TRASMETTITORI MODULATI - Le Radio di Sophie
TRASMETTITORI MODULATI - Le Radio di Sophie
TRASMETTITORI MODULATI - Le Radio di Sophie
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
@ pertanto necessario amplificare l'uscita del' microfono prima <strong>di</strong><br />
applicarla, alla placca dell'amplificatore <strong>di</strong> potenza. Questa amplifi-<br />
cazione è usualmente compiuta in almeno due sta<strong>di</strong>. L'uscita del<br />
microfono è applicata alla griglia <strong>di</strong> un amplificatore <strong>di</strong> tensione<br />
in classe A che serve semplicemente ad aumentare la tensione. I1<br />
primo amplificatore <strong>di</strong> tensione ,è chiamato l'amplificatore ad<br />
au<strong>di</strong>ofrequenza. La tensione d'uscita dell'amplificatore della parola<br />
è usata per eccitare la griglia <strong>di</strong> un au<strong>di</strong>o amplificatore <strong>di</strong> potenza.<br />
Il modulatore può essere qualunque tipo <strong>di</strong> amplificatore <strong>di</strong> po-<br />
tenza au<strong>di</strong>o capace <strong>di</strong> fornire sufficiente potenza in<strong>di</strong>storta. Cosi,<br />
può essere un amplificatore <strong>di</strong> classe A, classe BB o classe B.<br />
Se esso è un amplificatore <strong>di</strong> classe AB o <strong>di</strong> classe B, deve ebsere<br />
uno sta<strong>di</strong>o in (( push-pull * e la potenza d'uscita del modulatore è<br />
allora applicata alli placca dell'amplificatore <strong>di</strong> potenza a ra<strong>di</strong>o-<br />
frequenza.<br />
e) La maniera secondo cui il segnale ad au<strong>di</strong>o£requenza è<br />
ct'mplificato e quin<strong>di</strong> applicato alla portante a ra<strong>di</strong>ofrequenza è<br />
mostrato graficamente dalle forme d'onda <strong>di</strong> figura 180. <strong>Le</strong> oscil-<br />
lazioni a ra<strong>di</strong>ofrequenza senza modulazione costituiscono la por-<br />
tante a ru<strong>di</strong>ofrepuenxa. Applicando l'uscita au<strong>di</strong>o del modulatore<br />
alla placca dell'amplificatore <strong>di</strong> potenza a ra<strong>di</strong>ofrequenza, si pro -<br />
voca l'aumento e la <strong>di</strong>minuzione della tensione <strong>di</strong> placca a fre-<br />
quenza au<strong>di</strong>o e pertanto aumenta e <strong>di</strong>minuisce l'uscita a ra<strong>di</strong>ofre-<br />
quenza dell'amplificatore, in accordo con le onde sonore che col-<br />
piscono il microfono. Closi la portante è modulata e, poichè modu-<br />
lando la portante in questo modo varia l'intensità, o l'Ampiezza,<br />
del segnale, questo metodo si chiama modulazione <strong>di</strong> ampiezza.<br />
114. Componenti au<strong>di</strong>o.<br />
a) <strong>Le</strong> parti <strong>di</strong> un trasmettitore ra<strong>di</strong>otelefonico che si riferi-<br />
scono soltanto alle frequenze au<strong>di</strong>o sono: il microfono, cioè il gene-<br />
ratore dei segnali au<strong>di</strong>o; l'amplificatore ad aucl2ofrequenza che è<br />
un normale amplificatore <strong>di</strong> tensione ad au<strong>di</strong>ofrequenza e il<br />
modulatore che fornisce la potenza occorrente per variare l'am-<br />
piezza dell'onda a ra<strong>di</strong>ofrequenza in accordo con il segnale au<strong>di</strong>o.