Vetroresina (GFRP) nel TUNNELLING - ATP home page
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<strong>Vetroresina</strong> (<strong>GFRP</strong>) <strong>nel</strong><br />
<strong>TUNNELLING</strong><br />
Introduzione<br />
L’utilizzo preponderante di profilati in materiale composito (materiale polimerico rinforzato con fibra di vetro<br />
comunemente indicato come vetroresina) si estende all’intero campo dei consolidamenti provvisori.<br />
Infatti, in questi casi, l’utilizzo di armature in materiale composito, inizialmente gravato, da un punto di vista<br />
economico dal maggior costo dei materiali, trova successive convenienze derivanti dalla drastica riduzione dei costi di<br />
demolizione.<br />
Tecnologia di produzione<br />
I profilati sono realizzati con un processo industriale continuo detto pultrusione che consiste <strong>nel</strong> tirare fibre di vetro,<br />
preventivamente impregnate con una resina di tipo termoindurente (generalmente poliestere) attraverso una filiera<br />
riscaldata avente la sezione del profilo che si vuole produrre.<br />
In questo modo si ottengono manufatti dal comportamento meccanico marcatamente anisotropo in quanto, le fibre di<br />
rinforzo sono prevalentemente orientate <strong>nel</strong>la direzione dell’asse del profilo.<br />
Applicazioni<br />
CONSOLIDAMENTO DEL NUCLEO DI AVANZAMENTO E DEL CONTORNO DEL CAVO<br />
PRODOTTI<br />
a) TUBI (il profilo in vtr funge da veicolo di iniezione di boiacca o altro e, contemporaneamente da elemento strutturale)<br />
b) SISTEMI INTEGRATI “SICS”(gli elementi strutturali costituiti generalmente da barre in vtr a sezione rettangolare sono<br />
accoppiati ad un veicolo di iniezione che non ha funzioni strutturali)<br />
CONSOLIDAMENTO DEL NUCLEO DI AVANZAMENTO E PRECONSOLIDAMENTO AL CONTORNO<br />
PRODOTTI<br />
a) TUBI (il profilo in vtr funge da veicolo di iniezione di boiacca o altro e, contemporaneamente da elemento strutturale)<br />
b) SISTEMI INTEGRATI “SICS”(gli elementi strutturali costituiti generalmente da barre in vtr a sezione rettangolare sono<br />
accoppiati ad un veicolo di iniezione che non ha funzioni strutturali)<br />
c) AUTOPERFORANTI “FIT SYSTEM ” (tubi in vtr accopiati a sistemi di perforazioni costituiti da aste interne accoppiate a<br />
testate parzialmente a perdere)<br />
1
CHIODATURA RADIALE IN AVANZAMENTO (per la quale si esclude l’utilizzo di jet grouting)<br />
PRODOTTI<br />
a) TUBI<br />
b) BARRE<br />
CHIODATURA RADIALE DA CUNICOLO<br />
PRODOTTI<br />
a) TUBI<br />
b) BARRE<br />
2
Il panorama delle applicazioni si completa <strong>nel</strong> campo dei consolidamenti di carattere provvisionale:<br />
BERLINESI (In corrispondenza del fronte di attacco)<br />
PRODOTTI<br />
a) TIRANTI ATTIVI (barre in Vtr pretensionate complete di opportune teste di ancoraggio e piastre di ripartizione)<br />
b) TIRANTI ATTIVI TIPO TT-PACO300kN (profili cavi a sezione circolare in vtr completi di opportuna testa di bloccaggio)<br />
c) MICROPALI ( realizzati con tubi in vetroresina di diametro 200 mm e spessori variabili)<br />
PALI DI GROSSO DIAMETRO E ARMATURE PER PARATIE PROVVISIONALI (SOFT EYE)<br />
PRODOTTI<br />
a) BARRE AD ADERENZA MIGLIORATA<br />
b) STAFFE SAGOMATE A DISEGNO PREFERIBILMENTE AD “ANELLO CHIUSO” SENZA SOVRAPPOSIZIONE<br />
ARMATURA DIFFUSA DI CALCESTRUZZI O DI SPRITZ – BETON PER RIVESTIMENTO<br />
PRODOTTI<br />
a) FILO DI VETRO TAGLIATO ( filato AR Alcalo Resistente)<br />
S-1<br />
S-3<br />
S-2 S-2<br />
Z-1<br />
Z-1<br />
micropali in vetroresina<br />
Ø 120 mm - Qamm. = 108 t<br />
L = 1200 cm<br />
posti ad interasse pari a 33 cm<br />
tirante in vetroresina<br />
Ø 120 mm - Qamm. = 108 t<br />
L = 2400 cm<br />
n. 5 ogni 1200 cm<br />
Z-1<br />
S-1<br />
S-2 S-3<br />
Z-1<br />
Z-1<br />
V-1<br />
S-1<br />
S-2<br />
Z-2<br />
S-3<br />
V-1<br />
P-1<br />
P-1<br />
Z-2<br />
Z-1<br />
3
Indice dei prodotti in VTR<br />
Tubo diametro 60 e spessore 10 mm SCHEDA N° 1<br />
Descrizione<br />
Caratteristiche<br />
Prove<br />
Tubo diametro 60 e spessore 10 mm iniettabile senza particolari in PVC con resistenza allo scoppio fino<br />
a 3 MPa SCHEDA N° 2<br />
Descrizione<br />
Caratteristiche<br />
Prove<br />
Tubo diametro 60 e spessore 10 mm con resistenza allo scoppio fino a 4 MPa SCHEDA N° 3<br />
Descrizione<br />
Caratteristiche<br />
Prove<br />
Tubo diametro 60 e spessore 10 mm con resistenza allo scoppio fino a 8 MPa SCHEDA N° 4<br />
Descrizione<br />
Caratteristiche<br />
Prove<br />
Tubo diametro 76 e spessore 8 mm per sistema autoperforante (fit system) SCHEDA N° 5<br />
Descrizione<br />
Caratteristiche<br />
Prove<br />
Barre a sezione rettangolare per sistemi integrati con veicoli di iniezione separati SCHEDA N° 6<br />
Descrizione<br />
Caratteristiche<br />
Prove<br />
Tirante attivo SCHEDA N° 7<br />
Descrizione<br />
Caratteristiche<br />
Prove<br />
Tirante attivo TT-PACO300kN SCHEDA N° 8<br />
Descrizione<br />
Caratteristiche<br />
Prove<br />
Tubo per Micropalo SCHEDA N° 9<br />
Descrizione<br />
Caratteristiche<br />
Prove<br />
Barre ad aderenza migliorata SCHEDA N° 10<br />
Descrizione<br />
Caratteristiche<br />
Prove<br />
4
Staffe sagomate a disegno SCHEDA N° 11<br />
Descrizione<br />
Caratteristiche<br />
Prove<br />
Fibra polimerica per rinforzo calcestruzzo SCHEDA N° 12<br />
Descrizione<br />
Caratteristiche<br />
5
SCHEDA N°1<br />
Tubo diametro 60 mm e spessore 10<br />
Descrizione<br />
Tubo in resina poliestere termoindurente rinforzata con fibra di vetro con superficie esterna ad aderenza migliorata ottenuta per<br />
tornitura (filettatura di passo max 60 mm e profondità minima 0.5 mm) o, in alternativa mediante riporto (con resinatura) di sabbia<br />
sferoidale al quarzo<br />
Geometriche<br />
Caratteristica<br />
Caratteristiche<br />
Unità di misura Valore<br />
