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N° 145 novembre - Comites Ginevra - Comites Genève

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il giornale italiano<br />

Elezioni ginevrine<br />

La destra vince… grazie alla sinistra<br />

Secondo me non si può dire che in questi anni in<br />

cui la sinistra ha governato il cantone di <strong>Ginevra</strong>,<br />

lo abbia fatto talmente male al punto di essere<br />

stata sconfitta nelle recenti elezioni cantonali.<br />

Certamente alcuni problemi erano e sono rimasti<br />

difficilmente gestibili, come l’occupazione<br />

(<strong>Ginevra</strong> vanta il poco invidiabile più alto tasso di<br />

disoccupati del Paese e nello stesso tempo conta<br />

l’importante presenza di lavoratori clandestini); la<br />

sicurezza, sempre minacciata da bande di<br />

scippatori, scassinatori e trafficanti di ogni<br />

genere; l’alloggio, sempre più raro e costoso per<br />

le famiglie a reddito medio-basso; il trasporto<br />

pubblico e la circolazione, sempre più<br />

problematici; il costo della vita, uno dei più alti al<br />

Mondo.<br />

Nell’insieme però, tutto<br />

sommato la città e il<br />

cantone, paragonati ad<br />

altre agglomerazioni<br />

urbane dei Paesi vicini,<br />

rimangono luoghi<br />

privilegiati dove tanti<br />

verrebbero vivere. Però,<br />

si sà. Governare non è<br />

facile e il cittadino<br />

elettore si lascia<br />

facilmente convincere da<br />

chi stà all’opposizione la<br />

quale non risparmia<br />

sforzi per esagereare i<br />

problemi che esistono, facendo valere argomenti<br />

e cifre inesatti e gonfiate, a volte con toni<br />

populisti e alcuni francamente razzisti.<br />

Certamente l’opposizione fà il suo mestiere e<br />

anche se il bilancio globale del governo uscente si<br />

può considerare buono, la sconfitta elettorale, più<br />

che per merito dell’opposizione di Destra, è<br />

dovuta alla divisione della Sinistra.<br />

Già per le elezioni del Grand Conseil, tutti i<br />

Il Sindacato.<br />

Secrétariat de <strong>Genève</strong><br />

5, chemin Surinam<br />

1203 <strong>Genève</strong><br />

Tel.: 022 949 12 00<br />

Fax: 022 949 12 20<br />

e-mail: geneve@unia.ch<br />

Partiti di sinistra si sono<br />

presentati ognuno per conto<br />

proprio. Due di essi, Parti du<br />

Travail e Solidarités, anche<br />

se insieme avevano ottenuto<br />

circa il 12% dei suffragi,<br />

presentandosi da soli non<br />

hanno ottenuto il quorum<br />

necessario per essere<br />

rappresentati al Gran<br />

Conseil. Risultato: la Destra<br />

è maggioritaria e quella<br />

populista ha drenato tutti i<br />

voti degli eterni malcontenti<br />

che vanno e che vengono,<br />

senza troppo<br />

riflettere, da un<br />

estremo all’altro. Un<br />

pò come è successo<br />

in Italia con<br />

Berlusconi e la sua<br />

clicca, con la<br />

differenza che lui<br />

sarà difficile<br />

sbullonarlo, tante<br />

sono le leggi che si è<br />

confezionato e che<br />

gli garantiscono<br />

immunità e privilegi.<br />

Ma riveniamo a<br />

<strong>Ginevra</strong>.<br />

Lo stesso scenario si<br />

è prodotto domenica scorsa<br />

per l’elezione del Conseil<br />

d’Etat: unità a Destra con<br />

PDC, Radicali e Liberali;<br />

disunione a Sinistra, da una<br />

parte Verdi e Socialisti e<br />

dall’altra Parti du Travail e<br />

Solidarités le cui<br />

raccomandazioni di voto<br />

anno 15, n. <strong>145</strong> - <strong>novembre</strong> 2009<br />

Solidarietà con l’Abruzzo<br />

Versate i vostri doni sul conto del<br />

<strong>Comites</strong> di <strong>Ginevra</strong>: CCP 17-311510-3<br />

con la menzione “terremoto Abruzzo”<br />

indicavano ai loro militanti di non votare per i<br />

candidati Socialisti (!?). Risultato: 4<br />

Conseillers d’Etat di Destra e 3 di Sinistra. La<br />

seconda candidata socialista, Veronique<br />

Pürro, è stata sconfitta con una scarto di<br />

appena mille voti. Le note positive, per alcuni<br />

e meno per altri, è la presenza della<br />

rappresenza femminile con l’ingresso di due<br />

donne nell’esecutivo del cantone di <strong>Ginevra</strong><br />

(Isabelle Rochat, e Michèle Künzler), e la<br />

sconfitta dei due candidati del MCG, Eric<br />

Stauffer e Mauro Poggia.<br />

Concludento la composizione del nuovo<br />

Conseil d’Etat è la seguente (in ordine delle<br />

preferenze ottenute): David Hiler (Les Verts),<br />

François Longchamp (Parti Radical), Pierre-<br />

François Unger (PDC), Mark Muller (Parti<br />

Libéral), Charles Beer (Parti Socilaiste),<br />

Isabelle Rochat (Parti Libéral) e Michèle<br />

Künzler (Les Verts).<br />

Mi auguro, ci auguriamo che i nuovi dirigenti<br />

del cantone di <strong>Ginevra</strong>, in cui viviamo,<br />

riescano ad affrontare vecchi e nuovi<br />

problemi ed a gestirli per il meglio<br />

nell’interesse di tutti i cittadini. Buon lavoro.<br />

Giovanni Paggi<br />

MARTINET-POLGA SA<br />

Tél. (004122) 342 01 32<br />

Fax (004122) 342 59 61<br />

Natel (004179) 200 42 28<br />

Chemin de Delay, 26<br />

CH-1214 VERNIER-GENEVE


il giornale italiano<br />

SEZIONE DI GINEVRA<br />

“Avvicendamento alla<br />

presidenza dell’AVIS-<strong>Ginevra</strong>”<br />

Mario Menossi, volto storico dell’AVIS, lascia il<br />

suo incarico<br />

In ogni famiglia, in<br />

ogni gruppo o<br />

associazione, con il<br />

passare degli anni i<br />

cambiamenti sono<br />

normali, anche se a<br />

volte appaiono<br />

“dolorosi”. L’AVIS di<br />

<strong>Ginevra</strong> si appresta a<br />

celebrare, nel 2010, il<br />

suo quarantesimo<br />

anno. La sua storia e<br />

la sua presenza a<br />

<strong>Ginevra</strong>, ricca di<br />

momenti difficili e<br />

altri felici, si<br />

intrecciano con la vita<br />

e la storia del suo<br />

presidente storico<br />

Mario Menossi, alla<br />

guida della locale<br />

sezione da dodici anni<br />

e mezzo.<br />

Lucia Barazzutti e Mario Menossi Toni, come tutti lo<br />

chiamano all’interno<br />

dell’AVIS, ha donato il suo sangue per anni, come ogni buon<br />

donatore, ma a differenza di ogni altro donatore, ha donato<br />

anche una parte della sua vita per l’AVIS, cercando sempre,<br />

anche in momenti molto difficili, di mantenere viva la<br />

presenza avisina a <strong>Ginevra</strong>. Ora che si appresta a festeggiare il<br />

suo ottantesimo compleanno, Toni ha deciso di lasciare la<br />

carica di presidente, ma ciò non vuol dire che verrà meno il<br />

suo impegno e la sua partecipazione all’interno del direttivo.<br />

Il comitato ha accettato la sua decisione, seppure a<br />

malincuore, ringraziandolo vivamente e sinceramente per tutti<br />

questi anni spesi a servizio del dono del sangue.<br />

Per informazioni su catasti dei terreni e fabbricati posseduti<br />

sul territorio italiano, basta inviarci per posta o via e<br />

-mail i vostri dati anagrafici (cognome, nome, codice<br />

fiscale, luogo e data di nascita) e il vostro indirizzo di<br />

residenza in Svizzera. In pochi giorni vi verranno spedite<br />

tutte le inforazioni richieste.<br />

anno 15, n. <strong>145</strong> - <strong>novembre</strong> 2009 - pagina 2<br />

