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Innovare le fiere per vincere la crisi - Aefi

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4.<br />

stati, ossia il 97,3%, ha dichiarato di essere d’accordo,<br />

molto d’accordo o totalmente d’accordo con<br />

l’attualità di ta<strong>le</strong> tendenza. Soltanto il 2,7% si è<br />

detto in disaccordo.<br />

4. La riduzione del<strong>la</strong> durata del ciclo di vita del<strong>le</strong><br />

manifestazioni fieristiche che rende necessaria, da<br />

un <strong>la</strong>to, una continua ri-progettazione dell’evento<br />

in maniera da conferirgli tratti di novità, dall’altro,<br />

<strong>la</strong> capacità di massimizzare il ritorno degli investimenti<br />

nel breve o nel brevissimo termine. Si pensi<br />

agli eventi contenitore che <strong>per</strong>iodicamente si rinnovano<br />

nel<strong>la</strong> formu<strong>la</strong> e nel dimensionamento degli<br />

investimenti, mantenendo inalterata l’idea di base.<br />

Rispetto al<strong>la</strong> sussistenza di ta<strong>le</strong> tendenza il 73%<br />

dei quartieri fieristici ha manifestato, con vari livelli<br />

di intensità, accordo mentre il 27% ha mo-<br />

27<br />

100<br />

90<br />

80<br />

70<br />

60<br />

50<br />

40<br />

30<br />

20<br />

10<br />

0<br />

Impatto sul<strong>la</strong> diff. dei<br />

nuovi mezzi di<br />

comunicazione<br />

Impatto del<strong>la</strong> <strong>crisi</strong> sui cambiamenti strutturali in atto<br />

Impatto sul<strong>la</strong><br />

globalizzazione degli<br />

organizzatori<br />

Impatto sull'aumento<br />

dei contenuti<br />

es<strong>per</strong>enziali<br />

strato disaccordo.<br />

5. La riduzione del valore degli spazi fieristici che,<br />

da fattore a va<strong>le</strong>nza strategico <strong>per</strong> il successo di una<br />

manifestazione, sempre più rivestono il ruolo di<br />

commodity. Da un <strong>la</strong>to diviene dunque più seria <strong>la</strong><br />

minaccia rappresentata da altre organizzazioni del<br />

territorio in grado di offrire spazi alternativi a quelli<br />

del quartiere fieristico, ma al<strong>le</strong>stibili <strong>per</strong> ospitare<br />

eventi a carattere fieristico. Dall’altro il prezzo unitario<br />

a cui concedere gli spazi del<strong>la</strong> fiera tende a ca<strong>la</strong>re.<br />

Si pensi al<strong>le</strong> numerose manifestazioni che<br />

trovano ospitalità in aree pubbliche o in strutture<br />

partico<strong>la</strong>ri (navi da crociera, edifici storici, capannoni<br />

industriali dismessi) riattate temporaneamente<br />

a finalità fieristiche.<br />

La <strong>la</strong>rga parte dei quartieri fieristici italiani, ossia<br />

Impatto sul<strong>la</strong><br />

riduzione del ciclo di<br />

vita del<strong>le</strong> <strong>fiere</strong><br />

Forte ral<strong>le</strong>ntamento Ral<strong>le</strong>ntamento Acce<strong>le</strong>razione Forte acce<strong>le</strong>razione<br />

Impatto sul<strong>la</strong><br />

riduzione del valore<br />

degli spazi<br />

l’83,8%, si è detta d’accordo, molto d’accordo o totalmente<br />

d’accordo con l’idea che gli spazi destinati<br />

ad uso fieristico stiano diventando una commodity.<br />

Il 16,2% ha dichiarato di essere in disaccordo con<br />

<strong>la</strong> effettiva sussistenza di ta<strong>le</strong> tendenza.<br />