Sezione resistente mm 2 1500<br />
Diametro esterno mm 60<br />
Diametro interno mm 40<br />
Tolleranze dimensionali secondo ASTM D3917<br />
Meccaniche<br />
Caratteristica<br />
Unità di misura Valore minimo Norma di riferimento<br />
Massa volumica g/cc 1.9 UNI 7092<br />
Resistenza a trazione MPa 600 UNI EN61 **<br />
Resistenza a flessione MPa 600 ASTM D790 **<br />
Modulo elastico MPa 30000 UNI EN61(ASTM D790 A<br />
FLEX)**<br />
Resistenza a taglio MPa 100 ASTM D732 **<br />
** vedi paragrafo prove<br />
PROVE<br />
Il presente paragrafo tratta solo degli adattamenti e o delle precisazioni , derivanti dalla particolare natura e geometria del manufatto<br />
in esame, necessari per un corretto utilizzo delle normative citate.<br />
1) Provini<br />
I provini devono essere ricavati dal tubo secondo lo schema a lato.<br />
Le provette prismatiche di sezione a*b*l (lunghezza) indicate <strong>nel</strong>le normative<br />
citate, devono essere ricavate per asportazione meccanica della parte tratteggiata<br />
avendo cura che l’ultima fase di lavorazione sia una rettifica refrigerata di 0.5<br />
mm per lato sulle superfici di dimensioni a*l.<br />
2) Prova di flessione<br />
La prova di flessione va eseguita su provette tali che il rapporto luce libera/spessore sia almeno 40 per minimizzare gli effetti del<br />
taglio.<br />
Il valore di resistenza ricavato da tale prova può essere considerato come una determinazione indiretta, conservativa e molto agevole<br />
di quello a trazione<br />
3) Prova di taglio<br />
La prova di resistenza a taglio per tranciatura secondo ASTM D 732 dovrebbe<br />
essere eseguita su di un disco di materiale di 50 mm di diametro (o su di una<br />
placca 50*50) che deve essere incastrato totalmente <strong>nel</strong>la matrice di<br />
punzonatura. Il punzone è a sezione circolare da 1 pollice di diametro. In realtà<br />
dal tubo possono essere ricavate provette di non più di 20 – 25 mm di larghezza<br />
e, pertanto non è possibile ripetere le condizioni di prova previste dalla norma.<br />
La punzonatura viene allora effettuata incastrando il provino alle estremità<br />
secondo lo schema a lato ed usando un punzone di sezione quadra o circolare di<br />
diametro > 50 mm su provini di sezione indicativa 20 *3 mm.<br />
Pag1/1<br />
6
SCHEDA N°2<br />
Tubo diametro 60 mm e spessore 10 iniettabile senza particolari in PVC con resistenza allo<br />
scoppio fino a 3MPa<br />
Descrizione<br />
Tubo in resina poliestere termoindurente rinforzata con fibra di vetro con superficie esterna ad aderenza migliorata ottenuta per<br />
tornitura (filettatura di passo max 60 mm e profondità minima 0.5 mm) o, in alternativa mediante riporto (con resinatura) di sabbia<br />
sferoidale al quarzo adatto a resistere all’azioni di pressioni interne fino a 3 MPa.<br />
Il tubo è dotato di:<br />
o tappo di cianfrinatura con tubicino di<br />
sfiato<br />
o valvola di iniezione fondo<br />
o valvole di iniezione con passo a<br />
richiesta<br />
o tappo valvola di fondo<br />
Geometriche<br />
Caratteristica<br />
Caratteristiche<br />
Unità di misura Valore<br />
Sezione resistente mm^2 1500<br />
Diametro esterno mm 60<br />
Diametro interno mm 40<br />
Tolleranze dimensionali secondo ASTM D3917<br />
Meccaniche<br />
Caratteristica<br />
Unità di misura Valore minimo Norma di riferimento<br />
Massa volumica g/cc 1.9 UNI 7092<br />
Resistenza a trazione MPa 600 UNI EN61 **<br />
Resistenza a flessione MPa 600 ASTM D790 **<br />
Modulo elastico MPa 35000 UNI EN61(ASTM D790 A<br />
FLEX)**<br />
Resistenza a taglio MPa 100 ASTM D732 **<br />
Resistenza allo scoppio MPa 3 **<br />
** vedi paragrafo prove<br />
PROVE<br />
Pag1/2<br />
Il presente paragrafo tratta solo degli adattamenti e o delle precisazioni , derivanti dalla particolare natura e geometria del manufatto<br />
in esame, necessari per un corretto utilizzo delle normative citate.<br />
1) Provini<br />
I provini devono essere ricavati dal tubo secondo lo schema a lato.<br />
Le provette prismatiche di sezione a*b*l (lunghezza) indicate <strong>nel</strong>le normative<br />
citate, devono essere ricavate per asportazione meccanica della parte tratteggiata<br />
avendo cura che l’ultima fase di lavorazione sia una rettifica refrigerata di 0.5<br />
mm per lato sulle superfici di dimensioni a*l.<br />
7
SCHEDA N°2<br />
Tubo diametro 60 mm e spessore 10 iniettabile senza particolari in PVC con resistenza allo<br />
scoppio fino a 3 MPa<br />
2) Prova di flessione<br />
Pag2/2<br />
La prova di flessione va eseguita su provette tali che il rapporto luce libera/spessore sia almeno 40 per minimizzare gli effetti del<br />
taglio.<br />
Il valore di resistenza ricavato da tale prova può essere considerato come una determinazione indiretta, conservativa e molto agevole<br />
di quello a trazione<br />
3) Prova di taglio<br />
La prova di resistenza a taglio per tranciatura secondo ASTM D 732 dovrebbe<br />
essere eseguita su di un disco di materiale di 50 mm di diametro (o su di una<br />
placca 50*50) che deve essere incastrato totalmente <strong>nel</strong>la matrice di<br />
punzonatura. Il punzone è a sezione circolare da 1 pollice di diametro. In realtà<br />
dal tubo possono essere ricavate provette di non più di 20 – 25 mm di larghezza<br />
e, pertanto non è possibile ripetere le condizioni di prova previste dalla norma.<br />
La punzonatura viene allora effettuata incastrando il provino alle estremità<br />
secondo lo schema a lato ed usando un punzone di sezione quadra o circolare di<br />
diametro > 50 mm su provini di sezione indicativa 20 *3 mm.<br />
Prova di resistenza allo scoppio<br />
SCHEMA DI PROVA<br />
1 Tubo in prova 60/40 4 Tappo di fondo<br />
2 Tubo – Tirante forato per immissione olio 5 Collari terminali ciechi di sigillatura<br />
3 Guarnizione piane<br />
