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monfalcone festa - Claudio Fabbro

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Si tratta di una varietà abbastanza omogenea, a germogliamento medio-precoce (circa una settimana prima<br />

del "Cabernet Sauvignon") e a maturazione medio-tardiva (più o meno verso la fine di settembre in Friuli-<br />

Venezia Giulia); compie il suo ciclo in circa 160-170 giorni, quindi in circa una settimana in più del "Cabernet<br />

Sauvignon"; ciò è dovuto soprattutto alla maggiore durata del periodo fra la fioritura e l'invaiatura. E' in vitigno<br />

vigoroso, con vegetazione ricadente costituita da tralci medio-lunghi ed internodi lunghi, di color verde con<br />

striature viola. Il germoglio è cotonoso, di colore giallo biancastro con sfumature rosate. La foglia è grande,<br />

tondeggiante, trilobata con lembo leggermente bolloso; il suo seno peziolare è a V aperto; il picciolo e le<br />

nervature tendenti al rossastro; la dentatura è irregolare e appuntita. Con la metodologia "Leaf ISV" è stata<br />

anche costruita la "foglia tipo" sulla base di oltre 40 parametri rilevati su numerose foglie mediante telecamera<br />

collegata a computer.<br />

Il grappolo è di dimensioni leggermente superiori alla media (poco più di 200 g) a forma piramidale, alato e<br />

spargolo. Il peduncolo alla maturazione è di color rosso vinoso (da ciò il nome) lignificato. Gli acini, sferoidali,<br />

sono di dimensioni medie, con la buccia color blu-nero, mediamente pruinosa, e polpa poco consistente e di<br />

sapore neutro; a maturazione possono staccarsi con facilità mentre, con produzioni abbondanti o in situazioni<br />

poco adatte (terreni freddi, secchi, ecc.), la colorazione può risultare disforme e molti acini possono rimanere di<br />

colo rosa o addiritura verdi. La composizione chimica delle uve, oltre che presentare un buon equilibrio fra la<br />

componente glucidica e acida, è caratterizzata anche da una interessante ricchezza di antociani dello stesso tipo<br />

dei "Cabernet". Si tratta di antociani resistenti alla fermentazione ed all'ossidazione (al tempo) e quindi i vini che<br />

si ottengono, dalle uve di "Refosco" possono essere destinati anche all'invecchiamento.<br />

Per quanto attiene alle sue caratteristiche produttive, il "Refosco dal peduncolo rosso" è sempre stato<br />

considerato un vitigno generoso che dà produzione abbondanti, ma di scarsa qualità nei terreni fertili di pianura,<br />

mentre si adatta molto bene in collina, nelle zone ben esposte, in terreni argillosi, calcarie, ricchi di scheletro,<br />

anche se aridi e sassosi. E' un vitigno abbastanza rustico che presenta una buona resistenza al freddo invernale; è<br />

tollerante nei confronti della "botrite" e del "mal dell'esca", mentre mani<strong>festa</strong> una certa sensibilità alla<br />

"peronospora, all'"escoriosi" e mediamente all''oidio". Nell'ambito del citato programma concernente il<br />

miglioramente della "piattaforma ampelografica italiana" ove il "Refosco dal peduncolo rosso" rappresentava

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