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LEZIONI ANTIDROGA - Mondiversi ONLUS

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6 SOCIALE<br />

DALLA PRIMA PAGINA<br />

Evitiamo<br />

il silenzio<br />

ANGELO SPOSATO*<br />

con le sue legittime paure, dall’altra,<br />

sono meno comprensibili i silenzi<br />

di chi, nelle loro qualità amministrative-politiche-associativeistituzionali,<br />

dinnanzi a questi episodi,<br />

dovrebbero alzare la voce e<br />

con la schiena dritta dare speranze<br />

e certezze ai cittadini, perché è proprio<br />

nella insicurezza, nel disagio<br />

sociale, e nella sfiducia dei cittadini<br />

che la mafia detiene il potere.<br />

Ho avuto modo, assieme ad altri<br />

colleghi del sindacato, di esprimere<br />

piena solidarietà personale e della<br />

nostra organizzazione a Damiano<br />

Falco e agli altri professionisti<br />

coinvolti nel vile atto criminoso.<br />

Ho sentito la necessità, il dovere,<br />

di ringraziare Damiano Falco<br />

per la fermezza, la forza, la determinazione<br />

per aver avuto il coraggio<br />

di denunciare i soprusi e le violenze<br />

subite.<br />

Damiano rappresenta l’esempio<br />

positivo di una Calabria laboriosa,<br />

onesta, che dice no alle angherie,<br />

alla prepotenza ed alla violenza criminale.<br />

Ma non spegniamo i riflettori su<br />

questa vicenda, non lasciamolo<br />

solo, perché ora il danno peggiore<br />

che Damiano potrebbe subire è<br />

quello di essere abbandonato nella<br />

propria solitudine.<br />

Per troppo tempo, abbiamo pensato<br />

che la criminalità, l’illegalità,<br />

poteva e doveva essere combattuta<br />

dagli apparati dello Stato, dalla inesauribile<br />

azione delle forze dell’ordine,<br />

dalla Magistratura, ma ci siamo<br />

resi conti che la sola repressione<br />

non basta, se a questa non si combina<br />

una quotidiana opera di prevenzione,<br />

giorno per giorno, ora per<br />

ora, a partire dall’insegnamento<br />

scolastico, dalla trasparenza nella<br />

pubblica amministrazione, dall’informazione<br />

sui luoghi di lavoro.<br />

Lo scopo dei vari tavoli e patti<br />

sulla legalità, siglati dalle istituzioni<br />

e nelle istituzioni, è proprio questo,<br />

individuare tutte le sinergie per fare<br />

formazione di diritto e legalità e individuare<br />

gli strumenti di prevenzione.<br />

Ma anche questi da soli non bastano,<br />

se non si recupera il ruolo<br />

fondamentale della famiglia, che<br />

deve tornare ad avere un indirizzo<br />

pedagogico per recuperare un rinnovato<br />

e forte senso civico e solidaristico.<br />

Altrimenti, l’incapacità di reazione<br />

dinnanzi a fatti come quelli di<br />

Cantinella, produce IL SILENZIO,<br />

LA PAURA, L’OMERTA’.<br />

Ed è proprio per non chiudersi<br />

nel silenzio, che questo giornale potrebbe<br />

tenere acceso un riflettore<br />

sulla legalità, un FORUM permanente<br />

aperto ai contributi del mondo<br />

delle associazioni, della scuola,<br />

della Chiesa, dei singoli cittadini,<br />

delle forze politiche e sociali, della<br />

voce sana della città per fare sentire<br />

meno sole persone come Damiano<br />

Falco e la sua famiglia , dalle quali,<br />

tutti noi, abbiamo ancora tanto da<br />

imparare.<br />

*Segretario Comprensoriale<br />

CGIL<br />

DALLA PRIMA PAGINA<br />

Progetto sulla sicurezza<br />

urbana e sulla legalità<br />

MARIA CALOROSO<br />

sei mesi.<br />

I suoi obiettivi consistono nel<br />

promuovere una cultura della legalità<br />

e della partecipazione attiva<br />

alla vita democratica, nella formazione<br />

dei docenti referenti nelle<br />

scuole, nella valorizzazione di un<br />

protagonismo propositivo e creativo<br />

da parte dei giovani. Inoltre<br />

esso si propone di aumentare, attraverso<br />

l’azione congiunta e integrata<br />

di tutti gli attori a vario titolo<br />

coinvolti, la vivibilità dei territori<br />

in termini di qualità della vita, di<br />

prevenire i fenomeni di criminalità<br />

e inciviltà, di incrementare la percezione<br />

di prossimità delle istituzioni<br />

al cittadino, di realizzare la<br />

‘’città sociale’’, una città che sia<br />

più a misura d’uomo e, infine, di<br />

stimolare l’elaborazione di progetti<br />

che siano il frutto di reale integrazione<br />

di attori e di azioni.<br />

Le azioni da esso previste sono:<br />

1. l’attivazione di una Consulta<br />

per la sicurezza urbana e la legalità,<br />

che avrà come obiettivo quello<br />

di rappresentare un luogo di incontro<br />

fra i vari interlocutori a livello<br />

comunale interessati al tema della<br />

sicurezza e della legalità;<br />

2. la proposta di attività di formazione<br />

per insegnanti delle scuole<br />

medie inferiori, consistenti in un<br />

corso di formazione sul tema delle<br />

tecniche e metodologie per media-<br />

zione dei conflitti ed interventi tesi<br />

a favorire l’educazione alla legalità;<br />

3. la proposta di Corsi per i ragazzi<br />

delle scuole medie inferiori.<br />

Verranno individuate delle classi pilota<br />

delle scuole medie inferiori caratterizzati<br />

da situazioni difficili sotto<br />

il profilo del fenomeno del bullismo,<br />

della convivenza fra alunni e<br />

del rispetto delle regole comportamentali<br />

civili e scolastiche;<br />

4. l’attivazione di uno Sportello<br />

di ascolto per il cittadino. Tale struttura<br />

è stata pensata con lo scopo di<br />

far sentire più vicine le Istituzioni ai<br />

cittadini e fornire una risposta veloce<br />

e chiara per i cittadini che necessitano<br />

di supporto, soprattutto per le<br />

persone vittime di reati.<br />

La metodologia usata sarà<br />

quella del lavoro di rete, attivando<br />

tutti i contatti istituzionali e informali<br />

al fine di operare in sinergia.<br />

Affiancata al lavoro di rete verrà<br />

utilizzato il concetto di azione multidimensionale<br />

con il ricorso a strumenti<br />

applicativi, quale quello del<br />

progetto personalizzato.<br />

I risultati attesi da tale progetto<br />

sono la valorizzazione della capacità<br />

progettuale degli Enti Locali che,<br />

attraverso una reale integrazione di<br />

attori e azioni in materia di sicurezza<br />

urbana, generi l’aumento della<br />

vivibilità dei territori, la prevenzione<br />

dei fenomeni di criminalità e inciviltà,<br />

l’incremento della percezione<br />

di prossimità delle istituzioni al<br />

cittadino e la realizzazione di una<br />

programmazione comunale delle<br />

politiche di sicurezza urbana valorizzando,<br />

senza disperderle, le sperimentazioni<br />

in atto sui territori.

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