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FANOINFORMA.IT partner dell'UNIVERSITÀ DI URBINO

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fanoinforma.it<br />

1


fanoinforma.it<br />

3


4<br />

07 Editoriale<br />

Eventi<br />

08 Convention Fanoinforma.it<br />

<strong>FANOINFORMA</strong>.<strong>IT</strong> PARTNER<br />

DELL’UNIVERS<strong>IT</strong>À <strong>DI</strong> <strong>URBINO</strong><br />

Politica locale<br />

10 PROGETTO<br />

TERR<strong>IT</strong>ORIO CATASTO TRIBUTI<br />

Annunci<br />

11 CASA<br />

LAVORO<br />

Diocesi di Fano<br />

Fossombrone Cagli e Pergola<br />

12 RICORDO<br />

<strong>DI</strong> MONS. V<strong>IT</strong>TORIO TOMASSETTI<br />

13 IL MATRIMONIO<br />

SCOMMESSA<br />

SULLA PERSONA E SU <strong>DI</strong>O<br />

Chiacchiere Fano<br />

14 LA FAMIGLIA<br />

È ANCORA UN POSTO SICURO?<br />

Chiacchiere Urbino<br />

16 CARA V<strong>IT</strong>A<br />

QUANTO MI COSTI?<br />

somm<br />

il periodico provinciale<br />

del gionale on-line<br />

www.fanoinforma.it<br />

Arte&Musica<br />

18 LA CASA DELLA MUSICA<br />

19 FONDAZIONE TEATRO:<br />

SI ALZA IL SIPARIO SU SIVIGLIA<br />

A scuola di Moda<br />

20 PROGETTO GARIBAL<strong>DI</strong><br />

Essere Giovani<br />

22 BON BON ART CAFÈ<br />

LA FESTA DELLE FESTE<br />

23 IL CSI ALL’HOPS!<br />

QUELLI DEI VALORI<br />

Speciale Carnevale<br />

24 IL LEO CLUB<br />

AL TEATRO DELLA FORTUNA<br />

26 I VEST<strong>IT</strong>I DELLA REGINETTA<br />

28 IL CARNEVALE AVRÀ<br />

LA SUA OTTAVA REGINETTA<br />

Casi di successo<br />

30 PULIRAPIDA:<br />

NON SOLO PULIZIE<br />

Interviste<br />

32 DON LAMBERTO PIGINI<br />

METTETE SEMI PERCHÈ<br />

IL BENE SI <strong>DI</strong>FFONDA<br />

Anno 2 - Numero 7<br />

gennaio - febbraio 2008<br />

distribuzione gratuita<br />

Autorizzazione del Tribunale di Pesaro<br />

n. 539 del 22/09/2006<br />

Editore<br />

Global Service in Progress s.r.l.<br />

Mattia Tarsi<br />

Direttore Responsabile<br />

Paola Zeppi - direttore@fanoinforma.it


ario<br />

numero 7<br />

Speciale Sport&Benessere<br />

34 Provincia<br />

ALMA JUVENTUS GINNASTICA<br />

35 Fossombrone<br />

PISCINA COMUNALE<br />

36 Fano<br />

BASEBALL: SQUADRE VINCENTI<br />

FUTSAL FANO CALCIO A 5 IN RIMONTA<br />

37 Sport in Provincia<br />

ESERCIZIO FISICO E SOCIALIZZAZIONE<br />

38 Fano<br />

PALESTRA LYON KING<br />

39 Urbino<br />

IPPOTERAPIA E MASTER VINCENTI<br />

40 Fermignano-Urbania<br />

LE PROPOSTE DE I CERIONI ESTETICA<br />

42 Sport&Motori<br />

G PROMOTION VERSO NUOVE SFIDE<br />

44 Rubriche<br />

Redazione<br />

Per inviarci i vostri comunicati scriveteci a:<br />

redazione@fanoinforma.it<br />

334-2430990<br />

Marketing e Pubblicità<br />

Per info sulle nostre inserzioni pubblicitarie<br />

telefonateci:<br />

334-2430990<br />

334-7677406<br />

Speciale<br />

Carnevale<br />

Hanno collaborato:<br />

Roberta Corbelli, Valentina Carboni,<br />

Nicola Romani, Marco Zeppi, Giorgio Bernardini<br />

Grafi ca e impaginazione<br />

www.contecamillo.it<br />

< < < GLI SPECIALI<br />

<strong>DI</strong> <strong>FANOINFORMA</strong>.<strong>IT</strong><br />

24 34<br />

Stampa<br />

Grafi casistemi snc - Pesaro<br />

Copertina<br />

Foto Video Gionata - Calcinelli<br />

Speciale<br />

Sport<br />

&Benessere<br />

Nuova Esposizione e Mostra<br />

in via Einaudi<br />

Zona Ind. Bellocchi<br />

fanoinforma.it<br />

5


editoriale<br />

di più!<br />

Cari lettori,<br />

come i più attenti fra<br />

voi avranno notato abbiamo mantenuto la promessa<br />

lanciatavi lo scorso numero: da questo<br />

nuovo anno Fanoinforma.it vi dà di PIU’!<br />

Per rendere più marcato il fatto che ormai siamo<br />

diventati un periodico di informazione provinciale,<br />

distribuito su tutto il territorio della<br />

provincia di Pesaro Urbino, e per evidenziare<br />

la duplicità dei nostri servizi -ovvero il fatto<br />

che il periodico cartaceo, nascendo, si è andato<br />

ad affi ancare al giornale di informazione<br />

provinciale www.fanoinforma.it, offrendo così<br />

al nostro territorio una comunicazione intesa<br />

a 360°- abbiamo deciso di modifi care in parte<br />

la nostra testata.<br />

Giocando un po’ con le parole, ovvero sul fatto<br />

che puntiamo a darvi sempre di PIU’ e che la<br />

sigla della nostra provincia è PU, è nato appunto<br />

PiU’ –il periodico provinciale di FANOIN-<br />

FORMA.<strong>IT</strong>.<br />

Augurandoci che apprezzerete questa nostra<br />

iniziativa, come pure la rivisitazione della veste<br />

grafi ca, vi proponiamo un numero d’inizio<br />

anno con un po’ di consigli su come affrontarlo<br />

all’insegna del benessere… del corpo e<br />

dello spirito… dando però anche un po’ dello<br />

spazio che merita al nostro Carnevale, che è<br />

sicuramente uno dei più conosciuti ed apprezzati<br />

d’Italia.<br />

Ringraziandovi per la sempre crescente attenzione<br />

che riservate alle nostre pagine, non<br />

ci resta che augurarvi una buona lettura, ma<br />

soprattutto un ‘anno buono’, e lo vogliamo<br />

fare citando alcuni versi che ci ha inviato una<br />

poetessa pesarese, Wilelma Fabrizi<br />

“<br />

…Ogni splendore è vita<br />

l’ombra svanisce<br />

le montagne<br />

non saranno più draghi<br />

ma solo coralli luminosi.<br />

Il cielo sarà una luce<br />

di pace e d’amore<br />

e nulla sarà tenebra…<br />

”<br />

fanoinforma.it<br />

7


8<br />

eventi<br />

Convention Fanoinforma.it<br />

<strong>FANOINFORMA</strong>.<strong>IT</strong> <strong>partner</strong><br />

dell’UNIVERS<strong>IT</strong>À <strong>DI</strong> <strong>URBINO</strong><br />

A cura di Roberta Corbelli<br />

Fanoinforma.it ha da poco raggiunto il traguardo<br />

del biennio di attività. L’editore, Mattia<br />

Tarsi, e tutta la redazione, hanno voluto festeggiare<br />

l’evento, insieme insieme con molte delle<br />

aziende <strong>partner</strong> e sponsor della testata, con<br />

una convention ospitata presso il Miù J’adore<br />

di Marotta alla fi ne di novembre scorso.<br />

Un’occasione<br />

per ringraziare<br />

quanti hanno creduto<br />

nel progetto, ormai<br />

più di 100 aziende<br />

“<br />

”<br />

– ha ribadito Mattia Tarsi. Grazie al grande<br />

lavoro di squadra della mia redazione, oggi<br />

Fanoinorma.it conta su più di un milione pagine<br />

consultate da visitatori che sono giovani,<br />

professionisti, aziende, politici… Sono per<br />

noi grandi risultati che ci hanno portato ad<br />

essere una delle testate giornalistiche on line<br />

più visitate della provincia di Pesaro – Urbino<br />

e che ci spingono a voler fare sempre di più<br />

e meglio: per le imprese, per fare emergere<br />

la loro immagine aziendale e per i “lettori”,<br />

per trasmettere una informazione ancor più<br />

puntuale e trasparente”.<br />

Punto focale della serata, l’annuncio del-<br />

Il Prof. Alessandro Bogliolo fra Mattia Padda (a sinistra) e Giorgio Bernardini (a destra)<br />

rispettivamente Station Manager Web Radio e Direttore Responsabile Redazione giornalistica.<br />

l’importante <strong>partner</strong>ship con l’Istituto di<br />

Scienze e Tecnologie dell’Informazione dell’Università<br />

di Urbino per la partecipazione<br />

al progetto Urbino Wireless Campus.<br />

Rete wireless accessibile gratuitamente da<br />

chi transita sul territorio e Web Radio con<br />

una redazione giornalistica e musicale fatta<br />

di talentuosi studenti, Urbino Wireless Campus<br />

renderà visibile il portale Fanoinforma.<br />

it che, di contro, ospiterà sul proprio sito la<br />

web radio. Risultato: un incremento espo-<br />

nenziale delle informazioni veicolate e degli<br />

utenti raggiungibili.<br />

“La voglia di fare di più per “Fano e dintorni”<br />

– ha proseguito Mattia Tarsi - è la molla<br />

che ci spinge a cercare continuamente nuove<br />

idee, strumenti e canali di informazione con<br />

cui ampliare l’offerta ai lettori, che diventano<br />

sempre più numerosi e attenti alla qualità<br />

dell’informazione. La convenzione con l’Università<br />

di Urbino contribuirà ampiamente a<br />

raggiungere tale obiettivo”.


...e nel vivo dei<br />

festeggiamenti<br />

noi della redazione<br />

abbiamo raccolto<br />

pareri, opinioni,<br />

curiosità di alcuni<br />

partecipanti…<br />

PROF. ALESSANDRO BOGLIOLO<br />

(Direttore dell’Istituto di Scienze e Tecnologie<br />

dell’Informazione – Università di Urbino<br />

- e responsabile del progetto Urbino Wireless<br />

Campus)<br />

“La collaborazione con Fanoinforma.it è<br />

nata per iniziativa di Mattia Tarsi, nostro<br />

studente, particolarmente attento<br />

alle iniziative dell’Università. Il valore<br />

aggiunto di questa <strong>partner</strong>ship è duplice:<br />

sia Fanoinforma che Urbino Wireless<br />

Campus sono diventati punti di riferimento<br />

in Internet ed entrambi si prefi ggono di<br />

dare un servizio al territorio, riuscendoci<br />

tra l’altro. L’unione tra i due non può che<br />

incrementare la loro forza, ampliando la<br />

massa critica degli utenti raggiungibili e<br />

la ricchezza delle informazioni veicolate.<br />

Forte del fatto che la Web Radio abbia<br />

alle spalle l’Università e un gruppo molto<br />

nutrito di studenti, cercherò di portare a<br />

corredo di questa <strong>partner</strong>ship il loro lavoro<br />

ed entusiasmo…<br />

MONTAGNA ALESSANDRA (3 JOLI) E MIRIAM MAZZONI<br />

“Fanoinforma è un periodico pensato bene che, a mio avviso, crescerà sicuramente – ha detto<br />

Alessandra – Ho avviato da poco la mia attività commerciale ma da subito ho deciso di fare<br />

comunicazione su Fanoinforma. Mi piace l’attenzione al locale, il fatto che dia spazio alle attività<br />

della città: ciò si sposa benissimo con l’esigenza di far conoscere i miei particolari prodotti, i<br />

bijoux francesi.<br />

“Una bella idea questa serata – sostiene Miriam – È certamente utile a tutti una manifestazione<br />

in cui i commercianti si incontrano, si conoscono, si confrontano su problematiche comuni.<br />

È un’occasione per “mettersi in vetrina”e conoscersi. Sarebbe bello poter organizzare una iniziativa<br />

per la cittadinanza, sostenuta anche dai commercianti ovviamente. Darebbe maggiore<br />

visibilità sia ai commercianti che a Fanoinforma ed un ritorno più ampio…”<br />

CLAU<strong>DI</strong>O DEL VECCHIO<br />

(<strong>IT</strong>ACA, Alpha Tek, Arte Luce)<br />

Sono entrato in contatto con Fanoinforma.it un anno fa. In quel momento ero nella condizione di<br />

dover promuovere l’attività di <strong>IT</strong>ACA. In particolare, avevo l’esigenza di creare un ambiente pronto<br />

a recepire la problematica dei ragazzi disabili e delle attività che ruotano attorno alla disabilità.<br />

Dovevo smontare la percezione di <strong>IT</strong>ACA come luogo dove fare sport fi ne a se stesso. La combinazione<br />

con Fanoinforma è stata perfetta, grazie all’impostazione del cartaceo, che permette di<br />

reiterare l’informazione e fare approfondimenti, e al supporto di Paola Zeppi, Direttore Responsabile<br />

di Fanoinforma, che ci ha seguito con grande attenzione e professionalità. Per il 2008, spero<br />

di poter rinnovare la nostra presenza anche sul sito”.<br />

UGO <strong>DI</strong>ANA<br />

(Presidente del Club delle Frecce Tricolori di Fano)<br />

“Bella iniziativa, quella di stasera. E positivo anche il giudizio su Fanoinforma, che ha seguito con<br />

molta attenzione il settore aeronautico. Il rapporto tra il Club e Fanoinforma si è stretto quasi dall’inizio<br />

ed è stato un crescendo continuo, grazie anche al connubio con l’Avio Club.<br />

Anche per il 2008 pensiamo di costruire qualcosa insieme a voi. Intanto vi anticipo che abbiamo già<br />

inoltrato allo Stato maggiore dell’aeronautica la richiesta per la partecipazione delle Frecce Tricolori<br />

ad una grande manifestazione in programma per il 2008, patrocinata dal Comune di Fano”.<br />

fanoinforma.it<br />

9


10<br />

Politica locale<br />

Progetto<br />

Territorio Catasto Tributi<br />

Comune di Fano e Zucchetti lanciano la sfi da per l’equità fi scale<br />

A cura di Marco Zeppi<br />

Si è tenuto giovedì 17 gennaio presso la Sala<br />

Verdi del Teatro della Fortuna il convegno di<br />

presentazione del progetto Territorio Catasto<br />

Tributi, un progetto innovativo per la gestione<br />

delle banche dati catastali e fi scali da<br />

parte delle pubbliche amministrazioni, che<br />

ha l’obiettivo di fornire al cittadino-utente un<br />

servizio notevolmente più completo, rapido e<br />

facilmente accessibile tramite internet, e che<br />

rappresenta anche uno strumento signifi cativo<br />

di lotta all’evasione fi scale. Si tratta di un sistema<br />

rivoluzionario e tecnologicamente avanzato,<br />

ideato dal Comune di Fano e sviluppato<br />

dalla Zucchetti S.p.A., che consente all’ente<br />

di controllare tutti gli immobili presenti nel<br />

proprio territorio, di risalire al rispettivo proprietario<br />

e di verifi care il versamento del tributo.<br />

Soddisfazione per Mirco Carloni, Assessore<br />

all’Innovazione Tecnologica del Comune di<br />

Fano, per l’affl uenza di pubblico e l’interesse<br />

dimostrato da molti che hanno chiesto di incontrarsi<br />

nei giorni seguenti con i tecnici del<br />

Comune di Fano per avere ulteriori informazioni.<br />

“Al Comune questo progetto in open source<br />

non è costato nulla – precisa l’Assessore<br />

Carloni - se non il tempo delle proprie risorse<br />

umane e l’impiego delle risorse tecnologiche<br />

già presenti. In cambio del tempo speso abbiamo<br />

ottenuto un’importante esperienza di<br />

collaborazione pubblico-privato per realizzare<br />

una tecnologia all’avanguardia prevedendo in<br />

anticipo l’utilità dell’acquisizione del servizio<br />

catastale da parte dei Comuni.<br />

Per il cittadino, che è il vero utente<br />

fi nale di questo progetto, sarà<br />

più semplice gestire il proprio rapporto<br />

con la pubblica amministrazione,<br />

eliminando le fi le agli uffi ci<br />

e le incertezze sui dati<br />

Con un semplice collegamento internet da casa<br />

potrà visualizzare la propria posizione patrimoniale,<br />

potrà richiedere e compilare moduli, effettuare<br />

le denunce e provvedere direttamente<br />

ai pagamenti usufruendo del servizio on line.<br />

Tutto questo da casa, con un riscontro chiaro


della propria posizione contributiva grazie ai<br />

dati catastali, geografi ci e tributari associati.<br />

Le innovazioni devono semplifi care la vita<br />

ai cittadini: con questo prodotto tecnologico -<br />

Territorio Catasto Tributi - oltre a produrre delle<br />

semplifi cazioni concrete, si potrà verifi care ed<br />

integrare tanti servizi che fi nora non comunicavano<br />

tra loro. Anche il Comune più piccolo<br />

potrà essere innovativo con una spesa molto<br />

contenuta e produrre servizi utili ai cittadini.”<br />

Il Comune di Fano, da cui è nata l’idea e che<br />

ha svolto il ruolo di progetto pilota, rappresenta<br />

il primo esempio concreto e di successo di<br />

utilizzo di questo nuovo sistema informatico,<br />

che oltre ad avere fondamentali vantaggi per<br />

le amministrazioni introdurrà anche notevoli<br />

facilitazioni per i cittadini, i quali potranno<br />

interfacciarsi con le banche dati catastali direttamente<br />

dal sito internet del Comune: per<br />

via telematica sarà possibile visualizzare la<br />

propria posizione catastale e contributiva con<br />

lo storico della documentazione presentata,<br />

trovare bollettini precompilati con il rendiconto<br />

completo di come si è giunti al calcolo dell’imposta<br />

e provvedere direttamente ai pagamenti.<br />

A sostenere la presentazione di questo progetto,<br />

effettuata dai tecnici del Comune di Fano e<br />

dal docente universitario Massimo Rumor,<br />

sono intervenuti il Senatore Francesco<br />

Casoli, il Vicepresidente<br />

dell’Associazione Nazionale Comuni<br />

Italiani (ANCI) Fabio Sturani, il<br />

General Manger di Zucchetti S.p.A<br />

Dott. Antonio Grioli e la Dott.ssa<br />

Carla Teodori, responsabile della<br />

divisione Enti Pubblici presso la Filiale<br />

Zucchetti S.p.A di Ancona.<br />

Nell’uditorio numerose amministrazioni comunali,<br />

provinciali e regionali di Marche, Romagna,<br />

Umbria, Abruzzo, Molise ed una delegazione<br />

del Comune di Lecce; società consorziate<br />

per la riscossione dei tributi e comunità montane,<br />

professionisti coinvolti dall’innovazione<br />

in questione e rappresentanti della stampa<br />

specialistica nazionale. L’Assessore Carloni in<br />

apertura ha lanciato l’invito alle altre amministrazioni<br />

comunali a prendere parte a questo<br />

progetto, adottando il software e contribuendo<br />

a migliorarlo ognuno secondo le proprie capacità<br />

ed esigenze, in linea con la politica di<br />

collaborazioni che il Comune di Fano ha già<br />

adottato con altri enti sia pubblici, come il Comune<br />

di Padova, che privati, l’APRA e la stessa<br />

Zucchetti, oltre alle collaborazioni aperte con<br />

alcune software house locali.<br />

Gli annunci di Fanoinforma.it<br />

tratti da www.marchelavoro.it<br />

• INGEGNERI MECCANICI<br />

progettisti con e senza esperienza.<br />

• OPERATORI CONTROLLO NUMERICO<br />

con conoscenza disegno tecnico<br />

zona Pesaro e Fano.<br />

• ADDETTI ALLA ELETTROEROSIONE<br />

su macchine CNC zona Fano e Pesaro.<br />

• OPERATORI ALLA FRESATRICE<br />

a controllo numerico – vicinanze Fano.<br />

• N.1 PIEGATORE PER LAMIERA<br />

con conoscenza del disegno zona Fano.<br />

• INGEGNERI MECCANICI<br />

con esperienza. in produzione – zona Fano.<br />

• GIOVANI OPERAI GENERICI<br />

zona Fano/Lucrezia/Montefelcino/Pesaro.<br />

FANO<br />

Via della Liscia, 1<br />

Tel. 0721 830206<br />

FANO, S .ORSO:<br />

Vendesi casa a schiera di testa, ottimamente rifi nita, di 220 mq. disposta<br />

su 4 livelli. Accessori: Impianto d’allarme,aria condizionata in tutte le stanze,<br />

impianto d’aspirazione centralizzato. Giardino di 180 mq. con impianto<br />

d’irrigazione. Informazioni in uffi cio. Rif. 437<br />

FANO, S .Orso (parte vecchia):<br />

In piccola palazzina, vendesi appartamento di 110 mq. al 1° e ultimo piano.<br />

