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1 - Patchwork Caffe

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La storia del cuore<br />

Questa è la ricetta “del cuore” perché mi<br />

ricorda quando eravamo ancora ragazzi e<br />

perché l’avrò cucinata 5 o 6 volte, per le<br />

grandi occasioni: per mio fratello Pino<br />

venuto dagli USA, per coprire Alto nel<br />

cuore, per fare il cenone di Capodanno<br />

come si deve.<br />

Quando eravamo ragazzi me la cucinò<br />

perla prima volta compare Antonio<br />

Soscia di Itri, allora giovane studente in<br />

medicina a Roma, con casa condivisa con<br />

gli spagnoli. Adesso Antonio è un<br />

affermato medico ginecologo e sua moglie<br />

Pina la mia più cara amica.<br />

Ma è nel cuore anche perché, vivendo a<br />

Roma, faccio fatica a procurarmi gli<br />

ingredienti freschi e della mia zona,<br />

quelli che piacciono a me. Per cui la<br />

cucino e invito gli amici cari solo quando<br />

so che li ho a disposizione. E il rito<br />

comincia qualche giorno prima, già dalla<br />

spesa e dalla spesa e dalla ricerca dei<br />

pezzi DOC, casarecci. Nella tradizione<br />

spagnola, molto vicina alla mia cultura<br />

perché abbiamo pezzi di DNA mischiati<br />

storicamente, è una ricetta popolare che<br />

si fa con “quel che c’è”.<br />

Per cui provatela, anche se qualche<br />

ingrediente manca, sarà un grande<br />

successo!<br />

Non somiglia tanto al patchwork? Sì che<br />

ci somiglia, è una ricetta di fantasia!<br />

PAELLA MARE e MONTI del Golfo di Gaeta<br />

Ingredienti per 4 persone<br />

350 g di riso grande per risotto<br />

300 g di pollo (meglio la coscia)<br />

300 g di petto di tacchino<br />

250 g di carne di maiale magra<br />

200 g di salsiccia<br />

500 g di cozze di Gaeta<br />

300 g di vongole tipo lupino (piccolo)<br />

250 g di scampi col guscio (almeno 1 a testa)<br />

400 g di gamberi freschi<br />

4 gamberoni freschi<br />

300 g di spannocchie di Gaeta (alias cicale)<br />

80 g di olive all’acqua di Itri, piuttosto verdi, non<br />

nere<br />

50 g di piselli sgranati<br />

2 cipolle<br />

2 spicchi d’aglio<br />

4 pomodori maturi<br />

2 peperoni: 1 giallo e 1 rosso<br />

1 melanzana<br />

Brodo di verdure biologico q.b.<br />

1 bicchiere di vino bianco secco<br />

Olio extravergine d’oliva di Itri<br />

1 bustina di zafferano<br />

Rosmarino e timo. Noce moscata<br />

Sale. Peperoncino e pepe<br />

Tanto prezzemolo fresco, sedano, carota.<br />

Preparazione delle carni<br />

Tagliate tutta la carne a tocchetti e la salsiccia a<br />

fettine; mettetele in una scodella 5 o 6 ore prima<br />

di macerare con vino e aceto bianco, rosmarino,<br />

noce moscata, timo. In una padella fate un<br />

soffritto di aglio, cipolla, sedano e carota tritati<br />

finemente.<br />

La ricetta di Maria Daniela<br />

Rosolate i tocchetti di carne; bagnate con<br />

abbondante vino bianco secco; fate evaporare<br />

per 10’ ; scolate le carni e tenete il brodo in<br />

una scodella.<br />

Preparazione del brodo di pesce<br />

Mettete a bagno con acqua molto salata i<br />

lupini 5 o 6 ore prima (devono scaricare la<br />

sabbia). Tenetene una manciatina da parte e<br />

fatele aprire in un pentolino a fiamma alta,<br />

non più di 5’ (buttate quelle che non si sono<br />

aperte). Sgusciatele e mettetele da parte.<br />

Filtrate con un colino il sugo rimasto e<br />

mettetelo da parte.<br />

Pulite le cozze, stesso procedimento che per le<br />

vongole. Tenetene da parte 8/10 intere, fate<br />

aprire, buttate via i gusci e tenete l’acqua di<br />

cottura filtrata da parte.<br />

Sgusciate i gamberi e metteteli da parte.<br />

In un pentolino con acqua mettete aglio, olio,<br />

prezzemolo e peperoncino e bollite le cicale e i<br />

gusci di gambero per 10’. Filtrate e tenete il<br />

brodo da parte.<br />

Preparazione delle verdure<br />

Tagliate i peperoni e le melanzane a listelli e<br />

friggeteli in abbondante olio bollente, salate e<br />

asciugate bene dall’olio.<br />

In un pentolino cuocete piselli con cipolla<br />

tritata e prezzemolo. Scolate e tenete da parte<br />

il brodo.<br />

Preparazione del risotto<br />

Tritate insieme aglio, cipolle, prezzemolo e<br />

peperoncino e fatelo rosolare con olio in un<br />

wok.<br />

Tostate il riso, aggiungete le carni, i piselli<br />

e bagnare dapprima con il brodo di carne,<br />

poi con quello di pesce e, infine, con quello<br />

di verdure. Aggiungete lo zafferano e<br />

salate poco.<br />

A 10’ dal termine della cottura aggiungete<br />

i gamberi sgusciati, gli scampi, i gamberoni,<br />

le cozze; 1’ prima spegnete il fuoco;<br />

guarnite il tutto con le verdure a listelli e<br />

le olive, cospargete di pepe, fate riposare<br />

10’ prima di servire.<br />

Card trick<br />

Una ricetta veramente patch<br />

per momenti davvero<br />

indimenticabili.