Paola Calorenne (nella foto, tratta dal<br />

suo blog) è nata a Milazzo il 28 aprile<br />

1981. La sua esperienza politica inizia<br />

nel 1992, a soli 11 anni, quando aderì<br />

all'Associazione dei Commercianti<br />

contro il pizzo di Capo D'Orlando,<br />

comune nel quale ha vissuto fino a 13<br />

anni. Lì avvenne l’incontro con la Rete e il suo fondatore Leoluca<br />

Orlando, allora sindaco di Palermo. La prima tessera di partito<br />

arrivò invece a Roma, all’università, nella sezione DS di<br />

Cinecittà, fino allo scioglimento di quest’ultima. Poi il lavoro<br />

delle Assemblee Nazionali e il mancato coinvolgimento.<br />

Racconta tutta la sua avventura elettorale su un blog http://<br />

paolacalorenne.myblog.it/. Si è laureata all’Università "La<br />

Sapienza" di Roma, facoltà Scienze della Comunicazione<br />

"Curriculum Linguaggi e tecnologie del giornalismo e<br />

dell'informazione", e adesso è precaria: fa la commessa presso un<br />

negozio di abbigliamento sportivo ed è specializzanda in<br />

"Comunicazione Istituzionale, Pubblicità e Marketing". Ha<br />

all'attivo uno stage a Raitre e ha lavorato anche in tv, nelle reti<br />

capitoline “Roma Uno” e "Canale10news" e in alcuni programmi<br />

trasmessi in emittenti locali di Messina.<br />

Noi giovani dovremmo rappresentare la parte dinamica della<br />

società, gli innovatori e - io direi anche - i custodi del pensiero<br />

critico.<br />

(segue a pagina 5)<br />

Chi possiede case e terreni in Italia è tenuto a presentare la dichiarazione fiscale:<br />

Dichiarazione Irpef – Modello Unico<br />

Dichiarazione Ici - Imposta Comunale sugli Immobili<br />

CAF / Centro di Assistenza Fiscale - Belpstrasse 11 - Postfach 479<br />

3000 Berna 14 - Tel. 031 381 35 25 - Fax 031 381 57 67<br />

e-mail: cafinca@freesurf.ch<br />

La carica di presidente è stata assunta da Lucia Barazzutti,<br />

una dei due attuali vice-presidenti, che ha lasciato così la vicepresidenza<br />

a Giuseppe Plaia. Il direttivo risulta inoltre<br />

composto dal tesoriere, Giacomo Bergonzi, dalla segretaria,<br />

Siria Bianchini e dai due consiglieri, Giovanni Lalicata e<br />

Mario Menossi. Tali cambiamenti ovviamente saranno posti<br />

all’attenzione di tutti i soci in occasione della prossima assemblea<br />

statutaria. Ancora una volta un grandissimo grazie di cuore a<br />

nome del direttivo e di tutti i soci e simpatizzanti dell’AVIS al<br />

suo presidente. Grazie Toni, per aver donato una grande parte<br />

della tua vita alla propaganda e alla sensibilizzazione del dono del<br />

sangue.<br />

Giuseppe Plaia, vice presidente Avis <strong>Ginevra</strong><br />

In preparazione del congresso giovanile e nazionale di Italia dei<br />

Valori del 6 e 7 febbraio 2010 a Roma,<br />

Paola Calorenne interviene:<br />

Non è un Paese per Giovani<br />

Losanna Tel 021/6470844 - Zurigo Tel 044/2728785<br />

Berna Tel 031/3815711 - Basilea Tel 061/6819937<br />

Bellinzona Tel 091/8211080 - <strong>Ginevra</strong> Tel 022/3447172<br />

La tua tranquillità.<br />

La certezza di essere in buone mani


il giornale italiano<br />

anno 15, n. <strong>145</strong> - <strong>novembre</strong> 2009 - pagina 3<br />

Votazioni Federali e Cantonali del 29 <strong>novembre</strong> 2009<br />

Il 29 <strong>novembre</strong> prossimo i<br />

cittadini svizzeri, fra i quali<br />

ci sono numerosi nostri<br />

connazionali con la doppia<br />

nazionalità, sono chiamati alle<br />

urne per pronunciarsi su<br />

diversi oggetti.<br />

Fra questi, due di essi li<br />

considero particolarmente<br />

importanti.<br />

A livello federale l’iniziativa<br />

popolare cosidetta « contro la<br />

costruzione di minareti ».<br />

Questa iniziativa lanciata da<br />

ambienti vicini all’estrema<br />

destra svizzera è da<br />

Ve li immaginate il Taj Mahal senza i suoi minareti e<br />

Santa Maria del Fiore senza il campanile di Giotto ?<br />

considerarsi estremamente pericolosa,<br />

discriminatoria e anticostituzionale.<br />

Pericolosa perchè tende fondamentalmente a<br />

rilanciare un’assurda nuova guerra di religione<br />

fra le diverse comunità residenti in Svizzera e in<br />

particolare la comunità mussulmana.<br />

Attualmente esistono 4 mosquee in Svizzera<br />

tutte dotate di minareto. Una di queste si trova<br />

nel cantone di <strong>Ginevra</strong> (Petit Saconnex) senza<br />

che ciò abbia causato il minimo problema.<br />

Discriminatoria nei confronti dei fedeli di altre<br />

religione presenti nel Paese, alle quali non è<br />

imposto nussun obbligo architetturale nella<br />

costruzione dei loro luoghi di culto.<br />

Anticostituzionale posto che l’art. 15 della<br />

Costituzione Federale assicura la libertà dei culti<br />

religiosi e che l’art. 72 della stessa Costituzione<br />

affida ai cantoni l’incarico di gestire les relazioni<br />

fra Stato e le diverse comunità religiose.<br />

Di tutta evidenza questa<br />

iniziativa, a sfondo chiaramente<br />

razzista, tende ad inasprire i<br />

rapporti con la comunità di<br />

fede mussulmana in un Paese<br />

che ha sempre fatto della<br />

convivenza pacifica, fra le<br />

diverse confessioni, un asse<br />

fondamentale della sua propria<br />

esistenza.<br />

Per queste ragioni invito tutti i<br />

nostri connazionali con diritto<br />

di voto in Svizzera a votare e<br />

far votare NO a tale<br />

iniziativa.<br />

A livello cantonale il popolo ginevrino è<br />

chiamato a pronunciarsi sul progetto di<br />

costruzione del cosidetto CEVA<br />

(collegamento ferroviario Cornavin, Eaux-<br />

Vives, Annemasse).<br />

Questo progetto che considero assolutamente necessario per<br />

l’avvenire del cantone e di tutte le sue aree limitrofe (Vaud, Ain,<br />

Haute-Savoie), consentirà lo snellimento del traffico in città. Un<br />

treno ogni 10 minuti con una capacità di trasporto di 360<br />

paseggeri, permetterà a <strong>Ginevra</strong> di mettersi alla pari con le<br />

principali metropoli europee in materia di mobilità urbana.<br />

Inoltre tale progetto è da considerarsi assolutamente necessario<br />

allo sviluppo economico del cantone e di tutta la regione<br />

lemanica.<br />

Per un miglior rispetto dell’ambiente, per favorire una mobilità<br />

urbana « dolce », per un’armonioso sviluppo economico invito a<br />

votare e far votare SI in favore del progetto CEVA.<br />

Alfiero NICOLINI<br />

Tracciato del CEVA<br />

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il giornale italiano<br />

Esso riporta le notizie provenienti dall’Italia, dalla Svizzera e altrove, che<br />

interessano particolarmente gli italiani di <strong>Ginevra</strong>. Ogni mese il giornale<br />

italiano è recapitato per posta al vostro domicilio. Esce 10 volte all’anno.<br />

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il giornale italiano<br />

50mila emigrati italiani nel mirino del fisco italiano<br />

Terrorismo fiscale<br />

Dino Nardi, presidente UIM Europa<br />

Zurigo, 8 <strong>novembre</strong> 2009 - Come ormai noto moltissimi<br />

emigrati italiani residenti in Svizzera hanno (e stanno)<br />

ricevendo al loro indirizzo (o ultimo indirizzo) in Italia una<br />

lunga lettera dell'Agenzia delle Entrate italiana - Direzione<br />

Centrale Accertamento - con la quale li si informa che "(...) a<br />

seguito di controlli effettuati abbiamo<br />

riscontrato che, nell'ultimo quinquennio, il<br />

suo nominativo risulta alternativamente<br />

iscritto all'Albo degli Italiani residenti<br />

all'estero e, da ultimo nell'Anagrafe della<br />

popolazione residente in Italia, con<br />

conseguente acquisizione della qualità di<br />

soggetto passivo dell'imposta personale sui<br />

redditi da Lei prodotti, sia in Italia che<br />

all'estero (...)" e con l’avvertenza che<br />

“qualora venga omessa l’indicazione dei<br />

redditi di fonte estera è irrogabile una<br />

sanzione compresa tra il 133 ed il 266 per<br />

cento della maggiore imposta dovuta (se è<br />

omessa la presentazione della dichiarazione<br />

la sanzione sale ad un importo compreso tra<br />

il 160 ed il 320 per cento della maggiore<br />

imposta).”. In breve, ritenendoli<br />

evidentemente degli ex emigrati, li si<br />

sollecita a dichiarare al fisco italiano i loro<br />

eventuali redditi, capitali e quant'altro<br />

possiedono all'estero. Molti dei destinatari<br />

(non tutti) hanno pure ricevuto in allegato un<br />

“Questionario relativo alle disponibilità<br />

costituite all'estero” da compilare e restituire alla Direzione<br />

succitata entro il termine perentorio di 30 giorni. Secondo<br />

informazioni diffuse dalla stessa Agenzia delle Entrate i<br />

destinatari sarebbero circa 50'000, ma non si è compreso bene<br />

se riguarda unicamente l'emigrazione italiana nella<br />

Confederazione, tuttavia da una ricerca fatta personalmente<br />

non sembra che tale lettera sia stata ricevuta da emigrati<br />

residenti in altri Paesi europei.<br />

Come prevedibile questa iniziativa del fisco italiano ha creato<br />

sconcerto e grande preoccupazione in Svizzera tra tutti i<br />

destinatari (ma non solo) i quali stanno subissando con<br />

richieste di informazioni sia il patronato ITAL-UIL che gli<br />

Patronato ITAL-UIL<br />

Rue J.- Necker 15 / Case postale 1941<br />

1201 GINEVRA<br />

Tel. 022 738 69 44 – Fax 022 738 69 52<br />

e-mail: italuilge@bluewin.ch<br />

Aperto dal lunedi al venerdì:<br />

08.00 – 12.00 e 15.30 – 17.30<br />

anno 15, n. <strong>145</strong> - <strong>novembre</strong> 2009 - pagina 4<br />