Composta da: soggiorno,cucina abitabile,tre camere da letto,doppi<br />

servizi,balconi, soffi tta di 28 mq.,piastrellata e con fi nestra. Al piano seminterrato<br />

cantina piastrellata con bagno,fi nestre e angolo cottura. Garage piastrellato.<br />

L’app.to è stato ristrutturato. Ottimo stato. € 330.000 Rif. 433<br />

FANO, zona stadio:<br />

Vendesi appartamento di 110 mq. al 3° e ultimo piano. Composto da<br />

soggiorno con camino e ampio balcone,cucinotto,tre camere da letto con<br />

parquet,doppi servizi,garage. Mai abitato.<br />

€ 275.000 tratt. Rif. 436<br />

FANO, zona stadio:<br />

Vendesi attico di 160 mq. con vista mare e colline. Composto da ingr.,ampio<br />

salone,4 camere da letto,studiolo, 2 bagni, 3 terrazzi di cui uno da 40<br />

mq.,garage.Possibilità di trattative sul prezzo. Rif. 412<br />

FANO, poco distanti da centro:<br />

Vendesi appartamento di 107 mq. al piano rialzato con ingresso autonomo.<br />

Composto da soggiorno,cucina abitabile,3 camere da letto,ampio<br />

bagno,balconi e scoperto di proprietà di circa 90 mq. Garage. Ottimamente<br />

rifi nito. Parquet reparto notte. € 350.000 Rif. 410<br />

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con un esperienza minima muletto<br />

zona Pesaro.<br />

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settore meccanica – zona Fano e Pesaro<br />

• OPERAI-FALEGNAMI con esperienza<br />

nel settore lavorazione legno - Zona Fano.<br />

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che segua la produzione e i fornitori.<br />

• GEOMETRA con esperienza nella gestione<br />

ed esecuzione delle commesse.<br />

• 1 COMMERCIALE con esperienza.<br />

Zona Pesaro.<br />

• IMPIEGATA COMMERCIALE ESTERO<br />

con conoscenza inglese, tedesco, spagnolo.<br />

fanoinforma.it<br />

11


12<br />

Tutti i sabati con i<br />

BON BON ART CAFÈ<br />

Viale Cairoli, 56<br />

Lido di Fano<br />

diocesi di fano fossombrone cagli pergola<br />

Mons. Vittorio Tomassetti<br />

L’umiltà lo ha reso libero<br />

Grazie.<br />

Una parola poco usata, ma che genera del bene<br />

a chi la pronuncia e a chi la riceve. Una parola<br />

che tende ad aprire la via al dialogo, dell’incontro,<br />

del confronto sincero e rispettoso sui temi<br />

inerenti all’uomo nella sua completezza. È il<br />

grazie che la Diocesi di Fano Fossombrone Cagli<br />

Pergola porge alla Redazione di Fanoinforma per<br />

lo spazio che, a partire da questo numero primo<br />

del 2008, offre quale opportunità per dialogare<br />

con i lettori e come via privilegiata per unire informazione<br />

e formazione.<br />

La Provvidenza è sempre in<br />

movimento e non vi poteva<br />

essere esordio migliore se non<br />

con la memoria di un Vescovo<br />

che, per dieci anni, ha servito<br />

la Chiesa diocesana.<br />

Nella mattina dell’Epifania (6 gennaio 2008):<br />

Mons. Vittorio Tomassetti è tornato al Padre.<br />

Pastore nel senso vero e profondo del termine,<br />

nutrendo il suo popolo con il cibo della sapienza,<br />

dell’umiltà, della pazienza e della dolcezza<br />

interiore, anche se quest’ultima non sempre era<br />

appariscente, ma posso attestare che lo ha caratterizzato<br />

nella sua esistenza.<br />

«Il giorno dell’Epifania, mentre in molte chiese<br />

si proclamava questo magnifi co testo di Isaia,<br />

don Vittorio Vescovo veniva chiamato alla pienezza<br />

dell’incontro col Padre che è nei cieli. La<br />

storia personale di un prete, di un Vescovo è e<br />

sarà sempre una storia sponsale, una storia<br />

d’amore, di solo amore. Ma il prete, il Vescovo<br />

è innanzitutto un uomo, non è fatto di un legno<br />

diverso da quello di cui tutti siete fatti: è vostro<br />

fratello. Egli continua a condividere la sorte<br />

dell’uomo anche dopo che la destra di Dio,<br />

attraverso l’imposizione delle mani, si è posata<br />

su di lui: la sorte dei deboli, la sorte di quelli<br />

che sono stanchi, scoraggiati, inadeguati, peccatori.<br />

Eppure i preti, i Vescovi, proclamano la<br />

fede che vince il mondo e portano la grazia che<br />

Nel testo che segue viene riportata una sintesi<br />

dell’omelia che Mons. Armando Trasarti, successore<br />

del vescovo Tomassetti dal 21 ottobre<br />

2007, ha tenuto nelle esequie di martedì 8 gennaio<br />

2008 nella Cattedrale di Fano. Tale omelia<br />

è disponibile, in forma integrale, nel sito della<br />

Diocesi www.fanodiocesi.it. Nella speranza di<br />

iniziare un fecondo, arricchente e reciproco dialogo<br />

con i lettori ci auguriamo di rendere un servizio<br />

alla maturazione dell’uomo in tutte le sue<br />

fasi esistenziali.<br />

Don Giacomo Ruggeri<br />

Portavoce del Vescovo<br />

Direttore dell’Uffi cio Comunicazioni Sociali<br />

per comunicazioni e richieste: uffi ciostampa@fanodiocesi.it<br />

dall’omelia del Vescovo Mons. Armando Trasarti<br />

trasforma i peccatori e i perduti in sani e redenti.<br />

Sono uomini: sono mandati e vi dicono con la<br />

loro povera umanità: vedete, Dio ha misericordia<br />

di uomini come noi; vedete, per i poveri e per<br />

gli stolti, per i disperati e per i moribondi è sorta<br />

la stella della grazia. Con la morte di Mons. Vittorio<br />

Tomassetti, di Mons. Michetti, di recente a<br />

Pesaro e di Mons. Bianchi a Urbino alcuni anni<br />

or sono, scompaiono fi gure di Vescovi poco appariscenti,<br />

raramente segnalati dalla stampa,<br />

anche quella di casa nostra, ma che hanno<br />

segnato il territorio dell’Alta Marca, di profondissima<br />

umanità pastorale, di legami paterni<br />

con il clero, di incisiva testimonianza nella vita<br />

del buon popolo di Dio, di uno straordinario<br />

silenzio operoso. Volendo trovare una cornice


IL MATRIMONIO<br />

SCOMMESSA<br />

SULLA PERSONA<br />

E SU <strong>DI</strong>O<br />

Stretto tra il legalismo di un tempo e il lassismo attuale, anche il<br />

cristianesimo stenta a trovar il linguaggio per parlare credibilmente<br />

della bellezza e delle esigenze dell’amore matrimoniale,<br />

per parlarne soprattutto alle nuove generazioni di giovani, attratti<br />

ma anche intimoriti dalla prospettiva del matrimonio.<br />

Si può parlare del matrimonio cristiano<br />

in modo attraente ed effi cace?<br />

Il termine coniugale con cui si indica la realtà dl<br />

matrimonio signifi ca letteralmente mettersi sotto<br />

un giogo comune. Non è una follia in un tempo<br />

in cui ciascuno desidera essere libero e felice?<br />

Da un lato l’amore è posto in cima alla scala<br />

dei valori e delle attese dei nostri contemporanei,<br />

dall’altro la coppia è il luogo di un numero<br />

impressionante di insuccessi, di sofferenze e di<br />

drammi.<br />

Si sogna l’amore ma non si sa costruire una<br />

storia comune.<br />

Due scogli da evitare.<br />

1. L’idealizzazione che accentua il lato del sogno,<br />

e, al contrario<br />

in cui racchiudere la fi gura di Mons. Vittorio<br />

- soprattutto nel sentire comune del popolo di<br />

Dio in questi anni di Episcopato a Fano - oserei<br />

indicare il Vescovo Vittorio come l’uomo di Dio<br />

che ha sperimentato i beni dell’umiltà. L’umiltà<br />

gli ha facilitato la carità. Non ci accorgiamo<br />

che tutti i nostri guai dipendono dal nostro orgoglio?<br />

L’umiltà gli ha donato soprattutto sincerità.<br />

La sincerità con se stesso, sincerità con<br />

Dio, sincerità con i fratelli. L’umiltà ha reso don<br />

Vittorio libero. La persona umile non si lascia<br />

condizionare dai propri meriti e dalle ambizioni.<br />

L’umiltà rende liberi dalle doppiezze, rende<br />

genuini, è una scuola di libertà. L’umiltà in don<br />

Vittorio è divenuta concretezza. E’ riconoscere i<br />

doni di Dio in noi e negli altri. Non posso non citare<br />

il meraviglioso intervento del Vescovo Vittorio<br />

la sera del mio ingresso: “Nella vita della<br />

2. l’enfatizzazione degli insuccessi<br />

Da una parte fi oriscono i discorsi, dall’altra un<br />

pessimismo che fi nisce per far dimenticare che<br />

molte coppie non divorziano.<br />

Si tratta di considerare nel medesimo tempo gli<br />

obiettivi e i mezzi , le promesse e i limiti, le<br />

gioie e le sofferenze propri della vita coniugale.<br />

Si tratta di capire come il giogo possa divenire<br />

felicità , come un legame possa diventare realizzazione<br />

della libertà.<br />

Tutto ciò all’interno di una istituzione millenaria,<br />

ricevuta dalla storia, ma con la quale ogni<br />

generazione, ogni individuo, ogni coppia intrattiene<br />

una relazione originale : storia e relazione<br />

Chiesa il doversi dimettere da un uffi cio non è<br />

e non può essere considerato e meno ancora<br />

vissuto in negativo, come una cesura, l’addio a<br />

una carriera e un ritorno nell’ombra o come una<br />

diminuzione, ma come una condizione perché la<br />

realtà della Chiesa possa crescere, avanzare di<br />

uno scatto in più (…) Un Vescovo che pretendesse<br />

mantenere le sue prerogative di governo<br />

fi no al momento della morte, come potrebbe<br />

realizzare questo…senza correre il rischio di<br />

causare una battuta d’arresto nello sviluppo<br />

di ogni realtà vitale, per anni amorevolmente<br />

coltivata e amata, di farla inaridire». Con un<br />

inno dell’ottavo-nono secolo, la Chiesa saluta<br />

Maria la madre di Dio, come “stella del mare”:<br />

Ave maris stella . Maria, stella della speranza.<br />

Addio (Ad Deum) don Vittorio, Vescovo e Padre<br />

di questa Chiesa. Tu Pastore Buono.<br />

segnate anche dalla vita della Chiesa e dal<br />

messaggio cristiano.<br />

Il matrimonio è una formidabile scommessa sull’altro/a<br />

e su Dio: esso non incatena ma lega.<br />

Il legame che può unire un uomo e una donna è<br />

più profondo dell’amore e l’amore , a sua volta,<br />

è più forte del sentimento. “Il monte calvario<br />

è il monte degli innamorati” (S. Francesco di<br />

Sales). Ogni amore che non trae la sua origine<br />

dall’amore appassionato del Salvatore può<br />

risultare frivolo e pericoloso.<br />

Occorre oggi di nuovo comunicare. Comunicare<br />

signifi ca appunto creare la comunità, quella<br />

comunità famigliare che condivide gioie e dolori,<br />

signifi cati e valori, oggetti e progetti. Se comunicare<br />

è vivere e vivere è comunicare, in una<br />

circolarità di amore, allora la prospettiva non<br />

è chiusa. Comunicare è impegnativo: bisogna<br />

uscire da se stessi per dare il meglio di sé stessi.<br />

Le condizioni richieste non riguardano solo<br />

il tempo, ma soprattutto la qualità del tempo e<br />

una intenzionalità chiara e leale.<br />

Forse siamo alla fi ne di un’epoca e all’inizio di<br />

un’era. Si tratta di riconferire alla famiglia tutto<br />

quello spessore di soggettività e di protagonismo<br />

sociale che non la individuano solo come<br />

ente bisognoso di assistenza, ma come motore<br />

promozionale di una nuova qualità della vita e<br />

delle relazioni umane.<br />

Armando Trasarti<br />

Vescovo<br />

fanoinforma.it<br />

13


14<br />

Chiacchiere Fano<br />

LA FAMIGLIA È ANCOR<br />

A cura di Roberta Corbelli<br />

Le “inspiegabili” stragi familiari<br />

sono sotto gli occhi di tutti e<br />

scuotono l’opinione pubblica.<br />

Dal delitto di Cogne alle più<br />

recenti tragedie di Vicenza e<br />

Lecco, la follia sembra essere<br />

la principale causa e il mondo<br />

politico non tarda a sollevare<br />

rifl essioni a tal proposito.<br />

PAOLA ORAZIETTI<br />

Pensionata<br />

“Dire cosa non va alla luce dei numerosi delitti<br />

famigliari di questi ultimi tempi è una impresa<br />

ardua e dipende dai singoli casi. A volte si tratta<br />

del cosiddetto raptus di follia che può derivare<br />

da infi niti motivi e di fronte al quale non si riesce<br />

ad intuire una vera e propria causa. Spesso, di<br />

fronte ad una notizia come quella di infanticidio<br />

mi chiedo come sia possibile uccidere un fi glio.<br />

Tuttavia, rifl ettendoci bene, riconosco che siamo<br />

circondati da situazioni famigliari molto problematiche<br />

e gravi che, se protratte nel tempo senza<br />

ricevere adeguato sostegno, producono stress<br />

e forte squilibrio e possono far scattate la molla<br />

dell’omicidio.<br />

Spesso però, sono le stesse famiglie a non voler<br />

essere aiutate…<br />

In mezzo a tutte queste supposizioni, c’è una<br />

constatazione certa: la mancanza di valori nel-<br />

Francesco Giro, responsabile di Forza Italia per i rapporti con il mondo cattolico, sostiene: “la tragica<br />

escalation di delitti familiari spesso annunciati che ha come unico movente la follia dimostra<br />

che è venuto il momento di voltare pagina e di cambiare subito la legge italiana del 1978 sulla<br />

psichiatria. Nessuno vuole riaprire i manicomi, ma per aiutare la famiglia bisogna costruire sul<br />

territorio una fi tta rete di centri di ascolto di prossimità e di quartiere, promuovere un sistema di<br />

pronto soccorso psichiatrico, prevedere l’assistenza domiciliare nei casi più lievi e interventi di<br />

day hospital. Per i casi più gravi, e per le situazioni di rischio conclamato, predisporre la permanenza,<br />

anche coatta, in centri residenziali di qualità e sotto la vigilanza di Regioni e Comuni”.<br />

Aiutare la famiglia, dunque, messa a dura prova nel suo equilibrio da questa società che chiede<br />

in continuazione senza fornirle adeguato sostegno e tutele.<br />

Sono alcune delle considerazioni emerse nel corso delle interviste che Fanoinforma.it ha condotto<br />

per questo numero. Di fronte all’inesplorabilità della mente umana, abbiamo comunque cercato<br />

di indagare cosa non va nella famiglia italiana e quali sono le possibili cause degli efferati delitti<br />

che si consumano all’interno delle mura domestiche. Follia o disagio? Perdita dei valori o inadeguatezza<br />

delle strutture pubbliche? Scopriamolo insieme...<br />

la società moderna, che riguarda soprattutto i<br />

giovani. I ragazzi di oggi vogliono tutto e subito,<br />

non hanno più niente da desiderare e non conoscono<br />

il valore delle cose. È fondamentale che la<br />

famiglia in primo luogo, insieme con la scuola e<br />

le istituzioni, facciano capire ai piccoli ciò che è<br />

bene e ciò che è male, ciò che conta e cosa no”.<br />

CATERINA LUCARELLI<br />

Impiegata<br />

“Sono convinta che certi delitti avvenivano anche<br />

prima. Con la differenza che a quel tempo<br />

si diceva che era successo un incidente e si<br />

tenevano nascosti, mentre oggi, grazie ai mezzi<br />

di comunicazione di massa, se ne dà ampia<br />

informazione.<br />

È possibile però che oggi siano più frequenti,<br />

causa la maggiore complessità della società<br />

moderna.<br />

La società richiede a tutti sempre di più per ade-<br />

guarsi agli altri e la gente sente la pressione<br />

delle esigenze che sono maggiori. Siamo sempre<br />

un po’ in bolletta, non si arriva alla fi ne del<br />

mese. Anche prima tirare avanti era diffi cile, ma<br />

si aveva forse più forza per affrontare i problemi<br />

proprio perché ci si accontentava di più. Non si<br />

avevano certo soldi per il telefonino o per altre<br />

cose superfl ue! C’è poi la questione dell’emulazione<br />

per cui, attraverso i media, i comportamenti<br />

legati a certi tipi di delitti vengono messi<br />

in testa a persone che, se già instabili psicologicamente,<br />

possono essere stimolate a fare<br />

altrettanto. Non entro nel merito della questione<br />

dei disagi psicologici e della depressione, perché<br />

non riuscirei. Invece c’è da considerare che i<br />

soggetti che commettono delitti famigliari sono<br />

spesso defi niti “persone normali” che però non<br />

sanno cosa fare di meglio della vita. E da qui<br />

si può dire che mancano molti valori e ciò vale<br />

soprattutto per i giovani, ma non solo. Credo che<br />

sia la cosiddetta noia la causa di molti delitti<br />

famigliari, non tanto la pazzia.<br />

Se potessi lanciare un messaggio …darei meno<br />

eco a tali situazioni e più aiuto a chi ne ha bisogno,<br />

sia attraverso apposite strutture istituzionali<br />

che concedendo una personale e umana<br />

attenzione.


