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Fondazione INDA - Comune di Siracusa

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SIRACUSA<br />

WORLD HERITAGE<br />

UNESCO<br />

Città <strong>di</strong> <strong>Siracusa</strong><br />

SUDEST<br />

www.comune.siracusa.it<br />

XLV Ciclo <strong>di</strong> Rappresentazioni Classiche al Teatro Greco <strong>di</strong> <strong>Siracusa</strong><br />

Sandro Chia, autore del manifesto 2009.<br />

Il dramma antico “<strong>di</strong>viene” arte contemporanea nel pennello <strong>di</strong> un grande artista<br />

E’ Sandro Chia l’autore del manifesto per la stagione 2009, confermando una scelta che la <strong>Fondazione</strong><br />

<strong>INDA</strong> porta avanti da <strong>di</strong>versi anni, riagganciandosi a una tra<strong>di</strong>zione che sigla gli esor<strong>di</strong> stessi dell’istituto:<br />

“affidare” l’immagine delle Rappresentazioni Classiche a un grande artista, realizzare un manifesto<br />

d’autore.<br />

Una ricerca appassionata, questa, <strong>di</strong> soluzioni e contributi <strong>di</strong>versi, che l’<strong>INDA</strong> svolge con il sostegno<br />

<strong>di</strong> un comitato <strong>di</strong> intellettuali “amici” dell’Istituto. Un fil rouge che ha portato, in questi anni, dal volto<br />

quasi greco del manifesto <strong>di</strong> Igor Mitoraj realizzato per Troiane ed Ecuba nel 2006, alle “filosofiche”<br />

cancellature <strong>di</strong> Emilio Isgrò nel 2007 per Eracle e Trachinie, dalla fotografia <strong>di</strong> Fer<strong>di</strong>nando Scianna<br />

con il suo <strong>di</strong>rompente impatto visivo, segno e cifra stilistica dell’Orestiade 2008. Oggi l’opera pittorica<br />

<strong>di</strong> Sandro Chia, dove le figure degli eroi greci sono stilizzati sullo sfondo <strong>di</strong> colori accesi. Così Medea<br />

ed E<strong>di</strong>po rivivono nella lettura <strong>di</strong> un artista contemporaneo che, ancora una volta, rende eterni i valori<br />

della cultura antica.<br />

Il dramma antico <strong>di</strong>viene dunque “arte contemporanea”, attraverso un doppio sguardo che coglie<br />

l’universalità della cultura classica ma legge e parla nel presente, con la sensibilità ma anche con la<br />

velocità dell’uomo <strong>di</strong> oggi, costantemente in bilico tra comunicazione e provocazione.<br />

Note biografiche <strong>di</strong> Sandro Chia<br />

Nasce a Firenze il 20 aprile 1946. Stu<strong>di</strong>a presso l’Istituto d’Arte e successivamente all’Accademia <strong>di</strong><br />

Belle Arti <strong>di</strong> Firenze, dove si <strong>di</strong>ploma nel 1969. Inizia a viaggiare, soprattutto in Turchia, in In<strong>di</strong>a e<br />

attraverso l’Europa. Si trasferisce a Roma nel 1970. Negli anni ’70 espone sia a Roma che in <strong>di</strong>verse<br />

città europee, passando gradualmente da sperimentazioni concettuali a uno stile <strong>di</strong> pittura più figurativo.<br />

Nel 1980 si trasferisce in Germania, dove lavora per un anno, e successivamente a New York, dove<br />

rimarrà per più <strong>di</strong> 20 anni, con frequenti soggiorni a Ronciglione e a Montalcino. Negli anni ’80 fa<br />

parte del movimento <strong>di</strong> “Transavanguar<strong>di</strong>a” ed espone in molti tra i più importanti musei e gallerie<br />

del mondo tra cui la Biennale <strong>di</strong> Parigi e <strong>di</strong> San Paolo, nonché, <strong>di</strong>verse volte, la Biennale <strong>di</strong> Venezia.<br />

Dal 1982 comincia a de<strong>di</strong>carsi anche alla scultura. Tra le sue più importanti mostre personali si<br />

ricordano quelle presso il museo Stedelijk <strong>di</strong> Amsterdam (1983), il Metropolitan Museum <strong>di</strong> New<br />

York (1984), la National Galerie <strong>di</strong> Berlino (1984, 1992), il Museo d’Arte Moderna <strong>di</strong> Parigi (1984);<br />

i musei <strong>di</strong> Dusseldorf (1984), Antwerp (1989), Città del Messico (1989); Palazzo Me<strong>di</strong>ci Riccar<strong>di</strong> a<br />

Firenze (1991); i musei <strong>di</strong> Karlsruhe (1992), Palm Springs (1993), Villa Me<strong>di</strong>ci a Roma (1995); Palazzo<br />

Reale a Milano (1997), il Boca Raton Museum of Art in Florida (1997), la Galleria Civica <strong>di</strong> Siena<br />

(1997), la Galleria Civica a Trento (2000), il Museo d’Arte <strong>di</strong> Ravenna (2000); Palazzo Pitti e il Museo<br />

Archeologico Nazionale <strong>di</strong> Firenze (2002); il Duomo <strong>di</strong> St. Agostino a Pietrasanta (2005). Nel 2003,<br />

il governo italiano ha acquistato tre importanti opere per le sue collezioni permanenti presso Palazzo<br />

Madama e nel 2005 due sculture monumentali sono state acquistate dalla Provincia <strong>di</strong> Roma e poste<br />

davanti alla sua sede in via 4 novembre. Oggi Sandro Chia vive tra Miami, Roma e Montalcino, dove<br />

segue anche la produzione <strong>di</strong> vini prestigiosi tra cui il Brunello famoso in tutto il mondo.

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