Metodologia di prova<br />
1. Il campione di tubo in prova viene stretto attraverso l’avvitamento del collare terminale cieco sul tubo-tirante per<br />
immissione olio<br />
2. Viene immesso olio <strong>nel</strong> circuito avendo cura di effettuare una serie di cicli carico/scarico per l’eliminazione di<br />
sacche di aria fino a quando l’azione manuale sulla pompa determina direttamente un aumento di pressione<br />
3. Viene aumentata la pressione con una velocità di ca 20 bar al minuto fino alla rottura del tubo in prova<br />
4. Viene registrato il valore massimo di pressione raggiunto registrandolo come valore di resistenza allo scoppio<br />
8
SCHEDA N°3<br />
Tubo diametro 60 mm e spessore 10 con resistenza allo scoppio fino a 4 MPa<br />
Descrizione<br />
Tubo in resina poliestere termoindurente rinforzata con fibra di vetro con superficie esterna ad aderenza migliorata ottenuta per<br />
tornitura (filettatura di passo max 60 mm e profondità minima 0.5 mm) o, in alternativa mediante riporto (con resinatura) di sabbia<br />
sferoidale al quarzo adatto a resistere all’azioni di pressioni interne fino a 4 MPa<br />
Geometriche<br />
Caratteristica<br />
Caratteristiche<br />
Unità di misura Valore<br />
Sezione resistente mm^2 1500<br />
Diametro esterno Mm 60<br />
Diametro interno Mm 40<br />
Tolleranze dimensionali secondo ASTM D3917<br />
Meccaniche<br />
Caratteristica<br />
Unità di misura Valore minimo Norma di riferimento<br />
Massa volumica g/cc 1.9 UNI 7092<br />
Resistenza a trazione MPa 600 UNI EN61 **<br />
Resistenza a flessione MPa 600 ASTM D790 **<br />
Modulo elastico MPa 30000 UNI EN61(ASTM D790 A<br />
FLEX)**<br />
Resistenza a taglio MPa 100 ASTM D732 **<br />
Resistenza allo scoppio MPa 4 **<br />
** vedi paragrafo prove<br />
PROVE<br />
Pag1/2<br />
Il presente paragrafo tratta solo degli adattamenti e o delle precisazioni , derivanti dalla particolare natura e geometria del manufatto<br />
in esame, necessari per un corretto utilizzo delle normative citate.<br />
1) Provini<br />
I provini devono essere ricavati dal tubo secondo lo schema a lato.<br />
Le provette prismatiche di sezione a*b*l (lunghezza) indicate <strong>nel</strong>le normative<br />
citate, devono essere ricavate per asportazione meccanica della parte tratteggiata<br />
avendo cura che l’ultima fase di lavorazione sia una rettifica refrigerata di 0.5<br />
mm per lato sulle superfici di dimensioni a*l.<br />
2) Prova di flessione<br />
La prova di flessione va eseguita su provette tali che il rapporto luce libera/spessore sia almeno 40 per minimizzare gli effetti del<br />
taglio.<br />
Il valore di resistenza ricavato da tale prova può essere considerato come una determinazione indiretta, conservativa e molto agevole<br />
di quello a trazione<br />
3) Prova di taglio<br />
La prova di resistenza a taglio per tranciatura secondo ASTM D 732 dovrebbe<br />
essere eseguita su di un disco di materiale di 50 mm di diametro (o su di una<br />
placca 50*50) che deve essere incastrato totalmente <strong>nel</strong>la matrice di<br />
punzonatura. Il punzone è a sezione circolare da 1 pollice di diametro. In realtà<br />
dal tubo possono essere ricavate provette di non più di 20 – 25 mm di larghezza<br />
e, pertanto non è possibile ripetere le condizioni di prova previste dalla norma.<br />
La punzonatura viene allora effettuata incastrando il provino alle estremità<br />
secondo lo schema a lato ed usando un punzone di sezione quadra o circolare di<br />
diametro > 50 mm su provini di sezione indicativa 20 *3 mm.<br />
9
SCHEDA N°3<br />
Prova di resistenza allo scoppio<br />
SCHEMA DI PROVA<br />
Tubo diametro 60 mm e spessore 10 con resistenza allo scoppio fino a 4 MPa<br />
1 Tubo in prova 60/40 4 Tappo di fondo<br />
2 Tubo – Tirante forato per immissione olio 5 Collari terminali ciechi di sigillatura<br />
3 Guarnizione piane<br />
Metodologia di prova<br />
Pag2/2<br />
1. Il campione di tubo in prova viene stretto attraverso l’avvitamento del collare terminale cieco sul tubo-tirante per<br />
immissione olio<br />
2. Viene immesso olio <strong>nel</strong> circuito avendo cura di effettuare una serie di cicli carico/scarico per l’eliminazione di<br />
sacche di aria fino a quando l’azione manuale sulla pompa determina direttamente un aumento di pressione<br />
3. Viene aumentata la pressione con una velocità di ca 20 bar al minuto fino alla rottura del tubo in prova<br />
4. Viene registrato il valore massimo di pressione raggiunto registrandolo come valore di resistenza allo scoppio<br />
10
SCHEDA N°4<br />
Tubo diametro 60 mm e spessore 10 con resistenza allo scoppio fino a 8 MPa<br />
Descrizione<br />
Tubo in resina poliestere termoindurente rinforzata con fibra di vetro con superficie esterna ad aderenza migliorata ottenuta per<br />
tornitura (filettatura di passo max 60 mm e profondità minima 0.5 mm) o, in alternativa mediante riporto (con resinatura) di sabbia<br />
sferoidale al quarzo adtto a resistere all’azioni di pressioni interne fino a 8 MPa<br />
Geometriche<br />
Caratteristica<br />
Caratteristiche<br />
Unità di misura Valore<br />
Sezione resistente mm^2 1500<br />
Diametro esterno mm 60<br />
Diametro interno mm 40<br />
Tolleranze dimensionali secondo ASTM D3917<br />
Meccaniche<br />
Caratteristica<br />
Unità di misura Valore minimo Norma di riferimento<br />
Massa volumica g/cc 1.9 UNI 7092<br />
Resistenza a trazione MPa 600 UNI EN61 **<br />
Resistenza a flessione MPa 600 ASTM D790 **<br />
Modulo elastico MPa 30000 UNI EN61(ASTM D790 A<br />
FLEX)**<br />
Resistenza a taglio MPa 100 ASTM D732 **<br />
Resistenza allo scoppio MPa 8 **<br />
** vedi paragrafo prove<br />
PROVE<br />
Pag1/2<br />
Il presente paragrafo tratta solo degli adattamenti e o delle precisazioni , derivanti dalla particolare natura e geometria del manufatto<br />