A UN POSTO SICURO?<br />

PATRIZIA IACUCCI<br />

Cuoca<br />

“Sta succedendo che viviamo troppo velocemente e<br />

non apprezziamo più i valori della famiglia.<br />

Viviamo una vita frenetica, malata socialmente e<br />

abbiamo tutto, grandi e giovani, ma per questi ultimi<br />

la situazione è più critica. I “grandi “ come me<br />

hanno raggiunto i propri obiettivi con grandi sacrifi<br />

ci, i ragazzi invece spesso non apprezzano le cose<br />

e non hanno niente da voler conquistare. Tutto ciò<br />

infl uisce certo sulla vita famigliare e sui comportamenti<br />

dei giovani che vogliono bruciare le tappe,<br />

non accettano i sacrifi ci. Ci sono poi invece delle<br />

diffi coltà oggettive che contribuiscono a scatenare<br />

comportamenti squilibrati: il lavoro precario e la<br />

disoccupazione, i soldi che non bastano… Senza<br />

dimenticare che in tutta questa velocità del nostro<br />

vivere, non si trova più nessuno che ti ascolta e se<br />

ti trovi nella necessità di sfogarti, vedendo che il<br />

mondo attorno a te viaggia a testa bassa, non chiedi<br />

neppure”.<br />

DANILO PACI<br />

Disegnatore<br />

“Credo che cose di questo tipo siano sempre accadute<br />

ma, oggi la tv le porta immediatamente all’attenzione<br />

di tutti. Ciò può infl uire negativamente sui<br />

soggetti psicologicamente sofferenti, ma trovare<br />

come causa dei delitti famigliari l’emulazione mi<br />

sembra esagerato. Trovo invece più sensato parlare<br />

di diffi coltà, nella società di oggi, a trovare e<br />

mantenere un equilibrio. Soprattutto per le persone<br />

in crescita, ovvero i giovani, dato che gli input da<br />

elaborare sono tanti. La mia generazione ha avuto<br />

certamente più tempo per elaborare le proprie<br />

scelte, anche perché gli stimoli erano inferiori e la<br />

società meno veloce. Entra in gioco l’importante<br />

ruolo dell’educazione. Crescere un fi glio è un’esperienza<br />

bellissima ma impegnativa: i bambini vanno<br />

seguiti, cercati e ascoltati con attenzione. Non mi<br />

addentro nella questione della depressione o dei<br />

disagi mentali perché potrei rischiare di perdermi<br />

nella vastità dell’argomento. Dico solo che è facilmente<br />

ipotizzabile e comprensibile l’imbarazzo di<br />

una famiglia a rendere noto un problema notevole,<br />

come quello del disagio psicologico, che richiede,<br />

per essere superato, un gran lavoro su sé stessi e<br />

sulla famiglia”.<br />

GAURO ARMISTA<br />

Artigiano<br />

“E’ la società di oggi che, con la sua corsa e il carovita<br />

porta a commettere delitti incomprensibili<br />

come quelli famigliari. È un problema mondiale e<br />

non solo italiano. In Germania, per esempio, stanno<br />

allestendo i “discolati” come esistevano una volta,<br />

ovvero dei riformatori dove vengono destinati ragazzi<br />

dai 12 ai 16 anni con precedenti penali. In<br />

tali strutture sono educati alla vita, viene loro insegnato<br />

un mestiere e ricevono il sostegno psicologico<br />

di cui necessitano. I discolati sono diffusi nel nord<br />

Europa ma presto ne avremo bisogno anche noi. E<br />

là quando fanno una riforma nel giro di una settimana<br />

viene adottata…<br />

Sono fanese purosangue: mi piace Fano e la sponsorizzo<br />

sempre. Giro comunque spesso: in Germania,<br />

Svizzera, Francia, anche perché sono convinto<br />

dell’importanza di essere europei e di conoscere<br />

cosa accade negli altri Paesi, valutando le differenze,<br />

anche nell’educazione.<br />

Sono infatti convinto che per produrre dei cambiamenti<br />

nella nostra società ci voglia del tempo e che<br />

sia importante, per evitare certi comportamenti<br />

“limite”, una buona educazione. Da noi, i genitori<br />

non riescono a stare dietro ai fi gli e a educarli<br />

in maniera severa, ci sono i nonni invece che non<br />

possono sostituirsi ai genitori nel ruolo di educatori.<br />

Pertanto, a differenza di molti paesi, noi italiani abbiamo<br />

un modo di vivere tutto nostro. Ma le regole<br />

servono…”.<br />

GIOVANNA CARBONI<br />

Psicologa<br />

“La premessa è che ogni situazione deve essere<br />

vista nel suo specifi co. Detto questo, è comunque<br />

vero che ci sono delle situazioni in cui la famiglia è<br />

lasciata sola ad affrontare le proprie problematiche.<br />

Mi riferisco sia al fatto che le istituzioni, tranne i<br />

casi in cui vi è l’obbligo ad intervenire, sono poco<br />

vicine alla famiglia, sia al fatto che non c’è abbastanza<br />

informazione sui tipi di sostegno disponibili<br />

e sulle strutture di riferimento. In pratica, una<br />

famiglia che si trova ad affrontare una situazione<br />

problematica, anche di vita, spesso non sa che può<br />

chiedere aiuto e neppure a chi. Con il rischio che tali<br />

problematiche, se irrisolte, possono generare squilibri<br />

a livello personale. Un esempio concreto è la crisi<br />

post partum additata quale causa principale dell’infanticidio.<br />

La maternità può portare con sé una<br />

serie di disagi fi sici e psicologici che, se adeguatamente<br />

illustrati alla donna, possono essere più<br />

facilmente superati. Occorre insegnare alla donna<br />

cosa signifi ca e comporta la maternità, che esiste<br />

l’elemento sacrifi cio, quali sono le strutture in grado<br />

di sostenere la neo - mamma nel suo percorso.<br />

Anche dietro al cosiddetto raptus di follia ci sono<br />

delle motivazioni e quindi problematiche. Per questo<br />

è fondamentale la possibilità di farsi aiutare ed<br />

ascoltare.<br />

È importante riuscire a dire: ho bisogno perché da<br />

solo non ce la faccio. E qui entrano in gioco non solo<br />

le strutture pubbliche ma anche l’aiuto e il sostegno<br />

di amici e famiglia”.<br />

fanoinforma.it<br />

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16<br />

Chiacchiere Urbino<br />

CARA V<strong>IT</strong>A QUANTO M<br />

A cura di Giorgio Bernardini<br />

Prendendo spunto dalla collaborazione fra Fanoinforma.it e la Web Radio dell’Università<br />

di Urbino, abbiamo voluto inaugurare questo nuovo spazio “urbinate” trascrivendo<br />

le voci di alcuni studenti.<br />

Pareri discordanti e preoccupati. Arrivano da tutta Italia e da tutte le<br />

Facoltà gli studenti interpellati sul “costo della vita”: E’ aumentato<br />

davvero o no? E quanto grava sulle tasche degli studenti, che per lo<br />

più non hanno reddito? Ecco cosa ne pensano gli studenti di Urbino<br />

alla luce dei dati uffi ciali dell’Istat. Questi ultimi evidenziano e certifi -<br />

cano una realtà che è sotto gli occhi di tutti: salgono vertiginosamente<br />

negli ultimi mesi il prezzo del petrolio, quello del pedaggio autostradale,<br />

quello dei carburanti e dell’energia. In più hanno conosciuto un<br />

impennata sconcertante i prezzi di pane, pasta, frutta e verdura. La<br />

fotografi a scattata alla nazione è simile al ritratto che gli studenti<br />

della “Carlo Bo” fanno di Urbino in queste dichiarazioni. A loro abbiamo<br />

chiesto se hanno la percezione dell’aumentato costo della vita e<br />

come questo infl uisce sulle loro spese.<br />

GIANLUCA MARSELLA,<br />

studente di Scienze della Comunicazione, 25<br />

anni di Cassino.<br />

SIMONE FABBROCILE,<br />

23 anni, Scienze politiche. Roccasecca<br />

Lancio una provocazione: fosse per me chiederei<br />

l’intervento dell’autorità antitrust. Da<br />

studente mi sento di dire che è comunque<br />

sempre più difficile arrivare alla fine del<br />

mese. Generi alimentari e sigarette incidono<br />

maggiormente nel mio bilancio. Credo<br />

che mediamente uno studente debba disporre<br />

mensilmente di un budjet di almeno<br />

400 euro per poter vivere dignitosamente.<br />

Questo la dice lunga sul vorticoso aumento<br />

del costo della vita. Avendo vissuto anche<br />

in altre città universitarie per brevi periodi<br />

di tempo ho potuto constatare di persona il<br />

fatto che la città di Urbino è comunque molto<br />

cara: mi riferisco anche alla mancanza<br />

di varietà e scelta per quel che riguarda gli<br />

esercizi commerciali che genera la mancan-<br />

za di concorrenza e prezzi favorevoli”. Della<br />

stessa opinione è Simone, che non lesina<br />

parole dure: “Ad Urbino si verificano alcuni<br />

oligopoli, soprattutto per quanto riguarda gli<br />

esercizi che trattano generi alimentari. Non<br />

avendo una occupazione fissa, gli studenti<br />

hanno difficoltà a risparmiare. Per quel che<br />

concerne i lavoratori, il discorso cambia. Il<br />

basso importo dei salari, che è in generale<br />

immutato da anni, influisce negativamente<br />

sul costo della vita. E’ impossibile pensare<br />

ad una crescita economica se i cittadini non<br />

hanno potere d’acquisto”.<br />

ALESSANDRO CRESPINI<br />

studente di Informatica applicata,<br />

28 anni di Agugliano (Ancona)<br />

Ad Urbino non acquisto quasi nulla, solo i beni<br />

di prima necessità, che sono tutti aumentati di<br />

prezzo. Latte, acqua e pasta hanno raggiunto<br />

prezzi altissimi. Co-abito con altri sei studenti<br />

– chiarisce Alessandro entrando nei particolari<br />

del menage giornaliero - e dividiamo la spesa<br />

settimanale equamente. Solo considerando i<br />

beni di prim’ordine si arrivano a spendere dai<br />

cinque ai sette euro pro capite. Compro raramente<br />

le sigarette perché incidono eccessivamente<br />

sul bilancio, preferisco comprare il<br />

tabacco e confezionare sigarette artigianali.<br />

L’aumento costo della vita non incide comunque<br />

sul mio stato di benessere, perché le limitazioni<br />

non sono eccessive.


I COSTI?<br />

SILVANO PIOLI<br />

studente di Informatica applicata,<br />

23 anni di Francavilla D’Ete (Macerata)<br />

A mio parere il costo della vita non è aumentato<br />

in maniera spropositata – ha spiegato<br />

Silvano - voglio dire insomma che i prezzi<br />

non sono fondamentalmente aumentati in<br />

generale. Ad Urbino c’è un tendenziale rincaro,<br />

ma non tale da generare preoccupazione.<br />

L’aumento costante del prezzo delle sigarette<br />

è il rincaro più signifi cativo a livello nazionale,<br />

mentre a livello locale sono i generi<br />

alimentari a destare la mia maggiore preoccupazione.<br />

Anche la tazzina si caffè al bar<br />

non è da meno: in alcuni esercizi è arrivata<br />

a costare 90 centesimi. Non credo comunque<br />

– ha concluso Silvano – che il costo della<br />

vita incida sul mio stato benessere.<br />

MARIA V<strong>IT</strong>TORIA DURANTE<br />

studentessa di Lingue e cultura per<br />

l’impresa, 23 anni di CarloForte (Cagliari)<br />

Il fatto che sia aumentato il costo della vita<br />

è una certezza. I dati parlano chiaro. Purtroppo<br />

ci dobbiamo confrontare con questa<br />

situazione. Noi consumatori in realtà possiamo<br />

ben poco, le responsabilità sono da<br />

individuare in un sistema sbagliato.<br />

La filiera è troppo lunga e subisce troppi<br />

rincari, soprattutto per beni di carattere alimentare<br />

che non richiedono interventi strutturali.<br />

Io sono solidale con quei coltivatori<br />

diretti che autonomamente si stanno organizzando<br />

per effettuare la vendita diretta al<br />

consumatore. E’ un gesto di rottura che mi<br />

sento di condividere. Per quanto riguarda<br />

Urbino mi sento di dire che non è più cara<br />

di altre città che mi trovo a frequentare: la<br />

situazione.<br />

fanoinforma.it<br />

17


18<br />

Arte&Musica<br />

La CASA della MUSICA<br />

Inaugurata a Fano una sala tutta dedicata<br />

agli amanti del pentagramma<br />

A cura di Roberta Corbelli<br />

Un’inaugurazione tutta dedicata ai giovani quella della Casa della Musica,<br />

un luogo pensato non solo per accogliere le esigenze del mondo giovanile e<br />

per fare aggregazione, ma soprattutto per essere vissuto con la famigliarità<br />

di una casa.<br />

Un vero e proprio “polo giovani” che riunisce, nel complesso di S. Arcangelo,<br />

l’Informagiovani, il Centro di Aggregazione Giovanile, il Centro di Documentazione<br />

Musicale ed una nuova sala prove e registrazione musicale.<br />

Box professionali insonorizzati, apparecchiature tecniche all’avanguardia<br />

per una produzione e registrazione del suono di qualità hanno sorpreso e<br />

mosso il consenso delle autorità intervenute, ma soprattutto dei cittadini<br />

fanesi, giovani e meno giovani.<br />

“Dietro questa inaugurazione – ci ha rivelato Mirko Cecchetelli, Coordinatore<br />

dei Centri Giovani del Comune di Fano e responsabile delle attività<br />

delle politiche giovanili per il Comune - c’è un grandissimo lavoro e dispendio<br />

di energie per costruire un luogo interamente dedicato ai giovani.<br />

In seguito ad una serie di sondaggi condotti tra i ragazzi che frequentano<br />

i Centri Giovani ci siamo presto accorti che quello che desideravano maggiormente<br />

erano la musica e tutta una serie di attività connesse. Un posto<br />

dove andare a provare e, perché no, a registrarsi. Per quanto possa essere<br />

facile trovare una sala prove nella nostra città, ben più diffi cile è infatti<br />

trovare una sala di registrazione attrezzata, specialmente gratuita e messa<br />

a disposizione dal Comune. Ora, grazie all’impegno dell’Amministrazione,<br />

ciò è possibile. Un ringraziamento speciale va quindi ai funzionari del Comune<br />

e all’Assessore Carloni, che si è dimostrato particolarmente sensibile<br />

all’iniziativa e che ha voluto personalmente “toccare con mano” le esigenze<br />

dei giovani fanesi, partecipando attivamente ai sondaggi. Meritano<br />

inoltre il mio personale ringraziamento tutti gli operatori dei Centri Giovani<br />

che hanno collaborato alla buona riuscita di questa serata ed in particolare<br />

Enrico Mosconi, Cinzia Barbieri, Giacomo Moretti e Laura Isidori. Non<br />

possono mancare all’appello Alessandro Mei, che gestirà la sala prove, e<br />

Luca Maroncelli che si occuperà della sala registrazione”:<br />

La nuova sala è stata realizzata grazie all’iniziativa ed agli investimenti<br />

dell’Assessorato alle Politiche Giovanili, con l’intervento dell’Assessorato<br />

ai Lavori Pubblici.<br />

“Si tratta di un potenziamento fondamentale delle possibilità offerte dal<br />

nostro Comune ai giovani – ha evidenziato Mirco Carloni, Assessore alle<br />

Politiche Giovanili - che va ad integrare quanto si sta già facendo con le<br />

iniziative Fanote e Musicando.<br />

La possibilità di registrare la propria musica è sempre stata il vero scoglio,<br />

spesso economicamente insuperabile, per gli artisti ed i gruppi musicali<br />

del nostro territorio che cercano di far conoscere il proprio talento e di crescere<br />

a livello professionale. Con questa inaugurazione il Comune di Fano<br />

mette gratuitamente a disposizione dei giovani di tutta la vallata una sala<br />

prove e di registrazione, dotate di strumentazione all’avanguardia, che<br />

rendono possibile fare demo, cd, dvd per promuovere la propria musica.<br />

Non dimentichiamo che la Casa della Musica va comunque intesa come un<br />

complesso di servizi dedicati ai giovani, luogo di incontro e di relazioni positive<br />

che prevede, accanto a queste bellissime strutture per fare musica,<br />

un sevizio di informazione sulle opportunità di lavoro, studio e le esperienze<br />

all’estero (l’ Informagiovani) e un Centro di aggregazione giovanile (quello<br />

di S. Arcangelo, uno dei più antichi della città). Un luogo quindi per socializzare<br />

e crescere, una vera e propria casa per i giovani fanesi”.<br />

Anche il Vescovo di Fano Mons. Trasarti, intervenuto per benedire i<br />

nuovi locali, ha sottolineato il valore umano dell’iniziativa. “È sempre<br />

bello per un educatore – ha detto - vedere un’Amministrazione<br />

che investe sui giovani. La città fa benissimo a spendere con e per i<br />

giovani. Sono soldi spesi bene: non rendono subito ma costruiscono il<br />

futuro. Mi auguro che questo sia un luogo di aggregazione e di amicizia<br />

dove il mal di vivere di cui si parla tanto venga superato con la buona<br />

compagnia.”<br />

“Una delle più belle inaugurazioni per l’Amministrazione – ha ribadito<br />

il Sindaco Stefano Aguzzi– In questa città c’è un mondo che non viene<br />

percepito dagli adulti. Si tratta dei giovani appassionati di musica. Sono<br />

centinaia, ma spesso sono frenati nelle loro potenzialità dalla mancanza<br />

di un luogo di ritrovo che non arrechi disturbo alla quiete pubblica e dalle<br />

scarse disponibilità economiche.<br />

Lo so bene, io, che ho due fi gli che suonano in una rock band e che fanno le<br />

prove nello scantinato di casa…


Uno spazio funzionale, moderno e adatto come la Casa della Musica non<br />

signifi ca solo dare un servizio ai giovani, ma soprattutto creare un punto<br />

di incontro, confronto ed occasione di accrescimento, perché quando i ragazzi<br />

si esprimono attraverso l’arte hanno modo di crescere, di conoscere<br />

e di farsi conoscere. Troppo spesso non teniamo in considerazione che la<br />

nostra città è piena di giovani talenti che potrebbero anche affermarsi,<br />

se ne avessero gli strumenti. La Casa della Musica è un luogo importante<br />

che mancava nella nostra città ed ora Fano possiede una delle sale meglio<br />

attrezzate della regione.”<br />

La casa della musica è aperta a tutti, giovani e meno giovani, a livello<br />

gratuito, su prenotazione, per le prove di gruppi musicali e per la<br />

registrazione di demo cd. Aperta tutti i giorni, dal pomeriggio alla<br />

sera, anche dopo cena.<br />

Per info: casa_dellamusica@libero.it<br />

www.myspace.com/casadellamusicafano<br />

Nella foto: Mirco Carloni, Ale Mei (responsabile sala prove), Luca Maroncelli (responsabile<br />

tecnico della sala di registrazione).<br />

Fondazione Teatro<br />

SI ALZA IL SIPARIO<br />

SU SIVIGLIA<br />

Sono tanti i motivi che hanno spinto Siviglia, la griffe dell’imprenditore<br />

marottese Sauro Bianchetti, ad entrare come socio benemerito nella<br />

Fondazione Teatro della Fortuna. Innanzitutto la volontà di mantenere un<br />

legame forte con il territorio ma anche l’obbiettivo di poter esprimere i<br />

valori culturali racchiusi nell’immagine del brand.<br />

In un mondo, come quello della moda, dove le aziende sono spesso costrette<br />

a confrontarsi con le città cult dell’abbigliamento e delle passerelle<br />

(come Firenze e Milano), Bianchetti non ha mai dimenticato le proprie<br />

origini e, insieme col suo consulente e commercialista Enrico Maria<br />

Renier, ha deciso di sposare senza esitazioni il progetto della Fondazione<br />

Teatro, perché grazie a questo sodalizio si consolidi il rapporto tra l’azienda<br />

e il territorio.<br />

Un altro aspetto che ha infl uito nella decisione di legare Siviglia alla Fondazione<br />

Teatro della Fortuna è rappresentato dalla volontà di comunicare<br />

il messaggio aziendale attraverso l’arte e la cultura. Mondi che ben si<br />

sposano con la creatività dello stilista, con la sensibilità di chi esprime il<br />

proprio talento nello stile del suo total look. Se si pensa poi all’importanza<br />

che hanno a Teatro i costumi e le scenografi e si capisce perché arte e<br />

moda non possono che viaggiare a braccetto.<br />

Sono inoltre già al vaglio ulteriori progetti da avviare con l’Università delle<br />

Belle Arti di Urbino, ed altri ancora rivolti al fi nanziamento di borse di studio,<br />

che consolideranno ancor di più il rapporto con la Fondazione Teatro.<br />

Da questo connubio non può che trarre vantaggio anche la stessa Fondazione,<br />

in particolar modo nell’ottica di un percorso Teatro-impresa: “Credo<br />

che Siviglia ci possa insegnare le strategie da adottare nel futuro” ha<br />

commentato il sovrintendente Brunetti lo scorso 7 Dicembre, giorno di<br />

presentazione alla stampa del sodalizio, “perché senza imprenditoria il<br />

teatro morirebbe, mentre dovrà tornare ad essere vissuto, soprattutto dai<br />

giovani”.<br />

Proprio queste valutazioni hanno portato alla scelta di Enrico Maria Renier<br />

quale componente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione<br />

Teatro. Consigliere del Collegio dei Ragionieri Commercialisti della provincia<br />

di Pesaro e Urbino e membro del nuovo ordine unifi cato dei Dottori<br />

Commercialisti e degli Esperti Contabili, Renier è da sempre una persona<br />

che privilegia il lavoro di gruppo e la condivisione degli incarichi e affronterà<br />

questa nuova esperienza con la consapevolezza di poter contribuire<br />

alla crescita di una realtà importante per il tessuto socio-culturale, quale<br />