altri patronati del Ce.Pa. e gli stessi Uffici Consolari italiani nella<br />

Confederazione che, presi alla sprovvista ed in assenza di<br />

qualsiasi istruzione da parte dell'Amministrazione (Esteri e<br />

Tesoro), cercano di far fronte a questa vera e propria emergenza<br />

con risposte agli interessati non sempre identiche su come devono<br />

reagire. D'altra parte gli Uffici consolari, di fronte ad una grande<br />

mole di richieste da parte degli interessati di una certificazione di<br />

iscrizione all'AIRE (individuata al momento come una possibile<br />

soluzione per rispondere all'Agenzia delle Entrate), già in<br />

gravi difficoltà operative per i tagli subiti in questi ultimi anni,<br />

stanno andando letteralmente in tilt tanto<br />

che ci risulta che alcuni consolati si<br />

stiano rifiutando di rilasciare la<br />

certificazione menzionata suggerendo<br />

altre vie per dimostrare al fisco italiano la<br />

loro residenza in Svizzera. Siamo, quindi<br />

in presenza di un vero proprio atto di<br />

terrorismo fiscale dell’Agenzia delle<br />

Entrate italiana rivolto alla comunità<br />

italiana in Svizzera e che cade<br />

(casualmente?!) in concomitanza con la<br />

campagna mediatica dello scudo fiscale<br />

del Ministro dell’Economia italiano,<br />

Giulio Tremonti, che ha portato<br />

all’attuale rovente diatriba tra l’Italia e la<br />

Confederazione. Un terrorismo fiscale<br />

poiché si è sparato nel mucchio. Infatti<br />

queste 50'000 lettere sono state spedite<br />

non solo ad ex emigrati in Svizzera,<br />

rimpatriati negli ultimi cinque anni, la<br />

qualcosa poteva forse avere un senso,<br />

bensì anche a lavoratori frontalieri ed ex<br />

frontalieri e, soprattutto, a tantissimi<br />

italiani che sono emigrati in Svizzera da<br />

decenni o vi sono addirittura nati e che vi risiedono tuttora!<br />

Il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, sollecitato dagli<br />

stessi patronati del Ce.Pa. e dai <strong>Comites</strong> della Svizzera, ha messo<br />

la questione all’ordine del giorno dei lavori del suo Comitato di<br />

Presidenza che si riunisce a Roma al Ministero degli Affari Esteri<br />

proprio questa settimana. Pertanto è auspicabile che in quella<br />

sede l’Agenzia delle Entrate possa dare delle istruzioni precise ed<br />

univoche su come dovranno comportarsi tutti coloro che<br />

(erroneamente?) hanno ricevuto questa lettera pur risiedendo<br />

all’estero da molti anni non dovendo, quindi, dichiarare al fisco<br />

italiano i loro beni e redditi posseduti fuori dai confini italiani.<br />

(segue a pagina 9)<br />

Patronato INCA-CGIL<br />

5, ch. Surinam / Case postale 346<br />

1211 GINEVRA 13<br />

Tel. 022 344 71 72 - Fax 022 340 05 10<br />

e-mail: ginevra.svizzera@inca.it<br />

Aperto dal lunedì al venerdì:<br />

09.00 - 12.00 e 14.30 - 17.30<br />

Il lunedì mattino: solamente su appuntamento


il giornale italiano<br />

Non è un paese per giovani<br />

(segue da pagina 2)<br />

Abbiamo visto in televisione la caduta del<br />

muro di Berlino, i processi di Tangentopoli<br />

e le stragi di mafia, non ci siamo formati<br />

nella prima Repubblica e non ci siamo<br />

costruiti false illusioni sulla seconda.<br />

Viviamo l'era della globalizzazione e del<br />

consumismo, del conformismo e dell'apparire, ma pochi di noi si<br />

rendono conto del fatto che dovremo rivedere al ribasso le nostre<br />

aspettative.<br />

L'operazione di rapina nei confronti delle giovani generazioni,<br />

inizia alla fine degli anni '70, con il ridimensionamento del<br />

welfare, per continuare negli anni '90 con le riforme<br />

pensionistiche, che lasciando invariato il trattamento<br />

previdenziale delle vecchie generazioni, hanno addossato sui<br />

giovani tutto il peso dell'invecchiamento della popolazione.<br />

Da ultima la riforma Gelmini è l'esempio emblematico di come<br />

la cattiva gestione della cosa pubblica possa produrre effetti<br />

disastrosi, non sui privilegiati, ma sui più ricattabili, studenti e<br />

precari.<br />

Le responsabilità degli attuali sessantenni, abili a mantenere le<br />

posizioni di potere, sono chiare e facilmente dimostrabili.<br />

In un simile contesto, la reazione e lo scontro generazionale<br />

sarebbe naturale, invece troppo spesso ci accontentiamo di essere<br />

figli, mentre dovremmo capire che siamo cittadini.<br />

Viviamo in una società ingiusta e iniqua, che non investe sulle<br />

sue risorse, giovani e meritevoli.<br />

Elezioni primarie del<br />

Partito Democratico.<br />

Lezione di democrazia<br />

e di apertura<br />

Le elezioni primarie del 25 ottobre scorso che hanno portato alla<br />

guida del Partito Democratico Pierluigi Bersani quale nuovo<br />

Segretario Nazionale sono state salutate, a giusto titolo, come un<br />

vero e proprio successo non solo per il PD ma per la democrazia<br />

in generale.<br />

Infatti più di 3 milioni di connazionali residenti in Italia e nel<br />

Mondo,con la loro partecipazione a queste elezioni, hanno<br />

manifestato il loro desiderio di vedere la politica italiana uscire<br />

dal tunnel del populismo e del degrado morale, sociale ed<br />

economico in cui si trova.<br />

Questo indiscutibile successo conferisce al PD attraverso il suo<br />

nuovo Segretario, la grande responsabilità di creare le condizioni<br />

per un’alternativa credibile al catastrofico governo attuale.<br />

Circa 12'600 italiani nel mondo, sparsi nei 5 continenti, hanno<br />

partecipato a queste elezioni, fra questi più di 1’700 residenti in<br />

Svizzera.<br />

Il Circolo del PD di <strong>Ginevra</strong> ancora una volta ha manifestato la<br />

sua vitalità portando al seggio di voto 197 persone (seggio della<br />

Svizzera con la più alta partecipazione) alle quali vanno aggiunte<br />

tutte quelle che hanno votato via “online” (circa17% per<br />

l’insieme degli italiani nel mondo).<br />

Questi i risultati di <strong>Ginevra</strong>:<br />

Votanti: 197 / Schede valide: 197<br />

D. Franceschini: 122 (56,85%)<br />

anno 15, n. <strong>145</strong> - <strong>novembre</strong> 2009 - pagina 5<br />

