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L’ileostomia consiste nell’apertura e nella fissazione chirurgica dell’ileo alla parete<br />
addominale. La porzione prossimale dell’ileo viene portata alla superficie<br />
dell’addome creando lo stoma. Nella maggior parte dei casi l’ileostomia è la<br />
conseguenza dell’asportazione chirurgica di tutto il grosso intestino e della valvola<br />
ileocecale: la conservazione o meno dell’ampolla rettale non è importante dato che<br />
l’unica funzione svolta dal retto è quella di reservoir di feci già formate senza<br />
svolgere alcuna funzione importante per il metabolismo generale.<br />
In presenza di un’ileostomia viene a mancare la valvola ileo-cecale, la funzione<br />
assorbente del colon prossimale e quella di depos<strong>it</strong>o del colon distale: conseguenza<br />
di ciò sarà l’emissione continua del chimo ileale, ricco di acqua, enzimi ed elettrol<strong>it</strong>i.<br />
C<strong>it</strong>ando soltanto l’assorbimento di alcune sostanze diremo che la v<strong>it</strong>amina B12, così<br />
come i grassi e la maggior parte dell’acqua nonché una parte dei sali (es.sodio;cloro)<br />
sono assorb<strong>it</strong>e nell’ileo, mentre i carboidrati e le proteine vengono assorb<strong>it</strong>e ne<br />
digiuno.<br />
Le funzioni fondamentali del colon invece, si riassumono nel lungo periodo di<br />
stazionamento delle feci nel suo lume (12-18 ore), nell’assorbimento di acqua, sali<br />
(quali:sodio, cloro, potassio, magnesio e fosfato) e v<strong>it</strong>amine nella produzione, da<br />
parte di bacilli saprof<strong>it</strong>i in esso contenuti, di v<strong>it</strong>amina K e nella funzione di<br />
continenza sfinterica.<br />
Per tali motivi è ovvio che i pazienti portatori di ileostomia vanno più facilmente<br />
incontro a defic<strong>it</strong> nutrizionali (squilibrio idroelettrol<strong>it</strong>ico).<br />
Per correggere tale squilibrio si procederà inizialmente con una terapia medica (NPT;<br />
NE solo nel caso in cui le condizioni del paziente lo richiedono;) e successivamente<br />
con quello dietetico. Con il passare del tempo, l’ileo rimanente si adatterà alla nuova<br />
condizione fino ad acquisire parte delle proprietà di assorbimento proprie del colon.<br />
Le ileostomie defin<strong>it</strong>ive possono essere suddivise in :<br />
Ileostomie incontinenti<br />
ileostomie continenti secondo Kock<br />
In questo caso il paziente può avere il controllo di quando espellere il materiale<br />
fecale.<br />
In questo tipo di ileostomia viene creata una tasca di raccolta interna, denominata<br />
Pouch, utilizzando parte del piccolo intestino. Nel punto dove la tasca incontra la<br />
parete addominale viene ricreato un meccanismo a valvola che consente la fuoriusc<strong>it</strong>a<br />
delle feci soltanto quando il paziente lo desidera. Sol<strong>it</strong>amente questa tasca ha una<br />
capac<strong>it</strong>à di raccolta che varia da 500 a 1000 ml.. Viene svuotata grazie<br />
all’inserimento di un catetere attraverso la valvola dello stoma mediamente 3-4 volte<br />
al giorno.Generalmente lo stoma viene confezionato a livello dell’epidermide e non<br />
necess<strong>it</strong>a di sistemi di raccolta, avvolte le persone preferiscono utilizzare delle garze<br />
o degli appos<strong>it</strong>i tappi per ricoprire lo stoma.<br />
Questa tecnica venne introdotta nel 1969 e permetteva di ripristinare un meccanismo<br />
di continenza artificiale, ev<strong>it</strong>ando tuttavia ogni apparecchiatura permanente nella sede<br />
della ileostomia, e risolvendo defin<strong>it</strong>ivamente ogni problematica relativa alla<br />
conservazione del grosso intestino. Gli anni ’80 hanno portato l’introduzione clinica<br />
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