è appunto la Fondazione Teatro.<br />

fanoinforma.it<br />

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20<br />

A scuola di Moda<br />

Progetto Garibaldi<br />

Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”<br />

Corso di laurea in Design e Discipline della Moda<br />

di Gabriele Minelli<br />

La realizzazione del progetto nasce per rievocare<br />

in chiave moderna lo stile e l’abbigliamento<br />

dell’epoca nella quale è nato, vissuto<br />

e morto il grande mito italiano Giuseppe Garibaldi<br />

nella ricorrenza del bicentenario della<br />

sua nascita.<br />

Inizialmente, la nostra conoscenza della fi gura<br />

di Giuseppe Garibaldi, non andava oltre gli<br />

studi scolastici, nonostante la sua importanza<br />

storica. Infatti tutti ricordavamo la celebre<br />

canzone che faceva “Garibaldi fu ferito…”.<br />

Grazie all’incontro con il professor Mengozzi,<br />

che ci ha illustrato oltre il suo essere personaggio<br />

storico e politico, anche il Garibaldi in<br />

quanto uomo, siamo riusciti ad averne una<br />

concezione ben diversa, entrando effettivamente<br />

nel personaggio.<br />

Da qui è nata la nostra ricerca fi gurativa dell’abbigliamento<br />

e del suo signifi cato per poter<br />

rielaborare la versione antica e reinventare<br />

quella moderna.<br />

Non tutti gli sono grati, perché “ha fatto l’Italia”,<br />

ma anche per altri due meriti<br />

Ha lanciato il rosso;<br />

Ha inventato<br />

l’abbigliamento casual.<br />

Garibaldi è il solo, l’autentico, il vero inventore<br />

dell’ abbigliamento casual, non perché si vesta<br />

a caso, anzi per l’opposta ragione. Egli sapeva<br />

valutare perfettamente il valore simbolico e la<br />

popolarità di una moda.<br />

“I Mille” furono chiamati i Garibaldini, e già<br />

in questo nome si nota il genio della semplifi<br />

cazione comunicativa, dato che in realtà<br />

partirono in milleottocento.<br />

Secondo alcuni la camicia rossa fu utilizzata<br />

in quanto il generale, per via delle ristrettezze<br />

economiche della spedizione, abbia acquistato<br />

una partita di tela avanzata per fare le<br />

divise e solo il caso ne abbia deciso il colore.<br />

Altre fonti fanno derivare il colore rosso<br />

dalle giubbe usate nel macello dagli operai<br />

nell’Uruguay per non imbrattarsi troppo di<br />

sangue.<br />

Quale colore più generoso, quale miglior simbolo<br />

di giovinezza, irregolarità, ardore, di una<br />

camicia larga e colorata rispetto alle rigorose<br />

divise dell’epoca?<br />

“Un look garibaldino”: più che un’uniforme<br />

precisa, uno stile ben identifi cabile che rappresentava<br />

un modo di essere, un’idea di una<br />

generazione decisamente giovanile.<br />

In mezzo alla rigidità delle uniformi regolari,<br />

spente e conservatrici, ecco il fi ammeggiare<br />

di una moda giovanile… il casual. Il casual<br />

di Garibaldi diventa una moda pacifi ca, gioiosa,<br />

un po’ ironica.<br />

E’ un modello di uomo a cui sentirsi vicino,<br />

senza risonanze guerresche né sospetti di<br />

violenza. Garibaldi. Uno dei più grandi personaggi<br />

della nostra storia, il grande costruttore<br />

di un’immagine, il genio dell’immaginario<br />

collettivo capace di vendere anche la propria<br />

immagine:<br />

• Camicia rossa con i bordi ricamati accuratamente<br />

di rosso e bianco.<br />

• Fazzoletto colorato annodato al collo con<br />

un lembo triangolare lasciato cadere.<br />

• Un poncho che richiamava l’America Latina<br />

(la lotta per la libertà dei popoli ).<br />

• Blue jeans in quanto di tela forte, resistente,<br />

che non si logorava facilmente.<br />

• Cappello di velluto rosso cilindrico senza<br />

falde.<br />

• Orologio a cipolla da taschino.<br />

Superate le soglie del XXI sec., il mito indelebile<br />

ritorna a essere ancora vivo nell’età contemporanea<br />

attraverso il nostro estro e la fantasia.<br />

Da qui abbiamo deciso di ambientare il nuovo<br />

Garibaldi del 2007 nella frenetica Grande Mela<br />

aspettando la metropolitana vestito come un<br />

punk dalla cresta tricolore, dal mantello in vinile<br />

e ai piedi un paio di All Star griffate Garibaldi<br />

on the road o in sella di una Ducati con<br />

chiodo e texani, fi no all’estremo rifugio in una<br />

discarica con la sua tanto amata Anita vestita<br />

con un bustier in pizzo e autoreggente a rete.<br />

Il progetto è stato proposto e poi seguito rispettivamente<br />

dai professori Stefania Grossi,<br />

Galliano Crinella e Dino Mengozzi.<br />

Il percorso della progettazione si è sviluppato<br />

in diversi gruppi di lavoro, i quali hanno scelto<br />

temi personali legati ai periodi della sua vita.<br />

I temi principali scelti sono stati due:


Giuseppe Garibaldi monumentale (versione antica);<br />

Giuseppe Garibaldi on the road (versione<br />

moderna), alla quale hanno lavorato i seguenti<br />

studenti: Gabriele Minelli, Ilaria Salamone, Sonia<br />

Pazzaglia, Marina Russo, Giacomo Moretti,<br />

Enrico Di Paoli, Eva Maria Vanderdis.<br />

L’incontro di Teano con il re Vittorio Emanuele<br />

II, (versione antica), opera di: Camilla Tassi,<br />

Fabiola Rotatori, Silvia Negosanti, Sara Ro-<br />

mani); La morte di Anita (versione antica); la<br />

morte di Anita (versione moderna “in discarica”),<br />

opera di: Eugenia Cozzolino, ErikSalaris<br />

a, Elisabetta Bosio, Rebecca Adami,<br />

Maria Rosaria Fiorentino, Flavia Di Cuonzo,<br />

Ariola Krakulli.<br />

Giuseppe Garibaldi a Caprera (l’ultimo periodo<br />

della sua vita), opera di: Cristina Canfora, Laura<br />

Ferrucci, Stefania Carreri.<br />

fanoinforma.it<br />

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Essere giovani<br />

BON BON ART CAFÈ<br />

LA FESTA<br />

DELLE FESTE<br />

i commenti<br />

A cura di<br />

Nicola Romani<br />

FABRIZIO TOSI (libero professionista)<br />

Sono un habitué del locale, ci sono praticamente<br />

cresciuto qua dentro, è un posto dove<br />

si incontra sempre bella gente ed è sempre un<br />

piacere essere qui… Che buoni propositi ho per<br />

l’anno nuovo? Hehehe, mi auguro un buon anno<br />

soprattutto dal punto di vista lavorativo”.<br />

FEDERICA MEI (studentessa)<br />

LETIZIA PETRINI (studentessa)<br />

ILARIA BUSCA (studentessa)<br />

SIMONA ZONGHETTI (studentessa)<br />

“Noi invece dell’anno appena trascorso salviamo<br />

solo l’estate perché, avendo sostenuto la<br />

maturità, prima eravamo troppo prese con lo<br />

studio mentre poi fi nalmente sono arrivate feste,<br />

divertimento e spensieratezza. Per il 2008?<br />

Solo il meglio per l’Università appena iniziata e<br />

per gli esami ancora da sostenere, ma anche<br />

viaggi, lavoro, e amore per tutti”.<br />

Venerdì 4 gennaio 2008 tutti al Bon Bon Art Café<br />

per la tradizionale festa di inizio anno che si ripete<br />

da quarant’anni a questa parte, puntualmente,<br />

sempre prima dell’Epifania che, tristemente,<br />

com’è noto ogni festa porta via. Noi di Fanoinforma<br />

ovviamente non potevamo mancare a questo<br />

appuntamento, anche perché, soprattutto dai<br />

curiosi quali siamo, prima di rimetterci al lavoro<br />

non potevamo trovare luogo migliore per chiedere<br />

impressioni e pareri sull’anno appena trascorso<br />

e che cosa la gente si aspetta dal nuovo anno,<br />

ancora tutto da scoprire. Le nostre indagini, però,<br />

non potevamo non iniziarle senza rivolgere qualche<br />

domanda ai proprietari del Bon Bon, cercan-<br />

LORENZO TUFANO (studente)<br />

MICHELE SANCHIONI (studente)<br />

“Il Bon Bon ci piace, c’è sempre molta gente,<br />

è un punto di riferimento per noi, e così quando<br />

siamo liberi dai nostri impegni sportivi ci<br />

piace venire qui assieme ai nostri amici per<br />

fare serata e divertirci tutti assieme. Cosa ci<br />

aspettiamo per il 2008? Beh… che sia unico<br />

come quello appena passato, davvero indimenticabile.”<br />

do di carpire i segreti di questo locale, da sempre<br />

punto di riferimento per la gente proprio perché<br />

sempre in grado di sorprendere… “Questa festa<br />

– dice Francesco del Bon Bon (nella foto a sinistra<br />

con il padre Athos) – è una tradizione che<br />

vogliamo mantenere per ringraziare tutti gli affezionati<br />

del nostro locale e come sempre cercheremo<br />

di rinnovarci, per garantire il meglio a tutti<br />

i nostri clienti. Quest’anno – prosegue Francesco<br />

– fi no a maggio avremo ogni Sabato i 3 Fabolous<br />

DJ’s, senza tenere conto poi di tante sorprese per<br />

le altre serate, che varieranno in base alle festività<br />

del periodo, come ad esempio a Carnevale. Per<br />

l’estate invece abbiamo intenzione di continuare<br />

la collaborazione con Miu J’adore, CSI, Bagni<br />

Carlo ed i ragazzi di Lapannalavuoi sotto il segno<br />

dello spirito di amicizia che ci unisce, ripetendo<br />

assieme ad altri locali la fantastica esperienza<br />

della Notte fanese.” L’animazione della festa,<br />

come detto, sono stati i 3 Fabolus Dj’s, nome del<br />

simpatico gruppetto di amici composto da Nicola<br />

Albertini alias “Niki” amante del “Brit pop” e<br />

“Indie”, Davide Nobilini alias “Davidn” con la<br />

passione per l’”Electro house”, e “Sir Joe” pseudonimo<br />

di Sergio Nicolai con la mania del “Vocal<br />

house”, tre dj appunto che a turno si alternano<br />

alla consolle sfoderando tutta la loro bravura.<br />

“Niki” mi dice che i 3 Fabolous Dj’s sono nati per<br />

hobby – “Siamo tutti appassionati di musica, e<br />

l’idea è partita da “Sir Joe” e Davide, abbiamo<br />

messo assieme i nostri risparmi per comprare<br />

l’attrezzatura ed iniziare a farci pubblicità, Francesco<br />

è stato il primo che ha creduto in noi facendoci<br />

esibire un Sabato ogni tanto, poi, visto che<br />

funzionava, tutti i sabati”.


IL CSI ALL’HOPS!<br />

Quelli dei VALORI<br />

A cura di Marco Zeppi<br />

All’Happy Hops Venerdì 23 novembre è stata una delle serate invernali organizzate da Matteo<br />

Renzi dei Bagni Carlo per mantenere vivi anche nella “brutta” stagione i rapporti dell’estate<br />

in spiaggia. Perché avere l’ombrellone ai Bagni Carlo vuol dire non solo condividere la stessa<br />

ombra e lo stesso sole, ma anche attività sportive, cene e feste che creano rapporti che non sono<br />

semplicemente di buon vicinato, ma di amicizia.<br />

La serata è cominciata con un aperitivo al Bon Bon, per proseguire all’Hops con una ricca cena<br />

a buffet curata da Christian del Movida Staff e poi con l’animazione musicale di SirJoe (Sergio)<br />

dei 3fabulousDJS.<br />

Matteo Renzi: “Quella tra Bagni Carlo, Bon Bon art cafè, Movida Staff e CSI Fano è una collaborazione<br />

che non si basa su contratti ma sull’amicizia: dura da sempre e non c’è bisogno di<br />

rinnovare gli accordi ogni anno, è una cosa naturale.”<br />

Uno dei principali collanti che rendono le conoscenze estive meno superfi ciali di una lettura sotto<br />

l’ombrellone è lo sport: così a questa serata hanno partecipato i responsabili e i ragazzi del CSI<br />

(Centro Sportivo Italiano) di Fano, che hanno scelto gli impianti sportivi e le strutture dei Bagni<br />

Carlo come base per l’estate.<br />

I campi recintati dei Bagni Carlo sono infatti una delle strutture dove si svolgono i tornei estivi di<br />

beach-volley e di beach-tennis, parte dei proventi dei quali, quote di partecipazione e sponsorizzazioni,<br />

sono devoluti in benefi cenza.<br />

Francesco Paoloni, responsabile di Fano per il Centro Sportivo Italiano: “Quella del CSI è una<br />

realtà amatoriale, non professionistica: noi siamo quelli che crediamo nei valori dello sport. Organizziamo<br />

anche in inverno tornei di tanti sport, principalmente di calcio (30 squadre), calcetto<br />

(35 squadre) e pallavolo (14 squadre), che muovono ogni fi ne settimana circa 600 persone; tutti<br />

quelli che partecipano non lo fanno con uno spirito di agonismo esasperato, come può capitare<br />

nello sport professionistico, ma solo con la voglia di divertirsi. Quest’anno abbiamo contato 6064<br />

tesserati con 76 Società Sportive affi liate; nel 1994 le Società erano 23 con 1493 tesserati. Un<br />

bel passo avanti. Le Società che fanno parte del CSI praticano quasi tutti gli sport e si affi liano a<br />

noi perché siamo un organo del CONI, così ottengono riconoscimento uffi ciale con le conseguenti<br />

agevolazioni fi scali.<br />

La nostra Associazione vive grazie all’attività volontaria di alcuni ragazzi, che ringrazio tutti, che<br />

si impegnano a tenere aperta la sede quattro giorni alla settimana e che operano in mansioni di<br />

segreteria, organizzazione, promozione e animazione dell’attività sportiva. Abbiamo attivato anche<br />

progetti per i volontari e le volontarie del servizio civile nazionale: è questa una grande opportunità,<br />

sia per i giovani che hanno modo di sensibilizzarsi alle tematiche sociali, sia per l’Associazione, che<br />

può fruire delle loro giovani energie. Inoltre collaboriamo con il Comune e con le Circoscrizioni, in<br />

particolar modo la prima, le seconda e la terza, ma ci avvaliamo anche dell’aiuto di sponsor privati,<br />

più che altro amici, che ringrazio tutti perché ci permettono di continuare la nostra attività.”<br />

fanoinforma.it<br />

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Speciale Carnevale<br />

Il Leo Club al Teatro della Fortuna di Fano<br />

Benefi cenza a Teatro<br />

ED È TUTTO ESAUR<strong>IT</strong>O!<br />

A cura di Roberta Corbelli<br />

Teatro, divertimento e benefi cenza sono stati<br />

gli ingredienti fondamentali che hanno reso<br />

vincente la formula della festa inaugurale del<br />

Carnevale 2008.<br />

A fare da sfondo la magnifi ca cornice del Teatro<br />

della Fortuna che, grazie a questa occasione<br />

concessa sotto il patrocinio del Comune<br />

di Fano, nella persona dell’Assessore alle Politiche<br />

giovanili Mirco Carloni, ha ritrovato la<br />

sua tradizione popolare: un teatro accessibile<br />

a tutti e soprattutto ai giovani, per molti dei<br />

quali la serata ha rappresentato il primo ingresso<br />

a Teatro.<br />

L’organizzazione ha visto la collaborazione<br />

tra Fondazione Teatro<br />

e Leo Club Fano, che devolverà i<br />

proventi della festa per il rimodernamento<br />

e l’ampliamento dei servizi<br />

della Biblioteca Federiciana.<br />

“Un altro importante service che il Leo Club Fano<br />

aggiunge alla nutrita serie di attività in favore<br />

della nostra città – ha ribadito l’attuale Presidente<br />

Federico Migliori. Ho assunto di recente<br />

la “ guida” del Leo, subentrando a Mattia Tarsi<br />

che ne è stato il fondatore e che mi ha lasciato<br />

in eredità un gruppo di giovani fortemente motivati<br />

a lavorare con passione ad iniziative del genere.<br />

E questa serata lo conferma: 15.000 euro<br />

per 330 biglietti venduti nel complesso tra cena<br />

di gala e after dinner, cui si aggiungono 5.000<br />

euro derivanti dalla divertente messa all’asta<br />

delle magliette dei giocatori del Milan. Per un<br />

totale di 20.000 euro che, al netto delle spese,<br />

raggiungono e forse superano il traguardo sperato<br />

dei 10.000 euro”.<br />

Maglia di Kakà aggiudicata all’asta (magistralmente<br />

condotta dal DJ Minuz, animatore della<br />

serata) per 600 euro ad Andrea Urbani di Guerrino,<br />

pasticceria Catering e Banqueting, maglie<br />

di Ambrosini e Gattuso acquistate per 300 euro<br />

da una misteriosa maschera di conte, maglia<br />

di Kalaoze aggiudicata per 400 euro da Stefano<br />

Cordella di Anteprima Promotion, maglia di Maldini<br />

battuta all’asta per ben 2000 euro da Daniele<br />

Carboni della Nautilus, ed infi ne… maglia<br />

di Pato acquistata in società dagli “irriducibili”<br />

Stefano Cordella e Andrea Urbani, che ha precisato:<br />

“Sono uno Juventino sfegatato, ma per<br />

Fano si fa questo ed altro. I proventi dell’asta<br />

andranno per un buonissimo fi ne: comprare le<br />

attrezzature per la biblioteca federiciana. In<br />

questo caso conta la fede cittadina, più che<br />

quella calcistica, conta la “fanesità”. Questa<br />

serata trasmette “fanesità” al cento per cento:<br />

la bella gente, i costumi, un teatro così suggestivo,<br />

la cena di gala, i balli… vivere questa<br />

serata è sicuramente emozionante. Penso che<br />

non ci siano tante possibilità di poter godere di<br />

una occasione come questa per cui al diavolo<br />

tutte le polemiche di questi giorni e gli scettici<br />

che l’hanno ostacolata. Qui la gente è bellissima,<br />

educata e sa vivere queste manifestazioni.<br />

Un grande merito va all’organizzazione che sta<br />

facendo un ottimo lavoro, anzi eccezionale”.<br />

Così Mattia Tarsi, fondatore ed ex Presidente<br />

del Leo Club Fano, parla dell’impegno dei “suoi”<br />

ragazzi: “Ho fondato il Leo Club nel febbraio del<br />

2006 ed è stato per me motivo di grande orgoglio<br />

perché si tratta di un gruppo di ragazzi che ha<br />

tanto entusiasmo e passione. Questa sera abbiamo<br />

dimostrato di essere dei “giovani bene”,<br />

ma non nel senso di “ricchi”, quanto di giovani<br />

che hanno voglia di “fare bene”, che vogliono<br />

crescere e dare un supporto alla città. Spero che<br />

questa serata sia un punto di partenza e non di<br />

arrivo, per cui auspico nel tempo altre importanti<br />

iniziative a favore della città e ringrazio<br />

tutti coloro che hanno contribuito a decretare il<br />

successo di questa festa.”<br />

“La serata sta andando molto bene – ha commentato<br />

Simone Brunetti, - nonostante le polemiche<br />

dei giorni scorsi e i tentativi di strumentalizzazione.<br />

Con questa iniziativa, che ha visto<br />

la collaborazione del Leo Club Fano, abbiamo<br />

tentato di riprendere una antica tradizione: in<br />

passato erano infatti le associazioni private<br />

ad organizzare i veglioni. Noi stiamo cercando<br />

di fare lo stesso, aprendo il Teatro a proposte<br />

e progetti diversi, provenienti anche da altre<br />

associazioni. I miei più sentiti ringraziamenti<br />

allo staff del teatro che ha reso possibile tutto<br />

questo: le maschere, dirette in maniera meravigliosa<br />

da Cristina, i ragazzi della sicurezza,<br />

tutti i nostri tecnici da Marco Florio ad Angelino<br />

Ticchiati, il nostro Cristian Filippini, i ragazzi del<br />

botteghino Francesco, Antonella e Sonia. Un lavoro<br />

corale che ha portato ad un risultato così<br />

positivo per tutto il Teatro, che spero ritrovi un<br />

po’ di serenità”.