Centinaia di giovani ogni<br />

anno vengono, in qualche<br />

modo, cacciati via da<br />

questo paese, per andare a<br />

lavorare all'estero.<br />

I giovani italiani rispetto ai<br />

loro coetanei europei,<br />

contano meno: socialmente,<br />

economicamente,<br />

politicamente.<br />

Secondo il rapporto Luiss<br />

2008 "Generare classe<br />

dirigente", il 45% dei leader<br />

italiani, nella politica, nelle<br />

istituzioni e nel mondo<br />

produttivo, ha più di 70<br />

anni.<br />

I Giovani italiani hanno il<br />

minor peso politico dei<br />

paesi occidentali. Siamo<br />

l'unico grande paese in cui<br />

solo un 25enne su 4 è<br />

occupato, e quel 25enne<br />

impiegato è sempre<br />

precario. Perché alla<br />

flessibilità non sono state<br />

affiancate misure di<br />

protezione sociale.<br />

Siamo l'unico paese<br />

P. Bersani: 56 (28,42%)<br />

I. Marino: 29 (14,72%)<br />

europeo, insieme alla<br />

Grecia, a non avere a livello<br />

statale il reddito minimo di<br />

cittadinanza.<br />

Ai giovani non resta che<br />

appoggiarsi fino ai capelli<br />

bianchi alle famiglie<br />

d'origine - l'unico vero<br />

ammortizzatore sociale delle<br />

giovani generazioni.<br />

Siamo giovani nel momento<br />

sbagliato e rischiamo di<br />

diventare vecchi nel modo<br />

peggiore.<br />

Il 6 e 7 febbraio, a Roma,<br />

durante il congresso<br />

nazionale, i delegati under<br />

35 sceglieranno insieme il<br />

percorso dei Giovani<br />

dell'Italia dei Valori,<br />

confrontandosi sul percorso<br />

da intraprendere.<br />

Pensiamo in grande,<br />

diventeremo adulti insieme.<br />

"Uno sguardo al passato, i<br />

piedi nel presente, dritti<br />

verso il futuro".<br />

Paola Calorenne<br />

A nome del Comitato del PD di <strong>Ginevra</strong> ringrazio<br />

sentitamente tutti i partecipanti a queste elezioni.<br />

Alfiero NICOLINI<br />

Segretario PD-<strong>Ginevra</strong><br />

URES<br />

Giovanni Verga <strong>Ginevra</strong><br />

FESTA D’INVERNO<br />

Sabato 5 dicembre 2009 alle ore 20.00<br />

Presso la sala « Ecole d’Aïre »<br />

Ch. Grand-Champs 11 / Le Lignon. Bus 7<br />

Menu della cena<br />

Pasticcio di lasagne<br />

Salsiccia alla brace con contorno<br />

Panettone<br />

Prezzo Fr. 30.– e Fr. 15.– per bambini sotto i 12 anni<br />

La serata sarà allietata da<br />

IL DUO DI CASA NOSTRA<br />

Igresso libero solo per le persone che avranno prenotato la<br />

cena, per gli altri dalle ore 23.00<br />

Per prenotare non oltre il 3 dicembre:<br />

Angelo Catalano 022 793 3903 e 079 200 4203<br />

Salvino Testa 022 735 0950 e 076 441 6434<br />

Dalle ore 19.00, aperitivo offerto


il giornale italiano<br />

UN CUMULO DI MACERIE<br />

L’Aquila, 6 <strong>novembre</strong> 2009 - “Se va avanti così, smaltiamo<br />

in 50 anni.” “finora le cose fatte sono del tutto inadeguate.”<br />

Parole del prefetto dell’Aquila, Franco Gabrielli, non quelle<br />

di uno dei tanti cittadini impazienti… Il sasso nello stagno è<br />

di notevoli dimensioni. Anche lo stagno - ce ne siamo resi<br />

conto tutti - è di notevoli dimensioni. A situazioni di questa<br />

portata si deve rispondere con misure eccezionali. Sono mesi<br />

che denunciamo la lentezza di tutta l’operazione: dallo<br />

smaltimento delle macerie ai puntellamenti insufficienti e<br />

vanamente ricordiamo che l’inverno è alle porte. Abbiamo già<br />

L’Aquila-Piazza Palazzo, Novembre 2009<br />

( foto Patrizia Tocci)<br />

perso una gara, quella contro il tempo. Non metereologico,<br />

ma il tempo dei fatti. Siamo già in ritardo sul ritardo.<br />

Abbiamo tutti la precisa cognizione che a un evento<br />

eccezionale si debba rispondere con misure eccezionali. Sono<br />

trascorsi sette mesi, 210 giorni circa (per noi che contiamo<br />

anche i giorni), una montagna di giorni. Osserviamo e<br />

denunciamo soltanto la realtà dei fatti. La Zona Rossa è<br />

sempre più rossa di vergogna. Si sbriciolano le case e la<br />

pazienza. Pochi gli edifici puntellati, sempre più lontano il<br />

momento in cui inizierà la ricostruzione. Siamo qui, in attesa.<br />

Ma non abbiamo nessuna intenzione di abbandonare il nostro<br />

compito che è quello di presidiare idealmente il centro storico<br />

della nostra città. Vogliamo che la nostra città sia curata,<br />

come si fa con i malati gravi: velocemente, prendendo<br />

decisioni rapide, riunendo tutte le varie Autorità preposte.<br />

Non vogliamo pagare sulla nostra pelle i ritardi dei veti<br />

incrociati, quelle dei consigli o degli organi che non si<br />

riuniscono. Pretendiamo che il bene comune (la ricostruzione<br />

della nostra città) sia più forte dell’interesse dei singoli, delle<br />

loro rivalità, delle loro idiosincrasie politiche o personali. Noi<br />

siamo in guerra contro un nemico invisibile che ci ha cacciato<br />

via dalle nostre case, dai nostri luoghi e in parte anche dalla<br />

nostra vita. Siamo in guerra da mesi: con gli elmetti gialli<br />

sulla testa abbiamo affrontato la paura, siamo entrati nelle<br />

nostre case più o meno distrutte, li abbiamo portati con<br />

orgoglio nelle manifestazioni. Anche se non li vedete, li<br />

indossiamo ogni giorno, per non farci troppo male, per andare<br />

avanti: perché continuiamo a sperare che, un giorno non<br />

troppo lontano, questa guerra finisca. Solo allora li<br />

appenderemo agli ingressi delle nostre case come si fa con un<br />

cappello di lana quando l’inverno è passato.<br />

Patrizia Tocci<br />

patrizia.tocci@email.it<br />

Associazione UN CENTRO STORICO DA SALVARE<br />

anno 15, n. <strong>145</strong> - <strong>novembre</strong> 2009 - pagina 6<br />

URES<br />

Giovanni Verga <strong>Ginevra</strong><br />

Comunicato<br />

EMERGENZA ALLUVIONE<br />

MESSINA<br />

Sottoscrizione a favore delle popolazioni colpite<br />

Il nostro Paese ha vissuto negli ultimi mesi due tremende<br />

tragedie. Dopo il terremoto che ha interessato l’Abruzzo, anche la<br />

Sicilia è stata colpita da una alluvione che ha causato vittime e<br />

spazzato via interi paesi.<br />

Come associazione URES-G.Verga, siamo stati impegnati in<br />

prima linea nel sensibilizzare la raccolta di fondi a favore dei<br />

terremotati abruzzesi. Dopo la tragedia che ha colpito Messina,<br />

abbiamo osservato, da parte dello Stato, un modo di affrontare il<br />

problema un po’ diverso e francamente un po’ più superficiale<br />

rispetto a quanto fatto, giustamente, per i fratelli abruzzesi. Da<br />

siciliani abbiamo avuto l’impressione, ancora una volta, che di<br />

fronte alle tragedie i cittadini italiani non siano tutti uguali.<br />

D’altronde non è la prima volta che questo accade, basta<br />

ricordare quello che è successo nei paesi colpiti dal terremoto del<br />

1968 nella valle del Belice, un lembo di terra a cavallo delle<br />

province di Trapani e Agrigento, dove la ricostruzione non è mai<br />

stata completata.<br />

Il comitato dell’URES-G.Verga ha avuto mondo di sentire<br />

l’arcivescovo di Messina, mons. Calogero La Piana, che ci è<br />

sembrato<br />

amareggiato<br />

per come i<br />

nostri fratelli<br />

sono stati<br />

trattati. I<br />

paesi sono<br />

ancora<br />

sommersi dal<br />

fango e la<br />

sfiducia e il<br />

pessimismo<br />

sono<br />

dilaganti.<br />

Per questo motivo, sentendoci profondamente vicini ai nostri<br />

corregionali colpiti dall’alluvione, abbiamo deciso di aprire una<br />

sottoscrizione di fondi. Anche le autorità consolari e tutte le<br />

associazioni presenti a <strong>Ginevra</strong> saranno informate dell’iniziativa<br />