in esame, necessari per un corretto utilizzo delle normative citate.<br />
1) Provini<br />
I provini devono essere ricavati dal tubo secondo lo schema a lato.<br />
Le provette prismatiche di sezione a*b*l (lunghezza) indicate <strong>nel</strong>le normative<br />
citate, devono essere ricavate per asportazione meccanica della parte tratteggiata<br />
avendo cura che l’ultima fase di lavorazione sia una rettifica refrigerata di 0.5<br />
mm per lato sulle superfici di dimensioni a*l.<br />
2) Prova di flessione<br />
La prova di flessione va eseguita su provette tali che il rapporto luce libera/spessore sia almeno 40 per minimizzare gli effetti del<br />
taglio.<br />
Il valore di resistenza ricavato da tale prova può essere considerato come una determinazione indiretta, conservativa e molto agevole<br />
di quello a trazione<br />
3) Prova di taglio<br />
La prova di resistenza a taglio per tranciatura secondo ASTM D 732 dovrebbe<br />
essere eseguita su di un disco di materiale di 50 mm di diametro (o su di una<br />
placca 50*50) che deve essere incastrato totalmente <strong>nel</strong>la matrice di<br />
punzonatura. Il punzone è a sezione circolare da 1 pollice di diametro. In realtà<br />
dal tubo possono essere ricavate provette di non più di 20 – 25 mm di larghezza<br />
e, pertanto non è possibile ripetere le condizioni di prova previste dalla norma.<br />
La punzonatura viene allora effettuata incastrando il provino alle estremità<br />
secondo lo schema a lato ed usando un punzone di sezione quadra o circolare di<br />
diametro > 50 mm su provini di sezione indicativa 20 *3 mm.<br />
11
SCHEDA N°4<br />
Prova di resistenza allo scoppio<br />
SCHEMA DI PROVA<br />
Tubo diametro 60 mm e spessore 10 con resistenza allo scoppio fino a 8 MPa<br />
1 Tubo in prova 60/40 4 Tappo di fondo<br />
2 Tubo – Tirante forato per immissione olio 5 Collari terminali ciechi di sigillatura<br />
3 Guarnizione piane<br />
Metodologia di prova<br />
Pag2/2<br />
1. Il campione di tubo in prova viene stretto attraverso l’avvitamento del collare terminale cieco sul tubo-tirante per<br />
immissione olio<br />
2. Viene immesso olio <strong>nel</strong> circuito avendo cura di effettuare una serie di cicli carico/scarico per l’eliminazione di<br />
sacche di aria fino a quando l’azione manuale sulla pompa determina direttamente un aumento di pressione<br />
3. Viene aumentata la pressione con una velocità di ca 20 bar al minuto fino alla rottura del tubo in prova<br />
4. Viene registrato il valore massimo di pressione raggiunto registrandolo come valore di resistenza allo scoppio<br />
12
SCHEDA N°5<br />
Tubo diametro 76 mm e spessore 8<br />
Descrizione<br />
Tubo in resina poliestere termoindurente rinforzata con fibra di vetro con superficie esterna ad aderenza migliorata ottenuta per<br />
tornitura (filettatura di passo max 60 mm e profondità minima 0.5 mm) o, in alternativa mediante riporto (con resinatura) di sabbia<br />
sferoidale al quarzo utilizzato con sistema auto perforante (fit system)<br />
Geometriche<br />
Caratteristica<br />
Caratteristiche<br />
Unità di misura Valore<br />
Sezione resistente mm^2 1700<br />
Diametro esterno mm 76<br />
Diametro interno mm 60<br />
Tolleranze dimensionali secondo ASTM D3917<br />
Meccaniche<br />
Caratteristica<br />
Unità di misura Valore minimo Norma di riferimento<br />
Massa volumica g/cc 1.9 UNI 7092<br />
Resistenza a trazione MPa 600 UNI EN61 **<br />
Resistenza a flessione MPa 600 ASTM D790 **<br />
Modulo elastico MPa 30000 UNI EN61(ASTM D790 A<br />
FLEX)**<br />
Resistenza a taglio MPa 100 ASTM D732 **<br />
** vedi paragrafo prove<br />
PROVE<br />
Pag1/1<br />
Il presente paragrafo tratta solo degli adattamenti e o delle precisazioni , derivanti dalla particolare natura e geometria del manufatto<br />
in esame, necessari per un corretto utilizzo delle normative citate.<br />
1) Provini<br />
I provini devono essere ricavati dal tubo secondo lo schema a lato.<br />
Le provette prismatiche di sezione a*b*l (lunghezza) indicate <strong>nel</strong>le normative<br />
citate, devono essere ricavate per asportazione meccanica della parte tratteggiata<br />
avendo cura che l’ultima fase di lavorazione sia una rettifica refrigerata di 0.5<br />
mm per lato sulle superfici di dimensioni a*l.<br />
2) Prova di flessione<br />
La prova di flessione va eseguita su provette tali che il rapporto luce libera/spessore sia almeno 40 per minimizzare gli effetti del<br />
taglio.<br />
Il valore di resistenza ricavato da tale prova può essere considerato come una determinazione indiretta, conservativa e molto agevole<br />
di quello a trazione<br />
3) Prova di taglio<br />
La prova di resistenza a taglio per tranciatura secondo ASTM D 732 dovrebbe<br />
essere eseguita su di un disco di materiale di 50 mm di diametro (o su di una<br />
placca 50*50) che deve essere incastrato totalmente <strong>nel</strong>la matrice di<br />
punzonatura. Il punzone è a sezione circolare da 1 pollice di diametro. In realtà<br />
dal tubo possono essere ricavate provette di non più di 20 – 25 mm di larghezza<br />
e, pertanto non è possibile ripetere le condizioni di prova previste dalla norma.<br />
La punzonatura viene allora effettuata incastrando il provino alle estremità<br />
secondo lo schema a lato ed usando un punzone di sezione quadra o circolare di<br />
diametro > 50 mm su provini di sezione indicativa 20 *3 mm.<br />
13
SCHEDA N°6<br />
Barre a sezione rettangolare<br />
Descrizione<br />
Pag1/2<br />
Barre a sezione rettangolare in resina poliestere termoindurente rinforzata con fibre di vetro per sistemi integrati con veicoli di<br />
iniezione separati (elementi strutturali). Le barre sono normalmente montate intorno al tubo di iniezione posto in posizione centrale<br />
