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http://www.youtube.com/watch?v=PDhaaSRbEEE&feature=share<br />
Raccontaci qualcosa di te… come hai iniziato, quando,<br />
ecc…<br />
La mia avventura nel mondo del kite è iniziata grazie a mio padre,<br />
grande appassionato di sport. Ho cominciato nel 2000, proprio<br />
agli inizi di questo sport, sono già 10 anni che pratico questo sport<br />
e proprio grazie a questo ho avuto e ho, la possibilità di viaggiare<br />
e conoscere molta gente che mi ha permesso di crescere sia come<br />
persona sia come atleta. Spero che quest'avventura duri il più a<br />
lungo possibile perché, ormai, è parte integrante di me!<br />
Sei reduce dalla trasferta del KTE in Austria, come è stata<br />
la gara?<br />
Sono rientrato da poco dalla prima tappa del KTE in Austria, precisamente<br />
a Podersdorf. Mi è piaciuto molto come e dove è stato<br />
organizzato l'evento, dall'organizzazione pratica, alle piacevoli<br />
sensazioni che mi ha trasmesso, come l'impatto positivo che ha<br />
avuto sul pubblico. Sono rimasto piacevolmente colpito dalla complicità<br />
che si è instaurata con tutti i riders Italiani, i fratelli C & G<br />
(Chiara e Giuseppe) Esposito, Stefano Martinelli, Peter Geier e Fabian<br />
Oberhofer. Si sono presentate anche le condizioni meteorologiche<br />
adeguate che hanno permesso di svolgere tutte le gare,<br />
single e double elimination, nel miglior modo possibile per ogni<br />
atleta. Anche se, naturalmente, avrei preferito un risultato migliore,<br />
posso ritenermi soddisfatto di essermi portato a casa una<br />
settima posizione.<br />
I tuoi materiali e le tue condizioni preferite…<br />
Le condizioni che preferisco per esprimermi al meglio sono quelle<br />
di perturbazione, cioè vento molto sostenuto e mare mosso. I materiali<br />
che meglio si addicono al mio stile sono, il kite Slingshot<br />
RPM dal 10 al 7 mq con tavola Crisis 137 x 41.5 cm, perfetti per<br />
le condizioni ideali e che prediligo, quelle di perturbazione (con<br />
mare grosso, vento sostenuto, raffiche…) e che mi permettono di<br />
spingermi al massimo!<br />
Sud Africa, una scelta per gli allenamenti o i test materiali che<br />
coinvolge rider e progettisti in tutto il mondo, dopo il boom<br />
brasiliano, ora sembra che sempre più rider passino i loro inverni<br />
lì, cosa offre in più questo paese rispetto agli altri?<br />
Sì, infatti, negli ultimi inverni ci siamo spostai in Sud Africa, luogo<br />
con ottime condizioni per allenarsi, ormai le spiagge del Brasile<br />
sono diventate un po’ ristrette, visto il grande affollamento, che<br />
non permette un allenamento adeguato. Il Sud Africa offre, oltre<br />
al vento, luoghi meravigliosi e unici, come il possente Table Mountain,<br />
o l'enorme laguna di Langebaan. Secondo me l'attenzione<br />
dei rider e della ricerca e sviluppo delle brand, si è spostata su<br />
questo territorio perché offre le condizioni ideali a 360° (onda,<br />
acqua piatta, vento rafficato, costante, ecc) che mettono a dura<br />
prova sia l'atleta sia l'attrezzatura.<br />
17k m giugno-luglio 2012