Soddisfatto l’Assessore alle Politiche<br />

giovanili Mirco Carloni, per<br />

il quale questo evento ha avuto<br />

il signifi cato di rendere il Teatro<br />

della Fortuna, una struttura realizzata<br />

con i soldi di tutti, effettivamente<br />

accessibile a tutti i<br />

cittadini e soprattutto ai giovani,<br />

per molti dei quali la serata è stata<br />

la prima occasione di vederne<br />

i magnifi ci ambienti. Secondo<br />

l’Assessore Carloni questo è stato<br />

il primo passo nella direzione di<br />

una maggiore apertura della città<br />

verso i giovani, cammino che<br />

si intende proseguire dedicando<br />

espressamente loro strutture,<br />

come è appena stato fatto con la<br />

Casa della Musica, e manifestazioni,<br />

come quelle già avviate di<br />

Musicando e Fanote.<br />

fanoinforma.it<br />

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26<br />

Speciale Carnevale<br />

I vestiti della<br />

REGINETTA<br />

Con l’ago e col fi lo…<br />

verso un consumo consapevole<br />

A cura del Prof. Galliano Crinella<br />

Direttore del Corso in Design e discipline della Moda dell’Università di Urbino<br />

Si rinnova l’appuntamento con il “Fan Carneval”,<br />

edizione 2008, al quale partecipano<br />

anche quest’anno gli allievi del Corso di studio<br />

in Design della Moda dell’Università di<br />

Urbino “Carlo Bo”, con abiti molto originali<br />

ispirati alla festa del Carnevale. Vi hanno<br />

lavorato, guidati dalla prof.ssa Stefania<br />

Grossi, docente di Disegno industriale, gli<br />

allievi del secondo anno di Corso, con un<br />

impegno che è tutto da elogiare, considerato<br />

anche il tempo limitato di cui hanno potuto<br />

disporre per la progettazione e la realizzazione<br />

degli abiti.<br />

Per i giovani studenti, che si preparano<br />

ad operare nel mondo della moda, è stata<br />

un’occasione utile per ideare, progettare e<br />

realizzare, a partire dai temi del gioco, del<br />

travestimento e dell’umorismo. In alcuni di<br />

loro sono tuttavia presenti stimoli ed in-<br />

fluenze che vengono dalla grande tradizione<br />

artistica occidentale.<br />

Alla richiesta di una breve descrizione dei<br />

loro lavori, hanno risposto così: “Abbiamo<br />

voluto affrontare, con il sorriso e lo spirito<br />

di queste feste nazionali, delle tematiche<br />

che al giorno d’oggi ci spaventano: l’inquinamento,<br />

la sovrapproduzione e il faticoso<br />

smaltimento dei materiali di rifiuto, molto<br />

spesso tossici. Così, insieme all’ago e al<br />

filo, ci siamo trovati a maneggiare strumenti<br />

come il martello e la colla per plasmare<br />

materie plastiche e metalliche, facendo<br />

rinascere materiali che ci circondano nella<br />

vita quotidiana e cercando di spingerci<br />

verso un consumo consapevole non solo dei<br />

prodotti della nostra società ma anche quelli<br />

della nostra creatività”.<br />

Si è trattato, per una formazione che si basa<br />

sul principio del saper fare, di una buona<br />

esercitazione che ha visto i giovani molto attivi<br />

e partecipi, in attesa della serata in cui<br />

sarà scelta la Reginetta del Carnevale, giovedì<br />

31 gennaio presso lo stesso Alberone di<br />

Cartoceto, quando gli abiti ora esposti nelle<br />

vetrine di Fano potranno essere di nuovo<br />

ammirati. Nell’occasione, un’apposita Giuria<br />

presieduta da Domenico Spaggiari premierà,<br />

con la collaborazione della “All Gold” di Fossombrone,<br />

i tre abiti ritenuti migliori per la<br />

creatività e i motivi ludici evocati.<br />

Per l’Ateneo urbinate si tratta di un positivo<br />

esempio di collaborazione con un evento<br />

significativo del territorio in cui esso si trova<br />

ad operare.<br />

I vestiti creati dagli studenti<br />

dell’Università di Urbino li potete<br />

trovare esposti in una ventina di<br />

negozi del centro storico di Fano, fi no<br />

alla serata della fi nale del concorso.


“Una buona esercitazione che<br />

ha visto i giovani molto attivi e<br />

partecipi, in attesa della serata<br />

in cui sarà scelta la Reginetta<br />

del Carnevale, giovedì 31 gennaio<br />

presso l’Alberone di Cartoceto,<br />

quando gli abiti ora esposti nelle<br />

vetrine di Fano potranno essere<br />

ulteriormente ammirati”<br />

fanoinforma.it<br />

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28<br />

Speciale Carnevale<br />

IL CARNEVALE AVRÀ LA S<br />

A cura di Paola Zeppi<br />

Il percorso della Reginetta del Carnevale iniziò<br />

nel 2000 in occasione di una festa degli Evergreen,<br />

un gruppo di fanesi che organizzava appunto<br />

gite e feste. Oggi siamo giunti alla sua<br />

ottava edizione, per merito di un fortunato successo<br />

che è cresciuto nel tempo, anche grazie<br />

a collaborazioni via via sempre più ampie, che<br />

hanno sempre visto nel Ristorante L’Alberone<br />

di Euro Roscini il luogo delle relative incoronazioni.<br />

Il marchio registrato della Reginetta<br />

del Carnevale è infatti di proprietà dell’Alberone,<br />

che gestisce l’iniziativa attraverso l’associazione<br />

culturale “Pepefresco”, creata da<br />

un gruppo di persone che vivono da Fano a<br />

Fermignano e che si son poste l’obiettivo di divulgare<br />

la bellezza in tutte le sue espressioni.<br />

Da qualche anno l’iniziativa può contare anche<br />

sull’importante collaborazione dell’Università<br />

di Urbino, Corso di Laurea in Design e Discipline<br />

della Moda, tanto che la presente edizione,<br />

come avete potuto vedere nelle pagine<br />

precedenti, ha visto un’esposizione di ben 28<br />

abiti appositamente creati dagli studenti del<br />

secondo anno di corso, di cui 18 sono in gara<br />

quest’anno, e verranno valutati e premiati da<br />

un’apposita giuria tecnica -presente in sala la<br />

sera del 31 Gennaio prossimo- che sarà composta<br />

dai seguenti membri, organizzatori e non<br />

dell’iniziativa: Domenico Spaggiari (Presidente),<br />

Prof.ssa Stefania Grossi (coordinatrice),<br />

Prof. Galliano Crinella, Prof. Fiorangelo<br />

Pucci, Margherita Campanella, Stefano Zaffi -<br />

ni, Ilva Sartini, Fabio Pedini.<br />

Un’altra giuria avrà invece il compito di eleggere<br />

la Reginetta, che verrà premiata dopo<br />

aver raggiunto il massimo dei voti sia da parte<br />

della giuria suddetta, sia da parte di quanti<br />

da casa l’avranno votata attraverso l’invio al<br />

Giovanna<br />

Conelli<br />

Resto del Carlino di appositi tagliandini. La<br />

vincitrice potrà così prendere parte di diritto<br />

anche alla fi nale nazionale di Miss Carnevale,<br />

al cui concorso verrà affi ancata anche da altre<br />

due ragazze fi naliste la sera del 31 gennaio,<br />

ovvero dalla seconda ragazza che avrà ottenuto<br />

il massimo di voti, e da una ragazza scelta<br />

dall’organizzazione. Il percorso di selezione<br />

al concorso fanese, infatti, prevede che delle<br />

ragazze si possano iscrivere anche all’ultimo<br />

minuto, pertanto, non potendo queste ricevere<br />

gli stessi voti da casa rispetto alle prime<br />

ragazze iscritte, potrebbero comunque essere<br />

scelte dall’organizzazione per merito di particolari<br />

velleità. Le stesse fi naliste che vedete<br />

fotografate in queste pagine, in effetti, potrebbero<br />

avere delle altre concorrenti la sera della<br />

fi nale, quindi invitiamo tutti a partecipare alla<br />

fi nale del 31, che ricordiamo si terrà presso il<br />

Ristorante l’Alberone.<br />

Euro Roscini approfi tta dell’occasione per ricordare<br />

che l’Alberone è anche “I Bellissimi”,<br />

“I concerti d’autunno”, “Rassegna di fi sarmo-<br />

Silvia<br />

Franceschetti<br />

Silvia<br />

Capone<br />

niche” e “Speciale Sposi”: tutte le coppie di<br />

futuri sposi sono infatti invitate al suo ristorante<br />

il prossimo 10 Febbraio, per trascorrere<br />

un bel pomeriggio all’insegna di abiti, fi ori,<br />

bomboniere... e quant’altro serva per organizzare<br />

al meglio il giorno del fatidico sì!<br />

Claudia<br />

Zannillo<br />

Julia<br />

Scaglioni<br />

Elisa<br />

Biagiotti


UA OTTAVA REGINETTA<br />

Chi vincerà? Per scoprirlo siete tutti invitati la sera<br />

del 31 gennaio presso il Ristorante l’Alberone di Cartoceto<br />

oppure visitate il nostro sito www.fanoinforma.it a partire dal 1° febbraio<br />

