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CONSIgLI PER L’USO<br />

LA SINDROME DA RIENTRO<br />

C<br />

ari Amici, l’estate<br />

sta finendo e non è<br />

solo il titolo di una<br />

vecchia canzone<br />

ma purtroppo un<br />

dato di fatto! Con la<br />

fine delle vacanze ci<br />

prepariamo a riprendere le nostre vite frenetiche<br />

spesso troppo velocemente, ed è<br />

facile quindi venire colpiti da quel fenomeno<br />

che oggi viene ampiamente riconosciuto<br />

con il nome “sindrome da rientro”.<br />

Di fatto essa si manifesta con una serie di<br />

sintomi fastidiosi come ansia, irritabilità,<br />

disturbi del sonno, inappetenza, mancanza<br />

di concentrazione e profonda tristezza<br />

che possono colpirci già durante gli ultimi<br />

giorni di vacanza in quanto il nostro cervello<br />

inizia ad elaborare l’idea che presto si<br />

dovranno riprendere i ritmi serrati del lavoro<br />

e ci dovremo lasciare alle spalle il relax<br />

conquistato durante il periodo delle ferie.<br />

Il fenomeno di cui stiamo parlando è piuttosto<br />

diffuso; si stima che circa il 50% delle<br />

persone ne venga colpito ma per fortuna<br />

si tratta di un periodo transitorio che per<br />

quanto fastidioso si risolverà non appena<br />

saremo rientrati a pieno ritmo nelle nostre<br />

attività quotidiane.<br />

I motivi per i quali si può incappare nella<br />

sindrome da rientro partono in realtà già<br />

dall’organizzazione delle ferie. <strong>La</strong> pianificazione<br />

delle vacanze, infatti, è anch’essa<br />

di per sé una fonte (seppur gradevole) di<br />

stress. Partendo dalla scelta della destinazione,<br />

che non sempre è immediata e di<br />

facile individuazione, pensiamo alle code<br />

in autostrada o i disagi a volte incontrati<br />

per spostarci in treno o in aereo; il cambio<br />

del fuso orario, nuovi cibi e ritmi di sonno<br />

veglia... Tutto questo rappresenta un insieme<br />

di piccoli stress che va a modificare le<br />

nostre abitudini. Una volta poi adattati a<br />

questi stili di vita, ecco che già ci troviamo<br />

a dover rientrare. È facile quindi che<br />

lo stress si faccia sentire rapidamente,<br />

sminuendo i benefici accumulati durante il<br />

periodo di relax.<br />

Quali rimedi allora possiamo adottare per<br />

rendere meno traumatico il rientro alla<br />

di Ludovica Bedeschi<br />

normalità? Per prima cosa, già qualche<br />

giorno prima del rientro, è importante<br />

cominciare a riadattare i ritmi da meno<br />

vacanzieri a ritmi più simili a quelli che ci<br />

attenderanno a casa. Svegliarsi ogni giorno<br />

trenta minuti prima rispetto agli orari<br />

comodi delle vacanze e limitare gli stravizi<br />

anche alimentari. Cercate di tornare<br />

a casa qualche giorno prima del rientro in<br />

ufficio per darvi il tempo di sistemare i bagagli<br />

o comunque addolcire il passaggio<br />

da una realtà vacanziera ad un’altra più<br />

scandita da impegni e scadenze. Infine,<br />

un altro consiglio utile potrebbe essere<br />

quello di pensare, ovviamente disponibilità<br />

personali permettendo, ad una nuova<br />

breve vacanza da fare entro un paio di<br />

mesi dall’Estate. Questo ha lo scopo di<br />

dare al nostro cervello qualcosa di piacevole<br />

da pianificare ed attendere e, allo<br />

stesso tempo, di renderci più sopportabile<br />

il ritorno alla routine di sempre attenuando<br />

quella vaga malinconia che caratterizza<br />

questa fastidiosa sindrome da rientro.<br />

Buon lavoro a tutti!

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