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www.patchworkcaffe.com - patchworkcaffe.blogspot.com
La storia del cuore<br />
Questa è la ricetta “del cuore” perché mi<br />
ricorda quando eravamo ancora ragazzi e<br />
perché l’avrò cucinata 5 o 6 volte, per le<br />
grandi occasioni: per mio fratello Pino<br />
venuto dagli USA, per coprire Alto nel<br />
cuore, per fare il cenone di Capodanno<br />
come si deve.<br />
Quando eravamo ragazzi me la cucinò<br />
perla prima volta compare Antonio<br />
Soscia di Itri, allora giovane studente in<br />
medicina a Roma, con casa condivisa con<br />
gli spagnoli. Adesso Antonio è un<br />
affermato medico ginecologo e sua moglie<br />
Pina la mia più cara amica.<br />
Ma è nel cuore anche perché, vivendo a<br />
Roma, faccio fatica a procurarmi gli<br />
ingredienti freschi e della mia zona,<br />
quelli che piacciono a me. Per cui la<br />
cucino e invito gli amici cari solo quando<br />
so che li ho a disposizione. E il rito<br />
comincia qualche giorno prima, già dalla<br />
spesa e dalla spesa e dalla ricerca dei<br />
pezzi DOC, casarecci. Nella tradizione<br />
spagnola, molto vicina alla mia cultura<br />
perché abbiamo pezzi di DNA mischiati<br />
storicamente, è una ricetta popolare che<br />
si fa con “quel che c’è”.<br />
Per cui provatela, anche se qualche<br />
ingrediente manca, sarà un grande<br />
successo!<br />
Non somiglia tanto al patchwork? Sì che<br />
ci somiglia, è una ricetta di fantasia!<br />
PAELLA MARE e MONTI del Golfo di Gaeta<br />
Ingredienti per 4 persone<br />
350 g di riso grande per risotto<br />
300 g di pollo (meglio la coscia)<br />
300 g di petto di tacchino<br />
250 g di carne di maiale magra<br />
200 g di salsiccia<br />
500 g di cozze di Gaeta<br />
300 g di vongole tipo lupino (piccolo)<br />
250 g di scampi col guscio (almeno 1 a testa)<br />
400 g di gamberi freschi<br />
4 gamberoni freschi<br />
300 g di spannocchie di Gaeta (alias cicale)<br />
80 g di olive all’acqua di Itri, piuttosto verdi, non<br />
nere<br />
50 g di piselli sgranati<br />
2 cipolle<br />
2 spicchi d’aglio<br />
4 pomodori maturi<br />
2 peperoni: 1 giallo e 1 rosso<br />
1 melanzana<br />
Brodo di verdure biologico q.b.<br />
1 bicchiere di vino bianco secco<br />
Olio extravergine d’oliva di Itri<br />
1 bustina di zafferano<br />
Rosmarino e timo. Noce moscata<br />
Sale. Peperoncino e pepe<br />
Tanto prezzemolo fresco, sedano, carota.<br />
Preparazione delle carni<br />
Tagliate tutta la carne a tocchetti e la salsiccia a<br />
fettine; mettetele in una scodella 5 o 6 ore prima<br />
di macerare con vino e aceto bianco, rosmarino,<br />
noce moscata, timo. In una padella fate un<br />
soffritto di aglio, cipolla, sedano e carota tritati<br />
finemente.<br />
La ricetta di Maria Daniela<br />
Rosolate i tocchetti di carne; bagnate con<br />
abbondante vino bianco secco; fate evaporare<br />
per 10’ ; scolate le carni e tenete il brodo in<br />
una scodella.<br />
Preparazione del brodo di pesce<br />
Mettete a bagno con acqua molto salata i<br />
lupini 5 o 6 ore prima (devono scaricare la<br />
sabbia). Tenetene una manciatina da parte e<br />
fatele aprire in un pentolino a fiamma alta,<br />
non più di 5’ (buttate quelle che non si sono<br />
aperte). Sgusciatele e mettetele da parte.<br />
Filtrate con un colino il sugo rimasto e<br />
mettetelo da parte.<br />
Pulite le cozze, stesso procedimento che per le<br />
vongole. Tenetene da parte 8/10 intere, fate<br />
aprire, buttate via i gusci e tenete l’acqua di<br />
cottura filtrata da parte.<br />
Sgusciate i gamberi e metteteli da parte.<br />
In un pentolino con acqua mettete aglio, olio,<br />
prezzemolo e peperoncino e bollite le cicale e i<br />
gusci di gambero per 10’. Filtrate e tenete il<br />
brodo da parte.<br />
Preparazione delle verdure<br />
Tagliate i peperoni e le melanzane a listelli e<br />
friggeteli in abbondante olio bollente, salate e<br />
asciugate bene dall’olio.<br />
In un pentolino cuocete piselli con cipolla<br />
tritata e prezzemolo. Scolate e tenete da parte<br />
il brodo.<br />
Preparazione del risotto<br />
Tritate insieme aglio, cipolle, prezzemolo e<br />
peperoncino e fatelo rosolare con olio in un<br />
wok.<br />
Tostate il riso, aggiungete le carni, i piselli<br />
e bagnare dapprima con il brodo di carne,<br />
poi con quello di pesce e, infine, con quello<br />
di verdure. Aggiungete lo zafferano e<br />
salate poco.<br />
A 10’ dal termine della cottura aggiungete<br />
i gamberi sgusciati, gli scampi, i gamberoni,<br />
le cozze; 1’ prima spegnete il fuoco;<br />
guarnite il tutto con le verdure a listelli e<br />
le olive, cospargete di pepe, fate riposare<br />
10’ prima di servire.<br />
Card trick<br />
Una ricetta veramente patch<br />
per momenti davvero<br />
indimenticabili.