a favore degli alluvionati. Per chi volesse dare un contributo puo’<br />

farlo versando una somma, anche minima, sul ccp. postale n.<br />

17-286385-0 intestato a Ures-Giovanni Verga <strong>Ginevra</strong>,<br />

specificando la causale ALLUVIONE MESSINA.<br />

Tutti i fondi raccolti saranno utilizzati fino all’ultimo franco per<br />

le popolazioni colpite, in accordo e secondo le esigenze<br />

segnalateci da mons. La Piana. Sarete informati periodicamente<br />

sull’andamento della raccolta e sull’uso che del denaro verrà<br />

fatto. Rimaniamo a vostra disposizione per ogni domanda,<br />

chiarimento o suggerimento, contando sulla generosità italiana<br />

che nel momento del bisogno si manifesta sempre copiosamente.<br />

A nome del Comitato, un grosso grazie.<br />

il presidente, Salvino Testa<br />

il segretario, Giuseppe Plaia


il giornale italiano<br />

A Losanna nasce il movimento contro la<br />

chiusura del Consolato Generale d’Italia<br />

LOSANNA\ aise\ 02.11.2009 - "Per gli italiani che vivono da<br />

molti anni in Svizzera Romanda, apprendere da notizie di stampa<br />

la chiusura del Consolato Generale d’Italia di Losanna, non è<br />

stata certo una cosa piacevole e ne tantomeno facile da digerire<br />

anche perché colpisce una popolazione residente di oltre 52mila<br />

connazionali<br />

che vivono nel<br />

solo Cantone di<br />

Vaud; mentre<br />

nel totale della<br />

medesima<br />

Circoscrizione<br />

consolare<br />

(Friburgo,<br />

Neuchatel,<br />

Vallese e Vaud)<br />

la presenza<br />

italiana va al di<br />

là degli 80mila<br />

residenti". A far<br />

sentire la propria voce è il Movimento anti-chiusura del<br />

Consolato d’Italia di Losanna, in Svizzera, nato lo scorso mese di<br />

settembre su iniziativa di privati cittadini per "contrastare la<br />

Mirko Tremaglia tuona….<br />

SE IL PDL COSTITUISCE UN GRUPPO “PDL NEL<br />

MONDO”, L’ON. MIRKO TREMAGLIA ESCE DAL<br />

GRUPPO PARLAMENTARE DEL PDL.<br />

Mirko Tremaglia<br />

Il PDL, attraverso<br />

una “Campagna<br />

Tesseramento PDL<br />

nel mondo 2009-<br />

2010”, ha annunciato<br />

di voler costituire una<br />

Organizzazione<br />

politica di Italiani<br />

residenti all’estero.<br />

Il CTIM – Comitato<br />

Tricolore per gli<br />

Italiani nel mondo, che opera nel mondo dell’emigrazione, non è<br />

stato consultato e nemmeno avvisato.<br />

Crediamo sia dannosa una formazione di questo tipo e sia in<br />

contrasto con gli interessi dell’emigrazione che noi, come CTIM,<br />

rappresentiamo sin dal 1968.<br />

Ecco i motivi per i quali chiediamo con fermezza agli Amici del<br />

PDL di cancellare l’iniziativa stessa.<br />

Se così non fosse, ritenendo l’iniziativa dannosa e<br />

pregiudizievole alla causa dell’emigrazione, ho ritenuto giusto<br />

notificare la decisione del CTIM di respingerla e, personalmente,<br />

di uscire dal Gruppo Parlamentare del PDL continuando l’attività<br />

politica alla Camera dei Deputati, sempre nel nome del CTIM e<br />

nell’interesse di tutti gli Italiani residenti all’estero.<br />

Segreteria CTIM-Roma, 12 <strong>novembre</strong> 2009<br />

anno 15, n. <strong>145</strong> - <strong>novembre</strong> 2009 - pagina 7<br />

decisione di chiudere un Consolato in una posizione<br />

geograficamente centrale per tutti", un Movimento che vuole<br />

essere "espressione di tutti gli italiani residenti nella<br />

circoscrizione consolare di Losanna, senza alcuna distinzione<br />

di ceto e di appartenenza sociale o politica, ma uniti tutti<br />

insieme per la difesa al mantenimento del suddetto Consolato<br />

d’Italia nella capitale vodese".<br />

A questo scopo, il Movimento ha lanciato una petizione di<br />

protesta contro la chiusura del Consolato d’Italia di Losanna,<br />

con la raccolta delle firme da parte dei connazionali. Nella<br />

petizione i cittadini italiani chiedono al Governo in carica di<br />

non procedere a tale soppressione. Inoltre si invitano i<br />

Parlamentari eletti nella Circoscrizione Estero ed i membri del<br />

CGIE, di intervenire energicamente nelle sedi opportune e di<br />

adoperarsi per assicurare la salvaguardia e l’esistenza del<br />

Consolato d’Italia a Losanna.<br />

"L’iniziativa sta ottenendo un inaspettato successo di<br />

adesioni", riferisce il Movimento che ricorda: "tutte le persone<br />

interessate possono prelevare il modello sul sito web:<br />

http://www.homepage.bluewin.ch/cahiersocial<br />

da trasmettere successivamente al titolare del ministero degli<br />

Affari Esteri".<br />

Ancona<br />

Ascoli<br />

Piceno<br />

Fermo<br />

Macerata<br />

Pesaro<br />

Urbino<br />

L’Associazione marchigiani di <strong>Ginevra</strong><br />

organizza<br />

« il ballo di carnevale »<br />

Sabato 23 gennaio 2010<br />

Alla sala Comunale du PETIT-LANCY<br />

Av. Louis Bertrand 7 - dalle ore 19.30<br />

Allieterà la serata l’orchestra italiana<br />

ARIZONA<br />

Cena, solo su prenotazione fino ad esaurimento dei<br />

posti : 022 / 792 4664 o al 079 / 213 9832, ore pasti<br />

Parcheggio in prossimità della sala<br />

Ai soci, a tutti gli italiani di <strong>Ginevra</strong>, agli amici<br />

svizzeri, amichevoli<br />

Auguri di Buon Natale e Felice Anno 2010<br />

SEGRETERIA DEL C.A.I.G.<br />

(Coordinamento Associazioni Italiane <strong>Ginevra</strong>)<br />

Case postale 1025 / 1227 CAROUGE / Tel. 022 3434927<br />

http://www.caig.ch / ilgiornaleitaliano@caig.ch<br />

Segretario responsabile : Silvano COCCO<br />

Cassiere : Salvino TESTA, Segreteria : Giovanni PAGGI<br />

Consiglieri : Franco ANTONELLI,<br />

Saverio D’AURIA, Giuseppe PUGLISI<br />

Patronato A.C.L.I. al Servizio della Gente<br />

Rue de Carouge 53 / CH-1205 GINEVRA<br />

Tel. 022 7810932 - Fax 022 7810933<br />

e-mail: paclige@bluewin.ch<br />

Orari di apertura:<br />

lunedì, martedì, mercoledì, giovedì<br />

09.30-11.30 / 13.00-16.30<br />

venerdì: 09.00-11.30 / 13.00-16.00


il giornale italiano<br />

FARSA ITALIA<br />

Valerio Agostinone<br />

Riforme<br />

Corre voce che l’On. Ghedini, sommo giureconsulto al<br />

servizio del Berlusca, e noto anche come azzeccagarbugli o<br />

acchiappafarfalle (acchippafalene è un altro), abbia ricevuto<br />

l’ingrato compito di preparare<br />

l’ennesimo lodo di tutti i lodi<br />

per mettre il suo padrone fuori<br />

dalla portata di qualsiasi<br />

giudice.<br />

Naturalmente il modo più<br />

semplice e sicuro per<br />

raggiungere lo scopo sarebbe<br />

quello di persuadere il<br />

Cavaliere a non commettere<br />

più reati. Ma prova solo ad<br />

accennaglierlo e ti mette dritto dritto alla porta. Anzi, ti dà del<br />

comunista.<br />

Tuttavia pare che il legale seguiti a lambiccarsi in gran<br />

segreto il cervello per trovare la soluzione adatta. Fatica<br />

improba, stante che in questo momento il Berlusca non vuole<br />

neppur sentire<br />

nominare certe<br />

istituzioni, soprattutto<br />

quel ricettacolo di<br />

infidi cacadubbi che è<br />

la Corte<br />

Costituzionale (“Ma a<br />

chi è venuto in mente<br />

di creare una simile<br />

boiata ?”).<br />

Per fortuna il ligio<br />

Ghedini non molla e<br />

si è fatto venire in<br />

mente, a quanto pare,<br />

Niccolò Ghedini<br />

qualche buona idea. Per esempio, la riduzione a 24 ore della<br />

prescrizione dei reati commessi soprappensiero dalle massima<br />

autorità dello Stato; in rito abbreviato, nel quale si ascoltano<br />

soltanto l’imputato eccellente e il suo difensore; l’abolizione<br />

del conflitto di interessi quando gli alti personaggi convocati<br />

si dichiarano persone notoriamente disinteressate; la<br />

sostituzione del detto “Fatta la legge, trovato l’inganno” col<br />

detto “Fatto l’inganno, trovata la legge”, meglio adatto al<br />

costume berlusconiano. E finalmente una trovata<br />

straordinaria, un vero colpo di genio: trasformare la<br />

denominazione “Corte Costituzionale” in “Escorte<br />

Costituzionale”, che piace tanto al Papi. Ghedini Santo<br />

subito !.<br />

Guai a chi fiata !<br />

Ma che razza di sgangherato carrozzone è questa Fininvest,<br />

nella quale un dirigente di secondo e terzo livello si è<br />

nientemeno permesso di compiere un grave reato di<br />

corruzione in atti giudiziari, e investirci anche la bella somma<br />

di seicentomila dollari sottratta alle casse dell’azienda, e per<br />

di più alle spalle e a totale insaputa del suo Capo-padrone ?<br />

Peggio ancora, una volta scoperto il fattaccio, concluso il<br />

processo e identificati i responsabili, il Capo-padrone<br />

Berlusca, invece di scatenare una rigorosa inchiesta e far<br />

anno 15, n. <strong>145</strong> - <strong>novembre</strong> 2009 - pagina 8<br />