Il blocco<br />

del mese: Crazy<br />

Il blocco crazy rappresenta meglio di altri<br />

l'allegria dei colori e la loro versatilità.<br />

Dall'unione di piccoli pezzi e di tanti<br />

avanzi può venir fuori un lavoro ricco di<br />

forza ed intensità. Così come le<br />

caratteristiche e le differenze di ogni<br />

membro di una famiglia che la rendono<br />

per questo unica e speciale. E cosa c'è di<br />

più bello ed allegro che riunirsi per la<br />

colazione tutti assieme?<br />

La ricetta: Crepes<br />

Ho scelto questa ricetta perché nella<br />

sua semplicità si presta ad<br />

innumerevoli "vestiti"... a Francesca<br />

piacciono rigorosamente farcite di<br />

nutella... Emma ne alterna una con il<br />

prosciutto cotto e una con la<br />

marmellata... io e mio marito con lo<br />

sciroppo d'acero … e nutella..quando<br />

le mangiamo ci sentiamo molto<br />

"famiglia da mulino bianco"... tutti<br />

insieme appassionatamente in<br />

cucina... chi apparecchia, chi prepara<br />

la pastella, chi le materialmente le<br />

cucina ... poi la gara a chi ne mangia<br />

di più.... insomma... uno stare insieme<br />

seduti a tavola in maniera allegra e<br />

sorridente...<br />

Gennaio 2012… con Erika<br />

domenica lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabato<br />

1 2 3 4 5 6 7<br />

8 9 10 11 12 13 14<br />

15 16 17 18 19 20 21<br />

22 23 24 25 26 27 28<br />

29 30 31<br />

Friendship isn't a big thing - it's a million little things.<br />

Ingredienti x circa 15 crepes:<br />

250 gr farina<br />

1/2 litro latte<br />

2 cucchiai di zucchero<br />

una noce di burro<br />

Farcitura a scelta tra: nutella marmellata sciroppo d'acero miele zucchero e succo di limone prosciutto formaggio<br />

Procedimento:<br />

In una scodella con bordi alti mescolare, con sbattitore elettrico, farina, latte e zucchero. Scaldare una padella<br />

antiaderente e poi sciogliere lentamente il burro. Ungere leggermente la padella e versare l'eccesso di burro nella pastella<br />

e mescolare bene. Il burro sciolto unito alla pastella serve per non dover ungere ogni volta la padella e limitare così la<br />

quantità di burro. In alternativa al burro si può usare anche un filo di olio. Con un mescolino versare una quantità non<br />

eccessiva di pastella nella padella, stenderla bene su tutta superficie in modo da ottenere una crepes sottile. Quando<br />

comincia a dorarsi girarla sull'altro lato per qualche seconda e poi toglierla. Ricominciare il procedimento fino ad<br />

esaurimento pastella!!!<br />

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Il blocco<br />

del mese: Crazy di briciole<br />

Rita con il suo arrosto ci ricorda la<br />

bellezza delle cose semplici e la capacità<br />

di godere delle piccole cose così come si<br />

può fare con gli avanzi delle nostre<br />

stoffine.<br />

Infatti il Crazy di Briciole dimostra che<br />

è possibile far nascere dei capolavori da<br />

pezzi seppur piccolissimi di stoffa.<br />

La ricetta: Arrosto farcito<br />

Questa ricette è legata ai Natali in cui<br />

ci si riuniva veramente tutti ed era una<br />

vera festa.<br />

Ancora di più,perché era il momento in<br />

cui ti si presentava il paese del<br />

bengodi,di tutto di più.<br />

Per noi,che non eravamo troppo<br />

ricchi,quella era la rappresentazione<br />

suprema del benessere.<br />

Una di queste leccornie,me la sono<br />

trascinata nel tempo e l'ho sempre fatta<br />

a più riprese.<br />

E' : L'ARROSTO FARCITO DELLA<br />

MIA MAMMA<br />

Febbraio 2012… con Rita<br />

domenica lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabato<br />

1 2 3 4<br />

5 6 7 8 9 10 11<br />

12 13 14 15 16 17 18<br />

19 20 21 22 23 24 25<br />

26 27 28 29<br />

Challenges are what makes life interesting, overcoming them is what<br />

makes life meaningful.<br />

Ingredienti:<br />

1 Kg. di fesa di vitello aperta e allargata a formare un rotondo (di solito lo si chiede al macellaio di battertela)<br />

