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02 Classificazione

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VERTEBRATI<br />

Mammiferi<br />

Uccelli<br />

Rettili<br />

Anfibi<br />

Osteitti<br />

Condroitti<br />

Placodermi *<br />

Acantodi *<br />

Ciclostomi<br />

Ostracodermi *<br />

* estinti<br />

Gnatostomi<br />

Agnati<br />

Tetrapodi<br />

Pesci<br />

Amnioti<br />

Anamni<br />

Omeotermi<br />

Eterotermi


Agnati<br />

Agnati viventi: i Ciclostomi Missinoidei<br />

Petromizonti<br />

I ciclostomi sono gli agnati attuali ma il ritrovamento di fossili<br />

dimostra la loro presenza in epoca molto antica<br />

Caratteristiche principali dei Ciclostomi<br />

- hanno una bocca imbutiforme o ovaloide<br />

- hanno uno scheletro cartilagineo<br />

- hanno un cranio ma non hanno una vera colonna vertebrale<br />

- hanno una sola narice<br />

- non hanno pinne pari<br />

- non hanno scaglie<br />

- hanno branchie a “sacco”


Da AGNATI a GNATOSTOMI<br />

Il primo passo evolutivo nell’ambito dei Vertebrati fu la comparsa<br />

di una “cerniera buccale” e il cambiamento di alimentazione.<br />

Nel passaggio da Agnati a Gnatostomi le modificazioni<br />

riguardano lo scheletro della faringe : il 1° arco faringeo<br />

e poi anche il 2° arco faringeo che acquisiranno delle novità<br />

diventando:<br />

1° arco: arco orale 2° arco: arco ioideo<br />

Gnatostomi:<br />

In questi vertebrati si ha la comparsa di uno scheletro a cerniera<br />

a sostegno della bocca<br />

I più antichi gnatostomi sono considerati i Placodermi<br />

Eccetto i Ciclostomi tutti gli altri vertebrati sono<br />

gnatostomi


Vertebrati gnatostomi<br />

Il principale passo successivo nella evoluzione dei Vertebrati fu la<br />

comparsa di mascelle e pinne pari.<br />

Le mascelle giocano un ruolo fondamentale in relazione<br />

all’alimentazione. La presenza attorno alla bocca di mascelle, mosse da<br />

muscoli, permette ad un organismo di afferrare la preda saldamente:<br />

quando le mascelle sono provviste di denti la loro presa diventa più sicura.<br />

Quindi nei V con l’evoluzione delle mascelle diventano possibili nuove fonti<br />

di cibo. Ciò determinò per gli gnatostomi primitivi un successo tale per cui<br />

essi sostituirono molti Vertebrati primitivi.<br />

Le pinne pari costituirono un’altra importante innovazione perché esse<br />

fornirono ai vertebrati nuotatori un preciso controllo della direzione.<br />

La comparsa di questi caratteri segnarono perciò una nuova<br />

radiazione dei Vertebrati.<br />

Il predominio degli gnatostomi può aver contribuito alla estinzione degli<br />

ostracodermi e relegato i ciclostomi a modi di vita specializzata


AGNATI


Condroitti<br />

Pur presentando differenze hanno uno scheletro esclusivamente<br />

cartilagineo che li accomuna<br />

Si distinguono in:<br />

Elasmobranchi<br />

Caratteristiche:<br />

scheletro cartilagineo<br />

scaglie placoidi<br />

branchie a tavola,<br />

senza opercolo<br />

hanno uno spiracolo,<br />

bocca ventrale,<br />

denti conici,<br />

coda asimmetrica eterocerca<br />

ottimi nuotatori<br />

Olocefali:<br />

Caratteristiche:<br />

scheletro cartilagineo<br />

non hanno scaglie<br />

non hanno spiracolo<br />

hanno una piega cutanea<br />

opercolare,<br />

coda filiforme,<br />

denti appiattiti


Osteitti<br />

Sono pesci con scheletro parzialmente o completamente<br />

costituito da tessuto osseo<br />

In base alle caratteristiche delle pinne si suddividono in<br />

due sottoclassi<br />

Attinopterigi (con pinne raggiate)<br />

Sarcopterigi o Coanoitti (con pinne lobate)<br />

Caratteristiche generali :<br />

Scheletro più o meno ossificato<br />

branchie ricoperte da opercolo osseo<br />

vescica natatoria<br />

bocca terminale<br />

hanno scaglie più moderne


Osteitti : Attinopterigi<br />

Condrostei<br />

Presentano caratteri di primitività: gran parte del loro scheletro è ancora<br />