Valentina<br />

Capellacci<br />

Federica<br />

Mei<br />

Chiara<br />

Serfi lippi<br />

Giulia<br />

Morelli<br />

Gloria<br />

Biondi<br />

Ramona<br />

Salomoni<br />

Martina<br />

Malvagi<br />

Sonia<br />

Astolfi<br />

Svitlana<br />

Patsalyuk<br />

fanoinforma.it<br />

29


30<br />

Casi di successo<br />

Pulirapida<br />

Non solo pulizie<br />

di Valentina Carboni<br />

“Pulito e veloce”: uno slogan che non lascia<br />

spazio a fraintendimenti e che fa subito centro.<br />

Una realtà che conta oggi quasi 1000 dipendenti<br />

e che in 20 anni è cresciuta a ritmi smisurati:<br />

tutto questo è Pulirapida, un’azienda di<br />

servizi di pulizie che ha la propria sede legale<br />

ed amministrativa a Rosciano di Fano, in via<br />

Avogadro. Nata nel 1987 dall’intuito di Mauro<br />

Papalini, attuale titolare e direttore generale<br />

della S.r.l, uno dei tanti che partendo da zero<br />

si è rimboccato le maniche iniziando dall’esperienza<br />

acquisita nel settore, da semplice impiegato.<br />

Lavorava lui stesso presso una impresa<br />

di pulizie, si è licenziato, poi ha iniziato il primo<br />

lavoretto in proprio; così sono arrivate le prime<br />

commissioni ed i primissimi dipendenti. Fino ad<br />

arrivare ad oggi: a supporto degli uffi ci centrali<br />

sono state costituite delle unità periferiche, per<br />

garantire risposte immediate alle necessità e<br />

richieste dei clienti quali Bolzano, Pescara,


Bologna, Ravenna e Imola, Perugina, Varese<br />

e Busto Arsizio in Lombardia, nate in seguito<br />

alle acquisizioni di impegni lavorativi cospicui.<br />

“Partire dalle esigenze del cliente”, questa la<br />

fi losofi a che anima tutto il gruppo, che realizza<br />

pulizia, disinfestazione, sanifi cazione e disinfezione.<br />

Ecco i settori attraverso i quali si realizzano<br />

i servizi di Pulirapida: settore sanitario ed<br />

ospedaliero; scuole, asili; palestre, uffi ci, centri<br />

commerciali, ipermercati, punti vendita; aeroporti,<br />

valichi di frontiera e luoghi ad alto rischio;<br />

pulizie industriali nelle aree produttive; pulizie<br />

speciali quali lavaggi e trattamenti di tutti i tipi<br />

di pavimentazione, pulizie alle vetrate di qualsiasi<br />

tipi e altezze, pulizie post opere murarie.<br />

La grande espansione di Pulirapida risale agli<br />

ultimi 5 o 6 anni, da quando cioè l’azienda si<br />

è aggiudicata una serie di gare di appalti dell’Asl<br />

e del Municipio di Varese, dell’ospedale di<br />

Busto Arsizio, del Teatro alla Scala, del Teatro<br />

degli Arcimboldi e dell’Università di Venezia.<br />

Tra gli obiettivi specifi ci di Pulirapida rientrano<br />

oltre all’ingresso in nuove aree di mercato,<br />

la soddisfazione di tutte le parti interessate,<br />

l’assistenza al cliente, il rispetto dell’ambente<br />

e della normativa vigente anche in materia i<br />

sicurezza sul lavoro.<br />

“Ci hanno scelti per la competitività<br />

dei nostri servizi –<br />

sottolinea Natacha Magnoni,<br />

responsabile commerciale<br />

dell’azienda–<br />

e per la cura e la rapidità con cui svolgiamo<br />

il nostro lavoro, per la tecnologia all’avanguardia,<br />

per la qualità e le numerose certifi cazioni.<br />

Ci piace essere un gruppo affi atato, che collabora,<br />

passiamo anche del tempo assieme con i<br />

nostri impiegati, è un modo per conoscerci: ogni<br />

anno così, organizziamo dei viaggi aziendali, gli<br />

ultimi ad esempio in Marocco ed Egitto, di solito<br />

raccogliamo consensi positivi. Pulirapida è<br />

anche sponsor della Scavolini Basket e lo è stato<br />

per il giro d’Italia. I nostri clienti locali sono<br />

aziende di primaria importanza nel pesarese –<br />

conclude Natacha – quotate in borsa nei settori<br />

metalmeccanico, alimentare e farmaceutico”.<br />

ALESSANDRIA<br />

ANCONA<br />

AQUILA<br />

ASCOLI PICENO<br />

BOLOGNA<br />

BOLZANO<br />

CHIETI<br />

FORLI’ CESENA<br />

MACERATA<br />

MILANO<br />

NOVARA<br />

PERUGIA<br />

PESARO E <strong>URBINO</strong><br />

RAVENNA<br />

RIMINI<br />

ROMA<br />

TERAMO<br />

PESCARA<br />

VARESE<br />

VENEZIA<br />

VERBANIA<br />

fanoinforma.it<br />

31


32<br />

Interviste<br />

Don Lamberto Pigini<br />

Mettete semi<br />

perchè il bene si diffonda<br />

Fanoinforma.it ha intervistato Don Lamberto Pigini,<br />

un sacerdote che a partire dagli anni ‘50<br />

si è reso pioniere della formazione professionale<br />

- creando dei Centri di Formazione Professionale<br />

OSFIN- e l’insegnamento delle lingue straniere ai<br />

bambini a partire dall’età di 4 anni, e che attualmente<br />

è a capo di una realtà imprenditoriale che<br />

raccoglie aziende impegnate nei settori dell’editoria<br />

e della comunicazione multimediale.<br />

Don Lamberto, la Sua esperienza sembra fuori<br />

dal tempo e dalle ‘categorie classiche’…<br />

Innanzitutto non pensate di essere di fronte ad un<br />

personaggio, perché sono una persona normalissima,<br />

che ha solo avuto delle opportunità e tanto<br />

coraggio quasi da rasentare la pazzia.<br />

Erano i primi anni ’50, ero già prete, e mi trovavo<br />

a Castelfi dardo, la patria delle fi sarmoniche, che<br />

dava lavoro a 13000 dipendenti in tal settore,<br />

quando il 60% della popolazione lavorava nelle<br />

campagne. Purtroppo successe che arrivò la crisi,<br />

e allora migliaia di persone si trovarono disoccupate.<br />

Io intuii semplicemente cosa si poteva fare<br />

in quel momento per ridare loro mestiere: visto<br />

che non conoscevano nessun altro lavoro, aprii un<br />

centro di formazione professionale, prima a Castelfi<br />

dardo, e pian piano in tante altre città, trovandomi<br />

così coinvolto in una grande attività: in<br />

20 anni ho aperto 33 centri in 7 regioni, con 2000<br />

allievi l’anno da formare e qualifi care, perché<br />

Di Paola Zeppi<br />

Chi conosce realtà aziendali quali RAINBOW, ELI, EKO, TECNO-<br />

STAMPA, ROTOPRESS, GRAFICHE FLAMINIA, AIRONE e TECNO-<br />

COLOR forse non sa che fanno tutte parte di un unico grande<br />

gruppo, che ad oggi vanta un totale di dodici aziende, che tra<br />

breve ne acquisirà altre due, e che deve il suo nome - PIGINI<br />

GROUP - ad un grande imprenditore, ideatore ed innovatore,<br />

che, però, riconosce come unica chiave del successo delle<br />

proprie aziende tutti i grandi uomini che, giorno dopo giorno,<br />

lo hanno accompagnato nel suo lavoro, condividendo con lui<br />

pochi punti fermi, ma fondamentali: rettitudine assoluta, massimo<br />

rispetto umano, sacralità del lavoro.<br />

vede, ieri come oggi, e sarà sempre così, quando<br />

un lavoratore conosce bene una professione<br />

un impiego lo trova di certo. Motivi economici e<br />

sindacali ci costrinsero purtroppo a chiudere l’attività<br />

per evitare il fallimento, poi però, anche<br />

per continuare a dare lavoro alle persone rimaste,<br />

mi venne un’idea grazie ad un caro amico,<br />

psicolinguista, docente alla Sapienza di Roma,<br />

Prof. Renzo Titone. Lui mi disse “Se vuoi fare<br />

qualcosa di valido mettiti a insegnare le lingue<br />

ai bambini dai 4 anni in su, perché il bambino<br />

piccolo memorizza come un computer, ansioso di<br />

apprendere tutto”. Così divenni il primo in Italia<br />

a portare avanti questa teoria, pur contestata<br />

da tutti, soprattutto nelle scuole, quando invece<br />

il tempo mi ha dato ragione.<br />

A proposito di contestazioni, è sempre stato<br />

compreso dagli altri sacerdoti per questa sua<br />

attività?<br />

Questa domanda tocca qualcosa che sempre,<br />

anche se ora un po’ meno, ha rappresentato per<br />

me un motivo di profonda sofferenza. Io sono tanto<br />

legato a tutti i miei confratelli, però purtroppo pochissimi<br />

sacerdoti, nel tempo, mi hanno compreso;<br />

i vescovi sì, infatti se anche uno solo dei miei<br />

vescovi che sono succeduti nel tempo, mi avesse<br />

detto ‘lascia perdere questa tua vita’ io l’avrei<br />

fatto immediatamente. Penso che se nella mia<br />

vita avessi fatto solo S. Messe e dato benedizioni,<br />

I disegnatori Paolo Maria Frattesi di Jesi<br />

e Tommaso Gomez dal Sudamerica


trascorrendo il mio tempo libero studiando, sarei<br />

stato un prete ideale, eppure non l’ho potuto fare,<br />

perché l’opera messa in piedi era troppo grande.<br />

Quando dovemmo chiudere l’attività di formazione<br />

per motivi economici, il vescovo mi chiese di diventare<br />

parroco di Castelfi dardo, ma io gli dovetti<br />

rispondere che non me la sentivo per due motivi:<br />

sia perché era passato il Concilio vaticano II, ed io<br />

non l’avevo potuto seguire bene, sia perché avevo<br />

tantissimi debiti, e non avrei mai potuto dire alla<br />

Curia ‘Pensateci voi’, perché io mi sono sempre<br />

assunto la responsabilità delle mie azioni. In tutto<br />

il mio percorso, comunque, la mia più grande<br />

angoscia è stata dovuta al fatto di non essere<br />

diventato parroco, però, se uno allora mi dovesse<br />

chiedere, dal di fuori, perché porto la ‘cravatta’,<br />

risponderei anzitutto con un ricordo. Quando tanti<br />

anni fa andai alla fi era di Francoforte a presentare<br />

i miei libri a fumetti per bambini, riscontrai una<br />

grande attenzione generale, tanto che un grosso<br />

editore spagnolo volle fi ssarmi un appuntamento<br />

a Roma, dove avevo l’uffi cio, con due dei suoi<br />

collaboratori. Quando questi vennero a trovarmi,<br />

dopo un po’ mi avevano dimostrato molta fi ducia<br />

e dissi di essere un prete; i due si stupirono, e dopo<br />

avermi detto di essere uno appartenente alla Legio<br />

Mariae, l’altro all’Opus Dei, mi dissero però di aver<br />

fatto benissimo a non dire di essere un prete al<br />

loro Presidente, perché questi era un massone e<br />

non avrebbe mai acconsentito all’appuntamento…<br />

Io non ho mai ‘sbandierato’, in questa mia<br />

attività, il fatto di essere un prete, sia dunque –da<br />

un lato- per evitare che l’attività stessa potesse<br />

esserne danneggiata, sia –d’altro lato- per non<br />

sfruttare la mia posizione che ben altre fi nalità e<br />

l’azienda avrebbe dovuto ‘farsi da sola’.<br />

L’attività imprenditoriale è stata il mezzo di<br />

quella apostolica? ‘Dalle opere vi riconosceranno...’<br />

Non faccio questo lavoro direttamente per la pastorale,<br />

questo lo fanno le parrocchie. Io mi sono<br />

semplicemente fatto sempre ispirare dal punto<br />

numero 43 del Concilio Vaticano II, che riporta<br />

che il distacco che si constata in molti fra la fede<br />

che questi professano e la loro vita quotidiana è<br />

annoverato tra i più gravi vizi del nostro tempo,<br />

infatti le attività professionali e sociali che sono<br />

a vantaggio del prossimo hanno insito un aspetto<br />

religioso, indirettamente di preghiera. Pensate<br />

per esempio a cosa ha fatto Don Bosco…<br />

Ricorda con più partecipazione i campeggi coi<br />

giovani o i volti grati dei disoccupati di Castelfi<br />

dardo che si sistemavano grazie alla formazione<br />

ricevuta?<br />

Io ho passato tanti anni in mezzo ai giovani, nei<br />

campeggi in montagna, ed in quei momenti ho<br />

imparato tante cose, soprattutto come interessare<br />

i ragazzi stessi seduti nel prato mentre i grilli<br />

saltavano accanto a loro come potevo catturare<br />

la loro attenzione? Fondamentalmente i giovani<br />

hanno bisogno di attenzione, ed occorre insegnare<br />

loro sin da piccoli.<br />

Per quanto riguarda invece il senso di gratitudine<br />

altrui, posso solo dire che invece ho il rimorso di<br />

non aver fatto abbastanza, e che quando qualcuno<br />

mi dice grazie mi sento addirittura a disagio,<br />

perché il Vangelo dice: se hai fatto tanto, hai<br />

fatto quello che dovevi fare, noi siamo solo dei<br />

servi inutili.<br />

Come pensa di dare continuità a quanto ha<br />

generato? Sia imprenditorialmente che come<br />

apostolato.<br />

Nel rispetto totale dei tanti giovani che hanno<br />

creduto e credono nelle nostre aziende, per dare<br />

continuità al loro lavoro, ho creato una Fondazione,<br />

così mi auguro che l’attività possa andare<br />

avanti. Io ho fi ducia nei miei più diretti collaboratori<br />

perché lavorano con rettitudine, nel massimo<br />

rispetto dei dipendenti e considerano il lavoro<br />

un’entità sacra, che, come tale, va sempre difesa<br />

e portata avanti.<br />

Sta sviluppando un fumetto altrettanto valido<br />

come le Winx usando l’immaginario maschile?<br />

I cartoni animati giapponesi al riguardo sono<br />

oltremodo deleteri. Io sono sempre stato spaventato<br />

dalla comunicazione proveniente dai paesi<br />

lontani, dal contenuto affatto morale, inneggiante<br />

la violenza, la vendetta, gli omicidi. Tutto<br />

questo non può che generare il male, l’odio ed il<br />

rancore. Su tutto ciò mi sentivo incapace, se non<br />

che, quando mi capitò di incontrare quello che<br />

poi diventò il creatore delle Winx, ovvero Iginio<br />

Straffi , che aveva lavorato in Francia, la prima<br />

ad aver lavorato nel campo dell’animazione, posso<br />

dire che la casualità, ma anche e soprattutto<br />

tanta buona volontà, ci spinsero verso quello<br />

che ora è diventato un vero e proprio successo<br />

mondiale. Ne sono felice, perché io non ho mai<br />

imposto nulla, però mi sono sempre raccomandato<br />

di seguire dei valori pedagogici in tutte le<br />

nostre attività, per mettere dei semi affi nchè il<br />

bene si diffonda. I personaggi dei nostri cartoni<br />

sono alla ricerca di valori quali famiglia, amicizia<br />

e solidarietà, ed anche i nuovi personaggi<br />

che presto usciranno sotto il nome di Huntik, più<br />

ispirati all’immaginario maschile, sono certo che<br />

non saranno da meno…<br />

Oggi il sistema di vita nega la natura; non si può<br />

aver fi gli all’età giusta, per loro e per noi, per<br />

sopravvivere il lavoro resetta ogni parvenza di<br />

focolare domestico. E poi, non crede che gli<br />

storici, tra qualche secolo, vedendo il numero<br />

di aborti propri del mondo occidentale e indotti<br />

in quelli in via di sviluppo, si faranno un’idea di<br />

noi più veritiera di quanto noi ci illudiamo oggi?<br />

Non crede che sarebbe sano per tutti, laici e<br />

cattolici, aprire gli occhi aiutati da una campagna<br />

di comunicazione adeguata?<br />

Io credo che la maternità, come lo è per la donna,<br />

dovrebbe tornare ad essere il fulcro della<br />

società, come lo era ai tempi della civiltà contadina,<br />

quando i fi gli venivano considerati una<br />

benedizione di Dio ed erano al centro di tutto.<br />

Oggi purtroppo il fare economico ha delle leggi<br />

che appaiono ferree ai più, e questo è senz’altro<br />

un argomento che meriterebbe un dibattito<br />

a sé. Posso solo dire, anche riguardo all’aborto,<br />

che tutto è coperto da un errore assurdo di base,<br />

che fa parlare solo il ‘diritto della ‘donna’, mentre<br />

tace il ‘diritto del ‘bambino’, il ‘diritto alla vita’.<br />

Secondo me il segreto di tutto risiederebbe nel<br />

partire dalle coscienze.<br />

Quali elementi orientano dunque tutti i giorni le<br />

linee di sviluppo della PiginiGroup?<br />

Come dovrebbe essere nella vita, così nel lavoro:<br />

rettitudine, serietà, impegno, studio ed intelligenza.<br />

L’editore di fanoinforma.it<br />

in visita alla Tecnostampa<br />

fanoinforma.it<br />

33


34<br />

Speciale Sport&Benessere<br />

Provincia<br />

Alma Juventus Gin<br />

A cura di Nicola Romani<br />

La Storia<br />

La prima società ginnica fanese fu la “Negusanti”,<br />

che nel 1904 prese il nome di Alma<br />

Juventus ed iniziò una attività regolare imitando<br />

i “cugini” pesaresi che nel 1898 avevano costituito<br />

la Vis. Tale attività proseguì fra incontri<br />

e concorsi fi no all’inizio del secondo confl itto<br />

mondiale.<br />

Terminata la guerra, la ginnastica a Fano fi nisce<br />

nell’oblio e per lunghi anni non trova più<br />

riscontri. Le uniche piccole cose sono dovute,<br />

negli anni sessanta, al prof. Aldo Zengarini che,<br />

al collegio S. Arcangelo, addestra i giovani per<br />

saggi sempre aprezzatissimi.<br />

Sarà proprio da alcuni suoi alunni che il 10<br />

agosto 1982 riprenderanno vita la ginnastica e<br />

l’Alma Juventus che si affi lierà alla F.G.I. (Federazione<br />

ginnastica d’Italia).<br />

Il primo Presidente fu Gherardo Tecchi, nominato<br />

poi nel 1988 consigliere nazionale e nel 2000<br />

vice-presidente vicario della federazione. Grande<br />

merito a Tecchi d’aver portato tecnici validi<br />

come Cocciaro e Shenderey, che in pochi anni<br />

hanno fatto decollare la società ai più alti vertici<br />

nazionali.<br />

Numerosi in questi anni i ginnasti e le ginnaste<br />

che vestiranno la maglia azzurra, con i fi ori<br />

all’occhiello della medaglia di bronzo al cavallo<br />

con maniglie, ai Campionati Europei di Ginevra,<br />

di Matteo Martinelli e la medaglia d’oro ai Campionati<br />

Italiani Assoluti al Corpo Libero di Davide<br />

Di Pumpo, allenati entrambi dal prof. Giuseppe<br />

Cocciaro. Nell’anno 2001 Tecchi, nominato Vice-<br />

Presidente della F.G.I., lascia la società, che vie-<br />

ne diretta tecnicamente dal prof. Marco Baioni<br />

con la presidenza del sig. Amedeo Tarsi.<br />

Nell’anno 2003 altro cambio ai vertici societari:<br />

subentrano alla direzione tecnica il prof.<br />

Giuseppe Cocciaro ed alla presidenza la sig.ra<br />

Adriana Cardinaletti. Nell’anno 2004 la nuova<br />

dirigenza acquista un capannone che adibirà<br />

a palestra, facendo costruire 3 buche paracadute<br />

ed allestendo l’impianto con attrezzature<br />

all’avanguardia.<br />

Nel luglio del 2005, la dirigenza decide di allargare<br />

ulteriormente l’impianto di circa 300 mq.<br />

facendolo arrivare quasi a 1000 mq., costruendo<br />

la quarta buca paracadute e raddoppiando,<br />

in pratica, tutte le attrezzature.


nastica<br />

RAFFAELLA ALESSANDRI (Insegnante)<br />

Quale tipo di ginnastica insegnate?<br />

Questo tipo di sport comprende diversi attrezzi<br />

e diverse specialità che per le femmine<br />

sono: Corpo libero, trave, parallele e volteggio,<br />

mentre per i maschi gli attrezzi sono sei:<br />

Corpo libero, volteggio, cavallo con maniglie,<br />

anelli, sbarra e parallele pari. Essi compongono<br />

i vari attrezzi sui quali ci confrontiamo<br />

nelle gare di livello regionale e nazionale e<br />

che man mano che si cresce richiedono diverse<br />

capacità a livello coordinativo e a livello<br />

di forza per eseguire esercizi che pian<br />

piano diventano sempre più diffi cili.<br />

ANGELA PICCOLI Insegnante)<br />

Che tipo di sviluppo fi sico e psichico dà ai<br />

bambini questo tipo di attività ginnica?<br />

Innanzitutto bisogna dire che la ginnastica<br />

artistica viene chiamata lo sport degli<br />

sport, nel senso che prepara anche ad<br />

affrontare altri tipi di attività aiutando a<br />

sviluppare la coordinazione, la destrezza, la<br />

mobilità articolare, l’equilibrio, ovvero tutte<br />

quelle componenti fondamentali che aiutano<br />

il bambino a crescere sano e robusto; dal<br />

punto di vista psicologico e emotivo è molto<br />

importante, e lo dimostra il fatto che con<br />

noi ci sono anche alcuni bambini diversa-<br />

mente abili che fanno ginnastica artistica,<br />

nei quali abbiamo notato notevoli miglioramenti<br />

sia dal punto di vista fisico che da<br />

quello psico emotivo. Aiutando i bambini<br />

anche alla socializzazione facendo gruppo,<br />

accresciamo anche l’autostima, ovviamente<br />

dietro tutto questo c’è il lavoro di insegnanti<br />

preparati, altamente qualificate, essendo<br />

tutti laureati presso la facoltà di Scienze<br />

Motorie di Urbino, tanto che Il nostro responsabile,<br />

Giuseppe Cocciaro, è titolare<br />

di cattedra presso la stessa facoltà, ed in<br />

passato anche allenatore della squadra nazionale<br />

maschile.<br />

MARA SCALABRONI (insegnante)<br />

Statisticamente qual è il numero di bambini<br />

e bambine che frequentano questo sport?<br />

Sono tantissimi perché non abbiamo solo il<br />

centro di Fano, ma anche altri a Cagli, Fossombrone,<br />

Sant’Ippolito, Tavernelle, Pietralunga,<br />

e quest’anno anche Mombaroccio<br />

Per un totale di oltre un migliaio di iscritti,<br />

ove prevalgono le femmine nei confronti dei<br />

maschi, anche se negli ultimi tempi abbiamo<br />

notato un aumento di iscrizioni da parte<br />

di quest’utlimi.<br />

Questo aumento è dovuto anche ad eventi<br />

sportivi di particolare rilievo come mondiali,<br />

europei o le ormai prossime Olimipiadi,<br />

oppure è dovuto anche al lavoro svolto?<br />

Probabilmente è più dovuto al fattore<br />

“passaparola” tra genitori, ai campioni:<br />

alle altre cose ci si interessa poi con<br />

il passare del tempo ed il proseguimento<br />

dell’attività.<br />

GERUNDO CARMEN (Insegnante)<br />

C’è un età per iniziare questo sport?<br />

Noi iniziamo con i bambini a partire dai 3<br />

anni con una attività psicomotoria di ginnastica<br />

generale, per poi passare alla ginnastica<br />

artistica preacrobatica con i bambini<br />

dai 5/6 anni in su; poi mano a mano, quando<br />

ci si appassiona particolarmente si può<br />

proseguire con l’agonistica e l’acrobatica,<br />

crescendo all’interno della palestra sino ai<br />

18/19 anni e se c’è la passione anche oltre,<br />

fi no ai massimi livelli.<br />

Fossombrone<br />

Piscina Comunale<br />

A.S.D. Amico dello Sport<br />

TEL. 0721 714840 - www.amicodellosport.it<br />

Corso nuoto bambini<br />

Lunedì e Giovedì 15,00-18,20 corsoA<br />

Martedì e Venerdì 15,30-18 corsoB<br />

Corso nuoto adulti<br />

Lunedì e Giovedì 9,30-10,30<br />

Lunedì e Mercoledì 19,15-20,15<br />

Aquagym<br />

Lunedì e Mercoledì 20,15-21<br />

Martedì, Giovedì e Sabato 10,30-11,15<br />

Venerdì 20-20,45<br />

Aquatraining<br />

Mercoledì 18,30-19,20<br />

Venerdì 19-19,50<br />

Nuoto Libero<br />

Lunedì 9,30-15 e 18,20-19,30<br />

Martedì e Giovedì 9,30-12 e 18-22<br />

Mercoledì 9,30-15 e 17-19,30<br />

Venerdì 9,30-15 e 18-22<br />

Sabato 9,30-12 e 15-18<br />

Riabilitazione in acqua<br />

Lunedì 10,30-11,30<br />

Martedì, Mercoledì e Venerdì 9,30-10,30<br />

Pre-Agonistica<br />

Lunedì 18,20-19,20<br />

Mercoledì 17-18<br />

Venerdì 18-19<br />

Pre-Parto<br />

Sabato 9,30-10,15<br />

Bebè (0-3anni)<br />

Sabato 16-17<br />

La struttura presenta anche una palestra che<br />

può essere prenotata per giocare a pallavolo.<br />

fanoinforma.it<br />

35


36<br />

Speciale Sport&Benessere<br />

Fano<br />

Baseball<br />

Squadre vincenti<br />

Nella città di Fano un gruppo di dirigenti, con<br />

a capo il presidente Luca Cecconi, sta portanto<br />

avanti da diversi anni con tanta passione la<br />

società del Baseball che comprende ben quattro<br />

squadre così suddivise: Serie B, categoria ragazzi,<br />

allievi e cadetti. La squadra, che disputa il<br />

campionato di serie B, è composta da giocatori<br />

di Fano con l’innesto graduale dei giovani che<br />

provengono dal nostro fi orente viviaio che ha dato<br />

alla Nazionale Italiana Cadetti e Juniores alcuni<br />

elementi come Ambrosini Riccardo, Barbaresi<br />

Mattia, Ambrosini Eugenio e Bucella Riccardo.<br />

Negli ultimi anni la squadra maggiore ha ottenuto<br />

notevoli risultati, nel 2006 ha disputato i play<br />

off per la promozione in A2, nel 2007 ha vinto la<br />

Coppa Italia di Serie B, conquistando un posto di<br />

tutto rispetto, nel Baseball Italiano, per la Società<br />

e per la città di Fano. Le squadre del settore<br />

giovanile, seguite da un gruppo di volenterosi<br />

dirigenti-genitori,<br />

disputano campionati regionali e spesso completano<br />

la loro stagione partecipando a tornei<br />

importanti come Parma, Rovigo, Montefi ascone,<br />

Pesaro, Potenza Picena e Cupramontana con buoni<br />

risultati specialmente la categoria ragazzi che<br />

proprio quest’anno ha vinto il torneo di Pesaro.<br />

Anche queste squadre hanno i loro campioncini<br />

come Berti Luca e Romiti Diego che hanno<br />

disputato, con La Nazionale Italiana Ragazzi, il<br />

Mundialito. Gli allenatori che seguono l’attività<br />

del Baseball Club Fano sono Rodolfo Furiassi di<br />

Pesaro, Alfredo Gonzalez e Renè Sabater di Cuba,<br />

Ciuccoli Andrea e Mazzanti Daniele di Fano coaudiovati<br />

dal nostro amico statunitense Douglas.<br />

Una nota particolare va alla ditta IMEA IMPIANTI<br />

di Calcinelli, nella persona di Graziano Tinti, che<br />

ha reso possibile tutto questo con il suo contributo<br />

nonchè all’Assessore allo Sport del Comune<br />

di Fano Simone Antognozzi, persona disponibile e<br />

sensibile alle problematiche dello sport fanese.<br />

Fano<br />

FUTSAL FANO<br />

CALCIO A 5<br />

In rimonta!<br />

Al momento di consegnare questo articolo per<br />

la stampa il girone di ritorno del campionato<br />

2007/2008 è appena cominciato. Bisogna dire<br />

che la squadra, dopo la precedente crisi di risultati,<br />

ha saputo ritrovarsi, e che, con alcuni<br />

cambiamenti a livello di organico che si sono<br />

resi necessari nostro malgrado per uscire dalla<br />

mancanza di risultati, è riuscita ad ottenere<br />

fi nalmente due bellissime vittorie, entrambe in<br />

trasferta. La prima a Montecchio, contro la squadra<br />

locale, e la seconda contro lo Strike Team.<br />

Queste vittorie hanno proiettato la squadra al<br />

terzo posto provvisorio in classifi ca, nonostante<br />

la successiva sconfi tta contro il Pietralacroce,<br />

squadra di Ancona, che attualmente occupa<br />

la piazza d’onore e che contende al Lucrezia (di<br />

Paio) la vittoria fi nale, ed i risultati ottenuti sono<br />

merito del lavoro svolto dai giocatori e dal tecnico,<br />

che non si sono mai lasciati andare di fronte<br />

alla scarsità dei risultati e ad alla precedente<br />

situazione in classifi ca, non certo delle migliori.<br />

Nell’ambiente ora si lavora con entusiasmo e<br />

serenità, innanzitutto per raggiungere il nostro<br />

obiettivo, che erano e rimangono i play off.<br />

A questo punto ci auguriamo tutti, giocatori e<br />

dirigenti, che ad assistere le nostre prossime<br />

partite, soprattutto quelle giocate in casa, ci<br />

possa essere sempre il cosiddetto ‘pubblico delle<br />

grandi occasioni’, così da dare a questo bellissimo<br />

sport quella visibilità che tanto merita<br />

e che “Fano” sembra non voglia dargli…forse<br />

perché ancora è uno sport giovane e che deve<br />

farsi largo tra gli altri, ben più radicati nel contesto<br />

sociale e nel pensiero delle persone, anche<br />

se noi vi assicuriamo che non è da meno!