Il blocco<br />
del mese: Crazy<br />
Il blocco crazy rappresenta meglio di altri<br />
l'allegria dei colori e la loro versatilità.<br />
Dall'unione di piccoli pezzi e di tanti<br />
avanzi può venir fuori un lavoro ricco di<br />
forza ed intensità. Così come le<br />
caratteristiche e le differenze di ogni<br />
membro di una famiglia che la rendono<br />
per questo unica e speciale. E cosa c'è di<br />
più bello ed allegro che riunirsi per la<br />
colazione tutti assieme?<br />
La ricetta: Crepes<br />
Ho scelto questa ricetta perché nella<br />
sua semplicità si presta ad<br />
innumerevoli "vestiti"... a Francesca<br />
piacciono rigorosamente farcite di<br />
nutella... Emma ne alterna una con il<br />
prosciutto cotto e una con la<br />
marmellata... io e mio marito con lo<br />
sciroppo d'acero … e nutella..quando<br />
le mangiamo ci sentiamo molto<br />
"famiglia da mulino bianco"... tutti<br />
insieme appassionatamente in<br />
cucina... chi apparecchia, chi prepara<br />
la pastella, chi le materialmente le<br />
cucina ... poi la gara a chi ne mangia<br />
di più.... insomma... uno stare insieme<br />
seduti a tavola in maniera allegra e<br />
sorridente...<br />
Gennaio 2012… con Erika<br />
domenica lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabato<br />
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Friendship isn't a big thing - it's a million little things.<br />
Ingredienti x circa 15 crepes:<br />
250 gr farina<br />
1/2 litro latte<br />
2 cucchiai di zucchero<br />
una noce di burro<br />
Farcitura a scelta tra: nutella marmellata sciroppo d'acero miele zucchero e succo di limone prosciutto formaggio<br />
Procedimento:<br />
In una scodella con bordi alti mescolare, con sbattitore elettrico, farina, latte e zucchero. Scaldare una padella<br />
antiaderente e poi sciogliere lentamente il burro. Ungere leggermente la padella e versare l'eccesso di burro nella pastella<br />
e mescolare bene. Il burro sciolto unito alla pastella serve per non dover ungere ogni volta la padella e limitare così la<br />
quantità di burro. In alternativa al burro si può usare anche un filo di olio. Con un mescolino versare una quantità non<br />
eccessiva di pastella nella padella, stenderla bene su tutta superficie in modo da ottenere una crepes sottile. Quando<br />
comincia a dorarsi girarla sull'altro lato per qualche seconda e poi toglierla. Ricominciare il procedimento fino ad<br />
esaurimento pastella!!!<br />
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Il blocco<br />
del mese: Crazy di briciole<br />
Rita con il suo arrosto ci ricorda la<br />
bellezza delle cose semplici e la capacità<br />
di godere delle piccole cose così come si<br />
può fare con gli avanzi delle nostre<br />
stoffine.<br />
Infatti il Crazy di Briciole dimostra che<br />
è possibile far nascere dei capolavori da<br />
pezzi seppur piccolissimi di stoffa.<br />
La ricetta: Arrosto farcito<br />
Questa ricette è legata ai Natali in cui<br />
ci si riuniva veramente tutti ed era una<br />
vera festa.<br />
Ancora di più,perché era il momento in<br />
cui ti si presentava il paese del<br />
bengodi,di tutto di più.<br />
Per noi,che non eravamo troppo<br />
ricchi,quella era la rappresentazione<br />
suprema del benessere.<br />
Una di queste leccornie,me la sono<br />
trascinata nel tempo e l'ho sempre fatta<br />
a più riprese.<br />
E' : L'ARROSTO FARCITO DELLA<br />
MIA MAMMA<br />
Febbraio 2012… con Rita<br />
domenica lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabato<br />
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Challenges are what makes life interesting, overcoming them is what<br />
makes life meaningful.<br />
Ingredienti:<br />
1 Kg. di fesa di vitello aperta e allargata a formare un rotondo (di solito lo si chiede al macellaio di battertela)<br />
4 Carciofi,meglio di quelli con le spine<br />
1 Limone<br />
2 Uova Parmigiano q.b.<br />
Pancetta arrotolata Vino q.b. Latte Mezzo litro<br />
Mortadella 3 Fette oppure prosciutto cotto Formaggio tipo provolone piccante a chi piace<br />
Procedimento:<br />
Preparare i carciofi facendoli cuocere tagliati e precedentemente lavati velocemente con il limone. I carciofi si mettono in<br />