per mezzo di opportuni distanziatori/centratori. Le superfici esterne delle barre (lato foro) sono ad aderenza migliorata ottenuta con<br />
riporto (mediante resinatura) di sabbia sferoidale al quarzo o, in alternativa attraverso rimozione di pellicola “peel-py” all’atto della<br />
produzione (tale sistema produce una sorta di goffratura superficiale).<br />
Geometriche<br />
Dimensioni della sezione in mm*mm<br />
Caratteristiche<br />
Sezione resistente del singolo<br />
piatto (mm^2)<br />
Sezione resistente ottenuta accoppiando 3<br />
piatti (mm^2)<br />
configurazione tipica<br />
40*6 240 720<br />
40*7 280 840<br />
40*9 360 1080<br />
40*12 480 1440<br />
Tolleranze dimensionali secondo ASTM D3917<br />
Meccaniche<br />
Caratteristica<br />
Unità di misura Valore minimo Norma di riferimento<br />
Massa volumica g/cc 1.9 UNI 7092<br />
Resistenza a trazione MPa 1000 UNI EN61 **<br />
Resistenza a flessione MPa 1000 ASTM D790 **<br />
Modulo elastico MPa 40000 UNI EN61(ASTM D790 A<br />
FLEX)**<br />
Resistenza a taglio MPa 140 ASTM D732 **<br />
** vedi paragrafo prove<br />
PROVE<br />
Il presente paragrafo tratta solo degli adattamenti e o delle precisazioni , derivanti dalla particolare natura e geometria del manufatto<br />
in esame, necessari per un corretto utilizzo delle normative citate.<br />
1) Provini<br />
I provini devono essere ricavati dai piatti attraverso rettifica refrigerata in modo da ridurre lo spessore del provino fino ad un valore<br />
nominale di 3mm asportando materiale in maniera per quanto possibile simmetrica<br />
2) Prova di flessione<br />
La prova di flessione va eseguita su provette tali che il rapporto luce libera/spessore sia almeno 40 per minimizzare gli effetti del<br />
taglio.<br />
Il valore di resistenza ricavato da tale prova può essere considerato come una determinazione indiretta, conservativa e molto agevole<br />
di quello a trazione<br />
3) Prova di taglio<br />
La prova di resistenza a taglio per tranciatura secondo ASTM D 732 dovrebbe<br />
essere eseguita su di un disco di materiale di 50 mm di diametro (o su di una<br />
placca 50*50) che deve essere incastrato totalmente <strong>nel</strong>la matrice di<br />
punzonatura. Il punzone è a sezione circolare da 1 pollice di diametro. In realtà<br />
dal tubo possono essere ricavate provette di non più di 20 – 25 mm di larghezza<br />
e, pertanto non è possibile ripetere le condizioni di prova previste dalla norma.<br />
La punzonatura viene allora effettuata incastrando il provino alle estremità<br />
secondo lo schema a lato ed usando un punzone di sezione quadra o circolare di<br />
diametro > 50 mm su provini di sezione indicativa 20 *3 mm.<br />
4)Prova di trazione<br />
Lo scopo della prova è quello di verificare la resistenza a trazione e il modulo elastico del profilo pultruso testato.<br />
Si predispone il profilo da testare all’interno del sistema di prova (vedi fig.1) costituito da un cannone forato dove è presente su uno<br />
dei due lati un cilindro a canna forata.<br />
14
SCHEDA N°6<br />
Barre a sezione rettangolare<br />
Figura 1: Sistema di prova<br />
Pag2/2<br />
Il profilo viene bloccato da entrambi i lati con l’utilizzo di appositi blocchetti di serraggio in modo da avere una pressione distribuita<br />
in maniera uniforme su tutta la lunghezza di afferraggio del profilo. Prima di serrare tutti i blocchetti presenti, si serra solo l’ultimo di<br />
ogni lato e si applica un precarico di 1 ton<strong>nel</strong>lata cosi da compattarli tra di loro. Si serrano infine tutti gli altri blocchetti.<br />
La lunghezza totale lp dei provini da testare deve soddisfare i seguenti requisiti:<br />
lp≥100+2xla<br />
lp≥40db+2xla<br />
essendo la e db, rispettivamente, la lunghezza di afferraggio e la dimensione caratteristica 1 .<br />
La forma e la dimensione dei dispositivi di afferraggio, in particolare la loro lunghezza la, devono garantire che la rottura del provino<br />
avvenga al di fuori di essi, <strong>nel</strong>la zona di lunghezza lp-2xla.<br />
La caratterizzazione del profilo avviene attraverso una prova monotona di trazione. Il gradiente di applicazione del processo di carico<br />
deve essere costante per tutta la durata della prova e di entità tale da garantirne l’espletamento in un intervallo di tempo compreso tra<br />
1 e 10 minuti.<br />
Durante la prova viene determinata anche la deformazione che subisce il provino. Il concetto è quello di misurare, durante la prova,<br />
l’allungamento differenziale tra due punti del profilo, <strong>nel</strong>la zona di mezzeria, posti ad una distanza (ld) pari ad almeno 8 volte la<br />
dimensione caratteristica (db) del profilo stesso.<br />
Nota la distanza tra i due punti e l’allungamento si ricava la deformazione come segue:<br />
ε = Δl/ld<br />
Le letture vengono fatte ad ogni step di carico fissato cosi da ricavare l’andamento della deformazione al variare del carico.<br />
Il modulo elastico è ottenuto dalla seguente relazione:<br />
E <br />
F F<br />
1<br />
2<br />
1 2 Ab<br />
in cui con F1 ed ε1 si sono indicate, rispettivamente, la forza e la deformazione corrispondenti al 50% della tensione di rottura; con<br />
F2 ed ε2, rispettivamente, la forza e la deformazione corrispondenti al 20 % della tensione di rottura.<br />
Al termine della prova si ottiene un diagramma forza-deformazione da cui si ricava la tensione di rottura, ffu,p mediante la seguente<br />
relazione:<br />
ffu,p=Ffu,p/Ab<br />
dove Ffu,p e Ab rappresentano, rispettivamente, la forza di rottura registrata e l’area del provino.<br />
La prova potrà considerarsi buona se la tipologia di rottura che si verificherà, in seguito al raggiungimento del massimo carico,<br />
comporterà l’esplosione dell’intera sezione resistente in tutto il tratto libero compreso tra le due zone di afferraggio.<br />
