Il metodo Edumovement - Pedagogia Clinica
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iopatiche, cerebropatiche, endocrinopatiche, dismetaboliche, neuropatiche,<br />
crosomopatiche, gametopatiche, come pure in ragione di stati depressivi, nevrotici,<br />
psicotici e psicosomatici e per difficoltà organizzativo-motorie, espressivo-elocutorie<br />
e sensoriali-percettive. Del resto, l’apprendimento richiede, come già evidenziato,<br />
motivazione, assunzione del dato e perciò abilità di elaborazione ed esperienza,<br />
scoperta, quindi fissazione e memorizzazione, oltre che reiterazione di mantenimento,<br />
ciò che produce dotazione culturale e un conseguente cambiamento<br />
comportamentale.<br />
La motivazione è relativa ai bisogni di qualcosa di necessario e indispensabile e nella<br />
vita spinge ad agire secondo il grado di performance o di realizzazione che l’uomo si<br />
propone di raggiungere, ed è suffragata da ambizione, emulazione, aspirazione,<br />
livello dell’Io, di coscienza e di stima di sé, bisogno di conoscenza e di esplorazione,<br />
curiosità. Essa aumenta in funzione della prossimità della meta, del nuovo,<br />
dell’inconsueto o insolito, del subitaneo (la grande causa dell’emozione è la<br />
sorpresa), della simpatia e dalle influenze positive come la lode, l’autostima, la<br />
vitalità, la moderata ambizione, il desiderio di vedere, di sentire, di comprendere, di<br />
comunicare, mentre è frenata o distolta dall’instabilità emozionale, dall’iperemotività,<br />
dall’angoscia, dall’ansietà, dalla tristezza, dalla frustrazione, dall’abulia, dal<br />
mutismo, dalla passività, dall’opposizione, oppure perché il soggetto si sente<br />
represso, impedito nella sua crescita personale, come può accadere al superdotato.<br />
La persona per assumere il dato, oltre che essere sospinta da una motivazione deve<br />
poter avvertire ciò che si accinge ad analizzare, cogliere i risultati rilevanti, valutare<br />
se il dato merita di essere registrato e far seguire azioni di risposta. Abilità e<br />
disponibilità che possono essere frenate e inibite dalla presenza di maldestrezza,<br />
incoordinazione motoria, ipotonia, ipertonia e spasmi, disordini nella lateralità,<br />
disprassia, disordini nello schema corporeo, dispercezioni (olfattorie, gustative<br />
uditive, visive, cromatiche, stereognostiche), disordini nella direzione e<br />
nell’orientamento, difficoltà nella associazione e nell’astrazione, nell’equilibrio, nella<br />
coordinazione e dissociazione, nell’organizzazione e strutturazione dello spazio, ecc.<br />
L’elaborazione è garantita dall'attenzione, dalla concentrazione, dalla correlazione,<br />
dalla comparazione, dalla discriminazione, che con la definizione in esperienza<br />
supportano la scoperta, fissata e memorizzata nel rispetto dei diversi meccanismi di<br />
regolazione psichica relativi agli avvenimenti passati, e la capacità di ritrovare e di<br />
evocare queste annotazioni nel momento voluto. Per far fronte a questa complessità<br />
di problemi che generano l’inadeguatezza ad apprendere è ovvio che la pedagogia<br />
clinica, non poteva accogliere le proposte di aiuto concretizzate con pacchetti di<br />
tecniche correttive, pile di schede finalizzate a…, o definite per…, che, come già<br />
affermato in precedenza, incidono su aspetti esclusivamente funzionali, non tenendo<br />
conto assolutamente della complessa personalità del soggetto.<br />
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