padella con olio, un filo d'acqua,prezzemolo sale. Si fanno cuocere finché l'acqua si asciuga.<br />
Poi preparare una frittata, con del parmigiano. Alla fine, salare e pepare la fetta di fesa, metterci sopra,l a frittata, la<br />
mortadella, i carciofi, del formaggio saporito a chi piace. Arrotolare e far cuocere con olio, vino e latte per circa 1 ora.<br />
Alla fine dovrà rimanere del latte granuloso, che vi servirà per mettere intorno all'arrosto, che potrete servire anche<br />
freddo.<br />
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Il blocco<br />
del mese: Log cabin<br />
Logcabin significa capanna di<br />
tronchi che nasce attorno ad un<br />
focolare.<br />
Ecco cosa rappresenta il pasticciotto<br />
per Lina, una cucina della memoria<br />
dove ogni morso di torta ti riporta<br />
alla mente ricordi d'infanzia, legami<br />
con la propria terra, il calore della<br />
casa familiare e le amicizie lontane.<br />
La ricetta: Torta pasticciotto<br />
Sono particolarmente legata a questa ricetta<br />
per vari motivi.<br />
- è un nostro dolce tipico (in piccole<br />
dimensioni)<br />
- sono arrivata ad ottenere le giuste quantità<br />
grazie ad un errore<br />
-è un dolce che si fa in 30 minuti.<br />
- fin'ora ho dato la ricetta solo ad amiche e<br />
non voglio rompere la tradizione<br />
-e in ultimo,in 20 anni che sono stata<br />
lontana dalla Puglia,era fra le prime voci di<br />
quello che più mi mancava.<br />
Marzo 2012… con Lina<br />
domenica lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabato<br />
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I think housework is the reason most women go to the office.<br />
Ingredienti:<br />
500g farina<br />
200g zucchero<br />
3 uova grandi<br />
130g burro a temperatura ambiente<br />
1 bustina di lievito<br />
1 bustina di vanillina<br />
P.S. il burro va lavorato con tutti gli ingredienti prima<br />
di mettere le uova.<br />
Per la crema<br />
½l di latte<br />
150g zucchero<br />
80g farina<br />
2 uova<br />
1bustina di vanillina<br />
1 uovo intero leggermente sbattuto da spennellare prima<br />
di infornarlo.<br />
Procedimento:<br />
Prendere la frolla e stendere uno strato alto più o meno 0,5mm sulla carta forno e foderare uno stampo per torta del<br />
diametro di 27 cm e alto 5 cm fin sui bordi come se fosse una crostata. Versare tutta la crema all’interno. Stendere la<br />
restante frolla sempre alta + o – 5 mm dando una forma circolare che andrà a chiudere la torta. Spennellare tutta la<br />
superficie con l’uovo e mettere in forno. Io solitamente la metto a cuocere a 200° forno ventilato fin quando si colora.<br />
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Il blocco<br />
del mese: Friendship star<br />
I pici cacio e pepe è il piatto più<br />
rappresentativo del <strong>Patchwork</strong> Caffé.<br />
E' il piatto dell'amicizia!<br />
Una gita a Siena ed un pranzo<br />
improvvisato tra amiche non poteva che<br />
essere rappresentato dalla stella<br />
dell'amicizia, la nostra buona<br />
stella.<br />
La ricetta: Pici, cacio e pepe<br />
Metti una Domenica… Il raduno delle Moderatrici<br />
del “<strong>Patchwork</strong> caffè”… Un giro turistico per<br />
Siena con un freddo … polare… In cucina<br />
l’allegria è tanta. Ileana grattugia il pecorino che<br />
aveva portato Maria Daniela da Roma, Rita<br />
guarda il pentolone dove cuociono i pici e si chiede:<br />
“ma non sarà poca l’acqua?”. Paola continua a<br />
rigirare i pici nel pentolone; Alessia macina pepe e<br />
ogni tanto chiede “Basta?” e continua a macinare ;<br />
Maria Daniela controlla tutto e apparecchia<br />
insieme a Stefano..il marito di Rita stappa la<br />
bottiglia di vino….Paola e Alessia assaggiano la<br />
crema di pecorino …...e si…....è proprio<br />
deliziosa…....I pici sono pronti….”SIGNORI.<br />
TUTTI A TAVOLAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!”<br />
pensarci bene …....mi è sembrato che non fosse la<br />
prima volta che cucinavamo insieme!<br />
Che bello!!!!<br />
Aprile 2012… con PaolaS<br />
domenica lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabato<br />