I cinque fenomeni di cambiamento struttura<strong>le</strong> <strong>per</strong>cepiti<br />

dal<strong>le</strong> <strong>fiere</strong> italiane possono essere ricondotti<br />

a due tendenze di fondo14 . La prima è re<strong>la</strong>tiva ad un<br />

mutamento in atto del<strong>la</strong> funzione che singoli quartieri<br />

fieristici saranno chiamati a svolgere in futuro.<br />

Ta<strong>le</strong> mutamento è riconducibi<strong>le</strong>, da un <strong>la</strong>to, all’avvento<br />

dei nuovi mezzi di comunicazione, dall’altro<br />

al<strong>la</strong> progressiva <strong>per</strong>dita di ri<strong>le</strong>vanza e valore degli<br />

spazi nell’economia di una manifestazione fieristica.<br />

La seconda tendenza riguarda il cambiamento<br />

del<strong>le</strong> funzioni svolte dai singoli eventi rispetto ad<br />

espositori e visitatori. Ta<strong>le</strong> cambiamento si col<strong>le</strong>ga<br />

sia all’internazionalizzazione degli organizzatori di<br />

manifestazioni fieristiche, sia al progressivo aumento<br />

dei contenuti es<strong>per</strong>enziali degli eventi, sia<br />

infine al<strong>la</strong> riduzione del<strong>la</strong> durata del ciclo di vita<br />

del<strong>le</strong> singo<strong>le</strong> <strong>fiere</strong>. La prima tendenza sembra indurre<br />

dunque ad un ripensamento del<strong>la</strong> strategia e<br />

del ruolo dei quartieri nell’offerta di spazi e servizi;<br />

<strong>la</strong> seconda sembra stimo<strong>la</strong>re nuove modalità di concepire<br />

e progettare gli eventi fieristici. Scomponendo<br />

<strong>le</strong> <strong>per</strong>cezioni dei diversi quartieri fieristici<br />

rispetto al<strong>la</strong> suddette tendenze di fondo emergono<br />

quattro cluster che si differenziano tra loro <strong>per</strong> il diverso<br />

modo di intendere <strong>la</strong> <strong>crisi</strong>15 . Il primo comprende<br />

il 49% degli intervistati ed è caratterizzato<br />

dall’idea che il cambiamento in atto riguarderà soprattutto<br />

<strong>le</strong> funzioni che i quartieri fieristici sono<br />

chiamati a svolgere.<br />

Il secondo cluster conta il 6% dei quartieri fieristici<br />

italiani ed esprime <strong>la</strong> convinzione che in futuro saranno<br />

gli eventi a richiedere un profondo ripensamento<br />

del loro contenuto e ruolo. Il terzo cluster<br />

riunisce il 28% degli intervistati e comprende i<br />

quartieri fieristici che ritengono che gli eventi cambieranno<br />

<strong>la</strong> loro funzione, anche se in maniera limitata.<br />

Infine l’ultimo cluster conta il 17% dei<br />

quartieri fieristici italiani e si caratterizza <strong>per</strong> <strong>la</strong> convinzione<br />

che né <strong>le</strong> funzioni dei quartieri fieristici né<br />

quel<strong>le</strong> del<strong>le</strong> singo<strong>le</strong> manifestazioni andranno a modificarsi<br />

nel tempo.<br />

E’ opinione condivisa tra i quartieri fieristici intervistati<br />

che <strong>la</strong> <strong>crisi</strong> economica produrrà un rafforzamento<br />

di tutte <strong>le</strong> tendenze in atto. In partico<strong>la</strong>re il<br />

62,8% del<strong>le</strong> <strong>fiere</strong> ritiene che <strong>la</strong> <strong>crisi</strong> produrrà quantomeno<br />

un’acce<strong>le</strong>razione del<strong>la</strong> diffusione di media<br />

interattivi in grado di costituire una minaccia <strong>per</strong> <strong>le</strong><br />

manifestazioni fieristiche tradizionali.<br />

Una <strong>per</strong>centua<strong>le</strong> <strong>le</strong>ggermente maggiore, ossia il<br />

70,6% del tota<strong>le</strong> degli intervistati, ha dichiarato che<br />

<strong>la</strong> <strong>crisi</strong> economica acce<strong>le</strong>rerà <strong>la</strong> tendenza degli or-<br />

14. Le tendenze sono state individuate attraverso un’analisi fattoria<strong>le</strong> condotta col metodo del<strong>le</strong> componenti principali che ha consentito<br />

di individuare i tre fattori che spiegano il 64,92% del<strong>la</strong> varianza tota<strong>le</strong>.<br />

15. I quattro cluster sono stati individuati attraverso una cluster analyisis effettuata sui punteggi fattoriali associati a ciascun quartiere<br />

fieristico. La posizione sul grafico del<strong>le</strong> bol<strong>le</strong> che rappresentano i cluster è quel<strong>la</strong> corrispondente ai punteggi fattoriali dei centroidi<br />

dei quattro cluster.<br />

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