1 La dimensione caratteristica corrisponde al diametro <strong>nel</strong> caso di profili a sezione circolare e alla larghezza <strong>nel</strong> caso di profili a sezione rettangolare.<br />
15
SCHEDA N°7<br />
Tirante attivo<br />
Descrizione<br />
Pag1/1<br />
Barra a sezione circolare da Ф 32 mm o insieme di 3 piatti di sezione equivalente (es 40*6 o 40*7), realizzati in resina poliestere<br />
termoindurente rinforzata con fibre di vetro dotata di un terminale che consenta di applicare e successivamente mantenere , attraverso<br />
opportuno dispositivo di tensionamento, un carico totale di 20 ton<strong>nel</strong>late.<br />
In realtà qualsiasi barra in vtr, normalmente adoperata come chiodo o tirante passivo può essere trasformato in un sistema attivo a<br />
patto di disporre di una testata (è noto che per i vtr non si possono efficacemente adoperare sistemi di fissaggio a filettatura e dado di<br />
bloccaggio) e di un dispositivo di tensionamento.<br />
Il terminale, del tipo indicato al lato,consiste in una testata in<br />
acciaio con foro passante conico che si accoppia con cunei di<br />
bloccaggio che esercitando opportuna compressione sulle barre<br />
consentono il trasferimento di carichi assiali per attrito.<br />
II dispositivo di tensionamento consiste in una coppia di cilindri<br />
idraulici dotati di opportune valvole proporzionali per garantire il<br />
parallelismo di azionamento che si collega alla testata attraverso<br />
una ghiera filettata.<br />
L’azione dei cilindri provoca una traslazione della testata. Tra la<br />
testata e la piastra di ripartizione sarà posizionata una<br />
contropiastra dotata di perni di contrasto che, una volta avvitati<br />
fino a recuperare l’intero spazio creatosi in seguito a tale<br />
traslazione, consentiranno di mantenere il tensionamento della<br />
barra ed il recupero del dispositivo di pensionamento<br />
Caratteristiche delle barre<br />
Tipo di barra Sezione totale resistente (mm^2) Scheda di riferimento<br />
Barra a sezione circolare Ф 32 mm 804 N°10<br />
N° 3 barre a sezione rettangolare 40*7 mm 840 N°6<br />
PROVE<br />
Le prove vanno effettuate sull’insieme testata/barra per verificare la capacità di tale insieme di trasmettere i carichi di trazione<br />
previsti secondo il seguente schema:<br />
1. Una barra (o l’insieme di barre che costituiscono il tirante) viene inserita in un cilindro a canna forata tipo ENERPAC<br />
RCH606 (o di caratteristiche similari).<br />
2. Due testate vengono montate su entrambi i lati del cilindro in modo che immettendo olio in pressione la barra venga<br />
sollecitata a trazione<br />
3. Si aumenta la pressione <strong>nel</strong> cilindro con un velocità di ca 20 bar al minuto fino al raggiungimento della pressione<br />
corrispondente a 20 ton<strong>nel</strong>late di trazione sulla barra (valore di pretensione) che viene mantenuta per una ora<br />
4. Si incrementa la pressione (sempre con velocità di ca 20 bar a minuto) fino ad un valore corrispondente a 30 ton<strong>nel</strong>late<br />
di trazione sulla barra verificando che non avvengano rotture<br />
5. Si incrementa il valore di pressione fino alla rottura registrando il valore di carico corrispondente.<br />
17
SCHEDA N°8<br />
Tirante attivo TT-PACO300kN<br />
Descrizione<br />
Pag1/2<br />
Profilo cavo a sezione circolare da Ф 60 mm con spessore 10 mm, realizzato in resina poliestere termoindurente rinforzata con fibre<br />
di vetro, ad aderenza esterna migliorata, e dotato di un terminale che consenta di applicare e successivamente mantenere, attraverso<br />
opportuno dispositivo di tensionamento, un carico totale di 300 kN.<br />
Il terminale, del tipo indicato al lato,consiste in una<br />
testata in acciaio con foro passante conico che si<br />
accoppia con cunei di bloccaggio che esercitando<br />
opportuna compressione sul profilo consentono il<br />
trasferimento di carichi assiali per attrito.<br />
La testata di bloccaggio deve comprendere:<br />
set di cunei in acciaio;<br />
boccola di contrasto;<br />
tubo interno antischiacciamento Ф38 sp 10<br />
piastra di ripartizione 250*300*20 con tubo<br />
di sfiato<br />
Il tirante presenta le seguenti caratteristiche:<br />
Geometriche<br />
Caratteristica<br />
Caratteristiche<br />
Unità di misura Valore<br />
Sezione resistente mm^2 1500<br />
Diametro esterno mm 60<br />
Diametro interno mm 40<br />
Tolleranze dimensionali secondo ASTM D3917<br />
Meccaniche<br />
Caratteristica<br />
Unità di misura Valore minimo Norma di riferimento<br />
Massa volumica g/cc 1.9 UNI 7092<br />
Resistenza a trazione MPa 600 UNI EN61 **<br />
Resistenza a flessione MPa 600 ASTM D790 **<br />
Modulo elastico MPa 35000 UNI EN61(ASTM D790 A<br />
FLEX)**<br />
Resistenza a taglio MPa 100 ASTM D732 **<br />
Resistenza allo scoppio MPa 3 **<br />
** vedi paragrafo prove<br />
Deve essere corredato anche di:<br />
sacco otturatore da 400 g/mq per foro da 130 mm di lunghezza utile 50 cm<br />
tubo sfiato sacco otturatore (iniettato attraverso valvola) in metallo Ф16 sp1.2<br />
tubo sfiato sacco tratto in fondazione (iniettato attraverso valvola) in metallo Ф16 sp1.2<br />
valvole a scomparsa per: iniezione sacco otturatore; iniezione tratto in fondazione;<br />
valvole a scomparsa di sicurezza per iniezione del tratto in fondazione)<br />
valvole aperte per iniezione tratto libero<br />
manicotto di collegamento tra due profili successivi con razze antisfilamento L240 mm, con una resistenza di 200 kN,<br />
<strong>nel</strong> caso di presenza di giunzioni;<br />
tappo-ogiva di fondo con razze antisfilamento<br />
18
SCHEDA N°8<br />
Tirante attivo TT-PACO300kN<br />
Pag2/2<br />
Per quanto concerne le malte cementizie per l’iniezione, per ciascun campione, la resistenza minima richiesta dovrà essere superiore<br />