4 Carciofi,meglio di quelli con le spine<br />

1 Limone<br />

2 Uova Parmigiano q.b.<br />

Pancetta arrotolata Vino q.b. Latte Mezzo litro<br />

Mortadella 3 Fette oppure prosciutto cotto Formaggio tipo provolone piccante a chi piace<br />

Procedimento:<br />

Preparare i carciofi facendoli cuocere tagliati e precedentemente lavati velocemente con il limone. I carciofi si mettono in<br />

padella con olio, un filo d'acqua,prezzemolo sale. Si fanno cuocere finché l'acqua si asciuga.<br />

Poi preparare una frittata, con del parmigiano. Alla fine, salare e pepare la fetta di fesa, metterci sopra,l a frittata, la<br />

mortadella, i carciofi, del formaggio saporito a chi piace. Arrotolare e far cuocere con olio, vino e latte per circa 1 ora.<br />

Alla fine dovrà rimanere del latte granuloso, che vi servirà per mettere intorno all'arrosto, che potrete servire anche<br />

freddo.<br />

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Il blocco<br />

del mese: Log cabin<br />

Logcabin significa capanna di<br />

tronchi che nasce attorno ad un<br />

focolare.<br />

Ecco cosa rappresenta il pasticciotto<br />

per Lina, una cucina della memoria<br />

dove ogni morso di torta ti riporta<br />

alla mente ricordi d'infanzia, legami<br />

con la propria terra, il calore della<br />

casa familiare e le amicizie lontane.<br />

La ricetta: Torta pasticciotto<br />

Sono particolarmente legata a questa ricetta<br />

per vari motivi.<br />

- è un nostro dolce tipico (in piccole<br />

dimensioni)<br />

- sono arrivata ad ottenere le giuste quantità<br />

grazie ad un errore<br />

-è un dolce che si fa in 30 minuti.<br />

- fin'ora ho dato la ricetta solo ad amiche e<br />

non voglio rompere la tradizione<br />

-e in ultimo,in 20 anni che sono stata<br />

lontana dalla Puglia,era fra le prime voci di<br />

quello che più mi mancava.<br />

Marzo 2012… con Lina<br />

domenica lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabato<br />

1 2 3<br />

4 5 6 7 8 9 10<br />

11 12 13 14 15 16 17<br />

18 19 20 21 22 23 24<br />

25 26 27 28 29 30 31<br />

I think housework is the reason most women go to the office.<br />

Ingredienti:<br />

500g farina<br />

200g zucchero<br />

3 uova grandi<br />

130g burro a temperatura ambiente<br />

1 bustina di lievito<br />

1 bustina di vanillina<br />

P.S. il burro va lavorato con tutti gli ingredienti prima<br />

di mettere le uova.<br />

Per la crema<br />

½l di latte<br />

150g zucchero<br />

80g farina<br />

2 uova<br />

1bustina di vanillina<br />

1 uovo intero leggermente sbattuto da spennellare prima<br />

di infornarlo.<br />

Procedimento:<br />

Prendere la frolla e stendere uno strato alto più o meno 0,5mm sulla carta forno e foderare uno stampo per torta del<br />

diametro di 27 cm e alto 5 cm fin sui bordi come se fosse una crostata. Versare tutta la crema all’interno. Stendere la<br />

restante frolla sempre alta + o – 5 mm dando una forma circolare che andrà a chiudere la torta. Spennellare tutta la<br />

superficie con l’uovo e mettere in forno. Io solitamente la metto a cuocere a 200° forno ventilato fin quando si colora.<br />

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Il blocco<br />

del mese: Friendship star<br />

I pici cacio e pepe è il piatto più<br />

rappresentativo del <strong>Patchwork</strong> Caffé.<br />

E' il piatto dell'amicizia!<br />

Una gita a Siena ed un pranzo<br />

improvvisato tra amiche non poteva che<br />

essere rappresentato dalla stella<br />

dell'amicizia, la nostra buona<br />

stella.<br />

La ricetta: Pici, cacio e pepe<br />

Metti una Domenica… Il raduno delle Moderatrici<br />

del “<strong>Patchwork</strong> caffè”… Un giro turistico per<br />

Siena con un freddo … polare… In cucina<br />

l’allegria è tanta. Ileana grattugia il pecorino che<br />

aveva portato Maria Daniela da Roma, Rita<br />

guarda il pentolone dove cuociono i pici e si chiede:<br />

“ma non sarà poca l’acqua?”. Paola continua a<br />

rigirare i pici nel pentolone; Alessia macina pepe e<br />

ogni tanto chiede “Basta?” e continua a macinare ;<br />

Maria Daniela controlla tutto e apparecchia<br />

insieme a Stefano..il marito di Rita stappa la<br />

bottiglia di vino….Paola e Alessia assaggiano la<br />

crema di pecorino …...e si…....è proprio<br />

deliziosa…....I pici sono pronti….”SIGNORI.<br />

TUTTI A TAVOLAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!”<br />

pensarci bene …....mi è sembrato che non fosse la<br />

prima volta che cucinavamo insieme!<br />

Che bello!!!!<br />

Aprile 2012… con PaolaS<br />

domenica lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabato<br />

1 2 3 4 5 6 7<br />

8 9 10 11 12 13 14<br />

15 16 17 18 19 20 21<br />

22 23 24 25 26 27 28<br />

29 30<br />

A friend is one of the nicest things you can have,<br />

and one of the best things you can be<br />

I pici sono una specialità toscana:lunghi fili di pasta preparata semplicemente con acqua e farina di grano. Tipo spaghetti ma molto<br />

