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Fondazione INDA - Comune di Siracusa

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SIRACUSA<br />

WORLD HERITAGE<br />

UNESCO<br />

<strong>Fondazione</strong> <strong>INDA</strong><br />

Dioniso, la rivista<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Siracusa</strong><br />

SUDEST<br />

www.comune.siracusa.it<br />

“Dioniso” è la rivista <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> sul dramma antico fondata dall'<strong>INDA</strong> nel 1931 e che si è avvalsa nel<br />

tempo della collaborazione <strong>di</strong> illustri stu<strong>di</strong>osi della drammaturgia greca e latina. L'attività teatrale ed<br />

e<strong>di</strong>toriale dell'Istituto Nazionale del Dramma Antico precede tuttavia la nascita della prestigiosa rivista<br />

e coincide con le prime Rappresentazioni Classiche, nel 1914, in occasione delle quali fu pubblicato<br />

un bollettino intitolato ''Pubblicazione del Comitato per le rappresentazioni classiche al Teatro Greco<br />

<strong>di</strong> <strong>Siracusa</strong>”.<br />

Lo scoppio della prima guerra mon<strong>di</strong>ale svuota la scena del Teatro Greco e interrompe la pubblicazione<br />

del bollettino – tacciono le cetre degli antichi poeti, come le penne dei nuovi scrittori: l'attività e<strong>di</strong>toriale<br />

ha una ripresa dopo sette anni, in occasione del II Ciclo <strong>di</strong> Spettacoli (Coefore <strong>di</strong> Eschilo), con la<br />

pubblicazione <strong>di</strong> un bollettino perio<strong>di</strong>co dal titolo ''Rappresentazioni classiche al teatro greco <strong>di</strong><br />

<strong>Siracusa</strong>''.<br />

Le pubblicazioni sono curate dal “Comitato per le Rappresentazioni classiche” fino al bollettino<br />

dell'aprile-maggio 1924; dal 1928 vi appare invece la <strong>di</strong>citura Istituto Nazionale del Dramma Antico,<br />

successivamente alla trasformazione del Comitato promotore ad ente nazionale, nel 1925. La scelta<br />

e<strong>di</strong>toriale che segna queste prime pubblicazioni dell'Istituto esprime l'esigenza <strong>di</strong> coniugare<br />

l'approfon<strong>di</strong>mento filologico alla <strong>di</strong>vulgazione, creando così una rivista densa <strong>di</strong> contenuti ma anche<br />

<strong>di</strong> facile lettura, in perfetta aderenza alla linea adottata nella messinscena degli spettacoli al Teatro<br />

Greco <strong>di</strong> <strong>Siracusa</strong>. Il sommario spazia dunque da approfon<strong>di</strong>menti sui drammaturghi dell'antichità e<br />

sulle opere in cartellone a contributi relativi al rapporto tra dramma antico e arti figurative, sino a<br />

includere testi sulle riscritture del mito e del teatro antico nelle letterature europee. Ma non solo. I<br />

bollettini esprimono un forte legame con la stagione teatrale in corso e pubblicano interessanti contributi<br />

sui suoi protagonisti - attori, scenografi, traduttori, musicisti e coreografi – e sulle esperienze <strong>di</strong><br />

messinscena nei teatri all'aperto in Italia e in Europa. Uno spazio è inoltre riservato agli eventi, con<br />

la stesura <strong>di</strong> un vero e proprio notiziario culturale, e alle recensioni. La ricerca dell'interazione e della<br />

“trasparenza” del comitato <strong>di</strong>rettivo, si traduce non solo su riflessioni e note riguardanti le scelte culturali<br />

dell'istituto, ma anche nella pubblicazione del ren<strong>di</strong>conto economico delle attività.<br />

Nel 1929 la pubblicazione comincia ad assumere la forma <strong>di</strong> una rivista con una perio<strong>di</strong>cità <strong>di</strong> sei<br />

fascicoli bimestrali; nel 1931 nasce la rivista “Dioniso” con la <strong>di</strong>citura “Dioniso. Bollettino dell'Istituto<br />

Nazionale del Dramma Antico”, sud<strong>di</strong>visa in fascicoli. La redazione è composta dall'archeologo Biagio<br />

Pace (presidente dell'Istituto), e da stu<strong>di</strong>osi <strong>di</strong> chiara fama quali Ettore Bignone, G.Alfredo Cesareo,<br />

Nicola Festa. Rispetto alla pubblicazione precedente, “Dioniso” si configura da subito come rivista<br />

specializzata - sostanzialmente svincolata, dal puto <strong>di</strong> vista tematico, dalla stagione teatrale in corso<br />

- che ospita contributi <strong>di</strong> filologia classica e critica letteraria, stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> archeologia, recensioni, saggi<br />

su temi <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zione classica. La rivista mantiene la stessa linea anche negli anni '50 – 60 con la<br />

<strong>di</strong>rezione ventennale <strong>di</strong> Raffaele Cantarella.<br />

Nel 1960, da “Bollettino dell'Istituto Nazionale del Dramma Antico” la rivista “Dioniso” <strong>di</strong>venta<br />

“Trimestrale <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> sul dramma antico” sebbene la trimestralità venga rispettata nella numerazione<br />

più che nelle uscite. Sotto la <strong>di</strong>citura <strong>di</strong> “comitato <strong>di</strong>rettivo” (e, successivamente, comitato <strong>di</strong> redazione)<br />

vi figurano Palo Enrico Arias, Raffaele Cantarella, Giacopo Caputo, Quintino Cataudella, Francesco<br />

Della Corte, Vittorio De Falco, Eugenio Della Valle, Santo Mazzarino, Ettore Paratore, Nino<br />

Sammartano (commissario del'Istituto), Manara Valgimigli. Questa e<strong>di</strong>zione ripristina un rapporto<br />

importante con la stagione teatrale, riservando uno spazio cospicuo ad Eschilo proprio nell'anno della<br />

messinscena dell'intera Orestiade , cui è peraltro de<strong>di</strong>cato un convegno <strong>di</strong> cui vengono pubblicati gli

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