a 25 MPa, valutata con prova a compressione monoassiale, su campioni cilindrici di altezza pari a due volte il diametro semplice, o<br />
dovrà essere superiore a 30 MPa, valutata con prova a compressione monoassiale su campioni cubici.<br />
In particolare, la frequenza delle valvole di iniezione è:<br />
per applicazioni tipo “NAIL” di 1 valvola ogni 5 mt<br />
per tiranti attivi isolati di 1-2 valvola ogni metro.<br />
Il pretensionamento avviene allontanando, mediante opportuno dispositivo, il contorcono dalla piastra di ripartizione e recuperando<br />
la traslazione effettuata mediante rotazione della ghiera di bloccaggio.<br />
Nota: è consigliabile evitare giunzioni; <strong>nel</strong> caso fossero necessarie la giunzione può essere effettuata oltre la mezzeria della<br />
lunghezza di fondazione ed in questo caso il manicotto di collegamento deve garantire una tenuta a trazione del giunto non<br />
inferiore a 200 kN.<br />
PROVE<br />
Le prove vanno effettuate sull’insieme testata/tirante per verificare la capacità di tale insieme di trasmettere i carichi di trazione<br />
previsti secondo il seguente schema:<br />
1. Il profilo cavo viene inserito in un cilindro a canna forata tipo ENERPAC RCH606 (o di caratteristiche similari).<br />
2. Due testate vengono montate su entrambi i lati del cilindro in modo che immettendo olio in pressione la barra venga<br />
sollecitata a trazione<br />
3. Si aumenta la pressione <strong>nel</strong> cilindro con un velocità di ca 20 bar al minuto fino al raggiungimento della pressione<br />
corrispondente a 100 kN di trazione sul profilo (valore di pretensione) che viene mantenuta per una ora<br />
4. Si incrementa la pressione (sempre con velocità di ca 20 bar a minuto) fino ad un valore corrispondente a 300 kN di<br />
trazione sulla barra verificando che non avvengano rotture<br />
5. Si incrementa il valore di pressione fino alla rottura registrando il valore di carico corrispondente.<br />
SCHEDA N°9 Pag1/2<br />
19
Tubo per MICROPALI<br />
Descrizione<br />
Tubo in resina poliestere termoindurente rinforzata con fibra di vetro di diametro esterno 200 mm destinato all’armatura di micropali<br />
Geometriche<br />
Meccaniche del composito<br />
Caratteristica<br />
Caratteristiche<br />
est mm<br />
Spessore<br />
mm<br />
Atubo cm 2<br />
We cm 3<br />
Je cm 4<br />
200 10 59 270 2700<br />
Unità di misura Valore minimo Norma di riferimento<br />
Massa volumica g/cc 2 UNI 7092<br />
Resistenza a trazione MPa 600 UNI EN61 **<br />
Resistenza a flessione MPa 600 ASTM D790 **<br />
Modulo elastico MPa 35000 UNI EN61(ASTM D790 A<br />
FLEX)**<br />
Resistenza a taglio MPa 35 ASTM D4475 (Short beam<br />
test)<br />
** vedi paragrafo prove<br />
Meccaniche del micropalo iniettato con Cls<br />
Caratteristica<br />
Unità di misura Valore Norma di riferimento<br />
Carico di rottura (schema trave app.-app.) kN 200 ***<br />
Resistenza a taglio MPa 35 ****<br />
*** vedi seguente punto 2) Prove su manufatto in scala reale<br />
Per quanto concerne le miscele cementizie da utilizzare per il riempimento la resistenza minima richiesta dovrà essere superiore a 25<br />
MPa, valutata con prova a compressione monoassiale, su campioni cilindrici di altezza pari a due volte il diametro semplice, o dovrà<br />
essere superiore a 30 MPa, valutata con prova a compressione monoassiale su campioni cubici.<br />
PROVE<br />
Il presente paragrafo tratta degli adattamenti e/o delle precisazioni, derivanti dalla particolare natura e geometria del manufatto in<br />
esame, necessari per un corretto utilizzo delle normative citate e della prova da eseguire in scala reale sul manufatto.<br />
1) Provini<br />
I provini devono essere ricavati dal tubo secondo lo schema a lato.<br />
Le provette prismatiche di sezione a*b*l (lunghezza) indicate <strong>nel</strong>le normative<br />
citate, devono essere ricavate per asportazione meccanica della parte tratteggiata<br />
avendo cura che l’ultima fase di lavorazione sia una rettifica refrigerata di 0.5<br />
mm per lato sulle superfici di dimensioni a*l.<br />
20
SCHEDA N°9<br />
2) Prove su manufatto in scala reale<br />
Tubo per MICROPALI<br />
Pag2/2<br />
In termini di resistenza del manufatto, tipicamente l’aspetto critico ai fini della verifica riguarda la resistenza a taglio che è quella di<br />
tipo interlaminare (resistenza di interfaccia tra fibra e matrice). Lo schema statico per l’esecuzione di tale tipologia di prova, in scala<br />
reale, è il seguente (short beam test):<br />
330 mm<br />
1340 mm<br />
Carico applicato<br />
330 mm<br />
Schema di prova sul micropalo in scala reale (short beam test)<br />
La prova viene eseguita sul micropalo riempito con miscela cementizia con resistenza minima superiore a 25 MPa, valutata con<br />
prova a compressione monoassiale, su campioni cilindrici di altezza pari a due volte il diametro semplice, o superiore a 30 MPa,<br />
valutata con prova a compressione monoassiale su campioni cubicidi. In tale prova si deve manifestare una resistenza ultima pari ad<br />
almeno 200 kN. A tali valori di carico corrisponde una sollecitazione di taglio sul manufatto pari a 35 MPa.<br />
21
SCHEDA N°10<br />
Barre ad aderenza migliorata<br />
Descrizione<br />
Pag1/2<br />
Barre a sezione circolare (tipo rockworm o equivalente) in resina poliestere termoindurente rinforzata con fibre di vetro ad aderenza<br />
migliorata costituita da una sagomatura elicoidale a rilievo senza l’ausilio di lavorazioni meccaniche che comportino asportazione di<br />
materiale (con conseguente taglio delle fibre di rinforzo) utilizzate principalmente per la realizzazione di gabbie di armatura o come<br />
chiodi o tiranti (attivi e passivi)<br />
Geometriche e meccaniche<br />
Diametro Tondino<br />
(mm)<br />
Area Sezione<br />
(mm 2 )<br />
Resistenza a trazione<br />
Media<br />
(MPa)<br />
Caratteristiche<br />