più grossi e lunghi. I veri Pici si preparavano facendo un impasto sodo di acqua e farina e poi prendendone una pallina per volta si<br />

“faceva il picio” tirando il filo con il pollice e l’indice proprio come si filava la lana. Oggi ormai si preparano industrialmente.<br />

Ingredienti:<br />

1kg di pici freschi (per circa 8 persone)<br />

350 gr di pecorino romano comperato al banco (non iperstagionato come quello che si trova sui banchi del<br />

supermercato)<br />

abbondante pepe macinato all’istante<br />

olio di oliva q.b. (quanto basta)<br />

un po’ di acqua di cottura della pasta<br />

Procedimento:<br />

Mentre l’acqua bolle si grattugia una grossa quantità di pecorino romano, lo si stempera con un po’ dell’acqua in<br />

cui cuociono i pici aggiungendovi un goccio d’olio di oliva e pepe ed eventualmente un pizzico di sale. Quando i pici<br />

sono cotti si scolano, si versano nella zuppiera, si mescolano per bene e….. buon appetito!<br />

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Il blocco<br />

del mese: Paper piecing<br />

Maggio è il mese della School House,<br />

non quella fatta di libri e compiti, ma<br />

quella della tradizione dove una bimba<br />

apprendeva dalla sua nonna i segreti<br />

della cucina e della vita.<br />

Una scuola che rimarrà per sempre nel<br />

cuore della piccola alunna.<br />

La ricetta: Pizzette fritte<br />

Da piccola trascorrevo molto tempo con la<br />

nonna che aveva una grande passione per la<br />

cucina. Ricordo le ore trascorse accanto a lei<br />

che preparava ed impastava.<br />

Nessuno era autorizzato ad entrare in<br />

cucina tranne il nonno ed io. Con gli anni<br />

avrei voluto provare e sperimentare ma tutto<br />

avveniva per gradi, all'inizio potevo solo<br />

asciugare le pentole.<br />

E così crescendo al suo fianco ho imparato e<br />

sono diventata custode delle sue ricette più<br />

famose.<br />

Sono le pizzette fritte che voglio farvi<br />

assaggiare perché sono semplici da preparare<br />

ma deliziose!<br />

Con la stessa ricetta, ma aumentando lo<br />

zucchero la nonna faceva le graffette, la<br />

delizia di noi nipoti<br />

Maggio 2012… con Filuc<br />

domenica lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabato<br />

1 2 3 4 5<br />

6 7 8 9 10 11 12<br />

13 14 15 16 17 18 19<br />

20 21 22 23 24 25 26<br />

27 28 29 30 31<br />

If there are no Quilting Bees in Heaven, I ain't going!<br />

Ingredienti:<br />

1/2 kg di patate<br />

farina (non c'è il peso, dipende dalle patate)<br />

1 cubetto di lievito di birra sciolto in un po’ di latte<br />

1 tuorlo<br />

1 cucchiaino di zucchero<br />

buccia di limone grattugiata<br />

100 gr margarina<br />

un pizzico di sale<br />

per il ripieno:<br />

salame<br />

ricotta fresca<br />

Procedimento:<br />

Lessare le patate, appena tiepide togliere la pelle a schiacciarle. Aggiungere la farina, il lievito zucchero, sale uova,<br />

margarina e limone. I quantitativi della farina variano a seconda della patata l'importante è avere un impasto morbido<br />

ed elastico che non si appiccica alle mani. Tagliare il salame a pezzetti ed unirlo alla ricotta, lavorarli con la forchetta<br />

per renderli più morbidi. Con l'impasto fare delle palline della misura di una noce o un po’ più grandi, schiacciarle con<br />

una forchetta ed inserire al centro un cucchiaino di ripieno. Chiudere a metà e schiacciare accuratamente i bordi per<br />

non far uscire il ripieno in fase di cottura. Lasciar riposare 2h su un canovaccio ben infarinato. Cuocere in abbondante<br />

