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monfalcone festa - Claudio Fabbro

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Attualmente tutti questi vitigni sono poco diffusi, sostituiti dal "Refosco dal peduncolo rosso", coltivatissimo<br />

in Friuli, dove è salito agli onori della denominazione di origine controllata.<br />

Il vino<br />

Colore rosso rubino intenso, tannico, poco alcolico, nervoso da giovane? Profumo vinoso-fruttato, con netto<br />

sentore di lampone e mora selvatica, leggermente erbaceo, personalizzato. Con un giusto invecchiamento,<br />

s'affina, s'ingentilisce, assume un sapore piacevolmente amarognolo con un bouquet ampio su base goudronata.<br />

Accostamenti gastronomici<br />

E' vino da tutto pasto, escluso il pesce. E' particolarmente indicato coi piatti tipici regionali friulani. Va<br />

servito a temperatura ambiente<br />

"REFOSCO NOSTRANO"<br />

Terreni<br />

Preferisce decisamente terreni argillosi asciutti oppure alluvionali; a condizione di poter disporre di<br />

sufficiente acqua durante l'estate.<br />

Cenni storici<br />

Nella grande famiglia dei "Refoschi", il "Refosco nostrano" occupa un postro abbastanza importante. Come<br />

grappolo e foglie assomiglia molto al "Refosco di Faedis" e al "Refoscone", tanto che gli ampelografi<br />

(MARZOTTO e POGGI) lo considerano lo stesso vitigno. La stessa cosa si può dire del "Refosco d'Istria" e del<br />

"Terrano" che, in effetti, sono lo stesso vitigno. Diffuso da sempre in tutto il Friuli, ma specialmente in provincia<br />

di Udine, dopo l'arrivo dei vitigni nobili, "Cabernet" e "Merlot", è andato quasi scomparendo. Impossibile<br />

trovare non solo la data, ma anche il secolo in cui è stato coltivato per la prima volta in Friuli. Pochissimo<br />

descritto dagli ampelografi, scarsa la bibliografia, non ci è possibile dare dati certi sulla sua origine. Le prime<br />

tracce si hanno nel Comune di TORREANO e FAEDIS, in provincia di Udine<br />

Vino<br />

Colore rosso rubino intenso, odore vinoso poco caratteristico leggermente erbaceo, con debole sentore di<br />

prugna secca e mora selvatica. Alcol piuttosto basso. Corpo robusto acidulo e astringente, sapido, talvolta<br />

aggressivo. E' vino di poco superiore a un normale vino da pasto. Da consumarsi giovane o con uno-due anni di<br />

invecchiamento.<br />

Accostamenti gastronomici<br />

E' un rosso da pasto campagnolo e ruspante, da bersi senza imùpegno alcuno a temperatura ambiente.<br />

BIBLIOGRAFIA<br />

1) CALO' A. - COSTACURTA A. (2002): "Refosco, sogno in rosso", Civiltà del bere, marzo 2002,<br />

pp. 49-55;<br />

2) POGGI G. (1939): "ATLANTE AMPELOGRAFICO": Consorzio Provinciale tra i Produttori<br />

dell'Agricoltura - Sezione Viticoltura, Udine - Arti Grafiche Pordenone;<br />

3) FILIPUTTI W. (1997): " Il Friuli Venezia Giulia e i suoi grandi vini" - Arti Grafiche Friulane,<br />

Feletto Umberto, Udine;<br />

4) PITTARO P. - PLOZNER L. (1982): "L'uva e il vino" - Magnus Editori, Udine<br />

VILLA MANIN, 19 giugno 2004, Convegno “ DEI REFOSCHI”

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