cartilagineo, hanno una pinna eterocerca, spesso è presente uno spiracolo,<br />

Possono persistere scaglie “più antiche”<br />

Olostei<br />

Gran parte dell’endoscheletro è ossificato, mantengono ancora alcuni<br />

caratteri primitivi dell’endoscheletro (cranio)<br />

Teleostei<br />

Il loro scheletro è completamente ossificato, presentano scaglie e<br />

pinne“moderne”, pinna caudale omocerca, branchie a pettine


Osteitti : Sarcopterigi Dipnoi<br />

Crossopterigi<br />

Dal punto di vista evolutivo costituiscono un gruppo molto importante<br />

perché dai Crossopterigi (forme estinte) si sarebbero evoluti i tetrapodi<br />

Hanno pinne lobate, coda simmetrica dificerca,<br />

narici interne (Coanoitti), polmoni (nei Dipnoi)<br />

CROSSOPTERIGI<br />

Celacanti, Latimeria : unica specie oggi nota vivente è la Latimeria,<br />

ritenuta un “fossile vivente” per diversi caratteri primitivi.<br />

Vivono in ambiente marino anche a elevate profondità,<br />

mancano di narici<br />

DIPNOI<br />

I soli 3 generi viventi sono Neoceratodus , Protopterus,<br />

Lepidosiren; vivono in acque dolci o salmastre, calde, soggetti a<br />

periodi di siccità, sono provvisti sia di polmoni che di branchie


Gruppi estinti


Dai pesci ai tetrapodi: questa è stata la tappa che<br />

dal punto di vista evolutivo ha richiesto profonde modificazioni<br />

strutturali e funzionali che hanno riguardato quasi tutti gli apparati.<br />

Pressioni ambientali indussero dei Vertebrati dotati di opportune<br />

caratteristiche a spostarsi verso gli ecosistemi terrestri.<br />

Questi erano i crossopterigi ripidisti (estinti) che, a differenza di altri<br />

avevano robuste pinne sostenute da uno scheletro interno e non da<br />

raggi, e avevano le coane, narici interne, che collegavano la bocca<br />

con delle sacche polmonari: Essi vivevano in acque lagunari o salmastre<br />

in prossimità di coste.


