7) La Battaglia di Canne - Comune di San Bartolomeo in Galdo
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per non aver essa term<strong>in</strong>e, ha le sembianze <strong>di</strong> una guerra <strong>in</strong>f<strong>in</strong>ita. Quel che la<br />
caratterizza è davvero ri<strong>di</strong>colo; da parte italico vi sono <strong>di</strong> cont<strong>in</strong>uo sempre nuove città<br />
a scendere <strong>in</strong> campo, con S<strong>in</strong>daci fasciati <strong>di</strong> tricolore <strong>in</strong> testa, a riven<strong>di</strong>care l’essere<br />
nel loro agro il sito <strong>di</strong> una battaglia che ci vede sconfitti.<br />
Fu uno stu<strong>di</strong>o del Cap. Francesco Sponzilli, dal titolo “Considerazioni del vero sito<br />
della battaglia <strong>di</strong> <strong>Canne</strong>”, e<strong>di</strong>to a Napoli dalle Stamperie Militari nel 1844, a far<br />
scoppiare praticamente la polemica sulla battaglia <strong>di</strong> <strong>Canne</strong>. Era uno stu<strong>di</strong>o fatto da<br />
un militare, Comandante del Genio borbonico, che qu<strong>in</strong><strong>di</strong> sapeva ben muoversi sul<br />
terreno <strong>in</strong> modo sicuro.<br />
Il 25 giugno 1938 il Prof. Michele Gervasio dava notizia della scoperta a <strong>Canne</strong>, <strong>in</strong><br />
agro <strong>di</strong> Barletta, d’un sepolcreto annibalico. Gli scavi furono curati, oltre che dallo<br />
stesso Gervasio, <strong>di</strong>rettore nel 1930 del Museo Prov<strong>in</strong>ciale <strong>di</strong> Bari, dal Prof. Biagio<br />
Pace, noto archeologo dell’Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Roma, che li <strong>di</strong>resse, dal prof.<br />
Nello Tarchiani, sovr<strong>in</strong>tendente alle antichità delle Puglie, dal Prof. Ciro Drago,<br />
<strong>di</strong>rettore <strong>in</strong> quegli anni del Museo <strong>di</strong> Bari, dal Prof. D’Addabbo, <strong>di</strong>rettore dell’Ente<br />
dell’Educazione Nazionale, maggiore f<strong>in</strong>anziatore degli scavi. Il Pace scrisse: “Siamo<br />
obbligati ad ammettere che noi qui ci troviamo <strong>di</strong> fronte a un cimitero <strong>di</strong> fortuna, al<br />
più antico glorioso sepolcreto <strong>di</strong> quelli che si sia f<strong>in</strong>ora scoperto, proprio quello <strong>in</strong> cui<br />
venne raccolta la massima parte dei caduti della famosissima battaglia del 216 a.C.”<br />
Da Barletta a… Carlant<strong>in</strong>o. Dest<strong>in</strong>ato a Bari quale Comandante della 4° Zona Aerea,<br />
il Gen. S.A. Domenico Ludovico ebbe modo <strong>di</strong> appagare una sua antica curiosità <strong>di</strong><br />
appassionato cultore <strong>di</strong> storia e <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are sul posto, ai f<strong>in</strong>i d’un tentativo <strong>di</strong> realistica<br />
ricostruzione, la famosissima battaglia del 216 a.C. Molto poté giovarsi dei lumi e<br />
degli <strong>in</strong>coraggiamenti pro<strong>di</strong>gatigli da stu<strong>di</strong>osi pugliesi e da esponenti <strong>di</strong> Enti locali,<br />
con lui concor<strong>di</strong> e solidali nel culto e nella esaltazione delle patrie memorie. Questo<br />
comune sentire si tradusse nella costituzione, nel 1953, <strong>in</strong> un Comitato “Pro <strong>Canne</strong><br />
della <strong>Battaglia</strong>”, avente per scopo la valorizzazione storico-archeologica della celebre<br />
località, che guerra e dopoguerra avevano ricoperte delle ceneri del silenzio. Quale<br />
Presidente del detto Comitato e nel desiderio <strong>di</strong> recare un personale contributo alla<br />
causa <strong>di</strong> <strong>Canne</strong>, il Gen. Ludovico si <strong>in</strong>dusse a scrivere, o, come egli stesso ebbe a <strong>di</strong>re<br />
riscrivere, una storia <strong>di</strong>vulgativa della battaglia, <strong>in</strong>quadrandola per maggiore<br />
comprensione dei tempi, <strong>in</strong> una visione s<strong>in</strong>tetica delle guerre puniche, <strong>di</strong> cui <strong>Canne</strong><br />
rappresentava pur sempre il fatto culm<strong>in</strong>ante e più significativo. Venne così alla luce<br />
<strong>La</strong> battaglia <strong>di</strong> <strong>Canne</strong> (Roma, ALI e<strong>di</strong>trice, 1958), il più documentato, dotto e<br />
peraltro bel testo scritto su siffatto argomento.<br />
<strong>La</strong> “vexatia quaestio” cannense sembrava sopita quando sul barese “Giornale del<br />
Levante” del 28 maggio 1961 apparve il testo ufficiale <strong>di</strong> una conferenza tenuta<br />
all’Università degli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Bari dalla Dr.ssa F. Bertocchi, autrice peraltro <strong>di</strong> uno<br />
scritto dal titolo “Il sepolcreto <strong>di</strong> <strong>Canne</strong>”, e<strong>di</strong>to negli Atti dell’Accademia Nazionale<br />
dei L<strong>in</strong>cei -1960 (Roma, 1961, vol. XV, pp. 337 ss.): una vera “bomba archeologica”<br />
lo def<strong>in</strong>iva il detto giornale. Revocandosi <strong>in</strong> dubbio l’esistenza a <strong>Canne</strong> della<br />
<strong>Battaglia</strong> d’un sepolcreto che potesse def<strong>in</strong>irsi “annibalico”, a onta delle asserzioni<br />
del Gervasio e del Pace, si ridava la stura a una ripresa della… battaglia per la<br />
battaglia <strong>di</strong> <strong>Canne</strong>. Se quella necropoli, <strong>in</strong>fatti, era d’età me<strong>di</strong>oevale e non classica,<br />
lecito <strong>di</strong>veniva pure il dubitare della locazione della stessa, f<strong>in</strong>o allora attribuita dalla<br />
maggioranza degli stu<strong>di</strong>osi d’arte militare, storia e archeologia alla dauno-peuceta<br />
<strong>Canne</strong>, e poteva legittimamente supporsi altrove quel fati<strong>di</strong>co sito.<br />
Il 2 agosto 1970, <strong>in</strong> occasione del 2186° anniversario della battaglia, il Rev.do<br />
Donato Albano, Abate <strong>di</strong> Voltur<strong>in</strong>o, dava notizia <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> da lui condotti, che a suo<br />
avviso sconfessavano la tra<strong>di</strong>zione localizzante il campo della battaglia <strong>di</strong> <strong>Canne</strong><br />
nell’omonima località tra Barletta e Canosa [<strong>Canne</strong> della <strong>Battaglia</strong>… si trova presso<br />
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