23 gen. - Candiolo. - Nascita di Pittavino Andrea, padre di PA, nella ...
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abbandona quasi senza vita tra le braccia dell'inserviente, mormorando<br />
il nome <strong>di</strong> Gesù. Dietro sua richiesta gli viene amministrato l'Olio Santo<br />
dal P. Erasmo da Caraglío, Vicario del convento, in sostituzione del P.<br />
Guar<strong>di</strong>ano assente. Riceve poi le visite <strong>di</strong> parecchi confratelli, tra cui il P.<br />
Vittorio da Ceva, M. provinciale.<br />
1952 - 11 ott. - Roma. - Lettera gratulatoria del Rev.mo P. Benigno<br />
da S. Ilario Milanese, M. <strong>gen</strong>erale, per la fausta ricorrenza del 60° <strong>di</strong><br />
Vestizione religiosa del P. A. In essa lo ringrazia « per quanto ha fatto<br />
per il bene della Provincia, delle Missioni, e dell'Or<strong>di</strong>ne ».<br />
1952 - 20-21 ott. - Bra, S. Maria. - 60° <strong>di</strong> Vestizione religiosa <strong>di</strong> P.<br />
A. ricordato nell'intimità della cella, presenti i confratelli e il Ministro<br />
provinciale.<br />
1952 - 15 nov. - Bra, S. Maria. - P. A. è trasportato <strong>nella</strong> cella <strong>di</strong> P.<br />
Stefano da Cherasco, che gli funge da infermiere, dove rimane notte e<br />
giorno su <strong>di</strong> una seggiola, perchè le gambe enormemente enfiate gli<br />
impe<strong>di</strong>scono <strong>di</strong> riposare in letto. Si fa collocare il Crocefisso sulla parete<br />
<strong>di</strong> fronte per averlo sempre sotto lo sguardo ed esclama: «Sono felice <strong>di</strong><br />
morire, non <strong>nella</strong> mia cella, ma in un'altra; la mia ricchezza è lì <strong>di</strong> fronte:<br />
il Crocefisso!».<br />
1952 - <strong>di</strong>c. - Bra, S. Maria. - Riceve la gra<strong>di</strong>tissima visita <strong>di</strong> P.<br />
Mario da AbiyAddì, sacerdote Cappuccino eritreo. Commosso, esclama:<br />
« Oh! ora Nunc <strong>di</strong>mittis, Domine... Il Signore non mi poteva premiare <strong>di</strong><br />
più: mi ha dato la grazia <strong>di</strong> vedere un Sacerdote Cappuccino, figlio <strong>di</strong><br />
quella terra che ho tanto amato ed amo, e dove avrei voluto morire! ».<br />
1952 - <strong>di</strong>c. - Bra, S. Maria. - Ad un confratello pian<strong>gen</strong>te per la sua<br />
fine imminente P. A. <strong>di</strong>ce: « Sta' tranquillo! Come S. Teresa del B. G.<br />
farò cadere una pioggia <strong>di</strong> grazie: troppo vi amo per lasciarvi! ».<br />
1952 - 25 díc. - Bra, S. Maria. - Dopo la Messa <strong>di</strong> mezzanotte<br />
chiede la compagnia <strong>di</strong> un confratello. Sono momenti dolcissimi per tutti<br />
e due.<br />
1953 - 5 <strong>gen</strong>. - Bra, S. Maria. - Si aggrava ulteriormente ed è<br />
portato in una stanza del piano inferiore che normalmente funge da<br />
coretto per i Frati. Vi si collocano due letti: per l'infermo e per il<br />
confratello che l'assiste.<br />
1953 - 8 <strong>gen</strong>. - Bra, S. Maria. - Vuole i Fratini del Seminario<br />
Serafico accanto al letto della sua agonia. Dà loro saggi avvertimenti e li<br />
invita a cantare, anzi, intona egli stesso « La Carità » <strong>di</strong> G. Rossini.<br />
1953 - 10 <strong>gen</strong>. - Bra, S. Maria. - Al P. Ernesto da Genova, suo ex<br />
<strong>di</strong>scepolo e confidente, <strong>di</strong>ce: «Siamo ormai alla fine: ancora cinque<br />
giorni e poi...».<br />
1953 - 15 <strong>gen</strong>. - Bra, S. Maria. - Al primo albeggiare, dopo una<br />
notte agitatissima, P. A. vuole confessarsi per ricevere il S. Viatico. Poi<br />
geme e sospira tutta la mattina: «Gesù, Maria! Gesù, Maria!... Il