olio e servire ancora calde.<br />

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Il blocco<br />

del mese: Nine patch<br />

Possiamo dire che il patchwork nasca<br />

con il nine patch, il blocco forse più<br />

semplice eppure la base di tutto e<br />

riutilizzabile in infinite combinazioni.<br />

E che dire di un piatto di spaghetti al<br />

tonno?<br />

Àncora di salvezza per i dilettanti<br />

della cucina o anche piatto prelibato<br />

per i più raffinati. A volte anche<br />

segreto di una storia d'amore!!<br />

La ricetta: Spaghetti al tonno<br />

La mia è una ricetta molto semplice, ma<br />

per me importantissima perché è anche<br />

grazie a questa che ho conquistato mio<br />

marito. Infatti, quando ci siamo<br />

conosciuti, dopo un paio di giorni, abbiamo<br />

organizzato un pranzo a casa di un<br />

ragazzo che entrambi conoscevamo (io<br />

abitavo a Roma e questo amico in comune<br />

veniva all'università con me ma è<br />

originario del paese di mio marito, il paese<br />

dove ora abitiamo - Cerrina AL) e tra tutte<br />

le ragazze nessuna sapeva cucinare. Io ho<br />

provato a rifare questo sugo molto veloce<br />

che mia mamma faceva spesso e lui è<br />

rimasto entusiasta nel vedere che me la<br />

cavavo ai fornelli!!!<br />

Giugno 2012… con Sarah<br />

domenica lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabato<br />

1 2<br />

3 4 5 6 7 8 9<br />

10 11 12 13 14 15 16<br />

17 18 19 20 21 22 23<br />

24 25 26 27 28 29 30<br />

Procrastinate ... It frees up time for quilting!!!<br />

Ingredienti:<br />

1 scatoletta di tonno grande sott'olio<br />

1 scatola di pelati<br />

aglio, olio e prezzemolo.<br />

Procedimento:<br />

Scolare la scatoletta di tonno, mettere il tonno insieme ai pelati, ad un goccio di olio, e ad un paio di spicchi di aglio.<br />

Aggiungere un po’ di acqua e lasciare cuocere finché il pomodoro si è ritirato.<br />

Condire con sale, prezzemolo e per chi vuole pepe bianco.<br />

Cuocere la pasta, lasciarla al dente e farla saltare nel sugo ( se serve unire un po’ di acqua di cottura della pasta).<br />

Servire calda.<br />

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Il blocco<br />

del mese: Flying geese<br />

Il pane monacone nasce dalla<br />

tradizione semplice delle cose fatte in<br />

casa con tanti ingredienti diversi che<br />

uniti sono una festa per il palato.<br />

Così il Flyng geese è al tempo stesso<br />

aria di libertà e accostamento di tessuti<br />

e colori complessi per un volo ad ali<br />

spiegate!<br />

La ricetta: Pane monacone<br />

Questa ricetta è un po’ un cult nella nostra<br />

famiglia, un appuntamento fisso che non può<br />

mancare. È una ricetta che racchiude tutti i<br />

colori e i sapori dell’estate e che dell’estate<br />

racchiude il senso di libertà. Va preparata<br />

prima, è un po’ faticosa, ma poi te la gusti di<br />

sera, al fresco, e assapori l’estate. Le verdure<br />

profumano, palato e olfatto sono inebriati, il<br />

verde, il giallo, il rosso si contendono un posto<br />

in prima fila, l’amore e la gioia di stare<br />

insieme …<br />

Un vero Flying geese del gusto!<br />

Luglio 2012… con Rulina<br />

domenica lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabato<br />

1 2 3 4 5 6 7<br />

8 9 10 11 12 13 14<br />

15 16 17 18 19 20 21<br />

22 23 24 25 26 27 28<br />

29 30 31<br />

One quilt project, like one cookie, is never enough!<br />

Ingredienti:<br />

½ Kg di pasta di pane<br />

1 melanzana<br />

2 peperoni<br />

3 zucchine<br />

100 gr di pane raffermo ammollato nel latte<br />

50 gr prosciutto cotto<br />

250 gr provola<br />

Procedimento:<br />

Soffriggere insieme i peperoni con la melanzana. Aggiunger poi le zucchine già fritte da parte. Aggiungere il pane<br />

ammollato nel latte, mescolare e regolare di sale e pepe. Stendere sulla pasta tagliata a rettangolo ( di circa mezzo<br />

cm di spessore) le verdure, il prosciutto e la provola. Avvolgere e infornare a 180° per 40’. Gustare dopo circa<br />

mezz’ora, possibilmente all’aperto in buona compagnia. Innaffiare con una birra ben fredda e soprattutto con<br />