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A friend is one of the nicest things you can have,<br />
and one of the best things you can be<br />
I pici sono una specialità toscana:lunghi fili di pasta preparata semplicemente con acqua e farina di grano. Tipo spaghetti ma molto<br />
più grossi e lunghi. I veri Pici si preparavano facendo un impasto sodo di acqua e farina e poi prendendone una pallina per volta si<br />
“faceva il picio” tirando il filo con il pollice e l’indice proprio come si filava la lana. Oggi ormai si preparano industrialmente.<br />
Ingredienti:<br />
1kg di pici freschi (per circa 8 persone)<br />
350 gr di pecorino romano comperato al banco (non iperstagionato come quello che si trova sui banchi del<br />
supermercato)<br />
abbondante pepe macinato all’istante<br />
olio di oliva q.b. (quanto basta)<br />
un po’ di acqua di cottura della pasta<br />
Procedimento:<br />
Mentre l’acqua bolle si grattugia una grossa quantità di pecorino romano, lo si stempera con un po’ dell’acqua in<br />
cui cuociono i pici aggiungendovi un goccio d’olio di oliva e pepe ed eventualmente un pizzico di sale. Quando i pici<br />
sono cotti si scolano, si versano nella zuppiera, si mescolano per bene e….. buon appetito!<br />
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Il blocco<br />
del mese: Paper piecing<br />
Maggio è il mese della School House,<br />
non quella fatta di libri e compiti, ma<br />
quella della tradizione dove una bimba<br />
apprendeva dalla sua nonna i segreti<br />
della cucina e della vita.<br />
Una scuola che rimarrà per sempre nel<br />
cuore della piccola alunna.<br />
La ricetta: Pizzette fritte<br />
Da piccola trascorrevo molto tempo con la<br />
nonna che aveva una grande passione per la<br />
cucina. Ricordo le ore trascorse accanto a lei<br />
che preparava ed impastava.<br />
Nessuno era autorizzato ad entrare in<br />
cucina tranne il nonno ed io. Con gli anni<br />
avrei voluto provare e sperimentare ma tutto<br />
avveniva per gradi, all'inizio potevo solo<br />
asciugare le pentole.<br />
E così crescendo al suo fianco ho imparato e<br />
sono diventata custode delle sue ricette più<br />
famose.<br />
Sono le pizzette fritte che voglio farvi<br />
assaggiare perché sono semplici da preparare<br />
ma deliziose!<br />
Con la stessa ricetta, ma aumentando lo<br />
zucchero la nonna faceva le graffette, la<br />
delizia di noi nipoti<br />
Maggio 2012… con Filuc<br />
domenica lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabato<br />
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If there are no Quilting Bees in Heaven, I ain't going!<br />
Ingredienti:<br />
1/2 kg di patate<br />
farina (non c'è il peso, dipende dalle patate)<br />
1 cubetto di lievito di birra sciolto in un po’ di latte<br />
1 tuorlo<br />
1 cucchiaino di zucchero<br />
buccia di limone grattugiata<br />
100 gr margarina<br />
un pizzico di sale<br />
per il ripieno:<br />
salame<br />
ricotta fresca<br />
Procedimento:<br />
Lessare le patate, appena tiepide togliere la pelle a schiacciarle. Aggiungere la farina, il lievito zucchero, sale uova,<br />
margarina e limone. I quantitativi della farina variano a seconda della patata l'importante è avere un impasto morbido<br />
ed elastico che non si appiccica alle mani. Tagliare il salame a pezzetti ed unirlo alla ricotta, lavorarli con la forchetta<br />
per renderli più morbidi. Con l'impasto fare delle palline della misura di una noce o un po’ più grandi, schiacciarle con<br />
una forchetta ed inserire al centro un cucchiaino di ripieno. Chiudere a metà e schiacciare accuratamente i bordi per<br />
non far uscire il ripieno in fase di cottura. Lasciar riposare 2h su un canovaccio ben infarinato. Cuocere in abbondante<br />
olio e servire ancora calde.<br />
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Il blocco<br />
del mese: Nine patch<br />
Possiamo dire che il patchwork nasca<br />
con il nine patch, il blocco forse più<br />
semplice eppure la base di tutto e<br />
riutilizzabile in infinite combinazioni.<br />
E che dire di un piatto di spaghetti al<br />
tonno?<br />
Àncora di salvezza per i dilettanti<br />
della cucina o anche piatto prelibato<br />
per i più raffinati. A volte anche<br />
