />
affermare serenamente che l’osservazione<br />
della bocca del nostro paziente e/o la sua<br />
sintomatologia o i segni di accompagnamento<br />
non ci permettono di formulare una<br />
diagnosi differenziale certa fra una faringo<br />
tonsillite virale piuttosto che batterica.<br />
La soluzione di questo quesito diagnostico<br />
quotidiano ma non banale è l’uso del RAD<br />
(test rapido per il rilevamento degli antigeni<br />
streptococcici) cioè di un tampone faringeo<br />
correlato ad una ricerca immuno enzimatica<br />
dello SBEA.<br />
Il test, che mostra una elevata specificità<br />
(maggiore del 90%) ed una buona sensibilità<br />
(maggiore dell’85%), è rapido ed eseguibile<br />
dal pediatra in ambulatorio con un<br />
grande risparmio di risorse, di tempo e di<br />
terapie non necessarie e/o dannose.<br />
fanoinforma.it<br />
45
fanoinforma.it<br />
47