tante risate.<br />

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Il blocco<br />

del mese: Drunkard's walk<br />

Come non essere ubriachi dopo aver<br />

assaggiato questa ricetta che è una vera<br />

bomba?<br />

La ricetta: Bomba di riso<br />

La bomba di riso è un tipico piatto di<br />

Pontremoli. Mio babbo era di qua mentre mia<br />

mamma è veneta, di Adria, quindi diciamo che<br />

la facevano in collaborazione. Era il pranzo<br />

delle feste, dove ci si poteva permettere carne e<br />

pasta. Il divertente era che non si sapeva mai<br />

se la bomba "scoppiava", cioè si rompeva al<br />

momento di girarla oppure veniva fuori un<br />

perfetto budino e quindi si facevano corretti<br />

del tipo: “bomba bomba ora vediamo se ti<br />

rompi oppure no…”. Ed era una gioia quando<br />

non si rompeva perché' sembrava quasi un<br />

buon auspicio, anche se i miei non sono legati<br />

a credenze popolari porta fortuna. La<br />

giornata era più lieta perché la bomba non si<br />

era rotta. Non c'è un ricordo unico, ma tante<br />

feste serene passate intorno alla bomba di<br />

riso!<br />

Agosto 2012… con APaolal<br />

domenica lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabato<br />

1 2 3 4<br />

5 6 7 8 9 10 11<br />

12 13 14 15 16 17 18<br />

19 20 21 22 23 24 25<br />

26 27 28 29 30 31<br />

Fabric and chocolate ... what more could you want ?<br />

Ingredienti:<br />

Sugo (400 gr di carne di manzo da tagliare a pezzetti e una salsiccia), una cipolla, prezzemolo, salvia, qualche bacca<br />

di ginepro, 250 gr. di olio, 250 gr. di burro, sale q.b., odore di noce moscata, 1 kg. di riso, 250 gr. di grana<br />

grattugiato, 6 uova, un po' di latte, pane grattugiato q.b.<br />

Procedimento:<br />

Preparare il sugo tagliando la carne a pezzetti piccoli ma non piccolissimi insieme con la salsiccia.<br />

Fate cuocere il riso unendo una cipolla. A metà cottura, scolatelo e mettetelo in una zuppiera; fate ora un buco nel<br />

mezzo e ponetevi un pezzo di burro; coprite con il riso e lasciate riposare per un poco.<br />

Rimescolate il riso con il burro (che nel frattempo si sarà molto ammorbidito), un po' d'olio, 250 gr. circa di grana, 6<br />

uova sbattute, un po' di latte, sale e odore di noce moscata.<br />

Prendete uno stampo, imburratelo, passatevi un po' di pane grattugiato e versatevi il riso. Fate un buco nel mezzo e<br />

mettetevi i piccioni in umido con l'intingolo. Coprite il tutto con del riso lessato che avrete tenuto da parte,<br />

spargetevi sopra un poco di formaggio, qualche pezzetto di burro e mettete in forno caldo finché la bomba sarà ben<br />

dorata. Togliete lo stampo, rovesciate su un piatto da portata e servite<br />

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Il blocco<br />

del mese: Atarashii<br />

Polpette di melenzane ed Atarashii?<br />

Vi chiederete come mai questo<br />

accostamento, ma sarà difficile capirlo<br />

finché non assaggiate le polpette di<br />

Annamaria.<br />

Ognuna di esse, proprio come<br />

l'Atarashii, è una perla di gusto e<br />

bontà e come succede per il patchwork<br />

sarà impossibile fermarsi una volta<br />

assaporate!!<br />

La ricetta: Polpette di melanzane<br />

La ricetta è una variante vegetariana alle<br />

polpette della mia mamma.<br />

Settembre 2012… con Annamaria<br />

domenica lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabato<br />

1<br />

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9 10 11 12 13 14 15<br />

16 17 18 19 20 21 22<br />

23 24 25 26 27 28 29<br />

Blessed are the children of the quilters, for they shall inherit the quilts!<br />

Ingredienti:<br />

Un chilo di melanzane cotte(bollite o a vapore) e strizzate<br />

pane grattugiato, meglio se di tipo casereccio<br />

3 uova<br />

parmigiano e pecorino grattugiati<br />

uno spicchio d'aglio tritato<br />

una presa di sale<br />

olio d'oliva per friggere<br />

Procedimento:<br />

Impastare le melanzane con il pan pesto e le uova, il risultato deve essere morbido ma non appiccicoso. Unire gli<br />

altri ingredienti e amalgamare. Lasciare riposare a temperatura ambiente per un'ora circa. Formare le pallottoline,<br />

friggere nell'olio caldo e buon appetito.<br />

Se non piace il colore scuro delle polpette si possono pelare le melanzane prima di cuocerle. Le melanzane chiare<br />

conviene sempre pelarle perché hanno l'esterno un poco coriaceo<br />

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Il blocco<br />

del mese: Chimney Sweep<br />

Meat Pie, una ricetta che giunge da<br />

lontano e più precisamente<br />

dall'Australia un po’ come il Chimney<br />

Sweep che è arrivato fino a noi<br />

attraverso il tempo.<br />

La ricetta: Meat pie<br />

Mamma lo fa qualche volta, e raccontava che la<br />

faceva impazzire quando era in Australia, con<br />

sua nonna o quando tornava da scuola andava<br />

a comprare , li vendevano come fosse pizza<br />

taglio o tramezzini dal bar.<br />

Ottobre 2012… con Alessia Stre<br />

domenica lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabato<br />

1 2 3 4 5 6<br />

7 8 9 10 11 12 13<br />

14 15 16 17 18 19 20<br />

21 22 23 24 25 26 27<br />

28 29 30 31<br />

To quilt or not to quilt? What kind of questions is that?<br />

Ingredienti:<br />

Pasta sfoglia<br />

1 uovo<br />

Per il ripieno<br />

3 o 4 cipolle tritate<br />

4 costole di sedano senza foglie tritato<br />

4 o 5 carote tritate<br />

250 o 300 gr di carne macinata<br />

250 ml di besciamella<br />

olio<br />

sale e pepe<br />

Procedimento:<br />

Mettere in una padella , carote, cipolla, sedano, olio e un po’ di acqua, cuocere con coperchio per circa 15 minuti.<br />