segreto di una storia d'amore!!<br />
La ricetta: Spaghetti al tonno<br />
La mia è una ricetta molto semplice, ma<br />
per me importantissima perché è anche<br />
grazie a questa che ho conquistato mio<br />
marito. Infatti, quando ci siamo<br />
conosciuti, dopo un paio di giorni, abbiamo<br />
organizzato un pranzo a casa di un<br />
ragazzo che entrambi conoscevamo (io<br />
abitavo a Roma e questo amico in comune<br />
veniva all'università con me ma è<br />
originario del paese di mio marito, il paese<br />
dove ora abitiamo - Cerrina AL) e tra tutte<br />
le ragazze nessuna sapeva cucinare. Io ho<br />
provato a rifare questo sugo molto veloce<br />
che mia mamma faceva spesso e lui è<br />
rimasto entusiasta nel vedere che me la<br />
cavavo ai fornelli!!!<br />
Giugno 2012… con Sarah<br />
domenica lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabato<br />
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Procrastinate ... It frees up time for quilting!!!<br />
Ingredienti:<br />
1 scatoletta di tonno grande sott'olio<br />
1 scatola di pelati<br />
aglio, olio e prezzemolo.<br />
Procedimento:<br />
Scolare la scatoletta di tonno, mettere il tonno insieme ai pelati, ad un goccio di olio, e ad un paio di spicchi di aglio.<br />
Aggiungere un po’ di acqua e lasciare cuocere finché il pomodoro si è ritirato.<br />
Condire con sale, prezzemolo e per chi vuole pepe bianco.<br />
Cuocere la pasta, lasciarla al dente e farla saltare nel sugo ( se serve unire un po’ di acqua di cottura della pasta).<br />
Servire calda.<br />
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Il blocco<br />
del mese: Flying geese<br />
Il pane monacone nasce dalla<br />
tradizione semplice delle cose fatte in<br />
casa con tanti ingredienti diversi che<br />
uniti sono una festa per il palato.<br />
Così il Flyng geese è al tempo stesso<br />
aria di libertà e accostamento di tessuti<br />
e colori complessi per un volo ad ali<br />
spiegate!<br />
La ricetta: Pane monacone<br />
Questa ricetta è un po’ un cult nella nostra<br />
famiglia, un appuntamento fisso che non può<br />
mancare. È una ricetta che racchiude tutti i<br />
colori e i sapori dell’estate e che dell’estate<br />
racchiude il senso di libertà. Va preparata<br />
prima, è un po’ faticosa, ma poi te la gusti di<br />
sera, al fresco, e assapori l’estate. Le verdure<br />
profumano, palato e olfatto sono inebriati, il<br />
verde, il giallo, il rosso si contendono un posto<br />
in prima fila, l’amore e la gioia di stare<br />
insieme …<br />
Un vero Flying geese del gusto!<br />
Luglio 2012… con Rulina<br />
domenica lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabato<br />
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One quilt project, like one cookie, is never enough!<br />
Ingredienti:<br />
½ Kg di pasta di pane<br />
1 melanzana<br />
2 peperoni<br />
3 zucchine<br />
100 gr di pane raffermo ammollato nel latte<br />
50 gr prosciutto cotto<br />
250 gr provola<br />
Procedimento:<br />
Soffriggere insieme i peperoni con la melanzana. Aggiunger poi le zucchine già fritte da parte. Aggiungere il pane<br />
ammollato nel latte, mescolare e regolare di sale e pepe. Stendere sulla pasta tagliata a rettangolo ( di circa mezzo<br />
cm di spessore) le verdure, il prosciutto e la provola. Avvolgere e infornare a 180° per 40’. Gustare dopo circa<br />
mezz’ora, possibilmente all’aperto in buona compagnia. Innaffiare con una birra ben fredda e soprattutto con<br />
tante risate.<br />
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Il blocco<br />
del mese: Drunkard's walk<br />
Come non essere ubriachi dopo aver<br />
assaggiato questa ricetta che è una vera<br />
bomba?<br />
La ricetta: Bomba di riso<br />
La bomba di riso è un tipico piatto di<br />
Pontremoli. Mio babbo era di qua mentre mia<br />
mamma è veneta, di Adria, quindi diciamo che<br />
la facevano in collaborazione. Era il pranzo<br />
delle feste, dove ci si poteva permettere carne e<br />
pasta. Il divertente era che non si sapeva mai<br />
se la bomba "scoppiava", cioè si rompeva al<br />
momento di girarla oppure veniva fuori un<br />
perfetto budino e quindi si facevano corretti<br />