cadere varie<br />

teste di infidi<br />

dipendenti,<br />

insiste a dire<br />

che non ne<br />

sapeva niente e<br />

che nulla di<br />

disdicevole è<br />

mai successo.<br />

Beato lui, ma<br />

dove mai si è<br />

visto un padrone Davis Mills e Silvio Berlusconi<br />

tando di manica larga ? Non sarà che invece, come sospettano i<br />

giudici, era stato proprio lui l’ispiratore del reato, e che quei soldi<br />

sono stati una mano santa per salvarlo da guai ben più gravi ?<br />

Stai a vedere che anche questa volta i giudici vanno cercando<br />

qualche ignobile pretesto per trascinare in giustizia il Cavaliere,<br />

povera vittima ignara e innocente ? Maledetti giudici: non gli<br />

bastava condannare il corrotto, ora pretendono di prendersela<br />

anche col corruttore. I soliti comunisti.<br />

Dimissioni<br />

Piero Marazzo, coinvolto in una sordida e sciagurata avventura<br />

che avrebbe fatto bene a risparmiare a sé e a tanti altri, non era<br />

stato rinviato a giudizio e neppure indagato. Al contrario era stato<br />

riconosciuto vittima di un’oscura storia di estorsioni. Eppure si è<br />

dimesso dalla sua carica ed ha deciso di ritirarsi definitivamente<br />

dalla vita politica, di scomparire dalla scena pubblica. È stata una<br />

scelta doverosa e opportuna, che tuttavia suscita apprezzamento e<br />

rispetto.<br />

C’è chi al contrario, pur titolare di una serie di condanne in primo<br />

e secondo grado di giudizio, e di prescrizioni fortunosamente<br />

agguntate in Cassazione, (nonché in procinto di dover affrontare<br />

due nuovi processi), si<br />

è ben guardato dal fare<br />

almeno una volta l’atto<br />

di voler compiere un<br />

passo indietro.<br />

Ma sei matto ? Ti<br />

immagini uno che si è<br />

inventato, si è<br />

fabbricato e si è<br />

finanziato interamente<br />

di tasca sua un partitoazienda<br />

di proprietà<br />

L’ex governatore della regione Lazio<br />

Pietro Marazzo<br />

personale esclusiva, un bel giorno pianta tutto e decide di<br />

andarsene ? Per di più lasciando dietro di sé agli altri i dadi<br />

truccati, le biglie e i birilli taroccati, le carte da gioco segnate e il<br />

pallone che si è portati tutti lui da casa, compresa la “cagnotte” ?<br />

Ma in che mondo credi di vivere ? Stiamo in Berlusconia, bello<br />

mio, dove agli strumenti e alle regole del gioco “ghe pensi mì”.<br />

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Esso riporta le notizie provenienti dall’Italia, dalla Svizzera e<br />

altrove, che interessano particolarmente gli italiani di <strong>Ginevra</strong>.<br />

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il il giornale italiano<br />

Terrorismo fiscale<br />

(segue da pagina 4)<br />

Cittadini italiani che, di conseguenza, devono obbligatoriamente<br />

essere registrati all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero<br />

(AIRE) del loro ultimo comunque di residenza in Italia.<br />

Per il momento è, pertanto, consigliabile che tutti gli interessati<br />

pazientino prima di prendere qualsiasi iniziativa e, soprattutto,<br />

coloro che hanno ricevuto anche il “Questionario relativo alle<br />

disponibilità costituite all’estero” evitino assolutamente di<br />

compilarlo e di rispedirlo all’Agenzia delle Entrate prima di<br />

questo chiarimento che verrà ovviamente pubblicizzato al<br />

massimo. In ogni caso, a parte la rete consolare, sia l’ITAL-UIL<br />

che gli altri patronati del Ce.Pa., anche per questo problema,<br />

possono dare un valido aiuto per gli adempimenti necessari e per<br />

i dovuti chiarimenti con il fisco italiano.<br />

COMUNICATO STAMPA<br />

L’Agenzia delle<br />

Entrate si occupa di<br />

evasori e non di lavoratori<br />

Ufficio Stampa<br />

Roma, 9 <strong>novembre</strong> 2009 - In merito alla problematica dei<br />

lavoratori all’estero, tra cui i frontalieri, legata allo scudo fiscale,<br />

l’Agenzia delle Entrate precisa che questi soggetti nulla hanno a<br />

che fare con l’evasione internazionale.<br />

La relativa casistica sarà affrontata in una circolare in corso di<br />

emanazione che terrà conto delle tipologie di reddito, delle<br />

circostanze in cui è stato prodotto e del suo utilizzo.<br />

Pensioni, fisco e lettera<br />

Agenzia delle Entrate<br />

Sulla questione fisco italiano, Dino Nardi si è di nuovo<br />

espresso, nei giorni scorsi, all’occasione di una assemblea<br />

tenutasi a Basilea, portando ulteriori chiarimenti<br />

sul’argomento.<br />

Animatori della serata il presidente dell'ITAL<br />

-UIL in Svizzera, Mariano Franzin, che ha<br />

informato i presenti sui diritti pensionistici<br />

degli italiani in Svizzera sia nei confronti del<br />

sistema previdenziale elvetico che italiano, e<br />

Dino Nardi, coordinatore della UIM in<br />

Europa nonché membro del Comitato di<br />

Presidenza del Consiglio Generale degli<br />

Italiani all'Estero, il quale ha spiegato gli<br />

obblighi fiscali degli emigrati italiani che<br />

risiedono nella Confederazione alla luce della<br />

Convenzione italo-svizzera del 1976 per<br />

evitare le doppie imposizioni fiscali. Ma<br />

argomento principe della serata non poteva<br />

non essere la lettera che stanno ricevendo in<br />

Italia in queste settimane decine di migliaia di<br />

ex emigrati italiani ma anche tantissimi<br />

cittadini italiani che tuttora vivono e risiedono<br />

in Svizzera, ma non solo. A quest'ultimo<br />

anno 15, n. <strong>145</strong> - <strong>novembre</strong> 2009 - pagina 13 9<br />

proposito, Dino Nardi ha spiegato che proprio nel corso del<br />

Comitato di Presidenza del CGIE, tunutosi a Roma martedi 10<br />

<strong>novembre</strong>, su esplicita richiesta dello stesso CGIE, è<br />

intervenuto un dirigente dell'Agenzia delle Entrate per dare gli<br />

opportuni chiarimenti in merito a questa iniziativa che sta<br />

terrorizzando migliaia di emigrati e, soprattutto, di ex<br />

emigrati. Il funzionario ha spiegato che la lettera in questione<br />

(ne sono state spedite ben 37'500) doveva essere destinata<br />

esclusivamente a cittadini italiani emigrati già iscritti all'AIRE<br />

che, nell'ultimo quinquennio, sono rientrati in Italia<br />

definitivamente, o vi hanno comunque soggiornato per un<br />

certo periodo di tempo, per poi riespatriare nuovamente.<br />

Pertanto il dirigente dell'Agenzia delle Entrate ha dichiarato<br />

che tutti coloro che sono emigrati ininterrottamente da più di<br />

cinque anni e si sono visti recapitare ugualmente la lettera<br />

dell'Agenzia sono stati coinvolti a causa di un errore dovuto a<br />

delle iscrizioni non corrette nelle anagrafi dei Comuni italiani.<br />

L'informazione di Nardi ha tranquillizzato l'uditorio, peraltro<br />

molto preoccupato da questa lettera, ed ha sollecitato tutti gli<br />

interessati a rispondere ugualmente all'Agenzia delle<br />

Entrate, anche se non dovuto, per evitare eventuali inutili<br />

complicazioni, inviando un'autocertificazione da<br />

dove risulti lo stato di residenza ininterrotta<br />

all'estero da più di cinque anni, allegandovi una<br />

fotocopia del permesso di soggiorno svizzero e del<br />

documento di identità<br />

italiano, con copia, per<br />

conoscenza, al Comune di<br />

iscrizione all'AIRE in Italia.<br />

Mariano Franzin ha ricordato<br />

poi che, pure rispetto a questo<br />

problema, gli uffici dei<br />

patronati del Ce.Pa. in Svizzera<br />

sono a disposizione per aiutare<br />

gratuitamente tutti gli<br />

interessati che lo volessero<br />

fornendo anche il facsimile<br />

dell'autocertificazione.<br />

Zurigo, 12 <strong>novembre</strong> 2009<br />

Comunicato Stampa<br />

Sopra un articolo con l’intervista<br />

a Franco Narducci<br />

apparso sulla « Tribune de<br />

<strong>Genève</strong> », a fianco un articolo<br />

di « 24 heures ».