Quando il composto si è ammorbidito e quasi rosolato.. aggiungere la carne macinata, mescolare e lasciare cuocere<br />

altri 10 minuti sempre col coperchio..<br />

Intanto si prepara il fondo della teglia con pasta sfoglia.<br />

Scoprire e alzare la fiamma per far evaporare il liquido rimasto. Aggiungere besciamella e mescolare lasciando<br />

intiepidire. Riempire il contenitore e coprire con pasta sfoglia, spennellare con uovo sbattuto, infornare a 200°C<br />

per circa 20 minuti , comunque fino alla doratura finale.<br />

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Il blocco<br />

del mese: Mayflower<br />

A novembre questa ricetta sembra<br />

perfetta per festeggiare e<br />

ringraziare come facevano i padri<br />

pellegrini sbarcati nelle Americhe.<br />

E con cosa mai potevano viaggiare<br />

se non con la Mayflower?<br />

La ricetta: CHESTNUT STUFFING<br />

Ho vissuto in America per qualche anno e una<br />

volta sono stata invitata da una amica a<br />

passare quel giorno in casa sua. Sembrava<br />

Natale, tanto sentono loro quella giornata.<br />

Mi ha piaciuto tanto il momento in che seduti a<br />

tavola con le mani presse, ognuno di noi<br />

doveva ringraziare il Signore per tutti i doni e<br />

le cose buone che ci aveva dato quell’ anno,<br />

e chiedere qualcosa per il prossimo non solo per<br />

noi se stesso ma anche per gli altri e per il<br />

mondo.<br />

Novembre 2012… con Ileana<br />

domenica lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabato<br />

1 2 3<br />

4 5 6 7 8 9 10<br />

11 12 13 14 15 16 17<br />

18 19 20 21 22 23 24<br />

25 26 27 28 29 30<br />

Fabric and chocolate... what more could you want?<br />

Ingredienti:<br />

x 7 1/2 ,8 kili di tacchino.<br />

Mezzo kilo di castagne<br />

4 tazze de mollica di pane secco o tostato<br />

1/4 di tazza di burro 1/4 di tazza di cipolla tritata<br />

un cucchiaio di salvia,<br />

un cucchiaino di pepe, un cucchiaio di sale<br />

una tazza di brodo.<br />

se vuoi - io lo faccio così - puoi aggiungere salsiccia<br />

di maiale - io ne metto 4<br />

sedano, prezzemolo.<br />

Procedimento:<br />

Cuocere le castagne in forno a 200 gradi, toglierle la pelle e poi bollire in acqua per 15, 20 minuti. Rosolare le<br />

cipolla con il burro, aggiungere il pane, la salvia, il sale e il pepe il brodo e le castagne, si mischia bene. Poi ripieni<br />

il tacchino già pulito e salato e al forno.<br />

La prima ora e mezza io lo metto al forno a 125, 150 gradi (dipende dal forno), poi aumento la temperatura a 180<br />

gradi per 45 minuti e gli ultimi 15 minuti a 200 gradi per farlo dorare.(tutto dipende anche dal forno).<br />

Puoi anche usare delle castagne secche lasciate in ammollo in acqua la notte prima e poi cotte con la sua acqua o<br />

con latte. Il ripieno rimasto può essere cotto a parte.<br />

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Il blocco<br />

del mese: Granny’s garden<br />

Questo piatto caldo è legato a valori di<br />

tolleranza e libertà ed un giardino<br />

fiorito, il giardino della nonna, è<br />

l'espressione di massima libertà e<br />

gioia, esplosione di colori ed anche<br />

coperta protettiva ed avvolgente.<br />

La ricetta: SOUPO BARBETTO<br />

Questo piatto ha molti significati per me, a<br />

partire da quello più culturale in quanto fa<br />

parte della tradizione Valdese e viene sempre<br />

preparato in occasione del 17 febbraio, per<br />

ricordare la data in cui re Carlo Alberto con un<br />

editto di tolleranza permetteva ai Valdesi di<br />

professare la propria religione.<br />

“Barbet" era il nomignolo, un po’ dispregiativo,<br />

che un tempo veniva attribuito ai Valdesi.<br />

Nei miei ricordi di bambina mi viene in mente<br />

mia nonna Elena che cucinava questa zuppa<br />

con il tegame di rame, sulla stufa a legna...il<br />

profumo di brodo e di cannella che si diffondeva<br />

nell'aria, l'amore con cui lei la preparava,<br />

l'attesa del momento in cui tutti quanti<br />

avremmo gustato quella delizia!!!<br />

Dicembre 2012… con Fio<br />

domenica lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabato<br />

1<br />

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16 17 18 19 20 21 22<br />

23 24 25 26 27 28 29<br />

30 31<br />

I'm a material girl...wanna see my fabric collection?<br />

Ingredienti:<br />

Brodo di carne (fatto con carne di manzo e volendo qualche aluccia di pollo), un tempo si faceva il brodo<br />

solo con la gallina<br />

Grissini fatti a mano senza strutto (i miei antenati utilizzavano il pane avanzato)<br />