Resistenza a trazione<br />
Caratteristica<br />
(MPa)<br />
Resistenza a trazione<br />
(Ton)<br />
Modulo Elastico<br />
10 78 1000 900 7 41<br />
12 113 900 900 10 41<br />
16 201 900 800 16 41<br />
22 380 900 780 29 41<br />
25 490 900 730 35 41<br />
26 530 900 730 38 41<br />
30 706 900 690 48 41<br />
32 804 900 670 53 41<br />
Prova di trazione<br />
Lo scopo della prova è quello di verificare la resistenza a trazione e il modulo elastico del profilo pultruso testato.<br />
Si predispone il profilo da testare all’interno del sistema di prova (vedi fig.1) costituito da un cannone forato dove è presente su uno<br />
dei due lati un cilindro a canna forata.<br />
Figura 2: Sistema di prova<br />
Il profilo viene bloccato da entrambi i lati con l’utilizzo di appositi blocchetti di serraggio in modo da avere una pressione distribuita<br />
in maniera uniforme su tutta la lunghezza di afferraggio del profilo. Prima di serrare tutti i blocchetti presenti, si serra solo l’ultimo di<br />
ogni lato e si applica un precarico di 1 ton<strong>nel</strong>lata cosi da compattarli tra di loro. Si serrano infine tutti gli altri blocchetti.<br />
(GPa)<br />
22
SCHEDA N°10<br />
Barre ad aderenza migliorata<br />
La lunghezza totale lp dei provini da testare deve soddisfare i seguenti requisiti:<br />
lp≥100+2xla<br />
lp≥40db+2xla<br />
essendo la e db, rispettivamente, la lunghezza di afferraggio e la dimensione caratteristica 2 .<br />
Pag2/2<br />
La forma e la dimensione dei dispositivi di afferraggio, in particolare la loro lunghezza la, devono garantire che la rottura del provino<br />
avvenga al di fuori di essi, <strong>nel</strong>la zona di lunghezza lp-2xla.<br />
La caratterizzazione del profilo avviene attraverso una prova monotona di trazione. Il gradiente di applicazione del processo di carico<br />
deve essere costante per tutta la durata della prova e di entità tale da garantirne l’espletamento in un intervallo di tempo compreso tra<br />
1 e 10 minuti.<br />
Durante la prova viene determinata anche la deformazione che subisce il provino. Il concetto è quello di misurare, durante la prova,<br />
l’allungamento differenziale tra due punti del profilo, <strong>nel</strong>la zona di mezzeria, posti ad una distanza (ld) pari ad almeno 8 volte la<br />
dimensione caratteristica (db) del profilo stesso.<br />
Nota la distanza tra i due punti e l’allungamento si ricava la deformazione come segue:<br />
ε= Δl/ld<br />
Le letture vengono fatte ad ogni step di carico fissato cosi da ricavare l’andamento della deformazione al variare del carico.<br />
Il modulo elastico è ottenuto dalla seguente relazione:<br />
E <br />
F F<br />
1<br />
2<br />
1 2 Ab<br />
in cui con F1 ed ε1 si sono indicate, rispettivamente, la forza e la deformazione corrispondenti al 50% della tensione di rottura; con<br />
F2 ed ε2, rispettivamente, la forza e la deformazione corrispondenti al 20 % della tensione di rottura.<br />
Al termine della prova si ottiene un diagramma forza-deformazione da cui si ricava la tensione di rottura, ffu,p mediante la seguente<br />
relazione:<br />
ffu,p=Ffu,p/Ab<br />
dove Ffu,p e Ab rappresentano, rispettivamente, la forza di rottura registrata e l’area del provino.<br />
La prova potrà considerarsi buona se la tipologia di rottura che si verificherà, in seguito al raggiungimento del massimo carico,<br />
comporterà l’esplosione dell’intera sezione resistente in tutto il tratto libero compreso tra le due zone di afferraggio.<br />
Tutte le altre tipologie di prove devono essere eseguite secondo documento CNR DT203/2006 “ Istruzioni per la Progettazione,<br />
l’Esecuzione ed il Controllo di Strutture di Calcestruzzo armato con Barre di Materiale Composito Fibrorinforzato”<br />
2 La dimensione caratteristica corrisponde al diametro <strong>nel</strong> caso di profili a sezione circolare e alla larghezza <strong>nel</strong> caso di profili a sezione rettangolare.<br />
23
SCHEDA N°11<br />
Staffe sagomate<br />
Descrizione<br />
Barre in resina poliestere termoindurente rinforzata con fibre di vetro di varie sezioni resistenti aventi una sagomatura a disegno<br />
(preferibilmente ad a<strong>nel</strong>lo chiuso senza sovrapposizioni) per la realizzazioni di gabbie di armatura integralmente in VTR<br />
Geometriche e meccaniche<br />
Tondo equivalente<br />
*<br />
Area Sezione<br />
(mm 2 )<br />
Resistenza a<br />
trazione<br />
Media<br />
(MPa)<br />
Caratteristiche<br />
Resistenza a<br />
trazione<br />
Caratteristica<br />
(MPa)<br />
Resistenza a trazione<br />
(Ton)<br />
Modulo Elastico<br />
10 78 1000 900 7 41<br />
12 113 900 900 10 41<br />
16 201 900 800 16 41<br />
22 380 900 780 29 41<br />
* Si riporta la dizione tondo equivalente perché, <strong>nel</strong> caso di staffe chiuse la sezione si presenta irregolare<br />
PROVE<br />
Le prove devono essere eseguite secondo documento CNR DT203/2006 “ Istruzioni per la Progettazione, l’Esecuzione ed il<br />
Controllo di Strutture di Calcestruzzo armato con Barre di Materiale Composito Fibrorinforzato”<br />
(GPa)<br />
Pag1/1<br />
24
SCHEDA N°12<br />
Proprietà fisico / meccaniche<br />
Materiale:<br />
Poliestere insaturo rinforzato fibra vetro<br />
Colore: naturale<br />
Resistenza a trazione : >700 Mpa<br />
Modulo elastico a trazione: >35 Gpa<br />
Allungamento a rottura: 2 %<br />
Densità 1.8 g/cc.<br />
Caratteristiche geometriche<br />
Lunghezza della fibra tagliate: 40 mm.<br />
Diametro nominale della singola fibra 1,6 mm<br />
Contenuto in volume di vetro <strong>nel</strong>la fibra 40%<br />
Fibre polimeriche per calcestruzzo<br />
Spritzfil-cem40<br />
Descrizione<br />
Dosaggio<br />
A seconda dell’applicazione, è consigliato un dosaggio compreso tra i 3 e i 15 chilogrammi per metro cubo di calcestruzzo.<br />
Pag1/1<br />
Conforme alla norma EN 14889-2<br />
25