del tipo: “bomba bomba ora vediamo se ti<br />
rompi oppure no…”. Ed era una gioia quando<br />
non si rompeva perché' sembrava quasi un<br />
buon auspicio, anche se i miei non sono legati<br />
a credenze popolari porta fortuna. La<br />
giornata era più lieta perché la bomba non si<br />
era rotta. Non c'è un ricordo unico, ma tante<br />
feste serene passate intorno alla bomba di<br />
riso!<br />
Agosto 2012… con APaolal<br />
domenica lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabato<br />
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Fabric and chocolate ... what more could you want ?<br />
Ingredienti:<br />
Sugo (400 gr di carne di manzo da tagliare a pezzetti e una salsiccia), una cipolla, prezzemolo, salvia, qualche bacca<br />
di ginepro, 250 gr. di olio, 250 gr. di burro, sale q.b., odore di noce moscata, 1 kg. di riso, 250 gr. di grana<br />
grattugiato, 6 uova, un po' di latte, pane grattugiato q.b.<br />
Procedimento:<br />
Preparare il sugo tagliando la carne a pezzetti piccoli ma non piccolissimi insieme con la salsiccia.<br />
Fate cuocere il riso unendo una cipolla. A metà cottura, scolatelo e mettetelo in una zuppiera; fate ora un buco nel<br />
mezzo e ponetevi un pezzo di burro; coprite con il riso e lasciate riposare per un poco.<br />
Rimescolate il riso con il burro (che nel frattempo si sarà molto ammorbidito), un po' d'olio, 250 gr. circa di grana, 6<br />
uova sbattute, un po' di latte, sale e odore di noce moscata.<br />
Prendete uno stampo, imburratelo, passatevi un po' di pane grattugiato e versatevi il riso. Fate un buco nel mezzo e<br />
mettetevi i piccioni in umido con l'intingolo. Coprite il tutto con del riso lessato che avrete tenuto da parte,<br />
spargetevi sopra un poco di formaggio, qualche pezzetto di burro e mettete in forno caldo finché la bomba sarà ben<br />
dorata. Togliete lo stampo, rovesciate su un piatto da portata e servite<br />
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Il blocco<br />
del mese: Atarashii<br />
Polpette di melenzane ed Atarashii?<br />
Vi chiederete come mai questo<br />
accostamento, ma sarà difficile capirlo<br />
finché non assaggiate le polpette di<br />
Annamaria.<br />
Ognuna di esse, proprio come<br />
l'Atarashii, è una perla di gusto e<br />
bontà e come succede per il patchwork<br />
sarà impossibile fermarsi una volta<br />
assaporate!!<br />
La ricetta: Polpette di melanzane<br />
La ricetta è una variante vegetariana alle<br />
polpette della mia mamma.<br />
Settembre 2012… con Annamaria<br />
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Blessed are the children of the quilters, for they shall inherit the quilts!<br />
Ingredienti:<br />
Un chilo di melanzane cotte(bollite o a vapore) e strizzate<br />
pane grattugiato, meglio se di tipo casereccio<br />
3 uova<br />
parmigiano e pecorino grattugiati<br />
uno spicchio d'aglio tritato<br />
una presa di sale<br />
olio d'oliva per friggere<br />
Procedimento:<br />
Impastare le melanzane con il pan pesto e le uova, il risultato deve essere morbido ma non appiccicoso. Unire gli<br />
altri ingredienti e amalgamare. Lasciare riposare a temperatura ambiente per un'ora circa. Formare le pallottoline,<br />
friggere nell'olio caldo e buon appetito.<br />
Se non piace il colore scuro delle polpette si possono pelare le melanzane prima di cuocerle. Le melanzane chiare<br />
conviene sempre pelarle perché hanno l'esterno un poco coriaceo<br />
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Il blocco<br />
del mese: Chimney Sweep<br />
Meat Pie, una ricetta che giunge da<br />
lontano e più precisamente<br />
dall'Australia un po’ come il Chimney<br />
Sweep che è arrivato fino a noi<br />
attraverso il tempo.<br />
La ricetta: Meat pie<br />
Mamma lo fa qualche volta, e raccontava che la<br />
faceva impazzire quando era in Australia, con<br />
sua nonna o quando tornava da scuola andava<br />
a comprare , li vendevano come fosse pizza<br />
taglio o tramezzini dal bar.<br />
Ottobre 2012… con Alessia Stre<br />
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To quilt or not to quilt? What kind of questions is that?<br />
Ingredienti:<br />
Pasta sfoglia<br />
1 uovo<br />