Prerequisiti per la vita in ambiente terrestre riscontrati nei<br />

progenitori dei tetrapodi: i Crossopterigi Ripidisti (Osteolepis) :<br />

Presenza di una pinna (archipterigio) con scheletro formato da un<br />

asse centrale e una fila di basali cui si articola su di un lato una<br />

serie di radiali che sorreggono i lepidotrichi della pinna<br />

Presenza di coane, cioè di narici interne capaci di permettere il<br />

passaggio dell’aria atmosferica dalle cavità nasali alla cavità boccale<br />

e alla faringe<br />

Presenza di “polmoni”<br />

Problemi da risolvere sulla terra:<br />

Sostegno del corpo : modificazioni delle strutture scheletriche<br />

(vertebre,cinti, appendici)<br />

Respirazione e circolazione del sangue: modificazioni del cuore e dei<br />

vasi arteriosi e delle strutture respiratorie<br />

Disidratazione: adattamenti della pelle, corneificazione, per prevenire<br />

la disidratazione<br />

Raccolta dei segnali acustici e visivi: modificazioni dell’organo<br />

dell’udito e della vista<br />

Modalità di riproduzione e di sviluppo della progenie<br />

Cambiamenti attuati dai tetrapodi


Tetrapodi<br />

Anfibi<br />

Rettili<br />

Uccelli<br />

Mammiferi


ANFIBI: †Labirintodonti ,estinti<br />

Lissanfibi: urodeli, apodi, anuri (forme attuali)<br />

I primi Labirintodonti presentavano caratteri di di transizione<br />

dai pesci ai tetrapodi, svolgevano vita prevalentemente acquatica<br />

ma possedevano arti pari<br />

Caratteri generali degli Anfibi<br />

•Arti articolati<br />

•Cinto pelvico articolato con la colonna vertebrale<br />

•Comparsa della columella (orecchio medio)<br />

•Pelle generalmente “nuda”, ma molto ricca di ghiandole<br />

utilizzata per la respirazione<br />

•Sviluppo in ambiente acquatico con stadio larvale


Il passaggio da anamni ad amnioti ha consentito il completo<br />

distacco dall’ambiente acquatico anche per lo sviluppo embrionale<br />

perché la comparsa dell’amnios, un annesso embrionale che<br />

ricostituisce l’ambiente acquatico durante lo sviluppo, consente<br />

all’embrione di svilupparsi in ambiente terrestre.<br />

AMNIOTI<br />

RETTILI<br />

UCCELLI<br />

MAMMIFERI<br />

I Cotilosauri, rettili, rappresenterebbero un gruppo basale di amnioti<br />

da cui sarebbero evoluti i successivi amnioti


RETTILI<br />

I rettili sono discendenti di antichi anfibi che, risolti i problemi<br />

riproduttivi, divennero i primi veri e completi vertebrati terrestri<br />

i primi vertebrati cioè con tutti i requisiti per una vita interamente<br />

terrestre;<br />

di fondamentale importanza è stata la comparsa di membrane fetali<br />

(amnios e corion) le quali consentono lo sviluppo dell’ embrione<br />

sulla terra all’interno di un sacco amniotico.<br />

Quest’ultimo è il carattere diagnostico principale che<br />

distingue i rettili dagli anfibi.<br />

Fra le caratteristiche fondamentali dei Rettili ricordiamo:<br />

tegumento provvisto di uno spesso strato corneificato e<br />

caratterizzato dalla presenza di squame e artigli;<br />

presenza di un collo che consente ampi movimenti della testa;<br />

importanza del cranio anche ai fini della classificazione in relazione<br />

alla presenza di fosse e arcate temporali del dermatocranio


Rettili attuali:<br />

A- Cheloni<br />

B- Rincocefali<br />

C- Squamati (Lacertiliani, Serpenti)<br />

D- Coccodrilliani o Loricati<br />

<strong>Classificazione</strong> comprensiva anche<br />

di forme estinte in base alle caratteristiche del cranio :<br />

Anapsidi: Cotilosauri*, Cheloni<br />

Diapsidi: Arcosauri* (dinosauri), Coccodrilliani, Rincocefali e Squamati<br />

Parapsidi: Ittiosauri, Plesiosauri**<br />

Sinapsidi: Terapsidi*<br />

*estinti


OMEOTERMI: Uccelli - Mammiferi<br />

Acquisizione dell’omeotemia<br />

La temperatura influenza fortemente i processi biologici che sostengono i<br />

vertebrati e i meccanismi di termoregolazione sono ampiamente diffusi fra<br />

di essi, ma sono diversi fra eterotermi ed endodermi omeotermi.<br />

I meccanismi di termoregolazione degli ETEROTERMI si basano<br />

fondamentalmente su:<br />

Lento metabolismo<br />

Scarso isolamento del corpo<br />

Rapido scambio di calore con l’ambiente<br />

Le caratteristiche della termoregolazione degli ENDOTERMI sono opposte e<br />

prevedono:<br />

Elevato metabolismo basale<br />

Isolamento del corpo per trattenere il calore generato


Elementi alla base della termoregolazione in:<br />

UCCELLI<br />

presenza delle penne per la conservazione del calore<br />

ventilazione polmonare (sacchi aeriferi) per la dispersione del calore<br />

MAMMIFERI<br />

fattori atti alla conservazione del calore:<br />

presenza dei peli<br />

spesso strato di grasso sottocutaneo<br />

contrazione muscolare (brivido)<br />

vasocostrizione periferica<br />

fattori atti alla dispersione del calore:<br />

ghiandole sudoripare della pelle<br />

iperventilazione polmonare<br />

vasodilatazione periferica


UCCELLI<br />

Caratteri scheletrici indicano nei rettili Saurischi i possibili progenitori<br />