Burro<br />

Cannella<br />

Procedimento:<br />

Mettere in un tegame largo circa 50 gr di burro e scioglierlo lentamente, nel frattempo mettere i grissini rotti a<br />

pezzi piuttosto grandi (per farli stare nel tegame), quando avete finito di sistemare i grissini aggiungete<br />

lentamente e gradualmente il brodo bollente.<br />

Cuocere a fuoco basso schiacciando un po’ i grissini affinché assorbano il brodo, aggiungere brodo durante la<br />

cottura, i grissini devono risultare morbidi ma non devono spappolarsi.<br />

Dopo circa 30-40 minuti, cioè quando i grissini sono morbidi, cospargere con cannella (a piacere), versare sopra del<br />

burro sciolto in un padellino (io vado a occhio ma direi altri 50 gr), lasciare "mantecare" qualche minuto e servire.<br />

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A Maria Daniela<br />

Ed eccoci giunti a Dicembre: un anno trascorso insieme! ed altri ce ne saranno ancora!<br />

Giorni di pezze, giorni in cui giocheremo con i colori; giorni di nuovissime tecniche scovate chissà dove sul web<br />

o in chissà quale libro, ovviamente condiviso con tutte.<br />

Giorni di blocchi storici in cui, leggendo storie antiche, ci sentiremo grate a tutte quelle donne che ci hanno<br />

preceduto nei secoli e che, svelandoci i loro segreti, hanno reso grande quest'arte.<br />

Giorni sedute alle nostre macchine per cucire sfidandole al trapunto (magari con sottofondo l'ormai celeberrima<br />

“Vincerò” cantata da Pavarotti). Giorni SI e giorni NO.<br />

Giorni che ci vedranno entrare nel Forum con uno squillante "BUONGIORNO FORUM" e giorni in cui un "CIAO"<br />

sarà il massimo che potremo dare. Altri in cui non riusciremo nemmeno ad accedere al Forum e, poi, quando torniamo<br />

ecco un MP, un simpatico emoticon e un "Come stai?...è un po’ che non ti leggo". Parole che a volte ci rimettono in<br />

moto facendoci uscire dai lunghi silenzi in cui si precipita semplicemente anche solo per stanchezza!<br />

Giorni in cui, aprendo un cassetto, tireremo fuori un lavoro dimenticato e ci chiederemo: "E mo' che ne faccio?",<br />

quindi scatto una foto, la posto nel forum e…: “Vediamo se qualcuna mi aiuta!”.<br />

Giorni in cui, dopo aver scucito per l'ennesima volta un blocco ed aver provato un sincero sentimento di odio verso<br />

il blocco stesso dando la colpa alla nostra macchina per cucire o al tempo metereologico o a Cip e Ciop, ci<br />

decideremo a lanciare in "Help" il nostro grido di dolore... e, dopo poco, trovare l'errore e la conseguente soluzione<br />

al nostro dramma.<br />

Giorni in cui i nostri cani o gatti ci faranno ridere o ci daranno dei pensieri e allora: “Aspetta che lo racconto<br />

nel Forum”.<br />

Giorni in cui mi sento apatica e una barzelletta mi fa morire dal ridere.<br />

Giorni in cui mi sento vecchia e comincio a scherzare con le mie amiche nel forum proprio come facevo quando<br />

avevo 13 anni e non avevo pensieri.<br />

Giorni in cui: "Che bello, si avvicina il Raduno!"; o che decidi di prendere un treno per andare a conoscere qualcuna<br />

e passare il giorno a mischiare stoffe, fili, colori e pezzi di vita.<br />

Giorni in cui... in cui proprio non ce la fai a non pensare a Maria Daniela e a non dirle grazie con tutto il cuore<br />

per tutta questa ricchezza! E ti chiedi: "Ma come avrà fatto a pensarla questa cosa?”, che, sì, è virtuale ma, diciamolo,<br />

è per noi molto più reale di tante realtà! Ed allora tutto queste parole scritte fin qui servono perché ogni giorno tu,<br />

cara amica, sappia che ti siamo vicine. A volte un po’ pazze, a volte un po’ disattente o disorganizzate,<br />

a volte distratte da mille cose ... ma camminiamo al tuo fianco sulla strada di “<strong>Patchwork</strong> ed Amicizia"<br />

che tu hai inventato per noi.<br />

Un bacio. Il tuo Forum

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