il giornale italiano<br />

_â|z| c|ÜtÇwxÄÄÉ<br />

_x aÉäxÄÄx<br />

LA BALIA (4)<br />

Ma fu per poco. Era addirittura intronata dal lungo<br />

viaggio, dalle tante e nuove impressioni che le avevano<br />

tumultuosamente investito la povera anima, chiusa finora e<br />

ristretta là, nelle abituali occupazioni dell'angusta sua vita.<br />

Non ricordava piú nulla; non pensava, non vedeva piú nulla;<br />

sentiva soltanto il sollievo d'esser giunta, finalmente; d'aver<br />

superato il terrore della traversata sul piroscafo da Palermo a<br />

Napoli, lo sgomento della furia del treno. Ov'era giunta? Si<br />

provava a guardar fuori della vettura; ma gli occhi le<br />

dolevano. Avrebbe avuto tanto tempo di veder Roma, la<br />

grande città dov'era il Papa! Intanto, già si trovava accanto a<br />

uno ch'ella conosceva, e tra poco avrebbe riveduto la<br />

«signorina sua» e si sarebbe di nuovo sentita quasi nel suo<br />

paese. Sorrise. Le si affacciò per un istante al pensiero il<br />

figliuolo lontano, la vecchia suocera, ma ne scacciò subito<br />

l'immagine per il bisogno istintivo di non turbarsi quel<br />

momento di sollievo dopo le lunghe sofferenze angosciose del<br />

viaggio.<br />

- A Napoli, - le domandò a un tratto il Mori, - è venuto<br />

qualcuno a rilevarti sul piroscafo?<br />

- Ah, sissignore! Un galantuomo! Tanto buono... -<br />

s'affrettò a rispondergli Annicchia. - Anzi mi ha comandato di<br />

salutarla.<br />

- Ti ha comandato?<br />

- Sissignore, di salutarla.<br />

- Ti avrà pregato.<br />

- Sissignore; ma... un padrone mio...<br />

Ennio Mori sbuffò e si rimise a leggere il giornale.<br />

- Medicina, medicina!<br />

- Come dice? - arrischiò, timidamente, Annicchia.<br />

- Niente: parlo con me.<br />

Annicchia rimase un po' perplessa, poi aggiunse:<br />

- Anche a Palermo è venuto alla stazione un altro<br />

galantuomo che mi ha poi accompagnata fino al vapore: tanto<br />

buono anche lui.<br />

- E t'ha comandato anche lui di salutarmi?<br />

- Sissignore, anche lui.<br />

Il Mori abbassò su le gambe il giornale, si aggiustò sul<br />

naso le lenti e le domandò, accigliato:<br />

- Tuo marito?<br />

- Sempre là! - sospirò Annicchia. - All'isola! Ah, se<br />

Vossignoria che sta qui a Roma, che c'è il Re...<br />

- Sta' zitta! - la interruppe, di scatto, il Mori, come se,<br />

nominando il re, quella poveretta gli avesse pestato un piede.<br />

- Basterebbe una parolina... - osò d'aggiungere Annicchia,<br />

sommessamente.<br />

- Cose da pazzi! - sbuffò di nuovo il Mori, cosí urtato, che<br />

spiegazzò il giornale che teneva su le gambe e lo buttò fuori<br />

della vettura. - Credi che ci abbiano mandato soltanto tuo<br />

marito, a domicilio coatto? Ci mandano anche noi!<br />

- I signori? - domandò Annicchia, stupita e incredula. -<br />

Come ce li mandano i signori?<br />

- Sta' zitta! - replicò il Mori, a cui riusciva addirittura<br />

insopportabile quella supina ignoranza.<br />

anno 15, n. <strong>145</strong> - <strong>novembre</strong> 2009 - pagina 10<br />

E si mise, fosco, a riflettere su l'impresa disperata di dare una<br />

nuova coscienza a quell'infima gente della sua Sicilia, in cui era<br />

cosí profondamente radicato il sentimento della servilità.<br />

La carrozza, alla fine, giunse in Via Sistina, ove il Mori<br />

abitava.<br />

Ersilia era ancora a letto. Sotto il roseo parato a padiglione<br />

dell'ampio letto, tra il candore dei guanciali e de' merletti,<br />

appariva piú bruna di carnagione, quasi nera, immagrita com'era<br />

dalle doglie del recente parto.<br />

Annicchia corse ad abbracciarla festosamente.<br />

- Signorina! Signorina mia! Eccomi qua... Mi pare un sogno!<br />

Come sta? Ha sofferto molto, è vero? Oh, figlia mia! Si vede...<br />

Non si riconosce piú... Mah, cosí vuole Dio: noi donne siamo<br />

fatte per patire.<br />

- Un corno! - protestò Ersilia. - Che stupide, le donne... Tutte<br />

cosí! Ci provate gusto, è vero? a ripetere che noi donne siamo<br />

fatte per patire. E a furia di ripeterlo, eccoli qua, i signori uomini,<br />

credono davvero, adesso, che nojaltre dobbiamo stare al loro<br />

servizio, per il loro comodo e per il loro piacere. Noi le schiave, è<br />

vero? e loro i padroni. Un corno!<br />

Ennio Mori, a cui era diretta la botta, ripiegò furiosamente il<br />

terzo giornale, sbuffò e uscí dalla camera.<br />

Annicchia guardò la padrona, un po' impacciata, e disse:<br />

- Anche loro, poveretti, hanno tanti guaj...<br />

- Dormire, mangiare e andare a spasso. Vorrei fare un po' il<br />

cambio, io. Ah, uomo, uomo, e cieco d'un occhio!<br />

- Certo, quando abbiamo finito da poco di patire per loro...<br />

- No, sempre! Li odio tutti!<br />

A questo punto, s'intese dall'altra parte un grido di Ennio<br />

Mori:<br />

- L'universo mondo!<br />

A cui rispose un altro grido:<br />

- Eccomi, signorino! Mi comandi.<br />

Ersilia scoppiò a ridere e spiegò ad Annicchia:<br />

- Ho la serva sorda. Appena si grida un po', si sente chiamata.<br />

Margherita! Margherita!<br />

Su la soglia si presentò la vecchia sorda, con un'aria tra di<br />

offesa e di stralunata. Di là, il Mori, con gli occhi fuori del capo,<br />

le aveva fatto un gesto... un certo gesto sguajato.<br />

- Senti, Margherita, - riprese Ersilia. - Questa è la balia,<br />

arrivata adesso... adesso, sí. Bene: ora tu insegnale la sua camera.<br />

Hai capito? Andrai a lavarti, - aggiunse, rivolgendosi ad<br />

Annicchia, - sei tutta affumicata.<br />

Annicchia sporse il capo per guardarsi nello specchio<br />

dell'armadio e subito esclamò, con le mani per aria:<br />

- Mamma mia!<br />

Il fumo della ferrovia e le lagrime versate alla stazione le avevano<br />

insudiciato il volto. Prima d'andare a lavarsi, volle però raccontare<br />

alla "signorina sua", con vivacissimi gesti e frequenti esclamazioni,<br />

che facevano sbarrare tanto d'occhi alla serva sorda, le peripezie<br />

del viaggio di mare, poi di quello in ferrovia, e come a un<br />

certo punto, sentendosi scoppiare il seno per la furia del latte, si<br />

fosse messa a piangere come una bambina. I compagni di viaggio<br />

le domandavano che avesse; ma ella si vergognava a dirlo; alla<br />

fine, quelli capirono; e allora un giovinastro le propose di succhiarle<br />

lui il latte - malcreato! - e già le stendeva, ridendo, le mani<br />

al petto. Ella, gridando, aveva minacciato di buttarsi dal finestrino<br />

del vagone. Ma poi, per fortuna, alla prima fermata del treno, un<br />

vecchio ch'era lí accanto a lei, l'aveva condotta a un altro scompartimento,<br />

dove c'era una donna che aveva con sé una bambinuccia<br />

di tre mesi, misera misera, alla quale finalmente aveva<br />

potuto dar latte, sentendosi man mano rinascere.<br />

(segue)