degli Uccelli<br />

Sono vertebrati omeotermi dotati di penne (caratteristica<br />

diagnostica della classe). Sono unicamente ovipari.<br />

In generale si può dire che ogni carattere distintivo degli Uccelli è un<br />

adattamento al volo (si ritiene che l’assenza del volo sia una<br />

acquisizione secondaria).<br />

Le ossa nel complesso sono alleggerite e sono per lo più cave (ossa<br />

pneumatiche);<br />

si osservano ampio sterno carenato e coste provviste di processi<br />

uncinati per ampliare e rafforzare la gabbia toracica per l’inserzione<br />

della potente muscolatura richiesta per il volo;<br />

cinto pelvico modificato rispetto allo schema di base;<br />

i denti sono andati perduti e sostituiti da un leggero becco corneo;<br />

miglioramento della vista: le orbite si sono ampliate, i lobi ottici<br />

sono molto sviluppati;<br />

struttura e organizzazione microscopica dei polmoni unica fra i<br />

vertebrati; sono anche provvisti di sacchi aeriferi.


Uccelli: † Archeorniti<br />

Uccelli<br />

Caratteri scheletrici :<br />

:<br />

Neorniti: † Odontognati<br />

Paleognati<br />

Neognati<br />

ossa cave<br />

arti anteriori modificati<br />

sterno carenato<br />

cinto pelvico con<br />

pube diretto caudalmente<br />

sinsacro<br />

vertebre eteroceli<br />

forcella del cinto<br />

pettorale<br />

La maggioranza degli Uccelli sono<br />

carenati e sono piuttosto uniformi<br />

nei caratteri anatomici fondamentali;<br />

più variabili possono essere becco,<br />

piumaggio, zampe posteriori e canto<br />

Caratteri presenti nei Saurischi (rettili)<br />

che li avvicinano agli uccelli:<br />

bipedismo,<br />

ossa cave, cranio leggero,<br />

mano con dita ridotte<br />

cinto pettorale


MAMMIFERI<br />

Sono animali omeotermi, ricoperti di pelo,<br />

e allattano la prole per la presenza di ghiandole mammarie con<br />

capezzoli.<br />

L’attività intellettiva, per un grandissimo sviluppo della corteccia<br />

cerebrale, può essere considerata a ragione la caratteristica<br />

fondamentale della evoluzione dei mammiferi.<br />

il cranio molto ampio è sinapside, la mandibola è costituita da un<br />

solo osso dentale e sorregge denti generalmente eterodonti (due<br />

dentizioni); nuova articolazione mascellare rispetto agli altri<br />

tetrapodi e comparsa di tre ossicini dell’orecchio medio;<br />

Hanno un efficiente sistema circolatorio (come gli uccelli) e il<br />

cuore diviso in quattro cavità;<br />

Unici vertebrati con eritrociti anucleati molto numerosi per unità<br />

di volume.<br />

numero fisso di vertebre cervicali (salvo poche eccezioni).<br />

Alcune di queste caratteristiche non sono riscontrabili in Monotremi


Rettili progenitore dei M. sono i Terapsidi che presentavano un osso<br />

dentale prominente, palato secondario, eterodontia, 2 condili occipitali,<br />

zampe ben sollevate<br />

Mammiferi<br />

Prototeri - Monotremi: ovipari, hanno un becco, non hanno capezzoli,<br />

mantengono la cloaca, non hanno paglione auricolare, sono omeotermi<br />

imperfetti; più di altri mantengono caratteri primitivi di tipo rettiliano<br />

(es oviparità, cinto scapolare, cloaca), ma sono mammiferi per la<br />

presenza di gh. mammarie e peli.<br />

Metateri - Marsupiali: vivipari con caratteristico marsupio per<br />

contenere i piccoli appena nati, in cui c’è lo sbocco delle gh. mammarie<br />

Euteri o Placentati: vivipari, con formazione di una vera placenta<br />

Comprendono il maggior numero di specie viventi

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