Per il ripieno<br />
3 o 4 cipolle tritate<br />
4 costole di sedano senza foglie tritato<br />
4 o 5 carote tritate<br />
250 o 300 gr di carne macinata<br />
250 ml di besciamella<br />
olio<br />
sale e pepe<br />
Procedimento:<br />
Mettere in una padella , carote, cipolla, sedano, olio e un po’ di acqua, cuocere con coperchio per circa 15 minuti.<br />
Quando il composto si è ammorbidito e quasi rosolato.. aggiungere la carne macinata, mescolare e lasciare cuocere<br />
altri 10 minuti sempre col coperchio..<br />
Intanto si prepara il fondo della teglia con pasta sfoglia.<br />
Scoprire e alzare la fiamma per far evaporare il liquido rimasto. Aggiungere besciamella e mescolare lasciando<br />
intiepidire. Riempire il contenitore e coprire con pasta sfoglia, spennellare con uovo sbattuto, infornare a 200°C<br />
per circa 20 minuti , comunque fino alla doratura finale.<br />
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Il blocco<br />
del mese: Mayflower<br />
A novembre questa ricetta sembra<br />
perfetta per festeggiare e<br />
ringraziare come facevano i padri<br />
pellegrini sbarcati nelle Americhe.<br />
E con cosa mai potevano viaggiare<br />
se non con la Mayflower?<br />
La ricetta: CHESTNUT STUFFING<br />
Ho vissuto in America per qualche anno e una<br />
volta sono stata invitata da una amica a<br />
passare quel giorno in casa sua. Sembrava<br />
Natale, tanto sentono loro quella giornata.<br />
Mi ha piaciuto tanto il momento in che seduti a<br />
tavola con le mani presse, ognuno di noi<br />
doveva ringraziare il Signore per tutti i doni e<br />
le cose buone che ci aveva dato quell’ anno,<br />
e chiedere qualcosa per il prossimo non solo per<br />
noi se stesso ma anche per gli altri e per il<br />
mondo.<br />
Novembre 2012… con Ileana<br />
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Fabric and chocolate... what more could you want?<br />
Ingredienti:<br />
x 7 1/2 ,8 kili di tacchino.<br />
Mezzo kilo di castagne<br />
4 tazze de mollica di pane secco o tostato<br />
1/4 di tazza di burro 1/4 di tazza di cipolla tritata<br />
un cucchiaio di salvia,<br />
un cucchiaino di pepe, un cucchiaio di sale<br />
una tazza di brodo.<br />
se vuoi - io lo faccio così - puoi aggiungere salsiccia<br />
di maiale - io ne metto 4<br />
sedano, prezzemolo.<br />
Procedimento:<br />
Cuocere le castagne in forno a 200 gradi, toglierle la pelle e poi bollire in acqua per 15, 20 minuti. Rosolare le<br />
cipolla con il burro, aggiungere il pane, la salvia, il sale e il pepe il brodo e le castagne, si mischia bene. Poi ripieni<br />
il tacchino già pulito e salato e al forno.<br />
La prima ora e mezza io lo metto al forno a 125, 150 gradi (dipende dal forno), poi aumento la temperatura a 180<br />
gradi per 45 minuti e gli ultimi 15 minuti a 200 gradi per farlo dorare.(tutto dipende anche dal forno).<br />
Puoi anche usare delle castagne secche lasciate in ammollo in acqua la notte prima e poi cotte con la sua acqua o<br />
con latte. Il ripieno rimasto può essere cotto a parte.<br />
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Il blocco<br />
del mese: Granny’s garden<br />
Questo piatto caldo è legato a valori di<br />
tolleranza e libertà ed un giardino<br />
fiorito, il giardino della nonna, è<br />
l'espressione di massima libertà e<br />
gioia, esplosione di colori ed anche<br />
coperta protettiva ed avvolgente.<br />
La ricetta: SOUPO BARBETTO<br />
Questo piatto ha molti significati per me, a<br />
partire da quello più culturale in quanto fa<br />
parte della tradizione Valdese e viene sempre<br />
preparato in occasione del 17 febbraio, per<br />
ricordare la data in cui re Carlo Alberto con un<br />
editto di tolleranza permetteva ai Valdesi di<br />
professare la propria religione.<br />
“Barbet" era il nomignolo, un po’ dispregiativo,<br />
che un tempo veniva attribuito ai Valdesi.<br />
Nei miei ricordi di bambina mi viene in mente<br />
mia nonna Elena che cucinava questa zuppa<br />
con il tegame di rame, sulla stufa a legna...il<br />
profumo di brodo e di cannella che si diffondeva<br />
nell'aria, l'amore con cui lei la preparava,<br />
l'attesa del momento in cui tutti quanti<br />