Pesaro<br />

SPORT IN PROVINCIA<br />

Esercizio fi sico e socializzazione<br />

Intervista all’Assessore Provinciale allo Sport, Renzo Savelli.<br />

Di Valentina Carboni<br />

Nella nostra provincia la pratica sportiva coinvolge<br />

migliaia di individui di ogni età e condizione<br />

sociale. Lo sport viene trattato attraverso<br />

tutte le sue sfaccettature, non solo per la sua<br />

valenza di esercizio fi sico ma anche come occasione<br />

di socializzazione, veicolo di regole di civile<br />

convivenza e come supporto per l’integrità<br />

psico-fi sica di ogni individuo. E come dicevano<br />

i latini: Mens sana in corpore sano, appunto.<br />

Abbiamo incontrato l’assessore allo sport<br />

provinciale Renzo Savelli, che concilia questo<br />

impegno con altre importanti deleghe (Pubblica<br />

Istruzione, Commercio, Tutela dei Consumatori,<br />

Cooperazione Internazionale ed Educazione alla<br />

Pace) : ex insegnante, laureato in Lingue e Letteratura<br />

Moderna, appassionato di storia locale<br />

e per 33 anni consigliere ed amministratore a<br />

Fossombrone. “Nell’autunno 2007 la Provincia<br />

ha avviato - spiega Savelli - d’intesa con il<br />

Coni, il censimento delle strutture sportive pubbliche,<br />

di quelle scolastiche e di quelle private,<br />

che ci consentirà di predisporre per la prima<br />

volta una seria programmazione provinciale,<br />

e quindi di accedere ai fi nanziamenti regionali.<br />

Per questa ragione si sono svolti 3 incontri<br />

molto apprezzati (Pesaro, Carpegna, Fossombrone)<br />

per spiegare le ragioni dell’iniziativa e<br />

per rifl ettere sulle potenzialità turistiche legate<br />

all’impiantistica sportiva. Entro la primavera il<br />

censimento dovrebbe terminare anche con iniziative<br />

programmatorie sovracomunali richieste<br />

nei vari incontri.<br />

Il nostro panorama provinciale è<br />

connotato da una larga diffusione<br />

della pratica sportiva e da una capillare<br />

organizzazione in società<br />

che toccano tutte le discipline e<br />

tutti i settori, sia l’amatoriale che<br />

l’agonistico, per sport individuali e<br />

di gruppo, che hanno dato risultati<br />

importanti e talvolta altissimi.<br />

E’ il caso di ricordare ancora una volta il nome<br />

di Filippo Magnini, che continua a collezionare<br />

primati e medaglie, e quello delle splendide<br />

atlete della squadra femminile “Scavolini” di<br />

pallavolo, giunta al titolo di “campione d’inverno”.<br />

E questo solo per citare due delle tante<br />

eccellenze che abbiamo anche in altri sport e<br />

che per brevità tralascio, ma non dimentico, e<br />

che gli sportivi ben conoscono. Mi pare inoltre<br />

corretto ricordare che la UISP provinciale il 6 dicembre<br />

ha festeggiato i suoi 20 anni di attività<br />

e che quest’anno la UISP nazionale festeggerà i<br />

60 anni della sua costituzione”. Quali saranno<br />

gli appuntamenti importanti per il 2008? “Sotto<br />

l’aspetto sportivo vorrei ricordare – continua -<br />

che quest’anno avremo di nuovo il giro d’Italia<br />

nella nostra provincia con due pernottamenti,<br />

una tappa a cronometro (Pesaro – Urbino) e<br />

una in partenza da Urbania per Cesena. Questo<br />

evento, che costituisce certamente un motivo di<br />

grande soddisfazione per tutti gli sportivi della<br />

nostra provincia e che rappresenta un momento<br />

di altissima visibilità del nostro territorio, non<br />

sarà a costo zero poiché presuppone lavori di sistemazione<br />

delle strade dove transiterà il giro.<br />

Inoltre si ripeteranno alcuni appuntamenti<br />

sportivi diventati ormai<br />

garanzia di sicuro successo come i<br />

campionati mondiali di nuoto di Pesaro,<br />

quelli a Urbino, e la 6° edizione<br />

della “Colle marathon” Barchi-Fano,<br />

che nel giro di pochi anni è diventata<br />

fra le più prestigiose d’Italia”.<br />

Quanto incidono gli appuntamenti sportivi in<br />

termini di bilancio turistico? “E’ fuor di dubbio<br />

che gli appuntamenti sportivi – precisa<br />

Savelli - soprattutto quelli che si svolgono in<br />

bassa stagione, rappresentano un’occasione<br />

preziosa per destagionalizzare il fenomeno<br />

turistico, per arricchire di eventi i mesi tardo-primaverili,<br />

per riempire alberghi e pen-<br />

sioni non solo di Pesaro, ma anche di Gabicce<br />

e di Fano. In questo senso mi pare esemplare<br />

l’esperienza di “Il Carpegna mi basta” nel<br />

settore del ciclismo”. Visto che la “Scavo”<br />

sta affrontando una bella stagione, si pensa<br />

di esportare il suo modello gestionale ad altri<br />

“settori”? “Credo – conclude - che sia motivo<br />

di vera soddisfazione per sportivi e tifosi<br />

sia l’andamento della “Scavo”, che sta complessivamente<br />

mostrando un bel gioco, sia la<br />

scelta dei suoi dirigenti che hanno deciso che<br />

non debba essere solo la squadra di Pesaro.<br />

La società infatti ha lanciato abbonamenti<br />

per le partite a prezzi davvero stracciati per i<br />

giovani sotto i 18 anni non solo di Pesaro, ma<br />

dell’intera provincia. La società inoltre vuol<br />

essere di stimolo anche nei paesi del nostro<br />

entroterra con impegni tesi a rilanciare la<br />

pratica di questo sport, ed effettuare gli allenamenti<br />

anche nelle strutture periferiche.<br />

Non per scalzare il prezioso ruolo delle società<br />

locali, ma per offrire nuove occasioni<br />

di attività sportiva, allargando in tal modo il<br />

numero dei giovani che la praticano”.<br />

fanoinforma.it<br />

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38<br />

Speciale Sport&Benessere<br />

Fano<br />

Lyon King<br />

QUANDO<br />

IL BENESSERE<br />

È <strong>DI</strong> CASA<br />

Domenico Tesei gestisce la sua palestra assieme<br />

ai due fi gli Giovanni ed Elena, ed il fatto<br />

che la conduzione sia familiare è solo un indice<br />

della particolarità della palestra stessa. Con<br />

alle spalle anni e anni di esperienza nel settore,<br />

infatti, nell’aprire questa sua nuova palestra<br />

Domenico ha avuto l’acutezza di intuire<br />

che, oggi come oggi, in una società che praticamente<br />

ti impone di essere stressato dalla<br />

freneticità del lavorare e del vivere quotidiano,<br />

le persone hanno bisogno<br />

di sentirsi bene,<br />

ovvero di percepire un<br />

benessere che non sia<br />

solo a livello fi sico, ma<br />

anche mentale.<br />

E’ su queste basi che, anzitutto, ha strutturato<br />

l’ambiente come un open space, ovvero<br />

come un unico spazio che, in virtù dei suoi<br />

600 metri quadri di estensione per 5 metri di<br />

altezza, vede la sala pesi ed il corpo libero<br />

lavorare assieme, in un tutt’uno in cui il senso<br />

di freschezza, apertura e libertà la fanno<br />

da padroni. L’ambiente è dunque amichevole,<br />

per non dire familiare, dove giovani e meno<br />

giovani (la palestra è aperta a tutti, dai 15<br />

ai 70 anni, anche se le iscrizioni sono limitate<br />

a discrezione della direzione, che ci tiene<br />

a poter seguire al meglio i suoi clienti, nel<br />

massimo della comodità e dell’effi cienza) si<br />

allenano assieme in un clima di accogliente<br />

armonia.<br />

Domenico ed il fi glio Giovanni -che si sta laureando<br />

in Fisioterapia ad Ancona- seguono le<br />

attività nella sala pesi, con programmi ed allenamenti<br />

personalizzati, anche in virtù delle<br />

indicazioni ricevute dai propri medici curanti,<br />

infatti all’attività tradizionale, per la quale<br />

vengono utilizzati attrezzi Technogym, si affi<br />

ancano tonifi cazione muscolare, ipertrofi a<br />

e riabilitazione anche post operatoria, per la<br />

quale la palestra agisce in stretta collaborazione<br />

con fi sioterapisti esterni.<br />

Anche l’attività di corpo libero, seguita dalla<br />

dott.ssa Laurea Antonioni, laureatasi in<br />

Scienze Motorie ad Urbino, punta più sul<br />

concetto di benessere che su quello di estetica<br />

fi ne a se stessa, infatti le lezioni sono<br />

mirate alla tonifi cazione muscolare e vengono<br />

affrontate a partire e concludendo con<br />

lo stretching, e con l’ausilio di attrezzi quali<br />

elastici, manubri, bilanceri e cavigliere. Non<br />

vengono eseguite coreografi e o balletti, ma<br />

ginnastica in senso stretto, suddivisa per<br />

gruppi muscolari.<br />

Il benessere targato Lyon King vi aspetta nella<br />

sua sede sita in prossimità del Consorzio<br />

Agrario di Fano, in Via Borsellino, comodamente<br />

raggiungibile da Rosciano, Bellocchi,<br />

S.Orso e dalla superstrada.