il giornale italiano<br />

Mezze penne con salame e finocchi<br />

Ingredienti per 4 persone: 320 gr. di mezze penne, 100 gr. di<br />

salame morbido, 2 finocchi, 1 cipollotto, 40 gr. di pecorino romano,<br />

1,5 dl di brodo vegetale, olio, sale, pepe.<br />

Preparazione: Pulire i finocchi, privarli delle foglie esterne,<br />

tagliarli a metà, eliminare il torsolo e ridurli a dadini. Tritare<br />

separatamente le barbine del finocchio e il cipollotto.<br />

Scaldare sei cucchiai di olio in una padella antiaderente, aggiungere<br />

il cipollotto, i finocchi, una presa di sale e soffriggere le verdure per<br />

pochi minuti. Unire il brodo e cuocere per altri dieci minuti.<br />

Lessare la pasta in acqua salata, scolarla al dente e trasferirla nella<br />

padella con i finocchi, mescolare su fuoco medio, unire il salame a<br />

dadini, le barbine di finocchio e una generosa macinata di pepe.<br />

Servire completando con scaglie di pecorino.<br />

Consolato Generale d’Italia / 14, rue Chs. Galland 14 / 1206 GINEVRA<br />

Tel. 022 / 8396744 - Fax 022 8396745 / www.consginevra.esteri.it<br />

Orario: lunedì, mercoledì e venerdì: 09.00-12.30<br />

martedì e giovedì: 14.30-17.30 (uff. visti: mercoledì, giovedì e venerdì)<br />

Ente Italiano Socio-Assistenziale / 26, rue de l’Athénée / 1206 GINEVRA<br />

Tel. e fax 022 / 3468949 / eisaginevra@bluewin.ch<br />

Orario: martedì giovedì e venerdì, dalle ore 09.00 alle 11.00<br />

Com.It.Es. / 26, rue de l’Athénée / 1206 GINEVRA / Tel. e fax 022 / 3469913<br />

segreteria@comites-ginevra.ch - http://www.comites-ginevra.ch<br />

anno 15, n. <strong>145</strong> - <strong>novembre</strong> 2009 - pagina 11<br />

La ricetta del mese<br />

a cura di<br />

Fiorella CELIA-FOSSELLA<br />

Vitello tonnato<br />

Ingredienti: 1 kg di carne magra di vitello, 1 carota, 1 cipolla, 1 gambo di<br />

sedano, 1 foglia d’alloro, 200 gr. di tonno sottolio, 4 acciughe, 2-3 cucchiai<br />

di capperi, 2 uova sode, 1 limone, 1 cucchiaio d’aceto, olio extravergine<br />

d’oliva, sale.<br />

Preparazione: Lessate in acqua salata il vitello insieme con la carota, la<br />

cipolla, il sedano, la foglia d’alloro e l’aceto. Fate cuocere per circa un’ora e<br />

mezza ; quando la carne sarà cotta, lasciatela raffreddare nel brodo di<br />

cottura, quindi scolatela bene e affettatela sottilmente.<br />

Nel frattempo tritate molto finemente (meglio se utilizzate un mixer) il<br />

tonno, le acciughe, i capperi e i tuorli sodi ; per amalgamare il tutto unite<br />

dell’olio, il succo del limone e, se necessario, un pò di brodo. Disponete le<br />

fettine di carne su un bel piatto da portata e copritele accuratamente con la<br />

salsa. Lasciate riposare per un paio d’ore in luogo fresco e poi servite.<br />

Crostata d’autunno<br />

Ingredienti per 8 persone. Per la pasta: 400 gr. di farina, 200 gr. di burro, 150 gr. di zucchero, 40 gr. di latte, un uovo, sale.<br />

Per farcire: 300 gr. di castagne sbollentate e pelate, 200 gr. di zucchero, 100 gr. di gherigli di noce, 100 gr. di cioccolato fondente, 100 gr. di<br />

sciroppo d’acero, 100 gr. di panna fresca, 30 gr. di burro, 2 uova, latte.<br />

Preparazione: Fate cuocere le castagne, coperte a filo di latte bollente, finchè lo avranno assorbito tutto e risulteranno morbide, ma non spappolate.<br />

Intanto avviate la pasta : mescolate la farina con il burro morbido, ottenendo un mucchio di briciolame ; sistemate quest’ultimo a fontana sulla<br />

spianatoia, al centro mette un uovo, un pizzico di sale, lo zucchero e il latte ; lavorate velocemente con la punta delle dita, poi lasciate riposare la<br />

pasta in frigorifero per 30 minuti.<br />

Per il ripieno, fate sciogliere a bagnomaria il cioccolato tagliuzzato ; mettete lo zucchero in una casseruola con un goccio d’acqua, lasciatelo<br />

cuocere finchè avrà assunto un bel color caramello, quindi aggiungetevi la panna fresca.<br />

Trasferite in una ciotola le castagne cotte, senza scolarle, unite il cioccolato fuso, il caramello, lo sciroppo d’acero, un uovo, il burro morbido e le<br />

noci spezzettate ; mescolate il composto e passatelo in frigorifero a raffreddare.<br />

Tirate la pasta a 3 mm di spessore e rivestite con essa uno stampo a bordi bassi di 30 cm di diametro, riempitelo con il composto alle castagne e<br />

copritelo con una gratella di striscioline ricavate dalla pasta avanzata.<br />

Pennellate la crostata con un uovo battuto, infornatela a 200° per 20 minuti, poi abbassate la temperatura a 180° e proseguite la cottura ancora per<br />

30 minuti.<br />

Come ogni anno si è commemorata la<br />

ricorrenza del IV <strong>novembre</strong> alla presenza<br />

delle autorità italiane, svizzere, di<br />

altri Paesi e di un folto pubblico. Il<br />

CAIG ha deposto una corona insiene a<br />

10 Associazioni: AVIS, ACLI, Ente<br />

Vicentini, ARS (Sardi), Ass. Bellunesi<br />

nel Mondo, AMIS (Marchigiani),<br />

Patronato ITAL-UIL, la Seminatrice,<br />

CAE (Com. Ass. Educativa) e Partito<br />

Democratico. L’eccedente della sottoscrizione<br />

sarà devoluto all’EISA (Ente di<br />

Assistenza) e all’AVIS. Ritorneremo<br />

sulla ricorrenza nel prossimo numero.<br />

⇒ VOLI diretti per l’Italia<br />

⇒ NAVI per la Sicilia, Sardegna, Grecia, Tunisia<br />

⇒ Biglietti di TRENO<br />

⇒ Autonoleggio per tutte le destinazioni<br />

⇒ Crociere - Thalasso<br />

⇒ Last Minute per tutte le borse<br />

Chiuso lunedì e martedì mattina<br />

1, rue Soubeyran - 1203 <strong>Genève</strong><br />

Tel. 022 344 79 85 / Fax 022 344 79 86<br />

soccicarla@mac.com<br />

http://www.homepage.bluewin.ch/carlavoyages


il giornale italiano<br />

Solidarietà con<br />

l’Abruzzo<br />

La sottoscrizione organizzata<br />

dal <strong>Comites</strong> si concluderà alla<br />

fine di quest’anno. Nel numero<br />

di dicembre comunicheremo<br />

eventuali nuovi nominativi<br />

di donatori, l’ammontare totale dei fondi raccolti e la<br />

loro destinazione che sarà decisa dalla Commissione creata a<br />

suo tempo dalle Associazioni italiane di <strong>Ginevra</strong>.<br />

L’ennesimo riuscitissimo pomeriggio dedicato ai più piccoli<br />

si è svolto l’11 corrente alla Bibliothèque Municipale de la<br />

Cité organizzato dalla « Compagnia Ucci, Ucci, sento odor di<br />

cristianucci… » e dal <strong>Comites</strong>. Il tema delle fiabe di quest’anno,<br />

raccontate in italiano, è stato « Dalle stelle… alle Stalle! ».<br />

Le organizzatrici e « conteuses » delle fiabe, nella foto in alto<br />

da sinistra<br />

in primo<br />

piano: Fiorella<br />

Celia,<br />

Francesca<br />

Pellacani e<br />

Francesca<br />

Cauvin.<br />

Nella foto<br />

in basso<br />

« les petits<br />

loups » con<br />

le loro<br />

mamme in<br />

galleria.<br />

anno 15, n. <strong>145</strong> - <strong>novembre</strong> 2009 - pagina 12<br />

il giornale italiano<br />

Giornale del CAIG<br />

Coordinamento Associazioni Italiane di <strong>Ginevra</strong><br />

case postale 1025 / CH-1227 CAROUGE<br />

CCP 12-20992-3<br />

tel.: +41 22 3434927 / fax: +41 22 3454016<br />

http://www.caig.ch<br />

ilgiornaleitaliano@caig.ch<br />

Direttore: Silvano Cocco<br />

Capo edizione: Giovanni Paggi<br />

Amministratore: Salvino Testa<br />

Redazione e collaboratori: Franco Antonelli,<br />

Saverio D’Auria, Giuseppe Puglisi,<br />

Valerio Agostinone, Fiorella Celia-Fossella,<br />

Francesco Celia, Carmen Puglisi-Gnazzo<br />

Imprimerie du Lion<br />

GARAGE OFFREDA<br />

Mécanicien diplômé<br />

depuis 1965 au service de l’automobile<br />

vidange (huile Castrol) et test antipollution<br />

mécanique toutes marques<br />

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Av. de Châtelaine 65 - 1219 Châtelaine<br />

Tél. 022 734 44 03

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