avremmo gustato quella delizia!!!<br />
Dicembre 2012… con Fio<br />
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I'm a material girl...wanna see my fabric collection?<br />
Ingredienti:<br />
Brodo di carne (fatto con carne di manzo e volendo qualche aluccia di pollo), un tempo si faceva il brodo<br />
solo con la gallina<br />
Grissini fatti a mano senza strutto (i miei antenati utilizzavano il pane avanzato)<br />
Burro<br />
Cannella<br />
Procedimento:<br />
Mettere in un tegame largo circa 50 gr di burro e scioglierlo lentamente, nel frattempo mettere i grissini rotti a<br />
pezzi piuttosto grandi (per farli stare nel tegame), quando avete finito di sistemare i grissini aggiungete<br />
lentamente e gradualmente il brodo bollente.<br />
Cuocere a fuoco basso schiacciando un po’ i grissini affinché assorbano il brodo, aggiungere brodo durante la<br />
cottura, i grissini devono risultare morbidi ma non devono spappolarsi.<br />
Dopo circa 30-40 minuti, cioè quando i grissini sono morbidi, cospargere con cannella (a piacere), versare sopra del<br />
burro sciolto in un padellino (io vado a occhio ma direi altri 50 gr), lasciare "mantecare" qualche minuto e servire.<br />
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A Maria Daniela<br />
Ed eccoci giunti a Dicembre: un anno trascorso insieme! ed altri ce ne saranno ancora!<br />
Giorni di pezze, giorni in cui giocheremo con i colori; giorni di nuovissime tecniche scovate chissà dove sul web<br />
o in chissà quale libro, ovviamente condiviso con tutte.<br />
Giorni di blocchi storici in cui, leggendo storie antiche, ci sentiremo grate a tutte quelle donne che ci hanno<br />
preceduto nei secoli e che, svelandoci i loro segreti, hanno reso grande quest'arte.<br />
Giorni sedute alle nostre macchine per cucire sfidandole al trapunto (magari con sottofondo l'ormai celeberrima<br />
“Vincerò” cantata da Pavarotti). Giorni SI e giorni NO.<br />
Giorni che ci vedranno entrare nel Forum con uno squillante "BUONGIORNO FORUM" e giorni in cui un "CIAO"<br />
sarà il massimo che potremo dare. Altri in cui non riusciremo nemmeno ad accedere al Forum e, poi, quando torniamo<br />
ecco un MP, un simpatico emoticon e un "Come stai?...è un po’ che non ti leggo". Parole che a volte ci rimettono in<br />
moto facendoci uscire dai lunghi silenzi in cui si precipita semplicemente anche solo per stanchezza!<br />
Giorni in cui, aprendo un cassetto, tireremo fuori un lavoro dimenticato e ci chiederemo: "E mo' che ne faccio?",<br />
quindi scatto una foto, la posto nel forum e…: “Vediamo se qualcuna mi aiuta!”.<br />
Giorni in cui, dopo aver scucito per l'ennesima volta un blocco ed aver provato un sincero sentimento di odio verso<br />
il blocco stesso dando la colpa alla nostra macchina per cucire o al tempo metereologico o a Cip e Ciop, ci<br />
decideremo a lanciare in "Help" il nostro grido di dolore... e, dopo poco, trovare l'errore e la conseguente soluzione<br />
al nostro dramma.<br />
Giorni in cui i nostri cani o gatti ci faranno ridere o ci daranno dei pensieri e allora: “Aspetta che lo racconto<br />
nel Forum”.<br />
Giorni in cui mi sento apatica e una barzelletta mi fa morire dal ridere.<br />
Giorni in cui mi sento vecchia e comincio a scherzare con le mie amiche nel forum proprio come facevo quando<br />
avevo 13 anni e non avevo pensieri.<br />
Giorni in cui: "Che bello, si avvicina il Raduno!"; o che decidi di prendere un treno per andare a conoscere qualcuna<br />
e passare il giorno a mischiare stoffe, fili, colori e pezzi di vita.<br />
Giorni in cui... in cui proprio non ce la fai a non pensare a Maria Daniela e a non dirle grazie con tutto il cuore<br />
per tutta questa ricchezza! E ti chiedi: "Ma come avrà fatto a pensarla questa cosa?”, che, sì, è virtuale ma, diciamolo,<br />
è per noi molto più reale di tante realtà! Ed allora tutto queste parole scritte fin qui servono perché ogni giorno tu,<br />
cara amica, sappia che ti siamo vicine. A volte un po’ pazze, a volte un po’ disattente o disorganizzate,<br />
a volte distratte da mille cose ... ma camminiamo al tuo fianco sulla strada di “<strong>Patchwork</strong> ed Amicizia"<br />
che tu hai inventato per noi.<br />
Un bacio. Il tuo Forum