Urbino<br />

Ippoterapia<br />

e Master vincenti<br />

Intervista al Professor Vincenzo Biancalana.<br />

Di Giorgio Bernardini<br />

Urbino, la sua Università e la Facoltà di Scienze<br />

motorie. Da anni un trinomio vincente. I valori<br />

aggiunti sono quelli legati all’effi cienza degli<br />

insegnamenti, all’entusiasmo delle migliaia di<br />

ragazzi che frequentano ed alla qualità dell’offerta<br />

formativa. In aggiunta alla normale attività<br />

didattica, la Facoltà di Scienze Motorie svolge<br />

tutta una serie di avvincenti iniziative parallele.<br />

Abbiamo chiesto a Vincenzo Biancalana, professore<br />

di Attività motoria adattata, di illustrarne<br />

alcune. “Sono diverse le iniziative interessanti<br />

e non curricurali che la facoltà ha attivato – ha<br />

spiegato il professore – tra cui un Corso di perfezionamento<br />

in rieducazione equestre, un master<br />

rieducazione funzionale che è giunto alla seconda<br />

edizione, diversi progetti di ricerca innovativi<br />

e la tradizionale settimana d’istruzione sciistica<br />

sulla neve”. Soprattutto la prima iniziativa attira<br />

la nostra attenzione. Si possono davvero curare<br />

gli uomini con l’aiuto dei cavalli? A quanto pare<br />

l’ippoterapia è uno dei trattamenti risolutivi più<br />

effi caci che esistano. E proprio quest’anno nella<br />

partirà il “Corso di perfezionamento in rieducazione<br />

equestre”nella città ducale. “Il corso si<br />

propone di formare operatori professionalmente<br />

preparati per l’intervento rieducativo mediante<br />

l’uso del cavallo. A questo proposito – ha spiegato<br />

il Professor Biancalana - intende fornire<br />

competenze specifi che relative alle diverse disabilità<br />

psichiche e neurologiche e strutturare appropriate<br />

abilità tecnico-pratiche relativamente<br />

alla gestione del cavallo sia durante il training<br />

di lavoro rieducativo sia a riposo, necessarie per<br />

la formazione del profi lo professionale di Operatore<br />

Tecnico di Riabilitazione Equestre”. Naturalmente<br />

ci sono sbocchi professionali e riferimenti<br />

ben precisi per chi avrà intenzione di partecipare<br />

al corso. Il settore occupazionale di riferimento<br />

è quello della riabilitazione equestre prodotta in<br />

Centri di Ippoterapia e Riabilitazione, Centri Socio<br />

Educativi e simili, regolarmente riconosciuti dalle<br />

Associazioni di categoria. Chi frequenterà il corso<br />

si specializzerà in maniera tale da poter assumere<br />

ruoli di conduzione e anche di direzione delle<br />

attività riabilitative in collaborazione con l’equipe<br />

multiprofessionale. Il corso prevede una parte<br />

teorica e una pratica. Tra le attività formative indispensabili,<br />

i settori scientifi co-disciplinari che<br />

riguardano la parte teorica di 128 ore. La parte<br />

pratica, 204 ore, sarà svolta presso il Centro di<br />

Ippoterapia/Rieducazione Equestre “Cavalli delle<br />

Fonti” di Morrovalle (Mc) e tratterà i diversi<br />

approcci rieducativi attraverso l’uso del cavallo,<br />

nelle diverse forme di disabilità. Ma gli assi nella<br />

manica non fi niscono qui: il “master in rieducazione<br />

funzionale” giunge quest’anno alla sua seconda<br />

edizione, confermandosi come uno dei più<br />

apprezzati in assoluto di tutto l’ateneo: “L’anno<br />

scorso gli iscritti erano 26, di cui 22 anno già<br />

trovato un’occupazione dopo la frequentazione<br />

del master”. Il successo è evidente ed il master<br />

di primo livello di cui il Professor Biancalana è<br />

coordinatore ha raddoppiato quest’anno le adesioni,<br />

con oltre 40 iscritti. Oltre a queste attività<br />

il Professor Biancalana segue alcuni progetti di<br />

ricerca davvero interessanti tra cui quello effettuato<br />

in collaborazione con l’ospedale “Fate bene<br />

Fratelli” di Venezia, che riguarda la “dipendenza<br />

da alcol e l’attività motoria”: alla normale terapia,<br />

per coloro che sono ricoverati per questi<br />

motivi, vengono abbinato 20 giorni di attività<br />

motoria all’interno dell’ospedale ed una terapia<br />

successiva legata ancora all’attività motoria. Infi<br />

ne la tradizionale “Settimana d’istruzione sciistica<br />

sulla neve”: un appuntamento fi sso che gli<br />

studenti urbinati attendono ogni anno. Quest’anno<br />

si svolgerà dal 24 febbraio e parteciperanno<br />

oltre 150 studenti. La location di quest’anno è il<br />

villaggio olimpico di Bardonecchia, dove l’anno<br />

scorso si sono svolte le olimpiadi.<br />

fanoinforma.it<br />

39


40<br />

Speciale Sport&Benessere<br />

Fermignano - Urbania<br />

Le proposte de<br />

I Cerioni Estetica<br />

TRATTAMENTI SPECIFICI PER IL VISO<br />

TRATTAMENTO DETOSSINANTE OSSIGENANTE<br />

Eliminazione delle tossine epidermiche ed ossigenazione<br />

cellulare.<br />

TRATTAMENTO PULIZIA VISO BASE<br />

Ridona elasticità e morbidezza alle pelli disidratate.<br />

TRATTAMENTO PURIFICANTE ALLE NORMALINE<br />

Per pelli miste ed impure. Affi na la grana della pelle e<br />

la rende più luminosa.<br />

TRATTAMENTO ALL’ACIDO GLICOLICO<br />

Effetto ansietà subito visibile, elimina velocemente ed<br />

effi cacemente le rughe e l’atonia dell’epidermide.<br />

TRATTAMENTO CONTORNI OCCHI<br />

Combatte effi cacemente tutti i segni di invecchiamento,<br />

occhiaie, borse e pesantezza delle palpebre.<br />

TRATTAMENTO RIFLESSOTERMALE<br />

E’ costituito da un massaggio alla schiena, dall’applicazione<br />

di fango autoriscaldante sulla colonna vertebrale<br />

e da un trattamento specifi co al viso.<br />

SKIN COMPLEX<br />

Esclusiva apparecchiatura ultrasuoni che contribuisce<br />

a rallentare i segni del tempo contemporaneamente<br />

purifi ca, rigenera e tonifi ca.<br />

TRATTAMENTI SPECIFICI PER IL CORPO<br />

BODY ANALYZER<br />

Test personalizzato che stabilisce con precisione la<br />

composizione , la struttura morfologica, il fabbisogno<br />

giornaliero ed il tipo di trattamento estetico più indicato<br />

alla risoluzione degli inestetismi.<br />

PELLING CORPO<br />

Un’operazione di pulizia della pelle per renderla piu’<br />

levigata e compatta.<br />

IMPACCO DETOSSINANTE<br />

Maschera per il corpo, ricchissima di principi attivi<br />

derivanti da alghe liofi lizzate, sali minerali ed oligoelementi,<br />

che detossina, drena ed elimina i ristagni dai<br />

tessuti + tisana ricca di principi attivi depurativi.<br />

IMPACCO LIPO RIDUCENTE<br />

L’alga laminaria, la caffeina, gli oligoelementi e gli<br />

estratti vegetali sviluppano un’azione riducente super<br />

effi cace + tisana a base di erbe aromatiche.<br />

TRATTAMENTO GEL REMISE EN FORME<br />

Maschera corporale gel con grande quantita’ di oligoelementi<br />

marini che rimineralizza e tonifi ca + tisana per<br />

una confortevole sensazione di benessere.<br />

TRATTAMENTO GEL <strong>DI</strong>MAGRANTE


CERIONI AURELIO:<br />

“Tempi congestionati e stili di vita logoranti rendono<br />

il nostro centro ambito per ospiti esigenti<br />

che vogliono fare scorta di energia positiva ed<br />

ottimismo con programmi wellness personalizzati<br />

e strategie beauty mirate.<br />

Nella vita molto spesso siamo chiamati a fare<br />

scelte importanti… anche nel concedere al proprio<br />

corpo un trattamento di benessere e bellezza.<br />

Il centro benessere I CERIONI propone, per<br />

meglio soddisfare le esigenze di ciascuno, ambienti<br />

con aree specializzate, dedicando attenzione<br />

alla cura della persona. La scelta è stata<br />

ricercata nella professionalità del personale e<br />

nell’innovazione dei servizi proposti”.<br />

Piacevole e super effi cace, favorisce la riduzione delle<br />

adiposita’ generalizzate e localizzate + infuso ricco di<br />

gusto, fraganza ed aroma.<br />

TRATTAMENTO ADDOME RIDUCENTE<br />

Sgonfi a, tonifi ca e riduce l’addome. Ventre piu’ teso e<br />

piatto sin dalla prima applicazione.<br />

TRATTAMENTO BERMUDA<br />

Specifi co per cellulite, questo trattamento effettuato<br />

con frequenza e costanza, da’ risultati insperati.<br />

FANGO AUTO RISCALDANTE LOCALIZZATO<br />

Il fango riscaldante ossigena i tessuti, elimina tensioni<br />

e blocchi energenici.<br />

HYPOXI<br />

L’attività con Hypoxi trainer e’ stata defi nita a livello<br />

medico il miglior trattamento anticellulite di tutti i<br />

tempi.Ottiene il 300% in più di perdita delle circonferenze<br />

rispetto ad un’attivita’ classica. Il 25% della<br />

diminuzione del grasso e’ localizzato nelle zone di fi anchi,<br />

glutei, cosce e gambe.<br />

IDROMASSAGGIO<br />

Per tonifi care, stimolare e rilassare.<br />

BAGNO TURCO<br />

Per rilassare ed aiutare l’eliminazione delle tossine.<br />

OMNIA<br />

L’unico metodo con emissione combinati di ultrasuono<br />

ed elettrostimolatori. Rimodella il tuo corpo fi n dalla<br />

prima seduta.<br />

BODY SCULPTOR HI-TECH<br />

Combatte gli inestetismi della cellulite e le adiposita’<br />

localizzate, apporta compatezza ed elasticita’ al tessuto<br />

favorendo l’eliminazione dei ristagni linfatici.<br />

PRESSOTERAPIA<br />

Macchinario per rimuovere il ristagno di liquidi in eccesso<br />

a favorire il ritorno vero-linfatico.<br />

SERVIZIO BELLEZZA E CONFORT<br />

MASSAGGI<br />

Per il benessere ed il trofi smo dei tessuti.<br />

MASSAGGIO TERMOTONICO<br />

Piacevole ed effi cace mobilizzazione dei tessuti migliora<br />

la circolazione. Tonifi ca ed ossigena.<br />

MASSAGGIO ANTISTRESS<br />

Decontrattura, rilassante e distensivo. Una sensazione<br />

di relax e benessere immediatamente<br />

visibile.<br />

LINFODRENAGGIO<br />

Classico massaggio terapeutico per favorire l’eliminazione<br />

delle tossine dai tessuti.<br />

Accelera migliora la circolazione emolinfatica.<br />

Sgonfi a gambe e addome.<br />

DEPILAZIONE ALLE CERE <strong>DI</strong> AGRUMI O FRUTTA<br />

PARZIALE<br />

MANICURE<br />

PE<strong>DI</strong>CURE<br />

MANICURE CON MASCHERA ALLA PARAFFINA<br />

PE<strong>DI</strong>CURE CON MASCHERA ALLA PARAFFINA<br />

La manicure e pedicure trattati con la maschera alla<br />

paraffi na sono trattamenti piacevoli a base di collegene<br />

ed elastina. La pelle delle mani sara’ setosa e<br />

morbita.<br />

RICOSTRUZIONI UNGHIE<br />

SOLARIUM CORPO - VISO - DOCCIA<br />

TRUCCO<br />

PERMANENTE COLORE CIGLIA E SOPRACCIGLIA<br />

fanoinforma.it<br />

41


42<br />

Sport&Motori<br />

G Promotion<br />

VERSO NUOVE SFIDE<br />

Una struttura innovativa, uno spazio più<br />

grande, un ambiente dinamico e attento alle<br />

innovazioni di settore: dalla zona industriale<br />

di Fano la casa editrice G. Promotion si affaccia<br />

alla conquista del mondo dei motori.<br />

Ora che siamo diventati “grandi” la G. Promotion<br />

ha riunito le sue cinque riviste nella<br />

nuova sede di Via Einaudi (zona industriale<br />

Bellocchi) a Fano. In una struttura di ben 500<br />

mq, abbiamo così creato un nuovo spazio che<br />

ci permetterà di gestire al meglio le nostre<br />

testate, sempre in funzione di prodotti altamente<br />

qualifi cati.<br />

Nata nel 1999 con Motod’acqua Magazine<br />

(che vanta la prima uscita nel 1992), la<br />

società si è presto allargata con Motoslitte<br />

Magazine - inserto invernale che conta quattro<br />

mensilità: novembre, dicembre/gennaio,<br />

febbraio, aprile; le riviste garantiscono ai<br />

molti appassionati italiani un’informazione<br />

precisa e affi dabile su questi due segmenti<br />

motoristici.<br />

Ma non ci fermiamo qui, perché nel 2002 la G.<br />

Promotion è di nuovo pronta a crescere: nasce<br />

Moto4, primo mensile dedicato ai quad in<br />

Italia. Dalle 64 pagine del primo numero, in 6<br />

anni la rivista è cresciuta fi no a raggiungere<br />

una foliazione che da alcune uscite supera le<br />

200 pagine, occupando una posizione di rilievo<br />

tra le tante riviste motoristiche per l’unicità<br />

della materia e l’accuratezza dei contenuti.<br />

Dal tempo libero al lavoro, dall’informazione<br />

tecnica alla gara, dagli accessori al raid,<br />

Moto4 offre una guida completa al mondo<br />

degli ATV, con spirito critico e uno sguardo al<br />

futuro, spiegandone e valutandone tutti gli<br />

aspetti.<br />

Un vero e proprio punto fermo per l’Italia e<br />

una realtà conosciuta in tutta Europa.<br />

La nostra offerta editoriale si arricchisce<br />

ancora nel 2006: dopo esserci affermati nel<br />

settore degli ATV, delle moto d’acqua e delle<br />

motoslitte, la redazione si rimette in gioco con<br />

le riviste Autopiù Voglia di Novità, con tutte le<br />

news dal mondo delle automobili, e16 Voglia<br />

di 4x4, specifi catamente dedicata ai SUV e<br />

ai 4x4. I due mensili, già noti nel settore, si<br />

fanno largo tra le numerose riviste rivolte alla<br />

motoristica, scegliendo la strada della cura<br />

per il dettaglio e l’attenzione all’estetica.<br />

Dal prossimo numero i ragazzi della<br />

cureranno sulle nostre pagine una rub<br />

lavori”, i veicoli sportivi trattati nelle lo<br />

Con competenza e serietà<br />

ogni mese sono trattati<br />

temi di attualità, speciali e<br />

approfondimenti, per una<br />

visione completa, obiettiva<br />

e aggiornata del settore.<br />

Quello dei motori è quindi un mondo in constante<br />

crescita; in particolare il segmento dei<br />

quad e ATV è quello che registra la più forte<br />

espansione, con un aumento esponenziale di<br />

nuovi appassionati.<br />

Un pubblico sempre più attento ed esigente<br />

quello dei quaddisti, interessati alle ultime<br />

novità, alle cose belle da abbinare al proprio<br />

passatempo, ai prodotti di tendenza e che si<br />

dà appuntamento, ormai da quattro anni, nel<br />

lungomare Simonetti in occasione del Super-<br />

QuadShow. L’unica fi era mostra-mercato inte-


edazione della G Promotion, che vi presentiamo qui di seguito,<br />

rica mirata a far conoscere più da vicino, anche ai non “addetti ai<br />

ro riviste specializzate.<br />

ramente dedicata ai quadricicli e agli sport<br />

alternativi giunge quest’anno alla sua quinta<br />

edizione. Ad attendere curiosi e appassionati<br />

nel weekend del 25 aprile tante proposte<br />

espositive e sportive, sfi de agonistiche ed<br />

esibizioni ludiche.<br />

Anche quest’anno Fano metterà a disposizione<br />

le sue spiagge per creare delle piste su<br />

sabbia dove si sfi deranno in gare spettaco-<br />

lari i partecipanti al Trofeo Nazionale Quad-<br />

Motard 2008 .<br />

Lo spettacolo non mancherà nemmeno in<br />

acqua: per il 12° anno consecutivo Fano<br />

ospiterà la prima tappa dell’edizione 2008<br />

del Campionato Italiano Endurance di Moto<br />

d’Acqua.<br />

Per appassionare ancora il pubblico torneranno<br />

poi le performance da brivido dei<br />

campioni di quad freestyle e di freestyle motocross,<br />

sia su rampa che su pista, il tutto<br />

fruibile gratuitamente.<br />

Quad a 360° quindi, ma non solo: tra i rombi<br />

dei motori, le curve affrontate dai campioni<br />

del QuadMotard non saranno le uniche ad attirare<br />

l’attenzione. Torna, infatti, il concorso<br />

di bellezza Miss SuperQuadShow. Per animare<br />

la serata di sabato 26 e ammaliare gli<br />

sguardi il binomio donne e motori si mostra<br />

ancora una volta vincente. Per la conquista<br />

dello scettro di reginetta della manifestazione<br />

le ragazze sfi leranno davanti ad una<br />

commissione di giurati che giudicherà non<br />

solo la bellezza ma anche la simpatia e la<br />

spigliatezza delle partecipanti. Per iscriversi<br />

al concorso è possibile inviare il proprio<br />

curriculum vitae corredato di foto all’indirizzo<br />

e-mail info@moto4.it o via fax al numero<br />

0721/816734 (per maggiori informazioni è<br />

possibile contattarci allo 0721/816711).<br />

Torna, tra terra, cielo e mare, il rombo del SuperQuadShow.<br />

Per tre giorni la passeggiata<br />

del lungomare Simonetti sarà animata dalla<br />

fi era espositiva: sia che siate appassionati<br />

in cerca dell’ultima novità, sia che vogliate<br />

solo ammirare da vicino questi polivalenti<br />

mezzi, il SuperQuadShow vi offre un’occasione<br />

unica in Italia per avvicinare e conoscere<br />

appieno il mondo dei quad.<br />

Nella foto:<br />

Un emozionante momento della seconda tappa del Trofeo<br />

Nazionale QuadMotard 2007, che quest’anno avrà luogo<br />

proprio sulla spiaggia del Lido di Fano.<br />

fanoinforma.it<br />

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44<br />

Le rubriche di fanoinforma.it<br />

Il “Sistema<br />

Famiglia”<br />

che cambia<br />

a cura della Dott.ssa Silvia Tarsi<br />

rubrica.psicologia@fanoinforma.it<br />

Il sociologo E. Durkheim scrisse: “non esiste<br />

un modo di essere e di vivere che sia il migliore<br />

per tutti… la famiglia di oggi non è né<br />

più né meno perfetta di quella di una volta, è<br />

diversa perché le circostanze sono diverse”.<br />

Le rapide e profonde trasformazioni economico-sociali<br />

che negli ultimi anni hanno toccato<br />

i paesi dell’Occidente hanno prodotto evoluzioni<br />

sulla struttura della famiglia e sul suo<br />

ruolo nella società. I mutamenti sono stati<br />

prodotti sia tra le esperienze delle diverse generazioni,<br />

sia all’interno dell’esperienza dei<br />

singoli nel corso della loro vita, cambiando<br />

il clima familiare, l’organizzazione della vita<br />

quotidiana e la reazione genitori-fi gli.<br />

Il rinvio della nascita del primogenito, l’innalzamento<br />

dell’età media delle madri alla nascita<br />

del primogenito, la diffusa caduta delle<br />

nascite di ordine superiore a due e la crisi della<br />

nuzialità sono una testimonianza del passaggio<br />

da un unico modello di famiglia (nucleare<br />

coniugale) a una pluralità di forme familiari:<br />

unipersonali, monogenitoriali, famiglie di fatto,<br />

miste, adottive, omosessuali.<br />

Separazione e divorzio sono i fenomeni che<br />

maggiormente contribuiscono ad alterare il<br />

quadro delle forme familiari nel nostro paese.<br />

La non realizzata compresenza di due aspetti<br />

educativi importanti (aspetti fusionali, protettivi<br />

- materni - da una parte, ed emancipativi e<br />

di norma - paterni - dall’altra) produce spesso<br />

relazioni o di eccessiva dipendenza o troppo<br />

disinvolta emancipazione ed autonomia.<br />

Ora si osserva una tendenza alle famiglie di<br />

fatto, o convivenza “more uxorio”. Le diffi col-<br />

tà di trovare un lavoro da parte dei giovani,<br />

l’elevato costo degli affi tti e l’aumento della<br />

scolarizzazione, possono essere prese come<br />

cause della crisi del matrimonio, ma diffi cilmente<br />

forniscono una spiegazione esauriente<br />

del fenomeno. Altrettanto importanti sono i<br />

mutamenti profondi della struttura di personalità,<br />

degli stili di vita. La crisi della nuzialità<br />

si lega con la decisione di molte coppie<br />

di non istituzionalizzare la loro unione spesso<br />

per il timore di un fallimento che segue ad<br />

uno avuto nel passato.<br />

Le coppie non sposate hanno una ridotta propensione<br />

alla fecondità, in parte dovuta al<br />

fatto che spesso i membri della coppia danno<br />

più importanza all’autorealizzazione individuale<br />

e meno importanza allo “spazio coppia”,<br />

ben distinto dallo “spazio individuale”.<br />

Quale tendenza si può leggere in tutte le<br />

forme familiari esistenti oggi? Alcuni autori<br />

parlano di una tendenza a ricercare, oggi, la<br />

modalità più autentica possibile di vita, ma<br />

domando: in questa autenticità se c’è stato<br />

un guadagno (la libertà, per esempio?) a cosa<br />

si è rinunciato? E quanta consapevolezza esiste<br />

nei confronti di tale rinuncia?<br />

I delitti<br />

fra le mura<br />

domestiche<br />

a cura dell’Avv. Nicolò Marcello<br />

rubrica.avvocato@fanoinforma.it<br />

Sento spesso usare il termine “prevenzione”,<br />

o le varie declinazioni verbali di “prevenire”.<br />

Voi stessi, sicuramente, avrete qualche volta<br />

detto che quel tale fatto “si poteva prevenire…”,<br />

che quel tal comportamento era “prevenibile<br />

…” e via dicendo.<br />

Molti sanno che anche il diritto penale parla<br />

di prevenzione: ne parla in merito alla funzione<br />

della pena, specifi cando che l’irrogazione<br />

di una pena (pensate, per esempio, alla<br />

reclusione in carcere) spiega i propri effetti<br />

anche nel futuro, sia nel momento in cui mira<br />

a dissuadere tutti i cittadini dal commettere<br />

reati (prevenzione generale), sia nel momento<br />

in cui mira a dissuadere qual singolo cittadino<br />

che ha commesso un reato dal commetterne<br />

altri (prevenzione speciale).<br />

Non fraintendetemi: il problema della funzione<br />

della pena è di gran lunga più ampio e<br />

complesso di quanto può sembrare; anzi, è<br />

forse il più dibattuto del diritto penale; ma<br />

per adesso è più che suffi ciente quella semplice<br />

defi nizione.<br />

Ogni reato comporta una violazione della<br />

legge e provoca riprovazione sociale da parte<br />

della intera collettività, seppur in diversi<br />

gradi, che spesso dipendono dalla tipologia<br />

del reato.<br />

Ma se la stessa commissione di un comportamento<br />

costituente reato suscita vergogna, vi<br />

sono reati oscuri, striscianti, subdoli ed odiosi,<br />

sovente vissuti in silenzio od all’ombra<br />

della paura o addirittura dei sensi di colpa.<br />

Mi riferisco ai delitti commessi all’interno<br />

delle mura domestiche: dai maltrattamenti,<br />

alle violenze - anche sessuali, agli omicidi.<br />

Se leggete le pagine di un rapporto dall’Eures<br />

– “Istituto ricerche economiche e sociali” di<br />

qualche anno or sono, leggerete che in Italia,<br />

nel 2004, si sono contati 187 delitti in<br />

famiglia.<br />

Calendario alla mano, circa uno ogni due<br />

giorni!<br />

Oltre la metà è riconducibile a delitti perpetrati<br />

all’interno della coppia.<br />

Ed a dispetto dei delatori del meridione, emerge<br />

che il maggior numero di omicidi, 83 (pari<br />

al 44,4 %), avvengono al Nord, contro i 64 del<br />

Sud (34,2 %) e i 40 del Centro (21,4%).<br />

Si uccide per motivi passionali nel 23 % dei<br />

casi; stessa percentuale dei delitti matu-rati<br />

a seguito di liti; mentre gli omicidi commessi<br />

in preda a un raptus si fermano al 17,4 %.<br />

Così dice il rapporto e non ho motivo per<br />

dubitarne.<br />

Orbene, una “Decisione quadro del Consiglio<br />

dell’Unione europea” impone ai Paesi membri<br />

la presenza, nei passaggi processuali con le<br />

vittime di violenza, di personale in possesso<br />

di una specifi ca professionalità.<br />

Decisione molto sensata, ma se stiamo parlando<br />

di “passaggi processuali” vuol dire che<br />

il delitto è già stato commesso.<br />

Ed allora, cosa si può fare?<br />

Vi segnalo uno strumento tecnico applicativo,<br />

che mi sembra particolarmente pertinente,<br />

per i fi ni di quella che chiameremo “prevenzione<br />

domestica”: si chiama “Sara” (Spousal


assault risk assessment) ed è stato messo a<br />

punto in Canada.<br />

E’ incentrato sull’individuazione di alcuni<br />

fattori di rischio relativi alle caratteristiche<br />

del reo, della vittima, della relazione interpersonale<br />

esistente e del contesto sociale.<br />

Se ho letto bene e se la traduzione di cui mi<br />

sono avvalso è affidabile, il “Sara” così indica<br />

dieci fattori di rischio da valutarsi nei<br />

maltrattamenti in famiglia, per prevenire<br />

la prosecuzione delle violenze od il ripetersi<br />

delle stesse anche nei confronti di altri<br />

soggetti.<br />

I fattori prevedono che si valuti, nel singolo<br />

caso, la presenza, nell’ambito famigliare di:<br />

1. gravi violenze fi siche o sessuali (per esempio,<br />

lesioni che mettono in serio pericolo la<br />

vita della vittima o che richiedono cure mediche);<br />

2. gravi minacce di violenza, ideazione o intenzione<br />

di agire violentemente;<br />

3. inasprimento della violenza fi sica o sessuale<br />

e delle minacce o ideazioni o intenzioni<br />

di agire con violenza;<br />

4. violazione di misure cautelari o interdittive<br />

(divieto di espatrio, obbligo di presentazione<br />

alla polizia, divieto od obbligo di dimora,<br />

arresti domiciliari, obbligo di allontanamento<br />

dalla casa familiare, eccetera);<br />

5. atteggiamenti negativi nei confronti delle<br />

violenze interpersonali e intrafamiliari; incoraggiare<br />

o giustifi care il comportamento<br />

abusivo e violento minimizzando ogni responsabilità<br />

personale attraverso la colpevolizzazione<br />

della vittima o negando la gravità<br />

delle conseguenze delle proprie violenze;<br />

6. precedenti penali; nella valutazione vengono<br />

presi in considerazione condanne o imputazioni<br />

per altri reati non legati alla violenza<br />

domestica nei confronti della <strong>partner</strong>;<br />

7. problemi relazionali; separazione dal <strong>partner</strong><br />

o elevata confl ittualità all’interno della<br />

relazione attuale o in quelle pregresse;<br />

8. status occupazionale o problemi fi nanziari;<br />

status cronico di disoccupazione, lavoro instabile,<br />

gravi problemi fi nanziari;<br />

9. abuso di stupefacenti o alcolici;<br />

10. disturbi mentali; manie, allucinazioni,<br />

demenza, depressioni e ansia; disturbo della<br />

personalità, segnali di minacce, ideazione e<br />

intenzione di suicidio.<br />

Mi pare ovvio aggiungere che la valutazione<br />

e l’analisi dei fattori, soprattutto quando<br />

presenti in più ipotesi, debbano essere fatte<br />

da persone “addette ai lavori”, così da non<br />

creare inutili allarmismi, ovvero, e sarebbe<br />

molto peggio, sottovalutare specifi ci indizi di<br />

rischio.<br />

Ma se è vero che ho iniziato questa chiacchierata<br />

parlandovi della “prevenzione” così<br />

come intesa dal codice penale, non posso<br />

che concluderla ricordandovi che la prima<br />

“prevenzione” - quella che ho sopra chiamato<br />

“prevenzione domestica” è quella che<br />

ognuno di noi mette in atto ogni giorno nei<br />

confronti di se stesso.<br />

Si trova sempre - mi ripeto, SEMPRE - qualcuno<br />

di qualifi cato in grado di darci un aiuto<br />

od un semplice consiglio, anche tecnico.<br />

La speranza è quella di non leggere mai più<br />

articoli dal titolo «Ci sarebbe piaciuto aiutarla,<br />

invece dobbiamo ammettere la nostra<br />

sconfi tta» (letto in una testata nazionale<br />

nell’estate del 2007 in merito al presunto<br />

omicidio della propria fi glia da parte della<br />

madre).<br />

La diagnosi<br />

di Faringo<br />

tonsillite<br />

a cura della Dott. Giuseppe Migliori<br />

rubrica.otorino@fanoinforma.it<br />

Infiammazioni interessanti il distretto orale<br />

o orofaringeo in toto, accompagnate o meno<br />

da iperpiressia (febbre) definiscono le “faringo<br />

tonsilliti” che possono essere acute o<br />

croniche.<br />

Allo specialista Otorinolaringoiatra difficilmente<br />

afferiscono pazienti con forme acute<br />

di faringo tonsillite per le quali è prevalentemente<br />

referente il pediatra ma piuttosto<br />

quadri di faringo tonsillite ad andamento<br />

ricorrente – cronico.<br />

Da uno studio statistico del 1998 su 10.015<br />

casi di faringo tonsillite acute, si evidenzia<br />

come questa affezione interessi prevalentemente<br />

la fascia di età che va da 1 a 12<br />

anni e più in particolare colpisca il 19% dei<br />

bambini fra 1 e 3 anni, il 46% dei bambini<br />

dai 3 ai 6 anni, il 32% dei bambini fra i 6<br />

e i 12 anni e solo il 3% degli adolescenti<br />

maggiori di 12 anni.<br />

Quindi il 78% dei bambini fra i 3 e i 12 aa<br />

sono colpiti da episodi di faringotonsillite<br />

acuta.<br />

La causa di tale patologia è virale nel 70%<br />

dei casi e batterica nel restante 30%.<br />

E’ lungo l’elenco dei virus che possono determinare<br />

episodi di faringo tonsillite, dai<br />

Rhinovirus (responsabili anche dei comuni<br />

“ raffreddori”), a quello di Epstein Barr<br />

(responsabile anche della Mononucleosi),<br />

dell’HIV (AIDS) ma anche al più banale Enterovirus.<br />

Il grande numero e le loro grandi diversità<br />

hanno materialmente impedito la realizzazione<br />

di un vaccino che potesse essere efficace<br />

ma con scarsi effetti collaterali.<br />

Quindi solamente il 30% dei casi di “mal di<br />

gola con febbre” è causato da batteri che<br />

possono essere debellati da un adeguato<br />

trattamento antibiotico.<br />

Nei bambini il 15-30% dei casi di faringo<br />

tonsilliti batteriche vanno ricondotte al<br />

famigerato Streptococco beta emolitico di<br />

gruppo A (SBEA) responsabile di tante apprensioni,<br />

ripetuti esami e terapie iniettive<br />

poco gradite; negli adulti questa percentuale<br />

si abbassa al 5 – 17%.<br />

Poichè l’infezione da streptococco beta<br />

emolitico di gruppo A, se non correttamente<br />

tratta, può determinare complicazioni cosiddette<br />

“focali” (cioè a distanza) di una<br />

certa rilevanza, diviene importante poter<br />

effettuare una corretta diagnosi differenziale<br />

fra forma virali, meritevoli solamente<br />

di terapia sintomatica e forma batteriche<br />

da SBEA meritevoli invece di adeguato trattamento<br />

antibiotico.<br />

Sono innumerevoli gli studi che hanno cercato<br />

di individuare dei segni clinici, obiettivi<br />

o sintomatologici che potessero risolvere<br />

questo problema diagnostico. Oggi possiamo<br />

affermare serenamente che l’osservazione<br />

della bocca del nostro paziente e/o la sua<br />

sintomatologia o i segni di accompagnamento<br />

non ci permettono di formulare una<br />

diagnosi differenziale certa fra una faringo<br />

tonsillite virale piuttosto che batterica.<br />

La soluzione di questo quesito diagnostico<br />

quotidiano ma non banale è l’uso del RAD<br />

(test rapido per il rilevamento degli antigeni<br />

streptococcici) cioè di un tampone faringeo<br />

correlato ad una ricerca immuno enzimatica<br />

dello SBEA.<br />

Il test, che mostra una elevata specificità<br />

(maggiore del 90%) ed una buona sensibilità<br />

(maggiore dell’85%), è rapido ed eseguibile<br />

dal pediatra in ambulatorio con un<br />

grande risparmio di risorse, di tempo e di<br />

terapie non necessarie e/o dannose.<br />

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