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monfalcone festa - Claudio Fabbro

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Secondo il POGGI - (2) il "Refoscone" è: "un vecchio vitigno friulano chiamato anche "Refosco grosso",<br />

"Refosco di Faedis", "Refosco nostrano". Di tutti i "Refoschi" era il maggiormente coltivato perchè forniva<br />

abbondante prodotto dato l'elevata resa dell'uva in mosto. La viticoltura friulana oggi, sulla via di un deciso<br />

miglioramento, sta eliminando il "Refosco di Faedis" nei nuovi impianti e nelle ricostituzioni.<br />

Culla di origine si ritiene il territorio del Comune di Torreano (pedemontano) ed il vitigno è ancora coltivato<br />

intensamente nel Comune di Faedis, da cui il nome. Sensibile alla "peronospora" delle foglie, resistente alla<br />

malattie del grappolo, ha ottimo vigore e costante produttività. In pianura, in talune annate l'uva arriva a<br />

maturazione perfetta. E' vitigno di terzo merito e da abbandonare. In collina bene esposta, produce talvolta vino<br />

alcolico e sufficientemente resistente all'invecchiamento, ma ciò costituisce un'eccezione. Il vino entra nella<br />

confezione di "tipi da pasto" in unione col "Verduzzo" ed anche col "Merlot".<br />

CARATTERI DEL VINO - Di colore rosso vivo, odore vinoso, poco profumato, asciutto, fresco, tannico,<br />

abbastanza di corpo sapido, ma piuttoosto disarmonico. Tipo di vino comune da pasto.<br />

Alcolicità: media gradi 10, minima gradi 8,5, massima 11,5 (in volune al Malligand).<br />

Acidità totale media: grammi 6,5 per litro (in acido tartarico)."<br />

Il POGGI definisce il "Refosco d'Istria" quale: "Vecchio vitigno poco coltivato in Friuli, molto affine al<br />

"Terrano" se non pure di origine comune. Il "Refosco d'Istria", o"Refosco del Carso" è diffuso nei territori delle<br />

province di Gorizia e Trieste ed il vino che se ne produce e che prende il nome di "Terrano" è tuttora ricercato ed<br />

apprezzato. Certamente nei secoli scorsi il vino era assai quotato: nel 1689 ad esempio un certo VALVASOR in<br />

una pubblicazione fatta a Lubiana dal titolo "DIE EHRE DES HERZOGTHUMS" esalta i vini del Goriziano ed<br />

in specie il "Terrano", assai ricercato nei Paesi tedeschi. Nella "STORIA DELLA VITE E DEL VINO" Vol. III, il<br />

prof. DALMASSO accenna a cronisti e poeti tedeschi che parlando della terra triestina, ne decantano il<br />

"Rainfald" ("Ribolla"), il "Terant" ("Terrano") e la "Malvasia".

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